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A Matteo e MonicaA tutti coloro che si sono impegnatie si impegneranno per la crescitadella nostra comunità


Em<strong>il</strong>io Bonifazi nato a Frasso Sabino (RI) <strong>il</strong>18 luglio 1961, <strong>di</strong> professione Insegnante,viene eletto Sindaco della Città <strong>di</strong> Follonicanelle cons<strong>il</strong>iature 1995/1999 e 1999/2004.Il 30 maggio del 2006 è stato eletto Sindacodella Città <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>.È sposato con Monica ed ha un figlio <strong>di</strong> 18anni <strong>di</strong> nome Matteo.RingraziamentiDevo ringraziare per avermi aiutato a reperire alcuni materiali dellaricerca sugli amministratori Anita Romano, Ba<strong>di</strong>i Arreda, Luna Bolici,Mariella Pascucci, Marta Tassi, Antonella Tiberi, Loretta Fazzoli,Luciana Rocchi Direttrice dell’ISGREC, Cesare Svetoni,Giuseppe Renaioli, Bruno Medda, Maura Mor<strong>di</strong>ni.A tutti loro un sentito ringraziamento.Copyright: <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>I <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> traduzione, riproduzione e adattamento, totale o parziale e con qualsiasimezzo (comprese le copie fotostatiche e i microf<strong>il</strong>ms) sono riservati per tutti i paesi.© Via dell’Unione, 31 - 58100 <strong>Grosseto</strong>Telefax 0564.427793 - ema<strong>il</strong> info@e<strong>di</strong>triceinnocenti.comwww.e<strong>di</strong>triceinnocenti.comISBN 978-88-89818-52-7


CITTÀ DI GROSSETOGROSSETO E I SUOI AMMINISTRATORIDAL 1944 AL 2009Em<strong>il</strong>io Bonifazi


INDICELegenda ....................................................................................... 8Partiti e gruppi politici dal 1944 al 2009 chesono stati presenti nel CC e nella GM <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> ............................. 9PARTE 1 aIntroduzione ................................................................................ 11L’importanza dell’impegno Politico ........................................... 13Costruiamo insieme la Città ........................................................ 16PARTE 2 aLa Storia Politico – istituzionale del <strong>Comune</strong> ............................ 23Il <strong>Comune</strong> nel nostro Or<strong>di</strong>namento Giuri<strong>di</strong>co ............................ 23Gli Organi <strong>di</strong> Governo del <strong>Comune</strong> ........................................... 24Le Autonomie Locali dalla fine degli anni ’90ai nostri giorni ............................................................................. 26Il territorio, lo Stemma e <strong>il</strong> Gonfalone della Città ........................... 39Parte 3 a<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009 .................... 43La Classe Politica della nostra Cittàdal dopoguerra ad oggi ............................................................... 43Consiglieri Eletti ........................................................................ 47Sindaci ........................................................................................ 83Giunte Municipali ....................................................................... 84Particolarità e curiosità ............................................................... 100Lo sv<strong>il</strong>uppo demografico <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> ........................................ 104Bibliografia ................................................................................. 1107


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>LEGENDACC = Consiglio ComunaleGM = Giunta Municipalel. r. = legge regionaled. lgs. =decreto legislativoR.D. = Regio DecretoR. D. L . = Regio Decreto LeggeD.P. = Decreto Prefettizio.D. Luog. = Decreto LuogotenenzialeCLN = Comitato <strong>di</strong> Liberazione NazionaleCpLN = Comitato provinciale <strong>di</strong> Liberazione Nazionale8


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009PARTITI E GRUPPI POLITICI DAL 1944 AL 2009 CHE SONO STATIPRESENTI NEL CC E NELLA GM DI GROSSETOPCI = Partito Comunista ItalianoPSI = Partito Socialista ItalianoDC = Democrazia CristianaPRI = Partito Repubblicano ItalianoPLI = Partito Liberale ItalianoPdA = Partito d’AzionePSLI = Partito Socialista Liberale ItalianoMSI = Movimento Sociale ItalianoMSI-DN = Movimento Sociale Italiano Destra NazionalePSDI = Partito Socialista Democratico ItalianoPSIUP = Partito Socialista Italiano <strong>di</strong> Unità ProletariaPSU = Partito Socialista UnitarioVer<strong>di</strong>AN = Alleanza NazionaleFI = Forza ItaliaSDI = Socialisti Democratici ItalianiPPI = Partito Popolare ItalianoPDS = Partito Democratico della SinistraCCD = Centro Cristiano DemocraticoCDU = Cristiani Democratici UnitiMAT = Movimento Autonomistico ToscanoDS = Democratici <strong>di</strong> SinistraPRC = Partito della Rifondazione ComunistaPdCI = Partito dei Comunisti ItalianiUDC = Unione <strong>di</strong> CentroMargheritaRinnovamento ItalianoBuongoverno SocialdemocraziaNuovo M<strong>il</strong>lennio9


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong> (formata da PDS, Etica 2000 e PRI)Testimonianza per la CittàPartito ComunistaLega Nord ToscanaForum dei ModeratiRiformatori per <strong>Grosseto</strong>Laici Socialisti e RepubblicaniArea <strong>di</strong> CentroPD = Partito DemocraticoSI = Sinistra In<strong>di</strong>pendenteSD = Sinistra DemocraticaSD per <strong>il</strong> SE = Sinistra Democratica per <strong>il</strong> Socialismo EuropeoPRC - SE = Partito della Rifondazione Comunista per la SinistraEuropeaBuongoverno - Socialdemocrazia - Giovane ItaliaMovimento per <strong>il</strong> Bene <strong>Comune</strong>Rosa BiancaEtica 2000Gruppo Angius per <strong>il</strong> Socialismo EuropeoPS = Partito SocialistaLaici e RiformistiAdC = Alleanza <strong>di</strong> CentroDal 1993 hanno partecipato alle competizioni elettorali per l’elezione<strong>di</strong>retta del Sindaco senza raggiungere <strong>il</strong> quorum necessario:Fiamma TricoloreDemocrazia EuropeaListe Civiche FederateCittà NuovaPartito Repubblicano Italiano10


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009PARTE 1 aIntroduzioneIl senso <strong>di</strong> appartenenza ad una comunità, <strong>il</strong> sentirsi coinvolti inciò che vi accade <strong>di</strong> positivo o negativo, fino a sentire su sestessi la responsab<strong>il</strong>ità dei risultati degli eventi, <strong>il</strong> desiderio <strong>di</strong> influirein qualche modo sulla realtà, anche partecipando <strong>di</strong>rettamenteo in<strong>di</strong>rettamente alle decisioni da prendere: solo se questisentimenti in<strong>di</strong>viduali sono costume <strong>di</strong>ffuso si può parlare <strong>di</strong>una vera comunità, viva e partecipante, forte della sua identitàe capace <strong>di</strong> confrontarsi e mo<strong>di</strong>ficarsi con l’incontro <strong>di</strong> culture<strong>di</strong>verse (da trasformare in con<strong>di</strong>zione positiva capace <strong>di</strong> produrremiglioramenti e non regressione).Formare, o meglio, alimentare ed accrescere tali sentimenti dovrebbeessere la grande ambizione <strong>di</strong> ogni amministratore comunale.L’identità <strong>di</strong> un popolo, anche se riferito ad una piccola comunità,costituisce <strong>il</strong> valore aggiunto su cui costruire ogni progettopolitico.È un fatto culturale che rafforza l’identità del popolo, sv<strong>il</strong>uppa unlegittimo orgoglio <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza, suscita collaborazione e fervore<strong>di</strong> iniziative e comportamenti virtuosi, in vista del bene comune.La sua tutela e valorizzazione deve essere l’ impegno primario <strong>di</strong>ogni amministrazione, <strong>il</strong> collante che lega gli interessi e le tensionimorali dei singoli citta<strong>di</strong>ni (e delle loro associazioni) che <strong>di</strong>ventanocosì soggetto collettivo, invertendo la loro tendenza ad interessarsiesclusivamente dei propri interessi economici personali.Il <strong>Comune</strong> assume così <strong>il</strong> ruolo <strong>di</strong> propulsore <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visionee compartecipazione dei suoi citta<strong>di</strong>ni alla res pubblica,rete che può determinare in termini <strong>di</strong> costi-benefici unritorno anche economico per l’intera citta<strong>di</strong>nanza.11


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Una città è fatta <strong>di</strong> molte cose. È fatta del suo paesaggio, dellesue strade, delle sue case, delle sue chiese, delle sue opered’arte, ed è fatta soprattutto dalla gente che ci vive.È fatta dell’aria che ci si respira, dell’atmosfera che c’è, dei rapportifra chi in quella città lavora, stu<strong>di</strong>a, costruisce, ma anchemangia, dorme, sogna, ama. È fatta della qualità della vita <strong>di</strong> tutti,dei più piccoli e degli anziani, <strong>di</strong> chi la pensa in un modo o in unaltro. Su tutto questo lavora, quoti<strong>di</strong>anamente, la politica <strong>di</strong> chiuna città amministra. Fare <strong>il</strong> sindaco, l’assessore, <strong>il</strong> consigliere, <strong>il</strong>funzionario <strong>di</strong> un <strong>Comune</strong> significa infatti anche e soprattutto proprioquesto: lavorare sulle piccole e gran<strong>di</strong> cose <strong>di</strong> tutti, sul marciapiede,sul giar<strong>di</strong>no, sul servizio dello scuolabus, ma anche sullagrande arteria <strong>di</strong> collegamento, o su un museo o sulle fognature.Senza <strong>di</strong>sdegnare niente, senza sentirsi sminuiti o “da meno” perchémagari si cerca <strong>di</strong> risolvere problemi più piccoli. Tutto questo,insieme alle gran<strong>di</strong> idee e ai gran<strong>di</strong> progetti, fa <strong>il</strong> lavoro <strong>di</strong> chi amministrauna città. E soprattutto una città <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni, mamolto <strong>di</strong>namica, come la nostra. Questo è fare politica.A <strong>Grosseto</strong> si vive bene. Non è solo merito del mare, dell’aria,del clima, della natura. È merito anche <strong>di</strong> come le cose funzionano,<strong>di</strong> come l’atmosfera, l’aria che si respira, sia un’atmosfera,un’aria “<strong>di</strong> qualità”.E a questo risultato siamo arrivati anche grazie all’impegno <strong>di</strong>chi ha amministrato questa città.In queste pagine si trovano tutti i nomi e le date dei Sindaci, deiConsiglieri, degli Assessori che hanno fatto la storia amministrativa<strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> dal 1944 al 2OO9, con precisione (mi augurocompleta) e con or<strong>di</strong>ne.Vorrei che fosse anche un libro da tenere a casa, nel quale ognicitta<strong>di</strong>no può trovare magari un nonno o una zia o <strong>il</strong> padre <strong>di</strong> unamico o <strong>di</strong> un vicino <strong>di</strong> casa, e così ricordare l’impegno necessarioper far crescere la Comunità.12


