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Rapporto finale di esecuzione - Regione Piemonte

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DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzionePREMESSAIl presente documento costituisce il <strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione per il DOCUP Ob. 2 (2000-2006) della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> ed è redatto in conformità alle <strong>di</strong>sposizioni presenti nelleDecisioni C(2006) 3424 e C(2008) 1362.La presente stesura costituisce la versione approvata dal CdS 1 , in occasione della riunione del16/06/2010, trasmessa alla Commissione a settembre 2010 e successivamente aggiornata sullabase delle integrazioni e mo<strong>di</strong>fiche richieste dalla Commissione con lettera del 13/12/2010, prot.Ares 940088.I dati finanziari riportati nel presente documento sono in linea con la certificazione <strong>finale</strong> e conquanto registrato nel sistema <strong>di</strong> monitoraggio (MONITWEB).Il documento è stato elaborato in conformità con le prescrizioni dell’art. 37 del Reg. (CE) n.1260/99, e con le in<strong>di</strong>cazioni fornite dai Servizi della Commissione Europea 2 e rappresental’aggiornamento delle informazioni richieste sui seguenti argomenti:- Cambiamenti delle con<strong>di</strong>zioni generali intervenuti nel periodo 2000-2009 (cap. 1);- Attuazione del programma operativo (cap. 2);- Esecuzione finanziaria (cap. 3);- Stato <strong>di</strong> avanzamento degli Assi prioritari e delle misure (cap. 4);- Amministrazione e gestione (cap. 5);- Considerazioni conclusive sui risultati della programmazione (cap. 6);- Allegati (cap. 7). 3A completamento ed integrazione del presente rapporto viene inserito un aggiornamentodell’analisi multilivello già presentata in allegato al precedente RAE. Tale analisi è stata condottaper in<strong>di</strong>viduare le reazioni delle principali variabili <strong>di</strong> rottura a livello regionale, rispettoall’avanzamento del Programma e all’implementazione degli interventi (Allegato A).Sono inoltre allegati una documentazione fotografica rappresentativa <strong>di</strong> alcuni interventicofinanziati (Allegato B), alcuni dei prodotti realizzati nell’ambito dell’azione <strong>di</strong> promozione ecomunicazione (Allegato C – Pubblicità dell’intervento cfr § 5.3), il <strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong>Esecuzione per la Linea 2.1 a, gestita dal MISE L. 488/92 (Allegato D), documento redatto dalMISE/IPI a completamento ed integrazione <strong>di</strong> quanto contenuto nella relativa scheda <strong>di</strong> misura,ed infine l’Allegato E relativo ad alcune elaborazioni grafiche inerenti le realizzazioni delProgramma.1 Che ne ha approvato la struttura ed i contenuti <strong>di</strong> massima, dando mandato all’AdG <strong>di</strong> integrare il documento secondo le richiesteemerse in riunione, nonché <strong>di</strong> completare ed aggiornare i dati finanziari sulla base delle attività amministrative e <strong>di</strong> controllo in via<strong>di</strong> ultimazione.2Documento trasmesso dalla Commissione in data 30/11/2009 – prot. 011245 REGIO.G3 PA/DG/ib D(2009) 669782 relativoall’aggiornamento della proposta iniziale trasmessa dalla Commissione in data 30/09/2009 con prot. 9142 Regio G.3 D(2009)860651.3 Il capitolo, così come richiesto dalla struttura approvata dalla Commissione – cfr. nota precedente – comprende 7 paragrafi (7.1 a7.7), poiché il successivo 7.8 della struttura proposta dalla Commissione è applicato solo ai PON. Va peraltro evidenziato come,avendo la <strong>Regione</strong> a suo tempo provveduto ad elaborare il RAE 2008 – debitamente approvato da parte della Commissione – ilprimo paragrafo (7.1) non è stato compilato.1


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneIl rapporto annuale relativo al 2008 – benché non obbligatorio – è stato a suo tempo redatto,<strong>di</strong>scusso ed approvato dal CdS nella riunione del 17/06/2009, è stato inoltrato, in data25/06/2009, alla Commissione, che ne ha accusato ricezione con prot. 005899 del 08/07/2009 esuccessivamente approvato, con comunicazione prot. n. 008833 REGIO.G3/FN.mlD(2009)860622 del 22/09/2009.Pur non essendo state introdotte mo<strong>di</strong>fiche rispetto ai precedenti RAE, si ritiene utile, al fine <strong>di</strong>facilitare la lettura dell’intero documento, riproporre <strong>di</strong> seguito la versione “operativa” del pianofinanziario – quin<strong>di</strong> a livello analitico per linea <strong>di</strong> intervento – pur se quello ufficiale è elaboratoper misura. Il piano finanziario riportato è quello complessivo (cumulato sulle due aree – zoneOb. 2 e Phasing Out), mentre per i dati <strong>di</strong>saggregati si rinvia all’ultimo CdP. 4Tab. 1 C – Piano Finanziario complessivo per linea <strong>di</strong> intervento – Riprogrammazione <strong>di</strong> settembre 2005 (mo<strong>di</strong>fiche co<strong>di</strong>ci –aprile 2007) (importi in €)4 E più precisamente CdP 09 del 28.05.2007 che peraltro non mo<strong>di</strong>fica il piano finanziario relativo alla precedente riprogrammazionedel 2006.2


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneDATI IDENTIFICATIVI DEL PROGRAMMACCI: CCI 2000 IT 16 2 DO 007Denominazione: DOCUP OB. 2 (2000-2006)Decisioni <strong>di</strong> approvazione e <strong>di</strong> C(2001) 2045 del 07/09/2001;mo<strong>di</strong>fica del PO: 5 C(2003) 3983 del 21/10/2003;C(2004) 3338 del 03/09/2004;C(2005) 5237 del 07/12/2005.Amministrazione responsabile:<strong>Regione</strong> PIEMONTEData inizio ammissibilità spese: - 17/05/2004 per la misura 3.4 introdotta con lariprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo;Data <strong>finale</strong> ammissibilità spese: 30/06/2009- 27/11/2000 per tutte le altre misure.Autorità <strong>di</strong> Gestione:Autorità <strong>di</strong> Pagamento: 6Aree <strong>di</strong> intervento:Direttore pro-tempore Direzione Attività ProduttiveDirettore pro-tempore Direzione Risorse Finanziarie<strong>Regione</strong> PIEMONTE (aree Ob. 2 e Phasing Out)<strong>Rapporto</strong> <strong>finale</strong> <strong>di</strong> <strong>esecuzione</strong>approvato dal CdS in data: 16/06/2010<strong>Rapporto</strong> annuale 2008:Il <strong>Rapporto</strong> NON include l'annualità 2008 in quantoredatto a suo tempo specifico documento debitamenteapprovato dalla Commissione (in data 22/09/2009).56Vengono elencate solo le Decisioni specifiche del programma piemontese. Ad esse si aggiungono le Decisioni generali – comunia tutti gli interventi – relative alle procedure e modalità per la chiusura dei programmi. In particolare, vanno menzionate:• C(2006) 3424 def. Inerente “gli orientamenti sulla chiusura degli interventi 2000-2006 dei Fon<strong>di</strong> Strutturali;• C(2008) 1362 def che mo<strong>di</strong>fica la precedente;• C(2009) 960 dell’11/02/2009 che mo<strong>di</strong>fica la 3424, fissando al 10% la flessibilità consuntiva a livello <strong>di</strong> Asse;• C(2009) 1112 definitivo del 18/02/2009 relativa alla proroga dei termini per il perfezionamento della spesa.Autorità <strong>di</strong> Controllo: Direttore pro-tempore Direzione Controllo <strong>di</strong> Gestione.3


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione1 CAMBIAMENTI DELLE CONDIZIONI GENERALI INTERVENUTI NELPERIODO 2000-20081.1 Evoluzione del contesto e conseguenze sull’attuazione1.1.1 IntroduzioneNella presente sezione sono tracciati i principali mutamenti avvenuti nel contesto socioeconomicodell’area <strong>di</strong> riferimento. A tale scopo si è proceduto al reperimento <strong>di</strong> informazionistatistiche aggiornate, tali da consentire un confronto tra la situazione socio-economica attualeed il contesto territoriale risultante alla data <strong>di</strong> stesura del DOCUP Ob.2 2000-2006 della<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>. 7 L’analisi mantiene l’impianto generale che ha contrad<strong>di</strong>stinto i precedentiRapporti <strong>di</strong> Esecuzione.Il Programma, che si presenta con il suo bilancio conclusivo in questo <strong>Rapporto</strong> Finale, esprimeuna continuità <strong>di</strong> ambiti <strong>di</strong> intervento con la nuova programmazione 2007-2013. Tali ambiti, qualigli aspetti legati al turismo, alla ricerca e ai temi ambientali sono oggetto <strong>di</strong> specifiche sezioni delpresente capitolo o sono analizzati secondo la prospettiva del confronto con altre aree territorialinell’ambito dell’analisi <strong>di</strong> benchmarking.L’articolazione del capitolo prevede dapprima un aggiornamento del quadro demografico del<strong>Piemonte</strong>, secondo una ripartizione per ambiti territoriali ricadenti nell’Obiettivo 2, nelle zonePhasing out e in quelle fuori Obiettivo. Il tema della popolazione straniera residente è trattato aparte sulla base dell’osservazione delle serie storiche del bilancio demografico rese <strong>di</strong>sponibilidall’ISTAT.Particolare attenzione, nel rispetto delle priorità strategiche connesse con la rinnovata strategiaeuropea <strong>di</strong> Lisbona, 8 viene attribuito agli aspetti connessi con il mercato del lavoro, le cuiarticolazioni regionali saranno osservate sulla base delle serie storiche, ripartite a livelloregionale e provinciale e aggiornate al 2009, dei principali in<strong>di</strong>catori messi a <strong>di</strong>sposizionedall’ISTAT e specificatamente: a) il tasso <strong>di</strong> occupazione 9 generale, <strong>di</strong> genere e rivolto alle classi<strong>di</strong> età ricomprese tra i 14 e i 34 anni; b) il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione 10 e c) il tasso <strong>di</strong> attività 11 .Direttamente connesso con il mercato del lavoro è il comparto economico produttivo, del quale èanalizzato: a) l’andamento del trend del Prodotto Interno Lordo (aggregato e pro-capite 12 ), b) ilvalore aggiunto dei settori dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi, c) i flussi <strong>di</strong>importazioni/esportazioni.Sia il tema del mercato del lavoro che lo stato del comparto economico-produttivo sarannointegrati da un’analisi sintetica degli effetti della recessione economica globale, che a partiredagli ultimi mesi del 2008 ha colpito anche il sistema produttivo e il mercato del lavoropiemontesi, interessati peraltro da profonde ristrutturazioni nell’arco <strong>di</strong> tutto decennio 2000-2010,contrad<strong>di</strong>stinto da un progressivo smarcamento dalla centralità della Fiat nell’economia dellaregione.L’analisi si conclude con il posizionamento della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> rispetto al resto del Paese,sulla base dei principali in<strong>di</strong>ci del contesto socio economico, sotto il profilo dell’internazionalizzazione,del mercato del lavoro, delle politiche <strong>di</strong> genere, della ricerca & sviluppo, dellepiccole e me<strong>di</strong>e Imprese, dello sviluppo sostenibile, del turismo culturale e dell’inclusione sociale789101112Per quanto l’ultima stesura del Documento sia avvenuta con la riprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo.I principi fondamentali stabiliti nella strategia <strong>di</strong> Lisbona trovano conferma anche nel “Programma per la nuova legislaturaregionale” presentato dal Presidente il 16 maggio 2005 al Consiglio Regionale.<strong>Rapporto</strong> tra occupati e popolazione in età tra i15-64 anni.<strong>Rapporto</strong> tra persone in cerca <strong>di</strong> lavoro e forza lavoro in età tra i 15-64 anni.<strong>Rapporto</strong> tra Forze <strong>di</strong> Lavoro e popolazione in età tra 15 e 65 anni.Gli in<strong>di</strong>catori del PIL sono misurati a prezzi concatenati con riferimento all’anno 2000 e a prezzi correnti per l’in<strong>di</strong>catore PIL procapite.4


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneIl paragrafo riportante le conclusioni, è integrato dalle principali informazioni sviluppatenell’ambito dell’analisi multilivello, per la quale si rimanda all’allegato A.1.1.2 Le fonti statisticheLa fonti statistiche ufficiali utilizzate per questo confronto sono le seguenti:1. Movimento anagrafico dei comuni dell’ISTAT: per quanto concerne la stima dellaconsistenza della popolazione residente per ambiti Obiettivo 2, Phasing Out e fuoriobiettivo 13 , nonché della componente straniera residente per genere;2. Commercio estero dell’ISTAT: per l’analisi dei principali mercati esteri <strong>di</strong> scambio della<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>;3. Informazione statistica territoriale e settoriale per le politiche strutturali 2001-2008dell’ISTAT-DPS: per le informazioni inerenti la capacità competitiva regionale e gli aspettitematici;4. Rilevazione sulle forze lavoro dell’ISTAT: per l’analisi del mercato del lavoro regionale;5. Atlante statistico territoriale delle infrastrutture dell’ISTAT: per la descrizione deirisultati nell’ambito delle infrastrutture;6. Sistema <strong>di</strong> In<strong>di</strong>catori Territoriali dell’ISTAT: per l’analisi <strong>di</strong> Benchmarking del <strong>Piemonte</strong>rispetto agli ambiti territoriali: a) Italia, b) nord, c) nord-ovest, d) nord – est ed e) centronord.1.1.3 Il quadro demograficoNella Tabella 1.1, sono evidenziate le recenti tendenze demografiche in atto nelle aree obiettivo2 e Phasing out della regione.La popolazione residente del <strong>Piemonte</strong> ha registrato tra il 2006 e il 2008 un ulteriore aumentorispetto al biennio precedente, attestandosi ad un valore <strong>di</strong> 4.401.266 abitanti. Una parteconsistente <strong>di</strong> questo risultato è da attribuirsi al saldo migratorio, che nel solo anno 2008 ha fattoregistrare un valore positivo pari a circa cinquantasettemila unità.Cresce in maniera più sostenuta la popolazione nelle aree più avanzate della regione (fuoriobiettivo), che confermano un maggiore grado <strong>di</strong> attrazione <strong>di</strong> nuovi residenti rispetto alle areePhasing out e Obiettivo 2 (rispettivamente: 8,57%, 0,37% e 0,19% <strong>di</strong> variazione nel biennio2006-2008).La tabella 1.2 e il successivo grafico 1.1, pongono in risalto il continua aumento nel periodo2002-2008 della popolazione straniera residente in <strong>Piemonte</strong> (la variazione complessiva delperiodo è pari al 175,96%, con una maggiore preponderanza della componente femminile). Larichiesta <strong>di</strong> manodopera immigrata è una delle principali cause <strong>di</strong> questa tendenza cometestimoniato nel <strong>Rapporto</strong> “Immigrazione in <strong>Piemonte</strong>” prodotto dall’IRES 14 nel 2006. Tale trendsembra destinato a confermarsi anche nei prossimi anni, anche in considerazione delprogressivo invecchiamento della popolazione piemontese.1314Va sottolineato che i dati per l’anno 2008 devono essere considerati ancora da consolidare, essendo non ancora <strong>di</strong>sponibili leinformazioni inerenti la ripartizione tra popolazione in aree Obiettivo 2 e Phasing Out all’interno delle circoscrizioni amministrative<strong>di</strong> Torino e Moncalieri.Istituto Ricerche Economico e Sociali.5


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneTabella 1.1 – Popolazione residente per aree in Obiettivo 2, Phasing Out e Fuori ObiettivoPopolazione residente per ripatizione al 01- gennaioRipartizione per zonePopolazione residente Variazione Saldo migratorio1999 2003 2006 2008 1999-2008 1999 2008Obiettivo 2 2.133.195 2.100.668 2.148.361 2.137.210 0,19% 1.888 25.427Phasing Out 913.605 924.554 951.178 917.019 0,37% 5.732 15.814Fuori Obiettivo 1.240.665 1.244.993 1.253.290 1.347.037 8,57% 7.410 16.106<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> 4.289.464 4.272.218 4.354.835 4.401.266 3,42% 15.030 57.347Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT, movimento anagrafico dei comuni – anni 2002-2008.Tabella 1.2 – Popolazione residente straniera anni 2002 - 2008Citta<strong>di</strong>ni Stranieri residenti al 31 Dicembre - (Tutti i paesi <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza)StranieriAnniVariazioneresidenti 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2002-2008Maschi 55.585 63.858 87.330 105.529 115.746 125.074 152.350 174,08%Femmine 56.945 63.705 86.814 103.009 115.865 127.228 158.193 177,80%Totale 112.530 127.563 174.144 208.538 231.611 252.302 310.543 175,96%Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Bilancio demografico – anni 2002-2008.Grafico 1.1 – Trend della popolazione straniera residente in <strong>Piemonte</strong> - anni 2002 - 2008Stranieri residenti350.000300.000250.000200.000150.000100.00050.0000112.530 127.563174.144208.538231.611 252.302310.5432002200320042005200620072008Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Bilancio demografico – anni 2002-2008.6


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione1.1.4 Il quadro occupazionaleLa tabella 1.3 riporta le serie storiche 1999-2003 e 2004-2009 del tasso <strong>di</strong> occupazione della<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> e delle sue province, nonché le variazioni, anche in confronto al datonazionale e all’area nord occidentale della penisola. La decisione <strong>di</strong> trattare separatamente i datidella serie storica precedente al 2004, rappresenta una cautela metodologica legata alla <strong>di</strong>versamodalità <strong>di</strong> rilevazione delle informazioni, che l’ISTAT ha introdotto al fine <strong>di</strong> omogeneizzare leinformazioni alle statistiche sul mercato del lavoro raccolte dall’EUROSTAT. Inoltre va precisatoche il dato 2009, deve considerarsi come non definitivo e suscettibile <strong>di</strong> alcune incongruenzerispetto a quello del 2004.Nel periodo 1999-2003 il tasso <strong>di</strong> occupazione regionale è aumentato del 6,3% un risultatosuperiore sia al dato nazionale che a quello del complesso delle regioni del nord-ovest. 15 Nelsuccessivo periodo 2004 – 2009, anche a causa degli effetti della crisi economica sul mercatodel lavoro piemontese, si denota una situazione pressoché stabile (+ 0,2%) pur se superiore siaal dato italiano che a quello del nord-ovest, dove si registrano delle flessioni dell’in<strong>di</strong>catore, paririspettivamente a – 1,1% e -0,2%. A livello regionale, si osserva una maggior tenuta del tasso <strong>di</strong>occupazione femminile.Il tasso <strong>di</strong> attività (tabella 1.4), che misura l’offerta <strong>di</strong> lavoro nel breve periodo, conferma labuona performance del mercato del lavoro regionale rispetto agli ambiti <strong>di</strong> confronto nazionale edel comparto nord occidentale della penisola. Rispetto al periodo 1999-2003 la regione<strong>Piemonte</strong> fa registrare una flessione limitata dell’incremento del tasso <strong>di</strong> attività, passando dal +3,6% al + 2% in un periodo <strong>di</strong> generale rallentamento dell’economia nazionale. Si tratta <strong>di</strong> unaperformance decisamente positiva, se confrontata con il risultato conseguito dalle vicine regionidel nord ovest che hanno registrato un calo <strong>di</strong> 2,5 punti percentuali.Il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione (tabella 1.5), calato sensibilmente nel periodo 1999-2003, registra unconsistente incremento nell’ultimo periodo (+ 28,3%), dovuto in grande misura ai risultatidell’ultimo anno (2009) causati dalla crisi economica. La performance, in termini <strong>di</strong> variazionedel tasso <strong>di</strong> occupazione piemontese, si mantiene positiva se confrontata con il trend delle areedel nord ovest, pur riscontrando alla fine del periodo un valore dell’in<strong>di</strong>catore superiore <strong>di</strong> circaun punto percentuale: rispettivamente 6,8% e 5,8%.Sia in termini <strong>di</strong> tasso <strong>di</strong> attività, che <strong>di</strong> tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione, la componente femminilepresenta risultati migliori in confronto a quella maschile.La componente giovanile del tasso <strong>di</strong> occupazione è della analizzata nella tabella 1.6, da cui sirileva come il tasso <strong>di</strong> occupazione della classe <strong>di</strong> età tra i 15 e i 24 anni ha registrato inentrambi i perio<strong>di</strong> una riduzione, passando da 34,94% al 32,20% tra il 1999 e il 2003 e dal35,60% al 26% tra il 2004 e il 2009. Al contrario la classe <strong>di</strong> età 25-29 ha presentato unconsistente incremento <strong>di</strong> oltre 5 punti percentuali fino al 2003. Nel periodo successivo, incoerenza con le in<strong>di</strong>cazioni EUROSTAT, l’ISTAT ha sostituito la classe <strong>di</strong> età 25-29 con quella25-34 anni e il <strong>Piemonte</strong> ha registrato un rallentamento dell’incremento occupazionale in lineacon le in<strong>di</strong>cazioni delle altre regioni nord occidentali e nazionali.15Lombar<strong>di</strong>a, <strong>Piemonte</strong>, Liguria e Valle d’Aosta7


Tabella 1.5 – Tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione e variazione % per regione e provincia, perio<strong>di</strong> 1999 – 2003 e 2004 – 2009Tasso <strong>di</strong>1999 2003 Variazione 2004 2009* Variazione<strong>di</strong>soccupazione Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale 1999-2003 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale 2004-20099Italia 8,78 15,71 11,43 6,78 11,62 8,68 -24,1% 6,40 10,50 8,00 6,80 9,30 7,80 -2,5%Nord-Ovest 3,82 9,20 6,01 2,90 5,95 4,17 -30,6% 3,40 6,10 4,50 5,00 6,90 5,80 28,9%<strong>Piemonte</strong> 4,28 11,47 7,25 3,30 6,83 4,80 -33,8% 4,30 6,50 5,30 6,10 7,80 6,80 28,3%Torino 5,42 13,79 8,97 4,24 8,22 5,96 -33,6% 5,1 7,4 6,10 7,50 9,40 8,30 36,1%Alessandria 4,92 10,18 6,97 1,88 6,51 3,74 -46,3% 4,2 6,5 5,20 4,80 7,20 5,80 11,5%Asti 2,69 7,16 4,39 1,72 3,96 2,65 -39,6% 3,6 7,1 5,10 5,10 6,80 5,80 13,7%Biella 3,20 4,61 3,81 2,55 4,56 3,46 -9,2% 3,8 6,8 5,10 6,40 7,00 6,70 31,4%Cuneo 1,88 8,54 4,53 2,59 5,91 3,97 -12,4% 2,1 2,4 2,20 2,30 3,70 2,90 31,8%Novara 2,19 9,60 5,22 3,13 4,30 3,65 -30,1% 5,0 7,6 6,10 6,90 8,50 7,60 24,6%Verbano-Cusio-Ossola 4,80 10,68 7,07 2,91 6,79 4,50 -36,4% 2,8 7,0 4,50 4,40 6,00 5,10 13,3%Vercelli 3,03 9,31 5,71 0,93 4,38 2,36 -58,7% 3,5 5,7 4,50 5,10 5,40 5,20 15,6%Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – serie storica 1999-2003 e 2004-2009. * Il dato 2009 è stato dalla rilevazione trimestrale delle forze lavoro (aprile 2010)Tabella 1.6 – Tasso <strong>di</strong> occupazione giovanile per regione e provincia, anni 1999 - 2003 e 2004 – 2009Tassi <strong>di</strong> occupazione giovanileTerritorio15-24 anni 25-29 anni (fino al 2003)- 25-34 anni (dal 2004)1999 2003 2004 2009* 1999 2003 2004 2009*Italia 25,21 24,95 27,20 21,70 57,70 62,64 69,80 67,50Nord-Ovest 36,20 35,21 35,70 27,50 74,17 78,61 82,30 80,00<strong>Piemonte</strong> 34,94 32,20 35,60 26,00 72,73 77,82 80,40 78,60Torino 31,90 28,37 32,80 22,30 70,75 76,23 77,70 76,30Alessandria 29,55 27,47 40,90 26,90 69,50 75,06 82,70 75,50Asti 39,15 36,84 32,60 26,70 76,31 76,36 79,20 83,40Biella 44,99 36,80 40,10 26,70 74,92 86,63 84,00 81,90Cuneo 44,80 41,79 41,30 38,80 78,84 77,95 87,10 86,30Novara 34,19 35,04 37,40 22,70 74,74 81,53 79,10 77,10Verbano-Cusio-Ossola 34,75 33,18 41,70 31,10 69,04 85,05 82,70 82,60Vercelli 37,76 39,63 32,10 26,60 80,90 78,58 82,00 79,60Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – anni 1999, 2003, 2004 e 2009.* Il dato 2009 è stato dalla rilevazione trimestrale delle forze lavoro (aprile 2010)DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneProspettiva territorialeI grafici 1.2, 1.3 e 1.4 consentono l’osservazione del mercato del lavoro secondo una prospettivaterritoriale per provincia. Nel periodo 1999-2003 Alessandria, Asti, Verbano - Cusio – Ossola, Astie Cuneo presentavano le migliori performance in tutti gli in<strong>di</strong>catori. Nel periodo successivo, in uncontesto <strong>di</strong> rallentamento generale, si conferma la crescita sia del tasso <strong>di</strong> occupazione, che <strong>di</strong>quello <strong>di</strong> attività nella provincia <strong>di</strong> Asti e i buoni risultati <strong>di</strong> Vercelli, Torino e Biella. Particolarmentein ritardo le provincie <strong>di</strong> Alessandria e Verbano Cusio Ossola. Nel periodo 2004-2009 il tasso <strong>di</strong><strong>di</strong>soccupazione fa registrare le variazioni negative più consistenti nella provincia <strong>di</strong> Torino, Biella eCuneo.Gli effetti della crisi sul sistema del lavoro regionaleIl confronto tra i dati inerenti gli in<strong>di</strong>catori del mercato del lavoro tra il 2007, ultimo annoantecedente la recessione dell’ultimo biennio e il 2009, evidenzia un forte impatto negativo che hapressoché azzerato la performance dell’ultimo decennio. Il Tasso <strong>di</strong> occupazione è calato dal49,2% al 48,5% e il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione e cresciuto passando dal 4,2% al 6,8%, valore mairegistrato negli ultimi anni.Il <strong>Piemonte</strong>, regione a trazione manifatturiera maggiore rispetto a tutte le altre realtà del paese, starisentendo degli effetti della crisi e delle sollecitazioni provenienti da un contesto economicointernazionale in continuo cambiamento. In tal senso sono auspicabili consistenti mutamentiorganizzativi, istituzionali e sociali al fine <strong>di</strong> consentire <strong>di</strong> ritrovare un nuovo equilibrio, in grado <strong>di</strong>conciliare nuovi bisogni sociali con l’economia dei servizi, così <strong>di</strong>versa dall’economia industrialetra<strong>di</strong>zionale.Per evidenziare le principali carenze del mercato del lavoro, si può far riferimento allaconcettualizzazione proposta dall’Istituto IRES per definire le <strong>di</strong>namiche della società piemontesenegli ultimi 15 anni: “Molti cambiamenti, poca innovazione”. In particolare, “l’aumento dell’occupazionenelle fasce centrali d’età della popolazione e la crescita della partecipazione femminile almercato del lavoro non si sono tradotte in innovazioni organizzative ed istituzionali capaci <strong>di</strong>migliorare la qualità della vita delle persone”, inoltre, il progressivo aumento della popolazioneanziana e l’innalzamento dei tassi d’attività femminili anche nelle età mature hanno istillato gra<strong>di</strong> <strong>di</strong>rigi<strong>di</strong>tà nel sistema che dovranno essere ridotti in vista <strong>di</strong> una possibile futura ripresa basata suuna domanda rivolta principalmente ai servizi e all’innovazione.In tal senso, nel prossimo ciclo <strong>di</strong> programmazione 2007-2013 sarà auspicabile, verificare ilcontributo della nuova Legge Regionale 34/08 16 , con cui sono state definite le nuove norme inmateria <strong>di</strong> promozione dell'occupazione, <strong>di</strong> qualità, <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> regolarità del lavoro, nonché <strong>di</strong>sostegno alla stabilizzazione dei rapporti <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> garanzia dei livelli essenziali delleprestazioni concernenti i <strong>di</strong>ritti civili e sociali. Con la legge regionale, l’amministrazione intendeavvicinare al citta<strong>di</strong>no i servizi <strong>di</strong> supporto alla politica attiva sul mercato del lavoro, valorizzando ilruolo degli enti locali e riconoscendo l'importanza del metodo della concertazione con le partisociali. Particolarmente importante, in relazione agli elementi critici del contesto regionale potrebbeessere il contributo delle nuove norme nella promozione attiva del principio delle pari opportunità,in termini <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accesso e permanenza nel mercato de lavoro, <strong>di</strong> sviluppo professionale e<strong>di</strong> carriera.16Legge Regionale numero 34 del 22<strong>di</strong>cembre 2008, n. 34. Recante “norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, dellasicurezza e regolarità del lavoro”.10


Grafico 1.2 – Variazione del tasso <strong>di</strong> occupazione, confronto perio<strong>di</strong>: 1999-2003 e 2004-200920,0%17,1%1115,0%10,0%5,0%0,0%-5,0%5,6% 5,4%-1,1%-0,2%6,3%3,8%0,2% 0,4%-3,4%Variazione % 1999-2003 - Tasso <strong>di</strong> occupazione10,6%5,8%5,5%1,9%8,1%0,0%5,2%-1,6%Variazione % 2004-2009 - Tasso <strong>di</strong> occupazioneFonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – serie storica 1999-2003 e 2004-2009.Grafico 1.3 – Variazione del tasso <strong>di</strong> attività, confronto perio<strong>di</strong>: 1999-2003 e 2004-200914,0%12,0%10,0%8,0%6,0%4,0%2,0%0,0%-2,0%-4,0%2,4%-1,4%3,4% 3,6%1,1%2,0% 3,0%0,5%13,2%-2,8%8,6%6,5%5,1%3,8%7,5%3,5%0,7% 0,2%14,1%11,0%-2,5%-1,8%1,2%-0,5%2,0%-3,9%DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> <strong>esecuzione</strong>Variazione % 1999-2003 - Tasso <strong>di</strong> attivitàVariazione % 2004-2009 - Tasso <strong>di</strong> attivitàFonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – serie storica 1999-2003 e 2004-2009.


Grafico 1.4 – Variazioni comparate del tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione - anni 1999- 2003 e 2004-200940,0%30,0%20,0%28,9% 28,3%36,1%11,5%13,7%31,4% 31,8%24,6%13,3%15,6%10,0%120,0%-2,5%-10,0%-9,2%-12,4%-20,0%-30,0% -24,1%-30,6%-30,1%-40,0%-33,8% -33,6%-36,4%-39,6%-50,0%-46,3%-60,0%-58,7%Variazione % 1999-2003 - Tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione Variazione % 2004-2009 - Tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazioneFonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – serie storica 1999-2003 e 2004-2009.DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> <strong>esecuzione</strong>


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione1.1.5 Il comparto economico produttivoLe tabelle 1.7 e 1.8 riportano le serie storiche del PIL regionale negli anni 2000-2008 e il confrontocon il dato complessivo delle regioni nord-occidentali e con quello nazionale. Osservando i datiriportati nella tabella 1.8, si rileva un progressivo incremento del PIL regionale, che passa da98.724 a 102.867 milioni <strong>di</strong> euro con un incremento <strong>di</strong> circa il 4%; valore comunque inferioreall’incremento registrato a livello nazionale e del comparto nord occidentale della penisola(rispettivamente: 7% e 7%).La quota <strong>di</strong> PIL della regione, rispetto al dato nazionale è rimasta invariata attestandosi all’8% perl’intero periodo. Osservando la tabella 1.7 si denota che la <strong>di</strong>fferenza percentuale tra il PIL procapite piemontese, calcolato ai prezzi correnti, e quello nazionale è andata assottigliandosiprogressivamente, passando dal + 12% nel 2000 al + 9% nel 2008, tale risultato si spiega in partecon il più elevato tasso <strong>di</strong> crescita della popolazione sulla <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> rispetto al resto delpaese.Tabella 1.7 – Prodotto interno lordo pro-capite, serie storica anni 2000 - 2008TerritorioProdotto interno lordo pro capite a prezzi correnti2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008Italia 20.917,00 21.914,90 22.660,70 23.181,30 23.919,60 24.390,90 25.200,90 26.019,50 26.277,60Nord-Ovest 25.660,05 26.826,65 27.723,01 28.367,24 29.052,10 29.521,97 30.354,60 31.390,41 31.614,26<strong>Piemonte</strong> 23.382,30 24.233,90 24.916,80 25.575,20 26.351,70 26.811,10 27.718,90 28.563,40 28.720,50Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – serie storica 2000-2008.Tabella 1.8 – Prodotto interno lordo, serie storica anni 2000 - 2008TerritorioProdotto Interno Lordo a prezzi concatenati (anno <strong>di</strong> riferimento 2000)(Valori in milioni <strong>di</strong> euro)2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008Italia 1.191.056,97 1.212.713,30 1.218.219,63 1.218.013,47 1.236.671,26 1.244.782,24 1.270.126,39 1.289.988,46 1.276.578,01Nord-Ovest 382.650,32 388.975,39 390.671,57 390.996,50 395.774,10 398.561,48 405.705,65 412.371,82 407.599,60<strong>Piemonte</strong> 98.724,59 99.293,26 98.853,47 98.827,60 100.452,45 101.161,06 102.993,98 104.399,42 102.867,82Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – serie storica 2000-2008.Prospettiva settorialeLa tabella 1.9 e i grafici 1.5 e 1.6 riportano la misura del valore aggiunto 17 dei settoridell’agricoltura, dell’industria e dei servizi nel periodo 2005-2008. La <strong>di</strong>stribuzione settoriale nel2005 evidenzia una forte concentrazione del PIL regionale nei settori dei servizi (oltre il 67% deltotale) ed un contributo residuale dell’agricoltura (2,1%). Il settore dei servizi presenta un certosotto<strong>di</strong>mensionamento rispetto alle altre aree della penisola e per quanto in espansione in termini<strong>di</strong> valore aggiunto (+1,8%), non presenta performance paragonabili con quelle registrate nelcomplesso delle altre regioni nord occidentali (+3,6%) e con il dato nazionale (+3,5%).L’industria, che rappresenta ancora un settore trainante dell’economia piemontese (30,26% deltotale del valore aggiunto) e ha fatto registrare un incremento significativo nel periodo <strong>di</strong> riferimento(+1,9%), superiore sia all’area nord occidentale (-0,6%), che al dato nazionale (+1,4%).17Il valore aggiunto è basato sui prezzi concatenati (anno <strong>di</strong> riferimento 2000).13


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneTabella 1.9 - Valore aggiunto per settori produttivi, per provincia, anni 1999 e 2008TerritorioAgricoltura Industria Servizi2005 2008 Variazione 2005 2008 Variazione 2005 2008 VariazioneItalia 28.904,86 29.183,09 1,0% 304.423,87 308.660,96 1,4% 779.620,78 806.528,17 3,5%Nord-Ovest 5.839,04 6.031,03 3,3% 115.985,18 115.320,06 -0,6% 237.897,93 246.502,97 3,6%<strong>Piemonte</strong> 1.868,97 1.893,99 1,3% 27.713,82 28.251,13 1,9% 61.056,36 62.139,58 1,8%Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – anni 2005 - 2008Grafico 1.5 – Variazioni comparate del valore aggiunto per settori4,0%3,5%3,5%3,3%3,6%3,0%2,5%2,0%1,5%1,0%1,0%1,4%1,3%1,9%1,8%0,5%0,0%-0,5%-1,0%-0,6%Variazione % Valore aggiunto agricoltura / anni 2005-2008 Variazione % Valore aggiunto industria / anni 2005-2008Variazione % Valore aggiunto servizi / anni 2005-2008Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – anni 2005 - 2008.Grafico 1.6 – Tasso <strong>di</strong> incidenza dei settori nel del valore aggiunto complessivo piemontese, anno 2008Tasso <strong>di</strong> incidenza del valore aggiunto per settore -<strong>Piemonte</strong>, anno 20082,1%30,6%AgricolturaIndustriaServizi67,3%Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali14


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneGli effetti della crisi sul sistema produttivo regionale (ve<strong>di</strong> commento)Il PIL piemontese ha registrato crescita una riduzione dell’1,5% tra il 2008 e il 2007, in forteflessione rispetto al dato me<strong>di</strong>o del periodo 2000 – 2007 (+0,8%). Tale dato, che testimonia lasofferenza del sistema produttivo regionale in concomitanza con la recessione globale già a partiredal 2008, dovrà essere verificato alla luce dei dati consolidati del PIL del 2009, anno in cui la crisi èentrata nel pieno della sua efficacia. In generale, la forte propensione manifatturiera della regionepotrà produrre effetti negativi sensibili a livello regionale, effetti in parte controbilanciabili con lacrescita <strong>di</strong> settori ad alta innovazione e contenuto tecnologico, in particolare l’economia legata allaproduzione <strong>di</strong> impianti da fonti rinnovabili (green economy), e al complesso del settore terziario deiservizi.Commercio esteroIl commercio estero piemontese è orientato prevalentemente verso i paesi dell’Unione Europeache assorbono nel 2006 il 78.39% dell’export regionale (tabella 1.10). La Francia e la Germaniafigurano ai primi posti come partner commerciali del <strong>Piemonte</strong>, sia nell’import che nell’export e convalori poco <strong>di</strong>ssimili tra loro. Fuori dall’Europa, il principale acquirente dei prodotti piemontesi èrappresentato dagli Stati Uniti d’America, che sebbene attualmente importi quantità minori <strong>di</strong>prodotti, risulta il quinto paese nella graduatoria delle esportazioni piemontesi.Per quanto riguarda le importazioni, la Cina si afferma il paese extraeuropeo <strong>di</strong> maggior rilievo. Lemerci che entrano in <strong>Piemonte</strong>, provenienti dalla Cina per un valore <strong>di</strong> 1.447 milioni <strong>di</strong> euro sonopari al 5,5% del totale delle merci importate e fanno conquistare alla Cina il quarto posto nellagraduatoria delle importazioni del <strong>Piemonte</strong> nel 2006.L’andamento degli or<strong>di</strong>nativi esteri (dati Unioncamere <strong>Piemonte</strong> 2006) rileva un crescita del 3,9%rispetto al precedente anno, con un forte interessamento dei settori tessile, abbigliamento ecalzature (+8,0%) e del settore legno e del mobile (+6,8%).L’analisi dei dati relativi alla demografia delle imprese (dati Movimprese 2007) registraun’invarianza nel numero <strong>di</strong> imprese esistenti: la variazione del numero <strong>di</strong> imprese nell’ultimo annoè stato praticamente nullo (111 nuove imprese su un totale <strong>di</strong> 469 mila imprese totali). I settori chehanno una crescita maggiore sono il turistico (+4,9%) e quello del commercio (+1,55%);quest’ultimo settore continua a rappresentare quasi un quarto del numero totale delle impresepresenti in <strong>Piemonte</strong> (circa 112 mila).Tabella 1.10 – Import-export - 2006 - Valori in milioni <strong>di</strong> EuroPaeseExport% sul totale% sul totalePaeseImportregionaleregionaleFrancia 5.804 16,73 Germania 4.869 18,37Germania 5.289 15,25 Francia 4.664 17,60Spagna 2.883 8,31 Polonia 2.413 9,11Regno Unito 2.255 6,50 Cina 1.447 5,46Stati Uniti 1.728 4,98 Belgio 1.170 4,41Svizzera 1.568 4,52 Spagna 1.082 4,08Polonia 1.409 4,06 Turchia 947 3,58Turchia 1.050 3,03 Regno Unito 890 3,36Belgio 936 2,70 Paesi Bassi 853 3,22Paesi Bassi 742 2,14 Svizzera 801 3,02Austria 650 1,87 Stati Uniti 747 2,82Cina 626 1,80 Giappone 673 2,54Russia 528 1,52 Austria 441 1,66Giappone 488 1,41 Brasile 396 1,49Grecia 458 1,32 Repubblica Ceca 329 1,24Brasile 407 1,17 Svezia 297 1,12Repubblica Ceca 400 1,15 Romani 263 0,99Romania 394 1,14 In<strong>di</strong>a 243 0,92Svezia 372 1,07 Tunisia 234 0,88Portogallo 343 0.99 Ungheria 233 0,88TOTALE REGIONE 34.690 100,00 TOTALE 26.500 100,00Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT sul commercio estero, anno 2006.15


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione1.1.6 Ricerca e sviluppo e turismoSia il DOCUP 2000-2006 che il nuovo POR 2007-2013 hanno in<strong>di</strong>viduato gli ambiti della Ricerca eSviluppo (R&S) e del turismo, come essenziali per la crescita competitiva dell’Unione Europea. Letabelle 1.11- 1.14 riportano i dati dell’economia regionale e il loro confronto con quelli nazionali edel comparto nord occidentale. In particolare, per quanto riguarda i dati inerenti la spesa perricerca e sviluppo tra il 2004 e il 2007 il <strong>Piemonte</strong> presenta dati in controtendenza rispetto alquadro nazionale, con un decremento del 2,9% della quota <strong>di</strong> PIL investita in R&S. Tale dato perònon inficia il posizionamento <strong>di</strong> eccellenza della regione in quest’ambito, nel quale il <strong>Piemonte</strong>presenta costantemente dal 2001 al 2007 valori superiori a tutte le aree <strong>di</strong> confronto: Italia, nord,nord ovest, nord est e centro nord.Tabella 1.11 – Spesa in ricerca e sviluppoTerritorioSpese per ricerca e sviluppo delle imprese pubbliche eprivate in percentuale del PIL2001 2003 2005 2007var.%2001-2007Italia 0,5 0,5 0,5 0,6 14,7%Nord 0,7 0,7 0,7 0,8 11,1%Nord Ovest 0,9 0,9 0,9 1,0 1,1%Nord Est 0,4 0,5 0,5 0,6 41,8%Centro Nord 0,6 0,6 0,6 0,7 11,8%<strong>Piemonte</strong> 1,4 1,2 1,4 1,4 -2,9%Differenza con Italia 0,9 0,7 0,8 0,8Differenza con Nord 0,7 0,5 0,6 0,6Differenza con Nord Ovest 0,5 0,4 0,4 0,4Differenza con Nord est 1,0 0,8 0,9 0,8Differenza con Centro Nord 0,8 0,6 0,7 0,7Fonte: Elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – serie storica 2002 – 2007.Per quanto riguarda il settore del turismo, anche grazie all’investimento delle olimpia<strong>di</strong> invernali del2006, decisivo volano <strong>di</strong> promozione turistica, in particolare per il turismo nazionale, si denota unacrescita consistente in termini <strong>di</strong> arrivi <strong>di</strong> turisti italiani e stranieri.Tabella 1.12 – Numero arrivi <strong>di</strong> italiani negli esercizi ricettiviTerritorioArrivi <strong>di</strong> italiani negli esercizi ricettivi2002 2004 2006 2008 var.% 2002-2008Italia 45.675.266 49.240.829 51.850.572 53.749.362 17,7%Nord-Ovest 8.960.269 9.740.360 10.382.789 11.044.337 23,3%<strong>Piemonte</strong> 1.526.317 1.673.485 1.979.608 2.315.194 51,7%Torino 713.289 795.710 1.010.514 1.237.347 73,5%Alessandria 130.484 138.886 160.389 177.759 36,2%Asti 41.806 48.142 51.816 54.681 30,8%Biella 53.539 55.635 54.199 56.079 4,7%Cuneo 209.142 227.043 259.711 299.475 43,2%Novara 182.361 183.550 192.456 233.483 28,0%Verbano-Cusio-Ossola 151.622 176.119 200.550 195.781 29,1%Vercelli 44.074 48.400 49.973 60.589 37,5%Fonte: Elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – serie storica 2002 – 2008.16


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneTabella 1.13 – Numero arrivi <strong>di</strong> stranieri negli esercizi ricettiviTerritorioArrivi <strong>di</strong> stranieri negli esercizi ricettivi2002 2004 2006 2008 var.% 2002-2008Italia 36.355.046 36.715.739 41.193.827 41.796.724 15,0%Nord-Ovest 6.472.178 6.939.510 7.545.996 7.683.682 18,7%<strong>Piemonte</strong> 1.124.686 1.199.396 1.324.871 1.160.226 3,2%Torino 336.758 414.076 426.143 245.464 -27,1%Alessandria 49.116 48.749 65.205 82.546 68,1%Asti 36.880 35.193 42.952 41.464 12,4%Biella 18.030 18.563 19.920 19.793 9,8%Cuneo 118.708 124.933 150.958 165.652 39,5%Novara 115.935 117.235 143.761 141.589 22,1%Verbano-Cusio-Ossola 436.669 424.232 459.405 444.904 1,9%Vercelli 12.590 16.415 16.527 18.814 49,4%Fonte: Elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Sistema degli in<strong>di</strong>catori territoriali – serie storica 2002 – 2008.Tabella 1.14 – Viaggi per vacanzaTerritorioNotti in viaggi per vacanza in Italia (1-3 notti)2001 2004 2008 var.% 2001-2008Italia 58.209 66.437 94.763 62,8%Nord-Ovest 18.180 16.117 21.411 17,8%<strong>Piemonte</strong> 5.714 3.636 5.153 -9,8%TerritorioNotti in viaggi per vacanza in Italia (4 o più notti)2001 2004 2008 var.% 2001-2008Italia 392.959 414.856 413.960 5,3%Nord-Ovest 71.919 74.767 58.942 -18,0%<strong>Piemonte</strong> 15.196 15.614 12.817 -15,7%TerritorioTotale notti in viaggi per vacanza in Italia2001 2004 2008 var.% 2001-2008Italia 451.168 481.293 508.723 12,8%Nord-Ovest 90.099 90.884 80.353 -10,8%<strong>Piemonte</strong> 20.910 19.250 17.970 -14,1%Fonte: Elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Indagine trimestrale "Viaggi e vacanze". – serie storica 2002 – 2008.17


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione1.1.7 InfrastruttureIl tema delle infrastrutture, rappresenta una priorità del DOCUP 2000-2006. La tabella 1.15 riportagli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> infrastrutturazione della regione con riferimento delle alle principali tipologieinfrastrutturali e le loro <strong>di</strong>fferenze rispetto ai valori nazionali e al comparto del nord-ovest. In uncontesto <strong>di</strong> dotazioni superiori alla me<strong>di</strong>a nazionale, la <strong>Regione</strong> vanta delle eccellenze in termini <strong>di</strong>servizi assistenziali (+88,6% rispetto ai valori nazionali e + 24,9% rispetto alle altre regioni nordoccidentali) e ospedalieri (+ 74% rispetto al dato italiano), della rete stradale, autostradale eferroviaria, nonché nel settore delle energie rinnovabili (in particolare idroelettriche), così come nelsettore dei rifiuti. Ancora consistente risulta il gap dal resto del paese in termini <strong>di</strong> offerta artistica eculturale, mentre rispetto alle regioni del nord ovest l’in<strong>di</strong>catore istituti <strong>di</strong> antichità ed arte permilione <strong>di</strong> abitanti evidenzia un risultato superiore <strong>di</strong> quasi 50 punti percentuali. Ancora sensibilerimane il ritardo della regione in termini <strong>di</strong> Ha <strong>di</strong> aree protette ZPS e SIC.1.1.8 Analisi <strong>di</strong> benchmarkingLa tabella 1.16 riporta il posizionamento della <strong>Regione</strong> rispetto al resto del paese e alle areeeconomiche maggiormente sviluppate per gli ambiti prioritari del nuovo ciclo <strong>di</strong> programmazione2007-2013. La <strong>Regione</strong> registra valori superiori alla me<strong>di</strong>a delle regioni italiane per tutti gliin<strong>di</strong>catori, ad esclusione del tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione, che, nel 2009 si è attestato al 6,8% (11°posizione). Va segnalata l’eccellenza assoluta rappresentata dalla spesa pubblica per Ricerca eSviluppo (il primo posto nazionale nel 2007 con un valore <strong>di</strong> 1,4% del PIL).La <strong>di</strong>fferenza tra tasso <strong>di</strong> attività maschile e femminile registra valori superiori sia a quelli nazionali,che a quelli delle principali aree avanzate del paese.Per quanto riguarda la composizione del tessuto produttivo regionale, il valore aggiunto delle PMI,per quanto consistente (la regione si colloca al 9° posto a livello regionale), risulta inferiore alleprincipali aggregazioni territoriali <strong>di</strong> confronto, in particolar modo rispetto alla me<strong>di</strong>a delle altreregioni del nord ovest dove si registra un valore dell’in<strong>di</strong>catore Valore aggiunto aziendale peraddetto nelle piccole e me<strong>di</strong>e imprese (migliaia <strong>di</strong> euro correnti) nel 2005 superiore del 15,4%rispetto al dato piemontese (30,8).La produzione <strong>di</strong> energie rinnovabili con un valore pari a 24,6 GWh nel 2008, colloca la <strong>Regione</strong>all’8° posto, un risultato superiore al valore me<strong>di</strong> o delle regioni delle aree centro nord e nord ovest.Il tema dello sviluppo del turismo culturale della <strong>Regione</strong>, dovrà essere oggetto degli interventi delnuovo Programma 2007-2013, confermando gli sforzi già avviati nella programmazione 2000-2006, in particolare con i Gran<strong>di</strong> Progetti.18


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneTabella 1.15 – In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> infrastrutturazione – anni vari.Rete stradaleIn<strong>di</strong>catoriChilometri <strong>di</strong> strade provinciali /regionali per 100 km 2(anno 2005)Chilometri <strong>di</strong> strade provinciali /regionali e <strong>di</strong> interessenazionale per 100 km 2 (anno 2005)ValoreIn<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> infrastrutturazione(anni vari)Differenza %rispetto ItaliaDifferenza %rispettoNord-ovest60,5 23,8% 5,3%63,4 13,1% 4,1%Chilometri <strong>di</strong> autostrade per 1.000 km 2 (anno 2006) 32,4 49,1% -0,3%Rete ferroviariaRete aeroportualeEnergia elettricaGasAssistenza ospedalieraServizi territorialiServizi socioassitenzialiCulturaSmaltimento dei rifiutiAree protetteChilometri <strong>di</strong> rete ferroviaria Fs per 1.000 km 2 (anno2005)Passeggeri arrivati e partiti(migliaia <strong>di</strong> unità) (anno 2006)Chilometri <strong>di</strong> rete elettrica a 220 e a 380 Kv per1.000 km 2 <strong>di</strong> superficie territoriale (anno 2006)Produzione lorda <strong>di</strong> energia elettrica (Gwh) degliimpianti da fonti rinnovabili per 100 Gwh <strong>di</strong> produzionelorda <strong>di</strong> energia elettrica (anno 2006)Abitanti residenti nei comuni serviti da gas metano per100 abitanti (anno 2006)Posti letto negli istituti <strong>di</strong> cura pubblici per 100 posti letto(anno 2004)Consultori materno-infantili per 100.000 donne in età 15-49 anni (anno 2005)Posti letto nei presi<strong>di</strong> residenziali socio-assistenziali peranziani per 1.000 abitanti in età > 65 anni (anno 2004)Istituti <strong>di</strong> antichità ed arte per 1.000.000 abitanti (anno2005)Rifiuti urbani oggetto <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata sul totaledei rifiuti urbani (anno 2007)Impianti <strong>di</strong> trattamento dei rifiuti urbani (compostaggio,biostabilizzazione e incenerimento) per 1.000.000abitanti (anno 2005)Ettari <strong>di</strong> superficie delle Zone a protezione speciale(Zps) per 100 ettari <strong>di</strong> superficie territoriale (anno 2006)Ettari <strong>di</strong> superficie dei Siti <strong>di</strong> interesse comunitario (Sic)per 100 ettari <strong>di</strong> superficie territoriale (anno 2006)73,5 37,0% 5,6%3.241,9 2,6% 7,9%73,4 3,3% -30,4%25,1 51,0% 30,5%98,8 6,7% 0,6%74,2 -3,5% -3,7%24,4 31,5% 37,3%41,1 88,6% 24,9%3,9 -50,1% 48,5%44,8 62,6% 7,9%16,1 99,8% 33,4%3,8 -65,9% -46,9%8,9 -40,7% -26,7%Fonte: elaborazioni su RINA - value su dati Istat, anni vari.19


Tabella 1.16 – Posizionamento della regione <strong>Piemonte</strong> rispetto al resto d’Italia per ambiti <strong>di</strong> confronto – anni vari.Anni variAmbito <strong>di</strong> confronto In<strong>di</strong>catore Valorein<strong>di</strong>catore<strong>Piemonte</strong>Graduatoriadell'in<strong>di</strong>catorerispetto allealtre regioniConfrontocon Italia(%)Confrontocon Nord(%)Confrontocon Nordovest(%)Confrontocon Nord est(%)Confrontocon Centronord(%)InternazionalizzazioneCapacità <strong>di</strong> esportare - Valore delle esportazioni <strong>di</strong>merci in % del PIL (2007)29,8 6° 26,3% -3,5% 1,4% -9,7% 10,8%20Mercato del lavoroPolitiche <strong>di</strong> genereRicerca & SviluppoPiccole e Me<strong>di</strong>e ImpreseSviluppo sostenibileTurismo culturaleTasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione: Persone in cerca <strong>di</strong>occupazione in età 15 anni e oltre sulle forze <strong>di</strong> lavoronella corrispondente classe <strong>di</strong> età (%) (2009)Differenza assoluta fra tasso <strong>di</strong> attività maschile etasso <strong>di</strong> attività femminile (%) (2009)Spese per ricerca e sviluppo delle imprese pubbliche eprivate in percentuale del PIL (2007)Valore aggiunto aziendale per addetto nelle piccole eme<strong>di</strong>e imprese (migliaia <strong>di</strong> euro correnti) (2005)GWh <strong>di</strong> energia prodotta da fonti rinnovabili su GWhprodotti in totale (2008)Numero <strong>di</strong> visitatori degli istituti statali <strong>di</strong> antichità ed'arte per istituto (valori in migliaia) (2008)6,8 11° -12,8% 28,3% 17,2% 44,7% 7,9%17,4 4° -19,4% -7,9% -8,4% -5,9% -8,2%1,4 1° 126,9% 69,6% 45,0% 122,6% 93,4%30,8 9° -2,2% -12,8% -15,4% -9,3% -8,8%24,6 8° 29,4% -0,8% 7,8% -11,4% 0,5%55,3 8° -33,3% -30,6% -3,8% -42,7% -43,7%DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneInclusione socialePopolazione che vive in famiglie al <strong>di</strong> sotto della soglia<strong>di</strong> povertà (%) (2008)7,7 9° -43,8% 29,6% 23,3% 39,5% 16,4%Fonte: elaborazioni su RINA - value su dati Istat, anni vari.


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione1.2 ConclusioniIl <strong>Piemonte</strong>, come gran parte del territorio nazionale, ha subito nei primi anni del 2000un’involuzione sul piano economico dovuta ad una situazione internazionale instabile causata daeventi che hanno messo in crisi anche i flussi commerciali definiti consolidati. Negli anniprecedenti alla crisi finanziaria del biennio 2008-2009, tuttavia, i dati hanno evidenziato unacongiuntura economica più favorevole per la regione.Pur rimanendo una regione a forte vocazione industriale, il <strong>Piemonte</strong> ha iniziato unatrasformazione dell’economia verso il settore terziario e si è registrato forte ricorso allamanodopera straniera nell’industria e nell’agricoltura, che ha parzialmente limitato la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>manodopera italiana. In tal senso va sottolineata la necessità <strong>di</strong> accelerare i cambiamenti dellastruttura organizzativa del mercato del lavoro, che dovrà essere sempre più rivolta al settore deiservizi ed essere caratterizzata da crescente flessibilità, e <strong>di</strong> sostenere i settori più innovativi, inparticolare la filiera produttiva della green economy.Il settore delle PMI, in parte legato ad attività <strong>di</strong> sub-fornitura e fornitura alle aziende <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni, necessiterà <strong>di</strong> ulteriori attenzioni nel futuro ciclo <strong>di</strong> Programmazione comunitaria,continuando un processo, ampiamente avviato con gli interventi specifici attivati con il DOCUP.La per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> competitività internazionale che aveva interessato le imprese piemontesi negliultimi anni mostra segnali <strong>di</strong> ripresa, come evidenziano i dati sugli or<strong>di</strong>nativi. La propensioneall’apertura verso e dall’estero della struttura economica regionale è stata consistente, per tutto ilperiodo <strong>di</strong> durata del Programma, ma dovrà essere incentivata anche in futuro, soprattutto inconsiderazione degli effetti negativi della recessione degli ultimi anni e della posizionegeografica strategica della <strong>Regione</strong>.Da un punto <strong>di</strong> vista demografico la regione presenta un incremento costante, in particolaregrazie al tasso migratorio che compensa l’invecchiamento progressivo della popolazioneregionale. Particolarmente consistente, la crescita della popolazione nelle aree fuori obiettivo epiù avanzate della regione, che sono in grado <strong>di</strong> produrre una consistente e sostenuta domanda<strong>di</strong> manodopera. La popolazione residente immigrata è in costante crescita e ha consentito, inparticolare nelle province a maggiore tasso <strong>di</strong> crescita, <strong>di</strong> compensare la flessione dell’offerta <strong>di</strong>lavoro italiana, negli ambiti meno qualificati.La regione presenta fondamentali soli<strong>di</strong> e superiori alla me<strong>di</strong>a nazionale nei principali ambitieconomici. In tal senso, anche nell’ottica <strong>di</strong> una possibile rapida fuoriuscita dalla crisi, varegistrata la tenuta dell’occupazione femminile rispetto a quella maschile, misurata in termini <strong>di</strong><strong>di</strong>fferenza tra tassi <strong>di</strong> attività, e <strong>di</strong> quella giovanile nella classe <strong>di</strong> età 15-34 anni rispetto al datonazionale.Negli ultimi anni, sia il settore pubblico, che il mondo delle imprese piemontesi, hanno investitomolto in ricerca e sviluppo tecnologico, fattori che, anche grazie alla presenza <strong>di</strong> alcune delleprincipali aziende industriali del paese e <strong>di</strong> enti <strong>di</strong> ricerca e universitari <strong>di</strong> eccellenza a livellonazionale, può essere letto come un possibile volano <strong>di</strong> uno crescita nel me<strong>di</strong>o -lungo periodo.Le infrastrutture viarie regionali, sia stradali, che ferroviarie, ma anche, in misura minore,aeroportuali, rappresentano un punto <strong>di</strong> forza, se confrontate con la <strong>di</strong>sponibilità nazionale edelle principali regioni sviluppate italiane. Di eccellenza, risulta essere anche il sistema deiservizi socio-assistenziali della <strong>Regione</strong>. Inoltre, in coerenza con le in<strong>di</strong>cazioni comunitarie <strong>di</strong>Goteborg, la <strong>Regione</strong> ha posto molta attenzione allo sviluppo delle energie rinnovabili comefonte <strong>di</strong> approvvigionamento elettrico, nonché al sistema <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong>fferenziato dei rifiuti.Con riferimento all’analisi multilivello e rimandando comunque all’allegato A del <strong>Rapporto</strong> perapprofon<strong>di</strong>re le principali conclusioni emerse, si evidenzia il contributo consistente del DOCUPin particolare per politiche legate alla valorizzazione del territorio regionale in termini <strong>di</strong>attrazione <strong>di</strong> investimenti e <strong>di</strong> incoming turistico. A ciò va aggiunto che i principali interventi21


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneattuati nell’ambito degli Assi II e III del Programma, si inseriscono in un contesto positivocomplessivo che la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> presenta negli ambiti della ricerca e delle infrastrutture <strong>di</strong>carattere ambientale, contribuendone alla crescita e allo sviluppo.Vista la non determinante incidenza dell’ammontare del valore degli interventi finanziati con ilDoc.U.P. rispetto alla <strong>di</strong>mensione complessiva dell’economia regionale e ferma restandol’impossibilità del Programma <strong>di</strong> produrre da solo effetti anticiclici e duraturi sui principaliin<strong>di</strong>catori del mercato del lavoro e del sistema produttivo, nell’ambito dell’analisi multilivellosi è complessivamente evidenziato il contributo sensibile delle politiche realizzate intermini <strong>di</strong> sinergia ed efficacia rispetto alle più generali policy regionali (si veda l’AllegatoA “Analisi Multilivello”).Nel prossimo ciclo <strong>di</strong> programmazione è auspicabile che il valutatore prosegua nell’analisimultilivello dell’efficacia degli interventi del POR, al fine <strong>di</strong>:1. controllare in itinere le relazioni tra realizzazioni e risultati del Programma e le gli in<strong>di</strong>catoriche misurano la performance del sistema socio-economico regionale;2. verificare gli effetti concreti delle innovazioni normative sulle performance procedurali delPOR.22


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione2 ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO2.1 Quadro generaleNel corso degli anni il programma ha avuto una costante attuazione ed è stato regolarmenteconcluso alla scadenza dei termini per il perfezionamento della spesa (30/6/2009).Il livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione finanziaria è riportato nel seguente prospetto, con i relativi livellipercentuali <strong>di</strong> attuazione.(a)Tab. 2.1 Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daren<strong>di</strong>contareImpegniRealizzazionePagamentiA B (a) C = B/A*100 D E = D/A*100Ob. 2 1.073.979.697,00 1.115.087.073,66 103,83% 1.111.164.702,27 103,46%Ph. Out 216.993.970,00 259.864.520,76 119,76% 259.838.071,74 119,74%TOTALE 1.290.973.667,00 1.374.951.594,42 106,51% 1.371.002.774,01 106,20%La <strong>di</strong>fferenza tra impegni e pagamenti è legata unicamente agli interventi non conclusi entro la scadenza, in quanto tutti gli altriimpegni vengono riallineati ai pagamenti consuntivi, così come previsto dal sistema <strong>di</strong> monitoraggio nazionale.Come si potrà notare, il livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione finanziaria è superiore al 100% 18 per cuila relativa valutazione non può che essere sostanzialmente positiva.Il programma, che prevedeva un costo totale <strong>di</strong> quasi 1.291 M€, era articolato in una serie <strong>di</strong>interventi <strong>di</strong> tre tipologie: Aiuti alle imprese (29,2%), Infrastrutture (55,1%) 19 , Azioni <strong>di</strong> sistema(15,7%).I seguenti prospetti – relativi alle singole aree nonché al programma totale – riportano, per ognitipologia, la <strong>di</strong>sponibilità, il corrispondente costo realizzato nonché la relativa percentuale <strong>di</strong>realizzazione.Tab. 2.2 – Livello <strong>di</strong> attuazione per area e tipologia <strong>di</strong> interventoObiettivo 2Disponibilità Realizzazione %Imprese 318.942.000,00 327.818.496,51 102,78%Infrastrutture 582.988.114,00 608.433.215,82 104,36%Azioni <strong>di</strong> sistema 172.049.583,00 174.912.989,94 101,66%TOTALE 1.073.979.697,00 1.111.164.702,27 103,46%Phasing OutDisponibilità Realizzazione %Imprese 76.465.560,00 76.114.152,38 99,54%Infrastrutture 119.613.262,00 140.349.092,98 117,34%Azioni <strong>di</strong> sistema 20.915.148,00 43.374.826,38 207,38%TOTALE 216.993.970,00 259.838.071,74 119,74%18 Conseguito anche in funzione <strong>di</strong> un overbooking operato prevalentemente a carico degli EE.LL. (nonché della <strong>Regione</strong> inrelazione al progetto Wi-Pie <strong>di</strong> cui alla linea 2.4a) che hanno me<strong>di</strong>amente partecipato con una quota superiore a quanto previstonel piano finanziario, nonché in relazione ai fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> rotazione che hanno registrato il riutilizzo delle somme rientranti.19 Si precisa che la linea 2.2a relativa all’ingegneria finanziaria è stata classificata come azione <strong>di</strong> sistema in quanto relativa allacostituzione dei fon<strong>di</strong> medesimi.23


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneLa <strong>di</strong>mensione me<strong>di</strong>a degli interventi per provincia e per tipologia viene riportata nel successivoprospetto, sempre in termini <strong>di</strong> costo ren<strong>di</strong>contabile.Precisato che in relazione ai regimi <strong>di</strong> aiuto la spesa è limitata alla sola quota pubblica (incoerenza con il “costo totale ren<strong>di</strong>contabile” del piano finanziario ufficiale), si evidenzia unapressoché totale uniformità della <strong>di</strong>mensione me<strong>di</strong>a degli interventi, con le sole eccezionie dellaProvincia <strong>di</strong> Vercelli, sia per gli aiuti alle imprese (probabilmente il fenomeno è da ricondursi alcontenuto numero <strong>di</strong> interventi) sia per le infrastrutture, e della Provincia <strong>di</strong> Torino in relazionealle sole infrastrutture (questo dato risulta fortemente influenzato dalla presenza, proprio nellaprovincia <strong>di</strong> Torino, del grande progetto <strong>di</strong> recupero della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale e del BorgoCastello della Mandria).Tab. 2.5 – Dimensione me<strong>di</strong>a degli interventi per Provincia e tipologiaAiuti alle impreseInfrastruttureTorino 41.974 1.053.436Alessandria 49.563 406.305Asti 41.250 306.383Biella 44.106 477.749Cuneo 44.310 387.062Verbania 45.166 497.728Vercelli 70.044 1.116.322TOTALE 43.560 676.406A livello operativo, il Programma ha avuto un avanzamento costante – come evidenziato nelprospetto seguente – principalmente in virtù <strong>di</strong> un avvio mirato ed organizzato per le varietipologie <strong>di</strong> intervento, con l’anticipazione <strong>di</strong> quelli rivolti ai privati e, subito dopo, <strong>di</strong> quelliinfrastrutturali, tanto da conseguire sempre – con largo margine e sensibile anticipo – le soglieprefissate <strong>di</strong> spesa ed evitare dunque il “<strong>di</strong>simpegno automatico”. In tal senso, si registrano tantol’assegnazione delle risorse aggiuntive <strong>di</strong> cui alla premialità, 20 quanto l’aver evitato il“<strong>di</strong>simpegno automatico” delle risorse non spese entro le predeterminate scadenze annuali (c.d.regola “N+2”). Nella successiva figura vengono rappresentati i dati annuali (a blocchi) nonché lacurva cumulata <strong>di</strong> spesa per ogni anno <strong>di</strong> riferimento.Tab. 2.6 – Andamento annuale della spesa per l’intero Programma(*) Avanzamento Annuale Avanzamento Cumulato Avanzam. %2001 37.633,68 37.633,68 0,003%2002 211.428,92 249.062,60 0,02%2003 216.392.685,20 216.641.747,80 16,78%2004 238.323.865,10 454.965.612,90 35,24%2005 251.571.956,54 706.537.569,44 54,73%2006 245.749.977,74 952.287.547,18 73,77%2007 174.891.317,08 1.127.178.864,26 87,31%2008 180.766.441,19 1.307.945.305,45 101,31%2009 63.057.468,56 1.371.002.774,01 106,20%(*) Dati al 31/12 <strong>di</strong> ogni anno, con la sola eccezione del dato <strong>finale</strong> che è relativo al30/06/2009 (salvo che per le riduzioni occorse anche in tempi successivi).20 Tali risorse – legate al conseguimento <strong>di</strong> livelli tanto qualitativi (attraverso la vali<strong>di</strong>tà delle operazioni <strong>di</strong> selezione degli interventida finanziare ed il rispetto delle scadenze per il monitoraggio) quanto quantitativi (soglia <strong>di</strong> spesa) – sono state <strong>di</strong>stribuite sulprogramma in occasione della riprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo – con l’introduzione della misura 3.4 – ed hanno in sostanzacontribuito alla formazione del piano finanziario vigente come riportato nella premessa del presente documento.25


1.600,001.400,001.200,00DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneFig. 2.1 – Andamento annuale della spesa per l’intero ProgrammaMilioni <strong>di</strong> €1.000,00800,00600,00400,00200,000,002001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009avanzamento annualeavanzamento cumulatoIl livello consuntivo <strong>di</strong> realizzazione del Programma risulta quin<strong>di</strong> complessivamente positivo,anche se va evidenziato come tale risultato sia frutto <strong>di</strong> situazioni alquanto <strong>di</strong>somogenee: ineffetti, vi sono misure che registrano un livello <strong>di</strong> attuazione largamente superiore al 100% (circa130% della misura 2.4, fortemente influenzato dalla spesa registrata dal progetto RUPAR/Wi-Pie, ma anche 119,4% della misura 2.1) e alcune con un significativo sottoutilizzo delle risorse(dal 68,8% della 3.3 che peraltro aveva una <strong>di</strong>sponibilità finanziaria modesta – meno dell’1%21 22della <strong>di</strong>sponibilità finanziaria complessiva – all’85,1% della misura 2.2).Come segnalato, il livello inferiore (102,2%) 23 – pur se sod<strong>di</strong>sfacente – è stato registrato dallelinee rivolte alle imprese. Il risultato – nonostante l’elevato numero <strong>di</strong> revoche effettuatenell’ultimo periodo – è stato conseguito anche attraverso i <strong>di</strong>screti risultati dei fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> rotazionecon una linea (2.1b) al 133,8%. In effetti, la bassa performance degli altri due fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> rotazione(2.2b e 2.6a – 53,8% e 67,3% rispettivamente) non penalizza più <strong>di</strong> tanto i precedenti risultati inrelazione alle corrispondenti dotazioni. 24Anche le sottomisure che offrivano contributi a fondo perduto registrano un andamento simile aifon<strong>di</strong> <strong>di</strong> rotazione, con alcune sovraperformanti (2.1c=119,1%) ed altre in tono decisamenteminore (3.3 = 68,8%; 2.2c=79,3%), mentre le restanti sono a cavallo del 100%.Nel complesso comunque, il programma registra un livello <strong>di</strong> attuazione sod<strong>di</strong>sfacente e l’equilibrioa conclusione del programma nelle tre suddette tipologie evidenzia comunque un’oculatacapacità programmatica della struttura regionale preposta all’attuazione del programma.Per quanto riguarda invece le due aree (Obiettivo 2 e Phasing Out), la <strong>di</strong>fferenziazione èsensibile ma non esagerata, poiché registrano un livello finanziario <strong>di</strong> realizzazione <strong>finale</strong> paririspettivamente al 103,5% ed al 119,7%. Quest’ultimo dato però beneficia sensibilmente dellaquota ren<strong>di</strong>contabile del progetto RUPAR/Wi-Pie il cui costo <strong>finale</strong> ren<strong>di</strong>contabile è decisamentesuperiore alla <strong>di</strong>sponibilità originaria da piano finanziario. 25Vi sono quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse risposte positive: si segnala, in particolare, l’ottimo livello <strong>di</strong> realizzazione<strong>finale</strong> della misura 3.4 inserita nel corso della riprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo con un risultatoprossimo al 100%, nonostante la tipologia prevalentemente infrastrutturale che solitamentesoffre <strong>di</strong> ritar<strong>di</strong> nell’avvio e la penalizzazione della tempistica <strong>di</strong> inserimento della misura avviatasostanzialmente a fine 2005, mentre sono poche e <strong>di</strong> modesta entità le misure significativamenteal <strong>di</strong> sotto delle aspettative.2122232425In entrambi i casi si tratta <strong>di</strong> misure rivolte alle imprese.A livello <strong>di</strong> singole linee si registrano <strong>di</strong>fferenziazioni ancora più ampie con il 51% della 2.2b nelle aree Ob. 2.Dato complessivo <strong>di</strong> Programma. In realtà, nell’ambito delle aree in Phasing Out il dato è <strong>di</strong> poco inferiore al 100% (99,54%),compensato dal 102,8% delle aree in Ob.2.Va tra l’altro evidenziato che se le risorse della 2.2b sono state incrementate <strong>di</strong> quasi il 40% rispetto alla dotazione iniziale (intal senso la stima si è rivelata ottimistica, anche in relazione ad una forte caduta <strong>finale</strong>), segnali <strong>di</strong> debolezza della 2.6a eranostati già evidenziati con la riduzione delle relative risorse <strong>di</strong> quasi l’80%.Se depurato dell’effetto RUPAR/Wi-Pie la percentuale consuntiva <strong>di</strong> attuazione si tarerebbe sul 108% circa.26


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione2.2 Risultati ed impatti del programma operativoPer una valutazione generale del Programma e dei relativi risultati conseguiti, occorre anzituttorammentare che la strategia per il periodo 2000-2006 era orientata all’ “aggancio del sistema<strong>Piemonte</strong> alle economie forti europee, entrando a far parte delle regioni trainanti del sistema Europa,attraverso lo sviluppo <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione e quantificazione dei settori economici in modo dagarantire una crescita strutturale, una maggiore <strong>di</strong>namicità dei comparti più innovativi, una conseguentecoesione sociale rafforzata e sostenuta”. Ciò, per “permettere la riconversione delle zone con problemi <strong>di</strong>declino, operando non solo sul sostegno per l’attuazione delle <strong>di</strong>fficoltà, ma rilanciando profondamentetutto il sistema, in una logica <strong>di</strong> sostenibilità ambientale e <strong>di</strong> pari opportunità, a garanzia della durevolezzae della competitività dello sviluppo”.La metodologia <strong>di</strong> intervento in<strong>di</strong>viduata era basata “sulla <strong>di</strong>versificazione delle attività economicheche, in un contesto come quello europeo e in riferimento alla cultura d’impresa e in<strong>di</strong>viduale presente nelcontinente, significa potenziare i servizi o, in ogni caso, accelerare il passaggio dalla fase manifatturiera aquella <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> servizi (prodotti) immateriali, favorendo in modo <strong>di</strong>retto (in<strong>di</strong>viduazione,promozione e sollecitazione) la nascita dei servizi e, in modo in<strong>di</strong>retto, creando le con<strong>di</strong>zioni infrastrutturali(reti fisiche e non, sviluppo delle conoscenze, sensibilizzazione alla ricerca del servizio) per l’inse<strong>di</strong>amento<strong>di</strong> un nuovo, o ad<strong>di</strong>rittura più adeguato, modello economico per i Paesi europei.”In tal senso gli interventi dovevano essere “azioni <strong>di</strong> supporto che favoriscano la qualificazione delterritorio, intese come competenze e capacità tecnico-organizzative (le imprese) e politico-istituzionali (lapubblica amministrazione) da un lato e come con<strong>di</strong>zioni ambientali (aspetti qualitativi e quantitativi dellerisorse) e fisiche (le infrastrutture) dall’altro, al fine <strong>di</strong> migliorare la competitività del territorio nel suocomplesso e favorire l’adeguamento delle politiche attive per l’inserimento lavorativo e sociale <strong>di</strong> tutti gliin<strong>di</strong>vidui, così da sostenere la coesione sociale, la partecipazione attiva dei <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong>rappresentanza nella programmazione e nella gestione degli interventi <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> territori omogenei peraccelerare e rendere più sostenibile, e pertanto durevole, lo sviluppo locale.”Le variabili <strong>di</strong> rottura in<strong>di</strong>viduate in sede <strong>di</strong> programmazione fanno riferimento a:• capacità <strong>di</strong> evitare la stagnazione (mantenere una <strong>di</strong>namicità), riferita sia alla <strong>di</strong>sponibilità e mobilitàdelle risorse umane che all’innovazione nei processi e nei prodotti dell’impresa;• capacità <strong>di</strong> apertura verso l’esterno, sia per esportare prodotti e servizi, che per acquisirli;• capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificare i settori <strong>di</strong> riferimento per l’economia, incrementando le tipologie <strong>di</strong> settoritrainanti;• capacità <strong>di</strong> coinvolgimento degli in<strong>di</strong>vidui, tramite supporti che rendano <strong>di</strong>fficoltosa l’emarginazione daicircuiti attivi del lavoro;• capacità <strong>di</strong> innovare le modalità <strong>di</strong> partecipazione finanziaria delle imprese, per una spersonalizzazionedell’impresa e un valore più economico dell’azienda;• capacità <strong>di</strong> attrarre turisti e valorizzare il potenziale culturale e naturalistico del territorio;• capacità <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> servizi per le imprese;• capacità <strong>di</strong> attrazione <strong>di</strong> investimenti esteri;• capacità <strong>di</strong> ricorrere a strumenti <strong>di</strong> finanziamento quali il Project Financing e il finanziamento tramiteterzi, in grado <strong>di</strong> non pesare sulla capacità <strong>di</strong> indebitamento dei soggetti investitori, siano essi impreseo enti pubblici.Gli obiettivi del programma – contenuti nel DOCUP e <strong>di</strong> derivazione dalla valutazione ex-anteeffettuata preliminarmente alla definizione del Programma 26 – fanno riferimento ai seguentiaspetti:26Definiti anche in funzione della base statistica <strong>di</strong>sponibile. Si evidenzia in particolare la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> reperire dati specifici dellearee <strong>di</strong> intervento, per cui è stato fatto a volte ricorso ad una quantificazione a livello regionale.27


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione1. Promuovere e consolidare il sistema regionale nelle reti <strong>di</strong> integrazione mon<strong>di</strong>ale dal punto <strong>di</strong> vistaproduttivo, commerciale, culturale, infrastrutturale e relazionale, ed estendere il coinvolgimento aduna più ampia base <strong>di</strong> imprese e soggetti economici e sociali;2. Qualificare il livello <strong>di</strong> competitività generale del sistema regionale in riferimento ai modelliorganizzativi, all’innovazione <strong>di</strong> processo e <strong>di</strong> prodotto, alla valorizzazione del patrimoniotecnico/scientifico, alle con<strong>di</strong>zioni per nuovi inse<strong>di</strong>amenti, alle capacità <strong>di</strong> rapporto tra imprese,all’adattamento alla compatibilità ambientale3. Rendere strumento <strong>di</strong> sistema la programmazione partecipata per gli interventi <strong>di</strong> sviluppo localeintegrato, <strong>di</strong> recupero urbano e <strong>di</strong> corretta gestione e tutela delle risorse ambientali ed energetiche.4. Combattere i rischi <strong>di</strong> emarginazione delle persone tramite l’attivazione ed il rafforzamento <strong>di</strong> serviziper il coinvolgimento sia sociale che occupazionale.Tali aspetti trovano <strong>di</strong>retta corrispondenza con gli Assi del DOCUP e con i loro obiettivi ein<strong>di</strong>catori. In effetti, gli unici parametri/in<strong>di</strong>catori considerati nel documento <strong>di</strong> programmazionesono quelli relativi agli obiettivi specifici, per cui i prospetti inseriti nelle specifiche schede <strong>di</strong>Asse vengono <strong>di</strong> seguito riproposti per la valutazione complessiva del programma.Va precisato che gli in<strong>di</strong>catori proposti nelle tabelle per Asse sono stati selezionati tra quelli<strong>di</strong>sponibili presso le fonti ufficiali (in particolare l’ISTAT) in grado <strong>di</strong> fornire valori confrontabili conquelli in<strong>di</strong>viduati come target <strong>di</strong> avvio nell’ultimo CdP.Gli anni riportati nella tabella fanno riferimento all’ultima annualità <strong>di</strong>sponibile per ciascunin<strong>di</strong>catore. I commenti alle tabelle sono stati integrati da informazioni tratte da <strong>di</strong>fferenti fontidocumentali, che riportano dati anche più recenti rispetto a quelli riportati nelle tavole, ma nondel tutto confrontabili.Asse 1 – “ INTERNAZIONALIZZAZIONE”Obiettivi specifici Parametri Valore <strong>di</strong> riferimento Valore obiettivoRisultatoconseguitoAnno <strong>di</strong>riferim.Valorizzazionedell’immagine regionaleall’esteroNotorietà del <strong>Piemonte</strong>all’estero: quota <strong>di</strong> intervistatiche <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> conoscere laregione (dati DOXA citati daENIT-Istat)Presenze turistiche <strong>di</strong> stranierisu popolazioneNon superiore al 5%, largamenteal <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> Lazio,Veneto, Toscana, Lombar<strong>di</strong>a,Sicilia e Campania)Pari a 0,6-0,7 presenzeturistiche <strong>di</strong> stranieri perabitanteSuperiore al10%Superiore a 1,1presenze perabitanten.d. 27 ---1,13 20060,86 2009Valorizzazione dei prodottitra<strong>di</strong>zionali piemontesi suimercati esteriEsportazioni manifatturiere neisettori tra<strong>di</strong>zionali, per abitanteNon superiore a 1.350 euro, aprezzi del 1999Non inferiore a1.800 euro1.449,79 € 2006Incremento dellapartnership e scambiocommercialeall’innovazioneSomma <strong>di</strong> incassi e pagamentidella bilancia tecnologica deipagamenti, per abitantePari a circa 200 euroPari a circa 360euro158 € 200927 L’in<strong>di</strong>catore inizialmente proposto: Notorietà del <strong>Piemonte</strong> all’estero - quota <strong>di</strong> intervistati che <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> conoscere la regione,era basato su un’indagine commissionata da Enit-Istat all’agenzia DOXA, non è stato successivamente stimato, per cui non èpossibile attualmente definire con chiarezza il grado <strong>di</strong> notorietà della <strong>Regione</strong> all’estero. Sarebbe auspicabile riproporre l’indagineper misurare il livello <strong>di</strong> notorietà della <strong>Regione</strong> a seguito delle olimpia<strong>di</strong>.28


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneAsse 2 – “ QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEL SISTEMA”Obiettivi specifici Parametri Valore attuale (a) Valore obiettivoRisultatoconseguitoAnno <strong>di</strong>riferim.Sviluppo degli investimentifinalizzati all’innovazioneNumero <strong>di</strong> imprese innovatricisul totale delle impreseNon superiore al 35-38%Superiore al 42-44%34,3%2006-08Sviluppo <strong>di</strong> sistemifinanziari, <strong>di</strong> assistenzatecnica e <strong>di</strong> consulenzaAddetti a settori erogatori <strong>di</strong>servizi alle imprese sullapopolazioneNon superiore a 20addetti per 10.000abitantiNon inferiore a28-30 addetti per10.000 abitanti24% 2006Riqualificazione dellaricerca scientificaSpesa me<strong>di</strong>a per abitante,relativa a R&S <strong>di</strong> impreseNon superiore a 260-310 euroSuperiore a 410euro407,25 € 2006Valorizzazione del turismoculturalePresenze turistiche totali perabitanteVisitatori <strong>di</strong> musei ed istitutid’arte per 1.000 kmqPari a 1,6-1,7 presenzeturistiche totali perabitanteNon superiore a 25-28unità per 1.000 kmqPari a 2,5presenzeturistiche totaliper abitanteNon inferiore a40-45 unità per1.000 kmq2,54 20062,61 200975,40 2006Asse 3 – “ SVILUPPO LOCALE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO”Obiettivi specifici Parametri Valore attuale (a) Valore obiettivoRisultatoconseguitoAnno <strong>di</strong>riferim.Sostegno alla pianificazioneintegrata <strong>di</strong> areaNumero <strong>di</strong> comuni che aderisconoa forme <strong>di</strong> programmazionenegoziata265quota significativadei comuni inclusinelle aree Ob 2512 2010Riqualificazione urbanaAddetti ad attività <strong>di</strong> servizio <strong>di</strong>natura urbana per 10.000abitantiNon superiore a 120 addettiper 10.000 abitantiNon inferiore a150-160 addettiper 10.000abitanti131,34 2006Potenziamento delleinfrastruttureDotazione <strong>di</strong> infrastrutture <strong>di</strong>trasporto ed interconnessionelocale (Numero in<strong>di</strong>ce, Italia =100)Importazioni <strong>di</strong> prodottienergetici per abitanteAl <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> 90 (me<strong>di</strong>aitaliana=100) nelle provincepiù svantaggiate200 euroIn linea con lame<strong>di</strong>a regionaleRiduzione del 7-8%123,78 2005207,54 € 2006Percentuale <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata<strong>di</strong> rifiutiNon superiore al 12%Non inferiore al22-25%49,6% 2009Asse 4 – “ COESIONE SOCIALE”Obiettivi specifici Parametri Valore attuale (a) Valore obiettivoRisultatoconseguitoAnno <strong>di</strong>riferim.Progetti <strong>di</strong> inclusionesocialeDensità <strong>di</strong> popolazione nelle areemarginaliFamiglie che <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong>fficoltàa raggiungere alcuni tipi <strong>di</strong>servizi collettiviInferiore a 50 abitanti per kmq In lieve ripresa 0,78 2008Non inferiore al 35-40% deltotale delle famiglieInferiore al 30% 19,2 2008Creazione d’impresa Tasso <strong>di</strong> occupazione Inferiore al 37%Non inferiore al40%65,2% 2008Sviluppo dei servizi legatiai nuovi bacini <strong>di</strong> impiego.Addetti in attività legate ai nuovibacini <strong>di</strong> impiego su popolazioneresidenteNon superiore a 10-12addetti per 10.000 abitantiSuperiore a 15-18 addetti per10.000 abitanti80,64 200629


ASSE 1 - Gli impatti degli interventiDOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneGli in<strong>di</strong>catori proposti per l’Asse 1 sono riferiti alla stima degli impatti <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti delProgramma rispetto ai tre Obiettivi Specifici della strategia <strong>di</strong> internazionalizzazione del sistemaregionale: i) Valorizzazione dell’immagine regionale all’estero, ii) Valorizzazione deiprodotti tra<strong>di</strong>zionali piemontesi sui mercati esteri e iii) Incremento della partnership escambio commerciale all’innovazione. Va precisato, che non tutti gli in<strong>di</strong>catori previsti nelDOCUP sono risultati significativi, stimabili o ben definiti. In tutti questi si è provveduto alla stima<strong>di</strong> un in<strong>di</strong>catore sostitutivo o alla specifica puntuale dei parametri considerati. Tutti i valoririportati si riferiscono agli ultimi dati <strong>di</strong>sponibili e sono ascrivibili alle seguenti fonti: ISTAT eBanca d’Italia.Di seguito si riportano le principali considerazioni per ogni Obiettivo Specifico:i. Valorizzazione dell’immagine regionale all’estero. La stima dell’impatto degli interventiper la valorizzazione dell’immagine estera del <strong>Piemonte</strong> è stata effettuata sulla base <strong>di</strong> duein<strong>di</strong>catori calcolati nel 2006 (anno delle olimpia<strong>di</strong> invernali <strong>di</strong> Torino) e nel 2009, ultimo anno<strong>di</strong>sponibile. Per quanto riguarda il primo in<strong>di</strong>catore 28 - presenze <strong>di</strong> turisti stranieri nellaregione tra il 2001 e il 2009 – si evidenzia, nel periodo <strong>di</strong> osservazione, un incrementosignificativo delle presenze pari al 3,09%, con un picco nel 2006, dove l’incremento è statoquasi del 30,32% rispetto al 2001. In termini assoluti, le presenze <strong>di</strong> turisti stranieri in<strong>Piemonte</strong> sono passate da 3,7 milioni nel 2001 a 4,9 milioni nel 2006, per poi assestarsinegli anni successivi (4,1 milioni nel 2008; 3,8 milioni nel 2009) a valori superiori al dato <strong>di</strong>partenza, ma sensibilmente inferiori all’anno delle Olimpia<strong>di</strong> Invernali, che ha avuto un’ecomon<strong>di</strong>ale. In questo quadro il contributo del DOCUP va riletto in coerenza con la strategiaintegrata dello sviluppo turistico delineata nel Piano Strategico Regionale per il Turismo,redatto nel 2005 dell’Amministrazione Regionale. Il secondo in<strong>di</strong>catore stima il rapporto traPresenze <strong>di</strong> stranieri negli esercizi ricettivi e popolazione residente al 31/12 <strong>di</strong> ognianno. Il valore conseguito nel 2006 (1,13) risulta quasi il doppio rispetto al dato <strong>di</strong> inizioperiodo (0,6-0,7) ed è superiore anche rispetto al valore atteso alla fine del Programma; nel2009 il valore conseguito è pari a 0,86, in leggera caduta rispetto agli anni precedenti (es.nel 2008 è stato 0,92) a causa della contrazione del turismo conseguente alla crisieconomica mon<strong>di</strong>ale.ii.Valorizzazione dei prodotti tra<strong>di</strong>zionali piemontesi sui mercati esteri. L’in<strong>di</strong>catorerapporto tra esportazioni nei settori agricoltura, silvicoltura, pesca, agroalimentare,metallifero, prodotti del legno e tessile e popolazione residente al 31/12/2006, stimacoerentemente il livello <strong>di</strong> esportazioni con riferimento ai principali settori tra<strong>di</strong>zionalidell’economia regionale rispetto alla popolazione nel 2006. Il valore conseguito, 1.449,79 €ai prezzi 2006, è superiore al dato <strong>di</strong> riferimento del 1999 ed è in linea con le attese all’iniziodel Programma, almeno 1.800,00 ai prezzi del 1999. 29iii. Incremento della partnership e scambio commerciale all’innovazione. La partnershipcommerciale <strong>di</strong> prodotti/servizi innovativi è stata quantificata attraverso il rapporto tra lasomma <strong>di</strong> incassi e pagamenti della bilancia tecnologica dei pagamenti (BTP 30 ) e lapopolazione residente nella <strong>Regione</strong> al 31/12/2009. Il risultato ottenuto misura lamovimentazione <strong>di</strong> risorse per la ven<strong>di</strong>ta (incassi) e l’acquisto (pagamenti) <strong>di</strong> tecnologia (es.28 L’in<strong>di</strong>catore inizialmente proposto: Notorietà del <strong>Piemonte</strong> all’estero: quota <strong>di</strong> intervistati che <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> conoscere la regione,era basato su un’indagine commissionata da Enit-Istat all’agenzia DOXA, non è stato successivamente stimato, per cui non èpossibile attualmente definire con chiarezza il grado <strong>di</strong> notorietà della <strong>Regione</strong> all’estero. L’in<strong>di</strong>catore è stato conseguentementesostituito con uno reperibile29 Il valore dell’in<strong>di</strong>catore riportato nel presente rapporto è espresso con riferimento ai prezzi 2006, mentre quello previsto comevalore obiettivo nel C.d.P. faceva riferimento ai prezzi dell’anno 1988. Ciò comporta una necessaria adozione <strong>di</strong> cautelametodologica nel commento dei dati, che non sono del tutto coerenti tra loro a causa dall’effetto dell’inflazione.30 La Bilancia dei Pagamenti della Tecnologia (BPT) registra gli incassi e i pagamenti riguardanti le transazioni con l'estero <strong>di</strong>tecnologia non incorporata in beni fisici (<strong>di</strong>sembo<strong>di</strong>ed technology), nella forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> proprietà industriale e intellettuale, comebrevetti, licenze, marchi <strong>di</strong> fabbrica, know-how e assistenza tecnica.30


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionebrevetti, <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> proprietà industriale e intellettuale, licenze, marchi <strong>di</strong> fabbrica) da e versol’estero, rapportata alla popolazione residente nella <strong>Regione</strong> e si attesta, nel 2009, ad € 158per abitante. Il valore <strong>di</strong> riferimento (200 € per abitante 31 ) presente nel DOCUP è superiore aquello registrato a fine programmazione, nel 2009, perché è caratterizzato da un imponentespesa per acquisto <strong>di</strong> tecnologia dall’estero (446 milioni <strong>di</strong> euro nel 2000, 356 milioni <strong>di</strong> euronel 2001), spesa che è costantemente <strong>di</strong>minuita nel corso degli anni (159 milioni <strong>di</strong> euro nel2008, 206 milioni <strong>di</strong> euro nel 2009), segno che la <strong>Regione</strong> sta via via affrancandosi dalla<strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong> tecnologia dall’estero, anche grazie ad un costante impegno nel campo dellaricerca sia del settore privato, sia <strong>di</strong> quello pubblico. Il saldo della BTP del <strong>Piemonte</strong>, cioè la<strong>di</strong>fferenza tra i ricavi derivanti dalla ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tecnologia all’estero e la spesa sostenuta peracquistarne, è sempre positivo in tutta la serie storica e migliora costantemente nel tempo,passando da +187,8 milioni <strong>di</strong> euro nel 2001 a +291,7 milioni <strong>di</strong> euro nel 2009. Il dato risultamaggiormente significativo se confrontato con le performance registrate dalle altre regioniitaliane: nel 2001 il <strong>Piemonte</strong> era l’unica regione italiana con un saldo positivo (a livellonazionale il saldo registrato era –845 milioni <strong>di</strong> euro), nel 2009 il <strong>Piemonte</strong> è la regione conil saldo positivo più consistente 32 (a livello nazionale il saldo registrato è +186,2 milioni <strong>di</strong>euro). Si può conseguentemente osservare che la <strong>Regione</strong> ha notevolmente migliorato lapropria posizione verso l’estero in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza dalla tecnologia, benché non siastato raggiunto il valore obiettivo del parametro scelto.ASSE 2 - Gli impatti degli interventiGli in<strong>di</strong>catori dell’Asse II si rivolgono alla stima degli impatti <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti connessi con gliObiettivi Specifici: i) Sviluppo degli investimenti finalizzati all’innovazione, ii) Sviluppo <strong>di</strong>sistemi finanziari, <strong>di</strong> assistenza tecnica e <strong>di</strong> consulenza, iii) Riqualificazione della ricercascientifica e iv) Valorizzazione del turismo culturale. Tutti gli in<strong>di</strong>catori sono stati calcolatisulla base <strong>di</strong> dati ISTAT riferiti agli ultimi anni <strong>di</strong>sponibili.Di seguito si riportano le principali considerazioni per ogni Obiettivo Specifico:i. Sviluppo degli investimenti finalizzati all’innovazione. Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catoreImprese che hanno introdotto innovazioni <strong>di</strong> prodotto e/o <strong>di</strong> processo sul totale delleimprese 33 , il dato riportato è stato calcolato dall’Istat e riguarda un’indagine specifica sullePMI. Dall’analisi effettuata nel triennio 2006-2008 è emerso che, per quanto riguarda latipologia <strong>di</strong> innovazioni introdotte, le imprese italiane hanno scelto come modalità innovativaprevalente l’innovazione contestuale dei prodotti e dei processi <strong>di</strong> produzione. A livelloterritoriale e con riferimento alle imprese con meno <strong>di</strong> 250 addetti (piccole e me<strong>di</strong>e imprese -Pmi), nel 2006-2008 le regioni del Nord si sono confermate le più innovative; in particolare,una Pmi su tre ha innovato in Lombar<strong>di</strong>a, Emilia-Romagna, <strong>Piemonte</strong> (34,3%), nellaprovincia <strong>di</strong> Trento, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Un ulteriore supporto alla riflessioneproviene dalla lettura combinata dei dati ISTAT inerenti la Ricerca e Sviluppo (R&S) inregione <strong>Piemonte</strong>: gli addetti alla R&S sono cresciuti sensibilmente tra il 2000 e il 2008passando da 4,1 a 6,2 unità per mille abitanti, mentre gli investimenti pubblici e privati inricerca in percentuale del Pil sono passati da 1,66% nel 2000 a 1,88% nel 2008 (dati <strong>di</strong>gran lunga superiori alla me<strong>di</strong>a nazionale, che è passata da un’incidenza dell’1,05% nel2000 all’1,23% nel 2008). Tali dati collocano il <strong>Piemonte</strong> in una posizione <strong>di</strong> assoluta31 Nel 2000 il rapporto era <strong>di</strong> € 235, nel 2001 <strong>di</strong> € 214 e nel 2002 <strong>di</strong> € 205.32 Le altre regioni con saldo BTP positivo nel 2009 sono la Toscana (+217 milioni <strong>di</strong> euro), la Puglia (+ 3,8 milioni <strong>di</strong> euro), laSardegna (+ 0,7 milioni <strong>di</strong> euro), il Molise (+ 0,3 milioni <strong>di</strong> euro) e la Basilicata (+ 0,2 milioni <strong>di</strong> euro)33 L’impresa innovatrice è quella che ha introdotto sul mercato innovazioni <strong>di</strong> prodotto/servizio o ha adottato al proprio internoinnovazioni <strong>di</strong> processo nel triennio 2006-2008. La spesa per innovazione include le spese per la R&S interna e esterna, l’acquisto<strong>di</strong> macchinari, attrezzature, hardware e software finalizzati all’introduzione <strong>di</strong> innovazioni, l’acquisizione <strong>di</strong> altre tecnologie nonincorporate in beni capitali (brevetti, licenze, marchi eccetera), la progettazione, la formazione e il marketing legati allo sviluppo <strong>di</strong>innovazioni.31


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionepreminenza nel panorama nazionale, facendo della <strong>Regione</strong> un centro <strong>di</strong> eccellenza inmateria <strong>di</strong> innovazione e ricerca nell’intero panorama nazionale. Si precisa chel’Amministrazione Regionale, consapevole dell’importanza del continuo supporto alle attività<strong>di</strong> ricerca e sviluppo per la continua crescita <strong>di</strong> attrattività e <strong>di</strong> competitività delle proprieimprese, ha de<strong>di</strong>cato una buona parte delle risorse del POR 2007/2013 proprio a questetematiche.ii. Sviluppo <strong>di</strong> sistemi finanziari, <strong>di</strong> assistenza tecnica e <strong>di</strong> consulenza: Nel 2006l’in<strong>di</strong>catore è stato stimato sulla base dell’in<strong>di</strong>ce proposto dall’ISTAT: Occupati Totali nelsettore delle "Interme<strong>di</strong>azione monetaria e finanziaria; attività immobiliari e<strong>di</strong>mpren<strong>di</strong>toriali" sul totale degli occupati nei servizi (%). Il valore conseguito, (24 addettiper 10.000), è superiore al dato <strong>di</strong> riferimento (20 addetti per 10.000) 34 . Inoltre, osservandola serie storica a partire dal 2000 si denota una costante, leggera, crescita della quota degliaddetti alla consulenza, all’assistenza tecnica e agli ambiti finanziari in rapporto al totale delmonte degli occupati della <strong>Regione</strong>.iii. Riqualificazione della ricerca scientifica: Nel 2006 l’impatto <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto rispetto alsuddetto Obiettivo Specifico è stato stimato sulla base <strong>di</strong> elaborazioni basate su dati ISTATrelativi all’in<strong>di</strong>catore rapporto tra Spesa in Ricerca e Sviluppo e popolazione residenteal 31/12/2006. Sulla base <strong>di</strong> tali elaborazioni emerge che il valore <strong>di</strong> 407,25 € si colloca <strong>di</strong>molto al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> riferimento - 260/310 € - e si attesta sul valore obiettivo – 410 €- probabilmente superato negli ultimi anni.iv. Valorizzazione del turismo culturale: in quest’ambito sono stati calcolati gli in<strong>di</strong>catoriderivanti dal rapporto tra “Presenze <strong>di</strong> turisti negli esercizi ricettivi” e popolazioneresidente al 31/12 del 2006 e del 2009 e, per quanto riguarda il 2006, tra numero <strong>di</strong>visitatori paganti dei musei e degli istituti similari non statali per modalità <strong>di</strong> accesso,provincia e regione e superficie in migliaia <strong>di</strong> km 2 .” Le presenze turistiche totali nel2006, anno dei Giochi Olimpici invernali, si sono attestate ad un valore pari al 2,54,superiore sia al dato <strong>di</strong> riferimento – 1,6/1,7 – sia al valore obiettivo <strong>di</strong> fine Programma –2,5. Nel 2009 il dato è ulteriormente migliorato, grazie soprattutto all’incremento <strong>di</strong> presenze<strong>di</strong> turisti italiani, facendo registrare un valore pari a 2,61. Ciò testimonia come la crescita delsettore turistico sia ormai una realtà regionale, che ha trovato corrispondenza anche nellepolitiche attivate con il Doc.UP (ad esempio me<strong>di</strong>ante il completamento del recuperostorico-architettonico e l’apertura della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale). Ancora più significativo ildato conseguito con l’in<strong>di</strong>catore della densità <strong>di</strong> visitatori paganti nel circuito musealepiemontese: il dato conseguito nel 2006 (75,40 visitatori per 1.000 km 2 ) - supera <strong>di</strong> granlunga il valore obiettivo(40/45). Negli anni successivi il dato è ulteriormente migliorato,perché si è passati da 2,951 milioni <strong>di</strong> visitatori del sistema museale metropolitano nel 2006a 3,665 milioni nel 2008.Nell'indagine dell'Osservatorio Culturale del <strong>Piemonte</strong> “Il pubblico dei musei piemontesi”avviata nel 2007 e conclusa nella primavera del 2008, è stato osservato come “lamaggioranza dei visitatori dei musei coinvolti nell’indagine proveniva dal <strong>Piemonte</strong>, il 38%proveniva da altre regioni italiane, mentre il 9% dall’estero; le presenze extraregionali eranostate più rilevanti nei giorni festivi e nei week end. Dalla precedente indagine curatadall’Osservatorio nel 2001, gli italiani che provenivano da fuori <strong>Piemonte</strong> erano appena il14% del campione intervistato e quelli provenienti dall’estero il 3%”. Inoltre osservando ilpubblico dei principali musei “si denotava che una la forte presenza <strong>di</strong> torinesi a Palazzo34 Nell’osservazione del risultato conseguito dall’in<strong>di</strong>catore proposto dall’AT va posta particolare cautela, dal momento che inmancanza <strong>di</strong> una corretta definizione dei parametri che delimitano la categoria: “addetti a settori erogatori <strong>di</strong> servizi alle impresesulla popolazione" il dato rilevato potrebbe essere sottostimato rispetto a quanto previsto nella ratio del C.d.P. Osservando la seriestorica a partire dal 2000 si denota una costante, leggera, crescita della quota degli addetti alla consulenza, all’assistenza tecnicae agli ambiti finanziari in rapporto al totale del monte degli occupati della <strong>Regione</strong> .32


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneBricherasio e alla Reggia <strong>di</strong> Venaria e, al contrario, una forte maggioranza <strong>di</strong> provenienzada fuori regione al Museo Egizio, il 61%, e al Museo del Cinema, il 58%. Relativamente allaReggia <strong>di</strong> Venaria oltre ad una significativa presenza <strong>di</strong> pubblico dell’area torinese, siregistrava un buona capacità <strong>di</strong> attrazione nei confronti del pubblico fuori regione (35%, inparticolare Lombar<strong>di</strong>a, Emilia-Romagna e Veneto), mentre era più bassa l’incidenza <strong>di</strong>visitatori stranieri (2,5%)”.ASSE 3 - Gli impatti degli interventiGli in<strong>di</strong>catori dell’Asse 3 si rivolgono alla stima degli impatti <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti connessi con gliObiettivi Specifici: i) Sostegno alla pianificazione integrata <strong>di</strong> area, ii) Riqualificazioneurbana e iii) Potenziamento delle infrastrutture. A parte il primo Obiettivo Specifico, del qualei dati dell’in<strong>di</strong>catore relativo sono stati tratti dal sito www.regione.piemonte.it, tutti gli in<strong>di</strong>catorisono stati calcolati sulla base <strong>di</strong> dati ISTAT riferiti agli ultimi anni <strong>di</strong>sponibili.Di seguito si riportano le principali considerazioni per ogni Obiettivo Specifico:i. Sostegno alla pianificazione integrata <strong>di</strong> area: dai dati <strong>di</strong>sponibili a quest’anno siregistrano 512 comuni che fanno parte <strong>di</strong> Patti Territoriali nella <strong>Regione</strong>, rispetto alnumero <strong>di</strong> 265 riferimento preso come target nel C.D.P. Con una crescita pari al + 93%, siconferma l’ottima performance delle politiche integrate, nelle quali il Doc.UP ha svolto unruolo significativo, nello sviluppo della programmazione negoziata. I Patti Territoriali dellaregione sono 13, il maggior numero dei quali concentrati nella provincia <strong>di</strong> Torino. Tra leRegioni del centro nord, il <strong>Piemonte</strong> è la <strong>Regione</strong> che registra il maggior numero <strong>di</strong> Pattiterritoriali. Tutti i Patti territoriali piemontesi hanno saputo dotarsi <strong>di</strong> una strutturaamministrativa <strong>di</strong> livello adeguato, in grado <strong>di</strong> consentire, ad oggi, l’erogazione <strong>di</strong> un importosignificativo delle agevolazioni previste, ma soprattutto <strong>di</strong> attivare in tutti i territori leprocedure <strong>di</strong> rimodulazione. I Patti hanno cioè <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> saper rispondere da un lato allecomplesse procedure <strong>di</strong> controllo documentale e <strong>di</strong> erogazione e, dall’altro, alle <strong>di</strong>fficoltàdalla connesse alla situazione <strong>di</strong> grave crisi dell’economia locale. A questo proposito vannocitate le iniziative <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento attivate fra i <strong>di</strong>versi territori, tra le quali il coor<strong>di</strong>namentodei Patti territoriali della Provincia <strong>di</strong> Torino, dei Patti territoriali <strong>Piemonte</strong>si e lapartecipazione attiva al Coor<strong>di</strong>namento Soggetti Responsabili del Centro Nord, nell’ottica <strong>di</strong>un miglioramento nel rapporto con le imprese e dello snellimento dei processiamministrativi.ii.Riqualificazione urbana: questo Obiettivo Specifico è stato stimato nel 2006 sulla basedegli Occupati totali del settore servizi per 10.000 abitanti. Il risultato conseguito –(131,34 addetti per 10.000 abitanti) è superiore al valore <strong>di</strong> riferimento (120) ma inferiore alvalore obiettivo (150/160) In parte tale risultato va riletto alla luce della indeterminatezzadegli in<strong>di</strong>catori previsti nel DOCUP, nel quale non sono definiti né i parametri che<strong>di</strong>stinguono l’area urbana, né i servizi <strong>di</strong> natura urbana. Si è perciò deciso <strong>di</strong> optare per unin<strong>di</strong>catore rivolto a tutto il territorio piemontese, dato che presenta però la criticità <strong>di</strong> livellareverso il basso la percentuale <strong>di</strong> addetti ai servizi, a causa della forte incidenza in tal sensodelle realtà marginali sul valore me<strong>di</strong>o complessivo del dato dell’intera regione.iii. Potenziamento delle infrastrutture: Gli impatti degli interventi dell’Asse 3 sullo sviluppodelle infrastrutture regionali è stato stimato in tre ambiti <strong>di</strong>stinti: viabilità locale, importazioni<strong>di</strong> prodotti energetici e il livello della raccolta <strong>di</strong>fferenziata. Per quanto riguarda il primoambito, il dato ISTAT, aggiornato nel 2005, misura l’in<strong>di</strong>catore attraverso il rapporto tradotazioni Regionali e Nazionali dell’in<strong>di</strong>catore chilometri <strong>di</strong> strade provinciali eregionali per 100 km 2 <strong>di</strong> superficie territoriale, presentando un valore pari a 123,78 km,con una crescita significativa rispetto al valore dello stesso in<strong>di</strong>catore misurato nel 2000 –(114,82). Il secondo ambito è stato stimato nel 2006 con l’in<strong>di</strong>catore rapporto tra33


