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L'inanellamento per la scienza e la conservazione - The European ...

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L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong><strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>EURING<strong>The</strong> <strong>European</strong> Union for Bird Ringing


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>PrefazioneViviamo in un mondo che muta rapidamente,nel quale le attività umane stannocausando rapidi declini in molte specie dianimali e piante, legati a diffuse modificazioniambientali. Si prevede che entropochi decenni il mutamento climatico globalecauserà modificazioni ancor più marcatedi quelle che abbiamo vissuto finora.Le azioni necessarie <strong>per</strong> risolvere questiproblemi devono essere basate su solididati scientifici. Abbiamo bisogno di informazionicirca le condizioni del<strong>la</strong> nostrafauna selvatica, in modo da poter concentrareefficacemente le azioni di <strong>conservazione</strong>,mentre una profonda comprensionedei processi ecologici è essenziale<strong>per</strong> predire gli effetti del<strong>la</strong> politica e deimodelli gestionali.Gli uccelli rappresentano eccellentistrumenti <strong>per</strong> il monitoraggio e <strong>la</strong> comprensionedelle modificazioni ambientali,Matthias Kestenholzoltre ad essere una risorsa faunistica carismatica,che appassiona milioni di <strong>per</strong>sone.L’inanel<strong>la</strong>mento comporta il marcaggioindividuale degli uccelli da partedi ornitologi partico<strong>la</strong>rmente es<strong>per</strong>ti, alfine di fornire dati di vitale importanzacirca modalità di migrazione, demografiae processi ecologici. Abbiamo <strong>la</strong> fortunache molti volontari contribuiscono aquesta attività, consentendoci di studiarele popo<strong>la</strong>zioni su vasta sca<strong>la</strong> geografica.In Europa queste attività, organizzate daCentri nazionali di inanel<strong>la</strong>mento in ogniPaese, sono coordinate dall’EURING. Questapubblicazione spiega come tali attivitàcontribuiscano al<strong>la</strong> biologia del<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>,e come esse possano essere ulteriormentesviluppate <strong>per</strong> affrontare alcunedelle sfide che <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> sitroverà a dover risolvere nel 21esimo secolo.Noi s<strong>per</strong>iamo così di fornire un’utilesintesi a chi si occupa di <strong>conservazione</strong>, aipolitici ed agli scienziati ambientali, e distimo<strong>la</strong>re l’interesse di quanti sono preoccupatidelle ragioni e delle modalità al<strong>la</strong>base dei mutamenti delle nostre popo<strong>la</strong>zionidi uccelli.Stephen Baillie, Chairman dell’EURINGI dati scaturiti dall’inanel<strong>la</strong>mento sonoutili sia in progetti di ricerca che di gestione.Il marcaggio individuale degliuccelli consente studi su dis<strong>per</strong>sione emigrazione, comportamento e strutturasociale, longevità e tassi di sopravvivenza,successo riproduttivo e crescitademografica.


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Individui eccezionaliInanel<strong>la</strong>re individualmente gli uccelli ci<strong>per</strong>mette di seguire anche storie <strong>per</strong>sonalieccezionali. L’uccello selvatico più vecchiomai registrato pare essere stato unaBerta minore catturata su una picco<strong>la</strong> iso<strong>la</strong>al <strong>la</strong>rgo del Galles settentrionale. Essa èstata catturata ed inanel<strong>la</strong>ta nel maggio1957, quando era già adulta, avendoquindi già tra i quattro ed i sei anni dietà. E’ stata control<strong>la</strong>ta nel 1961, 1978 e2002, quando un guardiano dell’OsservatorioOrnitologico di Bardsey l’ha segna<strong>la</strong>tanuovamente. La possibile età di 52anni del<strong>la</strong> berta potrebbe farne <strong>la</strong> detentricedel record assoluto. In precedenzal’uccello inanel<strong>la</strong>to più vecchio al mondoera un albatro americano, stimato avereoltre 50 anni di età.Uno dei viaggi più lunghi mai registratiè quello di una Sterna comune inanel<strong>la</strong>tacome pulcino il 27 giugno 2003 ad Hälsing<strong>la</strong>ndnel<strong>la</strong> Svezia centrale e trovatamorta il 1 dicembre 2003 su Stewart Is<strong>la</strong>ndin Nuova Ze<strong>la</strong>nda. Ipotizzando una rottanormale dal<strong>la</strong> Svezia verso il Sudafrica equindi fino in Nuova Ze<strong>la</strong>nda, <strong>la</strong> sterna potrebbeaver viaggiato <strong>per</strong> 25 000 chilometri.Misurato in linea retta, il tragitto del<strong>la</strong>sterna risulta di “soli” 17 508 chilometri.La velocità di migrazione è notevolmentediversa da quel<strong>la</strong> raggiunta in volia breve distanza. Il viaggio più rapido èquello re<strong>la</strong>tivo ad una Rondine europeache ha vo<strong>la</strong>to in 27 giorni da Umh<strong>la</strong>nge,in Kwa Zulu Natal, Sudafrica, fino a WhitleyBay nel Regno Unito.Nel caso di un Gabbiano comune inanel<strong>la</strong>toappena dopo l’involo il 29 giugno1996 a Hämeenkyrö, Pirknmaa, Fin<strong>la</strong>ndia,l’anello è stato letto con un cannocchialenelle giornate del 3 e del 7 gennaio 2000 aFort Worth, Texas, USA. Questo uccello eranuovamente nei suoi quartieri di svernamentoin Texas il 30 novembre 2000.Steve StansfieldBeat WalserLa vecchia Berta minore deve aver vo<strong>la</strong>to<strong>per</strong> almeno 8 milioni di chilometri durante<strong>la</strong> sua lunga vita.Le Sterne comuni migrano tra i due emisferie, così facendo, hanno es<strong>per</strong>ienza siadell’estate boreale sia di quel<strong>la</strong> australe.3


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Tecniche di inanel<strong>la</strong>mentoMolti uccelli vengono inanel<strong>la</strong>ti al nidocome pulcini, mentre soggetti sviluppatisono catturati utilizzando una varietà direti e trappole. Qualsiasi sia <strong>la</strong> tecnicadi cattura, gli inanel<strong>la</strong>tori sono attentamenteistruiti in modo da assicurare il benesseredegli uccelli da loro inanel<strong>la</strong>ti. Uccellidi piccole dimensioni sono in generecatturati mediante sottili “reti foschia”(mist-nets). Uccelli di dimensioni maggiori,quali le anatre, sono spesso catturati mediantetrappole ad ingresso o con eschealimentari. Dopo essere stati rimossi dal<strong>la</strong>rete o dal<strong>la</strong> trappo<strong>la</strong>, gli uccelli sono generalmentetenuti in morbidi sacchetti incotone o in apposite scatole, dove riman-gono tranquilli prima di essere identificati,inanel<strong>la</strong>ti, esaminati ed immediatamenteliberati.Anelli speciali e vari altri tipi di contrassegnipossono essere utilizzati <strong>per</strong> identificaregli uccelli a distanza, senza necessitàdi catturarli nuovamente. Molti uccellihanno anelli colorati con numeri che possonoessere facilmente letti attraverso uncannocchiale. Alcuni uccelli acquatici possonoessere marcati mediante col<strong>la</strong>ri colorati,ed uccelli di maggiori dimensionimediante targhe a<strong>la</strong>ri, ciascuna individualmenteidentificata da numeri o lettere.Geert BrodvadViborg StiftsmuseumL’inanel<strong>la</strong>mento scientifico è stato introdottoin Danimarca nel 1889, quandoH.Ch.C. Mortensen ri<strong>la</strong>sciò degli stornidotati di anelli in metallo stampigliaticon numeri progressivi ed un indirizzopostale. A partire da quei tempi pionieristicil’inanel<strong>la</strong>mento si è rapidamentetrasformato in una diffusa tecnica di ricercautilizzata in ogni parte del mondo.Un’ampia varietà di anelli viene utilizzata<strong>per</strong> marcare uccelli appartenenti aspecie diverse, a seconda delle dimensionie del<strong>la</strong> struttura delle zampe e degliambienti nei quali gli uccelli vivono.Il peso aggiuntivo causato dall’anello<strong>per</strong> un uccello può essere paragonato aquello rappresentato, nell’uomo, da unorologio da polso.4


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Molti uccelli, come questo Barbagianni,vengono inanel<strong>la</strong>ti da pulcini quandosono ancora nel nido.Una fi<strong>la</strong> di mist-net presso <strong>la</strong> stazionedi inanel<strong>la</strong>mento di Col de Bretoletnelle Alpi svizzere. Assicurando il coordinamentodi stazioni di inanel<strong>la</strong>mentoattraverso tutta l’Europa ed in Africal’EURING consente di sve<strong>la</strong>re i misteridel<strong>la</strong> migrazione degli uccelli.Uccelli acquatici quali le anatre vengono spesso attratti in gabbie-trappo<strong>la</strong> medianteesche alimentari.Matthias KestenholzJoël KrebsMatthias Kestenholz5


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Kurt PulferLe reti mist-net sono fatte di sottili filidi nylon e non procurano alcun dannoai piccoli uccelli catturati, come questomaschio di Organetto minore.Kurt PulferUn anello individualmente numeratoviene chiuso intorno al<strong>la</strong> zampa di unFrosone mediante speciali pinze da inanel<strong>la</strong>mento.Kurt PulferKurt PulferUn’attenta analisi dei dettagli del piumaggiopuò <strong>per</strong>mettere all’inanel<strong>la</strong>toredi identificare l’età ed il sesso dell’uccelloesaminato.La misura di una partico<strong>la</strong>re penna primariafornisce una buona indicazione delledimensioni complessive di un uccello.6