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009L’importanza dell’impegno politicoCredo che la politica sia prima <strong>di</strong> tutto idee, e in secondo luogoazione per far <strong>di</strong>ventare vive queste stesse idee. Tutto ciò significaamministrare. Oggi si sente <strong>di</strong>re dappertutto, e si vede frequentandole riunioni politiche, sempre meno affollate, che igiovani non sono più attratti dalla politica. È un grave problemaanche perché <strong>il</strong> futuro del Paese potrà essere garantito solo con<strong>il</strong> rinnovamento della classe politica, anche a livello locale.Penso che i motivi <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>saffezione siano molti. Il primoche intravedo è <strong>il</strong> fatto che per fare politica c’è da durare fatica,c’è da lavorare.Specialmente in una realtà <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni come quella <strong>di</strong><strong>Grosseto</strong>.Qui non ci sono gra<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi, pirami<strong>di</strong> <strong>di</strong> ruoli. Chi fa politicain una realtà come questa deve fare tutto: non si deve solo pensarealle cose, ma anche a lavorare per realizzarle.Ma <strong>il</strong> motivo non può essere solo questo. C’è, nei fatti, una <strong>di</strong>sgregazionedei partiti, anche <strong>di</strong> quelli che si chiamano tra<strong>di</strong>zionalmente‘<strong>di</strong> massa” e che hanno costituito per decenni unascuola <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> politica per intere generazioni. Oggi i partiti ele sezioni <strong>di</strong> base, non sono più in grado <strong>di</strong> offrire quella possib<strong>il</strong>ità<strong>di</strong> formazione che davano prima, solo raramente sono real<strong>il</strong>uoghi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione, <strong>di</strong> decisione, <strong>di</strong> opportunità formative, <strong>di</strong>crescita. A questo aggiungiamo <strong>il</strong> fatto che si tende a pensare chele idee non abbiano più l’importanza che avevano prima e <strong>il</strong>gioco è fatto: fare politica pare non avere più molto senso.Credo che sia un grosso sbaglio, per tante ragioni. In primoluogo perché le idee esistono ancora, e insieme alle idee esistonole <strong>di</strong>fferenze fra le idee e quin<strong>di</strong> <strong>il</strong> gioco della politicamantiene intatto tutto <strong>il</strong> suo senso, che è <strong>il</strong> confronto, <strong>il</strong> <strong>di</strong>alogo,se necessario e possib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> compromesso, quando è ut<strong>il</strong>e la bat-13


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>taglia. In secondo luogo perché i partiti, la m<strong>il</strong>itanza, la gavetta,l’iter tipico dell’impegno politico, sono, secondo me, l’unica verascuola per imparare gli strumenti essenziali dell’amministrare.Con questo non voglio <strong>di</strong>re che per amministrare bene si debbaper forza essere dei politici <strong>di</strong> professione.Oggi si tende a credere che sia tornato <strong>il</strong> tempo dei politici dopouna fase in cui sembrava che soltanto i componenti della cosiddetta“società civ<strong>il</strong>e” fossero in grado <strong>di</strong> garantire una buonapolitica. Sono entrambe convinzioni errate. L’importante è capireche amministrare è un lavoro <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e che dovrebbe averecome unico scopo l’interesse generale della collettività. È assolutamentesecondario che a fare questo sia una persona cresciutain politica piuttosto che una cresciuta da un’altra parte.L’importante è che lo scopo rimanga quello e che si sia in grado<strong>di</strong> amministrare bene. La mia esperienza mi <strong>di</strong>ce comunque chechi fa politica deve avere prima una propria professione a cuitornare quando scade l’incarico che ricopre.Che cosa debba essere oggi fare politica credo ce lo <strong>di</strong>canomolte persone che negli anni si sono spese per la Città: impegno,serietà, onestà, voglia <strong>di</strong> lavorare, voglia <strong>di</strong> portare avanti le proprieidee e <strong>di</strong> confrontarle con quelle degli altri. E tutto questoper <strong>il</strong> bene <strong>di</strong> una comunità che siamo riusciti, tutti insieme, aconservare quasi intatta in tutti i suoi aspetti e anche nelle relazionisociali, comunitarie. La nostra comunità deve rafforzare leproprie reti <strong>di</strong> relazioni, trasformandole e adattandole ai cambiamentidella società e quin<strong>di</strong> rendendole capaci <strong>di</strong> oltrepassarequasi indenni un periodo <strong>di</strong> <strong>di</strong>simpegno, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidualismo,<strong>di</strong> una modernizzazione spinta che ha spesso portato alla rottura<strong>di</strong> tutte le reti <strong>di</strong> solidarietà.Una forte, fortissima testimonianza civ<strong>il</strong>e. Varie generazioni <strong>di</strong>persone che hanno de<strong>di</strong>cato <strong>il</strong> loro impegno alla città ci <strong>di</strong>conoche fare politica a <strong>Grosseto</strong> è stato un grande lavoro collettivo.14


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Come ho già detto, da molto tempo ormai la politica in Italia ègravemente in crisi. Pochi sono i segnali <strong>di</strong> miglioramento.Si è <strong>di</strong>ffusa così una cultura anti-politica che si manifesta soprattuttonel crescente astensionismo e nel <strong>di</strong>sinteresse dei citta<strong>di</strong>niper la politica e per i partiti.È necessario pertanto reagire al clima <strong>di</strong> depressione e <strong>di</strong> sconfortoche paralizza le migliori energie.Bisogna restituire un’anima alla politica, per tornare a viverlacome vocazione, come progetto ideale, come servizio, come ricercaleale del bene comune.I valori che devono improntare l’agire politico sono quelli <strong>di</strong> libertà,<strong>di</strong> democrazia e <strong>di</strong> solidarietà. Sono cioè i valori su cui sifonda la Costituzione Repubblicana frutto della collaborazionefra le forze cattoliche, socialiste e laiche.In politica l’impegno per la rifondazione ideale della politica sidovrà tradurre nel perseguire, nel <strong>di</strong>alogo tra forze politiche, citta<strong>di</strong>nie movimenti, alcuni obiettivi prioritari, nella consapevolezzache si dovrà fare ogni sforzo per avvicinarsi sempre <strong>di</strong> piùall’ideale, nel rispetto sia della laicità sia della gradualità, propriadella vita democratica pluralistica.I principali obiettivi prioritari comuni oggi sembrano essere iseguenti: la <strong>di</strong>fesa della vita umana; la tutela della famiglia; lagiustizia sociale; la sicurezza nelle Città contro ogni forma <strong>di</strong>violenza, non solo ricorrendo alla repressione, ma soprattuttoprevedendo <strong>il</strong> <strong>di</strong>alogo sociale; la <strong>di</strong>fesa dell’ambiente; la <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>itàa in<strong>di</strong>viduare gli ambiti <strong>di</strong> un nuovo patto tra le areedel Paese; un nuovo progetto <strong>di</strong> politica socio-economica, chemiri a combattere la <strong>di</strong>soccupazione e a realizzare una societàdel lavoro, dell’impresa e della partecipazione; l’accoglienza el’integrazione degli immigrati; la parità scolastica.Si tratta poi <strong>di</strong> affrontare <strong>il</strong> problema della riforma strutturaledella politica. Favorendo la partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni alla ela-15


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>borazione della politica locale e nazionale, partendo dal territorioe dai mon<strong>di</strong> vitali, nel rispetto delle autonomie locali e deicorpi interme<strong>di</strong>, come esige una democrazia matura, fondata sulprincipio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà.Questa spinta verso una nuova qualità della politica può veniresolo dal basso, dal territorio, dalle tante Città e Paesi, dove molticitta<strong>di</strong>ni, oggi chiusi nel loro privato e in fuga dalla politica, potrebberoinvece ritrovare <strong>il</strong> gusto e l’entusiasmo per tornare a<strong>di</strong>mpegnarsi.Bisognerà coinvolgere quanti con<strong>di</strong>vidono questo Progetto non soloall’interno dei <strong>di</strong>versi partiti, ma anche nei centri culturali e sociali,nei movimenti e nelle associazioni, nelle forze che rappresentanointeressi sociali e mon<strong>di</strong> vitali, o come semplici citta<strong>di</strong>ni.Infine c’è la necessità <strong>di</strong> una rifondazione programmatica dellapolitica. C’è la necessità <strong>di</strong> costruire un progetto, <strong>di</strong> elaborare unprogramma capace <strong>di</strong> coagulare menti e cuori.Il programma deve nascere dalla gente, guardando ai problemi dellagente. L’unica scelta programmatica originale è quella che punta arealizzare una società strutturata organicamente, aperta cioè alla partecipazioneresponsab<strong>il</strong>e e sussi<strong>di</strong>aria dei citta<strong>di</strong>ni e dei corpi interme<strong>di</strong>autonomi, che si propone <strong>di</strong> giungere alla democrazia matura,attraverso riforme istituzionali e sociali coraggiose e audaci.Costruiamo insieme la CittàLa Piazza nasce nell’antichità come luogo <strong>di</strong> incontro della popolazione.Le Piazze virtuali <strong>di</strong> oggi, chiuse dentro un televisore,non rendono vivo <strong>il</strong> tessuto sociale. La Città deve esserevissuta insieme, giovani e anziani, donne e uomini senza settorio steccati. Vanno creati luoghi dei citta<strong>di</strong>ni in cui sia piacevoleincontrarsi, fermarsi e rispettarsi, in cui sia possib<strong>il</strong>e fare culturae spettacolo, <strong>di</strong>scutere e confrontarsi. Case per anziani, centri16


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009ricreativi, spazi per i giovani formano una Città senza generazionidove si ricercano punti <strong>di</strong> incontro e non <strong>di</strong> separazione.La separazione infatti favorisce linguaggi <strong>di</strong>fferenti, lobby che<strong>di</strong>rigono gli investimenti in funzione del loro potere <strong>di</strong> contrattazionee non dei bisogni della Comunità. Una Città moderna siforma nelle “contaminazioni” continue tra storia e futuro, tragiovani e anziani. I centri <strong>di</strong> aggregazione per anziani e giovanidevono essere spazi per l’incontro, <strong>il</strong> <strong>di</strong>vertimento, lo stu<strong>di</strong>o,l’arte ma anche luoghi <strong>di</strong> partecipazione <strong>di</strong>ffusa da cui partonoproposte, critiche, interventi e progetti sulla Città.La Città deve essere <strong>di</strong> tutti, senza barriere architettoniche, conle pari opportunità tra i sessi, con l’accoglienza e la solidarietàper gli stranieri e gli immigrati.Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> vivere la Città è legato alla creazione <strong>di</strong> un sistema checonsenta a tutti, bambini, adulti, <strong>di</strong>sab<strong>il</strong>i, anziani <strong>di</strong> recarsi nei variposti attraverso una rete che intrecci nelle sue maglie <strong>il</strong> trasportopubblico, quello privato, le piste ciclab<strong>il</strong>i e pedonali e offra opportunitàpossib<strong>il</strong>i a tutti. Importanti sono poi le aree ver<strong>di</strong> e i parchiche devono essere dei veri e propri polmoni della Città. Losv<strong>il</strong>uppo si deve basare sulla sostenib<strong>il</strong>ità e compatib<strong>il</strong>ità con lerisorse presenti, con l’ambiente, puntando ad una Città qualitativamentebella e quantitativamente sostenib<strong>il</strong>e con strade sicure.Il processo <strong>di</strong> riforma della Scuola impegna i Comuni e le Provincead essere protagonisti e vicini al mondo della Scuola edella Formazione. Il <strong>Comune</strong> dovrà contribuire all’orientamentoscolastico degli studenti, favorendo l’accesso alle nuove tecnologieinformatiche, contribuendo a determinare processi <strong>di</strong> aperturadella Scuola al mondo della cultura e del lavoro con laconsapevolezza che l’investimento sulla Scuola è “produttivo”per <strong>il</strong> futuro della Città. Le Istituzioni Culturali (Biblioteche,Musei, Pinacoteche, Scuole <strong>di</strong> Musica ...), vere e proprie fonti<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione culturale, possono costituire, sempre <strong>di</strong> più, <strong>il</strong>17