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione“importazioni <strong>di</strong> minerali energetici e idrocarburi e popolazione residente al31/12/2006”. Non si registrano significativi scostamenti rispetto al valore <strong>di</strong> riferimento 207 €nel 2006 contro 200 €, evidenziando una <strong>di</strong>pendenza stabile del <strong>Piemonte</strong> dalle risorseenergetiche importate e la necessità <strong>di</strong> investire ulteriormente in settori, quali quello delleenergie rinnovabili, che possano contribuire significativamente a ridurre le importazioni <strong>di</strong>prodotti energetici. Tale strategia, oltre a costituire il mainstreaming della politica 20 -20-20dell’Unione Europea, trova riscontro nei documenti programmatici del nuovo PO 2007-2013.Infine per quanto riguarda l’incidenza della raccolta <strong>di</strong>fferenziata, l’in<strong>di</strong>catore rifiuti urbanioggetto <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata sul totale dei rifiuti urbani, calcolato nel 2009 evidenziaun livello (49,6%) <strong>di</strong> gran lunga superiore al valore atteso (22/25%). In termini assoluti laproduzione <strong>di</strong> rifiuti urbani procapite è costantemente aumentata fino al 2006 (475 kg/annonel 2000, 522 kg/anno nel 2006), invertendo poi la tendenza negli anni successivi (516kg/anno nel 2007, 508 kg/anno nel 2008 e 503 kg/anno nel 2009); per quanto riguarda losmaltimento, invece, il dato relativo alla raccolta <strong>di</strong>fferenziata procapite migliora costantementenel corso della serie storica, passando da 69 kg/anno nel 2000 (pari al 18,3%) a249 kg/anno nel 2009 (pari al 49,6% dell’ammontare <strong>di</strong> rifiuti urbani prodotti).ASSE 4 - Gli impatti degli interventiGli in<strong>di</strong>catori dell’Asse 4 si rivolgono alla stima degli impatti <strong>di</strong>retti e in<strong>di</strong>retti connessi con gliObiettivi Specifici: i) Progetti <strong>di</strong> inclusione sociale, ii) Creazione d’impresa e iii) Sviluppodei servizi legati ai nuovi bacini <strong>di</strong> impiego. Tutti gli in<strong>di</strong>catori sono stati calcolati sulla base <strong>di</strong>dati ISTAT riferiti agli ultimi anni <strong>di</strong>sponibili.Di seguito si riportano le principali considerazioni per ogni Obiettivo Specifico:i. Progetti <strong>di</strong> inclusione sociale: Gli effetti del Doc.UP. rispetto a questo obiettivo specificosono stati calcolati sia in relazione alla crescita della popolazione nelle aree marginali, siavalutando le <strong>di</strong>fficoltà in<strong>di</strong>cate dalle famiglie nell’accedere ai servizi collettivi, nello specifico,negozi alimentari e mercati. Il primo fenomeno è stato osservato nel 2008 tramitel’in<strong>di</strong>catore Tasso <strong>di</strong> crescita annuale della popolazione residente nei comuni rurali, dacui si riscontra un valore pari 0,78% rispetto al 2007 e un trend <strong>di</strong> crescita che si è andatoconsolidando a partire dal 2007 dopo un biennio <strong>di</strong> flessione della crescita dellapopolazione. Sotto il secondo aspetto un’indagine ISTAT presso le famiglie ha consentito <strong>di</strong>rilevare nel 2008 l’in<strong>di</strong>catore famiglie che <strong>di</strong>chiarano molta o abbastanza <strong>di</strong>fficoltà nelraggiungere negozi alimentari e/o mercati (%). Il dato 2008, pari al 19,2% delle famiglie èin sensibile calo rispetto al 2005 (- 3,9%) e conferma la progressiva perequazione <strong>di</strong> servizibasilari in tutti i territori piemontesi, compresi quelli marginali.ii. Creazione d’impresa: l’in<strong>di</strong>catore tasso <strong>di</strong> occupazione (Persone occupate in età 15-64anni sulla popolazione nella corrispondente classe <strong>di</strong> età (%)) è una variabile <strong>di</strong> rotturaclassica per la <strong>di</strong>agnosi del polso dei sistemi economici ed evidenzia, nel 2008, un valoremolto elevato per la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> (65,2%). Tale risultato, superiore sia al valore <strong>di</strong>riferimento che al dato obiettivo (40%)è in parte inconfrontabile rispetto ai dati precedenti il2004, anno in cui l’ISTAT ha reso coerenti le rilevazioni sulla forza lavoro rispetto allein<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> Eurostat, ma anche nel confronto con il 2004 si denota un progressivoincremento della base occupazionale piemontese (+1,9%). Un giu<strong>di</strong>zio definitivo sullasituazione occupazionale della regione a seguito dell’avvento della crisi iniziata nel 2009,sarà possibile solo alla luce <strong>di</strong> dati aggiornati e consolidati da parte dell’ISTAT.iii. Sviluppo dei servizi legati ai nuovi bacini <strong>di</strong> impiego: per quanto riguarda questoObiettivo Specifico, il dato è stato calcolato rapportando i nuovi occupati nel 2006 sullapopolazione residente espressa in decine <strong>di</strong> migliaia. Si registrano 80,64 nuovi occupati34


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneogni 10.000 abitanti, dato che conferma la tenuta del sistema lavoro piemontese fino al2006.2.3 Impatto della programmazione 2000-2006 sulla Programmazione 2007-2013Premesso che il ciclo <strong>di</strong> programmazione del 2007-2013 è stato avviato già dalla fine del 2006,allorquando, pur essendo ormai delineati gli sviluppi del presente programma, non tutte lepossibili risultanze del processo attuativo erano statisticamente avvertite, l’esperienza maturatacon il DOCUP 2000-2006 ha indubbiamente avuto effetti significativi e concreti sullaprogrammazione 2007-2013. Gli aspetti riscontrabili nella programmazione 2000-2006 chehanno maggiormente influenzato l’iter programmatico e l’impostazione strategica del POR FESR2007-2013 possono essere sintetizzati come segue:- continuità operativa nei due cicli <strong>di</strong> programmazione (2000-2006 e 2007-2013) dellestrutture <strong>di</strong> gestione ed attuazione;- valorizzazione dei modelli <strong>di</strong> governance e monitoraggio;- valorizzazione del principio <strong>di</strong> concentrazione degli interventi (sia dal punto <strong>di</strong> vistafinanziario che territoriale);- continuità nella programmazione delle priorità <strong>di</strong> intervento (assi e misure).Tali aspetti hanno permesso <strong>di</strong> impostare la programmazione 2007-2013 sulla base delleesperienze maturate nel periodo 2000-2006, facendo leva sulle “lezioni apprese” in ambitoorganizzativo, programmatico e attuativo.Per quanto riguarda la continuità delle strutture operative, va detto che l’AdG del DOCUP 2000-2006 ha avuto il compito <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare la programmazione del POR FESR per il periodo 2007-2013, assumendo anche il ruolo <strong>di</strong> AdG del programma. Tale continuità operativa ha permesso,evidentemente, <strong>di</strong> mettere a valore le lezioni della programmazione 2000-2006, organizzando,per il periodo il programmazione 2007-2013, la struttura <strong>di</strong> gestione secondo modalità idonee aprevenire le criticità operative che hanno caratterizzato le passate esperienze.La struttura regionale potrà tra l’altro, nel corso del 2007-2013, avvalersi degli stessi strumentiinformatici e dei consolidati protocolli <strong>di</strong> monitoraggio sviluppati per la gestione e la sorveglianzadel DOCUP e potenziati attraverso l’apporto specialistico del CSI <strong>Piemonte</strong>.Ulteriori aspetti organizzativi che hanno avuto un positivo impatto sulla programmazione 2007-2013 riguardano:il miglioramento dei raccor<strong>di</strong> operativi con gli ”organismi interme<strong>di</strong>” impegnati nellagestione <strong>di</strong> alcune Misure (è il caso, ad esempio, <strong>di</strong> Fin<strong>Piemonte</strong> che nell’ambito delDOCUP ha gestito numerose Misure <strong>di</strong> aiuto e nella programmazione 2007-2013continuerà a svolgere tale ruolo in qualità <strong>di</strong> organismo in house);il rafforzamento delle <strong>di</strong>namiche concertative nell’ambito del partenariato istituzionale(ovvero delle relazioni tra le varie strutture-uffici della <strong>Regione</strong>, e degli altri enti locali eterritoriali, a cui è affidata la gestione <strong>di</strong> particolari operazioni del Programma, come i PISUe i PIT);il miglioramento progressivo del raccordo con le altre Autorità del Programma (inparticolare con l’Autorità Ambientale, con il concorso della quale, nell’ambito dellaprogrammazione 2000-2006, è stato definito un “Piano <strong>di</strong> cooperazione sistematica traAutorità ambientale e Autorità <strong>di</strong> Gestione”, che verrà ulteriormente rafforzato nell’ambitodell’attuazione del POR 2007-2013).Inoltre molti insegnamenti, da mettere in pratica nella programmazione 2007-2013, sono statitratti dalle procedure utilizzate per i controlli delle irregolarità nella programmazione 2000-2006.35


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneAttraverso una stretta collaborazione tra <strong>Regione</strong>, Commissione europea e Autorità nazionali, èstato possibile in<strong>di</strong>viduare le maggiori criticità nell’ambito dei controlli (con particolare riferimentoa quelli <strong>di</strong> I livello) previsti dalla regolamentazione comunitaria. L’AdG ha in<strong>di</strong>viduato, per ilsuperamento <strong>di</strong> tali criticità, procedure e strumenti operativi finalizzati al miglioramento delsistema <strong>di</strong> controlli e delle modalità <strong>di</strong> archiviazione dei progetti (tenuta dei fascicoli <strong>di</strong> progetto alivello <strong>di</strong> Beneficiari e <strong>di</strong> Responsabili <strong>di</strong> Asse); tali miglioramenti sono già stati adottatinell’ambito delle procedure <strong>di</strong> gestione e sorveglianza del POR 2007-2013.Come puntualmente in<strong>di</strong>cato nel “<strong>Rapporto</strong> <strong>di</strong> Valutazione ex-ante” del POR, la programmazione2007-2013 è stata influenzata dalle lezioni dell’esperienza tratte dalla precedente programmazioneed in particolare dalle conclusioni e suggerimenti del valutatore in<strong>di</strong>pendente contenuti neirapporti <strong>di</strong> Valutazione in itinere e nei Rapporti <strong>di</strong> valutazione tematica; ponendosi in continuitàstrategica, pur costituendo un’evoluzione basata sulle caratteristiche emergenti dal contestosocioeconomico. Dal punto <strong>di</strong> vista della strategia <strong>di</strong> intervento, e sulla base delle risultanze del<strong>Rapporto</strong> <strong>di</strong> aggiornamento della valutazione interme<strong>di</strong>a, si è inteso in<strong>di</strong>rizzare le priorità <strong>di</strong>intervento del POR 2007-2013 secondo i principi della concentrazione (territoriale e finanziaria)e della integrazione (istituzionale, territoriale, finanziaria). Ciò è stato realizzato attraverso unasignificativa concentrazione <strong>di</strong> risorse sulle azioni <strong>di</strong> promozione della Ricerca e dell’innovazionesia in ambito economico-produttivo che ambientale ed energetico nonché attraversol’in<strong>di</strong>viduazione e promozione delle specifiche vocazioni territoriali. Sulla base delle evidenzeemerse dai rapporti <strong>di</strong> valutazione del periodo 2000-2006 e delle linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo contenutenegli Orientamenti comunitari 2007-2013, la programmazione 2007-2013 ha registrato ilpotenziamento delle priorità già programmate con il DOCUP, definendo nuovi è più efficacistrumenti <strong>di</strong> promozione della <strong>di</strong>mensione innovativa e della ricerca. In particolare la costituzione<strong>di</strong> “Poli <strong>di</strong> Innovazione” nell’ambito del POR 2007-2013 (Attività I.1.2) costituisce la naturaleevoluzione della misura 2.3 del DOCUP (che ha contribuito alla nascita ed ampliamento deiparchi scientifico-tecnologici del <strong>Piemonte</strong>) con la finalità <strong>di</strong> promuovere, muovendo dalleesperienze maturate nell’ambito della Misura 2.3, reti <strong>di</strong> imprese in specifici settori economici <strong>di</strong>rilevanza strategica e in territori con specifica vocazione.Anche gli interventi finalizzati alla costituzione <strong>di</strong> “piattaforme innovative” hanno corrisposto alleesigenze che venivano maturando nella “filiera dell’innovazione” regionale, indagata attraversoun <strong>Rapporto</strong> tematico (ve<strong>di</strong> paragrafo 5.4), dal quale emergeva la necessità <strong>di</strong> realizzare e/oconsolidare autentici cluster <strong>di</strong> imprese innovative, sul modello dei “<strong>di</strong>stretti tecnologici” regionali(come per esempio il “<strong>di</strong>stretto del wireless e del wireline” o dei “meta-<strong>di</strong>stretti” innovativi). Le“piattaforme innovative” sono state dunque pensate come aggregati <strong>di</strong> imprese in settori <strong>di</strong>frontiera che hanno maturato importanti esperienze nell’ambito della ricerca e nell’innovazionegià dal precedente periodo <strong>di</strong> programmazione.Inoltre, sempre nell’ambito dell’indagine sulla filiera dell’innovazione, veniva rilevata l’opportunità<strong>di</strong> incentivare la propensione a operare in rete degli attori del “sistema innovativo” (in particolarequella delle PMI). Infatti sulla scorta delle considerazioni espresse dai testimoni privilegiatiinterpellati nell’ambito dell’indagine, è stata promossa, nell’ambito della programmazione 2007-2013, l’integrazione degli attori del “sistema ricerca” nel “sistema produttivo” regionale,attraverso l’incentivazione degli spin off scientifici e tecnologici, anche facendo leva sull’integrazionetra legislazione regionale sulla ricerca (l.r. 4/2006) e risorse finanziarie del POR 2007-2013. Inoltre va detto che nell’ambito del POR si è operata una significativa concentrazioneprogrammatica sul “knowledge-transfer” 35 e sulla erogazione <strong>di</strong> servizi tecnologici alle imprese,con la finalità <strong>di</strong> mettere a valore le azioni <strong>di</strong> infrastrutturazione del “sistema R&S” avviate con ilDOCUP 2000-2006.35Pur non trascurando la possibilità <strong>di</strong> realizzare ulteriori interventi infrastrutturali in rafforzamento <strong>di</strong> quelle esistenti.36


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneAnche in relazione alle tecnologie informatiche e della comunicazione (TIC), si rileva la naturaleprosecuzione delle esperienze del periodo 2000-2006, con il tentativo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere l’utilizzo delleesperienze realizzate nell’ambito della misura 2.4, attraverso la promozione della ricerca esviluppo tecnologico nell’ambito della produzione <strong>di</strong> sistemi informatici per il miglioramento deiprocessi produttivi e l’adozione da parte delle imprese <strong>di</strong> innovazione in campo informatico (I.3.1e I.3.2). In particolare tali azioni prendono le mosse dalla esperienza portata avanti con ilprogramma DIADI (avviato sin dalla programmazione 1997-99 e rafforzato con il DOCUPnell’ambito della citata misura 2.4) quale “buona pratica” da “riprendere e migliorare, in quantocapace <strong>di</strong> promuovere su base sistemica la cooperazione tra gli attori del sistema innovativoregionale” nell’ambito della promozione <strong>di</strong> cluster, per lo sviluppo <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> filiera.In conclusione i processi avviati con la programmazione dei cicli precedenti, in particolare il2000-2006, le esperienze maturate in termini <strong>di</strong> procedure <strong>di</strong> attuazione, le conclusioni ed isuggerimenti contenuti nei rapporti <strong>di</strong> valutazione (in itinere e tematici) costituiscono una basefondamentale per il miglioramento della fase <strong>di</strong> programmazione e <strong>di</strong> implementazione del PORFESR 2007-2013.37


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione2.4 Avanzamento proceduraleDi seguito vengono riportati i dati relativi alle operazioni finanziate, alle revoche/rinunce e aiprogetti sospesi. Rispetto al format previsto dalla Commissione nella struttura proposta per ilRFE, il prospetto è stato integrato con una colonna aggiuntiva. Ciò per evitare interpretazionierrate, possibili in particolare per la prevista colonna “N° progetti finanziati”. 36 Si precisa inoltreche la colonna relativa ai progetti irregolari o sospesi si riferisce solamente gli interventifinanziati inseriti nella ren<strong>di</strong>contazione <strong>finale</strong>, mentre sono escluse tutte le situazioni “risolte” conla revoca del progetto da parte dell’AdG o la rinuncia da parte del beneficiario. L’AdG ha scelto<strong>di</strong> non inserire nella certificazione <strong>finale</strong> <strong>di</strong> spesa gli interventi irregolari e/o sospesi a causa <strong>di</strong>procedure giu<strong>di</strong>ziarie o amministrative, revocandoli dal programma.Asse1234AssistenzaTecnicaTOTALEDOCUPZonaN° progettiammessi afinanziamentoN° progettifinanziati/RENDICONTATIN° progettioggetto <strong>di</strong>rinuncia orevocaN° progetti irregolarie/o sospesi a causa<strong>di</strong> proceduregiu<strong>di</strong>ziarie oamministrativeOb. 2 1.512 1.419 93 0Ph. O. 292 272 20 0Totale 1.804 1.691 113 0Ob. 2 7.805 6.056 1.749 0Ph. O. 1.172 1.056 116 0Totale 8.977 7.112 1.865 0Ob. 2 708 689 19 0Ph. O. 227 213 14 0Totale 935 902 33 0Ob. 2 1.058 790 268 0Ph. O. 162 125 37 0Totale 1.220 915 305 0Ob. 2 61 60 1 0Ph. O. 59 58 1 0Totale 120 118 2 0Ob. 2 11.144 9.014 2.130 0Ph. O. 1.912 1.724 188 0Totale 13.056 10.738 2.318 0Si evidenzia che i dati relativi ai progetti finanziati/ren<strong>di</strong>contati sono coerenti con i dati analiticiriportati nell’Allegato 7.2.L’elevato numero <strong>di</strong> revoche/rinunce, è legato non solo alle attività <strong>di</strong> controllo effettuate dallastruttura preposta all’attuazione del Programma, ma soprattutto agli stati <strong>di</strong> fallimento riscontratidall’AdG con un monitoraggio specifico trimestrale (ampiamente descritto nel paragrafo deicontrolli <strong>di</strong> I livello) il cui numero è cresciuto in maniera significativa negli ultimi anni ed alnumero non trascurabile <strong>di</strong> posizioni revocate a seguito del mancato mantenimento – da partedelle imprese beneficiarie – del livello in<strong>di</strong>cato in domanda per alcuni obiettivi che concorrevanoalla determinazione del punteggio per l’ammissione a finanziamento (es. incrementodell’occupazione, del fatturato con l’export o del fatturato derivante dal commercio elettronico aseguito dell’intervento). In effetti, nei casi in cui la revisione del punteggio ha determinato unvalore inferiore alla soglia minima <strong>di</strong> ammissibilità, la revoca è stata automatica.36La colonna si prestava ad una doppia interpretazione (progetti storicamente ammessi a finanziamento oppure progettieffettivamente finanziati e ren<strong>di</strong>contati). In tal senso la colonna è stata sdoppiata.38


3 ESECUZIONE FINANZIARIADOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione3.1 Spese sostenute dai beneficiari finaliNel complesso il programma ha registrato una spesa totale pari a 1.371 M€ in termini <strong>di</strong> costototale ren<strong>di</strong>contabile, cui si aggiungono la quota parte dei privati, superiore a 1.103,3 M€, e icirca 632 M€ <strong>di</strong> investimenti garantiti attraverso i fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> garanzia <strong>di</strong> cui alla linea 2.2a. Ciò inquanto parte <strong>di</strong> tali investimenti sono stati oggetto <strong>di</strong> parallelo contributo nell’ambito delle misure<strong>di</strong> aiuto e quin<strong>di</strong> come tali già conteggiati.In tal senso, il Programma ha complessivamente “prodotto” investimenti – includendo la quotaprivata non ren<strong>di</strong>contabile per le sottomisure rivolte ai privati – per oltre 2.474,3 M€.I dati finanziari consuntivi, sono sensibilmente superiori (106,2%) a quanto ipotizzato in sede <strong>di</strong>programmazione finanziaria e sono riportati nella seguente tabella 3.1 – articolata per anno <strong>di</strong>spesa – che evidenzia anche le corrispondenti “aree <strong>di</strong> intervento”.Sulla base dei dati consuntivi <strong>di</strong> spesa, applicando i consolidati meccanismi <strong>di</strong> calcolo, nonché laflessibilità consuntiva a livello <strong>di</strong> Asse, 37 il programma ha maturato contributi FESR per unimporto potenzialmente superiore alla corrispondente <strong>di</strong>sponibilità finanziaria ed in tal senso larichiesta <strong>finale</strong> viene “plafonata” a quest’ultima. Complessivamente i contributi comunitarimaturati ammontano quin<strong>di</strong> a 509.755.570,00 € (100% della dotazione da piano finanziarioufficiale). Parallelamente alla quota comunitaria, risultano maturati contributi statali pari all’intera<strong>di</strong>sponibilità e quin<strong>di</strong> 449.441.114,00 €.Il risultato è stato conseguito attraverso un livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione <strong>di</strong>somogeneoall’interno degli Assi e delle linee/misure, con <strong>di</strong>verse linee che registrano livelli consuntivi <strong>di</strong>realizzazione decisamente superiori alle corrispondenti <strong>di</strong>sponibilità finanziarie, mentre inqualche caso le risorse <strong>di</strong>sponibili sono state sottoutilizzate.Tuttavia, in funzione della flessibilità finanziaria riconosciuta dalla Commissione in sede <strong>di</strong>ren<strong>di</strong>contazione <strong>finale</strong>, il Programma non ha fatto ricorso ad un’ultima riprogrammazione preconsuntiva,consentita dai meccanismi della Commissione sino a tutto il 31/12/2008. 383738Nella misura del 10%, come previsto dalla Decisione C(2009) 960 dell’11/02/2009 che mo<strong>di</strong>fica le <strong>di</strong>rettive <strong>di</strong> chiusura degliinterventi (2000-2006) approvati con Decisione C(2006) 3424 del 01/08/2006.In realtà tale riprogrammazione sarebbe stata comunque parziale in relazione all’impossibilità <strong>di</strong> spostamenti <strong>di</strong> risorse da Assead Asse in quanto erano consentite unicamente variazioni interne ai singoli assi, mentre la flessibilità consuntiva consenteriequilibri tra i <strong>di</strong>versi assi.39


Tabella 3.1 – Prospetto finanziario riepilogativo (spese dei beneficiari finali) (importi in €)40Assi eMisureDescrizione assi e misureSpesa% <strong>di</strong>Spesa totaleammissibile SpesaSpesa I°realizzazioneAree <strong>di</strong> interventoSpesa 2001 Spesa 2002 Spesa 2003 Spesa 2004 Spesa 2005 Spesa 2006 Spesa 2007 Spesa 2008cumulata alTOTALE 2000semestre 200930/06/2009[a] (1) [b] (2) [c] [d] [e] [f] [g] [h] [i] [l] [m] [n] [o]=[n/a] [p]Asse 1 INTERNAZIONALIZZAZIONE 116.083.333,00 0,00 0,00 0,00 23.546.757,16 17.777.848,78 18.720.609,40 25.922.865,56 14.477.094,42 11.032.273,18 221.212,12 111.698.660,62 96,22% --1.1Valorizzaz. immagine regionale e promoz. internaz. prodottipiemontesi51.000.000,00 0,00 0,00 0,00 5.587.472,24 7.978.136,09 9.513.395,82 15.026.914,32 6.566.774,89 4.551.250,64 1.639.803,75 50.863.747,75 99,73% 164 (57,6%) e 173 (42,4%)1.2 Supporto all'internazionaliz. Sistema econom. <strong>Piemonte</strong> 65.083.333,00 0,00 0,00 0,00 17.959.284,92 9.799.712,69 9.207.213,58 10.895.951,24 7.910.319,53 6.481.022,54 -1.418.591,63 60.834.912,87 93,47% 164 (100%)Asse 2 QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEL SISTEMA 653.399.489,00 0,00 0,00 0,00 139.659.500,45 90.565.915,10 108.413.134,49 124.097.600,81 101.113.756,60 116.772.225,45 25.520.961,60 706.143.094,50 108,07% --2.1 Sostegno agli investimenti delle imprese 185.615.560,00 0,00 0,00 0,00 50.306.282,24 39.900.566,48 36.946.829,23 34.607.339,85 22.579.497,49 47.855.591,12 -10.628.669,84 221.567.436,57 119,37% 161 (99,3%) e 162 (0,7%)2.22.32.4Sistemi finanziari e <strong>di</strong> consulenza per lo sviluppo e lacreazione d'impresaCompletamento e sviluppo strutture inse<strong>di</strong>ative per ilsistema economicoValoriz. RS x promuovere trasf. Tecnolog. e lo sviluppodella S. I.96.766.667,00 0,00 0,00 0,00 66.626.530,90 8.790.242,01 5.085.840,49 3.057.049,26 1.775.548,69 1.567.165,48 -4.561.574,84 82.340.801,99 85,09% 163 (16,6%) e 165 (83,4%)134.125.000,00 0,00 0,00 0,00 14.883.319,66 26.339.365,76 25.797.948,77 35.914.902,31 28.691.562,02 13.367.322,12 3.293.511,88 148.287.932,52 110,56% 161 (54,4%), 164 (14,4%), 183 (26,0%),332 (1,5%), 344 (1,1%) e 345 (2,6%)84.154.762,00 0,00 0,00 0,00 3.510.469,82 5.570.499,01 8.775.170,07 21.035.428,40 15.045.576,72 14.049.466,18 41.375.033,31 109.361.643,51 129,95% 163 (23,2%), 182 (26,6%) e 324 (50,2%)2.5 Interventi turistici, culturali e <strong>di</strong> sistema 105.187.500,00 0,00 0,00 0,00 4.332.897,83 9.546.154,12 18.561.815,12 14.804.595,95 23.976.434,87 33.879.654,76 -5.169.953,02 99.931.599,63 95,00% 171 (33,0%), 352 (3,4%) e 354 (63,6%)2.6 Incentivi PMI per progetti <strong>di</strong> ricerca e invest. Ambientali 47.550.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 419.087,72 13.245.530,81 14.678.285,04 9.045.136,81 6.053.025,79 1.212.614,11 44.653.680,28 93,91% 162 (4,2%) e 181 (95,8%)Asse 3 SVILUPPO LOCALE E VALORIZZAZIONE TERRITORIO 430.613.325,00 0,00 0,00 0,00 44.067.141,79 113.076.559,97 88.833.535,19 72.833.017,78 47.129.454,96 57.644.863,55 41.909.852,58 465.494.425,82 108,10% --3.1 Valorizzazione della progrmmazione integrata d'area 169.250.000,00 0,00 0,00 0,00 30.794.835,28 51.821.133,65 36.420.422,46 36.634.171,57 16.024.414,18 8.371.882,45 8.393.332,69 188.460.192,28 111,35%3.2 Interventi <strong>di</strong> riqualificazione locale (soggetti pubblici) 191.450.211,00 0,00 0,00 0,00 13.272.306,51 61.255.426,32 52.249.339,43 35.500.695,40 22.267.596,05 21.111.308,93 6.673.010,80 212.329.683,44 110,91%161 (4,0%), 171 (44,3%), 172 (0,2%) 183(3,1%), 3123 (6,2%), 344 (0,4%) 352(25,0%), 353 (12,1%) e 354 (4,7%)161 (1,3%), 343 (1,6%), 344 (2,3%), 345(2,1%), 351 (34,3%), 352 (19,8%) 353(1,3%), 354 (31,7%) e 36 (5,6%)3.3 Interventi <strong>di</strong> riqualificazione locale (soggetti privati) 12.000.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 163.773,30 698.150,81 3.052.274,02 4.164.202,26 177.379,39 8.255.779,78 68,80% 351 (100%)3.4 Iniziative multiassiali <strong>di</strong> supporto all'attività economica 57.913.114,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5.785.170,71 23.997.469,91 26.666.129,70 56.448.770,32 97,47% 171 (6,5%), 182 (31,3%), 183 (24,0%) e354 (38,2%)Asse 4 COESIONE SOCIALE 74.984.218,00 0,00 0,00 0,00 7.857.049,04 14.049.371,39 8.254.977,62 26.391.733,46 10.079.454,11 10.424.684,65 -3.075.359,81 73.981.910,46 98,66% --4.1 Interventi <strong>di</strong> inclusione sociale 29.612.500,00 0,00 0,00 0,00 2.768.225,64 6.671.701,68 1.662.346,87 11.568.707,23 3.711.937,42 6.179.299,94 687.227,14 33.249.445,92 112,28% 161 (23,4%), 171 (1,9%), 352 (17,4%) e36 (57,3%)4.2 Creazione d'impresa 45.371.718,00 0,00 0,00 0,00 5.088.823,40 7.377.669,71 6.592.630,75 14.823.026,23 6.367.516,69 4.245.384,71 -3.762.586,95 40.732.464,54 89,78% 161 (100%)Asse 5 Assistenza tecnica 15.893.302,00 0,00 37.633,68 211.428,92 1.262.236,76 2.854.169,86 4.494.260,49 2.287.056,75 2.253.801,57 1.803.292,51 -1.519.197,93 13.684.682,61 86,10% 411 (94,7%) e 412 (5,3%)TOTALE 1.290.973.667,00 0,00 37.633,68 211.428,92 216.392.685,20 238.323.865,10 228.716.517,19 251.532.274,36 175.053.561,66 197.677.339,34 63.057.468,56 1.371.002.774,01 106,20% --Asse 1 INTERNAZIONALIZZAZIONE 116.083.333,00 0,00 0,00 0,00 23.546.757,16 17.777.848,78 18.720.609,40 25.922.865,56 14.477.094,42 11.032.273,18 221.212,12 111.698.660,62 96,22% --Zone senza sostegno Transitorio 102.333.333,00 0,00 0,00 0,00 19.630.400,79 15.167.103,15 15.704.389,77 23.431.638,90 14.072.141,88 10.180.949,74 411.779,40 98.598.403,63 96,35% --Zone con sostegno Transitorio 13.750.000,00 0,00 0,00 0,00 3.916.356,37 2.610.745,63 3.016.219,63 2.491.226,66 404.952,54 851.323,44 -190.567,28 13.100.256,99 95,27% --Asse 2 QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEL SISTEMA 653.399.489,00 0,00 0,00 0,00 139.659.500,45 90.565.915,10 108.413.134,49 124.097.600,81 101.113.756,60 116.772.225,45 25.520.961,60 706.143.094,50 108,07% --Zone senza sostegno Transitorio 525.738.096,00 0,00 0,00 0,00 104.548.331,12 66.780.196,97 85.190.254,11 101.788.592,92 78.146.265,99 109.655.174,23 7.823.737,30 553.932.552,64 105,36% --Zone con sostegno Transitorio 127.661.393,00 0,00 0,00 0,00 35.111.169,33 23.785.718,13 23.222.880,38 22.309.007,89 22.967.490,61 7.117.051,22 17.697.224,30 152.210.541,86 119,23% --Asse 3 SVILUPPO LOCALE E VALORIZZAZIONE TERRITORIO 430.613.325,00 0,00 0,00 0,00 44.067.141,79 113.076.559,97 88.833.535,19 72.833.017,78 47.129.454,96 57.644.863,55 41.909.852,58 465.494.425,82 108,10% --Zone senza sostegno Transitorio 368.538.114,00 0,00 0,00 0,00 34.124.837,46 90.851.778,81 73.184.190,49 61.148.881,55 38.643.533,97 50.958.929,68 39.932.056,48 388.844.208,44 105,51% --Zone con sostegno Transitorio 62.075.211,00 0,00 0,00 0,00 9.942.304,33 22.224.781,16 15.649.344,70 11.684.136,23 8.485.920,99 6.685.933,87 1.977.796,10 76.650.217,38 123,48% --Asse 4 COESIONE SOCIALE 74.984.218,00 0,00 0,00 0,00 7.857.049,04 14.049.371,39 8.254.977,62 26.391.733,46 10.079.454,11 10.424.684,65 -3.075.359,81 73.981.910,46 98,66% --Zone senza sostegno Transitorio 64.142.000,00 0,00 0,00 0,00 7.136.202,28 10.866.426,93 6.651.482,15 21.294.888,48 5.477.935,28 10.138.866,34 -3.262.687,30 58.303.114,16 90,90% --Zone con sostegno Transitorio 10.842.218,00 0,00 0,00 0,00 720.846,76 3.182.944,46 1.603.495,47 5.096.844,98 4.601.518,83 285.818,31 187.327,49 15.678.796,30 144,61% --Asse 5 Assistenza tecnica 15.893.302,00 0,00 37.633,68 211.428,92 1.262.236,76 2.854.169,86 4.494.260,49 2.287.056,75 2.253.801,57 1.803.292,51 -1.519.197,93 13.684.682,61 86,10% --Zone senza sostegno Transitorio 13.228.154,00 0,00 31.525,27 177.111,40 1.050.032,39 2.402.305,58 3.730.240,31 1.898.895,69 1.871.293,88 1.515.252,67 -1.190.233,79 11.486.423,40 86,83% --Zone con sostegno Transitorio 2.665.148,00 0,00 6.108,41 34.317,52 212.204,37 451.864,28 764.020,18 388.161,06 382.507,69 288.039,84 -328.964,14 2.198.259,21 82,48% --TOTALE 1.290.973.667,00 0,00 37.633,68 211.428,92 216.392.685,20 238.323.865,10 228.716.517,19 251.532.274,36 175.053.561,66 197.677.339,34 63.057.468,56 1.371.002.774,01 106,20% --Zone senza sostegno Transitorio 1.073.979.697,00 0,00 31.525,27 177.111,40 166.489.804,04 186.067.811,44 184.460.556,83 209.562.897,54 138.211.171,00 182.449.172,66 43.714.652,09 1.111.164.702,27 103,46% --Zone con sostegno Transitorio 216.993.970,00 0,00 6.108,41 34.317,52 49.902.881,16 52.256.053,66 44.255.960,36 41.969.376,82 36.842.390,66 15.228.166,68 19.342.816,47 259.838.071,74 119,74% --(1) Dati relativi al piano finanziario vigente (riprogrammazione del 2005), approvato dalla Commissione con Decisione C(2005) 5237 del 07/12/2005.(2) Viene mantenuto il format comunitario, pur essendo nulla la spesa per l'intero 2000.(3) Per alcune linee - tutte relative a regimi <strong>di</strong> aiuto - si registrano dati negativi nel I semestre 2009, in relazione alle molteplici revoche perfezionate nell'ultimo periodo <strong>di</strong> attuazione del DOCUP.DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione3.2 Uso degli interessiPrecisato che tutte le somme percepite dalla <strong>Regione</strong> – peraltro principalmente legate a rimborsicon la sola eccezione del primo anticipo – sono depositate dal Ministero su conto infruttifero,l’unica situazione che ha generato interessi, nel corso dell’attuazione del programma, riguarda ladotazione finanziaria dei fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> garanzia <strong>di</strong> cui alla linea 2.2 a. Le somme così maturaterimangono a <strong>di</strong>sposizione dei confi<strong>di</strong> e sono comunque state conteggiate ai fini delladeterminazione del pieno utilizzo delle somme <strong>di</strong>sponibili. In realtà (cfr. § 4.2) in qualche caso sisono registrati residui consuntivi ed in tal senso le relative certificazioni finali sono stateplafonate sulla base delle somme effettivamente utilizzate.3.3 Entrate nette consistentiIn relazione ai progetti che registrano entrate nette consistenti, la <strong>Regione</strong> ha attivato unaspecifica convenzione (cfr. § 5.2 “Ricorso all’assistenza tecnica”) con l’Or<strong>di</strong>ne dei DottoriCommercialisti per la determinazione delle entrate nette (aspetto che interessa le misure/linee2.3, 3.2, 4.1a e 4.2b). Per tali progetti, le relative situazioni sono state verificate dai singoliresponsabili <strong>di</strong> progetto e/o <strong>di</strong> misura, sin dalla fase <strong>di</strong> ammissione a finanziamento dei progetti,per la determinazione del contributo spettante.In particolare, i relativi contributi sono stati calcolati in coerenza con quanto previsto dall’art. 29del Regolamento (CE) n. 1260/99, controllando quin<strong>di</strong> il rispetto <strong>di</strong> NON sovra-finanziamento 39ed applicando il limite previsto dall’art. 29 comma 4 punto b) ii) del Reg. citato 40 per i progettiaventi entrate nette consistenti. 41Le verifiche effettuate hanno dato riscontro positivo – cfr. relative schede <strong>di</strong> misura – per alcuniinterventi delle misure/sottomisure 2.3, 3.2, 4.1a. In particolare:+ per la misura 2.3 sono 3 gli interventi che hanno registrato entrate nette superiori al 20% (cheera la quota a carico degli EE.LL. beneficiari per cui il contributo è stato ridotto in base alcorrispondente Margine Lordo <strong>di</strong> Autofinanziamento – MLA); <strong>di</strong> questi, 1 (Comune <strong>di</strong> Busano)ha fatto registrare un MLA superiore al 25% per cui il contributo FESR è stato ridotto al 25%(cfr. § B.2 della corrispondente scheda <strong>di</strong> misura);+ per la misura 3.2 sono 5 gli interventi che hanno registrato entrate nette superiori al 20% (cheera la quota a carico degli EE.LL. beneficiari per cui il contributo è stato ridotto in base alcorrispondente Margine Lordo <strong>di</strong> Autofinanziamento – MLA); <strong>di</strong> questi, 2 (Soprin e SNOS)hanno fatto registrare un MLA superiore al 25% per cui il contributo FESR è stato ridotto al25% (cfr. § B.2 della corrispondente scheda <strong>di</strong> misura);+ per la sottomisura 4.1a vi è un unico progetto con entrate nette superiori al 20% (che era laquota a carico degli EE.LL. beneficiari per cui il contributo è stato ridotto in base alcorrispondente Margine Lordo <strong>di</strong> Autofinanziamento – MLA), mentre nessuno ha registrato unMLA superiore al 25%.Sono ovviamente segnalati solo i progetti ren<strong>di</strong>contati. 4239404142Con quota a carico dei beneficiari finali pari almeno al corrispondente MLA.Contributo FESR massimo del 25%.Come definito dal considerando (40) del Reg. (CE) 1260/99 e quin<strong>di</strong> con entrate pari o superiori al 25% dell’investimento.Anche nell’ambito della 3.4 uno dei progetti ammessi a finanziamento registrava entrate nette, ma successivamente è pervenutarinuncia da parte del beneficiario <strong>finale</strong> e conseguentemente l’intervento non è conteggiato.41


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione3.4 Spese decertificateCon determinazione <strong>di</strong>rigenziale n. 245 del Responsabile della Direzione regionale AttivitàProduttive (AdG), assunta in data 17 settembre 2010, sono state escluse dalla certificazione<strong>finale</strong> del DOCUP 2000/2006 Ob. 2 le spese oggetto <strong>di</strong> segnalazione, ai sensi ed in attuazionedel Reg. (CE) n. 1681/94 e s.m.i., all'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF). Per taliprogetti è in<strong>di</strong>cato nella tabella sottostante il corrispondente “identificativo OLAF”.Rispetto alla prima versione del <strong>Rapporto</strong> Finale inviata alla Commissione Europea a settembre2010, nella seguente tabella sono state aggiunte:le spese decertificate a seguito dell’au<strong>di</strong>t della Commissione (DG Regio 2007) 43 . Inparticolare, sono evidenziate le pratiche per le quali è stata ridotta la spesa considerataammissibile, in relazione ai ratei maturati successivamente al 30/06/2009, e le posizionirevocate a seguito dei controlli in loco <strong>di</strong> primo livello 44 ;il progetto 1 della linea d’intervento 2.5a, completamente escluso dalla certificazione <strong>finale</strong>delle spese a seguito dell’au<strong>di</strong>t DAS 2003 45 ;le spese relative al progetto 5 (sia Obiettivo 2, sia Phasing Out) dell’Assistenza Tecnica;il progetto “Litopack S.r.l.” relativo alla linea d’intervento 2.2b, revocato totalmente a fine2010 46 ;le somme considerate non ammissibili relative al progetto avente come beneficiarioAssociazione <strong>di</strong> Volontariato Speranza Azzurra 2000 (linea 4.1a), per il quale è stata<strong>di</strong>sposta una revoca parziale dall’AdG;il progetto della linea 2.5b avente come beneficiario il Comune <strong>di</strong> Fabbrica Curone;le somme recuperate a seguito della chiusura della procedura fallimentare nei confronti delbeneficiario “Arti Grafiche Giacone S.a.s.” della linea 2.1d;le posizioni inserite, nella prima versione del presente <strong>Rapporto</strong>, nell’Allegato 7.4 (Progettiirregolari e/o sospesi a causa <strong>di</strong> procedure giu<strong>di</strong>ziarie e/o amministrative), poiché l’AdG hascelto <strong>di</strong> escluderle dalla certificazione <strong>finale</strong> <strong>di</strong> spesa, ad eccezione del progetto aventecome beneficiario “Iuppa Industriale S.r.l.”, per il quale il controllo si è concluso a fine2010, dando esito positivo (conseguentemente l’intervento è stato interamente certificato).BeneficiarioLinead'interventoID OLAFN° praticaInvestimentoammesso(concessione)(importi in €)Contributo erogatoQuota FESRQuotaNazionaleQuota FESRnon certificataSpesa esclusadalla certificazioneQuotaNazionalenoncertificataBI.Mark <strong>di</strong> Bidese Massimo d.i. 1.2a - Ob.2 933 R1681/IT/2007/0/264/1 141.000 21.150 49.350 21.150 49.350Focusweld S.r.l. 1.2a - Ob.2 61 R1681/IT/2009/0/283/1 173.000 27.445 59.055 14.286 30.739 (*)Haute Technologies S.p.a. 1.2a - Ob.2 956 R1681/IT/2007/0/300/1 93.543 11.225 26.192 11.225 26.192Food Service S.r.l. 1.2a - Ob.2 616 R1681/IT/2009/0/416/1 138.200 20.730 48.370 20.730 48.370Skip S.r.l. 1.2a - Ob.2 568 R1681/IT/2009/0/417/1 172.253 25.838 60.289 25.838 60.289La Compagnia del Cucchiaio S.r.l. 1.2a - Ob.2 667 R1681/IT/2009/0/418/1 127.928 19.189 44.775 19.189 44.775Progevo S.r.l. 1.2a - Ob.2 332 R1681/IT/2009/0/419/1 75.491 11.324 26.422 11.324 26.422NOTE434445L’AdG con lettera del 09/12/2009, prot. 13214/DB1600 si è impegnata con la Commissione Europea ad escludere, dallacertificazione <strong>finale</strong> delle spese relative alla linea d’intervento 2.1c, le somme relative ai ratei non maturati al 30/06/2009, aiprogetti revocati a seguito dei controlli <strong>di</strong> primo livello in loco e ad aumentare la percentuale <strong>di</strong> controlli in locoNella prima versione del RFE i progetti revocati a seguito dei controlli in loco della linea 2.1c erano stati inseriti nella tabella 7.4relativa ai progetti sospesi a causa <strong>di</strong> procedure amministrative o giu<strong>di</strong>ziarie. L’AdG ha successivamente scelto <strong>di</strong> eslcuderlicompletamente dalla certificazione <strong>finale</strong> <strong>di</strong> spesa, conseguentemente i progetti sono stati aggiunti nella tabella 3.4 e cancellatidalle tabelle 7.2 e 7.4L’AdG si è impegnata con la Commissione Europea, con lettera del 06/07/2010, prot. 7298/DB1600 ad escludere dallacertificazione <strong>finale</strong> il progetto 1 della linea 2.5a42


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneBeneficiarioLinead'interventoAsscar S.r.l. 2.1a - Ob.2 53957ID OLAFR1681/IT/2007/0/108/1R1681/IT/2007/0/108/2N° praticaInvestimentoammesso(concessione)Contributo erogatoQuota FESRQuotaNazionaleQuota FESRnon certificataSpesa esclusadalla certificazioneQuotaNazionalenoncertificata821.166 63.452 63.452 63.452 63.452Residenza Patrizia S.r.l. 2.1b - Ob.2 486 R1681/IT/2005/0/189/1 1.000.000 250.000 250.000 250.000 250.000La Compagnia del Cucchiaio S.r.l. 2.1d - Ob.2 210 R1681/IT/2009/0/420/1 1.000.000 113.500 113.500 113.500 113.500La Compagnia del Cucchiaio S.r.l. 2.1d - Ob.2 259 R1681/IT/2009/0/421/1 650.000 73.775 73.775 73.775 73.775E Lithe S.r.l. 2.2b - Ob.2 61 R1681/IT/2009/0/284/1 44.500 15.575 15.575 15.575 15.575Cosebuone S.r.l. in liquidazione 2.4c - Ob.2 1007Prestigewine S.r.l. 2.4c - Ob.2 1008R1681/IT/2006/0/21/1R1681/IT/2006/0/21/2R1681/IT/2006/0/22/1R1681/IT/2006/0/22/274.549 5.591 13.046 5.591 13.04677.156 11.573 27.005 11.573 27.005Spe<strong>di</strong> S.r.l. 2.4c - Ob.2 2207 R1681/IT/2007/0/196/1 76.944 11.542 26.930 11.542 26.930Leone Services <strong>di</strong> Andreis & C. 2.6b - Ob.2 764 R1681/IT/2008/0/47/1 135.418 14.219 33.178 14.219 33.178BI.Mark <strong>di</strong> Bidese Massimo d.i. 2.6b - Ob.2 682 R1681/IT/2007/0/265/1 126.311 13.803 32.206 13.803 32.206Skip S.r.l. 2.6b - Ob.2 196 R1681/IT/2009/0/422/1 218.105 27.373 63.869 27.373 63.869Progevo S.r.l. 2.6b - Ob.2 388 R1681/IT/2009/0/423/1 125.238 13.150 30.683 13.150 30.683La Compagnia del Cucchiaio S.r.l. 2.6b - Ob.2 602 R1681/IT/2009/0/424/1 304.664 37.310 87.056 37.310 87.056La Compagnia del Cucchiaio S.r.l. 2.6b - Ob.2 809 R1681/IT/2009/0/425/1 309.333 37.120 86.613 37.120 86.613Agess S.p.a. 3.1a - Ph.O 391/2 R1681/IT/2007/0/59/1 368.907 73.861 73.861 73.861 73.861Amicipiù<strong>di</strong>prima S.r.l. 4.2a - Ob.2 94 R1681/IT/2007/0/179/1 153.607 41.776 97.476 41.776 97.476La Fenice S.r.l. 4.2a - Ph.O 7 R1681/IT/2009/0/286/1 494.195 117.521 228.996 12.385 24.134 (*)Associazione Enzo B 4.1a - OB.2 405/2 R1681/IT/2009/0/285/1 1.665.781 666.594 999.187 0 0 (̌)Allwine S.r.l. in liquidazione 2.4c –Ob.2 1216 R1681/IT/2006/0/19/1 72.778 0 0 0 0 ()Unici S.r.l. 2.4c –Ob.2 824 R1681/IT/2006/0/18/1 66.808 0 0 0 0 ()Tekno Tre Torino Srl 2.1c Ob. 2 297505 -- -- 5.109,66 5.109,66 5.109,66 5.109,66 (+)Cooperativa In<strong>di</strong>ritto Soc. Coop. InLiquidazione2.1c Ob. 2 300457 -- -- 1.768,02 1.768,02 1.768,02 1.768,02 (+)Frassa Michele 2.1c Ob. 2 313385 -- -- 3.277,61 3.277,61 3.277,61 3.277,61 (+)Frassa Michele 2.1c Ob. 2 320893 -- -- 2.926,00 2.925,99 2.926,00 2.925,99 (+)Co.Gen. Di Giuseppe Bozzolasco& C. S.A.S.Cooperativa In<strong>di</strong>ritto Soc. Coop. InLiquidazione2.1c Ob. 2 325919 -- -- 2.495,00 2.495,00 2.495,00 2.495,00 (+)2.1c Ob. 2 328847 -- -- 2.087,92 2.087,91 2.087,92 2.087,91 (+)Frassa Michele 2.1c Ob. 2 336563 -- -- 5.331,78 5.331,78 981,18 981,18 (+)(*)Societa' Asfalti E Strade Srl 2.1c Ob. 2 337113 -- -- 5.105,14 5.105,14 188,16 188,15 (+)(*)Omar Breda Luciano Di BredaStefano & C. Snc2.1c Ob. 2 337188 -- -- 3.989,33 3.989,32 404,90 404,89 (+)(*)Audasso Antonio S.P.A. 2.1c Ob. 2 337236 -- -- 5.186,49 5.186,49 946,02 946,02 (+)(*)Capat - Costruzione AccessoriPartiauto Torino Srl2.1c Ob. 2 337246 -- -- 7.630,69 7.630,69 743,33 743,32 (+)(*)Alerica S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 337259 -- -- 4.703,94 4.703,94 454,74 454,74 (+)(*)S.T.I.G.E. - Societa' TorineseIndustrie Grafiche E<strong>di</strong>toriali Spa2.1c Ob. 2 337287 -- -- 5.100,61 5.100,61 949,52 949,52 (+)(*)B.L.T. - S.R.L. 2.1c Ob. 2 337409 -- -- 6.409,77 6.409,76 1.172,39 1.172,39 (+)(*)Mmv Minuteria Mecc. ValsesianaSrl2.1c Ob. 2 337441 -- -- 11.435,42 11.435,42 1.469,83 1.469,83 (+)(*)Decor Plastic Di Belle' Francesco 2.1c Ob. 2 337474 -- -- 2.409,28 2.409,27 240,23 240,22 (+)(*)Arespan S.P.A. 2.1c Ob. 2 337492 -- -- 992,70 992,70 174,68 174,68 (+)(*)Escavazioni Jolly S.N.C. Di RussoAntonino E C.2.1c Ob. 2 337523 -- -- 4.329,59 4.329,59 429,67 429,67 (+)(*)Aries S.P.A. 2.1c Ob. 2 337588 -- -- 13.998,44 13.998,44 2.623,01 2.623,01 (+)(*)Dobell Societa' Per AzioniSiglabile Dobell S.P.A.2.1c Ob. 2 337665 -- -- 2.997,71 2.997,71 575,67 575,67 (+)(*)Meccanica Ponderanese - S.R.L. 2.1c Ob. 2 337710 -- -- 6.701,39 6.701,39 690,71 690,70 (+)(*)Energine S.R.L. 2.1c Ob. 2 337736 -- -- 15.378,09 15.378,09 2.009,64 2.009,64 (+)(*)NOTE43


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneBeneficiarioL.I.P. S.N.C. Di Guidetti Al<strong>di</strong>no ERobertoLinead'interventoID OLAFN° praticaInvestimentoammesso(concessione)Contributo erogatoQuota FESRQuotaNazionaleQuota FESRnon certificataSpesa esclusadalla certificazioneQuotaNazionalenoncertificata2.1c Ob. 2 337813 -- -- 10.950,48 10.950,47 3.073,14 3.073,14 (+)(*)Dilvio De Marco Spa 2.1c Ob. 2 337833 -- -- 18.331,18 18.331,18 3.529,25 3.529,24 (+)(*)Stu<strong>di</strong>o Tv 1 S.P.A. 2.1c Ob. 2 337906 -- -- 3.265,59 3.265,59 629,90 629,90 (+)(*)Geo-E<strong>di</strong>l S.R.L. 2.1c Ob. 2 337924 -- -- 4.278,74 4.278,73 147,58 147,58 (+)(*)S.T.I.G.E. - Societa' TorineseIndustrie Grafiche E<strong>di</strong>toriali SpaS.T.I.G.E. - Societa' TorineseIndustrie Grafiche E<strong>di</strong>toriali Spa2.1c Ob. 2 339281 -- -- 35.610,04 35.610,04 6.606,72 6.606,72 (+)(*)2.1c Ob. 2 339284 -- -- 10.287,35 10.287,35 1.908,61 1.908,61 (+)(*)S.M.A.C. Srl 2.1c Ob. 2 339299 -- -- 13.260,29 13.260,29 1.318,29 1.318,29 (+)(*)Nuova Tds S.R.L. 2.1c Ob. 2 339386 -- -- 4.297,61 4.297,60 571,18 571,19 (+)(*)Meccanica Ponderanese - S.R.L. 2.1c Ob. 2 339619 -- -- 6.933,15 6.933,15 1.156,78 1.156,78 (+)(*)Guerrini S.R.L. 2.1c Ob. 2 339669 -- -- 6.141,15 6.141,15 872,62 872,61 (+)(*)L.I.P. S.N.C. Di Guidetti Al<strong>di</strong>no ERoberto2.1c Ob. 2 339726 -- -- 1.603,87 1.603,87 292,05 292,04 (+)(*)Gbr S.P.A. 2.1c Ob. 2 339803 -- -- 2.407,90 2.407,89 460,18 460,18 (+)(*)Officina MetalmeccanicaAbruzzese S.R.L. Con SiglaO.M.A. S.R.L.2.1c Ob. 2 339808 -- -- 3.315,21 3.315,20 443,13 443,12 (+)(*)Alas Snc Di Aud<strong>di</strong>no D.& C. 2.1c Ob. 2 339933 -- -- 5.035,25 5.035,25 972,33 972,32 (+)(*)Deterplast - S.P.A. 2.1c Ob. 2 339944 -- -- 3.229,43 3.229,43 607,53 607,53 (+)(*)S.M.A.C. Srl 2.1c Ob. 2 339945 -- -- 14.069,83 14.069,83 2.691,90 2.691,90 (+)(*)Va.L.M. S.N.C. Di Vangi Pierluigi 2.1c Ob. 2 339998 -- -- 7.001,12 7.001,12 496,29 496,29 (+)(*)A.G. Porta S.P.A. 2.1c Ob. 2 340060 -- -- 11.798,36 11.798,35 4.094,30 4.094,29 (+)(*)Errevi S.N.C. Di Rocca Denis E C. 2.1c Ob. 2 340062 -- -- 4.127,89 4.127,88 547,42 547,42 (+)(*)Baltom S.R.L. 2.1c Ob. 2 340234 -- -- 7.172,38 7.172,38 1.372,05 1.372,04 (+)(*)Cronostamp S.R.L. 2.1c Ob. 2 340297 -- -- 11.696,52 11.696,52 3.004,47 3.004,47 (+)(*)Lemmo Gerardo 2.1c Ob. 2 340354 -- -- 468,12 468,11 389,09 389,08 (+)(*)Palmec S.N.C. Di PalmieriGiancarlo & C.2.1c Ob. 2 340393 -- -- 3.122,19 3.122,19 795,59 795,58 (+)(*)Bytech Europe S.R.L. 2.1c Ob. 2 340427 -- -- 2.850,94 2.850,93 644,18 644,17 (+)(*)C.M.A. Meccanica S.R.L. 2.1c Ob. 2 340440 -- -- 4.490,99 4.490,98 1.522,43 1.522,43 (+)(*)Tecnomeccanica Srl 2.1c Ob. 2 340532 -- -- 16.855,06 16.855,06 5.840,12 5.840,11 (+)(*)Verzi Alfio 2.1c Ob. 2 340539 -- -- 4.020,84 4.020,83 2.575,19 2.575,18 (+)(*)Gbr S.P.A. 2.1c Ob. 2 340571 -- -- 4.185,96 4.185,96 1.173,19 1.173,19 (+)(*)I.S.I.L. Srl 2.1c Ob. 2 340613 -- -- 25.485,88 25.485,88 7.227,21 7.227,21 (+)(*)Ma.Clo. S.R.L. 2.1c Ob. 2 340619 -- -- 4.718,42 4.718,42 1.309,06 1.309,06 (+)(*)S.T.I.G.E. - Societa' TorineseIndustrie Grafiche E<strong>di</strong>toriali Spa2.1c Ob. 2 340636 -- -- 13.550,03 13.550,02 4.777,42 4.777,41 (+)(*)A.T.S. S.P.A. 2.1c Ob. 2 340663 -- -- 4.597,37 4.597,37 932,44 932,44 (+)(*)P.R.M. S.N.C. Di LazzariniGiancarlo E C.2.1c Ob. 2 340756 -- -- 6.109,31 6.109,31 1.721,25 1.721,25 (+)(*)Tra.Sma Spa 2.1c Ob. 2 340766 -- -- 40.257,34 40.257,33 8.138,67 8.138,66 (+)(*)Sicme Motori Societa' AResponsabilita' Limitata O InForma Abbreviata Sicme MotoriS.R.L.Vallenostra Societa' CooperativaAgricolaA.C.S.A. - Azienda CostruzioneStampi E Attrezzature - S.R.LEre<strong>di</strong> Grasso Lorenzo Di GrassoMario & C. S.N.C.2.1c Ob. 2 340768 -- -- 10.911,33 10.911,32 3.790,49 3.790,48 (+)(*)2.1c Ob. 2 340947 -- -- 2.465,75 2.465,75 870,43 870,42 (+)(*)2.1c Ob. 2 341011 -- -- 25.353,51 25.353,51 8.901,56 8.901,56 (+)(*)2.1c Ob. 2 341048 -- -- 1.180,20 1.180,20 409,68 409,67 (+)(*)S.M.A.C. Srl 2.1c Ob. 2 341063 -- -- 30.008,43 30.008,42 11.835,23 11.835,22 (+)(*)"R.G.M. - S.P.A." 2.1c Ob. 2 341136 -- -- 19.687,50 19.687,50 7.946,12 7.946,12 (+)(*)NOTE44


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneBeneficiarioLinead'interventoID OLAFN° praticaInvestimentoammesso(concessione)Contributo erogatoQuota FESRQuotaNazionaleQuota FESRnon certificataSpesa esclusadalla certificazioneQuotaNazionalenoncertificataGiovanni Grassano Srl 2.1c Ob. 2 341163 -- -- 4.481,33 4.481,33 1.558,81 1.558,80 (+)(*)Nuova Tds S.R.L. 2.1c Ob. 2 341340 -- -- 10.016,35 10.016,34 3.431,33 3.431,33 (+)(*)Framar S.P.A. 2.1c Ob. 2 341455 -- -- 7.425,00 7.425,00 3.943,85 3.943,84 (+)(*)Centrale Idroelettrica Di Salza DiPinerolo SrlCapat - Costruzione AccessoriPartiauto Torino SrlS.T.I.G.E. - Societa' TorineseIndustrie Grafiche E<strong>di</strong>toriali SpaEpore<strong>di</strong>a Pietre Sas Di BarbaraRocco E C.2.1c Ob. 2 341474 -- -- 11.374,56 11.374,55 3.941,18 3.941,17 (+)(*)2.1c Ob. 2 341585 -- -- 25.629,91 25.629,91 9.597,94 9.597,93 (+)(*)2.1c Ob. 2 341682 -- -- 9.057,62 9.057,61 4.547,20 4.547,20 (+)(*)2.1c Ob. 2 341769 -- -- 4.475,42 4.475,42 1.549,08 1.549,08 (+)(*)Kore S.P.A. 2.1c Ob. 2 341785 -- -- 21.606,42 21.606,42 9.302,46 9.302,46 (+)(*)Xausa Anna Elisa 2.1c Ob. 2 341832 -- -- 3.265,34 3.265,33 1.522,17 1.522,17 (+)(*)Officina Meccanica PreviglianoS.N.C. Di Insulare Vittorio EManfredda Alessandro & C.2.1c Ob. 2 342027 -- -- 5.731,24 5.731,23 1.772,45 1.772,44 (+)(*)Gbr S.P.A. 2.1c Ob. 2 342132 -- -- 5.674,62 5.674,61 2.039,93 2.039,93 (+)(*)Gran<strong>di</strong> Attrezzature LavorateLucidate Elettroerose MouldEngineering S.R.L. SiglabileG.A.L.L.E. Mo2.1c Ob. 2 342140 -- -- 37.609,87 37.609,87 12.786,56 12.786,55 (+)(*)Comba - S.R.L. 2.1c Ob. 2 342145 -- -- 13.557,82 13.557,81 4.617,45 4.617,45 (+)(*)Gbr S.P.A. 2.1c Ob. 2 342173 -- -- 8.488,92 8.488,91 3.075,94 3.075,94 (+)(*)Quadrifoglio Tv S.P.A. 2.1c Ob. 2 342194 -- -- 13.596,00 13.596,00 4.797,57 4.797,57 (+)(*)Faro S.R.L. 2.1c Ob. 2 342400 -- -- 57.652,50 57.652,50 20.565,13 20.565,12 (+)(*)Co.Me.Bo. S.R.L. 2.1c Ob. 2 342430 -- -- 1.837,50 1.837,50 1.307,80 1.307,80 (+)(*)Bongiovanni S.A.S. Di GiancarlaBongiovanni E C.2.1c Ob. 2 342464 -- -- 2.800,61 2.800,61 1.017,37 1.017,36 (+)(*)H.C.M. Stampi Spa 2.1c Ob. 2 343053 -- -- 29.229,38 29.229,37 14.678,67 14.678,66 (+)(*)Gbr S.P.A. 2.1c Ob. 2 343114 -- -- 10.033,70 10.033,69 5.063,83 5.063,82 (+)(*)Officina Meccanica F.Lli Gastal<strong>di</strong>Flaviano & Pietro S.N.C. - Si-Glabile "F.Lli Gastal<strong>di</strong> S.N.C."2.1c Ob. 2 343137 -- -- 4.173,46 4.173,45 2.015,61 2.015,60 (+)(*)Verzi Alfio 2.1c Ob. 2 343138 -- -- 13.041,12 13.041,11 6.107,14 6.107,13 (+)(*)A.C.S.A. - Azienda CostruzioneStampi E Attrezzature - S.R.L2.1c Ob. 2 343149 -- -- 6.153,87 6.153,86 2.951,46 2.951,45 (+)(*)Gbr S.P.A. 2.1c Ob. 2 343805 -- -- 32.999,56 32.999,55 16.811,10 16.811,09 (+)(*)Mogar Srl 2.1c Ob. 2 343809 -- -- 9.356,79 9.356,79 4.137,24 4.137,24 (+)(*)Fidat S.R.L. 2.1c Ob. 2 343960 -- -- 18.847,02 18.847,01 9.493,64 9.493,64 (+)(*)C.S.F. Di Massimo Franciscono 2.1c Ob. 2 343972 -- -- 6.697,35 6.697,35 2.282,34 2.282,33 (+)(*)Malfe Srl 2.1c Ob. 2 343981 -- -- 9.143,16 9.143,15 4.156,49 4.156,48 (+)(*)Deterplast - S.P.A. 2.1c Ob. 2 343982 -- -- 12.544,67 12.544,66 8.683,09 8.683,08 (+)(*)Progind S.R.L. 2.1c Ob. 2 344035 -- -- 7.996,15 7.996,15 4.053,33 4.053,33 (+)(*)Progind S.R.L. 2.1c Ob. 2 344036 -- -- 3.573,52 3.573,52 1.817,00 1.817,00 (+)(*)Cave Sangone Srl 2.1c Ob. 2 344078 -- -- 8.987,80 8.987,80 4.442,18 4.442,17 (+)(*)Gran<strong>di</strong> Attrezzature Lavo-RateLucidate Elettro-Erose MouldEngineering S.R.L. SiglabileG.A.L.L.E. Mo2.1c Ob. 2 344132 -- -- 10.593,21 10.593,20 4.141,41 4.141,40 (+)(*)Bitux Srl 2.1c Ob. 2 344182 -- -- 13.294,97 13.294,97 6.611,85 6.611,84 (+)(*)Nuova Tds S.R.L. 2.1c Ob. 2 344222 -- -- 3.871,06 3.871,06 2.030,67 2.030,67 (+)(*)C.S.F. Di Massimo Franciscono 2.1c Ob. 2 344318 -- -- 5.605,83 5.605,83 2.772,90 2.772,89 (+)(*)Progind S.R.L. 2.1c Ob. 2 344332 -- -- 8.305,31 8.305,31 4.417,67 4.417,67 (+)(*)Officine Mollo Di Mollo Antonio &C. S.A.S.2.1c Ob. 2 344361 -- -- 6.228,49 6.228,48 3.156,78 3.156,78 (+)(*)NOTE45


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneBeneficiarioMetallica S.N.C. Di Melano DiegoE C.Creas Di Sgarlazzetta Angela E C.- S.N.C.Linead'interventoID OLAFF.Lli Peirano O. E Pier Bruno Snc 2.1c Ob. 2 344462 --N° praticaInvestimentoammesso(concessione)Contributo erogatoQuota FESRQuotaNazionaleQuota FESRnon certificataSpesa esclusadalla certificazioneQuotaNazionalenoncertificata2.1c Ob. 2 344394 -- -- 2.519,08 2.519,07 1.390,95 1.390,95 (+)(*)2.1c Ob. 2 344421 -- -- 7.009,85 7.009,85 3.682,62 3.682,62 (+)(*)--NOTE3.792,30 3.792,30 1.039,93 1.039,92 (+)(*)Progind S.R.L. 2.1c Ob. 2 344554 -- -- 8.255,88 8.255,87 4.202,83 4.202,82 (+)(*)Deterplast - S.P.A. 2.1c Ob. 2 344598 -- -- 15.750,00 15.750,00 10.480,17 10.480,16 (+)(*)Progind S.R.L. 2.1c Ob. 2 344672 -- -- 8.038,45 8.038,45 4.472,13 4.472,12 (+)(*)Labor Vetro S.N.C. Di SprocatiDario E C.2.1c Ob. 2 344730 -- -- 3.655,25 3.655,25 2.263,66 2.263,66 (+)(*)Co.Mec. S.R.L. 2.1c Ob. 2 344785 -- -- 35.796,80 35.796,80 18.476,69 18.476,69 (+)(*)Mgg Di Morando E Gili Snc 2.1c Ob. 2 344791 -- -- 12.409,04 12.409,04 6.454,50 6.454,49 (+)(*)Colli Di Colli Bruno & C. S.A.S. 2.1c Ob. 2 344795 -- -- 2.599,17 2.599,17 1.568,07 1.568,06 (+)(*)I.S.I.L. Srl 2.1c Ob. 2 344823 -- -- 25.433,37 25.433,36 15.581,16 15.581,16 (+)(*)Mach Due Service S.R.L. 2.1c Ob. 2 344854 -- -- 6.557,30 6.557,30 3.502,57 3.502,57 (+)(*)C.M.N. Di Rozzo & C. S.N.C. 2.1c Ob. 2 344862 -- -- 4.452,53 4.452,52 1.412,13 1.412,12 (+)(*)L.F. Di Formia Bruno 2.1c Ob. 2 344889 -- -- 9.359,70 9.359,69 5.605,67 5.605,66 (+)(*)Zema S.N.C. Di MazzucchettiRoberto E Zennaro Paolo2.1c Ob. 2 344893 -- -- 6.881,92 6.881,92 3.383,60 3.383,59 (+)(*)Listello Luca D.I. 2.1c Ob. 2 344965 -- -- 4.341,02 4.341,01 2.477,40 2.477,40 (+)(*)A.T.S. S.P.A. 2.1c Ob. 2 344999 -- -- 5.031,98 5.031,97 3.178,77 3.178,77 (+)(*)Av-El Spa 2.1c Ob. 2 345030 -- -- 10.107,69 10.107,68 5.276,34 5.276,34 (+)(*)Boggeri S.R.L. 2.1c Ob. 2 345108 -- -- 4.355,21 4.355,20 1.080,27 1.080,27 (+)(*)G.F. Di Fioravanti Gianni 2.1c Ob. 2 345229 -- -- 3.805,47 3.805,47 1.466,80 1.466,80 (+)(*)Gran<strong>di</strong> Scavi Srl 2.1c Ob. 2 345234 -- -- 5.951,85 5.951,84 2.052,03 2.052,03 (+)(*)Lamalegno S.R.L. 2.1c Ob. 2 345253 -- -- 3.659,01 3.659,01 2.287,74 2.287,74 (+)(*)Luciano Foto Di Giro Luciano E C.S.N.C.2.1c Ob. 2 345346 -- -- 2.702,18 2.702,17 1.701,80 1.701,79 (+)(*)Giovanni Grassano Srl 2.1c Ob. 2 345455 -- -- 2.092,50 2.092,50 2.092,50 2.092,50 (+)(*)Nuova Tds S.R.L. 2.1c Ob. 2 345470 -- -- 9.181,75 9.181,74 5.935,76 5.935,75 (+)Tosi F.Lli - S.R.L. 2.1c Ob. 2 345510 -- -- 30.750,00 30.750,00 30.750,00 30.750,00 (+)Cave Di San Basilio 2.1c Ob. 2 7265 -- -- 2.250,46 2.250,45 2.250,46 2.250,45 (-)Cos.Ma. S.R.L. 2.1c Ob. 2 7934 -- -- 3.256,38 3.256,37 643,04 643,03 (-)(*)Elmec - Italia S.R.L. InLiquidazione2.1c Ob. 2 8026 -- -- 2.266,02 2.266,01 2.266,02 2.266,01 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 9202 -- -- 20.976,61 20.976,61 20.976,61 20.976,61 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 9563 -- -- 2.196,80 2.196,79 2.196,80 2.196,79 (-)Poli S.P.A Officine Meccaniche DiAlta PrecisioneC.S.A. Societa' A Responsabilita'Limitata2.1c Ob. 2 9580 -- -- 347,65 347,64 347,65 347,64 (-)2.1c Ob. 2 10639 -- -- 3.573,10 3.573,09 3.573,10 3.573,09 (-)Walber S.R.L. 2.1c Ob. 2 10823 -- -- 2.416,47 2.416,46 7,14 7,15 (-)(*)Officine Grafiche E<strong>di</strong>torialiZeppegno S.R.L.2.1c Ob. 2 11085 -- -- 36.241,94 36.241,93 36.241,94 36.241,93 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 11419 -- -- 4.781,25 4.781,25 4.781,25 4.781,25 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 11420 -- -- 1.829,27 1.829,27 1.829,27 1.829,27 (-)Elmec - Italia S.R.L. InLiquidazioneR-S Di Riva S.R.L. - InLiquidazione2.1c Ob. 2 13270 -- -- 3.350,32 3.350,32 3.350,32 3.350,32 (-)2.1c Ob. 2 13276 -- -- 9.405,61 9.405,60 9.405,61 9.405,60 (-)Impresa Tre Colli 2.1c Ob. 2 13644 -- -- 1.891,29 1.891,29 1.891,29 1.891,29 (-)Asta Di Buratto Domenico 2.1c Ob. 2 14145 -- -- 902,19 902,18 902,19 902,18 (-)Co.S. Ter S.R.L. Costruzione 2.1c Ob. 2 14191 -- -- 4.065,23 4.065,23 4.065,23 4.065,23 (-)46


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneBeneficiarioStampi Termoplastici In SiglaCo.S. Ter. S.R.L.Linead'interventoID OLAFN° praticaInvestimentoammesso(concessione)Contributo erogatoQuota FESRQuotaNazionaleQuota FESRnon certificataSpesa esclusadalla certificazioneQuotaNazionalenoncertificataTeknorubber S.R.L. 2.1c Ob. 2 14334 -- -- 3.693,78 3.693,78 3.693,78 3.693,78 (-)O.D.S. Trasformazioni Tessili -S.R.L.2.1c Ob. 2 14430 -- -- 239,17 239,17 239,17 239,17 (-)Euro Mec. 2000 Srl 2.1c Ob. 2 14447 -- -- 7.441,12 7.441,11 7.441,12 7.441,11 (-)Eicom S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 15044 -- -- 2.224,16 2.224,16 2.224,16 2.224,16 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 15843 -- -- 6.500,24 6.500,24 6.500,24 6.500,24 (-)T.A.R. - S.R.L. 2.1c Ob. 2 15945 -- -- 3.305,12 3.305,11 3.305,12 3.305,11 (-)Promotech S.R.L. 2.1c Ob. 2 16393 -- -- 4.722,88 4.722,87 4.722,88 4.722,87 (-)Ed Stampi - S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 18328 -- -- 9.177,45 9.177,45 9.177,45 9.177,45 (-)Nord-Ovest Yachts Srl CantiereNautico2.1c Ob. 2 18516 -- -- 2.304,58 2.304,58 2.304,58 2.304,58 (-)De Min S.R.L. 2.1c Ob. 2 18635 -- -- 4.223,97 4.223,97 132,22 132,22 (-)(*)Comtest S.R.L. 2.1c Ob. 2 18867 -- -- 784,13 784,13 784,13 784,13 (-)Ed Stampi - S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 18876 -- -- 4.756,14 4.756,14 4.756,14 4.756,14 (-)Ed Stampi - S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 19210 -- -- 2.851,52 2.851,52 2.851,52 2.851,52 (-)C.I.O. - S.P.A 2.1c Ob. 2 20039 -- -- 22.390,28 22.390,28 1.942,53 1.942,52 (-)(*)Ri.S.M.I. S.A.S. Di Rosa Ricchitelli& C.2.1c Ob. 2 20833 -- -- 949,48 949,48 949,48 949,48 (-)Stampator Srl In Liquidazione 2.1c Ob. 2 21066 -- -- 1.164,15 1.164,14 1.164,15 1.164,14 (-)Silmed S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 21423 -- -- 2.492,87 2.492,86 2.492,87 2.492,86 (-)S.I.C.E.T. Societa' Italiana CircuitiElettrici Torino S.R.L. InLiquidazione2.1c Ob. 2 21567 -- -- 3.789,93 3.789,92 3.789,93 3.789,92 (-)Promotech S.R.L. 2.1c Ob. 2 21594 -- -- 4.128,87 4.128,86 4.128,87 4.128,86 (-)Gielle Srl In Liquidazione 2.1c Ob. 2 21645 -- -- 297,96 297,95 5,00 5,00 (-)(*)Mida S.R L. 2.1c Ob. 2 22065 -- -- 2.463,38 2.463,38 2.463,38 2.463,38 (-)Omas 2.1c Ob. 2 22088 -- -- 492,64 492,63 63,10 63,09 (-)(*)Bruno Srl 2.1c Ob. 2 22214 -- -- 5.968,33 5.968,32 1.274,35 1.274,34 (-)(*)Teknorubber S.R.L. 2.1c Ob. 2 23056 -- -- 1.602,81 1.602,81 1.602,81 1.602,81 (-)Eldon S.R.L. 2.1c Ob. 2 23357 -- -- 3.259,87 3.259,87 3.259,87 3.259,87 (-)Baltom S.R.L. 2.1c Ob. 2 23962 -- -- 4.186,64 4.186,63 4.186,64 4.186,63 (-)C.D.P. Stampi S.A.S. Di PappiLuisa & C.2.1c Ob. 2 23963 -- -- 2.367,00 2.366,99 2.367,00 2.366,99 (-)Rivestauto Srl 2.1c Ob. 2 24120 -- -- 1.247,13 1.247,12 101,08 101,07 (-)(*)Roatta E C. S.A.S. Di RoattaManlio & C.Anthea Costruzioni Sas Di Tato'Vito & C.2.1c Ob. 2 24371 -- -- 7.852,54 7.852,54 7.852,54 7.852,54 (-)2.1c Ob. 2 24455 -- -- 3.412,50 3.412,50 3.412,50 3.412,50 (-)G.B. Segnaletica S.P.A. 2.1c Ob. 2 24592 -- -- 2.437,50 2.437,50 2.437,50 2.437,50 (-)Legatoria G.G.S. New Service Srl 2.1c Ob. 2 24606 -- -- 3.599,80 3.599,80 3.599,80 3.599,80 (-)Componenti Meccanici AutoS.P.A. Siglabile Cma S.P.A.2.1c Ob. 2 24619 -- -- 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 (-)E<strong>di</strong>libro-Boccato S.R.L. 2.1c Ob. 2 24708 -- -- 11.250,00 11.250,00 11.250,00 11.250,00 (-)Tira Di Giraudo Daniele & C.S.A.S.2.1c Ob. 2 24831 -- -- 1.743,25 1.743,25 1.743,25 1.743,25 (-)S.A.F. Srl 2.1c Ob. 2 25100 -- -- 5.884,35 5.884,35 5.884,35 5.884,35 (-)Fresmec Di Padrini E C. - S.N.C.Siglabile*Fresmec S.N.C.2.1c Ob. 2 25214 -- -- 5.316,52 5.316,52 5.316,52 5.316,52 (-)E<strong>di</strong>libro-Boccato S.R.L. 2.1c Ob. 2 25399 -- -- 42.975,00 42.975,00 42.975,00 42.975,00 (-)NOTE47


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneBeneficiarioLinead'interventoID OLAFN° praticaInvestimentoammesso(concessione)Contributo erogatoQuota FESRQuotaNazionaleQuota FESRnon certificataSpesa esclusadalla certificazioneQuotaNazionalenoncertificataLubo-Plast S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 25426 -- -- 7.012,50 7.012,50 7.012,50 7.012,50 (-)Costat S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 25438 -- -- 1.077,22 1.077,21 1.077,22 1.077,21 (-)Zucuor S.R.L. 2.1c Ob. 2 25446 -- -- 9.355,51 9.355,51 9.355,51 9.355,51 (-)M.E.C. Torino S.R.L. 2.1c Ob. 2 25507 -- -- 1.950,23 1.950,23 1.950,23 1.950,23 (-)INTEK 2000 Spa 2.1c Ob. 2 25577 -- -- 6.187,50 6.187,50 6.187,50 6.187,50 (-)Dimensione Circuiti S.R.L. 2.1c Ob. 2 26114 -- -- 13.414,50 13.414,50 1.448,47 1.448,46 (-)(*)Tekno Tre Torino Srl 2.1c Ob. 2 26153 -- -- 908,63 908,62 908,63 908,62 (-)V.A.B. Srl 2.1c Ob. 2 26259 -- -- 5.838,63 5.838,63 938,99 938,98 (-)(*)Tecnomeccanica Srl 2.1c Ob. 2 26444 -- -- 3.345,55 3.345,54 405,58 405,57 (-)(*)Tecnomeccanica Srl 2.1c Ob. 2 26445 -- -- 6.018,98 6.018,98 687,80 687,79 (-)(*)G.B. Segnaletica S.P.A. 2.1c Ob. 2 26714 -- -- 2.069,81 2.069,81 2.069,81 2.069,81 (-)Casoli S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 27264 -- -- 9.001,65 9.001,64 9.001,65 9.001,64 (-)INTEK 2000 Spa 2.1c Ob. 2 37693 -- -- 25.875,00 25.875,00 25.875,00 25.875,00 (-)Foglia Costruzioni Generali Srl 2.1c Ob. 2 38480 -- -- 14.801,98 14.801,97 14.801,98 14.801,97 (-)Zanimetal S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 38796 -- -- 11.662,97 11.662,96 11.662,97 11.662,96 (-)Zem Car Srl 2.1c Ob. 2 293991 -- -- 3.492,26 3.492,26 3.492,26 3.492,26 (-)O.S.A.M. S.R.L. 2.1c Ob. 2 294818 -- -- 5.730,24 5.730,24 5.730,24 5.730,24 (-)Industria Chimica Arborio DiSigala Oddone & C. - S.A.S.C.S. Meccanica S.R.L. InLiquidazione2.1c Ob. 2 297162 -- -- 5.272,70 5.272,70 5.272,70 5.272,70 (-)2.1c Ob. 2 297768 -- -- 2.279,56 2.279,55 2.279,56 2.279,55 (-)Ilpea S.R.L. 2.1c Ob. 2 298997 -- -- 3.090,30 3.090,29 3.090,30 3.090,29 (-)Sampef S.R.L. 2.1c Ob. 2 299323 -- -- 7.958,30 7.958,29 4.218,91 4.218,91 (-)(*)Nord Plast S.R.L. 2.1c Ob. 2 300238 -- -- 5.808,56 5.808,56 5.808,56 5.808,56 (-)Eicom S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 300439 -- -- 10.304,70 10.304,69 10.304,70 10.304,69 (-)Tecnall - Societa' AResponsabilita' Limitata.Zecchinato Officina MeccanicaS.R.L.Gruppo Pederzoli Fip S.R.L.Ponteggi Tubolari2.1c Ob. 2 300509 -- -- 7.417,04 7.417,03 7.417,04 7.417,03 (-)2.1c Ob. 2 300511 -- -- 3.455,43 3.455,43 3.455,43 3.455,43 (-)2.1c Ob. 2 300515 -- -- 5.206,97 5.206,96 5.206,97 5.206,96 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 300530 -- -- 10.805,68 10.805,68 10.805,68 10.805,68 (-)Sampef S.R.L. 2.1c Ob. 2 300890 -- -- 21.392,44 21.392,43 14.211,75 14.211,75 (-)(*)Servizi Ecologici S.P.A. 2.1c Ob. 2 300984 -- -- 2.271,50 2.271,49 2.271,50 2.271,49 (-)Effeplast - S.R.L. 2.1c Ob. 2 302122 -- -- 3.624,50 3.624,49 3.624,50 3.624,49 (-)Fonderie Di Trana S.R.L. 2.1c Ob. 2 302604 -- -- 8.760,50 8.760,49 8.760,50 8.760,49 (-)Liuteria 2000 2.1c Ob. 2 302618 -- -- 3.227,55 3.227,54 3.227,55 3.227,54 (-)Mps Europ-Plast Di MarzanoMaurizio E C. S.A.S.Color 2000 S.N.C. Di CasconeGerardo & C.2.1c Ob. 2 303082 -- -- 11.066,91 11.066,91 11.066,91 11.066,91 (-)2.1c Ob. 2 303760 -- -- 5.183,30 5.183,29 5.183,30 5.183,29 (-)Co.Di.S. Confezioni S.R.L. 2.1c Ob. 2 304040 -- -- 1.944,96 1.944,96 1.944,96 1.944,96 (-)Fonderie Di Trana S.R.L. 2.1c Ob. 2 304041 -- -- 10.111,64 10.111,63 10.111,64 10.111,63 (-)M.G. - Societa' Per Azioni 2.1c Ob. 2 304067 -- -- 5.617,25 5.617,24 5.617,25 5.617,24 (-)Italtest S.R.L. Siglabile*I.T. S.R.L. 2.1c Ob. 2 304316 -- -- 6.253,91 6.253,91 6.253,91 6.253,91 (-)Italtest S.R.L. Siglabile*I.T. S.R.L. 2.1c Ob. 2 305141 -- -- 6.944,64 6.944,63 6.944,64 6.944,63 (-)Italtest S.R.L. Siglabile*I.T. S.R.L. 2.1c Ob. 2 305142 -- -- 1.708,70 1.708,69 1.708,70 1.708,69 (-)M.G. - Societa' Per Azioni 2.1c Ob. 2 305170 -- -- 5.065,95 5.065,94 5.065,95 5.065,94 (-)NOTE48


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneBeneficiarioLinead'interventoID OLAFN° praticaInvestimentoammesso(concessione)Contributo erogatoQuota FESRQuotaNazionaleQuota FESRnon certificataSpesa esclusadalla certificazioneQuotaNazionalenoncertificataBianchino S.P.A. 2.1c Ob. 2 305421 -- -- 2.333,17 2.333,16 2.333,17 2.333,16 (-)Fonderie Di Trana S.R.L. 2.1c Ob. 2 305524 -- -- 13.543,74 13.543,74 13.543,74 13.543,74 (-)All Plastic S.N.C. Di GianniGambino2.1c Ob. 2 306512 -- -- 21.174,31 21.174,30 9.890,11 9.890,10 (-)(*)Fonderie Di Trana S.R.L. 2.1c Ob. 2 306828 -- -- 8.511,46 8.511,46 8.511,46 8.511,46 (-)Effeplast - S.R.L. 2.1c Ob. 2 307000 -- -- 7.060,27 7.060,27 7.060,27 7.060,27 (-)Bianchino S.P.A. 2.1c Ob. 2 307048 -- -- 495,07 495,07 495,07 495,07 (-)Bianchino S.P.A. 2.1c Ob. 2 307203 -- -- 2.265,95 2.265,95 2.265,95 2.265,95 (-)M.G. - Societa' Per Azioni 2.1c Ob. 2 307418 -- -- 6.313,34 6.313,33 6.313,34 6.313,33 (-)Bianchino S.P.A. 2.1c Ob. 2 307552 -- -- 3.393,32 3.393,32 3.393,32 3.393,32 (-)O.M.S. S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 307670 -- -- 9.551,74 9.551,74 9.551,74 9.551,74 (-)Bianchino S.P.A. 2.1c Ob. 2 308251 -- -- 2.372,45 2.372,44 2.372,45 2.372,44 (-)Revelli Metallik S.P.A. InLiquidazione2.1c Ob. 2 308289 -- -- 9.370,60 9.370,60 9.370,60 9.370,60 (-)Italtest S.R.L. Siglabile*I.T. S.R.L. 2.1c Ob. 2 308292 -- -- 421,66 421,66 421,66 421,66 (-)R-S Di Riva S.R.L. - InLiquidazione2.1c Ob. 2 308580 -- -- 5.710,05 5.710,04 5.710,05 5.710,04 (-)C.L.M. Di Foglia Laura E C. S.A.S. 2.1c Ob. 2 309221 -- -- 21.306,51 21.306,51 21.306,51 21.306,51 (-)Co.Ma.Ut. Italia Srl 2.1c Ob. 2 309294 -- -- 3.964,62 3.964,62 3.964,62 3.964,62 (-)Europipes S.R.L. 2.1c Ob. 2 309753 -- -- 16.434,42 16.434,41 16.434,42 16.434,41 (-)Chimoplast Srl 2.1c Ob. 2 309809 -- -- 2.580,49 2.580,49 2.580,49 2.580,49 (-)Sistemi Tecn.Ass.Group S.R.L. 2.1c Ob. 2 310081 -- -- 12.261,37 12.261,36 12.261,37 12.261,36 (-)Gallo S.R.L. 2.1c Ob. 2 310173 -- -- 19.902,05 19.902,04 19.902,05 19.902,04 (-)R-S Di Riva S.R.L. - InLiquidazioneOfficine Grafiche E<strong>di</strong>torialiZeppegno S.R.L.Officine Grafiche E<strong>di</strong>torialiZeppegno S.R.L.Officine Grafiche E<strong>di</strong>torialiZeppegno S.R.L.Impresa Costruzioni*F.LliBene<strong>di</strong>no - S.R.L.Impresa Sirio - Societa' AResponsabilita' Limitata InLiquidazione O Anche Piu'Brevemente Impresa2.1c Ob. 2 310224 -- -- 5.674,27 5.674,26 5.674,27 5.674,26 (-)2.1c Ob. 2 311802 -- -- 7.334,12 7.334,12 7.334,12 7.334,12 (-)2.1c Ob. 2 312401 -- -- 2.730,72 2.730,71 2.730,72 2.730,71 (-)2.1c Ob. 2 313513 -- -- 10.412,82 10.412,81 10.412,82 10.412,81 (-)2.1c Ob. 2 314395 -- -- 2.345,41 2.345,41 2.345,41 2.345,41 (-)2.1c Ob. 2 316705 -- -- 5.551,11 5.551,11 2.635,38 2.635,37 (-)(*)Chimoplast Srl 2.1c Ob. 2 316986 -- -- 5.275,45 5.275,44 5.275,45 5.275,44 (-)Teknorubber S.R.L. 2.1c Ob. 2 317136 -- -- 18.364,45 18.364,45 18.364,45 18.364,45 (-)Sigom-Societa' A Responsabilita'LimitataI.E.M. - Industria Europea ModelliS.R.L."Mag Plast S.A.S. Di AmadeiMassimo S.A.S. & C." InLiquidazione2.1c Ob. 2 317216 -- -- 3.654,69 3.654,69 3.654,69 3.654,69 (-)2.1c Ob. 2 317330 -- -- 12.614,09 12.614,09 12.614,09 12.614,09 (-)2.1c Ob. 2 317984 -- -- 2.576,66 2.576,66 2.147,46 2.147,46 (-)(*)D.V.M. Meccanica S.R.L. 2.1c Ob. 2 320180 -- -- 2.123,92 2.123,91 2.123,92 2.123,91 (-)V.B.L. S.A.S. Di Santo Versace EC.Industria Chimica Arborio DiSigala Oddone & C. - S.A.S.2.1c Ob. 2 320455 -- -- 6.008,63 6.008,62 5.674,08 5.674,08 (-)(*)2.1c Ob. 2 320605 -- -- 2.662,75 2.662,74 2.662,75 2.662,74 (-)F.C.S. S.R.L. 2.1c Ob. 2 320720 -- -- 17.295,88 17.295,88 17.295,88 17.295,88 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 320812 -- -- 12.351,88 12.351,88 12.351,88 12.351,88 (-)NOTE49


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneBeneficiarioIndustria Chimica Arborio DiSigala Oddone & C. - S.A.S.Industria Chimica Arborio DiSigala Oddone & C. - S.A.S.Linead'interventoID OLAFN° praticaInvestimentoammesso(concessione)Contributo erogatoQuota FESRQuotaNazionaleQuota FESRnon certificataSpesa esclusadalla certificazioneQuotaNazionalenoncertificata2.1c Ob. 2 321216 -- -- 2.216,23 2.216,22 2.216,23 2.216,22 (-)2.1c Ob. 2 322221 -- -- 1.466,24 1.466,24 1.466,24 1.466,24 (-)Teknorubber S.R.L. 2.1c Ob. 2 323025 -- -- 15.701,51 15.701,50 15.701,51 15.701,50 (-)Industria Chimica Arborio DiSigala Oddone & C. - S.A.S.2.1c Ob. 2 324199 -- -- 3.331,10 3.331,10 3.331,10 3.331,10 (-)Effeplast - S.R.L. 2.1c Ob. 2 324436 -- -- 12.649,55 12.649,54 12.649,55 12.649,54 (-)La Villetta Di Cantoro Na<strong>di</strong>a & C.S.A.S. (La Villetta Sas)2.1c Ob. 2 324558 -- -- 4.737,82 4.737,82 4.737,82 4.737,82 (-)Business Wood Srl 2.1c Ob. 2 324626 -- -- 2.962,73 2.962,73 2.962,73 2.962,73 (-)A D L S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 324948 -- -- 8.005,64 8.005,63 8.005,64 8.005,63 (-)A D L S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 324949 -- -- 10.800,06 10.800,05 10.800,06 10.800,05 (-)Cadam Model S.R.L. Immobiliare 2.1c Ob. 2 325226 -- -- 20.279,22 20.279,21 20.279,22 20.279,21 (-)Fla Acciai Inox S.P.A. InLiquidazione2.1c Ob. 2 325819 -- -- 20.664,59 20.664,58 20.664,59 20.664,58 (-)Bormar Di Bortone Michele In<strong>di</strong>vle 2.1c Ob. 2 325985 -- -- 5.065,02 5.065,02 5.065,02 5.065,02 (-)Chimoplast Srl 2.1c Ob. 2 326064 -- -- 883,91 883,90 883,91 883,90 (-)General Costruzioni S.R.L. 2.1c Ob. 2 326515 -- -- 2.857,05 2.857,05 2.857,05 2.857,05 (-)A D L S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 327486 -- -- 5.233,91 5.233,91 5.233,91 5.233,91 (-)F.D.A. Di Russo Franco Di 2.1c Ob. 2 327786 -- -- 5.129,48 5.129,48 4.836,14 4.836,14 (-)(*)Nico.Mat Strade & StradeCostruzioni Stradali Di CanigliaGiusy & C. S.A.S.2.1c Ob. 2 327802 -- -- 4.016,51 4.016,50 4.016,51 4.016,50 (-)Sior Plast S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 328188 -- -- 5.074,36 5.074,35 5.074,36 5.074,35 (-)Tecnall - Societa' AResponsabilita' Limitata.2.1c Ob. 2 328321 -- -- 3.132,43 3.132,42 3.132,43 3.132,42 (-)Steeltek S.R.L. 2.1c Ob. 2 328394 -- -- 2.552,07 2.552,07 2.552,07 2.552,07 (-)V.B.L. S.A.S. Di Santo Versace EC.Sigom-Societa' A Responsabilita'Limitata2.1c Ob. 2 328427 -- -- 6.757,48 6.757,48 6.476,47 6.476,46 (-)(*)2.1c Ob. 2 328542 -- -- 4.041,64 4.041,64 4.041,64 4.041,64 (-)Panaro Maria 2.1c Ob. 2 329552 -- -- 202,71 202,71 202,71 202,71 (-)R.P.M. Stampi S.R.L. InLiquidazioneFla Acciai Inox S.P.A. InLiquidazione2.1c Ob. 2 329635 -- -- 4.574,49 4.574,49 4.574,49 4.574,49 (-)2.1c Ob. 2 329690 -- -- 16.135,66 16.135,66 16.135,66 16.135,66 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 331569 -- -- 10.266,89 10.266,88 10.266,89 10.266,88 (-)Tecnomold S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 331630 -- -- 7.287,46 7.287,46 7.287,46 7.287,46 (-)Funivie Macugnaga Monte Rosa -S.P.A. In Liquidazione2.1c Ob. 2 331658 -- -- 7.380,96 7.380,96 7.380,96 7.380,96 (-)Nuova Astra Stampaggi S.R.L. - InLiquidazione2.1c Ob. 2 331778 -- -- 3.635,44 3.635,43 3.635,44 3.635,43 (-)Arancio Srl 2.1c Ob. 2 331901 -- -- 4.915,91 4.915,91 4.915,91 4.915,91 (-)I.M.P. Electronics Di Perotto Mario& C. S.A.S. - In Liquidazione2.1c Ob. 2 332197 -- -- 6.131,87 6.131,86 6.131,87 6.131,86 (-)Teknorubber S.R.L. 2.1c Ob. 2 332984 -- -- 28.593,92 28.593,92 28.593,92 28.593,92 (-)Pen-Matic Societa' AResponsabilita' Limitata In SiglaPen-Matic S.R.L.Cigliutti Di Gini Clau<strong>di</strong>o & C.S.N.C.2.1c Ob. 2 333023 -- -- 1.962,25 1.962,25 1.962,25 1.962,25 (-)2.1c Ob. 2 333046 -- -- 11.397,92 11.397,92 11.397,92 11.397,92 (-)Flores S.R.L. 2.1c Ob. 2 333315 -- -- 2.231,30 2.231,30 2.231,30 2.231,30 (-)Tool - Cad S.R.L. 2.1c Ob. 2 333464 -- -- 8.442,75 8.442,74 8.442,75 8.442,74 (-)NOTE50


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneBeneficiarioLinead'interventoID OLAFN° praticaInvestimentoammesso(concessione)Contributo erogatoQuota FESRQuotaNazionaleQuota FESRnon certificataSpesa esclusadalla certificazioneQuotaNazionalenoncertificataDe Min S.R.L. 2.1c Ob. 2 333523 -- -- 9.016,04 9.016,04 9.016,04 9.016,04 (-)Fla Acciai Inox S.P.A. InLiquidazione2.1c Ob. 2 333591 -- -- 14.661,05 14.661,04 14.661,05 14.661,04 (-)Sior Plast S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 333867 -- -- 4.236,28 4.236,28 4.236,28 4.236,28 (-)Fla Acciai Inox S.P.A. InLiquidazione2.1c Ob. 2 334036 -- -- 10.859,91 10.859,91 10.859,91 10.859,91 (-)Bormar Di Bortone Michele In<strong>di</strong>vle 2.1c Ob. 2 334060 -- -- 6.107,13 6.107,13 6.107,13 6.107,13 (-)Gi.Ti S.A.S. Di Larosa Domenico& C.2.1c Ob. 2 334130 -- -- 36.136,20 36.136,20 10.662,37 10.662,37 (-)(*)Faast S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 334237 -- -- 3.799,46 3.799,46 2.130,62 2.130,61 (-)(*)I.M.P. - S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 334386 -- -- 2.511,68 2.511,67 2.511,68 2.511,67 (-)Bormar Di Bortone Michele In<strong>di</strong>vle 2.1c Ob. 2 334608 -- -- 7.334,48 7.334,47 7.334,48 7.334,47 (-)Mari S.N.C. Di Vurchio Savino EC.R.P.M. Stampi S.R.L. InLiquidazione2.1c Ob. 2 335119 -- -- 3.338,48 3.338,48 3.338,48 3.338,48 (-)2.1c Ob. 2 335396 -- -- 12.274,32 12.274,32 12.274,32 12.274,32 (-)S.A.P. Executive Group S.R.L. 2.1c Ob. 2 335612 -- -- 2.788,62 2.788,62 2.788,62 2.788,62 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 335630 -- -- 10.469,11 10.469,10 10.469,11 10.469,10 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 335675 -- -- 18.127,59 18.127,58 18.127,59 18.127,58 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 335676 -- -- 6.682,55 6.682,55 6.682,55 6.682,55 (-)Tool - Cad S.R.L. 2.1c Ob. 2 335729 -- -- 18.553,28 18.553,28 18.553,28 18.553,28 (-)Osva Di In Galilea Barbara 2.1c Ob. 2 336686 -- -- 14.581,53 14.581,53 14.581,53 14.581,53 (-)Enerba Natura Spa 2.1c Ob. 2 336858 -- -- 5.387,74 5.387,74 5.387,74 5.387,74 (-)Villa 2008 S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 336990 -- -- 3.214,25 3.214,25 2.075,51 2.075,51 (-)(*)Eural Moulds S.A.S. Di Chia-BottoDavide E C. Siglabile EuralMoulds S.A.S.2.1c Ob. 2 337085 -- -- 8.740,95 8.740,94 173,17 173,17 (-)(*)Bormar Di Bortone Michele In<strong>di</strong>vle 2.1c Ob. 2 337195 -- -- 5.090,64 5.090,63 5.090,64 5.090,63 (-)Essebieffe S.R.L. - In Liquidazione 2.1c Ob. 2 337254 -- -- 7.645,02 7.645,02 7.645,02 7.645,02 (-)Fla Acciai Inox S.P.A. InLiquidazioneMachining Factory S.R.L. InLiquidazioneCo.S. Ter S.R.L. CostruzioneStampi Termoplastici In SiglaCo.S. Ter. S.R.L.2.1c Ob. 2 337257 -- -- 8.220,17 8.220,16 8.220,17 8.220,16 (-)2.1c Ob. 2 337326 -- -- 3.470,37 3.470,36 3.470,37 3.470,36 (-)2.1c Ob. 2 337685 -- -- 15.526,45 15.526,45 15.526,45 15.526,45 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 337811 -- -- 15.994,47 15.994,47 15.994,47 15.994,47 (-)Eurostampi S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 339674 -- -- 13.924,47 13.924,46 13.924,47 13.924,46 (-)Co.S. Ter S.R.L. CostruzioneStampi Termoplastici In SiglaCo.S. Ter. S.R.L.2.1c Ob. 2 339767 -- -- 25.234,69 25.234,68 25.234,69 25.234,68 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 340190 -- -- 11.802,88 11.802,88 11.802,88 11.802,88 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 340229 -- -- 12.449,84 12.449,84 12.449,84 12.449,84 (-)Macvetro S.R.L. 2.1c Ob. 2 340392 -- -- 1.481,28 1.481,27 1.481,28 1.481,27 (-)Sior Plast S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 340606 -- -- 18.089,91 18.089,91 18.089,91 18.089,91 (-)S.A.P. Executive Group S.R.L. 2.1c Ob. 2 340665 -- -- 5.100,57 5.100,56 5.100,57 5.100,56 (-)Bs1 Di Borello Stefano & C. S.A.S. 2.1c Ob. 2 340729 -- -- 12.954,88 12.954,88 12.954,88 12.954,88 (-)Tira Di Giraudo Daniele & C.S.A.S.2.1c Ob. 2 341065 -- -- 2.854,11 2.854,10 2.854,11 2.854,10 (-)Tecnowater Srl 2.1c Ob. 2 341283 -- -- 5.764,98 5.764,98 5.764,98 5.764,98 (-)Nuova Astra Stampaggi S.R.L. - InLiquidazione2.1c Ob. 2 341295 -- -- 4.028,34 4.028,33 4.028,34 4.028,33 (-)NOTE51


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneBeneficiarioLinead'interventoID OLAFN° praticaInvestimentoammesso(concessione)Contributo erogatoQuota FESRQuotaNazionaleQuota FESRnon certificataSpesa esclusadalla certificazioneQuotaNazionalenoncertificataCostat S.R.L. In Liquidazione 2.1c Ob. 2 341381 -- -- 8.541,91 8.541,91 8.541,91 8.541,91 (-)Tira Di Giraudo Daniele & C.S.A.S.2.1c Ob. 2 344241 -- -- 7.847,36 7.847,35 7.847,36 7.847,35 (-)Dil S.R.L. Contenitori Per Alimenti 2.1c Ob. 2 344499 -- -- 2.228,54 2.228,53 2.228,54 2.228,53 (-)Macvetro S.R.L. 2.1c Ob. 2 345267 -- -- 3.202,92 3.202,91 3.202,92 3.202,91 (-)BACK-OFFICE della Reggia DiVenaria Reale2.5a Ob.2 1 -- 9.184.104 4.592.052 3.214.436 4.592.052 3.214.436 (°)Litopack S.r.l. 2.2b PhO 5185 -- 500.000 175.000 175.000 175.000 175.000 (-)Finpiemonte S.p.a. 5.1a Ob.2 5 ---- 2.190.657 1.095.329 1.095.328 1.095.329 1.095.328 (-)Finpiemonte S.p.a. 5.1a Pho 5 ---- 448.689 224.345 224.344 224.345 224.344 (-)Arti Grafiche Giacone <strong>di</strong> FilippinoMaria Rosa e C. S.a.s.2.1D Pho 338 --- 3.615.199 250.000 250.000 224.723 224.723 ()Comune <strong>di</strong> Fabbrica Curone 2.5b Ob.2 643 --- 2.009.328 932.099 1.077.229 932.099 1.077.229 (-)New Team S.a.s. 2.4c Ob.2 9721 --- 59.500 10.358 19.392 10.358 19.392 ()Macondo S.a.s. 2.4c Ob.2 10222 --- 49.500 8.617 16.133 8.617 16.133 ()Max Porte d.i. 2.4c Ob.2 10297 --- 45.000 7.834 14.666 7.834 14.666 ()C.E.I. d.i. 2.4c Ob.2 10338 --- 56.250 9.792 18.333 9.792 18.333 ()Koral <strong>di</strong> Ciaccia Agostino d.i. 2.4c Ob.2 10359 ---- 16.640 2.897 5.423 2.897 5.423 ()Dieffe Porte d.i. 2.4c Ob.2 10363 ---- 30.200 5.257 9.843 5.257 9.843 ()Dataphone S.r.l. 2.4c Ob.2 10395 --- 43.750 7.616 14.259 7.616 14.259 ()Tecal <strong>di</strong> Agostino Domenico d.i. 2.4c Ob.2 10452 ---- 15.000 2.611 4.889 2.611 4.889 ()Tuttoporte <strong>di</strong> Morellato Fabrizio &C. S.a.s.2.4c Ob.210476---NOTE16.135 2.809 5.259 2.809 5.259 ()ITM Service S.n.c. 2.4c Ob.2 10702 --- 42.750 7.442 13.933 7.442 13.933 ()Major S.a.s. 2.4c Ob.2 10725 --- 25.000 4.352 8.148 4.352 8.148 ()Foto MZ d.i. 2.4c Ob.2 11270 --- 23.400 4.074 7.626 4.074 7.626 ()F.lli Parisi <strong>di</strong> Parisi Francesco eGiuseppe S.n.c.2.4c Ob.211292---44.250 7.703 14.422 7.703 14.422 ()Foto Ottica Castelli S.n.c. 2.4c Ob.2 11328 --- 37.128 6.463 12.101 6.463 12.101 ()A.D. Models d.i. 2.4c Ob.2 11476 --- 41.800 7.277 13.624 7.277 13.624 ()Vernilen S.a.s. 2.4c Ob.2 11597 --- 43.300 7.538 14.112 7.538 14.112 ()G.F.G. Ceramica S.a.s. 2.4c Ob.2 11605 --- 45.400 7.903 14.797 7.903 14.797 ()Jolie Maison S.a.s. 2.4c Ob.2 11845 --- 29.500 5.135 9.615 5.135 9.615 ()Linea Porte d.i. 2.4c Ob.2 11976 --- 20.000 3.482 6.518 3.482 6.518 ()Sport in Stock d.i. 2.4c Ob.2 12126 --- 44.800 7.799 14.601 7.799 14.601 ()Nuova Alba 82 S.r.l. 2.4c Ob.2 12337 --- 49.120 8.551 16.009 8.551 16.009 ()Red Erik <strong>di</strong> Buonamassa Tizianad.i.2.4c Ob.212559---45.000 7.834 14.666 7.834 14.666 ()Macondo S.a.s. 2.4c Ob.2 12844 --- 45.000 7.834 14.666 7.834 14.666 ()R.D.T. S.r.l. 2.4c Ob.2 12919 --- 49.435 8.606 16.112 8.606 16.112 ()Associazione Di VolontariatoSperanza Azzurra 20004.1a Ob.2 491 --- 4.000.000 1.600.675 2.399.325 115.267 172.779 (-) (*)TOTALE 13.496.564 14.108.314 10.332.804 9.755.941(*) Progetti parzialmente esclusi dalla certificazione <strong>finale</strong> (ren<strong>di</strong>contati per la quota <strong>di</strong> spesa ammissibile a seguitodel controllo) – va inteso che per tutti i progetti inseriti in tabella, dove non è presente questa nota, la spesa èstata totalmente esclusa dalla certificazione <strong>finale</strong>(̌) Il controllo si è concluso con esito positivo, pertanto il progetto è stato interamente certificato52


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione() Operazione mai certificata alla Commissione Europea, poiché non è mai stato erogato il contributo concesso albeneficiario (per rinuncia del beneficiario)MOTIVI PER I QUALI I PROGETTI SONO STATI ESCLUSI DALLA CERTIFICAZIONE FINALE:(°) Progetto escluso dalla certificazione <strong>finale</strong> a seguito del controllo DAS 2003 – per maggiori informazioni, si veda§ 5.1.2 del presente documento(+) Progetti esclusi dalla certificazione <strong>finale</strong> a seguito del controllo DG REGIO 2007 – per maggiori informazioni, siveda § 5.1.2 del presente documento(-) Progetti esclusi dalla certificazione <strong>finale</strong> a seguito <strong>di</strong> ulteriori controlli regionali effettuati dopo settembre 2010() Progetto revocato perché il beneficiario ha cessato le proprie attività entro cinque anni dalla data <strong>di</strong> concessionedel contributo comunitario: sono state escluse dalla certificazione <strong>finale</strong> le somme recuperate dall’AdG a seguitodella conclusione della procedura fallimentare. E’ stata certificata la quota non recuperata a seguito del ripartodelle risorse effettuato a conclusione della procedura fallimentare - richiesta ai sensi dell'art. 5.2 e come dadecisioni C(2010) 9368 e 9247.() Progetti esclusi dalla certificazione <strong>finale</strong> dall’AdG perché sono in corso proce<strong>di</strong>menti giu<strong>di</strong>ziari o amministrativi(questi progetti erano presenti nella tabella 7.4 nella prima versione del <strong>Rapporto</strong> Finale)53


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione3.5 Pagamenti ricevuti dalla Commissione EuropeaFermo restando l’erogazione del primo anticipo (avvenuto regolarmente all’approvazione delprogramma), rammentato che la prima certificazione è stata trasmessa in anticipo rispetto allarelativa scadenza (entro 18 mesi dalla data <strong>di</strong> approvazione del programma pena il <strong>di</strong>simpegnodell’acconto del 7%, come previsto dall’art. 32 del Reg. 1260/99), nel corso dell’attuazione sonostate effettuate 17 certificazioni, come sinteticamente rappresentato nel seguente prospetto.Prospetto riassuntivo degli acconti accertati in entrataProgr.AccontiRichieste della <strong>Regione</strong>Pagamenti della CommissioneData Importo (a) Data (b) (a) (c)ImportoAnticipo -- -- 10/04/2002 34.201.976,001 28/02/2003 107.484,00 28/02/2003 107.484,002 12/08/2003 19.861.318,58 12/08/2003 19.822.401,723 21/10/2003 31.615.534,92 21/10/2003 31.120.977,154 15/07/2004 28.495.675,84 15/07/2004 28.472.274,005 22.10.2004 62.466.563,29 22/10/2004 62.442.355,036 29/04/2005 36.248.204,26 29/04/2005 36.248.203,827 31/08/2005 52.007.184,81 31/08/2005 44.002.024,198 14/11/2005 31.238.112,48 14/11/2005 22.355.951,219 31/03/2006 36.479.812,06 31/03/2006 27.084.807,3710 05.09.2006 63.806.934,65 05/09/2006 55.744.239,1811 15/11/2006 26.840.381,04 15/11/2006 19.404.260,3412 24/04/2007 33.200.751,32 24/04/2007 26.478.878,5613 26/07/2007 28.014.367,43 26/07/2007 19.863.372,8914 04/10/2007 18.767.798,72 04/10/2007 18.719.760,3315 03/12/2007 21.739.226,75 03/12/2007 15.533.798,6016 15/04/2008 24.092.114,75 15/04/2008 16.018.655,0317 03/07/2008 23.398.879,93 03/07/2008 6.646.372,09TOTALE -- -- -- 484.267.791,51(a) Le <strong>di</strong>fferenze tra la richiesta e gli importi riconosciuti dalla Commissione sono state inizialmente legate alla presenza <strong>di</strong> importic.d. post Barnier, mentre in relazione alle ultime certificazioni vi erano misure “splafonate” (con spesa superiore allecorrispondenti <strong>di</strong>sponibilità ufficiali – la flessibilità è solo sulla certificazione <strong>finale</strong>), mentre in relazione all’ultima certificazionela Commissione ha plafonato al 95% complessivo l’erogazione, in base al tetto fissato per gli anticipi dall’art. 32 delRegolamento 1260/99.(b) La data in<strong>di</strong>cata è quella <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>to del versamento sui conti della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> presso la Banca d’Italia. Fonte: SistemaInformativo Ragioneria Generale dello Stato (SIRGS).(c)Gli importi in<strong>di</strong>cati sono quelli <strong>di</strong> competenza del DOCUP, al lordo cioè delle compensazioni effettuate in occasione degliacconti 8°, 9° e 13°.Le operazioni effettuate hanno consentito <strong>di</strong> evitare sempre e con largo margine il rischio <strong>di</strong>“<strong>di</strong>simpegno automatico” (essendo state le relative soglie conseguite me<strong>di</strong>amente con 6 mesi <strong>di</strong>anticipo rispetto alle corrispondenti scadenze).Va anzi rammentato come, in funzione della efficienza della struttura preposta all’attuazione, ilivelli qualitativi e quantitativi raggiunti hanno consentito <strong>di</strong> maturare nel 2004 contributicomunitari e nazionali (cui si sono aggiunti anche contributi regionali) legati alla “premialità” <strong>di</strong>metà percorso. Alla luce <strong>di</strong> quanto sopra ed in base alla simulazione effettuata per il calcolo deicontributi complessivamente maturati (cfr. § 3.1), la richiesta <strong>di</strong> saldo viene formulata nellamisura <strong>di</strong> 25.487.778,50 €.54


