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AZ Franchising - Una Hotel

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FOCUSForse non tutti sanno che degli oltre 33milaalberghi in Italia 289 sono gestiti da franchiseedelle 17 catene internazionali e nazionali operantinel nostro paese. Numeri ancora lontani da quellidi settori storicamente forti del franchising, comela moda o l'immobiliare. Vediamo perché e comeaccedere a un business non sempre per tuttiL'ingresso del Raffaeli! Park<strong>Hotel</strong> (affiliato Best Western)di Forte dei MarmiNIel 2007 gli alberghi italiani hannoregistrato 248.4 milioni dipresenze- lo 0,1 percento in piùsul 2(K)6. 138.9 milioni i turisti italiani(- 1.1 per cento), 109,5 milioni glistranieri (+ 1,5). "<strong>Una</strong> crescita questa- commenta Bernabò Bocca, presidentedi Federalberghi, autrice dell'indaginemensile - che conferma la competitivitadel nostro sistema turistico,mentre il calo della componente italianasottolinea le difficoltà di liquiditàche il Paese sta attraversando". Il turismoalberghiero del 2007, comunque,ha registrato i migliori risultatidegli ultimi dodici anni sul frontedella domanda complessiva (+17,8per cento), italiana (+13) e straniera(24,5). Di fronte a questa domanda,forse non tutti sanno che C'offerta"si compone di 33.768 alberghi (lafonte è sempre Federalherghi), deiquali 289 gestiti dai 161 affiliati allediciassette insegne in franchisingcensite in Italia da BMConsultingper Assofranchising nel 2007. Tra le17 catene troviamo 5 reti italiane: Classhotels.SHR, UNA <strong>Hotel</strong>s. Metha<strong>Hotel</strong> Group - insegna in multifranchising- e Jolly <strong>Hotel</strong>s, recentemente rilevatadalla spagnola NH <strong>Hotel</strong>s. Unvalore ancora lontano dai numeri dicomparti storicamente forti nel franchising- come la moda o l'immobiliare.Forse, perché si pensa che siano richiestiinvestimenti e know how proibitivi.Ma è davvero così? Ne abbiamoparlato con i player del scltorc.PERCHÉ IL FRANCHISINGFacciamo un passo indietro. Per entrarenel settore, sono due le vie principali:quella dell'attività indipendente equella del franchising. "Nel primo caso- spiega Massimo Bruno, amministratoreBMConsulting, studio di consulenzaaziendale, esperto in sistemi difranchising alberghiero - oltre a tutti iclassici adempimenti, l'imprenditoredovrà fare i conti da solo con alcunifattori chiave per il settore: la ricercae fìdelizzazione della clientela, approccidi marketing e programmi formativiper il personale specifici. E poi,la stipula di partnership, accordi contour operator anche on line e una selezioneattenta dei fornitori. Tutte vociche rappresentano costi non indifferenti".Occorrerà una strategia di posizionamentoper affermare e promuoverela propria impresa e una politicadi ridefinizione dei prezzi in base aicornpetitor. Per l'affiliato a una retealberghiera, le necessità sono le stesse,ma con una differenza sostanziale,afferma Bruno: "La catena guidastrategicamente sin dalla fase pre contrattualeo pre apertura l'imprenditoreaffiliato. Che acquisisce un vantaggionon indifferente nell'abbattere le barriereall'ingresso, se si affaccia al settoreo già vi opera, magari con qualchedifficoltà".I fattori di successoI plus della rete? Un'immagine e unmarchio consolidato e un potere finanziario-contrattual e. "Ma il know how -incalza Massimo Bruno - consiste anchein tecnologia gestionale avanzata,sistema di prenotazioni centralizzato enorme operative. Il marchio affermatoe la posizione in genere ben visibilePier Luigi Silvestri, classe 1932, apreil suo primo albergo nel '55. La famigliapossiede a Forte dei Marmi unterreno con una piccola villa che lamadre decide di trasformare in un albergo.Pier Luigi si sta laureando inlegge, con una specializzazione nelturismo, e si lascia entusiasmare dalprogetto materno. Nasce cosi VillaAngela, 8 camere cheoggi sono 50. Quandola madre scompare, perPier Luigi Villa Angelanon è "solo" un'ereditàaffettiva, ma ancheun'attività economica che decide