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>punto <strong>di</strong> riferimento per attività significative che rafforzinoun’identità e una tra<strong>di</strong>zione culturale citta<strong>di</strong>na connessa con lealtre realtà del territorio. La Città cresce con le Associazioni econ le categorie che agiscono nel territorio e contribuiscono asv<strong>il</strong>uppare valori <strong>di</strong> solidarietà, emancipazione sociale, integrazioneculturale, <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità ad impegnarsi nel Volontariato.Sanità e sociale sono i motori della Città e le cartine tornasoledel grado <strong>di</strong> civ<strong>il</strong>tà: Ospedale, Poliambulatorio, Distretto, AssistenzaDomic<strong>il</strong>iare Integrata, prevenzione, educazione sanitaria,telesoccorso, Residenze per Anziani e così via.Gli impianti sportivi poi devono permettere un effettivo accessoa tutti i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> tutte le età.Lo sv<strong>il</strong>uppo economico deve essere compatib<strong>il</strong>e ed integrato:Turismo, Industria, Agricoltura, Artigianato, Servizi e Territorioper offrire la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> vivere con più tranqu<strong>il</strong>lità nella Città.Avere acqua buona e sufficiente, un buon sistema fognario e <strong>di</strong>depurazione, un modo avanzato <strong>di</strong> raccogliere i rifiuti e <strong>di</strong> effettuarela raccolta <strong>di</strong>fferenziata per rispettare l’ambiente. Il recuperoe <strong>il</strong> riciclo delle risorse rappresentano, se fatte subito, unascelta strategica, un investimento per costruire un futuro miglioreai nostri figli. Ho voluto aprire alcune finestre sulla Città. Suisuoi bisogni e sui suoi problemi. Questo perché amministrare significaconoscere la Città, conoscere e ascoltare i bisogni <strong>di</strong> chici vive, conoscere i problemi e progettare insieme ai citta<strong>di</strong>ni politicheper la risoluzione degli stessi e per lo sv<strong>il</strong>uppo.Gli Amministratori sono pertanto chiamati a dare <strong>il</strong> loro contributo,<strong>il</strong> loro impegno per vivere con la gente, la vita della Cittàe per mettersi a <strong>di</strong>sposizione.Amministrare non è fac<strong>il</strong>e anche perché spesso si è isolati inquesto compitoFacendo un riferimento alla Mitologia greca (ve<strong>di</strong> Luciano Vandelli,Sindaci e Miti, Il Mulino 1997), si può <strong>di</strong>re che Sisifo è <strong>di</strong>-18


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009venuto <strong>il</strong> simbolo della fatica politica. La punizione <strong>di</strong> Sisifoera infatti quella <strong>di</strong> spingere su per una collina, con grandesforzo, un enorme masso che, giunto quasi alla sommità, inevitab<strong>il</strong>mentelo travolge rotolando a valle. Sisifo allora ricominciada capo sino a quando <strong>il</strong> masso lo travolge ancora. La scenasi ripete all’infinito. Sisifo aveva un masso grande da spingere.Il Sindaco e gli Amministratori si trovano invece a spingere contemporaneamenteuna miriade <strong>di</strong> massi, pietre, sassi <strong>di</strong> ogniforma e <strong>di</strong>mensione.Traffico e parcheggi, casa e sfratti, immigrati e noma<strong>di</strong>, <strong>di</strong>soccupazione,insicurezza urbana, sanità, lavori pubblici, scuole, servizisociali, scarsità delle risorse: ciascuno <strong>di</strong> questi tende a rotolare avalle appena lo si abbandona per un attimo per seguirne altri.Ci sono poi <strong>il</strong> macigno legislativo con una vera e propria giungla<strong>di</strong> leggi, leggine, norme <strong>di</strong> ogni tipo; <strong>il</strong> macigno burocraticocon tutti gli Enti periferici dello Stato e <strong>il</strong> federalismo che nonarriva mai; <strong>il</strong> riunionismo con le innumerevoli riunioni, incontri,<strong>di</strong>battiti dove ti senti <strong>di</strong>re continuamente che non ti confronticon i citta<strong>di</strong>ni, con i partiti che ti sostengono, con i Consiglieriche compongono <strong>il</strong> Consiglio Comunale: tutti vogliono essereinformati, considerati, ascoltati, adulati e così via.Altro esempio tratto dalla Mitologia è quello <strong>di</strong> Tantalo: egliaveva davanti a sé i rami <strong>di</strong> un albero ricchi <strong>di</strong> frutta, aveva unagrande fame, allungava la mano per afferrarli, <strong>il</strong> ramo si spostavapiù in là. Lui ci riprovava e <strong>di</strong> nuovo <strong>il</strong> ramo si spostava.Lui continuava con costanza l’operazione che durava all’infinitosenza mai raggiungere <strong>il</strong> frutto.Gli obiettivi che un Amministratore si pone sembrano raggiungib<strong>il</strong>ima talvolta si allontanano: quando per certi controlli, quandoper una specie <strong>di</strong> gioco dell’oca amministrativo.Per esempio realizzare un’Opera Pubblica <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni,dal momento dell’approvazione del Programma Pluriennale19


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>delle Opere pubbliche, almeno 3 anni (progettazione, gara, assegnazionedei lavori, esecuzione dell’opera collau<strong>di</strong> e così via).Senza contare eventuali (e talvolta frequenti) imprevisti qualiad esempio ricorsi alla Magistratura, fallimento dell’impresa enecessità <strong>di</strong> fare una seconda gara, mancati accor<strong>di</strong> con l’impresaaggiu<strong>di</strong>cataria e così via.Infine l’ultimo esempio Mitologico: Damocle. Passò alla storiaper un pranzo. Era ospite del tiranno Dionisio del quale stavaesaltando la posizione <strong>di</strong> potere. Continuò nella sua adulazionefino a quando Dionisio, seccato, volle mostrargli come la suaposizione non era affatto gradevole. Dionisio obbligò Damoclea sedere sotto una spada legata con un crine <strong>di</strong> cavallo che potevarompersi da un momento all’altro.Ecco quin<strong>di</strong> per Sindaci e Amministratori la spada finanziaria:le risorse sono sempre minori e gli obblighi <strong>di</strong> legge da rispettaresempre maggiori. Sempre <strong>di</strong>etro l’angolo c’è <strong>il</strong> citta<strong>di</strong>no ol’azienda che ti chiede un risarcimento <strong>di</strong> un danno subito o tidenuncia alla Magistratura Penale per aver commesso un reato,un abuso d’ufficio e così via.Se tutto ciò non bastasse, negli ultimi anni è cresciuta nell’opinionepubblica una sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidenza non solo nei confronti <strong>di</strong>coloro che ricoprono cariche pubbliche, ma anche verso lestesse Istituzioni.È bene però ricordare, per <strong>il</strong> bene della stessa democrazia in cuiviviamo, che risanare non significa rendere inoperose od impotent<strong>il</strong>e Istituzioni, le quali travalicano gli interessi <strong>di</strong> questa oquella parte politica e rappresentano un Bene prezioso <strong>di</strong> tuttala Comunità.Ogni Citta<strong>di</strong>no quin<strong>di</strong>, senza fare <strong>di</strong> ogni erba un fascio, consenso <strong>di</strong> responsab<strong>il</strong>ità, deve pensare anzitutto a riformare sestesso e a contribuire alla riforma <strong>di</strong> quanto gli compete piuttostoche scagliare in ogni occasione la prima pietra.20


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009C’è quin<strong>di</strong> la necessità <strong>di</strong> dare sostegno e aiuto ai Politici e agliAmministratori affinché si sentano incoraggiati e sostenuti nellaloro azione.Bisogna che persone nuove, oneste e competenti, si assumanole responsab<strong>il</strong>ità gravi e complesse dell’Amministrare, senza temere<strong>di</strong> entrare in un campo minato e <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e dove spesso leamarezze superano le sod<strong>di</strong>sfazioni.Non basta più stare alla finestra e guardare, magari a commentaree criticare, occorre ricercare l’impegno, mettersi a <strong>di</strong>sposizione,ciascuno per le proprie competenze e possib<strong>il</strong>ità.21


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009PARTE 2 aLA STORIA POLITICO -ISTITUZIONALE DEL COMUNEIl <strong>Comune</strong> nel nostro Or<strong>di</strong>namento Giuri<strong>di</strong>coIl comune dello Stato italiano unitario è per molti aspetti <strong>il</strong> <strong>di</strong>rettoerede delle antiche entità amministrative locali, <strong>di</strong> cuispesso ricalca la configurazione territoriale. Anche se l’unificazionepolitica dell’italia, con l’eccezione <strong>di</strong> Roma e delle Venezie,si compie negli anni 1860-1861, <strong>il</strong> fatto <strong>di</strong> naturaistituzionale che determina <strong>il</strong> passaggio dalle vecchie alle nuoveforme <strong>di</strong> amministrazione periferica è rappresentato dall’entratain vigore della Legge per l’unificazione amministrativa delRegno d’Italia (20 marzo 1865, n. 2248). Questo complesso <strong>di</strong>norme comprendeva, come Allegato A, la prima legge comunalee provinciale del nuovo Statuto che determinò le strutturedell’amministrazione periferica e dettò le norme relative al lorofunzionamento e alle loro competenze.Innovazioni all’or<strong>di</strong>namento amministrativo italiano furono introdottea più riprese a partire dalla riforma Crispi del 1888. Nel1934, i vari provve<strong>di</strong>menti legislativi 1 emanati fino ad allora, venneroraccolti in un Testo Unico. Questo, insieme al regolamentodel 1911 2 , ha costituito, nonostante le mo<strong>di</strong>ficazioni successive,la fonte principale che ha regolato l’attività e <strong>il</strong> funzionamentodelle autonomie locali fino alla fine degli anni Ottanta.Con le leggi n. 142 del 1990, che riforma l’or<strong>di</strong>namento dei Comunie delle Province, n. 81 del 1993, sull’elezione <strong>di</strong>retta delsindaco e del consiglio comunale, e n. 265 del 1999, che ha apportatoimportanti mo<strong>di</strong>fiche alla 142/90, si trasforma sostanzialmentel’or<strong>di</strong>namento degli enti locali. Le innovazioninormative degli anni novanta sono state ora raccolte e rior<strong>di</strong>nate23


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>nel nuovo Testo Unico del 18 agosto 2000, n. 267. Le attribuzionifondamentali dei Comuni riguardano <strong>il</strong> sod<strong>di</strong>sfacimento dei bisogniprimari della popolazione (viab<strong>il</strong>ità, igiene, sanità ed assistenzapubblica, polizia locale), l’organizzazione <strong>di</strong> alcuni serviziin<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>i (acqua potab<strong>il</strong>e, fognature, mercati, etc.) e lo svolgimento,per delega dello Stato, <strong>di</strong> compiti relativi ad attività <strong>di</strong>interesse nazionale (anagrafe e stato civ<strong>il</strong>e, censimenti, elezioni,leva m<strong>il</strong>itare). L’ampiezza e l’importanza delle competenze deiComuni, nell’ambito del sod<strong>di</strong>sfacimento dei pubblici bisogni locali,e <strong>il</strong> grado <strong>di</strong> autonomia <strong>di</strong> cui hanno goduto sono però variatinel tempo, in relazione all’evolversi dei rapporti organizzativi traenti locali e Stato e alla trasformazione delle esigenze sociali, connesseall’espandersi del progresso industriale e tecnologico.Gli organi <strong>di</strong> Governo del <strong>Comune</strong>Gli organi <strong>di</strong> governo attraverso i quali si esprime l’attività amministrativadei Comuni sono <strong>il</strong> Consiglio Comunale, la Giunta Municipale,<strong>il</strong> Sindaco 3 . I consigli comunali sono organismi collegialieletti <strong>di</strong>rettamente dai citta<strong>di</strong>ni e vennero istituiti nel 1865, in applicazionedella prima legge comunale e provinciale dello StatoUnitario; in Toscana sostituirono i consigli generali della comunità.Nella Toscana granducale i rappresentanti della popolazione eranoestratti a sorte fra i nob<strong>il</strong>i e i possidenti, nello Stato italiano essivengono invece eletti <strong>di</strong>rettamente dalla popolazione. Ciò avvieneinizialmente in base ad una legge elettorale che permette l’accessoalle cariche e al voto solo a chi detiene un red<strong>di</strong>to notevole: nel1865 gli elettori amministrativi iscritti nelle liste corrispondevanosu base nazionale solo al 3,9% degli abitanti del Regno.Successive riforme elettorali innalzano <strong>di</strong> poco questa percentuale,fino a che con le leggi del 1912-1913 <strong>il</strong> rapporto percentualefra elettori amministrativi e popolazione sale al 26%.24