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione3.6 Pagamenti ricevuti dallo StatoPer quanto riguarda l’altro – parallelo – circuito primario (Stato/<strong>Regione</strong>) relativo alla quotastatale (a valere sul FdR ex lege 183/87), sono stati applicati meccanismi coincidenti con quellicomunitari, pur se non sempre le erogazioni sono avvenute in modo coerente 47 con quelli relativiai contributi comunitari, per cui sarebbero dovuti essere accertati in entrata importi pari al 95%delle somme <strong>di</strong>sponibili da piano finanziario, ma per effetto dei calcoli effettuati dal Ministero, lesomme complessivamente riconosciute sono inferiori e rappresentano solamente il 92,79% delle<strong>di</strong>sponibilità da piano. La <strong>di</strong>fferenza sarà appianata con l’erogazione del saldo.(a)(b)Prospetto riassuntivo degli acconti accertati in entrataProgr.Richieste della <strong>Regione</strong>Pagamenti del MinisteroAcconti Data Importo (a) Data (b) Importo (a)Anticipo -- -- 10/04/2002 24.875.883,001 28/02/2003 72.729,44 28/02/2003 72.729,442 12/08/2003 16.449.728,38 12/08/2003 16.449.728,383 21/10/2003 25.392.398,61 21/10/2003 25.392.398,614 15/07/2004 28.002.856,45 15/07/2004 27.757.178,345 22.10.2004 51.568.763,39 22/10/2004 51.568.763,396 29/04/2005 31.529.196,16 29/04/2005 31.529.196,167 31.08.2005 44.234.326,38 31/08/2005 37.168.407,788 14/11/2005 19.904.775,73 14/11/2005 19.904.775,739 31/03/2006 31.210.270,79 31/03/2006 31.210.270,7910 05/09/2006 47.044.082,01 05/09/2006 40.013.948,9811 15/11/2006 16.682.716,05 15/11/2006 16.682.716,0512 24/04/2007 30.466.319,96 24/04/2007 24.366.844,1213 26/07/2007 25.212.005,81 26/07/2007 18.365.066,2814 04/10/2007 15.465.049,25 04/10/2007 15.001.875,3915 03/12/2007 18.555.894,05 03/12/2007 13.357.851,0616 15/04/2008 21.057.596,13 15/04/2008 14.112.695,3417 03/07/2008 19.151.928,09 03/07/2008 9.197.347,09TOTALE -- -- -- 417.027.675,93Le <strong>di</strong>fferenze tra la richiesta e gli importi riconosciuti dal Ministero sono in parte legate parzialmente alle riduzioni operate dallaCommissione per le singoli erogazioni, ma anche ad un metodo <strong>di</strong> calcolo non sempre chiaro e coerente con le lineeprogrammatiche. Allo stato attuale, le somme complessivamente accertate sono pari al 92,79% contro il 95% erogato dallaCommissione.La data in<strong>di</strong>cata è quella <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>to del versamento sui conti della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> presso la Banca d’Italia. Fonte: SIRGS.Alla luce <strong>di</strong> quanto sopra ed in base alla simulazione effettuata per il calcolo dei contributicomplessivamente maturati (cfr. § 3.1), la richiesta <strong>di</strong> saldo sarà formulata nella misura <strong>di</strong>32.413.438,07 €.47Basti citare l’attuale scostamento: mentre la Commissione ha riconosciuto il massimo (95% complessivo includendo l’anticipoiniziale), sinora risultano erogati dal Ministero solamente il 92,8% delle somme complessivamente a carico dello Stato (a valeresul FdR ex lege 183/87).55


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4 STATO DI AVANZAMENTO DEGLI ASSI PRIORITARI E DELLEMISUREIl DOCUP è articolato in 5 Assi prioritari <strong>di</strong> intervento che rappresentano le strategie <strong>di</strong> sviluppoin<strong>di</strong>viduate per il periodo <strong>di</strong> programmazione 2000-2006, e più precisamente:Asse 1 – “Internazionalizzazione”;Asse 2 – “Qualificazione e sostegno <strong>di</strong> sistema”;Asse 3 – “Sviluppo locale e valorizzazione del territorio”;Asse 4 – “Coesione sociale”;Asse 5 – “Assistenza Tecnica”, propedeutico all’attuazione dell’intero Programma.Il programma non ha subito mo<strong>di</strong>fiche strutturali nel corso della sua attuazione, anche se con lariprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo è stata introdotta la misura 3.4.Viene <strong>di</strong> seguito riportato lo stato <strong>di</strong> attuazione <strong>di</strong> ciascun Asse e <strong>di</strong> ciascuna Misura.In relazione all’attuazione complessiva del Programma, gli interventi realizzati sonosinteticamente rappresentati nei seguenti prospetti che in<strong>di</strong>cano – per tipologia <strong>di</strong> interventi – ilnumero <strong>di</strong> progetti realizzati, la relativa spesa totale a carico dei beneficiari finali e lacorrispondente spesa me<strong>di</strong>a.N° progetti Ob 2 Ph. O TOTALEImprese 7.943 1.330 9.273Infrastrutture 846 261 1.107Azioni sistema 225 133 358TOTALE 9.014 1.724 10.738Spesa totale realizzata (in €) Ob 2 Ph. O TOTALEImprese 327.818.496,51 76.114.152,38 403.932.648,89Infrastrutture 608.433.215,82 140.349.092,98 748.782.308,80Azioni sistema 174.912.989,94 43.374.826,38 218.287.816,32TOTALE 1.111.164.702,27 259.838.071,74 1.371.002.774,01Spesa me<strong>di</strong>a (in €) Ob 2 Ph. O TOTALEImprese 41.271 57.229 43.560Infrastrutture 719.188 537.736 676.407Azioni sistema 777.391 326.127 609.743TOTALE 123.271 150.718 127.678Il programma ha registrato una buona performance complessiva sia in termini finanziari sia inrelazione al significativo numero <strong>di</strong> progetti finanziati (oltre 10.500) e soprattutto in relazione allesomme complessivamente “movimentate” sul territorio.Come evidenziato nel seguente prospetto, il programma ha trovato un’attuazione equilibrata inrelazione alle tre tipologie <strong>di</strong> interventi previsti e cioè: 48• Aiuti alle imprese (29,46%);• Infrastrutture (54,62%);• Azioni <strong>di</strong> sistema 49 (15,92%).4849I dati riportati fra parentesi riportano le relative incidenze rispetto al programma originario.Per Azioni <strong>di</strong> Sistema si intendono i progetti strategici attuati <strong>di</strong>rettamente dall’Amministrazione regionale che hanno avuto unimpatto in tutto il territorio piemontese (es. Banda larga, Promozione del <strong>Piemonte</strong> all’estero)56


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneObiettivo 2Disponibilità costo certificato %Imprese 318.942.000,00 327.818.496,51 102,78%Infrastrutture 582.988.114,00 608.433.215,82 104,36%Azioni <strong>di</strong> sistema 172.049.583,00 174.912.989,94 101,66%TOTALE 1.073.979.697,00 1.111.164.702,27 103,46%Phasing OutDisponibilità costo certificato %Imprese 76.465.560,00 76.114.152,38 99,54%Infrastrutture 119.613.262,00 140.349.092,98 117,34%Azioni <strong>di</strong> sistema 20.915.148,00 43.374.826,38 207,38%TOTALE 216.993.970,00 259.838.071,74 119,74%TOTALEDisponibilità costo certificato %Imprese 395.407.560,00 403.932.648,89 102,16%Infrastrutture 702.601.376,00 748.782.308,80 106,57%Azioni <strong>di</strong> sistema 192.964.731,00 218.287.816,32 113,12%TOTALE 1.290.973.667,00 1.371.002.774,01 106,20%Come si potrà notare, il livello <strong>di</strong> realizzazione risulta in tutti i casi superiore al costoprogrammato, con la sola eccezione degli interventi rivolti alle PMI nelle aree in Phasing Out,che hanno registrato un livello <strong>di</strong> attuazione pari al 99,54% (prossimo dunque al 100%). Vaevidenziato come il dato relativo alle azioni <strong>di</strong> sistema realizzate nelle aree Phasing Out sianotevolmente influenzato dal “plafonamento”, stabilito in fase <strong>di</strong> programmazione, delle sommedel relative al progetto RUPAR/Wi-Pie, per il quale erano state messe a <strong>di</strong>sposizione risorseridotte – e decisamente inferiori alle esigenze e potenzialità – a causa delle limitate <strong>di</strong>sponibilitàfinanziarie del programma al momento della riprogrammazione.Il livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione appare sostanzialmente equilibrato, nonostante la recente crisieconomica congiunturale, che ha colpito in modo particolare il settore produttivo, riducendo <strong>di</strong>molto il livello <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contabilità dei progetti rivolti alle imprese, i cui risultati sarebbero anchepotuti essere migliori. L’AdG ha deciso infatti <strong>di</strong> certificare solo le posizioni totalmente delineate,escludendo dalla ren<strong>di</strong>contazione i progetti soggetti ad un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> revoca stabilito aseguito del mancato rispetto del vincolo <strong>di</strong> mantenimento delle operazioni <strong>di</strong> cui all’art. 30 delReg. (CE) n. 1260/99 o a seguito dei controlli <strong>di</strong> primo e <strong>di</strong> secondo livello. L’AdG ha esclusodalla certificazione <strong>finale</strong> tutti quei progetti revocati a seguito dell’avvio <strong>di</strong> procedure concorsuali(es. fallimento, concordato preventivo, scioglimento e liquidazione, cessazione) per i quali non èancora definito l’importo recuperabile e, conseguentemente, l’importo a per<strong>di</strong>ta. Risultano inveceinseriti nella certificazione <strong>finale</strong> quei progetti revocati (otto) a causa dell’avvio <strong>di</strong> procedureconcorsuali entro cinque anni dalla data <strong>di</strong> concessione dell’agevolazione per i quali è già statoconcluso il proce<strong>di</strong>mento fallimentare ed è stato effettuato il riparto delle risorse (in questi casil’AdG ha certificato l’importo a per<strong>di</strong>ta) 50 .Tale scelta è stata consentita dall’ottimo livello <strong>di</strong> realizzazione complessivo del programma,raggiunto soprattutto grazie alla spesa registrata dalle linee infrastrutturali 51 , che hannoregistrato un’ottima risposta da parte degli attori presenti sul territorio (in particolare Comuni,Province, Comunità Montane). In tal senso il programma ha agito da “volano economico”,risultando al contempo il primo freno alla crisi.5051Gli otto progetti in questione sono riportati nell’Allegato 2 (Tabella delle irregolarità) della Relazione dell’Autorità <strong>di</strong> ControlloLe linee infrastrutturali più performanti, che hanno contribuito in misura maggiore a realizzare un ottimo livello <strong>di</strong> spesacomplessiva del programma, sono state la misura 2.3, la linea 3.1a e la misura 3.2, che verranno ampiamente descritte nellespecifiche schede <strong>di</strong> misura del presente capitolo57


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneIl livello <strong>di</strong> spesa raggiunto complessivamente dal programma risulta ripartito in modoabbastanza omogeneo, anche in relazione agli Assi prioritari <strong>di</strong> intervento, ed è lievementesuperiore al 106% (ca. 103,5% nelle aree Ob. 2 e 119,7% in Phasing Out). A livello analitico <strong>di</strong>Asse la spesa realizzata è stata in tutti i casi superiore al 95-96% con la sola eccezionedell’Asse 4 in aree Ob. 2 (fermo al 90,9%), e dell’Asse 5 “Assistenza Tecnica” (86%)propedeutico all’attuazione del Programma, il cui livello <strong>di</strong> attuazione non ha comunqueminimamente intaccato la realizzazione del programma nel suo complesso.Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiObiettivo2PhasingOutTOTALEDOCUPA B C=B/A*100 D E=D/A*100Asse 1 102.333.333,00 98.598.403,63 96,35% 98.598.403,63 96,35%Asse 2 525.738.096,00 556.390.924,99 105,83% 553.932.552,64 105,36%Asse 3 368.538.114,00 390.308.207,48 105,91% 388.844.208,44 105,51%Asse 4 64.142.000,00 58.303.114,16 90,90% 58.303.114,16 90,90%Asse 5 13.228.154,00 11.486.423,40 86,83% 11.486.423,40 86,83%TOTALE 1.073.979.697,00 1.115.087.073,66 103,83% 1.111.164.702,27 103,46%Asse 1 13.750.000,00 13.100.256,99 95,27% 13.100.256,99 95,27%Asse 2 127.661.393,00 152.236.990,88 119,25% 152.210.541,86 119,23%Asse 3 62.075.211,00 76.650.217,38 123,48% 76.650.217,38 123,48%Asse 4 10.842.218,00 15.678.796,30 144,61% 15.678.796,30 144,61%Asse 5 2.665.148,00 2.198.259,21 82,48% 2.198.259,21 82,48%TOTALE 216.993.970,00 259.864.520,76 119,76% 259.838.071,74 119,74%Asse 1 116.083.333,00 111.698.660,62 96,22% 111.698.660,62 96,22%Asse 2 653.399.489,00 708.627.915,87 108,45% 706.143.094,50 108,07%Asse 3 430.613.325,00 466.958.424,86 108,44% 465.494.425,82 108,10%Asse 4 74.984.218,00 73.981.910,46 98,66% 73.981.910,46 98,66%Asse 5 15.893.302,00 13.684.682,61 86,10% 13.684.682,61 86,10%TOTALE 1.290.973.667,00 1.374.951.594,42 106,51% 1.371.002.774,01 106,20%Per quanto riguarda i progetti più significativi e rappresentativi tra quelli realizzati nell’ambito delProgramma, vanno enunciati:• gli interventi legati al progetto <strong>di</strong> recupero della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale (linee 2.5a e3.2) – che sempre più si va proponendo come elemento <strong>di</strong> forte attrazione turistica sia alivello regionale, sia a livello nazionale;• i Progetti Integrati d’Area (linea 3.1a) che costituiscono una delle prime esperienze <strong>di</strong>progetti integrati sul territorio regionale;• il progetto <strong>di</strong> informatizzazione della <strong>Regione</strong> (progetto RUPAR/Wi-Pie 52 – linea 2.4b);• l’azione <strong>di</strong> sistema sviluppata da “DIADI” nell’ambito della linea 2.4a nel settore della<strong>di</strong>ffusione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico a favore delle PMI.L’AdG ha deciso <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re la descrizione del progetto <strong>di</strong> recupero della Reggia <strong>di</strong> VenariaReale e del progetto DIADI nell’allegato 6 del presente <strong>Rapporto</strong> (“Best Practice”).In merito alle schede specifiche <strong>di</strong> misura si precisa quanto segue.Per quanto riguarda la decorrenza della spesa, per l’intero programma, la data <strong>di</strong> inizioammissibilità è fissata al 27/11/2000, 53 con la sola eccezione della misura 3.4 – introdotta a5253Il progetto RUPAR/WI-PIE ha dotato la <strong>Regione</strong> <strong>di</strong> una dorsale per la banda larga, con lo scopo <strong>di</strong> contrastare il <strong>di</strong>gital <strong>di</strong>videData in cui il DOCUP <strong>Piemonte</strong> è stato <strong>di</strong>chiarato ricevibile dalla Commissione Europea.58


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneseguito della riprogrammazione interme<strong>di</strong>a e della <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse integrative legate allapremialità – per la quale la data <strong>di</strong> inizio ammissibilità è fissata al 17/05/2004.Per quanto riguarda il completamento <strong>di</strong> progetti avviati con la precedente programmazione, visono alcuni lotti complementari rispetto a quelli finanziati nel precedente periodo <strong>di</strong>programmazione, relativi alla Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale (<strong>di</strong> cui alle linee 2.5a e 3.2). Nelle schede<strong>di</strong> misura tale tipologia <strong>di</strong> interventi viene menzionata nello specifico paragrafo B2, mentre per ildettaglio si rinvia al paragrafo 5.10.4, relativo ai gran<strong>di</strong> progetti.Come segnalato nel § 3.3, il Margine Lordo <strong>di</strong> Autofinanziamento (MLA) è stato calcolato pertutti gli interventi infrastrutturali generatori <strong>di</strong> entrate ed in particolare sono stati controllati ilrispetto del NON sovrafinanziamento, 54 e del limite previsto dall’art. 29 comma 4 punto b) ii) delReg. (CE) 1260/99 55 per gli interventi aventi “entrate nette consistenti”. 56Le verifiche effettuate hanno consentito <strong>di</strong> riscontrare alcuni interventi delle misure 2.3 e 3.2 eun intervento della linea 4.1a, per i quali il contributo FESR è stato ridotto al 25% (3 casi),mentre per altri 6 casi, aventi un MLA compreso tra 20 e 25%, il relativo contributo – previstonella misura dell’80% – è stato ricondotto a complemento del MLA.Nei prospetti B1 delle schede dei singoli Assi e delle misure, per quanto riguarda il dato relativoai pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009, si evidenzia la scelta regionale <strong>di</strong> escludere siadai singoli prospetti sia, ovviamente, dalla certificazione della spesa, tutte le situazioni non deltutto delineate, vale a <strong>di</strong>re tutte le spese revocate per le quali non è ancora conclusal’operazione <strong>di</strong> recupero. In particolare, per quanto riguarda le linee <strong>di</strong> intervento rivolte alleimprese sono escluse – restando a totale carico della <strong>Regione</strong> salvo successivi recuperi parzialio totali – tutte le posizioni revocate per le quali il recupero è ancora in corso (quali ad esempiofallimenti aperti, concordati preventivi non conclusi, proce<strong>di</strong>menti vari, ricorsi al TAR, fallimentinon insinuati in quanto scoperti in ritardo, 57 nonché ovviamente le posizioni iscritte a ruolo e lerateizzazioni 58 ).Restano invece ren<strong>di</strong>contati – oltre ovviamente alle posizioni la cui spesa è totalmenteammissibile – i fallimenti la cui procedura <strong>di</strong> recupero è conclusa (per questi ultimi gli importiren<strong>di</strong>contati sono relativi alla sola quota non recuperata) 59 e le quote non recuperate neipochissimi casi perfezionati <strong>di</strong> proposta transattiva accettati dall’AdG.Tra i progetti non conclusi, si registrano tre interventi rivolti alle imprese, tutti relativi alla linea 2.1A (co-finanziamento della L. 488/92) gestita dal MISE, per i quali è stata redatta la specificascheda prevista dall’allegato 5 del presente <strong>Rapporto</strong>. Per quanto riguarda le infrastrutture, sievidenzia che tutti gli interventi certificati sono conclusi ed operativi, con l’eccezione <strong>di</strong> dueprogetti – entrambi relativi al Sistema delle Residenze Sabaude ren<strong>di</strong>contati su due <strong>di</strong>verse linee(2.5A e 3.2). Anche per questi due interventi è stata redatta la specifica scheda previstadall’allegato 7.5. Per tutti i progetti non conclusi la <strong>Regione</strong> si impegna a comunicare entro i dueanni successivi alla ren<strong>di</strong>contazione – e cioè entro il 30/09/2012 – gli sviluppi del caso.In relazione al prospetto B1 delle schede <strong>di</strong> misura, si precisa inoltre che gli impegni coincidonocon i pagamenti in quanto il sistema <strong>di</strong> monitoraggio nazionale prevede che i dati storici degliimpegni siano ricondotti al dato effettivamente realizzato (pagamento <strong>finale</strong> del beneficiario<strong>finale</strong>) al momento della chiusura e della validazione definitiva dei singoli progetti. Questa regola545556575859Con quota a carico dei beneficiari finali pari almeno al corrispondente MLA.Contributo FESR massimo del 25%.Come definito dal considerando (40) del Reg. (CE) 1260/99 e quin<strong>di</strong> con entrate pari o superiori al 25% dell’investimento.Si tratta peraltro <strong>di</strong> poche posizioni prevalentemente del periodo <strong>di</strong> avvio durante il quale non era ancora stato attivato ilmeccanismo <strong>di</strong> verifica cadenzata (su base trimestrale) dello stato delle imprese. Tale sistema adottato successivamente dalla<strong>Regione</strong> rappresenta indubbiamente una “best practice” amministrativa.Pur non essendo del tutto certi dell’effettivo rientro delle somme totali.Si precisa che queste posizioni sono puntualmente in<strong>di</strong>viduate nella “Tabella riassuntiva delle Irregolarità” allegata allaDichiarazione <strong>di</strong> Chiusura presentata dall’Autorità <strong>di</strong> Controllo59


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionegenerale trova un’unica eccezione relativa ai progetti non conclusi. In questi casi gli impegniregistrati sono quelli storicamente ammessi, mentre i pagamenti sono quelli sostenuti entro iltermine del 30/06/2009. Quest’ultimo gruppo <strong>di</strong> interventi si caratterizza per la presenza dellacorrispondente scheda “progetto non concluso” nell’allegato 5 del presente <strong>Rapporto</strong>.Per quanto riguarda gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione e <strong>di</strong> risultato delle misure <strong>di</strong> aiuto, i dati sonostati raccolti attraverso un questionario <strong>finale</strong>, attivato per il monitoraggio <strong>di</strong> alcuni dati non gestitinella fase <strong>di</strong> presentazione ed approvazione dei progetti. Il livello <strong>di</strong> risposte registrate è statosod<strong>di</strong>sfacente.Per quanto riguarda, invece, gli in<strong>di</strong>catori d’impatto, l’AdG si è trovata in <strong>di</strong>fficoltà nella lororaccolta a causa della scelta, effettuata in occasione dell’ultima riprogrammazione finanziaria(avvenuta nel 2007), <strong>di</strong> rinviare la revisione e l’adeguamento della batteria <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori all’ultimariprogrammazione finanziaria, prevista entro la scadenza per il perfezionamento della spesa. Lascelta <strong>di</strong> non sottoporre a revisione gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto previsti dal CdP già nel 2007 si èrivelata errata in quanto la flessibilità finanziaria riconosciuta recentemente dalla Commissione 60ha reso inutile la riprogrammazione finanziaria pre-consuntiva, causando <strong>di</strong> fatto il congelamentodella precedente batteria. Si è quin<strong>di</strong> ritenuto – anche grazie alla collaborazione con il ValutatoreIn<strong>di</strong>pendente (sebbene avesse terminato il suo incarico) – <strong>di</strong> procedere alla semplificazionedella batteria <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori contenuta nel CdP, giu<strong>di</strong>cata eccessivamente ampia e non semprerappresentativa delle azioni del programma. Sono stati selezionati gli in<strong>di</strong>catori più significativied effettivamente reperibili in serie storiche aggiornate con documentazione statistica adeguataai bisogni.A livello <strong>di</strong> Asse, viene illustrato il conseguimento dei risultati ottenuti utilizzando gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>impatto rappresentativi delle attività sviluppate all’interno delle <strong>di</strong>verse misure dell’Asse stesso.Gli stessi in<strong>di</strong>catori sono quin<strong>di</strong> ripetuti – in base alle corrispondenti “<strong>di</strong>stribuzioni” evidenziatenei prospetti riepilogativi a livello <strong>di</strong> Asse – nei prospetti C3 relativi alle singole misure.Comunque, su richiesta del rappresentante della Commissione formulata in sede <strong>di</strong> Comitato <strong>di</strong>Sorveglianza del 16/06/2010, in occasione della presentazione del RFE per la relativaapprovazione come da Regolamento Comunitario, è stato concordato <strong>di</strong> elaborare – in annessoal presente RFE – un documento che riportasse tutti gli in<strong>di</strong>catori presenti nel CdP.60Decisione della Commissione Europea C(2009) 960 del 11/02/200960


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.1 Asse 1A. DESCRIZIONEAsse:Brevedescrizione:InternazionalizzazioneL’Asse prevede un insieme <strong>di</strong> interventi atti a collegare il sistema <strong>Piemonte</strong> alle retiinternazionali della produzione e dei servizi. E’ articolato in due misure, ciascunadelle quali prevede 2 linee <strong>di</strong> intervento.L’Asse 1 “Internazionalizzazione” è stato ideato per favorire l’apertura all’esterno del sistema<strong>Piemonte</strong> e si è concretizzato in azioni volte a <strong>di</strong>ffondere una nuova immagine regionaleall’estero (linea 1.1a), meno legata al binomio Fiat – <strong>Piemonte</strong>, a promuovere i prodottipiemontesi e lo scambio commerciale con il resto del mondo (linea 1.1b), ad attrarre sul territorioinvestimenti esteri (linea 1.2b) e a favorire la penetrazione sui mercati esteri delle PMI,attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche <strong>di</strong> carattere internazionale (linea 1.2a).A consuntivo, risultano realizzati 1.691 interventi, come evidenziato nel seguente prospetto cheriporta anche il dettaglio per tipologia, assieme alle corrispondenti spese dei beneficiari finali(totali nonché specifici <strong>di</strong> area).Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEimprese 1.271 202 1.473 42.234.318,77 7.350.593,90 49.584.912,67azioni sistema 148 70 218 56.364.084,86 5.749.663,09 62.113.747,95TOTALE 1.419 272 1.691 98.598.403,63 13.100.256,99 111.698.660,62B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 102.333.333,00 41.000.000,00 61.333.333,00 0,00Ph. Out 13.750.000,00 5.150.000,00 8.600.000,00 0,00TOTALE 116.083.333,00 46.150.000,00 69.933.333,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 102.333.333,00 98.598.403,63 96,35% 98.598.403,63 96,35%Ph. Out 13.750.000,00 13.100.256,99 95,27% 13.100.256,99 95,27%TOTALE 116.083.333,00 111.698.660,62 96,22% 111.698.660,62 96,22%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioTutte le misure dell’Asse hanno avuto regolare attuazione, anche se il livello consuntivo <strong>di</strong>realizzazione finanziaria risulta – sia pure in maniera contenuta – inferiore alle somme<strong>di</strong>sponibili.Ciò in relazione ad economie parziali della misura 1.1 e della linea 1.2 a. Per contro, ha trovatopiena attuazione la linea 1.2 b, caratterizzata da un singolo progetto gestito a titolarità regionale.L’Asse 1, assieme all’Asse 4, è stato uno dei meno performanti – sia pure con un livellocontenuto <strong>di</strong> risorse residue – anche in relazione al numero modesto <strong>di</strong> misure e linee presenti,61


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneche non ha consentito l’assorbimento integrale delle risorse <strong>di</strong>sponibili all’interno dell’Assestesso. Le somme in gioco sono comunque ridotte: in effetti, l’Asse 1 costituiva solamente il 9%dell’intero programma e le relative economie sono state facilmente assorbite nell’ambito degliAssi 2 e 3, risultati maggiormente performanti, e le cui dotazioni finanziarie risultavanonettamente superiori.Per tutte le misure dell’Asse la decorrenza delle spese era fissata al 27/11/2000 – data <strong>di</strong>ricevibilità del DOCUP <strong>Piemonte</strong> – mentre nessuna misura registra la realizzazione <strong>di</strong>infrastrutture generatrici <strong>di</strong> entrate nette, né il completamento <strong>di</strong> progetti iniziati nel precedenteperiodo <strong>di</strong> programmazione.C. INDICATORIA livello <strong>di</strong> Asse, vengono trattati solo gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto, in quanto quelli <strong>di</strong> realizzazionefisica e <strong>di</strong> risultato sono conseguenze degli interventi specifici legati all’attuazione delle singolemisure.Come segnalato nell’introduzione al capitolo 4, la batteria degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto è statariformulata ai fini della loro semplificazione, in relazione alle tipologie <strong>di</strong> intervento previstenell’ambito dei singoli Assi ed anche dell’effettiva <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una serie statistica congrua edocumentabile.Nel seguente prospetto vengono quin<strong>di</strong> riepilogati i <strong>di</strong>versi in<strong>di</strong>catori, utili alla valutazione deirisultati dell’Asse 1 con l’in<strong>di</strong>cazione delle misure e/o linee <strong>di</strong> intervento per le quali sonorappresentativi.AsseMisure<strong>di</strong> pertinenza1.1(a e b)In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoIncremento del rapporto export/PIL % 30,2 (a) n.p. +2% - 1,2% (2007)Incremento dei prodotti piemontesi suimercati esteri% 30.049 n.p. +3%+26,24 (2008)-1,34% (2009)Incremento dell’occupazione nel turismo % N° 65.800 (c) n.p. +2% +30,3% (2009)1(a)(b)(c)(d)(e)(f)1.2(a e b)Incremento delle presenze turisticheestere in <strong>Piemonte</strong>% N° 3.686.669 n.p. +3%+3,5% (2009)+33,7% (2006)Incremento degli investimenti esteri in<strong>Piemonte</strong> (d) % 1,5 (d) n.p. +10% (d) +15,7% (2008)Incremento dell’occupazione (e) % 60,0% (e) n.p. +3% (e) +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (f) % 50,5% (f) n.p. +5% (f) +13,0% (2008)Il dato <strong>di</strong> riferimento contenuto nel CdP era <strong>di</strong> 29,4 M€, ma è stato adeguato in base alla serie <strong>di</strong>sponibile.Il dato <strong>di</strong> riferimento contenuto nel CdP era <strong>di</strong> 30.049 M€, ma è stato adeguato in base alla serie <strong>di</strong>sponibile.Il dato <strong>di</strong> riferimento contenuto nel CdP era <strong>di</strong> 58.025 addetti, ma è stato adeguato in base alla serie <strong>di</strong>sponibile.Dato espresso in % del PIL. Il dato storico era espresso in M€ (6.083,4). L’obiettivo resta comunque valido.Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Per quanto riguarda il primo in<strong>di</strong>catore (incremento del rapporto export/PIL), si segnala unacostante <strong>di</strong>minuzione dell’incidenza delle esportazioni piemontesi sul PIL regionale: si passainfatti da un’incidenza del 30,2% nel 2000 ad un’incidenza del 27,5% nel 2005. Il dato registrauna leggera ripresa nei due anni successivi, tornando a valori vicini al 30% (29% nel 2006 e29,8% nel 2007). L’obiettivo <strong>di</strong> aumentare l’incidenza delle esportazioni rispetto al PIL regionalenon è stato dunque raggiunto; il risultato tuttavia non rappresenta il fallimento degli obiettivi62


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionedell’Asse 1 e più in generale della strategia dell’Amministrazione regionale <strong>di</strong> aprire il sistemaregionale al resto del mondo, perché gli altri in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto riportati nella tabella registranovalori molto positivi.In relazione alla penetrazione dei prodotti piemontesi sui mercati esteri, si sono registrati datimolto incoraggianti per tutto il periodo <strong>di</strong> programmazione del DOCUP (+26,24% nel 2008);soltanto nel 2009 si è invertita la tendenza (-1,34%), a causa della crisi economica che hacolpito sia il sistema piemontese, sia i principali partner verso cui il <strong>Piemonte</strong> esporta i propriprodotti (quali ad esempio Francia e Germania). Va tuttavia rilevato che la contrazione registratanella regione risulta analoga a quella nazionale, tanto che il <strong>Piemonte</strong> mantiene sempre lapropria posizione nella graduatoria nazionale (quarta regione esportatrice).Molto più <strong>di</strong>namica è stata la variazione dei due successivi in<strong>di</strong>catori legati al turismo, settoreche ha fortemente beneficiato dell’evento olimpico del 2006. In effetti, entrambi gli in<strong>di</strong>catori(incremento degli occupati nel settore del turismo e incremento delle presenze dei turisti stranieriin <strong>Piemonte</strong>) hanno registrato per il 2006 una forte crescita (dell’or<strong>di</strong>ne del 30%). I dati piùrecenti in<strong>di</strong>cano una buona tenuta delle presenze estere anche negli anni successivi al 2006(+3,5% nel 2009) – su livelli superiori al corrispondente obiettivo – mentre il livello occupazionalemantiene gli elevati valori conseguiti con l’exploit del 2006 (+30,3% nel 2009), grazie anche alladotazione <strong>di</strong> nuove attrattive turistiche sul territorio piemonte (es. apertura nel 2009 della Reggia<strong>di</strong> Venaria Reale).Un andamento positivo caratterizza infine gli altri tre in<strong>di</strong>catori specifici della misura 1.2.Particolarmente significativi sono i dati occupazionali (che si riferiscono peraltro al 2008 e sonoquin<strong>di</strong> suscettibili <strong>di</strong> variazione negativa nel corso del 2009 in relazione alla recente crisieconomica mon<strong>di</strong>ale) che registrano un costante miglioramento (sia a livello complessivo che <strong>di</strong>occupazione femminile) lungo tutto il periodo <strong>di</strong> attuazione del Programma. Anche il dato relativoagli investimenti esteri in <strong>Piemonte</strong> ha registrato un picco nel 2006 (trascinato probabilmenteanch’esso dall’evento olimpico che ha messo in vetrina il <strong>Piemonte</strong>) per poi attestarsi su valoricomunque sensibilmente superiori al valore obiettivo.L’andamento dei dati – soprattutto in relazione ai cali degli ultimi anni – è ampiamente motivatodalla recente crisi economica mon<strong>di</strong>ale che ha <strong>di</strong> fatto penalizzato largamente quasi tutti i settoridella produzione piemontese. Resta il fatto comunque <strong>di</strong> una tenuta ancora valida del sistemache non denota segni evidenti <strong>di</strong> ce<strong>di</strong>mento. In particolare, il livello occupazionale ha registratoun buon andamento, con un costante miglioramento sull’intero periodo <strong>di</strong> programmazione.D. VALUTAZIONE GENERALELe operazioni effettuate nell’ambito dell’Asse 1 sono servite per lanciare nel mondo un’immaginenuova del <strong>Piemonte</strong>, focalizzando l’attenzione sulle attrattive turistiche e paesaggistiche delterritorio, sui poli <strong>di</strong> ricerca tecnologici e scientifici a <strong>di</strong>sposizione del settore produttivo, cercando<strong>di</strong> svincolare l’immagine della <strong>Regione</strong> dal solo settore produttivo automobilistico. Perraggiungere l’obiettivo fissato da un lato l’Amministrazione regionale ha attivato delle proprieiniziative strategiche <strong>di</strong> promozione all’estero (linea 1.1a), dall’altro è stata favorita lacollaborazione con Camere <strong>di</strong> Commercio, Centro Estero delle imprese, Associazioni <strong>di</strong> impreseper esportare le eccellenze del territorio sui mercati esteri. Gli obiettivi prefissati sono statiraggiunti in modo sod<strong>di</strong>sfacente (+15,7% <strong>di</strong> investimenti esteri in <strong>Piemonte</strong>), con la solaeccezione del mancato incremento dell’incidenza delle esportazioni sul PIL regionale (-1,2% nel2007).L’evento delle Olimpia<strong>di</strong> invernali <strong>di</strong> Torino 2006 è stato poi sfruttato per lanciare una nuovaimmagine del <strong>Piemonte</strong> all’estero ed ha costituito una vetrina <strong>di</strong> rilevanza mon<strong>di</strong>ale che hapermesso al <strong>Piemonte</strong> <strong>di</strong> raggiungere molti degli obiettivi prefissati: basti vedere in tal senso il63


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionepicco <strong>di</strong> presenze <strong>di</strong> turisti stranieri nella regione nel corso del 2006 (+30%) o l’incremento deglioccupati nel settore turistico (+29,98%).Per quanto riguarda il settore privato, l’Asse 1, ed in particolare la misura 1.2a, ha finanziato lapartecipazione delle PMI localizzate nelle aree ammissibili a manifestazioni fieristiche <strong>di</strong>carattere internazionale: anche in questo caso i risultati ottenuti sono stati molto sod<strong>di</strong>sfacenti,sia se si pensa all’elevato numero <strong>di</strong> imprese che hanno presentato una domanda <strong>di</strong> contributo(oltre 2.260 domande pervenute), sia se si considera il dato relativo all’incremento <strong>di</strong> prodottipiemontesi sui mercati esteri (+26,24% nel 2008).64


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.1.1 Misura 1.1A. DESCRIZIONEMisura:Descrizione:Valorizzazione dell’immagine regionale e promozione internazionale deiprodotti piemontesiLa misura prevede due linee <strong>di</strong> intervento, e più precisamente:Linea a: “<strong>Piemonte</strong> nel mondo”, che interessa la sola area Obiettivo 2 e si propone <strong>di</strong>realizzare un intervento <strong>di</strong> supporto alle imprese interessate all’internazionalizzazione per ilproprio rafforzamento sui mercati. Costituisce altresì un valido presupposto per le politicheturistiche e <strong>di</strong> investimento estero in <strong>Piemonte</strong>;Linea b: “Promozione internazionale per settori economici ed aree geografiche”, che èincentrata sul rafforzamento delle imprese piemontesi sul mercato internazionale al fine <strong>di</strong>garantire una maggiore competitività del sistema e quin<strong>di</strong> un consolidamento dell’occupazione.Principali obiettivi della misura sono stati la creazione <strong>di</strong> uno strumento a supporto delle impreseinteressate all’internazionalizzazione per il rafforzamento sul mercato estero e la rappresentazionein modo unitario delle <strong>di</strong>verse vocazioni (non solo quella manifatturiera) e delle attrattivedel territorio regionale (es. il sistema delle Residenze Sabaude, il barocco piemontese), facendoleva e sfruttando in particolare l’evento olimpico che ha caratterizzato il periodo <strong>di</strong>programmazione. La misura è stata articolata in due linee <strong>di</strong> intervento:a. <strong>Piemonte</strong> nel mondo;b. Promozione internazionale per settori economici ed aree geografiche.La linea 1.1a è stata gestita a titolarità regionale ed è stata attuata attraverso cinque programmiannuali. Si è concretizzata in una serie <strong>di</strong> interventi atti a <strong>di</strong>ffondere e a rafforzare l’immagine del<strong>Piemonte</strong> nel mondo, puntando soprattutto ad attirare l’attenzione dei me<strong>di</strong>a stranieri edell’opinione pubblica dei Paesi che rappresentano dei mercati potenziali (es. Cina, Brasile,Russia).L’obiettivo della linea è stato perseguito attraverso la partecipazione e l’organizzazione <strong>di</strong> eventiculturali, meeting internazionali e tramite le iniziative specifiche <strong>di</strong> singole o <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> impresein ambito internazionale, che hanno contribuito alla promozione della <strong>Regione</strong> e delle sueeccellenze. Sono stati realizzati tra l’altro "road show" internazionali, iniziati nel 2002, e missionieconomiche generalizzate o <strong>di</strong> nicchia, quali gli “Educational tour” svolti in tutto il Mondo,partecipazioni a fiere e mostre internazionali che hanno dato la possibilità <strong>di</strong> portare nei paesipiù promettenti e significativi un’immagine “allargata” del <strong>Piemonte</strong>.La linea 1.1b è stata gestita a regia regionale ed ha visti coinvolti Camere <strong>di</strong> Commercio, CentroEstero delle CCIAA, Province, Associazioni <strong>di</strong> imprese con lo scopo <strong>di</strong> rafforzare sui mercatiinternazionali le imprese piemontesi.Sono stati realizzati 211 61 interventi, tra cui il consolidamento delle Antenne <strong>Piemonte</strong> 62 inBrasile, nei Balcani, in Cina, in Corea e progetti <strong>di</strong> penetrazione <strong>di</strong> nuovi mercati come quellodegli Emirati Arabi Uniti, attraverso il coinvolgimento delle PMI piemontesi, l’effettuazione <strong>di</strong><strong>di</strong>verse indagini <strong>di</strong> mercato in loco, l’assistenza da parte del desk Italy in Emirates, lapartecipazione e l’organizzazione <strong>di</strong> manifestazioni fieristiche, quali Italian Life Style Sharjah eIndex Dubai e il follow-up dei clienti contattati in fiera.Complessivamente – come evidenziato dal seguente prospetto analitico – sono stati realizzati216 interventi, tutti relativi ad azioni <strong>di</strong> sistema, ovvero ad iniziative strategiche che hannoconsentito la promozione dell’immagine del <strong>Piemonte</strong> nel suo complesso.6162La <strong>di</strong>fferenza rispetto al numero degli interventi <strong>di</strong>pende dal fatto che quasi tutti i progetti annoverati sulle aree in Phasing Outinsistevano in realtà su entrambe le aree (con la sola eccezione <strong>di</strong> tre <strong>di</strong> loro).Le Antenne <strong>Piemonte</strong> sono strutture operative della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> nate in seguito ad accor<strong>di</strong> ufficiali con paesi stranieri, sipropongono <strong>di</strong> favorire e rafforzare la presenza delle istituzioni e delle imprese piemontesi nei mercati emergenti.65


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione(a)Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEazioni <strong>di</strong> 1.1 a 5 (a) -- 5 22.364.786,61 -- 22.364.786,61sistema 1.1 b 142 69 211 23.999.298,25 4.499.662,89 28.498.961,14TOTALE 147 69 216 46.364.084,86 4.499.662,89 50.863.747,75Relativamente ai 5 programmi annuali <strong>di</strong> intervento, così come registrati nel sistema <strong>di</strong> monitoraggio. Gli interventi realizzati nellecinque annualità sono stati 547.B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 46.500.000,00 23.250.000,00 23.250.000,00 0,00Ph. Out 4.500.000,00 2.250.000,00 2.250.000,00 0,00TOTALE 51.000.000,00 25.500.000,00 25.500.000,00 0,00Ob. 2Costo totale Quota FESR Quota nazion. Contr. privato1.1 a 22.500.000,00 11.250.000,00 11.250.000,00 0,001.1 b 24.000.000,00 12.000.000,00 12.000.000,00 0,00Sub tot 46.500.000,00 23.250.000,00 23.250.000,00 0,00Ph. O. 1.1 b 4.500.000,00 2.250.000,00 2.250.000 0,00Totale 51.000.000,00 25.500.000,00 25.500.000,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 46.500.000,00 46.364.082,08 99,71% 46.364.084,86 99,71%Ph. Out 4.500.000,00 4.499.662,89 99,99% 4.499.662,89 99,99%TOTALE 51.000.000,00 50.863.744,97 99,73% 50.863.747,75 99,73%Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C= B/A*100 D E= D/A*1001.1 a 22.500.000,00 22.364.786,61 99,40% 22.364.786,61 99,40%Ob. 2 1.1 b 24.000.000,00 23.999.298,25 100,00% 23.999.298,25 100,00%Sub tot 46.500.000,00 46.364.084,86 99,71% 46.364.084,86 99,71%Ph.O. 1.1 b 4.500.000,00 4.499.662,89 99,99% 4.499.662,89 99,99%Totale 51.000.000,00 50.863.747,75 99,73% 50.863.747,75 99,73%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioLa misura risulta completata e registra un livello consuntivo <strong>di</strong> realizzazione finanziarialievemente inferiore alle corrispondenti <strong>di</strong>sponibilità da piano. I residui sono da ascrivereprincipalmente alle economie consuntive per le quali non è stato possibile introdurre alcunaazione correttiva, anche in virtù delle modeste somme in gioco, peraltro assorbite dagli Assi piùperformanti nell’ambito della flessibilità <strong>finale</strong> riconosciuta dalla Commissione. 63In relazione al plafonamento degli impegni – che non sono mai stati sensibilmente superiori alle<strong>di</strong>sponibilità finanziarie – il livello consuntivo <strong>di</strong> realizzazione risulta positivo, essendo <strong>di</strong> fattolegato a semplici e modesti residui finali (economie parziali <strong>di</strong> alcuni interventi).Il livello conseguito risulta sostanzialmente equilibrato in relazione alle singole linee <strong>di</strong> interventoe parimenti sulle aree (peraltro il Phasing Out era interessato solo dalla linea a).63In effetti, anche l’altra misura dell’Asse risulta sottoperformante.66


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneL’ammissibilità delle spese decorre dal 27/11/2000; non si registrano infrastrutture aventi entratenette, né il completamento <strong>di</strong> interventi della precedente programmazione.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione(a)(b)Linea1.1a1.1bIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto (a)Interventi totali (<strong>di</strong> cui) N° n.p. 300 547 (b)- Azioni promozionali e <strong>di</strong> marketing territoriale all’estero N° 400 150 158- Interventi realizzati per la promozione ecommercializzazione dei prodotti regionaliInterventi per il rafforzamento della competitività <strong>di</strong> sistemaproduttivo sui mercati internazionali (<strong>di</strong> cui)- partecipazioni a manifestazioni fieristiche <strong>di</strong> livellointernazionale per settori economici ed aree geograficheN° 90 150 389N° n.p. 150 924N° 100 70 536- interventi realizzati per la promozione dell’offerta turistica N° 1.000 50 295- siti web de<strong>di</strong>cati ai sistemi economici e/o territoriali N° n.p. 30 93Dati aggiornati al 2008 in quanto le linee risultavano già concluse.Conteggiando le singole attività realizzate.I risultati conseguiti sono tutti superiori ai corrispondenti target.In particolare la linea a, conclusa dal punto <strong>di</strong> vista operativo già dal 2006, ha registrato per duein<strong>di</strong>catori (n° <strong>di</strong> interventi realizzati e n° <strong>di</strong> int erventi realizzati per la promozione e la commercializzazionedei prodotti regionali) livelli consuntivi doppi o quasi rispetto ai corrispondentitarget, segno <strong>di</strong> un interesse molto accesso dell’Amministrazione regionale nei confronti dellatematica dell’internazionalizzazione.Anche la linea b registra un livello <strong>di</strong> conseguimento degli obiettivi largamente superiore aitarget. Risulta particolarmente significativo il n° <strong>di</strong> interventi realizzati (924) dal momento chequesti erano realizzati da CCIAA, Associazioni <strong>di</strong> imprese, Centro Estero delle Camere <strong>di</strong>Commercio: una così massiccia realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong>mostra un’accresciuta esigenzadegli operatori economici presenti sul territorio <strong>di</strong> aumentare la propria presenza sui mercatiesteri al fine <strong>di</strong> creare nuove opportunità <strong>di</strong> sviluppo per le PMI piemontesi.Oltre ai dati riportati nel precedente prospetto, si segnala la realizzazione <strong>di</strong> 226 missionicommerciali, workshop e azioni promozionali relative non solo al mercato turistico, lapreparazione <strong>di</strong> 12 stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> mercato per settori economici nei paesi esteri e il servizio <strong>di</strong>assistenza da parte <strong>di</strong> un export specialist a favore <strong>di</strong> 439 aziende.C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoLineaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong> Obiettivo previsto nelriferimento1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto1.1a1.1bEnti che hanno preso parte a manifestazioni fieristiche<strong>di</strong> livello internazionaleContatti ai siti Web in cui è presente la <strong>Regione</strong><strong>Piemonte</strong>N° 0 n.p. 150 196N° 0 300.000 (a) 250.000 1.744.729 (b)- <strong>di</strong> cui provenienti dall’estero N° 0 n.p. 15.000 64.171 (c)Aziende piemontesi che hanno preso parte amanifestazioni fieristiche <strong>di</strong> livello internazionaleN° 0 1.350 1.000 7.605Contratti stipulati all’estero dalle aziende piemontesi N° 0 450 100 16.91367


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneContatti ai siti Web de<strong>di</strong>cati ai sistemi economici e/oN° 0 ---- (a) 350.000 3.908.426territoriali(a), Nel 1° CdP era in<strong>di</strong>cato il dato cumulato per le due sottomisure.(b) In<strong>di</strong>catore calcolato attraverso i contatori <strong>di</strong> accessi alla pagina web www.regione.piemonte.it/industria/DOCUP(c) In<strong>di</strong>catore calcolato attraverso i contatori <strong>di</strong> accessi effettuati dall’estero alla pagina web www.regione.piemonte.it/industriaAnche in relazione agli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato, il livello consuntivo è sensibilmente superiore alleattese. Va evidenziato come i dati relativi ai contatti web della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> paionosovrastimati a causa della metodologia <strong>di</strong> rilevazione utilizzata. In effetti il dato risulta inficiato inquanto gli accessi registrati sono complessivi, ragion per cui includono anche quelli interni deifunzionari regionali legati alle normali attività della struttura e, per quanto riguarda gli accessieffettuati dall'estero, l'unico dato <strong>di</strong>sponibile è quello relativo ai contatti alla paginawww.regione.piemonte.it/industria. Tuttavia l’elevato livello <strong>di</strong> contatti registrato lascia supporreche i target siano stati raggiunti.In relazione alla linea b, particolarmente significativo è l’in<strong>di</strong>catore relativo al numero <strong>di</strong> impreseche hanno preso parte a manifestazione fieristiche, che è largamente superiore alle attese(7.605 imprese), segno <strong>di</strong> una massiccia partecipazione e, al contempo, <strong>di</strong> un’organizzazionecoor<strong>di</strong>nata delle presenze da parte dei soggetti capofila beneficiari dei contributi. La numerosapartecipazione delle imprese è stata largamente ripagata dall’elevato numero <strong>di</strong> contratti stipulatiall’estero (quasi 17.000).C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoLinee<strong>di</strong> pertinenza1.1ae1.1bIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoIncremento del rapporto export/PIL % 30,2 (a) n.p. +2% - 1,2% (2007)Incremento dei prodotti piemontesi suimercati esteri% 30.049 n.p. +3%- 1,34% (2009)+26,24% (2008)Incremento dell’occupazione nel turismo % N° 65.800 (c) n.p. +2% +30,3% (2009)Incremento delle presenze turisticheestere in <strong>Piemonte</strong>% N° 3.686.669 n.p. +3% +3,5% (2009)(a) Il dato <strong>di</strong> riferimento contenuto nel CdP era <strong>di</strong> 29,4 M€, ma è stato adeguato in base alla serie <strong>di</strong>sponibile.(b) Il dato <strong>di</strong> riferimento contenuto nel CdP era <strong>di</strong> 30.049 M€, ma è stato adeguato in base alla serie <strong>di</strong>sponibile.(c) Il dato <strong>di</strong> riferimento contenuto nel CdP era <strong>di</strong> 58.025 addetti, ma è stato adeguato in base alla serie <strong>di</strong>sponibile.Per quanto riguarda il primo in<strong>di</strong>catore (incremento del rapporto export/PIL), si registra unacostante <strong>di</strong>minuzione dell’incidenza delle esportazioni piemontesi sul PIL regionale: si passainfatti da un’incidenza del 30,2% nel 2000 ad un’incidenza del 27,5% nel 2005. Il dato registrauna leggera ripresa nei due anni successivi, tornando a valori vicini al 30% (29% nel 2006 e29,8% nel 2007). L’obiettivo <strong>di</strong> aumentare l’incidenza delle esportazioni rispetto al PIL regionalenon è stato dunque raggiunto; il risultato tuttavia non rappresenta il fallimento degli obiettividell’Asse 1 e più in generale della strategia dell’Amministrazione regionale <strong>di</strong> aprire il sistemaregionale al resto del mondo, perché gli altri in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto riportati nella tabella registranovalori molto positivi.In relazione alla penetrazione dei prodotti piemontesi sui mercati esteri, si sono registrati datimolto incoraggianti per tutto il periodo <strong>di</strong> programmazione del DOCUP (+26,24% nel 2008);soltanto nel 2009 si è invertita la tendenza (-1,34%), a causa della crisi economica che hacolpito sia il sistema piemontese, sia i principali partner verso cui il <strong>Piemonte</strong> esporta i propriprodotti (quali ad esempio Francia e Germania). Va tuttavia rilevato che la contrazione registratanella regione risulta analoga a quella nazionale, tanto che il <strong>Piemonte</strong> mantiene sempre lapropria posizione nella graduatoria nazionale (quarta regione esportatrice).68


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneMolto più <strong>di</strong>namica è stata la variazione dei due successivi in<strong>di</strong>catori legati al turismo, settoreche ha fortemente beneficiato dell’evento olimpico del 2006. In effetti, entrambi gli in<strong>di</strong>catori(incremento degli occupati nel settore del turismo e incremento delle presenze dei turisti stranieriin <strong>Piemonte</strong>) registrano per il 2006 un forte incremento (dell’or<strong>di</strong>ne del 30%). I dati più recentiin<strong>di</strong>cano una buona tenuta delle presenze estere (+3,5% nel 2009) – su livelli superiori alcorrispondente obiettivo – mentre il livello occupazionale mantiene gli elevati valori conseguiticon l’exploit del 2006 (+30,3% nel 2009), grazie anche alla dotazione <strong>di</strong> nuove attrattiveturistiche sul territorio piemonte (es. apertura nel 2009 della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale).D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVITutti gli interventi ren<strong>di</strong>contati sono stati regolarmente conclusi.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINell’ambito della misura non si registrano interventi oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi ogiu<strong>di</strong>ziari.F. VALUTAZIONE GENERALELa Misura 1.1. presenta notevoli performance in termini <strong>di</strong> realizzazioni, risultati e impatti perentrambe le Linee. Gli interventi realizzati risultano parte <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno coerente <strong>di</strong> promozionedel sistema socio – economico e culturale del <strong>Piemonte</strong> all’estero, <strong>di</strong> comune accordo con ilsostegno alla internazionalizzazione delle realtà impren<strong>di</strong>toriali della regione favorito dalle linee<strong>di</strong> intervento della misura 1.2.Si tratta, indubbiamente, <strong>di</strong> uno sforzo sinergico rispetto alle sfide che il <strong>Piemonte</strong> si troverà adaffrontare nel prossimo futuro, quando sarà sempre più urgente consolidare la transizione da unsistema fortemente imperniato sul monolite <strong>di</strong> riferimento dell’organizzazione industriale emanifatturiera, verso un sistema produttivo basato su servizi innovativi, in grado <strong>di</strong> accedere ecompetere sui mercati internazionali, anche grazie al contributo sostanziale degli investimentinella ricerca.In tal senso va precisato che gli effetti concreti dei 16.913 contratti stipulati, nonché dei contattiformali e informali, che hanno potuto realizzare le 7.605 aziende piemontesi che hannopartecipato alle azioni promosse con la Misura 1.1, saranno presumibilmente stimabili solo nelme<strong>di</strong>o periodo, quando potrebbero contribuire ad un consolidato ed accresciuto protagonismodegli attori economici regionali sui mercati esteri.Viene considerato molto positivo il livello conseguito da alcuni in<strong>di</strong>catori ed in particolare quelliriferiti al turismo (tanto il livello occupazionale nel settore quanto dal numero <strong>di</strong> presenze),settore che ha fortemente beneficiato dell’evento olimpico svoltosi nel 2006, cui vanno ascritti ipicchi registrati nell’anno per entrambi gli in<strong>di</strong>catori “turistici” (presenze estere e occupazione nelsettore).Va evidenziato che il dato relativo al n° <strong>di</strong> visita tori stranieri in <strong>Piemonte</strong> è <strong>di</strong>minuito dopo il 2006,salvo comunque mantenere livelli sufficientemente elevati tanto da superare il corrispondentevalore obiettivo, mentre il dato occupazionale ha mantenuto – e anzi accresciuto ulteriormente –il livello raggiunto nel 2006.I risultati relativi all’incidenza delle esportazioni sul PIL regionale – sensibilmente inferiori alleattese e ad<strong>di</strong>rittura negativi – hanno risentito della recente crisi economica e comunque sono inlinea con quelli registrati a livello nazionale.69


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.1.2. Misura 1.2A. DESCRIZIONEMisura:Descrizione:Supporto all’internazionalizzazione del sistema economico del<strong>Piemonte</strong>La misura prevede due linee <strong>di</strong> intervento, e più precisamente:Linea a: “Promozione internazionale delle imprese”, che punta ad una maggiorecompetitività del sistema produttivo ed al conseguente consolidamento dell’occupazione,attraverso interventi a favore delle singole imprese che intendano proporre o rafforzare laloro presenza sui mercati internazionali me<strong>di</strong>ante la partecipazione a mostre, fiere emanifestazioni specializzate o la creazione <strong>di</strong> eventi specifici <strong>di</strong> promozione;Linea b: “Supporto agli investimenti esteri in <strong>Piemonte</strong>”, per in<strong>di</strong>viduare impren<strong>di</strong>torinazionali ed esteri che realizzino investimenti in <strong>Piemonte</strong>, anche per un qualificato utilizzodelle infrastrutture realizzate o in via <strong>di</strong> realizzazione. La tipologia <strong>di</strong> intervento è già stataintrodotta nel precedente periodo <strong>di</strong> programmazione ed è stata riproposta per rafforzarne irisultati.La misura ha avuto come obiettivo l’attivazione <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> azioni coor<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> supportoall’internazionalizzazione del <strong>Piemonte</strong>, attraverso sia l’apertura dei mercati esteri alle PMI dellaregione, sia l’apertura del sistema regionale ai capitali esteri, valorizzando le attrattive presentisul territorio. La misura è stata articolata in due linee <strong>di</strong> intervento:a. Promozione internazionale delle impreseb. Supporto agli investimenti esteri in <strong>Piemonte</strong>.La linea 1.2a è stata gestita a bando con modalità <strong>di</strong> sportello aperto 64 e si è rivolta alle PMIaventi almeno un’unità locale nelle aree ammissibili. La linea ha finanziato la partecipazionedelle PMI a fiere e manifestazioni <strong>di</strong> carattere internazionale (sono stati ammessi ad esempio icosti <strong>di</strong> progettazione, <strong>di</strong> allestimento degli stand, <strong>di</strong> missione del personale impiegato, delmateriale pubblicitario <strong>di</strong>stribuito), la ricerca <strong>di</strong> partners internazionali, le campagne pubblicitariee l’organizzazione <strong>di</strong> specifici eventi <strong>di</strong> incontro con potenziali clienti stranieri.Il livello <strong>di</strong> domande presentate è stato elevato (ne sono giunte complessivamente 2.273),mentre il livello <strong>di</strong> interventi conclusi e ren<strong>di</strong>contati è sensibilmente inferiore (1.473), a causa <strong>di</strong>un significativo numero <strong>di</strong> progetti non ammessi a finanziamento (quasi 500) nell’ambitodell’istruttoria e dell’elevato numero <strong>di</strong> rinunce e revoche finali. Le imprese beneficiarie operanoprevalentemente nei settori della fabbricazione <strong>di</strong> macchine ed apparecchi meccanici, nellarealizzazione <strong>di</strong> prodotti metallici, nell’e<strong>di</strong>toria, e nei settori alimentari e dei servizi informatici. Laprovincia maggiormente interessata dai finanziamenti è stata quella <strong>di</strong> Torino (nella quale siconcentra la maggior parte delle aree ammissibili del programma) con il 68% del realizzato(tanto in termini numerico delle imprese beneficiarie quanto in termini economici), seguita daAsti e Alessandria (a cavallo dell’8% in termini economici), e dalle altre province con percentualiminimali.La linea 1.2b, finalizzata all’attrazione <strong>di</strong> capitali esteri in <strong>Piemonte</strong>, prevedeva un unicointervento a “titolarità regionale”, realizzato dalla Fondazione ITP 65 (Investimenti Torino<strong>Piemonte</strong>), volto alla promozione del territorio piemontese ed in particolare alla valorizzazione6465Ciò significa che le domande pervenute erano istruite secondo il criterio cronologico <strong>di</strong> ricezione e che le risorse stanziate sullalinea erano assegnate ai progetti ammessi fino al loro completo esaurimento.ITP, Investimenti Torino <strong>Piemonte</strong>, è stata la prima Agenzia regionale de<strong>di</strong>cata all’attrazione <strong>di</strong> investimenti esterni, nazionali edesteri, promossa dalle più importanti istituzioni pubbliche locali dal 1997. Al fine <strong>di</strong> affiancare le imprese, italiane ed estere, chevogliono inse<strong>di</strong>arsi o espandere la propria attività in <strong>Piemonte</strong>, lo Sportello ha realizzato attività <strong>di</strong> marketing e comunicazione,ha assicurato assistenza alle aziende esterne che si sono inse<strong>di</strong>ate in <strong>Piemonte</strong> e ha sostenuto il mantenimento e lo svilupposul territorio piemontese delle aziende estere già presenti nella regione. Da luglio 2007 le competenze <strong>di</strong> ITP sono stateacquisite dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione <strong>Piemonte</strong>, il nuovo punto <strong>di</strong> riferimento per le aziende interessate alocalizzarsi in <strong>Piemonte</strong>.70


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionedelle aree infrastrutturate presenti (es. Parchi Tecnologici, Aree Attrezzate). Gli interventifinanziati si sono concretizzati nella partecipazione a convegni e a manifestazioni <strong>di</strong> carattereinternazionale, nell’organizzazione <strong>di</strong> iniziative promozionali mirate e nella pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong>materiale pubblicitario in più lingue (depliants, opuscoli, guide, videotape, cd-rom).Le attività sono iniziate alla fine del 2001 (non appena approvato il DOCUP) e si sono conclusenel 2007 ed hanno visto il coinvolgimento <strong>di</strong> 211 imprese piemontesi.Complessivamente – come evidenziato dal seguente prospetto analitico – sono stati realizzati1.475 interventi, tutti relativi – rispettivamente sulle due linee – ad aiuti alle imprese e ad azioni<strong>di</strong> sistema.Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEimprese 1.2 a 1.271 202 1.473 42.234.318,77 7.350.593,90 49.584.912,67azioni sistema 1.2 b 1 1 2 10.000.000,00 1.250.000,20 11.250.000,20TOTALE 1.272 203 1.475 52.234.318,77 8.600.594,10 60.834.912,87B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 55.833.333,00 17.750.000,00 38.083.333.00 0,00Ph. Out 9.250.000,00 2.900.000,00 6.350.000,00 0,00TOTALE 65.083.333,00 20.650.000,00 44.433.333,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 55.833.333,00 52.234.318,77 93,55% 52.234.318,77 93,55%Ph. Out 9.250.000,00 8.600.594,10 92,98% 8.600.594,10 92,98%TOTALE 65.083.333,00 60.834.912,87 93,47% 60.834.912,87 93,47%Ob. 2Ph. OCosto totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*1001.2 a 45.833.333,00 42.234.318,77 92,15% 42.234.318,77 92,15%1.2 b 10.000.000,00 10.000.000,00 100,00% 10.000.000,00 100,00%Subtotale 55.833.333,00 52.234.318,77 93,55% 52.234.318,77 93,55%1.2 a 8.000.000,00 7.350.593,90 91,88% 7.350.593,90 91,88%1.2 b 1.250.000,00 1.250.000,20 100,00% 1.250.000,20 100,00%Subtotale 9.250.000,00 8.600.594,10 92,98% 8.600.594,10 92,98%TOTALE 65.083.333,00 60.834.912,87 93,47% 60.834.912,87 93,47%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioLa misura risulta completata e registra un livello consuntivo <strong>di</strong> realizzazione finanziarialievemente inferiore alle corrispondenti <strong>di</strong>sponibilità da piano finanziario in<strong>di</strong>cate in origine.I residui sono da ascrivere principalmente alle revoche recenti operate sulla linea a) in relazioneai controlli <strong>di</strong> primo livello ed in parte ai fallimenti registrati. Le somme residue sono comunqueassorbite dagli Assi più performanti nell’ambito della flessibilità riconosciuta dalla Commissionein sede <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione <strong>finale</strong>.71


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneAnche per questa seconda misura dell’Asse 1, in relazione al plafonamento degli impegni – chenon sono mai stati sensibilmente superiori alle <strong>di</strong>sponibilità finanziarie – il livello consuntivo <strong>di</strong>realizzazione risulta complessivamente positivo.Il livello conseguito risulta sostanzialmente equilibrato in relazione alle aree. L’ammissibilità dellespese decorreva dal 27/11/2000 e non si registrano infrastrutture aventi entrate nette, né ilcompletamento <strong>di</strong> interventi della precedente programmazione.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto1.2a Partecipazioni a manifestazioni fieristiche internazionali N° 300 1.300 8.407 (a)1.2bAzioni promozionali condotte per l’attrazione degliinvestimenti esteriN° 200 380 396 (b)Azioni e materiali promozionali N° n.p. 120 124 (b)Partecipazioni a manifestazioni nazionali ed internazionali N° n.p. 40 96 (b)Contatti realizzati dagli sportelli per l’internazionalizzazione N° n.p. 800 14.646 (b)(a) Oltre alla partecipazione a 1.099 eventi promozionali. Complessivamente si registrano 1.476 imprese beneficiarie, <strong>di</strong> cui 1.274 in areeObiettivo 2 e 202 in Phasing Out.(b) Dato coincidente con quello riportato nel RAE 2008 in quanto la linea risultava già conclusa.Per quanto riguarda la prima linea, si registra un livello consuntivo decisamente superioreall’obiettivo previsto nell’ultimo CdP: le imprese che hanno presentato una domanda <strong>di</strong>contributo solitamente hanno realizzato degli interventi strutturati per rafforzare la propriapresenza sui mercati esteri, che si sono concretizzati nella partecipazione a molteplicimanifestazioni fieristiche <strong>di</strong> carattere internazionale nell’arco dei 18 mesi <strong>di</strong> tempo massimostabiliti dal bando per la conclusione dei progetti.Per quanto riguarda la seconda linea <strong>di</strong> intervento, i dati consuntivi registrati sono in tutti i casisuperiori ai corrispondenti target. Particolarmente significativi sono i 14.646 contatti con impresestraniere registrati, che sono stati realizzati nel corso <strong>di</strong> convegni, seminari e presentazionieffettuate dagli sportelli ITP.C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato(a)(b)(c)(d)LineaLinea1.2a1.2bIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoImprese che operano con l’estero, <strong>di</strong> cui N° n.p. 500 1.418 (a)- certificate o registrate ISO/EMAS/ECOLABEL % n.p. 15 53,6% (b)(c)Variazione del fatturato in export delle impresefinanziateRisposte ai contatti attivati nell’ambito delle attività<strong>di</strong> marketing e promozione% n.p. 10 7,8% (b)N° 4.000 800 2.286 (d)Imprese estere <strong>di</strong> nuovo inse<strong>di</strong>amento in <strong>Regione</strong> N° 200 30 35 (d)In sostanza la quasi totalità delle imprese beneficiarie (1.476) registra un fatturato in export.Dati raccolti tramite questionario <strong>finale</strong> <strong>di</strong>stribuito alle 1.308 imprese che avevano ultimato gli interventi al momento della<strong>di</strong>stribuzione. Di queste hanno risposto 712 pari al 54,4% delle imprese intervistate.Tra le risposte ricevute, 379 imprese hanno <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> operare all’estero.Dato coincidente con quello riportato nel RAE 2008 in quanto la linea risultava già conclusa.Per quanto riguarda la linea a, il livello <strong>di</strong> imprese certificate o registrate ISO/EMAS/ECOLABEL,risulta decisamente superiore alle aspettative, segno <strong>di</strong> un notevole livello <strong>di</strong> sensibilizzazionedelle imprese piemontesi verso la necessità <strong>di</strong> ottenere certificazioni <strong>di</strong> qualità per potersi72


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionepresentare sui mercati internazionali. I risultati, conseguiti in relazione all’in<strong>di</strong>catore “Variazionedel fatturato in export delle imprese finanziate”, sono invece inferiori alle previsioni benché ildato registri un +7,8% rispetto al fatturato precedente all’intervento realizzato. La linea 1.2a hainoltre registrato:o investimenti attivati per circa 102,5 M€;o una crescita del fatturato del 29,6% me<strong>di</strong>o (+ 6.431 M€ ca. 66 );o il mantenimento <strong>di</strong> 37.657 addetti, <strong>di</strong> cui 11.909 donne;o la creazione <strong>di</strong> 2.927 posti <strong>di</strong> lavoro (+7,7%), <strong>di</strong> cui 978 donne (+8,2%);o la partecipazione a quasi 9.000 eventi promozionali e/o fiere.Per quanto riguarda invece la linea b, nell’ambito dei contatti attivati dagli sportelli ITP durante lemanifestazioni fieristiche e gli eventi internazionali organizzati, oltre 2.200 imprese stranierehanno manifestato un vivo interesse ad investire in <strong>Piemonte</strong>. Di queste, a fine 2007, 35 nuoveimprese straniere si erano localizzate nel territorio regionale. Va precisato che nel 2008 il<strong>Piemonte</strong> contava 644 imprese a partecipazione estera, quin<strong>di</strong> l’incidenza delle nuove impreseattratte grazie agli sportelli ITP è particolarmente significativa (5,43%).C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoLinee1.2(a e b)In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoIncremento degli investimenti esteri in<strong>Piemonte</strong> (a) % 1,5 (a) n.p. +10% (a) +15,7% (2008)Incremento dell’occupazione (b) % 60,0% (b) n.p. +3% +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (c) % 50,5% (c) n.p. +5% +13,0% (2008)(a) Dato espresso in % del PIL. Il dato storico era espresso in M€ (6.083,4). L’obiettivo resta comunque valido.(b) Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.(c)Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Un andamento positivo caratterizza i tre in<strong>di</strong>catori specifici della misura 1.2. Il dato relativo agliinvestimenti esteri in <strong>Piemonte</strong> ha registrato un picco nel 2006 (trascinato probabilmentedall’evento olimpico che ha messo in vetrina il <strong>Piemonte</strong>) per poi attestarsi su valori comunquesensibilmente superiori al valore obiettivo (+15,7% nel 2008). Particolarmente significativi sono idati occupazionali (che si riferiscono peraltro al 2008 e sono quin<strong>di</strong> suscettibili <strong>di</strong> variazionenegativa nel corso del 2009, in relazione alla recente crisi economica mon<strong>di</strong>ale) che registranoun costante miglioramento (sia a livello complessivo che <strong>di</strong> occupazione femminile) lungo tutto ilperiodo <strong>di</strong> attuazione del Programma (+8,6% e +13% nel 2008).D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVITutti gli interventi certificati sono stati completati.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINon vi sono progetti oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi o giu<strong>di</strong>ziari.66Il dato è peraltro legato ad alcune situazioni non ancora a regime, per cui i calcoli sono stati effettuati sulla base delle previsioni<strong>di</strong>chiarate dagli interessati in fase <strong>di</strong> presentazione della domanda.73


F. VALUTAZIONE GENERALEDOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneNel complesso la misura registra un buon livello consuntivo <strong>di</strong> realizzazione e tutti i targetprevisti dagli in<strong>di</strong>catori del Complemento <strong>di</strong> Programmazione risultano ampiamente raggiunti.In particolare sono stati conseguiti risultati molto sod<strong>di</strong>sfacenti in merito all’incremento degliinvestimenti <strong>di</strong>retti esteri in <strong>Piemonte</strong> (con un aumento dal 2000 al 2008 <strong>di</strong> oltre il 15%),<strong>di</strong>mostrando che le strategie <strong>di</strong> internazionalizzazione e <strong>di</strong> valorizzazione dell’immagine dellaregione all’estero sono state particolarmente efficaci. Solo per effetto delle iniziative realizzatenell’ambito della linea 1.2b si sono inse<strong>di</strong>ate 35 nuove imprese estere in <strong>Piemonte</strong>, mentre oltre2.000 sono quelle che hanno risposto attivamente ai contatti operati nell’ambito delle attività <strong>di</strong>marketing e promozione gestite dalla <strong>Regione</strong>.Molto positivo risulta anche il raggiungimento <strong>di</strong> un livello occupazionale migliore rispetto aquello presente nel 2000: il sistema regionale ha consentito un aumento degli occupati dell’8,6%a livello generale e del 13% per quanto riguarda il settore femminile.Una valutazione generale sull’efficacia della Misura 1.2 deve comunque necessariamentericollegarsi a quanto riportato per la Misura 1.1: gli interventi finanziati hanno contribuito a creareun volano delle imprese piemontesi verso una maggiore apertura ai mercati internazionali,creando probabilmente i presupposti per uscire più rapidamente dalla crisi economica mon<strong>di</strong>ale.74


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.2 Asse 2A. DESCRIZIONEAsse:Brevedescrizione:Qualificazione e sostegno <strong>di</strong> sistemaL’Asse prevede sei misure, atte a migliorare e qualificare le risorse e le potenzialitànei settori produttivi e culturali del territorio.L’Asse II “Qualificazione e sostegno <strong>di</strong> sistema” è stato ideato per migliorare il livello competitivodel sistema <strong>Piemonte</strong>, al fine <strong>di</strong> renderlo maggiormente <strong>di</strong>namico e più sensibile all’innovazione.L’Asse è articolato in sei misure, a loro volta sud<strong>di</strong>vise in più linee <strong>di</strong> intervento, finalizzateprincipalmente:- allo sviluppo degli investimenti del settore privato legati all’innovazione (mis. 2.1),- all’adozione strumenti <strong>di</strong> ingegneria finanziaria a supporto del sistema produttivo (mis. 2.2),- al completamento e all’ampliamento <strong>di</strong> strutture inse<strong>di</strong>ative sul territorio (misura 2.3),- alla valorizzazione della ricerca scientifica e della società dell’informazione (mis. 2.4 e 2.6),- al rilancio del turismo culturale nella regione (mis. 2.5).A consuntivo risultano realizzati 7.112 interventi, come evidenziato nel seguente prospetto cheriporta anche il dettaglio per tipologia, assieme alle corrispondenti spese dei beneficiari finali(totali nonché specifici <strong>di</strong> area).Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEimprese 5.912 1.011 6.923 254.421.595,12 61.012.581,47 315.434.176,59infrastrutture 127 40 167 192.448.475,84 55.771.056,31 248.219.532,15azioni sistema 17 5 22 107.062.481,68 35.426.904,08 142.489.385,76TOTALE 6.056 1.056 7.112 553.932.552,64 152.210.541,86 706.143.094,50B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 525.738.096,00 211.630.000,00 279.108.096 35.000.000,00Ph. Out 127.661.393,00 50.302.780,00 70.358.613,00 7.000.000,00TOTALE 653.399.489,00 261.932.780,00 349.466.709,00 42.000.000,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 525.738.096,00 556.390.924,99 105,83% 553.932.552,64 105,36%Ph. Out 127.661.393,00 152.236.990,88 119,25% 152.210.541,86 119,23%TOTALE 653.399.489,00 708.627.915,87 108,45% 706.143.094,50 108,07%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioTutte le misure dell’Asse hanno avuto regolare attuazione e l’Asse ha rivelato un’elevatacapacità <strong>di</strong> spesa, superiore alle corrispondenti somme <strong>di</strong>sponibili, nonostante la sensibilecaduta <strong>finale</strong> delle spese dei beneficiari finali.75


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneTale contrazione deriva dalle revoche <strong>di</strong>sposte nell’ultimo periodo <strong>di</strong> attuazione durante il quale,anche a causa della sfavorevole situazione congiunturale, si sono registrati numerosi casi <strong>di</strong>fallimento, oltre ai casi <strong>di</strong> revoche <strong>di</strong>sposte a seguito dei controlli <strong>di</strong> primo livello.Il livello <strong>di</strong> attuazione risulta molto <strong>di</strong>fforme in relazione alle singole misure, registrando casisovra performanti 67 e casi con assorbimento <strong>di</strong> risorse nettamente inferiore alle corrispondenti<strong>di</strong>sponibilità finanziarie 68 .L’Asse 2 si è rivelato dal punto <strong>di</strong> vista finanziario in assoluto il più performante del Programma,sia pure con livelli consuntivi alquanto variegati. Il potenziale <strong>di</strong> attuazione dell’Asse sembravafino allo scorso anno decisamente superiore, ma le recenti revoche <strong>di</strong> contributo <strong>di</strong>sposte sullemisure <strong>di</strong> aiuto rivolte alle PMI hanno ridotto il risultato <strong>finale</strong>, da ritenersi comunquesod<strong>di</strong>sfacente.In relazione alle sue <strong>di</strong>mensioni finanziarie (da solo valeva circa il 50% dell’intero programma),l’Asse 2 si presta all’assorbimento – nell’ambito della flessibilità finanziaria consuntivariconosciuta dalla Commissione nella misura massima del 10% della dotazione finanziariadell’Asse ricevente – delle minime economie consuntive registrate dagli Assi 1 e 4.La buona performance è da imputare all’overbooking operato nell’ambito <strong>di</strong> alcune linee <strong>di</strong>intervento gestite con risorse regionali or<strong>di</strong>narie (in particolare le linee 2.1a e 2.1c), nonché adalcuni fon<strong>di</strong> rotativi il cui meccanismo ha consentito il riutilizzo delle somme man mano rientranti(es. 2.1b).Per tutte le misure dell’Asse la decorrenza delle spese è partita dal 27/11/2000; si registranoalcuni interventi complementari a progetti finanziati nel precedente periodo <strong>di</strong> programmazione,tutti relativi al Grande Progetto <strong>di</strong> recupero della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale - linea 2.5a (cfr. §5.10.4) Per contro, in argomento <strong>di</strong> infrastrutture generatrici <strong>di</strong> entrate nette, si sono registratiquattro interventi (tutti relativi alla misura 2.3) con entrate nette superiori al 20% – ed in tal sensoè stato ri<strong>di</strong>mensionato il relativo contributo al fine <strong>di</strong> evitare il sovrafinanziamento – e tra questisolo in due casi il MLA è risultato superiore al 25%. Di conseguenza, il relativo contributo FESRè stato ridotto al 25% come previsto dall’art. 29 comma 4 punto b) comma ii) del Reg. 1260/99.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoA livello <strong>di</strong> Asse, vengono trattati solo gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto, in quanto quelli <strong>di</strong> realizzazionefisica e <strong>di</strong> risultato sono conseguenze degli interventi specifici legati all’attuazione delle variemisure.Asse2Misure<strong>di</strong> pertinenza2.2, 2.3,2.5, 2.6a2.1a, 2.2a,2.2b, 2.2c,2.32.1, 2.2, 2.32.1, 2.3, 2.6In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoIncremento dell’occupazione(a) % 60,0% (a) n.p. +3% +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (b) % 50,5% (b) n.p. +5% +13,0% (2008)Incremento del valoreaggiunto (c) M€ 88.098,69(d) +3% +2% (d) +4,9% (2008)Incremento del tasso <strong>di</strong> natimortalitàdelle impreseQuantità <strong>di</strong> rifiuti urbani especiali smaltita (e)% 1,9% n.p. +4% -76,0% (2008)t/anno2.478 (CdP)3.434 (serie<strong>di</strong>sponibile)n.p. -5% - 6,09% (2008)6768Quali ad esempio la 2.1 (attuazione pari al 119,37%) e la 2.4 (attuazione pari al 129,95%).Quali ad esempio la 2.2 (attuazione pari all’85,09%) e la 2.6 (attuazione pari al 93,91%).76


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione(a)(b)(c)(d)(e)(f)(g)(h)AsseMisure<strong>di</strong> pertinenzaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misura2.4 e 2.6b Spese <strong>di</strong> ricerca e sviluppo M€2.4Valore <strong>di</strong>riferimento1.662 (CdP)1.683 (serie<strong>di</strong>sponibilie)Obiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPn.p.in linea con ivalorinazionaliRisultatoeffettivamenteraggiunto+35,56% (2007)N° <strong>di</strong> brevetti presentati dalle(h)imprese piemontesiN° 502,4 n.p. +15% -10,2% (2008)Dato percentuale espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti).L’obiettivo espresso in % resta comunque valido.Dato percentuale espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti).L’obiettivo espresso in % resta comunque valido.Valori concatenati (anno <strong>di</strong> riferimento 2000).Il dato storico relativo al 2000 sul CdP era 93.326,2 M€ ed è stato mo<strong>di</strong>ficato per omogeneità <strong>di</strong> serie. L’obiettivo espresso in %resta comunque valido.L’in<strong>di</strong>catore contenuto nel CdP era relativo al 2000; il dato riscontrato nella serie storica <strong>di</strong>sponibile non coincide perfettamente,pertanto vengono riportati sia quello del CdP, sia quello della serie storica utilizzata . L’obiettivo espresso in % resta comunquevalido.L’in<strong>di</strong>catore contenuto nel CdP era riferimento alla spesa assoluta (1.662.074 mld €). Il dato riscontrato nella serie storica<strong>di</strong>sponibile non coincide perfettamente, pertanto vengono riportati sia quello del CdP, sia quello della serie storica utilizzata.Il risultato conseguito risulta in linea con le regioni più performanti (Lombar<strong>di</strong>a e Lazio).Il dato contenuto sul CdP era espresso in valore assoluto (N° 3.549) tuttavia quel dato non è stato ri scontrato in alcuna seriestorica <strong>di</strong>sponibileCome segnalato nell’introduzione al capitolo 4, la batteria degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto è statariformulata ai fini della loro semplificazione, in relazione alle tipologie <strong>di</strong> intervento previstenell’ambito dei singoli Assi ed anche dell’effettiva <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una serie statistica congrua edocumentabile.Nel precedente prospetto sono riepilogati i <strong>di</strong>versi in<strong>di</strong>catori utili alla valutazione degli impattidell’Asse 2, con l’in<strong>di</strong>cazione delle misure e/o linee <strong>di</strong> intervento per le quali sono maggiormenterappresentativi.Per quanto riguarda i primi in<strong>di</strong>catori, relativi all’incremento dell’occupazione e dell’occupazionefemminile, le serie storiche <strong>di</strong>sponibili mostrano un costante miglioramento nel corso degli anni:in relazione all’occupazione, si passa dal 60% nel 2000, al 65,2% nel 2008, mentrel’occupazione femminile registra un miglioramento dal 50,5% nel 2000 al 57,1% nel 2008. Alivello <strong>di</strong> province, i risultati migliori per entrambi gli in<strong>di</strong>catori sono registrati a Cuneo e a Biella,mentre la provincia <strong>di</strong> Torino è in linea con i dati regionali. Va precisato che la provincia con ilivelli <strong>di</strong> occupazione inferiori è Alessandria, che tuttavia registra livelli <strong>di</strong> occupazione più elevatirispetto alla me<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> riferimento.Un risultato particolarmente significativo è registrato dall’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento delvalore aggiunto: obiettivo del programma era un incremento del 2%, mentre la <strong>Regione</strong> haraggiunto il +4,9% (nel 2008), segno dunque <strong>di</strong> un buon andamento del sistema produttivoregionale, sia a livello <strong>di</strong> produzione, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> beni e servizi.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore “Incremento del tasso <strong>di</strong> nati-mortalità delle imprese”, il sistemaregionale non ha conseguito il target auspicato. Va tuttavia precisato che il saldo tra le nuoveimprese registrate e quelle cessate in <strong>Piemonte</strong> è sempre stato positivo dal 2000 al 2008, a<strong>di</strong>fferenza delle altre regioni del Centro-Nord 69 dove nel 2008 si sono registrati sal<strong>di</strong> negativi. Iltrend registrato in <strong>Piemonte</strong>, dunque, relazionato alle performance delle altre regioni non è cosìnegativo come sembrerebbe leggendo l’in<strong>di</strong>catore riportato in tabella. In <strong>Piemonte</strong> nel 2000 ilsaldo tra nuove imprese create e quelle cessate era del +1,9%, mentre nel 2008 il saldo è statodel +0,47%: ne consegue un incremento negativo del -76% rispetto al dato <strong>di</strong> riferimento.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore relativo alla quantità <strong>di</strong> rifiuti speciali ed urbani smaltiti, il targetin<strong>di</strong>viduato nel CdP risulta raggiunto (-6,09% rispetto al 2000). L’in<strong>di</strong>catore risulta ancora piùpositivo se si specificano i dati relativi alla produzione <strong>di</strong> rifiuti (speciali e urbani) e la modalità <strong>di</strong>69A livello aggregato, il saldo tra nati – mortalità delle imprese nel 2008 nel Nord Italia è pari a –0,2% e le regioni che hannoregistrato un saldo negativo sono: Lombar<strong>di</strong>a, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, provinciaautonoma <strong>di</strong> Bolzano77


smaltimento degli stessi 70 .DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneIn relazione ai rifiuti speciali, da un lato si registra l’aumento della produzione dal 2000 al 2008del 51,90%, dall’altro aumentano sia la capacità <strong>di</strong> recupero dei rifiuti speciali (+96,25%) sia lacapacità <strong>di</strong> smaltimento degli stessi (+12,28%).In relazione ai rifiuti urbani, invece, la produzione in termini assoluti cresce del 10,52% dal 2000al 2008 71 , ma nello stesso arco temporale la quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani recuperata attraverso laraccolta <strong>di</strong>fferenziata aumenta del 200,62%, passando dal 18,3% dei rifiuti urbani prodotti nel2000 al 48,4% nel 2008 (nel 2009 è del 49,5%). Ne deriva che lo smaltimento dei rifiuti urbaniin<strong>di</strong>fferenziati <strong>di</strong>minuisce del 32,25%, mentre lo smaltimento dei rifiuti urbani <strong>di</strong>fferenziati inimpianti <strong>di</strong> compostaggio aumenta del 53,95%. Il dato è molto incoraggiante perché sottolineauna maggiore consapevolezza sia dei privati citta<strong>di</strong>ni, sia delle imprese nei confronti dellatematica ambientale e della necessità <strong>di</strong> recuperare i rifiuti prodotti trasformandoli in nuoverisorse attraverso il progressivo abbandono del sistema <strong>di</strong> raccolta in<strong>di</strong>fferenziata a favore delsistema della raccolta <strong>di</strong>fferenziata.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore “Spese <strong>di</strong> ricerca e sviluppo”, il <strong>Piemonte</strong> passa da una spesa <strong>di</strong>1.683 milioni <strong>di</strong> euro nel 2000 ad una spesa <strong>di</strong> 2.282 milioni <strong>di</strong> euro nel 2008, con un incrementodel 35,56%. Va sottolineato che la spesa in ricerca e sviluppo è in buona parte sostenuta dalsettore privato (76%), che <strong>di</strong>mostra grande sensibilità verso l’innovazione, nonostante nella<strong>Regione</strong> esistano centri <strong>di</strong> ricerca pubblici molto vali<strong>di</strong> (quali ad esempio il Politecnico el’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, la cui spesa in ricerca è pari al 16% del totale regionale). Alivello comparativo rispetto alle altre regioni, il <strong>Piemonte</strong> nel 2007 è stata la regione che hamaggiormente investito in termini <strong>di</strong> spesa in R&S sul PIL, con un’incidenza del 1,8% (a livellonazionale, l’incidenza della spesa in R&S sul PIL è del 1,1%). La scommessa della regione nelcampo dell’innovazione e della ricerca non si è esaurita con la programmazione DOCUP2000/2006, anzi è stata rilanciata con la programmazione dei fon<strong>di</strong> strutturali 2007/2013.Con riferimento all’in<strong>di</strong>catore “N° <strong>di</strong> brevetti regi strati dalle imprese piemontesi”, il datoprogrammatico non risulta chiaro: permane infatti il dubbio se il dato dovesse essere annuale ocumulato sull’intero periodo <strong>di</strong> programmazione. La serie storica <strong>di</strong>sponibile del dato in<strong>di</strong>ca chenei primi anni <strong>di</strong> programmazione presso l’EPO (European Patent Office) è stato presentato unelevato numero <strong>di</strong> brevetti (502 nel 2000 e 472 nel 2001), dato che negli anni successivi subisceuna forte <strong>di</strong>minuzione. Nel 2008 vengono presentati 451 brevetti, facendo registrare, rispetto al2000, un decremento del 10,2%. A livello nazionale l’andamento della serie storica è simile aquello del <strong>Piemonte</strong>, presentando però una variazione negativa dal 2000 al 2008 dello 0,01% (intermini assoluti si passa da 4.428 brevetti presentati nel 2000 a 4.423 presentati nel 2008), inquanto, a partire dal 2006, il valore italiano cresce maggiormente. Il <strong>Piemonte</strong>, dunque, oltre aregistrare un decremento del n° <strong>di</strong> brevetti present ati, risulta aver anche perso terreno a livellonazionale, passando da un’incidenza del 11,34% nel 2000 ad un’incidenza del 10,20% nel 2008.Questo in<strong>di</strong>catore può essere completato dall’analisi dell’in<strong>di</strong>catore “Domande depositate perinvenzioni, marchi, modelli <strong>di</strong> utilità e modelli ornamentali”. In questo caso il <strong>Piemonte</strong> registraun aumento molto significativo dal 2000 (n. 3.549 domande depositate) al 2009 (n. 6.704domande depositate), con un incremento dell’89%.D. VALUTAZIONE GENERALEL’Asse 2 ha avuto l’ambizioso scopo <strong>di</strong> sviluppare il sistema economico produttivo regionale,rendendolo maggiormente competitivo ed orientato verso l’informatizzazione e la ricerca.7071Il commento è effettuato utilizzando i dati relativi agli in<strong>di</strong>catori ambientali 2010 presenti sul sito <strong>di</strong> Arpa <strong>Piemonte</strong> nella specificasezione “Rifiuti” - sito internet: (http://rsaonline.arpa.piemonte.it/in<strong>di</strong>catori/info.asp-codL=IT&idMC=18&idT=27.htm)L’aumento della produzione <strong>di</strong> rifiuti procapite nello stesso arco temporale è del 6,93%, mentre l’aumento della popolazioneresidente è del 3,3%78


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneSono state attivate misure a favore delle PMI localizzate nelle aree ammissibili, affinché questepotessero sia adeguare i propri sistemi produttivi con le migliori tecnologie presenti sul mercato(misura 2.1), sia rafforzare la propria capacità patrimoniale per realizzare nuovi investimenti(misura 2.2). Sono stati realizzati inoltre importanti interventi infrastrutturali a servizio del sistemaproduttivo, quali Parchi Tecnologici, Poli integrati <strong>di</strong> Sviluppo, Aree industriali attrezzate (misura2.3). Gli effetti positivi <strong>di</strong> questi interventi sono stati ri<strong>di</strong>mensionati negli ultimi anni dalsopraggiungere della crisi economica mon<strong>di</strong>ale, che in <strong>Piemonte</strong> ha manifestato le sueconseguenze peggiori soprattutto sul sistema produttivo manifatturiero. L’in<strong>di</strong>catore relativoall’incremento del tasso nati-mortalità delle imprese <strong>di</strong>mostra proprio le <strong>di</strong>fficoltà delle PMI (-76%<strong>di</strong> incremento dal 2000 al 2008), ma al tempo stesso la capacità <strong>di</strong> tenuta del sistema produttivo(il tasso, a <strong>di</strong>fferenza delle altre regioni del Centro-Nord Italia, non ha mai registrato sal<strong>di</strong>negativi in tutta la serie storica). Le ricadute positive delle iniziative finanziate sono visibili ancheattraverso gli in<strong>di</strong>catori occupazionali (+8,6% e +13%) e l’in<strong>di</strong>catore dell’incremento del valoreaggiunto (+4,9%).L’Asse 2 ha inoltre favorito l’affermazione della Società dell’informazione, contribuendo allarealizzazione <strong>di</strong> interventi strategici necessari per dotare tutto il territorio regionale della bandalarga (misura 2.4) e linee specifiche a favore delle PMI che hanno aperto il proprio mercato all’ebusinesse all’e-commerce (linea 2.4c con 1.412 imprese finanziate).Altro ambito molto importante in cui ha operato l’Asse 2 è la ricerca: sono state ideate specifichelinee <strong>di</strong> intervento a favore della R&S operata dalle PMI (misura 2.6), i cui effetti positivi sonovisibili negli in<strong>di</strong>catori Spesa <strong>di</strong> ricerca e sviluppo (+35,56%) e n° <strong>di</strong> marchi e brevetti registratidalle imprese piemontesi (+77%).Non da ultimo l’Asse 2 ha favorito lo sviluppo del sistema regionale attraverso il recupero e lavalorizzazione del Sistema delle Residenze Sabaude e dei percorsi turistici-termali (misura 2.5).In questo filone si trova il Grande Progetto (già avviato con la precedente programmazione1997-’99) <strong>di</strong> recupero della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale e del Borgo Castello, che è statocompletato nel 2008. Nel 2007 è avvenuta l’apertura ufficiale della Reggia e in un solo anno sisono registrati quasi un milione <strong>di</strong> visitatori, facendo <strong>di</strong>ventare la Reggia il primo polod’attrazione turistica della <strong>Regione</strong>, con ottime ricadute su tutto il settore turistico-alberghiero(+30,3% occupati nel settore turistico; +3,5% presenze <strong>di</strong> turisti stranieri).79


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.2.1 Misura 2.1A. DESCRIZIONEMisura:Sostegno agli investimenti delle impreseDescrizione:La misura prevede quattro linee <strong>di</strong> intervento, e più precisamente:Linea a: “Co-finanziamento L. 488/92”, che sostiene investimenti delle PMI negli impiantiproduttivi, riproponendo azioni già presenti nei precedenti perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> programmazione;Linea b: “Finanziamenti per gli investimenti delle imprese”, che punta al miglioramentodell’efficienza produttiva aziendale e al consolidamento del livello occupazionale e dellabase produttiva, attraverso la concessione <strong>di</strong> anticipi rimborsabili a fronte <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong>investimento proposti da PMI per l’acquisizione <strong>di</strong> macchinari ed attrezzature innovativi eper la realizzazione <strong>di</strong> nuovi prodotti e/o nuovi processi produttivi;Linea c: “Leggi integrative per gli investimenti impren<strong>di</strong>toriali”, che prevede il cofinanziamento<strong>di</strong> leggi nazionali quali:- L. 1329/65 (“Sabatini” – investimenti <strong>di</strong> PMI per acquisto <strong>di</strong> nuove macchine utensili);- L. 598/94 investimenti nei settori della innovazione tecnologica e tutela ambientale;- Iniziative relative all’innovazione organizzativa e commerciale ed alla sicurezza nei luoghi<strong>di</strong> lavoro (linea eventualmente attivabile all’interno della 598/94);Linea d: “Aiuti agli investimenti in connessione con prestiti BEI”, che interviene sultessuto produttivo contribuendo alla <strong>di</strong>versificazione/riconversione produttiva, alconsolidamento e sviluppo dell’occupazione e della base produttiva, al recupero <strong>di</strong> efficienzadel tessuto produttivo dell’area (in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> massima sicurezza e garanzia perl’ambiente circostante), all’innovazione dei cicli produttivi e all’attivazione <strong>di</strong> un meccanismomoltiplicatore (in particolare nei settori costruzioni e beni strumentali).La misura 2.1 ha avuto l’obiettivo <strong>di</strong> attivare un insieme <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> sostegno agli investimentidelle PMI e si è articolata in quattro linee <strong>di</strong> intervento, tutte riprese dalle precedentiprogrammazioni:a) Co-finanziamento L. 488/92, gestita dal Ministero dello Sviluppo Economico;b) Finanziamenti per gli investimenti delle imprese, gestita da Finpiemonte;c) Leggi integrative per gli investimenti impren<strong>di</strong>toriali, gestita da Me<strong>di</strong>oCre<strong>di</strong>to Centrale;d) Aiuti agli investimenti in connessione con prestiti BEI, gestita da Finpiemonte (in strettacollaborazione con gli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to convenzionati che gestiscono i fon<strong>di</strong> BEI).Tutti gli interventi hanno avuto come beneficiari le PMI localizzate nelle aree ammissibili edhanno finanziato gli investimenti per la ristrutturazione, la riconversione, la riattivazione e ladelocalizzazione <strong>di</strong> impianti produttivi, con particolare attenzione ai progetti mirati alraggiungimento <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> maggior sicurezza per l’ambiente e per i lavoratori e ai progettiaventi ricadute positive in termini <strong>di</strong> occupazione.La linea 2.1a, in continuità con le precedenti programmazioni, ha riguardato l’agevolazione <strong>di</strong>investimenti produttivi nel settore dell’industria e dei servizi. Con il DOCUP 2000-2006l’agevolazione è stata estesa ai settori del Commercio, del Turismo e dell’Artigianato. Particolareattenzione è stata data ai progetti che hanno mo<strong>di</strong>ficato i cicli produttivi al fine <strong>di</strong> aumentarne lasostenibilità ambientale, con conseguente riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiutiprodotti; altre tipologie <strong>di</strong> investimenti ammessi hanno riguardato la <strong>di</strong>versificazione produttiva, ilrecupero <strong>di</strong> efficienza e la razionalizzazione della produzione in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> massima sicurezzae <strong>di</strong> garanzia per l’ambiente circostante. Le Province maggiormente interessate dagli interventisono state Torino (oltre l’85% in termini economici) ed Alessandria (poco più del 6%), mentre alivello <strong>di</strong> settori sono stati maggiormente interessati quelli relativi alla lavorazione <strong>di</strong> prodotti inmetallo ed alla fabbricazione <strong>di</strong> macchine ed apparecchi meccanici che hannocomplessivamente beneficiato <strong>di</strong> circa il 50% delle risorse. Le restanti somme sono risultate<strong>di</strong>stribuite su molti altri settori che non registrano percentuali rilevanti <strong>di</strong> incidenza sul totale.La linea 2.1b ha visto la concessione <strong>di</strong> anticipi rimborsabili a fronte <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> investimentoproposti da PMI relativi all’acquisizione <strong>di</strong> macchinari ed attrezzature innovativi, <strong>di</strong>immobilizzazioni immateriali quali ad esempio programmi informatici connessi all’investimento e80


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionebrevetti concernenti nuove tecnologie, alla realizzazione <strong>di</strong> nuovi prodotti e nuovi processiproduttivi, alla qualificazione, all’ampliamento e alla realizzazione <strong>di</strong> strutture turistico-ricettive. Ilfinanziamento concesso è pari al 50% dell’investimento ammesso ed è affiancato da unfinanziamento <strong>di</strong> pari entità erogato dagli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to convenzionati, concesso ai normalitassi <strong>di</strong> mercato. Beneficiari dei finanziamenti sono state in prevalenza le imprese <strong>di</strong>fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, le imprese <strong>di</strong> costruzioni e gli alberghi. Ledomande pervenute ed istruite sono state in totale 1.837 <strong>di</strong> cui 1.199 inserite nella certificazione<strong>finale</strong>. Le province più interessate dalla linea sono state Torino (con il 67% delle risorse), seguitada Alessandria e Verbano-Cusio-Ossola (con circa 7% ciascuna), Asti, Cuneo e Vercelli (convalori tra il 5 ed il 6%). I settori produttivi maggiormente interessati sono stati quelli dellalavorazione <strong>di</strong> prodotti in metallo, gli alberghi e ristoranti e della fabbricazione <strong>di</strong> macchine edapparecchi meccanici, che da soli hanno beneficiato <strong>di</strong> quasi il 50% delle risorse. Le risorserimanenti sono state <strong>di</strong>stribuite in modo marginale tra gli altri settori ammissibili.Nell’ambito della linea 2.1c sono state concesse agevolazioni relative alle leggi 598/94 e1329/65 e quin<strong>di</strong>, rispettivamente:• contributi a favore <strong>di</strong> progetti nel campo dell'innovazione tecnologica (apparecchiatureelettroniche ad alta automazione, robot industriali, sistemi elettronici per la progettazione,produzione e collaudo dei prodotti) e della tutela ambientale (impianti per la raccolta, iltrattamento e l'evacuazione dei rifiuti inquinanti soli<strong>di</strong>, liqui<strong>di</strong> e gassosi, <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> controlloambientale, etc.);• operazioni finanziarie, effettuate da banche o da Società <strong>di</strong> leasing, finalizzate all’acquisto <strong>di</strong>macchinari (con una copertura minima del 60% del costo del macchinario).Complessivamente sono risultate beneficiarie 1.554 imprese, mentre la <strong>di</strong>stribuzione geograficadegli interventi ha visto prevalere la provincia <strong>di</strong> Torino (83% ca. in termini economici), seguitada Alessandria (5%) e dalle altre province con percentuali modeste. I settori produttivimaggiormente interessati sono stati quelli della fabbricazione <strong>di</strong> macchinari ed apparecchiaturecomprese le rispettive parti meccaniche che intervengono meccanicamente o termicamente suimateriali o sui processi <strong>di</strong> lavorazione e quelle del commercio all'ingrosso e al dettaglio eriparazione <strong>di</strong> autoveicoli e motocicli.Nell’ambito della linea 2.1d sono stati concessi aiuti in parallelo ad un prestito BEI, nella misuradel 50% del corrispondente prestito BEI. L’istruttoria delle pratiche è stata effettuata, conparticolare riguardo al merito cre<strong>di</strong>tizio, dagli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, conseguentemente il livello <strong>di</strong>rischio associato alla linea è stato molto basso. La linea ha finanziato la ristrutturazione, lariorganizzazione e il rinnovo tecnologico delle PMI, compresa la mo<strong>di</strong>fica dei cicli produttivi, lariattivazione me<strong>di</strong>ante acquisizione <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti produttivi inattivi, la rilocalizzazione <strong>di</strong> PMI ela riconversione produttiva <strong>di</strong> interi stabilimenti. Le imprese risultate beneficiarie appartengonoprevalentemente ai settori <strong>di</strong> fabbricazione e lavorazione <strong>di</strong> prodotti in metallo, <strong>di</strong> macchine e <strong>di</strong>prodotti meccanici ed in modo minore quelli delle costruzioni e della fabbricazione e lavorazionedel legno. La relativa <strong>di</strong>stribuzione geografica ha visto prevalere la provincia <strong>di</strong> Torino (ca. 70%)seguita da Alessandria ed Asti (poco meno dell’8% ciascuna) e dalle altre Province conpercentuali inferiori.Complessivamente – come evidenziato nel seguente prospetto analitico – sono stati realizzati3.194 interventi.impreseNumero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALE2.1 a 125 52 177 20.381.792,40 7.125.202,97 27.506.995,372.1 b 971 228 1.199 101.680.489,05 27.546.873,29 129.227.362,342.1 c 1.554 -- 1.554 26.800.348,84 -- 26.800.348,842.1 d 201 63 264 28.767.270,33 9.265.459,69 38.032.730,02TOTALE 2.851 343 3.194 177.629.900,62 43.937.535,95 221.567.436,5781


B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneCosto totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 146.400.000,00 73.200.000,00 73.200.000,00 0,00Ph. Out 39.215.560,00 19.607.780,00 19.607.780,00 0,00TOTALE 185.615.560,00 92.807.780,00 92.807.780,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 146.400.000,00 177.651.668,22 121,35% 177.629.900,62 121,33%Ph. Out 39.215.560,00 43.959.224,95 112,10% 43.937.535,95 112,04%TOTALE 185.615.560,00 221.610.893,17 119,39% 221.567.436,57 119,37%Ob. 2Ph.OCosto totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*1002.1 a 19.000.000,00 20.403.560,00 107,39% 20.381.792,40 107,27%2.1 b 76.000.000,00 101.680.489,05 133,79% 101.680.489,05 133,79%2.1 c 22.500.000,00 26.800.348,84 119,11% 26.800.348,84 119,11%2.1 d 28.900.000,00 28.767.270,33 99,54% 28.767.270,33 99,54%Subtotale 146.400.000,00 177.651.668,22 121,35% 177.629.900,62 121,33%2.1 a 11.000.000,00 7.146.891,97 64,97% 7.125.202,97 64,77%2.1 b 17.715.560,00 27.546.873,29 155,50% 27.546.873,29 155,50%2.1 d 10.500.000,00 9.265.459,69 88,24% 9.265.459,69 88,24%Subtotale 39.215.560,00 43.959.224,95 112,10% 43.937.535,95 112,04%TOTALE 185.615.560,00 221.610.893,17 119,39% 221.567.436,57 119,37%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioSi evidenzia la buona performance della misura (che risulta indubbiamente una delle migliori traquelle rivolte alle imprese). Come evidenziato nel precedente prospetto analitico, il risultatocomplessivo è omogeneo sulle due aree, pur se notevolmente <strong>di</strong>versificato a livello <strong>di</strong> singolelinee.Nelle aree Obiettivo 2, tutte le linee hanno registrato un risultato finanziario consuntivo superioreal 100%, con la sola eccezione della linea 2.1d peraltro molto prossima al 100%. Per contro, inPhasing Out, il risultato complessivo è frutto dell’ottima performance della linea b (155,5%), <strong>di</strong>un <strong>di</strong>screto risultato della d (88,2%) e <strong>di</strong> un risultato modesto della linea a (64,8%). Nel dettaglio:♦ la linea a registra il pieno utilizzo delle risorse nell’ambito delle aree Ob. 2, mentre piùmodesto è il livello conseguito in Phasing Out. In entrambi i casi il livello è stato raggiuntoattraverso l’utilizzo <strong>di</strong> progetti “overbooking” – selezionati con gli stessi principi e criteri –inizialmente finanziati con le risorse or<strong>di</strong>narie della Legge. Si segnala che 3 progetti nonsono conclusi;♦ per la linea b, il livello <strong>di</strong> realizzazione risulta fortemente positivo, anche in virtù dellatipologia dello strumento (fondo <strong>di</strong> rotazione con riutilizzo delle somme man mano rientranti);♦ la linea c,operativa solo nelle aree Obiettivo 2, registra – sulla base <strong>di</strong> overbooking operatocon risorse “or<strong>di</strong>narie” della <strong>Regione</strong> – un livello <strong>di</strong> realizzazione superiore allacorrispondente dotazione finanziaria originaria;♦ per la linea d – che peraltro registra un livello inferiore al 100% (sia pure lievementesoprattutto in aree Ob. 2) – i risultati erano migliori in precedenza ma sono stati ridotti aseguito <strong>di</strong> alcune revoche (principalmente legate a fallimenti e all’esito dei controlli <strong>di</strong> primolivello).82


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneC. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione2.1b Imprese beneficiarie dei finanziamenti N° 1.000 950 1.199 (c)2.1c Imprese beneficiarie dei finanziamenti N° 250 1.460 958 ( d)2.1d Imprese beneficiarie dei finanziamenti N° 80 250 264 (e)(a) I dati, relativi alle imprese sono lievemente inferiori al numero <strong>di</strong> interventi, in relazione a qualche soggetto che ha beneficiato <strong>di</strong>due interventi.(b) Di cui 125 in area Ob. 2 e 52 in Phasing Out. Si segnala peraltro che 3 interventi non sono conclusi (cfr. allegato 7.5).(c) Di cui 971 in area Ob. 2 e 228 in Phasing Out.(d) Tutte in area Ob. 2 in quanto la linea non era prevista in Phasing Out. Il numero <strong>di</strong> imprese è nettamente inferiore al numero <strong>di</strong>interventi perché alcune imprese hanno realizzato più <strong>di</strong> intervento.(e) Di cui 201 in area Ob. 2 e 63 in Phasing Out.I dati conseguiti sono superiori agli obiettivi previsti, segno che la misura 2.1 ha saputocoinvolgere molte PMI sul territorio. L’unica linea che presenta un numero <strong>di</strong> impresebeneficiarie inferiore alle aspettative è la linea c, che ha finanziato 958 imprese; a tal propositova specificato che alcune imprese hanno realizzato più <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> investimenti ammesso afinanziamento nel corso <strong>di</strong> tutta la programmazione. Per quanto riguarda la linea a, si registranotra i beneficiari 131 PI e 46 MI.(a)(b)( c)(d)( e)C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoLineamisura 1° CdP ultimo CdP raggiunto (a)Obiettivo previsto nel RisultatoUnità <strong>di</strong>In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneeffettivamente2.1a Imprese beneficiarie dei finanziamenti N° 500 150 177 (b)Linea2.1a2.1b2.1c2.1dIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoVariazione del fatturato delle imprese finanziate % 1.350.000.000 (a)) 45 +52,0% (b)Imprese certificate ISO N° n.p. 40 71Imprese registrate EMAS N° n.p. 20 43Occupazione creata delle imprese finanziate N° 16.000 (c) 1.100 1.441Occupazione mantenuta nelle imprese finanziate N° 55.000 (c) 3.300-3.500 4.475Ammontare globale degli investimenti attivati M€ n.p 180-200 248,2 M€Variazione del fatturato delle imprese finanziate % -- (a) 15 +18,5%Imprese certificate ISO/ EMAS/ECOLABEL N° n.p 90 342 (d)Occupazione creata delle imprese finanziate N° -- (c) 1.800 2.430Occupazione mantenuta nelle imprese finanziate N° -- (c) 13.500 28.446Ammontare globale degli investimenti attivati M€ n.p 170-185 260,6 M€Variazione del fatturato delle imprese finanziate % -- (a) 15 +23,9%Occupazione creata delle imprese finanziate N° -- (c) 2.500-3.000 2.210Occupazione mantenuta nelle imprese finanziate N° -- (c) 15.000 7.120Ammontare globale degli investimenti attivati M€ n.p 90-110 385,0 M€Variazione del fatturato delle imprese finanziate % -- (a) 15 +26,4%Imprese certificate ISO/ EMAS/ECOLABEL N° n.p 27 65 (e)Occupazione creata delle imprese finanziate N° -- (c) 730 731Occupazione mantenuta nelle imprese finanziate N° -- (c) 5.000 7.470Ammontare globale degli investimenti attivati M€ n.p 190-220 239 M€Nel 1° CdP era in<strong>di</strong>cato il dato cumulato per le v arie sottomisure ed era in<strong>di</strong>cato in valore assoluto il relativo incremento.Dato rilevato attraverso specifico questionario inviato alle sole posizioni che avevano concluso l’intervento al momento della <strong>di</strong>stribuzionedel questionario ed al quale hanno risposto in maniera sufficiente (oltre il 57%).Nel 1° CdP era in<strong>di</strong>cato il dato cumulato per le d ue sottomisure.Dato raccolto tramite questionario <strong>finale</strong> <strong>di</strong>stribuito a 1.207 imprese che avevano ultimato l’intervento al momento della <strong>di</strong>stribuzione delmedesimo. Hanno peraltro risposto 523 imprese (43,3% degli intervistati) ed in tal senso la percentuale <strong>di</strong> certificazione rilevata è pari al65,3%.Dato raccolto tramite questionario <strong>finale</strong> <strong>di</strong>stribuito a 237 imprese che avevano ultimato l’intervento al momento della <strong>di</strong>stribuzione delmedesimo. Hanno peraltro risposto 106 imprese (44,7% degli intervistati) ed in tal senso la percentuale <strong>di</strong> certificazione rilevato è pari al61,3%.83