• *delle location aumentano il flusso dellaclientela e accorciano i tempi di avviamentodell'attività ".HOTELLERIEMADE IN ITALYCome dimostrano i numeri, il mercatoitaliano dell'hotellerie è molto frammentalo.Gli alberghi sono di proprietariindipendenti, con un proprio mercatoe una propria storia. Così, al contrariodi quanto accade negli Stali Uniti,dove il franchising alberghiero è ilpiù diffuso al mondo, spiega Bruno,"può capitare che gli albergatori sianopoco propensi a trasformarsi in fratichisee,a conformarsi agli standard delfranchisor e a "perdere" in parie fapropria autonomia. In Europa la diffusionedelle reti in franchising è più lentae presenta costi maggiori, ancheperché si deve adattare a location giàesistenti dalle più varie strutture architettoniche.Tuttavia il franchising alberghieroè ormai diffuso anche qui: iinarchi americani si sviluppano attraverso" master franchisor" regionali eanche etilene europee come Intercontìnentai<strong>Hotel</strong>s Group, Accor Hospitality,Sol-Melia, NH <strong>Hotel</strong>s operano consuccesso". Che cosa accadrà in Europae in Italia, nel futuro prossimo?"Le catene minori già esistenti dovrannoaffiliarsi a quelle più grandi. Aintrodurre in Italia il franchising del-l'ospitalità, a differenza di guanto è accadutoper altri settori, sono soprattuttogruppi stranieri ". Oltre alla via delniultifranchising - l'affiliazione di alberghidella stessa catena a diversifranchisor - l'espansione si basa sullariconversione di alberghi esistentipiuttosto che sulla realizzazione dinuovi. "L'opportunità per il settore -sottolinea Bruno - è pressoché destinataalle strutture già esistenti".UN BUSINESS PER TUTTI?L'apertura di un albergo di una certolivello - ma non solo, come sentiremodagli stessi player - implica notevoliinvestimenti, ricerca di location adeguate,lempistiche. permessi, licenze...."L'ideale sarebbe realizzarel'immobile - incalza l'amministratoredi BMConsulting - secondo gli standarddel franchisor. Oppure effettuareadattamenti studiati con i tecnici dellacatena per ricreare l ' "atmosfera " delnetwork in accordo con tutte le altrestrutture della rete nel mondo. Ma sitratta sempre di investimenti non allaportata di tutti, nonostante in alcunezone del centro sud Italia gli operatoriinteressati potrebbero beneficiare dispecifici finanziamenti europei per losviluppo del settore turìstico". Moltevolte gruppi di immobiliaristi construtture adatte ma senza il know howper la conduzione si affidano alle catene.Ma in questi casi diversi franchisorpreferiscono la via del management.Caratteristica fondamentale pareessere proprio la capacità gestionaledell'affiliando. Tanto più che, precisaBruno, tale capacità dipende anchedal livello della struttura e daglistandard, dal personale e dai servìzirichiesti. E se nei caso di bed & breakfasto alberghi a 2 o 3 stelle tali richiestesono più circoscritte, "anche qui ilfranchising ha dimostralo risultatisorprendenti, {sistemi di prenotazionedi marchi come Ibis e Comfort Inn riesconoa garantire efficienza e sviluppoanche a strutture non destinate a offriresen'izi di categoria elevata", concludeBruno.IL NODO FORM<strong>AZ</strong>IONEFatte queste premesse, che cosa nonpuò mancare dunque a un network disuccesso? Innanzitutto, standard diqualità che connotano l'immagineaziendale e logiche di monitoraggio epolicy molto selettive soprattutto nellafase del recruiting. Non può mancarel'offerta di particolari servizi per laclientela fìdelizzala, come spazi fitnesse centri benessere. "// contratto definiscele specifiche di qualità - spiegaBruno - e obbliga l'uso di manuali diimmagine per una implementazionecorretta (e autorizzata) della comunicazioneall'interno e all'esterno deglialberghi della catena ". Abitudine piuttostoconsolidata tra le reti operanti inItalia è il ricorso a ispettori che effettuanovisite periodiche in loco e assicuranoil rispetto di questi standard,Giugno 2008<strong>AZ</strong> FRANCHISING