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Le donne erano comunque escluse da qualsiasi forma <strong>di</strong> partecipazioneelettorale <strong>di</strong>retta e tale situazione si protrarrà fino alleelezioni del secondo dopoguerra. Solo a partire dalle elezionidal 1946 infatti tutti i citta<strong>di</strong>ni italiani acquisiscono finalmente<strong>il</strong> <strong>di</strong>ritto a partecipare <strong>di</strong>rettamente alla scelta dei loro rappresentantie ad essere eletti.Dal 1946 al 2006 si sono tenute a <strong>Grosseto</strong> 15 elezioni amministrative.Fino al 1993 <strong>il</strong> CC è composto a <strong>Grosseto</strong> da quaranta Consigliericompreso <strong>il</strong> Sindaco e gli Assessori che vengono eletti dal CC stesso.A partire dalle elezioni del 1993, in ottemperanza a quanto stab<strong>il</strong>itodalla legge n. 81 del 1993, <strong>il</strong> Consiglio è composto dalSindaco e da quaranta Consiglieri. Il Consiglio Comunale èinoltre presieduto da un Presidente che viene eletto dai Consiglierinella seduta <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento del Consiglio stesso.La volontà del consiglio comunale, così come quella della giunta,si esprime principalmente attraverso le deliberazioni, che vengonoraccolte cronologicamente e conservate per sempre. Le sedute delconsiglio comunale sono, <strong>di</strong> norma, pubbliche. Fanno eccezione icasi in cui si <strong>di</strong>scute <strong>di</strong> questioni particolarmente riservate o cheimplicano valutazioni qualitative concernenti persone.La giunta fu anch’essa istituita in base alla legge comunale e provincialedel 1866 e sostituì in Toscana <strong>il</strong> collegio dei priori. Fino alleriforme degli anni Novanta era composta da sei assessori effettivi edue supplenti, scelti dal consiglio comunale fra i suoi componenti.Attualmente la giunta comunale viene invece nominata <strong>di</strong>rettamentedal sindaco; la carica è ora incompatib<strong>il</strong>e con quella <strong>di</strong>consigliere comunale. Il sindaco svolge la duplice funzione <strong>di</strong>capo dell’Amministrazione comunale e <strong>di</strong> ufficiale <strong>di</strong> Governo.La sua carica era inizialmente <strong>di</strong> nomina regia. A partire dagliultimi anni dell’Ottocento e fino al 1993 veniva scelto dai consigliericomunali al loro interno 4 .Attualmente viene eletto <strong>di</strong>rettamente dai citta<strong>di</strong>ni.25


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Le Autonomie Locali dalla fine degli anni ’90 ai nostri giorniNell’ultimo quinquennio, le autonomie locali hanno vissuto unaintensa fase <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo, caratterizzata da almeno due gran<strong>di</strong> innovazioniistituzionali:l’attuazione della delega <strong>di</strong> cui alla legge Bassanini n. 59 del1997 (c.d. “federalismo amministrativo”); la riforma del TitoloV della Costituzione, <strong>di</strong> cui alle leggi <strong>di</strong> revisione costituzionalen. 1 del 1999 e n. 3 del 2001 (riforma in senso federalismoo <strong>di</strong> regionalismo forte del sistema costituzionale).La c.d. “riforma Bassanini” ha avviato “a Costituzione invariata”un processo <strong>di</strong> riforma dell’intero sistema amministrativo,con l’applicazione tendenziale e rigorosa del principio <strong>di</strong>sussi<strong>di</strong>arietà.Le leggi <strong>di</strong> revisione costituzionale hanno ridefinito <strong>il</strong> ruolodelle autonomie locali nel sistema, <strong>di</strong>segnando una nuova articolazionedel sistema delle fonti normative regionali e locali.Uno sguardo d’insieme, a percorso compiuto, deve quin<strong>di</strong> dareconto sia dei principi innovatori introdotti sia dello sv<strong>il</strong>uppo dell’autonomiae della responsab<strong>il</strong>ità degli enti locali, con particolareriferimento alla vicenda del trasferimento in capo agli ent<strong>il</strong>ocali <strong>di</strong> nuove funzioni amministrative ed alla nuova articolazionedelle competenze normative e del sistema delle fonti.La legge Bassanini ha correttamente inquadrato la piena attuazionedelle norme costituzionali sul decentramento, nell’ambito<strong>di</strong> una più ampia e completa riforma dell’intera amministrazione,sia centrale che locale, con una decisiva inversione <strong>di</strong> tendenza,costituita dalla enumerazione delle competenze amministrative<strong>di</strong> cui debbano restare titolari gli organi dello Stato e dal conferimento,viceversa, <strong>di</strong> tutte le altre funzioni alle autonomie locali.Si tratta <strong>di</strong> una prospettiva <strong>di</strong> riforma ancora caratterizzata dall’aspirazionead un “generico federalismo” e da una vaga26


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009“spinta municipalista” (Anzon). Ma la scelta <strong>di</strong> metodo è quellagiusta. Non soltanto perché correttamente si collega <strong>il</strong> decentramentodell’Amministrazione verso i livelli <strong>di</strong> governo localecon la definizione <strong>di</strong> un profondo ripensamento dell’amministrazionecentrale e del ruolo che essa deve svolgere nel sistema.Ma, soprattutto, perché si in<strong>di</strong>viduano gli sv<strong>il</strong>uppi e le implicazionidel metodo contenuto nell’affermazione del principio <strong>di</strong>sussi<strong>di</strong>arietà che si sv<strong>il</strong>uppa sia sul piano orizzontale che sulpiano verticale (con l’affermazione dei principi <strong>di</strong> partecipazionedei livelli associativi ed organizzativi inferiori nella costruzionedel nuovo modello <strong>di</strong> organizzazione amministrativa:art. 4 primo comma sulla partecipazione degli enti locali alladefinizione del rior<strong>di</strong>no delle funzioni; ed art. 4 comma 3. letteraa che coor<strong>di</strong>na la partecipazione degli enti locali al principio<strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà orizzontale): si tratta del metodo dellaricostruzione dal basso dell’intera organizzazione amministrativa,che non a caso ha trovato i maggiori ostacoli. La sussi<strong>di</strong>arietà,peraltro, implica l’applicazione del principio <strong>di</strong> funzionalitàdell’amministrazione che la legge Bassanini ha specificato neiprincipi <strong>di</strong> efficienza ed economicità (anche con la soppressionedelle funzioni e dei compiti <strong>di</strong>venuti superflui - art. 1 comma 3,lettera c) <strong>di</strong> adeguatezza (in relazione alla idoneità organizzativadell’Amministrazione ricevente a garantire, anche in forma associatacon altri enti, l’esercizio delle funzioni - lettera g) e <strong>di</strong><strong>di</strong>fferenziazione (in considerazione delle <strong>di</strong>verse caratteristiche,anche associative, demografiche, territoriali e strutturali, deglienti riceventi - lettera h). Ciò secondo <strong>il</strong> metodo per cui le funzionivengono attribuite solo se vi è l’obiettiva capacità <strong>di</strong> svolgerlada parte degli enti destinatari del conferimento.Sussi<strong>di</strong>arietà anche come unicità e responsab<strong>il</strong>ità dell’Amministrazionenello svolgimento delle funzioni, con l’affidamentoad un unico soggetto, anche associativo, delle responsab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong>27


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>ciascun servizio o attività amministrativa - art. 4 comma 3, letterae nonché omogeneità nell’esercizio delle funzioni, al fine <strong>di</strong>stab<strong>il</strong>ire un rapporto più <strong>di</strong>retto e trasparente fra i citta<strong>di</strong>ni el’Amministrazione e favorire la massiccia opera <strong>di</strong> semplificazionee <strong>di</strong> delegificazione prevista.Il criterio, con particolare riferimento alla posizione degli ent<strong>il</strong>ocali, si riassume nella attribuzione al legislatore statale e regionaledel compito <strong>di</strong> attribuire la “generalità dei compiti edelle funzioni amministrative ai Comuni, alle Province ed alleComunità montane, secondo le rispettive <strong>di</strong>mensioni territoriali,associative ed organizzative, con l’esclusione delle sole funzioniincompatib<strong>il</strong>i con le <strong>di</strong>mensioni medesime” (art. 4 comma3. lettera a). Al legislatore regionale è stato attribuito <strong>il</strong> compito<strong>di</strong> attribuire agli enti locali “tutte le funzioni che non richiedonol’unitario esercizio a livello regionale” (art. 4 comma 1).Alle Regioni venivano quin<strong>di</strong> mantenute le sole funzioni a carattereunitario, per pervenire ad un modello <strong>di</strong> riparto <strong>di</strong> competenze chepuntava essenzialmente sul modo decisivo del livello territoriale <strong>di</strong>governo comunale e provinciale, ri<strong>di</strong>mensionando notevolmentel’ampiezza - anche sul piano quantitativo - delle funzioni amministrativeattribuite agli enti regionali che avrebbero dovuto assumereun ruolo <strong>di</strong> gestione e coor<strong>di</strong>namento delle istanze unitarie, alfine <strong>di</strong> fare sistema con le autonomie locali, rompendo quel rapportotr<strong>il</strong>aterale Stato-Regioni; Stato-Enti locali; Regioni-Enti locali,che ha caratterizzato fino a queste riforme la <strong>di</strong>stribuzione dellecompetenze amministrative tra i vari livelli <strong>di</strong> governo.Sono note le <strong>di</strong>fficoltà e le perplessità che ha suscitato questoprofondo processo riformatore avviato dalla legge delibera n. 59del 1997. Le stesse Regioni hanno manifestato forme <strong>di</strong> resistenzaal decentramento verso i livelli amministrativi comunalie provinciali, opponendo le obiettive <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> ricercare la <strong>di</strong>-28