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneI risultati sono superiori agli obiettivi previsti; in particolare alcuni <strong>di</strong> essi (imprese certificate)sono sensibilmente superiori ai target in virtù del maggior numero <strong>di</strong> imprese beneficiarie.I tre in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> maggior rilievo (aumento del fatturato, livello occupazionale – tanto creataquanto mantenuta – e investimenti) sono in tutte le linee <strong>di</strong> intervento superiori ai target, con lasola eccezione della linea c) che ha registrato risultati inferiori alle aspettative in relazione ailivelli occupazionali. A proposito va osservato che gli obiettivi in<strong>di</strong>cati nel Complemento <strong>di</strong>Programmazione erano probabilmente troppo ambiziosi, specialmente se considerati alla lucedella crisi economica che ha colpito il sistema produttivo. I risultati complessivamente raggiuntidai 1.554 interventi finanzati (+2.210 posti <strong>di</strong> lavoro creati e 7.120 posti mantenuti)rappresentano un livello molto sod<strong>di</strong>sfacente.Sono decisamente elevati gli investimenti attivati, che nel complesso ammontano a oltre 1.130M€ contro i 715 <strong>di</strong> target.(a)(b)(c)C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoLineeIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto2.1a Incremento del valore aggiunto (a) M€ 88.098,69 (b) +2% +2% (b) +4,9% (2008)2.1Incremento del tasso <strong>di</strong> natimortalitàdelle impreseQuantità <strong>di</strong> rifiuti urbani e specialismaltita (c)% 1,9% n.p. +4% -76,0% (2008)t/anno2.478 (CdP)3.434 (serie<strong>di</strong>sponibile)n.p. -5% - 6,09% (2008)Valori concatenati (anno <strong>di</strong> riferimento 2000).Il dato storico relativo al 2000 sul CdP era 93.326,2 M€ ed è stato mo<strong>di</strong>ficato per omogeneità <strong>di</strong> serie. L’obiettivo resta comunquevalido.L’in<strong>di</strong>catore contenuto nel CdP era relativo al 1997 ed in tal senso si è ritenuto <strong>di</strong> fornire il corrispondente dato della serie fornitada ARPA per il 2001. Va però precisato che il dato storico al 1997 non coincide perfettamente, segno <strong>di</strong> una probabile <strong>di</strong>versaserie storica. L’obiettivo resta comunque valido.L’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento del valore aggiunto registra un risultato molto positivo:obiettivo del programma era un incremento del 2%, mentre la regione ha raggiunto il +4,9% (nel2008), segno dunque <strong>di</strong> un buon andamento del sistema produttivo regionale, sia a livello <strong>di</strong>produzione, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> beni e servizi.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore “Incremento del tasso <strong>di</strong> nati-mortalità delle imprese”, il sistemaregionale non ha conseguito il target auspicato. A proposito va tuttavia precisato che il saldo trale nuove imprese registrate e quelle cessate in <strong>Piemonte</strong> è sempre stato positivo dal 2000 al2008, a <strong>di</strong>fferenza delle altre regioni del Centro-Nord 72 dove nel 2008 si sono registrati sal<strong>di</strong>negativi. Il trend registrato in <strong>Piemonte</strong>, dunque, relazionato alle performance delle altre regioninon è così negativo come sembrerebbe leggendo l’in<strong>di</strong>catore riportato in tabella. In <strong>Piemonte</strong> nel2000 il saldo tra nuove imprese create e quelle cessate era del +1,9%, mentre nel 2008 il saldoè stato del +0,47%: ne consegue un incremento negativo del -76% rispetto al dato <strong>di</strong> riferimento.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore relativo alla quantità <strong>di</strong> rifiuti speciali ed urbani smaltiti, il targetin<strong>di</strong>viduato nel CdP risulta raggiunto (-6,09% rispetto al 2000). L’in<strong>di</strong>catore risulta ancora piùpositivo se si specificano i dati relativi alla produzione <strong>di</strong> rifiuti (speciali e urbani) e la modalità <strong>di</strong>smaltimento degli stessi 73 .In relazione ai rifiuti speciali, da un lato si registra l’aumento della produzione dal 2000 al 20087273A livello aggregato, il saldo tra nati – mortalità delle imprese nel 2008 nel Nord Italia è pari a –0,2% e le regioni che hannoregistrato un saldo negativo sono: Lombar<strong>di</strong>a, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, provinciaautonoma <strong>di</strong> BolzanoIl commento è effettuato utilizzando i dati relativi agli in<strong>di</strong>catori ambientali 2010 presenti sul sito <strong>di</strong> Arpa <strong>Piemonte</strong> nella specificasezione “Rifiuti”; sito internet: (http://rsaonline.arpa.piemonte.it/in<strong>di</strong>catori/info.asp-codL=IT&idMC=18&idT=27.htm)84


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionedel 51,90%, dall’altro aumentano sia la capacità <strong>di</strong> recupero dei rifiuti speciali (+96,25%) sia lacapacità <strong>di</strong> smaltimento degli stessi (+12,28%).In relazione ai rifiuti urbani, invece, la produzione in termini assoluti cresce del 10,52% dal 2000al 2008, 74 ma nello stesso arco temporale la quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani recuperata attraverso laraccolta <strong>di</strong>fferenziata aumenta del 200,62%, passando dal 18,3% dei rifiuti urbani prodotti nel2000 al 48,4% nel 2008 (nel 2009 è del 49,5%). Ne deriva che lo smaltimento dei rifiuti urbaniin<strong>di</strong>fferenziati <strong>di</strong>minuisce del 32,25%, mentre lo smaltimento dei rifiuti urbani <strong>di</strong>fferenziati inimpianti <strong>di</strong> compostaggio aumenta del 53,95%. Il dato è molto incoraggiante perché sottolineauna maggiore consapevolezza sia dei privati citta<strong>di</strong>ni, sia delle imprese nei confronti dellatematica ambientale e della necessità <strong>di</strong> recuperare i rifiuti prodotti trasformandoli in nuoverisorse attraverso il progressivo abbandono del sistema <strong>di</strong> raccolta in<strong>di</strong>fferenziata a favore delsistema della raccolta <strong>di</strong>fferenziata.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVITutti gli interventi certificati sono stati completati, con la sola eccezione <strong>di</strong> 3 progetti relativi allalinea a gestita da MISE per i quali sono state compilate le schede riportate in allegato 7.5.Detti progetti figurano inoltre nel prospetto <strong>di</strong> cui all’allegato 7.4. La situazione sarà monitorataper verificarne l’effettivo completamento e sarà comunicata alla Commissione entro i prossimidue anni (30/09/2012).E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARISi precisa che per la linea c, oggetto <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t specifico da parte della Commissione, in relazionealla 1329/65 “Sabatini” sono state decertificate tutte le somme contestate dalla Commissione(comunicazione prot. 3401 del 26/03/2010). 75 L’AdG ha inoltre scelto <strong>di</strong> non certificare gliinterventi inizialmente inseriti nell’Allegato 7.4 (relativi alla linea c), revocandoli dal programma.F. VALUTAZIONE GENERALEI risultati sopra descritti <strong>di</strong>mostrano la vali<strong>di</strong>tà degli strumenti attivati - peraltro tutti <strong>di</strong> usoampiamente consolidato. In sintesi la performance della misura è quanto mai positiva, essendostati sostanzialmente conseguiti tutti gli obiettivi fissati. Questo è principalmente dovutoall’overbooking registrato dalla misura.Particolarmente significativo tra gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto risulta il dato relativo all’incremento delvalore aggiunto, che nel 2008 ha registrato un +4,9% rispetto al dato <strong>di</strong> origine, mentre tra gliin<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione risaltano i dati conseguiti in merito all’incremento del fatturato delleimprese beneficiarie (positivo in tutte le linee d’intervento), l’occupazione creata e mantenuta e iln° <strong>di</strong> imprese certificate.7475L’aumento della produzione <strong>di</strong> rifiuti procapite nello stesso arco temporale è del 6,93%, mentre l’aumento della popolazioneresidente è del 3,3%Si precisa che dei 7 progetti non ren<strong>di</strong>contabili, solo 6 sono stati decertificati in quanto il restante (n° 329029) non è mai statocertificato.85


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.2.2 Misura 2.2A. DESCRIZIONEMisura:Descrizione:Sistemi finanziari e <strong>di</strong> consulenza per lo sviluppo e la creazione <strong>di</strong> impreseLa misura prevede tre linee <strong>di</strong> intervento, e più precisamente:Linea a: “Interventi <strong>di</strong> ingegneria finanziaria – consorzi <strong>di</strong> garanzia”, con la costituzionee gestione <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> garanzia, da affidare ad organismi <strong>di</strong> garanzia fi<strong>di</strong> già operanti sulmercato;Linea b: “Interventi <strong>di</strong> ingegneria finanziaria – prestiti partecipativi”, per rafforzare lastruttura patrimoniale delle PMI al fine <strong>di</strong> favorirne gli investimenti produttivi, contribuendo alrafforzamento ed alla creazione <strong>di</strong> impresa ed al conseguente consolidamento del settoreeconomico – produttivo per il mantenimento e lo sviluppo dell’occupazione;Linea c: “Consulenze strategiche per la qualificazione delle imprese”, per rafforzare lacompetitività d’impresa, me<strong>di</strong>ante la realizzazione <strong>di</strong> consulenze strategiche alle PMI.La misura ha previsto interventi rivolti alle PMI localizzate nelle aree ammissibili con lo scopo <strong>di</strong>supportare lo sviluppo del sistema produttivo attraverso azioni <strong>di</strong> sostegno finanziario e <strong>di</strong>qualificazione d’impresa. La misura si è articolata su tre linee d’intervento:a. Interventi <strong>di</strong> ingegneria finanziaria tramite consorzi <strong>di</strong> garanzia;b. Interventi <strong>di</strong> ingegneria finanziaria tramite prestiti partecipativi;c. Consulenze strategiche per la qualificazione delle imprese.La linea 2.2a “Ingegneria finanziaria” ha avuto come scopo prioritario il miglioramento dellecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accesso al cre<strong>di</strong>to delle PMI, al fine <strong>di</strong> favorirne gli investimenti produttivi. La linea èstata gestita attraverso la costituzione <strong>di</strong> appositi fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> garanzia, a partecipazione pubblica edei Confi<strong>di</strong> (soggetti privati); la linea è stata classificata come azione <strong>di</strong> sistema, dal momentoche la ren<strong>di</strong>contazione è complessiva (in termini <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> costituiti) e non analitica (in termini <strong>di</strong>operazioni e relative imprese beneficiarie). Complessivamente sono stati costituiti 9 fon<strong>di</strong> <strong>di</strong>garanzia e sono state ren<strong>di</strong>contate 3.298 garanzie nelle aree ammissibili.La linea 2.2b ha previsto la concessione <strong>di</strong> prestiti partecipativi a PMI finanziariamente sane econ solide prospettive <strong>di</strong> sviluppo, con l’obiettivo <strong>di</strong> favorire l’immissione <strong>di</strong> risorse liquide inazienda, a fronte <strong>di</strong> un aumento <strong>di</strong> capitale deliberato dai soci e <strong>di</strong> un programma <strong>di</strong> investimentiproduttivi ed occupazionali, <strong>di</strong> ampliamento dell’impresa o <strong>di</strong> introduzione <strong>di</strong> innovazionitecnologiche. L’agevolazione è costituita da un finanziamento erogato nella misura massima del50% dell’aumento <strong>di</strong> capitale deliberato, <strong>di</strong> cui il 70% con fon<strong>di</strong> pubblici a tasso zero e il 30%restante con fon<strong>di</strong> bancari ai migliori tassi <strong>di</strong> mercato. Hanno complessivamente beneficiato 86imprese, con una netta prevalenza della provincia <strong>di</strong> Torino (ca. il 76% in termini economici),seguita da Alessandria (11%) e dalle altre province con valori marginali. I settori produttivimaggiormente interessati sono stati la fabbricazione e lavorazione <strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong> metallo (inclusimacchine e impianti), il settore delle costruzioni e le attività professionali e impren<strong>di</strong>toriali (co<strong>di</strong>ceAteco n. 74 “Altre attività professionali, scientifiche e tecniche”).La linea 2.2c ha invece riguardato il rafforzamento della competitività d’impresa, attraversoconsulenze strategiche finalizzate all’introduzione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> qualità e all’ottenimento dellarelativa certificazione, sia in materia ambientale, sia aziendale, sia <strong>di</strong> sicurezza. Sono statefinanziate altresì consulenze <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione per fusioni, joint venture, acquisizione <strong>di</strong> imprese, conparticolare riguardo ad iniziative da realizzare all’estero e/o ricerche sui mercati esteri. Icontributi sono stati concessi nella misura del 50% dei costi degli investimenti ammessi. Hannocomplessivamente beneficiato 1.563 imprese, con una netta prevalenza della provincia <strong>di</strong> Torino(ca. l’82% in termini economici), seguita da tutte le altre province con valori marginali. I settoriproduttivi maggiormente interessati sono stati la fabbricazione e lavorazione <strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong>86


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionemetallo (inclusi macchine e impianti), il settore delle costruzioni e le attività professionali eimpren<strong>di</strong>toriali (Co<strong>di</strong>ce Ateco n. 74 “Altre attività professionali, scientifiche e tecniche”).Complessivamente – come evidenziato nel seguente prospetto analitico – sono stati realizzati1.658 interventi, conteggiando il numero <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> costituiti e non già il corrispondente numero <strong>di</strong>garanzie erogate. Ciò, anche al fine <strong>di</strong> perfetta identità con i record registrati nell’allegato 7.2 erelativi agli interventi perfezionati.Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEAzioni <strong>di</strong> sistema 2.2 a 5 4 9 48.158.491,20 9.995.239,99 58.153.731,192.2 b 66 20 86 8.505.155,21 1.988.052,19 10.493.207,40Imprese2.2 c 1.217 346 1.563 10.223.883,00 3.469.980,40 13.693.863,40TOTALE 1.288 370 1.658 66.887.529,41 15.453.272,58 82.340.801,99B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 78.766.667,00 19.430.000,00 24.336.667,00 35.000.000,00Ph. Out 18.000.000,00 4.500.000,00 6.500.000,00 7.000.000,00TOTALE 96.766.667,00 23.930.000,00 30.836.667,00 42.000.000,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 78.766.667,00 68.729.038,54 87,26% 66.887.529,41 84,92%Ph. Out 18.000.000,00 15.458.032,60 85,88% 15.453.272,58 85,85%TOTALE 96.766.667,00 84.187.071,14 87,00% 82.340.801,99 85,09%I dati sopra riportati derivano da situazioni alquanto <strong>di</strong>versificate come evidenziato dal secondoprospetto.Ob. 2Ph. OCosto totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*1002.2 a 50.000.000,00 50.000.000,33 100,00% 48.158.491,20 96,32%2.2 b 16.500.000,00 8.505.155,21 51,55% 8.505.155,21 51,55%2.2 c 12.266.667,00 10.223.883,00 83,35% 10.223.883,00 83,35%Subtotale 78.766.667,00 68.729.038,54 87,26% 66.887.529,41 84,92%2.2 a 10.000.000,00 10.000.000,01 100,00% 9.995.239,99 99,95%2.2 b 3.000.000,00 1.988.052,19 66,27% 1.988.052,19 66,27%2.2 c 5.000.000,00 3.469.980,40 69,40% 3.469.980,40 69,40%Subtotale 18.000.000,00 15.458.032,60 85,88% 15.453.272,58 85,85%TOTALE 96.766.667,00 84.187.071,14 87,00% 82.340.801,99 85,09%Si evidenzia che i dati consuntivi <strong>di</strong> spesa riportati per i “Fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> Garanzia” non sono relativi alladotazione iniziale dei confi<strong>di</strong>, ma sono quelli relativi all’effettivo utilizzo delle risorse stanziate inciascun fondo (valore minimo tra gli specifici livelli <strong>di</strong> utilizzo - operazioni perfezionate +escussioni + spese <strong>di</strong> gestione e la dotazione finanziaria iniziale), senza procedere a travasi nétra i vari soggetti attuatori né tra le aree interessate. Ciò, pur in presenza <strong>di</strong> casi con risultatisuperiori al 100% - cfr. seguenti prospetti analitici per area.87


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneObiettivo 2Artigiancre<strong>di</strong>t Casa Eurofi<strong>di</strong> Fi<strong>di</strong>ndustria Unionfi<strong>di</strong> TotaleDotazione iniziale [a] 1.900.000 570.000 35.296.667 383.333 11.850.000 50.000.000<strong>di</strong> cui FESR [b]=15%*[a] 285.000 85.500 5.294.500 57.500 1.777.500 7.500.000Operazioni perfezionate [c] 2.284.185,36 1.545.993,35 167.998.154,94 3.227.524,50 65.296.802,71 240.352.660,86Moltiplicatore [d] 10 5 5 5 5 ----Capitale x coprire garanzie [e]=[c/d] 228.418,54 309.198,67 33.599.630,99 645.504,90 13.059.360,54 47.842.113,64Spese <strong>di</strong> gestione [f] (+) 36.845,30 46.886,30 3.301.038,00 39.800,91 1.560.604,89 4.985.175,40Escussioni [g] 0,00 7.142,40 2.203.431,16 0,00 1.664.111,31 3.874.684,87Capitale "utilizzato" [h]=[e+f+g] (*) 265.263,84 363.227,37 39.104.100,15 685.305,81 16.284.076,74 56.701.973,91% <strong>di</strong> utilizzo [i]=[h]/[a]*100 (°) 14,0% 63,7% 110,8% 178,8% 137,4% 113,4%Capitale "plafonato" [j]= min ([a];[h]) 265.263,84 363.227,37 35.296.666,66 383.333,33 11.850.000,00 48.158.491,20<strong>di</strong> cui FESR [k]=15%*[j] 39.789,58 54.484,10 5.294.500,00 57.500,00 1.777.500,00 7.223.773,68% <strong>di</strong> utilizzo [l]=[j]/[a]*100 (°) 13,96% 63,72% 100,00% 100,00% 100,00% 96,32%% <strong>di</strong> utilizzo FESR [l]=[j]/[b]*100 (°) 13,96% 63,72% 100,00% 100,00% 100,00% 96,32%Phasing OutArtigiancre<strong>di</strong>t Eurofi<strong>di</strong> Fi<strong>di</strong>ndustria Unionfi<strong>di</strong> TotaleDotazione iniziale [a] 60.000 6.743.333 383.333 2.813.333 10.000.000<strong>di</strong> cui FESR [b]=15%*[a] 9.000 1.011.500 57.500 422.000 1.500.000Operazioni perfezionate [c] 552.400,00 34.276.880,46 1.883.263,00 15.744.401,36 52.456.944,82Moltiplicatore [d] 10 5 5 5 ----Capitale x coprire garanzie [e]=[c/d] 55.240,00 6.855.376,09 376.652,60 3.148.880,27 10.436.148,96Spese <strong>di</strong> gestione [f] (+) 0,00 569.061,00 18.228,04 381.855,10 969.144,14Escussioni [g] 0,00 473.181,14 12.345,08 168.328,25 653.854,47Capitale "utilizzato" [h]=[e+f+g] (*) 55.240,00 7.897.618,23 407.225,72 3.699.063,62 12.059.147,57% <strong>di</strong> utilizzo [i]=[h]/[a]*100 (°) 92,1% 117,1% 106,2% 131,5% 120,6%Capitale "plafonato" [j]= min ([a];[h]) 55.240,00 6.743.333,33 383.333,33 2.813.333,33 9.995.239,99<strong>di</strong> cui FESR [k]=15%*[j] 8.286,00 1.011.500,00 57.500,00 422.000,00 1.499.286,00% <strong>di</strong> utilizzo [l]=[j]/[a]*100 (°) 92,07% 100,00% 100,00% 100,00% 99,95%% <strong>di</strong> utilizzo FESR [l]=[j]/[b]*100 (°) 92,07% 100,00% 100,00% 100,00% 99,95%N.B. Le celle a sfondo giallo sono relative ad importi plafonati sulla base della <strong>di</strong>sponibilità specifica (righe [j] e [k]plafonate rispettivamente su [a] e [b].(+) Con riferimento al comma 2.6 della norma 9 "Fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> Garanzia" del Reg. (CE) 448/2004 (limite <strong>di</strong> ammissibilità delle spese <strong>di</strong>gestione), i relativi costi sono stati annualmente sottoposti all'approvazione della <strong>Regione</strong>(*) Con riferimento al comma 2.7 della norma 9 "Fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> Garanzia" del Reg. (CE) 448/2004 (ren<strong>di</strong>contabile l'importo del capitalenecessario a coprire le garanzie fornite alla chiusura).(°) Senza considerare gli accantonamenti per le sofferenze in essere, alcune delle quali potranno sfociare a breve in escussioni.Si precisa che i dati finanziari sono variati rispetto alla certificazione <strong>finale</strong> delle spesepresentata a settembre 2010, perché a seguito degli ulteriori controlli effettuati su richiesta dellaCommissione Europea, è emerso che l’AdG aveva, per mero errore materiale, inserito i datirelativi all’avanzamento finanziario dei fon<strong>di</strong> al 30/03/2009, anziché quelli relativi al 30/06/2009.Trattandosi <strong>di</strong> un errore materiale, l’AdG ha ritenuto opportuno correggere i dati presenti nel<strong>Rapporto</strong> Finale, informando l’AdC e l’AdP, che hanno prontamente verificato la nuova spesacertificata e adeguato coerentemente i propri documenti <strong>di</strong> chiusura del programma. Si ritieneopportuno chiarire che non è stata aggiunta (né tolta) alcuna operazione <strong>di</strong> garanzia gestita daiConfi<strong>di</strong>, ma che si è trattato esclusivamente <strong>di</strong> un errore <strong>di</strong> conteggi da parte dell’AdG.Per quanto riguarda i moltiplicatori adottati, si evidenzia come tali valori siano stati a suo tempodefiniti con i Confi<strong>di</strong> ed in sostanza rientrati nell’operatività quoti<strong>di</strong>ana, in particolare nelleConvenzioni con gli Istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to. L’analisi del livello <strong>di</strong> moltiplicatore utilizzato conduce allavalutazione delle finalità che la linea <strong>di</strong> intervento intende perseguire e cioè “favorire l’accesso al88


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionecre<strong>di</strong>to delle PMI che intendono avviare programmi <strong>di</strong> investimento e sviluppo”. 76 I confi<strong>di</strong>gestori, in coerenza con gli obiettivi <strong>di</strong> supporto alle PMI debitamente con<strong>di</strong>visi con la <strong>Regione</strong> 77 ,hanno potuto promuovere l’utilizzo dello strumento sviluppandolo anche grazie ad unmoltiplicatore in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare l’esigenza delle banche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> adeguata protezione,soprattutto in presenza <strong>di</strong> interventi a favore <strong>di</strong> imprese in fase <strong>di</strong> forte sviluppo o <strong>di</strong> start-up, cheper definizione rivestono maggior rischiosità.Infine, non va trascurato l’attuale scenario <strong>di</strong> congiuntura economica generale, con conseguentivolumi <strong>di</strong> insolvenza sempre maggiori. In tal senso, i moltiplicatori utilizzati paiono congruenti esono stati confermati dalla valutazione in<strong>di</strong>pendente redatta alla chiusura del programma inconformità a quanto <strong>di</strong>sposto dalla norma 9.2.7 del regolamento (CE) n° 448/04 .B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioTutte le linee hanno trovato corretta attuazione, anche se la misura registra il più basso livello <strong>di</strong>realizzazione dell’intero Asse 2. In effetti, oltre alle minori economie relative ai fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> garanzia(<strong>di</strong> cui alla linea a), le altre due linee registrano residui significativi legati non solo a cadute finali,ma, soprattutto, a revoche derivanti dai controlli <strong>di</strong> primo livello. In tal senso, comeprecedentemente già precisato, la <strong>Regione</strong> ha ritenuto opportuno decertificare tutte le sommerevocate, in<strong>di</strong>pendentemente dal loro effettivo recupero.La misura non prevedeva la realizzazione <strong>di</strong> interventi infrastrutturali per cui non vi sono casi <strong>di</strong>“entrate nette”, né vi sono stati completamenti <strong>di</strong> interventi avviati nel precedente periodo <strong>di</strong>programmazione. La decorrenza per l’ammissibilità della spesa è dal 27/11/2000.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneLinea2.2aIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneUnità <strong>di</strong> Obiettivo previsto nelmisura 1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoOperazioni effettuate N° 150 4.000 3.298Fon<strong>di</strong> attivati N° 3/5 (a) 10 9Volume <strong>di</strong> garanzie attivate M€ 3/5 (b) 300 2932.2b Imprese che accedono ai prestiti partecipativi N° 300 111 83 (b)2.2c Imprese che acquisiscono consulenze N° 400 1.600 1.563 (c)(a) Nel 1° CdP i fon<strong>di</strong> e il volume <strong>di</strong> garanzie attivat i fanno parte <strong>di</strong> un unico in<strong>di</strong>catore.(b) Di cui 65 in area Ob. 2 e 18 in Phasing Out.(c) Di cui 1.217 in area Ob. 2 e 346 in Phasing Out.Per quanto riguarda i fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> garanzia, si segnala che non sono stati raggiunti appieno gliobiettivi fissati nell’ultimo Complemento <strong>di</strong> Programmazione (4.000 operazioni e 300 M€ <strong>di</strong>volume <strong>di</strong> garanzie attivate). Il risultato raggiunto (quasi 3.300 operazioni e 293 M€ attivati) ètuttavia molto sod<strong>di</strong>sfacente, specialmente se confrontato con i risultati ottenuti nella precedenteprogrammazione (37 M€ <strong>di</strong> investimenti attivati). Lo strumento dei fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> garanzia si è rivelatomolto apprezzato dal sistema produttivo, tanto da essere riproposto nella programmazione2007/2013. Si osserva inoltre che non è stata raggiunta la completa “rotazione” delle somme<strong>di</strong>sponibili (dotazione dei fon<strong>di</strong>) della linea 2.2a, sebbene i residui siano contenuti con unrisultato <strong>finale</strong> – me<strong>di</strong>ato sulle due aree – pari al 96,92%. Va peraltro puntualizzato come nonsiano stati computati gli accantonamenti per le sofferenze in essere (peraltro contenute e che7677In particolare, si evidenzia come, con questa metodologia, sono stati attivate sui fon<strong>di</strong> garanzie per oltre 273 M€ e quin<strong>di</strong>investimenti per oltre 546 M€.In effetti, la scelta regionale – in fase <strong>di</strong> programmazione – era stata <strong>di</strong> ampliare al massimo lo strumento, tanto da prevedereuna quota privata (70%) ben superiore a quella minima ammessa dalla Commissione (35%); ciò al fine <strong>di</strong> attivare – a parità <strong>di</strong>risorse pubbliche – una maggior dotazione dei confi<strong>di</strong> (in sostanza sono stati attivati 60 M€ contro i 27,7 che sarebbero statiattivati se fosse stata applicata la ripartizione pubblico/privato ammessa dalla Commissione) e dunque allargandosignificativamente il numero <strong>di</strong> operazioni e quin<strong>di</strong> dei potenziali “destinatari ultimi”89


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneavrebbero fatto lievitare <strong>di</strong> qualche decimo <strong>di</strong> punto percentuale il risultato finanziarioconsuntivo).Per quanto riguarda la linea b, il n° <strong>di</strong> imprese ch e ha ottenuto un prestito partecipativo èinferiore rispetto al target auspicato: va tuttavia precisato che le imprese che hanno presentatodomanda <strong>di</strong> finanziamento sulla linea sono state 206, quelle alle quali è stato concesso sonostate 140, mentre le operazioni ren<strong>di</strong>contate nella certificazione <strong>finale</strong> sono 86. Considerandodunque il n° <strong>di</strong> domande pervenute e il n° <strong>di</strong> conces sioni effettuate, il target è stato ampiamenteraggiunto.In relazione all’in<strong>di</strong>catore della linea c, invece, il target (molto ambizioso) è stato pressochéraggiunto, nonostante le numerose revoche <strong>di</strong>sposte dall’AdG a seguito del monitoraggioeffettuato per verificare il rispetto degli obblighi <strong>di</strong> cui all’art. 30 del Reg. (CE) n. 1260/99(stabilità delle operazioni).C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoLinea2.2a2.2b2.2cIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoTasso <strong>di</strong> sopravvivenza delle imprese agevolatedopo cinque anni dalla data <strong>di</strong> concessioneUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto% 85 70% 92,5% (a)Ammontare globale degli investimenti attivati M€ n.p. 600 632Tasso <strong>di</strong> sopravvivenza delle imprese agevolatedopo cinque anni dalla data <strong>di</strong> concessione% 85 70% 100% (a)Ammontare globale degli investimenti attivati M€ n.p 39-45 15,3 M€Interventi (consulenze) relativi acertificazione/registrazione ISO/EMAS o allasicurezza, più precisamente% 500 (b) 10% (c) 100% (d)- <strong>di</strong> certificazione e/o registrazione ISO/EMAS % n.p. 6% (c) 88,2%- <strong>di</strong> sicurezza % n.p. 4% (c) (d) (f)11,8%Ammontare globale degli investimenti attivati M€ n.p 33-35 27,9 M€(a) Il dato si riferisce alle posizioni inserite nella certificazione <strong>finale</strong>, che sono al netto <strong>di</strong> tutte le operazioni revocate (quin<strong>di</strong> anche deicasi <strong>di</strong> sofferenza). Relativamente a tutte le operazioni ammesse al finanziamento sulla linea 2.2b, il tasso <strong>di</strong> sopravvivenza è del77,65%(b) Nel 1° CdP il dato è espresso in N°.(c) Delle imprese finanziate.(d) Dato rilevato tramite questionario <strong>finale</strong> inviato alle 1.552 imprese che avevano ultimato l’intervento al momento dell’invio e <strong>di</strong>queste hanno risposto 432 (27,8%). Tutti gli interventi hanno riguardato operazioni <strong>di</strong> certificazione o <strong>di</strong> sicurezza che peraltrorisultava essere l’obiettivo principale della linea e riferimento per il finanziamento.(e) Sono 381 imprese che, tra le 432 risposte, hanno segnalato <strong>di</strong> essere certificate ISO/EMAS.(f)Sono 51 le imprese che, tra le 432 risposte, hanno segnalato intervento legato alla sicurezza sul lavoro.Il livello <strong>di</strong> sopravvivenza delle imprese agevolate risulta sensibilmente superiore alle attese,nonostante il recente periodo <strong>di</strong> crisi, che ha fatto registrare un forte incremento nelle sofferenzedelle imprese ed in particolare del numero <strong>di</strong> fallimenti. Si precisa peraltro che il calcolo è statolimitato alle sole imprese che hanno beneficiato <strong>di</strong> contributo entro fine 2005 (onde constatare lasituazione dopo 5 anni effettivi).Anche il dato relativo agli investimenti globali attivati risulta positivo, con un risultato complessivo(ca. 675 M€) pari al 100% del valore obiettivo. Tale risultato conseguito nel complesso risultaalquanto <strong>di</strong>fferenziato sulle singole linee, con valori inferiori alle aspettative per le linee b e c, macompensati dalla linea 2.2a. Nell’ambito <strong>di</strong> quest’ultima, pur in presenza <strong>di</strong> alcuni gestori <strong>di</strong> fon<strong>di</strong>che non hanno utilizzato appieno le risorse <strong>di</strong>sponibili (cfr. ultimi prospetti § B1), si evidenziano icasi dei fon<strong>di</strong> con maggior dotazione finanziaria che hanno superato la “rotazione completa”delle risorse, in relazione ai “rientri”.Particolarmente positivo, invece, è l’in<strong>di</strong>catore relativo agli interventi volti ad ottenere unacertificazione / registrazione ISO/EMAS o <strong>di</strong> sicurezza: le PMI hanno avvertito la necessità <strong>di</strong>(d) (e)90


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionequalificarsi sia per potersi presentare sul mercato interno, sia soprattutto per poter esserecompetitive sul mercato estero, dove gli operatori <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> minori informazioni su ciascunsoggetto e pertanto si affidano alle certificazioni <strong>di</strong> qualità come <strong>di</strong>scriminante selettiva.C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoLinee<strong>di</strong> pertinenza2.2In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoIncremento dell’occupazione (a) % 60,0% (a) n.p. +3% +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (b) % 50,5% (b) n.p. +5% +13,0% (2008)2.2b, 2.2c Incremento del valore aggiunto (c) M€ 88.098,69 (d) +3% +2% (d) +4,9% (2008)Incremento del tasso <strong>di</strong> natimortalitàdelle imprese2.2% 1,9% n.p. +4% -76,0% (2008)(a) Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.(b) Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.(c) Valori concatenati (anno <strong>di</strong> riferimento 2000).(d) Il dato storico relativo al 2000 sul CdP era 93.326,2 M€ ed è stato mo<strong>di</strong>ficato per omogeneità <strong>di</strong> serie. L’obiettivo resta comunquevalido.Per quanto riguarda i primi in<strong>di</strong>catori, relativi all’incremento dell’occupazione e dell’occupazionefemminile, le serie storiche <strong>di</strong>sponibili mostrano un costante miglioramento nel corso degli anni:in relazione all’incidenza dell’occupazione, si passa dal 60% nel 2000, al 65,2% nel 2008,mentre l’incidenza dell’occupazione femminile registra un miglioramento dal 50,5% nel 2000 al57,1% nel 2008. A livello <strong>di</strong> province, i risultati migliori in entrambi gli in<strong>di</strong>catori sono registrati aCuneo e a Biella, mentre la provincia <strong>di</strong> Torino è in linea con i dati regionali. Va precisato che laprovincia con i livelli <strong>di</strong> occupazione inferiori è Alessandria, che tuttavia registra dati miglioririspetto alla me<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> riferimento.Un risultato particolarmente significativo è registrato dall’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento delvalore aggiunto: obiettivo del programma era un incremento del 2%, mentre la regione haraggiunto il +4,9% (nel 2008), segno dunque <strong>di</strong> un buon andamento del sistema produttivoregionale, sia a livello <strong>di</strong> produzione, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> beni e servizi.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore “Incremento del tasso <strong>di</strong> nati-mortalità delle imprese”, il sistemaregionale non ha conseguito il target auspicato. A proposito va tuttavia precisato che il saldo trale nuove imprese registrate e quelle cessate in <strong>Piemonte</strong> è sempre stato positivo dal 2000 al2008, a <strong>di</strong>fferenza delle altre regioni del Centro-Nord 78 dove nel 2008 si sono registrati sal<strong>di</strong>negativi. Il trend registrato in <strong>Piemonte</strong>, dunque, relazionato alle performance delle altre regioninon è così negativo come sembrerebbe leggendo l’in<strong>di</strong>catore riportato in tabella. In <strong>Piemonte</strong> nel2000 il saldo tra nuove imprese create e quelle cessate era del +1,9%, mentre nel 2008 il saldoè stato del +0,47%: ne consegue un incremento negativo del -76% rispetto al dato <strong>di</strong> riferimento.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVINell’ambito <strong>di</strong> questa misura, non vi sono interventi non completati.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINell’ambito delle posizioni ren<strong>di</strong>contate non vi sono provve<strong>di</strong>menti in corso.78A livello aggregato, il saldo tra nati – mortalità delle imprese nel 2008 nel Nord Italia è pari a –0,2% e le regioni che hannoregistrato un saldo negativo sono: Lombar<strong>di</strong>a, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, provinciaautonoma <strong>di</strong> Bolzano91


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneF. VALUTAZIONE GENERALENel complesso la misura risulta essere la meno performante dell’Asse 2 (unica dell’asse a nonconseguire appieno gli obiettivi e a non raggiungere il pieno utilizzo delle somme <strong>di</strong>sponibili),soprattutto in conseguenza dell’elevato numero <strong>di</strong> fallimenti registrati nel recente periodo – conconseguente revoca del contributo – e delle scelte regionali precedentemente descritte inrelazione alle spese certificate.Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione e <strong>di</strong> risultato consentono tuttavia <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare che il livello <strong>di</strong>conseguimento degli obiettivi è sod<strong>di</strong>sfacente, sebbene non sempre siano raggiunti i targetauspicati. In particolare, va evidenziato l’ottimo livello del tasso me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sopravvivenza delleimprese supportate nelle Linee a e b (92,5% contro il 70 del valore obiettivo), che confermal’importanza delle tipologie <strong>di</strong> meccanismi finanziari attivati, che integrano le altre forme <strong>di</strong>incentivazioni del mondo impren<strong>di</strong>toriale avviate in particolare nella Misura 2.1.Nello specifico, l’ampia richiesta <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> consulenza avanzata dalle PMI piemontesi (1.563operazioni realizzate), <strong>di</strong>mostra l’esigenza <strong>di</strong> un fabbisogno reale del tessuto impren<strong>di</strong>toriale, inuna fase <strong>di</strong> aumentata competitività sia sui mercati interni che internazionali.92


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.2.3 Misura 2.3A. DESCRIZIONEMisura:Completamento e sviluppo <strong>di</strong> strutture inse<strong>di</strong>ative per il sistema economicoDescrizione:La misura prevede un’unica linea <strong>di</strong> intervento con finalità <strong>di</strong> animazione economica nella<strong>di</strong>versificazione produttiva, nel consolidamento e sviluppo dell’occupazione e della baseproduttiva, nonché nel recupero <strong>di</strong> efficienza e razionalizzazione del tessuto produttivo. Inparticolare si prevede il completamento <strong>di</strong> interventi dei precedenti perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> programmazionee più precisamente: Parchi Tecnologici, Poli Integrati <strong>di</strong> Sviluppo, Aree Industriali Attrezzate eCentri <strong>di</strong> servizi comuni.La misura 2.3 ha concorso all’obiettivo generale dell’Asse 2 <strong>di</strong> rafforzare il sistema produttivoattraverso interventi infrastrutturali effettuati nelle aree ammissibili, dando priorità agli interventi<strong>di</strong> completamento dei Parchi Tecnologici e dei Poli Integrati <strong>di</strong> Sviluppo.Nell’ambito della misura sono stati finanziati interventi <strong>di</strong> sistemazione e urbanizzazione <strong>di</strong> areeper inse<strong>di</strong>amenti industriali e artigianali – ivi compreso l’acquisto delle aree stesse (nella misuramassima del 10% del costo <strong>di</strong> intervento ammesso); la misura ha inoltre previsto larealizzazione <strong>di</strong> opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria con oggetto la viabilità e spazi <strong>di</strong> sosta oparcheggi, impianti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> acqua, fognature, impianti <strong>di</strong> depurazione e <strong>di</strong> energiaelettrica.La misura ha contribuito a rafforzare la rete dei Parchi Tecnologici presente nella <strong>Regione</strong>(Tecnorete), nata a metà degli anni Novanta con lo scopo <strong>di</strong> facilitare sul territorio la <strong>di</strong>ffusione el’innovazione delle PMI, <strong>di</strong> favorire la creazione d’impresa e <strong>di</strong> attrarre nuovi investimenti ad altocontenuto tecnologico a livello locale. I Parchi Tecnologici coinvolti dalla misura sono stati ilBioindustry Park, 79 l’Environment Park, 80 Tecnogranda S.p.a., 81 il Tecnoparco del LagoMaggiore, 82 P.S.T. S.p.a. 83 e il Virtual Reality e Multime<strong>di</strong>a Park. 84 Complessivamente gliinvestimenti realizzati dai Parchi a valere sulla misura 2.3 ammontano ad oltre 42M€ (quasi il30% delle spese ren<strong>di</strong>contate della misura).Sono stati anche completati i Poli Integrati <strong>di</strong> Sviluppo, che consistono in aree industrialiattrezzate <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni cospicue, da 300 mila a 1 milione <strong>di</strong> metri quadrati, con opere <strong>di</strong>urbanizzazione primaria e secondaria, dotate <strong>di</strong> strutture comuni, destinate a sod<strong>di</strong>sfare le798081828384Bioindustry Park è un parco scientifico ad orientamento bioindustriale e biotecnologico situato vicino ad Ivrea (Comune <strong>di</strong>Collaretto Giocosa). Promuove e sviluppa ricerche nel campo delle scienze della vita, collegando la ricerca universitaria almondo delle imprese, con l'obiettivo <strong>di</strong> favorire la nascita e la crescita <strong>di</strong> aziende innovative. Offre opportunità <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento,laboratori <strong>di</strong> ricerca e servizi <strong>di</strong> consulenza specialistica, quali check-up aziendali, analisi <strong>di</strong> fattibilità e trasferimentotecnologico.Environment Park è un parco scientifico nel centro <strong>di</strong> Torino orientato principalmente alle tematiche <strong>di</strong> ambiente, tecnologia esviluppo. Il Parco propone ad esempio servizi a favore dello sviluppo della ricerca applicata e <strong>di</strong> tecnologie innovative dal punto<strong>di</strong> vista dell’impatto ambientale, della <strong>di</strong>vulgazione dell’informazione relativa all’evoluzione tecnologica e normativa in campoambientale nella UE, <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> formazione in ambito tecnologico e manageriale. Nel Parco sono inse<strong>di</strong>ate oltre 70aziende.Tecnogranda è un parco scientifico e tecnologico specializzato nel campo dell'agro-industria, situato in provincia <strong>di</strong> Cuneo. IlParco si occupa prevalentemente delle filiere agro-alimentari e delle industrie che producono tecnologie e servizi per il settore. Icampi <strong>di</strong> applicazione spaziano dall'imballaggio intelligente alle microonde, alla tracciabilità e alla logistica, utilizzandocompetenze nell'ambito delle nano-tecnologie, nuove tecnologie <strong>di</strong> processo, dell'informazione e delle comunicazioni.Tecnoparco del Lago Maggiore si trova a Verbania ed orientato alla promozione dello sviluppo impren<strong>di</strong>toriale per mezzodella innovazione delle tecnologie, dei processi e dell'organizzazione. Tecnoparco si configura come il primo Parco tecnologicodel Nord Italia per l'innovazione e lo sviluppo e si <strong>di</strong>mostra fondamentale per ra<strong>di</strong>care un'industria competitiva, <strong>di</strong> alto livellotecnologico e qualitativo.Parco Scientifico Tecnologico e delle Telecomunicazioni in Valle Scrivia, situato in provincia <strong>di</strong> Alessandria, è nato con loscopo <strong>di</strong> promuovere lo sviluppo del Basso <strong>Piemonte</strong>, zona a declino industriale, attraverso la <strong>di</strong>ffusione dell’innovazionetecnologica principalmente presso le PMI del territorio. Oggi è un Polo specializzato nelle energie rinnovabili (fotovoltaico) e neibiocombustibili; al suo interno sono localizzate 25 imprese, per oltre 300 occupati <strong>di</strong> elevata qualifica professionale.Virtual Reality e Multime<strong>di</strong>a Park si trova a Torino ed è dotato <strong>di</strong> tecnologie all'avanguar<strong>di</strong>a per la produzione e per la postproduzione <strong>di</strong> prodotti au<strong>di</strong>ovisivi, per la ricerca e la prototipazione nel multime<strong>di</strong>a con particolare riferimento alle applicazioni <strong>di</strong>realtà virtuale. La sinergia e la collaborazione con altri centri <strong>di</strong> ricerca, istituzioni, Università e imprese è uno dei punti <strong>di</strong> forzadel Parco, che mette a <strong>di</strong>sposizione le sue strutture e le tecnologie all'avanguar<strong>di</strong>a con l'obiettivo <strong>di</strong> organizzare e creare unvero e proprio <strong>di</strong>stretto tecnologico piemontese.93


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionenecessità gestionali e operative delle aziende inse<strong>di</strong>ate. I PIS comprendono sia servizi allepersone (strutture alberghiere, ristorazione, banche, sale riunioni, sale conferenze, uffici enegozi) sia servizi alla produzione (scalo merci, impianti <strong>di</strong> cogenerazione, stoccaggio, raccoltarifiuti industriali). Nell’area metropolitana <strong>di</strong> Torino sono stati realizzati, a partire dalla programmazioneDOCUP 1997-’99, cinque PIS (PIS Torino-Aeroporto 85 , PIS Moncalieri-Trofarello 86 , PISChivasso 87 , PIS Settimo Torinese 88 e PIS Pinerolo 89 ), con lo scopo <strong>di</strong> decongestionare la città e<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuire in modo più razionale gli inse<strong>di</strong>amenti produttivi. Con il DOCUP 2000-’06 sono staticompletati i PIS <strong>di</strong> Moncalieri-Trofarello e <strong>di</strong> Chivasso; la spesa ren<strong>di</strong>contata complessivamenteammonta ad oltre 16,7 M€ (l’11,3% delle spese ren<strong>di</strong>contate della misura).Le restanti somme della misura sono state destinate alla realizzazione <strong>di</strong> Aree IndustrialiAttrezzate e Centri <strong>di</strong> Servizi. Sono stati realizzati complessivamente 62 interventi a carattereinfrastrutturale.Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEinfrastrutture 2.3 43 19 62 101.679.875,05 46.608.057,47 148.287.932,52TOTALE 43 19 62 101.679.875,05 46.608.057,47 148.287.932,52B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 92.500.000,00 37.000.000,00 55.500.000,00 0,00Ph. Out 41.625.000,00 15.625.000,00 26.000.000,00 0,00TOTALE 134.125.000,00 52.625.000,00 81.500.000,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 92.500.000,00 101.679.875,05 109,92% 101.679.875,05 109,92%Ph. Out 41.625.000,00 46.608.057,47 111,97% 46.608.057,47 111,97%TOTALE 134.125.000,00 148.287.932,52 110,56% 148.287.932,52 110,56%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioLa misura ha trovato regolare attuazione, con un livello consuntivo finanziario superiore alladotazione ufficiale da piano, in relazione all’overbooking operato prevalentemente a carico degliEE.LL. beneficiari, che hanno partecipato con una quota propria superiore a quanto previsto dalpiano finanziario.8586878889PIS Torino-Aeroporto: è situato a san Maurizio Canavese, in area a<strong>di</strong>acente all'aeroporto <strong>di</strong> Torino-Caselle. Si estende su unasuperficie territoriale <strong>di</strong> circa 300.000 mq con una superficie fon<strong>di</strong>aria <strong>di</strong> circa 170.000 mq. L'utenza a cui si rivolge è quelladelle imprese operanti nel settore delle alte tecnologie, delle produzioni aeronautiche, della logistica e dei trasporti.PIS Moncalieri-Trofarello: è situato vicino al centro <strong>di</strong> Torino e alla tangenziale e si estende su una superficie territoriale <strong>di</strong>680.000 mq con 400.000 mq circa <strong>di</strong> area fon<strong>di</strong>aria. Il progetto dell'ambiente, dell'arredo e dei moduli architettonici del PIS ècurato dalla Giugiaro Design. Nel 2009 sono inse<strong>di</strong>ate nell’area 120 imprese, attive in molteplici settori quali automotive,metalmeccanico, cartario, desing, stampaggio plastica.PIS Chivasso: è localizzato a Chivasso, a 19 chilometri da Torino, a<strong>di</strong>acente allo svincolo autostradale Torino-Milano e alsistema tangenziale torinese. Si estende su una superficie territoriale <strong>di</strong> 650.000 mq, con una superficie fon<strong>di</strong>aria <strong>di</strong> 174.480mq. L’area si è dotata <strong>di</strong> un Sistema <strong>di</strong> Gestione Ambientale d’Area certificato per la conformità alla norma ISO 14001.PIS Settimo Torinese: è situato a 12 km da Torino, agevolmente accessibile dal sistema tangenziale e autostra-dale torinese;si caratterizza per la presenza <strong>di</strong> uno scalo ferroviario per le merci e <strong>di</strong> una fermata passeggeri della linea metropolitana. Siestende su una superficie fon<strong>di</strong>aria <strong>di</strong> 300.000 mq.PIS Pinerolo: è situato lungo la principale strada <strong>di</strong> collegamento fra Torino e Pinerolo, a 35 chilometri dal capoluogopiemontese e in prossimità dell'autostrada Torino-Pinerolo. Si estende su una superficie territoriale <strong>di</strong> 390.000 mq, con unasuperficie fon<strong>di</strong>aria <strong>di</strong> 220.000 mq. E’ sud<strong>di</strong>viso in cinque gran<strong>di</strong> lotti, dei quali quattro destinati agli inse<strong>di</strong>amenti produttiviartigianali e industriali e uno a quelli terziari94


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneLa decorrenza <strong>di</strong> ammissibilità delle spese era fissata al 27/11/2000; non si registrano interventi<strong>di</strong> completamento <strong>di</strong> progetti avviati nella precedente fase <strong>di</strong> programmazione.In relazione alle entrate nette, si segnalano tre progetti con Entrate nette consistenti per i quali ilrelativo contributo è stato ridotto; per uno <strong>di</strong> essi 90 per il quale il MLA è risultato al 25% si èproceduto anche al ri<strong>di</strong>mensionamento della quota a carico FESR, plafonandola al 25% comeprevisto dal Regolamento, mentre per gli altri due 91 – che hanno registrato un MLA lievementesuperiore al 20% – è stato sufficiente plafonare il corrispondente contributo.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione2.3In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoInterventi realizzati, <strong>di</strong> cui: N° n.p. 53 58- aree/strutture/spazi completati o integrati N° n.p. 18 17- nuove aree/strutture/spazi realizzati N° n.p. 35 41I risultati fisici conseguiti sono in linea con gli obiettivi programmatici. Anche la ripartizione fra ledue tipologie <strong>di</strong> interventi risulta complessivamente coerente con le previsioni iniziali: il territorioè stato dotato <strong>di</strong> 41 nuove aree infrastrutturate a supporto del sistema produttivo, a cui siaffiancano 17 interventi <strong>di</strong> completamento <strong>di</strong> aree la cui creazione risale agli anni Novanta.C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoLineaLinea2.3In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoAziende inse<strong>di</strong>ate, <strong>di</strong> cui: N° 600 380 398- certificate/registrate ISO/EMAS N° n.p. 40 45,6% (a)Grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione delle aziende localizzate(rilevazione dell’in<strong>di</strong>catore con indagini <strong>di</strong> campo)% >90% 75 82,7% (a)(a) Dato rilevato tramite interviste telefoniche su un campione rappresentativo delle aziende inse<strong>di</strong>ate.Anche i dati relativi agli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato sono in linea con gli obiettivi fissati.Complessivamente sono stati realizzati 471 lotti produttivi, per una superficie infrastrutturata <strong>di</strong>circa 404,3 ha; nelle aree infrastutturate hanno trovato un’adeguata collocazione quasi 400imprese, risultato particolarmente positivo soprattutto se rapportato al <strong>di</strong>fficile momentocongiunturale che ha attraversato e che sta tuttora attraversando il sistema produttivopiemontese. Si precisa che la <strong>di</strong>fferenza tra il n° <strong>di</strong> lotti creati e il n° <strong>di</strong> aziende inse<strong>di</strong>ate deriva inparte dal fatto che alcune aziende si sono inse<strong>di</strong>ate in più lotti, in parte dal fatto che alcuni lottidevono ancora essere assegnati. Da un’indagine fatta sul campo le aziende inse<strong>di</strong>ate nelle areeinfrastrutturate hanno espresso ampia sod<strong>di</strong>sfazione per i servizi presenti e per le opportunità <strong>di</strong>sviluppo offerte dalle aree attrezzate.90 Beneficiario il Comune <strong>di</strong> Busano (“Sviluppo strutture inse<strong>di</strong>ative per il sistema economico”, MLA pari al 25,20%).91 Beneficiari rispettivamente il Comune <strong>di</strong> Trofarello (“Opere <strong>di</strong> urbanizzazione e infrastrutturazione per il polo integrato sviluppo del<strong>di</strong>stretto industriale”, MLA 22,25%), PST Spa (“Completamento del Parco Scientifico e Tecnologico delle telecomunicazioni inValle Scrivia”, MLA 21,01%).95


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneC3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoMisure<strong>di</strong> pertinenza(a)(b)(c)(d)(e)2.3In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoIncremento dell’occupazione (a) % 60,0% (a) n.p. +3% +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (b) % 50,5% (b) n.p. +5% +13,0% (2008)Incremento del valore aggiunto (c) M€ 88.098,69 (d) +3% +2% (d) +4,9% (2008)Incremento del tasso <strong>di</strong> natimortalitàdelle impreseQuantità <strong>di</strong> rifiuti urbani e specialismaltita (e)% 1,9% n.p. +4% -76,0% (2008)t/anno2.478 (CdP)3.434 (serie<strong>di</strong>sponibile)n.p. -5% - 6,09% (2008)Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti).L’obiettivo resta comunque valido.Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti).L’obiettivo resta comunque valido.Valori concatenati (anno <strong>di</strong> riferimento 2000).Il dato storico relativo al 2000 sul CdP era 93.326,2 M€ ed è stato mo<strong>di</strong>ficato per omogeneità <strong>di</strong> serie. L’obiettivo restacomunque valido.L’in<strong>di</strong>catore contenuto nel CdP era relativoal 1997 ed in tal senso si è ritenuto <strong>di</strong> fornire il corrispondente dato della serie fornitada ARPA per il 2001. Va però precisato che il dato storico al 1997 non coincide perfettamente, segno <strong>di</strong> una probabile <strong>di</strong>versaserie storica. ai rifiuti urbani e speciali: si è ritenuto in tal senso <strong>di</strong> riferirsi unicamente ai rifiuti speciali ed è stato adeguato ilvalore <strong>di</strong> riferimento. L’obiettivo resta comunque valido.Per quanto riguarda i primi in<strong>di</strong>catori, relativi all’incremento dell’occupazione e dell’occupazionefemminile, le serie storiche <strong>di</strong>sponibili mostrano un costante miglioramento nel corso degli anni:in relazione all’incidenza dell’occupazione, si passa dal 60% nel 2000, al 65,2% nel 2008,mentre l’incidenza dell’occupazione femminile registra un miglioramento dal 50,5% nel 2000 al57,1% nel 2008. A livello <strong>di</strong> province, i risultati migliori in entrambi gli in<strong>di</strong>catori sono registrati aCuneo e a Biella, mentre la provincia <strong>di</strong> Torino è in linea con i dati regionali. Va precisato che laprovincia con i livelli <strong>di</strong> occupazione inferiori è Alessandria, che tuttavia registra dati miglioririspetto alla me<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> riferimento.Un risultato particolarmente significativo è registrato dall’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento delvalore aggiunto: obiettivo del programma era un incremento del 2%, mentre la regione haraggiunto il +4,9% (nel 2008), segno dunque <strong>di</strong> un buon andamento del sistema produttivoregionale, sia a livello <strong>di</strong> produzione, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> beni e servizi.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore “Incremento del tasso <strong>di</strong> nati-mortalità delle imprese”, il sistemaregionale non ha conseguito il target auspicato. A proposito va precisato che il saldo tra le nuoveimprese registrate e quelle cessate in <strong>Piemonte</strong> è sempre stato positivo dal 2000 al 2008, a<strong>di</strong>fferenza delle altre regioni del Centro-Nord 92 dove nel 2008 si sono registrati sal<strong>di</strong> negativi. Iltrend registrato in <strong>Piemonte</strong>, dunque, relazionato alle performance delle altre regioni non è cosìnegativo come sembrerebbe leggendo l’in<strong>di</strong>catore riportato in tabella. In <strong>Piemonte</strong> nel 2000 ilsaldo tra nuove imprese create e quelle cessate era del +1,9%, mentre nel 2008 il saldo è statodel +0,47%: ne consegue un incremento negativo del -76% rispetto al dato <strong>di</strong> riferimento.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore relativo alla quantità <strong>di</strong> rifiuti speciali ed urbani smaltiti, il targetin<strong>di</strong>viduato nel CdP risulta raggiunto (-6,09% rispetto al 2000). L’in<strong>di</strong>catore risulta ancora piùpositivo se si specificano i dati relativi alla produzione <strong>di</strong> rifiuti (speciali e urbani) e la modalità <strong>di</strong>smaltimento degli stessi 93 .In relazione ai rifiuti speciali, da un lato si registra l’aumento della produzione dal 2000 al 20089293A livello aggregato, il saldo tra nati – mortalità delle imprese nel 2008 nel Nord Italia è pari a –0,2% e le regioni che hannoregistrato un saldo negativo sono: Lombar<strong>di</strong>a, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, provinciaautonoma <strong>di</strong> BolzanoIl commento è effettuato utilizzando i dati relativi agli in<strong>di</strong>catori ambientali 2010 presenti sul sito <strong>di</strong> Arpa <strong>Piemonte</strong> nella specificasezione “Rifiuti” - sito internet: (http://rsaonline.arpa.piemonte.it/in<strong>di</strong>catori/info.asp-codL=IT&idMC=18&idT=27.htm)96


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionedel 51,90%, dall’altro aumentano sia la capacità <strong>di</strong> recupero dei rifiuti speciali (+96,25%) sia lacapacità <strong>di</strong> smaltimento degli stessi (+12,28%).In relazione ai rifiuti urbani, invece, la produzione in termini assoluti cresce del 10,52% dal 2000al 2008 94 , ma nello stesso arco temporale la quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani recuperata attraverso laraccolta <strong>di</strong>fferenziata aumenta del 200,62%, passando dal 18,3% dei rifiuti urbani prodotti nel2000 al 48,4% nel 2008 (nel 2009 è del 49,5%). Ne deriva che lo smaltimento dei rifiuti urbaniin<strong>di</strong>fferenziati <strong>di</strong>minuisce del 32,25%, mentre lo smaltimento dei rifiuti urbani <strong>di</strong>fferenziati inimpianti <strong>di</strong> compostaggio aumenta del 53,95%. Il dato è molto incoraggiante perché sottolineauna maggiore consapevolezza sia dei privati citta<strong>di</strong>ni, sia delle imprese nei confronti dellatematica ambientale e della necessità <strong>di</strong> recuperare i rifiuti prodotti trasformandoli in nuoverisorse attraverso il progressivo abbandono del sistema <strong>di</strong> raccolta in<strong>di</strong>fferenziata a favore delsistema della raccolta <strong>di</strong>fferenziata.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVINell’ambito <strong>di</strong> questa misura non si registrano progetti non conclusi o non operativi.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINell’ambito <strong>di</strong> questa misura non si registrano progetti oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi ogiu<strong>di</strong>ziari.F. VALUTAZIONE GENERALELa misura ha registrato un livello complessivo <strong>di</strong> attuazione – in termini tanto fisici e <strong>di</strong> impattoquanto finanziari – in linea con gli obiettivi iniziali ed in qualche caso superiori ai corrispondentitarget.La Misura completa le policy <strong>di</strong> infrastrutturazione già in<strong>di</strong>viduate nel precedente periodo <strong>di</strong>programmazione e consente, a specifiche aree omogenee, l’avvio della logica <strong>di</strong> <strong>di</strong>strettoproduttivo basata sulla valorizzazione delle esternalità positive, anche in settori ad altatecnologia e rivolti alla ricerca. Un esempio in questo senso è costituito dai Parchi Tecnologici eScientifici, che sono stati completati con le risorse <strong>di</strong> cui alla misura 2.3: questi costituisconocentri <strong>di</strong> eccellenza del territorio, che hanno saputo cogliere le opportunità del nuovo periodo <strong>di</strong>programmazione 2007-’13, presentandosi al territorio come soggetti capofila dei poli tecnologici.All’interno delle aree infrastrutturate cofinanziate si sono inse<strong>di</strong>ate circa 400 imprese, <strong>di</strong> cuiquasi la metà in possesso delle certificazioni <strong>di</strong> qualità ISO o EMAS, realizzando sul territorioconcentrazioni produttive particolarmente attraenti.Nelle more della programmazione si riscontra l’attesa per l’accrescimento della capacitàattrattiva dei <strong>di</strong>versi centri produttivi attivati, anche al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> futuri finanziamenti pubblici, in unalogica <strong>di</strong> auto-sviluppo.94L’aumento della produzione <strong>di</strong> rifiuti procapite nello stesso arco temporale è del 6,93%, mentre l’aumento della popolazioneresidente è del 3,3%97


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.2.4 Misura 2.4A. DESCRIZIONEMisura:Descrizione:Valorizzazione della ricerca scientifica al fine <strong>di</strong> promuovere il trasferimentotecnologico e lo sviluppo della società dell’informazioneLa misura prevede tre linee <strong>di</strong> intervento, e più precisamente:Linea a: “Ricerca applicata <strong>di</strong> sistema”, che interessa solamente l’area Obiettivo 2 eprevede la realizzazione <strong>di</strong> un programma mirato <strong>di</strong> <strong>di</strong>sseminazione delle opportunità <strong>di</strong>innovazione presso le PMI;Linea b: “Azioni <strong>di</strong> sostegno alla realizzazione della Società dell’Informazione”, che sipone come semplificazione ed integrazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> misure già realizzate nelprecedente periodo <strong>di</strong> programmazione. Prevede due azioni e più precisamente:b1 – sviluppo <strong>di</strong> un osservatorio permanente sulla “net economy” (continuazione progettoIRISI);b2 – sviluppo <strong>di</strong> una piattaforma <strong>di</strong> comunicazione tra PA e sistema delle imprese;Linea c: “Azioni a sostegno dell’e-procurement e dell’e-commerce e della <strong>di</strong>ffusionepresso le PMI dei servizi e delle tecnologie ICT”, che ha l’obiettivo <strong>di</strong> aiutare le PMI nellagestione e ottimizzazione degli acquisti, nella creazione <strong>di</strong> nuove opportunità <strong>di</strong> mercato,<strong>di</strong>ffondendo l’utilizzo delle nuove opportunità offerte dall’ICT.La misura 2.4 ha avuto come obiettivo principale la qualificazione del sistema produttivoregionale attraverso la valorizzazione della ricerca e della Società dell’informazione e la<strong>di</strong>ffusione delle tecnologie legate all’ICT. Si è articolata in tre linee <strong>di</strong> intervento:a) Ricerca applicata <strong>di</strong> sistemab) Azioni <strong>di</strong> sostegno alla realizzazione della società dell’informazionec) Azioni a sostegno dell’e-procurement, dell’e-commerce e della <strong>di</strong>ffusione presso le PMIdei servizi e delle tecnologie ICT.La linea a) è stata attuata principalmente attraverso il Progetto DIADI 95 , la cui gestione è stataaffidata all’Associazione Temporanea <strong>di</strong> Scopo DIADI, costituita fra enti già attivi nel campo deltrasferimento tecnologico e della promozione dello sviluppo economico e sociale del territorio(Corep del Politecnico <strong>di</strong> Torino, CSP, Distretto tecnologico del Canavese, Tecnorete <strong>Piemonte</strong>).Il progetto ha cercato <strong>di</strong> stimolare l’innovazione nelle imprese utilizzando le competenze presentinel sistema della ricerca, dando una concreta possibilità <strong>di</strong> accesso alle PMI, che per le loro<strong>di</strong>mensioni tendono ad avere minori opportunità <strong>di</strong> collaborazione con i centri <strong>di</strong> ricerca. Leattività messe a <strong>di</strong>sposizione delle imprese da DIADI si sono articolate in tre filoni principali:monitoraggio delle esigenze <strong>di</strong> innovazione, promozione dei risultati della ricerca e realizzazione<strong>di</strong> progetti <strong>di</strong>mostratori. Questi ultimi rappresentano la massima espressione del rapporto traimpresa e centro <strong>di</strong> ricerca: le imprese che hanno partecipato hanno avuto la possibilità <strong>di</strong>lavorare in stretto contatto con i centri <strong>di</strong> ricerca, per perfezionare i sistemi produttivi o crearenuovi prodotti da mettere sul mercato, con un contributo a copertura del 50% delle spesesostenute. Il progetto DIADI ha interessato il 51% della spesa ren<strong>di</strong>contata sulla linea a (15 M€).Gli altri interventi ammessi hanno parimenti riguardato progetti <strong>di</strong> ricerca applicata, nei campiquali ad esempio le nanotecnologie, l’idrogeno e il compost.La linea d’intervento b) ha riguardato, invece due progetti gestiti <strong>di</strong>rettamente dall’Amministrazione,strategici per lo sviluppo del sistema regionale nel suo complesso, che hanno insistitosullo sviluppo della Società dell’Informazione in <strong>Piemonte</strong>: RUPAR 96 /WI-PIE, inerente alla<strong>di</strong>ffusione capillare sul territorio della banda larga e IRISI 2006, relativo ad un Osservatorio sullaSocietà dell’Informazione, a beneficio delle imprese e dei citta<strong>di</strong>ni.9596DIADI: Diffusione dell’Innovazione nelle Aree a Declino IndustrialeRUPAR: Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione in <strong>Piemonte</strong>98


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneInfine, la terza linea ha attivato contributi a favore delle imprese per azioni a sostegno dell’ebusiness,con lo specifico obiettivo <strong>di</strong> consolidare l’utilizzo del web da parte dei soggetti privati,finanziando tra l’altro anche l’acquisto <strong>di</strong> tecnologie ICT. In relazione a questa linea, gli interventirealizzati hanno prevalentemente interessato la provincia <strong>di</strong> Torino, con oltre l’83% dei progettiattivati. I settori produttivi maggiormente interessati sono state le attività professionali eimpren<strong>di</strong>toriali (co<strong>di</strong>ce Ateco n. 74 “Altre attività professionali, scientifiche e tecniche”), il settoredelle costruzioni e dell’informatica.Complessivamente sono stati realizzati 1.425 interventi, <strong>di</strong> cui 1.412 nell’ambito della linea c)che, avendo come beneficiari le PMI, ha totalizzato un n° <strong>di</strong> progetti superiore alle altre lineed’intervento.Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEazioni sistema2.4 a 10 -- 10 29.369.340,73 -- 29.369.340,732.4 b 2 1 3 29.534.649,75 25.431.664,09 54.966.313,84imprese 2.4 c 1.266 146 1.412 22.433.051,38 2.592.937,56 25.025.988,94TOTALE 1.278 147 1.425 81.337.041,86 28.024.601,65 109.361.643,51B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 78.321.429,00 27.300.000,00 51.021.429,00 0,00Ph. Out 5.833.333,00 2.000.000,00 3.833.333,00 0,00TOTALE 84.154.762,00 29.300.000,00 54.854.762,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 78.321.429,00 81.337.041,86 103,85% 81.337.041,86 103,85%Ph. Out 5.833.333,00 28.024.601,65 480,42% 28.024.601,65 480,42%TOTALE 84.154.762,00 109.361.643,51 129,95% 109.361.643,51 129,95%Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*1002.4 a 28.571.429,00 29.369.340,73 102,79% 29.369.340,73 102,79%Ob. 22.4 b 23.750.000,00 29.534.649,75 124,36% 29.534.649,75 124,36%2.4 c 26.000.000,00 22.433.051,38 86,28% 22.433.051,38 86,28%Subtotale 78.321.429,00 81.337.041,86 103,85% 81.337.041,86 103,85%2.4 b 2.500.000,00 25.431.664,09 1017,27% 25.431.664,09 1017,27%Ph.Out 2.4 c 3.333.333,00 2.592.937,56 77,79% 2.592.937,56 77,79%Subtotale 5.833.333,00 28.024.601,65 480,42% 28.024.601,65 480,42%TOTALE 84.154.762,00 109.361.643,51 129,95% 109.361.643,51 129,95%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioLe tre linee <strong>di</strong> intervento previste dalla misura hanno avuto regolare attuazione, con risultaticomplessivamente superiori alle corrispondenti dotazioni finanziarie, pur se con livelli<strong>di</strong>fferenziati tra le varie linee. Va precisato che in fase <strong>di</strong> programmazione i costi afferenti alprogetto RUPAR/Wi-Pie erano stati plafonati sulla base delle <strong>di</strong>sponibilità finanziarie delmomento, mentre il livello consuntivo registrato non è stato plafonato in tal senso, limitando laren<strong>di</strong>contazione alle aree eleggibili ai sensi del Regolamento Comunitario. Nell’ultimo CdP erano99


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionein<strong>di</strong>cate le aree <strong>di</strong> pertinenza insieme alle relative incidenze (31,28% per le zone Obiettivo 2 e al28,40% per le aree in Phasing Out, essendo la restante quota del 40,32% relative alle c.d. “areebianche” cioè quelle non ammissibili a finanziamento sul DOCUP) ed a questi valori percentualici si è attenuti per la certificazione <strong>finale</strong>.L’eccedenza consuntiva è decisamente elevata per le aree in Phasing Out in relazione allemodeste somme <strong>di</strong>sponibili al momento della riprogrammazione, rispetto a quelle ren<strong>di</strong>contabili.La decorrenza delle spese era fissata al 27/11/2000 e non si segnalano infrastrutture generatrici<strong>di</strong> entrate nette, né interventi <strong>di</strong> completamento <strong>di</strong> progetti avviati nel precedente periodo <strong>di</strong>programmazione.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto2.4a Progetti <strong>di</strong> ricerca realizzati N° 60 60 1162.4bProgetti realizzati (a) N° 70 2 2Imprese contattate N° n.p. 160 2102.4c Imprese finanziate per l’accesso alla new economy N° 1.300 1.400 1.412 (b)(a) Nel primo CdP si parlava <strong>di</strong> progetti e imprese finanziate.(b) Di cui 1.266 in aree Obiettivo 2 e 146 in Phasing Out.In termini <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> ricerca realizzati ed imprese finanziate, i risultati conseguiti sono superioriai corrispondenti target. Particolarmente significativo è l’in<strong>di</strong>catore registrato dalla linead’intervento a (116 progetti <strong>di</strong> ricerca realizzati, a fronte dei 60 previsti). Questo dato <strong>di</strong>mostra ilsuccesso registrato dal progetto DIADI, che ha coinvolto le PMI e i centri <strong>di</strong> ricerca presenti sulterritorio. I progetti <strong>di</strong> ricerca attivati su sollecitazione delle imprese coinvolte hanno riguardato isettori meccanico, elettromeccanico, lavorazione dei metalli, informatica, gomma e plastica efarmaceutica. Due esempi <strong>di</strong> progetti a cui DIADI ha lavorato su richiesta delle PMI sono stati:Ergo_vision, che riguarda l’ottimizzazione <strong>di</strong> prodotto, e Optima, relativo all’ottimizzazione <strong>di</strong>processo. Nel primo progetto si è cercato <strong>di</strong> migliorare i prodotti per quanto riguarda il materiale,la forma, l’imballaggio, per ridurne gli impatti e renderli più competitivi; nel secondo progetto sisono stu<strong>di</strong>ate le varie fasi <strong>di</strong> lavorazione per migliorarle intervenendo su meto<strong>di</strong>, tempistiche,passaggi, anche attraverso il trasferimento tecnologico.C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoLineaLinea2.4a2.4b2.4cIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoObiettivo previsto nelUnità <strong>di</strong>misura 1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoInnovazioni <strong>di</strong> processo/prodotto introdotte N° 130 (a) 5 107 (b)Ammontare globale degli investimenti attivati M€ n.p. 40 29,7Aziende certificate e/o registrate ISO / EMAS/ ECOLABEL% n.p. 10 2,5Accessi al portale regionale N° 300.000 455.000 411.817Innovazioni <strong>di</strong> processo/prodotto introdotte N° -- (a) 115 292Aumento del fatturato proveniente dalcommercio elettronico% n.p. 5 -- (c)(a) Nel 1° CdP era in<strong>di</strong>cato il dato cumulato per le du e sottomisure(b) Dato relativo ai 116 progetti conclusi.(c) Dato non rilevato. Si segnala comunque un incremento me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fatturato pari ad oltre il 23,0% e, per le posizioni per le qualisono <strong>di</strong>sponibili i dati <strong>di</strong> commercio elettronico, un’ incidenza me<strong>di</strong>a sul fatturato totale del pari al 15,3%.100


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneIn termini <strong>di</strong> numero <strong>di</strong> innovazione <strong>di</strong> processo e prodotto introdotte si registrano risultatisensibilmente superiori ai corrispondenti target, segno <strong>di</strong> una buona pre<strong>di</strong>sposizione delleimprese e del positivo utilizzo dell’opportunità offerta dal DOCUP. Inferiore al target invece è illivello <strong>di</strong> aziende certificate ISO/EMAS/ECOLABEL. Tale risultato è da attribuirsi alla tipologia <strong>di</strong>misura non specificatamente de<strong>di</strong>cata e all’assenza <strong>di</strong> criteri <strong>di</strong> preferenza per le aziendecertificate tra quelle che potevano partecipare ai progetti <strong>di</strong>mostratori attivati da DIADI.Gli investimenti complessivamente attivati sulla 2.4a scontano in parte l’incompletezza dei dati<strong>di</strong>sponibili, pertanto il valore registrato non è del tutto atten<strong>di</strong>bile.Per quanto riguarda invece gli in<strong>di</strong>catori relativi alla linea b, il numero <strong>di</strong> accessi al portaleregionale registrato è in linea col valore obiettivo ed è destinato ad un continuo incremento neltempo. Me<strong>di</strong>ante il progetto RUPAR/Wi-Pie è stata creata una Backbone (letteralmente spinadorsale) regionale in fibra ottica spenta <strong>di</strong> circa 900 km, che si sviluppa come rete ad altavelocità, articolata su 11 no<strong>di</strong> <strong>di</strong> accesso realizzati in punti strategici del territorio, caratterizzatida alta concentrazione <strong>di</strong> utenza; sono stati realizzati altresì 700 km <strong>di</strong> sentieri <strong>di</strong>gitali cheportano internet anche nelle zone più periferiche; wireless e satellite per connettere tutto ilterritorio, comprese la montagna e le aree rurali. Dal 2004 al 2008 il progetto è riuscito a portarela banda larga in tutti i 1.206 Comuni del <strong>Piemonte</strong>.Per quanto riguarda la linea c, invece, il dato relativo all’aumento del fatturato proveniente dalcommercio elettronico non è stato rilevato. Nonostante ciò si segnala che, in me<strong>di</strong>a, dallerilevazioni effettuate a campione presso le aziende beneficiarie, il fatturato del commercioelettronico incide per il 12-15% sul fatturato totale (che a sua volta risulta cresciuto <strong>di</strong> circa il23% a seguito dei progetti <strong>di</strong> e-business realizzati).C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoLInee<strong>di</strong> pertinenzaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto2.4Spese <strong>di</strong> ricerca e sviluppo M€1.662 (CdP) 1.683(serie <strong>di</strong>sponibilie)n.p.in linea con i valorinazionali superiori+35,56% (2007)N° <strong>di</strong> brevetti presentati dalle(c N° 502,4 n.p. +15% -10,2% (2008)imprese piemontesi(a) L’in<strong>di</strong>catore contenuto nel CdP era riferimento alla spesa assoluta (1.662.074 mld €). La serie storica <strong>di</strong>sponibile presenta un dato<strong>di</strong>verso, che è stato riportato nel Valore <strong>di</strong> riferimento(b) Ottenuto dalla somma dei valori in<strong>di</strong>cati nel CdP per le linee a (10%) e b (5%).Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore “Spese <strong>di</strong> ricerca e sviluppo”, il <strong>Piemonte</strong> passa da una spesa <strong>di</strong>1.683 milioni <strong>di</strong> € nel 2000 ad una spesa <strong>di</strong> 2.282 milioni <strong>di</strong> € nel 2008, con un incremento del35,56%. Va sottolineato che la spesa in ricerca e sviluppo è in buona parte sostenuta dal settoreprivato (76%), che <strong>di</strong>mostra grande sensibilità verso l’innovazione, nonostante nella regioneesistano centri <strong>di</strong> ricerca pubblici molto vali<strong>di</strong> che contribuiscono in maniera significativa (qualiad esempio il Politecnico e l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, la cui spesa in ricerca è pari al 16%del totale regionale). A livello comparativo rispetto alle altre regioni, il <strong>Piemonte</strong> nel 2007 è statala regione che ha maggiormente investito in termini <strong>di</strong> spesa in R&S sul PIL, con un’incidenzadel 1,8% (a livello nazionale, l’incidenza della spesa in R&S sul PIL è del 1,1%). La scommessadella regione nel campo dell’innovazione e della ricerca non si è esaurita con la programmazioneDOCUP 2000/2006, anzi è stata rilanciata con la programmazione dei fon<strong>di</strong> strutturali2007/2013.Con riferimento all’in<strong>di</strong>catore “N° <strong>di</strong> brevetti regi strati dalle imprese piemontesi”, il datoprogrammatico non risulta chiaro: permane infatti il dubbio se il dato dovesse essere annuale o101


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionecumulato sull’intero periodo <strong>di</strong> programmazione. La serie storica <strong>di</strong>sponibile del dato in<strong>di</strong>ca chenei primi anni <strong>di</strong> programmazione presso l’EPO (European Patent Office) è stato presentato unelevato numero <strong>di</strong> brevetti (502 nel 2000 e 472 nel 2001), dato che negli anni successivi subisceuna forte <strong>di</strong>minuzione. Nel 2008 vengono presentati 451 brevetti, facendo registrare, rispetto al2000, un decremento del 10,2%. A livello nazionale l’andamento della serie storica è simile aquello del <strong>Piemonte</strong>, presentando però una variazione negativa dal 2000 al 2008 dello 0,01% (intermini assoluti si passa da 4.428 brevetti presentati nel 2000 a 4.423 presentati nel 2008), inquanto, a partire dal 2006, il valore italiano cresce maggiormente. Il <strong>Piemonte</strong>, dunque, oltre aregistrare un decremento del n° <strong>di</strong> brevetti present ati, risulta aver anche perso terreno a livellonazionale, passando da un’incidenza del 11,34% nel 2000 ad un’incidenza del 10,20% nel 2008.Questo in<strong>di</strong>catore può essere completato dall’analisi dell’in<strong>di</strong>catore “Domande depositate perinvenzioni, marchi, modelli <strong>di</strong> utilità e modelli ornamentali”. In questo caso il <strong>Piemonte</strong> registraun aumento molto significativo dal 2000 (n. 3.549 domande depositate) al 2009 (n. 6704domande depositate), con un incremento del 89%.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVINell’ambito <strong>di</strong> questa misura non si registrano progetti non conclusi o non operativi.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARIL’AdG ha deciso <strong>di</strong> escludere dalla certificazione <strong>finale</strong> <strong>di</strong> spesa i progetti sospesi a causa <strong>di</strong>provve<strong>di</strong>menti amministrativi o giu<strong>di</strong>ziari (nella prima versione del <strong>Rapporto</strong> Finale erano stateinserite 24 posizioni nella tabella 7.4), revocandole dal programma.F. VALUTAZIONE GENERALELa misura registra nel complesso uno dei migliori livelli <strong>di</strong> attuazione. Resta il fatto che il datofinanziario consuntivo risulta sovra<strong>di</strong>mensionato rispetto alla <strong>di</strong>sponibilità ufficiale in relazione alprogetto RUPAR/Wi-Pie, che ha avuto un impatto significativo su tutto il territorio regionale, mache è stato certificato in relazione alle sole aree ammissibili al programma.Complessivamente occorre evidenziare il citato progetto <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> reti a banda largarealizzato sull’intero territorio regionale che, al <strong>di</strong> là della coerenza con lo spirito comunitario <strong>di</strong>sviluppo della Società dell’Informazione, rappresenta indubbiamente un salto qualitativo – oltreche economico – per il sistema produttivo regionale (e non solo, presentandosi come possibilità<strong>di</strong> miglioramento dei servizi al citta<strong>di</strong>no ed anche come miglioramento della qualità della vita). Intal senso il progetto va annoverato tra le maggiori realizzazioni del programma nel suocomplesso.Per quanto riguarda il finanziamento <strong>di</strong> innovazioni <strong>di</strong> processo/prodotto, si riscontra un datodecisamente superiore alla previsione (+102 innovazioni).L’ottima risposta del sistema regionale alle sollecitazioni per gli investimenti in innovazioni trovariscontro in tutti i principali in<strong>di</strong>catori a livello nazionale, dove il <strong>Piemonte</strong> occupa posizioni <strong>di</strong>primo piano in termini <strong>di</strong> investimenti in ricerca intra – muros e <strong>di</strong> spesa pubblica per la ricerca esviluppo. A livello nazionale, infatti, la spesa per R&S rimane invariata in termini percentuali sulPIL dal 2000 al 2007 (1,1% del PIL), mentre a livello regionale la spesa in R&S crescecostantemente raggiungendo nel 2007 un’incidenza del 1,8% del PIL (2.282.610 € <strong>di</strong> spesa inR&S). Anche il n° <strong>di</strong> imprese ICT del <strong>Piemonte</strong> cresc e costantemente, partendo da unasituazione iniziale <strong>di</strong> 6.217 aziende nel 2001, per raggiungere le 8.922 imprese nel 2009(+43,51%). Coerentemente il n° degli addetti regist rati in <strong>Piemonte</strong> nel settore R&S passa da17.192 impiegati a tempo pieno nel 2001 a 21.384 nel 2007, con un’incidenza <strong>di</strong> 4,9 impiegati102


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionenel settore R&S ogni 1.000 abitanti (la me<strong>di</strong>a nazionale nel 2007 è <strong>di</strong> 3,5 impiegati ogni 1.000abitanti).La valutazione complessiva <strong>di</strong> misura è molto positiva, non solo in un’ottica quantitativa (livello <strong>di</strong>conseguimento degli obiettivi fisici, <strong>di</strong> impatto e anche finanziari) ma soprattutto qualitativaessendo estremamente significativo per il futuro sviluppo regionale il progetto <strong>di</strong> banda largaposto in opera dalla <strong>Regione</strong> sull’intero territorio regionale.103


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.2.5 Misura 2.5A. DESCRIZIONEMisura:Descrizione:Interventi turistici, culturali e <strong>di</strong> sistemaLa misura prevede due linee <strong>di</strong> intervento, e più precisamente:Linea a: “Sistema delle residenze sabaude”, che ha come finalità l’incremento dei flussituristici, intervenendo sull’offerta turistico – culturale attraverso il completamento delrecupero delle Residenze Sabaude e degli spazi formativi allestiti al loro interno e il riassettodelle comunicazioni tra città ed area metropolitana;Linea b: “Sviluppo del sistema dei prodotti turistici territoriali e termali”, che mira adadeguare la strategia turistica, sia culturale che <strong>di</strong> programmazione, alla corrispondentedomanda <strong>di</strong> mercato, con particolare riferimento ai territori termali ed alle aree turistiche.La misura 2.5 ha contribuito alla riqualificazione del sistema regionale attraverso un insieme <strong>di</strong>azioni a sostegno del settore turistico-culturale. La misura è articolata in due linee <strong>di</strong> intervento:a) Sistema delle Residenze Sabaudeb) Sviluppo del sistema dei prodotti turistici territoriali e termali.La linea 2.5a, gestita a titolarità regionale, si è posta l’obiettivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificare l’offerta turisticadel <strong>Piemonte</strong> puntando sul recupero delle Residenze Sabaude, presenti in tutto il territorioregionale, unito ad un riassetto delle comunicazioni tra città e area metropolitana. La linea si èproposta <strong>di</strong> completare il circuito turistico relativo alle “Regge e Collezioni Reali”, che coinvolgesia la città <strong>di</strong> Torino con la sua area metropolitana, sia l’intero territorio regionale e che è statoparzialmente realizzato 97 utilizzando risorse regionali, ministeriali e comunitarie delle precedentiprogrammazioni. Nell’ambito <strong>di</strong> questa linea d’intervento è stato completato il Grande Progetto <strong>di</strong>recupero denominato “La Venaria Reale e Borgo Castello della Mandria”, che è ampliamentedescritto nel paragrafo 5.10 del presente <strong>Rapporto</strong>.La linea 2.5b – a regia regionale – ha consentito il finanziamento <strong>di</strong> interventi atti a promuoverela valorizzazione dei prodotti turistici territoriali della <strong>Regione</strong> e lo sviluppo dell’offerta turisticaregionale, <strong>di</strong>versificata e dotata <strong>di</strong> forte capacità attrattiva. Tra gli interventi più significativi chesono stati realizzati c’è il recupero dell’antico centro termale <strong>di</strong> Acqui Terme, che rappresentaquasi il 20% della spesa complessiva ren<strong>di</strong>contata sulla linea b). Altri interventi significativihanno riguardato la realizzazione <strong>di</strong> due piste <strong>di</strong> pattinaggio (nei Comuni <strong>di</strong> Salza <strong>di</strong> Pinerolo e <strong>di</strong>Viola), <strong>di</strong> aree attrezzate per la sosta e campeggi nelle aree montane, <strong>di</strong> centri <strong>di</strong> informazione e<strong>di</strong> promozione turistica.Nel complesso, come evidenziato dal seguente prospetto, sono stati realizzati 105 interventi.infrastruttureNumero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2Ph.OutTOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALE2.5 a 29 9 38 59.845.495,70 4.275.981,56 64.121.477,262.5 b 56 12 67 30.923.105,09 4.887.017,28 35.810.122,37TOTALE 85 21 105 90.768.600,79 9.162.998,84 99.931.599,6397Alcuni interventi previsti nell’ambito del circuito relativo alle “Regge e Collezioni Reali” sono stati completati prima dell’avviodella programmazione 2000/2006 (il Castello <strong>di</strong> Rivoli, il Castello <strong>di</strong> Racconigi, il Museo <strong>di</strong> Scienze Naturali, il Museo Egizio, gliArchivi Storici), mentre altri sono stati completati durante la programmazione 2000/2006 con risorse regionali e ministeriali(Palazzo Reale, Duomo, Cappella della Sindone, Palazzo Madama, Palazzo Carignano)104


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneB. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 93.450.000,00 43.600.000,00 49.850.000,00 0,00Ph. Out 11.737.500,00 5.195.000,00 6.542.500,00 0,00TOTALE 105.187.500,00 48.795.000,00 56.392.500,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 93.450.000,00 91.363.696,41 97,77% 90.768.600,79 97,13%Ph. Out 11.737.500,00 9.162.998,84 78,07% 9.162.998,84 78,07%TOTALE 105.187.500,00 100.526.695,25 95,57% 99.931.599,63 95,00%Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiOb. 2Ph. OA B C=B/A*100 D E=D/A*1002.5 a 62.200.000,00 60.440.591,32 97,17% 59.845.495,70 96,21%2.5 b 31.250.000,00 30.923.105,09 98,95% 30.923.105,09 98,95%Subtotale 93.450.000,00 91.363.696,41 97,77% 90.768.600,79 97,13%2.5 a 5.000.000,00 4.275.981,56 85,52% 4.275.981,56 85,52%2.5 b 6.737.500,00 4.887.017,28 72,53% 4.887.017,28 72,53%Subtotale 11.737.500,00 9.162.998,84 78,07% 9.162.998,84 78,07%TOTALE 105.187.500,00 100.526.695,25 95,57% 99.931.599,63 95,00%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioEntrambe le linee hanno avuto un buon livello <strong>di</strong> attuazione, sia pure presentando unasituazione <strong>di</strong>somogenea tra le due aree, con risultati inferiori nelle aree in Phasing Out.La decorrenza <strong>di</strong> ammissibilità della spesa era fissata al 27/11/2000 e non si registranoinfrastrutture generatrici <strong>di</strong> entrate nette.Si registrano alcuni interventi complementari a progetti iniziati nel precedente periodo <strong>di</strong>programmazione, tutti relativi al recupero della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale.Linea2.5aC. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneInterventi <strong>di</strong> riqualificazione, restauro e recupero del patrimoniostorico – culturale pubblico (e<strong>di</strong>fici storici, biblioteche, teatri, ecc.),<strong>di</strong> cui:Unità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoN° 15 33 42- a completamento degli interventi del DOCUP 97-99 N° n.p. 16 13- nuovi interventi N° n.p. 17 29Superficie riqualificata e/o valorizzata, <strong>di</strong> cui: mq n.p. 120.000 875.000- superficie relativa agli interventi <strong>di</strong> recupero ambientale mq n.p. 6.000 350.0002.5bInterventi per la valorizzazione fruizione turistica delle areemontane, lacustri e fluviali e delle risorse termali <strong>di</strong> cui:N° 30 63 64- Interventi per la creazione <strong>di</strong> percorsi e circuiti turistici attrezzati N° n.p. 6 6105


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione- Interventi per la creazione <strong>di</strong> percorsi e circuiti turistici attrezzatiin località termale e/o finalizzati alla valorizzazione turisticotermaleUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoN° n.p. 1 2- centri <strong>di</strong> informazione/promozione/documentazione N° n.p. 18 19- centri <strong>di</strong> informazione/promozione/documentazione in localitàtermale e/o finalizzati alla valorizzazione turistico termale- interventi <strong>di</strong> qualificazione urbana e ambientale (arredo urbano,parcheggi, recupero elementi <strong>di</strong> qualificazione storica dellalocalità)N° n.p. 1 1N° n.p. 7 9- interventi turistico ricreativi e sportivi N° n.p. 3 6- interventi turistico ricreativi e sportivi, in ambiente montano N° n.p. 16 11- interventi <strong>di</strong> ricettività sociale N° n.p. 11 10Posti letto in strutture <strong>di</strong> ricettività sociale N° n.p. 260 225I risultati conseguiti sono in linea con gli obiettivi, anche se alcuni in<strong>di</strong>catori sono leggermenteinferiori agli obiettivi.Per quanto riguarda la linea a, gli interventi realizzati sono stati molto più numerosi <strong>di</strong> quelliprevisti e soprattutto la superficie infrastrutturata realizzata è stata più estesa <strong>di</strong> quellaoriginariamente programmata. Questo perché la <strong>Regione</strong> ha puntato molto sulla realizzazionedel circuito delle “Regge e Collezioni Reali”, con il preciso obiettivo <strong>di</strong> attrarre turisti stranieri enon, cercando <strong>di</strong> mantenere gli ottimi risultati registrati in occasione dell’evento olimpico <strong>di</strong>Torino 2006.Per quanto riguarda la linea b, gli interventi realizzati sono lievemente superiori a quellioriginariamente previsti, benché la ripartizione tra le tipologie non abbia sempre rispecchiatoquella prevista nel CdP. Gli attori locali hanno risposto in maniera positiva alla linea d’interventoideata dalla <strong>Regione</strong>, che costituiva un’assoluta novità rispetto alle precedenti programmazionicomunitarie.C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoLineaLinea2.5a2.5bIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPVisitatori nelle aree interessate dagli interventi N° 10.000.000 (a) 1.000.000Attività localizzate nelle aree interessate dagliinterventi, <strong>di</strong> cui:Risultatoeffettivamenteraggiuntosuperiore a unmilione (b)N° n.p. 15 8- centri ricettivi N° n.p. 10 6- centri servizi N° n.p. 5 2Visitatori nelle aree interessate dagli interventi N° …. (a) 620.000 157.942Grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione dei visitatori % >85 >85 84%(a) nel 1° CdP era in<strong>di</strong>cato il dato cumulato per le due sottomisure.(b) Nel corso del 2009 la sola Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale ha registrato oltre 1.000.000 <strong>di</strong> visitatoriIn relazione agli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato, i livelli attuali non sono ancora pari agli obiettivi,principalmente in relazione al ritardato completamento <strong>di</strong> alcuni interventi che hanno <strong>di</strong> fattoridotto l’accesso alle strutture. Probabilmente anche il numero <strong>di</strong> centri ricettivi e <strong>di</strong> servizirealizzati pagano lo scotto della tempistica <strong>di</strong> realizzazione e dovrebbero – a breve –raggiungere i valori obiettivo.Va evidenziato tuttavia l’in<strong>di</strong>catore relativo al numero <strong>di</strong> visitatori della linea 2.5a, che ha fattoregistrare livelli molto incoraggianti. Premesso che il completamento dell’intervento principale <strong>di</strong>106


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionerecupero della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale è avvenuto soltanto nel 2007 e che l’inaugurazioneufficiale del sito è avvenuta il 12 ottobre 2007, va segnalato che nel primo anno <strong>di</strong> apertura sonostati venduti 932.619 biglietti <strong>di</strong> ingresso, mentre negli anni precedenti, in relazione alle visiteguidate ai cantieri, si sono registrati circa un milione <strong>di</strong> visitatori. A questi vanno aggiunti ivisitatori che hanno raggiunto gli altri punti <strong>di</strong> interesse in<strong>di</strong>viduati nel circuito delle “Regge eCollezioni Reali”, che nel 2008 sono stati oltre 1,5 milioni. I risultati raggiunti consentono dunque<strong>di</strong> considerare in modo molto positivo l’intervento <strong>di</strong> riqualificazione del territorio, attraverso losviluppo turistico, promosso dalla <strong>Regione</strong>.C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto(a)(b)Linee<strong>di</strong> pertinenza2.5In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoIncremento dell’occupazione (a) % 60,0% (a) n.p. +3% +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (b) % 50,5% (b) n.p. +5% +13,0% (2008)Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Per quanto riguarda gli in<strong>di</strong>catori relativi all’incremento dell’occupazione e dell’occupazionefemminile, le serie storiche <strong>di</strong>sponibili mostrano un costante miglioramento nel corso degli anni:in relazione all’incidenza dell’occupazione, si passa dal 60% nel 2000, al 65,2% nel 2008,mentre l’incidenza dell’occupazione femminile registra un miglioramento dal 50,5% nel 2000 al57,1% nel 2008. A livello <strong>di</strong> province, i risultati migliori in entrambi gli in<strong>di</strong>catori sono registrati aCuneo e a Biella, mentre la provincia <strong>di</strong> Torino è in linea con i dati regionali. Va precisato che laprovincia con i livelli <strong>di</strong> occupazione inferiori è Alessandria, che tuttavia registra un dato migliorerispetto alla me<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> riferimento.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVINell’ambito <strong>di</strong> questa misura vi è un progetto (relativo alla linea a) non concluso ed in tal senso èstata approntata la relativa scheda inclusa nell’allegato 7.5. La posizione è peraltro segnalataanche nel prospetto <strong>di</strong> cui all’allegato 7.4. La posizione sarà pertanto da monitorare perverificarne la conclusione e la relativa situazione sarà comunicata alla Commissione entro iprossimi due anni (30/09/2012).E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINell’ambito <strong>di</strong> questa misura non si registrano progetti oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi ogiu<strong>di</strong>ziari.F. VALUTAZIONE GENERALENel complesso la misura registra buone prestazioni ed il relativo giu<strong>di</strong>zio è pienamente positivo;<strong>di</strong> particolare rilievo risulta il progetto <strong>di</strong> recupero e restauro della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale e deiparchi che la circondano, che costituisce indubbiamente un centro <strong>di</strong> eccellenza in materia <strong>di</strong>richiamo turistico e vanta già ottimi risultati in termini <strong>di</strong> visitatori.La Misura si inserisce nello sforzo pluridecennale della <strong>Regione</strong> <strong>di</strong> cambiare il proprio tessutoeconomico favorendo maggiormente il turismo, in particolare quello culturale, enogastronomicoe naturalistico, come alternativa al declino costante del peso del settore secondario e dei serviziall’industria.107


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneSi tratta <strong>di</strong> una sfida che progressivamente la <strong>Regione</strong> sta riuscendo a vincere anche grazieall’impulso sinergico degli strumenti comunitari e dell’evento delle Olimpia<strong>di</strong> invernali del 2006,come <strong>di</strong>mostrano gli in<strong>di</strong>catori relativi al n° <strong>di</strong> vi sitatori stranieri in <strong>Piemonte</strong> negli ultimi anni e iln° <strong>di</strong> occupati nei servizi collegati al turismo.In particolare, il <strong>Piemonte</strong> registrava nel 2001 1.542.557 visitatori italiani e 1.121.740 visitatoristranieri, mentre nel 2005 (a seguito anche delle campagne <strong>di</strong> internazionalizzazione del<strong>Piemonte</strong> all’estero finanziate con la misura 1.1), a pochi mesi dall’inizio dei giochi Olimpici <strong>di</strong>Torino 2006, si sono registrati 1.926.664 visitatori italiani (+24,90%) e 1.362.734 visitatoristranieri (+21,48%). Nel 2008 si sono registrati, invece, 2.315.194 visitatori italiani (+ 50%rispetto al 2001) e 1.160.226 visitatori stranieri (+ 3,43% rispetto al 2001). Attualmente, anche seil <strong>Piemonte</strong> non si inserisce ancora a pieno titolo nel novero delle principali regioni ad attrattivitàturistica del Paese, lo si deve comunque considerare come un territorio in progressivo recuperoin termini <strong>di</strong> sia visitatori nazionali sia stranieri, con un’offerta alquanto allargata <strong>di</strong> attrattive cheperò fanno perno attorno al progetto della Venaria Reale, i cui risultati sono ampiamente descrittinel paragrafo 5.10.4.108


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.2.6 Misura 2.6A. DESCRIZIONEMisura:Descrizione:Incentivi alle PMI per progetti <strong>di</strong> ricerca e per investimenti a finalità ambientaleLa misura prevede due linee <strong>di</strong> intervento, e più precisamente:Linea a: “Incentivi alle PMI per investimenti a finalità ambientale”, per incentivareinvestimenti a vocazione ambientale, contribuendo al miglioramento dell’efficienza produttivain una logica <strong>di</strong> integrazione tra politica industriale e ambientale, favorendo altresì ilconsolidamento e lo sviluppo dell’occupazione;Linea b: “Incentivi alle PMI per progetti <strong>di</strong> ricerca”, con la finalità <strong>di</strong> incentivare progetti <strong>di</strong>ricerca contribuendo alla qualificazione tecnologica delle imprese ed alla <strong>di</strong>versificazioneproduttiva, sostenendo così il consolidamento e lo sviluppo dell’occupazione.La misura 2.6 ha previsto l’attivazione <strong>di</strong> azioni finalizzate ad incentivare la qualificazionetecnologica delle imprese, la <strong>di</strong>versificazione produttiva me<strong>di</strong>ante la ricerca e gli investimenti afinalità ambientale. Si è rivolta esclusivamente alle PMI localizzate nelle aree ammissibili e si èconcretizzata in due linee <strong>di</strong> intervento:a) Incentivi alle PMI per investimenti a finalità ambientaleb) Incentivi alle PMI per progetti <strong>di</strong> ricerca.La linea a ha finanziato gli investimenti a finalità ambientale effettuati dalle PMI, al fine <strong>di</strong>contribuire al miglioramento dell’efficienza produttiva in una logica <strong>di</strong> integrazione tra politicheindustriali e politiche ambientali. Gli investimenti ammessi hanno consentito il risparmioenergetico (inteso come riduzione del consumo dell’energia utilizzata dalle PMI nel ciclo <strong>di</strong>produzione) e la riduzione dell’impatto ambientale attraverso una nuova gestione del ciclo deirifiuti, oppure l’adeguamento a nuove norme comunitarie (entro tre anni dall’adozione dellestesse) o il superamento volontario delle stesse. La linea ha finanziato anticipi rimborsabili alleimprese (fino al 70% dell’investimento ammesso) per l’acquisto <strong>di</strong> impianti, macchinari,attrezzature e per l’introduzione <strong>di</strong> tecnologie e sistemi volti alla riduzione dell’impattoambientale. La maggior parte degli interventi (10 progetti sul totale <strong>di</strong> 14) è stata realizzata inprovincia <strong>di</strong> Torino, i restanti nelle province <strong>di</strong> Verbania (2) e <strong>di</strong> Alessandria (2). La maggiorparte degli interventi è stata realizzata da imprese <strong>di</strong> fabbricazione <strong>di</strong> macchinari.La linea 2.6b ha visto invece l’erogazione <strong>di</strong> un contributo in conto capitale per progetti <strong>di</strong> ricercae sviluppo nel settore industriale. Obiettivi della linea sono stati incentivare i progetti <strong>di</strong> ricerca,contribuire alla qualificazione tecnologica delle imprese e alla <strong>di</strong>versificazione produttiva,consolidare e sviluppare l’occupazione. Le spese ammesse a contributo hanno riguardato stu<strong>di</strong>e progetti <strong>di</strong> ricerca precompetitiva (stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità, sperimentazione e prototipizzazione). Lamaggior parte degli interventi è stata attivata in provincia <strong>di</strong> Torino (73%), ad Alessandria eCuneo rispettivamente l’8% e il 6%. I settori che maggiormente hanno beneficiato <strong>di</strong> contributosono stati quelli relativi alla fabbricazione e lavorazione <strong>di</strong> prodotti metallici e l’informatica conattività connesse.Nel complesso, come evidenziato dal seguente prospetto, sono stati realizzati 668 interventi.Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. Ph. Out TOTALE2.6 a 14 -- 14 1.883.621,39 -- 1.883.621,39imprese2.6 b 498 156 654 33.745.983,52 9.024.075,37 42.770.058,89TOTALE 512 156 668 35.629.604,91 9.024.075,37 44.653.680,28109


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneB. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 36.300.000,00 11.100.000,00 25.200.000,00 0,00Ph. Out 11.250.000,00 3.375.000,00 7.875.000,00 0,00TOTALE 47.550.000,00 14.475.000,00 33.075.000,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 36.300.000,00 35.629.604,91 98,15% 35.629.604,91 98,15%Ph. Out 11.250.000,00 9.024.075,37 80,21% 9.024.075,37 80,21%TOTALE 47.550.000,00 44.653.680,28 93,91% 44.653.680,28 93,91%Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*1002.6 a 2.800.000,00 1.883.621,39 67,27% 1.883.621,39 67,27%Ob. 2 2.6 b 33.500.000,00 33.745.983,52 100,73% 33.745.983,52 100,73%Subtotale 36.300.000,00 35.629.604,91 98,15% 35.629.604,91 98,15%Ph. O 2.6 b 11.250.000,00 9.024.075,37 80,21% 9.024.075,37 80,21%TOTALE 47.550.000,00 44.653.680,28 93,91% 44.653.680,28 93,91%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioNon vi sono infrastrutture generatrici <strong>di</strong> entrate e neppure completamento <strong>di</strong> progetti avviati nelprecedente periodo <strong>di</strong> programmazione. La data <strong>di</strong> decorrenza <strong>di</strong> ammissibilità delle spese erafissata al 27/11/2000.Il livello consuntivo <strong>di</strong> realizzazione risulta inferiore alle <strong>di</strong>sponibilità finanziarie. In particolare, iresidui finanziari della linea a – che ha registrato imme<strong>di</strong>atamente un modesto potenziale <strong>di</strong>realizzazione tanto da essere ri<strong>di</strong>mensionata a favore della seconda linea in occasione delle<strong>di</strong>verse riprogrammazioni – pareva poter essere assorbito dal potenziale della linea b che inveceha assorbito solo le risorse travasate (limitatamente alle aree Obiettivo 2, in quanto la linea ainteressava solo tali aree) non riuscendo peraltro a sfruttare appieno le possibilità nelle aree inPhasing Out.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneLineaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto2.6a Aziende finanziate N° 150 4 142.6b Aziende finanziate per progetti <strong>di</strong> ricerca N° 300 600 654 (a)(a) Di cui 498 in area Ob. 2 e 156 in Phasing Out.I risultati sono complessivamente in linea con gli obiettivi iniziali, sia pure con una modestaanomalia per la linea a, che registra un risultato ben superiore alle aspettative, segno <strong>di</strong> unabuona domanda del sistema produttivo nei settori della ricerca e della tutela ambientale.In relazione alla linea a si precisa che le domande presentate sono state 28, <strong>di</strong> cui 6 respinte dalComitato in sede <strong>di</strong> istruttoria, altre 6 ammesse a finanziamento, ma successivamente decaduteper rinuncia del beneficiario e 2 revocate a seguito dei controlli <strong>di</strong> primo livello.110


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneC2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoI risultati conseguiti, e riportati nel seguente prospetto, sono in linea con gli obiettivi della misura,anche se il dato relativo alle innovazioni <strong>di</strong> processo/prodotto introdotte con la linea b) risultainferiore al target. Va però precisato che il dato è stato ricavato tramite apposito questionario cuisolamente 304 imprese (su 654, quin<strong>di</strong> meno della metà) hanno risposto. In tal senso il livello <strong>di</strong>conseguimento dell’obiettivo sarebbe potenzialmente del 93,4% e quin<strong>di</strong> proiettando il dato sulleimprese beneficiarie il numero <strong>di</strong> innovazioni sarebbe pari a 617, largamente superiore al valoreobiettivo e segno <strong>di</strong> uno specifico interesse delle imprese a cogliere l’opportunità della misuraper ammodernare la propria produzione.Va peraltro evidenziato come nell’ambito della linea b siano stati depositati 98 brevetti checostituiscono un risultato molto positivo se raffrontato al n° brevetti presentato dalle impresepiemontesi (circa 400 all’anno nel periodo <strong>di</strong> riferimento).(a)(b)(c)LineaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoImprese finanziate che hanno conseguito unadeguamento alle norme vigenti (nazionali ecomunitarie)2.6a Imprese finanziate che hanno conseguito un2.6badeguamento ulteriore alle norme vigenti(superamento volontario dei livelli minimi impostidalla legislazione vigente)Unità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoN° n.p. 4 4 (a)N° n.p. 1 3 (a)Innovazioni <strong>di</strong> processo/prodotto introdotte N° 450 400-420 284 (b)(c)Ammontare globale degli investimenti attivati M€ n.p. 90-100 113,6 M€Progetti <strong>di</strong> ricerca con finalità ambientale % n.p. 10 14,0% (b)Dato raccolto tramite Questionario e relativo a 8 delle 14 imprese che hanno beneficiato <strong>di</strong> contributo, mentre le restanti 6 nonhanno risposto. In tal senso si segnala un tasso del 50% per il primo dato e del 37,5% per il secondo.Dato raccolto tramite Questionario inviato a 600 imprese che avevano ultimato l’intervento al momento della <strong>di</strong>stribuzione e <strong>di</strong>queste hanno risposto 304 (50,6% delle intervistate). In tal senso si segnala un tasso del 93,4%. Laddove proiettato alle 661imprese beneficiarie il numero <strong>di</strong> innovazioni salirebbe a 617 e quin<strong>di</strong> potenzialmente superiore al target.Più precisamente si tratta <strong>di</strong> 61 innovazioni <strong>di</strong> processo e 168 <strong>di</strong> prodotto.C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto(a)(b)(c)(d)(e)Misure<strong>di</strong> pertinenza2.6a2.6Obiettivo previsto nel RisultatoUnità <strong>di</strong> Valore <strong>di</strong>In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoeffettivamentemisura riferimento 1° CdP ultimo CdPraggiuntoIncremento dell’occupazione (a) % 60,0% (a) n.p. +3% +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (b) % 50,5% (b) n.p. +5% +13,0% (2008)Quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani e specialismaltita (c) t/anno 2.710 (1997) (c)n.p. -5% (c) -18,4% (2009)2.862 (2001)2.6b Spese <strong>di</strong> ricerca e sviluppo % 1,4 (d) n.p.in linea con i valorinazionali superiori+0,5% (2007) (e)Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.L’in<strong>di</strong>catore contenuto nel CdP era relativo al 1997 ed in tal senso si è ritenuto <strong>di</strong> fornire il corrispondente dato della serie fornita daARPA per il 2001. Va però precisato che il dato storico al 1997 non coincide perfettamente, segno <strong>di</strong> una probabile <strong>di</strong>versa seriestorica ai rifiuti urbani e speciali: si è ritenuto in tal senso <strong>di</strong> riferirsi unicamente ai rifiuti speciali ed è stato adeguato il valore <strong>di</strong>riferimento. L’obiettivo resta comunque valido.Il risultato conseguito risulta in linea con le regioni più performanti (Lombar<strong>di</strong>a e Lazio).Il dato contenuto sul CdP era espresso in valore assoluto (N° 3.549) senza peraltro chiarire il period o <strong>di</strong> riferimento. Vista la<strong>di</strong>mensione riguardava molto probabilmente l’intero periodo <strong>di</strong> programmazione. L’obiettivo resta comunque valido.111


