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Cap 5.2: Acque Superficiali Interne - ARPAL

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<strong>5.2</strong> ACQUE SUPERFICIALI INTERNE.5PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVIINTRODUZIONEIn attuazione del d.lgs 152/99, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio haemanato due decreti in attuazione dell’art. 3 comma 7 del decreto citato: il dM 18 settembre 2002,che riguarda le modalità di trasmissione dei dati delle acque a specifiche destinazione (allegato 2del d.lgs 152/99) ed il dM 19 agosto 2003, che contiene le modalità di trasmissione dei dati relativialla qualità ambientale, in attuazione degli allegati 1 e 3 del d.lgs 152/99.A livello regionale è stato emanato il d.D. 645 del 4/04/2003 che contiene l’aggiornamento dellaclassificazione per le acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile.Come attuazione degli allegati 1 e 2 del d.lgs 152/99, in Liguria vengono svolti tre diversimonitoraggi:• sulle acque superficiali per il consumo umano• per la protezione della vita dei pesci• di qualità ambientale.Per quanto concerne il primo, le acque superficiali utilizzate per la produzione di acquedestinate al consumo umano sono soggette ai controlli previsti dal d.lgs.152/99. L’obiettivo èindividuare se un’acqua superficiale può essere utilizzata per la produzione di acqua potabile e, incaso affermativo, a quale categoria di trattamento dovrà essere sottoposta, a seconda delle suecaratteristiche. Nello specifico sono previsti tre tipi di trattamento:• fisico semplice e disinfezione (categoria A1)• fisico e chimico normale disinfezione (categoria A2)• fisico e chimico spinto, affinazione e disinfezione (categoria A3)I monitoraggi previsti per la protezione della vita acquatica e quello di qualità ambientalevengono svolti, dal 2001, in maniera integrata. Le acque superficiali idonee alla vita dei pesci sonoattualmente soggette alle prescrizioni dell’allegato 2 sez. B del d.lgs 152/99 ma vengonomonitorate e classificate da diversi anni secondo le disposizioni del d.lgs 130/92, oggi abrogato. Dal2001 i parametri previsti per la classificazione finalizzate alla protezione della vita dei pesci sonointegrati con quelli indicati per la qualità ambientale: in tutte le stazioni di monitoraggio, quindi,viene elaborata una doppia classificazione.Nel 2000, inoltre, sono state individuate altre stazioni su corsi d’acqua differenti in cui vieneeffettuato, dal 2001, il monitoraggio di qualità ambientale ai sensi dell’allegato 1 del d.lgs 152/99.Nel dicembre del 2002 si è conclusa la fase preliminare del monitoraggio di qualità ambientale:tutte le stazioni sono state classificate e i risultati di cui si riportano sintetiche considerazioni, sonostati elaborati secondo i criteri dell’all.1 del d.lgs. 152/99.Nell’ambito di queste attività recentemente è stata approvata dalla Regione la classificazioneRISORSE IDRICHE E SCARICHI99


elativa all’anno 2002 per la protezione della vita dei pesci, secondo gli adempimenti previstinell’All.2 del d.lgs 152/99.Ai fini della classificazione dei corsi d’acqua sottoposti a monitoraggio al termine del bienniodella fase conoscitiva, sono stati utilizzati tutti gli indici previsti dal d.lgs 152/99. Di seguitovengono brevemente presentati e descritti gli indicatori utilizzati per la classificazione di qualitàambientale: essi esprimono gli stati di qualità ambientale tramite cinque classi di qualità, comeindicato dal decreto stesso e dalla direttiva 2000/60/CE.INDICATORIIn tabella 1 si riportano i risultati della classificazione per la qualità ambientale e per laprotezione della vita dei pesci. Leggendo la tabella da sinistra, si riportano: la sigla deldipartimento <strong>ARPAL</strong> nel quale viene effettuato il monitoraggio, il nome del corso d’acquamonitorato, la sigla del punto di prelievo, il tipo di monitoraggio (QA = qualità ambientale, VP =protezione vita dei pesci), i risultati della classificazione per la protezione della vita dei pesci perl’anno 2002 (CIP = “ciprinicolo”, SAL = “salmonicolo”), la classe del Livello di Inquinamento daMacrodescrittori (LIM), quella dell’Indice Biotico Esteso (IBE), dello Stato Ecologico dei Corsi d’Acqua(SECA) e dello Stato Ambientale dei Corsi d’Acqua (SACA).Nei grafici a torta 1 e 2 vengono riportati i risultati riassuntivi, a livello regionale, dellaclassificazione di qualità ambientale. Per quanto riguarda il LIM, si evidenzia che poco meno del90% delle stazioni soddisfano già gli obiettivi minimi di qualità “buono” o“elevato” previsti dal d.lgs 152/99. Per quanto concerne il SACA, invece, le stazioni che soddisfanogli obiettivi di qualità scendono al 51% circa. In questi casi è necessario, ai sensi del d.lgs 152/699,raggiungere lo stato di qualità “sufficiente” entro 31/12/2008 e “buono” entro 31/12/2016, qualorail miglioramento si riveli tecnicamente possibile ed economicamente sostenibile. 100