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009mensione ottimale <strong>di</strong> governo locale nei vari ambiti delle funzioniamministrative da ri<strong>di</strong>stribuire.Non è dubbio che l’attuazione della legge delega attraverso <strong>il</strong>decreto n. 112 del 1998 (“Conferimento <strong>di</strong> funzioni e compitiamministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali, in attuazionedel capo I della L. 15 marzo 1997. n. 59”) abbia costituitoun punto <strong>di</strong> riferimento ed uno stimolo decisivo perl’attuazione del trasferimento delle competenze amministrativedai livelli superiori verso quelli comunali e provinciali.Le Regioni (stimolate anche dalla previsione dei poteri sostitutividello Stato, in caso <strong>di</strong> inerzia) hanno dato seguito alla <strong>di</strong>sciplinadel decreto legislativo n. 112 del 1998, non limitandosi a ri<strong>di</strong>stribuirele funzioni conferite dai livelli statali ai livelli <strong>di</strong> amministrazionelocale, ma hanno anche colto l’occasione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinarein modo più ampio ed organico le competenze locali e regionali.L’esempio della legislazione della Regione Toscana è emblematico<strong>di</strong> questa tendenza. Gli interventi del legislatore toscano, dal1997 in poi, si possono sud<strong>di</strong>videre in due categorie. Da una parte,tre leggi fondamentali che si autodefiniscono nel titolo “attribuzioneagli enti locali e <strong>di</strong>sciplina generale delle funzioni e deicompiti amministrativi” (legge regionale n. 9; n. 85 e n. 87 del1998) e dall’altra parte, le numerose leggi <strong>di</strong> settore che ridefiniscono,in coerenza con <strong>il</strong> <strong>di</strong>segno riformatore, la <strong>di</strong>stribuzionedelle competenze tra <strong>il</strong> livello regionale e quello degli enti locali.La prima legge <strong>di</strong> sistema è costituita dalla legge n. 9 del 1998 cheha come oggetto l’attribuzione delle funzioni amministrative inmateria <strong>di</strong> agricoltura, foreste, caccia, pesca, v<strong>il</strong>uppo rurale, agriturismo,alimentazione, conferite alla Regione dal d. lgs. 4.6.1997n. 143. Queste concernono tutte le funzioni e i compiti svolti dalsoppresso Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali.La l.r. 9/1998 attribuisce tutte le funzioni amministrative in que-29


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>ste materie alle Province e alle Comunità Montane. La legge prevedeche l’in<strong>di</strong>viduazione delle specifiche funzioni attribuite siafatta previa verifica della necessità della loro permanenza in capoalla Regione, con regolamenti <strong>di</strong> esecuzione approvati dal ConsiglioRegionale, sentiti gli enti locali. In ogni caso, le funzioni,ove non tassativamente riservate alla Regione, sono attribuite alleProvince. La legge prevede che i regolamenti <strong>di</strong> esecuzione sianoemanati nel rispetto dei principi stab<strong>il</strong>iti dalla legge Bassanini, inparticolare <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà e completezza. I regolamenti,poi, sono soggetti a perio<strong>di</strong>ca revisione e possono provvedereanche ad una <strong>di</strong>versa allocazione delle funzioni già conferite. Siprevedono inoltre specifiche competenze che rimangono riservatealla Regione: essa, infatti, esercita le sole funzioni concernenti<strong>il</strong> concorso alla elaborazione e attuazione delle politichecomunitarie e nazionali del settore: l’attuazione <strong>di</strong> specifici programmi<strong>di</strong> intervento definiti ai sensi delle normative regionalisulle procedure <strong>di</strong> programmazione: tutela <strong>di</strong> specifici interessiunitari <strong>di</strong> carattere regionale. Anche la tassativa in<strong>di</strong>viduazione<strong>di</strong> queste funzioni avviene me<strong>di</strong>ante regolamento <strong>di</strong> esecuzione.Per quanto riguarda le risorse finanziarie e strumentali per l’eserciziodelle funzioni attribuite, con deliberazione del Consiglio regionalesi provvede al trasferimento agli enti locali interessati chevengono sentiti) delle risorse necessarie, con decorrenza contestualea quella <strong>di</strong> attribuzione delle funzioni.Lo stesso schema normativo o viene mantenuto nelle altre dueleggi <strong>di</strong> attribuzione delle funzioni, che peraltro ampliano l’orizzonte<strong>di</strong>sciplinando in modo più vasto e organico le materie <strong>di</strong>attribuzione, e prevedendo forme <strong>di</strong> raccordo e processi <strong>di</strong> concertazionefra Regione e enti locali e fra enti locali stessi.La l.r. n .85/1998 <strong>di</strong>spone l’attribuzione agli enti locali e la <strong>di</strong>sciplinagenerale delle funzioni dei compiti amministrativi inmateria <strong>di</strong> tutela della salute, servizi sociali, istruzione scola-30


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009stica, formazione professionale, beni e attività culturali e spettacolo,conferiti alla Regione dal d. lgs 112 del 1998.Invece la l.r. n. 87/1998 attribuisce le funzioni agli enti localiin materia <strong>di</strong> artigianato, industria, fiere e mercati, commercio,turismo, sport, artigianato e agricoltura, conferite alle Regionidal D.lgs. 112 del 1998.Lo schema base è lo stesso della l.r. 9/1998 ma, come si è detto, inqueste due leggi viene introdotta una visione più organica dell’organizzazionedelle funzioni, <strong>il</strong> cui corollario è la ricerca <strong>di</strong> forme<strong>di</strong> raccordo e processi <strong>di</strong> concertazione. Viene infatti prevista lapromozione <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> concertazione permanente con gli enti localial fine <strong>di</strong> perseguire <strong>il</strong> maggior grado <strong>di</strong> efficienza e <strong>di</strong> efficacianell’esercizio delle rispettive funzioni: in tale sede sono definitii livelli e le modalità ottimali <strong>di</strong> esercizio delle funzioni degli ent<strong>il</strong>ocali relative a settori organici <strong>di</strong> materie affini o complementarie sono valutati i processi <strong>di</strong> decentramento. La concertazione è attuatatra la Giunta Regionale e le delegazioni rappresentative delleassociazioni regionali delle Province, dei Comuni e delle ComunitàMontane da queste formalmente costituite. Sono in ogni casofatte salve le attribuzioni del Consiglio delle Autonomie Locali.Inoltre si investe <strong>il</strong> Consiglio regionale della definizione dei livelliottimali <strong>di</strong> esercizio delle funzioni e si stab<strong>il</strong>iscono i casi e i criteridell’esercizio del potere sostitutivo da parte della regione a seguitodell’inadempienza degli enti locali.Come leggi <strong>di</strong> settore <strong>di</strong> leggi regionali (quelle cioè che, senzaprovvedere ad un’attribuzione organica delle funzioni, si adeguanoperò alla normativa statale <strong>di</strong> decentramento) vengonoin r<strong>il</strong>ievo alcune leggi che incidono in modo particolare sulruolo degli enti locali.Per esempio la l.r. 77/1998 sul rior<strong>di</strong>no delle competenze in materia<strong>di</strong> ed<strong>il</strong>izia residenziale pubblica si pone come <strong>di</strong>retta attuazionedel D.lgs. 112 del 1998, ed in<strong>di</strong>vidua “nei Comuni i31


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>principali attori per la messa in opera delle politiche della casa,alfine <strong>di</strong> favorire la gestione unitaria ed efficiente e la riqualificazionedel patrimonio”: a tal fine attribuisce specifiche funzioniai Comuni ed in<strong>di</strong>vidua livelli ottimali <strong>di</strong> esercizioassociato delle funzioni.Anche le leggi regionali <strong>di</strong> semplificazione in materia <strong>di</strong> agricoltura- la l.r. 23/2000 e la l.r. 59/2001 - in<strong>di</strong>viduano negli enti localii soggetti esercenti le funzioni amministrative nella materia.Infine, viene in r<strong>il</strong>ievo la l.r. 40/2001 recante “<strong>di</strong>sposizioni in materia<strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no territoriale e incentivazione delle forme associativedei Comuni” che contiene l’in<strong>di</strong>viduazione degli ambititerritoriali e dei livelli ottimali per l’esercizio associato sovracomunale<strong>di</strong> funzioni e servizi e in criteri per l’incentivazione dell’esercizioassociato <strong>di</strong> funzioni e servizi da parte dei Comuni.L’esigenza <strong>di</strong> un rior<strong>di</strong>no più complessivo degli esiti <strong>di</strong> questeinnovazioni legislative veniva colta, come noto, dalla legge statale3 agosto 1999. n. 265 (nota per i suoi proponenti, gli on.liNapolitano e Vigneri) che, oltre a riba<strong>di</strong>re alcuni principi fondamentali(come quelli volti a consolidare l’autonomia statutariaed organizzativa <strong>di</strong> Comuni e Province) delegava <strong>il</strong> Governoad elaborare un Testo Unico nel quale riunire e coor<strong>di</strong>nare le <strong>di</strong>sposizion<strong>il</strong>egislative vigenti. Il Testo Unico delle leggi sull’or<strong>di</strong>namentodegli enti locali, emanato con <strong>il</strong> decreto legislativo 18agosto 2000, n. 267, ha rior<strong>di</strong>nato - in termini non meramentecomp<strong>il</strong>ativi - l’insieme delle norme legislative che si erano venutesv<strong>il</strong>uppando a partire dalla legge n142 del 1990, con importantimo<strong>di</strong>fiche e scelte interpretate <strong>di</strong> notevole portata. Èsufficiente richiamare non soltanto la definizione più ampia dell’autonomiastatutaria e della missione che Province e Comunidevono svolgere nel sistema, ma anche <strong>il</strong> nuovo sistema <strong>di</strong> definizionedei controlli, non più preventivi sugli atti, ma solo suc-32


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009cessivi sui risultati e con un nuovo spazio attribuito ai controlliinterni <strong>di</strong> ciascun ente locale.La linea <strong>di</strong> tendenza è quella della autonomia piena e della responsab<strong>il</strong>itàdegli enti locali ed è una linea <strong>di</strong> tendenza che trovaun suo completo sv<strong>il</strong>uppo nella riforma costituzionale del TitoloV laddove si afferma che la Repubblica è “costituita” daComuni, Province, città metropolitane e regioni, sullo stessopiano dello Stato, nell’articolazione dal basso verso l’alto delsistema dei poteri pubblici, con autonomia <strong>di</strong> livello costituzionalecui si collega, rafforzandosi, l’autonomia statutaria e l’autonomiaregolamentare. Si introduce così in Costituzione <strong>il</strong>principio della “pari <strong>di</strong>gnità istituzionale”, non a caso esplicitatonell’articolo <strong>di</strong> apertura del Titolo V - l’art.114 - che delinea <strong>il</strong>sistema istituzionale come un “sistema a rete”, in cui i soggettisono <strong>di</strong>versi per estensione territoriale e funzioni, ma comunquepari or<strong>di</strong>nati, come efficacemente chiarisce la Corte Costituzionale:“nel nuovo art. 114 della Costituzione gli enti territorialiautonomi sono collocati al fianco dello Stato, come elementicostitutivi della Repubblica quasi a svelarne, in una formulazionesintetica, la comune derivazione dal principio democraticoe dalla sovranità popolare” (sent. n.106 del 2OO2).Con <strong>il</strong> nuovo Titolo V viene superato <strong>il</strong> principio del parallelismodelle funzioni, ra<strong>di</strong>cando la competenza legislativa neglienti territoriali maggiori e affermando, per l’esercizio delle funzioniamministrative, la preferenza per l’ente territoriale minore.Viene ribaltato <strong>il</strong> principio del conferimento, dal momento che <strong>il</strong>nuovo art. 118.1 prevede che tutte le funzioni amministrativesono attribuite in via <strong>di</strong> principio ai Comuni, ma che tali funzionipossono essere conferite, qualora vi sia l’esigenza <strong>di</strong> assicurarnel’esercizio unitario, alle città metropolitane, alle Province, alleRegioni e infine allo Stato, sulla base dei principi <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà,<strong>di</strong>fferenziazione e adeguatezza.33


