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Rapporto finale di esecuzione - Regione Piemonte

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DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> EsecuzioneProspettiva territorialeI grafici 1.2, 1.3 e 1.4 consentono l’osservazione del mercato del lavoro secondo una prospettivaterritoriale per provincia. Nel periodo 1999-2003 Alessandria, Asti, Verbano - Cusio – Ossola, Astie Cuneo presentavano le migliori performance in tutti gli in<strong>di</strong>catori. Nel periodo successivo, in uncontesto <strong>di</strong> rallentamento generale, si conferma la crescita sia del tasso <strong>di</strong> occupazione, che <strong>di</strong>quello <strong>di</strong> attività nella provincia <strong>di</strong> Asti e i buoni risultati <strong>di</strong> Vercelli, Torino e Biella. Particolarmentein ritardo le provincie <strong>di</strong> Alessandria e Verbano Cusio Ossola. Nel periodo 2004-2009 il tasso <strong>di</strong><strong>di</strong>soccupazione fa registrare le variazioni negative più consistenti nella provincia <strong>di</strong> Torino, Biella eCuneo.Gli effetti della crisi sul sistema del lavoro regionaleIl confronto tra i dati inerenti gli in<strong>di</strong>catori del mercato del lavoro tra il 2007, ultimo annoantecedente la recessione dell’ultimo biennio e il 2009, evidenzia un forte impatto negativo che hapressoché azzerato la performance dell’ultimo decennio. Il Tasso <strong>di</strong> occupazione è calato dal49,2% al 48,5% e il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione e cresciuto passando dal 4,2% al 6,8%, valore mairegistrato negli ultimi anni.Il <strong>Piemonte</strong>, regione a trazione manifatturiera maggiore rispetto a tutte le altre realtà del paese, starisentendo degli effetti della crisi e delle sollecitazioni provenienti da un contesto economicointernazionale in continuo cambiamento. In tal senso sono auspicabili consistenti mutamentiorganizzativi, istituzionali e sociali al fine <strong>di</strong> consentire <strong>di</strong> ritrovare un nuovo equilibrio, in grado <strong>di</strong>conciliare nuovi bisogni sociali con l’economia dei servizi, così <strong>di</strong>versa dall’economia industrialetra<strong>di</strong>zionale.Per evidenziare le principali carenze del mercato del lavoro, si può far riferimento allaconcettualizzazione proposta dall’Istituto IRES per definire le <strong>di</strong>namiche della società piemontesenegli ultimi 15 anni: “Molti cambiamenti, poca innovazione”. In particolare, “l’aumento dell’occupazionenelle fasce centrali d’età della popolazione e la crescita della partecipazione femminile almercato del lavoro non si sono tradotte in innovazioni organizzative ed istituzionali capaci <strong>di</strong>migliorare la qualità della vita delle persone”, inoltre, il progressivo aumento della popolazioneanziana e l’innalzamento dei tassi d’attività femminili anche nelle età mature hanno istillato gra<strong>di</strong> <strong>di</strong>rigi<strong>di</strong>tà nel sistema che dovranno essere ridotti in vista <strong>di</strong> una possibile futura ripresa basata suuna domanda rivolta principalmente ai servizi e all’innovazione.In tal senso, nel prossimo ciclo <strong>di</strong> programmazione 2007-2013 sarà auspicabile, verificare ilcontributo della nuova Legge Regionale 34/08 16 , con cui sono state definite le nuove norme inmateria <strong>di</strong> promozione dell'occupazione, <strong>di</strong> qualità, <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> regolarità del lavoro, nonché <strong>di</strong>sostegno alla stabilizzazione dei rapporti <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> garanzia dei livelli essenziali delleprestazioni concernenti i <strong>di</strong>ritti civili e sociali. Con la legge regionale, l’amministrazione intendeavvicinare al citta<strong>di</strong>no i servizi <strong>di</strong> supporto alla politica attiva sul mercato del lavoro, valorizzando ilruolo degli enti locali e riconoscendo l'importanza del metodo della concertazione con le partisociali. Particolarmente importante, in relazione agli elementi critici del contesto regionale potrebbeessere il contributo delle nuove norme nella promozione attiva del principio delle pari opportunità,in termini <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accesso e permanenza nel mercato de lavoro, <strong>di</strong> sviluppo professionale e<strong>di</strong> carriera.16Legge Regionale numero 34 del 22<strong>di</strong>cembre 2008, n. 34. Recante “norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, dellasicurezza e regolarità del lavoro”.10

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