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzionePer quanto riguarda gli in<strong>di</strong>catori relativi all’incremento dell’occupazione e dell’occupazionefemminile, le serie storiche <strong>di</strong>sponibili mostrano un costante miglioramento nel corso degli anni:in relazione all’occupazione, si passa dal 60% nel 2000, al 65,2% nel 2008, mentrel’occupazione femminile registra un miglioramento dal 50,5% nel 2000 al 57,1% nel 2008. Alivello <strong>di</strong> province, i risultati migliori per entrambi gli in<strong>di</strong>catori sono registrati a Cuneo e a Biella,mentre la provincia <strong>di</strong> Torino è in linea con i dati regionali. Va precisato che la provincia con ilivelli <strong>di</strong> occupazione inferiori è Alessandria, che tuttavia registra un dato migliore rispetto allame<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> riferimento.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore relativo alla quantità <strong>di</strong> rifiuti speciali ed urbani smaltiti, il targetin<strong>di</strong>viduato nel CdP risulta raggiunto (-6,09% rispetto al 2000). L’in<strong>di</strong>catore risulta ancora piùpositivo se si specificano i dati relativi alla produzione <strong>di</strong> rifiuti (speciali e urbani) e la modalità <strong>di</strong>smaltimento degli stessi 98 .In relazione ai rifiuti speciali, da un lato si registra l’aumento della produzione dal 2000 al 2008del 51,90%, dall’altro aumentano sia la capacità <strong>di</strong> recupero dei rifiuti speciali (+96,25%) sia lacapacità <strong>di</strong> smaltimento degli stessi (+12,28%).In relazione ai rifiuti urbani, invece, la produzione in termini assoluti cresce del 10,52% dal 2000al 2008 99 , ma nello stesso arco temporale la quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani recuperata attraverso laraccolta <strong>di</strong>fferenziata aumenta del 200,62%, passando dal 18,3% dei rifiuti urbani prodotti nel2000 al 48,4% nel 2008 (nel 2009 è del 49,5%). Ne deriva che lo smaltimento dei rifiuti urbaniin<strong>di</strong>fferenziati <strong>di</strong>minuisce del 32,25%, mentre lo smaltimento dei rifiuti urbani <strong>di</strong>fferenziati inimpianti <strong>di</strong> compostaggio aumenta del 53,95%. Il dato è molto incoraggiante perché sottolineauna maggiore consapevolezza sia dei privati citta<strong>di</strong>ni, sia delle imprese nei confronti dellatematica ambientale e della necessità <strong>di</strong> recuperare i rifiuti prodotti trasformandoli in nuoverisorse attraverso il progressivo abbandono del sistema <strong>di</strong> raccolta in<strong>di</strong>fferenziata a favore delsistema della raccolta <strong>di</strong>fferenziata.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore “Spese <strong>di</strong> ricerca e sviluppo”, il <strong>Piemonte</strong> passa da una spesa <strong>di</strong>1.683 milioni <strong>di</strong> euro nel 2000 ad una spesa <strong>di</strong> 2.282 milioni <strong>di</strong> euro nel 2008, con un incrementodel 35,56%. Va sottolineato che la spesa in ricerca e sviluppo è in buona parte sostenuta dalsettore privato (76%), che <strong>di</strong>mostra grande sensibilità verso l’innovazione, nonostante nellaregione esistano centri <strong>di</strong> ricerca pubblici molto vali<strong>di</strong> (quali ad esempio il Politecnico el’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, la cui spesa in ricerca è pari al 16% del totale regionale). Alivello comparativo rispetto alle altre regioni, il <strong>Piemonte</strong> nel 2007 è stata la regione che hamaggiormente investito in termini <strong>di</strong> spesa in R&S sul PIL, con un’incidenza del 1,8% (a livellonazionale, l’incidenza della spesa in R&S sul PIL è del 1,1%). La scommessa della regione nelcampo dell’innovazione e della ricerca non si è esaurita con la programmazione DOCUP2000/2006, anzi è stata rilanciata con la programmazione dei fon<strong>di</strong> strutturali 2007/2013.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVINell’ambito <strong>di</strong> questa misura non vi sono interventi non completati.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINon vi sono progetti con provve<strong>di</strong>menti amministrativi o giu<strong>di</strong>ziari in corso.9899Il commento è effettuato utilizzando i dati relativi agli in<strong>di</strong>catori ambientali 2010 presenti sul sito <strong>di</strong> Arpa <strong>Piemonte</strong> nella specificasezione “Rifiuti” - sito internet: (http://rsaonline.arpa.piemonte.it/in<strong>di</strong>catori/info.asp-codL=IT&idMC=18&idT=27.htm)L’aumento della produzione <strong>di</strong> rifiuti procapite nello stesso arco temporale è del 6,93%, mentre l’aumento della popolazioneresidente è del 3,3%112


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneF. VALUTAZIONE GENERALENel complesso la misura risulta una delle meno performanti dell’Asse 2 (non è raggiunta la pienaattuazione finanziaria), anche in conseguenza del numero <strong>di</strong> beneficiari colpiti da procedureconcorsuali (es. fallimenti) registrato nel recente periodo – con conseguente revoca delcontributo – e delle scelte regionali precedentemente descritte in relazione alle spese certificate.Il risultato complessivo appare comunque <strong>di</strong>screto, laddove si consideri in particolare l’elevatapercentuale <strong>di</strong> introduzione <strong>di</strong> innovazione <strong>di</strong> processo/prodotto nelle imprese beneficiarie (daiquestionari sottoposti ai beneficiari a fine progetto risulta che oltre il 90% delle imprese haintrodotto innovazioni <strong>di</strong> processo o <strong>di</strong> prodotto), nonché l’elevato numero <strong>di</strong> imprese che hapresentato domanda con un proprio progetto <strong>di</strong> ricerca (n. 1.471, <strong>di</strong> cui n. 668 inserite nellacertificazione <strong>finale</strong> delle spese). E’ inoltre particolarmente significativo, in relazione a questamisura, l’in<strong>di</strong>catore relativo alla spesa in R&S, che cresce costantemente raggiungendo nel 2007il dato <strong>di</strong> 1,8% del PIL (2.282.610 €). Coerentemente il n° degli addetti registrati in <strong>Piemonte</strong> nelsettore R&S passa da 17.192 impiegati a tempo pieno nel 2001 a 21.384 nel 2007 (+24,38%),con un’incidenza <strong>di</strong> 4,9 impiegati nel settore R&S ogni 1.000 abitanti nel 2007 e <strong>di</strong> 6,2 nel 2008(la me<strong>di</strong>a nazionale nel 2007 è <strong>di</strong> 3,5 impiegati ogni 1.000 abitanti, nel 2008 <strong>di</strong> 4).113


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.3 Asse 3A. DESCRIZIONEAsse:Brevedescrizione:Sviluppo locale e valorizzazione del territorioL’Asse – articolato in quattro misure – prevede interventi integrati mirati a favorire lapartecipazione dei soggetti locali allo sviluppo sostenibile e durevole del territorio(aree urbane e rurali), nonché la valorizzazione dell’ambiente.L’Asse 3 si è posto l’obiettivo <strong>di</strong> contribuire allo sviluppo armonioso e sostenibile dei territori,intesi come aree omogenee per le caratteristiche morfologiche che presentano, ma anche perquelle economiche e sociali. Gli interventi realizzati hanno riguardato sia la messa in sicurezza ela bonifica <strong>di</strong> siti inquinati, il recupero <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> degrado, il superamento del rischio naturalee tecnologico e la tutela e protezione delle risorse ambientali, sia la valorizzazione e lariqualificazione dei tessuti culturali, sociali ed economici presenti sul territorio. Una caratteristicapeculiare dell’Asse è aver fatto perno sui processi locali <strong>di</strong> aggregazione, favorendo la creazione<strong>di</strong> partenariati permanenti rivolti alla programmazione e alla gestione degli interventi, al fine <strong>di</strong>rendere durature le azioni finanziate, in una logica <strong>di</strong> responsabilizzazione generalizzata. L’Asse3 ha finanziato prevalentemente interventi <strong>di</strong> carattere infrastrutturale (misure 3.1, 3.2 e 3.4) esoltanto una misura si è rivolta alle PMI (misura 3.3), sempre con lo scopo <strong>di</strong> favorire lariqualificazione locale ambientale.Risultano realizzati 902 interventi, come evidenziato nel seguente prospetto che riporta anche ildettaglio per tipologia dei beneficiari finali, assieme alle corrispondenti spese (totali e specifiche<strong>di</strong> area).Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEimprese 14 3 17 7.602.547,98 653.231,80 8.255.779,78infrastrutture 675 210 885 381.241.660,46 75.996.985,58 457.238.646,04TOTALE 689 213 902 388.844.208,44 76.650.217,38 465.494.425,82B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 368.538.114,00 142.307.084,00 226.231.030,00 0,00Ph. Out 62.075.211,00 24.181.235,00 37.893.976,00 0,00TOTALE 430.613.325,00 166.488.319,00 264.125.006,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 368.538.114,00 390.308.207,48 105,91% 388.844.208,44 105,51%Ph. Out 62.075.211,00 76.650.217,38 123,48% 76.650.217,38 123,48%TOTALE 430.613.325,00 466.958.424,86 108,44% 465.494.425,82 108,10%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioTutte le misure hanno avuto regolare attuazione e l’Asse ha rivelato un’elevata capacità <strong>di</strong>spesa, superiore alle corrispondenti somme <strong>di</strong>sponibili. Il livello consuntivo <strong>di</strong> realizzazionefinanziaria è superiore alle <strong>di</strong>sponibilità finanziarie da piano, principalmente in virtù <strong>di</strong> unoverbooking operato con risorse proprie degli EE.LL. beneficiari. In relazione alle singole misure,114


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneil livello consuntivo <strong>di</strong> realizzazione è piuttosto uniforme e tutte le misure – con la sola eccezionedella 3.3 rivolta alle imprese – registrano un livello consuntivo finanziario superiore al 100%.L’Asse 3 si è rivelato, dal punto <strong>di</strong> vista finanziario, secondo solo all’Asse 2, 100 ma comunquecon un livello consuntivo superiore al 100% ed in virtù della sua <strong>di</strong>mensione (oltre il 33% dellerisorse complessivamente <strong>di</strong>sponibili per il Programma), si can<strong>di</strong>da – così come menzionato perl’Asse 2 – all’assorbimento delle modeste economie degli Assi 1 e 4.La buona performance è da imputare in prevalenza all’overbooking attivato a carico deibeneficiari finali che hanno <strong>di</strong>mostrato ampio interesse nel perseguire i propri obiettivi e nelrealizzare gli interventi con un onere maggiore rispetto al minimo previsto dai corrispondentipiani finanziari.Anche la misura 3.4, inserita con la programmazione <strong>di</strong> metà percorso, cui sono state assegnatele risorse relative alla premialità, ha trovato una piena attuazione nonostante la ridotta tempisticaa <strong>di</strong>sposizione e la complessità degli interventi ammessi a finanziamento.Per tutte le misure dell’Asse la decorrenza delle spese era fissata dal 27/11/2000, con la solaeccezione della misura 3.4, introdotta con la riprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo, per la quale ladata <strong>di</strong> ammissibilità delle spese era fissata al 17/05/2004.L’Asse comprende alcuni interventi <strong>di</strong> completamento <strong>di</strong> progetti iniziati nel precedente periodo<strong>di</strong> programmazione, tutti relativi al progetto <strong>di</strong> recupero e restauro della Reggia <strong>di</strong> Venaria Realee concentrati nella misura 3.2 (cfr. § 5.10.4), mentre per quanto riguarda le infrastrutturegeneratrici <strong>di</strong> entrate nette, si sono registrati cinque progetti (tutti inerenti alla misura 3.2) conentrate nette superiori al 20% - per i cinque progetti in questione è stato ri<strong>di</strong>mensionato il relativocontributo al fine <strong>di</strong> evitare il sovrafinanziamento – e tra questi solo due hanno registrato un MLAsuperiore al 25%. Per questi si è quin<strong>di</strong> ricondotto il corrispondente contributo FESR al 25%come previsto dall’art. 29 comma 4 punto b) ii) del Reg. (CE) n. 1260/99.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoCome già precisato per i precedenti casi, a livello <strong>di</strong> Asse, vengono trattati solo gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>impatto, in quanto quelli <strong>di</strong> realizzazione fisica e <strong>di</strong> risultato sono conseguenze <strong>di</strong>rette degliinterventi specifici legati all’attuazione delle singole misure.Come segnalato nell’introduzione al capitolo 4, la batteria degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto è statariformulata ai fini della loro semplificazione, in relazione alle tipologie <strong>di</strong> intervento previstenell’ambito dei singoli Assi ed anche dell’effettiva <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una serie statistica congrua edocumentabile.Nel seguente prospetto vengono quin<strong>di</strong> riepilogati i <strong>di</strong>versi in<strong>di</strong>catori utili alla valutazione deirisultati dell’Asse, con l’in<strong>di</strong>cazione delle misure e/o linee <strong>di</strong> intervento per le quali sonomaggiormente significativi e successivamente commentati.Asse3Misure<strong>di</strong> pertinenza3.1, 3.2,3.3 e 3.4In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamente raggiuntoIncremento dell’occupazione (a) % 60,0% (a) n.p. +3% +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (b) % 50,5% (b) n.p. +5% +13,0% (2008)Incremento della popolazione nellearee oggetto dell’intervento% 2.919.163 n.p. +1%. + 4,4% (2008)100 A <strong>di</strong>fferenza dell’Asse 2 tuttavia, rivela un livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione abbastanza omogeneo con tutte le misure al <strong>di</strong> sopra del100%, con la sola eccezione delle misure 3.3 rivolta ai privati che registra una punta minima del 68,8% <strong>di</strong> attuazione finanziaria.115


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneAsseMisure<strong>di</strong> pertinenzaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamente raggiunto3.2 e 3.32.478 (CdP)Quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani e specialismaltita (e) t/anno 3.434 (serie<strong>di</strong>sponibile)n.p. -5% - 6,09% (2008)(a)(b)(c)(d)(e)(f)3.1 Crescita del PIL regionale %3.2Incremento delle presenze turistiche in<strong>Piemonte</strong>87.626 Meuro (e)98.724,6 Meuro (f) +1,5%% 8.699.397 +3%+4% (2008)-2,43% (2009)+27,17% (2006)+32,86% (2008)3.4 Incremento del valore aggiunto (c) M€ 88.098,69 (d) +3% +3% (d) +4,9% (2008)Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Valori concatenati (anno <strong>di</strong> riferimento 2000).Il dato storico relativo al 2000 sul CdP era 93.326,2 M€ ed è stato mo<strong>di</strong>ficato per omogeneità <strong>di</strong> serie. L’obiettivo resta comunquevalido.Il valore del Pil in<strong>di</strong>cato nel CdP è stato calcolato al 2000 ai prezzi base del 1995.La serie storica usata per calcolare l’in<strong>di</strong>catore considera i Valori <strong>di</strong> PIL concatenati dal 1995 al 2009 ed ha come anno <strong>di</strong>riferimento il 2000.Per quanto riguarda i primi in<strong>di</strong>catori, relativi all’incremento dell’occupazione e dell’occupazionefemminile, le serie storiche <strong>di</strong>sponibili mostrano un costante miglioramento nel corso degli anni:in relazione all’occupazione, si passa dal 60% nel 2000, al 65,2% nel 2008, mentrel’occupazione femminile registra un miglioramento dal 50,5% nel 2000 al 57,1% nel 2008. Alivello <strong>di</strong> province, i risultati migliori per entrambi gli in<strong>di</strong>catori sono registrati a Cuneo e a Biella,mentre la provincia <strong>di</strong> Torino è in linea con i dati regionali. Va precisato che la provincia con ilivelli <strong>di</strong> occupazione inferiori è Alessandria, che tuttavia registra livelli <strong>di</strong> occupazione più elevatirispetto alla me<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> riferimento.L’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento della popolazione nelle aree oggetto dell’intervento registraun risultato molto positivo (+4,4%) ed è segnale <strong>di</strong> un probabile richiamo nelle aree legato nonsolo agli interventi rivolti all’occupazione (linee a favore delle PMI) ma anche ad un probabilemiglioramento della qualità della vita legato agli interventi infrastrutturali effettuati. Il dato èparticolarmente significativo laddove confrontato con l’incremento della popolazionecomplessiva del <strong>Piemonte</strong>, che ha registrato nel medesimo periodo una crescita sensibilmentepiù contenuta (+2,6%).Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore relativo alla quantità <strong>di</strong> rifiuti speciali ed urbani smaltiti, il targetin<strong>di</strong>viduato nel CdP risulta raggiunto (-6,09% rispetto al 2000). L’in<strong>di</strong>catore risulta ancora piùpositivo se si specificano i dati relativi alla produzione <strong>di</strong> rifiuti (speciali e urbani) e la modalità <strong>di</strong>smaltimento degli stessi. 101In relazione ai rifiuti speciali, da un lato si registra l’aumento della produzione dal 2000 al 2008del 51,90%, dall’altro aumentano sia la capacità <strong>di</strong> recupero dei rifiuti speciali (+96,25%) sia lacapacità <strong>di</strong> smaltimento degli stessi (+12,28%).In relazione ai rifiuti urbani, invece, la produzione in termini assoluti cresce del 10,52% dal 2000al 2008 102 , ma nello stesso arco temporale la quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani recuperata attraverso laraccolta <strong>di</strong>fferenziata aumenta del 200,62%, passando dal 18,3% dei rifiuti urbani prodotti nel2000 al 48,4% nel 2008 (nel 2009 è del 49,5%). Ne deriva che lo smaltimento dei rifiuti urbaniin<strong>di</strong>fferenziati <strong>di</strong>minuisce del 32,25%, mentre lo smaltimento dei rifiuti urbani <strong>di</strong>fferenziati inimpianti <strong>di</strong> compostaggio aumenta del 53,95%. Il dato è molto incoraggiante perché sottolineauna maggiore consapevolezza sia dei privati citta<strong>di</strong>ni, sia delle imprese nei confronti della101102Il commento è effettuato utilizzando i dati relativi agli in<strong>di</strong>catori ambientali 2010 presenti sul sito <strong>di</strong> Arpa <strong>Piemonte</strong> nella specificasezione “Rifiuti” - sito internet: (http://rsaonline.arpa.piemonte.it/in<strong>di</strong>catori/info.asp-codL=IT&idMC=18&idT=27.htm)L’aumento della produzione <strong>di</strong> rifiuti procapite nello stesso arco temporale è del 6,93%, mentre l’aumento della popolazioneresidente è del 3,3%116


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionetematica ambientale e della necessità <strong>di</strong> recuperare i rifiuti prodotti trasformandoli in nuoverisorse attraverso il progressivo abbandono del sistema <strong>di</strong> raccolta in<strong>di</strong>fferenziata a favore delsistema della raccolta <strong>di</strong>fferenziata.In relazione all’in<strong>di</strong>catore “Crescita del PIL regionale”, il risultato registrato nel 2008 è moltopositivo (+4%), mentre quello del 2009 è notevolmente influenzato dagli effetti negativi della crisieconomica mon<strong>di</strong>ale (-2,43% rispetto al 2000). Esaminando l’intera serie storica, il <strong>Piemonte</strong> dal1995 in poi ha valori <strong>di</strong> PIL costantemente in crescita, tranne che per l’anno 2009, segno dunque<strong>di</strong> una regione con un tessuto produttivo molto attivo, che ha pesantemente risentito degli effettidella crisi sul settore manifatturiero interno.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento <strong>di</strong> presenze turistiche in <strong>Piemonte</strong>, irisultati raggiunti dal 2000 al 2008 sono molto buoni (+32,86%): la <strong>Regione</strong> infatti ha registrato8,7 milioni <strong>di</strong> visitatori nel 2000 e oltre 11,5 nel 2008. Il dato comprende sia le presenze <strong>di</strong> turististranieri, sia quelle <strong>di</strong> turisti italiani. Nella tabella si è riportato anche il dato relativo al 2006,anno particolarmente importante perché si sono svolte le Olimpia<strong>di</strong> Invernali: le presenzeregistrate sono state <strong>di</strong> 11 milioni <strong>di</strong> visitatori, dato che negli anni successivi è ulteriormenteincrementato, grazie agli interventi <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> valorizzazione del patrimonio naturalistico,artistico e culturale attivati dalla <strong>Regione</strong>.Un risultato particolarmente significativo è registrato infine dall’in<strong>di</strong>catore relativo all’incrementodel valore aggiunto: obiettivo del programma era un incremento del 3%, mentre la regione haraggiunto il +4,9% (nel 2008), segno dunque <strong>di</strong> un buon andamento del sistema produttivoregionale, sia a livello <strong>di</strong> produzione, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> beni e servizi.D. VALUTAZIONE GENERALEAnche per questo Asse, la valutazione complessiva è ampiamente positiva e ad<strong>di</strong>ritturasuperiore ai pur ottimi risultati complessivi dell’Asse 2 in relazione alla uniformità dei risultati.Tale risultato è stato conseguito in particolare attraverso la creazione <strong>di</strong> overbooking, operatoprevalentemente a carico degli EE.LL. beneficiari ma anche in virtù della modestissima moria <strong>di</strong>progetti registrata in fase <strong>di</strong> attuazione.I risultati conseguiti sono frutto <strong>di</strong> un livello omogeneo <strong>di</strong> realizzazione delle <strong>di</strong>verse misure, tuttecon risultati superiori al 100%, con la sola eccezione della misura 3.3 – legata ad investimentidelle imprese per la riqualificazione locale – che aveva rivelato da lungo tempo un potenziale <strong>di</strong>spesa inferiore alle <strong>di</strong>sponibilità e per la quale non si era ritenuto opportuno avviare azionicorrettive in quanto da un lato non vi erano possibilità <strong>di</strong> incrementare il livello <strong>di</strong> attuazione dellamisura e dall’altro le economie – peraltro modeste viste le ridotte somme in gioco – eranoampiamente assorbibili <strong>di</strong>rettamente nell’ambito dell’Asse 3 stesso.Di particolare rilievo, nell’economia dell’Asse sono risultati i PIA (Progetti Integrati <strong>di</strong> Arearealizzati nell’ambito della misura 3.1), che hanno coinvolto oltre 600 enti locali, e la misura 3.4“Iniziative multiassiali <strong>di</strong> supporto all’attività economica” sulla quale sono state concentrate lerisorse <strong>di</strong> cui alla premialità.Merita infine menzione specifica l’integrazione posta in essere tra la misura 3.2 ed il progetto <strong>di</strong>recupero della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale, perché nell’ambito <strong>di</strong> tale misura sono stati realizzatialcuni interventi complementari a quello fulcro della linea 2.5 a, <strong>di</strong>mostrando un’ottima capacità<strong>di</strong> integrazione degli assi progettata dall’AdG e segnando un percorso <strong>di</strong> continuità tra le <strong>di</strong>verseprogrammazioni dei fon<strong>di</strong> comunitari.117


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.3.1 Misura 3.1A. DESCRIZIONEMisura:Descrizione:Valorizzazione della programmazione integrata d’areaLa misura prevede due linee <strong>di</strong> intervento, e più precisamente:Linea a: “Progetti integrati <strong>di</strong> sviluppo socio-economico <strong>di</strong> area”, che ha come obiettivola valorizzazione <strong>di</strong> aree territoriali definite tramite Progetti Integrati d’Area (PIA), finalizzatiallo sviluppo delle peculiarità e valenze dei territori stessi;Linea b: “Sistema della Corona Verde”, che prevede il finanziamento <strong>di</strong> interventi relativial Progetto “Corona Verde – Città intorno ai Parchi”, per la riqualificazione naturalistica,paesaggistica, culturale e ricreativa dell’Area Metropolitana.La misura 3.1 ha perseguito gli obiettivi specifici <strong>di</strong> valorizzazione del territorio e <strong>di</strong> sviluppolocale; la peculiarità che l’hata caratterizza riguarda le tipologie <strong>di</strong> programmazione degliinterventi che sono state adottate nelle due linee <strong>di</strong> intervento messe in atto:- linea a, “Progetti integrati <strong>di</strong> sviluppo socio-economico <strong>di</strong> area”- linea b, “Sistema della Corona Verde”.La linea 3.1a ha finanziato la realizzazione <strong>di</strong> 19 Progetti Integrati <strong>di</strong> Area (PIA), ovvero uninsieme strutturato <strong>di</strong> interventi realizzati in uno specifico ambito territoriale decisi e gestiti dagliattori locali. La <strong>Regione</strong>, infatti, nell’attuazione della linea 3.1a non ha in<strong>di</strong>viduato alcuncomparto economico sul quale intervenire e nessuna specifica area <strong>di</strong> intervento, lasciando aglioperatori locali (quali ad esempio Comuni e Comunità Montane) la possibilità <strong>di</strong> organizzarsi performulare un proprio progetto <strong>di</strong> sviluppo del territorio, coor<strong>di</strong>nati dalle Province interessate dalDOCUP. Ciascun PIA, dunque, esprime un <strong>di</strong>segno con<strong>di</strong>viso <strong>di</strong> sviluppo del territorio, manifestatodagli attori propri <strong>di</strong> ciascun’area, ed è frutto <strong>di</strong> un’intensa attività <strong>di</strong> concertazione e <strong>di</strong>partenariato, elementi che hanno responsabilizzato gli Enti Locali coinvolti. L’interesse <strong>di</strong>rettodelle Province e dei vari Enti partecipanti è stato <strong>di</strong>mostrato dal maggior livello <strong>di</strong> autofinanziamentoprodotto da tali soggetti, al fine <strong>di</strong> realizzare gli interventi nella loro totalità. Inoltre,sono pochi gli interventi decaduti in corso d’opera: questi sono stati prontamente sostituiti da altriaventi le medesime caratteristiche e finalità, sempre all’interno dei PIA selezionati.A titolo esemplificativo, si può riportare il caso della Provincia <strong>di</strong> Torino, che ha attivato 6 PIA(Collinando, Due Fiumi, Pays-Sage, Torino Ovest, Torino Sud e Torino 2006), per un totale <strong>di</strong>investimenti attivati superiore a 87 milioni <strong>di</strong> euro.Complessivamente – nell’ambito dei 19 PIA in<strong>di</strong>viduati – sono stati finanziati 614 progetti. Gliinterventi realizzati hanno riguardato prevalentemente la realizzazione <strong>di</strong> sale polivalenti estrutture fieristico espositive, portando al recupero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici per una superficie coperta <strong>di</strong> circa440 mila m 2 . Sono stati inoltre effettuati interventi per la valorizzazione pubblica del patrimoniostorico-culturale-naturalistico (le piste ciclabili e i sentieri si estendono per circa 353 km) einterventi <strong>di</strong> urbanizzazione primaria e secondaria. La superficie infrastrutturata totale su questalinea risulta pari a circa 306,60 ha.La descrizione dettagliata dei PIA e la valutazione generale della linea d’intervento 3.1a sonopresenti nel <strong>Rapporto</strong> Tematico del Valutatore In<strong>di</strong>pendente “Sviluppo Locale e Progetti Integratinel DOCUP 2000/2006 della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>”.La linea 3.1b ha avuto come obiettivo la progettazione, la definizione e la costruzione <strong>di</strong> unsistema efficiente <strong>di</strong> relazioni ecologiche, ma anche culturali e infrastrutturali, nell'ambito urbano<strong>di</strong> Torino e dei territori circostanti, con lo scopo <strong>di</strong> migliorare l'ambiente e la qualità della vita,attraverso l’offerta <strong>di</strong>fferenziata <strong>di</strong> strutture e servizi. A <strong>di</strong>fferenza della precedente linead’intervento, l’idea <strong>di</strong> sviluppo locale della Corona Verde arriva <strong>di</strong>rettamente dalla <strong>Regione</strong>, cheha pre<strong>di</strong>sposto uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità del progetto e che ha in<strong>di</strong>viduato gli ambiti territoriali e le118


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionetipologie <strong>di</strong> intervento ammissibili. La realizzazione materiale dei singoli interventi è poi stataaffidata agli Enti locali e agli Enti <strong>di</strong> gestione delle aree protette. Scopo della linea era quello <strong>di</strong>creare una vera e propria cintura (“Corona”) verde intorno all’area metropolitana <strong>di</strong> Torino,ispirandosi al modello inglese delle Green Belt. Sono stati finanziati 36 progetti relativi allarealizzazione <strong>di</strong> piste ciclabili, percorsi pedonali ed escursionistici, aree attrezzate e sportive,punti <strong>di</strong> ristoro e <strong>di</strong> servizio.La misura prevedeva solo interventi infrastrutturali e, come evidenziato nel seguente prospetto,ne sono stati complessivamente realizzati 650.Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALE3.1 a 432 182 614 139.749.747,69 35.493.638,70 175.243.386,39infrastrutture3.1 b 36 -- 36 13.216.805,89 -- 13.216.805,89TOTALE 468 182 650 152.966.553,58 35.493.638,70 188.460.192,28B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 140.000.000,00 56.000.000,00 84.000.000,00 0,00Ph. Out 29.250.000,00 11.700.000,00 17.550.000,00 0,00TOTALE 169.250.000,00 67.700.000,00 101.550.000,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 140.000.000,00 152.966.553,58 109,26% 152.966.553,58 109,26%Ph. Out 29.250.000,00 35.493.638,70 121,35% 35.493.638,70 121,35%TOTALE 169.250.000,00 188.460.192,28 111,35% 188.460.192,28 111,35%Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*1003.1 a 127.500.000,00 139.749.747,69 109,61% 139.749.747,69 109,61%Ob. 2 3.1 b 12.500.000,00 13.216.805,89 105,73% 13.216.805,89 105,73%Subtotale 140.000.000,00 152.966.553,58 109,26% 152.966.553,58 109,26%Ph. O3.1 a 29.250.000,00 35.493.638,70 121,35% 35.493.638,70 121,35%Subtotale 29.250.000,00 35.493.638,70 121,35% 35.493.638,70 121,35%TOTALE 169.250.000,00 188.460.192,28 111,35% 188.460.192,28 111,35%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioLa misura ha trovato piena attuazione finanziaria e, anzi, registra un livello finanziario consuntivosuperiore alle corrispondenti <strong>di</strong>sponibilità, in relazione all’overbooking operato a carico degliEE.LL. beneficiari.La decorrenza <strong>di</strong> ammissibilità delle spese era fissata al 27/11/2000 e non si registrano néprogetti generatori <strong>di</strong> entrate nette, né progetti <strong>di</strong> completamento <strong>di</strong> interventi avviati nellaprecedente programmazione.119


3.1a3.1bC. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneDOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoProgetti integrati <strong>di</strong> area N° 160 19-20 19Interventi, <strong>di</strong> cui: N° n.p. 500 614-con obiettivi ambientali <strong>di</strong>chiarati N° n.p 100 503Interventi <strong>di</strong> riqualificazione paesaggistica e naturalistica N° n.p 30 34Azioni <strong>di</strong> promozione, <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> animazione N° 60 5 2Superficie recuperata destinata ad aree ver<strong>di</strong> orinaturalizzateha n.p 200 323Lunghezza interventi <strong>di</strong> recupero e rinaturalizzazione Km n.p 100-120 122I risultati conseguiti sono superiori ai corrispondenti target, con la sola eccezione del numero <strong>di</strong>azioni <strong>di</strong> promozione e stu<strong>di</strong>o della linea b), segno <strong>di</strong> una <strong>di</strong>versa tipologia <strong>di</strong> interventi realizzatirispetto a quanto stimato inizialmente. Tra gli interventi <strong>di</strong> promozione finanziati a valere sullalinea b), il più significativo è quello realizzato dall’Ente <strong>di</strong> gestione del Parco Regionale dellaMandria e dei Parchi e delle riserve naturali delle Valli <strong>di</strong> Lanzo, dal titolo “AL.BO. – Conoscere egiocare con l’albero e il bosco”, che si è concretizzato nell’allestimento <strong>di</strong> una mostrapermanente interattiva e multime<strong>di</strong>ale presso Cascina Brero nel Parco della Mandria, <strong>di</strong>ventatauna meta “classica” <strong>di</strong> gite scolastiche <strong>di</strong> bambini e ragazzi delle scuole elementari e me<strong>di</strong>e. Ilpercorso <strong>di</strong>dattico comincia dall'albero, componente fondamentale, per arrivare a conoscere lavarietà <strong>di</strong> organismi viventi e relazioni che caratterizzano il complesso ecosistema bosco; AL.BOnon è una esposizione <strong>di</strong> reperti naturali o <strong>di</strong> immagini del Parco, ma un laboratorio interattivo emultime<strong>di</strong>ale che stimola la curiosità dei visitatori e li coinvolge emotivamente e razionalmente inun percorso <strong>di</strong> scoperta ed approfon<strong>di</strong>mento dell'ambiente bosco, nella convinzione che perconservare occorra prima conoscere.C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoLineaLinea3.1a3.1bIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoEnti locali coinvolti : N° 30 400-500 614- comuni, comunità montane, province N° n.p 400 576- altri enti N° n.p 50 28Investimenti realizzati M€ 160 (a) 160 176,4Interventi <strong>di</strong> infrastrutturazione a favore delturismo sostenibile o del turismo socialeN° n.p 100-120 573Enti locali coinvolti : N° n.q. 50 23- comuni, comunità montane, province N° n.p 45 18- altri enti N° n.p 5 5Investimenti realizzati M€ n.q. 50 (b) 13,2Interventi <strong>di</strong> infrastrutturazione a favore delN° n.p 15 22turismo sostenibile o del turismo sociale(a)Nel 1° CdP era in<strong>di</strong>cato il dato cumulato per le due sottomisure e probabilmente va inteso in quel senso anche il dato dell’ultimarevisione, anche se pare non in linea con le corrispondenti dotazioni finanziarie (cfr. nota successiva).(b)Il dato appare errato, in quanto lo stesso piano finanziario prevedeva una <strong>di</strong>sponibilità complessiva <strong>di</strong> 12,5 €.Complessivamente, come evidenziato dal seguente prospetto, i risultati conseguiti appaiono inlinea con gli obiettivi prefissati e sono coerenti con il livello <strong>di</strong> spesa registrato al termine delprogramma.120


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzionePer quanto riguarda la linea d’intervento a), gli Enti locali coinvolti sono stati più <strong>di</strong> quelliimmaginati: questo perché gli attori locali, soprattutto Comuni e Comunità Montane, hannorisposto con particolare entusiasmo alle Province (soggetti capofila degli interventi realizzati), lequali hanno saputo sensibilizzare bene il territorio affinché promuovesse <strong>di</strong>segni coor<strong>di</strong>nati <strong>di</strong>sviluppo locale, con il risultato anche <strong>di</strong> una maggiore partecipazione finanziaria degli EE.LL..Il numero <strong>di</strong> enti locali coinvolti nell’ambito della linea b), invece è inferiore alle attese,nonostante il numero complessivo <strong>di</strong> interventi realizzati sia superiore al corrispondente target.Una possibile spiegazione del dato registrato è relativa alla tipologia <strong>di</strong> programmazione sceltaper la realizzazione del progetto della Corona Verde: essendo stato un intervento deciso<strong>di</strong>rettamente dalla <strong>Regione</strong>, può non aver trovato una risposta pronta e imme<strong>di</strong>ata negli attorilocali designati nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità.Particolarmente positivo risulta l’in<strong>di</strong>catore relativo all’ammontare <strong>di</strong> investimenti realizzati, chein entrambe le linee è superiore al valore target, raggiungendo complessivamente i 190 milioni <strong>di</strong>euro.C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoSono <strong>di</strong> seguito riportati gli in<strong>di</strong>catori specifici <strong>di</strong> misura che sono stati in<strong>di</strong>viduati in precedenzaa livello <strong>di</strong> Asse. In tal senso per i relativi commenti si rinvia al corrispondente paragrafo 4.3.C.Misura<strong>di</strong> pertinenza3.1In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoIncremento dell’occupazione (a) % 60,0% (a) n.p. +3% +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (b) % 50,5% (b) n.p. +5% +13,0% (2008)Incremento della popolazione nellearee oggetto dell’interventoCrescita del PIL regionale %% 2.919.163 n.p. +1%. + 4,4% (2008)87.626 Meuro (e)98.724,6 Meuro (f) +1,5%+4% (2008)-2,43% (2009)(a) Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.(b) Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.(e) Il valore del Pil in<strong>di</strong>cato nel CdP è stato calcolato al 2000 ai prezzi base del 1995.(f) La serie storica usata per calcolare l’in<strong>di</strong>catore considera i Valori <strong>di</strong> PIL concatenati dal 1995 al 2009 ed ha come anno <strong>di</strong>riferimento il 2000.Per quanto riguarda i primi in<strong>di</strong>catori, relativi all’incremento dell’occupazione e dell’occupazionefemminile, le serie storiche <strong>di</strong>sponibili mostrano un costante miglioramento nel corso degli anni:in relazione all’occupazione, si passa dal 60% nel 2000, al 65,2% nel 2008, mentrel’occupazione femminile registra un miglioramento dal 50,5% nel 2000 al 57,1% nel 2008. Alivello <strong>di</strong> province, i risultati migliori per entrambi gli in<strong>di</strong>catori sono registrati a Cuneo e a Biella,mentre la provincia <strong>di</strong> Torino è in linea con i dati regionali. Va precisato che la provincia con ilivelli <strong>di</strong> occupazione inferiori è Alessandria, che tuttavia registra livelli <strong>di</strong> occupazione più elevatirispetto alla me<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> riferimento.L’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento della popolazione nelle aree oggetto dell’intervento registraun risultato molto positivo (+4,4%) ed è segnale <strong>di</strong> un probabile richiamo nelle aree legato nonsolo agli interventi rivolti all’occupazione (linee a favore delle PMI) ma anche ad un probabilemiglioramento della qualità della vita legato agli interventi infrastrutturali effettuati. Il dato èparticolarmente significativo laddove confrontato con l’incremento della popolazionecomplessiva del <strong>Piemonte</strong>, che ha registrato nel medesimo periodo una crescita sensibilmentepiù contenuta (+2,6%).In relazione all’in<strong>di</strong>catore “Crescita del PIL regionale”, il risultato registrato nel 2008 è molto121


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionepositivo (+4%), mentre quello del 2009 è notevolmente influenzato dagli effetti negativi della crisieconomica mon<strong>di</strong>ale (-2,43% rispetto al 2000). Esaminando l’intera serie storica, il <strong>Piemonte</strong> dal1995 in poi ha valori <strong>di</strong> PIL costantemente in crescita, tranne che per l’anno 2009, segno dunque<strong>di</strong> una regione con un tessuto produttivo molto attivo, che ha pesantemente risentito degli effettidella crisi sul settore manifatturiero interno.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVINell’ambito <strong>di</strong> questa misura non si registrano interventi non conclusi o non operativi.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINon si registrano progetti oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi o giu<strong>di</strong>ziari.F. VALUTAZIONE GENERALELa misura registra un buon livello consuntivo <strong>di</strong> realizzazione e tale risultato pare maggiormentesignificativo laddove si consideri che la misura rappresentava da sola quasi il 15% dell’interoprogramma. In tal senso si evidenzia la volontà della <strong>Regione</strong> – già in fase <strong>di</strong> programmazione –<strong>di</strong> concentrare le risorse (quanto meno quelle de<strong>di</strong>cate alle infrastrutture) su due misureprincipali (la misura 3.1 e la misura 3.2, legata al progetto <strong>di</strong> recupero della Reggia <strong>di</strong> VenariaReale).Nell’ambito della presente misura – articolata in due linee <strong>di</strong> cui peraltro la b) <strong>di</strong> ridotte<strong>di</strong>mensioni – paiono maggiormente significativi gli interventi attuati nell’ambito della prima linea.Ciò in quanto si è trattato <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> ampia valenza ed articolati, al fine <strong>di</strong> conseguire unosviluppo complessivo <strong>di</strong> area, attraverso “Progetti Integrati <strong>di</strong> Area - PIA”.In particolare, è stato possibile conseguire un buon risultato <strong>finale</strong> in funzione del coinvolgimentodelle Province, che hanno svolto il ruolo <strong>di</strong> capofila dei <strong>di</strong>versi PIA e saputo proporre progetti traloro complementari – in funzione <strong>di</strong> Piani Integrati <strong>di</strong> Area – <strong>di</strong> interesse dei <strong>di</strong>versi enti localibeneficiari il cui impegno è risultato evidente dal maggior onere finanziario sopportato (superiorealla quota programmatica a loro carico) e dal livello <strong>di</strong> moria contenuto. Peraltro, per i pochiprogetti che hanno avuto <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> realizzazione, le Province sono riuscite a coinvolgere altrisoggetti e ad attivare progetti complementari.I 614 interventi cofinanziati hanno consentito ad esempio <strong>di</strong> valorizzare aree altrimenti esclusedall’interesse dei turisti che soggiornano in <strong>Piemonte</strong>, realizzando oltre 353 km <strong>di</strong> piste ciclabili,recuperando sentieri tra i boschi, tra le colline e nelle zone pedemontane, consentendol’infrastrutturazione <strong>di</strong> oltre 300 ha <strong>di</strong> aree ed il recupero <strong>di</strong> oltre 270.000 m 3 in e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> interessepubblico sparsi sul territorio regionale. Vista la particolare tipologia <strong>di</strong> linea <strong>di</strong> intervento e gliottimi risultati conseguiti, si è ritenuto opportuno fornire (nel § 5.11) un quadro <strong>di</strong> insieme degliinterventi realizzati nell’ambito dei PIA, al quale si rimanda per una conoscenza più puntuale deiprogetti.122


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.3.2 Misura 3.2A. DESCRIZIONEMisura:Descrizione:Interventi <strong>di</strong> riqualificazione locale effettuata da soggetti pubbliciLa misura prevede un’unica linea <strong>di</strong> intervento che ha come obiettivo il recupero e lavalorizzazione <strong>di</strong> aree territoriali circoscritte, tramite progetti finalizzati allo svilupposostenibile delle peculiarità e delle valenze dei territori stessi. In particolare sono previstiinterventi relativi a: infrastrutture idriche, sistemazioni idrogeologiche ed idrauliche, gestionedei rifiuti, interventi <strong>di</strong> urbanizzazione primaria e secondaria collegati e complementari a<strong>di</strong>nse<strong>di</strong>amenti produttivi, e recupero <strong>di</strong> strutture e siti <strong>di</strong>messi per favorire l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong>attività economiche, sociali e culturali funzionali alla vocazione ed alle necessità dei territoristessi.La misura 3.2 ha concorso all’obiettivo <strong>di</strong> valorizzazione del territorio dell’Asse 3 attraverso uninsieme <strong>di</strong> interventi promossi dagli Enti Locali (ad esempio Comuni, Fondazioni, Associazionied Enti senza scopo <strong>di</strong> lucro) <strong>di</strong> riqualificazione locale ed ambientale, volti al recupero <strong>di</strong> areecircoscritte. I progetti ammessi hanno riguardato principalmente:a. la tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali e degli ecosistemi (8 progetti riguardantila creazione <strong>di</strong> impianti idrici, per la gestione dei rifiuti e collettori fognari);b. il recupero del patrimonio storico ed architettonico, urbano e rurale (99 progetti finanziati chehanno tra l’altro permesso il recupero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici storici, quali la Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale, exasili e chiese per una superficie coperta <strong>di</strong> circa 21,48 ha);c. il recupero dei siti <strong>di</strong>smessi (34 interventi destinati alla creazione <strong>di</strong> strutture fieristiche eespositive – per la promozione ad esempio dei prodotti tipici e tra<strong>di</strong>zionali, <strong>di</strong> residenze peranziani, <strong>di</strong> musei, <strong>di</strong> centri servizi comuni per le imprese e <strong>di</strong> infrastrutture turistiche eambientali);d. la rilocalizzazione delle imprese già esistenti e la localizzazione <strong>di</strong> nuove attivitàeconomiche, sociali e culturali in aree infrastrutturate nuove o recuperate (attraverso larealizzazione delle opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria e secondaria), per favorire lo sviluppodei territori in cui vengono inse<strong>di</strong>ate. Relativamente a questa ultima tipologia <strong>di</strong> interventi sisegnala che sono stati 36 gli interventi che hanno dato origine ad infrastrutture <strong>di</strong> base aservizio degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi permettendo la localizzazione nelle aree svantaggiate <strong>di</strong>287 imprese.Complessivamente, come evidenziato nel seguente prospetto, sono stati realizzati 180interventi.Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEinfrastrutture 3.2 152 28 180 171.826.336,56 40.503.346,88 212.329.683,44TOTALE 152 28 180 171.826.336,56 40.503.346,88 212.329.683,44B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 160.625.000,00 64.250.000,00 96.375.000,00 0,00Ph. Out 30.825.211,00 11.481.235,00 19.343.976,00 0,00TOTALE 191.450.211,00 75.731.235,00 115.718.976,00 0,00123


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneB1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 160.625.000,00 173.290.335,60 107,89% 171.826.336,56 106,97%Ph. Out 30.825.211,00 40.503.346,88 131,40% 40.503.346,88 131,40%TOTALE 191.450.211,00 213.793.682,48 111,67% 212.329.683,44 110,91%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioLa misura registra un livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione finanziaria superiore alle corrispondenti<strong>di</strong>sponibilità, in relazione ad overbooking operato a carico dei beneficiari finali.Il livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione risulta ampiamente superiore alle <strong>di</strong>sponibilità, conun’incidenza percentuale superiore nelle aree in Phasing Out, anche in relazione a minoriimporti in gioco.La decorrenza <strong>di</strong> ammissibilità delle spese era fissata al 27/11/2000 e si registrano alcuniinterventi <strong>di</strong> completamento <strong>di</strong> progetti iniziati nel precedente periodo <strong>di</strong> programmazione, tuttirelativi al progetto <strong>di</strong> recupero della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale (cfr. § 5.10.4).In relazione alle entrate nette, si segnalano cinque progetti con Entrate nette consistenti per iquali il relativo contributo è stato <strong>di</strong> conseguenza ridotto; per due <strong>di</strong> essi 103 per i quali il MLA èrisultato al 25% si è proceduto al ri<strong>di</strong>mensionamento della quota a carico FESR, plafonandola al25% come da Regolamento, mentre per gli altri tre 104 – che hanno registrato un MLA lievementesuperiore al 20% – è stato sufficiente plafonare il corrispondente contributo.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneLinea3.2In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoInterventi realizzati (per categorie tipologiche) N° 50 162 177 (a)- Interventi ambientali N° n.p. 16 8- Interventi <strong>di</strong> recupero del patrimonio storico earchitettonico in ambito urbanoSuperficie relativa agli interventi <strong>di</strong> recupero delpatrimonio storico/architettonico in ambito urbanoN° n.p. 57 99 (b)mq n.p. 97.000 214.832,84 (b)- Interventi <strong>di</strong> recupero siti <strong>di</strong>smessi N° n.p. 80 34Superficie relativa agli interventi <strong>di</strong> recupero siti mq n.p. 170.000 353.935- Infrastrutture <strong>di</strong> base a servizio degli inse<strong>di</strong>amenti N° n.p. 9 36Superficie relativa alle infrastrutture <strong>di</strong> base a servizio mq n.p. 17.000 900.277,37(a)(b)Nell’allegato 7.2 compaiono 3 progetti in più rispetto al n° <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong>chiarati nella presente t abella, in quanto l’intervento <strong>di</strong>Sordevolo è stato monitorato con 3 record relativi alle <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> intervento (area attrezzata, lavori ed arredo), cosìcome l’intervento relativo al Parco Nazionale Gran Para<strong>di</strong>so (registrato su 2 record – lavori e forniture).Di cui 10 relativi al progetto Venaria (per 4.980 mq).Complessivamente il numero <strong>di</strong> interventi realizzati risulta superiore al corrispondente target. Sievidenzia tuttavia che in relazione alle singole tipologie previste vi sono scostamenti significativi,con un minor numero <strong>di</strong> interventi ambientali e <strong>di</strong> recupero dei siti <strong>di</strong>smessi rispetto al103104Beneficiari rispettivamente SNOS - Spazi per Nuove Opportunità <strong>di</strong> Sviluppo (intervento per il recupero e la riqualificazione delsito industriale ex officine Savigliano con MLA pari al 31,70%) e SOPRIN (intervento relativo al Business Park – Parco DoraBaltea con MLA pari al 27,55%).Beneficiari rispettivamente il Comune <strong>di</strong> Piossasco (“riqualificazione area ex aulino”, MLA 20,13%), Comune <strong>di</strong> Torino(“Realizzazione immobili area ex Vitali”, MLA 20,39%) e COSRAB (“Realizzazione <strong>di</strong> stazione <strong>di</strong> conferimento separato dellefrazioni <strong>di</strong> rifiuto recuperabile”, MLA 20,46%).124


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionecorrispondente target e, per contro un maggior numero <strong>di</strong> interventi relativi al patrimonio storicoarchitettonicoe <strong>di</strong> creazione <strong>di</strong> infrastrutture <strong>di</strong> base a servizio degli inse<strong>di</strong>amenti produttivi. Ilrisultato conseguito è dovuto dalla tipologia <strong>di</strong> richieste pervenute dal territorio.Va osservato inoltre che il risultato conseguito in termini <strong>di</strong> superficie recuperata oinfrastrutturata è molto sod<strong>di</strong>sfacente per tutte le tipologie <strong>di</strong> interventi programmati: ciò significache sono stati finanziati interventi significativi sul territorio, che hanno riguardato aree più estese<strong>di</strong> quelle originariamente previste.C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoLineaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto3.2 Inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> imprese nelle aree riqualificate N° 250 150 287Il dato relativo alle imprese inse<strong>di</strong>ate è superiore al valore obiettivo, risultando peraltro coerentecon la maggior superficie realizzata per gli inse<strong>di</strong>amenti produttivi. Il risultato raggiunto èparticolarmente positivo se riportato alla <strong>di</strong>fficile situazione congiunturale che sta attraversando ilsettore produttivo manifatturiero, che è prevalente nella <strong>Regione</strong>: nonostante la crisi economica,dunque, le aree infrastrutturate sono state capaci <strong>di</strong> attrarre oltre 280 imprese, che si sonolocalizzate o rilocalizzate nelle aree ammissibili, le più svantaggiate del territorio regionale.C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto(a)(b)Misura<strong>di</strong> pertinenza3.2In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoIncremento dell’occupazione (a) % 60,0% (a) n.p. +3% +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (b) % 50,5% (b) n.p. +5% +13,0% (2008)Incremento della popolazione nellearee oggetto dell’interventoIncremento delle presenze turistichein <strong>Piemonte</strong>Quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani e specialismaltita% 2.919.163 n.p. +1%. + 4,4% (2008)% 8.699.397 +3%t/anno2.478 (CdP)3.434 (serie<strong>di</strong>sponibile)+27,17% (2006)+32,86% (2008)n.p. -5% - 6,09% (2008)Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Per quanto riguarda i primi in<strong>di</strong>catori, relativi all’incremento dell’occupazione e dell’occupazionefemminile, le serie storiche <strong>di</strong>sponibili mostrano un costante miglioramento nel corso degli anni:in relazione all’occupazione, si passa dal 60% nel 2000, al 65,2% nel 2008, mentrel’occupazione femminile registra un miglioramento dal 50,5% nel 2000 al 57,1% nel 2008. Alivello <strong>di</strong> province, i risultati migliori per entrambi gli in<strong>di</strong>catori sono registrati a Cuneo e a Biella,mentre la provincia <strong>di</strong> Torino è in linea con i dati regionali. Va precisato che la provincia con ilivelli <strong>di</strong> occupazione inferiori è Alessandria, che tuttavia registra livelli <strong>di</strong> occupazione più elevatirispetto alla me<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> riferimento.L’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento della popolazione nelle aree oggetto dell’intervento registraun risultato molto positivo (+4,4%) ed è segnale <strong>di</strong> un probabile richiamo nelle aree legato nonsolo agli interventi rivolti all’occupazione (linee a favore delle PMI) ma anche ad un probabilemiglioramento della qualità della vita legato agli interventi infrastrutturali effettuati. Il dato èparticolarmente significativo laddove confrontato con l’incremento della popolazione complessi-125


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneva del <strong>Piemonte</strong>, che ha registrato nel medesimo periodo una crescita sensibilmente piùcontenuta (+2,6%).Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore relativo alla quantità <strong>di</strong> rifiuti speciali ed urbani smaltiti, il targetin<strong>di</strong>viduato nel CdP risulta raggiunto (-6,09% rispetto al 2000). L’in<strong>di</strong>catore risulta ancora piùpositivo se si specificano i dati relativi alla produzione <strong>di</strong> rifiuti (speciali e urbani) e la modalità <strong>di</strong>smaltimento degli stessi 105 .In relazione ai rifiuti speciali, da un lato si registra l’aumento della produzione dal 2000 al 2008del 51,90%, dall’altro aumentano sia la capacità <strong>di</strong> recupero dei rifiuti speciali (+96,25%) sia lacapacità <strong>di</strong> smaltimento degli stessi (+12,28%).In relazione ai rifiuti urbani, invece, la produzione in termini assoluti cresce del 10,52% dal 2000al 2008 106 , ma nello stesso arco temporale la quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani recuperata attraverso laraccolta <strong>di</strong>fferenziata aumenta del 200,62%, passando dal 18,3% dei rifiuti urbani prodotti nel2000 al 48,4% nel 2008 (nel 2009 è del 49,5%). Ne deriva che lo smaltimento dei rifiuti urbaniin<strong>di</strong>fferenziati <strong>di</strong>minuisce del 32,25%, mentre lo smaltimento dei rifiuti urbani <strong>di</strong>fferenziati inimpianti <strong>di</strong> compostaggio aumenta del 53,95%. Il dato è molto incoraggiante perché sottolineauna maggiore consapevolezza sia dei privati citta<strong>di</strong>ni, sia delle imprese nei confronti dellatematica ambientale e della necessità <strong>di</strong> recuperare i rifiuti prodotti trasformandoli in nuoverisorse attraverso il progressivo abbandono del sistema <strong>di</strong> raccolta in<strong>di</strong>fferenziata a favore delsistema della raccolta <strong>di</strong>fferenziata.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento <strong>di</strong> presenze turistiche in <strong>Piemonte</strong>, irisultati raggiunti dal 2000 al 2008 sono molto buoni (+32,86%): la <strong>Regione</strong> infatti ha registrato8,7 milioni <strong>di</strong> visitatori nel 2000 e oltre 11,5 nel 2008. Il dato comprende sia le presenze <strong>di</strong> turististranieri, sia quelle <strong>di</strong> turisti italiani. Nella tabella si è riportato anche il dato relativo al 2006,anno particolarmente importante perché si sono svolte le Olimpia<strong>di</strong> Invernali: le presenzeregistrate sono state <strong>di</strong> 11 milioni <strong>di</strong> visitatori, dato che negli anni successivi è ulteriormenteincrementato, grazie agli interventi <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> valorizzazione del patrimonio naturalistico,artistico e culturale attivati dalla <strong>Regione</strong>.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVINell’ambito <strong>di</strong> questa misura vi è un progetto non concluso allo stato attuale ed è stata inserita larelativa scheda inclusa nell’allegato 7.5. L’intervento sarà monitorato entro i prossimi due anniper verificarne la conclusione e provvedere alla comunicazione entro i relativi termini fissati dallaCommissione al 30/09/2012.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARILa misura non registra progetti oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi o giu<strong>di</strong>ziari.F. VALUTAZIONE GENERALEI risultati conseguiti dalla misura sono ampiamente positivi, tanto in termini realizzazione (fisica e<strong>di</strong> risultato) quanto in termini finanziari.Il livello consuntivo <strong>di</strong> spesa raggiunto è frutto del completamento <strong>di</strong> tutti gli interventi ammessi afinanziamento.Come per la Misura 3.1, si tratta <strong>di</strong> interventi a forte caratterizzazione territoriale, rivolti almiglioramento della qualità della vita per gli abitanti residenti nelle zone interessate e <strong>di</strong>105106Il commento è effettuato utilizzando i dati relativi agli in<strong>di</strong>catori ambientali 2010 presenti sul sito <strong>di</strong> Arpa <strong>Piemonte</strong> nella specificasezione “Rifiuti” - sito internet: (http://rsaonline.arpa.piemonte.it/in<strong>di</strong>catori/info.asp-codL=IT&idMC=18&idT=27.htm)L’aumento della produzione <strong>di</strong> rifiuti procapite nello stesso arco temporale è del 6,93%, mentre l’aumento della popolazioneresidente è del 3,3%126


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneconseguenza al contenimento <strong>di</strong> eventuali fenomeni <strong>di</strong> spopolamento e abbandono (incrementodel 4,4% della popolazione nelle aree oggetto <strong>di</strong> intervento). Allo stesso tempo, la misura si èposta come strumento per la <strong>di</strong>fesa dell’ambiente e dei territori interessati, in particolarepotenziando e modernizzando il ciclo dei rifiuti e le infrastrutturazioni idrogeologiche (8 interventia carattere ambientale). Va evidenziata infine la forte correlazione con la misura 2.5 (linea a) inquanto alcuni interventi sono stati realizzati a complemento del progetto <strong>di</strong> recupero dellaReggia <strong>di</strong> Venaria Reale, con significativa integrazione dunque delle risorse e relativaconcentrazione su progetti a valenza regionale. La misura ha avuto un impatto molto forte anchenei confronti del sistema produttivo piemontese, realizzando circa 1 km 2 <strong>di</strong> superficieinfrastrutturata per gli inse<strong>di</strong>amenti produttivi e consentendo l’installazione <strong>di</strong> oltre 280 impresenelle aree oggetto <strong>di</strong> intervento. E’ particolarmente significativo questo risultato, perché haconsentito la creazione <strong>di</strong> lavoro in aree altrimenti degradate e abbandonate, <strong>di</strong>fficili dariqualificare all’interno dei contesti citta<strong>di</strong>ni.127


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.3.3 Misura 3.3A. DESCRIZIONEMisura:Descrizione:Interventi <strong>di</strong> riqualificazione locale effettuata da soggetti privatiLa misura prevede l’attivazione <strong>di</strong> azioni articolate su un’unica linea <strong>di</strong> intervento, che hacome obiettivo il recupero <strong>di</strong> aree territoriali circoscritte e <strong>di</strong> siti <strong>di</strong>smessi, per uno svilupposostenibile delle peculiarità e delle valenze dei territori stessi.La misura 3.3 è rivolta alle PMI e sostiene azioni <strong>di</strong> riqualificazione ambientale e locale, volte alrecupero e alla valorizzazione <strong>di</strong> aree circoscritte e <strong>di</strong> siti <strong>di</strong>smessi, anche <strong>di</strong> modesta entità.Sono stati ammessi a finanziamento anche i progetti <strong>di</strong> bonifica dei siti industriali inquinati equelli <strong>di</strong> ripristino delle situazioni <strong>di</strong> degrado della qualità del suolo, delle acque <strong>di</strong> superficie odelle falde freatiche.La selezione dei progetti è avvenuta con l’emissione <strong>di</strong> un Bando pubblico gestito con Sportellopermanente: ciò significa che le domande sono state valutate in or<strong>di</strong>ne cronologico <strong>di</strong> arrivo efinanziate fino all’esaurimento delle risorse <strong>di</strong>sponibili sulla misura. L’istruttoria è stata effettuatada un Comitato Tecnico, previa un’indagine congiunta con la Direzione Regionale Ambiente econ l’ARPA 107 , per accertare eventuali responsabilità dell’inquinamento e conseguentemente larisarcibilità del danno. Qualora il responsabile dell’inquinamento non fosse in<strong>di</strong>viduato o nonpotesse essere chiamato a rispondere, le spese <strong>di</strong> bonifica sono state ammesse. Le domandecomplessivamente istruite sono state 50, <strong>di</strong> cui 29 respinte dal Comitato Tecnico.Tutti gli interventi <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> riqualificazione locale dovevano essere <strong>di</strong>rettamente funzionalie complementari alle attività produttive, nel senso che nello stesso sito bonificato doveva essereavviata o ripristinata un’attività tra quelle ammissibili dal bando.Nel complesso, come evidenziato nel seguente prospetto, sono stati realizzati 17 interventi <strong>di</strong> cuila maggior parte (circa il 65% in termini numerici) nella provincia <strong>di</strong> Torino. Tuttavia, a livellofinanziario, la spesa realizzata nel capoluogo è stata pari al 30% in quanto il maggior interventoè stato realizzato nella provincia <strong>di</strong> Vercelli con un’incidenza <strong>di</strong> circa il 61% della spesacomplessiva. Le imprese beneficiarie appartengono prevalentemente al settore delle costruzionie della fabbricazione <strong>di</strong> prodotti chimici e <strong>di</strong> fibre sintetiche e artificiali.Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEimprese 3.3 14 3 17 7.602.547,98 653.231,80 8.255.779,78TOTALE 14 3 17 7.602.547,98 653.231,80 8.255.779,78B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 10.000.000,00 5.000.000,00 5.000.000,00 0,00Ph. Out 2.000.000,00 1.000.000,00 1.000.000,00 0,00TOTALE 12.000.000,00 6.000.000,00 6.000.000,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009107 Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente128


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneCosto totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 10.000.000,00 7.602.547,98 76,03% 7.602.547,98 76,03%Ph. Out 2.000.000,00 653.231,80 32,66% 653.231,80 32,66%TOTALE 12.000.000,00 8.255.779,78 68,80% 8.255.779,78 68,80%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioLa misura risulta conclusa, peraltro con residui significativi, in virtù <strong>di</strong> una richiesta alquantocontenuta e <strong>di</strong> una forte caduta delle domande presentate. In effetti, nel corso dell’ultimo periodosono state registrate tre rinunce e un caso <strong>di</strong> revoca totale del contributo, che hanno <strong>di</strong> fattocausato l’abbassamento del potenziale <strong>di</strong> spesa. 108 La situazione risulta pienamente consolidatae tutti gli interventi conteggiati nella certificazione sono conclusi ed operativi. Il numero <strong>di</strong>domande ammesse a finanziamento ed il relativo impegno <strong>di</strong> spesa aveva già evidenziato neglianni passati un modesto potenziale <strong>di</strong> realizzazione della misura.La misura interamente rivolta alle imprese non prevedeva la realizzazione <strong>di</strong> interventiinfrastrutturali per cui non vi sono casi <strong>di</strong> “entrate nette”, né vi sono stati completamenti <strong>di</strong>interventi avviati nel precedente periodo <strong>di</strong> programmazione. La decorrenza delle spese è statail 27/11/2000.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneMisura3.3In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoInterventi <strong>di</strong> bonifica N° 20 12 5Interventi <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> siti <strong>di</strong>smessi N° 20 10 12Nel complesso risultano realizzati 17 interventi rispetto ai 22 previsti quali obiettivo dall’ultimoCdP (81,8%); va tuttavia precisato che la richiesta <strong>di</strong> contributi da parte dei beneficiari è stataabbastanza elevata (50 domande) e che l’istruttoria ha bocciato 29 dei progetti presentati. Nellospecifico sono stati realizzati più interventi <strong>di</strong> recupero (120% degli obiettivi) e meno <strong>di</strong> bonifica(42% degli obiettivi), in relazione alle richieste delle imprese. Le posizioni per le quali èpervenuta la rinuncia da parte delle imprese (tre casi), nonché il progetto soggetto a revocatotale del contributo, erano tutti relativi ad interventi <strong>di</strong> recupero.C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoMisuraIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto3.3 Imprese inse<strong>di</strong>ate nelle aree riqualificate N° 280 75 36In termini <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato il livello raggiunto (49,3 % dell’obiettivo) risulta inferiore alleattese in relazione alla tipologia degli interventi realizzati. Si tratta, infatti, nella maggior parte deicasi <strong>di</strong> interventi realizzati da una sola impresa, che si è successivamente inse<strong>di</strong>ata nell’area <strong>di</strong>localizzazione dell’intervento, e non <strong>di</strong> progetti realizzati da consorzi <strong>di</strong> imprese o da ATI(Associazioni Temporanee <strong>di</strong> Imprese).108 Le economie delle aree Ob. 2 sono state registrate nel corso del 2008, mentre quelle in Phasing Out erano già state registratenel 2007. La situazione del programma complessivo era tuttavia tale da non rendere necessarie riprogrammazioni finanziarie dalmomento che le risorse – viste anche le modeste entità – erano ampiamente assorbibili dall’Asse o comunque degli altri assi,nell’ambito della flessibilità <strong>finale</strong> riconosciuta dalla Commissione.129


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneC3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoMisura<strong>di</strong> pertinenza3.3In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoIncremento dell’occupazione (a) % 60,0% (a) n.p. +3% +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (b) % 50,5% (b) n.p. +5% +13,0% (2008)Incremento della popolazione nellearee oggetto dell’intervento2.478 (CdP)Quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani e specialismaltita (e) t/anno 3.434 (serie<strong>di</strong>sponibile)% 2.919.163 n.p. +1%. + 4,4% (2008)n.p. -5% - 6,09% (2008)(a)(b)Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Per quanto riguarda i primi in<strong>di</strong>catori, relativi all’incremento dell’occupazione e dell’occupazionefemminile, le serie storiche <strong>di</strong>sponibili mostrano un costante miglioramento nel corso degli anni:in relazione all’occupazione, si passa dal 60% nel 2000, al 65,2% nel 2008, mentrel’occupazione femminile registra un miglioramento dal 50,5% nel 2000 al 57,1% nel 2008. Alivello <strong>di</strong> province, i risultati migliori per entrambi gli in<strong>di</strong>catori sono registrati a Cuneo e a Biella,mentre la provincia <strong>di</strong> Torino è in linea con i dati regionali. Va precisato che la provincia con ilivelli <strong>di</strong> occupazione inferiori è Alessandria, che tuttavia registra livelli <strong>di</strong> occupazione più elevatirispetto alla me<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> riferimento.L’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento della popolazione nelle aree oggetto dell’intervento registraun risultato molto positivo (+4,4%) ed è segnale <strong>di</strong> un probabile richiamo nelle aree legato nonsolo agli interventi rivolti all’occupazione (linee a favore delle PMI) ma anche ad un probabilemiglioramento della qualità della vita legato agli interventi infrastrutturali effettuati. Il dato èparticolarmente significativo laddove confrontato con l’incremento della popolazionecomplessiva del <strong>Piemonte</strong>, che ha registrato nel medesimo periodo una crescita sensibilmentepiù contenuta (+2,6%).Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore relativo alla quantità <strong>di</strong> rifiuti speciali ed urbani smaltiti, il targetin<strong>di</strong>viduato nel CdP risulta raggiunto (-6,09% rispetto al 2000). L’in<strong>di</strong>catore risulta ancora piùpositivo se si specificano i dati relativi alla produzione <strong>di</strong> rifiuti (speciali e urbani) e la modalità <strong>di</strong>smaltimento degli stessi 109 .In relazione ai rifiuti speciali, da un lato si registra l’aumento della produzione dal 2000 al 2008del 51,90%, dall’altro aumentano sia la capacità <strong>di</strong> recupero dei rifiuti speciali (+96,25%) sia lacapacità <strong>di</strong> smaltimento degli stessi (+12,28%).In relazione ai rifiuti urbani, invece, la produzione in termini assoluti cresce del 10,52% dal 2000al 2008 110 , ma nello stesso arco temporale la quantità <strong>di</strong> rifiuti urbani recuperata attraverso laraccolta <strong>di</strong>fferenziata aumenta del 200,62%, passando dal 18,3% dei rifiuti urbani prodotti nel2000 al 48,4% nel 2008 (nel 2009 è del 49,5%). Ne deriva che lo smaltimento dei rifiuti urbaniin<strong>di</strong>fferenziati <strong>di</strong>minuisce del 32,25%, mentre lo smaltimento dei rifiuti urbani <strong>di</strong>fferenziati inimpianti <strong>di</strong> compostaggio aumenta del 53,95%. Il dato è molto incoraggiante perché sottolineauna maggiore consapevolezza sia dei privati citta<strong>di</strong>ni, sia delle imprese nei confronti dellatematica ambientale e della necessità <strong>di</strong> recuperare i rifiuti prodotti trasformandoli in nuove109110Il commento è effettuato utilizzando i dati relativi agli in<strong>di</strong>catori ambientali 2010 presenti sul sito <strong>di</strong> Arpa <strong>Piemonte</strong> nella specificasezione “Rifiuti” - sito internet: (http://rsaonline.arpa.piemonte.it/in<strong>di</strong>catori/info.asp-codL=IT&idMC=18&idT=27.htm)L’aumento della produzione <strong>di</strong> rifiuti procapite nello stesso arco temporale è del 6,93%, mentre l’aumento della popolazioneresidente è del 3,3%130


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionerisorse attraverso il progressivo abbandono del sistema <strong>di</strong> raccolta in<strong>di</strong>fferenziata a favore delsistema della raccolta <strong>di</strong>fferenziata.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVITutti gli interventi certificati sono stati regolarmente conclusi e risultano operativi, conl’inse<strong>di</strong>amento delle imprese beneficiarie nelle aree oggetto degli interventi.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINon si registrano interventi oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi o giu<strong>di</strong>ziari.F. VALUTAZIONE GENERALEI risultati conseguiti risultano inferiori rispetto alle attese e l’anomalia è tanto più evidenteladdove si consideri la tipologia <strong>di</strong> misura, classica e consolidata, relativa a recupero <strong>di</strong> siti edaree da parte <strong>di</strong> soggetti privati.Va peraltro segnalata la forte moria delle domande presentate, segno <strong>di</strong> una modesta capacitàprogettuale delle imprese coinvolte o <strong>di</strong> un’istruttoria eccessivamente complessa e lunga, che hascoraggiato l’iniziativa privata. In effetti, sono state ammesse a finanziamento solo 21 posizioni(17 e 4 rispettivamente sulle due aree <strong>di</strong> intervento) rispetto alle 50 presentate, con una moria infase istruttoria che rasenta il 60%. Laddove a questa caduta si aggiunge la moria in fase <strong>di</strong>realizzazione, il risultato <strong>finale</strong> è ampiamente spiegato.Si segnala, tra l’altro, che la misura è stata avviata a fine 2003 e che a tutto il 2005 il livello <strong>di</strong>spesa risultava pressoché nullo, 111 segno <strong>di</strong> una modesta efficienza attuativa delle imprese 112 e<strong>di</strong> un iter <strong>di</strong> selezione degli interventi complesso.I risultati conseguiti in termini fisici e <strong>di</strong> risultato risultano coerenti rispetto allo sviluppofinanziario della misura: in tal senso, il dato programmatico appare corretto e sarebbe statoraggiunto laddove confermati gli interessi dei privati e realizzati appieno gli interventi finanziati.111112Ancora a fine 2006 si registrava un livello <strong>di</strong> attuazione della misura <strong>di</strong> poco superiore al 7%.Cfr. “L’aggiornamento <strong>di</strong> valutazione in<strong>di</strong>pendente interme<strong>di</strong>a” del <strong>di</strong>cembre 2005.131


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.3.4 Misura 3.4A. DESCRIZIONEMisura:Iniziative multi-assiali <strong>di</strong> supporto all’attività economicaDescrizione:La misura si articola su un’unica linea <strong>di</strong> intervento che prevede la realizzazione <strong>di</strong> progetti avalenza strategica per la loro capacità <strong>di</strong> produrre un forte impatto sul sistema socio –economico del territorio. Si punta tra l’altro alla valorizzazione dei sistemi turistici e deigiacimenti culturali anche attraverso progetti inerenti il recupero <strong>di</strong> beni culturali, leinfrastrutture, e i servizi avanzati per il turismo e il tempo libero. La modalità <strong>di</strong> attuazionedella misura è a titolarità regionale.La misura 3.4 è stata inserita con la riprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo ed è stata finanziataprevalentemente con le risorse della premialità. Si è posta l’obiettivo <strong>di</strong> finanziare progetti avalenza strategica, capaci <strong>di</strong> generare effetti positivi su aree vaste attraverso la valorizzazionedelle caratteristiche specifiche dei territori, facendone emergere i punti <strong>di</strong> forza e sfruttando leopportunità e le potenzialità naturali presenti. La misura ha finanziato prevalentemente duetipologie <strong>di</strong> interventi:- servizi avanzati, inziative nel campo della ricerca e del trasferimento tecnologico,infrastrutture a supporto della realtà impren<strong>di</strong>toriale piemontese. I progetti <strong>di</strong> questo tipodovevano avere una rilevanza territoriale provinciale o <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione ancora maggiore,garantire la sostenibilità finanziaria nell’arco <strong>di</strong> tempo <strong>di</strong> vita utile dell’investimento stesso,incidere positivamente sulla competitività ed attrattività del territorio, rafforzare il sistemaimpren<strong>di</strong>toriale e produttivo delle aree interessate e garantire la red<strong>di</strong>tività economica esociale del contesto interessato;- recupero dei beni culturali, creazione <strong>di</strong> infrastrutture e <strong>di</strong> servizi avanzati per il turismo eper il tempo libero, valorizzando i giacimenti culturali presenti nelle varie aree.Per quanto riguarda la prima tipologia <strong>di</strong> interventi realizzati, sono stati finanziati <strong>di</strong>eci progetti <strong>di</strong>ricerca, per oltre 29 milioni <strong>di</strong> € <strong>di</strong> spesa (oltre il 51% delle risorse della misura). Alcuni tra iprogetti più significativi hanno riguardato l’aereospazio 113 ; tra questi “Irgal – Innovazione eRicerca Galileo” è stato realizzato con lo scopo <strong>di</strong> potenziare le attività <strong>di</strong> ricerca e sviluppo,innovazione e trasferimento tecnologico verso le imprese piemontesi, nell'ambito dellanavigazione satellitare. Il progetto ha dato origine a oltre 100 mila ore <strong>di</strong> ricerca e sperimentazione,la registrazione <strong>di</strong> un brevetto e la preparazione <strong>di</strong> altri tre, la realizzazione <strong>di</strong> sei prototipipre-competitivi, la partecipazione a sette convegni internazionali, la pubblicazione <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ciarticoli scientifici e la realizzazione <strong>di</strong> sei sotto-contrattori tecnologici nazionali e internazionali.Per quanto riguarda la seconda tipologia <strong>di</strong> interventi, sono stati realizzati ad esempio parchimultime<strong>di</strong>ali per ricerche documentali connesse ai prodotti tipici locali 114 , parchi a tema sucultura, storia e natura del territorio 115 , musei e centri espositivi. Questi interventi hannoconsentito il recupero <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici per una superficie coperta <strong>di</strong> 10.503 mq ed una superficieinfrastrutturata totale pari a 17.937 mq, ed hanno interessato complessivamente 475.693 utenti.Complessivamente, come riportato nel seguente prospetto, sono stati realizzati 55 interventi, <strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni peraltro significative come si potrà notare dal costo me<strong>di</strong>o (superiore ad 1 mln <strong>di</strong> €).113114115“Anticipando GAlileo: prodotti e servizi a supporto della Mobilità e della sicurezza - GAL.PMI”, costo ren<strong>di</strong>contato: € 5,4 milioni;“Irgal – Innovazione e Ricerca Galileo”, costo ren<strong>di</strong>contato: € 4,3 milioni; “Progetto S.I.S.A. - Progetto per lo Sviluppo el’Innovazione del Settore Aerospaziale”, costo ren<strong>di</strong>contato: € 1,05 milioniUn esempio è il Parco multime<strong>di</strong>ale per la ricerca documentale connessa alla storia del vino e del gusto realizzato in provincia<strong>di</strong> Asti, nei comuni <strong>di</strong> Canelli, Maranzana e Nizza Monferrato, costo ren<strong>di</strong>contato: € 984 milaUn esempio è il Monferrato Story Park, realizzato in provincia <strong>di</strong> Alessandria, dai comuni <strong>di</strong> Gabiano, Ovada e dalla ComunitàMontana Valli Curone, Grua e Ossona, costo ren<strong>di</strong>contato: € 2,2 milioni132


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneNumero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEinfrastrutture 3.4 55 -- 55 56.448.770,32 -- 56.448.770,32TOTALE 55 -- 55 56.448.770,32 -- 56.448.770,32B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 57.913.114,00 17.057.084,00 40.856.030,00 0,00Ph. Out 0,00 0,00 0,00 0,00TOTALE 57.913.114,00 17.057.084,00 40.856.030,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 57.913.114,00 56.448.770,32 97,47% 56.448.770,32 97,47%TOTALE 57.913.114,00 56.448.770,32 97,47% 56.448.770,32 97,47%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioLa misura, inserita in occasione della riprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo e finanziata in massimaparte con le risorse <strong>di</strong> cui alla premialità (che riguarda solo le aree Obiettivo 2), risultacompletata – nonostante la tempistica <strong>di</strong> avvio in forte ritardo rispetto alle restanti misure e latipologia (prevalentemente infrastrutturale), che solitamente comporta una tempistica prolungata<strong>di</strong> attuazione.Il livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione finanziaria risulta leggermente inferiori alle corrispondenti<strong>di</strong>sponibilità, in virtù del limitato overbooking realizzato a carico degli enti beneficiari.La decorrenza <strong>di</strong> ammissibilità della spesa era fissata al 17/05/2004, in relazione alla tempistica<strong>di</strong> approvazione del CdP legato alla riprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo. La misura non registrainfrastrutture nette generatrici <strong>di</strong> entrate, né interventi <strong>di</strong> completamento <strong>di</strong> progetti iniziati nelprecedente periodo <strong>di</strong> programmazione.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione(a)Linea3.4In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneInterventi relativi a strutture inse<strong>di</strong>ative per ilsistema economicoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoN° 7-10 8-12 26 (a)Progetti <strong>di</strong> RSTI/trasferimento tecnologia N° 6-8 6-8 10Relativamente alle <strong>di</strong>verse tipologie realizzate, tenendo conto anche degli interventi a carattere turistico ricreativo e finalizzatialla valorizzazione culturale e ambientale del territorio, quali centri servizi, centri <strong>di</strong> ricerca, parchi a tema e sistemi museali.Il risultato conseguito in relazione al primo in<strong>di</strong>catore risulta superiore a quello atteso: in questatipologia <strong>di</strong> interventi sono stati conteggiati i progetti a carattere turistico ricreativo, finalizzati allavalorizzazione culturale e ambientale del territorio, quali centri servizi, centri <strong>di</strong> ricerca, parchi atema e sistemi museali.Per quanto riguarda il secondo in<strong>di</strong>catore, la previsione effettuata in sede <strong>di</strong> programmazione siè rivelata corretta ed il dato consuntivo risulta lievemente superiore alle attese, segno <strong>di</strong> una133


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionebuona sensibilità degli operatori locali verso le tematiche della ricerca e dello sviluppo asostegno delle attività produttive.C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoLinea3.4In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoInse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> imprese nelle aree <strong>di</strong>interventoUnità <strong>di</strong>misuraIn<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> dotazione infrastrutturale % __Obiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoN° 140-200 150-250 200-250 (a)(a) Dato stimato. Si tratta del n° <strong>di</strong> lotti effetti vamente realizzati una volta conclusi gli interventi.Incremento 2% sullame<strong>di</strong>a del territorioNonrilevabileDal momento che la maggior parte degli interventi risulta da poco conclusa, non è stato possibilerilevare e quantificare in maniera precisa il primo in<strong>di</strong>catore previsto. Tuttavia, è stato possibilestimare, facendo riferimento al numero <strong>di</strong> imprese operanti sul territorio interessato, che almenol’1%-1,5% <strong>di</strong> queste possa essere attratta dalle nuove opportunità. In tal senso il livello <strong>di</strong>attuazione della misura appare coerente con i relativi obiettivi.Per quanto riguarda il secondo in<strong>di</strong>catore previsto dal CdP, occorre evidenziare come talein<strong>di</strong>catore era stato appena definito (si rammenta che la misura è stata introdotta con lariprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo) in fase <strong>di</strong> stesura del CdP <strong>di</strong> metà periodo, ma che lo stessonon è mai stato realmente adottato a livello nazionale ed in tal senso non esiste alcunarilevazione né serie storica che consenta la sua quantificazione. Si può tuttavia osservare che ladotazione infrastrutturale delle aree oggetto degli interventi ammessi a finanziamento èsicuramente aumentata e migliorata a seguito della programmazione DOCUP, vista la tipologiadei progetti realizzati dagli operatori locali.(a)(b)(d)C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoMisura<strong>di</strong> pertinenza3.4In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoIncremento dell’occupazione (a) % 60,0% (a) n.p. +3% +8,6% (2008)- <strong>di</strong> cui femminile (b) % 50,5% (b) n.p. +5% +13,0% (2008)Incremento del valore aggiunto (c) M€ 88.098,69 (d) +3% +3% (d) +4,9% (2008)Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Il dato storico relativo al 2000 sul CdP era 93.326,2 M€ ed è stato mo<strong>di</strong>ficato per omogeneità <strong>di</strong> serie. L’obiettivo resta comunquevalido.Per quanto riguarda i primi in<strong>di</strong>catori, relativi all’incremento dell’occupazione e dell’occupazionefemminile, le serie storiche <strong>di</strong>sponibili mostrano un costante miglioramento nel corso degli anni:in relazione all’occupazione, si passa dal 60% nel 2000, al 65,2% nel 2008, mentrel’occupazione femminile registra un miglioramento dal 50,5% nel 2000 al 57,1% nel 2008. Alivello <strong>di</strong> province, i risultati migliori per entrambi gli in<strong>di</strong>catori sono registrati a Cuneo e a Biella,mentre la provincia <strong>di</strong> Torino è in linea con i dati regionali. Va precisato che la provincia con ilivelli <strong>di</strong> occupazione inferiori è Alessandria, che tuttavia registra livelli <strong>di</strong> occupazione più elevatirispetto alla me<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> riferimento.Un risultato particolarmente significativo è registrato infine dall’in<strong>di</strong>catore relativo all’incrementodel valore aggiunto: obiettivo del programma era un incremento del 3%, mentre la regione haraggiunto il +4,9% (nel 2008), segno dunque <strong>di</strong> un buon andamento del sistema produttivoregionale, sia a livello <strong>di</strong> produzione, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> beni e servizi.134


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneD. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVINell’ambito <strong>di</strong> questa misura non si registrano progetti non conclusi o non operativi.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINon si registrano progetti oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi o giu<strong>di</strong>ziari.F. VALUTAZIONE GENERALELa misura registra la piena attuazione finanziaria ed ha registrato in<strong>di</strong>catori coerenti con gliobiettivi prefissati.La valutazione <strong>finale</strong> risulta positiva soprattutto in considerazione della veloce attuazione <strong>di</strong> unamisura articolata e complessa, posta in essere solamente in occasione della riprogrammazione<strong>di</strong> metà periodo e quin<strong>di</strong> con tempi ristretti a <strong>di</strong>sposizione. La velocità con cui è stata realizzatala misura 3.4 consente <strong>di</strong> far emergere sia l’acquisita capacità <strong>di</strong> gestione dell’AdG, sia lacapacità degli EE.LL. e degli altri enti beneficiari (quali ad esempio Parchi tecnologici e Centri <strong>di</strong>Ricerca) <strong>di</strong> progettare e realizzare interventi significativi sul territorio in breve tempo, pur nelrispetto della normativa nazionale e comunitaria in materia <strong>di</strong> appalti e <strong>di</strong> procedureamministrative.Il livello <strong>di</strong> attuazione degli interventi ammessi a finanziamento è risultato elevato (e comunquesuperiore alla me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> tutte le altre misure infrastrutturali) avendo registrato due sole rinuncerispetto ai 57 interventi ammessi a finanziamento.L’impatto positivo della Misura è testimoniato dal numero <strong>di</strong> aziende che si potrebbero inse<strong>di</strong>arenelle aree finanziate, che risulta maggiore rispetto alle attese (200-250).Inoltre, la filosofia della Misura ha fatto sì che siano stati privilegiati interventi ad alto valoreaggiunto, con un elevato potenziale, in grado <strong>di</strong> incidere positivamente, anche in futuro, intermini <strong>di</strong> nuova occupazione.135


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.4 Asse 4A. DESCRIZIONEAsse:Brevedescrizione:Coesione socialeL’Asse prevede due azioni mirate per l’attivazione <strong>di</strong> servizi collettivi che permettano<strong>di</strong> realizzare percorsi in<strong>di</strong>vidualizzati per la lotta all’emarginazione sociale e alla<strong>di</strong>soccupazione. Azioni mirate al recupero sociale ed economico <strong>di</strong> quartieri degradatie aree marginali; interventi per favorire la nascita <strong>di</strong> nuove imprese e la creazione <strong>di</strong>incubatori.L’Asse 4 si è posto l’obiettivo <strong>di</strong> garantire il coinvolgimento <strong>di</strong> tutti gli in<strong>di</strong>vidui nei processi <strong>di</strong>inserimento sociale e lavorativo, al fine <strong>di</strong> combattere l’emarginazione sociale e territoriale, inlinea con gli obiettivi strategici <strong>di</strong> Lisbona 2000. Scopo dell’Asse 4 è stato dunque collegare lariconversione economica al rafforzamento della coesione sociale, attraverso il coinvolgimentoattivo nei processi, l’inserimento occupazionale, il miglioramento delle competenze del maggiornumero <strong>di</strong> soggetti e il recupero sociale ed economico <strong>di</strong> quartieri degradati e <strong>di</strong> aree marginali.L’Asse si è articolato in due misure e in quattro linee <strong>di</strong> intervento, rivolte sia alle PMI (per lacreazione <strong>di</strong> nuove imprese e per il rafforzamento della competitività <strong>di</strong> quelle localizzate in areeparticolarmente svantaggiate), sia agli Enti Locali, alle Associazioni senza scopo <strong>di</strong> lucro, alleUniversità e ai Centri <strong>di</strong> Ricerca (per la creazione <strong>di</strong> incubatori <strong>di</strong> impresa e per il recupero e lamessa in funzione <strong>di</strong> strutture con finalità sociali).Risultano realizzati 915 interventi, come evidenziato nel seguente prospetto che riporta anche ildettaglio per tipologia, assieme alle corrispondenti spese dei beneficiari finali (totali nonchéspecifiche <strong>di</strong> area).Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEimprese 746 114 860 23.560.034,64 7.097.745,21 30.657.779,85infrastrutture 44 11 55 34.743.079,52 8.581.051,09 43.324.130,61TOTALE 790 125 915 58.303.114,16 15.678.796,30 73.981.910,46B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 64.142.000,00 23.652.600,00 40.489.400,00 0,00Ph. Out 10.842.218,00 3.585.220,00 7.256.998,00 0,00TOTALE 74.984.218,00 27.237.820,00 47.746.398,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 64.142.000,00 58.303.114,16 90,90% 58.303.114,16 90,90%Ph. Out 10.842.218,00 15.678.796,30 144,61% 15.678.796,30 144,61%TOTALE 74.984.218,00 73.981.910,46 98,66% 73.981.910,46 98,66%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioL’Asse 4 ha registrato economie consuntive – anche se limitate alle sole aree Obiettivo 2 e tutteimputabili alla misura 4.2 – e, come per l’Asse 1, il numero modesto <strong>di</strong> misure e linee non ha136


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneconsentito l’assorbimento “interno” delle risorse. Anche in questo caso – come per l’Asse 1 – leeconomie consuntive sono facilmente assorbibili nell’ambito degli Assi 2 e 3 (aventi dotazionifinanziarie superiori) in relazione alla flessibilità riconosciuta dalla Commissione in sede <strong>di</strong>ren<strong>di</strong>contazione <strong>finale</strong>, nella misura del 10% massimo degli Assi “riceventi”.Per tutte le misure dell’Asse la decorrenza delle spese era fissata al 27/11/2000; non si registraalcun completamento <strong>di</strong> progetti iniziati nel precedente periodo <strong>di</strong> programmazione. Per quantoriguarda le infrastrutture generatrici <strong>di</strong> entrate nette, si è registrato un progetto con entrate nettesuperiori al 20% – ed in tal senso è stato ri<strong>di</strong>mensionato il relativo contributo al fine <strong>di</strong> evitare ilsovrafinanziamento – ma inferiori al 25% per cui non è stato necessario ricondurre ilcorrispondente contributo FESR al 25% come previsto dall’art. 29 comma 4 punto b) ii) del Reg.(CE) n. 1260/99.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoCome già precisato per i precedenti casi, a livello <strong>di</strong> Asse vengono trattati solo gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>impatto, in quanto quelli <strong>di</strong> realizzazione fisica e <strong>di</strong> risultato sono conseguenze degli interventispecifici legati all’attuazione delle varie misure.Come segnalato nell’introduzione al capitolo 4, la batteria degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto è statariformulata ai fini della loro semplificazione in relazione alle tipologie <strong>di</strong> intervento previstenell’ambito dei singoli Assi ed anche dell’effettiva <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una serie statistica congrua edocumentabile.Nel seguente prospetto vengono riepilogati i <strong>di</strong>versi in<strong>di</strong>catori ritenuti utili alla valutazione deirisultati dell’Asse, con l’in<strong>di</strong>cazione delle misure e/o linee <strong>di</strong> intervento per le quali sonorappresentativi e successivamente commentati.Asse4Linee<strong>di</strong> pertinenza4.1 a e4.2b4.1 bIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoIncremento dell’occupazione (neiservizi sociali e altri)Tasso <strong>di</strong> nati-mortalità delleimpreseUnità <strong>di</strong>misura%Valore <strong>di</strong>riferimento299.054Serie reperita:264.600(2000)Obiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunton.p. +2% +22,4% (2007)% 1,9% n.p. +4% +0,47% (2008)(a)(b)(c)(d)4.2 a Incremento del valore aggiunto (c) M€ 88.098,69 (d) +3% +2% (d) +4,9% (2008)Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Dato espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti). L’obiettivoresta comunque valido.Valori concatenati (anno <strong>di</strong> riferimento 2000).Il dato storico relativo al 2000 sul CdP era 93.326,2 M€ ed è stato mo<strong>di</strong>ficato per omogeneità <strong>di</strong> serie. L’obiettivo resta comunquevalido.L’in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> impatto più significativo dell’Asse 4 è “Incremento dell’occupazione nei servizisociali ed altri 116 ”, che fa registrare un livello <strong>di</strong> crescita particolarmente buono (+ 22,4% nel2007). L’occupazione nei servizi sociali, oltre a crescere in termini assoluti, passando da 264mila occupati nel 2000 a oltre 324 mila nel 2007, segna anche un aumento dell’incidenza sulnumero totale <strong>di</strong> occupati nella <strong>Regione</strong>, passando dal 14% nel 2000 al 16% nel 2007,avvicinando i dati della regione a quelli me<strong>di</strong> nazionali.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore “Tasso <strong>di</strong> nati-mortalità delle imprese”, il sistema regionale non116Sono stati presi in considerazione i dati relativi agli occupati dei seguenti settori: “Sanità e altri servizi sociali”, “Altri servizipubblici, sociali e personali” e “Servizi domestici presso famiglie e convivenze”137


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneha conseguito il target auspicato, fissato a +4%. In <strong>Piemonte</strong> nel 2000 il saldo tra nuove impresecreate e quelle cessate era del +1,9%, mentre nel 2008 il saldo è stato del +0,47%, datofortemente influenzato dal sopraggiungere della crisi economica mon<strong>di</strong>ale, che ha avuto pesantiripercussioni nel sistema produttivo manifatturiero piemontese. Va tuttavia precisato che il saldotra le nuove imprese registrate e quelle cessate in <strong>Piemonte</strong> è sempre stato positivo dal 2000 al2008, a <strong>di</strong>fferenza delle altre regioni del Centro-Nord 117 dove nel 2008 si sono registrati sal<strong>di</strong>negativi.Un risultato particolarmente significativo, infine, è registrato dall’in<strong>di</strong>catore relativo all’incrementodel valore aggiunto: obiettivo del programma era un incremento del 2%, mentre la regione haraggiunto il +4,9% (nel 2008), segno dunque <strong>di</strong> un buon andamento del sistema produttivoregionale, sia a livello <strong>di</strong> produzione, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> beni e servizi, nonostante le pesanticonseguenze dalla crisi economica mon<strong>di</strong>ale.D. VALUTAZIONE GENERALEL’Asse 4 “Coesione sociale” costituisce <strong>di</strong> per sé novità rispetto alle precedenti programmazionicomunitarie e trova spazio nella filosofia del miglioramento della qualità <strong>di</strong> vita con conseguentenecessità <strong>di</strong> intervenire in tale settore.Gli interventi attivati sono oltre tutto forieri <strong>di</strong> incremento occupazionale e dunque in pienasintonia con gli obiettivi primari del programma. Ad esempio la linea d’intervento 4.2 a, che hafinanziato le imprese <strong>di</strong> nuova costituzione, ha registrato in pochi anni quasi 600 domande, conla creazione <strong>di</strong> oltre 500 nuovi posti <strong>di</strong> lavoro.Per quanto riguarda la linea 4.1 a, rivolta ad interventi infrastrutturali a favore delle azioni socialisul territorio, va evidenziata la situazione specifica delle imprese sociali, la cui principale<strong>di</strong>fficoltà consiste nel reperire le risorse finanziarie proprie da destinare agli interventi ammessi afinanziamento. Tale <strong>di</strong>fficoltà si è <strong>di</strong> fatto ripercossa sul livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione e, <strong>di</strong>conseguenza, sui risultati conseguiti, che sarebbero potuti essere superiori.Nel complesso, il livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione dell’Asse è da ritenere positivo, tanto in terminifinanziari – per quanto vi siano economie nelle aree Obiettivo 2 peraltro quasi totalmentecompensate dalla performance dei progetti insistenti nelle aree in Phasing Out – quanto intermini <strong>di</strong> risultati, soprattutto in considerazione del significativo incremento dell’occupazione nei“servizi sociali ed altri” (+22,4% rispetto al dato <strong>di</strong> partenza).117A livello aggregato, il saldo tra nati – mortalità delle imprese nel 2008 nel Nord Italia è pari a –0,2% e le regioni che hannoregistrato un saldo negativo sono: Lombar<strong>di</strong>a, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, provinciaautonoma <strong>di</strong> Bolzano138


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.4.1 Misura 4.1A. DESCRIZIONEMisura:Descrizione:Interventi <strong>di</strong> inclusione socialeLa misura prevede due linee <strong>di</strong> intervento, e più precisamente:Linea a: “Riqualificazione e<strong>di</strong>fici ed aree a funzione sociale plurima”, con interventi <strong>di</strong>riqualificazione urbana, in quartieri e zone degradate o a rischio socio – economico,me<strong>di</strong>ante: recupero e miglioramento <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici, spazi e terreni da destinare a funzione socialeplurima, e <strong>di</strong> strutture esistenti con finalità culturali e sociali e pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> laboratorifinalizzati alla formazione ed al recupero sociale dei soggetti svantaggiati, a rischio o in stato<strong>di</strong> emarginazione;Linea b: “Regime <strong>di</strong> aiuto rimborsabile per il sostegno <strong>di</strong> attività economiche”, chepunta al sostegno delle attività produttive presenti in quartieri degradati o a rischio socioeconomico,in centri storici degradati o in comuni svantaggiati, facenti parte <strong>di</strong> ComunitàMontane o Collinari.La misura 4.1 prevedeva un insieme <strong>di</strong> azioni rivolte all’inclusione sociale dei soggetti piùemarginati ed ha concentrato le risorse in aree territoriali più ristrette rispetto a quelle obiettivo 2e phasing out in<strong>di</strong>viduate dal programma. Hanno potuto infatti accedere ai fon<strong>di</strong> della misura 4.1esclusivamente gli operatori situati in quartieri e centri storici degradati o a rischio socioeconomico118 , in Comuni facenti parte <strong>di</strong> Comunità Montane o in Comuni Collinari Svantaggiati.Questa concentrazione delle risorse in aree circoscritte ha consentito una maggiore incisivitàdegli interventi a favore dell’inclusione sociale. La misura si è articolata in due linee <strong>di</strong> intervento:a) Riqualificazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici ed aree a funzione sociale plurimab) Regime <strong>di</strong> aiuto rimborsabile per il sostegno <strong>di</strong> attività economiche.Nell’ambito della linea 4.1a, sono stati realizzati 46 progetti <strong>di</strong> riqualificazione urbana a carattereinfrastrutturale, al fine <strong>di</strong> recuperare migliori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vivibilità e <strong>di</strong> favorire la coesionesociale in un contesto <strong>di</strong> riequilibrio complessivo della città e/o delle aree urbane. I progetti sonostati realizzati da Enti pubblici o da Associazioni senza scopo <strong>di</strong> lucro che perseguono finalitàsociali e culturali; sono state eseguite numerose operazioni <strong>di</strong> restauro <strong>di</strong> strutture esistenti chehanno consentito l’apertura <strong>di</strong> centri <strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> aggregazione per anziani, <strong>di</strong> centripolifunzionali per soggetti svantaggiati o a rischio emarginazione (quali ad esempio ex tossico<strong>di</strong>pendenti,ex carcerati), e <strong>di</strong> strutture e spazi pubblici che hanno favorito la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> attività<strong>di</strong>dattiche, socio-culturali, artistiche e teatrali o “alternative” come la pratica della Terapia aMezzo del Cavallo (TMC o Ippoterapia) e dell’equitazione sportiva da parte <strong>di</strong> atleti portatori <strong>di</strong>han<strong>di</strong>cap.I progetti realizzati nell’ambito <strong>di</strong> questa prima linea, hanno portato all’infrastrutturazione <strong>di</strong> circa66.702 mq <strong>di</strong> superficie territoriale, per una superficie complessiva coperta <strong>di</strong> 20.298 mq, e124.000 mc <strong>di</strong> volumi complessivamente realizzati e/o recuperati.La linea 4.1b ha invece finanziato il sostegno agli investimenti <strong>di</strong> attività produttive (PMI facentiparte <strong>di</strong> settori quali l’artigianato, il turismo, cooperative, attività <strong>di</strong> servizi anche alla persona).L’aiuto si è concretizzato in un finanziamento a tasso zero concesso nella misura del 50% delcosto ammesso, affiancato da un finanziamento <strong>di</strong> pari entità erogato dagli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>toconvenzionati ai normali tassi <strong>di</strong> mercato. La presenza <strong>di</strong> una doppia tipologia <strong>di</strong> finanziamenti(pubblico e privato) ha garantito una doppia istruttoria delle pratiche e conseguentemente unlivello <strong>di</strong> rischio associato alla linea <strong>di</strong> intervento più basso. Le spese ammesse a finanziamento118L’in<strong>di</strong>viduazione delle aree urbane degradate (quartieri o centri storici) è stabilita da ciascun Comune con appositi attiamministrativi pubblici (solitamente Deliberazioni <strong>di</strong> Giunta Comunale); tali aree devono essere oggetto <strong>di</strong> un intervento o <strong>di</strong> unprogramma <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> riqualificazione urbana promosso e guidato dagli EE.LL., in modo da garantire un effettivo ecomplessivo recupero me<strong>di</strong>ante l’azione sinergica <strong>di</strong> una molteplicità <strong>di</strong> interventi139


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionehanno riguardato l’acquisto <strong>di</strong> macchinari e <strong>di</strong> attrezzature innovative, la realizzazione <strong>di</strong> operee<strong>di</strong>li (su e<strong>di</strong>fici nuovi o per il recupero funzionale <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti) necessarie e funzionali adaccogliere le attività produttive, artigianali, commerciali, terziarie o <strong>di</strong> servizio alla persona. Lamaggior concentrazione degli interventi realizzati si trova nelle province <strong>di</strong> Cuneo, Torino e Astirispettivamente 13, 12 e 8 progetti, sia pure con una <strong>di</strong>versa concentrazione della spesa (38%ad Asti, contro il 21% a Cuneo ed il 15% a Torino). I settori economici maggiormente interessatidai finanziamenti sono stati quelli dell’industria tessile, degli alberghi e ristoranti e del commercioal dettaglio.Complessivamente sono stati realizzati 92 interventi.Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEinfrastrutture 4.1 a 37 9 46 21.164.141,39 5.641.368,41 26.805.509,80imprese 4.1 b 23 23 46 2.456.437,60 3.987.498,52 6.443.936,12TOTALE 60 32 92 23.620.578,99 9.628.866,93 33.249.445,92B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 24.050.000,00 9.900.000,00 14.150.000,00 0,00Ph. Out 5.562.500,00 1.950.000,00 3.612.500,00 0,00TOTALE 29.612.500,00 11.850.000,00 17.762.500,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 24.050.000,00 23.620.578,99 98,21% 23.620.578,99 98,21%Ph. Out 5.562.500,00 9.628.866,93 173,10% 9.628.866,93 173,10%TOTALE 29.612.500,00 33.249.445,92 112,28% 33.249.445,92 112,28%Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*1004.1 a 21.250.000,00 21.164.141,39 99,60% 21.164.141,39 99,60%Ob. 2 4.1 b 2.800.000,00 2.456.437,60 87,73% 2.456.437,60 87,73%Subtotale 24.050.000,00 23.620.578,99 98,21% 23.620.578,99 98,21%4.1 a 3.562.500,00 5.641.368,41 158,35% 5.641.368,41 158,35%Ph. O 4.1 b 2.000.000,00 3.987.498,52 199,37% 3.987.498,52 199,37%Subtotale 5.562.500,00 9.628.866,93 173,10% 9.628.866,93 173,10%TOTALE 29.612.500,00 33.249.445,92 112,28% 33.249.445,92 112,28%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioLa misura ha registrato la piena attuazione finanziaria, sia pure con risultati sensibilmente<strong>di</strong>fformi in relazione alle due linee <strong>di</strong> intervento, ma soprattutto con riferimento alle aree. Aquest’ultimo proposito si evidenzia l’elevato livello <strong>di</strong> realizzazione registrato nelle aree PhasingOut, mentre nelle aree Ob. 2 il livello è <strong>di</strong> poco superiore alle corrispondenti <strong>di</strong>sponibilità ed èfrutto <strong>di</strong> una minima compensazione tra le due linee.La data <strong>di</strong> decorrenza <strong>di</strong> ammissibilità della spesa era fissata al 27/11/2000 e non vi sono140


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneinterventi <strong>di</strong> completamento dei progetti iniziati nel precedente periodo <strong>di</strong> programmazione.In relazione alle entrate nette, si segnala un unico progetto 119 relativo alla linea a) con Entratenette consistenti, che ha registrato un Margine Lordo <strong>di</strong> Autofinanziamento (MLA) pari al20,97%; il contributo è stato ridotto rispetto alla quota prevista dal piano finanziario, mentre nonè stato necessario procedere al ri<strong>di</strong>mensionamento della quota a carico FESR, risultando il MLAinferiore alla soglia specifica (25%).C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneLineaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto4.1aInterventi <strong>di</strong> potenziamento e qualificazionedell’offerta <strong>di</strong> servizi socialiN° 40 40 46 (a)4.1b Enti, organizzazioni e imprese con progetti finanziati % 230 40 46 (b)(a) Di cui 37 in aree Ob.2 e 9 in Phasing Out.(b) Di cui 23 in aree Ob.2 e 23 in Phasing Out.I risultati fisici conseguiti sono lievemente superiori ai corrispondenti target, segno della buonariuscita della misura, che ha saputo coinvolgere gli enti pubblici, le Associazioni senza fini <strong>di</strong>lucro e le imprese private, in un comune sforzo <strong>di</strong> riqualificazione urbana in aree degradate omarginali.C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoLineaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto4.1a Soggetti utenti dei servizi sociali N° 20.000 20.000 76.5344.1bVariazione del fatturato delle imprese % n.p. 7 +38,8%Occupazione creata dalle imprese finanziate N° n.p. 65 92Occupazione mantenuta nelle imprese N° n.p. 130 555Per quanto riguarda la linea a) si registra un dato relativo all’utenza decisamente superiore alleaspettative, segno della vali<strong>di</strong>tà degli interventi realizzati e della buona risposta degli attori localialle iniziative attivate nei centri realizzati.Anche la linea b registra dati consuntivi <strong>di</strong> risultato superiori ai corrispondenti obiettivi, giustificati– ma solo parzialmente – dal maggior numero <strong>di</strong> imprese finanziate. Gli in<strong>di</strong>catori occupazionali,in particolare, registrano risultati molto sod<strong>di</strong>sfacenti (92 nuovi posti <strong>di</strong> lavoro e 555 posticonfermati), soprattutto se si tiene in considerazione l’ubicazione in zone svantaggiate delle PMIbeneficiarie.C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoLinee<strong>di</strong> pertinenza4.1 aIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoIncremento dell’occupazione (neiservizi sociali e altri)Unità <strong>di</strong>misura%Valore <strong>di</strong>riferimento299.054Serie reperita:264.600 (2000)Obiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunton.p. +2% +22,4% (2007)4.1 b Tasso <strong>di</strong> nati-mortalità delle imprese % 1,9% n.p. +4% +0,47% (2008)119Comunità Montana Langa delle Valli Bormida e Uzzone, con l’intervento denominato “Opportunita Concrete: PersoneSvantaggiate alla ricerca <strong>di</strong> occupazione”141


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneL’in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> impatto “Incremento dell’occupazione nei servizi sociali ed altri 120 ” fa registrare unlivello <strong>di</strong> crescita particolarmente buono (+ 22,4% nel 2007). L’occupazione nei servizi sociali,oltre a crescere in termini assoluti, passando da 264 mila occupati nel 2000 a oltre 324 mila nel2007, segna anche un aumento dell’incidenza sul numero totale <strong>di</strong> occupati nella <strong>Regione</strong>,passando dal 14% nel 2000 al 16% nel 2007, avvicinando i dati della <strong>Regione</strong> a quelli me<strong>di</strong>nazionali.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore “Tasso <strong>di</strong> nati-mortalità delle imprese”, il sistema regionale nonha conseguito il target auspicato, fissato a +4%. In <strong>Piemonte</strong> nel 2000 il saldo tra nuove impresecreate e quelle cessate era del +1,9%, mentre nel 2008 il saldo è stato del +0,47%, datofortemente influenzato dal sopraggiungere della crisi economica mon<strong>di</strong>ale, che ha avuto pesantiripercussioni nel sistema produttivo manifatturiero piemontese. Va tuttavia precisato che il saldotra le nuove imprese registrate e quelle cessate in <strong>Piemonte</strong> è sempre stato positivo dal 2000 al2008, a <strong>di</strong>fferenza delle altre regioni del Centro-Nord 121 dove nel 2008 si sono registrati sal<strong>di</strong>negativi.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVINell’ambito <strong>di</strong> questa misura non si registrano progetti non conclusi o non operativi.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINon si registrano progetti oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi o giu<strong>di</strong>ziari.F. VALUTAZIONE GENERALEA livello complessivo si registra la sostanziale coerenza tra i risultati conseguiti – superiori aicorrispondenti target – ed il livello finanziario consuntivo.La misura, come l’intero Asse 4 “Coesione sociale”, costituisce <strong>di</strong> per sé novità rispetto alleprecedenti programmazioni comunitarie e trova spazio nella accresciuta sensibilità a livellocomunitario e locale, del miglioramento della qualità <strong>di</strong> vita con conseguente necessità <strong>di</strong>intervenire in tale settore.Gli interventi attivati hanno consentito l’incremento occupazionale – nello specifico si registra unincremento occupazionale nelle imprese beneficiarie pari a 92 unità (+ 142% del corrispondenteobiettivo) – e dunque in linea con gli obiettivi primari del programma.Va peraltro evidenziata la situazione delle imprese sociali, la cui principale <strong>di</strong>fficoltà consiste nelreperire risorse finanziarie proprie da destinare agli interventi ammessi a finanziamento. Tale<strong>di</strong>fficoltà si è <strong>di</strong> fatto ripercossa sul livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione e, <strong>di</strong> conseguenza, sui risultaticonseguiti che potevano anche essere superiori. Va evidenziato, tuttavia l’elevato numero <strong>di</strong>beneficiari registrato dalla linea a) (46 interventi), che, grazie alla realizzazione dei progettiinfrastrutturali ammessi a contributo, ha consentito <strong>di</strong> raggiungere un’utenza <strong>di</strong> oltre 76.000soggetti con i propri servizi sociali attivati.120121Sono stati presi in considerazione i dati relativi agli occupati dei seguenti settori: “Sanità e altri servizi sociali”, “Altri servizipubblici, sociali e personali” e “Servizi domestici presso famiglie e convivenze”A livello aggregato, il saldo tra nati – mortalità delle imprese nel 2008 nel Nord Italia è pari a –0,2% e le regioni che hannoregistrato un saldo negativo sono: Lombar<strong>di</strong>a, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, provinciaautonoma <strong>di</strong> Bolzano142