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>A prescindere dalla questione <strong>di</strong> quali siano le funzioni propriee le funzioni conferite, ci si è chiesti dal punto <strong>di</strong> vista praticoin che modo gli enti locali possano esercitare tali funzioni nelcaso in cui ancora non esista un atto che ne assicuri la copertura,oppure non si sia materialmente proceduto al trasferimento degliuffici e delle risorse e del personale dal livello superiore al livelloinferiore. La risposta che viene data argomentando sullabase dei principi stab<strong>il</strong>iti dall’art. 97 Cost., è che fino a che nonsi proceda a tali trasferimenti, sopravvivono le leggi sulla ripartizionedelle competenze amministrative che sono state esaminatesopra.Come si è detto, <strong>il</strong> principio <strong>di</strong> autonomia si muove <strong>di</strong> pari passocon <strong>il</strong> principio <strong>di</strong> responsab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> ciascun ente locale: nel nuovosistema policentrico improntato sulla pari <strong>di</strong>gnità dei livelli <strong>di</strong> governocon l’abrogazione degli artt. 124, 125.1 e 130 Cost., sonostati introdotti alcuni elementi <strong>di</strong> garanzia unitaria del sistema: <strong>il</strong>controllo sugli organi (ex art. 117 lett. p Cost.), i poteri sostitutivisul piano amministrativo (art. 120 Cost. e art. 8 l. 131/2003) e coor<strong>di</strong>namentodella finanza pubblica (artt. 117 e 119 Cost.).In questo mutato contesto, riveste un’importanza sostanzialel’esplicita previsione in Costituzione del Consiglio delle AutonomieLocali (CdAL) quale organo <strong>di</strong> consultazione fra ciascunaRegione e gli Enti Locali (art. 123 comma 4 Cost., comemo<strong>di</strong>ficato dalla 1. cost. 3 del 2001).La Toscana, in realtà, ha precorso la riforma costituzionale. istituendo<strong>il</strong> suo CdAL già prima del 2001. Infatti la legge regionalen. 36 del 2000 <strong>di</strong>sciplinava già dettagliatamente quest’ organocollocandolo presso <strong>il</strong> Consiglio regionale. A norma <strong>di</strong> legge, <strong>il</strong>CdAL è chiamato ad esprimere parere obbligatorio su tutti gliatti <strong>di</strong> programmazione o che incidano sulle competenze degliEnti Locali. Fra l’altro in dottrina è stato notato come “la norma34


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009costituzionale non pone limiti ai settori in cui è possib<strong>il</strong>e inserirecon funzione consultiva <strong>il</strong> Consiglio, realizzando unagrande apertura nei confronti <strong>di</strong> tale ente”, apertura che può esserecompiuta attraverso le previsio ni dello statuto regionale.La legge stab<strong>il</strong>isce quali sono gli effetti delle pronunce dell’organo(ed è sul terreno degli effetti che si gioca tutta la portata giuri<strong>di</strong>cadella funzione consultiva). Si ritiene che la soluzionein<strong>di</strong>viduata dalla l.r. 36/00 configuri <strong>il</strong> massimo <strong>di</strong> espansione deipoteri giuri<strong>di</strong>ci attribuib<strong>il</strong>i al CdAL, ricorrendo al meccanismodelle maggioranze qualificate: <strong>il</strong> Consiglio regionale può superare<strong>il</strong> parere negativo del CdAL solo a maggioranza assoluta deisuoi componenti. La norma contiene però una piccola clausola <strong>di</strong>grande r<strong>il</strong>evanza in quanto rinvia la propria esecutività al momentodell’entrata in vigore della norma statutaria corrispondente.È possib<strong>il</strong>e formulare proposte volte ad arricchire ulteriormente<strong>il</strong> ruolo del Consiglio delle Autonomie Locali: ad esempio appareassolutamente legittima dal punto <strong>di</strong> vista costituzionale,l’idea <strong>di</strong> creare un comitato <strong>di</strong> conc<strong>il</strong>iazione fra Consiglio regionalee CdAL. Oppure, ancora, la dottrina richiama l’attenzionesul fatto che <strong>il</strong> dettato costituzionale non sembra porreostacoli alla previsione <strong>di</strong> vere e proprie intese, tali da renderele singole determinazioni amministrative l’ep<strong>il</strong>ogo <strong>di</strong> un’attivitàconcertata culminante nell’incontro delle volontà manifestatedalle istituzioni regionali e <strong>il</strong> CdAL.Così come sarebbe possib<strong>il</strong>e e opportuno attribuire al CdAL unpotere <strong>di</strong> iniziativa legislativa presso <strong>il</strong> Consiglio, come pure lapossib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> intervento anche sui progetti <strong>di</strong> regolamento propostidalla Giunta regionale.In sintesi, si può constatare che <strong>il</strong> ruolo delle autonomie localiè stato ridefinito in termini ra<strong>di</strong>calmente innovativi, secondouna linea <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo che i costituenti avevano solo intuito e chei principi del nuovo Titolo V tendono a strutturare in termini35


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>ben più ampi e tali da esigere un’ulteriore attuazione legislativa,che non potrà non portare ad una mo<strong>di</strong>fica della <strong>di</strong>sciplinadettata dal Testo Unico n. 267 del 2000.In questo senso, si è necessariamente mosso <strong>il</strong> legislatore che,con l’art. 2 della legge n. 131 del 2003, ha delegato <strong>il</strong> Governoad emanare uno o più decreti legislativi <strong>di</strong>retti all’in<strong>di</strong>viduazionedelle funzioni fondamentali, ai sensi dell’art. 117, secondocomma, lettera p, della Costituzione, essenziali per <strong>il</strong> funzionamento<strong>di</strong> Comuni, Province e città metropolitane nonché per <strong>il</strong>sod<strong>di</strong>sfacimento <strong>di</strong> bisogni primari delle comunità <strong>di</strong> riferimento.Non è possib<strong>il</strong>e, in questa sede, sv<strong>il</strong>uppare una analisi ed uneventuale giu<strong>di</strong>zio critico sui principi ed i criteri <strong>di</strong>rettivi dettatiper questa delega. È fondamentale sottolineare peraltro che lescelte del legislatore delegato saranno influenzate dagli esitidella vicenda <strong>di</strong> innovazione istituzionale che ha caratterizzatoquest’ultimo quinquennio e che riguarda due degli aspetti fondamentalidel sistema <strong>di</strong> amministrazione locale: quello dellaresponsab<strong>il</strong>ità e quello del sistema delle fonti normative locali.Sotto <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o della responsab<strong>il</strong>ità degli enti locali, è bene ricordareche <strong>il</strong> decreto legge 13/2002. convertito in legge75/2002, ha ab<strong>il</strong>itato gli statuti <strong>di</strong> Comuni e Province a <strong>di</strong>sciplinarela nomina <strong>di</strong> commissari ad acta per pre<strong>di</strong>sporre ed approvare<strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio in caso <strong>di</strong> inerzia degli organi competenti,mentre si è optato per una commissione <strong>di</strong> nomina ministerialeper la chiusura della procedura <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto nel caso in cui l’organostraor<strong>di</strong>nario non provveda alla liquidazione. La legge131/2003 prevede poi un importante ruolo delle sezioni regionali<strong>di</strong> controllo della Corte dei Conti, anche sotto l’aspetto <strong>di</strong>una collaborazione attiva con le Regioni e gli enti locali. Questiultimi possono accedervi tramite richieste formulate dal Consigliodelle Autonomie Locali (art.7, comma 8 1egge131/2003).36


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Sotto l’aspetto del sistema delle fonti, è importante evidenziarecome la potestà regolamentare ha rivestito un ruolo <strong>di</strong> r<strong>il</strong>ievofin dal XIX secolo, e che gli atti <strong>di</strong> autoregolamentazione municipalisono sempre stati configurati non come esercizio <strong>di</strong> funzioniamministrative, bensì come espressione <strong>di</strong> una specificaattitu<strong>di</strong>ne degli enti locali a produrre norme “proprie”.Questa impostazione si è andata via via rafforzando, innanzituttocon l’introduzione dei principi costituzionali <strong>di</strong> cui all’art.5 e 128 della Costituzione, e in seguito con l’evoluzione del <strong>di</strong>rittopositivo. Nel 1990, con la 1. 142. viene riconosciuto <strong>il</strong> potereregolamentare e statutario degli enti locali, che vieneulteriormente consolidato dalla 1. 59/1997 nel cui art. 2 è stataespressamente prevista una generalizzata autonomia regolamentaredegli enti locali per la <strong>di</strong>sciplina dell’organizzazione edello svolgimento delle funzioni ad esse attribuite, e dalla legge265/1999 che ha in<strong>di</strong>viduato i limiti a tale potestà regolamentaresolo nei principi espressamente stab<strong>il</strong>iti dalla legge. Il d.lgs.267/2000 ha infine riba<strong>di</strong>to la previsione, sia del potere statutarioche regolamentare, da considerare “riservato” a Comuni eProvince, nell’ambito <strong>di</strong> una sorta <strong>di</strong> “mini gerarchia locale dellefonti” in cui <strong>il</strong> regolamento deve rispettare non solo i principifissati dalla legge, ma anche lo statuto.Per quanto riguarda le mo<strong>di</strong>fiche del sistema delle fonti chesono seguite alla riforma costituzionale, è impossib<strong>il</strong>e operareuna sintesi delle questioni aperte; si può peraltro notare come irapporti fra fonti <strong>di</strong> autonomia infraregionale e le fonti legislativefossero già in precedenza da ricostruire non in termini <strong>di</strong>gerarchia secca”, quanto piuttosto <strong>di</strong> gerarchia e competenza assieme(fossero quin<strong>di</strong> “misti”). Questa tendenza è stata rafforzatadalla riforma costituzionale che ha confermato la naturaessenzialmente “mista” delle relazioni intercorrenti fra le leggi<strong>di</strong> stato e regione da un lato, e l’autonomia normativa locale dal-37


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>l’altro: dal momento che le funzioni esercitate dagli enti localisono comunque in<strong>di</strong>viduate da norme <strong>di</strong> legge (statali e regionali)ne segue che gli statuti e i regolamenti locali devono comunquemantenersi all’interno della cornice legislativa, ma “al<strong>di</strong> dentro” hanno competenza esclusiva.Per questo motivo è fondamentale la partecipazione degli enti localialle vicende legislative, sia sotto l’aspetto <strong>di</strong> una necessariapartecipazione nella fase ascendente dei processi decisionali voltaad assicurare una “produzione giuri<strong>di</strong>ca partecipata”, sia nella fasedel controllo <strong>di</strong> legittimità delle leggi, attraverso un ipotetico accessoalla Corte Costituzionale che ancora fa fatica a delinearsi.Comunque sia, in questo contesto <strong>il</strong> ruolo della legge (statale eregionale) sta assumendo una linea <strong>di</strong> tendenza ine<strong>di</strong>ta, poichésta cedendo la valenza organizzatrice e gestionale alle fonti locali(statuti e regolamenti) per assumere una nuova funzioneunificante e promozionale. Si è parlato infatti <strong>di</strong> “passaggio daun modello a vocazione legicentrica ad un modello aperto aforme <strong>di</strong> unificazione-integrazione orientate sia verso <strong>il</strong> bassoche verso l’alto” da cui deriva un arricchimento dei contenutidella produzione normativa degli enti locali deputata alla realee concreta organizzazione della collettività.Tale produzione normativa, non è fonte integrativa e accessoriadella legge, ma espressione <strong>di</strong> una precisa riserva <strong>di</strong> un potere<strong>di</strong> autoregolamentazione coperto da una specifica garanzia costituzionaleche la rende imme<strong>di</strong>atamente autoapplicativa.Pertanto per gli statuti degli enti locali i limiti, ricavab<strong>il</strong>i soprattuttodall’art. 114 Cost., sono solo quelli previsti dalla Costituzione(con particolare riferimento all’assetto del poterelegislativo) e i vincoli dei principi generali sull’organizzazionepubblica derivanti dall’or<strong>di</strong>namento nazionale e comunitario.I regolamenti degli enti locali, oltre a questi limiti, devono anchesottostare alle previsioni della legislazione statale e regionale.38