FOCUSDalla parte delII management alberghiero "al servizio" di più marchi. Metha <strong>Hotel</strong> Group nasce nel1993 come società di consulenza alberghiera. Nel '98 diventa società specializzatanella gestione di hotel - oggi 20, a 3-4 stelle - rivolti a una clientela business e gestitisecondo la logica del multifranchising. Cinque le strutture in attesa di rebranding,le altre 15 con marchi internazionali quali Holiday Inn e Express by Holiday Inn (Intercontinental<strong>Hotel</strong>s Group), Mercure (Accor), Courtyard by Marriott e Ramada(Windham). Il management proposto da Metha <strong>Hotel</strong> Group punta su un rigorosorispetto degli standard dei marchi internazionali e, al tempo stesso, su uno stile "tipicamenteromagnolo": genuinità dei prodotti, cortesia, cura dei dettagli.Perché con un'esperienza di questo tipo non lanciare una rete a marchioproprio? Risponde Piero Marini, responsabile qualità e socio delgruppo: "Metha <strong>Hotel</strong> Group nasce ed è gestito per iniziativa di quattroalbergatori (con Marini, Antonio Salvatori, Orazio Tancini, Gianluca Capone)con 400 collaboratori. Il nostro vantaggio sta nel know how gestionaledi alberghi. Lanciare un marchio richiede tempi lunghi e risorse che nel nostrocaso sono messe a disposizione da franchisor internazionali con marchi noti /quali ci consentono un indotto in tempo reale e la possibilità di un'ampia scelta dibrano con cui diversificare e acquisire conoscenze e know how". Tra gli obbiettivistrategici di Metha <strong>Hotel</strong> Group, l'apertura verso i paesi dell'Est, il consolidamentodei marchi esistenti e l'ampliamento di quelli in portafoglio. E poi, la massimizzazìonedella redditività e l'ingresso nella gestione di nuovi hotel. "L'affiliazione nel settorealberghiero non può essere solo un investimento immobiliare, ma una scelta dibusiness che richiede la capacità di erogare servizi di qualità", conclude Marini.Accor Hospitality Italiaanche sotto "mentite spoglie", con imistery custom. Questionari anonimivengono sottoposti alla clientela per testarnela soddisfazione. La formazionedel personale - essenziale in qualsiasicontratto di franchising - risultaparticolarmente delicata nell'hotellerie,per l'aderenza e la coerenzacon gli standard di catena. "Formatorispecializzati - incalza Bruno - sottopongonoin loco al personale modulidi formazione evoluti o formano ex nova,dato l'alto turn over tipico di questosettore. Convention di aggiornamentosono previste soprattutto per lefigure di responsabilità, formule di revisionedel rendimento per operatoriquali capi servìzio o dirìgenti, e per ilivelli più bassi questionari anonimi dit listarner satisfaction ".LA PAROLAAGLI OPERATORIJean-Georges Comin, Direttore<strong>Franchising</strong> Accor Hospitality ItaliaDa olire 40 anni, Accor opera nel settorealberghiero (con Accor Hospitality)e in quello dei servizi (con Accor Services).Accor Hospitality - con i marchiSofitet, Pullman, Novotel, Mercure,Suitchotel, Ibis, ali seasons, Etap<strong>Hotel</strong>, Formule 1 e Motel 6 - oggi rappresentaoltre 4.000 alberghi con circa500mila camere in 90 paesi. "// nostroportafoglio di marchi è composto dacatene standardizzate, con precisi requisiticostruttivi e decorativi (comeIbis e Novotel) e catene non standardizzate,che si adattano a strutture esistenti,pur rispettando requisiti (Mercuree al! seasons). L'investimento dell'albergatorecambia per un nuovoprogetto o un albergo già avviato e infunzione del numero di camere. Peresempio l'iniziativa di Intesa Sanpaolo,con un accordo sottoscrìtto dallaDirezione Commerciale della Bancadei Tenitori, propone, per la riqualificazione,lo sviluppo