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Radio-tracking satellitareUna tecnica che ha di recente aggiunto una nuova dimensione al<strong>la</strong> ricerca ornitologica èil radio-tracking satellitare. Piccolissime trasmittenti, generalmente inserite in supporti chevengono assicurati sul corpo degli uccelli, sono collegate ai satelliti. Ogni supporto vienespecificatamente disegnato <strong>per</strong> le singole specie e sistemato manualmente <strong>per</strong> assicurareil massimo confort <strong>per</strong> ciascun individuo. Il sistema consente ai ricercatori di seguiresingoli uccelli in maniera continuativa.I risultati ottenuti attraverso il radio-tracking satellitare sono rivoluzionari. Per <strong>la</strong> primavolta gli andamenti spazio-temporali di interi viaggi di migrazione possono essere sve<strong>la</strong>tiad un livello di dettaglio che su<strong>per</strong>a di gran lunga quello consentito dall’inanel<strong>la</strong>mento.Il radio-tracking satellitare può anche consentire, nel caso di specie minacciate, di scoprirearee di riproduzione, di muta o svernamento sconosciute, come anche le cause di mortalitàdi massa. Utilizzando contemporaneamente altre strumentazioni, quali termometrio videocamere miniaturizzate, possono essere trasmesse al satellite anche ulterioriinformazioni.Tuttavia il radio-tracking satellitare non sostituirà mai l’inanel<strong>la</strong>mento, <strong>per</strong> ragionisemplici: le trasmittenti satellitari sono re<strong>la</strong>tivamente costose, necessitano di una granquantità di equipaggiamento tecnico, e <strong>la</strong> tecnica è limitata a specie di grandi dimensioni(sebbene oggi le trasmittenti arrivino a pesare appena 10 g).L’EURING includerà dati scaturiti dal radio-tracking satellitare nelle sue banche dati inmodo da assicurare che queste informazioni di grandissimo valore siano custodite <strong>per</strong>sempre.www.piskulka.netIngar Jostein ØienL’Oca Lombardel<strong>la</strong> minore è al momento una degli uccelli più minacciati d’Europa. Laprincipale ragione di minaccia nell’ambito del suo areale è rappresentata dall’elevatamortalità dovuta al<strong>la</strong> caccia ed al bracconaggio. Il problema maggiore era, ed in parteancora è, rappresentato dal fatto che le aree di sosta e svernamento del<strong>la</strong> speciesono praticamente sconosciute. Al fine di localizzarle, alcuni individui appartenential<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> Fennoscandia sono stati equipaggiati con trasmittenti satellitari.Essi hanno così rive<strong>la</strong>to una migrazione ad arco dalle aree di nidificazione norvegesia quelle di sosta nel<strong>la</strong> Siberia artica, ed i quartieri di svernamento in Grecia.7


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Inanel<strong>la</strong>tori e Centri di inanel<strong>la</strong>mentoPer definizione gli “inanel<strong>la</strong>tori” posseggonouna licenza di inanel<strong>la</strong>mento. Sebbenele esatte modalità <strong>per</strong> divenire inanel<strong>la</strong>toreed ottenere un <strong>per</strong>messo differiscano da unPaese all’altro, i principi di base sono ovunquegli stessi. Ogni candidato ad un esamedeve dimostrare il suo grado di conoscenzanell’identificazione degli uccelli, nel<strong>la</strong> determinazionedel sesso e dell’età, nei dettaglisia pratici che amministrativi dell’inanel<strong>la</strong>mentoed infine, ma non certo <strong>per</strong> importanza,negli aspetti etici e di <strong>conservazione</strong>collegati a questa tecnica di ricerca.In quasi tutti i paesi gli aspiranti inanel<strong>la</strong>toridebbono acquisire es<strong>per</strong>ienza nel corsodi un certo numero di anni prima di poteriniziare ad inanel<strong>la</strong>re autonomamente.Questi anni di apprendistato ed i corsi diinanel<strong>la</strong>mento sono di grande importanza<strong>per</strong> apprendere le tecniche di manipo<strong>la</strong>zionedegli animali e l’uso delle strumentazioni,consentendo di imparare l’identificazionedelle specie più o meno comuni. Sononecessari anni di es<strong>per</strong>ienza <strong>per</strong> essere pienamentecapaci di utilizzare le tecniche dicattura più specifiche e complesse, come anche<strong>per</strong> divenire es<strong>per</strong>ti nel<strong>la</strong> raccolta dellemisure biometriche.La tipologia ed i contenuti delle licenze diinanel<strong>la</strong>mento variano a seconda delle legis<strong>la</strong>zionivigenti nei diversi Paesi. Attività diinanel<strong>la</strong>mento in aree partico<strong>la</strong>rmente protetteo cattura di specie minacciate richiedonogeneralmente <strong>per</strong>messi speciali chepossono essere ottenuti solo da inanel<strong>la</strong>tories<strong>per</strong>ti impegnati in progetti partico<strong>la</strong>ridi studio e <strong>conservazione</strong>. Inoltre alcunicentri di inanel<strong>la</strong>mento consentono le attivitàsolo in base a solidi progetti di <strong>conservazione</strong>formalmente accettati.Solo una picco<strong>la</strong> frazione degli inanel<strong>la</strong>torisono ricercatori professionisti. Questi<strong>la</strong>vorano generalmente presso universitàed utilizzano l’inanel<strong>la</strong>mento nell’ambitodi progetti di ricerca. Un numero molto ridottodi inanel<strong>la</strong>tori sono impiegati pressostazioni di inanel<strong>la</strong>mento o <strong>la</strong>vorano qualiassistenti di campo in progetti di <strong>conservazione</strong>.I non-professionisti rappresentano <strong>la</strong>maggioranza (circa il 70 %) del<strong>la</strong> comunitàdegli inanel<strong>la</strong>tori e portano avanti volontariamentequesta attività nel loro tempolibero. La massima parte degli inanel<strong>la</strong>torisono coinvolti in progetti coordinati, al<strong>la</strong>luce del<strong>la</strong> positiva e generale diffusionedi progetti di inanel<strong>la</strong>mento mirati. Senzal’aiuto di questi volontari sarebbe impossibilemantenere attive le stazioni di inanel<strong>la</strong>mentoe realizzare progetti coordinati qualiil Progetto a Sforzo Costante, come ancheprogetti a sca<strong>la</strong> nazionale ed internazionalemirati a singole specie. Sin dall’alba dell’inanel<strong>la</strong>mento,milioni di dati sono stati raccoltiin tutto il mondo primariamente daparte di queste decine di migliaia di entusiastivolontari. L’enorme <strong>la</strong>voro di campo, insiemeall’aiuto insostituibile fornito da tutticoloro che segna<strong>la</strong>no uccelli inanel<strong>la</strong>ti, costituiscono<strong>la</strong> base dei numerosi libri e pubblicazioniche descrivono le nostre più recenticonoscenze sul<strong>la</strong> migrazione degli uccelli.L’inanel<strong>la</strong>mento è organizzato da Centridi coordinamento nazionali. Responsabilitàdei centri nazionali è di coordinare e finalizzarele attività di inanel<strong>la</strong>mento. Il ruolodell’EURING è quello di coordinare progettidi campo ed analisi a sca<strong>la</strong> continentale o diflyway, ed anche di supportare <strong>la</strong> standardizzazionenello scambio delle informazionitecniche. Analizzare dati raccolti in questomodo, su vasta sca<strong>la</strong> geografica attraversotecniche standardizzate, offre una visionemolto dettagliata del<strong>la</strong> migrazione, del<strong>la</strong>dis<strong>per</strong>sione e delle tendenze di popo<strong>la</strong>zione.La pubblicazione rego<strong>la</strong>re dei risultatiè inoltre essenziale nei confronti dellemigliaia di volontari.8


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>EURING12 00050315 000250220 000700240 00035015 0001338 00020200 00040070 0001758800002100 350000830380 00076222000046070000037490 000230200 000400150 0004505000050380004050 00020027 00052180 00026012 000461500020090000506500351 00010110 000905 5006015 00045025 00015 0007250 00070 gruppi12 00020Totali annuali di uccelli inanel<strong>la</strong>ti e numero di inanel<strong>la</strong>tori autorizzati da ciascunCentro di inanel<strong>la</strong>mento. Nel caso più Centri di inanel<strong>la</strong>mento o<strong>per</strong>ino in un medesimoPaese vengono fornite cifre complessive. Si stima che 115 milioni di uccelli sianostati inanel<strong>la</strong>ti in Europa durante il XX secolo ed il numero di ricatture su<strong>per</strong>a attualmentei 2 milioni.9


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>EURING – L’Unione Europea <strong>per</strong> l’Inanel<strong>la</strong>mentoGli uccelli non rispettano i confini politicie quindi <strong>la</strong> coo<strong>per</strong>azione internazionaleè necessaria <strong>per</strong> studiarli efficacemente.L’EURING è l’organizzazione che consente<strong>la</strong> coo<strong>per</strong>azione in tutti gli aspettidell’inanel<strong>la</strong>mento in Europa. Tutti i Centridi inanel<strong>la</strong>mento europei sono associati.Il Board dell’EURING (Chairman, vice-Chair​man, Segretario generale, Tesorieree tra i 3 ed i 5 altri membri, tutti nominatidai Centri di inanel<strong>la</strong>mento) si riunisce almenouna volta all’anno. Ogni due annisi tiene un incontro generale con i rappresentantidi tutti i Centri nazionali.L’EURING è stato fondato nel 1963. Giànel 1966 l’EURING aveva definito e pubblicatoil Codice EURING che facilita lo scambiodelle informazioni tra Centri e semplifical’analisi dei dati.Efficienti metodi quantitativi di analisisono essenziali nelle ricerche basatesull’inanel<strong>la</strong>mento. Per questa ragionel’EURING incoraggia lo sviluppo di tecnichestatistiche e software specifici <strong>per</strong> gestirele analisi di dati raccolti attraversol’inanel<strong>la</strong>mento. L’EURING organizza rego<strong>la</strong>rmenteconferenze analitiche che vedono<strong>la</strong> partecipazione di specialisti datutto il mondo i quali si sono, ad oggi, concentratisull’utilizzo di ricatture di uccelliinanel<strong>la</strong>ti <strong>per</strong> lo studio del<strong>la</strong> dinamica dipopo<strong>la</strong>zione negli uccelli.Progetti di inanel<strong>la</strong>mento su sca<strong>la</strong> paneuropeaci consentono di comprenderemeglio <strong>la</strong> situazione delle popo<strong>la</strong>zioni diuccelli. L’EURING organizza progetti chepossono coinvolgere molti inanel<strong>la</strong>tori europei.A titolo di esempio il Progetto Rondinemira a comprendere meglio le strategieriproduttive, di migrazione e svernamentodel<strong>la</strong> specie. Un progetto di inanel<strong>la</strong>mentoa sforzo costante attraverso l’Europa è attualmentein fase di potenziamento <strong>per</strong>fornire una misura dei mutamenti, su baseannuale, nell’abbondanza, produttività esopravvivenza di molte specie.Mark GranthamLa Banca Dati dell’EURING è ospitata presso il British Trust for Ornithology a<strong>The</strong>tford.10