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.4.2 Misura 4.2A. DESCRIZIONEMisura:Creazione d’impresaDescrizione:La misura prevede due linee <strong>di</strong> intervento, e più precisamente:Linea a: “Strumenti finanziari per la creazione d’impresa”, che ha come finalità ilrafforzamento della coesione sociale attraverso il sostegno a progetti <strong>di</strong> impresa. Si tratta <strong>di</strong>una linea che nasce dalla concentrazione e semplificazione <strong>di</strong> misure già attuate consuccesso nel precedente periodo <strong>di</strong> programmazione, consentendo una fattiva integrazionetra azioni del DOCUP e del POR Ob. 3;Linea b: “Realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture territoriali per lo sviluppo impren<strong>di</strong>toriale”,per il recupero e realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici da de<strong>di</strong>care a funzioni impren<strong>di</strong>toriali/produttive,me<strong>di</strong>ante la realizzazione <strong>di</strong> incubatori <strong>di</strong> impresa, con priorità alla riqualificazione <strong>di</strong>strutture esistenti.La misura 4.2 ha concorso all’obiettivo della Coesione Sociale dell’Asse 4 attraverso un insieme<strong>di</strong> azioni rivolte alla creazione d’impresa e dunque alla lotta alla <strong>di</strong>soccupazione. La misura èstata articolata in due linee <strong>di</strong> intervento:a) Strumenti finanziari per la creazione d’impresab) Realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture territoriali per lo sviluppo impren<strong>di</strong>toriale.La linea a) si è rivolta <strong>di</strong>rettamente alle PMI e la sua caratteristica peculiare è stata l’integrazionecon la misura D3 prevista dal POR del FSE. Ammissibili agli aiuti 122 previsti dalla linea a) sonostati esclusivamente i progetti presentati dalle imprese costituite con il supporto degli Sportelliattivati presso le Province, in attuazione delle linee 1, 2 e 3 della misura D3 del POR FSE 123 . Lespese ammesse a finanziamento hanno riguardato prevalentemente le opere murarie, l’acquisto<strong>di</strong> macchinari e <strong>di</strong> attrezzature nuove <strong>di</strong> fabbrica.La <strong>di</strong>stribuzione territoriale degli interventi coincide con quella della spesa e registra unamaggiore concentrazione nelle province <strong>di</strong> Torino, Asti, Verbania ed Alessandria. I settorieconomici più investiti dai finanziamenti sono stati le attività commerciali, quelle alberghiere e <strong>di</strong>ristorazione.La linea 4.2b è a carattere infrastrutturale ed ha previsto il recupero e la riqualificazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficie strutture esistenti o la costruzione <strong>di</strong> strutture nuove, al fine <strong>di</strong> realizzare gli incubatori <strong>di</strong>impresa, per sviluppare nuove attività impren<strong>di</strong>toriali (imprese <strong>di</strong> start up, caratterizzate da unelemento <strong>di</strong> forte innovazione) e favorire la valorizzazione <strong>di</strong> nuovi bacini occupazionali. La linea4.2b ha finanziato tre incubatori:- 2i3T, realizzato dall’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino (soggetto capofila), con lo scopo <strong>di</strong>favorire la nascita e la crescita <strong>di</strong> imprese che provengono dalla ricerca accademica o chepossono giovarsi della ricerca universitaria per sviluppare prodotti e/o servizi innovativi. 2i3Taccompagna i neoimpren<strong>di</strong>tori nella gestione d’impresa affiancando alle competenzescientifiche e tecnologiche presenti nella start up, competenze gestionali aziendali, economichee giuri<strong>di</strong>che necessarie per affrontare la competizione del mercato. 2i3T è un incubatore122123La linea 4.2a prevedeva l’erogazione <strong>di</strong> un finanziamento agevolato pari al 60% dell’investimento ammesso, a tasso zero erimborsabile in 60 mesi compresi 12 <strong>di</strong> preammortamento, e <strong>di</strong> un contributo in conto capitale pari al 25% dell’investimentoammessoLa linea 1 della misura D3 del POR FSE ha finanziato le attività degli Sportelli <strong>di</strong> Impresa istituiti presso le Province <strong>di</strong>preaccoglienza e <strong>di</strong>, accoglienza, le ricerche effettuate nei settori dei nuovi bacini occupazionali e i servizi <strong>di</strong> animazioneimpren<strong>di</strong>toriale praticati dagli stessi sportelli. La linea 2 della misura D3 del POR FSE ha finanziato i servizi erogati dagliSportelli d’Impresa relativi alla <strong>di</strong>agnosi del progetto impren<strong>di</strong>toriale, alla formazione <strong>di</strong> base <strong>di</strong> orientamento all'impren<strong>di</strong>torialità,all’accompagnamento e alla pre<strong>di</strong>sposizione del business plan, alla consulenza specialistica, alla formazione avanzata e ai casi<strong>di</strong> Spin off. La linea 3 della misura D3 del POR FSE ha finanziato i servizi relativi alla consulenza specialistica ed al tutoraggiodell'impresa per i primi due anni.143


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionetecnologico ed è dotato <strong>di</strong> infrastrutture quali laboratori attrezzati e strumentazioni avanzateper i settori chimico-farmaceutico e biome<strong>di</strong>cale;- Bioincubatore del Bioindustry Park, che opera principalmente attraverso l'iniziativa Discovery,un progetto nato per sostenere i ricercatori italiani che vogliono fare impresa nel settoredelle Scienze della Vita, a partire dai risultati del loro lavoro scientifico. Il Parco offre allegiovani imprese dei settori ad alta tecnologia un pacchetto completo <strong>di</strong> servizi che facilitanolo start-up e lo spin-off aziendale, nove spazi preallestiti per altrettante neo-imprese, oltre adaree ed attrezzature comuni;- UN.I.VER, nel Comune <strong>di</strong> Vercelli, l'Incubatore <strong>di</strong> imprese innovative, creato per promuoveree stimolare la nascita <strong>di</strong> nuove imprese, attraverso una serie <strong>di</strong> interventi finalizzati aqualificare le risorse umane operanti e a consentire lo start-up <strong>di</strong> imprese innovative.L’Incubatore offre consulenze e mette a <strong>di</strong>sposizione dei potenziali impren<strong>di</strong>tori uffici, spaziattrezzati e cablati, arre<strong>di</strong>, programmi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento sia per l’attività sia perla gestione pratica dell’azienda.Nei tre incubatori d’impresa finanziati, si sono localizzate 21 aziende ed è stata infrastrutturatauna superficie territoriale <strong>di</strong> 34.877 mq. Nell’ambito degli interventi realizzati si registra lacreazione <strong>di</strong> occupazione per 85 soggetti, <strong>di</strong> cui 50 donne.Nel complesso, come riportato nel seguente prospetto, sono stati realizzati 823 interventi.Numero <strong>di</strong> interventiRealizzazione (spesa dei beneficiari finali)Ob. 2 Ph. Out TOTALE Ob. 2 Ph. Out TOTALEimprese 4.2 a 723 91 814 (a) 21.103.597,04 3.110.246,69 24.213.843,73infrastrutture 4.2 b 7 2 9 13.578.938,13 2.939.682,68 16.518.620,81TOTALE 730 93 823 34.682.535,17 6.049.929,37 40.732.464,54(a) Si precisa che delle 814 posizioni in<strong>di</strong>cate (723 + 91 rispettivamente sulle due aree), 390 si riferiscono ad interventiper i quali i beneficiari hanno ottenuto sia la quota <strong>di</strong> contributo a fondo perduto, sia il finanziamento a tasso zero (357in Ob.2 e 33 in Pho), mentre 34 interventi si riferiscono a progetti per i quali i beneficiari hanno ottenuto esclusivamenteil finanziamento a tasso zero (9 in Ob.2 e 25 in Pho). Per cui in realtà gli interventi sarebbero 424 (390 con entrambigli aiuti +34 con l’aiuto in conto capitale), <strong>di</strong> cui 366 in Ob.2 e 58 in Pho.B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 40.092.000,00 13.752.600,00 26.339.400,00 0,00Ph. Out 5.279.718,00 1.635.220,00 3.644.498,00 0,00TOTALE 45.371.718,00 15.387.820,00 29.983.898,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 40.092.000,00 34.682.535,17 86,51% 34.682.535,17 86,51%Ph. Out 5.279.718,00 6.049.929,37 114,59% 6.049.929,37 114,59%TOTALE 45.371.718,00 40.732.464,54 89,78% 40.732.464,54 89,78%144


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneCosto totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*1004.2 a 22.842.000,00 21.103.597,04 92,39% 21.103.597,04 92,39%Ob. 2 4.2 b 17.250.000,00 13.578.938,13 78,72% 13.578.938,13 78,72%Subtotale 40.092.000,00 34.682.535,17 86,51% 34.682.535,17 86,51%4.2 a 2.666.667,00 3.110.246,69 116,63% 3.110.246,69 116,63%Ph. O 4.2 b 2.613.051,00 2.939.682,68 112,50% 2.939.682,68 112,50%Subtotale 5.279.718,00 6.049.929,37 114,59% 6.049.929,37 114,59%TOTALE 45.371.718,00 40.732.464,54 89,78% 40.732.464,54 89,78%B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioLa misura ha avuto regolare attuazione, pur registrando un livello consuntivo inferiore alle<strong>di</strong>sponibilità finanziarie da programma. In particolare, il livello <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> entrambe lelinee è stato inferiore al previsto nelle aree Obiettivo 2 ed i relativi risultati sono stati soloparzialmente mitigati dai corrispondenti livelli <strong>di</strong> attuazione in Phasing Out.Il livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione finanziaria è stato penalizzato dall’elevato livello <strong>di</strong> revocherecenti (come per le altre misure la moria è prevalentemente legata ai fallimenti che hannocaratterizzato l’ultimo periodo <strong>di</strong> attuazione del programma, nonché alle revoche a seguito deicontrolli <strong>di</strong> primo livello). L’elevato numero <strong>di</strong> fallimenti registrato nella linea d’intervento 4.2a èlegato soprattutto alla fragilità che queste nuove imprese hanno <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong>nnanzi alla crisieconomica mon<strong>di</strong>ale che ha colpito l’economia piemontese soprattutto nel corso del 2009 e del2010.La decorrenza <strong>di</strong> ammissibilità della spesa era fissata al 27/11/2000. La misura non registrainterventi a completamento <strong>di</strong> progetti iniziati nel precedente periodo <strong>di</strong> programmazione.Non si segnalano progetti con entrate nette consistenti.C. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneLineaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto4.2a Imprese create N° n.p 435 424 (a)4.2bIncubatori <strong>di</strong> prossimità realizzati N° 20 6 3Postazioni per utenti <strong>di</strong> base N° n.p. 30 29(a) Di cui 366 in aree Ob.2 e 58 in Phasing Out.Per quanto riguarda la prima linea, i risultati conseguiti sono molto buoni, soprattutto se siconsidera che sono state conteggiate esclusivamente le imprese finanziate, al netto dei progettiche non sono stati ammessi dal Comitato Tecnico in sede <strong>di</strong> istruttoria e dei progetti soggetti arevoca totale a seguito dei controlli <strong>di</strong> primo livello (le domande pervenute dalle neo-impresesono state in totale 535).In relazione alla seconda linea si evidenzia che il dato previsionale relativo alle postazioni perutenti <strong>di</strong> base 124 realizzate è stato raggiunto, nonostante siano stati finanziati tre incubatorianziché sei come previsto dal CdP, consentendo agli incubatori beneficiari <strong>di</strong> affermarsi comesignificativi centri <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> start-up <strong>di</strong> imprese nel panorama regionale e nazionale.124Per postazioni per utenti <strong>di</strong> base si intende la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> appositi spazi per l’installazione <strong>di</strong> imprese <strong>di</strong> start up (ufficiarredati, sale riunioni, laboratori)145


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneC2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoLineaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto(a)(b)(c)(d)4.2a4.2bTasso <strong>di</strong> sopravvivenza delle impresecreate dopo 5 anni% >85 (a) 70% 100% (b)Occupazione nelle imprese create N° 12.000 (c) 1.000 546- <strong>di</strong> cui femminile N° n.p. 280 310Imprese localizzate N° n.p. 60 21Tasso <strong>di</strong> sopravvivenza delle impresecreate dopo 5 anni% >85% (a) 70% 100% (d)Occupazione nelle imprese create N° --- (b) 105 85- <strong>di</strong> cui femminile N° n.p. 35 50Nel 1° CdP era fornito un in<strong>di</strong>catore comune per le due sottomisure e l’in<strong>di</strong>catore riguardava il tasso <strong>di</strong> sopravvivenza delleimprese create dopo un anno.Il dato si riferisce alle posizioni inserite nella certificazione <strong>finale</strong>, che sono al netto <strong>di</strong> tutte le operazioni revocate (e quin<strong>di</strong>anche <strong>di</strong> tutti i casi <strong>di</strong> sofferenza). Relativamente a tutte le operazioni ammesse al finanziamento sulla linea d’intervento 4.2a, iltasso <strong>di</strong> sopravvivenza è del 84,92%Nel 1° CdP era in<strong>di</strong>cato il dato cumulato per le du e sottomisure.Si segnala che, in relazione alla tempistica <strong>di</strong> attuazione degli interventi finanziati, per calcolare questo in<strong>di</strong>catore sono stateconsiderate le imprese inse<strong>di</strong>ate negli incubatori nel 2005, poiché per quelle inse<strong>di</strong>ate negli anni successivi non sono ancoratrascorsi i cinque anni previsti dall’in<strong>di</strong>catore stesso.Per quanto riguarda il livello occupazionale si registra – per entrambe le linee – un datocomplessivo inferiore alle attese, che paiono particolarmente ambiziose (1.000 nuovi occupatinelle imprese <strong>di</strong> start up della linea 4.2a), soprattutto se riviste alla luce della crisi economicamon<strong>di</strong>ale che ha colpito in maniera piuttosto pesante il settore produttivo locale. In entrambi icasi, il dato specifico <strong>di</strong> occupazione femminile risulta superiore ai corrispondenti target: ciò puòampiamente spiegarsi visti i principali settori che hanno beneficiato degli aiuti <strong>di</strong> cui alla linea a)(alberghiero, ristorazione, servizi sociali), in cui è presente una maggior incidenza <strong>di</strong> presenzafemminile.In relazione, invece, al tasso <strong>di</strong> sopravvivenza delle imprese create dopo cinque anni,beneficiarie <strong>di</strong> aiuti a valere sulla linea d’intervento a) va specificato che l’in<strong>di</strong>catore valorizzatoriguarda le operazioni inserite nella certificazione <strong>finale</strong>, che non presentano casi <strong>di</strong> fallimento,liquidazione volontaria, scioglimento, cessazione entro cinque anni dalla concessione dell’aiuto(come già più volte precisato, l’AdG ha scelto <strong>di</strong> escludere dalla certificazione <strong>finale</strong> tutti i casi <strong>di</strong>revoca). Il monitoraggio effettuato perio<strong>di</strong>camente dall’AdG su tutte le imprese che hannoottenuto la concessione dell’aiuto da parte dell’organismo interme<strong>di</strong>o, tuttavia, ha evidenziatouna situazione <strong>di</strong> sofferenza nel 15,08% dei casi (tutte le operazioni in questione sono staterevocate ed escluse dalla certificazione <strong>finale</strong>), pertanto il tasso <strong>di</strong> sopravvivenza delle impresecreate dopo cinque anni è pari all’84,92%, valore superiore al target auspicato dal CdP.Per quanto riguarda la linea d’intervento b), il tasso <strong>di</strong> sopravvivenza delle imprese createall’interno degli incubatori è un dato <strong>di</strong>fficile da quantificare, poiché la maggior parte delleimprese presenti negli incubatori si sono inse<strong>di</strong>ate dal 2005-2006 in poi, dopo la conclusionedegli interventi finanziati nell’ambito <strong>di</strong> questo programma comunitario. Ad esempio, nelBioincubatore del Bioindustry Park, dal 2000 al 2004 si sono inse<strong>di</strong>ate sette imprese, mentre dal2005 al 2010 <strong>di</strong>ciassette, dato che ben <strong>di</strong>mostra il successo dell’intervento realizzato nell’ambitodella linea d’intervento 4.2b. Per quanto riguarda le sei imprese inse<strong>di</strong>ate nel 2005 (per le qualisono già trascorsi i cinque anni dalla creazione necessari per quantificare l’in<strong>di</strong>catore previstodal CdP), attualmente tutte continuano ad operare nell’incubatore, benché non siano più146


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneconsiderate imprese <strong>di</strong> start up 125 . Attualmente le imprese aventi un’unità locale nell’incubatoresono tre<strong>di</strong>ci, <strong>di</strong> cui sette considerate <strong>di</strong> start up, mentre altre quattro incubate risultano in fase <strong>di</strong>start up ed operano fuori dall’incubatore fisico.C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto(a)(b)Linee<strong>di</strong> pertinenzaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraValore <strong>di</strong>riferimentoObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto4.2 a Incremento del valore aggiunto (a) M€ 88.098,69 (d) +3% +2% (b) +4,9% (2008)4.2bIncremento dell’occupazione (neiservizi sociali e altri)%299.054Serie reperita:264.600 (2000)n.p. +2% +22,4% (2007)Valori concatenati (anno <strong>di</strong> riferimento 2000).Il dato storico relativo al 2000 sul CdP era 93.326,2 M€ ed è stato mo<strong>di</strong>ficato per omogeneità <strong>di</strong> serie. L’obiettivo resta comunquevalido.Un risultato particolarmente significativo è registrato dall’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento delvalore aggiunto: obiettivo del programma era un incremento del 2%, mentre la regione haraggiunto il +4,9% (nel 2008), segno dunque <strong>di</strong> un buon andamento del sistema produttivoregionale, sia a livello <strong>di</strong> produzione, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> beni e servizi, nonostante le pesanticonseguenze dalla crisi economica mon<strong>di</strong>ale.L’in<strong>di</strong>catore “Incremento dell’occupazione nei servizi sociali ed altri 126 ” ha fatto registrare unlivello <strong>di</strong> crescita particolarmente buono (+ 22,4% nel 2007). L’occupazione nei servizi sociali,oltre a crescere in termini assoluti, passando da 264 mila occupati nel 2000 a oltre 324 mila nel2007, ha segnato anche un aumento dell’incidenza sul numero totale <strong>di</strong> occupati nella <strong>Regione</strong>,passando dal 14% nel 2000 al 16% nel 2007, avvicinando i dati della regione a quelli me<strong>di</strong>nazionali.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVINell’ambito <strong>di</strong> questa misura non si registrano progetti non conclusi o non operativi.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINon si registrano progetti oggetto <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti amministrativi o giu<strong>di</strong>ziari.F. VALUTAZIONE GENERALELa misura avrebbe potuto conseguire un livello superiore – in termini <strong>di</strong> risultati fisici, <strong>di</strong> risultatoe <strong>di</strong> impatto – se non avesse registrato una sensibile caduta negli ultimi anni, che ha colpito inparticolare i progetti realizzati nelle aree Obiettivo 2. 127 La moria <strong>di</strong> progetti è derivata dalladecisione dell’AdG <strong>di</strong> escludere tutti gli interventi i cui beneficiari risultano essere cessati, inscioglimento e liquidazione o con procedure concorsuali in corso entro cinque anni dalla data <strong>di</strong>ammissione a contributo. Per la linea a) questa scelta ha comportato un’elevata per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> n° <strong>di</strong>progetti e <strong>di</strong> spesa realizzata, con conseguente abbassamento del livello raggiunto. Va tuttavia125126127Il Regolamento interno del Bioincubatore del Bioindustry Park considera un’impresa <strong>di</strong> start up per un periodo <strong>di</strong> cinque annidalla nascitaSono stati presi in considerazione i dati relativi agli occupati dei seguenti settori: “Sanità e altri servizi sociali”, “Altri servizipubblici, sociali e personali” e “Servizi domestici presso famiglie e convivenze”Basti pensare che a fine 2008 (cfr. RAE 2008) i pagamenti dei beneficiari finali si attestavano già su valori superiori al livelloconsuntivo, e che <strong>di</strong>versi interventi non erano ancora stati completati. La caduta ha colpito entrambe le linee delle aree Ob. 2.147


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneevidenziato l’ottimo risultato registrato in termini <strong>di</strong> nuova occupazione creata (630 posti <strong>di</strong>lavoro), <strong>di</strong> cui buona parte a favore delle donne (360 posti <strong>di</strong> lavoro).La misura ha inoltre contribuito in maniera significativa alla realizzazione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> incubatorid’impresa presenti sul territorio regionale. Oltre ai tre finanziati con la linea b, localizzati aTorino, Vercelli e nel Canavese, la <strong>Regione</strong> presenta ulteriori tre incubatori d’impresa, a Cuneo(Tecnogranda), Novara (Enne 3, costituito a fine 2008) e a Torino (I3P, legato al Politecnico).L’offerta a <strong>di</strong>sposizione delle imprese innovatrici <strong>di</strong> start up è dunque variegata e supportatadall’Amministrazione Regionale, che anche con la programmazione 2007/2013 ha investitomolto sui temi della ricerca e dell’innovazione a favore delle PMI.148


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4.5 Asse 54.5.1 Misura 5.1A. DESCRIZIONEAsse:Brevedescrizione:Assistenza TecnicaL’Asse prevede un’unica misura, a titolarità regionale, per il finanziamento degliinterventi propedeutici alla realizzazione del DOCUP; in particolare, fanno capo aquesta misura gli incarichi <strong>di</strong> Valutazione ed Assistenza Tecnica vera e propria,nonché quelle <strong>di</strong> controllo e monitoraggio ed altre consulenze per la corretta edadeguata realizzazione del Programma.La misura – a regia regionale – riguarda l’attivazione <strong>di</strong> servizi vari (ivi comprese l’assistenzavera e propria e la funzione <strong>di</strong> valutazione) propedeutici all’attuazione del programma, per la suamiglior attuazione ed in tal senso tutti gli interventi sono da considerarsi come “azioni <strong>di</strong>sistema”.B. PIANO FINANZIARIO (SPESA AMMISSIBILE)Costo totale Quota FESR Quota nazionale Contributo privatoOb. 2 13.228.154,00 6.614.077,00 6.614.077,00 0,00Ph. Out 2.665.148,00 1.332.574,00 1.332.574,00 0,00TOTALE 15.893.302,00 7.946.651,00 7.946.651,00 0,00B1. Impegni e pagamenti dei beneficiari finali al 30/06/2009Costo totale daRealizzazioneren<strong>di</strong>contare Impegni PagamentiA B C=B/A*100 D E=D/A*100Ob. 2 13.228.154,00 11.486.423,40 86,83% 11.486.423,40 86,83%Ph. Out 2.665.148,00 2.198.259,21 82,48% 2.198.259,21 82,48%TOTALE 15.893.302,00 13.684.682,61 86,10% 13.684.682,61 86,10%(a)Lo scostamento rispetto al prospetto <strong>di</strong> § 5.2, peraltro minimo (1,05 €) è legato agli arrotondamenti delle singole operazioniche sono ripartite sulle due aree e sui 3 capitoli <strong>di</strong> competenza.B2. Commenti e osservazioni sullo stato <strong>di</strong> avanzamento finanziarioNel corso del periodo <strong>di</strong> attuazione del Programma, sono stati attivati <strong>di</strong>versi servizi inparticolare a supporto dell’AdG (ma anche degli altri attori del programma), come in<strong>di</strong>cato nelprospetto del § 5.2.Gli interventi risultano sostanzialmente conclusi (ed in tal senso i relativi impegni sono statiricondotti sul sistema <strong>di</strong> monitoraggio ai corrispondenti pagamenti), anche se vi sono piccolecode <strong>di</strong> attività a supporto dell’AdG alla redazione della documentazione <strong>finale</strong> (incarico <strong>di</strong>assistenza tecnica), nonché per la gestione consuntiva <strong>di</strong> alcune linee (ed in particolare della2.1a gestita da IPI per conto del MISE) per le quali i sal<strong>di</strong> saranno quantificati ed erogati soloalla conclusione delle attività ed in tal senso sarà fatto ricorso alla possibilità <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contare talisomme sul nuovo periodo <strong>di</strong> programmazione.149


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneC. INDICATORIC1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione(a)5.1In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneContratti (incarichi per il monitoraggio, la valutazione e lapubblicità, nonché per stu<strong>di</strong> e ricerche)Obiettivo previsto nelUnità <strong>di</strong>misura 1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoN° 44 40 31 (a)Gli incarichi multipli o pluriennali afferenti ad un medesimo soggetto, sono stati ricondotti ad un unico servizio (cfr. § 5.2).L’in<strong>di</strong>catore in questione non necessita <strong>di</strong> commenti particolari, in quanto i servizi sono statiattivati in base alle reali esigenze del programma e della struttura regionale preposta alla suaattuazione. Le stime iniziali erano probabilmente sovra<strong>di</strong>mensionate in quanto <strong>di</strong>verse attività(tra le quali principalmente l’assistenza tecnica vera e propria, la funzione <strong>di</strong> valutazione –entrambe hanno provveduto alla produzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi documenti e stu<strong>di</strong> in particolare quellitematici del valutatore – nonché la gestione unificata del piano <strong>di</strong> comunicazione da parte dellaDirezione “Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale”C2. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultatoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiunto5.1Conseguimento degli obiettivi <strong>di</strong> spesa % 100%Quota <strong>di</strong> procedure perfezionate % >65% >55% 100% (a)Popolazione raggiunta dall’informazione % >70% >70 70% (b)100% >100% (c)(a) Intendendo l’attuazione <strong>di</strong> tutti gli atti amministrativi propedeutici alla selezione dei progetti finanziabili (ban<strong>di</strong> per le imprese eban<strong>di</strong> relativi agli interventi infrastrutturali destinati agli EE.LL.), nonché la gestione (<strong>di</strong>retta o in<strong>di</strong>retta attraverso gli OrganismiInterme<strong>di</strong>) la percentuale è totale. Per contro non è quantificabile, né peraltro imputabile all’AdG né ai servizi attivati, il livello <strong>di</strong>riuscita (conclusione) degli interventi. Tale dato viene sviluppato all’interno delle singole schede <strong>di</strong> misura.(b) Dato fornito dalla Direzione “Comunicazione Istituzionale della Giunta Regionale” che ha gestito e curato la realizzazione delPiano <strong>di</strong> comunicazione e <strong>di</strong> tutte le attività connesse alla promozione e pubblicità del programma.(c) Dato relativo alla spesa complessiva registrata dal programma. Si evidenzia peraltro che il Programma ha beneficiato dellerisorse <strong>di</strong> cui alla premialità (in relazione al conseguimento delle corrispondenti soglie qualitative e quantitative), oltre a non aversempre conseguito con largo margine le soglie annuali <strong>di</strong> spesa per evitare il <strong>di</strong>simpegno automatico delle risorse non utilizzate.In tal senso si può dedurre che la gestione del programma da parte dell’AdG è stata costante ed efficace, anche in funzione deiservizi affidati.I dati sopra riportati non necessitano <strong>di</strong> particolari commenti, fatte salve le specifiche note suriportate. Va peraltro rammentato come il conseguimento gli obiettivi <strong>di</strong> spesa a tutte lescadenze abbia consentito non solo <strong>di</strong> evitare il <strong>di</strong>simpegno automatico nelle 6 occorrenze(annualità da 2001 al 2006), ma anche <strong>di</strong> beneficiare delle risorse <strong>di</strong> cui alla premialità, il cuiottenimento era legato al raggiungimento non solo <strong>di</strong> una predeterminata soglia <strong>di</strong> spesa maanche <strong>di</strong> obiettivi qualitativi (legati principalmente alla selezione degli interventi ed al rispettodelle scadenze per il monitoraggio), tutti conseguiti per merito della struttura regionale prepostaall’attuazione del programma, debitamente sostenuta dai <strong>di</strong>versi soggetti coinvolti nell’ambitodell’Asse in esame.C3. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoMisuraMisuraMisuraIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misuraObiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoEfficacia del Programma Operativo in termini% n.p. 90 100% (a)<strong>di</strong> progetti, risultati e flussi finanziari5.1Accrescimento delle competenze% n.p. 20 n.q. (b)professionali del personale degli enti coinvolti(a) In relazione all’attuazione degli atti amministrativi propedeutici alla selezione dei progetti finanziabili (in particolare ban<strong>di</strong> per leimprese e per gli EE.LL.), nonché alla successiva gestione (<strong>di</strong>retta o in<strong>di</strong>retta tramite Organismi Interme<strong>di</strong>). Per contro non è150


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionequantificabile, né peraltro imputabile all’AdG o ai servizi attivati, la riuscita (conclusione positiva) degli interventi. Tale dato vieneperaltro sviluppato all’interno delle singole schede <strong>di</strong> misura.(b) Dato <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile quantificazione. (cfr. commenti seguenti)Per quanto riguarda il primo in<strong>di</strong>catore, la valutazione viene effettuata tenendo conto del livelloconsuntivo del programma e della costante opera <strong>di</strong> certificazione effettuata dall’AdP.A questo proposito si registrano 17 certificazioni interme<strong>di</strong>e a partire dalla prima (ed unicadell’anno) effettuata nel 2001, cui sono seguite in me<strong>di</strong>a 3 certificazioni all’anno, 128 sino all’ultimastata prodotta nel luglio 2008. 129Per quanto riguarda il secondo in<strong>di</strong>catore, si evidenzia la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> quantificazione, pur sequalitativamente va considerato positivo in relazione al trend annuale <strong>di</strong> realizzazione delprogramma (cfr. prospetto del § 2.1) che dopo un primo periodo <strong>di</strong> lento avvio (anni 2001/2003)ha registrato un andamento costante (con circa il 20% <strong>di</strong> avanzamento annuale) sino al 2007,per poi registrare un calo fisiologico in relazione alla fase conclusiva degli interventi.In particolare, va considerata fortemente positiva la crescita <strong>di</strong> competenze all’interno dellastruttura regionale preposta all’attuazione delle <strong>di</strong>verse misure, così come l’esperienza maturatadall’Organismo Interme<strong>di</strong>o che ha gestito le linee <strong>di</strong> intervento rivolte alle imprese (con la solaeccezione delle linee 2.1 a gestita dal MISE e 2.1c gestita da MCC). Tali esperienzerappresentano un valido bagaglio per la miglior riuscita del successivo periodo <strong>di</strong>programmazione, dal momento che tali strutture sono state riconfermate per la gestione delprogramma 2007-2013.Risulta invece più <strong>di</strong>fficile valutare le ricadute relativamente agli EE.LL. che hanno beneficiato <strong>di</strong>contributo, anche se – per esperienza <strong>di</strong>retta dei responsabili regionali che hanno visto scemarenel tempo le richieste <strong>di</strong> supporto nell’attuazione dei vari interventi – il livello <strong>di</strong> preparazione ecapacità non può che essere considerato cresciuto.D. PROGETTI NON COMPLETATI E/O NON OPERATIVITutti gli interventi attivati nell’ambito <strong>di</strong> quest’Asse sono ultimati, con la sola eccezione <strong>di</strong> dueservizi (relativi rispettivamente all’assistenza tecnica ed alla gestione della linea 2.1a) i cuimandati scadono alla fine del periodo utile per l’elaborazione della documentazione <strong>finale</strong>, 130 inrelazione al protrarsi dei servizi rispetto al termine ultimo per il perfezionamento della spesa(30/06/2009). In tal senso, i relativi costi potranno essere ren<strong>di</strong>contati a valere sul prossimoperiodo <strong>di</strong> programmazione (2007-2013), come consentito dai Regolamenti comunitari.E. PROGETTI OGGETTO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI O GIUDIZIARINon si registrano provve<strong>di</strong>menti amministrativi o giu<strong>di</strong>ziari.F. VALUTAZIONE GENERALELa valutazione complessiva dell’attuazione della misura ed in particolare dell’attivazione deiservizi a supporto della realizzazione del Programma non può prescindere dai risultaticomplessivi conseguiti dal DOCUP. In tal senso la valutazione complessiva è pienamentepositiva, visto il livello consuntivo <strong>di</strong> attuazione – non solo finanziaria ma anche <strong>di</strong>conseguimento degli obiettivi – del programma.128129130Con un massimo <strong>di</strong> quattro nel 2007 ed un minimo <strong>di</strong> due nel 2004, periodo in cui peraltro la struttura regionale era concentrataal raggiungimento delle soglie per conseguire la premialità nonché alla riprogrammzione delle relative risorse.Dal momento che risultavano complessivamente maturati contributi FESR, incluso l’anticipo iniziale, pari ad oltre il 96%,superiore al tetto del 95% fissato dall’art. 32 del Reg. 1260/99) per cui eventuali successive certificazioni non avrebbero trovatoapplicazione pratica.In particolare la stesura del presente documento costituisce parte integrante del servizio <strong>di</strong> Assistenza Tecnica. La relativatempistica è tale da rendere impossibile l’erogazione delle relative spettanze a saldo entro la scadenza fissata dallaCommissione per il perfezionamento della spesa (30/06/2009).151


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione5 AMMINISTRAZIONE E GESTIONEIl Programma non ha richiesto particolari “azioni correttive”, in relazione soprattutto alleprecedenti esperienze maturate sin dal PO 1898-91, grazie anche alla continuità storica dellastruttura regionale preposta all’attuazione del programma ed in particolare alla funzione <strong>di</strong>Autorità <strong>di</strong> Gestione 131 ed al ruolo preventivo svolto dal Comitato <strong>di</strong> Sorveglianza.Sono state poste in atto solo semplici riprogrammazioni finanziarie in relazione alle <strong>di</strong>versecapacità <strong>di</strong> spesa che registravano le varie misure e sottomisure. In particolare sono state postein atto tre riprogrammazioni finanziarie (rispettivamente nel 2004, 2005 e 2007) la prima dellequali principalmente legata alla pianificazione delle risorse integrative legate alla premialità.Nel corso <strong>di</strong> tali operazioni, non è stata apportata alcuna mo<strong>di</strong>fica strutturale agli assi, mentre intermini <strong>di</strong> misure, si registra l’introduzione della misura 3.4 avvenuta con la riprogrammazione <strong>di</strong>metà percorso (2004).5.1 AZIONI DI SORVEGLIANZA E DI CONTROLLO5.1.1 Comitato <strong>di</strong> Sorveglianza (CdS)Come segnalato nella premessa, la fase <strong>di</strong> attuazione del Programma – anche e soprattutto infunzione dell’adeguata programmazione – non ha comportato azioni particolarmente significativeda parte del CdS, i cui lavori sono stati costanti lungo l’intero periodo <strong>di</strong> programmazione: in talsenso il CdS ha assolto i suoi compiti, come previsto dall’art. 35 del Regolamento (CE) 1260/99.Il CdS è stato costituito con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 39-4099 del 08/10/01sulla base <strong>di</strong> quanto previsto nelle Disposizioni comuni <strong>di</strong> attuazione del DOCUP e la suacomposizione è sancita dalla D.G.R 114 dell’ 08/10/2001.In funzione del regolare avanzamento del programma, è stato sufficiente un numero contenuto<strong>di</strong> riunioni: il Comitato è stato infatti convocato sostanzialmente una volta all’anno, con la solaeccezione del 2005, in funzione della riprogrammazione finanziaria apportata. Più recentemente(precisamente nel corso degli anni 2007 e 2008) vi sono state due riunioni annuali, peraltroprevalentemente incentrate sulla nuova programmazione 2007-2013. 132Ciascuna riunione è stata preceduta da sedute tecniche nel corso delle quali sono stati affrontatii problemi operativi e le relative impostazioni sono state successivamente approvate ed avallatein sede <strong>di</strong> riunione ufficiale.Ai sensi dell’art. 37 del Regolamento 1260/99, ogni anno è stato presentato ed approvato il<strong>Rapporto</strong> Annuale d’Esecuzione in sede <strong>di</strong> CdS, prima della trasmissione alla Commissione.In ciascuna riunione del CdS è stato altresì presentato lo stato <strong>di</strong> avanzamento, attraversospecifico documento redatto all’uopo (SAL – Stato avanzamento lavori), ponendo particolareattenzione alle linee ritenute più problematiche, ai fini della valutazione delle eventuali azionicorrettive da apportare. In tal senso, l’unica decisione ha riguardato l’adozione <strong>di</strong> un criterio <strong>di</strong>massima flessibilità finanziaria nell’ambito delle singole misure, sulla base delle specificheesigenze delle varie linee <strong>di</strong> intervento.In sede <strong>di</strong> Comitato sono state inoltre approvate le riprogrammazioni finanziarie (ivi compresaquella <strong>di</strong> metà percorso con l’assegnazione delle risorse aggiuntive <strong>di</strong> cui alla premialità).Uno degli aspetti fondamentali è stata la partecipazione “allargata” con ampio <strong>di</strong>battito e131132Si segnala che anche per quanto riguarda l’Autorità <strong>di</strong> Pagamento e quella <strong>di</strong> Controllo, sono state confermate le medesimestrutture regionali che avevano già concorso all’attuazione della precedente programmazione.Va infatti rammentato come lo stesso Comitato <strong>di</strong> Sorveglianza abbia svolto tale ruolo anche per il precedente periodo <strong>di</strong>programmazione (PO Ob. 2 1997-99) , così come investito per il periodo <strong>di</strong> programmazione appena avviato (POR FESRCompetitività 2007-2013).152


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionecontributo delle Parti Sociali presenti alle riunioni che hanno consentito – soprattutto nelleoccasioni delle riprogrammazioni finanziarie, 133 la più ampia con<strong>di</strong>visione delle scelte operate.Precisato che le informazioni relative ai vari SAL, nonché ai RAE non vengono evidenziati nelprospetto in quanto avvenuti in tutte le circostanze, vengono <strong>di</strong> seguito riportate le varie riunionitenute, con l’evidenza delle principali attività e argomenti trattati.DataCOMITATO DI SORVEGLIANZAPrincipali attività e decisioni adottate30/10/2001 Inse<strong>di</strong>amento del CdS; Approvazione del Regolamento Interno; Approvazione del Complemento <strong>di</strong> Programmazione.28/06/2002 Approvazione delle mo<strong>di</strong>fiche del CdP in particolare del Piano finanziario; Esame della strategia d’informazione; Adeguamento del sistema <strong>di</strong> monitoraggio; Affidamento dell’incarico della Valutazione In<strong>di</strong>pendente.20/06/2003 Presentazione dell’aggiornamento della Valutazione Ambientale ex-ante; Stato <strong>di</strong> attuazione del Piano <strong>di</strong> Comunicazione con riferimento specifico alle tematicheambientali.15/04/2004 Riprogrammazione <strong>di</strong> metà percorso: approvazione delle mo<strong>di</strong>fiche del DOCUP e del CdP; Raccomandazioni del Valutatore In<strong>di</strong>pendente: rafforzamento della struttura tecnicoamministrativa,del monitoraggio, del partenariato istituzionale e definizione degli in<strong>di</strong>catorida controllare nella fase <strong>di</strong> implementazione; proposta <strong>di</strong> un pacchetto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori ambientaliper la verifica della sostenibilità del programma.27/05/2005 Informazione su i sistemi informativi; Società dell’Informazione contributi alle imprese, Rupar2; Approfon<strong>di</strong>menti tematici del Valutatore In<strong>di</strong>pendente in relazione alla Filiera dell’Innovazionee alla qualità dei processi <strong>di</strong> governance;19/09/2005 Approvazione della riprogrammazione finanziaria e delle mo<strong>di</strong>fiche apportate al DOCUP e alCdP.02/12/2005 Aggiornamento del <strong>Rapporto</strong> <strong>di</strong> Valutazione In<strong>di</strong>pendente con la riprogrammazione eaggiornamento sulle tematiche: 1) Filiera dell’innovazione; 2) Qualità del sistema <strong>di</strong>Governance; 3) Sviluppo locale; 4) Regimi <strong>di</strong> aiuto.05/05/2006 Comunicazione sulla chiusura del periodo <strong>di</strong> valutazione con richiesta <strong>di</strong> ulteriori analisi;ricognizione sulla metodologia <strong>di</strong> chiusura della programmazione 2000-2006;15/06/2007 Presentazione da parte del Valutatore In<strong>di</strong>pendente dei risultati della programmazione 2000-2006 evidenziandone il buon andamento ed il raggiungimento del target <strong>di</strong> spesa nonché lecriticità: in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato non quantificati; 13430/11/2007 Comunicazione da parte dell’AdG della necessità <strong>di</strong> un ulteriore riallineamento finanziario inogni Asse e della successiva mo<strong>di</strong>fica del CdP.17/06/2008 Presentazione del pieghevole “Crescere in Europa – DOCUP FESR – La forza alle strutture”.21/11/2008 Simulazione <strong>di</strong> chiusura (previsioni) del programma e valutazione sull’opportunità <strong>di</strong>riprogrammazione pre-consuntiva.17/06/2009 Richiesta da parte della Commissione <strong>di</strong> integrare alcuni in<strong>di</strong>catori non rilevati sin qui efornire i dati in sede <strong>di</strong> <strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione.16/06/2010 Approvazione del <strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione.Secondo l’art. 7 del “Regolamento interno per il funzionamento del comitato <strong>di</strong> sorveglianza peril DOCUP - ob. 2 2000-2006” il CdS poteva essere consultato attraverso una procedura scrittavia posta elettronica, per l’approvazione <strong>di</strong> documenti (quali ad esempio il RAE) e o mo<strong>di</strong>fiche133 Tanto in relazione alla riprogrammazione <strong>di</strong> metà percorso, con la destinazione delle risorse aggiuntive legate alla “premialità”puntualmente conseguita dalla regione, quanto in relazione a riprogrammazioni con riallocazione delle risorse da misure menoperformanti a misure aventi maggiori capacità <strong>di</strong> spesa.134L’attività <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> inquadra nell’ambito delle richieste rivolte al Valutatore in<strong>di</strong>pendente nel CdS del 2006, nel quale sichiedeva <strong>di</strong> concludere il Servizio presentando un breve rapporto sui risultati della programmazione 2000-2006; tale rapporto èstato presentato al successivo CdS del 15/06/2007.153


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionefinanziarie <strong>di</strong> assestamento (riprogrammazioni contenute). Durante il perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> programmazione2000-2006 la suddetta prassi è stata utilizzata quattro volte per i seguenti motivi:- nel 2002 per l’approvazione della riformulazione del Piano Finanziario;- nel 2007 per l’approvazione <strong>di</strong> alcune mo<strong>di</strong>fiche apportate al CdP;- a fine 2008 per l’approvazione della richiesta <strong>di</strong> proroga del programma al 30/06/2009;- a fine 2010 per l’approvazione <strong>di</strong> alcune mo<strong>di</strong>fiche da apportare al CdP (respinta).5.1.2 Controllo finanziarioCONTROLLI DI I LIVELLOIn conformità con quanto <strong>di</strong>sposto dai Regolamenti (CE) n. 1260/99 e n. 438/01, l’AdG si èdotata <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> controlli <strong>di</strong> primo livello sulle operazioni beneficiarie <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> DOCUP.Oltre al controllo documentale che viene svolto sul 100% delle operazioni ammesse alleagevolazioni DOCUP, l’AdG ha organizzato un’attività <strong>di</strong> controllo in loco, co<strong>di</strong>ficata nel“Manuale delle procedure per le verifiche in loco 135 ”.L’obiettivo stabilito dall’AdG nel Manuale è <strong>di</strong> verificare in loco almeno il 10% del numero totaledelle operazioni finanziate, che contemplino almeno il 10% della spesa totale ren<strong>di</strong>contata a fineprogramma. La selezione delle operazioni da sottoporre a verifica viene realizzata attraverso uncampionamento stratificato e un’analisi dei rischi, ripetuti per ogni Sessione <strong>di</strong> Verifica in loco edescritti negli allegati al “Verbale delle operazioni <strong>di</strong> campionamento”, redatto contestualmenteall’estrazione delle operazioni. Nel Manuale, l’AdG, oltre ad aver determinato le modalità <strong>di</strong>selezione delle operazioni, ha pre<strong>di</strong>sposto una check list specifica per ogni linead’intervento/misura sottoposta a controllo, da utilizzare durante le missioni, in<strong>di</strong>viduando inmaniera completa ed esaustiva tutti gli elementi oggetto della verifica per tutte le operazioniestratte.In questo paragrafo vengono descritti i risultati dei controlli effettuati, sud<strong>di</strong>videndo questi in trecategorie principali:a. linee d’intervento rivolte alle PMI gestite dall’organismo interme<strong>di</strong>o Finpiemonte S.p.a.;b. linee d’intervento rivolte alle PMI gestite da altri organismi interme<strong>di</strong> (Confi<strong>di</strong>, MISE,MCC);c. linee d’intervento/misure a regia regionale gestite <strong>di</strong>rettamente dall’AdG.Per quanto riguarda le linee d’intervento rivolte alle PMI 136 gestite da Finpiemonte S.p.a., l’AdGha scelto <strong>di</strong> avvalersi <strong>di</strong> un soggetto esterno per le missioni <strong>di</strong> verifica in loco 137 . A seconda dellepeculiarità <strong>di</strong> ciascuna linea d’intervento/misura sottoposta a controllo, l’AdG ha stabilito, nelManuale, le <strong>di</strong>fferenti professionalità necessarie per garantire un’ottimale <strong>esecuzione</strong> delleverifiche, tra cui un esperto in bilancio e contabilità aziendale e/o pubblica, un esperto giuri<strong>di</strong>coamministrativo, un tecnico esperto in materia ambientale, un ingegnere, un architetto o ungeometra, un esperto in tecnologie e sistemi informatici.Le operazioni complessivamente sottoposte a controllo in loco sono pari a 867, <strong>di</strong> cui 570 inzona Obiettivo 2 e 297 in zona Phasing Out. La spesa complessivamente controllata in locoammonta a € 76.708.634,51, <strong>di</strong> cui € 45.361.345,02 in zona Obiettivo 2 e € 31.347.289,49 in135136137Approvato con determinazione del Responsabile della Direzione Industria n. 323 del 30/12/2004, e successivamente mo<strong>di</strong>ficatocon la determinazione n. 131 del 27/06/2006.Le Linee d’intervento cui si fa riferimento sono: 1.2a, 2.1b, 2.1d, 2.2b, 2.2c, 2.4a (relativamente a questa linea, l'attività <strong>di</strong>controllo in loco viene effettuata sulle PMI che partecipano ai PROGETTI DIMOSTRATORI dell'operazione “DIADI”, la qualeviene gestita a titolarità regionale), 2.4c, 2.6a, 2.6b, 3.3, 4.1b e 4.2a.Con determinazione n. 84 del 31/12/2004 è stato approvato il Capitolato Speciale <strong>di</strong> Appalto per l’avvio della procedura <strong>di</strong>evidenza pubblica per l’affidamento delle attività strumentali connesse alla funzione <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> I livello sulle linee <strong>di</strong>intervento a bando. In data 15/07/2005, è stato firmato il contratto con la società aggiu<strong>di</strong>cataria della gara (Cogea S.p.A.).154


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionezona Phasing Out, superando abbondantemente l’obiettivo <strong>di</strong> controllare in loco almeno il 10%della spesa totale ren<strong>di</strong>contata alla Commissione Europea.Si riportano <strong>di</strong> seguito due tabelle riassuntive (una per l’Obiettivo 2 e una per il Phasing Out) coni dati relativi alla spesa totale certificata per ciascuna linea d’intervento/misura controllata,l’ammontare <strong>di</strong> spesa controllata in loco, il n° <strong>di</strong> operazioni sottoposte a verifica in loco econseguentemente la percentuale <strong>di</strong> spesa controllata su quella certificata sud<strong>di</strong>visa per area.linea/misura zona spesa certificataspesa controllatatotalen° operazionicontrollate% spesa controllatasu certificata <strong>finale</strong>linea 1.2a ob.2 42.234.318,77 4.160.683,93 104 9,85linea 2.1b ob.2 101.680.489,05 12.678.601,48 78 12,47linea 2.1d ob.2 28.767.270,33 8.298.630,61 48 28,85linea 2.2b ob.2 8.505.155,21 4.306.450,97 29 50,63linea 2.2c ob.2 10.223.883,00 757.066,04 88 7,40linea 2.4a ob.2 2.014.071,00 396.882,00 7 19,71linea 2.4c ob.2 22.433.051,38 1.648.655,56 91 7,35linea 2.6a ob.2 1.883.621,39 1.180.840,30 6 62,69linea 2.6b ob.2 33.745.983,52 3.347.662,79 50 9,92misura 3.3 ob.2 7.602.547,98 1.539.119,89 5 20,24linea 4.1b ob.2 2.456.437,60 2.595.570,20 18 105,66linea 4.2a ob.2 21.103.597,04 4.451.181,25 46 21,09TOTALE 282.650.426,27 45.361.345,02 570 16,05linea/misura zona spesa certificataspesa controllatatotalen° operazionicontrollate% spesa controllatasu certificata <strong>finale</strong>linea 1.2a pho 7.350.593,90 2.087.375,34 44 28,40linea 2.1b pho 27.546.873,29 9.700.524,50 48 35,21linea 2.1d pho 9.265.459,69 7.181.844,05 42 77,51linea 2.2b pho 1.988.052,19 3.120.189,43 21 156,95linea 2.2c pho 3.469.980,40 470.285,65 38 13,55linea 2.4c pho 2.592.937,56 603.912,25 28 23,29linea 2.6b pho 9.024.075,37 2.524.501,59 37 27,98misura 3.3 pho 653.231,80 653.231,80 3 100,00linea 4.1b pho 3.987.498,52 3.029.749,30 14 75,98linea 4.2a pho 3.110.246,69 1.975.675,58 22 63,52TOTALE 68.988.949,41 31.347.289,49 297 45,44Va precisato che l’AdG, nell’effettuare il campionamento delle operazioni da sottoporre acontrollo in loco, ha valutato ogni anno il “rischio” presente in ogni linea d’intervento/misuratenendo in considerazione, tra i vari elementi, anche l’esito dei controlli effettuati nelle Sessioniprecedenti. Conseguentemente sono state inserite delle forzature nel sistema <strong>di</strong> campionamentoper aumentare la percentuale <strong>di</strong> controlli laddove la linea d’intervento/misura presentasse unrischio maggiore, arrivando a controllare il 100% dei progetti presenti nell’universo.Dai controlli effettuati, è emerso che le principali tipologie <strong>di</strong> irregolarità riscontrate sono legate:a) alla non ammissibilità <strong>di</strong> alcune voci <strong>di</strong> spesa ai sensi dei ban<strong>di</strong>;155


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneb) alla mancata quietanza delle fatture ren<strong>di</strong>contate o al pagamento delle stesse oltre ladata <strong>di</strong> fine progetto;c) al mancato raggiungimento, nell’anno a regime, degli in<strong>di</strong>catori fisici <strong>di</strong> realizzazionesegnalati nella domanda <strong>di</strong> ammissione all’agevolazione (es. aumento dell’occupazione,aumento dei ricavi all’export);d) al mancato rispetto degli obblighi previsti nei ban<strong>di</strong> e nei regolamenti comunitari inmateria <strong>di</strong> acquisto <strong>di</strong> beni usati, <strong>di</strong> non trasferimento dell’attività svolta al <strong>di</strong> fuori dellezone <strong>di</strong> ammissibilità e <strong>di</strong> mantenimento dell’investimento per almeno cinque anni dalladata <strong>di</strong> realizzazione dello stesso;e) ad errori gestionali commessi dagli organismi interme<strong>di</strong>.In relazione alla tipologia <strong>di</strong> irregolarità <strong>di</strong> cui al pt. b) sopra richiamato, va precisato che l’AdGha pre<strong>di</strong>sposto, sia nel Complemento <strong>di</strong> Programmazione sia nei ban<strong>di</strong> che <strong>di</strong>sciplinano le variemisure/linee d’intervento rivolte alle PMI, un meccanismo particolarmente rigoroso nei confrontidei beneficiari che non rispettano la tempistica <strong>di</strong> realizzazione e <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione <strong>finale</strong> dellespese in<strong>di</strong>cata in domanda, ovvero la riduzione automatica del 20% dell’agevolazione maturata.Per via <strong>di</strong> questa norma, ogni qualvolta dal controllo risulti che il beneficiario non haeffettivamente pagato anche solo una fattura (o parte della stessa) entro la data <strong>di</strong> fine progetto,oltre a non considerare ammissibile l’intero importo della stessa fattura (con conseguenteriduzione dell’agevolazione concessa), viene decurtato l’importo dell’agevolazione concessa del20%. Ne deriva che in moltissimi casi è stata <strong>di</strong>sposta una revoca parziale, benché il progettofosse effettivamente realizzato e pagato entro la data ultima <strong>di</strong> ammissibilità del programma(30/06/2009).Anche in relazione alla tipologia <strong>di</strong> irregolarità <strong>di</strong> cui al pt. c) sopra richiamato, si ritiene doverosorichiamare quando <strong>di</strong>sposto dall’AdG sia nel Complemento <strong>di</strong> Programmazione sia nei ban<strong>di</strong> che<strong>di</strong>sciplinano le varie misure/linee d’intervento rivolte alle PMI. L’AdG, infatti, ha ideato i ban<strong>di</strong>rivolti alle PMI con modalità <strong>di</strong> accesso “a sportello”, anziché “a graduatoria”, consentendol’accesso alle agevolazioni a tutte le imprese localizzate in area ammissibile che, in fase <strong>di</strong>domanda, raggiungevano un punteggio minimo <strong>di</strong> 6 punti (se <strong>di</strong> piccola <strong>di</strong>mensione) o <strong>di</strong> 9 punti(se <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a <strong>di</strong>mensione). Il punteggio veniva attribuito sulla base delle <strong>di</strong>chiarazioni d’impegnosottoscritte da ciascuna impresa al momento della presentazione della domanda e potevanoriguardare:- l’incremento occupazionale;- l’aumento dei ricavi all’export dell’impresa;- la sostenibilità ambientale;- la qualificazione del sistema aziendale;- l’aumento dell’occupazione femminile;- la velocità <strong>di</strong> spesa.Queste <strong>di</strong>chiarazioni venivano poi verificate in occasione dei controlli in loco un anno dopol’ultimazione dell’investimento. Dai controlli effettuati è emersa l’enorme <strong>di</strong>fficoltà delle impresenel rispettare specialmente gli obiettivi <strong>di</strong> incremento occupazionale e <strong>di</strong> aumento dei ricaviall’export (anche a causa del sopraggiungere della grave crisi economica mon<strong>di</strong>ale). Il mancatoraggiungimento <strong>di</strong> uno o più in<strong>di</strong>catori comportava la per<strong>di</strong>ta del punteggio attribuito in fase <strong>di</strong>istruttoria, con conseguente riduzione del punteggio totale. Qualora il punteggio totale rimanentenon consentisse all’impresa il raggiungimento della soglia minima <strong>di</strong> ammissibilità stabilita dalbando, l’AdG procedeva alla revoca totale dell’agevolazione concessa, benché il progetto fossestato interamente realizzato e quietanzato entro la data <strong>di</strong> fine progetto in<strong>di</strong>cata dall’impresa.In merito alle due tipologie <strong>di</strong> “irregolarità” sopra descritte, va evidenziato che esse noncostituiscono una violazione <strong>di</strong> norme <strong>di</strong> regolamenti comunitari, <strong>di</strong> <strong>di</strong>sposizioni nazionali né <strong>di</strong>156


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionein<strong>di</strong>rizzi o prescrizioni della Commissione in merito all’ammissibilità della spesa. Si trattapiuttosto <strong>di</strong> un non perfetto allineamento con le <strong>di</strong>sposizioni previste dall’AdG nei ban<strong>di</strong> e nelComplemento <strong>di</strong> Programmazione. Va precisato, tra l’altro, che tali norme derivavanodall’esigenza <strong>di</strong> velocizzare la spesa e <strong>di</strong> rispettare la cosiddetta regola del DisimpegnoAutomatico.L’estrema severità dei ban<strong>di</strong>, dunque, specie per quanto riguarda le ipotesi <strong>di</strong> revoca a seguitodella presentazione della ren<strong>di</strong>contazione <strong>finale</strong> delle spese, ha portato ad avere percentuali <strong>di</strong>spesa revocata e non certificata alla Commissione piuttosto elevate rispetto all’atteso. Tutto ciòsenza peraltro <strong>di</strong>minuire l’efficacia degli interventi del Fondo Europeo <strong>di</strong> Sviluppo Regionale, inquanto gran parte dei progetti soggetti a revoca sono stati effettivamente realizzati grazieall’intervento dei fon<strong>di</strong> comunitari, sono perfettamente operativi ed hanno prodotto fatturato,valore aggiunto e occupazione, contribuendo alla crescita del sistema produttivo regionale.Per quanto riguarda, invece, le irregolarità riscontrate a seguito dei controlli in loco che sono<strong>di</strong>rettamente riconducibili alle <strong>di</strong>sposizioni comunitarie in materia <strong>di</strong> ammissibilità della spesa e <strong>di</strong>stabilità degli interventi, va precisato che queste si sono presentate in maniera del tuttospora<strong>di</strong>ca ed episo<strong>di</strong>ca. In particolare, l’AdG ha riscontrato, su un campione <strong>di</strong> 867 operazioniverificate in loco:sette casi <strong>di</strong> cessione o <strong>di</strong> trasferimento del bene oggetto dell’investimento ammesso fuoridalle aree Obiettivo 2 o Phasing Out entro cinque anni dalla data <strong>di</strong> concessionedell’agevolazione, in violazione a quanto <strong>di</strong>sposto dal Reg. (CE) n. 1260/99, art. 30, par.4;sei casi <strong>di</strong> trasferimento dell’attività produttiva o dell’intero investimento realizzato fuoridalle aree ammissibili entro cinque anni dalla data <strong>di</strong> concessione dell’agevolazione entrocinque anni dalla data <strong>di</strong> concessione, in violazione a quanto <strong>di</strong>sposto dal Reg. (CE) n.1260/99, art. 30, par. 4;ventisei casi <strong>di</strong> violazione delle norme sull’ammissibilità della spesa <strong>di</strong> cui al Regolamento(CE) n. 448/04 138 .Si riportano <strong>di</strong> seguito due tabelle riassuntive (una per l’area Obiettivo 2 e una per l’areaPhasing Out) contenenti i seguenti dati:- la spesa totale controllata (intendendo come spesa la quota <strong>di</strong> contributo concessa suciascun intervento),- il n° <strong>di</strong> operazioni sottoposte a verifica in loco,- l’ammontare <strong>di</strong> spesa risultata irregolare a seguito dei controlli in loco rispetto a quanto<strong>di</strong>sposto dalla normativa comunitaria in materia <strong>di</strong> ammissibilità della spesa e <strong>di</strong> stabilitàdegli interventi sud<strong>di</strong>viso per misura/linea d’intervento,- il n° <strong>di</strong> operazioni interessate da un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> revoca parziale o totale per ciascunamisura/linea d’intervento presente nell’universo campionario. Si precisa che un’operazione èstata revocata sia perché è stato violato quanto <strong>di</strong>sposto dal Reg. (CE) n. 1260/99 in materia<strong>di</strong> stabilità delle operazioni, sia perché sono state violate le norme sull’ammissibilità dellaspesa previste dal Reg. (CE) n. 448/04,- la percentuale <strong>di</strong> spesa irregolare per ciascuna linea d’intervento/misura, calcolata comerapporto tra la spesa risultata irregolare (rispetto alle <strong>di</strong>sposizioni comunitarie previste neiReg. (CE) n. 1260/99 e n. 448/04) e la spesa totale controllata in loco.138In particolare le violazioni hanno riguardato le Norme n. 1 (Spese effettivamente sostenute), n. 4 (Acquisto <strong>di</strong> materiale usato),n. 5 (Acquisto <strong>di</strong> terreni), n. 6 (Acquisto <strong>di</strong> beni immobili), n. 7 (IVA e altre imposte e tasse).157


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionelinea/misurazonaspesa*controllata totalen°operazionicontrollatespesa irregolare aseguito dei controlli<strong>di</strong> primo livellon° operazionicon revoca% spesairregolarelinea 1.2a ob.2 4.160.683,93 104 1.321,92 4 0,03%linea 2.1b ob.2 12.678.601,48 78 3.170,43 3 0,03%linea 2.1d ob.2 8.298.630,61 48 15.484,30 1 0,19%linea 2.2b ob.2 4.306.450,97 29 253.200,00 2 5,88%linea 2.2c ob.2 757.066,04 88 10.899,50 3 1,44%linea 2.4a ob.2 396.882,00 7 - - 0,00%linea 2.4c ob.2 1.648.655,56 91 39.242,00 5 2,38%linea 2.6a ob.2 1.180.840,30 6 - - 0,00%linea 2.6b ob.2 3.347.662,79 50 90.575,82 1 2,71%misura 3.3 ob.2 1.539.119,89 5 - - 0,00%linea 4.1b ob.2 2.595.570,20 18 126.770,90 2 4,88%linea 4.2a ob.2 4.451.181,25 46 178.776,72 5 4,02%TOTALE 45.361.345,02 570 719.441,59 26 1,59%linea/misurazonaspesa*controllata totalen°operazionicontrollatespesa irregolare aseguito dei controlli<strong>di</strong> primo livellon° operazionicon revoca% spesairregolarelinea 1.2a pho 2.087.375,34 44 3.133,63 4 0,15%linea 2.1b pho 9.700.524,50 48 - - 0,00%linea 2.1d pho 7.181.844,05 42 10.060,00 1 0,14%linea 2.2b pho 3.120.189,43 21 6.975,00 1 0,22%linea 2.2c pho 470.285,65 38 - - 0,00%linea 2.4c pho 603.912,25 28 158,50 1 0,03%linea 2.6b pho 2.524.501,59 37 32.323,98 2 1,28%misura 3.3 pho 653.231,80 3 - - -linea 4.1b pho 3.029.749,30 14 - - 0,00%linea 4.2a pho 1.975.675,58 22 154.112,00 3 7,80%TOTALE 31.347.289,49 297 206.763,11 12 0,66%Nel caso <strong>di</strong> irregolarità presunte a seguito del sopralluogo, l’Autorità <strong>di</strong> Gestione ha inviato aibeneficiari dei preavvisi <strong>di</strong> revoca delle somme indebitamente fruite, secondo la proceduraprevista all’art. 10bis della L. 241/90 e all’art. 15 della L.R. 7/05, concedendo agli stessi 15 giorni<strong>di</strong> tempo per presentare le proprie contro-deduzioni, prima <strong>di</strong> formalizzare il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>revoca.A seguito dell’esame delle contro-deduzioni presentate dalle imprese, l’AdG ha ritenutoopportuno procedere alla revoca parziale o totale (a seconda dell’irregolarità riscontrata)dell’agevolazione concessa, maggiorata degli interessi legali maturati dalla data <strong>di</strong> concessionedel beneficio a quella <strong>di</strong> revoca, con le seguenti determinazioni regionali:- n. 85 del 08/03/2007;- n. 204 del 27/06/2007, parzialmente rettificata con determinazioni n. 232 del 26/07/2007e n. 262 del 11/09/2007;- n. 110 del 14/12/2007, parzialmente rettificata con determinazioni n. 7 del 18/01/2008, n.15 del 29/01/2008 e n. 20 del 08/02/2008 ;- n. 131 del 27/05/2008;- n. 239 del 25/09/2008, parzialmente rettificata con determinazioni n. 295 del 13/11/2008,n. 360 del 02/12/2008 e n. 187 del 24/07/2009;158


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione- n. 368 del 12/12/2008;- n. 66 del 31/03/2009, parzialmente rettificata con determinazione n. 110 del 26/05/2009;- n. 94 del 23/04/2009;- n. 111 del 26/05/2009;- n. 186 del 24/07/2009, parzialmente rettificata con determinazioni n. 220 del 08/09/2009e n. 377 del 15/12/2009;- n. 251 del 05/10/2009.Si precisa che, nei casi in cui il recupero delle somme revocate non sia avvenuto nei tempistabiliti (generalmente entro 30 giorni dal ricevimento della notifica <strong>di</strong> revoca inviata con letteraRaccomandata R/R), l’AdG ha proceduto al recupero coatto me<strong>di</strong>ante iscrizione a ruolo dellepredette somme. La medesima procedura è stata utilizzata nei casi <strong>di</strong> mancato recupero per lerevoche notificate dall’organismo interme<strong>di</strong>o a seguito del controllo documentale.Tenuto conto dell’overbooking maturato nel corso dell’implementazione del programma e delconseguente overspen<strong>di</strong>ng presente sulle linee d’intervento/misure rivolte alle PMI, l’AdG haritenuto opportuno non inserire, nella certificazione <strong>finale</strong> delle spese, tutte le somme revocate aseguito dei controlli <strong>di</strong> primo livello, sia documentali, sia in loco, per le quali non è ancora statoperfezionato il recupero.A seguito dei controlli in loco, si è provveduto a segnalare alla Procura della Repubblica (c/oTribunale <strong>di</strong> Torino) e al Comando Regionale <strong>Piemonte</strong> della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza i casi <strong>di</strong> falseperizie asseverate riscontrate; è stato trasmesso, inoltre, all’Ufficio Antiriciclaggio competentel’elenco dei pagamenti in contanti <strong>di</strong> importo superiore a 12.500 € in apparente violazione dellanormativa vigente antiriciclaggio (art. 1, d.l. 143/1991 convertito in l. 197/1991), per le opportuneverifiche del caso.Si evidenzia, inoltre, che nel corso del periodo <strong>di</strong> programmazione 2000/2006, la Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong>Finanza ha provveduto a segnalare all’AdG sessanta casi <strong>di</strong> imprese beneficiarie <strong>di</strong>finanziamenti comunitari, per le quali ha accertato irregolarità gravi relative a ottantaduepratiche. L’AdG ha provveduto tempestivamente, per mezzo dell’organismo interme<strong>di</strong>oFinpiemonte S.p.a., a revocare le agevolazioni concesse alle imprese segnalate e a procedereal recupero delle suddette somme, con conseguente decertificazione delle spese ren<strong>di</strong>contatenelle precedenti domande <strong>di</strong> pagamento. Analogamente, l’AdG ha segnalato alla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong>Finanza i casi <strong>di</strong> non reperibilità delle imprese beneficiarie estratte nel campione delle operazionida verificare in loco e i casi <strong>di</strong> sospetta frode. La Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza ha effettuato i necessariaccertamenti sulle imprese segnalate e, nei casi in cui ha riscontrato delle irregolarità, ne hatrasmesso gli esiti all’AdG, affinché potessero essere adottati gli opportuni provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>revoca.L’AdG, con il supporto dell’Assistenza Tecnica e del CSI <strong>Piemonte</strong>, ha inoltre effettuato unmonitoraggio trimestrale su tutti i progetti ammessi a valere sulle linee d’intervento rivolte allePMI gestite da Finpiemonte S.p.a., allo scopo <strong>di</strong> accertare eventuali casi <strong>di</strong> fallimento,liquidazione volontaria, scioglimento, cessazione, ammissione al concordato preventivo deibeneficiari delle suddette linee d’intervento entro cinque anni dalla data <strong>di</strong> concessionedell’agevolazione, verificando dunque il rispetto dell’art. 30, par. 4b del Reg. (CE) n. 1260/99.Il controllo è stato eseguito incrociando le informazioni anagrafiche dei soggetti beneficiari delDOCUP Ob. 2 2000/2006 con quelle esistenti sulla base dati regionale delle Anagrafiche delleAttività Produttive, alimentata quoti<strong>di</strong>anamente dagli archivi ARIS <strong>di</strong> Infocamere (cfr. § 2.4).L’esito del controllo è stato perio<strong>di</strong>camente trasmesso ai funzionari regionali <strong>di</strong> competenza e159


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneall’organismo interme<strong>di</strong>o Finpiemonte S.p.a., affinché potesse procedere tempestivamente allarevoca e al recupero dei fon<strong>di</strong> indebitamente concessi, attraverso i proce<strong>di</strong>menti del caso.Nel 2009 il monitoraggio è stato effettuato nei mesi <strong>di</strong> marzo, giugno, settembre e <strong>di</strong>cembre; datale monitoraggio risulta un incremento me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> beneficiari in situazione <strong>di</strong> fallimento,liquidazione volontaria, scioglimento, cessazione o ammissione al concordato preventivo pari al+75,94% rispetto all’anno precedente, il quale aveva già fatto registrare un aumento del+46,43% rispetto al 2007.La <strong>di</strong>stribuzione per linea <strong>di</strong> intervento dei casi <strong>di</strong> sofferenza 139 registrati nelle varie annualità dalsuddetto monitoraggio è evidenziata dal seguente prospetto.TOTALEN°operazioniconcesse2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009posizionisofferenzatotaliincidenzalinea 1.2a 1.943 1 5 14 22 24 30 49 145 7,46%linea 2.1b 1.624 - 3 6 13 14 20 43 99 6,10%linea 2.1d 385 - - - 3 - 4 3 10 2,60%linea 2.2b 179 - 1 3 8 8 7 13 40 22,35%linea 2.2c 2.716 1 2 23 26 27 40 74 193 7,11%linea 2.4c 2.346 5 11 16 26 39 48 87 232 9,89%linea 2.6a 20 - - - - - - 1 1 5,00%linea 2.6b 895 - - 2 9 10 10 36 67 7,49%misura 3.3 23 - - - - - - 1 1 4,35%linea 4.1b 68 - 1 1 - 2 - - 4 5,88%linea 4.2a 577 - 1 2 14 20 28 22 87 15,08%Totale 10.776 7 24 67 121 144 187 329 879 8,16%Si ritiene doveroso precisare che gli effetti della grave crisi che ha colpito l’economia mon<strong>di</strong>alehanno fatto registrare un notevole incremento dei beneficiari risultati essere in stato <strong>di</strong>sofferenza negli ultimi trimestri del 2008 e nel corso del 2009, come si evince dal seguentegrafico.pratiche in sofferenzan° casi in sofferenza10080604020-2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009linea 1.2alinea 2.1blinea 2.1dlinea 2.2blinea 2.2clinea 2.4clinea 2.6alinea 2.6bmisura 3.3linea 4.1blinea 4.2aanno139 Per sofferenza si intendono i casi <strong>di</strong> fallimento, liquidazione volontaria, scioglimento, cessazione o ammissione al concordatopreventivo160


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneDai dati raccolti nella tabella sopra riportata emerge, ad esempio, che la linea d’intervento 4.2a“Strumenti finanziari per la creazione d’impresa” è stata particolarmente colpita, in terminipercentuali, da episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> fallimento, liquidazione volontaria, scioglimento, cessazione eammissione al concordato preventivo dei beneficiari entro cinque anni dalla data <strong>di</strong> concessionedell’agevolazione. Questo è dovuto, principalmente, al target <strong>di</strong> beneficiari a cui si riferiva,ovvero imprese <strong>di</strong> nuova costituzione, che non sono riuscite ad avviare la propria attività sia perinesperienza manageriale, sia per le <strong>di</strong>fficoltà del mercato dovute alla crisi economica mon<strong>di</strong>ale.Senza tener conto della linea richiamata, l’incidenza me<strong>di</strong>a delle posizioni <strong>di</strong> sofferenza delleoperazioni ammesse alle agevolazioni del DOCUP sarebbe pari al 7,77%.Risulta utile confrontare il dato relativo all’incidenza me<strong>di</strong>a delle posizioni in sofferenza delDOCUP, con lo stesso dato relativo al totale delle imprese registrate alle Camere <strong>di</strong> Commercio,Industria, Artigianato ed Agricoltura (CCIAA) del <strong>Piemonte</strong> negli anni dal 2003 al 2009.Di seguito si riporta un prospetto con il numero <strong>di</strong> imprese registrate in <strong>Piemonte</strong> negli anni dal2003 al 2009 compresi, il numero <strong>di</strong> imprese cessate e l’incidenza percentuale delle impresecessate sul totale. I dati sono stati raccolti sul sito Internet: http://www.infocamere.it delleCamere <strong>di</strong> Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura.AnnoImpreseRegistrateImpreseCessateIncidenza2003 455.959 27.294 5,99%2004 460.540 29.425 6,39%2005 464.917 29.218 6,28%2006 468.065 31.114 6,65%2007 468.750 34.581 7,38%2008 469.506 32.461 6,91%2009 468.406 32.339 6,90%Fonte: InfoCamere, Banca dati Movimprese,sito internet http://www.infocamere.itDal confronto si può notare che il dato relativo alle imprese beneficiarie del DOCUP è in lineacon il dato me<strong>di</strong>o delle imprese presenti sul territorio regionale, tenuto anche conto del fatto cheil dato relativo alle operazioni in sofferenza del DOCUP include le operazioni in sofferenzarelative al primo semestre del 2010, durante il quale si sono trascinati gli effetti dell’onda lungadella crisi che ha colpito l’economia piemontese.Per quanto riguarda la linea d’intervento rivolta alle PMI gestita dai Confi<strong>di</strong> 140 , l’AdG è stataaffiancata da un team <strong>di</strong> professionisti iscritti all’Or<strong>di</strong>ne dei Dottori Commercialisti <strong>di</strong> Torino-Ivrea-Pinerolo, al fine <strong>di</strong> elaborare una metodologia <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione dei costi <strong>di</strong> gestionesostenuti dai Confi<strong>di</strong> comune a tutti i gestori. Gli stessi professionisti hanno poi affiancato lestrutture regionali per effettuare le verifiche <strong>di</strong> coerenza dei ren<strong>di</strong>conti presentati con cadenzaannuale rispetto alle norme comunitarie in materia <strong>di</strong> ingegneria finanziaria e rispetto alleclausole stabilite nelle Convenzioni stipulate tra l’AdG e i vari Consorzi <strong>di</strong> Garanzia. Tale attività<strong>di</strong> controllo ha garantito un ottimo funzionamento del sistema <strong>di</strong> gestione e un coerente eadeguato livello <strong>di</strong> operatività nei confronti <strong>di</strong> ciascun progetto ammesso dai gestori.Oltre al controllo sull’operato dei Consorzi, l’AdG ha inserito, nelle varie Convenzioni stipulatecon i soggetti gestori, delle clausole relative all’attività <strong>di</strong> verifica documentale e in loco da140 Linea d’intervento 2.2a “Interventi <strong>di</strong> ingegneria finanziaria – Consorzi <strong>di</strong> Garanzia”161


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionesostenere sulle varie garanzie concesse, le quali possono appoggiarsi su investimenticofinanziati con leggi regionali oppure su investimenti interamente finanziati dalle imprese.In relazione alle garanzie che sono state concesse dai Confi<strong>di</strong> ad imprese che hanno realizzatoprogetti cofinanziati con altre misure <strong>di</strong> agevolazione regionali, i controlli in loco sono statieffettuati dalla stessa AdG, secondo le modalità previste nel “Manuale delle procedure per leverifiche in loco, 141 ” avvalendosi <strong>di</strong> un soggetto esterno, 142 Obiettivo principale dei sopralluoghi èstato la verifica del rispetto delle norme relative al cofinanziamento regionale dell’intervento. Icontrolli in loco realizzati sono stati 51 in zona Obiettivo 2 e 38 in zona Phasing Out; ifinanziamenti agevolati ricevuti dai beneficiari sottoposti a controllo in loco ammontano ad €5.825.984,38 in zona Obiettivo 2 e ad € 5.104.321,85 in zona Phasing Out. L’importo totale dellegaranzie concesse alle imprese estratte nel campione ammonta ad € 2.918.837,19 in zonaObiettivo 2 e ad € 2.512.260,93 in zona Phasing Out. A seguito dei controlli in loco, sono stateriscontrate irregolarità sui finanziamenti agevolati concessi alle piccole e me<strong>di</strong>e impresebeneficiarie per un ammontare complessivo <strong>di</strong> € 629.431,79 in zona Obiettivo 2 e <strong>di</strong> €493.258,13 in zona Phasing Out. L’AdG ha comunicato ai vari Confi<strong>di</strong> l’esito dei controllieffettuati e le eventuali riduzioni dei finanziamenti agevolati concessi ai beneficiari, affinché iConfi<strong>di</strong> potessero ridurre conseguentemente le garanzie concesse.In merito alle garanzie concesse alle imprese che non hanno beneficiato <strong>di</strong> cofinanziamentiregionali sugli investimenti realizzati, i controlli sono stati effettuati <strong>di</strong>rettamente dagli stessiConfi<strong>di</strong>. Nel caso si siano riscontrate irregolarità, i Confi<strong>di</strong>, in accordo con l’AdG, hannoprovveduto a revocare la garanzia concessa a valere sui fon<strong>di</strong> DOCUP.Per quanto riguarda la linea d’intervento 2.1a “Cofinanziamento L. 488/92”, responsabile delleattività <strong>di</strong> gestione e <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> I livello è la Direzione Generale per l’Incentivazione delleAttività Impren<strong>di</strong>toriali del Ministero dello Sviluppo Economico – MISE – (ex Direzione Generaleper lo Sviluppo delle Attività impren<strong>di</strong>toriali). Il sistema <strong>di</strong> controllo è stato strutturato (comeprevisto dalla convenzione stipulata con la <strong>Regione</strong> in data 15/04/2003) secondo le modalità giàutilizzate nell’ambito del Sistema <strong>di</strong> Gestione e Controllo del PON Sviluppo Impren<strong>di</strong>torialeLocale 2000-2006, approvato dalla Commissione Europea con nota CE n. 100.018 del 05/01/04.La Divisione V della DGIAI del MISE (ex Uff. A9 della DGSAI) cura i rapporti con i competentiUffici regionali per quanto riguarda le comunicazioni relative al monitoraggio ed alla spesa.Il sistema prevede un controllo sia documentale sia in loco su tutte le operazioni cofinanziate.Il controllo documentale è teso alla verifica del possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi per il<strong>di</strong>ritto all’agevolazione e della regolarità delle relative spese. Questo controllo viene svolto, sottola sorveglianza della Divisione VII della DGIAI.Il controllo in loco, invece, è stato effettuato con tre possibili modalità:sopralluoghi delle banche concessionarie, or<strong>di</strong>nariamente effettuati su tutte le iniziative incorso <strong>di</strong> istruttoria <strong>finale</strong> (dopo il completamento dell’investimento), e, in casi specifici,in<strong>di</strong>viduati dalla banca, anche su iniziative in corso. Le risultanze <strong>di</strong> tali sopralluoghi sonopresentate all’interno della relazione sullo stato <strong>finale</strong> del programma trasmessa dallaBanca concessionaria al Ministero o su apposite schede <strong>di</strong> verifica (per le iniziative incorso);accertamenti <strong>di</strong> spesa da parte <strong>di</strong> commissioni ministeriali su tutti i progetti aventi uninvestimento almeno pari ad euro 1.549.370,70. L’attività consiste in un accertamentofinanziario delle spese effettuate e nella verifica del rispetto delle normative <strong>di</strong> riferimento,con sopralluogo presso l’impresa. Al termine dell’attività <strong>di</strong> verifica viene redatto unapposito verbale. Con D.L. 2-7-07 n. 81, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 151 del 2141142Cfr. nota 143Cfr. nota 145162


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneluglio 2007, si è stabilito che, per i progetti sopra citati, per i quali alla data <strong>di</strong> entrata invigore della legge <strong>di</strong> conversione <strong>di</strong> tale decreto non siano stati ancora <strong>di</strong>spostiaccertamenti, l’attività <strong>di</strong> controllo può essere svolta a campione me<strong>di</strong>ante la nomina <strong>di</strong>apposite commissioni <strong>di</strong> accertamento ovvero anche me<strong>di</strong>ante l’affidamento ad enti odorganismi esterni;un’attività aggiuntiva <strong>di</strong> verifica ministeriale (e <strong>di</strong> “controllo <strong>di</strong> qualità” dell’attività svoltadalle banche convenzionate) su un campione rappresentativo <strong>di</strong> tutti i progetti che hannoottenuto un decreto <strong>di</strong> concessione <strong>di</strong> contributi, affidata a personale della DGIAI.Si riporta <strong>di</strong> seguito una tabella riassuntiva, con il n° <strong>di</strong> sopralluoghi effettuati e l’ammontare <strong>di</strong>spesa soggetto a verifica in loco sud<strong>di</strong>visi in base al soggetto (Banca concessionaria –Commissioni ministeriali – Verifiche della DGIAI) incaricato <strong>di</strong> svolgere le missioni ispettive.Sono inseriti anche i dati relativi al n° <strong>di</strong> proget ti certificati e l’ammontare complessivo <strong>di</strong> spesacertificata per la linea d’intervento 2.1a.Soggetto deputato al controllo per lalinea d'intervento 2.1aSopralluoghi BancheconcessionarieAccertamenti <strong>di</strong> spesa da parte <strong>di</strong>Commissioni ministerialiAttività aggiuntiva <strong>di</strong> verificaministerialeN° progetticontrollati in locoSpesa controllatain loco245 29.939.279,118 2.923.831,062 143.933,08N° progetticertificatiSpesa certificata178 27.506.995,37A seguito delle attività <strong>di</strong> verifica e controllo sopra descritte, il MISE ha proceduto alla revocadelle spese ritenute irregolari e conseguentemente alla non certificazione delle spese riferite a67 progetti, per un totale <strong>di</strong> spesa non ammissibile pari ad € 2.432.283,74. L’Autorità <strong>di</strong> Gestioneha ritenuto molto sod<strong>di</strong>sfacente il sistema <strong>di</strong> controllo organizzato dal soggetto gestore, che haverificato in loco il 100% dei progetti certificati.In relazione alla linea d’intervento 2.1c “Leggi integrative per gli investimenti impren<strong>di</strong>toriali”,l’attività <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> primo livello è gestita secondo quanto stabilito nell’Atto <strong>di</strong> Convenzionedel 06/07/2000 e s.m.i., stipulato tra la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> e Me<strong>di</strong>ocre<strong>di</strong>to Centrale (oraUniCre<strong>di</strong>t Me<strong>di</strong>oCre<strong>di</strong>to Centrale S.p.a.), con il quale sono <strong>di</strong>sciplinati i rapporti concessori ed inparticolare, all’art. 5, lett. c) l’attività <strong>di</strong> verifica delle operazioni ammesse al finanziamentocomunitario.Il controllo documentale della spesa dei beneficiari viene effettuato sul 100% delle operazioniammesse, mentre il controllo in loco dei progetti viene effettuato a campione, con l’obiettivo <strong>di</strong>coprire almeno il 5% delle operazioni ammesse e il 5% della spesa totale ren<strong>di</strong>contata.Complessivamente sono state sottoposte a controllo in loco 278 operazioni, <strong>di</strong> cui 128 legatealla L. 1329/65 e 148 alla L. 598/94. La spesa controllata ammonta ad € 6.210.260,59, <strong>di</strong> cui €2.709.307,23 riferiti ai progetti finanziati a valere sulla L. 1329/65 e € 3.500.953,36 riferiti aiprogetti finanziati a valere sulla L. 598/94, superando abbondantemente l’obiettivo <strong>di</strong> controllarein loco almeno il 5% della spesa totale certificata alla Commissione Europea.Si riporta <strong>di</strong> seguito una tabella riassuntiva con i dati relativi alla spesa totale certificata sullalinea d’intervento 2.1c, l’ammontare <strong>di</strong> spesa controllata in loco e il n° <strong>di</strong> operazioni sottoposte averifica.163


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionespesa certificataLINEA D'INTERVENTO 2.1Cspesacontrollatatotalen° operazionicontrollate% spesacontrollata sucertificata26.800.348,84 6.210.260,59 276 23,17%Dai controlli effettuati, è emerso che le principali tipologie <strong>di</strong> irregolarità riscontrate sono legate:- al mancato invio della documentazione contabile relativa al progetto;- alla mancanza dei requisiti oggettivi <strong>di</strong> ammissibilità del beneficiario, quali la <strong>di</strong>mensione<strong>di</strong> impresa (PMI) e l’ubicazione entro l’area Obiettivo 2 e al suo interno, entro le zone c.d.87.3.c;- al mancato rispetto degli obblighi previsti nei ban<strong>di</strong> e nei regolamenti comunitari inmateria <strong>di</strong> necessità dell’aiuto, <strong>di</strong> non trasferimento dell’attività svolta al <strong>di</strong> fuori dellezone <strong>di</strong> ammissibilità e <strong>di</strong> stabilità dell’investimento per almeno cinque anni dalla data <strong>di</strong>realizzazione dello stesso (legato nella maggior parte dei casi alla cessazione dell’attivitàproduttiva per fallimento dell’impresa);- ad errori gestionali commessi dagli organismi interme<strong>di</strong>.Nel caso <strong>di</strong> irregolarità presunte a seguito del sopralluogo, è stato avviato un proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>revoca dell’agevolazione concessa, secondo la procedura prevista all’art. 10bis della L. 241/90 eall’art. 15 della L.R. 7/05, concedendo ai beneficiari 15 giorni <strong>di</strong> tempo per presentare le propriecontro-deduzioni, prima <strong>di</strong> formalizzare il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> revoca. In 15 casi su 278 campionati,l’organismo gestore ha ritenuto opportuno procedere alla revoca parziale o totale (a secondadell’irregolarità riscontrata), richiedendo al beneficiario la restituzione delle sommeindebitamente fruite. Nel caso il beneficiario non abbia restituito le somme richieste entro letempistiche stabilite, si è provveduto ad avviare il recupero coattivo me<strong>di</strong>ante iscrizione a ruolo.Si riporta <strong>di</strong> seguito una tabella riassuntiva con la spesa totale controllata in loco sud<strong>di</strong>visa peragevolazione <strong>di</strong> riferimento (ovvero L. 1329/65 e L. 598/94), l’ammontare <strong>di</strong> spesa risultatairregolare a seguito dei controlli, il n° <strong>di</strong> operaz ioni sottoposte a verifica in loco e il n° <strong>di</strong>operazioni interessate da un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> revoca parziale o totale e la % <strong>di</strong> spesaconseguentemente irregolare a seguito dei controlli in loco.LINEA D'INTERVENTO 2.1Clegge <strong>di</strong>appoggiospesa controllatatotalen° operazionicontrollatespesa irregolarea seguito deicontrolli in locon° operazionicon revoca% spesairregolareL. 1329/65 2.709.307,23 128 37.347,78 7 1,38%L. 598/94 3.500.953,36 148 314.329,53 8 8,98%totale 6.210.260,59 276 351.677,31 15 5,66%Si ritiene opportuno precisare, in relazione alla percentuale <strong>di</strong> irregolarità relativa alle revoche <strong>di</strong>progetti aventi come legge <strong>di</strong> appoggio la L. 598/94, che questa è principalmente determinata dadue soli casi <strong>di</strong> revoca, che hanno complessivamente interessato un ammontare <strong>di</strong> spesairregolare pari ad € 282.530,71. La quota residua <strong>di</strong> spesa irregolare, a seguito dei controlli <strong>di</strong>primo livello, sulle 150 operazioni controllate aventi come legge <strong>di</strong> appoggio la L. 598/94,ammonta ad € 31.789,82, che corrisponde allo 0,90% <strong>di</strong> irregolarità e che comprende le revoche164


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione<strong>di</strong>sposte su sei operazioni in tutto. In virtù <strong>di</strong> questa considerazione, l’AdG ha ritenutosod<strong>di</strong>sfacente l’esito dei controlli <strong>di</strong> primo livello svolti dal soggetto gestore sull’intera linead’intervento e non ha richiesto ulteriori ampliamenti del campione estratto.L’AdG, d’accordo con il soggetto gestore UniCre<strong>di</strong>t Me<strong>di</strong>oCre<strong>di</strong>to Centrale S.p.a., in attesa delperfezionamento delle operazioni <strong>di</strong> recupero avviate a seguito della revoca, ha ritenutoopportuno mantenere le posizioni revocate nella certificazione <strong>finale</strong>, segnalandole tra quelle insospeso (confrontare prospetto dell’Allegato 7.4). Non appena le operazioni <strong>di</strong> recuperoverranno perfezionate, sarà cura dell’AdG darne comunicazione alla Commissione Europea e aiMinisteri competenti.Per quanto riguarda le linee <strong>di</strong> intervento a regia regionale 143 , le verifiche in loco sulle operazioniestratte sono svolte <strong>di</strong>rettamente dalle strutture interne dell’AdG 144 . L’importo totale <strong>di</strong> spesacontrollata ammonta ad € 118.546.553,15, <strong>di</strong> cui € 86.883.904,85 riferiti a progetti in areaObiettivo 2 e € 31.662.684,30 riferiti a progetti in area Phasing Out. Le operazioni sottoposte acontrollo nelle varie Sessioni sono state 131, <strong>di</strong> cui 80 in zona Obiettivo 2 e 51 in zona PhasingOut. Si precisa che è stato superato abbondantemente l’obiettivo <strong>di</strong> controllare in loco almeno il10% della spesa ren<strong>di</strong>contata alla Commissione Europea.Si riportano <strong>di</strong> seguito due tabelle riassuntive (per l’Obiettivo 2 e per il Phasing Out) con i datirelativi alla spesa totale certificata per ciascuna linea d’intervento/misura, l’ammontare <strong>di</strong> spesacontrollata in loco, il n° <strong>di</strong> operazioni sottoposte a verifica in loco e conseguentemente lapercentuale <strong>di</strong> spesa sottoposta a controllo in loco.linea/misura zona spesa certificataspesa controllatatotalen° operazionicontrollate% spesacontrollata sucertificatalinea 1.1b ob.2 23.999.298,25 2.866.349,45 16 11,94%misura 2.3 ob.2 101.679.875,05 20.224.937,15 7 19,89%linea 2.5b ob.2 30.923.105,09 5.199.171,50 6 16,81%linea 3.1a ob.2 139.749.747,69 14.651.166,17 24 10,48%linea 3.1b ob.2 13.216.805,89 2.350.081,31 6 17,78%misura 3.2 ob.2 171.826.336,56 24.766.621,50 10 14,41%misura 3.4 ob.2 56.448.770,32 4.397.607,56 3 7,79%linea 4.1a ob.2 21.164.141,39 5.224.811,33 6 24,69%linea 4.2b ob.2 13.578.938,13 7.203.158,88 2 53,05%TOTALE 572.587.018,37 86.883.904,85 80 15,17%143144Le Linee d’intervento a cui si fa riferimento sono: 1.1b, 2.3, 2.5b, 3.1a, 3.1b, 3.2, 3.4, 4.1a, 4.2bCon determinazione n. 131 del 27/06/2006 sono stati in<strong>di</strong>viduai i funzionari addetti all’<strong>esecuzione</strong> delle verifiche in loco e iresponsabili del proce<strong>di</strong>mento.165


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionelinea/misura zona spesa certificataspesa controllatatotalen° operazionicontrollate% spesacontrollata sucertificatalinea 1.1b pho 4.499.662,89 927.277,28 10 20,61%misura 2.3 pho 46.608.057,47 11.281.690,03 5 24,21%linea 2.5b pho 4.887.017,28 2.381.038,67 6 48,72%linea 3.1a pho 35.493.638,70 3.635.397,07 18 10,24%misura 3.2 pho 40.503.346,88 6.423.411,78 6 15,86%linea 4.1a pho 5.641.368,41 4.400.781,87 5 78,01%linea 4.2b pho 2.939.682,68 2.613.051,60 1 88,89%TOTALE 140.572.774,31 31.662.648,30 51 22,52%Per quanto riguarda l’esito dei controlli effettuati, la maggior parte non ha evidenziato irregolaritàrilevanti mentre un<strong>di</strong>ci hanno comportato l’assunzione <strong>di</strong> un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> revoca parziale ototale dell’agevolazione concessa, per un importo totale <strong>di</strong> spesa non ammissibile pari ad €3.377.615,75. Si precisa che tutte le somme ritenute irregolari a seguito dei controlli in loco nonsono state inserite nella certificazione <strong>finale</strong> delle spese. Complessivamente, la spesa ritenutairregolare a seguito dei controlli in loco è inferiore al 3% <strong>di</strong> quella sottoposta a controllo.Le principali irregolarità riscontrate riguardano il mancato rispetto della normativa vigente inmateria <strong>di</strong> appalti pubblici; in particolare, sono state considerate non ammissibili le spese riferiteagli incarichi <strong>di</strong> progettazione e alle forniture affidati <strong>di</strong>rettamente dai beneficiari senzal’espletamento <strong>di</strong> alcuna gara d’appalto. Un’altra tipologia <strong>di</strong> irregolarità riscontrata legata allanormativa vigente in materia <strong>di</strong> appalti pubblici riguarda il mancato rispetto del termine minimo <strong>di</strong>pubblicazione del bando <strong>di</strong> gara <strong>di</strong> 26 giorni per la presentazione delle offerte in merito alle gared’appalto per i lavori.Si riportano <strong>di</strong> seguito due tabelle riassuntive (per l’Obiettivo 2 e per il Phasing Out) con la spesatotale controllata, l’ammontare <strong>di</strong> spesa risultata irregolare a seguito dei controlli in locosud<strong>di</strong>viso per misura/linea d’intervento, il n° <strong>di</strong> o perazioni sottoposte a verifica in loco, il n° <strong>di</strong>operazioni interessate da un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> revoca parziale o totale per ciascuna misura/linead’intervento presente nell’universo campionario e conseguentemente la percentuale <strong>di</strong> spesairregolare a seguito dei controlli, calcolata come rapporto tra la spesa ritenuta irregolare aseguito dei controlli a campione e quella totale estratta nelle varie Sessioni <strong>di</strong> Verifica in loco.linea/misurazonaspesa controllatatotalen° operazionicontrollatespesa irregolare aseguito dei controlli<strong>di</strong> primo livellon° operazionicon revoca% spesairregolarelinea 1.1b ob.2 2.866.349,45 16 - 0 0,00%misura 2.3 ob.2 20.224.937,15 7 202.431,14 1 1,00%linea 2.5b ob.2 5.199.171,50 6 - 0 0,00%linea 3.1a ob.2 14.651.166,17 24 682.009,82 3 4,65%linea 3.1b ob.2 2.350.081,31 6 - 0 0,00%misura 3.2 ob.2 24.766.621,50 10 260.496,88 2 1,05%misura 3.4 ob.2 4.397.607,56 3 78.559,00 1 1,79%linea 4.1a ob.2 5.224.811,33 6 - 0 0,00%linea 4.2b ob.2 7.203.158,88 2 546.105,55 2 7,58%TOTALE 86.883.904,85 80 1.769.602,39 9 2,04%166


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionelinea/misurazonaspesa controllatatotalen° operazionicontrollatespesa irregolare aseguito dei controlli<strong>di</strong> primo livellon° operazionicon revoca% spesairregolarelinea 1.1b pho 913.200,00 10 - 0 0,00%misura 2.3 pho 11.281.690,03 5 959.603,12 2 8,51%linea 2.5b pho 2.381.038,67 6 - 0 0,00%linea 3.1a pho 3.635.397,07 18 648.410,24 1 17,84%misura 3.2 pho 6.423.411,78 6 - 0 0,00%linea 4.1a pho 4.400.781,87 5 - 0 0,00%linea 4.2b pho 2.613.051,60 1 - 0 0,00%TOTALE 31.648.571,02 51 1.608.013,36 3 5,08%Si ritiene opportuno precisare che, per quanto riguarda la linea d’intervento 4.2b “Realizzazione<strong>di</strong> infrastrutture territoriali per lo sviluppo impren<strong>di</strong>toriale”, zona obiettivo 2, il controllo in locodell’AdG ha riguardato due incubatori d’impresa su tre che sono stati complessivamentefinanziati nell’ambito della medesima linea d’intervento. Il terzo incubatore non è stato controllatoin loco dalle strutture regionali dell’AdG poiché è stato verificato dal controllo <strong>di</strong> II livello, il qualenon ha riscontrato alcuna irregolarità. Si può dunque affermare che l’intera linea d’intervento siastata controllata sia a livello documentale, sia in loco e che pertanto la spesa totale certificata, alnetto <strong>di</strong> quella ritenuta irregolare (pari ad € 546.105,55), che è stata esclusa dalla certificazione<strong>finale</strong> <strong>di</strong> spesa, sia perfettamente coerente con le <strong>di</strong>sposizioni comunitarie e nazionali.In relazione alla misura 2.3 “Completamento e sviluppo <strong>di</strong> strutture inse<strong>di</strong>ative per il sistemaeconomico”, si ritiene opportuno considerare anche gli esiti dei controlli <strong>di</strong> II livello, che hannoriguardato ulteriori 5 progetti, <strong>di</strong> cui 3 in zona Ob.2 e 2 in zona phasing out, per una spesacomplessiva controllata <strong>di</strong> € 16.823.864,25 e che non hanno riscontrato alcuna irregolarità. Laspesa complessiva controllata, dunque, ammonta ad € 48.330.491,43 (che corrisponde al 33%della spesa certificata sulla misura in questione), <strong>di</strong> cui € 28.454.900,45 in zona Ob.2 ed €19.875.590,98 in zona phasing out, con una percentuale <strong>di</strong> irregolarità del 0,71% in zona Ob.2 edel 4,83% in zona Phasing out.Per quanto riguarda l’elevata percentuale <strong>di</strong> irregolarità riscontrata sulla linea d’intervento 3.1a“Progetti <strong>di</strong> sviluppo socio-economico <strong>di</strong> area”, zona phasing out, va precisato che questa èdeterminata da un solo caso <strong>di</strong> irregolarità riscontrato su <strong>di</strong>ciotto controlli in loco effettuati. Aseguito <strong>di</strong> tale controllo, l’AdG ha ritenuto opportuno non inserire nella certificazione <strong>finale</strong> ilprogetto campionato, poiché non perfettamente coerente rispetto a quanto <strong>di</strong>sposto dallanormativa comunitaria in materia <strong>di</strong> appalti. L’intera spesa, pertanto è stata esclusa dallacertificazione <strong>finale</strong>.CONTROLLI DI II LIVELLO 145Come già in<strong>di</strong>cato nei vari Rapporti Annuali <strong>di</strong> Esecuzione, la Giunta Regionale ha attribuito lacompetenza del controllo <strong>di</strong> secondo livello 146 alla Struttura Organizzativa Speciale Controllo <strong>di</strong>Gestione.Tale Struttura è in<strong>di</strong>pendente dalle Autorità <strong>di</strong> Gestione e <strong>di</strong> Pagamento ed è coa<strong>di</strong>uvata,nell’attività <strong>di</strong> verifica, da un soggetto esterno – Società Reconta Ernst & Young - in<strong>di</strong>viduatotramite bando <strong>di</strong> evidenza pubblica – contratto rep. 8655 in data 28/11/03.145146Contributo <strong>di</strong>retto della struttura regionale “controllo <strong>di</strong> gestione”.Riguardante le operazioni da porre in essere in applicazione del capo IV, artt. 10, 11, 12, 13 e 14 – controlli perio<strong>di</strong>ci concadenza annuale sulle forme d'intervento riguardanti un campione rappresentativo <strong>di</strong> operazioni corrispondenti ad almeno il 5%della spesa totale ammissibile – e del capo V, artt. 15, 16, 17 – attività <strong>di</strong> rilascio degli attestati.167


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneObiettivo principale dell’Autorità <strong>di</strong> Controllo è stato quello <strong>di</strong> verificare il corretto funzionamentodel sistema <strong>di</strong> gestione del programma; per raggiungere tale scopo, è stato fissato comeobiettivo minimo <strong>di</strong> campionamento il 5% della spesa totale ren<strong>di</strong>contata.Per garantire un costante controllo della spesa certificata e del sistema <strong>di</strong> gestione, la StrutturaSpeciale Controllo <strong>di</strong> gestione ha proceduto a programmare i propri controlli estraendo iseguenti campioni:- determina del Direttore della Struttura Speciale Controllo <strong>di</strong> Gestione n. 30 del 11/07/03;successivamente ampliato con determina n. 31 del 30/09/03;- determina del Direttore della Struttura Speciale Controllo <strong>di</strong> Gestione n. 10 del 27/10/04;- determina del Direttore della Struttura Speciale Controllo <strong>di</strong> Gestione n. 13 del 28/12/04;- determina del Direttore della Struttura Speciale Controllo <strong>di</strong> Gestione n. 7 del 09/06/08.Si riporta <strong>di</strong> seguito una tabella riepilogativa, contenente i dati relativi alla spesa certificata totalesull’intero programma, l’ammontare <strong>di</strong> spesa sottoposta ad un controllo <strong>di</strong> II livello (sia da partedella Struttura Speciale Controllo <strong>di</strong> gestione, sia da parte del MISE) e la conseguentepercentuale <strong>di</strong> spesa controllata.Spesa certificata Spesa controllata II livello % Spesa controllata1.371.002.774,01 207.980.952,74 15,17%Si può osservare come l’obiettivo minimo <strong>di</strong> campionamento (fissato al 5% della spesa totalecertificata) sia stato ampiamente superato, arrivando a controllare oltre il 15% della spesa totalecertificata a fine programma.La strategia <strong>di</strong> campionamento si è basata sulla selezione <strong>di</strong> pratiche relative a misure nonprecedentemente oggetto <strong>di</strong> analisi da parte <strong>di</strong> E&Y. Ciò significa quin<strong>di</strong> che, per le misure giàoggetto <strong>di</strong> un primo campione, si è provveduto a verificare lo stato <strong>di</strong> avanzamento <strong>di</strong> spesapubblica dei progetti campionati, mentre per le misure non precedentemente analizzate si èprovveduto ad estrarre il campione.Per quanto riguarda la linea d’intervento 2.1a, come previsto dalla convenzione tra il MAP (oraMISE) e la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> stipulata in data 15/04/2003, il MAP DGCII (ora MISE DGIAI) èresponsabile della gestione delle operazioni ammesse a valere su tale linea, nel senso che almedesimo spetta anche il compito <strong>di</strong> adottare tutti gli atti necessari alla gestione <strong>di</strong> ciascunintervento, dalla concessione delle agevolazioni, alla erogazione delle quote <strong>di</strong> contributo, aicontrolli e alle ispezioni sulle iniziative ammesse, alle eventuali revoche e ogni altro atto,secondo quanto previsto dalle <strong>di</strong>sposizioni attuative della L. 488/1992. In tale sistemaorganizzativo, l’Organismo <strong>di</strong> controllo è identificato nella Direzione Generale per lo SviluppoProduttivo e la Competitività – DGSPC (ora Direzione Generale per la Politica e la Competitività– DGPIC).La Direzione Generale per lo Sviluppo Produttivo e la Competitività – DGSPC (ora DGPIC) hacomunicato che l’Ufficio A7 (ora Ufficio VI) - Servizi Ispettivi della Direzione GeneraleCoor<strong>di</strong>namento degli Incentivi alle Imprese – DGCII (ora Direzione Generale per l’incentivazionedelle Attività Impren<strong>di</strong>toriali – DGIAI) - ha svolto la seguente attività <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> II livello sulleiniziative avviate (attività già computata nella precedente tabella).168


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneSpesa certificata -linea 2.1aSpesa controllata IIlivello% spesa controllata27.506.995,37 3.593.775,26 13,06%Le procedure <strong>di</strong> verifica prevedono, dopo l’effettuazione dei controlli sia amministrativi (verifica <strong>di</strong>congruità della documentazione) sia “sul campo” (con sopralluoghi presso i beneficiari finali odestinatari finali dei contributi), le seguenti fasi:- emissione <strong>di</strong> rapporti trimestrali, fatti propri dall’autorità <strong>di</strong> au<strong>di</strong>t sulla base del rapportodel revisore esterno, mandato alle autorità responsabili (Autorità <strong>di</strong> Gestione, Autorità <strong>di</strong>Pagamento) con richiesta <strong>di</strong> risposta, alle osservazioni ed alle raccomandazionisollevate, entro 60 gg. dalla ricezione;- incontro con l’Autorità <strong>di</strong> Gestione ed altre funzioni interessate dal rapporto al fine <strong>di</strong>esaminare, in contrad<strong>di</strong>ttorio con gli au<strong>di</strong>tor, le osservazioni e <strong>di</strong> programmare tutte leimplementazioni necessarie per migliorare le procedure ed i comportamenti oggetto <strong>di</strong>rilievo;- verifica delle implementazioni a seguito degli incontri precedenti ed emissione dellarelazione conclusiva sulla base delle risultanze ottenute entro 60 gg.Nel corso dell’anno 2009 è stato emesso un rapporto (Prot. n. 3/SB0200/6.3.2.2/02-1 del12/01/2009) in cui vengono riprese le principali criticità emerse nel corso dell’interaprogrammazione, riferite ad episo<strong>di</strong>ci casi <strong>di</strong> irregolarità riscontrate, che riguardano:- il mancato rispetto delle <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> pubblicità nei ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> gara – Leggesugli appalti pubblici dell’11/02/1994, n. 109 “c.d. Merloni” e sue mo<strong>di</strong>fiche;- alcuni progetti aventi un doppio beneficiario (oltre al beneficiario <strong>finale</strong>, in questi progettiè presente un altro soggetto che agiva da co-beneficiario <strong>finale</strong>);- il mancato rispetto delle tempistiche <strong>di</strong> realizzazione e <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contazione delle spesestabiliti nei ban<strong>di</strong>, ovvero l’inserimento nella ren<strong>di</strong>contazione <strong>finale</strong> delle spese <strong>di</strong> alcunevoci non ammissibili ai sensi dei ban<strong>di</strong>, nei progetti rivolti alle PMI;- il mancato rispetto degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> incremento occupazionale, <strong>di</strong> miglioramentoambientale, <strong>di</strong> internazionalizzazione o <strong>di</strong> qualificazione dell’impresa, <strong>di</strong>chiarati daibeneficiari al momento della presentazione della domanda e da raggiungersi un annodopo la conclusione dell’investimento cofinanziato con il DOCUP.Per queste problematiche ed altre, sono state acquisite deduzioni e motivazioni da partedell’Autorità <strong>di</strong> Gestione, che ha sempre collaborato con gli au<strong>di</strong>tors <strong>di</strong> II livello, al fine <strong>di</strong>accertare eventuali casi <strong>di</strong> irregolarità presenti sul DOCUP. Si precisa che l’AdG hapuntualmente adottato gli opportuni provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> revoca laddove ritenuti necessari a seguitodel controllo <strong>di</strong> II livello e che il sistema <strong>di</strong> gestione è sempre stato adeguato in osservanza aquanto suggerito dal controllo <strong>di</strong> II livello.Per un esame più approfon<strong>di</strong>to degli esiti dei controlli effettuati, si rimanda alla Dichiarazione <strong>di</strong>Chiusura dell’autorità <strong>di</strong> Au<strong>di</strong>t e alla Relazione allegata.AUDIT EFFETTUATI DALLE AMMINISTRAZIONI NAZIONALI E COMUNITARIECorte dei Conti Europea – DAS 2003 – Au<strong>di</strong>t relativo al pagamento interme<strong>di</strong>o eseguito sullabase <strong>di</strong> spesa del 21/10/2003 – marzo 2004La Corte dei conti europea, a marzo del 2004, ha effettuato un controllo sulla domanda <strong>di</strong>pagamento interme<strong>di</strong>o presentata dall’AdG alla Commissione Europea, eseguita sulla base della169


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionecertificazione <strong>di</strong> spesa presentata il 21/10/2003, e sull’applicazione del reg. (CE) n. 438/2001,relativamente ai sistemi <strong>di</strong> gestione e controllo attivati dall’AdG.L’au<strong>di</strong>t è consistito in due missioni in loco, svolte nelle settimane 1-5/03/2004 e 15-19/03/2009;la Corte dei Conti ha verificato a campione alcuni progetti 147 inseriti nella certificazione <strong>di</strong> spesapresentata dall’AdG (l’atto <strong>di</strong> can<strong>di</strong>datura dei progetti, la valutazione per l’ammissione, idocumenti relativi alla concessione del contributo e quelli relativi alla spesa sostenuta dalbeneficiario) e le procedure operative seguite dall’Autorità <strong>di</strong> Gestione, dall’Autorità <strong>di</strong>Pagamento e dall’Autorità <strong>di</strong> Controllo.L’esito delle operazioni è risultato sostanzialmente positivo, pur essendo stati mossi alcuni rilievi.Le puntuali contro-deduzioni avanzate dall’AdG sono state accettate dalla Commissione tranneche per un progetto (n. 1 della linea d’intervento 2.5a “Backoffice”) per il quale è stata richiestauna rettifica finanziaria pari all’importo <strong>di</strong> compartecipazione della Commissione Europea 148 . Concomunicazione del 06/09/2010 la Commissione Europea ha <strong>di</strong>chiarato chiuso l’Au<strong>di</strong>t inquestione, accettando le correzioni finanziarie apportate dall’AdG.Monitoraggio delle misure <strong>di</strong> esenzione per categoria - XS 63/2001 (linea 2.1b) - DGConcorrenza – <strong>di</strong>cembre 2006La Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea, come previsto dal Piano <strong>di</strong>Azione nel settore degli Aiuti <strong>di</strong> Stato §54, ha realizzato un monitoraggio ex post sulla linea <strong>di</strong>intervento 2.1b – Finanziamenti per gli investimenti delle imprese. Il controllo, avviato con letteradel 4 agosto 2006, è stato organizzato in due fasi. Nella prima si è verificata la conformità delregime <strong>di</strong> aiuto con il Regolamento (CE) n. 70/2001 relativo all’applicazione degli artt. 87 e 88del Trattato CE. La seconda fase ha invece previsto la verifica su cinque aiuti in<strong>di</strong>viduali presi acampione sulla linea in oggetto tra quelli che hanno ricevuto una sovvenzione al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong>200.000 €. L’accertamento è stato fatto sulla conformità ai regolamenti <strong>di</strong> esenzione percategoria. Non avendo la DG Concorrenza avanzato alcun rilievo, si desume che non sianostate riscontrate irregolarità.DG Regio – Au<strong>di</strong>t sull'organismo <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> II livello - settembre 2007La Commissione Europea – Direzione Generale Politica regionale ha avviato in data 18/06/2007un au<strong>di</strong>t avente per oggetto sia i lavori effettuati dall’organismo responsabile dei controlli <strong>di</strong> IIlivello <strong>di</strong> cui all’artt. 10 e 15 del regolamento 438/2001 sia l’attuazione della misura 2.1c“Sostegno agli investimenti delle imprese – Leggi integrative per gli investimenti impren<strong>di</strong>toriali”gestita da Me<strong>di</strong>ocre<strong>di</strong>to Centrale. Tale verifica ha previsto una missione in loco avvenuta nellasettimana 17-21/07/2007.Per quanto riguarda la verifica sull’operato della Struttura Speciale Controllo <strong>di</strong> Gestione (AdC) edella società incaricata dei controlli Reconta/Ernst & Young, l’au<strong>di</strong>t è stato finalizzato a verificareche il sistema e le procedure stabilite per la preparazione della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> chiusura fosseroconformi ai requisiti stabiliti dal regolamento (CE) n. 438/2001. Relativamente alla linead’intervento 2.1c, invece, l’au<strong>di</strong>t ha preso in esame l’applicazione delle leggi n. 1329/65 e n.598/94, confermando che il rischio <strong>di</strong> aiuto fraudolento era limitato. E’ stato invece richiesto dagliau<strong>di</strong>tors che il soggetto gestore della linea <strong>di</strong> intervento, a fronte <strong>di</strong> una percentuale <strong>di</strong>147148I progetti estratti a campione erano nove, appartenenti alle linee d’intervento 1.2a, 2.1b, 2.1c, 2.2a, 2.5a, 3.1aIl dato storicamente contestato ammontava a € 1.512.819,94 <strong>di</strong> cui la metà a carico FESR (€ 756.309,97); in occasionedell’au<strong>di</strong>zione del 04 giugno ’10, l’AdG ha <strong>di</strong>chiarato che la spesa relativa al progetto oggetto <strong>di</strong> contestazione era nel frattempocresciuta, superando € 10 milioni, <strong>di</strong> cui la metà a carico del FESR (€ 5 milioni). Nella certificazione <strong>di</strong> marzo 2008, l’ultimapresentata dall’AdG prima <strong>di</strong> quella <strong>finale</strong> presentata a conclusione del programma, il progetto 1 era stato certificato per unimporto pari ad € 9.184.103,56 (<strong>di</strong> cui metà a carico FESR, € 4.592.051,78). Il progetto in questione è stato escluso dallacertificazione <strong>finale</strong> delle spese, come riscontrabile dalla tabella dell’allegato 2 del <strong>Rapporto</strong> Finale e dalla tabella 3.4 “Spesedecertificate”.170