e l'aggregazionedelle imprese alberghiere vantaggioseformule di finanziamento rivolte allestrutture che si affilieranno a ali seasonse Mercure ". Chi apre un albergocon Accor? "In particolare alberghiindipendenti 3 e 4 stelle, in centro cittào in centri di attività commerciale, da30 camere in su. Non è vincolante lapresenza del ristorante o di sale riunioni".Perché Accor ha scelto ilfranchising? "Perché permette di trasferireil know how operativo, garantireuna migliore coerenza sull'identità eil rispetto dei requisiti fondamentalidel marchio. Per lo sviluppo di una reteinternazionale omogenea, che si ottieneanche con una adeguata formazione.Le nostre 14 accademie nelmondo offrono 150 corsi di formazioneal personale. E poi consulenza continuae supporto in loco agli affiliati".Giovanna Manzi, CEO di Best WesternItalia. Il marchio statunitenseapproda in Italia nel 1982 con undicistrutture affiliate. Nell'85 diventano42, cento nel '97. A inizio 200Xgli alberghi raggiungono quota 165con oltre limila camere."Best Western è una catena di alberghiLa catena cede il marchio,non S know how,che continua a tare capoalla singoli proprietà<strong>AZ</strong> FRANCHISING Giugno 2008


FOCUSindipendenti non di proprietà. Pertantoil nostro modello di business non prevedeapertura di alberghi ma affiliazionedi strutture esistenti che desideranodare valore a struttura e ricavimassimizzando le caratteristiche delproprio hotel e mantenendone peculiaritàe gestione diretta. I costi - per l'affiliazione- variano a seconda delle location".Qua) è il profilo delle struttureaffiliate? "Best Western affiliastrutture di qualità, avviate e nuove, dicategoria 3 e 4 stelle, anche superìor.Le destinazioni possono essere sia businessche turistich ". Perché Best Westernha scelto il franchising e non,per esempio, il licensing o il consorzio?"Fin dalla sua nascita nel 1946negli USA, Best Western si è distintaper la specificità del suo franchisingda sempre definito "atipico". In BestWestern l'unione fa concretamente laforza. La catena cede ì! marchio, non ilknow how, che continua a fare capo allesingole proprietà". Come garantiteun'adeguata formazione del personale(a tutti i livelli) in tutti gli alberghidel gruppo? "Nel corso dell'annoorganizziamo oltre cento incontri dìtraining per gli affiliati e i loro collaboratori,dal desk manager alle governanti.In genere i neo affiliati inizianocon i corsi ìntroduttivi ai sistemi diprenotazione e ai servizi base delGruppo. Esistono poi corsi con tematichespecifiche .come hotel design, hou~sekeeping, "sweetbreaitfast".Sabina Giese, Director of DevelopmentChoice <strong>Hotel</strong>s Italiati franchisingè l'ideale in Italia,dove il settore alberghieroè motto frammentatoComfort (2-3 stelle), Quality (3-4 stelle).Clarion e Clarion Collection (4stelle) fanno capo a Choice <strong>Hotel</strong>s International,oltre 5500 alberghi in piùdi 38 paesi nel mondo, dei quali 500 inEuropa e 16 in Italia. Quanto costa equanto rende in media aprire un albergocon i brand Choice <strong>Hotel</strong>s? "// costodipende da dimensioni, location e marchioa cui l'hotel si affilia. Il contrattoprevede unafee annuale e una variabilea seconda del flusso di prenotazioni".QUÌI) è il profilo dell'affiliatoideale? "E il singolo imprenditore conun albergo che desidera rimanere indipendentepur appartenendo a una catenaalberghiera internazionale. Oppureè una società di management o catenaalberghiera regionale/nazionale chegestirà la struttura con uno dei marchidioice <strong>Hotel</strong>s". Perché Choice <strong>Hotel</strong>sha scelto il franchising e non, peresempio, il licensing o il consorzio?"Choice <strong>Hotel</strong>s nasce con questo modellodi business nel 1941. Un'esperienzae un successo che durano da oltre60 anni, che hanno fatto diventareChoice <strong>Hotel</strong>s una delle principali catenealberghiere al mondo. Per il settoreil franchising è una soluzione ideale,da tutto il supporto commerciale senzainterferire in maniera radicale nellagestione: fondamentale in Italia, dovesu 33mila hotel solo il 6 per cento è affiliatoe il numero medio delle camere èdi circa 30 per struttura, cosa che lirende spesso non "standardizzabili".Come garantite un'adeguata formazionedel personale (a tutti i livelli) intutti gli alberghi del gruppo? "Conun training completo prima che l'hotelsia attivo, ovvero oniine, con un marchioChoice. E con corsi di formazionecontinua".