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>La Banca Dati EURING (EURING DataBank, EDB) è stata creata nel 1977 qualearchivio centralizzato dei dati di ricatturadegli uccelli inanel<strong>la</strong>ti in Europa. Fino al2005 essa è stata ospitata dal Nether<strong>la</strong>ndsInstitute of Ecology. Attualmente essa ècustodita dal British Trust for Ornithology.I dati di ricattura sono resi disponibili<strong>per</strong> molti ricercatori che facciano richiestadi analizzarli. Questi dati sono statiutilizzati <strong>per</strong> studiare un’ampia gamma diaspetti dell’ornitologia – rotte e strategiedi migrazione, tassi di sopravvivenza e dis<strong>per</strong>sione,l’impatto dell’uomo sulle popo<strong>la</strong>zionidegli uccelli e quello esercitatoda queste ultime nei confronti di attivitàumane. Molti sono i <strong>la</strong>vori scientifici prodottiutilizzando questi dati.La EDB custodisce anche archivi dei totaliannuali di uccelli inanel<strong>la</strong>ti, <strong>per</strong> ciascunaspecie, da parte dei singoli Centridi inanel<strong>la</strong>mento, dei dati forniti ai singoliricercatori e delle pubblicazioni da questiprodotte utilizzando questi ultimi.Contenuti del<strong>la</strong> EDBNumero di dati 4743 373Numero di specie 485Numero di specie con oltre 10000 dati 87Numero di specie con 1000 – 10000 dati 119Numero di Centri di inanel<strong>la</strong>mento che forniscono dati computerizzati 28Come ottenere dati dal<strong>la</strong> EDB?Tutti i dettagli circa i contenuti del<strong>la</strong> EDB e sulle modalità <strong>per</strong> richiedere di analizzare datidel<strong>la</strong> EDB sono disponibili on-line. http://www.euring.org/edbRisultati conseguiti dall’EURING• Realizza analisi applicate di dati di ricattura su sca<strong>la</strong> europea• Coordina una rete di oltre 500 siti di inanel<strong>la</strong>mento a sforzo costante attraverso tuttal’Europa• Promuove progetti di ricerca su sca<strong>la</strong> europea basati su reti di inanel<strong>la</strong>tori volontari• Promuove lo sviluppo di metodi statistici ed informatici <strong>per</strong> l’analisi di dati di inanel<strong>la</strong>mento• Fornisce linee guida e standards <strong>per</strong> l’inanel<strong>la</strong>mento• Gestisce <strong>la</strong> EURING Data Bank• Facilita <strong>la</strong> comunicazione tra Centri, inanel<strong>la</strong>tori e membri del pubblico attraverso ilproprio sito web11


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Comprendere <strong>la</strong> migrazione – <strong>per</strong>ché l’inanel<strong>la</strong>mento è necessarioUn uccello può <strong>per</strong>correre rapidamentegrandi distanze e ciò gli consente di migrarerego<strong>la</strong>rmente tra aree <strong>per</strong> lui idoneein momenti diversi dell’anno. In zone caratterizzateda forte stagionalità gli uccellimigratori possono efficacemente sfruttareestati brevi ma molto produttive <strong>per</strong> allevarei piccoli. Alle più alte <strong>la</strong>titudini europee,ad esempio, <strong>la</strong> massima parte dellespecie di uccelli nidificanti sono migratricied abbandonano tali aree in determinati<strong>per</strong>iodi dell’anno. Il clima e/o <strong>la</strong> disponibilitàdi cibo variano nel corso dell’anno ingran parte del mondo. Ciò implica che movimentiannuali, mirati ad aumentare <strong>la</strong> sopravvivenza,possono essere vantaggiosiovunque. La migrazione è un aspetto primario<strong>per</strong> comprendere l’affascinante diversitàdegli uccelli nel mondo.Il comportamento migratorio ha un’altissimavariabilità; alcuni uccelli si spostanoso<strong>la</strong>mente <strong>per</strong> brevi distanze, mentre altriattraversano enormi distanze fino ad areedi svernamento nell’emisfero meridionale.Alcune specie si spostano su vasto frontementre altre seguono rotte molto concentrate.Vere e proprie irruzioni caratterizzanonumerose specie settentrionali in rispostaal<strong>la</strong> scarsezza di cibo.Fine originario dell’inanel<strong>la</strong>mento èstato quello di sve<strong>la</strong>re i misteri del<strong>la</strong> migrazionedegli uccelli. In ambito europeo gliandamenti generali del<strong>la</strong> migrazione sononoti <strong>per</strong> <strong>la</strong> massima parte delle specie. Negliultimi decenni i centri affiliati all’EU-RING hanno fortemente intensificato i lorosforzi di ricerca sul<strong>la</strong> migrazione. L’informatizzazionedei dati ha rappresentato unprerequisito <strong>per</strong> molte delle recenti analisidelle ricatture ed anche <strong>per</strong> <strong>la</strong> produzionedi at<strong>la</strong>nti nazionali di migrazione. At<strong>la</strong>ntigenerali sono stati pubblicati in diversi paesimembri e sono in fase di realizzazionein un numero di altri Paesi.Questo è uno sviluppo importante <strong>per</strong>chérenderà facilmente accessibili i risultatiRolf & Sales NussbaumerAt<strong>la</strong>nte svedese del<strong>la</strong> migrazione (2001)Le ricatture dei Falchi pescatori inanel<strong>la</strong>ti in Svezia e segna<strong>la</strong>ti nel <strong>per</strong>iodo agostonovembreindicano una migrazione su ampio fronte.12


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Sergio TirroRotte di migrazione concentrate e paralleleseguite da popo<strong>la</strong>zioni diverse diFringuelli inanel<strong>la</strong>ti in migrazione pressodue osservatori ornitologici in Europa. Ipallini neri si riferiscono alle località diricattura di uccelli inanel<strong>la</strong>ti nel CourishSpit, in Russia (quadrato nero), i bianchia quelli marcati sul Col de Bretolet, inSvizzera (quadrato bianco).Courish Spit, RussiaCol de Bretolet, Svizzerada Zink e Bairlein (1995)scaturiti dall’inanel<strong>la</strong>mento, evidenziandoanche gli aspetti <strong>per</strong> i quali <strong>la</strong> nostra conoscenzaè ancora insufficiente e sui qualidovranno essere concentrate le future attivitàdi inanel<strong>la</strong>mento. Al<strong>la</strong> luce del fattoche gli andamenti di migrazione variano,soprattutto in re<strong>la</strong>zione a fattori quali ilmutamento climatico, attività di inanel<strong>la</strong>mentocontinuative sono importanti anchenel caso di specie comuni.La migrazione costituisce una sfida anche<strong>per</strong> il mondo del<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> inquanto molte popo<strong>la</strong>zioni di uccelli si spostanoattraverso aree vastissime, e fattoridi rischio lungo le rotte o nelle aree di svernamentopossono causare il declino di popo<strong>la</strong>zioninidificanti in regioni geografica-mente tra loro molto distanti. Molti sonogli uccelli migratori le cui popo<strong>la</strong>zioni declinanoed informazioni dettagliate circa iloro movimenti annuali, compresa <strong>la</strong> distribuzionedi aree di sosta importanti e deiquartieri di svernamento, sono un’assolutapriorità di <strong>conservazione</strong>.Vasti campioni di ricatture sono ora custoditidal<strong>la</strong> EURING Data Bank e possonoessere utilizzati <strong>per</strong> analizzare questionimolto complesse re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> migrazione.I risultati di tali analisi potrebbero costituire<strong>la</strong> base di dettagliate ricerche in <strong>la</strong>boratorioo sul campo circa chiavi di orientamentoe strategie di ingrassamento chegli uccelli utilizzano nel corso del<strong>la</strong> migrazione.13


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Il Progetto Rondine EURINGUn simbolo globale del<strong>la</strong> migrazione attraversol’intero vastissimo areale geograficoe <strong>per</strong> culture umane differenti, <strong>la</strong> Rondineè anche un importante indicatore di ambientiminacciati in continenti diversi. Nidificain colonie nelle aree agricole, condividendol’ambiente con una concentrazionedi specie di uccelli che mostrano preoccupantideclini demografici.Prima di <strong>la</strong>sciare l’emisfero nord <strong>per</strong> lesue lunghe migrazioni, <strong>la</strong> Rondine accumu<strong>la</strong>le riserve energetiche nel corso diun’importantissima fase caratterizzatadall’utilizzo di dormitori dove gli uccellisi riuniscono, al tramonto, in zone di canneto,habitat anche quest’ultimo caratterizzatoda una marcata riduzione su sca<strong>la</strong>globale.Il comportamento di dormitorio caratterizzaanche il <strong>per</strong>iodo di svernamento trascorso,dalle popo<strong>la</strong>zioni del Paleartico occidentale,nell’emisfero sud, in vaste areedell’Africa sub-Sahariana. Anche qui zonedi canneto o di erba elefante sono minacciatedalle attività umane e dallo sviluppodell’agricoltura.Il fascino dei suoi viaggi rende <strong>la</strong> Rondineun soggetto di studio molto popo<strong>la</strong>re tragli inanel<strong>la</strong>tori. Per tutte queste ragioni nel1997 è stato <strong>la</strong>nciato il Progetto RondineEURING (ESP). Durante cinque anni di attivitànelle aree di nidificazione, come anchelungo le rotte di migrazione e nei quartieridi svernamento, quasi un milione dirondini sono state inanel<strong>la</strong>te da centinaiadi inanel<strong>la</strong>tori in 25 Paesi in Europa, Asiaed Africa. Questo impegno straordinarioha consentito di comprendere una seriedi aspetti del<strong>la</strong> vita e delle migrazioni diquel<strong>la</strong> che veniva ritenuta una specie giàmolto ben conosciuta.L’ampia co<strong>per</strong>tura geografica ha offertoanche un’opportunità unica <strong>per</strong> verificarealcune delle teorie di ottimizzazione del<strong>la</strong>migrazione. Dati raccolti in Italia hannopotuto confermare una corre<strong>la</strong>zione negativatra completamento del<strong>la</strong> muta delcorpo ed accumulo delle riserve di grassonel corso del<strong>la</strong> fase pre-migratoria. Pressoun importante dormitorio in Italia settentrionaleè stato dimostrato che l’accumulodel grasso è possibile solo quando <strong>la</strong> mutaHans ReinhardUn milione dirondini inanel<strong>la</strong>tein 25 diversi Paesihanno mostratoil potenziale deiprogetti coordinatidall’EURINGquali base scientifica<strong>per</strong> politicheinternazionali di<strong>conservazione</strong>.14