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Infine è da notare come la legge 131 del 2003 rivesta un’importanzafondamentale dal momento che, non solo rior<strong>di</strong>na e<strong>di</strong>sciplina la potestà normativa degli enti locali, ma formulaanche i principi e i criteri <strong>di</strong>rettivi sulla cui base <strong>il</strong> Governodovrà esercitare la delega per la riforma del Testo Unico deglienti locali. La legge intende proseguire con quella linea <strong>di</strong> tendenzavolta alla più ampia attribuzione <strong>di</strong> funzioni agli enti locali,come pure alla valorizzazione dell’autonomia statutaria edella potestà regolamentare. operando scelte e dettando principiche - se ben attuati - renderanno possib<strong>il</strong>e per le autonomie local<strong>il</strong>o svolgimento <strong>di</strong> un ruolo davvero pregnante e sostanzialeall’interno del sistema istituzionale.L’evoluzione più complessa ed importante è quella che sta andandoavanti da tempo e che dovrebbe trovare conclusione nell’attualelegislatura parlamentare.Mi riferisco al tema del Federalismo e soprattutto a quella partevitale per le Autonomie Locali che riguarda l’aspetto della fiscalitàe delle entrate.C’è la necessità infatti <strong>di</strong> avere risorse certe per poter programmarela propria attività nel me<strong>di</strong>o lungo periodo.Il Territorio, lo Stemma e <strong>il</strong> Gonfalone della CittàIl territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> si estende per Kmq. 474,3.Nel territorio comunale sono presenti le frazioni <strong>di</strong> Marina, Principina,Montepescali, Braccagni, Roselle, Batignano, Istiad’Ombrone, Rispescia e Alberese.Lo scudo civico riunisce ed esprime, secondo i mo<strong>di</strong> che sonopropri del linguaggio aral<strong>di</strong>co. un certo numero <strong>di</strong> connotati. iquali, senza che occorra <strong>il</strong> sussi<strong>di</strong>o della scrittura, bastano aidentificare <strong>il</strong> luogo <strong>di</strong> cui lo stemma è <strong>il</strong> signum.39


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Lo stemma del <strong>Comune</strong> è blasonato <strong>di</strong> rosso col grifone rampanted’argento armato <strong>di</strong> spada.La più antica raffigurazione dello stemma <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> giuntasino a noi è rappresentata da un bassor<strong>il</strong>ievo posto sul fiancodel portale meri<strong>di</strong>onale della Cattedrale, consistente in unoscudo gotico ove è rappresentato un Grifone rampante. La realizzazionedell’opera artistica è oggi attribuita alla bottega <strong>di</strong>Giovanni <strong>di</strong> Agostino e alla seconda metà del quarto decenniodel XIV secolo, Purtroppo smalti e metalli non sono identificab<strong>il</strong>i,mentre l’emblema aral<strong>di</strong>co è chiaramente leggib<strong>il</strong>e e corrispondein tutto alle testimonianze successive (a partire dal XVsecolo circa), tranne per <strong>il</strong> fatto che la branca destra non è armata<strong>di</strong> spada.Secondo la tesi proposta alla fine del XIX secolo da Em<strong>il</strong>ioChiarini, in uno stu<strong>di</strong>o che già Annarosa Grazelli definiva viziatoda una cultura empirica ed approssimativa, l’assenza dellaspada nella branca del grifone sarebbe in<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> una datazionedell’opera ad una fase precedente al 1328, anno in cui <strong>Grosseto</strong>resistette all’asse<strong>di</strong>o portato dalle truppe dell’imperatore Ludovico<strong>il</strong> Bavaro: a detta del Chiarini. infatti, la spada sarebbe stataaggiunta all’emblema aral<strong>di</strong>co in riconoscimento del valore bellico<strong>di</strong>mostrato dalla città in tale occasione. Di questo riconoscimento,tuttavia, non sono state rintracciate testimonianzedocumentarie e la sua <strong>di</strong>vulgazione è dovuta all’ opera <strong>di</strong> eru<strong>di</strong>t<strong>il</strong>ocali, che all’inizio del XX secolo hanno inteso costruire unatra<strong>di</strong>zione storica ormai entrata nel sentire comune.Se un atteggiamento <strong>di</strong> tal genere trova la sua spiegazione nelparticolare clima culturale intriso <strong>di</strong> antigermanesimo. che si affermòanche a <strong>Grosseto</strong> negli anni della Prima Guerra Mon<strong>di</strong>ale,una corretta valutazione delle vicende relative allo stemma del<strong>Comune</strong> presuppone un’attenta r<strong>il</strong>ettura delle fonti aral<strong>di</strong>che esfragistiche alla luce delle nuove conoscenze acquisite sulla sto-40


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009ria istituzionale della città nei secoli del Me<strong>di</strong>oevo (allorquandosi è definito lo stemma urbano) e con <strong>il</strong> supporto <strong>di</strong> ulteriori, auspicab<strong>il</strong>i.indagini iconografiche.NOTE1. Ve<strong>di</strong> in particolare i seguenti: R.D. 10 febbraio 1889, n. 5921;R.D. 4maggio 1898, n.164; R.D. 21 maggio 1908, n. 269;R.D. 4 febbraio 1915, n. 148; R.D. 3 marzo 1934 n. 383.2. Regolamento <strong>di</strong> esecuzione della legge comunale e provincialedel 1908, promulgato con R.D. 12 febbraio 1911 n. 297.3. Nel 1926 fu decretata dalla legislazione fascista l’abolizionedegli organi elettivi delle autonomie locali. Durante <strong>il</strong> regimefascista le competenze degli organi rappresentativi delle autonomielocali vennero attribuite a organi <strong>di</strong> nomina governativa.Con la legge 4 febbraio 1926, n. 237, venne infattiistituito l’or<strong>di</strong>namento podestar<strong>il</strong>e nei Comuni con popolazioneinferiore ai 5.000 abitanti e con R.D.L. 3 settembre1926 tale or<strong>di</strong>namento fu esteso a tutti i Comuni. Il Podestàera nominato con Decreto Reale ed assommava in se le funzionigià esercitate dagli organi amministrativi <strong>di</strong> origine elettiva,nonché quelle espletate dal Sindaco nella qualità <strong>di</strong>Ufficiale <strong>di</strong> Governò. Nei Comuni con oltre 10.000 abitantifu resa obbligatoria anche l’istituzione <strong>di</strong> una consulta municipale,i cui componenti, nominati dal Prefetto su terne propostedalle locali associazioni sindacali, svolgevano unafunzione meramente consultiva. L’istituto podestar<strong>il</strong>e e gliannessi istituti aus<strong>il</strong>iari minori rimasero in vita fino all’en-41


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>trata in vigore del R.D.L. 4 apr<strong>il</strong>e 1944, n. 111, che ripristinò<strong>il</strong> sindaco e la giunta municipale ed attribuì ai prefetti <strong>il</strong> compito<strong>di</strong> provvedere in via transitoria alla nomina dei sindaci edegli assessori, in attesa <strong>di</strong> poter in<strong>di</strong>re le elezioni amministrativeper la ricostituzione degli organi rappresentativi deglienti locali. Caduto <strong>il</strong> regime fascista l’amministrazione delcomune fu transitoriamente affidata ad una giunta straor<strong>di</strong>nariache aveva anche i poteri del consiglio e che esercitò lasua attività fino alle elezioni amministrative del 1946.4. Con la riforma Crispi del 1888 i Comuni capoluogo <strong>di</strong> circondarioo <strong>di</strong> provincia aventi almeno 10.000 abitanti ottengonoche la nomina regia del sindaco venga abolita e sostituita conl’elezione da parte del consiglio comunale. Questa prerogativasarà poi estesa anche a tutti gli altri Comuni d’Italia con lalegge 29 luglio 1896, n. 346. Nel 1993, con la legge n. 81, èstata introdotta l’elezione <strong>di</strong>retta del sindaco.42


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Parte 3 aGROSSETO ED I SUOI AMMINISTRATORI DAL 1944 AL 2009La classe politica della nostra città dal dopoguerra ad oggiL’analisi della classe politica della nostra città che governa daldopoguerra evidenzia in modo forte <strong>il</strong> passaggio dalla generazionepartigiana o della Resistenza e le successive generazionidella <strong>di</strong>rigenza locale, anche se i tratti della frammentazionesono rinvenib<strong>il</strong>i già negli anni ’50, durante i quali ad esempio laFederazione del PCI fu commissariata per alcuni anni, con l’invioda parte della Segreteria nazionale del senese Emo Bonifazi.Il ricambio politico è stato nella nostra Città più <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e rispettoad altre realtà più coese.Nel dopoguerra <strong>il</strong> rispetto del carisma e della autorità personaledella classe politica era fortemente trasversale rispetto ai blocchi<strong>di</strong> sinistra - centro - destra.Era importante <strong>il</strong> confronto tra gli uomini e le idee: tale confrontopremiava i leader locali con un consenso superiore rispettoa quello ottenuto dai propri partiti. È singolare l’esempio<strong>di</strong> Renato Pollini, uno dei personaggi più forti del dopoguerra edel socialista Mario Ferri, presidente dell’Amministrazione provincialeper 15 anni consecutivi. L’esempio si può estendere adaltre figure dell’opposizione democristiana o delle realtà repubblicanae liberale.I politici <strong>di</strong> questa generazione sono capaci <strong>di</strong> parlare tra loro esanno anche parlare al popolo.La percentuale <strong>di</strong> conferme nelle cariche amministrative della provinciaaumenta negli anni ’50 e ’60, mentre rallenterà notevolmentecon <strong>il</strong> ciclo successivo. Cresce <strong>il</strong> numero dei partiti e dei movimentinel territorio (frammentazione). Alla fine degli anni ’70 e negli43


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>anni ’80 <strong>il</strong> ricambio fisico dei politici in Maremma è molto piùnetto. Sparisce la generazione nata negli anni ’20 e si fanno da partefigure che avevano dato grande continuità rappresentativa alla città<strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> (Mauro Tognoni per tre volte confermato deputato). Ildecennio 1975/1985 vedrà un tasso <strong>di</strong> rinnovamento nella categoriadegli amministratori pubblici quasi doppio rispetto al periodoprecedente (oltre <strong>il</strong> 60% <strong>di</strong> nuovi entrati nel circolo dei membri dellegiunte) e sono moltissimi coloro che effettuano un solo mandato.Rappresentano un’eccezione Tattarini e Giorgi che nel 1992,dopo varie esperienze <strong>di</strong> governo negli Enti locali, approdano inParlamento.Negli anni ’80, dopo circa 30 anni nei quali <strong>il</strong> sistema politico localeaveva garantito una grande stab<strong>il</strong>ità nei criteri <strong>di</strong> reclutamento,ma anche del comportamento amministrativo, emergono problemi<strong>di</strong> funzionamento nel rapporto ceto politico-comunità politica.C’è poi un predominio dei politici provenienti dalla periferia nelricoprire le cariche più importanti: Mauro Tognoni (Montieri)Enea Piccinelli (Piancastagnaio), Fernando Di Giulio (SantaFiora), Adalberto Minucci (Magliano in Toscana) Ermanno Benocci(Sorano) Flavio Tattarini (Santa Fiora), S<strong>il</strong>vano Signori(Tirli), Nedo Barzanti ( Monterotondo Marittimo), Clau<strong>di</strong>oFranci (Casteldelpiano), Luca Sani (Massa Marittima), solo perfare qualche esempio.Più <strong>di</strong> recente rappresenteranno la Città e la Maremma in ParlamentoTiziana Parenti, Roberto Benvenuti, Ottaviano DelTurco, Giuliano Amato “catapultati” come can<strong>di</strong>dati <strong>di</strong>rettamentedai vertici nazionali dei partiti.C’è una forte mortalità “infant<strong>il</strong>e” della elite politica.I dati sui consiglieri comunali e provinciali riportano negli anni ’80<strong>il</strong> tasso <strong>di</strong> legislature <strong>di</strong> anzianità più basso dal dopoguerra: la maggiorparte dei consiglieri non veniva rieletto o non si rican<strong>di</strong>dava. Ciòha determinato un quadro <strong>di</strong> scarsa istituzionalizzazione del ceto44