<strong>AZ</strong> FRANCHISING Giugno 2008


FOCUSAlan Mantin,direttore sviluppo Hilton <strong>Hotel</strong>sAgii investitori con capacità economica ma non gestionalenon proponiamo il franchising, ma il management:la gestione dell'albergo per conto e in nome dei proprietarioOltre 2.900 hotel gestili direttamente oin franchising, per 480mila camere inoltre 80 paesi. Sei i marchi della "HiltonFamily": Walford Astoria e Conrad(fascia lusso), Hilton e DoubleTree (fasciaalta), Garden Inn (t'ascia media) e,per il segmento economico, gli Hampton.Sei opportunità di affiliazione,dunque,Un franchising alberghieroaccessibile a tutti? "Lusso o no, qualsìasìsia il marchio scelto, chi si affiliaa Hilton ha un'esperienza nella gestionealberghiera. Più il marchio è alto,più solida deve essere la capacità gestionale.L'affiliato che viene da unaesperienza dì conduzione familiareverrà dirottato su un marchio di fasciamedia. Per i brand di lusso, ifranchiseesono gruppi o aziende strutturati".Perché Hilton ha scelto il franchising?"Perché rende più rapido lo sviluppodistributivo, ma soprattutto garantisceun uniforme trasferimento diknow how. Chi si affilia a Hilton puòvelocizzare i tempi e ridurre costi, erroriprogettuali e gestionali nella costruzionedell'albergo. E poi, ha la garanziadi un "nome" e un valore immobiliaremaggiore rispetto all'albergoindipendente". Come garantiteun'adeguata formazione del personalea tutti i livelli (dal direttore alreceptionist) e in tutte le strutture?"Oltre a firmare accordi con societàgià esperte, garantiamo una formazioneaggiornata con la Hilton University(anche on line) e con sessionid'aula secondo la figura professionale.Agli investitori con capacitàeconomica ma non gestionalenon proponiamo il franchising,ma il management alberghiero: lagestione dell'hotel in nome e perconto del proprietario". Quantocosta e quanto rende in mediaaprire un albergo con Hilton?"C'è una fee sul fatturato, totale odelle sole camere, e royalties per marketinge distribuzione. Dato che ì costi(in genere pari al 9% dei ricavi dellecamere) dipendono dal fatturato, è anchenostro interesse verifteare le potenzialitàdell'accordo. Ci sì può comunqueavvicinare al franchising alberghierosenza cominciare dal lusso. Ilsettore economico, tra l'altro, da marginipercentuali più alti rispetto aibrand "alti"perché richiede costi inferiori.Ed è l'imprenditore a fare la differenza.Per noi, il rapporto funzionase le performance sono superiori del20-25% rispetto a quanto fatto da indipendente".Luciano Lusardi, Director of OperationsSouthern Europe IHGLa disponibilitàfinanziarianecessaria si trova ingenere in gruppi e societàdi medie-grandidimensioniJnterContinental <strong>Hotel</strong>s Group PLC(IHG), con sede nel Regno Unito, possiede,gestisce, concede in locazione ofranchising oltre 3.800 hotel e più di571 mila camere in circa 100 paesi delmondo. 11 portafoglio marchi comprende:InterContinental <strong>Hotel</strong>s &Resorts, Crowne Plaza <strong>Hotel</strong>s & Resorts,Holiday Inn <strong>Hotel</strong>s & Resorts,Holiday Inn Express, StaybridgeSuites, Candlewood Suites e <strong>Hotel</strong>Indigo. "/ contratti di franchising InterContinentalsono generalmentestandard con una royaity del 5% sulfatturato camere, variabile in base abrand e singoli Paesi. Ifranchìsee utilizzanoi sistemi operativi di IHG perincrementare il proprio business e ilprogramma di fìdealìzzQzione PriorityijiterContinental Hofels i<strong>AZ</strong> FRANCHISING Giugno 2008