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Adriano De FaveriLa Rondine, un simbolo di coo<strong>per</strong>azioneinternazionale.del corpo abbia raggiunto il suo stadio finale.I modelli di ottimizzazione del<strong>la</strong> migrazioneprevedono che gli uccelli raggiunganole condizioni finali di partenzaappena prima di impegnarsi nell’attraversamentodi barriere ecologiche, quali il Mediterraneoo il deserto del Sahara nel casodelle rondini europee che vo<strong>la</strong>no versol’Africa. Analizzando dati raccolti a partiredal<strong>la</strong> Fin<strong>la</strong>ndia e più a sud attraversol’Europa è stato possibile confermare questateoria. Le Rondini <strong>la</strong>sciano <strong>la</strong> Fin<strong>la</strong>ndiacon ridotte riserve di grasso, che risultanogià ben su<strong>per</strong>iori in uccelli esaminatiin Svizzera. Ancora spostandosi attraversol’Italia e <strong>la</strong> Spagna <strong>la</strong> quantità di grasso inuccelli inanel<strong>la</strong>ti nelle zone più settentrionalidi questi Paesi è significativamente inferiorerispetto a quel<strong>la</strong> delle rondini chepartono dalle <strong>la</strong>titudini più meridionaliverso l’Africa.Anche se si è ritenuto a lungo che unuccello che si alimenta in volo come <strong>la</strong>Rondine non avrebbe avuto bisogno diaccumu<strong>la</strong>re riserve di grasso prima del<strong>la</strong>migrazione, adottando piuttosto una strategiadel tipo “mangia vo<strong>la</strong>ndo”, il progettoha dimostrato che il tasso di accumulodi grasso nelle rondini europee ècomparabile a quello di altre specie di migratoria lungo raggio. La rete dei dormitoristudiati dal Progetto Rondine EURINGha anche offerto <strong>la</strong> prima conferma basatasu dati di campo che <strong>la</strong> quantità di riservedi grasso al<strong>la</strong> partenza verso l’Africaè corre<strong>la</strong>ta con <strong>la</strong> distanza che giovani rondininate nell’anno, del tutto ines<strong>per</strong>te, dovrannosu<strong>per</strong>are attraverso barriere ecologicheche non hanno mai visto prima.Giovani rondini in partenza dal<strong>la</strong> Spagnameridionale, che su<strong>per</strong>eranno lo strettobraccio di mare del Mediterraneo occidentalee quindi il Sahara occidentale, simuoveranno con riserve energetiche inferioririspetto a quelle che partono dall’Italiameridionale. Quelle che <strong>la</strong>sciano l’Italiae che dovranno su<strong>per</strong>are il mare ed iltratto più ampio del Sahara sono infattimolto più grasse.L’enorme numero di rondini inanel<strong>la</strong>tenel corso del progetto ha prodotto ancheuna grande quantità di ricatture, consentendol’individuazione di aree di svernamentoprima sconosciute <strong>per</strong> diverse popo<strong>la</strong>zionieuropee. Ciò ha anche portatoal potenziamento delle iniziative di <strong>conservazione</strong>in Africa, dove numeri enormidi rondini vengono tuttora uccise a scopoalimentare in Nigeria, Repubblica Centro-Africana e Congo.Grazie al Progetto Rondine EURING <strong>la</strong>rondine è, oggi più che mai, un simbologlobale non solo del<strong>la</strong> migrazione ma anchedel<strong>la</strong> necessità di strategie di <strong>conservazione</strong>coordinate a livello internazionale.15


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>L’inanel<strong>la</strong>mento quale tecnica di monitoraggioNel 2001 i Paesi dell’UE hanno deciso diimpegnarsi ad interrom<strong>per</strong>e <strong>la</strong> <strong>per</strong>dita dibiodiversità entro il 2010, e di verificare ilraggiungimento di tale obiettivo. Al di làdi questi obblighi formali, il monitoraggio– lo studio del<strong>la</strong> variazione delle popo<strong>la</strong>zionidi uccelli nel tempo e nello spazio – èuno strumento <strong>per</strong> acquisire informazionisu cui basare sagge politiche di <strong>conservazione</strong>.Il monitoraggio è anche <strong>la</strong> fonteprincipale di informazioni <strong>per</strong> allertarcisullo stato del<strong>la</strong> biodiversità, e contribuiscecosì al<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> influenzando<strong>la</strong> politica.Il fine del monitoraggio è documentarecambiamenti numerici. Per <strong>la</strong> massimaparte degli uccelli i conteggi rappresentanoil metodo più conveniente <strong>per</strong> otteneretali dati. Ma i conteggi da soli sonoinefficaci <strong>per</strong> definire i meccanismi demograficie comprendere le cause. I mutamentinelle dimensioni di una popo<strong>la</strong>zioneda un anno all’altro sono il risultatodi una lunga lista di eventi demografici: riproduzione,sopravvivenza dei giovani, dis<strong>per</strong>sione,reclutamento (nuovi individuiche entrano nel<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione), sopravvivenzadegli adulti, ecc. La massima parte diquesti possono essere efficacemente monitoratitramite l’inanel<strong>la</strong>mento. Un sistemadi monitoraggio basato sull’inanel<strong>la</strong>mentoconsente di capire se sia <strong>la</strong> produttività o <strong>la</strong>sopravvivenza a causare i mutamenti nel<strong>la</strong>popo<strong>la</strong>zione, se questa sia più soggetta aresistere a mutamenti globali ecc. Inoltrelunghe serie temporali consentono di corre<strong>la</strong>rele variazioni demografiche con lefluttuazioni climatiche. Combinata con altretecniche di monitoraggio, quel<strong>la</strong> basatasull’inanel<strong>la</strong>mento consente di prevedere ildestino di una popo<strong>la</strong>zione di uccelli confrontatacon i mutamenti climatici.Emile BarbeletteI dati di inanel<strong>la</strong>mento possono essere utilizzati <strong>per</strong> determinare i tassi di sopravvivenzadi specie molto longeve di uccelli marini, quali <strong>la</strong> Sterna comune.16


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Matthias KestenholzLe Cinciallegreaccet tano di nidificarein cassette, ilche le rende facilida inanel<strong>la</strong>re. Centinaiadi migliaiasono state marcate<strong>per</strong> studi a lungotermine che hannofornito indicazionifondamentali<strong>per</strong> comprendereprocessi evolutivi,dinamica di popo<strong>la</strong>zione,biologiariproduttiva edecologia comportamentale.Il monitoraggio mediante inanel<strong>la</strong>mentopuò basarsi su progetti intensivie coordinati, oppure scaturire da banchedati a lungo termine. Il primo caso è illustratodal “Progetto a Sforzo Costante”(CES, detto “Monitoraggio del<strong>la</strong> produttivitàe del<strong>la</strong> sopravvivenza negli uccelli”in Nord America, e PRISCO in Italia).Iniziato nel 1983 nel Regno Unitoil CES è attualmente condotto in 16 PaesiUE, nei quali sono annualmente inanel<strong>la</strong>tioltre 100 000 uccelli in 600 siti diversi.Il CES rappresenta un’opportunitàunica <strong>per</strong> produrre indici annuali sul successoriproduttivo di oltre 30 specie attraversol’Europa. Tali dati hanno ad esempiomostrato che tem<strong>per</strong>ature elevatein primavera hanno un effetto negativosul<strong>la</strong> produttività di specie già in declino.Ciò suggerisce un legame tra il riscaldamentoglobale ed il successo riproduttivoin un gran numero di specie. La produzionedi indici annuali di produttività susca<strong>la</strong> europea è al momento oggetto distudio e potrà molto verosimilmente essereottenuta nei prossimi anni. Anchele banche dati di inanel<strong>la</strong>mento a lungotermine sono estremamente utili <strong>per</strong> monitorarei mutamenti nel tempo dei parametridemografici nelle popo<strong>la</strong>zioni diuccelli. Tra questi, mutamenti nelle rottedi migrazione, nel<strong>la</strong> stagionalità del<strong>la</strong> migrazionee nell’istinto migratorio sonopartico<strong>la</strong>rmente rilevanti. Non da ultimo,una delle poche specie europee ad essereminacciata globalmente, il Pagliarolo, èmonitorato quasi esclusivamente attraversol’inanel<strong>la</strong>mento, consentendoci dideterminare l’importanza del<strong>la</strong> rete di sitidi sosta tra <strong>la</strong> Russia occidentale e <strong>la</strong> Poloniaverso <strong>la</strong> Spagna.I progetti di monitoraggio più efficacisono quelli che coprono vaste aree geografichee che possono essere realizzati<strong>per</strong> un lungo <strong>per</strong>iodo di tempo. Un’altradirezione di miglioramento è <strong>la</strong> continuaintegrazione di differenti progetti di monitoraggio.Ciò implica maggiore organizzazionee sostegno dei volontari checostituiscono l’unica rete in grado di monitorare<strong>la</strong> biodiversità in Europa. Ciò puòessere ottenuto incoraggiando gli scienziatia <strong>la</strong>vorare in stretta associazione coni Centri di inanel<strong>la</strong>mento.17


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> comprensione delle dinamiche di popo<strong>la</strong>zioneLa comprensione dei meccanismi demograficidelle popo<strong>la</strong>zioni è centrale <strong>per</strong><strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> e <strong>per</strong> molte problematicheecologiche ed evoluzionistiche. Lavariazione nelle dimensioni di una popo<strong>la</strong>zioneè determinata dal numero di individuiche sono sopravvissuti ed hannoiniziato a riprodursi, sono immigrati oemigrati. Le stime di sopravvivenza, reclutamento,tassi di immigrazione ed emigrazionepossono essere ottenute se riusciamoa seguire il destino degli individuinel tempo e nello spazio. Gli uccelli inanel<strong>la</strong>tipossono essere riconosciuti individualmente,il che ci consente di stimarne itassi demografici. Stimare i tassi demograficiviene tuttavia complicato dal fatto chegli individui marcati non sempre possonoessere osservati. Alcuni individui possonorimanere nascosti nel momento in cui ilricercatore desideri rilevarli. Di conseguenzariusciamo a conoscere solo frammentidel<strong>la</strong> vita di un uccello inanel<strong>la</strong>to,e sono necessari metodi statistici che affrontinoquesto problema. Convegni analiticiorganizzati dall’EURING hanno considerevolmentecontribuito a svilupparenuove tecniche statistiche. Oggi esistonosofisticati programmi informatici grazieai quali possono essere stimati tassi demograficisul<strong>la</strong> base di dati di cattura-ricattura.Qui segnaleremo studi che mostranoil potenziale dell‘inanel<strong>la</strong>mento<strong>per</strong> <strong>la</strong> comprensione delle dinamiche dipopo<strong>la</strong>zione.Esistono molti studi sul<strong>la</strong> sopravvivenzanegli uccelli che hanno mostrato come negliuccelli migratori questa dipenda dal<strong>la</strong>disponibilità di cibo durante le fasi non-riproduttive.Ad esempio, i tassi annuali disopravvivenza delle Cicogne bianche sonosignificativamente inferiori in anni di siccitànel Sahel. Siccome le Cicogne bianchedel<strong>la</strong> massima parte dei Paesi europei tra-Jean-Lou ZimmermannFenicotteri, il terzo individuo a destra ha un anello colorato.18


