Rapporto finale di esecuzione - Regione Piemonte
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DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione1 CAMBIAMENTI DELLE CONDIZIONI GENERALI INTERVENUTI NELPERIODO 2000-20081.1 Evoluzione del contesto e conseguenze sull’attuazione1.1.1 IntroduzioneNella presente sezione sono tracciati i principali mutamenti avvenuti nel contesto socioeconomicodell’area <strong>di</strong> riferimento. A tale scopo si è proceduto al reperimento <strong>di</strong> informazionistatistiche aggiornate, tali da consentire un confronto tra la situazione socio-economica attualeed il contesto territoriale risultante alla data <strong>di</strong> stesura del DOCUP Ob.2 2000-2006 della<strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>. 7 L’analisi mantiene l’impianto generale che ha contrad<strong>di</strong>stinto i precedentiRapporti <strong>di</strong> Esecuzione.Il Programma, che si presenta con il suo bilancio conclusivo in questo <strong>Rapporto</strong> Finale, esprimeuna continuità <strong>di</strong> ambiti <strong>di</strong> intervento con la nuova programmazione 2007-2013. Tali ambiti, qualigli aspetti legati al turismo, alla ricerca e ai temi ambientali sono oggetto <strong>di</strong> specifiche sezioni delpresente capitolo o sono analizzati secondo la prospettiva del confronto con altre aree territorialinell’ambito dell’analisi <strong>di</strong> benchmarking.L’articolazione del capitolo prevede dapprima un aggiornamento del quadro demografico del<strong>Piemonte</strong>, secondo una ripartizione per ambiti territoriali ricadenti nell’Obiettivo 2, nelle zonePhasing out e in quelle fuori Obiettivo. Il tema della popolazione straniera residente è trattato aparte sulla base dell’osservazione delle serie storiche del bilancio demografico rese <strong>di</strong>sponibilidall’ISTAT.Particolare attenzione, nel rispetto delle priorità strategiche connesse con la rinnovata strategiaeuropea <strong>di</strong> Lisbona, 8 viene attribuito agli aspetti connessi con il mercato del lavoro, le cuiarticolazioni regionali saranno osservate sulla base delle serie storiche, ripartite a livelloregionale e provinciale e aggiornate al 2009, dei principali in<strong>di</strong>catori messi a <strong>di</strong>sposizionedall’ISTAT e specificatamente: a) il tasso <strong>di</strong> occupazione 9 generale, <strong>di</strong> genere e rivolto alle classi<strong>di</strong> età ricomprese tra i 14 e i 34 anni; b) il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione 10 e c) il tasso <strong>di</strong> attività 11 .Direttamente connesso con il mercato del lavoro è il comparto economico produttivo, del quale èanalizzato: a) l’andamento del trend del Prodotto Interno Lordo (aggregato e pro-capite 12 ), b) ilvalore aggiunto dei settori dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi, c) i flussi <strong>di</strong>importazioni/esportazioni.Sia il tema del mercato del lavoro che lo stato del comparto economico-produttivo sarannointegrati da un’analisi sintetica degli effetti della recessione economica globale, che a partiredagli ultimi mesi del 2008 ha colpito anche il sistema produttivo e il mercato del lavoropiemontesi, interessati peraltro da profonde ristrutturazioni nell’arco <strong>di</strong> tutto decennio 2000-2010,contrad<strong>di</strong>stinto da un progressivo smarcamento dalla centralità della Fiat nell’economia dellaregione.L’analisi si conclude con il posizionamento della <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> rispetto al resto del Paese,sulla base dei principali in<strong>di</strong>ci del contesto socio economico, sotto il profilo dell’internazionalizzazione,del mercato del lavoro, delle politiche <strong>di</strong> genere, della ricerca & sviluppo, dellepiccole e me<strong>di</strong>e Imprese, dello sviluppo sostenibile, del turismo culturale e dell’inclusione sociale789101112Per quanto l’ultima stesura del Documento sia avvenuta con la riprogrammazione <strong>di</strong> metà periodo.I principi fondamentali stabiliti nella strategia <strong>di</strong> Lisbona trovano conferma anche nel “Programma per la nuova legislaturaregionale” presentato dal Presidente il 16 maggio 2005 al Consiglio Regionale.<strong>Rapporto</strong> tra occupati e popolazione in età tra i15-64 anni.<strong>Rapporto</strong> tra persone in cerca <strong>di</strong> lavoro e forza lavoro in età tra i 15-64 anni.<strong>Rapporto</strong> tra Forze <strong>di</strong> Lavoro e popolazione in età tra 15 e 65 anni.Gli in<strong>di</strong>catori del PIL sono misurati a prezzi concatenati con riferimento all’anno 2000 e a prezzi correnti per l’in<strong>di</strong>catore PIL procapite.4