Club, con più di 37 milioni di soci inmito il mondo. Nel 2006 il volume generatodai canali dì riserva era pari al44% del fatturato camere sul volumevendite di tutti gli alberghi IHG".Perché InterContincntal ha scelto ilfranchising e non, per esempio, il licensingo il consorzio? "// modello dibusiness globale di IHG si è scisso negliultimi anni dalla proprietà alberghieraintraprendendo una strategiapiù "leggera" sul fronte degli immobili,focalizzandosi su fasce sempre piùatte dì clientela. Globalmente il portfoliodi camere IHG è in franchisingper il 76%, solo il 24% è in proprietào gestione". Come garantite un'adeguataformazione del personale (atutti i livelli) in tutti gli alberghi delgruppo? "Innanzitutto, i direttori deglihotel IHG affiliati partecipano obbligatoriamentea corsi di certificazione- di ospitalità, per le forze vendite,di nuove tecniche per assimilare /' sistemioperativi e la cultura aziendaleIHG. E poi. dopo il rilancio dei brandHoliday Inn e Holiday Inn Express,tutto lo staff dell'albergo, lavoratorioccasionali inclusi, deve partecipare aun training focalizzato sul servizio alcliente". Il franchising alberghiero(per costi e competenze richiesti)non è per tutti: mito da sfatare o daconfermare? "IHG cerca in generecandidati (individuali o in gruppo)con ampia capacità gestionale autonomama che accettino di seguire glistandard di marca. Gli aspiranti franchiseedevono inoltre avere disponibilitàfinanziaria per affrontare gli investimentinecessari, spesso maggiormentereperibili in un gruppo di medie/grandidimensioni ".^Harry Charles Mills Sciò, DevelopmentConsultant Marriott Internationalml'affiffsto deve avereuna esperienza operativae un'infrastnitturamanatMarriott International conta più di3mila unità negli Usa e in 67 altri paesie tenitori. Opera direttamente e infranchising con i marchi Marriott,JW Marriott, The Ritz Carlton, Renaissance,Residence Inn, Courtyard,TownePlace Suites, FairfieldInn e SpringHill Suites e Bvlgari.Sviluppa e gestisce complessi multivacanzee centri congressuali e fornisceabitazioni arredate alle aziende. In Europacontinentale opera dal 1975, oggicon 108 strutture in 21 paesi. Quantocosta e quanto rende aprire un albergocon i brand Marriott? "Inpercentuale le royalties sono le stesseper tutti i marchi in franchising delgruppo e sono basate sul fatturato percamera e sui ricavi delle attività di ristorazione.Ci sono poi contributi perla formazione, per le vendite centralizzatee il marketing. Se per guadagnointendiamo il pareggio tra costi e ricavi,questo dipende dai costi di progetto.Se intendiamo l'indotto che il sistemadi prenotazioni Marriott riesce agenerare, allora possiamo dire che Uguadagno dipende dalla location".Qual è il profilo dell'affiliato ideale?"Deve avere una precedente esperienzaoperativa. Un'infrastruttura managerialeconsolidata. Abbracciare il sistemaMarriott e la cultura aziendale".Perché Marriott ha scelto ilfranchising e non, per esempio, il licensingo la formula dei consorzio?"Benché molte delle nostre strutturesiano in franchising, siamo aperti anchea operazioni di management e dicomproprietà". Come garantiteun'adeguata formazione a tutti i livelliin tutte le strutture del gruppo?"La formazione è parte integrante delcontrailo di franchising ".Domenico Saverio Garufi, direttorestrategie di Dirmi, società cui fa capoil network alberghiero SUR <strong>Hotel</strong>s& Resorts e direttore del QualityExcelsior Palace Terme AcirealeII ro/rtraffi) dtira minimo3 anni e prevede tee emyalties. I costi dipendonoda camere e locationDìmsi nasce ne! '95 come società turistica.Oggi è tour operating e franchisingalberghiero a vocazione regionale,con l'insegna SHR <strong>Hotel</strong>s & Resorts.Le strutture sono una diretta adAcireale e 5 affiliate. "Siamo nati qui -spiega Garufi - da un'idea di SalvoZappala, presidente di Dimsi e espertodi turismo incoming, che circa 17 annifa ha deciso di avviare una rete di riqualificazionedell'hoteilerie siciliana.Ci siamo rivolti all'Assofranchisingper un'informativa sul franchising esul loro codice deontologico e da lìsiamo partiti con la nostra affdiazio-<strong>AZ</strong> FRANCHISINGGiugno 2DQ8