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>scorrono almeno una parte del <strong>per</strong>iodonon-riproduttivo nel Sahel, <strong>la</strong> sensibilitàal<strong>la</strong> siccità può spiegare <strong>la</strong> ragione <strong>per</strong> cuile variazioni di popo<strong>la</strong>zione in vaste areeriproduttive europee siano sincrone. Questoesempio mette inoltre in luce come politicheefficaci di <strong>conservazione</strong> debbanoconsiderare l’intero ciclo annuale del<strong>la</strong>specie in questione e non solo il <strong>per</strong>iodoriproduttivo.Il reclutamento, cioè l’ingresso di individuinati localmente nel<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zionenidificante, è importante <strong>per</strong> il mantenimentodel<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione. Per comprenderel’impatto del reclutamento sul<strong>la</strong> dinamicadi popo<strong>la</strong>zione bisogna conoscerel’età del<strong>la</strong> prima riproduzione dei giovanie quanti questi siano. Tali questioni possonoessere studiate se i pulcini vengonomarcati e se sappiamo in quale anno essisi riproducono. Ricercatori francesi hannostudiato il reclutamento nei FenicotteriCincia alpestreTero Niemidel<strong>la</strong> Camargue. I primi soggetti hannoiniziato a riprodursi all’età di 3 anni, maesistono anche soggetti che hanno ritardato<strong>la</strong> loro prima nidificazione fino all’etàdi 9 anni. Il tasso di reclutamento è statosu<strong>per</strong>iore in anni caratterizzati da invernirigidi con maggiore mortalità, mostrandoche l’effetto degli inverni duri viene contrastatoda un più precoce reclutamento,il quale riduce l’impatto di tali inverni sulledinamiche di popo<strong>la</strong>zione.Al fine di comprendere le dinamiche dipopo<strong>la</strong>zione è cruciale poter determinarequanta variabilità nel<strong>la</strong> sopravvivenza,nel<strong>la</strong> riproduzione o nel<strong>la</strong> dis<strong>per</strong>sionecontribuisca ai mutamenti nelle popo<strong>la</strong>zioni.La sopravvivenza degli adulti contribuiva<strong>per</strong> il 64 % al tasso di crescita diuna popo<strong>la</strong>zione fin<strong>la</strong>ndese di Cincia alpestre,mentre molto inferiori risultava l’effettodell’immigrazione (22 %) e del reclutamentolocale (14 %). Il contributo del<strong>la</strong>sopravvivenza degli adulti è risultato constantenel tempo, ma altamente variabile<strong>per</strong> i soggetti reclutati localmente rispettoa quelli immigrati. Quindi <strong>la</strong> dinamica diquesta popo<strong>la</strong>zione di Cince alpestri risultavadovuta soprattutto al<strong>la</strong> variazionenel reclutamento e nell’immigrazione. Comunque,siccome <strong>la</strong> sopravvivenza degliadulti contribuisce così tanto al<strong>la</strong> crescitadi popo<strong>la</strong>zione, qualsiasi modesta diminuzionenel tasso di sopravvivenza negliadulti ha un effetto molto forte sul<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione.Tutte queste sco<strong>per</strong>te sono state possibili<strong>per</strong>ché gli uccelli erano inanel<strong>la</strong>ti.Senza il riconoscimento individuale degliuccelli in una popo<strong>la</strong>zione è praticamenteimpossibile comprendere le ragioni demografichedelle variazioni nelle popo<strong>la</strong>zioni.L’inanel<strong>la</strong>mento rappresenta quindi il metododi campo primario <strong>per</strong> studiare i declinie gli aumenti delle popo<strong>la</strong>zioni.19


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>L’inanel<strong>la</strong>mento negli studi di evoluzione e comportamentoQuando <strong>la</strong> competizione tra specie di fringuellidi Darwin sulle Isole Ga<strong>la</strong>pagos vieneesacerbata da <strong>per</strong>iodi di siccità, i Fringuellidi terra intermedi con becchi più piccolihanno meno sovrapposizione nel loro spettroalimentare con i ben più grandi Fringuellidi terra maggiori rispetto ai lorostessi conspecifici di maggiori dimensioni.Quindi quei Fringuelli di terra intermedidotati di geni che li portano ad avere becchipiù piccoli sopravvivranno meglio eprodurranno più discendenti nel<strong>la</strong> generazionesuccessiva. Di conseguenza <strong>la</strong> frequenzadei geni che causano becchi più piccoliaumenterà nel<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione. Si è cosìcompiuta l’evoluzione.Siccome sono gli individui, e non le popo<strong>la</strong>zioni,ad essere portatori dei geni,una comprensione approfondita dell’evoluzioneè solo di rado possibile senza lostudio degli individui. Ciò richiede comunqueche gli individui possano essere riconosciutie seguiti nel tempo, ed idealmentenel corso dell’intera loro vita. L’identificazioneindividuale è partico<strong>la</strong>rmente agevolenegli uccelli attraverso <strong>la</strong> combinazionedi anelli di metallo e colorati. Permolte ragioni <strong>la</strong> diffusione dell’inanel<strong>la</strong>mentoè il motivo <strong>per</strong> il quale gli uccelli risultanoessere i vertebrati meglio studiatinel<strong>la</strong> biologia evoluzionistica.I rapporti di coppia sono un aspetto importanteche influenza l’evoluzione. Se alcuniuccelli avranno <strong>la</strong> possibilità di accoppiarsied altri no avrà luogo una modificanelle frequenze genetiche. Quindi lo studiodel comportamento animale, al<strong>la</strong> basedel<strong>la</strong> scelta del partner e di altre caratteristichecomportamentali, è cruciale <strong>per</strong><strong>la</strong> migliore comprensione dell’evoluzionenelle popo<strong>la</strong>zioni selvatiche. Anche in questocaso solo dati re<strong>la</strong>tivi ad animali chesiano individualmente riconoscibili possonoaiutarci a rispondere ad alcune di questedomande. La consanguineità, ad esempio,legata all’accoppiarsi con individui parenti,Il Gracchio alpinoè una specie socialeche vive in areedi alta montagna.Pur essendo gregario,l’inanel<strong>la</strong>mentoanchecon contrassegnicolorati di questouccello molto confidenteha fornitoindicazioni nonsolo sull’home rangee sul<strong>la</strong> strutturadi popo<strong>la</strong>zione,ma ha anche consentitodi studiarele strategie alimentaridei singoliindividui.Matthias Kestenholz20


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Johann HegelbachUn Merlo acquaiolo.Il marcaggiocon anelli coloratiha mostrato chequesta specie attraentepuò a voltecompiere infanticidioo incesto.è stata a lungo un problema di grande rilevanzatra allevatori di animali e di piante.Ma quanto spesso ciò avviene e quali sonole sue conseguenze? Quando gli uccelli appartenentiad una popo<strong>la</strong>zione sono marcatiindividualmente con anelli colorati <strong>per</strong>molti anni potremo ricostruire alberi genealogiciche ci consentiranno di valutareil grado di consanguineità e quindi le suecause e conseguenze. Su una picco<strong>la</strong> iso<strong>la</strong>in Canada, ad esempio, è stato dimostratoche i Passeri canterini si accoppiano con unparente con frequenza del tutto casuale.Quindi questi uccelli non paiono cercaredi evitare <strong>la</strong> consanguineità, nonostanteessa riduca sensibilmente il successo riproduttivoe <strong>la</strong> sopravvivenza.In una popo<strong>la</strong>zione svizzera di Merli acquaioliuna femmina si è accoppiata con unproprio figlio, il quale a sua volta era natodall’accoppiamento tra lei stessa ed il propriofratello. Al tempo stesso uno di questiMerli acquaioli del<strong>la</strong> sottospecie aquaticusè stato rivisto in Polonia, accoppiato con unuccello, del<strong>la</strong> sottospecie cinclus, che erastato inanel<strong>la</strong>to in Svezia. E’ difficile immaginaremodalità di accoppiamento più diverse,in soggetti appartenenti ad una medesimapopo<strong>la</strong>zione.Alcuni tra i comportamenti più interessantisono quelli che paiono contraddiresemplici spiegazioni evolutive. Uno diquesti comportamenti è l’infanticidio, cheè stato descritto in un piccolo numero dispecie, tra cui il Merlo acquaiolo. Perché imaschi di Merlo acquaiolo dovrebbero ucciderepulcini nel nido di un’altra coppiapur non avendo apparentemente nul<strong>la</strong> ache fare con quel nido? A prima vista sipotrebbe tendere ad interpretare tali vicendequali comportamenti aberranti. Tuttavia,una spiegazione evolutiva alternativaè che il maschio commette infanticidio<strong>per</strong>ché così le femmine deporranno nuoveuova, che lo stesso individuo infanticida potrebbefecondare. Osservazioni di individuimarcati con anelli colorati, combinate conanalisi genetiche possono risolvere questae molte altre affascinanti problematichedel<strong>la</strong> biologia moderna.21


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Dis<strong>per</strong>sione e stabilità delle popo<strong>la</strong>zioniGli uccelli europei vivono principalmentein ambienti che risultano altamente frammentatia causa di attività umane. Spesso<strong>la</strong> dinamica e <strong>la</strong> diversità genetica dipopo<strong>la</strong>zioni che vivono in questi ambientidipendono criticamente dalle strategie didis<strong>per</strong>sione, come anche dal<strong>la</strong> riproduzionee dal<strong>la</strong> sopravvivenza.Per poter meglio comprendere comegestire questi ambienti <strong>per</strong> gli uccelli abbiamobisogno di informazioni, fornitedall’inanel<strong>la</strong>mento, circa le modalità didis<strong>per</strong>sione,L’ecologia di popo<strong>la</strong>zione riconosce dueprincipali tipologie di dis<strong>per</strong>sione. La dis<strong>per</strong>sionenatale si riferisce al<strong>la</strong> distanzatra il sito di nascita e quello di prima nidificazione,mentre <strong>la</strong> dis<strong>per</strong>sione riproduttivaè quel<strong>la</strong> che intercorre tra i siti di successivenidificazioni. Esistono due metodicomplementari <strong>per</strong> studiare <strong>la</strong> dis<strong>per</strong>sioneattraverso l’inanel<strong>la</strong>mento. Ricatture o riavvistamentidi uccelli marcati possono essereutilizzati <strong>per</strong> studiare <strong>la</strong> dis<strong>per</strong>sioneentro popo<strong>la</strong>zioni locali, come entro popo<strong>la</strong>zioniche occupano un numero limitatodi colonie o aree. Questi studi fornisconouna visione ad alta risoluzione deimovimenti locali, ma non riescono a considerarequelli a lunga distanza. Al contrario,l’analisi di movimenti su lunga distanzapuò fornire una visione generaledel<strong>la</strong> dis<strong>per</strong>sione anche su vasta sca<strong>la</strong>, adiscapito del livello di dettaglio. Quantoconosciamo sul<strong>la</strong> dis<strong>per</strong>sione natale e riproduttivasi basa su analisi di dati scaturitidall’inanel<strong>la</strong>mento. Generalmente <strong>la</strong>dis<strong>per</strong>sione natale è maggiore di quel<strong>la</strong>riproduttiva, e specie con dis<strong>per</strong>sione natalepiù elevata si spostano anche su distanzemaggiori tra annate riproduttivesuccessive. La distanza media di dis<strong>per</strong>sione(media geometrica) è molto variabiletra specie diverse. Nel Regno Unito,ad esempio, le Capinere hanno una distanzamedia di dis<strong>per</strong>sione natale paria 17,5 km, mentre i Passeri domestici sispostano in media solo 2 km tra i siti dinascita a quelli di nidificazione. Le modalitàdi dis<strong>per</strong>sione sono influenzateprimariamente dalle caratteristiche ecologichedelle singole specie, e quelle legatead ambienti meno diffusi ed irrego<strong>la</strong>rmentedistribuiti mostrano dis<strong>per</strong>sionemaggiore. Le specie più scarse occupanogeneralmente ambienti distribuiti irrego<strong>la</strong>rmentee ciò porta ad una corre<strong>la</strong>zionenegativa tra dis<strong>per</strong>sione ed abbondanza.La dis<strong>per</strong>sione risulta maggiore anchenelle specie migratrici rispetto a quelleresidenti, verosimilmente in ragione delleopportunità che le prime hanno di esplo-1,000100osservatomodellonumero di ricatture0.11015 25 45 65 85 105 125 145 165 185distanza di dis<strong>per</strong>sione (km)Distanze di dis<strong>per</strong>sionenatale nelTordo bottacciomisurate sul<strong>la</strong> basedi dati di ricatturanel Regno Unito.22


