Rapporto finale di esecuzione - Regione Piemonte

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DOCUP Obiettivo 2 Piemonte 2000-2006Rapporto Finale di EsecuzioneTabella 1.1 – Popolazione residente per aree in Obiettivo 2, Phasing Out e Fuori ObiettivoPopolazione residente per ripatizione al 01- gennaioRipartizione per zonePopolazione residente Variazione Saldo migratorio1999 2003 2006 2008 1999-2008 1999 2008Obiettivo 2 2.133.195 2.100.668 2.148.361 2.137.210 0,19% 1.888 25.427Phasing Out 913.605 924.554 951.178 917.019 0,37% 5.732 15.814Fuori Obiettivo 1.240.665 1.244.993 1.253.290 1.347.037 8,57% 7.410 16.106Regione Piemonte 4.289.464 4.272.218 4.354.835 4.401.266 3,42% 15.030 57.347Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT, movimento anagrafico dei comuni – anni 2002-2008.Tabella 1.2 – Popolazione residente straniera anni 2002 - 2008Cittadini Stranieri residenti al 31 Dicembre - (Tutti i paesi di cittadinanza)StranieriAnniVariazioneresidenti 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2002-2008Maschi 55.585 63.858 87.330 105.529 115.746 125.074 152.350 174,08%Femmine 56.945 63.705 86.814 103.009 115.865 127.228 158.193 177,80%Totale 112.530 127.563 174.144 208.538 231.611 252.302 310.543 175,96%Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Bilancio demografico – anni 2002-2008.Grafico 1.1 – Trend della popolazione straniera residente in Piemonte - anni 2002 - 2008Stranieri residenti350.000300.000250.000200.000150.000100.00050.0000112.530 127.563174.144208.538231.611 252.302310.5432002200320042005200620072008Fonte: elaborazione RINA - VALUE su dati ISTAT - Bilancio demografico – anni 2002-2008.6
DOCUP Obiettivo 2 Piemonte 2000-2006Rapporto Finale di Esecuzione1.1.4 Il quadro occupazionaleLa tabella 1.3 riporta le serie storiche 1999-2003 e 2004-2009 del tasso di occupazione dellaRegione Piemonte e delle sue province, nonché le variazioni, anche in confronto al datonazionale e all’area nord occidentale della penisola. La decisione di trattare separatamente i datidella serie storica precedente al 2004, rappresenta una cautela metodologica legata alla diversamodalità di rilevazione delle informazioni, che l’ISTAT ha introdotto al fine di omogeneizzare leinformazioni alle statistiche sul mercato del lavoro raccolte dall’EUROSTAT. Inoltre va precisatoche il dato 2009, deve considerarsi come non definitivo e suscettibile di alcune incongruenzerispetto a quello del 2004.Nel periodo 1999-2003 il tasso di occupazione regionale è aumentato del 6,3% un risultatosuperiore sia al dato nazionale che a quello del complesso delle regioni del nord-ovest. 15 Nelsuccessivo periodo 2004 – 2009, anche a causa degli effetti della crisi economica sul mercatodel lavoro piemontese, si denota una situazione pressoché stabile (+ 0,2%) pur se superiore siaal dato italiano che a quello del nord-ovest, dove si registrano delle flessioni dell’indicatore, paririspettivamente a – 1,1% e -0,2%. A livello regionale, si osserva una maggior tenuta del tasso dioccupazione femminile.Il tasso di attività (tabella 1.4), che misura l’offerta di lavoro nel breve periodo, conferma labuona performance del mercato del lavoro regionale rispetto agli ambiti di confronto nazionale edel comparto nord occidentale della penisola. Rispetto al periodo 1999-2003 la regionePiemonte fa registrare una flessione limitata dell’incremento del tasso di attività, passando dal +3,6% al + 2% in un periodo di generale rallentamento dell’economia nazionale. Si tratta di unaperformance decisamente positiva, se confrontata con il risultato conseguito dalle vicine regionidel nord ovest che hanno registrato un calo di 2,5 punti percentuali.Il tasso di disoccupazione (tabella 1.5), calato sensibilmente nel periodo 1999-2003, registra unconsistente incremento nell’ultimo periodo (+ 28,3%), dovuto in grande misura ai risultatidell’ultimo anno (2009) causati dalla crisi economica. La performance, in termini di variazionedel tasso di occupazione piemontese, si mantiene positiva se confrontata con il trend delle areedel nord ovest, pur riscontrando alla fine del periodo un valore dell’indicatore superiore di circaun punto percentuale: rispettivamente 6,8% e 5,8%.Sia in termini di tasso di attività, che di tasso di disoccupazione, la componente femminilepresenta risultati migliori in confronto a quella maschile.La componente giovanile del tasso di occupazione è della analizzata nella tabella 1.6, da cui sirileva come il tasso di occupazione della classe di età tra i 15 e i 24 anni ha registrato inentrambi i periodi una riduzione, passando da 34,94% al 32,20% tra il 1999 e il 2003 e dal35,60% al 26% tra il 2004 e il 2009. Al contrario la classe di età 25-29 ha presentato unconsistente incremento di oltre 5 punti percentuali fino al 2003. Nel periodo successivo, incoerenza con le indicazioni EUROSTAT, l’ISTAT ha sostituito la classe di età 25-29 con quella25-34 anni e il Piemonte ha registrato un rallentamento dell’incremento occupazionale in lineacon le indicazioni delle altre regioni nord occidentali e nazionali.15Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta7
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