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"Collana di Arte e Fede" 3. La Sacra Spina - Diocesi di Andria

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habetur’ - ‘Carlo II d’Angiò, re <strong>di</strong> Sicilia, fuquegli che recò a noi andriesi da Parigi, capitaledella Francia, la <strong>Sacra</strong>tissima <strong>Spina</strong>della Corona <strong>di</strong> nostro Signore’.Re Carlo II d’Angiò non risulta essere maivenuto ad <strong>Andria</strong>, e tutti gli storici locali sonoconcor<strong>di</strong> nel ritenere che la <strong>Sacra</strong> <strong>Spina</strong>fu donata a sua figlia, principessa Beatrice,sposa prima <strong>di</strong> Azzo VIII d’Este, e poi, rimastavedova, <strong>di</strong> Bertrando del Balzo, cavaliereprovenzale. Altre documentazioni ci pervengonoda scrittori degni <strong>di</strong> fede che ci assicuranola medesima provenienza ed autenticità.Infatti l’arciprete Pincerna <strong>di</strong>ce: ‘Non contentaessa Beatrice <strong>di</strong> avere pingue entrate assegnatealla mia Cattedrale, fecele anchedono d’una <strong>Spina</strong> maggiore della Corona,che le sacre tempia <strong>di</strong> Gesù Cristo, nellaspietata coronazione <strong>di</strong> spine tormentò’.Fu dunque Beatrice d’Angiò, nel 1308,anno del suo matrimonio, a portare la reliquiaad <strong>Andria</strong>.I D’Angiò portavano con loro queste reliquie,vanto della casa reale francese, e ledonavano alle città principali dove risiedevanoo passavano. Così abbiamo anche una<strong>Sacra</strong> <strong>Spina</strong> conservata nel Duomo <strong>di</strong> Napolied una nella Basilica <strong>di</strong> San Nicola a Bari.<strong>La</strong> presenza <strong>di</strong> questa reliquia era il segnodel legame con la casa regnante <strong>di</strong> Francia.Scrive il prevosto don Giovanni Pastore,storico andriese del sec. XVIII: ‘L’unico edautentico documento, che appresso <strong>di</strong> noi siconserva, e che ci accerta del dono <strong>di</strong> questogran pegno della nostra Chiesa, egli èquella descrizione incisa all’intorno dell’anticaargentea venerabile urna, in cui si con-27

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