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>rare nuove aree. E’ molto importante studiarein modo più approfondito questestrategie utilizzando dati del<strong>la</strong> EURINGData Bank.Esistono evidenze crescenti da dati dicampo e modelli matematici che <strong>la</strong> frequenzae <strong>la</strong> densità di molte specie di uccellisono inferiori in habitats frammentati,rispetto a vaste aree con ambienticontinui. Nel Belgio settentrionale, adesempio, uno studio sul Picchio muratoreha mostrato che le densità nei frammentidi foresta erano circa <strong>la</strong> metà rispetto aquelle in vaste aree forestate. Nei frammentidi foresta questa specie ha distanzedi dis<strong>per</strong>sione maggiori ed i territori vacantivengono occupati meno rapidamenteche in foreste estese. Per conservarele popo<strong>la</strong>zioni presenti in ambientiframmentati è cruciale comprendere questecorre<strong>la</strong>zioni tra densità di popo<strong>la</strong>zione,qualità ambientale e dis<strong>per</strong>sione.La dis<strong>per</strong>sione ha anche importanti implicazioni<strong>per</strong> il mantenimento del<strong>la</strong> diversitàgenetica all’interno delle popo<strong>la</strong>zioni,come anche <strong>per</strong> i tassi di evoluzionein un ambiente che cambia. Negli uccelliuna maggiore dis<strong>per</strong>sione delle femminerispetto ai maschi aiuta a ridurre il rischiodi endogamia. Uno studio su Cannareccioniin Svezia basato sull’uso di anelli colorati,ha mostrato che una bassa variabilitàgenetica e l’occorrenza di problemilegati all’endogamia risultavano associatea bassi tassi di dis<strong>per</strong>sione ed al<strong>la</strong> mancanzadi differenze nel<strong>la</strong> dis<strong>per</strong>sione trai sessi. Questi studi genetici sottolineanoancor più l’importanza di migliorare <strong>la</strong>nostra comprensione dei meccanismi didis<strong>per</strong>sione, certo meno noti rispetto adaltri processi demografici. Studi su vastasca<strong>la</strong> basati su uccelli marcati dovrebberocostituire una componente importante diquesto sforzo di ricerca.A<strong>la</strong>in Saunierdis<strong>per</strong>sione natale media (km)100101200 2,000 20,000 200,000 2,000,000popo<strong>la</strong>zione nidificante inglese (coppie)Corre<strong>la</strong>zione tra distanza media di dis<strong>per</strong>sionenatale e dimensioni di popo<strong>la</strong>zionein 75 specie di uccelli. Specie piùabbondanti occupano più ambienti e sispostano meno prima di trovare siti potenzialidi nidificazione.Il Picchio muratore è un buon esempio diuna specie nel<strong>la</strong> quale l’insediamento inframmenti di foresta è influenzato dal<strong>la</strong>dis<strong>per</strong>sione.da Paradis et al. 199823


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>L’inanel<strong>la</strong>mento ed il mutamento climatico globaleIn quanto altamente mobili e facilmenteosservabili, gli uccelli sono estremamentereattivi ai mutamenti climatici. Sono statitra i primi organismi a rendere evidenteai ricercatori ed al pubblico che il climasta cambiando molto rapidamente. L’arrivopiù recente dei migratori in primavera,l’anticipo nell’inizio del<strong>la</strong> riproduzioneed un aumento nel<strong>la</strong> frequenza diosservazione invernale di specie migratricihanno rappresentato una prova evidentedi un aumento generalizzato delle tem<strong>per</strong>aturein Europa.L’inanel<strong>la</strong>mento è stato utilizzato in diversiPaesi <strong>per</strong> oltre un secolo ed i dati raccoltidai Centri di inanel<strong>la</strong>mento copronovaste aree geografiche. Dati inglesi sonostati utilizzati <strong>per</strong> calco<strong>la</strong>re indici utili <strong>per</strong>mettere in luce variazioni nel comportamentodi migrazione.In base a dati di ricattura nel RegnoUnito sono state messe in luce corre<strong>la</strong>zionitra <strong>la</strong> <strong>la</strong>titudine media di svernamentoe variabili climatiche. In un’analisisimile delle ricatture tedesche è stataprovata una tendenza significativa all’aumentodelle ricatture invernali entro 100chilometri in 9 specie su 30. In 5 specie èstata confermata una diminuzione del<strong>la</strong>distanza media di ricattura tra le aree dinidificazione e svernamento mentre unatendenza a svernare a <strong>la</strong>titudini crescentiè stata trovata in 10 specie.Sebbene l’eterogeneità dei dati di ricattura<strong>per</strong> quanto concerne attività diinanel<strong>la</strong>mento, ricatture, sforzo di avvistamento,probabilità di ricattura e di segna<strong>la</strong>zionesu sca<strong>la</strong> temporale e spazialerappresenti un problema <strong>per</strong> queste analisia lungo termine, i dati di inanel<strong>la</strong>mentoPhiippe EmeryNegli ultimi decenni il Gruccione ha iniziato a nidificare in Europa centrale. L’inanel<strong>la</strong>mentoci aiuterà a comprendere se queste nuove colonie settentrionali sianodemograficamente autonome o se abbiano invece bisogno di un’immigrazione costantedalle più produttive componenti meridionali del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione.24


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>offrono opportunità promettenti. Innanzituttole banche dati di inanel<strong>la</strong>mento ericattura coprono aree geografiche più vastee serie temporali più estese di quantoin genere non facciano singoli studi. Inoltre,in contrasto con le osservazioni puree con i conteggi, individui con comportamentiaberranti (quali lo svernare a <strong>la</strong>titudinisettentrionali <strong>per</strong> specie migratrici)possono essere assegnati a popo<strong>la</strong>zionidistinte. Infine le banche dati sono facilmentedisponibili in formato elettronicostandardizzato. Grazie agli sforzi coordinatidell’EURING, analisi sulle variazioninel comportamento migratorio di alcunespecie potrebbero coprire molti decenni evaste aree geografiche. Anche il successodello svernamento a <strong>la</strong>titudini settentrionalio le conseguenze <strong>per</strong> <strong>la</strong> fitness dellemodifiche comportamentali in risposta aqualsivoglia mutamento ambientale possonoessere efficacemente misurati soloquando gli uccelli sono marcati individualmentee possono essere riconosciuti.Nonostante ci sia attualmente una fortetendenza a collegare tutte le variazioni osservatenel comportamento degli uccelli almutamento climatico dobbiamo considerareche anche modificazioni nell’uso delsuolo, nell’offerta di cibo agli uccelli ininverno, nel<strong>la</strong> disponibilità di discariche,insieme a molte altre trasformazioni ambientalipossono influenzare <strong>la</strong> distribuzionedelle aree di svernamento e <strong>la</strong> fenologiadel<strong>la</strong> riproduzione. Dati derivanti daprogetti di inanel<strong>la</strong>mento standardizzati,insieme al<strong>la</strong> comprensione delle storie divita di singoli individui attraverso l’analisidelle ricatture ci aiuteranno a comprenderequesti scenari complessi.Tomi MuukkonenI Rondoni sono tra le specie con crescenti segna<strong>la</strong>zioni di due covate successive invecedi una so<strong>la</strong>. Ma i genitori delle due covate sono gli stessi oppure si tratta di coppiediverse che iniziano a riprodursi più tardi nei nidi abbandonati di quelle che le hannoprecedute? Studi basati sul marcaggio individuale possono aiutarci a trovare le risposte.25


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Ma<strong>la</strong>ttie trasmesse dagli uccelliQuando nel 2005 il virus dell’influenzaaviaria H5N1 iniziò a spostarsi dall’Asiasud-orientale ad ovest verso l’Europa, l’interessedel pubblico nei confronti dei movimentidegli uccelli selvatici raggiunse livellimai visti prima. Giornali e stazionitelevisive richiedevano mappe di migrazioneche mostrassero possibili connessionitra le aree con foco<strong>la</strong>i di influenza ed iPaesi europei. Sebbene <strong>la</strong> complessità deimovimenti di migrazione rendesse difficile<strong>per</strong> gli ornitologi fornire risposte semplicifu possibile trasmettere al pubblico molteinformazioni sul<strong>la</strong> fenologia del<strong>la</strong> migrazione.Le evidenze così prodotte erano ampiamentebasate su dati derivanti dall’inanel<strong>la</strong>mento.Non soltanto i media hanno mostrato unaccresciuto interesse nei risultati dell’inanel<strong>la</strong>mentoma anche l’Unione Europeae molte Amministrazioni nazionali hannopreso co<strong>scienza</strong> del valore dei progetti diinanel<strong>la</strong>mento e dell’analisi dei dati esistenti.Questo generalizzato interesse neiconfronti dei movimenti degli uccelli èstato stimo<strong>la</strong>to dall’assunzione che gli uccelliselvatici – e soprattutto gli acquatici– siano i principali vettori dell’influenzaaviaria e rappresentino quindi il rischio primario<strong>per</strong> l’introduzione del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia inPaesi ed allevamenti prima immuni. Anchein questo caso e soprattutto in base a risultatidelle attività di inanel<strong>la</strong>mento gli ornitologisono stati in grado di dimostrarel’esistenza di discrepanze tra i movimentidegli uccelli e quelli del virus dell’influenzaaviaria H5N1. Questo dimostra in manieraimportante che i movimenti degli uccelliselvatici non sono <strong>la</strong> so<strong>la</strong> – e probabilmenteneppure <strong>la</strong> più importante – fontedi rischio di foco<strong>la</strong>i di influenza aviaria.Successivamente i virologi hanno ricostruito<strong>la</strong> genealogia dei foco<strong>la</strong>i attraversol’analisi di parti dei genomi dei virus edhanno confermato questa interpretazione.Un esempio famoso è quello di un Cignoreale che è stato una delle prime vittimedel foco<strong>la</strong>io di influenza aviaria sull’iso<strong>la</strong>tedesca di Rugen. L’uccello era stato marcatocon un col<strong>la</strong>re individualmente nu-Beat WalserOltre <strong>la</strong> metà degliuccelli risultati positivial test <strong>per</strong> ilvirus dell’influenzaaviaria H5N1 nelfoco<strong>la</strong>io europeodel 2006 eranoCigni reali. Grazieai programmi diinanel<strong>la</strong>mento abbiamouna buonaconoscenza deimovimenti di questaspecie parzialmentemigratricein Europa.26


