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Rapporto finale di esecuzione - Regione Piemonte

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DOCUP Obiettivo 2 <strong>Piemonte</strong> 2000-2006<strong>Rapporto</strong> Finale <strong>di</strong> Esecuzionepreminenza nel panorama nazionale, facendo della <strong>Regione</strong> un centro <strong>di</strong> eccellenza inmateria <strong>di</strong> innovazione e ricerca nell’intero panorama nazionale. Si precisa chel’Amministrazione Regionale, consapevole dell’importanza del continuo supporto alle attività<strong>di</strong> ricerca e sviluppo per la continua crescita <strong>di</strong> attrattività e <strong>di</strong> competitività delle proprieimprese, ha de<strong>di</strong>cato una buona parte delle risorse del POR 2007/2013 proprio a questetematiche.ii. Sviluppo <strong>di</strong> sistemi finanziari, <strong>di</strong> assistenza tecnica e <strong>di</strong> consulenza: Nel 2006l’in<strong>di</strong>catore è stato stimato sulla base dell’in<strong>di</strong>ce proposto dall’ISTAT: Occupati Totali nelsettore delle "Interme<strong>di</strong>azione monetaria e finanziaria; attività immobiliari e<strong>di</strong>mpren<strong>di</strong>toriali" sul totale degli occupati nei servizi (%). Il valore conseguito, (24 addettiper 10.000), è superiore al dato <strong>di</strong> riferimento (20 addetti per 10.000) 34 . Inoltre, osservandola serie storica a partire dal 2000 si denota una costante, leggera, crescita della quota degliaddetti alla consulenza, all’assistenza tecnica e agli ambiti finanziari in rapporto al totale delmonte degli occupati della <strong>Regione</strong>.iii. Riqualificazione della ricerca scientifica: Nel 2006 l’impatto <strong>di</strong>retto e in<strong>di</strong>retto rispetto alsuddetto Obiettivo Specifico è stato stimato sulla base <strong>di</strong> elaborazioni basate su dati ISTATrelativi all’in<strong>di</strong>catore rapporto tra Spesa in Ricerca e Sviluppo e popolazione residenteal 31/12/2006. Sulla base <strong>di</strong> tali elaborazioni emerge che il valore <strong>di</strong> 407,25 € si colloca <strong>di</strong>molto al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> riferimento - 260/310 € - e si attesta sul valore obiettivo – 410 €- probabilmente superato negli ultimi anni.iv. Valorizzazione del turismo culturale: in quest’ambito sono stati calcolati gli in<strong>di</strong>catoriderivanti dal rapporto tra “Presenze <strong>di</strong> turisti negli esercizi ricettivi” e popolazioneresidente al 31/12 del 2006 e del 2009 e, per quanto riguarda il 2006, tra numero <strong>di</strong>visitatori paganti dei musei e degli istituti similari non statali per modalità <strong>di</strong> accesso,provincia e regione e superficie in migliaia <strong>di</strong> km 2 .” Le presenze turistiche totali nel2006, anno dei Giochi Olimpici invernali, si sono attestate ad un valore pari al 2,54,superiore sia al dato <strong>di</strong> riferimento – 1,6/1,7 – sia al valore obiettivo <strong>di</strong> fine Programma –2,5. Nel 2009 il dato è ulteriormente migliorato, grazie soprattutto all’incremento <strong>di</strong> presenze<strong>di</strong> turisti italiani, facendo registrare un valore pari a 2,61. Ciò testimonia come la crescita delsettore turistico sia ormai una realtà regionale, che ha trovato corrispondenza anche nellepolitiche attivate con il Doc.UP (ad esempio me<strong>di</strong>ante il completamento del recuperostorico-architettonico e l’apertura della Reggia <strong>di</strong> Venaria Reale). Ancora più significativo ildato conseguito con l’in<strong>di</strong>catore della densità <strong>di</strong> visitatori paganti nel circuito musealepiemontese: il dato conseguito nel 2006 (75,40 visitatori per 1.000 km 2 ) - supera <strong>di</strong> granlunga il valore obiettivo(40/45). Negli anni successivi il dato è ulteriormente migliorato,perché si è passati da 2,951 milioni <strong>di</strong> visitatori del sistema museale metropolitano nel 2006a 3,665 milioni nel 2008.Nell'indagine dell'Osservatorio Culturale del <strong>Piemonte</strong> “Il pubblico dei musei piemontesi”avviata nel 2007 e conclusa nella primavera del 2008, è stato osservato come “lamaggioranza dei visitatori dei musei coinvolti nell’indagine proveniva dal <strong>Piemonte</strong>, il 38%proveniva da altre regioni italiane, mentre il 9% dall’estero; le presenze extraregionali eranostate più rilevanti nei giorni festivi e nei week end. Dalla precedente indagine curatadall’Osservatorio nel 2001, gli italiani che provenivano da fuori <strong>Piemonte</strong> erano appena il14% del campione intervistato e quelli provenienti dall’estero il 3%”. Inoltre osservando ilpubblico dei principali musei “si denotava che una la forte presenza <strong>di</strong> torinesi a Palazzo34 Nell’osservazione del risultato conseguito dall’in<strong>di</strong>catore proposto dall’AT va posta particolare cautela, dal momento che inmancanza <strong>di</strong> una corretta definizione dei parametri che delimitano la categoria: “addetti a settori erogatori <strong>di</strong> servizi alle impresesulla popolazione" il dato rilevato potrebbe essere sottostimato rispetto a quanto previsto nella ratio del C.d.P. Osservando la seriestorica a partire dal 2000 si denota una costante, leggera, crescita della quota degli addetti alla consulenza, all’assistenza tecnicae agli ambiti finanziari in rapporto al totale del monte degli occupati della <strong>Regione</strong> .32

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