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneirregolarità superiore alla soglia <strong>di</strong> rilevanza (2%), aumentasse significativamente il numero <strong>di</strong>controlli in loco, portandoli ad un minimo del 10%.Le constatazioni avanzate dagli au<strong>di</strong>tors in relazione all’operato dell’Autorità <strong>di</strong> Controllo sonostate tutte risolte nel corso del 2008; per quanto riguarda la linea d’intervento 2.1c, l’au<strong>di</strong>t si èconcluso con l’impegno dell’AdG (rif. lettera del 09/12/2009, prot. 13214/DB1600) <strong>di</strong> escluderedalla certificazione le somme relative ai ratei non maturati dei progetti della linea d’intervento2.1c (rif. contestazione n. 13) e <strong>di</strong> aumentare la percentuale <strong>di</strong> controlli <strong>di</strong> primo livello in locoalmeno fino al 10% (rif. contestazione n. 14). A <strong>di</strong>cembre 2009 l’AdG aveva quantificato l’importorelativo ai ratei non maturati ed erroneamente <strong>di</strong>chiarati in occasione dell’ultima certificazionepresentata, relativa alla situazione finanziaria maturata al 31/03/2008: l’ammontare <strong>di</strong> spesa nonammissibile era pari ad € 2.560.034,39, <strong>di</strong> cui la metà a carico del FESR (€ 1.280.017,20). Lostesso calcolo è stato effettuato considerando come data ultima <strong>di</strong> ammissibilità della spesa il30/06/2009: la spesa ammissibile e certificabile è stata ridotta <strong>di</strong> € 1.083.847,09 (<strong>di</strong> cui la metà acarico del FESR – € 541.923,54). L’importo in riduzione è ovviamente più basso <strong>di</strong> quello<strong>di</strong>chiarato dall’AdG a <strong>di</strong>cembre 2009, poiché in quella occasione era stata considerata comedata ultima <strong>di</strong> ammissibilità della spesa il 31/03/2008 (data a cui erano riferiti i dati finanziarirelativi alla certificazione della spesa presentata dall’AdG per ottenere l’ultimo anticipo da partedella CE), mentre in questa occasione è stata considerata la data del 30/06/2009, ovvero la dataultima <strong>di</strong> ammissibilità della spesa per il programma.I progetti soggetti alla riduzione <strong>di</strong> cui alla constatazione n. 13 della DG Regio sono stati inseritinella tabella 3.4 del presente <strong>Rapporto</strong>: per tutti i progetti la decertificazione è parziale, con lasola eccezione <strong>di</strong> due interventi per i quali i ratei ammissibili erano così modesti da indurre allaloro decertificazione totale (progetti 345455 e 345510 che sono stati evidenziati con notaspecifica). Le somme non inserite nella certificazione <strong>finale</strong> perché relative ai ratei maturati dopoil 30/06/2009 sono state completamente caricate su capitoli <strong>di</strong> bilancio esclusivamente regionali.Per quanto riguarda l’aspetto dei controlli <strong>di</strong> primo livello, a <strong>di</strong>cembre 2009 l’AdG aveva fornitoalla Commissione l’esito dei controlli in loco effettuati da MCC (che aveva raggiunto unapercentuale <strong>di</strong> spesa controllata in loco superiore al 10%): su 84 operazioni controllate, settepresentavano irregolarità gravi, tali da comportare la revoca dell’agevolazione concessa. Laspesa complessivamente ritenuta non ammissibile ammontava ad € 37.347,78, <strong>di</strong> cui la metà acarico del FESR (€ 18.673,89). Dei sette progetti irregolari, uno 149 era stato decertificato (IItrimestre 2006 – 10^ domanda <strong>di</strong> pagamento presentata alla Commissione Europea), per unammontare pari ad € 2.019,38 (<strong>di</strong> cui la metà a carico del FESR – € 1.009,69). Gli altri sei 150sono stati esclusi dalla certificazione <strong>finale</strong> delle spese, per una spesa complessiva pari ad €35.328,40 (<strong>di</strong> cui la metà a carico del FESR - € 17.664,20) ed inseriti nella tab. 3.4 (progettidecertificati).Con comunicazione del 17/03/2010 la Commissione Europea ha <strong>di</strong>chiarato chiuso l’Au<strong>di</strong>t inquestione, accettando le correzioni finanziarie proposte dall’AdG.Au<strong>di</strong>t sull’efficacia dei progetti turistici co-finanziati dal FESR – Corte dei conti europea –settembre 2009La Corte dei conti europea, a settembre 2009, ha sottoposto ad au<strong>di</strong>t un campione <strong>di</strong> 7 progettiaventi finalità in campo turistico.L’au<strong>di</strong>t è stato avviato con l’acquisizione, da parte della Corte dei Conti europea, della lista deiprogetti registrati sul sistema nazionale <strong>di</strong> monitoraggio MONITWEB con co<strong>di</strong>ce 1.7.1, ovveroinvestimenti materiali (centri <strong>di</strong> informazione, strutture per l'alloggio e la ristorazione, impianti).149150Si tratta del progetto 319029 <strong>di</strong> Prato Clau<strong>di</strong>o d.i.Si tratta in particolare dei progetti 313385 e 320893 <strong>di</strong> Frassa Michele, 328847 e 300457 <strong>di</strong> Cooperativa In<strong>di</strong>ritto S.c.r.l., 297505<strong>di</strong> Tekno Tre Torino S.r.l. e 325919 <strong>di</strong> Co.Gen. S.a.s.171


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneL’indagine è stata effettuata sottoponendo <strong>di</strong>rettamente ai beneficiari dei suddetti progetti unquestionario, mentre l’AdG ha fornito agli ispettori la documentazione relativa ai progetti estratti(domanda <strong>di</strong> finanziamento del progetto, determina <strong>di</strong> ammissione a finanziamento e relazione<strong>finale</strong> <strong>di</strong> valutazione). Nel mese <strong>di</strong> novembre 2009 la Corte ha effettuato un primo controlloverificando che le riposte date dai beneficiari fossero coerenti con quanto previsto dai documentiufficiali; l’atten<strong>di</strong>bilità delle risposte è stata altresì verificata dall’AdG che ha validato tutti iquestionari e li ha infine trasmessi con eventuali integrazioni e parziali mo<strong>di</strong>fiche alla Corte deiconti europea.5.1.3 Modalità <strong>di</strong> raccolta dei datiPer tutto il corso della programmazione il sistema informativo complessivo ha <strong>di</strong>mostrato lacapacità <strong>di</strong> fornire puntualmente dati corretti, risultando pertanto funzionale ai processi <strong>di</strong>governo del Programma. La particolare attenzione data al sistema <strong>di</strong> monitoraggio ha consentitola costante e puntuale certificazione trimestrale dei dati <strong>di</strong> spesa e le susseguenti comunicazionitanto al Ministero dello Sviluppo Economico quanto al Ministero dell’Economia e Finanze e daquest’ultimo alla Commissione europea.Il sistema <strong>di</strong> monitoraggio utilizzato è quello nazionale (MONITWEB) nel cui ambito confluisconoi dati raccolti attraverso la postazione istituita presso la Direzione Attività Produttive:- i dati relativi alle misure a “Titolarità regionale” (1.1a - 1.2b - 2.2a - 5.1a) vengono caricati<strong>di</strong>rettamente su MONITWEB da tale postazione;- i dati relativi alla linea <strong>di</strong> intervento 2.5a vengono inputati <strong>di</strong>rettamente dal responsabile<strong>di</strong> tale linea;- i dati relativi ai “regimi <strong>di</strong> aiuto” vengono forniti alla postazione dell’AdG <strong>di</strong>rettamentedagli organismi interme<strong>di</strong> per le <strong>di</strong>verse misure <strong>di</strong> competenza; 151- per le misure 1.1b, 2.3, 2.5b, 3.1, 3.2, 4.1a e 4.2b, le informazioni sono raccolte in unapiattaforma informatica regionale, attraverso un sistema <strong>di</strong> comunicazione telematica,che consente ai beneficiari finali <strong>di</strong> trasferire rapidamente al server centrale i datifinanziari, procedurali e fisici a livello <strong>di</strong> singolo progetto. I dati raccolti vengono forniti aMONITWEB attraverso un protocollo <strong>di</strong> colloquio.L’elaborazione automatica dei dati raccolti ed il relativo reporting da parte dell’AdG sono statigestiti grazie ad un datawarehouse. Questa piattaforma informatica è stata articolata in modo darilevare le principali informazioni, statistiche e non, attraverso un sistema <strong>di</strong> comunicazionetelematica, che ha consentito ai beneficiari finali <strong>di</strong> trasferire rapidamente, essendo il sistemaaccessibile via internet da qualsiasi postazione utente, al server centrale i dati raccolti presso isoggetti attuatori. Il sistema consente l’informatizzazione <strong>di</strong> tutte le fasi amministrative dellagestione delle pratiche:- dalla compilazione telematica delle domande (per le imprese e per gli enti pubblici) allagestione dei trasferimenti <strong>di</strong> queste all’ente gestore esterno alla PA (in particolare per ledomande delle imprese la cui gestione è affidata ad Organismo Interme<strong>di</strong>o);- la gestione <strong>di</strong> tutte le fasi procedurali delle pratiche a regia regionale, nonché <strong>di</strong> tutti gli attiamministrativi e finanziari (interfacciandosi <strong>di</strong>rettamente con il bilancio regionale);- la gestione contemporanea della pratica a più attori aventi funzionalità e visibilitàpersonalizzate in base alle proprie competenze (ad esempio il comune può verificare a chepunto è l’istruttore con la validazione della pratica e viceversa);- la gestione amministrativa dell’avanzamento della spesa.151Tali soggetti sono in possesso <strong>di</strong> un proprio sistema informatizzato <strong>di</strong> raccolta dati che vengono successivamente “scaricati” nelsistema centrale attraverso un apposito protocollo <strong>di</strong> colloquio.172


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneIl sistema informativo fornisce inoltre funzionalità a supporto della fase <strong>di</strong> controllo chepermettono <strong>di</strong> integrare le informazioni anagrafiche dei soggetti beneficiari del DOCUP conquelle esistenti sulla base dati regionale delle Anagrafiche delle Attività Produttive alimentataquoti<strong>di</strong>anamente dagli archivi ARIS <strong>di</strong> Infocamere.5.2 RICORSO ALL’ASSISTENZA TECNICALa struttura regionale preposta all’attuazione del Programma si è avvalsa, lungo l’intero arco <strong>di</strong>realizzazione, del supporto e servizio <strong>di</strong> strutture esterne a valere sulla misura <strong>di</strong> AssistenzaTecnica. Questi interventi, propedeutici alla realizzazione del Programma, hanno riguardato le<strong>di</strong>verse tipologie ammesse e più precisamente:- attività preparatorie;- attività <strong>di</strong> sorveglianza;- attività <strong>di</strong> valutazione;- attività <strong>di</strong> controlloe sono riepilogati nel seguente prospetto. 152Le attività realizzate riguardano tanto il punto 2 della norma 11 del Reg. (CE) n. 448/2004 153(preparazione, selezione, valutazione e sorveglianza dell’intervento e delle operazioni), quanto ilpunto 3 (attività <strong>di</strong>verse relative ad azioni <strong>di</strong> informazione e <strong>di</strong> informatizzazione).Prospetto riepilogativo Ricorso all'Assistenza TecnicaProgr.SoggettoattuatoreDescrizione Pagamenti (a) intervento(Reg. 438/01)Aree <strong>di</strong>Punto 2 norma 11 del Regolamento 1685/20001 Cogea Affidamento controlli i livello 364.980,00 4112 Consulente Collaborazione autorità <strong>di</strong> pagamento 78.523,99 4113 Vari Comitati <strong>di</strong> Sorveglianza 25.953,76 4114 Consulente Consulenze attuazione cdp 220.143,85 4115 Consulente Consulenza CSI 1.800,00 4116 Consulente Consulenza DOCUP - POR ob. 3 171606,82 4117 Consulente Consulenza in materia ambientale 270.426,96 4118 Consulente Consulenze legali 214.109,99 4119 Commercialisti (vari) Consulenza Regimi <strong>di</strong> Aiuto 183.661,31 41110 Consulente Consulenze art. 29.4 reg 1260/99 194.703,60 41111 Consulente DIADI 7.512,75 41112 Consulente Gestione 3.1a 30.600,00 41113 Banche Gestione misure a bando 357.174,35 41114 Vari Oneri accessori 2.1a 150.000,00 41115 IPI Attività ren<strong>di</strong>contazione 1.1b 230.011,15 41116 MCC Attività ren<strong>di</strong>contazione 2.1a 738.687,07 41117 Consulente Attività ren<strong>di</strong>contazione 2.1c 35.755,20 41118 A.T.I. SIM/ESA Attività ren<strong>di</strong>contazione 2.2a 1.322.374,38 41119 VIATEC Srl Servizio Assistenza Tecnica DOCUP 2000/2006 25.300,00 411Subtotale punto 2 4.623.325,18Punto 3 norma 11 del Regolamento 1685/2000152153Gli incarichi multipli afferenti ad una stessa attività o medesima prestazione <strong>di</strong> servizi sono cumulati (alcuni impegni sonopertanto incrementati rispetto alla situazione del precedente RAE per il 2007).Gli impegni assunti nell’ambito delle attività <strong>di</strong> cui al punto 2 della norma sono inferiori ai massimali fissati dal comma 2.4 dellastessa norma 11 del Regolamento Comunitario vigente (448/2004 del 10/05/2004).173


(a)Progr.SoggettoattuatoreDOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneDescrizione Pagamenti (a) intervento(Reg. 438/01)Aree <strong>di</strong>21 CSI Procedura e servizio assistenza informatica 5.844.399,19 41222 Vari Acquisto attrezzature 11.306,77 41123 Vari Antenna UE 380,00 41124 Vari Campagna <strong>di</strong> comunicazione 2.131.618,99 41125 Ecoter Incarico valutatore 864.000,00 41126 Associaz. Industriali Informazione promozione 2.4 c, 2.2 c, 1.2 a 99.478,03 41127 Vari Presentazione complemento <strong>di</strong> programmazione 18.489,15 41128 Vari Pubblicazione ban<strong>di</strong> e moduli <strong>di</strong> domanda 1.987,33 41129 Vari Seminario “La politica regionale europea” 89.697,97 411Subtotale punto 3 9.061.357,43Coincidente con il costo in quanto la misura è a totale copertura finanziaria DOCUP.13.684.682,61A livello finanziario si sottolinea che la spesa <strong>finale</strong> (13,7 M€) risulta inferiore alle corrispondenti<strong>di</strong>sponibilità (15,9 M€), ma le relative economie sono assorbibili dagli altri assi in relazione allaflessibilità finanziaria riconosciuta dalla Commissione. Ciononostante, vi saranno alcune speseche saranno <strong>di</strong>fferite sul nuovo periodo <strong>di</strong> programmazione, in relazione a pagamenti successivial 30/06/09 in quanto legati ad attività finali che si sono protratte oltre tale data, a supporto dellafase <strong>di</strong> chiusura.Al <strong>di</strong> là dei tra<strong>di</strong>zionali servizi <strong>di</strong> Valutazione In<strong>di</strong>pendente e <strong>di</strong> Assistenza Tecnica vera e propria– le cui tipologie <strong>di</strong> attività sono ampiamente note ed ormai consolidate – nonché delle attività <strong>di</strong>promozione e <strong>di</strong>ffusione (trattate nel successivo paragrafo e per le quali si rinvia all’allegato C),vanno specificamente menzionate:- attività <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> linee rivolte ai privati, aventi come interlocutori il MISE e l’IPI inrelazione al co-finanziamento della L. 488/92 e MCC per la gestione della linea 2.1c <strong>di</strong> cofinanziamento<strong>di</strong> leggi integrative per gli investimenti impren<strong>di</strong>toriali (nello specifico l.1329/65 e l. 598/94);- il supporto informatico <strong>di</strong> CSI (società “in house”) che ha garantito il corretto funzionamentodel sistema informatico regionale lungo l’intero arco <strong>di</strong> programmazione, consentendo lacorretta e puntuale gestione del sistema <strong>di</strong> monitoraggio;- le attività <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> primo livello in loco in affiancamento all’AdG; 154- le consulenze <strong>di</strong> commercialisti per la determinazione del Margine Lordo <strong>di</strong> Autofinanziamento(MLA) per la quantificazione del corrispondente contributo ammissibile; 155- oltre a consulenze puntuali e <strong>di</strong> minor durata.Specifica menzione merita inoltre il seminario <strong>di</strong> Rivoli, relativo a “La politica regionale europea”,tenutosi nel 2005, che ha registrato una massiccia partecipazione comunitaria e nazionale(presenti rappresentanti dei Ministeri e <strong>di</strong> tutte le Regioni italiane), che ha avuto come principaleargomento l’avvio della nuova programmazione.154155Le attività <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> II livello sono state finanziate con risorse proprie della <strong>Regione</strong>.In proposito, l’operazione andrebbe segnalata come “best practice” dal momento che la <strong>Regione</strong> si è fatta carico delladeterminazione del MLA, attraverso apposita convenzione con i commercialisti che hanno offerto la propria consulenza aibeneficiari finali (EE.LL.), garantendo in particolare l’uniformità delle valutazioni.174


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione5.3 PUBBLICITÀ DELL’INTERVENTOLe attività <strong>di</strong> promozione e pubblicità dell’intervento, svolte dal settore regionale per laComunicazione Istituzionale della Giunta Regionale, hanno rappresentato indubbiamente unaprima esperienza <strong>di</strong> gestione coor<strong>di</strong>nata, con la definizione <strong>di</strong> un antesignano “Piano <strong>di</strong>Comunicazione”.A partire dalla fase <strong>di</strong> programmazione, la comunicazione del DOCUP Ob.2 2000-2006 è stataun obiettivo perseguito attraverso numerose ed innovative iniziative.Sulla base <strong>di</strong> quanto stabilito dal regolamento (CE) n. 1159/2000, durante la prima seduta delCdS è stato designato il Responsabile dell’informazione e della comunicazione del DOCUP, e siè inoltre preso atto del “Piano <strong>di</strong> comunicazione” allegato al CdP.Nel corso dei primi anni <strong>di</strong> programmazione, è stato realizzato il progetto per dotare <strong>di</strong>un’immagine coor<strong>di</strong>nata tutte le iniziative <strong>di</strong> comunicazione, che ha portato all’in<strong>di</strong>viduazionedell’ombrello concettuale e grafico “Obiettivo Crescere” finalizzato a rendere percepibili comeappartenenti al programma tutte le iniziative finanziate grazie ai fon<strong>di</strong> strutturali 2000-2006.Gli strumenti informativi utilizzati durante tutta la programmazione sono stati: Newsletter “Obiettivo crescere” (350.000 destinatari); Sito internet regionale www.regione.piemonte.it/industria/DOCUP/index.htm; Campagna <strong>di</strong> comunicazione “Il <strong>Piemonte</strong> sostiene l’impresa” con annunci stampa, inserzionitabellari, speciali pubbli-redazionali, e<strong>di</strong>toriali e spazi cogestiti con e<strong>di</strong>tori nazionali; Numerose pubblicazioni della collana e<strong>di</strong>toriale de<strong>di</strong>cata al DOCUP tra le quali figurano:6 monografie tematiche;1 volume fotografico accompagnato da DVD contenente la documentazione au<strong>di</strong>ovisiva;7 folders con testi tradotti fino a 5 lingue e alcuni corredati <strong>di</strong> CD con contenutimultime<strong>di</strong>ali;4 vademecum che vogliono essere un canale <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione delle opportunità del DOCUPper gli enti e le imprese, uno strumento <strong>di</strong> lavoro e una guida che permetta una miglioreconoscenza finalizzata ad un più efficace e tempestivo utilizzo dei fon<strong>di</strong> strutturali; Seminari per la presentazione e la <strong>di</strong>scussione sull’attuazione <strong>di</strong> alcune linee <strong>di</strong> intervento eper la presentazione <strong>di</strong> Rapporti tematici o pubblicazioni; Inserzioni, all’uscita dei ban<strong>di</strong> <strong>di</strong> avvio <strong>di</strong> misura, sui quoti<strong>di</strong>ani <strong>di</strong> maggior tiratura a livellonazionale e locale; Stand istituzionale per tutte le partecipazioni alle maggiori fiere regionali; Realizzazione <strong>di</strong> una mostra e <strong>di</strong> un catalogo con dvd sui “15 anni <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> strutturali”.Secondo quanto prescrive il regolamento 1159/200 in materia <strong>di</strong> pubblicizzazione degli interventico-finanziati dall’Unione Europea, i beneficiari interessati hanno esposto un apposito pannellonella fase <strong>di</strong> realizzazione, nonché una targa a progetto concluso.La documentazione illustrativa delle varie iniziative <strong>di</strong> pubblicità del programma è riportatanell’Allegato C.La <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> inoltre, al fine <strong>di</strong> garantire un’ampia <strong>di</strong>ffusione del DOCUP Ob.2 e favorirel’affermarsi del principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà e del decentramento amministrativo, ha promosso, sindal principio, iniziative <strong>di</strong> partenariato attraverso l’attivazione <strong>di</strong> tavoli <strong>di</strong> concertazione chehanno sostanzialmente consentito <strong>di</strong> conseguire il risultato <strong>finale</strong> illustrato nel presentedocumento.175


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione5.4 ATTIVITÀ DI VALUTAZIONELa valutazione del DOCUP è stata attivata nelle varie fasi del processo <strong>di</strong> programmazione e<strong>di</strong>mplementazione del Programma. Infatti, in applicazione del Regolamento 1260/99 (art.41 e ss.)la valutazione è stata effettuata:in fase <strong>di</strong> preparazione del DOCUP (valutazione ex-ante);in fase <strong>di</strong> implementazione del PA (valutazione in itinere);mentre non è stata prevista dalla <strong>Regione</strong> la valutazione ex post, che secondo quantoregolamentato dal 1260/99 è demandata alla Commissione europea.Il Servizio <strong>di</strong> valutazione ex ante, sviluppato in fase <strong>di</strong> redazione del DOCUP, è stato erogatoattraverso un insieme <strong>di</strong> attività valutative concentrate sui seguenti aspetti:verifica e valutazione dell’analisi del contesto <strong>di</strong> riferimento settoriale e territorialeattraverso un’analisi SWOT a livello territoriale e settoriale, con la quale è stato possibileverificare in sintesi i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza del territorio regionale e del sistemaproduttivo;verifica e validazione attraverso matrici <strong>di</strong> consistenza tra i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezzadelle analisi SWOT, la strategia e gli obiettivi generali, specifici ed operativi assunti a basedel programma;verifica e validazione attraverso matrici <strong>di</strong> coerenza tra obiettivi specifici ed operativi e gliAssi e misure proprietarie nei quali si articola il DOCUP;verifica della consistenza del piano finanziario articolato per Assi con la rilevanza degliobiettivi specifici ed operativi e degli Assi e Misure prioritarie;verifica del set <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori selezionati e delle loro quantificazione con gli Assi Misureprioritarie e relative risorse finanziarie assegnate;verifica della vali<strong>di</strong>tà delle procedure <strong>di</strong> attuazione e delle strutture tecnico-amministrativedeputate all’implementazione del programma.Per la Valutazione Interme<strong>di</strong>a del DOCUP (<strong>di</strong> cui all’articolo 42 del Regolamento 1260/99), l’AdGha incaricato, con convenzione del 28.08.2002, un Valutatore esterno. Il servizio <strong>di</strong> valutazionein<strong>di</strong>pendente del DOCUP si è concluso il 30/06/2006.Il Servizio è stato sviluppato sulla base <strong>di</strong> due principali finalità:a) valutazione dell’impatto sul territorio degli interventi realizzati dal DOCUP;b) valutazione dei risultati conseguiti dall’attuazione delle priorità strategiche del DOCUP.Il Servizio <strong>di</strong> valutazione, come da Regolamento (CE) n. 1260/99 artt. 40 - 42, ha previsto treprincipali tipologie <strong>di</strong> Rapporti valutativi: un <strong>Rapporto</strong> <strong>di</strong> valutazione interme<strong>di</strong>a, (al 31 <strong>di</strong>cembre2003); un <strong>Rapporto</strong> <strong>di</strong> aggiornamento della Valutazione Interme<strong>di</strong>a (al 31 <strong>di</strong>cembre 2005); 5Rapporti tematici, le cui domande <strong>di</strong> valutazione sono state concordate con i principali partnersocioeconomici ed hanno riguardato le priorità conoscitive rilevate dagli stakeholder delprogramma.Durante l’espletamento del Servizio <strong>di</strong> valutazione si è instaurato un proficuo rapportocollaborativo tra valutatore in<strong>di</strong>pendente e AdG, che ha permesso da una parte l’in<strong>di</strong>viduazionedelle principali domande <strong>di</strong> valutazione, dall’altra l’in<strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio sui risultati degliinterventi realizzati, la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> suggerimenti finalizzati al miglioramento dei processiattuativi e la valutazione degli effetti prodotti dal DOCUP.Le attività richieste al Valutatore in<strong>di</strong>pendente hanno inoltre riguardato la realizzazione <strong>di</strong> brevidocumenti per la valutazione <strong>di</strong> specifiche problematiche che <strong>di</strong> volta in volta, nel processo <strong>di</strong>attuazione del Programma, si sono presentate.176


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneNei primi mesi del Servizio <strong>di</strong> valutazione sono state, infatti, sviluppate analisi valutative suproblematiche connesse all’attuazione del Programma e preliminari rispetto alla pre<strong>di</strong>sposizionedelle successive attività. In particolare, è stata realizzata un’analisi degli in<strong>di</strong>catori delprogramma, con la finalità <strong>di</strong> verificare la loro coerenza rispetto agli interventi previsti e la loroeffettiva utilizzabilità.Altra attività <strong>di</strong> valutazione ha riguardato l’avanzamento procedurale, fisico e finanziario, che hapermesso <strong>di</strong> evidenziare, in corso d’opera, le criticità <strong>di</strong> determinate misure/linee <strong>di</strong> intervento e<strong>di</strong> intervenire rapidamente per rimuovere gli ostacoli ad una fluida attuazione degli interventi.Tale procedura ha costituito una sorta <strong>di</strong> early worning sulla base del quale sono statein<strong>di</strong>viduate e verificate le soluzioni più opportune nonché le conseguenti misure <strong>di</strong>riprogrammazione, con particolare riferimento al quadro finanziario del DOCUP.La valutazione del DOCUP ha permesso, in particolare <strong>di</strong>:far emergere in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> perfezionamento del <strong>di</strong>segno organizzativo dell’AdG;migliorare l’impostazione generale e il percorso attuativo del Programma (in particolare ilprocesso <strong>di</strong> istruttoria, valutazione e selezione degli interventi);perfezionare il processo <strong>di</strong> verifica nell’attuazione del Programma con particolareriferimento alla definizione dei tassi <strong>di</strong> partecipazione del FESR in relazione agliinvestimenti generatori <strong>di</strong> entrate nette consistenti (in particolare, l’art. 29, comma 4 delRegolamento 1260/1999);stabilire un più stretto collegamento tra il processo <strong>di</strong> monitoraggio e il sistema degliin<strong>di</strong>catori;definire una batteria <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> programma attraverso i quali sorvegliare e valutarel’efficacia nell’utilizzo delle risorse programmate per una più puntuale verifica dellerealizzazioni, dei risultati e degli impatti;monitorare interventi a più alto valore aggiunto rispetto al contesto regionale e valutarne irisultati in termini <strong>di</strong> impatto socioeconomico e mo<strong>di</strong>fica dei comportamenti degli operatori;perfezionare i circuiti finanziari e il sistema dei controlli.I principali output <strong>di</strong> valutazione pre<strong>di</strong>sposti nell’ambito del Servizio <strong>di</strong> valutazione in<strong>di</strong>pendentesono <strong>di</strong> seguito elencati: <strong>Rapporto</strong> <strong>di</strong> valutabilità (novembre 2002); Proposta <strong>di</strong> revisione agli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione, risultato, impatto (giugno 2003); <strong>Rapporto</strong> <strong>di</strong> valutazione interme<strong>di</strong>a (<strong>di</strong>cembre 2003);<strong>Rapporto</strong> tematico: Gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> programma e il sistema <strong>di</strong> monitoraggio (febbraio2004); <strong>Rapporto</strong> tematico sulla qualità dei processi <strong>di</strong> governance (novembre 2005); <strong>Rapporto</strong> tematico sulla filiera dell’innovazione (maggio 2005); <strong>Rapporto</strong> tematico: L’analisi degli effetti dei regimi d’aiuto (novembre 2005); <strong>Rapporto</strong> tematico: Sviluppo locale e progetti integrati (novembre 2005) Aggiornamento della Valutazione Interme<strong>di</strong>a (<strong>di</strong>cembre 2005); <strong>Rapporto</strong> tematico: La valutazione del piano <strong>di</strong> comunicazione (giugno 2006).Nella prima fase del Servizio, le attività si sono concentrate sulla verifica ed aggiornamento dellavalutazione ex-ante ed in particolare sulla valutazione della batteria <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori del Programmache ha portato l’AdG ad una prima rivisitazione degli in<strong>di</strong>catori ed un aggiornamento in relazioneai valori obiettivo.Il <strong>Rapporto</strong> <strong>di</strong> valutazione interme<strong>di</strong>a ha messo in evidenza la correttezza dell’impostazionestrategica del DOCUP 2000-2006. Tuttavia venivano formulati al suo interno suggerimenti volti a177


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionerafforzare l’efficacia dell’azione <strong>di</strong> sviluppo locale. In particolare veniva richiamata l’opportunità <strong>di</strong>rafforzare le azioni <strong>di</strong> promozione della competitività industriale ed in particolare dell’R&ST, conla finalità <strong>di</strong> favorire il riposizionamento competitivo del sistema economico. Ulteriori aspettisuscettibili <strong>di</strong> miglioramento venivano richiamati all’attenzione dell’AdG; in particolare sisuggeriva: un rafforzamento della macro-struttura organizzativa per un miglioramento deiprocessi <strong>di</strong> monitoraggio; la revisione della batteria <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> programma per semplificare illoro utilizzo e per integrare gli in<strong>di</strong>catori degli obiettivi orizzontali; <strong>di</strong> promuovere una maggioreconcertazione con gli stakeholder del programma.Le risultanze del <strong>Rapporto</strong> <strong>di</strong> valutazione interme<strong>di</strong>a hanno portato ad approfon<strong>di</strong>re alcuniaspetti suscettibili <strong>di</strong> perfezionamento sia del Programma sia dell’implementazione dello stesso.Tali approfon<strong>di</strong>menti sono stati realizzati attraverso due rapporti tematici: uno relativo allaverifica della batterie degli in<strong>di</strong>catori e dei connessi processi <strong>di</strong> monitoraggio; l’altro finalizzatoalla verifica della qualità del processo <strong>di</strong> governance.In fase <strong>di</strong> riprogrammazione della strategia del DOCUP, accogliendo i suggerimenti delValutatore In<strong>di</strong>pendente, l’AdG ha proceduto a irrobustire la strategia <strong>di</strong> promozione della<strong>di</strong>mensione innovativa del sistema economico-produttivo attraverso l’introduzione della Misure3.4 “Iniziative multiassiali <strong>di</strong> supporto all’attività economica” finalizzata alla promozione dellacompetitività dei territori. Inoltre si è provveduto al rafforzamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse linee <strong>di</strong> interventofinalizzate prioritariamente a sostenere le con<strong>di</strong>zioni strutturali <strong>di</strong> competitività (in particolarecompletamento delle infrastrutture economiche, sostegno alla <strong>di</strong>ffusione della Societàdell’Informazione e rafforzamento dei servizi <strong>di</strong> interesse economico generale). Piccolimiglioramenti e correttivi della strategia sono stati effettuati per il rafforzamento degli obiettividell’Asse 2, soprattutto in collegamento con lo sviluppo della ricerca tecnologica promossaattraverso le iniziative sostenute con la misura 2.4 e con l’ambiente come quelli della misura 2.6.Considerata la rilevanza delle azioni <strong>di</strong> promozione della Ricerca e dello sviluppo tecnologico,nell’ambito del DOCUP è stato realizzato un rapporto <strong>di</strong> valutazione sulla filiera dell’innovazioneche ha messo in evidenza, tra l’altro, la necessità, da una parte, <strong>di</strong> promuovere il rafforzamentodel sistema <strong>di</strong> ricerca e del sistema <strong>di</strong> technology transfer regionale, potenziando i servizi deiprincipali interme<strong>di</strong>ari tecnologici (in particolare quelli dei Parchi Scientifici e Tecnologici);dall’altra <strong>di</strong> consolidare autentici clusters <strong>di</strong> imprese innovative, sul modello dei “<strong>di</strong>strettitecnologici” regionali e dei “meta-<strong>di</strong>stretti” innovativi (<strong>di</strong>stretti per i quali rileva la prossimità nelknow-how tecnologico posseduto dalle singole imprese e la loro collocazione settoriale e nonquella geografica). Tali in<strong>di</strong>cazioni sono state trasferite anche nell’ambito delle riprogrammazionifinanziarie del DOCUP attraverso il rafforzamento delle azioni volte al consolidamento delsistema innovativo regionale ed in particolare delle azioni finalizzate alla promozione delleinfrastrutture <strong>di</strong> sistema ed alla creazione <strong>di</strong> reti <strong>di</strong> imprese.Attraverso le attività <strong>di</strong> valutazione sull’efficienza delle strutture deputate all’attuazione delDOCUP, è stato possibile accertare una <strong>di</strong>ffusa sod<strong>di</strong>sfazione da parte dell’utenza (sia soggettipubblici che privati) attraverso un’indagine <strong>di</strong> campo sulla customer satisfaction. Tuttavia inconsiderazione della complessità del processo <strong>di</strong> attuazione e gestione del DOCUP è statosuggerito un rafforzamento della struttura operativa pre<strong>di</strong>sposta per l’attuazione del Programma,basata su una ristrutturazione per macrofunzioni ed un conseguente rafforzamento delpersonale applicato agli uffici competenti per la gestione del DOCUP P. Conseguentemente,nell’arco del periodo <strong>di</strong> attuazione del Programma, l’AdG ha pre<strong>di</strong>sposto il rafforzamento dellestrutture <strong>di</strong> gestione (D.G.R. n. 2-9520 del 02/09/2008) e ha rafforzato il ruolo del CSI <strong>Piemonte</strong>per un’estensione del sistema <strong>di</strong> informatizzazione dei processi <strong>di</strong> gestione e per ilmiglioramento del sistema <strong>di</strong> monitoraggio. Ad una situazione iniziale certamente carente,dovuta in parte alle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> funzionamento <strong>di</strong> MONIT 2000, durante l’attuazione delProgramma, grazie all’introduzione <strong>di</strong> MONIT WEB ed al rafforzamento della struttura regionale,178


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneè stato raggiunto l’obiettivo <strong>di</strong> un efficiente e funzionale sistema <strong>di</strong> monitoraggio, che è ancoraalla base del sistema adottato per il POR FESR 2007-2013.L’analisi valutativa sull’utilizzo dei regimi <strong>di</strong> aiuto da parte delle imprese ha registrato risultatisod<strong>di</strong>sfacenti sia per quanto riguarda l’ad<strong>di</strong>zionalità della spesa privata sia per la <strong>di</strong>ffusapartecipazione delle imprese regionali agli strumenti <strong>di</strong> incentivazione promossi con le risorsedel DOCUP. Attraverso tale attività valutativa è stato inoltre possibile cogliere presso gliimpren<strong>di</strong>tori il gra<strong>di</strong>mento per una razionalizzazione del sistema degli incentivi, volta ad una piùpuntuale rispondenza con le specifiche esigenze del sistema produttivo regionale, conparticolare riferimento alla promozione dell’innovazione. Tali in<strong>di</strong>cazioni sono state prese incarico nell’ambito della programmazione 2007-2013, <strong>di</strong> cui già si è parlato al paragrafo 2.3.Nell’ambito del rapporto <strong>di</strong> valutazione sui Progetti Integrati d’Area (PIA, Misura 3.1“Valorizzazione della programmazione integrata d’area”), seppure sia emersa una consistentepartecipazione da parte degli enti locali alla progettazione ed in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> coerenti ideeforzaper lo sviluppo d’area vasta, è stata riscontrata un’accentuata parcellizzazione degliinterventi finanziati dai PIA, dovuta ad una forte <strong>di</strong>spersione sul territorio delle strutturedecisionali. A tale proposito la <strong>Regione</strong>, sulla base delle risultanze delle analisi valutative, hapromosso una maggiore collaborazione tra Comuni ed in particolare il rafforzamento <strong>di</strong> unsistema <strong>di</strong> gestione integrata <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> interesse intercomunale.L’aggiornamento alla valutazione interme<strong>di</strong>a ha permesso da un lato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le criticità infase conclusiva dell’attuazione del DOCUP e dall’altro <strong>di</strong> orientare le scelte dell’AdG in vista delsuccessivo ciclo <strong>di</strong> programmazione (2007-2013). Per quanto riguarda il primo aspetto è statamessa in evidenza la lentezza del processo <strong>di</strong> attuazione della Misura 3.4 – introdottanell’ambito della riprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo – e sono state in<strong>di</strong>viduate le Misure/linee <strong>di</strong>intervento che nel corso dell’intero ciclo <strong>di</strong> programmazione 2000-2006 hanno registrato una piùbassa performance in termini <strong>di</strong> avanzamento finanziario e procedurale. Ciò ha permesso <strong>di</strong>concentrare maggiori risorse umane ed organizzative su quelle linee <strong>di</strong> intervento menoperformanti, in particolare sulla misura 3.4 la cui attuazione si è rilevata particolarmentecomplessa e <strong>di</strong> revisionare il piano finanziario prima della scadenza relativa ai pagamenti daimputare al DOCUP. Inoltre è stata effettuata un’analisi <strong>di</strong> impatto attraverso matrici I-O (inputoutput)sulla base <strong>di</strong> una prospettiva <strong>di</strong> valutazione strettamente associata alla fase <strong>di</strong>realizzazione. I risultati registrati dall’analisi sviluppata hanno messo in evidenza che: (i) laproduzione regionale, attivata dalla spesa connessa al DOCUP, può essere stimata nell’or<strong>di</strong>ne<strong>di</strong> circa 740 Milioni <strong>di</strong> Euro annui, dei quali oltre il 60% determinati dagli effetti in<strong>di</strong>retti e cioèdalla rete <strong>di</strong> interrelazione che caratterizza il sistema produttivo regionale; (ii) il valore aggiuntocollegato a tale produzione incrementale determinata dalla spesa del DOCUP, risulta pari a circa420 milioni <strong>di</strong> euro (effetto incrementale sul PIL nell’or<strong>di</strong>ne dello 0,5% l’anno); l’occupazioneindotta dalla crescita del valore aggiunto è valutabile nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> circa 3.800 unità lavorative.Le ultime attività connesse con il servizio <strong>di</strong> valutazione in<strong>di</strong>pendente hanno riguardato laverifica della qualità ed efficacia delle azioni <strong>di</strong> comunicazione ed informazione poste in esseredall’AdG attraverso il Piano <strong>di</strong> Comunicazione del DOCUP.In particolare, nel rapporto <strong>di</strong> valutazione sono stati formulati suggerimenti in or<strong>di</strong>ne alrafforzamento dell’efficacia comunicativa delle pagine web de<strong>di</strong>cate al DOCUP, al trattamentodelle informazioni nell’ambito della cartellonistica mobile e fissa (come richiesto dal regolamento1159/2000) e all’efficacia delle attività <strong>di</strong> comunicazione e informazione presso l’opinionepubblica. I risultati conseguiti hanno messo in evidenza, per quanto riguarda l’efficacia delleazioni comunicative presso l’opinione pubblica, importanti margini <strong>di</strong> miglioramento in relazionealla qualità ed efficacia dei messaggi veicolati dai mezzi <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong> massa. Talievidenze hanno portato alla riprogettazione del sito della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> ed in particolare aporre in maggiore evidenza i link relativi alle pagine de<strong>di</strong>cate al DOCUP ed a rendere <strong>di</strong>sponibileper gli utenti internet tutta la documentazione utile a comprendere la strategia <strong>di</strong> sviluppo179


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneadottata dalla <strong>Regione</strong> in riferimento al FESR e a <strong>di</strong>ffondere i risultati conseguiti con l’attuazionedel Programma.In conclusione l’attività <strong>di</strong> valutazione sviluppata dall’avvio del Programma fino al 2006, hapermesso <strong>di</strong> attivare una funzione fortemente collaborativa tra AdG e Valutatore In<strong>di</strong>pendenteche ha consentito in fase <strong>di</strong> implementazione <strong>di</strong>:- migliorare il processo attuativo ed adeguare la struttura tecnico-amministrativa deputata allagestione;- adeguare il documento programmatico all’evoluzione del contesto socioeconomico ed allecapacità <strong>di</strong> spen<strong>di</strong>ta registrate per le varie misure del DOCUP (riprogrammazione erimodulazione del piano finanziario);- verificare e valutare l’efficienza e l’efficacia del programma nel conseguire i targetprogrammati attraverso gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione, risultato ed impatto;- valutare attraverso analisi tematiche gli effetti prodotti sul sistema regionale <strong>di</strong> Misure edazioni più significative attivate con il DOCUP.5.5 SINTESI DEI PROBLEMI SIGNIFICATIVI INCONTRATI NELLA GESTIONE DELL’INTERVENTO ECONSEGUENTI MISURE ADOTTATENel corso della programmazione non vi sono stati problemi tali da inficiare in modo significativol’andamento del programma.Vi sono state tuttavia nel 2002 alcune situazioni problematiche iniziali dovute alle novitàintrodotte dal Reg. (CE) n. 1260/99 e dai nuovi sistemi informativi.La situazione più complessa è stata quella relativa al Piano Finanziario che inizialmente nonrisultava allineato con l’art. 29 del Reg. (CE) n. 1260/99. Questo articolo ha introdotto infatti unnuovo meccanismo <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione dei tassi <strong>di</strong> partecipazione del FESR. La Commissione nel2002 ha chiesto che l’AdG riformulasse il Piano attuando una serie <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche per ripartire gliimporti FESR coerentemente con quanto previsto dall’art. 29.Un altro problema riscontrato è stato quello relativo alle procedure <strong>di</strong> certificazione <strong>di</strong> spesa. La<strong>di</strong>versificazione <strong>di</strong> partecipazione introdotta dall’art. 29 ha comportato nuove modalità <strong>di</strong>certificazione. All’AdP è stata pertanto chiesta la pubblicazione <strong>di</strong> una chiara e precisaprocedura per procedere alla certificazione.Una ulteriore situazione da segnalare è stata la problematicità generata dal sistema MONIT2000 che inizialmente si presentava instabile e con costante necessità <strong>di</strong> reinstallazione. Leversioni implementate successivamente hanno consentito il superamento delle problematiche.5.6 INCONTRI TRA LA COMMISSIONE E L’AUTORITÀ DI GESTIONE DEL POA partire dal 2003 la Commissione Europea ha incontrato annualmente i rappresentanti delleAdG <strong>di</strong> ciascuna <strong>Regione</strong> coinvolta nella programmazione 2000-2006. Questi convegni sonostati occasione per la Commissione <strong>di</strong> mostrare l’andamento generale dei DOCUP Ob.2 italianie <strong>di</strong> effettuare raccomandazioni tanto generali quanto specifiche per le Regioni.I principali argomenti trattati hanno riguardato:1. <strong>Rapporto</strong> <strong>di</strong> valutazione interme<strong>di</strong>a; 1562. Revisione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o termine;3. Rapporti annuali;156I primi due argomenti sono stati trattati solo in occasione dell’incontro annuale 2003, in relazione all’imminente riprogrammazione<strong>di</strong> metà periodo, con la definizione dell’utilizzo delle risorse relative alla premialità.180


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione4. Rispetto della regola “N+2”;5. Informazione e pubblicità – cartellonistica e siti WEB del DOCUP;6. Orientamenti per la chiusura dei programmi 2000-2006.Non si ritiene utile procedere ad un’analisi dettagliata dei punti, in quanto ampiamente superatidalla chiusura dei programmi. All’uopo va precisato che la <strong>Regione</strong> ha costantemente tenutopresente i <strong>di</strong>versi suggerimenti emersi dalle riunioni.Resta comunque da sottolineare la positiva esperienza legata a scambi <strong>di</strong> esperienze tra le varieRegioni e le varie AdG, nonché i suggerimenti e solleciti pervenuti tanto dal Ministero quantosoprattutto dalla Commissione per ovviare ai problemi operativi e garantire il rispetto <strong>di</strong> tutti gliadempimenti attuativi dettati dai <strong>di</strong>versi regolamenti.Nello specifico va sottolineato l’impulso che le riunioni hanno creato in materia <strong>di</strong> Informazione ePubblicità, con la stretta applicazione del Regolamento comunitario in materia (1159/2000). A talproposito si segnala un notevole progresso in termini <strong>di</strong> immagini rispetto ai precedenti perio<strong>di</strong> <strong>di</strong>programmazione, anche attraverso l’utilizzo del sito web, nonché la produzione <strong>di</strong> materialefotografico relativo alle realizzazioni maggiormente significative.Inoltre, in occasione degli ultimi incontri, sono stati ampiamente illustrati gli “orientamenti per lachiusura dei programmi 2000-2006”, con evidenziazione delle scadenze e degli adempimenti.Per quanto riguarda gli au<strong>di</strong>t, nel 2008 la Commissione ha raccomandato <strong>di</strong> svolgere tutte leazioni necessarie per garantire la legittimità e regolarità delle spese certificate. In tal senso, inrelazione alle irregolarità, è stata auspicata la soluzione dei casi in tempi brevi ed è statosuggerito, laddove possibile, <strong>di</strong> filtrare il monte progetti in modo da omettere nella certificazione<strong>finale</strong> i casi oggetto <strong>di</strong> procedura giu<strong>di</strong>ziaria.A questo proposito, il presente documento è stato redatto in modo da sod<strong>di</strong>sfare tali in<strong>di</strong>cazioni.5.7 COMPATIBILITÀ CON LE POLITICHE COMUNITARIEIl DOCUP 2000-2006 è stato attuato nel pieno rispetto delle normative comunitarie, nazionali eregionali inerenti le politiche ambientali, la concorrenza e i regimi <strong>di</strong> aiuto, gli appalti pubblici <strong>di</strong>lavoro e le pari opportunità.5.7.1 Rispetto delle politiche comunitarie in tema <strong>di</strong> tutela e miglioramento ambientale.Il rispetto delle politiche comunitarie nell’ambito della programmazione FESR 2000-2006 è statogarantito in materia ambientale dall’Autorità Ambientale (AA). La Direzione Ambiente, attraversol’AA, è stata chiamata a supportare l’Autorità <strong>di</strong> Gestione (AdG) per quanto riguarda tutte letematiche con valenza ambientale che l’attivazione del fondo avrebbe potuto toccare. Inparticolare l’AA ha partecipato in fase <strong>di</strong> selezione dei progetti alla definizione dei criteri <strong>di</strong>ammissibilità e la selezione dei progetti finanziati.Con il “Piano <strong>di</strong> Cooperazione Sistematica tra Autorità <strong>di</strong> Gestione ed Autorità Ambientale”,Allegato 7 al Documento Unitario <strong>di</strong> Programmazione (DOCUP), sono stati definiti i ruoli e lecompetenze <strong>di</strong> ciascuna Autorità dando seguito alla Delibera CIPE n° 83/2000 che haformalizzato il ruolo delle Autorità Ambientali, istituendo la Rete delle Autorità Ambientali e delleAutorità <strong>di</strong> Programmazione (AdP) dei Fon<strong>di</strong> Strutturali.La <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> nella pre<strong>di</strong>sposizione del DOCUP e del Complemento <strong>di</strong> Programmazione(CdP), ha inteso porre alla base delle proprie linee strategiche e delle conseguenti azioni unalogica <strong>di</strong> integrazione delle problematiche ambientali e <strong>di</strong> approccio globale e preventivo rispettoall’insorgenza <strong>di</strong> possibili questioni <strong>di</strong> tutela del territorio e dell’ambiente.L’Autorità Ambientale, pertanto, è stata coinvolta fino dalle prime fasi <strong>di</strong> elaborazione delDOCUP e del successivo CdP, affinché fosse assicurata la coerenza delle strategie degli181


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneinterventi proposti dai documenti <strong>di</strong> programmazione ai principi dello sviluppo sostenibile e aicontenuti della normativa e della pianificazione ambientale. Il punto <strong>di</strong> partenza per questaattività è stata l’analisi del profilo territoriale ed ambientale in cui il DOCUP avrebbe operato alloscopo <strong>di</strong> tarare le proprie azioni in un contesto definito dalle proprie criticità e punti <strong>di</strong> forza.Dal punto <strong>di</strong> vista operativo sono stati messi in relazione gli obiettivi ambientali e le linee/misuredel DOCUP. Come previsto dal Reg. CE n. 1260/99, è stata pre<strong>di</strong>sposta anche una ValutazioneAmbientale Ex-Ante (VEA) che, successivamente è stata adeguata al livello del Complemento <strong>di</strong>Programmazione aggiornando il quadro conoscitivo ed analitico del contesto territoriale edambientale <strong>di</strong> riferimento.La VEA del CdP è stata sviluppata riprendendo le in<strong>di</strong>cazioni metodologiche dell’appositoManuale elaborato dalla DG Ambiente della Commissione europea, delle Linee-guida per lavalutazione Ambientale Strategica pre<strong>di</strong>sposte dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela delTerritorio e dall’ANPA, ed utilizzando, inoltre, il documento Integrazione della VEA pre<strong>di</strong>spostonell’ambito della Rete Nazionale delle Autorità Ambientali e della Programmazione dei Fon<strong>di</strong>Strutturali comunitari.Il lavoro è stato impostato in riferimento alle caratteristiche specifiche del programma della<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>, in continuità con la valutazione del DOCUP ed in collegamento con lesuccessive fasi <strong>di</strong> valutazione e monitoraggio.L’AA ha collaborato con l’AdG anche nella fase <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sposizione degli strumenti <strong>di</strong> attuazione(ban<strong>di</strong>, manifestazioni d’interesse, etc.) a specifica finalità ambientale, definizione deglistrumenti operativi e procedurali facendo osservazioni ed apportando le necessarie integrazionie anche al fine <strong>di</strong> garantire la corretta applicazione della <strong>di</strong>sciplina comunitaria degli aiuti <strong>di</strong> statoper la tutela dell’ambiente. Inoltre l’AA, al fine <strong>di</strong> agevolare i beneficiari nella richiesta <strong>di</strong>finanziamento su specifiche linee d’intervento (2.6a e 3.3), ha prodotto delle linee guida,in<strong>di</strong>viduando le tipologie progettuali potenzialmente ammissibili, ed ha realizzato azioni <strong>di</strong>sensibilizzazione ed informazione me<strong>di</strong>ante incontri con le Associazioni <strong>di</strong> categoria interessate.Le domande rispondenti agli strumenti attuativi con specifica finalità ambientale, sono stateanalizzate da comitati <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> cui l’Autorità Ambientale ha fatto parte a fini istruttori e <strong>di</strong>selezione dei progetti.Le informazioni collezionate dall’AdG per il management del Programma sono state visionate,insieme al rapporto <strong>di</strong> Valutazione Interme<strong>di</strong>a, dalla AA al fine <strong>di</strong> apportare suggerimenti evalutare le proposte <strong>di</strong> variazione, sia gestionale che finanziaria.L’AA ha collaborato inoltre con il Valutatore In<strong>di</strong>pendente alla revisione e quantificazione degliin<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione, risultato ed impatto del CdP, sia definendo gli in<strong>di</strong>catori necessari avalutare l’ambiente come tematica trasversale sia precisando gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione erisultato per le Misure a specifica finalità ambientale.La valutazione ambientale del programma si inserisce nel quadro più ampio della valutazioneglobale del DOCUP. Insieme all’AdG è stata definita la “Scheda <strong>finale</strong> per gli interventicofinanziati delle Misure a regia regionale”, in<strong>di</strong>viduando e inserendo nella stessa le informazioniambientali da richiedere nella relazione <strong>finale</strong> descrittiva dell’intervento finanziato. Tale schedaha permesso la raccolta dei dati e delle informazioni necessarie al monitoraggio ambientaleCome in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto sono stati scelti gli stessi in<strong>di</strong>catori ambientali <strong>di</strong> contesto utilizzati perla realizzazione della VEA. Sulla base <strong>di</strong> tale monitoraggio l’AA ha portato avanti il proprioprogramma <strong>di</strong> attività relative alla valutazione delle Misure a regia regionale, finalizzato allastima degli effetti sull’ambiente determinati dall’avanzamento degli interventi. È stata definita lascheda <strong>di</strong> valutazione del campione <strong>di</strong> interventi, già in<strong>di</strong>viduato in precedenza tra gli interventifinanziati da alcune misure; tale scheda è stata testata con un primo lavoro istruttorio sui progettiselezionati.182


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzionePer la valutazione delle misure a bando rivolte a beneficiari privati, l’AA ha istituito un gruppo <strong>di</strong>lavoro (GdL) “Impresa & Ambiente” che ha svolto un’analisi, sulle tipologie <strong>di</strong> interventi finanziatie sulle imprese beneficiarie, finalizzata alla definizione dei possibili effetti sull’ambiente correlatiagli incentivi a favore delle PMI erogati dal DOCUP. Tale lavoro ha prodotto dei rapporticontenenti elaborazioni statistiche dei dati relativi alle domande <strong>di</strong> ammissione al finanziamentoed elaborazioni cartografiche che rappresentano la localizzazione degli interventi a scalacomunale.Per lo svolgimento delle attività sopradescritte, l’AA si è occupata anche della pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong>un Sistema Informativo, in collaborazione col CSI-<strong>Piemonte</strong>, <strong>di</strong> supporto alla raccolta,elaborazione ed archiviazione delle informazioni utili al monitoraggio del Programma.Inoltre ha collaborato all’implementazione del catalogo delle risorse informative tramite l’utilizzo<strong>di</strong> metadati. Questo tipo <strong>di</strong> attività è stata intrapresa a livello regionale al fine <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre i datiche le <strong>di</strong>verse strutture regionali hanno a <strong>di</strong>sposizione e correlarle alle attività legate ai fon<strong>di</strong>strutturali.L’AA ha partecipato alle attività della Rete Nazionale delle AA e delle AdP dei fon<strong>di</strong> strutturalicomunitari, presenziando a riunioni e seminari, nonché ai gruppi <strong>di</strong> lavoro tematici (gruppi “ChiInquina Paga”; Sostenibilità Urbana; Acqua; Rifiuti; Bonifiche; Energia). I lavori svolti dalla ReteNazionale delle AA sono stati comunicati ai rappresentanti della Commissione Europea, aiMinisteri, ed alle altre Regioni attraverso la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> Rapporti e Pubblicazioni.Come previsto nel Piano <strong>di</strong> Comunicazione del DOCUP, l’AA ha collaborato con l’AdG e laDirezione Comunicazione Istituzionale della G.R. alle attività <strong>di</strong> informazione e <strong>di</strong>vulgazione. Trale principali attività <strong>di</strong> comunicazione è stato realizzato un Folder <strong>di</strong>vulgativo intitolato “DOCUP eambiente”, nel quale vengono illustrati i compiti e le attività dell’AA e viene sintetizzata lametodologia <strong>di</strong> analisi usata nella Valutazione ex-ante del Complemento <strong>di</strong> Programmazione; hacurato, inoltre, la pubblicazione del volume “Valutazione ex-ante del Complemento <strong>di</strong>Programmazione del DOCUP <strong>Piemonte</strong> 2000-2006” per la collana “Obiettivo Crescere”.L’AA ha realizzato la sezione “Autorità Ambientale” del sito web regionale, come spazio <strong>di</strong>informazione e <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> attività e documenti utili sia per i soggetti coinvolti nell’attuazionedelle Misure che per i beneficiari. I documenti prodotti nel corso delle attività dell’AA sono inseritiin formato scaricabile in modo da agevolarne la consultazione e l’utilizzo.Il lavoro svolto dall’AA nell’ambito della gestione del DOCUP è stato funzionale alla creazionedelle basi cognitive ed operative per l’applicazione della Direttiva 2001/42/CE concernente laValutazione Ambientale Strategica dei successivi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> programmazione (2007-2013) deiFon<strong>di</strong> Comunitari.5.7.2 Regole della concorrenza e regimi <strong>di</strong> aiutoIn relazione alle regole della concorrenza, si evidenzia come la normativa vigente era statamenzionata – sin dalla fase <strong>di</strong> programmazione – nel DOCUP. 157Il DOCUP 2000 - 2006 della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> prevede un sistema <strong>di</strong> regimi <strong>di</strong> aiuto per i qualila <strong>Regione</strong> stessa si è impegnata a rispettare le <strong>di</strong>sposizioni derivanti dai relativi regolamenti,dalle <strong>di</strong>scipline emanate per gli aiuti a finalità orizzontale e per i settori sensibili e dalle lettere <strong>di</strong>approvazione dei regimi d’aiuto approvati. I regimi <strong>di</strong> aiuto attivati sono:♦ Aiuti in regime de minimis ai sensi del Reg. CE 69/2001 sulle linee 1.1b Promozioneinternazionale per settori economici e aree geografiche, 1.2a Promozione internazionaledelle imprese, 2.2c Consulenze strategiche per la qualificazione delle imprese, 2.4c Azioni asostegno dell’e-business e 4.2a Strumenti finanziari per la creazione d' impresa.157Parte V: “Compatibilità con le politiche comunitarie, partenariato, <strong>di</strong>sposizioni attuative”.183


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione♦ Aiuti in esenzione ai sensi del Reg. CE 70/2001 sulle linee 2.1.b Finanziamenti per gliinvestimenti delle imprese; 2.1.c Leggi integrative per gli investimenti impren<strong>di</strong>toriali, punto 3)Legge 598/94: innovazione organizzativa e commerciale, sicurezza dei luoghi <strong>di</strong> lavoro; 2.1.dAiuti agli investimenti in connessione con prestiti BEI; 2.2.b Interventi <strong>di</strong> ingegneriafinanziaria tramite prestiti partecipativi; 4.1.b Regime <strong>di</strong> aiuto rimborsabile per il sostegno <strong>di</strong>attività economiche.♦ Aiuti notificati ai sensi dell’art. 88.3 del Trattato e del Reg. CE 659/99 sulle linee 2.6.aIncentivi alle PMI per investimenti a finalità ambientale, 2.6.b Incentivi alle PMI per progetti <strong>di</strong>ricerca, 3.3 Interventi <strong>di</strong> riqualificazione locale effettuati da soggetti privati.♦ Aiuti basati su leggi nazionali già approvate dalla Commissione sulle linee: 2.1a - Finanziamento legge 488/92, regime registrato dalla Commissione come N 715/99ed approvato con lettera SG(2000) D/105754 del 2.08.2000. 2.1c - Leggi integrative per gli investimenti impren<strong>di</strong>toriali:1) La legge 1329/65 è stata registrata dalla Commissione come aiuto n° N/659/A97 edapprovata con lettera del 18 ottobre 2000 rif. D/55254, mo<strong>di</strong>ficato dal n° XS 192/05 edal n° XS193/05.2) La legge 598/94 è stata registrata dalla Commissione con notifica N/487/95 edapprovata con lettera del 17 luglio 2000 rif. D/53877, mo<strong>di</strong>ficata dal n° XS 191/05.3) Il regime <strong>di</strong> aiuto XS 61/01 previsto dalla legge 598/94 relativo all'innovazioneorganizzativa e commerciale e per la sicurezza sui luoghi <strong>di</strong> lavoro è applicato inconformità al Regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001 inGUCE L 10 del 13 gennaio 2001, ed è mo<strong>di</strong>ficato dal n° XS 191/05.Per quanto concerne la misura 3.4 (“Iniziative multiassiali <strong>di</strong> supporto all’attività economica”) nelcaso in cui si sia configurato un intervento <strong>di</strong>retto alle imprese, fermo restando che il contributoalle imprese non poteva essere superiore a 100.000 €, nel caso in cui la concessione siaavvenuta entro il 30/06/2007, la misura si è avvalsa delle esenzioni previste dal Regolamento(CE) n. 69/2001 (“de minimis”), qualora, invece, la concessione <strong>di</strong> agevolazioni alle imprese siaavvenuta dopo il 30/06/2007, si è applicato il Regolamento (CE) n. 1998/2006.5.7.3 Rispetto della normativa comunitaria sugli appalti pubblici <strong>di</strong> lavoroLa realizzazione delle opere finanziate attraverso il DOCUP OB.2 2000-2006 è stata effettuatanel rispetto della normativa comunitaria e nazionale tempo per tempo vigente in materia <strong>di</strong>appalti pubblici <strong>di</strong> lavori, forniture e sevizi, con particolare riferimento alle seguenti norme: Regolamento (CE) N. 1260/1999 artt. 12 e 34 comma 1, lettera g, e Capo V.Direttiva 93/37/CEE che coor<strong>di</strong>na le procedure <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione degli appalti pubblici <strong>di</strong>lavori, cosi come mo<strong>di</strong>ficata dalla Direttiva 97/52/CE e successivamente abrogata (esostituita) dalla Direttiva 18/2004/CE recepita con D.Lgs. 163/2006 “Co<strong>di</strong>ce dei contrattipubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle <strong>di</strong>rettive 200/17/CE e2004/18/CE”Direttiva 93/36/CEE che coor<strong>di</strong>na le procedure <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione degli appalti pubblici <strong>di</strong>forniture recepita con L. 128/98, allegati A e B, come mo<strong>di</strong>ficata dalla Direttiva 97/52/CErecepita con D. Lgs. 402/98 “Mo<strong>di</strong>ficazioni ed integrazioni al D. lgs. 358/92 recante Testounico delle <strong>di</strong>sposizioni in materia <strong>di</strong> appalti pubblici <strong>di</strong> forniture, in attuazione delle <strong>di</strong>rettive77/62/CEE, 80/767/CEE e 88/295/CEE” .Direttiva 92/50/CEE che coor<strong>di</strong>na le procedure <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione degli appalti pubblici <strong>di</strong>servizi recepita con D. Lgs. 157/1995 “Testo unico delle <strong>di</strong>sposizione in materia <strong>di</strong> appalti184


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionepubblici <strong>di</strong> servizi”, cosi come mo<strong>di</strong>ficata dalla Direttiva 97/52/CE (che mo<strong>di</strong>fica le <strong>di</strong>rettive92/50/CEE, 93/36/CEE e 93/37/CEE).Direttiva 93/38/CEE che coor<strong>di</strong>na le procedure <strong>di</strong> appalto degli enti erogatori <strong>di</strong> acqua e <strong>di</strong>energia, degli enti che forniscono servizi <strong>di</strong> trasporto nonché degli enti che operano nelsettore delle telecomunicazioni recepita con D. Lgs. 158/1995, così come mo<strong>di</strong>ficata dalla<strong>di</strong>rettiva 98/4/CE recepita con Legge 25/1999, Allegato A, art. 1 comma 1, con D. Lgs.525/1999 e con D. Lgs. 65/2000.L.109/1994 “Legge quadro in materia <strong>di</strong> lavori pubblici” e successive mo<strong>di</strong>fiche e<strong>di</strong>ntegrazioni, abrogata (e sostituita) dal D.Lgs. 163/2006 “Co<strong>di</strong>ce dei contratti pubblici relativia lavori, servizi e forniture in attuazione delle <strong>di</strong>rettive 2004/17/CE e 2004/18/CE”;D.P.R. n 554/1999 “Regolamento <strong>di</strong> attuazione della legge quadro in materia <strong>di</strong> lavoripubblici n. 104/99” e s.m.i. in attuazione delle <strong>di</strong>rettive 93/37/CEE e 97/52/CE (in parteabrogato dal D.Lgs. 163/2006);D.Lgs. 163/2006 “Co<strong>di</strong>ce dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazionedelle <strong>di</strong>rettive 2004/17/CE e 2004/18/CE”D.Lgs. 65/2000 “Attuazione delle <strong>di</strong>rettive 97/52/CE e 98/4/CE, che mo<strong>di</strong>ficano ed integrano,rispettivamente, le <strong>di</strong>rettive 92/50/CEE, in materia <strong>di</strong> appalti pubblici <strong>di</strong> servizi, e 93/38/CEE,limitatamente ai concorsi <strong>di</strong> progettazione”.D.P.R. 573/1994 “Regolamento per la semplificazione dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong>pubbliche forniture <strong>di</strong> valore inferiore alla soglia <strong>di</strong> rilievo comunitario, il cui articolo 10 è statoabrogato e sostituito dal D.P.R. 384/2001 “Regolamento <strong>di</strong> semplificazione dei proce<strong>di</strong>menti<strong>di</strong> spese in economia”D.P.R. 384/2001 “Regolamento <strong>di</strong> semplificazione dei proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> spese in economia”D.P.R. n 34/2000 “Sistema <strong>di</strong> qualificazione per gli esecutori <strong>di</strong> lavori ai sensi dell’art. 8 dellaL. 109/94 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni, abrogato dal D.Lgs. 163/2006.”;D.M.LL.PP. n. 145/2000 “Regolamento recante il capitolato generale d’appalto dei lavoripubblici, ai sensi dell’art. 3, comma 5 L. 109/94 e s.m.”.Inoltre, al momento dell’assegnazione dei contributi ai vari beneficiari, la <strong>Regione</strong> ha riba<strong>di</strong>to lanecessità della conformità delle varie operazioni alla vigente normativa.Controlli in tal senso sono stati effettuati nei tempi e nelle forme definite dall’Autorità <strong>di</strong> Gestione,nonché dai responsabili del controllo <strong>di</strong> secondo livello.5.7.4 Promozione delle Pari OpportunitàIn coerenza con i Regolamenti comunitari, il DOCUP Ob. 2 2000-2006 ha promosso le PariOpportunità essendo il territorio regionale caratterizzato da una sostanziale <strong>di</strong>fferenza tra uominie donne nella partecipazione al lavoro riferita sia al tasso <strong>di</strong> attività sia al tasso <strong>di</strong> occupazione.L’attenzione alle Pari Opportunità risulta presente nel DOCUP come <strong>di</strong>mensione trasversale deiFon<strong>di</strong> strutturali. Vi è stata una costante collaborazione sull’obiettivo Pari Opportunità tra FESRe FSE pur se la rilevanza negli interventi a favore delle persone è certamente maggiore nel POR– obiettivo 3, al fine <strong>di</strong> ridurre il <strong>di</strong>vario tra uomini e donne nella partecipazione al lavoro.Operativamente, recependo le in<strong>di</strong>cazioni della Commissione Europea per l’obiettivo 3, la<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> ha nominato già nel 2001 l’Animatrice del FSE come figura esperta <strong>di</strong> PariOpportunità che ha operato in affiancamento alle strutture regionali preposte all’attuazione deiDOCUP Ob. 2 e POR Obiettivo 3.Nei primi anni <strong>di</strong> programmazione ai Comitati <strong>di</strong> Sorveglianza presenziava non solo l’esponentedella Commissione Regionale Pari Opportunità, cui competeva la rappresentanza delle istanze<strong>di</strong> genere all’interno degli obiettivi 2 e 3, ma anche la Consigliera regionale <strong>di</strong> Parità, nominata ai185


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionesensi della L. 125/91 e del decreto legislativo 196/2000. Entrambe le Istituzioni <strong>di</strong> parità regionali<strong>di</strong> riferimento partecipano anche ai lavori del Comitato <strong>di</strong>rettivo per le azioni innovative delFESR.L’attenzione alle Pari Opportunità nell’obiettivo 2 si è esplicitata in particolare:- nella descrizione della Linea 4.2a – Creazione d’impresa – nella quale è previsto ilcollegamento con le Misure D3, D4, E1 del POR-obiettivo 3- nella valutazione dei progetti pervenuti nell’ambito delle linee <strong>di</strong> intervento 1.2a “Promozioneinternazionale delle imprese”, 2.1b “Finanziamenti per gli investimenti delle imprese, 2.1d“Aiuti agli investimenti in connessione con i prestiti BEI”, 2.2C “Consulenze strategiche per laqualificazione delle imprese”, 2.4c “Azioni a sostegno dell’e-business” e 4.1b “Regime <strong>di</strong>aiuto rimborsabile per il sostegno <strong>di</strong> attività economiche” per i quali, applicando uno deicriteri <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> merito “incidenza sulle pari opportunità”, vengono attribuiti punteggicon una premialità variabile, determinata in relazione all’incidenza della partecipazionefemminile nell’impresa richiedente il contributo- nella stesura del manuale “Procedure e norme per la gestione, monitoraggio,ren<strong>di</strong>contazionee controllo degli interventi cofinanziati a valere sulle misure: 2.3, 2.5b, 3.1a, 3.2, 4.1a, 4.2b”- nell’impostazione dei ban<strong>di</strong> sulle misure: 2.6a “Incentivi alle PMI per investimenti a finalitàambientale”, 2.6b “Incentivi alle PMI per progetti <strong>di</strong> ricerca” e 3.3 “Interventi <strong>di</strong> riqualificazionelocale effettuati da soggetti privati” nei quali è stata inserita, tra i criteri premiali e <strong>di</strong>selezione, la valutazione <strong>di</strong> merito “Incidenza sulle Pari Opportunità” attraverso la definizionee l’assegnazione <strong>di</strong> punteggi variabili e commisurati ai livelli <strong>di</strong> creazione <strong>di</strong> nuovaoccupazione femminile- nella programmazione degli interventi basata sugli obiettivi operativi definiti dal VISPO(Valutazione d’Impatto Strategico Pari Opportunità) per i Fon<strong>di</strong> Strutturali 2000/2006, emersiin particolare nella riunione organizzata dall’ISFOL e dall’AdG del FSE della <strong>Regione</strong><strong>Piemonte</strong> presso la sede regionale il 9 luglio 2003, per la quale l’AdG dell’Obiettivo 3 haritenuto opportuno estendere l’invito all’AdG ed all’Assistenza Tecnica dell’Obiettivo 2,nell’ambito <strong>di</strong> una maggiore collaborazione ed integrazione tra FSE e FESR sull’obiettivotrasversale Pari Opportunità.La complementarità e il coor<strong>di</strong>namento tra gli obiettivi dei due fon<strong>di</strong> (FSE e FESR) è avvenuta intutte le misure collegabili, specie in termini <strong>di</strong> iniziative comuni, tese a verificare l’efficacia degliinterventi <strong>di</strong> gender mainstreaming posti in essere, con osservazione e monitoraggio deirisultati e con finalità <strong>di</strong> interazione, anche operando ulteriori modalità <strong>di</strong> coinvolgimento deisoggetti tecnici e delle istituzioni <strong>di</strong> parità deputate a svolgere un ruolo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e <strong>di</strong> controllodell’applicazione degli obiettivi.5.8 MISURE ADOTTATE PER ASSICURARE IL COORDINAMENTO DELL’INSIEME DEGLI AIUTISTRUTTURALI COMUNITARIIn osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni del Regolamento generale (Reg. (CE) n. 1260/99), volte adassicurare che la Politica <strong>di</strong> Coesione comunitaria concorra al conseguimento <strong>di</strong> obiettivitrasversali legati allo sviluppo sostenibile, alla qualificazione delle risorse umane e alla presa inconto delle pari opportunità <strong>di</strong> genere, la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> ha impostato la programmazione2000-2006 dei fon<strong>di</strong> strutturali con l’obiettivo <strong>di</strong> perseguire la massima sinergia tra l’ampiagamma <strong>di</strong> tipologie <strong>di</strong> intervento attivabili sul territorio.Come posto in evidenza nei precedenti Rapporti, tale obiettivo è stato il preciso riferimento dellafase <strong>di</strong> definizione dei vari Programmi <strong>di</strong> intervento, il cui grado <strong>di</strong> conseguimento è oggetto <strong>di</strong>apposite azioni <strong>di</strong> monitoraggio sviluppate al fine garantire la sorveglianza delle operazioni. Inparticolare, sin dalla fase <strong>di</strong> redazione e messa a punto delle misure del Programma, la <strong>Regione</strong>186


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione<strong>Piemonte</strong> ha tenuto pienamente conto degli aspetti connessi alla regolamentazione dei Fon<strong>di</strong>Strutturali e, per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>viduazione dei settori <strong>di</strong> intervento, si è operatoconformemente a quanto previsto dai regolamenti generali dei Fon<strong>di</strong> Strutturali. 158<strong>Rapporto</strong> tra FESR e FSEIn osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni del Regolamento generale (Reg. (CE) 1260/99), volte adassicurare il concorso della Politica <strong>di</strong> Coesione comunitaria al conseguimento <strong>di</strong> obiettivitrasversali legati allo sviluppo sostenibile, alla qualificazione delle risorse umane e alla presa inconto delle pari opportunità <strong>di</strong> genere, la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> ha impostato la programmazione2000-2006 dei fon<strong>di</strong> strutturali con l’obiettivo <strong>di</strong> perseguire la massima sinergia tra l’ampiagamma <strong>di</strong> tipologie <strong>di</strong> intervento attivabili sul territorio.Tale obiettivo è stato il preciso riferimento della fase <strong>di</strong> definizione dei vari Programmi <strong>di</strong>intervento, il cui grado <strong>di</strong> conseguimento è stato oggetto <strong>di</strong> apposite azioni <strong>di</strong> monitoraggiofinalizzate a garantire la sorveglianza delle operazioni.In riferimento, in primo luogo, all’interconnessione tra FSE e FESR, quest’ultima ha riguardatonello specifico nel periodo 2000-2006 i seguenti aspetti:• concentrazione <strong>di</strong> risorse FSE nelle aree del territorio regionale ammesse a beneficiaredel FESR a titolo dell’Ob. 2;• policy <strong>di</strong> intervento del FSE che più possono concorrere a risolvere/alleviare i problemi <strong>di</strong>riconversione economica delle zone Ob. 2;• strumenti <strong>di</strong> integrazione attivati per garantire il coor<strong>di</strong>namento degli interventi afferenti aidue fon<strong>di</strong> strutturali.Risorse FSE al 30/06/2009Ob.2Ob.3(fuori Ob.2)33%67%Per quanto concerne la concentrazione (<strong>di</strong>fferenziale pro capite tendenzialmente pari al 5% inme<strong>di</strong>a a livello nazionale) <strong>di</strong> risorse FSE nelle aree del territorio regionale ammesse abeneficiare del FESR a titolo dell’Ob. 2, durante il periodo considerato 159 , le elaborazionicompiute dalle competenti strutture regionali sui dati aggiornati al 30/06/2009 mostrano come illivello <strong>di</strong> concentrazione sembrerebbe, nella sostanza, confermato evidenziando come il 33%(dato al 30/06/09) delle risorse POR Ob. 3 siano state destinate a persone o imprese,rispettivamente residenti/domiciliate e localizzate nella aree Ob. 2 (come mostra la precedentefigura).Come si evince dal grafico seguente, tale dato conferma il trend sostanzialmente positivoevidenziato dalle rilevazioni precedenti e, a livello complessivo, mostra come l’impegno in favore158159In particolare Regg. (CE) 1783 (FESR), (CE) 1784 (FSE) e (CE) 1257/99 (FEOGA).Si ricorda che le modalità per assicurare la concentrazione sono descritte nel Complemento <strong>di</strong> Programmazione e fannoriferimento al documento “Criteri per l’in<strong>di</strong>viduazione delle azioni FSE imputabili alle aree dell’Ob. 2”.187


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionedelle aree del territorio regionale maggiormente bisognose <strong>di</strong> supporto pubblico abbia prodottorisultati importanti in termini <strong>di</strong> spesa (oltre 322 milioni <strong>di</strong> Euro spesi a fronte dei circa 321 milioni<strong>di</strong> Euro programmati).Risorse zone Ob.2% risorse in area Ob.240%35%30%25%20%35,5%34,0%32,0%32,2% 33,1%34,6%29,6%32,1%32,6%200120022003200420052006200720082009Data rilevamentoIn particolare, la spesa pubblica relativa alle risorse POR Ob. 3 nelle aree dell’Ob. 2 hariguardato principalmente l’ambito della formazione (cui si può attribuire il 95% delle risorsespese in Ob 2), in primis con la “Direttiva Mercato del lavoro” (47% delle risorse spese, pari aoltre 151 milioni <strong>di</strong> Euro), seguita dalla “Direttiva occupati” (22%) e dalla Direttiva per il “Dirittodovere <strong>di</strong> istruzione e formazione” (13%).Per quanto riguarda, invece, la concentrazione in termini <strong>di</strong> peso percentuale delle risorsedestinate all’Ob.2 sul totale delle risorse destinate a ciascun <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> attuazione, haovviamente un rilievo particolare il <strong>di</strong>spositivo “Occupati Aree montane” (con una concentrazionepari al ’76%) e la “Direttiva occupati” (45%), seguita dalla Direttiva per il “Diritto dovere <strong>di</strong>istruzione e formazione” (45%), mentre la “Direttiva <strong>di</strong>soccupati – Mercato del lavoro” si attestasu una percentuale del 37%.Per quanto attiene, poi, all’ambito del lavoro assumono particolare rilevanza, finanziaria estrategica, gli “Strumenti finanziari per l’avvio <strong>di</strong> nuova impresa” con poco meno <strong>di</strong> nove milioni<strong>di</strong> euro spesi nelle aree Ob. 2 nel periodo e una concentrazione (in termini <strong>di</strong> peso percentualedelle risorse destinate all’Ob.2 sul totale delle risorse destinate al <strong>di</strong>spositivo) pari a circa il 56%.Per quanto attiene le policy <strong>di</strong> intervento del FSE, si riba<strong>di</strong>scono le considerazioni fatte neisingoli Rapporti precedenti: gli Assi A, C, D ed E sono quelli che meglio si sono prestati asupportare gli interventi realizzati me<strong>di</strong>ante il FESR; in particolare si richiamano le misure D3 (inparticolare la linea 4 “Strumenti finanziari <strong>di</strong> sostegno all’avvio <strong>di</strong> nuove imprese”), D4 ed E1(linea 2) che hanno previsto interventi affidati in gestione a Finpiemonte SpA, ente strumentaledella <strong>Regione</strong> istituito con L.R. n. 8/76.Un’altra linea <strong>di</strong> intervento che ha fatto registrare una marcata ricaduta nella aree Ob. 2 del<strong>Piemonte</strong> delle risorse FSE è la Misura D4 la quale, mirando a sostenere forme <strong>di</strong>collaborazione tra centri <strong>di</strong> competenza (Università, Centri <strong>di</strong> Ricerca, Parchi Tecnologici) etessuto economico locale con particolare riferimento alle PMI, ha consentito <strong>di</strong> finanziare progetti<strong>di</strong> ricerca in larga misura concentrati nelle aree territoriali ammesse a beneficiare del sostegnodel DOCUP.Ulteriormente, le Direzioni regionali “Formazione professionale – Lavoro” e “Industria” hannoriservato, nell’ambito del DOCUP Ob. 2 della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>, un’apposita misura (misura 4.2del DOCUP Ob.2, attivata a partire dal 2003) <strong>di</strong> attivazione <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> ingegneria finanziaria(aiuto rimborsabile) per la realizzazione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> investimento a favore <strong>di</strong> soggetti il cui188


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionebusiness plan fosse stato validato dai servizi provinciali per la creazione d’impresa (Misura D3del POR 160 ).Di seguito si propone un prospetto riassuntivo che, in relazione a ciascun Asse e a misura delPOR Ob. 3, in<strong>di</strong>vidua gli elementi <strong>di</strong> raccordo in relazione alle <strong>di</strong>verse policy <strong>di</strong> intervento delFSE in termini <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> qualificazione delle risorse umane in grado <strong>di</strong> generare, sia purein<strong>di</strong>rettamente, effetti positivi sulla competitività del sistema economico piemontese conparticolare riferimento alle aree ammesse a beneficiare del sostegno del FESR (ob. 2).ASSE MISURA DESCRIZIONE ELEMENTI DI RACCORDO E RICADUTE POTENZIALI SU COMPETITIVITÀ1A2B 11Organizzazione dei nuoviservizi per l'impiegoInserimento e reinserimentonel MdL <strong>di</strong> giovani e adultiInserimento lavorativo ereinserimento <strong>di</strong> gruppisvantaggiatiAdeguamento del sistemadella FP e IstruzionePotenziamento delle capacità <strong>di</strong> servizio in favore delle imprese, con particolareriguardo alla richiesta <strong>di</strong> specifici profili professionali (domanda <strong>di</strong> lavoro)Nella selezione dei corsi per l'ingresso e il reingresso sul MdL sono stati premiatiinterventi coerenti con l'analisi dei fabbisogni formativi e professionaliLa formazione per l'appren<strong>di</strong>statoLa formazione per l'inserimento <strong>di</strong>retto in aziendaInterventi in favore <strong>di</strong> soggetti in CIGS e mobilitàServizi <strong>di</strong> incontro tra domanda e offerta <strong>di</strong> lavoroInterventi sui drop out come potenziamento del sistema economico attraverso soggetticon migliore livello <strong>di</strong> affidabilità e <strong>di</strong> preparazione.La Sovvenzione Globale sui piccoli sussi<strong>di</strong> ha favorito inoltre la capitalizzazione dellecooperativeOrientamento dell'offerta formativa verso le esigenze aziendali sulla base dell’analisidei fabbisogni.C2Prevenzione <strong>di</strong>spersionescolastica e formativa3 Formazione superiore4 Formazione permanenteIncremento dell’offerta <strong>di</strong> lavoro qualificato attraverso la riduzione della <strong>di</strong>spersionescolastica.Collegamento tra percorsi <strong>di</strong> alta formazione e specializzazioni produttive del territorio,spesso a loro volta concentrati nelle attuali aree Ob. 2 e, soprattutto, phasing out.Miglioramento del livello <strong>di</strong> competenze della forza lavoro attraverso la formazionedegli adulti (l'EdA in particolare).1Sviluppo della competitivitàdelle imprese con priorità allePMILa formazione continua è espressamente <strong>di</strong>retta all'aggiornamento del personaleoccupato presso le aziende, ivi compreso il management e gli impren<strong>di</strong>toriData la loro concentrazione in aree beneficiarie <strong>di</strong> DOCUP e in considerazione dellastrutturazione del regolamento <strong>di</strong> esenzione degli aiuti <strong>di</strong> stato alla formazione, gliinterventi della Misura hanno impattato in misura più che proporzionale su Ob. 2.D234Adeguamento dellecompetenze della PASviluppo e consolidamentodell'impren<strong>di</strong>torialitàMiglioramento delle risorseumane nella ricerca e sviluppotecnologicoAggiornamento delle competenze del personale della PA in funzione dellaqualificazione dell'azione dell'ente pubblicoNascita <strong>di</strong> nuove imprese come risposta a esigenze <strong>di</strong> competitività del territorioRaccordo <strong>di</strong>retto tra i due fon<strong>di</strong> attraverso l’accesso delle imprese create attraverso laMisura D3 del POR FSE a risorse FESR per il finanziamento dei loro investimenti(Misura 4.2.a).Raccordo della misura (corresponsione <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> ricerca a giovani laureati conprogetti innovativi <strong>di</strong> interesse per Centri <strong>di</strong> competenza e imprese) con gli interventi infavore dell'offerta <strong>di</strong> innovazione promossi dal DOCUP, anche attraverso ilmeccanismo <strong>di</strong> premialità per la localizzazione delle imprese partecipanti ai progetti inarea Ob. 2.160Si ritiene opportuno precisare che non si è presentato il rischio <strong>di</strong> doppio finanziamento delle medesime spese tra gli strumentiattivati a valere sul FESR e sul FSE, perché le <strong>di</strong>verse misure erano tra loro complementari. Ad esempio, la linea 1 della misuraD3 del POR FSE ha finanziato le attività degli Sportelli <strong>di</strong> Impresa istituiti presso le Province <strong>di</strong> preaccoglienza e <strong>di</strong>,accoglienza, le ricerche effettuate nei settori dei nuovi bacini occupazionali e i servizi <strong>di</strong> animazione impren<strong>di</strong>toriale praticatidagli stessi sportelli. La linea 2 della misura D3 del POR FSE ha finanziato i servizi erogati dagli Sportelli d’Impresa relativi alla<strong>di</strong>agnosi del progetto impren<strong>di</strong>toriale, alla formazione <strong>di</strong> base <strong>di</strong> orientamento all'impren<strong>di</strong>torialità, all’accompagnamento e allapre<strong>di</strong>sposizione del business plan, alla consulenza specialistica, alla formazione avanzata e ai casi <strong>di</strong> Spin off. La linea 3 dellamisura D3 del POR FSE ha finanziato i servizi relativi alla consulenza specialistica ed al tutoraggio dell'impresa per i primi dueanni. La linea 4.2a del DOCUP FESR, invece, ha finanziato ad esempio le spese per l’acquisto <strong>di</strong> macchinari, attrezzature,impianti, fabbricati, la realizzazione <strong>di</strong> opere e<strong>di</strong>li delle imprese <strong>di</strong> nuova costituzione il cui business plan era stato pre<strong>di</strong>spostodagli Sportelli d’Impresa189


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneASSE MISURA DESCRIZIONE ELEMENTI DI RACCORDO E RICADUTE POTENZIALI SU COMPETITIVITÀE 1Promozione dellapartecipazione femminile almercato del lavoro.Impatto positivo sulla competitività regionale delle azioni promosse per realizzare laparità <strong>di</strong> genere:1. interventi in favore dell'impren<strong>di</strong>toria femminile2. progetti per l'organizzazione del lavoro pro-concilazione alla conciliazione comespinta per molte imprese in aree Ob. 2 per sperimentare forme innovative <strong>di</strong> sostegnoal cambiamento organizzativo (telelavoro, flessibilità, ecc.).<strong>Rapporto</strong> tra FESR e FEOGAIl programma principale finanziato dal FEOGA è il Piano <strong>di</strong> Sviluppo Rurale (PSR), al quale siaggiunge il PIC Leader+. Il coor<strong>di</strong>namento in fase <strong>di</strong> programmazione ed attuazione <strong>di</strong> questiprogrammi con il DOCUP è finalizzato sia alla massimizzazione degli effetti delle azioni <strong>di</strong>sviluppo sia alla valorizzazione <strong>di</strong> tutte le possibili sinergie tra i programmi cofinanziati dai <strong>di</strong>versiFon<strong>di</strong> Strutturali nelle aree che insistono sul medesimo territorio.Il DOCUP non entra <strong>di</strong>rettamente in relazione con il PSR in quanto, a seguito dellasemplificazione delle aree precedentemente catalogate come 5b, sono state inserite nell’ambitodelle zone Obiettivo 2 ovvero delle aree in Phasing Out, insieme a quelle definite a declinoindustriale e pertanto afferenti al FESR. Ciò ha consentito pertanto la complementarietà degliinterventi sin dalla fase <strong>di</strong> programmazione. In particolare, le misure del DOCUP, che possonopresentare ricadute sul territorio agricolo e rurale – anche <strong>di</strong> tipo in<strong>di</strong>retto –, sono quelle delterzo Asse riservato alle politiche <strong>di</strong> sviluppo locale e valorizzazione del territorio.In particolare, la misura più significativa risulta essere la 3.1 de<strong>di</strong>cata ai Piani Integrati <strong>di</strong> Area,caratterizzati da integrazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> intervento e per il concorso <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi attori, alfine <strong>di</strong> incidere in maniera più efficace sullo sviluppo locale.Il coor<strong>di</strong>namento dei Piani è stato affidato alle Province che hanno garantito supporto aglioperatori: la presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi interventi in aree montane e collinari ha inciso notevolmenteanche sui territori a declino rurale, agendo sul loro tessuto socio-economico complessivo. Percontro, vi è una parziale sovrapposizione con il PIC Leader+ 161 — alcune azioni <strong>di</strong> quest’ultimosono analoghe a corrispondenti misure del DOCUP 162 — peraltro solamente apparente inquanto la tipologia dei soggetti ammissibili è nettamente <strong>di</strong>stinta. La possibilità <strong>di</strong>sovrapposizione è stata valutata sin dalla fase <strong>di</strong> avvio del Leader+ e sono state in<strong>di</strong>viduate lecorrispondenti azioni più sensibili in tal senso. Si è tuttavia proceduto, in fase operativa, ad unadeguato monitoraggio per scongiurare tale rischio.5.9 OPERAZIONI ATTUATE IN TERRITORI FUORI OBIETTIVONon sono state finanziate operazioni al <strong>di</strong> fuori delle zone Obiettivo 2.Va peraltro rammentato come per l’unico progetto che ha interessato l’intero territorio regionale(progetto “Wi-Pie”/RUPAR realizzato nell’ambito della sottomisura 2.4 a e relativo allarealizzazione <strong>di</strong> una rete telematica <strong>di</strong>ffusa su tutta la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>, soprattutto a vantaggiodelle aree periferiche al fine <strong>di</strong> ridurre il problema del “<strong>di</strong>gital <strong>di</strong>vide”) sia stata applicata unametodologia <strong>di</strong> calcolo, approvata in sede <strong>di</strong> CdS nella riunione del 19/09/2005, conl’in<strong>di</strong>viduazione e quantificazione delle zone ricompresse nel programma (aree Ob. 2 ed aree inPhasing Out) e <strong>di</strong> quelle al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> tali aree e definite “aree bianche”. La relativaren<strong>di</strong>contazione è stata <strong>di</strong> fatto effettuata applicando le relative percentuali pre-definite (31,28%per le aree Ob. 2; 28,40% per le aree in Phasing Out e 40,32% per le “aree bianche” comeperaltro riportato nel CdP).161162Cfr. il Programma Leader+ 2000-2006In particolare quelle rivolte agli investimenti dei privati.190


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione5.10 GRANDI PROGETTI E SOVVENZIONI GLOBALINell’ambito del programma non sono state finanziate Sovvenzioni Globali, mentre è statocompletato il Grande Progetto 163 denominato “La Venaria Reale e Borgo Castello della Mandria”,la cui scheda è stata inoltrata alla Commissione Europea nel corso della programmazione 1994-’99, più precisamente a fine <strong>di</strong>cembre 1997.In relazione a tale intervento, si ritiene utile riproporre, nel presente documento, l’aggiornamentodella scheda riepilogativa già inserita nei precedenti RAE, che fornisce la descrizione delprogetto (§ 5.10.1), l’iter procedurale con le principali tappe attraversate dal progetto (§ 5.10.2),uno schema dei costi ren<strong>di</strong>contati nell’ambito dei programmi DOCUP 1997/’99 e 2000/’06 (§5.10.3) e i risultati conseguiti ad intervento concluso (§ 5.10.4).5.10.1 Descrizione del progettoIl progetto è stato promosso ed avviato ufficialmente nell’ottobre del 1997 dalla <strong>Regione</strong><strong>Piemonte</strong> insieme al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il sostegno dell’UnioneEuropea ed in collaborazione con la Provincia <strong>di</strong> Torino ed i Comuni <strong>di</strong> Torino, Venaria Reale eDruento.L’area oggetto dell’intervento è costituita dalla Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale, dai Giar<strong>di</strong>ni, dal BorgoCastello e dalla Cascina Rubbianetta, situata nel Parco La Mandria, e raggiunge un’estensionetotale <strong>di</strong> 950.000 mq <strong>di</strong> superficie, <strong>di</strong> cui 150.000 mq per opere (Reggia e Borgo Castello) el’area rimanente per i Giar<strong>di</strong>ni e per il Parco. La riprogettazione del complesso monumentale <strong>di</strong>Venaria e dei suoi Giar<strong>di</strong>ni è stata affiancata, inoltre, da un importante intervento <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>segno deltessuto urbano della città <strong>di</strong> Venaria Reale e delle infrastrutture a servizio dell’area. Taleprogetto rappresenta, nel suo insieme, una delle più rilevanti operazioni <strong>di</strong> riqualificazione <strong>di</strong>beni culturali realizzata a livello europeo ed ha cercato <strong>di</strong> recuperare il complesso in modorigoroso, senza alterare con il restauro le caratteristiche originarie delle strutture. La Reggia <strong>di</strong>Venaria Reale e il Castello della Mandria sono stati proclamati dall’UNESCO “Patrimoniodell’Umanità” nel 1997, nell’ambito della decisione che ha riguardato l’intero sistema delleResidenze Sabaude.Inquadramento storicoLa Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale nacque nel 1660, per opera del duca Carlo Emanuele II <strong>di</strong> Savoia,come residenza “<strong>di</strong> piacere e <strong>di</strong> caccia” per la corte. I lavori per la sua realizzazione furonoaffidati all’architetto <strong>di</strong> corte Amedeo <strong>di</strong> Castellamonte che progettò il borgo, il palazzo, i giar<strong>di</strong>nie i boschi <strong>di</strong> caccia, che oggi costituiscono il Parco de La Mandria. Venne così creato ungran<strong>di</strong>oso complesso monumentale il cui punto principale era costituito dalla cosiddetta Reggia<strong>di</strong> Diana, dea della caccia. La Reggia subì nei secoli <strong>di</strong>verse mo<strong>di</strong>fiche e rimaneggiamenti aseconda delle vicende che influenzarono la vita del regno sabaudo. Il palazzo acquisì, ad operadell’architetto Michelangelo Garove, una struttura imponente con gran<strong>di</strong> pa<strong>di</strong>glioni uniti dagallerie e tetti mansardati. Ulteriori ingran<strong>di</strong>menti furono progettati e messi in atto dall’artistabarocco Filippo Juvarra a cui si devono il completamento della Galleria Grande, detta ancheGalleria <strong>di</strong> Diana, e la realizzazione della chiesa <strong>di</strong> San Uberto, patrono dei cacciatori, dellaCitroniera e della Scuderia Grande. Il complesso venne nuovamente riplasmato fra il 1739 e il1769, quando Benedetto Alfieri riunì i vari contributi passati in un solo sistema architettonico.L’armonia raggiunta venne però presto infranta dall’invasione napoleonica, che segnò l’iniziodella decadenza della Reggia. Parallelamente alla rimodulazione della Reggia, negli anni anchei Giar<strong>di</strong>ni, che erano stati voluti “all’italiana” dall’architetto Castellamonte vennero trasformati in163Secondo la definizione dell’art. 25 del Regolamento (CE) n. 1260/99 “i Fon<strong>di</strong> possono finanziare spese connesse a gran<strong>di</strong>progetti, vale a <strong>di</strong>re: un insieme <strong>di</strong> lavori economicamente in<strong>di</strong>visibili che svolgono una funzione tecnica precisa e hannoobiettivi chiaramente definiti, il cui costo totale considerato al fine <strong>di</strong> determinare l'importo della partecipazione dei Fon<strong>di</strong> superai 50 M€”191


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneun grande parco “alla francese” <strong>di</strong> circa 125 ettari. Erano presenti parterres a ricamo, viali,statue, fontane, specchi d’acqua, boschetti, pergolati ed un grande labirinto. Anche il Parco, conl’occupazione napoleonica, venne lentamente cancellato.La storia de La Mandria, attuale Parco Regionale <strong>di</strong> circa 6.500 ha <strong>di</strong> superficie cintata da unmuro <strong>di</strong> oltre 30 Km, è strettamente connessa a quella della città <strong>di</strong> Venaria Reale e della suaReggia. È, infatti, una tenuta sorta nel XVIII secolo come centro per l’allevamento e lariproduzione dei cavalli <strong>di</strong> razza destinati alla famiglia reale per la caccia. La costruzione delCastello risale all’inizio del ‘700 ad opera degli architetti Garove, Juvarra e Alfieri, già impegnaticon la costruzione della Reggia. Dopo l’occupazione napoleonica il Re Vittorio Emanuele IIacquistò la tenuta eleggendo gli Appartamenti Reali fra i suoi luoghi <strong>di</strong> residenza preferiti; inquesto periodo il complesso venne ampliato ed arricchito arrivando alla configurazione attualedel Borgo Castello. Il Parco della Mandria custo<strong>di</strong>sce al suo interno altre importanti strutturearchitettoniche volute da re Vittorio Emanuele II, tra queste la Rubbianetta, maestosa cascina <strong>di</strong>circa 5.000 mq costruita nel 1863 a forma <strong>di</strong> ferro <strong>di</strong> cavallo, utilizzata come scuderia reale perl’allevamento equino.Il progetto <strong>di</strong> recuperoGli obiettivi principali del Grande Progetto “La Venaria Reale e Borgo Castello della Mandria”,sono stati:- il recupero <strong>di</strong> un immenso patrimonio ambientale ed architettonico unico nel suo genere,le cui con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> degrado rischiavano <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare irreparabili;- la contestuale ideazione <strong>di</strong> un progetto integrato <strong>di</strong> riqualificazione tale da rappresentareil volano per il rilancio turistico e culturale <strong>di</strong> Torino e dell’intero <strong>Piemonte</strong>, ancheattraverso l’attivazione del Circuito delle Residenze Sabaude, <strong>di</strong> cui Venaria Reale è laprincipale “porta d’accesso”;- l’adeguamento e la razionalizzazione delle infrastrutture <strong>di</strong> base a supporto dell’areaoggetto dell’intervento <strong>di</strong> recupero storico-architettonico;- il tentativo <strong>di</strong> riqualificare una vasta area critica del Nord-Ovest torinese contrassegnatada declino industriale e crisi occupazionale.Il Grande Progetto ha riguardato il recupero e la riqualificazione della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale,dei suoi Giar<strong>di</strong>ni, della Chiesa <strong>di</strong> San Uberto, del Borgo Castello della Mandria e della CascinaRubbianetta, situata all’interno del Parco.La Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale è stata recuperata e restaurata, dopo anni <strong>di</strong> abbandono in cui fuanche oggetto <strong>di</strong> atti <strong>di</strong> vandalismo. In una prima fase, i lavori hanno interessato la messa insicurezza dell’opera, il completamento <strong>di</strong> 24.000 mq <strong>di</strong> coperture, il restauro statico per circa120.000 mc, il rifacimento <strong>di</strong> solai e murature, stucchi, infissi e impianti tecnologici, eliminando intal modo il pericolo <strong>di</strong> crollo. Successivamente i lavori sono stati finalizzati al restauro e al riusofunzionale del complesso, per fornire al visitatore-ospite ampi spazi da utilizzare perl’allestimento <strong>di</strong> mostre e l’organizzazione <strong>di</strong> manifestazioni, in un ottica <strong>di</strong> una più ampiafruizione pubblica. Nella Reggia restaurata è stato allestito un percorso museale che,snodandosi tra gli appartamenti aulici, il seminterrato e il complesso juvarriano <strong>di</strong> Citroniera eGrande Scuderia, racconta la civiltà che ha voluto e animato la residenza venatoria. La strutturaospita un allestimento permanente sulla storia della <strong>di</strong>nastia dei Savoia, mostre temporanee,istituti <strong>di</strong> ricerca, archivi, biblioteche, centri <strong>di</strong> documentazione, spazi <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione sulla civiltàe la cultura delle corti italiane ed europee, trasformando la Reggia nella porta d’ingresso delsistema delle Residenze Sabaude. La Reggia è stata ufficialmente inaugurata il 12 ottobre 2007,mentre prima era possibile visitarne i cantieri avviati.Uno dei gioielli della Reggia è la Cappella <strong>di</strong> Sant’Uberto, realizzata tra il 1716 e il 1729 suprogetto <strong>di</strong> Filippo Juvarra e titolata al santo protettore dei cacciatori come rimando alladestinazione venatoria della residenza. Il restauro eseguito ha consentito <strong>di</strong> recuperare i colori e192


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneil <strong>di</strong>segno a quadrettoni del pavimento originari, le pitture e le sculture presenti all’internodell’e<strong>di</strong>ficio, che attualmente è possibile ammirare come insieme <strong>di</strong> architettura, scultura epittura, in uno stu<strong>di</strong>ato gioco <strong>di</strong> luci, così come pensato originariamente dall’artista messineseJuvarra.Il progetto <strong>di</strong> restauro ha previsto, inoltre, il recupero dell'area delle scuderie alfieriane e dellaCavallerizza <strong>di</strong> Venaria Reale, destinandola quale sede del "Centro Conservazione e Restauro”.Nella prima e nella seconda scuderia, collegate fra loro dalla Cavallerizza, hanno trovatocollocazione un istituto universitario <strong>di</strong> restauro e una scuola <strong>di</strong> formazione professionale eartigianale, laboratori <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica per artigiani e botteghe. Nelle gran<strong>di</strong> sale restaurate, iprogettisti hanno scelto <strong>di</strong> inserire spazi <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> formazione in stile moderno, che nonturbano il complesso architettonico unitario, concepiti in modo che siano sempre eventualmenterimovibili. Le attività del Centro per la Conservazione ed il Restauro sono state avviate a pienoregime nel 2006.Il restauro dei Giar<strong>di</strong>ni della Reggia si è posto, sin dall’avvio dei lavori <strong>di</strong> recupero del complesso<strong>di</strong> Venaria, come una componente essenziale del progetto. Il recupero, pur con la consapevolezza<strong>di</strong> costruire un'entità nuova e moderna, ha riproposto il tracciato originario cancellato daltempo. La scelta metodologica <strong>di</strong> base per il restauro è stata il recupero della trama dei viali edei compartimenti documentati nel XVIII secolo, associando una lettura in chiave moderna per lecomposizioni. I due principali ambiti <strong>di</strong> intervento sono stati il Parco Basso e il Parco Alto. IGiar<strong>di</strong>ni sono stati aperti al pubblico il 10 giugno 2007 e sono <strong>di</strong>ventati un luogo <strong>di</strong> attivitàricreative e <strong>di</strong> eventi spettacolari legati alla storia e alla natura del posto: manifestazioni floreali,giochi e sport, spettacoli, musica ed esposizioni <strong>di</strong> arte contemporanea.Per quanto riguarda il recupero del Borgo Castello, il progetto originario prevedeva larealizzazione del “Centro Natura e Paesaggio”, <strong>di</strong> una struttura ricettiva, <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong>accoglienza e ristoro, <strong>di</strong> spazi commerciali, <strong>di</strong> parcheggi e <strong>di</strong> uffici per la rilocalizzazionedell’Ente <strong>di</strong> Gestione del Parco della Mandria. Nel 1998 la <strong>Regione</strong> ha avviato le gare d’appaltoper affidare gli incarichi <strong>di</strong> progettazione, restauro e recupero funzionale del complessoarchitettonico del Borgo Castello; a seguito dell’aggiu<strong>di</strong>cazione del concorso, i lavori sono statisud<strong>di</strong>visi in tre lotti; nell’ambito del primo lotto, nella notte tra l’8 e il 9 giugno 2001, si è verificatoun gravissimo crollo, che ha interessato la pressoché totale manica del fabbricato denominatoCorpo I, all’interno della quale era previsto l’allestimento dell’ingresso all’intero complesso. Sulcrollo è stata avviata un’inchiesta da parte della Magistratura e l’immobile è stato sottoposto asequestro giu<strong>di</strong>ziario per sei anni. Nel maggio 2007, subito dopo il <strong>di</strong>ssequestro da parte degliorgani <strong>di</strong> giustizia, sono nuovamente iniziati i lavori nel cantiere, con lo scopo <strong>di</strong> ricostruire ilCorpo I, danneggiato dall’evento calamitoso. L’intera struttura è stata collaudata il 16 marzo2010. Considerato il tempo trascorso dal crollo della struttura alla riapertura del cantiere, non èstato possibile completare (entro il 30/06/2009) l’allestimento del complesso secondo quantoprevisto nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità; essendo inoltre passati quasi quin<strong>di</strong>ci anni da quando era statoredatto il progetto, lo stesso andrebbe riformulato per rispondere maggiormente alle mutateesigenze e richieste del pubblico fruitore del Parco della Mandria. Principalmente in ragione <strong>di</strong>questi motivi, è in corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o un nuovo progetto per garantire una fruizione ottimale delcomplesso, che è interamente restaurato.All’interno del Parco della Mandria, i lavori <strong>di</strong> recupero e valorizzazione della CascinaRubbianetta sono stati finalizzati alla realizzazione <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> eccellenza per ilmiglioramento qualitativo del cavallo, attualmente gestito dalla Fondazione Centro Internazionaledel Cavallo, costituita nel 2006 da <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino -Facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Veterinaria, Unione Nazionale Incremento Razze Equine e FederazioneItaliana Sport Equestri. Oltre al recupero della Cascina sono state realizzate delle aree esterneper l'allenamento, dei paddocks e un maneggio coperto <strong>di</strong> circa 4.000 mq. Il Centro persegue lefinalità <strong>di</strong> formazione professionale, universitaria e post-universitaria, preparazione sportiva,193


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionericerca scientifica per il benessere del cavallo, ricerca ippoterapica e polo culturale, espositivo,<strong>di</strong>dattico. Il Centro Equino ha avviato le proprie attività nel 2006.5.10.2 Iter ProceduraleDicembre 1997: consegna della Scheda Gran<strong>di</strong> Progetti, dello Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Fattibilità e delloStu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> compatibilità ambientale all’Unione Europea, quali allegati alla domanda <strong>di</strong>finanziamento;13 Marzo 1998: la Commissione Europea chiede integrazioni e chiarimenti in merito alGrande Progetto presentato;14 Maggio 1998: viene aggiornata l’analisi dei costi e dei benefici socio economici delgrande progetto e inoltrata alla Commissione Europea;27 Novembre 1998: in sede <strong>di</strong> Comitato <strong>di</strong> Sorveglianza i rappresentanti della CommissioneEuropea (DG XVI) ritengono <strong>di</strong> poter togliere le riserve formulate con lettera del 13/03/1998e <strong>di</strong> concludere positivamente la procedura per l’approvazione del Grande Progetto;10 Settembre 1999: stipula dell’Accordo <strong>di</strong> Programma Quadro tra il Ministero per i Beni e leAttività Culturali, la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>, la Provincia <strong>di</strong> Torino, i Comuni <strong>di</strong> Torino, VenariaReale e Druento;22 Marzo 2000: Intesa Istituzionale <strong>di</strong> Programma tra il Governo della Repubblica e la Giuntadella <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>;18 Maggio 2001: stipula <strong>di</strong> un secondo Accordo <strong>di</strong> Programma Quadro in materia <strong>di</strong> BeniCulturali;07 Settembre 2001: approvazione del programma DOCUP Ob. 2 2000-’06 da parte dellaCommissione Europea, nel quale trova naturale prosecuzione il Grande Progetto;30 Giugno 2002: conclusione del programma DOCUP 1997-’99 e ren<strong>di</strong>contazione allaCommissione Europea dei lotti interme<strong>di</strong> relativi al Grande Progetto;26 Ottobre 2006: I Integrazione dell’Accordo <strong>di</strong> Programma Quadro in materia <strong>di</strong> BeniCulturali del 18 maggio 2001;27 Giugno 2007: II Integrazione dell’Accordo <strong>di</strong> Programma Quadro in materia <strong>di</strong> BeniCulturali del 18 maggio 2001;12 Ottobre 2007: inaugurazione della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale;30 Giugno 2009: conclusione del programma DOCUP Ob. 2 2000-’06 e ren<strong>di</strong>contazione <strong>finale</strong>alla Commissione Europea delle spese sostenute a completamento del Grande Progetto.5.10.3 Costi sostenuti nell’ambito delle programmazioni comunitarieLo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità redatto nel 1997 e presentato alla Commissione Europea ad integrazionedella Scheda Gran<strong>di</strong> Progetti stimava un costo complessivo per la realizzazione dell’intervento <strong>di</strong>restauro e valorizzazione della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale e del Borgo Castello della Mandria paria 215,38 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> lire, ovvero pari a 111,21 milioni <strong>di</strong> euro.Nell’ambito del programma comunitario 1997-’99, la misura 2.3 “Valorizzazione patrimonioculturale“ ha finanziato un unico intervento relativo al Grande Progetto <strong>di</strong> recupero della Reggia<strong>di</strong> Venaria Reale e del Borgo Castello, con una <strong>di</strong>sponibilità finanziaria <strong>di</strong> L. 139.300.000.000,fissando degli obiettivi interme<strong>di</strong> <strong>di</strong> recupero funzionale dell’intero complesso architettonico, chesono stati ampiamente raggiunti. A conclusione del programma sono stati ren<strong>di</strong>contati un costocomplessivo <strong>di</strong> L. 133.358.429.906 (equivalente ad € 68.873.881,18) ed un contributo comunitariopari a L. 33.339.606.993 (equivalente ad € 17.218.470,04).194


