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Pag. 342 - Consorzio Tuscania

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<strong>Pag</strong>. 3431) Stato dell’arte1.1. Interazione del vino con l’ossigeno, formazione di radicali stabili erelazione con la capacita antiossidante.Nel vino rosso sono presenti specie radicaliche stabili (SFR: Stable Free Radicals),cioè specie molecolari caratterizzate dalla presenza di un elettrone spaiato, allacui formazione partecipano gli antociani e le proantocianidine del vino.Caratteristica fondamentale degli SFR del vino è la loro elevatissima stabilità:infatti a differenza dei radicali liberi tipici che hanno tempi di vita dell’ordine dinano- milli-secondi, gli SFR sono presenti nel vino rosso anche dopo anni diconservazione, anzi la loro concentrazione tende ad aumentare con il tempo diinvecchiamento del vino. Il tempo di vita di un radicale è inversamente correlatoalla sua reattività ed è ben noto che i radicali molto reattivi, ad esempio il radicale°OH e superossido, che sono le specie più rappresentative dei ROS “ReactiveOxygen Species”, hanno tempi di emivita dell’ordine di nano-secondi e di millisecondi,rispettivamente. La presenza degli SFR nel vino, anche dopo anni diconservazione, dimostra la loro bassa reattività con molecole in stato disingoletto. Questa caratteristica è evidenziata dal comportamento degli SFR inpresenza dell’ossigeno molecolare: infatti, mentre i radicali liberi reattiviscompaiono pressoché istantaneamente quando sono posti in contatto con l’aria,la concentrazione degli SFR presenti nel vino rosso aumenta rapidamente dopol’ossigenazione del vino ed essi sono ancora presenti anche dopo giorni diesposizione del vino all’aria. Questi dati sperimentali evidenziano come l’ossigenoabbia un ruolo fondamentale nei processi che portano alla formazionetrasformazionedegli SFR.Inoltre è stato dimostrato che la presenza di SFR nel vino è strettamente correlatacon la capacità del vino di bloccare in condizioni fisiologiche (pH 7, 37 °C) iradicali liberi che si formano nella perossidazione lipidica. Quest’ultimo datoappare importante alla luce degli aspetti salutistici connessi al consumo di vinoAutore documento: Dott. F. Mattivi Società Consortile <strong>Tuscania</strong> S.r.l. – Del. CIPE 35/2004

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