UNA <strong>Hotel</strong>s & Resorts„ne. Nella regione i marchi di catenasono pochissimi. II nostro affiliatoideale è un imprenditore immobiliaresenza esperienza gestionale a cui SHRda le indicazioni per edificare la struttura.Oppure un imprenditore con unalbergo già costruito. O ancora, ungestore che vuole implementare levendite rilanciando l'immagine, laqualità e le risorse umane della propriastruttura ". Quanto costa e quantorende operare in franchising conSHR? "// nostro contrailo dura minimo3 anni e prevede fee e royalties. Icosti dipendono sempre dal numero dicamere e ìocathn ". Quando optateper il management? "Quando ci "innamoriamo"di una struttura e vogliamogestirla in prima persona ".Gerardo Petretti, responsabile Sviluppo<strong>Franchising</strong> di UNA <strong>Hotel</strong>s &Resorts// franchisinggarantisceuniformitàdi immagine e dimodalitàoperativeCatena italiana con 26 strutture e oltre2577 camere, UNA <strong>Hotel</strong>s & Resortsnasce nel novembre del 2000, quandoil gruppo immobiliare fiorentino chefa capo all'imprenditore Riccardo Fusirileva l'intero pacchetto azionariodi Bonaparle <strong>Hotel</strong> Group, otto alberghidel segmento 4 stelle business,tutti in Lombardia. Nel luglio 2001inizia il processo di rebranding cheporterà all'attuale offerta: UNA <strong>Hotel</strong>s(alberghi metropolitani soprattuttobusiness), UNA Resorts (per unsoggiorno relax) e UNAWAY <strong>Hotel</strong>s(sulle aree di servizio della rete autostradale).Quanto costa aprire un albergocon i brand UNA? "Non prevediamofee sui fatturato. Il sistema,dei costi varia in base al brand e alladimensione della struttura, nei dueanni di avviamento scontiamo i canoniper consentirne l'entrata a regime".Qual è il profilo dell'affiliatoideale? "L'affiliato al gruppo UNA èun imprenditore, pienamente responsabiledella propria attività, che collaboraattivamente con gli uffici dellanostra sede per incrementare le vendite,migliorare il servizio, formare ilpersonale". Perché UNA ha scelto ilfranchising? "Perché garantisce lacoerenza di un sistema retai! che bensi sposa con le caratteristiche del nostrogruppo nel quale più del 60% deglialberghi in portafoglio sono a gestionee di proprietà UNA. L'uniformitàdi immagine e di modalità operativecui sono tenuti tutti gli affiliatici permettono dì garantire ai clientiun livello di servizio omogeneo in tuttele nostre strutture, sia dirette sia affiliate".E la formazione? "Organizziamogiornate di training in albergoprima dell'apertura ufficiale. Periodicimomenti formativi sono rivolti all'organicodelle strutture dirette ecoinvolgono anche gli affiliati, senzacosti a carico".AlberghiVia Privata Fratelli Gabba, nelcuore di Milano tra la Scala eBrera per Bulgari. Via Manzoniper Armarli. È partita dal capoluogolombardo l'avventura imprenditorialedei due brand dellusso, nel 2001 quella del marchioBvlgari <strong>Hotel</strong>s & Resortsgestito da Marriott e nel 2005quella di Re Giorgio, con il varodell'accordo tra Giorgio ArmaniSpa e la società immobiliare diDubai Emaar Properties PJSCper lo sviluppo della catena Armani<strong>Hotel</strong>s & Resorts. "Sicuramenteun'ottima opportunità diinvestimento per te due maison- commenta Massimo Bruno -che, scegliendo partner affermati,dimostrano quanto ii businessalberghiero richieda competenzee capacità non soloeconomiche".Giugno 2003<strong>AZ</strong> FRANCHISING

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