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Beat WalserL’Alzavo<strong>la</strong> è una delle 17 specie <strong>per</strong> lequali l’EURING ha analizzato dati di ricatturain re<strong>la</strong>zione all’influenza aviariada H5N1.merato nel<strong>la</strong> sua area di nidificazione inLettonia ed era stato osservato vivo duesettimane prima del foco<strong>la</strong>io nell’area diRugen. Questo uccello, insieme a molti altrimarcati individualmente hanno aiutatomolto i ricercatori a comprendere <strong>la</strong>trasmissione e l’epidemiologia dei virusdell’influenza aviaria e contribuito a svilupparemisure di difesa efficaci ma noneccessive contro questa ma<strong>la</strong>ttia.Oltre ai foco<strong>la</strong>i eccezionali di influenzaaviaria i ricercatori studiano molti aspettidelle ma<strong>la</strong>ttie trasmesse dagli uccelli <strong>per</strong>due ragioni principali. Innanzitutto gli uccellipossono essere altamente mobili econcreti vettori ed ospiti di ma<strong>la</strong>ttie chepossono colpire anche piante, bestiame el’uomo. Oltre all’influenza aviaria esisteun ampio spettro di ma<strong>la</strong>ttie, dal<strong>la</strong> febbreWest Nile al<strong>la</strong> dermatite da schistosomied al<strong>la</strong> psittacosi, agli acari dei fiori trasmessidai colibrì, che possono causare ma<strong>la</strong>ttieveneree nelle piante. Seguire individuimarcati con gli anelli nel tempo e nellospazio ci aiuta a comprendere le modalitàdi diffusione e trasmissione di questema<strong>la</strong>ttie. Questo ci consente di sviluppareefficaci strategie di difesa <strong>per</strong> <strong>la</strong> salutedell’uomo, del bestiame e delle piante.In secondo luogo <strong>la</strong> facilità di osservazionedegli uccelli, l’ampia base conoscitivagià disponibile sul<strong>la</strong> loro biologia edil potenziale offerto dal<strong>la</strong> vasta comunitàdi ornitologi volontari in grado di raccoglieredati rendono gli uccelli e le loro ma<strong>la</strong>ttiemodelli ideali <strong>per</strong> comprendere <strong>la</strong>biologia dei parassiti e degli ospiti. Grazieall’aiuto di migliaia di ornitologi americaniche hanno osservato i Ciuffolotti messicaninei loro giardini, i ricercatori dell’Universitàdi Cornell (Ithaca, NY) sono stati ingrado di seguire, attraverso un intero continente,<strong>la</strong> dinamica del<strong>la</strong> congiuntivitefungina, una nuova ma<strong>la</strong>ttia degli occhiche colpisce questi uccelli. Tali osservazionisono state potenziate attraverso <strong>la</strong> quantificazionedegli effetti del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia sul<strong>la</strong>demografia degli ospiti in base a modellidi cattura-marcaggio-ricattura. Attraversoquesto approccio, che richiede l’inanel<strong>la</strong>mentoindividuale degli uccelli, è possibilestudiare <strong>la</strong> probabilità di rilevamento deivettori del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia e di questa stimare<strong>la</strong> prevalenza. Entrambi questi sono fattoriimportanti <strong>per</strong> comprendere <strong>la</strong> coevoluzionetra un parassita (o una ma<strong>la</strong>ttia)ed il suo ospite.27


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Dall’inanel<strong>la</strong>mento alle azioni di <strong>conservazione</strong>La conoscenza del<strong>la</strong> connettività tra areedi nidificazione, sosta e svernamento,come anche del<strong>la</strong> sopravvivenza all’internodelle popo<strong>la</strong>zioni e tra popo<strong>la</strong>zionidistinte rappresenta un’informazione cruciale<strong>per</strong> qualsiasi azione di <strong>conservazione</strong>.Questi dati possono essere ottenuti soloattraverso il marcaggio individuale e l’inanel<strong>la</strong>mentorappresenta tuttora il metodopiù semplice ed economico <strong>per</strong> ottenere icampioni necessari <strong>per</strong> portare avanti solideanalisi scientifiche. Gli uccelli migratorisono protagonisti globali e quel<strong>la</strong> che– da una prospettiva umana – potrebbe esserechiamata <strong>la</strong> loro “casa” non è, ovviamente,limitata alle sole aree di nidificazione.Le ragioni al<strong>la</strong> base dei cali o degliincrementi demografici non sempre risiedononelle aree dove gli uccelli nidificano.Le ricatture di uccelli inanel<strong>la</strong>ti indicano<strong>la</strong> localizzazione delle loro aree di nidificazione,sosta e svernamento. Ciò consentedi capire cosa avviene in tali areee se siano necessarie azioni di <strong>conservazione</strong>.Tecniche analitiche complesse, definitedi cattura-marcaggio-ricattura diuccelli inanel<strong>la</strong>ti, <strong>per</strong>mettono di compararetassi di sopravvivenza tra aree geograficheo anni diversi, o prima e dopodi specifici interventi di <strong>conservazione</strong>. E’così possibile stimare l’impatto di determinatecause di mortalità. E’ stato ad esempiopossibile stimare che 1 ogni 4 giovanied 1 ogni 17 adulti di Cicogna bianca muo-L’analisi di dati di inanel<strong>la</strong>mento ha fornito<strong>la</strong> prima analisi quantitativa sul<strong>la</strong>caccia agli uccelli migratori. Nonostante<strong>la</strong> protezione loro accordata in moltiPaesi, <strong>la</strong> caccia e <strong>la</strong> cattura di migratorisono tuttora diffuse nell’area Mediterranea,dove essi soffrono gravi <strong>per</strong>dite.Markus JennyBirdLife SvizzeraAttraverso studi di marcaggio-ricatturapossiamo stimare l’impatto del<strong>la</strong> cacciae <strong>la</strong> potenzialità ed i prerequisiti <strong>per</strong> unprelievo venatorio sostenibile degli uccelliselvatici.28


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>Convenzioni internazionali che richiedono il monitoraggio delle popo<strong>la</strong>zioni di uccelli• Direttiva UE <strong>per</strong> <strong>la</strong> Conservazione degli Uccelli Selvatici (1979/409/EEC) (Articoli 4, 6, 7 e10)• Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale specialmentecome habitat <strong>per</strong> gli uccelli acquatici (1976) (Articoli 2 e 4)• Convenzione di Berna sul<strong>la</strong> Conservazione del<strong>la</strong> Fauna Selvatica in Europa e dei suoihabitat naturali (1979) (Articoli 1–4, 10 ed 11)• Convenzione di Bonn sul<strong>la</strong> Conservazione delle specie migratrici di animali selvatici(1980) (Articoli 2 e 5)• Piano d’azione AEWA nell’ambito del<strong>la</strong> Convenzione di Bonn (1999)• Direttiva Europea <strong>per</strong> le Acque 2000/60/EG (2000) (Articolo 6 ed Appendici IV e V).iono a causa di impatto contro linee elettriche.E’ così anche possibile valutare seuna singo<strong>la</strong> causa di mortalità possa esserecompensata da altre, in tal modo riducendol’effetto complessivo su una popo<strong>la</strong>zione.Tali analisi forniscono a chi si occupadi <strong>conservazione</strong> informazioni circale problematiche cruciali da affrontare eli mettono in grado di valutare gli sforzidi <strong>conservazione</strong> necessari. Le ricatture diuccelli abbattuti nel corso dell’attività venatoriasono del<strong>la</strong> massima importanza<strong>per</strong> <strong>la</strong> corretta gestione delle specie cacciabili.Questi dati sono utilizzati in analisidi cattura-ricattura <strong>per</strong> chiarire se <strong>la</strong>mortalità dovuta al<strong>la</strong> caccia sia additiva ocompensativa rispetto a quel<strong>la</strong> naturale equale livello di prelievo possa essere sostenibile<strong>per</strong> le popo<strong>la</strong>zioni. La variabilitàgeografica nei tassi medi di sopravvivenzadi Pettirosso e Tordo bottaccio èstata corre<strong>la</strong>ta con <strong>la</strong> pressione di cacciasubita dalle diverse popo<strong>la</strong>zioni. Ciò suggerisceche, <strong>per</strong> queste due specie, <strong>la</strong> cacciacausa mortalità additiva su quel<strong>la</strong> naturale.Il monitoraggio delle popo<strong>la</strong>zionidi uccelli, quale richiesto da diverse convenzioniinternazionali, è un prerequisito<strong>per</strong> efficaci misure di protezione a favoredelle molte specie in declino. Tuttavia ilsemplice conteggio degli individui nonfornisce informazioni circa le cause deimutamenti demografici, in quanto nonvaluta i tassi di sopravvivenza, <strong>la</strong> struttura<strong>per</strong> c<strong>la</strong>ssi di età, <strong>la</strong> longevità e <strong>la</strong> produttivitàdi una popo<strong>la</strong>zione. L’EURING possiedel’unica estesa serie temporale di datire<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> massima parte delle specie chepuò oggi essere utilizzata <strong>per</strong> studiare unampio spettro di parametri di popo<strong>la</strong>zionedi basi<strong>la</strong>re importanza. Il potenziale <strong>per</strong>future ricerche basate sull’inanel<strong>la</strong>mentoa sca<strong>la</strong> europea è immenso. L’EURING ed isuoi Centri di inanel<strong>la</strong>mento sono in gradodi coordinare vasti numeri di inanel<strong>la</strong>torivolontari in tali progetti (vedi pag. 17).L’area di svernamento africana di unaspecie altamente minacciata come il Pagliaroloè stata sco<strong>per</strong>ta di recente nel<strong>la</strong>regione del delta in Senegal.Martin F<strong>la</strong>de / BirdLife International29