.5 RISORSE IDRICHE E SCARICHI 101


TABELLA 1: Risultati della classificazione di qualità ambientale e vita pesci relativa al biennio 2001-2002 102


.5Monitoraggio ai sensi del D.Lgs 152/99Stazioni <strong>Acque</strong>- Vita PesciRilevanza Nazionale-Vita Pesci (3)Rilevanza Locale (4)Rilevanza Nazionale (9)Rilevanza Regionale (18)Rilevanza Vita Pesci (22)Monitoraggio ai sensi del D.Lgs 152/99Stazioni <strong>Acque</strong>- Vita PesciRilevanza Nazionale-Vita Pesci (3)Rilevanza Locale (4)Rilevanza Nazionale (9)Rilevanza Regionale (18)Rilevanza Vita Pesci (22)Monitoraggio ai sensi del D.Lgs 152/99Stazioni <strong>Acque</strong>- Vita PesciRilevanza Nazionale-Vita Pesci (3)Rilevanza Locale (4)Rilevanza Nazionale (9)Rilevanza Regionale (18)Rilevanza Vita Pesci (22)Stazioni LaghiRilevanza Nazionale-Vita Pesci (1)Rilevanza Vita Pesci (2)RISORSE IDRICHE E SCARICHI103


Monitoraggio ai sensi del D.Lgs 152/99Stazioni <strong>Acque</strong>- Vita PesciRilevanza Nazionale-Vita Pesci (3)Rilevanza Locale (4)Rilevanza Nazionale (9)Rilevanza Regionale (18)Rilevanza Vita Pesci (22)FIGURE 1-2-3-4: Rappresentazione dei risultati della classificazione di qualità ambientale e vitapesci relativa al biennio 2001-2002 per singola Provincia. Si precisa che le legende si riferiscono all’interoterritorio regionale.GRAFICI 1- 2: Percentuale di stazioni di campionamento che ricadono nei 5 stati di qualità di LIM eSACA.11%LIM0%18%SACA5% 11%36% 41%71%7%ELEVATOSCADENTEELEVATOSCADENTEBUONOPESSIMOBUONOPESSIMOSUFFICIENTESUFFICIENTE104


RISPOSTE.5Negli artt. 4 e 5 del d.lgs 152/99 vengono indicati gli obiettivi di qualità ambientale minimi chedevono essere raggiunti, in funzione dello stato di qualità definito nel corso del biennio dimonitoraggio 2001-2002; in particolare occorre:• mantenere, ove già esistente, lo stato di qualità “elevato” e “buono”• per i corpi idrici classificati negli stati di qualità “sufficiente”, raggiungere l’obiettivo “buono”entro il 31-12-2016• per i corpi idrici classificati negli stati “scadente” o “pessimo”, raggiungere l’obiettivointermedio “sufficiente” entro il 31-12-2008 e “buono” entro il 31-12-2016Nell’art. 5 viene tuttavia indicato che le Regioni possono motivatamente stabilire obiettivi menorestrittivi qualora sia tecnicamente ed economicamente insostenibile raggiungere gli obiettiviindicati oppure sia impossibile intervenire a causa della natura litologica del corpo idrico od inpresenza di circostanze impreviste (alluvioni, siccità etc.).In tutti questi casi, tuttavia, lo stato di qualità del corpo idrico non deve peggiorare.Per raggiungere questi obiettivi verranno predisposti i piani di tutela delle acque (artt. 42-43-44del d.lgs.152/99) per ogni singolo bacino, all’interno dei quali dovranno essere pianificati gliinterventi necessari al raggiungimento degli obiettivi.I piani di tutela saranno redatti dalla Regione, approvati entro il 31-12-2004, sentiti gli enticompetenti, secondo le modalità indicate nell’allegato 4 del d.lgs 152/99.In ambito ligure, quindi, nei bacini classificati negli stati di qualità inferiori a “buono”, sipredisporranno nell’ambito dei piani di tutela, qualora sia possibile, interventi di risanamento,accompagnati da attività di monitoraggio di sorveglianza, tali da permettere il raggiungimentodegli obiettivi previsti dalla normativa.Nei bacini in cui, diversamente, sono già soddisfatti gli obiettivi minimi occorre prevedere,comunque, misure di tutela volte, almeno, al mantenimento dello stato attuale.CONTROLLIRISORSE IDRICHE E SCARICHI105


TABELLA 2: Controlli sulle acque superficiali. Elisabetta Chiarandini - Regione LiguriaTiziana Pollero, Valeria Tomei - <strong>ARPAL</strong>TAXON: generica categoria sistematica (genere, specie, famiglia,ecc...) utilizzata nella classificazione e nomenclatura degliesseri viventi (animali e vegetali) e anche dei fossili.106

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