Rapporto finale di esecuzione - Regione Piemonte

DOCUP Obiettivo 2 Piemonte 2000-2006Rapporto Finale di Esecuzionecredito delle PMI che intendono avviare programmi di investimento e sviluppo”. 76 I confidigestori, in coerenza con gli obiettivi di supporto alle PMI debitamente condivisi con la Regione 77 ,hanno potuto promuovere l’utilizzo dello strumento sviluppandolo anche grazie ad unmoltiplicatore in grado di soddisfare l’esigenza delle banche di disporre di adeguata protezione,soprattutto in presenza di interventi a favore di imprese in fase di forte sviluppo o di start-up, cheper definizione rivestono maggior rischiosità.Infine, non va trascurato l’attuale scenario di congiuntura economica generale, con conseguentivolumi di insolvenza sempre maggiori. In tal senso, i moltiplicatori utilizzati paiono congruenti esono stati confermati dalla valutazione indipendente redatta alla chiusura del programma inconformità a quanto disposto dalla norma 9.2.7 del regolamento (CE) n° 448/04 .B2. Commenti e osservazioni sullo stato di avanzamento finanziarioTutte le linee hanno trovato corretta attuazione, anche se la misura registra il più basso livello direalizzazione dell’intero Asse 2. In effetti, oltre alle minori economie relative ai fondi di garanzia(di cui alla linea a), le altre due linee registrano residui significativi legati non solo a cadute finali,ma, soprattutto, a revoche derivanti dai controlli di primo livello. In tal senso, comeprecedentemente già precisato, la Regione ha ritenuto opportuno decertificare tutte le sommerevocate, indipendentemente dal loro effettivo recupero.La misura non prevedeva la realizzazione di interventi infrastrutturali per cui non vi sono casi di“entrate nette”, né vi sono stati completamenti di interventi avviati nel precedente periodo diprogrammazione. La decorrenza per l’ammissibilità della spesa è dal 27/11/2000.C. INDICATORIC1. Indicatori di realizzazioneLinea2.2aIndicatori di realizzazioneUnità di Obiettivo previsto nelmisura 1° CdP ultimo CdPRisultatoeffettivamenteraggiuntoOperazioni effettuate N° 150 4.000 3.298Fondi attivati N° 3/5 (a) 10 9Volume di garanzie attivate M€ 3/5 (b) 300 2932.2b Imprese che accedono ai prestiti partecipativi N° 300 111 83 (b)2.2c Imprese che acquisiscono consulenze N° 400 1.600 1.563 (c)(a) Nel 1° CdP i fondi e il volume di garanzie attivat i fanno parte di un unico indicatore.(b) Di cui 65 in area Ob. 2 e 18 in Phasing Out.(c) Di cui 1.217 in area Ob. 2 e 346 in Phasing Out.Per quanto riguarda i fondi di garanzia, si segnala che non sono stati raggiunti appieno gliobiettivi fissati nell’ultimo Complemento di Programmazione (4.000 operazioni e 300 M€ divolume di garanzie attivate). Il risultato raggiunto (quasi 3.300 operazioni e 293 M€ attivati) ètuttavia molto soddisfacente, specialmente se confrontato con i risultati ottenuti nella precedenteprogrammazione (37 M€ di investimenti attivati). Lo strumento dei fondi di garanzia si è rivelatomolto apprezzato dal sistema produttivo, tanto da essere riproposto nella programmazione2007/2013. Si osserva inoltre che non è stata raggiunta la completa “rotazione” delle sommedisponibili (dotazione dei fondi) della linea 2.2a, sebbene i residui siano contenuti con unrisultato finale – mediato sulle due aree – pari al 96,92%. Va peraltro puntualizzato come nonsiano stati computati gli accantonamenti per le sofferenze in essere (peraltro contenute e che7677In particolare, si evidenzia come, con questa metodologia, sono stati attivate sui fondi garanzie per oltre 273 M€ e quindiinvestimenti per oltre 546 M€.In effetti, la scelta regionale – in fase di programmazione – era stata di ampliare al massimo lo strumento, tanto da prevedereuna quota privata (70%) ben superiore a quella minima ammessa dalla Commissione (35%); ciò al fine di attivare – a parità dirisorse pubbliche – una maggior dotazione dei confidi (in sostanza sono stati attivati 60 M€ contro i 27,7 che sarebbero statiattivati se fosse stata applicata la ripartizione pubblico/privato ammessa dalla Commissione) e dunque allargandosignificativamente il numero di operazioni e quindi dei potenziali “destinatari ultimi”89