Rapporto finale di esecuzione - Regione Piemonte
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DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzione(a)(b)(c)(d)(e)(f)(g)(h)AsseMisure<strong>di</strong> pertinenzaIn<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impattoUnità <strong>di</strong>misura2.4 e 2.6b Spese <strong>di</strong> ricerca e sviluppo M€2.4Valore <strong>di</strong>riferimento1.662 (CdP)1.683 (serie<strong>di</strong>sponibilie)Obiettivo previsto nel1° CdP ultimo CdPn.p.in linea con ivalorinazionaliRisultatoeffettivamenteraggiunto+35,56% (2007)N° <strong>di</strong> brevetti presentati dalle(h)imprese piemontesiN° 502,4 n.p. +15% -10,2% (2008)Dato percentuale espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (1.769.100 addetti).L’obiettivo espresso in % resta comunque valido.Dato percentuale espresso in % degli occupati sulla popolazione. Il dato storico era espresso in valore assoluto (712.800 addetti).L’obiettivo espresso in % resta comunque valido.Valori concatenati (anno <strong>di</strong> riferimento 2000).Il dato storico relativo al 2000 sul CdP era 93.326,2 M€ ed è stato mo<strong>di</strong>ficato per omogeneità <strong>di</strong> serie. L’obiettivo espresso in %resta comunque valido.L’in<strong>di</strong>catore contenuto nel CdP era relativo al 2000; il dato riscontrato nella serie storica <strong>di</strong>sponibile non coincide perfettamente,pertanto vengono riportati sia quello del CdP, sia quello della serie storica utilizzata . L’obiettivo espresso in % resta comunquevalido.L’in<strong>di</strong>catore contenuto nel CdP era riferimento alla spesa assoluta (1.662.074 mld €). Il dato riscontrato nella serie storica<strong>di</strong>sponibile non coincide perfettamente, pertanto vengono riportati sia quello del CdP, sia quello della serie storica utilizzata.Il risultato conseguito risulta in linea con le regioni più performanti (Lombar<strong>di</strong>a e Lazio).Il dato contenuto sul CdP era espresso in valore assoluto (N° 3.549) tuttavia quel dato non è stato ri scontrato in alcuna seriestorica <strong>di</strong>sponibileCome segnalato nell’introduzione al capitolo 4, la batteria degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> impatto è statariformulata ai fini della loro semplificazione, in relazione alle tipologie <strong>di</strong> intervento previstenell’ambito dei singoli Assi ed anche dell’effettiva <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una serie statistica congrua edocumentabile.Nel precedente prospetto sono riepilogati i <strong>di</strong>versi in<strong>di</strong>catori utili alla valutazione degli impattidell’Asse 2, con l’in<strong>di</strong>cazione delle misure e/o linee <strong>di</strong> intervento per le quali sono maggiormenterappresentativi.Per quanto riguarda i primi in<strong>di</strong>catori, relativi all’incremento dell’occupazione e dell’occupazionefemminile, le serie storiche <strong>di</strong>sponibili mostrano un costante miglioramento nel corso degli anni:in relazione all’occupazione, si passa dal 60% nel 2000, al 65,2% nel 2008, mentrel’occupazione femminile registra un miglioramento dal 50,5% nel 2000 al 57,1% nel 2008. Alivello <strong>di</strong> province, i risultati migliori per entrambi gli in<strong>di</strong>catori sono registrati a Cuneo e a Biella,mentre la provincia <strong>di</strong> Torino è in linea con i dati regionali. Va precisato che la provincia con ilivelli <strong>di</strong> occupazione inferiori è Alessandria, che tuttavia registra livelli <strong>di</strong> occupazione più elevatirispetto alla me<strong>di</strong>a nazionale <strong>di</strong> riferimento.Un risultato particolarmente significativo è registrato dall’in<strong>di</strong>catore relativo all’incremento delvalore aggiunto: obiettivo del programma era un incremento del 2%, mentre la <strong>Regione</strong> haraggiunto il +4,9% (nel 2008), segno dunque <strong>di</strong> un buon andamento del sistema produttivoregionale, sia a livello <strong>di</strong> produzione, sia <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> beni e servizi.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore “Incremento del tasso <strong>di</strong> nati-mortalità delle imprese”, il sistemaregionale non ha conseguito il target auspicato. Va tuttavia precisato che il saldo tra le nuoveimprese registrate e quelle cessate in <strong>Piemonte</strong> è sempre stato positivo dal 2000 al 2008, a<strong>di</strong>fferenza delle altre regioni del Centro-Nord 69 dove nel 2008 si sono registrati sal<strong>di</strong> negativi. Iltrend registrato in <strong>Piemonte</strong>, dunque, relazionato alle performance delle altre regioni non è cosìnegativo come sembrerebbe leggendo l’in<strong>di</strong>catore riportato in tabella. In <strong>Piemonte</strong> nel 2000 ilsaldo tra nuove imprese create e quelle cessate era del +1,9%, mentre nel 2008 il saldo è statodel +0,47%: ne consegue un incremento negativo del -76% rispetto al dato <strong>di</strong> riferimento.Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>catore relativo alla quantità <strong>di</strong> rifiuti speciali ed urbani smaltiti, il targetin<strong>di</strong>viduato nel CdP risulta raggiunto (-6,09% rispetto al 2000). L’in<strong>di</strong>catore risulta ancora piùpositivo se si specificano i dati relativi alla produzione <strong>di</strong> rifiuti (speciali e urbani) e la modalità <strong>di</strong>69A livello aggregato, il saldo tra nati – mortalità delle imprese nel 2008 nel Nord Italia è pari a –0,2% e le regioni che hannoregistrato un saldo negativo sono: Lombar<strong>di</strong>a, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, provinciaautonoma <strong>di</strong> Bolzano77