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Rapporto finale di esecuzione - Regione Piemonte

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DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionesensi della L. 125/91 e del decreto legislativo 196/2000. Entrambe le Istituzioni <strong>di</strong> parità regionali<strong>di</strong> riferimento partecipano anche ai lavori del Comitato <strong>di</strong>rettivo per le azioni innovative delFESR.L’attenzione alle Pari Opportunità nell’obiettivo 2 si è esplicitata in particolare:- nella descrizione della Linea 4.2a – Creazione d’impresa – nella quale è previsto ilcollegamento con le Misure D3, D4, E1 del POR-obiettivo 3- nella valutazione dei progetti pervenuti nell’ambito delle linee <strong>di</strong> intervento 1.2a “Promozioneinternazionale delle imprese”, 2.1b “Finanziamenti per gli investimenti delle imprese, 2.1d“Aiuti agli investimenti in connessione con i prestiti BEI”, 2.2C “Consulenze strategiche per laqualificazione delle imprese”, 2.4c “Azioni a sostegno dell’e-business” e 4.1b “Regime <strong>di</strong>aiuto rimborsabile per il sostegno <strong>di</strong> attività economiche” per i quali, applicando uno deicriteri <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> merito “incidenza sulle pari opportunità”, vengono attribuiti punteggicon una premialità variabile, determinata in relazione all’incidenza della partecipazionefemminile nell’impresa richiedente il contributo- nella stesura del manuale “Procedure e norme per la gestione, monitoraggio,ren<strong>di</strong>contazionee controllo degli interventi cofinanziati a valere sulle misure: 2.3, 2.5b, 3.1a, 3.2, 4.1a, 4.2b”- nell’impostazione dei ban<strong>di</strong> sulle misure: 2.6a “Incentivi alle PMI per investimenti a finalitàambientale”, 2.6b “Incentivi alle PMI per progetti <strong>di</strong> ricerca” e 3.3 “Interventi <strong>di</strong> riqualificazionelocale effettuati da soggetti privati” nei quali è stata inserita, tra i criteri premiali e <strong>di</strong>selezione, la valutazione <strong>di</strong> merito “Incidenza sulle Pari Opportunità” attraverso la definizionee l’assegnazione <strong>di</strong> punteggi variabili e commisurati ai livelli <strong>di</strong> creazione <strong>di</strong> nuovaoccupazione femminile- nella programmazione degli interventi basata sugli obiettivi operativi definiti dal VISPO(Valutazione d’Impatto Strategico Pari Opportunità) per i Fon<strong>di</strong> Strutturali 2000/2006, emersiin particolare nella riunione organizzata dall’ISFOL e dall’AdG del FSE della <strong>Regione</strong><strong>Piemonte</strong> presso la sede regionale il 9 luglio 2003, per la quale l’AdG dell’Obiettivo 3 haritenuto opportuno estendere l’invito all’AdG ed all’Assistenza Tecnica dell’Obiettivo 2,nell’ambito <strong>di</strong> una maggiore collaborazione ed integrazione tra FSE e FESR sull’obiettivotrasversale Pari Opportunità.La complementarità e il coor<strong>di</strong>namento tra gli obiettivi dei due fon<strong>di</strong> (FSE e FESR) è avvenuta intutte le misure collegabili, specie in termini <strong>di</strong> iniziative comuni, tese a verificare l’efficacia degliinterventi <strong>di</strong> gender mainstreaming posti in essere, con osservazione e monitoraggio deirisultati e con finalità <strong>di</strong> interazione, anche operando ulteriori modalità <strong>di</strong> coinvolgimento deisoggetti tecnici e delle istituzioni <strong>di</strong> parità deputate a svolgere un ruolo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e <strong>di</strong> controllodell’applicazione degli obiettivi.5.8 MISURE ADOTTATE PER ASSICURARE IL COORDINAMENTO DELL’INSIEME DEGLI AIUTISTRUTTURALI COMUNITARIIn osservanza delle <strong>di</strong>sposizioni del Regolamento generale (Reg. (CE) n. 1260/99), volte adassicurare che la Politica <strong>di</strong> Coesione comunitaria concorra al conseguimento <strong>di</strong> obiettivitrasversali legati allo sviluppo sostenibile, alla qualificazione delle risorse umane e alla presa inconto delle pari opportunità <strong>di</strong> genere, la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> ha impostato la programmazione2000-2006 dei fon<strong>di</strong> strutturali con l’obiettivo <strong>di</strong> perseguire la massima sinergia tra l’ampiagamma <strong>di</strong> tipologie <strong>di</strong> intervento attivabili sul territorio.Come posto in evidenza nei precedenti Rapporti, tale obiettivo è stato il preciso riferimento dellafase <strong>di</strong> definizione dei vari Programmi <strong>di</strong> intervento, il cui grado <strong>di</strong> conseguimento è oggetto <strong>di</strong>apposite azioni <strong>di</strong> monitoraggio sviluppate al fine garantire la sorveglianza delle operazioni. Inparticolare, sin dalla fase <strong>di</strong> redazione e messa a punto delle misure del Programma, la <strong>Regione</strong>186

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