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneNell’ambito del programma DOCUP OB. 2 2000-’06, invece, sono stati completati gli interventi <strong>di</strong>recupero e riqualificazione previsti dal Grande Progetto, rendendo fruibile l’intero complessoarchitettonico. I costi relativi al Grande Progetto sono stati ren<strong>di</strong>contati nella linea d’intervento2.5a “Sistema delle Residenze Sabaude” e nella misura 3.2 “Interventi <strong>di</strong> riqualificazione localeeffettuata da soggetti pubblici” ed ammontano ad € 73.506.134,26, <strong>di</strong> cui € 36.753.067,13 <strong>di</strong>contributo comunitario.Si riporta <strong>di</strong> seguito una tabella riassuntiva con l’elenco dei progetti finanziati nell’ambito dellaprogrammazione 2000-’06 ed i relativi costi certificati:Programmazione 2000-‘06VenariaRealeLaMandriaLinea /Titolo del progettoSpesa certificataMisura2.5a ATTIVITA’ DI BACK OFFICE (escluso dalla Certificazione Finale) 0,002.5a ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO NEI CANTIERI DELLA REGGIA 933.582,673.2 ATTIVITÀ DI SUPPORTO E VERIFICA DEI SERVIZI DI CONTROLLO - PROJECTAUDITING1.447.826,662.5a INTEGRAZIONE SERVIZIO DI VALIDAZIONE COMMISSIONI TECNICHE 45.350,112.5a ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E PUBBLICITÀ SUI CANTIERI DELLA REGGIA 150.000,002.5a RIORDINO DISTRIBUTIVO E FUNZIONALE DEI TORRIONI DELLA REGGIA 95.079,122.5a INTERVENTI DI RESTAURO E RECUPERO DEI PIANI ALTI DELLA REGGIA 1.164.904,382.5a REGGIA DI VENARIA. COMPLETAMENTO LOTTI A) E B) 5.128.255,832.5a LAVORI DI RESTAURO REGGIA DELLA VENARIA REALE LOTTO B) 1.228.896,072.5a REGGIA DI VENARIA - LOTTI C E D E DI COMPLETAMENTO 8.122.868,572.5a REGGIA DI VENARIA. ELEMENTI IN COTTO 65.202,072.5a LA VENARIA REALE. FORNITURA DI CORPI ILLUMINANTI 406.606,022.5a REGGIA DI VENARIA. CASCINA MEDICI 6.310.117,692.5a IMPIANTI TECNOLOGICI INFRASTRUTTURALI DELLA REGGIA 2.414.058,142.5a ADEGUAMENTO OPERE IMPIANTISTICHE PER INSERIMENTO OPERE D'ARTE 94.445,402.5a LAVORI E FORNITURE DI COMPLETAMENTO PER LA FRUIBILITÀ DELLAREGGIA1.544.386,252.5a ALLESTIMENTO MUSEALE DELLA REGGIA DI VENARIA REALE 6.270.000,002.5a RIALLESTIMENTO MUSEALE DELLA REGGIA DI VENARIA REALE 955.400,002.5a VARIANTI ALLA PROGETTAZIONE, DIREZIONE LAVORI E SICUREZZA 13.860.775,903.2 VARIANTI ALLA PROGETTAZIONE 569.112,573.2 RESTAURO EDIFICIO LABORATORIO PIETRE - EX GALOPPATOIO LA MARMORA 936.391,752.5a CENTRO CONSERVAZIONE E RESTAURO - LAVORI PERIZIA SUPPLETIVA E DIVARIANTE2.5a ACQUISTO MATERIALE D'ARREDO E ATTREZZATURE LABORATORI CENTROCONSERVAZIONE REST.2.5a LA VENARIA REALE - ATTREZZATURE PER LA CONSERVAZIONE DELL'AREADEI GIARDINI2.5a LA VENARIA REALE - LAVORI DI RESTAURO GIARDINI DELLA REGGIA DIVENARIA263.132,47310.610,46437.569,261.298.983,462.5a ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE GIARDINI REGGIA DI VENARIA ADIACENTICASERMA GAMERRA51.675,652.5a GIARDINI DELLA REGGIA - INTERVENTI DI BONIFICA BELLICA 57.811,943.2 GIARDINI DELLA REGGIA - INTERVENTI DI BONIFICA BELLICA 1.291.723,153.2 BORGO CASTELLO REGIMAZIONE DELLE ACQUE 340.548,513.2 BORGO CASTELLO RISTRUTTURAZIONE MANICA NEOGOTICA 2.087.588,183.2 BORGO CASTELLO - RICOSTRUZIONE CORPO I 176.255,602.5a BORGO CASTELLO - RICOSTRUZIONE CORPO I 1.447.756,213.2 REALIZZAZIONE MANEGGIO COPERTO PER CENTRO DEL CAVALLO 2.282.675,182.5a REALIZZAZIONE MANEGGIO COPERTO PER CENTRO DEL CAVALLO 1.414.106,262.5a CENTRO DEL CAVALLO - OPERE ESTERNE 1.550.236,843.2 CENTRO DEL CAVALLO - OPERE ESTERNE 3.066.724,27195


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneLinea /MisuraProgrammazione 2000-‘06Titolo del progettoSpesa certificata2.5a OPERE DI COMPLETAMENTO CASCINA RUBBIANETTA - PROGETTAZIONECENTRO DEL CAVALLO61.405,003.2 OPERE DI COMPLETAMENTO CASCINA RUBBIANETTA - CENTRO DEL CAVALLO 1.461.792,692.5a OPERE DI COMPLETAMENTO CASCINA RUBBIANETTA - CENTRO DEL CAVALLO 3.054.909,622.5a ACQUISTO ATTREZZATURE FONDAZIONE CENTRO DEL CAVALLO 1.107.370,31Totale € 73.506.134,26I costi effettivamente sostenuti e certificati nell’ambito delle due programmazioni comunitarie(1997-’99 e 2000-’06) sono in linea con le stime presentate nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità realizzato afine <strong>di</strong>cembre 1997 dalla <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>, specialmente se si tengono in considerazione ladelicatezza e la durata dell’intervento realizzato. Vanno considerati la complessità e la vastitàdell’area oggetto dell’intervento; si tratta infatti – come è noto – <strong>di</strong> un bene <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nariospessore storico e architettonico, <strong>di</strong> un’imponenza fuori dal comune. La Reggia <strong>di</strong> Venariarivaleggia con Versailles per mc <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici ed è superata soltanto dalla Reggia <strong>di</strong> Caserta, sotto ilprofilo della vastità dell’intero comprensorio (e<strong>di</strong>fici e parco).L’unico scostamento significativo rispetto allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità – peraltro ampiamentegiustificato dall’intrinseca consistenza dell’intervento – è relativo ad alcune mo<strong>di</strong>fiche resesinecessarie in corso d’opera. A proposito si segnalano i progetti relativi alle Varianti allaProgettazione per il recupero della Reggia <strong>di</strong> Venaria, il cui costo è pari ad € 14,4 M, e i progetti<strong>di</strong> ricostruzione del Borgo Castello, necessari a seguito del crollo parziale dell’e<strong>di</strong>ficio avvenutonel giugno del 2001, il cui costo è pari ad € 2,7 M.5.10.4 Risultati conseguitiNel complesso sono stati interessati dal progetto:80.000 metri quadrati <strong>di</strong> superficie del complesso della Reggia (con Citroniera e areadelle ex Scuderie);230.000 metri cubi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici della Reggia;145.000 metri quadrati <strong>di</strong> stucchi ed intonaci nella Reggia;35.000 metri quadrati <strong>di</strong> facciate della Reggia;25.000 metri quadrati <strong>di</strong> pavimentazioni interne nella Reggia;3.000 tonnellate <strong>di</strong> pavimentazioni in pietra della Reggia;8.000 metri quadrati delle ex scuderie alfieriane della Reggia de<strong>di</strong>cati al Centro per laConservazione e il Restauro, uno dei più gran<strong>di</strong> poli <strong>di</strong> restauro al mondo;1.000 metri quadrati <strong>di</strong> affreschi nella Reggia;11 chilometri <strong>di</strong> cornici decorative nella Reggia;1 chilometro <strong>di</strong> balaustre della Reggia;1,5 chilometri <strong>di</strong> percorso <strong>di</strong> visita della Reggia;80 ettari <strong>di</strong> Giar<strong>di</strong>ni della Reggia e 40.000 nuove piantumazioni; 11 milioni <strong>di</strong> litri d'acqua nella Peschiera Grande dei Giar<strong>di</strong>ni, lunga 250 metri e larga 50metri;6.000 ettari <strong>di</strong> territorio relativo al Parco La Mandria;35 km <strong>di</strong> muro <strong>di</strong> cinta recuperato del Parco La Mandria;30.000 metri quadrati del Borgo Castello della Mandria;196


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione8.000 metri quadrati tra Cascina Rubbianetta e maneggio coperto, con altri 5 ettari <strong>di</strong>spazi all'aperto, de<strong>di</strong>cati al Centro Internazionale del Cavallo nel Parco La Mandria;100 persone impiegate nei cantieri, 100 progettisti e oltre 100 esperti tecnici e scientifici;50 cantieri attivati;212 persone impiegate al 31/12/2010 per garantire il funzionamento della Reggia.LA REGGIA DELLA VENARIA REALE e I GIARDINIIl 10 giugno 2007 sono stati inaugurati i Giar<strong>di</strong>ni e il 12 ottobre dello stesso anno la Reggia <strong>di</strong>Venaria Reale: in pochi mesi, dunque, è stato aperto al pubblico il complesso storicoarchitettonicopiù importante <strong>di</strong> tutto il territorio regionale, che dalla sua inaugurazione al31/12/2010 ha ospitato oltre 2,5 milioni <strong>di</strong> visitatori.Fin dal principio il flusso <strong>di</strong> turisti è stato molto significativo: basti pensare che nei mesi <strong>di</strong>apertura dei soli giar<strong>di</strong>ni – dal 10 giugno al 12 ottobre – si sono registrati 57.856 visitatori e12.000 presenze agli spettacoli. Nel primo anno <strong>di</strong> apertura (da giugno 2007 ad ottobre 2008) sisono registrati 932.619 ingressi, tra visitatori della Reggia, dei Giar<strong>di</strong>ni, delle Mostre epartecipanti agli spettacoli ed eventi organizzati nel complesso. Nel corso del 2008 i visitatorisono stati complessivamente 786.256, <strong>di</strong> cui 690.932 riferiti alla Reggia e ai Giar<strong>di</strong>ni e irimanenti alle mostre temporanee e agli spettacoli. Nel 2009 il numero <strong>di</strong> ingressi è ulteriormenteincrementato, raggiungendo le 855.112 presenze (<strong>di</strong> cui 505.886 riferibili esclusivamente allaReggia e ai Giar<strong>di</strong>ni), mentre nel 2010 sono stati registrati 798.447 visitatori (<strong>di</strong> cui 425.914 perReggia e Giar<strong>di</strong>ni). L’ultimo dato <strong>di</strong>sponibile riguarda il periodo dal 26 <strong>di</strong>cembre 2010, giorno <strong>di</strong>Santo Stefano, a domenica 9 gennaio 2011, durante il quale sono stati registrati quasi 17.000ingressi.Nei tre anni dall’apertura al pubblico sono state allestite numerose mostre temporanee, nellescuderie juvarriane e nelle Sale delle Arti, con ottimi risultati in termini <strong>di</strong> affluenza: Arte, magnificenza e storia <strong>di</strong> una corte europea, Mostra d'inaugurazione dal 12 ottobre2007 all'11 maggio 2008; L’oro del design italiano, dal 24/04 al 31/08 del 2008 (112 giorni <strong>di</strong> apertura, 16.103ingressi); Manti regali a Corte, dal 30/06 al 03/11 del 2008 (109 giorni <strong>di</strong> apertura, 190.353 ingressi)e dal 23/12 al 27/01 del 2009 (30 giorni <strong>di</strong> apertura, 12.792 ingressi); 100 anni <strong>di</strong> volo italiano in <strong>Piemonte</strong>, dal 14 al 20/09 del 2008, curata da AleniaAeronautica; Antiquari a Venaria ’08, dal 04 al 12/10 del 2008 (9 giorni <strong>di</strong> apertura, 10.721 ingressi); Diademi e gioielli reali. Capolavori dell'arte orafa italiana per la Corte Sabauda, dal 26giugno 2009 al 14 febbraio 2010, un'esposizione sui gioielli della Corte Sabauda realizzatia partire dall'Ottocento dai migliori orafi italiani, insieme ad analoghe splen<strong>di</strong>de opere delSei e Settecento conservate intatte nel Santuario <strong>di</strong> Oropa; Egitto. Tesori sommersi, dal 07/02 al 02/06 del 2009 (101 giorni <strong>di</strong> apertura, 218.147ingressi); Il Presepe del Re, nella Sacrestia della Cappella <strong>di</strong> Sant’Uberto, un meraviglioso presepecon 120 figure artistiche del settecento napoletano, messe a <strong>di</strong>sposizione dall’IstitutoCentrale per la Demoetnoantropologia <strong>di</strong> Roma (già Museo Nazionale delle Arti eTra<strong>di</strong>zioni Popolari); Cavalieri. Dai Templari a Napoleone, dal 28/11 al 31/12 del 2009 (29 giorni <strong>di</strong> apertura,13.605 ingressi) e dal 01/01 al 02/05 del 2010 (122 giorni <strong>di</strong> apertura, 50.883 ingressi);197


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione Gesù. Il corpo, il volto nell’arte, dal 01/04 al 05/09 del 2010 (158 giorni <strong>di</strong> apertura,110.758 ingressi); Le Macchine della Meraviglia, dal 22/07 al 09/01 del 2011 (172 giorni <strong>di</strong> apertura, 42.248ingressi); Antiquari a Venaria ‘10, dal 23/10 al 01/11 del 2010 (9 giorni <strong>di</strong> apertura, 12.500 ingressi).Sono stati organizzati, inoltre, eventi e spettacoli (es. Venaria Real Music, Teatro a Corte, MITOSettembre in Musica, Festival dei Fiori), che hanno fatto conoscere la Reggia ad un pubblicomolto vasto, registrando oltre 358.000 ingressi.In occasione della ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, nella Reggia e nei suoi Giar<strong>di</strong>nisono stati organizzati convegni, eventi, spettacoli, visite ufficiali e le seguenti iniziative:- “La Bella Italia”, dal 17 marzo all'11 settembre 2011, con oltre 350 opere che traccianoun percorso che va dall’antichità alla vigilia del 1861 attraverso le principali "capitaliculturali" pre-unitarie: Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Parma,Modena, Napoli e Palermo. La mostra propone l’immagine delle <strong>di</strong>verse città -culture,tra<strong>di</strong>zioni e ricchezze storico-artistiche- viste da gran<strong>di</strong> artisti che hanno fatto la storia:Giotto, Beato Angelico, Donatello, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo,Correggio, Bronzino, Tiziano, Veronese, Rubens, Tiepolo, Canova, Hayez, Parmigianino,Velazquez, Bernini e tanti altri. Dal percorso emerge e si afferma il profilo <strong>di</strong> un’arte e <strong>di</strong>uno stile italiano;- “Moda in Italia. 150 anni <strong>di</strong> eleganza”, dal 23 luglio all’11 <strong>di</strong>cembre 2011, un viaggio nellostile italiano dal 1861 ad oggi, da Gabriele d’Annunzio agli esperimenti del futurismo,dalle <strong>di</strong>ve del cinema ai gran<strong>di</strong> stilisti contemporanei;- “Potager Royal. Orti e frutteti nei Giar<strong>di</strong>ni della Reggia”, dal 16 aprile 2011. 10 ettari <strong>di</strong>orti e frutteti coltivati con migliaia <strong>di</strong> ortaggi e cereali tipici del territorio. I visitatoripossono scoprirli attraverso percorsi <strong>di</strong> visita botanici, culturali e gastronomici, laboratori<strong>di</strong> educazione sensoriale, orticoltura, tecniche <strong>di</strong> cucina e degustazione dei prodottidell’orto e dei piatti delle cucine regionali italiane;- “Leonardo. Il genio, il mito”, dal 22 ottobre 2011 all’8 gennaio 2012. Da un genio italianoa un mito universale. Il celebre Autoritratto per la prima volta esposto in una grandemostra con le opere degli artisti che nel corso dei secoli si sono ispirati al genio <strong>di</strong>Leonardo;- “Cene Regali. A tavola nella Galleria Grande”, da aprile a novembre, il venerdì. I migliorichef delle cucine regionali italiane propongono le loro specialità; sarà possibile compiereun viaggio nell’enogastronomia gustando i piatti tipici delle cucine regionali italiane,oppure facendo shopping nel mercato delle eccellenze enogastronomiche allestito neglispazi vicini alla Reggia (le cene sono previste <strong>di</strong> venerdì, il mercato il sabato e ladomenica che seguono lungo la via Andrea Mensa del Centro Storico <strong>di</strong> Venaria, doveanche i ristoranti locali proporranno menù abbinati alle tipicità enogastronomiche dellaregione ospite).La Reggia ed i Giar<strong>di</strong>ni, dunque, si presentano come un polo turistico e culturale <strong>di</strong>namico,sempre ricco <strong>di</strong> nuove attrazioni, che generano positive ricadute nell’indotto, sia in terminieconomici, sia occupazionali e sociali.CENTRO PER LA CONSERVAZIONE ED IL RESTAURO DEI BENI CULTURALIIl Centro occupa oltre 8.000 mq delle ex Scuderie e del Maneggio della Reggia <strong>di</strong> Venaria Realee si avvale <strong>di</strong> 15 aule per la <strong>di</strong>dattica e <strong>di</strong> 7 per lo stu<strong>di</strong>o, oltre a numerosi laboratori tecnici escientifici. Il “Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale” è stato istituito comeFondazione il 21 marzo 2005, per iniziativa congiunta <strong>di</strong> Ministero per i Beni e le Attività198


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneCulturali, <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>, Università <strong>di</strong> Torino, Fondazione per l’Arte della Compagnia <strong>di</strong> SanPaolo e Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Torino. A questi cinque fondatori si sono aggiuntisuccessivamente il Politecnico <strong>di</strong> Torino, la Provincia e il Comune <strong>di</strong> Torino e il Comune <strong>di</strong>Venaria Reale. A ottobre 2006 il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” haottenuto la certificazione ISO 9001:2000 del sistema <strong>di</strong> gestione qualità. La Fondazione è titolaredei <strong>di</strong>ritti d’uso per trent’anni sugli spazi delle ex Scuderie e del Maneggio Alfieriani.La Fondazione si occupa della conservazione del patrimonio culturale ed ha allestito:oooLaboratori per la conservazione e il restauro finalizzati a svolgere coerenti, coor<strong>di</strong>nate eprogrammate attività <strong>di</strong> monitoraggio, <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong> manutenzione e <strong>di</strong> restauro <strong>di</strong>beni culturali 164 ;Laboratori scientifici <strong>di</strong> analisi, ricerca e <strong>di</strong>agnosi su beni culturali, tra cui laboratori <strong>di</strong>imaging, per le attività <strong>di</strong> documentazione e <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnostica non invasiva 165 ;Scuola <strong>di</strong> Alta Formazione e Stu<strong>di</strong>o 166 - accre<strong>di</strong>tata presso la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> - cheorganizza un corso <strong>di</strong> laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali inconvenzione con l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino e in collaborazione con il Politecnico <strong>di</strong>Torino e corsi post-laurea <strong>di</strong> formazione, specializzazione, aggiornamento e corsiprofessionali in convenzione anche con le Associazioni Artigiane della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>.A partire dall’anno accademico 2008/2009 il Centro ospita inoltre tre master universitari 167e la Scuola <strong>di</strong> Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio 168 .Il Centro è dotato <strong>di</strong> una biblioteca, un archivio e un centro <strong>di</strong> documentazione, aperti alpubblico, dove raccoglie e conserva monografie e perio<strong>di</strong>ci internazionali sulla conservazione eil restauro, documenta l’attività e gli interventi del Centro e ricostruisce la storia dellaconservazione e del restauro, acquisendo gli archivi dei restauratori e delle istituzioni che hannooperato per la conservazione del patrimonio culturale.CASCINA RUBBIANETTA –CENTRO DEL CAVALLOLa Fondazione Centro Internazionale del Cavallo è stata costituita nel 2006 da <strong>Regione</strong><strong>Piemonte</strong>, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, Unione Nazionale Incremento Razze Equine,Federazione Italiana Sport Equestri e Comune <strong>di</strong> Druento e dal 2007 organizza attività tecnico-164165166167168I laboratori <strong>di</strong> restauro affrontano gli aspetti del restauro, della conservazione e della manutenzione controllata dei <strong>di</strong>versimanufatti che compongono il mondo dei beni culturali articolandosi nelle <strong>di</strong>verse tecniche e tipologie dei materiali. I laboratoriattualmente operativi sono: <strong>di</strong>pinti su tela e tavola (12 occupati), <strong>di</strong>pinti murali e sculture lignee (3 occupati), manufatti lignei (5occupati), metalli ceramica e vetro (1 impiegato), manufatti tessili (4 occupati), arte moderna e contemporanea (3 occupati).Sono in allestimento i laboratori per il restauro <strong>di</strong> pietre (nell’ex Galoppatoio La Marmora), libro e cartaI laboratori scientifici svolgono attività <strong>di</strong>agnostiche sulle opere e sui manufatti affidati al Centro, offrono assistenza tecnicoscientificaai laboratori <strong>di</strong> restauro pubblici e privati, effettuano ricerca e sviluppo sulle metodologie e sui materiali per laconservazione. Sono attualmente operativi tre laboratori: Diagnostica e Caratte-rizzazione dei materiali (5 occupati), ControlloAmbientale (1 impiegato), Laboratorio fotografico e Imaging 3D (5 occupati). Sono in allestimento cinque nuovi laboratori:Chimico, Mineropetrografico, Biologico, Microscopico e fotografico, Per il controllo del clima e della luceLa Scuola <strong>di</strong> Alta Formazione e Stu<strong>di</strong>o è stata costituita nel luglio 2005 ed è organizzata come articolazione funzionale delCentro. Il relativo or<strong>di</strong>namento <strong>di</strong>dattico è stato definito da un apposito Gruppo <strong>di</strong> lavoro costituito da rappresentanti delMinistero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Università, del Coor<strong>di</strong>namento delle Regioni e dei gran<strong>di</strong> Istituti <strong>di</strong> Restauroitaliani. Con un’apposita Convenzione, stipulata nel gennaio 2006, l’Università <strong>di</strong> Torino ha formalizzato il proprio impegno aattivare i corsi universitari per il rilascio del titolo <strong>di</strong> Restauratore-Conservatore <strong>di</strong> Beni Culturali, riconoscendo la sedeistituzionale dei corsi presso il Centro <strong>di</strong> Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Con inizio da ottobre 2006, laFondazione, in stretta integrazione con l’Università <strong>di</strong> Torino, ha attivato il Corso <strong>di</strong> Laurea in Conservazione e Restauro deiBeni Culturali per 20 allievi per anno accademico. Nel marzo 2006 il Centro ha inoltre organizzato per la prima volta in Italia ilprimo corso annuale <strong>di</strong> formazione per formatori de<strong>di</strong>cato ai restauratoriWorld Heritage at Work - I Livello, Egittologia - II livello, I Professionisti del Patrimonio Culturale - I livello. I tre master sonopromossi e sostenuti dalla Fondazione per l’Arte, realizzati dall'Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino e dal Politecnico <strong>di</strong> Torino, incollaborazione con partner scientifici ra<strong>di</strong>cati nel territorio torinese, SiTI (Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali perl’Innovazione), ITC-ILO (International Training Center of the ILO), a cui si aggiungono UNESCO e ICCROM. I corsi si svolgonopresso la sede del centro e sono rivolti a professionisti e studenti che intendano specializzarsi e arricchire il personalecurriculum formativo attraverso insegnamenti che approfon<strong>di</strong>sco-no vari ambiti <strong>di</strong>sciplinari relativi ai Beni CulturaliLa Scuola <strong>di</strong> Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio (Già Scuola <strong>di</strong> Specializzazione in Storia, Analisi eValutazione dei Beni Architettonici e Ambientali) - III Livello - è promossa e sostenuta dalla Fondazione per l’Arte dellaCompagnia <strong>di</strong> San Paolo, realizzata dal Politecnico <strong>di</strong> Torino - Dipartimento Casa-Città, 1^ e 2^ Facoltà <strong>di</strong> Architettura, 1^Facoltà <strong>di</strong> Ingegneria, e dal CESMO <strong>di</strong> Mondovì199


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionesportive, tecnico-allevatoriali, culturali, espositive, <strong>di</strong>dattiche e <strong>di</strong> formazione. La sede si trovanella Cascina Rubbianetta del Parco della Mandria: nel corpo centrale della costruzione,contrad<strong>di</strong>stinto da tre loggiati, hanno sede gli uffici, nelle ali curve i locali per l’accoglienza deivisitatori, i servizi, la foresteria, le scuderie (64 box in 4 <strong>di</strong>versi locali), le aule per le lezioni el'area espositiva. Il Centro <strong>di</strong>spone inoltre <strong>di</strong> impianti sportivi moderni <strong>di</strong>sposti su una superficie<strong>di</strong> 40 ettari: un maneggio coperto <strong>di</strong> 4.000 mq (tra i più gran<strong>di</strong> d’Europa), 2 campi in erba(200x120), 2 campi in sabbia (180x80 e 100x80), una pista in sabbia <strong>di</strong> 1.600 m, con una<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> 1.000 m e 6 paddock (100x80).Il Centro Internazionale del Cavallo si presenta come un polo specializzato riconosciuto a livellomon<strong>di</strong>ale, che organizza convegni, meeting, attività <strong>di</strong>dattiche e scientifiche e manifestazioniequestri in grado <strong>di</strong> attirare visitatori da tutto il mondo. Nel 2010, per esempio, sono statiorganizzati sia eventi specifici per gli addetti del settore (tre convegni internazionali e tre <strong>di</strong> livellonazionale, un seminario sull’alimentazione del cavallo in scuderia, otto serate tecnico-culturali),sia eventi che hanno consentito <strong>di</strong> far conoscere il Centro ad un pubblico più vasto, come lospettacolo equestre dal titolo “Töshtük ou la refonte des os” <strong>di</strong> Bruno Dizien, organizzatonell’ambito del Festival internazionale Teatro a Corte, la seconda tappa <strong>di</strong> un festival ban<strong>di</strong>stico,le attività per le scuole (come il Battesimo della sella) e le giornate <strong>di</strong> apertura del Centro airagazzi delle Estate Ragazzi e delle Scuole Materne, coinvolgendo complessivamente oltre millebambini. Il Centro ha avviato inoltre attività <strong>di</strong>dattiche integrative del Corso <strong>di</strong> Laurea in Me<strong>di</strong>cinaVeterinaria, che hanno coinvolto 120 studenti, Tirocini formativi per 12 studenti della Facoltà <strong>di</strong>Me<strong>di</strong>cina Veterinaria e un’intensa attività <strong>di</strong> collaborazione con il centro Job Placement delleFacoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Veterinaria e Scienze Motorie per 70 studenti; nel 2010 sono stati sviluppatitre importanti progetti <strong>di</strong> ricerca, <strong>di</strong> cui uno (“Stu<strong>di</strong>o della <strong>di</strong>geribilità <strong>di</strong> mangimi semplici nelcavallo da sella”) in collaborazione con l’Università del Molise e l’INRA Research Centre <strong>di</strong>Clermont-Ferrand. Il Centro ha inoltre organizzato manifestazioni equestri e attività tecnicosportivesia indoor sia outdoor:6 e 7 febbraio - Salto Ostacoli (Concorso Regionale)19-21 febbraio - Pony Mounted Games (Concorso Internazionale)26-28 febbraio - Dressage (Concorso Nazionale Tipo B**)5-7 marzo - Dressage (Concorso Internazionale CDI*** J/YR/P)12-14 marzo - Salto Ostacoli (Concorso Nazionale A***)20-23 maggio - Salto Ostacoli (International Horse Show Italia 2010 – Global ChampionsTour - Concorso Internazionale CSI***** e CSI**), con i 30 migliori cavalieri al mondo11-13 giugno - Attacchi (Coppa delle Regioni – Tra<strong>di</strong>zione e Combinata) e Evento“<strong>Piemonte</strong> Cavalli”, una vetrina che coniuga sport, turismo, tra<strong>di</strong>zioni e innovazioni legateall’equitazione24-26 settembre - Horseball (Torneo internazionale)1-3 ottobre - Salto Ostacoli (6^ tappa del trofeo giovanile regionale)14-17 ottobre - Dressage (Campionato Italiano e Concorso Internazionale CDI*** J/YR/P1-3)22-24 ottobre - Salto Ostacoli (Tappa <strong>finale</strong> del trofeo giovanile regionale)8 <strong>di</strong>cembre - Salto Ostacoli (2^ e<strong>di</strong>zione concorso UNICEF <strong>di</strong> beneficenza).Le manifestazioni hanno avuto un buon successo <strong>di</strong> partecipanti e <strong>di</strong> pubblico: l’InternationalHorse Show Italia del 20-23 maggio, ad esempio, ha fatto registrare 6.000 presenze, con circa3.000 biglietti <strong>di</strong> ingresso alle gare venduti. Vi hanno preso parte all’evento i migliori binomi almondo: il po<strong>di</strong>o olimpico al completo, il campione del mondo, il campione europeo in carica, ilvincitore assoluto del Global Champions Tour 2009, i migliori trenta della Rolex Ranking List el’intera squadra olimpica italiana. Tutta la manifestazione è stata seguita da RAI3 e <strong>di</strong>ffusa in200


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionemondovisione da Intersport. Il sito internet del Centro nel mese <strong>di</strong> maggio, durante il quale haavuto luogo l’evento mon<strong>di</strong>ale, ha ricevuto 5.168 contatti, per 26.361 pagine visitate, <strong>di</strong> cui il32% dall’Italia e il 68% da paesi europei ed extraeuropei, con una significativa presenza <strong>di</strong> visiteprovenienti dagli Stati Uniti.5.11 PROGETTI INTEGRATI DI AREA (PIA)5.11.1 PremessaNell’ambito del presente Programma, i “Progetti Integrati” sono stati concentrati sull'Asse 3“Sviluppo locale e valorizzazione del territorio” e più precisamente sulla linea <strong>di</strong> intervento 3.1a“Progetti integrati <strong>di</strong> sviluppo socio-economico <strong>di</strong> area”, avente come finalità la valorizzazione <strong>di</strong>aree ben definite e circoscritte, tramite interventi finalizzati allo sviluppo delle peculiarità e dellevalenze dei territori stessi.Gli interventi realizzati sono caratterizzati dall’integrazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse tipologie progettuali, tali daincidere sullo sviluppo locale, attraverso il concorso <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi operatori.La linea – a “regia regionale” – ha annoverato <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> beneficiari finali gli attuatori169 170degli interventi.5.11.2 Stato <strong>di</strong> avanzamento procedurale al 30/06/2009Tutti gli interventi ren<strong>di</strong>contati sono stati completati entro la scadenza del Programma. Sullabase delle proposte presentate, le 7 Amministrazioni Provinciali coinvolte hanno realizzato tuttigli interventi considerati significativi, al <strong>di</strong> là dunque delle <strong>di</strong>sponibilità finanziarie del programma.In tal senso quin<strong>di</strong>, gli Enti si sono fatti carico <strong>di</strong> una maggior partecipazione finanziaria rispettoalla quota prevista a loro carico.Sono stati complessivamente finanziati e realizzati 19 P.I.A.: 13 insistono su entrambe le aree(Ob. 2 e Phasing Out), 4 solo sull’area Ob.2 e 2 solo sull’area Phasing Out, così come illustratonella seguente tabella 5.1. Al 30/06/2009, tutti gli interventi ren<strong>di</strong>contati risultano conclusi: 604interventi <strong>di</strong> cui 425 relativamente all’Obiettivo 2 e 179 per le aree a Phasing Out, per un costocomplessivo pari a complessivi 176,42 M€ (<strong>di</strong> cui 140,13 M€ in Ob. 2 e 36,30 M€ in PhasingOut), così come in<strong>di</strong>cato in Tabella 5.2.Tabella 5.1 – Elenco dei P.I.A. e delle relative aree <strong>di</strong> pertinenzaProvinciaAlessandriaPIADescrizione Ob. 2 Ph.Out1 P.I.A. PER IL RILASCIO DEL BASSO MONFERRATO X X2 P.I.A. PER LA VALORIZZAZIONE DELL’ALTO MONFERRATO X3P.I.A. SVILUPPO CULTURALE E INTEGRATO CON L’ECONOMIA LOCALE DELLEVALLI APPENNINICHE4 P.I.A. VALLE SCRIVIA E PIANA ALESSANDRINA X XAsti 5 P.I.A. “COLLINE IN LUCE” X XBiellaCuneo6 P.I.A. ”VALSESSERA” X7 P.I.A. con la Provincia <strong>di</strong> Torino: “P.I.A. DEL CANAVESE E BIELLESE (Pays-Sage)” X8P.I.A. DELLE VALLI OCCITANE CUNEESI: “Le valli occitane tra passato, presente efuturo: da una storia comune a un processo <strong>di</strong> crescita con<strong>di</strong>viso”XXX169170Per maggiori approfon<strong>di</strong>menti – in particolare in relazione alle procedure adottate – si rinvia al RAE 2008.Più precisamente: la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> (in relazione ad interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>retto interesse regionale, realizzati tramite gli Enti Parco),gli Enti locali, gli Enti Pubblici e le Società a prevalente capitale pubblico, mentre il coor<strong>di</strong>namento (Soggetti Capofila) è statogarantito dalle corrispondenti Province.201


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneTorino9P.I.A. ALLA SCOPERTA DELLE ALPI MARITTIME: “Tracce <strong>di</strong> storia e scorci <strong>di</strong> natura inuna proposta turistica integrata ala scoperta delle Alpi Marittime”10 P.I.A. DELLA COMUNITA’ MONTANA VALLI GESSO, VERMENAGNA E PESIO X11P.I.A. LE COLLINE D’AUTORE: “Una proposta <strong>di</strong> integrazione delle risorse turistiche localitra arte, cultura, natura e gastronomia nei luoghi <strong>di</strong> Cesare Pavese e Beppe Fenoglio”12 P.I.A. DEL CANAVESE E DEL BIELLESE (“Pays-Sage”) X X13 P.I.A. DELLA COLLINA DI TORINO: ”Collilnando 2000-2006” X X14 P.I.A. TORINO SUD X X15 P.I.A. DEI DUE FIUMI X X16 P.I.A. TORINO OVEST E SANGONE X17 P.I.A. VALLI SUSA E PINEROLO: “Torino 2006” X XVerbania 18 P.I.A. DELLA PROVINCIA DEL VERBANO-CUSIO-OSSOLA X XVercelli 19 P.I.A. DELLA PROVINCIA DI VERCELLI X XXXXXTabella 5.2 - Prospetto sintetico degli interventi realizzati (importi in €)ProvinciaDetermina <strong>di</strong>Aree Obiettivo 2 Aree in Phasing Out TOTALEammissione N° prog. Costo <strong>finale</strong> N° prog. Costo <strong>finale</strong> N° prog. Costo <strong>finale</strong>Alessandria n. 159 del 21/07/2004 94 16.422.997,94 31 4.944.231,35 125 21.367.229,29Asti n. 155 del 20/07/2004 51 12.203.355,87 15 3.732.367,38 66 15.935.723,25Biella n. 162 del 21/07/2004 19 6.106.837,21 8 2.517.311,90 27 8.624.149,11Cuneo n. 42 del 09/03/2004 80 12.466.430,24 38 3.621.407,21 118 16.087.837,45Torino n. 208 del 22/09/2004 128 66.981.688,72 60 15.406.241,54 188 82.387.930,26Verbania n. 252 del 11/11/2004 34 11.696.858,19 23 3.623.923,70 57 15.320.781,89Vercelli n. 238 del 20/10/2004 26 13.871.579,52 7 1.648.155,62 33 15.519.735,14TOTALE 432 139.749.747,69 182 35.493.638,70 614 175.243.386,39202


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione6 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE SUI RISULTATI DELLA PROGRAMMAZIONEIl programma ha conseguito i principali obiettivi stabiliti nel Complemento <strong>di</strong> Programmazione,come <strong>di</strong>mostrano gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto e <strong>di</strong> risultato raccolti dall’AdG. I dati che si riportanoevidenziano le variazioni tra il dato raccolto nel 2000 e il medesimo dato raccolto nel 2009 (onegli anni precedenti). I principali obiettivi raggiunti riguardano:- l’internazionalizzazione del sistema <strong>Piemonte</strong>. Sono infatti aumentati i turisti (+ 3,5%) cosicome l’occupazione nel settore turistico (+ 30,3%) e le imprese straniere hanno aumentato iloro investimenti sul territorio regionale (+15,7% nel 2008);- il potenziamento della Società dell’Informazione. Il programma ha permesso la creazione <strong>di</strong>1380 nuovi siti internet che hanno permesso l’accesso alle aziende piemontesi nella neweconomy. Grazie al progetto Wi-Pie, inoltre, si è infrastrutturato il territorio regionale con 900km <strong>di</strong> fibra ottica spenta; la qualificazione della competitività delle imprese. Questa è migliorata grazie alle linee <strong>di</strong>intervento che hanno finanziato la certificazione <strong>di</strong> qualità o ambientale delle imprese (oltre3.400 domande pervenute solo per la linea 2.2c); l’infrastrutturazione del territorio a favore del sistema produttivo regionale. Gli interventirealizzati sono più <strong>di</strong> cento, con oltre 4.000 km 2 <strong>di</strong> superficie infrastrutturata. Sono statirealizzati inoltre tre incubatori <strong>di</strong> impresa 171 , che hanno interessato una cinquantina <strong>di</strong>imprese, per quasi 500 occupati; l’occupazione è aumentata in tutti i settori <strong>di</strong> intervento del Programma (+ 8,6% nel 2008).I risultati raggiunti sarebbero stati sicuramente ancora più significativi se non fossesopraggiunta, nel corso degli ultimi anni, la grave crisi dell’economia globale, che ha colpito inmodo particolare il settore produttivo manifatturiero. Il <strong>Piemonte</strong>, essendo caratterizzato da unaforte presenza proprio del settore manifatturiero, ha subito più <strong>di</strong> altre Regioni gli effetti dellacrisi.Si sottolinea, tuttavia, che il programma DOCUP, essendo rivolto principalmente a sostegno delsistema produttivo, ha permesso <strong>di</strong> attenuare gli effetti della crisi economica, perché hacontribuito nei primi anni <strong>di</strong> attuazione ad un importante rafforzamento delle imprese piemontesi.Come evidenziato nelle specifiche sezioni del presente documento – tanto a livello <strong>di</strong> assequanto a livello <strong>di</strong> singola misura (rispettivi paragrafi D e F del capitolo 4) – i risultati conseguitisono in linea con le attese complessive del programma, tranne che per pochi in<strong>di</strong>catori, checomunque <strong>di</strong>mostrano una buona riuscita della strategia del Docup nel suo complesso.Relativamente alle linee <strong>di</strong> intervento che hanno finanziato le imprese piemontesi risultanopienamente conseguiti – in qualche caso anche con un sensibile margine <strong>di</strong> superamentorispetto alle attese – i seguenti in<strong>di</strong>catori: occupazione creata e mantenuta (+ 8,6% nel 2008),certificazione ISO o EMAS (88,2% <strong>di</strong> realizzazione), incremento del valore aggiunto (+4,9% nel2008 – dato sceso nel 2009 a –2,3%).A gran<strong>di</strong> linee gli interventi attivati e realizzati non costituiscono <strong>di</strong> per sé una grossainnovazione in quanto tutte le misure/linee previste dal programma risultavano consolidate erappresentavano una prosecuzione naturale delle precedenti esperienze <strong>di</strong> programmazione.Tuttavia è opportuno sottolineare come tutti gli strumenti attivati a favore delle imprese – ivicompresi (e anzi con un significativo impatto sui risultati complessivamente raggiunti) i fon<strong>di</strong> <strong>di</strong>171Gli incubatori finanziati sono: 2i3T, realizzato dall’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino, Bioincubatore del Bioindustry Park eUN.I.VER, nel Comune <strong>di</strong> Vercelli, l'Incubatore <strong>di</strong> imprese innovative e sono ampiamente descritti nella scheda <strong>di</strong> misura 4.2 delcapitolo 4203


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionegaranzia – hanno consentito <strong>di</strong> affrontare la situazione contingente verificatasi nell’ultimo biennio<strong>di</strong> programmazione e <strong>di</strong> contenere gli effetti negativi della crisi, ponendo le premesse per laripresa. Molti degli strumenti finanziari previsti e sperimentati nel corso della programmazioneDocup sono stati ripresi nella programmazione 2007/2013 (es. fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> garanzia, prestitipartecipativi).Per quanto riguarda gli interventi infrastrutturali, meritano specifica menzione:la linea 3.4 – introdotta con la riprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo – la cui attuazione non èstata penalizzata dalla ridotta tempistica a <strong>di</strong>sposizione;la linea 3.1 a, attuata tramite Progetti Integrati <strong>di</strong> Area, che ha registrato un forte interesseda parte dei vari enti beneficiari (amministrazioni provinciali e comunali nonché ComunitàMontane e consorzi pubblici) <strong>di</strong>mostrato anche dal maggior livello <strong>di</strong> autofinanziamentorispetto al piano finanziario specifico previsto dal DOCUP.Gli interventi che hanno fatto registrare gli impatti più significativi del Programma sono:il progetto RUPAR/Wi-Pie (attivato nell’ambito della linea 2.4b);il progetto Venaria Reale (finanziato in parte sulla linea d’intervento 2.5 a e in parte sullamisura 3.2).Il progetto RUPAR / WI-PIE – avviato sin dal 2003 – si è inserito in un più vasto progetto della<strong>Regione</strong> finalizzato a dotare il territorio <strong>di</strong> connessioni <strong>di</strong> banda larga (con<strong>di</strong>zione giu<strong>di</strong>catairrinunciabile per la modernizzazione dei modelli organizzativi e gestionali sia pubblici siaprivati), insieme alla completa integrazione delle tecnologie che supportano la Societàdell’Informazione (SI). Obiettivo principale dell’intero progetto è stato quello <strong>di</strong> porsi comestrumento per combattere ed annullare il <strong>di</strong>gital <strong>di</strong>vide, consentendo <strong>di</strong> estendere lo sviluppodella Società dell’Informazione all’intero territorio regionale, con particolare riguardo alle aree piùmarginali e <strong>di</strong>fficilmente raggiungibili (es. montagna e collina). Il progetto è consistito nellacreazione <strong>di</strong> una Backbone (letteralmente spina dorsale) regionale in fibra ottica spenta <strong>di</strong> circa900 km. Si sviluppa come rete ad alta velocità, articolata su 11 no<strong>di</strong> <strong>di</strong> accesso realizzati in puntistrategici del territorio, caratterizzati da alta concentrazione <strong>di</strong> utenza.La rete messa in opera consente oggi un facile collegamento con e tra le <strong>di</strong>verse istituzionipubbliche e risulta a <strong>di</strong>sposizione sia della pubblica amministrazione sia dei privati (non soloimprese bensì anche singoli citta<strong>di</strong>ni), con una continua crescita dei servizi <strong>di</strong>sponibili,migliorando la coesione economica e sociale del territorio. La <strong>Regione</strong> sta continuando a<strong>di</strong>nvestire nel progetto RUPAR / Wi-PIE, attraverso un costante intervento <strong>di</strong> manutenzione dellarete e soprattutto promuovendo la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> servizi telematici, che favoriscono lasemplificazione dei rapporti tra privato e privato e tra privato e Pubblica Amministrazione.Nel corso della programmazione DOCUP, il progetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione della banda larga è statointegrato altresì con interventi a favore delle imprese (es. linea d’intervento 2.4c) finalizzati alsostegno dell’e-procurement e dell’e-commerce nonché alla <strong>di</strong>ffusione presso le PMI <strong>di</strong> servizi etecnologie ICT.Per quanto riguardala “Venaria Reale”, invece, è stato portato a compimento l’intero progetto,dando continuità e finalizzazione agli investimenti sostenuti con il precedente periodo <strong>di</strong>programmazione 1997/’99. La <strong>Regione</strong> ha investito molto nel recupero della Reggia <strong>di</strong> VenariaReale, perché ha in<strong>di</strong>viduato nella valorizzazione <strong>di</strong> quel complesso storico-architettonico ilpunto <strong>di</strong> forza del più ampio progetto <strong>di</strong> ripristino del sistema delle Residenze Sabaude. Ilcantiere della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale è stato il più grande a livello europeo per quanto riguardagli interventi <strong>di</strong> recupero storico-architettonico ed ha registrato un continuo aumento <strong>di</strong> visitatori(circa 66.700 visitatori nel corso del 2006, oltre 234.700 nel 2007, quasi 691.000 nel 2008). Nel204


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione2009, primo anno <strong>di</strong> apertura ufficiale della Reggia <strong>di</strong> Venaria sono stati registrati oltre 1 milione<strong>di</strong> visitatori, superando le più ottimistiche aspettative sull’affluenza <strong>di</strong> turisti.Per maggiori approfon<strong>di</strong>menti, si rinvia al sito www.lavenaria.it e al volume “La Venaria Reale –Lavori a corte 2” a cura <strong>di</strong> F. Pernice e A. Vanelli, pubblicato nell’ottobre 2006.Complessivamente quin<strong>di</strong> il programma registra un elevato tasso <strong>di</strong> rilevanza in relazione agliinterventi realizzati, ma anche a livello finanziario, ha <strong>di</strong>mostrato un’ampia capacitàprogrammatica nonché progettuale e <strong>di</strong> realizzazione dei <strong>di</strong>versi soggetti coinvolti nell’attuazionedel DOCUP. 172172Per gli approfon<strong>di</strong>menti del caso si rinvia all’introduzione del capitolo 4.205


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione7 ALLEGATII. Informazioni sintetiche sul rapporto annuale <strong>di</strong> <strong>esecuzione</strong> 2008II. Lista progetti finanziati 2000 - 2006III. Lista delle irregolarità 2000 - 2006IV.Lista progetti non conclusi e/o non operativi, e/o sospesi a causa <strong>di</strong> proceduregiu<strong>di</strong>ziarie e amministrative 2000 - 2006V. Schede progetti non conclusi e/non operativi, inclusi eventuali gran<strong>di</strong> progettiVI.VII.Best practicesProgetti coerenti e risorse liberate206


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione7.1 ALLEGATO I – INFORMAZIONI SINTETICHE SUL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE 2008Il presente <strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione non include la sezione de<strong>di</strong>cata all’anno 2008, inquanto la <strong>Regione</strong> ha elaborato a suo tempo uno specifico documento.In particolare, il RAE 2008 è stato <strong>di</strong>scusso ed approvato dal Comitato <strong>di</strong> Sorveglianza – conalcune richieste <strong>di</strong> integrazione successivamente introdotte nella versione definitiva trasmessaalla Commissione – in occasione della riunione del 17/06/2009.Il documento è stato quin<strong>di</strong> trasmesso – in data 25/06/2009 – alla Commissione che ne haconfermato la ricezione con prot. 005899 del 08/07/2009 richiedendo, peraltro, con successivacomunicazione (prot. 007472 del 05/08/2009), un approfon<strong>di</strong>mento in merito alle misure adottatedall’AdG per assicurare la compatibilità e il coor<strong>di</strong>namento dell’insieme degli aiuti strutturalicomunitari.La <strong>Regione</strong> ha poi provveduto ad integrare il documento in tal senso, trasmettendolo allaCommissione in data 03/09/2009 e su questa base la Commissione lo ha approvato concomunicazione prot. n. 008833 REGIO.G3/FN.mlD(2009) 860622 del 22/09/2009.In tal senso il relativo obbligo è già stato assolto dalla <strong>Regione</strong>.207


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione7.2 ALLEGATO II - LISTA DEI PROGETTI FINANZIATI 2000 – 2006Nell’ambito del presente allegato viene fornito il dettaglio dei progetti finanziati dal Programma.Su richiesta degli uffici della Commissione, in relazione all’elevato numero <strong>di</strong> progetti (quasi11.000), i dati vengono forniti separatamente su supporto informatico, mentre nel prospettoallegato al documento sono riportati i dati riepilogativi relativi alle singole linee <strong>di</strong> intervento,<strong>di</strong>stinte per area (Obiettivo 2 e Phasing Out). Ciò, anche al fine <strong>di</strong> eventuali verifiche incrociatecon i dati riportati nelle singole schede <strong>di</strong> misura.Nel file allegato, per quanto riguarda il co<strong>di</strong>ce del progetto, viene fatto riferimento al datoregistrato nel sistema <strong>di</strong> monitoraggio al fine <strong>di</strong> una imme<strong>di</strong>ata corrispondenza.Per quanto riguarda i dati finanziari, va evidenziato come, in base alle modalità operative delsistema nazionale <strong>di</strong> monitoraggio – che esige la quadratura degli impegni e dei relativipagamenti in fase <strong>di</strong> chiusura dei singoli interventi – gli impegni consuntivi sono “appiattiti” suicorrispondenti pagamenti. 173In tal senso, i dati contenuti nella colonna “importi ammissibili dei progetti approvati” coincidono<strong>di</strong> fatto con la “spesa totale” (e parimenti, il “contributo FESR previsto” coincide con il “contributoFESR pagato”), con la sola eccezione dei progetti non ultimati entro la scadenza dei termini peril perfezionamento della spesa. 174 Pertanto impegni e pagamenti sono coincidenti anche:♦ per gli interventi <strong>di</strong> Assistenza Tecnica, che per loro natura proseguono – almeno inparte – sino alla conclusione delle attività amministrative <strong>di</strong> chiusura del Programma; 175per i progetti parzialmente decertificati e contrassegnati da asterisco nella tabella 3.4. Intale tabella viene peraltro in<strong>di</strong>cato anche il contributo effettivamente erogato e la relativaquota esclusa dalla certificazione. Per questi progetti rimane certificata la <strong>di</strong>fferenza tra isuddetti importi.In relazione ai progetti certificati, limitatamente ai progetti infrastrutturali i dati riportati sono quellieffettivi – anche laddove superiori ai costi inizialmente approvati – nella misura in cui lecorrispondenti spese sono state controllate e risultano pienamente ammissibili e coerenti conl’intervento in questione. Tale spesa aggiuntiva costituisce automaticamente “overbooking”.Per quanto riguarda il contributo FESR, il calcolo è stato effettuato sulla base del corrispondentetasso <strong>di</strong> partecipazione me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> misura – con la sola eccezione degli interventi generatori <strong>di</strong>entrate consistenti per i quali tale tasso viene ricondotto al 25% del costo (tanto per quelloammesso quanto per quello certificato) come previsto dall’art. 29 comma 4 punto b) ii) del Reg.(CE) 1260/99. Pertanto, i dati riportati non sempre coincidono con quanto realmente operato sulBilancio regionale, in relazione alle <strong>di</strong>sponibilità contingenti <strong>di</strong> risorse e <strong>di</strong> cassa.173174175In realtà, le operazioni sono state effettuate sulla base dei tassi operativi specifici <strong>di</strong> sottomisura e <strong>di</strong> area, ma laren<strong>di</strong>contazione in tale maniera, sarebbe fortemente penalizzante: in effetti, con il metodo utilizzato dalla Commissione, laddovela richiesta fosse superiore il contributo sarebbe plafonato sulla base del tasso me<strong>di</strong>o, mentre laddove fosse inferiore ilcontributo sarebbe riconosciuto solo in quella misura.Si tratta dei 5 interventi (3 destinati alle imprese – linea 2.1a - e 2 infrastrutturali) per i quali è stata compilata specifica scheda(cfr. allegato 7.5).Essendovi la possibilità <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>contarne parte a valere sul successivo periodo <strong>di</strong> programmazione, gli impegni sono statiallineati ai pagamenti, rinviando la quota restante sul periodo 2007-2013, tale operazione riguarda:♦ l’assistenza tecnica vera e propria con pagamenti finali <strong>di</strong>fferiti alla elaborazione del presente RFE;♦ l’incarico relativo ai controlli <strong>di</strong> primo livello, conclusosi dopo il 30/06/2009.208


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneSpecifica menzione meritano i fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> garanzia per i quali la spesa consuntiva è stata rapportataall’effettivo utilizzo della dotazione (garanzie erogate + spese <strong>di</strong> gestione + escussioni) e non giàalla semplice costituzione dei fon<strong>di</strong> stessi che costituiva inizialmente la spesa certificabile. In talsenso vi è una lieve riduzione rispetto alle precedenti certificazioni.Al fine <strong>di</strong> una visione complessiva, si riportano comunque nel prospetto seguente i datiriepilogativi <strong>di</strong> linea <strong>di</strong> intervento (con la relativa ripartizione fra le due aree), rinviando alcorrispondente già citato file, per ogni valutazione analitica.209


Allegato II - Lista dei progetti finanziati 2000 – 2006Misura/sottomisuraProgressivoCo<strong>di</strong>ce progettoTitoloProg. coer.Beneficiario/DestinatarioultimoImportoammissibileProgetti approvati Importi certificatiContributoFESR previsto€ €dataapprovazioneContributoFESR pagato €Contributopubbliconazionalecontributoprivatoammissibile€ €spesa totale€SUBTOTALE 1.1a Ob2 22.364.786,61 11.182.393,32 11.182.393,32 11.182.393,29 0,00 22.364.786,61SUBTOTALE 1.1b Ob.2 23.999.298,25 11.999.649,24 11.999.649,24 11.999.649,01 0,00 23.999.298,25210SUBTOTALE 1.1b PhOSUBTOTALE 1.2a Ob2SUBTOTALE 1.2a PhOSUBTOTALE 1.2b Ob2SUBTOTALE 1.2b PhOSUBTOTALE 2.1a Ob2SUBTOTALE 2.1a PhOSUBTOTALE 2.1b Ob2SUBTOTALE 2.1b PhOSUBTOTALE 2.1c Ob2SUBTOTALE 2.1d Ob2SUBTOTALE 2.1d PhOSUBTOTALE 2.2a Ob2SUBTOTALE 2.2a PhOSUBTOTALE 2.2b Ob2SUBTOTALE 2.2b PhOSUBTOTALE 2.2c Ob2SUBTOTALE 2.2c PhOSUBTOTALE 2.3 Ob2SUBTOTALE 2.3 PhOSUBTOTALE 2.4a Ob 2SUBTOTALE 2.4b Ob2SUBTOTALE 2.4b PhOSUBTOTALE 2.4c Ob2SUBTOTALE 2.4c PhOSUBTOTALE 2.5a Ob2SUBTOTALE 2.5a PhO4.499.662,89 2.249.831,51 2.249.831,51 2.249.831,38 0,00 4.499.662,8942.234.318,77 13.400.338,08 13.400.338,08 28.833.980,69 0,00 42.234.318,777.350.593,90 2.332.237,11 2.332.237,11 5.018.356,79 0,00 7.350.593,9010.000.000,00 3.172.855,33 3.172.855,33 6.827.144,67 0,00 10.000.000,001.250.000,20 396.606,98 396.606,98 853.393,22 0,00 1.250.000,2020.403.560,00 10.201.780,05 10.190.896,25 10.190.896,15 0,00 20.381.792,407.146.891,97 3.573.446,01 3.562.601,51 3.562.601,46 0,00 7.125.202,97101.680.489,05 50.840.244,94 50.840.244,94 50.840.244,11 0,00 101.680.489,0527.546.873,29 13.773.436,82 13.773.436,82 13.773.436,47 0,00 27.546.873,2926.800.348,84 13.400.178,12 13.400.178,12 13.400.170,72 0,00 26.800.348,8428.767.270,33 14.383.635,40 14.383.635,40 14.383.634,93 0,00 28.767.270,339.265.459,69 4.632.729,95 4.632.729,95 4.632.729,74 0,00 9.265.459,6950.000.000,33 7.500.000,00 7.223.773,68 7.223.773,68 33.710.943,84 48.158.491,2010.000.000,01 1.499.999,99 1.499.286,00 1.499.286,00 6.996.667,99 9.995.239,998.505.155,21 4.252.577,62 4.252.577,62 4.252.577,59 0,00 8.505.155,211.988.052,19 994.026,11 994.026,11 994.026,08 0,00 1.988.052,1910.223.883,00 3.067.164,60 3.067.164,60 7.156.718,40 0,00 10.223.883,003.469.980,40 1.040.994,23 1.040.994,23 2.428.986,17 0,00 3.469.980,40101.679.875,05 39.894.899,70 39.894.899,70 61.784.975,35 0,00 101.679.875,0546.608.057,47 18.049.772,79 18.049.772,79 28.558.284,68 0,00 46.608.057,4729.369.340,73 10.225.466,30 10.225.466,30 19.143.874,43 0,00 29.369.340,7329.534.649,75 10.283.021,63 10.283.021,63 19.251.628,12 0,00 29.534.649,7525.431.664,09 8.854.493,08 8.854.493,08 16.577.171,01 0,00 25.431.664,0922.433.051,38 7.810.471,84 7.810.471,84 14.622.579,54 0,00 22.433.051,382.592.937,56 902.778,03 902.778,03 1.690.159,53 0,00 2.592.937,5660.440.591,32 28.037.539,18 27.761.482,70 32.084.013,00 0,00 59.845.495,704.275.981,56 1.983.567,63 1.983.567,63 2.292.413,93 0,00 4.275.981,56DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione


Misura/sottomisuraProgressivoCo<strong>di</strong>ce progettoTitoloProg. coer.Beneficiario/Destinata-rioultimoImportoammissibileProgetti approvati Importi certificatiContributoFESR previstodataapprovazione(d)ContributoFESR pagato €Contributopubbliconazionalecontributoprivatoammissibilespesa totale€211SUBTOTALE 2.5b Ob2 30.923.105,09 14.344.792,97 14.344.792,97 16.578.312,12 0,00 30.923.105,09SUBTOTALE 2.5b PhO 4.887.017,28 2.267.018,50 2.267.018,50 2.619.998,78 0,00 4.887.017,28SUBTOTALE 2.6a Ob2 1.883.621,39 573.405,24 573.405,24 1.310.216,15 0,00 1.883.621,39SUBTOTALE 2.6b Ob2 33.745.983,52 10.272.830,89 10.272.830,89 23.473.152,63 0,00 33.745.983,52SUBTOTALE 2.6b PhO 9.024.075,37 2.747.076,61 2.747.076,61 6.276.998,76 0,00 9.024.075,37SUBTOTALE 3.1a Ob2 139.749.747,69 55.899.899,17 55.899.899,17 83.849.848,52 0,00 139.749.747,69SUBTOTALE 3.1a PhO 35.493.638,70 14.197.455,40 14.197.455,40 21.296.183,30 0,00 35.493.638,70SUBTOTALE 3.1b Ob2 13.216.805,89 5.286.722,36 5.286.722,36 7.930.083,53 0,00 13.216.805,89SUBTOTALE 3.2 Ob2 173.290.335,60 66.523.180,25 67.968.693,31 103.857.643,25 0,00 171.826.336,56SUBTOTALE 3.2 PhO 40.503.346,88 12.925.103,20 16.021.755,54 24.481.591,34 0,00 40.503.346,88SUBTOTALE 3.3 Ob2 7.602.547,98 3.801.274,01 3.801.274,01 3.801.273,97 0,00 7.602.547,98SUBTOTALE 3.3 PhO 653.231,80 326.615,90 326.615,90 326.615,90 0,00 653.231,80SUBTOTALE 3.4 Ob2 56.448.770,32 16.625.792,50 16.625.792,50 39.822.977,82 0,00 56.448.770,32SUBTOTALE 4.1a Ob2 21.164.141,39 8.469.230,06 8.469.230,06 12.694.911,33 0,00 21.164.141,39SUBTOTALE 4.1a PhO 5.641.368,41 2.257.499,90 2.257.499,90 3.383.868,51 0,00 5.641.368,41SUBTOTALE 4.1b Ob2 2.456.437,60 982.989,78 982.989,78 1.473.447,82 0,00 2.456.437,60SUBTOTALE 4.1b PhO 3.987.498,52 1.595.672,70 1.595.672,70 2.391.825,82 0,00 3.987.498,52SUBTOTALE 4.2a Ob2 21.103.597,04 7.157.285,69 7.157.285,69 13.946.311,35 0,00 21.103.597,04SUBTOTALE 4.2a PhO 3.110.246,69 1.054.840,29 1.054.840,29 2.055.406,40 0,00 3.110.246,69SUBTOTALE 4.2b Ob2 13.578.938,13 4.605.297,42 4.605.297,42 8.973.640,71 0,00 13.578.938,13SUBTOTALE 4.2b PhO 2.939.682,68 996.993,50 996.993,50 1.942.689,18 0,00 2.939.682,68SUBTOTALE 5.1a Ob2 3.964.996,33 1.982.498,25 1.982.498,25 1.982.498,08 0,00 3.964.996,33SUBTOTALE 5.1a PhO 658.328,85 329.164,51 329.164,51 329.164,34 0,00 658.328,85SUBTOTALE 5.1b Ob2 7.521.427,07 3.760.713,57 3.760.713,57 3.760.713,50 0,00 7.521.427,07SUBTOTALE 5.1b PhO 1.539.930,36 769.965,24 769.965,24 769.965,12 0,00 1.539.930,36TOTALE AREE Ob. 2 1.115.087.073,66 439.938.127,51 440.820.473,97 636.633.284,46 33.710.943,84 1.111.164.702,27TOTALE AREE PHASING OUT 259.864.520,76 99.751.325,99 102.836.419,84 150.004.983,91 6.996.667,99 259.838.071,74TOTALE DEL PROGRAMMA 1.374.951.594,42 539.689.453,50 543.656.893,81 786.638.268,37 40.707.611,83 1.371.002.774,01DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione7.3 ALLEGATO III - LISTA DELLE IRREGOLARITÀ 2000 - 2006In base a quanto <strong>di</strong>sposto dalla determinazione <strong>di</strong>rigenziale n. 245/DB1600 del 17/09/2010(ancora da assumersi), le spese irregolari oggetto <strong>di</strong> segnalazione all'OLAF ai sensi del Reg.(CE) n. 2035/2005, sono state escluse dalla Certificazione della <strong>di</strong>chiarazione <strong>finale</strong> delle spese,pertanto non risultano ulteriori spese irregolari con riferimento al DOCUP 2000/2006 Ob. 2 -<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>.Non ci sono irregolarità certificate, pertanto la seguente tabella risulta vuota.212


Allegato III - Lista delle irregolarità 2000 - 2006RIF. DATABASEOLAFRIFER.IDENTIFI-CATIVOIRREGO-LARITÀRIFERI-MENTODELLOSTATOMEMBROMISURARIFERIM.PROGETTO/OPERAZ.PROGETTO/OPERAZIONE AMMONTARE DA RECUPERARE AMMONTARE RECUPERATOTITOLO OPERAZ.BENEF./DESTINATARIOCONTR. UE(IN €)AMMONTARE RECUPERABILE AMMONTARE RECUPERATO DEDUZIONE DALLESPESE DICH. ALLACOMMISSIONECONTR. PUB.NAZ,(IN €)TOTALE(IN €)ART. 5§2ANNOINIZIOPROCE-DURARECUP.CONTR. UE(IN €)CONTR.PUB. NAZ,(IN €)TOTALE(IN €)ANNODEDUZN° DICHSPESACOM-MENTIDOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione213


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione7.4 ALLEGATO IV - LISTA DEI PROGETTI NON CONCLUSI E/O NON OPERATIVI, E DEI PROGETTISOSPESI A CAUSA DI PROCEDURE GIUDIZIARIE O AMMINISTRATIVE 2000 -2006Nel seguente prospetto sono in<strong>di</strong>cati i progetti non conclusi (non vi è alcun progetto nonoperativo) e quelli sospesi.Per la prima categoria, la <strong>Regione</strong> provvederà entro due anni – come da art. 6 del Reg. 3424 –previo completamento degli interventi a spese dei singoli beneficiari, a comunicare allaCommissione l’effettivo completamento.L’AdG ha ritenuto opportuno escludere dalla certificazione <strong>finale</strong> i progetti sospesi inseriti nellapresente tabella nella prima versione del rapporto <strong>finale</strong> presentata ai servizi della Commissionea settembre 2010, revocandoli dal programma, ad eccezione <strong>di</strong> “Iuppa Industriale S.r.l.” (linea4.2a), il cui controllo si è concluso nell’ultimo trimestre del 2010 in maniera positiva(conseguentemente è stato interamente certificato e cancellato dalla lista dei progetti sospesi).214


Allegato IV - Lista dei progetti non conclusi e/o non operativi, o sospesi a causa <strong>di</strong> procedure giu<strong>di</strong>ziarie o amministrativeA) Progetti non conclusiAsseMisuraRiferimentodelprogettoTitolo del progettoBeneficiario/ destinatario <strong>finale</strong>Spesa certificata (in €)DA PAGAREPAGATA(NONCERTIFICATA) (a)CONTRIBUTOCOMUNITARIO(IN €)Progetto Nonconcluso e/o nonoperativoProgetti sospesiX procedureamministrativiProgetti sospesiX procedureGiu<strong>di</strong>ziarie2 2.1a 90231 Aiuti alle imprese industriali (L. 488/92)Ministero dello Sviluppo Economico/ LA RA’ (giàLA RA’ <strong>di</strong> RABBIA GUALTIERO e c. (Ob 2)103.622,40 11.513,60 51.811,20 X (b)2 2.1a 92597 Aiuti alle imprese industriali (L. 488/92)Ministero dello Sviluppo Economico/ ELTO (Ob 2) 92.286,00 10.254,00 46.143,00 X (b)2 2.1a 94119 Aiuti alle imprese industriali (L. 488/92)MISE/ COOPERATIVA CULTURA ECOMUNICAZIONI SOCIALI A RESPONSABILITA'LIMITATA. (Ph O)195.201,00 21.689,00 97.600,50 X (b)2 2.5a 163 3.2 10La Venaria Reale. Interventi <strong>di</strong> restauroe recupero dei piani alti della Reggia.Attività <strong>di</strong> supporto e verifica dei servizi<strong>di</strong> controllo – Project au<strong>di</strong>tingREGIONE PIEMONTE (Ob 2) 1.164.904,38 595.095,62 540.382,74 X (b)REGIONE PIEMONTE (Ob 2) 1.447.826,66 1.029.359,52 572.711,31 X (b)(a) Sono in<strong>di</strong>cati gli importi ancora da pagare, ma NON certificati. Nel prospetto 7.2 tali importi appaiono in<strong>di</strong>rettamente come <strong>di</strong>fferenza tra impegni e pagamenti.(b) Progetti che NON saranno co-finanziati dalla Comunità nel corso della Programmazione 2007-2013.215B) Progetti sospesi a causa <strong>di</strong> procedure giu<strong>di</strong>ziarie o amministrativeAsseMisuraRiferimentodelprogettoTitolo del progettoBeneficiario/ destinatario <strong>finale</strong>Spesa certificata (in €)PAGATADA PAGARE(NONCERTIFICATA)CONTRIBUTOCOMUNITARIO(IN €)Progetto Nonconcluso e/onon operativoProgettisospesi XprocedureamministrativiProgettisospesi XprocedureGiu<strong>di</strong>ziarie


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione7.5 ALLEGATO V - SCHEDE PROGETTI NON CONCLUSI E/O NON OPERATIVI, INCLUSIEVENTUALI GRANDI PROGETTIPremesso che alcuni progetti non risultavano conclusi alla data del 30/06/2009 e che sono statiultimati successivamente a quella data, con risorse proprie dei beneficiari finali, allo stato attualerisultano non conclusi solamente 2 progetti infrastrutturali e 3 interventi – nell’ambito della L.488/92 – rivolti alle imprese.Per questi 5 progetti, sono <strong>di</strong> seguito riportate le relative schede.216


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneSCHEDA PROGETTO 1A. DATI GENERALITitolo del Progetto: 27187/12 - LA RA (GIA'LA RA DI RABBIA GUALTIERO E C)Misura del DOCUP: 2.1 aB. DESCRIZIONE DEL PROGETTOB.1 Descrizione sintetica del progettoIntervento a sostegno <strong>di</strong> investimenti delle PMI negli impianti produttivi a co-finanziamento dellaL. 488/92 gestita dal Ministero dello Sviluppo economico.B.2 Descrizione della parte <strong>di</strong> progetto realizzata a carico della programmazione 2000/06La percentuale <strong>di</strong> investimento realizzato sul previsto è pari al 100% (euro 1.038.000 su euro1.038.000).B.3 Descrizione della parte <strong>di</strong> progetto da realizzare al fine del suo completamento eoperatività effettivaL’investimento è interamente realizzato, manca la relazione <strong>finale</strong> da parte della Banca chedetermina formalmente la chiusura dell’investimento.C. STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGETTOC.1 Tempi <strong>di</strong> Realizzazione Previsti- Data <strong>di</strong> concessione provvisoria: 23/06/2003- Data <strong>di</strong> Avvio prevista: 26/04/2002- Data <strong>di</strong> ultimazione prevista 31/12/2003C.2 Stato <strong>di</strong> Attuazione del Progetto- Progetto non Concluso- Data prevista per l’ultimazione lavori: 31/03/2012- Data prevista per la sua operatività: 31/12/2012- Atto che statuisce il completamento dei lavori: relazione <strong>finale</strong> bancariaD. COSTI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTOD.1 Costo iniziale previsto ed eventuali aggiornamenti- Contributo iniziale previsto: 115.136,00 €- Costo <strong>finale</strong>: 115.136,00 €D.2 pagamenti effettuati dal Beneficiario Finale per la realizzazione del progetto- Pagamenti effettuati fino al 30.06.2009: 103.622,40 €- Pagamenti effettuati alla data <strong>di</strong> ultimo aggiornamento del <strong>Rapporto</strong> Finale: 103.622,40 €E. FONTI DI FINANZIAMENTO PER IL COMPLETAMENTO DEL PROGETTO APARTIRE DAL 1.07.2009E.1 Costo per il completamento del progetto- Importo necessario per la conclusione del progetto: 11.513,60 €E.2 Fonte <strong>di</strong> finanziamento per il completamento del progetto- Finanziamenti nazionali- In<strong>di</strong>cazione delle fonti <strong>di</strong> finanziamento utilizzate: risorse or<strong>di</strong>narie L. 488/92- Atto formale che determina il finanziamento: atto <strong>di</strong> impegno del MISE- Cofinanziamenti comunitari (2007-2013): NESSUNO217


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneSCHEDA PROGETTO 2A. DATI GENERALITitolo del Progetto: 80577/12 - ELTOMisura del DOCUP: 2.1 aB. DESCRIZIONE DEL PROGETTOB. DESCRIZIONE DEL PROGETTOB.1 Descrizione sintetica del progettoIntervento a sostegno <strong>di</strong> investimenti delle PMI negli impianti produttivi a co-finanziamento dellaL. 488/92 gestita dal Ministero dello Sviluppo economico.B.2 Descrizione della parte <strong>di</strong> progetto realizzata a carico della programmazione 2000/06La percentuale <strong>di</strong> investimento realizzato sul previsto è pari al 90% (euro 1.123.200 su euro1.248.000).B.3 Descrizione della parte <strong>di</strong> progetto da realizzare al fine del suo completamento eoperatività effettivaSuccessivamente alla data del 30/06/2009, non si sono registrati ulteriori pagamenti.L’investimento da completare rispetto a quanto previsto è pari a euro 124.800.C. STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGETTOC.1 Tempi <strong>di</strong> Realizzazione Previsti- Data <strong>di</strong> concessione provvisoria: 23/06/2003- Data <strong>di</strong> Avvio prevista: 26/01/2001- Data <strong>di</strong> ultimazione prevista 31/03/2005C.2 Stato <strong>di</strong> Attuazione del Progetto- Progetto non Concluso- Data prevista per l’ultimazione lavori: 31/03/2012- Data prevista per la sua operatività: 31/12/2012- Atto che statuisce il completamento dei lavori: relazione <strong>finale</strong> bancariaD. COSTI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTOD.1 Costo iniziale previsto ed eventuali aggiornamenti- Contributo iniziale previsto: 102.540,00 €- Costo <strong>finale</strong>: 102.540,00 €D.2 pagamenti effettuati dal Beneficiario Finale per la realizzazione del progetto- Pagamenti effettuati fino al 30.06.2009: 92.286,00 €- Pagamenti effettuati alla data <strong>di</strong> ultimo aggiornamento del <strong>Rapporto</strong> Finale: 192.286,00 €E. FONTI DI FINANZIAMENTO PER IL COMPLETAMENTO DEL PROGETTO APARTIRE DAL 1.07.2009E.1 Costo per il completamento del progetto- Importo necessario per la conclusione del progetto: 10.154,00 €E.2 Fonte <strong>di</strong> finanziamento per il completamento del progetto- Finanziamenti nazionali- In<strong>di</strong>cazione delle fonti <strong>di</strong> finanziamento utilizzate: risorse or<strong>di</strong>narie L. 488/92- Atto formale che determina il finanziamento: atto <strong>di</strong> impegno del MISE- Cofinanziamenti comunitari (2007-2013): NESSUNO218


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneSCHEDA PROGETTO 3A. DATI GENERALITitolo del Progetto: 95842/12 – COOP. CULTURA E COMUNICAZIONI SOCIALIMisura del DOCUP: 2.1 aB. DESCRIZIONE DEL PROGETTOB. DESCRIZIONE DEL PROGETTOB.1 Descrizione sintetica del progettoIntervento a sostegno <strong>di</strong> investimenti delle PMI negli impianti produttivi a co-finanziamento dellaL. 488/92 gestita dal Ministero dello Sviluppo economico.B.2 Descrizione della parte <strong>di</strong> progetto realizzata a carico della programmazione 2000/06La percentuale <strong>di</strong> investimento realizzato sul previsto è pari al 100% (euro 1.194.000 su euro1.194.000).B.3 Descrizione della parte <strong>di</strong> progetto da realizzare al fine del suo completamento eoperatività effettivaL’investimento è interamente realizzato, manca la relazione <strong>finale</strong> da parte della Banca chedetermina formalmente la chiusura dell’investimento.C. STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGETTOC.1 Tempi <strong>di</strong> Realizzazione Previsti- Data <strong>di</strong> concessione provvisoria: 23/06/2003- Data <strong>di</strong> Avvio prevista: 02/12/2002- Data <strong>di</strong> ultimazione prevista 31/12/2003C.2 Stato <strong>di</strong> Attuazione del Progetto- Progetto non Concluso- Data prevista per l’ultimazione lavori: 31/03/2012- Data prevista per la sua operatività: 31/12/2012- Atto che statuisce il completamento dei lavori: relazione <strong>finale</strong> bancariaD. COSTI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTOD.1 Costo iniziale previsto ed eventuali aggiornamenti- Contributo iniziale previsto: 216.890,00 €- Costo <strong>finale</strong>: 216.890,00 €D.2 pagamenti effettuati dal Beneficiario Finale per la realizzazione del progetto- Pagamenti effettuati fino al 30.06.2009: 195.201,00 €- Pagamenti effettuati alla data <strong>di</strong> ultimo aggiornamento del <strong>Rapporto</strong> Finale: 195.201,00 €E. FONTI DI FINANZIAMENTO PER IL COMPLETAMENTO DEL PROGETTO APARTIRE DAL 1.07.2009E.1 Costo per il completamento del progetto- Importo necessario per la conclusione del progetto: 21.689,00 €E.2 Fonte <strong>di</strong> finanziamento per il completamento del progetto- Finanziamenti nazionali- In<strong>di</strong>cazione delle fonti <strong>di</strong> finanziamento utilizzate: risorse or<strong>di</strong>narie L. 488/92- Atto formale che determina il finanziamento: atto <strong>di</strong> impegno del MISE- Cofinanziamenti comunitari (2007-2013): NESSUNO219


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneSCHEDA PROGETTO 4A. DATI GENERALITitolo del Progetto: LA VENARIA REALE. INTERVENTI DI RESTAURO E RECUPERODEI PIANI ALTI DELLA REGGIAMisura del DOCUP: Misura 2.5 – INTERVENTI TURISTICI E CULTURALI DI SISTEMA Linea2.5a – Sistema delle residenze sabaudeB. DESCRIZIONE DEL PROGETTOB.1 Descrizione sintetica del progettoL’intervento in oggetto è riferito alla Reggia le Sale delle Arti ai Piani Alti, allo storicosettecentesco scalone dell’architetto Giuseppe Battista Piacenza con il nuovo scalonea<strong>di</strong>acente; le opere e le provviste hanno interessato 800 metri quadri con un attento recuperoarchitettonico, un sistematico consolidamento strutturale e un primo aggiornamentoimpiantistico.B.2 Descrizione della parte <strong>di</strong> progetto realizzata a carico della programmazione 2000-2006In occasione della mostra Cavalieri. Dai Templari a Napoleone. Storie <strong>di</strong> crociati, soldati,cortigiani La Venaria Reale si arricchisce <strong>di</strong> nuovi spazi espositivi e <strong>di</strong> accoglienza con le Saledelle Arti ai Piani Alti, lo storico scalone settecentesco dell’architetto Giuseppe Battista Piacenzacon il nuovo scalone a<strong>di</strong>acente: 800 metri quadri che sono stati oggetto <strong>di</strong> un attento recuperoarchitettonico, <strong>di</strong> un consolidamento strutturale e <strong>di</strong> un completo aggiornamento impiantistico.Questi spazi, con gran<strong>di</strong> potenzialità scenografiche, vanno ad aggiungersi agli 80.000 metriquadri della Venaria Reale già restaurati.LE SALE DELLE ARTII locali ubicati al piano superiore della Reggia, mai aperti al pubblico, erano tra i più devastati dasecoli <strong>di</strong> incuria: mancanti <strong>di</strong> solai e intonaci, con aperture che permettevano infiltrazioni d’acquama anche afflitti, come hanno rivelato le approfon<strong>di</strong>te campagne <strong>di</strong>agnostiche, da interventi chene hanno quasi completamente cancellato le tracce storiche. L'antico appartamento nuziale <strong>di</strong>Vittorio Emanuele duca d'Aosta e Maria Teresa d'Austria Este è stato realizzato nel 1788-89dagli architetti <strong>di</strong> corte Giuseppe Battista Piacenza e Carlo Randoni, secondo un aggiornatogusto neoclassico. Nella costruzione operarono i maggiori scultori in legno: Giuseppe MariaBonzanigo, Francesco Bolgiè, Biagio Ferrero, Giuseppe Gianotti. Delle sale non rimane oggi piùnulla, ma restano gran parte dei <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> progetto. Parti degli arre<strong>di</strong> fissi sono oggi in altreresidenze sabaude, una commode, invece, è conservata presso la Palazzina <strong>di</strong> Caccia <strong>di</strong>Stupinigi.Il recupero degli ambienti è stato realizzato attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> tecnologie moderne che nonstravolgessero l’assetto architettonico dell’insieme, valorizzando anzi le architetture e gliapparati decorativi ritrovati. Si tratta <strong>di</strong> tracce antiche <strong>di</strong> decorazioni tardo ottocentescherealizzate dai militari, tracce interessanti che connotano l’uso <strong>di</strong> questi locali a caserma, forse asala riunioni: le decorazioni rappresentano trionfi militari, scu<strong>di</strong>, lance ed elmi. Si può notare loscudo sabaudo ornato da cartigli floreali che richiama i paramenti ritrovati nel cortile dellaFontana <strong>di</strong> Nettuno del Borgo Castello a La Mandria. In un’altra sala sono stati ritrovati <strong>di</strong>segnicon draghi su fondo a quadri.Lo Scalone del PiacenzaNel 1788, in previsione del matrimonio <strong>di</strong> Vittorio Emanuele duca d’Aosta con Maria Teresad’Asburgo-Este, si decise la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo appartamento al primo piano del palazzo.Si rese così necessaria la costruzione <strong>di</strong> una scala aulica <strong>di</strong> collegamento. Progettata220


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionedall’architetto <strong>di</strong> corte Giuseppe Battista Piacenza (1735-1818), s’inserisce in forme mimetichenella facciata, adeguandosi ai prospetti progettati da Michelangelo Garove all’inizio del secolo.Particolarmente complesso dal punto <strong>di</strong> vista strutturale e <strong>di</strong> messa in sicurezza, l’intervento harivelato, sopra al soffitto crollato del vano scala, tracce delle modanature della cornice dellafacciata storica preesistente. Grazie ad un accurato lavoro <strong>di</strong> restauro artistico, sono stateriproposte le delicate cromie settecentesche degli stucchi e degli intonaci a marmorino.IL NUOVO SCALONEGli interventi per la localizzazione e la realizzazione del nuovo scalone che collega i Giar<strong>di</strong>niverso ovest con le nuove Sale delle Arti dei Piani Alti, e queste ultime con le sale espositive delpiano terra, proseguono idealmente il lungo ed intricato percorso storico <strong>di</strong> recupero e<strong>di</strong>ntegrazione architettonica della Reggia: il nuovo scalone si presenta come una sorta <strong>di</strong> nastrod'acciaio a vista che sorge a lato della cosiddetta cesura storica (il punto in cui gli interventisecenteschi e settecenteschi si compenetrano nella facciata del Palazzo <strong>di</strong> Diana verso la Corted’onore) i cui 120 scalini, pianerottoli e piani <strong>di</strong> sbarco sono ricoperti da legno ricavato dalrecupero <strong>di</strong> travi della stessa Reggia e del Castello Ducale <strong>di</strong> Agliè.La natura complessa ed integrata della Reggia non permette per altro interventi <strong>di</strong> recupero a séstanti: se da un lato il recupero dei Piani Alti ha incluso il restauro dello scalone aulico realizzatoa fine Settecento dall'architetto Piacenza per collegare la Corte d'onore agli appartamentidestinati ai Duchi d’Aosta, dall'altro il restauro delle sale al primo piano rivela oggi, come valenzascenografica aggiuntiva, una straor<strong>di</strong>naria prospettiva <strong>di</strong>vergente sui Giar<strong>di</strong>ni.B.3 Descrizione della parte <strong>di</strong> progetto da realizzare al fine del suo completamento eoperatività effettivaCon la conclusione del recupero architettonico e del consolidamento strutturale degli spazi si èdato corso ad una serie <strong>di</strong> interventi inerenti la realizzazione degli impianti fluidomeccanici, alcompletamento degli impianti elettrici nonché fornitura e posa in opera <strong>di</strong> lastre <strong>di</strong> vetro perl’installazione <strong>di</strong> un ascensore e la realizzazione dell’accesso ai Piani.Sono stati installati le lastre <strong>di</strong> vetro e realizzata l’installazione dell’ascensore, inoltre è si sonocompletati i lavori per l’accesso ai Piani.Sono in essere i lavori connessi connessi agli impianti fluidomeccanici e agli impianti elettrici.C. STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGETTOC.1 Tempi <strong>di</strong> Realizzazione Previsti- Data <strong>di</strong> Affidamento dei Lavori: 30/11/2005- Data <strong>di</strong> Ultimazione Prevista dal Contratto <strong>di</strong> Appalto: 20/06/2008- Eventuali Proroghe Concesse (Nuove Date <strong>di</strong> Ultimazione, Motivazioni del Maggior TempoConcesso): 30/06/2011C.2 Stato <strong>di</strong> Attuazione del Progetto- Progetto non Concluso- Date prevista per l’ultimazione dei lavori: 31/12/2011- Data prevista per sua operatività: Per la parte inerente il percorso <strong>di</strong> visita, e i relativi spazi<strong>di</strong> fruizione e <strong>di</strong> accoglienza al pubblico, si considerano conclusi alla data del 28 novembre2009. In tale data infatti è stata inaugurata la Mostra CAVALIERI. DAI TEMPLARI ANAPOLEONE. Storie <strong>di</strong> crociati, soldati, cortigiani e contestualmente inaugurati gli 800 metriquadrati dei Piani Alti della Reggia. Gli interventi, attualmente in essere, sono relativi allasistemazione della parte impianti fluidomeccanici e al completamento degli impianti elettrici.Tali interventi risultano fondamentali in quanto parte degli spazi dei Piani Alti sono destinatiad ospitare gli uffici del Consorzio La Venaria Reale, quale soggetto giuri<strong>di</strong>co che dal 1221


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzioneluglio 2009 ha in consegna il Complesso de La Reggia per la sua valorizzazione econservazione.- Atto che statuisce il completamento dei lavori: Sono in essere le procedure <strong>di</strong> collaudoper la parte inerente i lavori.- Motivazioni della non ultimazione dei lavori: Come in<strong>di</strong>cato nei commi precedenti- Misure adottate per pervenire rapidamente all’ultimazione dei lavori e alla messa in opera:Come in<strong>di</strong>cato nei commi precedenti.D. COSTI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTOD.1 Costo iniziale previsto ed eventuali aggiornamenti- Importo iniziale previsto: i costi contrattualizzati, ammontavano a € 4.461.768,61 oltreIVA <strong>di</strong> legge per un complessivo pari a € 4.907.945,47 oneri fiscali inclusi.- Eventuali aggiornamenti in corso <strong>di</strong> realizzazione: l’importo delle varianti in corso d’operaammonta a € 1.644.750,00 oneri fiscali inclusi. Nell’ambito del bando <strong>di</strong> gara era previstala possibilità da parte della stazione appaltante <strong>di</strong> utilizzare la parte <strong>di</strong> ribasso per opere eprovviste che si fossero rese necessarie nell’ambito dell’intervento. Il ribasso in sede <strong>di</strong>gara è stato pari al 38,21% mentre la quota <strong>di</strong> utilizzazione del ribasso è stata pari al33,51%.- Costo <strong>finale</strong>: 6.552.695,47 € oneri fiscali inclusi (<strong>di</strong> cui 1.760.000 a carico DOCUP).I COSTI INDICATI SONO RELATIVI ALL’INTERO PROGETTO ARTICOLATO E FINANZIATO AVALERE SU PIU’ PROGRAMMI. IL “LOTTO” RELATIVO AL FINANZIAMENTO DOCUP E’ DI CIRCA1.760.000 €.D.2 Importo totale dei pagamenti effettuati dal Beneficiario Finale per la realizzazione delprogetto- Pagamenti effettuati fino al 30.06.2009: risultano effettuati pagamenti per un importocomplessivo <strong>di</strong> € 1.164.904,38 (rispetto al costo in<strong>di</strong>cato a carico del DOCUP pari a1.760.000 €).- Pagamenti effettuati fino alla data <strong>di</strong> ultimo aggiornamento del <strong>Rapporto</strong> Finale: Risultanoeffettuati pagamenti per un importo complessivo <strong>di</strong> € 1.164.904,38.E. FONTI DI FINANZIAMENTO PER IL COMPLETAMENTO DEL PROGETTO A PARTIREDAL 1.07.2009E.1 Costo per il completamento del progetto- Importo necessario per la conclusione del progetto: I costi per la conclusione delprogetto, ovvero per la realizzazione degli interventi così come illustrato al puntoB.3, sono stimati in circa € 595.000,00 per il completamento dell’interventocomplessivo.- Nel caso in cui sia <strong>di</strong>verso dalla <strong>di</strong>fferenza tra il costo <strong>finale</strong> previsto e la spesa sostenutaal 30.06.2009 vanno fornite le necessarie spiegazioni: La somma <strong>di</strong> 595.000,00 € èrelativa alla realizzazione degli impianti fluidomeccanici, al completamento degliimpianti elettrici nonché alla fornitura e posa in opera <strong>di</strong> lastre <strong>di</strong> vetro perl’installazione <strong>di</strong> un ascensore e la realizzazione dell’accesso ai PianiE.2 Fonte <strong>di</strong> finanziamento per il completamento del progetto- Finanziamenti nazionaliIn<strong>di</strong>cazione delle fonti <strong>di</strong> finanziamento utilizzate: Fon<strong>di</strong> del Consorzio <strong>di</strong> ValorizzazioneCulturale La Venaria Reale derivanti da trasferimenti <strong>di</strong> risorse proprie della<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> del Bilancio 2009.- Atto formale che determina il finanziamento: Determinazione della StrutturaFlessibile La Venaria Reale e altri beni della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> n. 7 del 10 marzo2009.222


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneSCHEDA PROGETTO 5A. DATI GENERALITitolo del Progetto: Attività <strong>di</strong> supporto e verifica dei servizi <strong>di</strong> controllo – Project au<strong>di</strong>tingMisura del DOCUP: 3.2 Obiettivo 2. Interventi <strong>di</strong> riqualificazione effettuati da soggettipubbliciB. DESCRIZIONE DEL PROGETTOB.1 Descrizione sintetica del progettoIncarichi <strong>di</strong> verifica ai sensi del Co<strong>di</strong>ce dei Contratti 163/2006 s.m.i. e del Decreto del Presidentedella Repubblica 554/1999 della rispondenza degli elaborati progettuali ai documenti e della loroconformità alla normativa vigente, nonché della congruità tecnico_economica delle proposteprogettuali e attività integrative strettamente connesse al processo <strong>di</strong> validazione e finalizzatoall’appaltabilità delle opere nonché il controllo tecnico della qualità e della sicurezza in corsod’opera, il controllo dei temi e dei costi <strong>di</strong> realizzazione, il controllo dell’iter Tecnico-Amministrativo in corso d’opera – Project Au<strong>di</strong>ting inerenti il Sistema delle Residenze Sabaude.B.2 Descrizione della parte <strong>di</strong> progetto realizzata a carico della programmazione 2000-2006L’attività si è svolta con particolare riguardo agli interventi inerenti:La Reggia <strong>di</strong> Venaria RealeI Giar<strong>di</strong>ni della Reggia <strong>di</strong> Venaria RealeCertosa <strong>di</strong> Val CasottoCastello <strong>di</strong> MoncalieriCastello <strong>di</strong> AglièMuseo del RisorgimentoB.3 Descrizione della parte <strong>di</strong> progetto da realizzare al fine del suo completamento eoperatività effettivaL’incarico si concretizza nell’attività <strong>di</strong> validazione degli elaborati progettuali presentati dallestazioni appaltanti – <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> e Direzione regionale per i beni e le attività culturali della<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> – al fine <strong>di</strong> dar corso agli interventi <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> rifunzionalizzazione deisiti ricompresi nel sistema delle residenze sabaude.Non è attualmente possibile in<strong>di</strong>care quali saranno i prossimi interventi soggetti alla validazione;poiché la presentazione degli elaborati progettuali è demandata ai vari soggetti attuatori sullabase <strong>di</strong> piano <strong>di</strong> interventi costantemente in progress.In ogni caso trattasi <strong>di</strong> interventi a completamento dei siti in<strong>di</strong>cati al comma precedente.Analizzando la parte connessa ai pagamenti e all’attività effettivamente svolta dalla Società sipuò considerare realizzata nella misura del 70%.C. STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGETTOC.1 Tempi <strong>di</strong> Realizzazione Previsti- Data <strong>di</strong> Affidamento dei Lavori: 4/10/2004- Data <strong>di</strong> Ultimazione Prevista dal Contratto <strong>di</strong> Appalto: 31/12/2008223


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione- Eventuali Proroghe Concesse (Nuove Date <strong>di</strong> Ultimazione, Motivazioni del Maggior TempoConcesso): 31/12/2011La proroga garantisce all’Amministrazione l’applicazione <strong>di</strong> una tariffaeconomicamente più conveniente rispetto all’in<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> una nuova gara perl’affidamento del servizio stesso. Inoltre la società potrebbe chiedere il risarcimentodei danni ove l’incarico non si fosse realizzato nella sua interezza.C.2 Stato <strong>di</strong> Attuazione del Progetto- Progetto non Concluso- Date prevista per l’ultimazione dei lavori: 31/12/2011- Data prevista per sua operatività: Nessun commento- Atto che statuisce il completamento dei lavori: Nessun commento- Motivazioni della non ultimazione dei lavori: Nessun commento- Misure adottate per pervenire rapidamente all’ultimazione dei lavori e alla messa inopera: Nessun commentoD. COSTI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTOD.1 Costo iniziale previsto ed eventuali aggiornamenti- Importi iniziale previsto: € 2.911.825,70 oneri fiscali inclusiEventuali aggiornamenti in corso <strong>di</strong> realizzazione (atto tecnico-amministrativo, nuovoimporto, motivazioni degli aggiornamenti): nessunaD.2 Importo totale dei pagamenti effettuati dal Beneficiario Finale per la realizzazione delprogetto- Pagamenti effettuati fino al 30.06.2009: € 1.447.826,66 oneri fiscali inclusi- Pagamenti effettuati fino alla data <strong>di</strong> ultimo aggiornamento del <strong>Rapporto</strong> Finale: €1.882.466,18 oneri fiscali inclusi.E. FONTI DI FINANZIAMENTO PER IL COMPLETAMENTO DEL PROGETTO A PARTIREDAL 1.07.2009E.1 Costo per il completamento del progetto- Importo necessario per la conclusione del progetto: € 1.029.359,52 oneri fiscali inclusi(sulla base dello stato al momento del RFE – cfr. punto D2)- Nel caso in cui sia <strong>di</strong>verso dalla <strong>di</strong>fferenza tra il costo <strong>finale</strong> previsto e la spesa sostenutaal 30.06.2009 vanno fornite le necessarie spiegazioni: nessun commentoE.2 Fonte <strong>di</strong> finanziamento per il completamento del progetto- Finanziamenti nazionali- In<strong>di</strong>cazione delle fonti <strong>di</strong> finanziamento utilizzate: Risorse Cipe Delibera 3/2006- Atto formale che determina il finanziamento: Determinazione n. 791 del 2009 dellaDirezione Risorse Umane e Patrimonio Determinazione n. 897 del 2010 dellaDirezione Risorse Umane e Patrimonio.224


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione7.6 ALLEGATO VI – BEST PRACTICESPremesso che le tipologie <strong>di</strong> interventi attivati risultano tutte ampiamente consolidate – ancherispetto alle precedenti programmazioni comunitarie – non si registrano innovazioni particolarmentesignificative in termini programmatori.Va tuttavia segnalata come best practice la gestione del controllo effettuato perio<strong>di</strong>camente alloscopo <strong>di</strong> accertare eventuali casi <strong>di</strong> fallimento, liquidazione volontaria, scioglimento, cessazione,ammissione al concordato preventivo entro cinque anni dalla data <strong>di</strong> concessione dell’agevolazione,verificando dunque il rispetto dell’art. 30, par. 4b del Reg. (CE) n. 1260/99, deibeneficiari delle linee d’intervento rivolte alle PMI. Il controllo è stato rivolto principalmente versoquesta tipologia <strong>di</strong> beneficiari, poiché sono la categoria più a rischio rispetto agli altri beneficiaridei fon<strong>di</strong> DOCUP Ob. 2 2000/2006 (es. Enti locali, Società a prevalente capitale pubblico).Il monitoraggio è stato eseguito trimestralmente incrociando le informazioni anagrafiche deisoggetti beneficiari (in particolare il co<strong>di</strong>ce fiscale o la partita IVA) con quelle esistenti sulla basedati regionale delle Anagrafiche delle Attività Produttive, che è alimentata quoti<strong>di</strong>anamente dagliarchivi ARIS <strong>di</strong> Infocamere (cioè dagli uffici delle Camere <strong>di</strong> Commercio, Industria, Artigianato eAgricoltura). L’elenco <strong>di</strong> posizioni estrapolate è stato successivamente incrociato con i datitrimestrali trasmessi al Sistema Nazionale <strong>di</strong> Monitoraggio (MONITWEB), per verificare lo stato<strong>di</strong> avanzamento delle pratiche relative ai beneficiari risultati in sofferenza.L’esito del controllo è stato puntualmente trasmesso ai funzionari regionali <strong>di</strong> competenza eall’organismo interme<strong>di</strong>o Finpiemonte S.p.a., affinché si potesse procedere tempestivamentealla revoca e al recupero dei fon<strong>di</strong> indebitamente concessi, attraverso gli opportuni proce<strong>di</strong>mentidel caso.La sistematicità con cui è stato condotto il monitoraggio sopra descritto ha consentito all’AdG <strong>di</strong>procedere alla revoca e soprattutto al recupero delle somme indebitamente fruite da parte <strong>di</strong> tuttii beneficiari finali che hanno violato la <strong>di</strong>sposizione sulla stabilità degli investimenti <strong>di</strong> cui all’art.30, par. 4b del Reg. (CE) n. 1260/1999.Gli esiti dell’attività svolta sono stati descritti nel paragrafo 5.1 del <strong>Rapporto</strong> Finale, nella sezionede<strong>di</strong>cata al “Controllo <strong>di</strong> I livello”, a cui si rimanda per ogni approfon<strong>di</strong>mento.A livello <strong>di</strong> interventi o <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> interventi vanno annoverati invece:- il progetto complessivo relativo alla Venaria Reale;- gli interventi integrati realizzati nell’ambito dei PIA <strong>di</strong> cui alla linea 3.1a.Vi sono infine da segnalare due interventi particolarmente significativi, per i quali vengono <strong>di</strong>seguito fornite le relative schede <strong>di</strong> progetto, elaborate sulla base del format definito dallaCommissione.225


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneDOCUP OB.2 2000-2006ASSE 2 – QUALIFICAZIONE E SOSTEGNODEL SISTEMALINEA 2.4 - Valorizzazione della ricercascientifica al fine <strong>di</strong> promuovere iltrasferimento e lo sviluppo della societàdell’informazione.DIADI 2000 - Diffusione dell’Innovazione nelleAree a Declino IndustrialeCODICE PROGETTO 1638, 1639, 1640, 1641TITOLO PROGETTO DIADI 2000 - PROGETTO 2003/2006IMPORTO FINANZIARIOFONTE IMPORTO 176 NOTE (eventuali)FESR 5.222.520DATE: la DGR 49 del 15/12/2003 in<strong>di</strong>vidua l’ATS e approva il progetto/ 11/7/2003 istituzionedell’ATS; la conclusione del progetto prevista originariamente al 31/12/2006 è statasuccessivamente prorogata <strong>di</strong> tre mesi al 31/03/2007.PERSONE responsabili, progettisti, VIP ecc. L’ATS era composta da: COREP, ente capofila, CSP–innovazione nelle ICT-, CDTC –consorzio per il <strong>di</strong>stretto tecnologico del canavese eTECNORETE PIEMONTE.Il progetto Dia<strong>di</strong> 2000 è stato sud<strong>di</strong>viso in 4 sotto-progetti i beneficiari dei quali erano i 4 partner dell’ATS <strong>di</strong> cuiCOREP è stato capofila. Questa operazione è stata effettuata affinché ciascun partner ren<strong>di</strong>contasse in<strong>di</strong>vidualmentegli interventi da lui promossi.DIADI 2000 è stato il progetto <strong>di</strong> riferimento sulterritorio piemontese nel settore della <strong>di</strong>ffusionedell’innovazione e del trasferimento tecnologico dellepiccole e me<strong>di</strong>e imprese localizzate nell’area adeclino industriale (Obiettivo 2).Fin dalla prima sperimentazione si è configuratocome una piattaforma realizzata per favorire iprocessi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento nel campo dell’innovazionee della ricerca, mettendo in relazione le piccolee me<strong>di</strong>e imprese, i centri <strong>di</strong> ricerca pubblici, leistituzioni locali e le associazioni impren<strong>di</strong>toriali.Il modello <strong>di</strong> piattaforma è stato anche dotato <strong>di</strong> un marchio esclusivo: “DIADI 2000”, <strong>di</strong> proprietàdella <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>.DIADI ha promosso strumenti utili per avvicinare le imprese al mondo della ricerca, per larealizzazione <strong>di</strong> esperienze significative <strong>di</strong> analisi, <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> progetti innovativi <strong>di</strong>trasferimento tecnologico, <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> reti stabili <strong>di</strong> cooperazione.226


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneLe migliaia <strong>di</strong> imprese coinvolte hanno potuto beneficiare<strong>di</strong> un sostegno concreto all’innovazioneattraverso servizi realizzati in più fasi nel decennio<strong>di</strong> attività del progetto:• servizi <strong>di</strong> informazione,• attività <strong>di</strong> orientamento,• au<strong>di</strong>t per servizi <strong>di</strong> analisi dei bisogni,• incontri specialistici (check-up),• stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità,• sviluppo <strong>di</strong> Progetti <strong>di</strong>mostratori, i quali, grazie alla collaborazione con i Centri <strong>di</strong> ricerca,hanno permesso alle aziende <strong>di</strong> introdurre nuove tecnologie, stu<strong>di</strong>are nuovi meto<strong>di</strong> e processinelle loro lavorazioni e attività.Azioni <strong>di</strong> sensibilizzazioneIl bilancio delle azioni congiunte dell’ultimae<strong>di</strong>zione del progetto DIADI è davvero lusinghiero:Azioni <strong>di</strong> monitoraggio:- 9 stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> foresight;- 6 azioni <strong>di</strong> analisi territoriale;- 120 au<strong>di</strong>t;- 6 panel per l’innovazione;− Imprese raggiunte nella sue <strong>di</strong>verse tipologie: oltre 9.000− Imprese partecipanti alle iniziative:oltre 1.500−−Dia<strong>di</strong> Report: 60.000 spe<strong>di</strong>zioniPortale <strong>di</strong>a<strong>di</strong>.it: 30.000 accessi mensili 6.000 utenti <strong>di</strong>versi/mese− Centri territoriali: 9Stimolo all’innovazione− Eventi <strong>di</strong> animazione: 96− Progetti pilota: 10− Progetti <strong>di</strong> settore: 27− Servizi specialistici erogati: 500− Gruppi <strong>di</strong> interesse <strong>di</strong> PMI: 4227


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneStrumenti attivati su specifica richiesta delle imprese−−−33 progetti <strong>di</strong>mostratori chehanno permesso ad altrettanteimprese <strong>di</strong> realizzarenuovi prodotti o innovareprocessi produttivi;110 stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità chehanno analizzato le innovazioniproposte;250 check up che hannoproposto soluzioni innovative.Oltre ai servizi, con il progetto DIADI sono state effettuate <strong>di</strong>verse attività <strong>di</strong> supporto e <strong>di</strong>stimolo alla domanda, quali:• costituzione <strong>di</strong> un database – FI.R.P.(Finestra sulla Ricerca <strong>Piemonte</strong>se) –con la mappatura dei risultati <strong>di</strong> ricerca<strong>di</strong> almeno 75 Dipartimenti degli Ateneipiemontesi con più <strong>di</strong> 1200 stu<strong>di</strong>,• realizzazione <strong>di</strong> un catalogo <strong>di</strong> oltre 500laboratori Europei per favorire la cooperazionetra le PMI piemontesi e i centri<strong>di</strong> ricerca attivi delle regioni aderenti aFODERE (Forum pour le Développementdes Entreprises des RégionsEuropéennes),• creazione <strong>di</strong> un software per il “posizionamento” delle PMI in termini <strong>di</strong> innovazione.Il progetto DIADI ha fornito ottimi risultati anche con attivitàpromosse su sollecitazioni delle imprese stesse, qualila costituzione <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> interesse in filiere ritenute importantisul territorio, dall’aerospazio alle nanotecnologie,all’idrogeno, alla marcatura CE, che hanno consentito aCOREP <strong>di</strong> sviluppare altri progetti specifici quali SISA,in ambito aerospazio e NANOMAT, in ambito dellenanotecnologie.228


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneDOCUP OB.2 2000-2006ASSE 2 – QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEL SISTEMALINEA 2.5a Sistema delle Residenze SabaudeCentro Conservazione e Restauro -CODICE PROGETTO 19, 17 e 24TITOLO PROGETTO Centro Conservazione e RestauroIMPORTO FINANZIARIOFONTE IMPORTO NOTE (eventuali)FESR€ 636.556 TOTALEDATE: inizio lavori: 21/02/2000; fine lavori 13/05/2003; collaudo 30/04/2006PERSONE: Ing. Luigi Quaranta (Presidente); Dott. Vincenzo Portaluri (Direttore); Sig. LucianoCatena (Segretario degli organi <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e referente <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>)Nei circa 8.000 mq delle ex scuderie della Reggia è attivo dal 21 marzo 2005 il Centro per laConservazione ed il Restauro dei Beni Culturali "La Venaria Reale" , terzo polo nazionale delrestauro insieme a quelli <strong>di</strong> Roma eFirenze.Per restaurare le ex scuderie la<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> ha investito, trafon<strong>di</strong> propri e fon<strong>di</strong> europei, oltre 13milioni <strong>di</strong> euro. Ulteriori 400.000euro, ottenuti dal Ministero dell'Economia(fon<strong>di</strong> CIPE), sono stati spesiper l'acquisto delle attrezzature edegli arre<strong>di</strong>. Inoltre, la <strong>Regione</strong><strong>Piemonte</strong> ha acquistato con proprierisorse, per un importo <strong>di</strong> circa500.000 euro, l'attiguo ex GaloppatoioLa Marmora, che sarà ristrutturatoe successivamente assegnatoal Centro come laboratorio dellepietre e dei metalli.229


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneIl Centro è retto da una Fondazione senza fini <strong>di</strong> lucro,voluta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>, dall'Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino,dalla Fondazione per l'Arte della Compagnia <strong>di</strong> San Paoloe dalla Fondazione Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Torino. Aquesti cinque fondatori si sono aggiunti successivamente:il Politecnico <strong>di</strong> Torino, la Provincia e il Comune <strong>di</strong> Torinoe il Comune <strong>di</strong> Venaria Reale.Il Centro ospita un laboratorio per il restauro, articolato inpiù sezioni, dove si svolgono restauri ed interventi <strong>di</strong>conservazione a vantaggio sia dei fondatori del Centroche <strong>di</strong> altri soggetti pubblici e cinque gabinetti scientificidestinati ad attività <strong>di</strong>agnostiche su manufatti e ambienti,assistenza tecnico-scientifica alle problematiche <strong>di</strong>conservazione e restauro.Il supporto bibliografico alle ricerche e alle attività del Centro Conservazione e Restauro vienefornito dalla Biblioteca e dal Centro <strong>di</strong>Documentazione che curano la raccolta el’organizzazione dei materiali documentari,bibliografici e iconografici per tutte letematiche specialistiche del Centro.Presso il Centro è attiva una Scuola <strong>di</strong> AltaFormazione e Stu<strong>di</strong>o che ha funzione <strong>di</strong>organizzare e svolgere attività <strong>di</strong> carattereteorico e pratico per la formazione deirestauratori nell'ambito della formazioneuniversitaria e professionale.La Scuola ha avviato il primo corso <strong>di</strong> laurea per la formazione dei restauratori <strong>di</strong> beni culturali ecollabora con l'Istituto Centrale del Restauro, l'Opificio delle Pietre dure <strong>di</strong> Firenze, nonché conl'Istituto Centrale per la Patologia del Libro.Il Centro si presenta come un soggettopropulsore <strong>di</strong> ricerca, formazione, occupazionee red<strong>di</strong>to nel campo della manutenzionee conservazione del patrimonioculturale ed ambientale, non solo italiano,ma a livello internazionale.230


DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione7.7 Allegato VII – Progetti coerenti e risorse liberate7.7.1 Quantificazione dei progetti coerenti e delle risorse liberateNell’ambito del presente Programma, non sono stati finanziati “progetti coerenti”, aventi cioèoriginariamente copertura finanziaria <strong>di</strong>versa da quelle inerenti il presente programma, né visono, pertanto, “risorse liberate”.In tal senso, nel prospetto dell’allegato 7.2 la relativa colonna <strong>di</strong> registrazione dei progetticoerenti risulta vuota, e non risulta neppure pre<strong>di</strong>sposto il prospetto 7.7 previsto nella traccia peril rapporto <strong>finale</strong> elaborato dalla Commissione231

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