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>L’inanel<strong>la</strong>mento nel XXI secolo ed il ruolo futuro dell’EURINGL’EURING promuove ricerca basata sul marcaggiodegli uccelli al fine di aiutare scienziatie conservazionisti a conoscere gli uccelliselvatici. Progetti di campo coordinatied analisi innovative di ampie serie di datiprenderanno in considerazione aspetticruciali quali gli effetti dei mutamenti climaticied i fattori responsabili del<strong>la</strong> <strong>per</strong>ditadi biodiversità. Lungo l’intera rottadi migrazione tra Paleartico ed Africa letrasformazioni nelle pratiche agricole enell’uso del suolo continuano ad avere unserio impatto sulle nostre popo<strong>la</strong>zioni diuccelli. Il mutamento climatico globale stagià influenzando fenologia, distribuzionee migrazione di molte specie di uccelli, e siprevede che avrà effetti ancora più importantinei prossimi decenni. Trattati internazionaliquali le convenzioni di Ramsar,Bonn ed AEWA richiedono anche <strong>la</strong> protezionedi reti di siti ed ambienti idoneilungo le rotte di migrazione. Per affrontarequeste complesse problematiche di<strong>conservazione</strong> abbiamo bisogno delle conoscenzeche solo l’inanel<strong>la</strong>mento coordinatosu sca<strong>la</strong> internazionale può offrire.L’EURING ed i suoi Centri nazionali associatiportano avanti ricerche sui fattori cheinfluenzano le popo<strong>la</strong>zioni di uccelli europeilungo le rotte di migrazione tra Palearticoed Africa, ove necessario anche inbase a rapporti di col<strong>la</strong>borazione con colleghial di fuori dell’Europa. L’EURING focalizzeràle sue attività future su una seriedi problematiche principali al fine dimassimizzare il contributo dell’inanel<strong>la</strong>mentoal<strong>la</strong> ricerca ed al<strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>.Tra queste gli sviluppi nelle tecniche dianalisi e nel<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione, l’uso e l’interpretazionedi vaste serie di dati ed ilpotenziamento di programmi di ricerca incol<strong>la</strong>borazione. Protocolli di campo standardizzati,tecniche di gestione ed analisidi banche dati sono essenziali <strong>per</strong> <strong>la</strong> ricercadi alto livello internazionale. L’EURING assicurale più avanzate tecniche di campo<strong>per</strong> <strong>la</strong> cattura e lo studio degli uccelli selvaticie <strong>per</strong> <strong>la</strong> formazione tecnica degliinanel<strong>la</strong>tori. L’uso s<strong>per</strong>imentale di un indirizzoweb sugli anelli ne consente <strong>la</strong> segna<strong>la</strong>zionegrazie ad un sito web multilingue.I risultati scaturiti dall’inanel<strong>la</strong>mentopossono essere ulteriormente potenziatiattraverso marcaggi colorati, micro-chip,Mark GranthamOcchione marcatocon anelli colorati.30


adiotelemetria convenzionale e satellitare.L’EURING <strong>la</strong>vorerà <strong>per</strong> assicurare l’applicazionedelle tecniche più appropriateal<strong>la</strong> soluzione di specifiche problematichescientifiche. L’EURING continuerà ad organizzareuna serie di conferenze che promuovono<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione tra statistici ebiologi, portando al<strong>la</strong> definizione di metodie software specifici <strong>per</strong> comprendereappieno le strategie di migrazione e leragioni dei mutamenti demografici. L’aggiornamentoed il potenziamento del<strong>la</strong>Banca Dati dell’EURING, quale archivio europeocentralizzato dei dati di inanel<strong>la</strong>mentoe ricattura è centrale <strong>per</strong> le attivitàdell’EURING. L’EURING fornisce servizi diricerca ed interpretazione basati su questidati ed è lieto di accogliere richieste di utilizzodei dati da parte di altri analisti. L’EU-RING assicurerà che tali analisi di primariaimportanza si traducano in indicazioni direale valore <strong>per</strong> i politici e <strong>per</strong> chi si occupadi <strong>conservazione</strong>. Si prevede che l’organizzazionedi progetti di inanel<strong>la</strong>mentocoordinati diverrà parte integrante delleattività dell’EURING. Il Progetto RondineEURING è un esempio recente e molto efficacedi questa strategia (pag. 14). Il ProgettoEuropeo di inanel<strong>la</strong>mento a SforzoCostante (CES), attualmente in fase di realizzazionee sviluppo, mira al monitoraggiodell’abbondanza, produttività e sopravvivenzadi una serie di specie in base acatture standardizzate (pag. 17). Progetticome questo offrono l’opportunità di affrontareun ampio spettro di importantiproblematiche di <strong>conservazione</strong>, quali glieffetti del mutamento climatico sul<strong>la</strong> dinamicadelle popo<strong>la</strong>zioni di uccelli. L’ampiarete di inanel<strong>la</strong>tori volontari coordinatadai Centri nazionali dell’EURINGoffre il potenziale di altri progetti coordinati<strong>per</strong> risolvere importanti problemi di<strong>conservazione</strong>.Andreas Schmidt


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>SEGNALARE UN UCCELLO INANELLATOCosa fareste se vi capitasse di trovare un uccello inanel<strong>la</strong>to? Vi preghiamo di segna<strong>la</strong>requalsiasi uccello inanel<strong>la</strong>to all’Istituto Nazionale <strong>per</strong> <strong>la</strong> Fauna Selvatica, Via CàFornacetta 9, 40064 Ozzano Emilia (BO), Tel. 0516512111, Fax 051796628 (vedi anchehttp://www.euring.org o il sito www.ring.ac).Quale anello? Vi preghiamo di prendere nota del numero e dell’indirizzo riportatisull’anello; se l’uccello è morto spedite <strong>per</strong> cortesia l’anelloappiattito incol<strong>la</strong>to sul<strong>la</strong> vostra lettera di segna<strong>la</strong>zione. Se lodesiderate l’anello vi verrà poi rispedito.Dove?Indicate <strong>la</strong> località dove è stato rinvenuto l’uccello, includendoil nome del più vicino centro abitato e fornendo, se possibile,un riferimento cartografico.Quando?Riportate <strong>la</strong> data di ritrovamento dell’uccello inanel<strong>la</strong>to.Le circostanze Specificate se l’uccello era vivo o morto. Se morto, indicate sepossibile le cause del<strong>la</strong> morte, es. cacciato, investito da un’auto,preso da un gatto, trovato co<strong>per</strong>to di olio su una spiaggia. Annotateanche se l’uccello era morto di recente o già decomposto.Se l’uccello era vivo vi preghiamo di specificare quale siastato il suo destino.Quale specie? Annotate il tipo di uccello o <strong>la</strong> specie, se <strong>la</strong> riconoscete. Potreteanche spedire una foto dell’animale.I vostri datiSe vorrete ricevere le informazioni re<strong>la</strong>tive a dove e quando l’uccelloera stato inanel<strong>la</strong>to ricordate di fornire il vostro nome edindirizzo. I dati verranno generalmente spediti entro un mese,ma potranno esserci anche ritardi nei <strong>per</strong>iodi di più intensa attività.Se comunicate il ritrovamento di un uccello inanel<strong>la</strong>to<strong>per</strong> posta elettronica vi preghiamo di includere anche il vostroindirizzo postale.Helge SørensenUccelli rinvenutimorti come questoGufo comune trovatosul ciglio diuna strada fornisconospesso datidi ricattura.32


L’inanel<strong>la</strong>mento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>scienza</strong> e <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong>EURINGEURING – Unione Europea <strong>per</strong> l’Inanel<strong>la</strong>mentoc/o British Trust for Ornithology<strong>The</strong> Nunnery, <strong>The</strong>tford, Norfolk, IP24 2PU, United Kingdomwww.euring.orgLa necessità di fondi internazionaliFino ad oggi solo una picco<strong>la</strong> parte delle informazioni acquisite attraverso l’inanel<strong>la</strong>mentoè analizzata e pubblicata. La vasta massa di dati re<strong>la</strong>tivi ad uccelli inanel<strong>la</strong>ti e ricatturati almondo consente analisi neppure immaginabili <strong>per</strong> i più innovativi dei ricercatori quandotutti questi uccelli venivano inanel<strong>la</strong>ti. Oggi, questioni cruciali <strong>per</strong> <strong>la</strong> biologia moderna e<strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>conservazione</strong> e gestione degli uccelli possono essere affrontate grazie a questafonte unica di dati. L’EURING ricerca fondi <strong>per</strong> analisi più approfondite, <strong>per</strong> una prospettivacontinentale al<strong>la</strong> comprensione del<strong>la</strong> migrazione degli uccelli e <strong>per</strong> trasferire questeinformazioni di vitale importanza al<strong>la</strong> comunità scientifica, ai politici ed al pubblico ingenerale.Donazioni a sostegno delle attività dell’EURING sono molto gradite sul conto:Tito<strong>la</strong>reEURINGConto n43 71 705, Postbank Stuttgart (Germany)Codice di Identificazione Bancaria PBNK DE FF 600Codice IBAN DE 07600 100 70 000 43 71 705Ringraziamo sentitamente il sostegno finanziario <strong>per</strong> <strong>la</strong> stampa di questa pubblicazionefornito da:Arcatour SA, Zug, SvizzeraStazione Ornitologica Svizzera, SempachCoordinato da Matthias KestenholzAutori: Stephen Baillie, Franz Bairlein, Jacquie C<strong>la</strong>rk, Chris du Feu, WolfgangFiedler, Thord Fransson, Johann Hegelbach, Romain Juil<strong>la</strong>rd, Zsolt Karcza,Lukas F. Keller, Matthias Kestenholz, Michael Schaub, Fernando SpinaTraduzione italiana: Fernando SpinaFoto di co<strong>per</strong>tina: Basettino (Markus Varesvuo)Foto di retroco<strong>per</strong>tina: Spato<strong>la</strong> europea (Jan Skriver)Grafica: Matthias Kaufmann e Marcel Burkhardt© 2007 by EURING,Unione Europea <strong>per</strong> l’Inanel<strong>la</strong>mentoZert.-Nr. IMO-COC-02772033


Istituto Nazionale Per <strong>la</strong> Fauna SelvaticaEURING<strong>The</strong> <strong>European</strong> Union for Bird Ringingwww.euring.org

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