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009politico e <strong>di</strong> scarsa incidenza nella stessa elite dell’idea <strong>di</strong> dover“circolare” nelle posizioni <strong>di</strong> vertice del sistema politico locale.La crisi politica si manifesta negli anni ’80 con i temi dell’insod<strong>di</strong>sfazionee dell’antipolitica. Un fatto importante per quanto riguardal’alternanza si verifica nelle elezioni del 1997 quandoAlessandro Antichi vince al primo turno ed <strong>il</strong> centro destra,per laprima volta nella storia della città, governerà <strong>Grosseto</strong> fino al 2006anno in cui, dopo 9 anni <strong>il</strong> comune fu “riconquistato” dal centro sinistracon un sindaco proveniente dal mondo cattolico e iscritto allaMargherita.La città <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> cresce a ritmi frenetici e c’è un forte cambiamentosociale. <strong>Grosseto</strong> incrementa <strong>il</strong> numero <strong>di</strong> abitanti legatisoprattutto ai servizi pubblici con particolare riferimentoalle realtà m<strong>il</strong>itari. Aumenta l’osc<strong>il</strong>lazione del voto e l’attenzionealle persone che vengono can<strong>di</strong>date. Gli elettori sono piùesigenti. Dietro alla <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> costruire Progetti politici c’è <strong>il</strong>tema della istituzionalizzazione della classe politica <strong>di</strong> frontealle altre realtà sociali. Si incrementa anche <strong>il</strong> qualunquismo esi accentua <strong>il</strong> proliferare <strong>di</strong> liste civiche.Dalla liberazione <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> alle prime elezionidel 10 marzo 1946Nel giugno del 1944, a seguito della liberazione della nostraCittà da parte degli Alleati, l’Amministrazione M<strong>il</strong>itare <strong>di</strong> concertocon <strong>il</strong> Comitato provinciale <strong>di</strong> Liberazione Nazionale(CpLN), designarono quale Sindaco del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> <strong>il</strong>comunista Lio Lenzi.I rapporti con le autorità <strong>di</strong> governo, ancora legate al vecchioregime, non sempre furono fac<strong>il</strong>i.Il Prefetto <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> era Giovanni De Dominicis ed <strong>il</strong> ComitatoProvinciale <strong>di</strong> Liberazione preferiva intrattenere rapporti45


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>con <strong>il</strong> colonnello R.A.B Ham<strong>il</strong>ton che veniva chiamato non più“governatore” ma bensì “commissario provinciale” dal momentoche questi aveva ufficialmente riconosciuto la funzionedemocratica, politica e amministrativa dei Comitati Comunali.La prima Giunta Municipale (GM) venne quin<strong>di</strong> nominata nelgiugno 1944 insieme al Sindaco.Era così composta tenendo presenti tutte le forze politiche:Giunta Municipale del giugno 1944Sindaco Lenzi Lio PCIAssessori Cecconi Mariano PSIBani LuigiPCINesti NestorePCIFabbrini Delfo PSIRovasio Ettore PSIBarbetta S<strong>il</strong>vio DCNenci Angiolino PRIBernar<strong>di</strong>ni Pier Maria PdAMaccherini Carlo PLIIl 9 novembre 1944 <strong>il</strong> Prefetto Politico Mati Amato <strong>di</strong> concertocon gli Alleati ed <strong>il</strong> CpLN nominarono la nuova GM più ristrettacon i seguenti componenti:Sindaco Lenzi Lio PCIAssessori effettivi Cecconi Mariano PSIMarini Palmiero PSIBani LuigiPCIBarbetta S<strong>il</strong>vio DC46


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Assessori supplenti Bernar<strong>di</strong>ni Pier Maria PdABambagini Alberto PRIQuesta GM rimarrà in carica fino alle prime elezioni democraticheche si tennero nel dopoguerra <strong>il</strong> 10 marzo 1946 a seguito dell’emanazionedel D. Luog. n. 1 del 7 gennaio 1946 riguardante laricostituzione delle amministrazioni comunali su base elettiva.Il 1° Consiglio comunale si tenne <strong>il</strong> 27 marzo 1946 per procederealla convalida degli eletti e alla elezione da parte del CCstesso del Sindaco.Nei primi anni dal 1946 al 1953 la consultazione degli atti cons<strong>il</strong>iarinon è sempre stata fac<strong>il</strong>e perché ci sono parti che sonostate smarrite.Mi scuso pertanto per le eventuali imprecisioni od omissionianche riferib<strong>il</strong>i alle cons<strong>il</strong>iature che si sono succedute. Infattitalvolta dalla consultazione degli atti deliberativi sono risultatelacune riferib<strong>il</strong>i soprattutto ai Consiglieri che hanno surrogatoaltri che si sono <strong>di</strong>messi.Consiglio Comunale eletto nelle elezioni del 10 marzo 1946(convalida eletti con del. n. 20703 del CC del 27.03.46).SindacoLenzi Lio (eletto con del. n. 20704 del CC del 27.03.46) PCIConsiglieriFranchi LuigiMazzoncini TullioZorzi Att<strong>il</strong>ioLelli SirioFaenzi Att<strong>il</strong>ioMagnani MarinoPCIPCIPCIPCIPCIPCI47


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Scandola AlfonsoCoralli SantiNesti NestoreGent<strong>il</strong>i CarloBacchi Terz<strong>il</strong>ioBernar<strong>di</strong> DinoRosi Licena in BoschiLaurenti PrimoPacini UgoTavarnesi AldoVannozzi GuidoBianchi ElioGorrieri ArturoScopetani BrunoMarini PalmieroCiccioli Em<strong>il</strong>ioZannerini Em<strong>il</strong>ioCecconi MarianoCipriani AlbertoCipriani FlorioBattigalli MassimoMeocci RaffaelloVer<strong>di</strong>ani GuidoAnfuso FrancescoCambi RaffaelloRolero GiuseppeNannini AmosPugliese VitoBolognesi Alberto TitoPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPSIPSIPSIPSIPSIPSIPRIPRIPRIPRIPRIDCDCDCDCPSLIPSLI48


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Conforti GiuseppeTolomei MarioTegar<strong>di</strong> GualtieroMaccherini IldebrandoMSIMSIPLIPLIL’attività amministrativa del primo CC del dopoguerra si svolsecon tranqu<strong>il</strong>lità fino all’apr<strong>il</strong>e del 1949.Infatti con Decreto Prefettizio del 20 apr<strong>il</strong>e 1949 (n. 2644 <strong>di</strong> gabinetto)<strong>il</strong> Prefetto sospese l’amministrazione comunale in seguito alrinvenimento <strong>di</strong> armi nella sede del palazzo comunale, tanto chedella questione se ne occuparono sia <strong>il</strong> Consiglio <strong>di</strong> Stato sia la Magistraturache comunque assolse in istruttoria tutti gli imputati.Fu nominato quale Commissario Prefettizio <strong>il</strong> dr. Guida Giacinto.Il Palazzo Comunale fu perquisito più volte in collaborazione colSindaco Lio Lenzi e nel cassetto dell’economo furono trovate duepistole a tamburo, delle pallottole e dei caricatori. Poi vennero rinvenuteanche altre armi al <strong>di</strong> fuori del Palazzo Comunale.L’argomento suscitò controversie e prese <strong>di</strong> posizione soprattutto dalpunto <strong>di</strong> vista politico tanto da essere <strong>di</strong>scusso presso <strong>il</strong> Parlamento.Se ne occupò anche <strong>il</strong> Ministro dell’Interno Scelba che arrivò allaconclusione che <strong>il</strong> provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> sospensione del Prefetto avevarappresentato una misura tutelaria e <strong>di</strong>spose che, salvo <strong>il</strong> perseguimentodelle singole responsab<strong>il</strong>ità, <strong>il</strong> CC venisse reintegrato nellesue funzioni.Il 24 maggio 1949 <strong>il</strong> Prefetto emanò pertanto <strong>il</strong> Decreto con cui,revocando quello <strong>di</strong> sospensione del 20 apr<strong>il</strong>e, confermava però lasospensione del Sindaco sino all’esito del Tribunale al quale erapersonalmente rinviato per rispondere del delitto <strong>di</strong> cui agli artt.112 n. 1 e 99 c.p. e 72 del d.l. 5 febbraio 1948 n. 26, e incaricaval’assessore Anziano <strong>di</strong> sostituirlo e <strong>di</strong> procedere al passaggio delleconsegne d’intesa con <strong>il</strong> Commissario Prefettizio.Nella seduta del CC del 5 giugno 1949 (del. n. 15) assume la presidenzal’assessore Nesti Nestore che dette lettura del Decreto49


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Prefettizio del 26.05.49 n. 3550 GAB/ dove si <strong>di</strong>ceva che lui, investe <strong>di</strong> assessore anziano, aveva ricevuto dal Commissario Prefettiziodr. Guida Giacinto la riconsegna dell’amministrazione del<strong>Comune</strong> e ritornava in carica la civica amministrazione legittimamenteeletta nelle elezioni del 1946.Successivamente Nesti Nestore si <strong>di</strong>metteva da assessore ed assumevala presidenza del CC Bernar<strong>di</strong> Dino quale assessore anziano.Soltanto nella seduta del CC del 20 novembre 1949, con del. n.175, <strong>il</strong> Sindaco Lio Lenzi ricominciò a presiedere l’assemblea essendostato scagionato da ogni addebito. Lenzi aveva ripreso le suefunzioni <strong>di</strong> capo dell’amministrazione <strong>il</strong> 18 novembre 1949.Questa fine travagliata della cons<strong>il</strong>iatura vede poi con del n. 198 delCC del 16 gennaio 1950 le <strong>di</strong>missioni dei consiglieri Rolero Giuseppe,Nannini Amos e Maccherini Ildebrando che non verrannosurrogati.In seguito si <strong>di</strong>mettono, nella seduta del CC del 19 novembre 1950con del. n. 336, anche i consiglieri: Cambi Raffaello, Bolognesi AlbertoTito, Pugliese Vito, Battigalli Massimo, Scopetani Bruno,Gorrieri Arturo, Cipriani Alberto, Marini Palmiero, Cipriani Florio,Ver<strong>di</strong>ani Guido, Meocci Raffaello, Anfuso Francesco, Tegar<strong>di</strong>Gualtiero, Conforti Giuseppe e Tolomei Mario.Questi consiglieri non vengono surrogati e l’amministrazione comunalearriva alla fine della cons<strong>il</strong>iatura con una maggioranza <strong>di</strong>22 consiglieri su 40 componenti <strong>il</strong> CC. Le elezioni si terranno <strong>il</strong> 10giugno 1951.Consiglio Comunale eletto nelle elezioni del 10 giugno 1951(convalida eletti con del n. 1 del CC del 29.07.51).SindacoPollini Renato (eletto con del. n. 2 del 29.07.51)PCI50


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009ConsiglieriLenzi Lio surrogato a seguito <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni da PCIVitali AzzerioPCIBernar<strong>di</strong> Dino surrogato a seguito <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni da PCIMiserocchi AndreaPCITognoni MauroPCICrosetta SeverinoPCICipriani BrunelloPCIZamperini NestorePCIAmarugi ValerioPCIFaenzi Att<strong>il</strong>ioPCISantoni LucianoPCIMagnani Marino surrogato a seguito <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni da PCIPiani InigoPCIGent<strong>il</strong>i Carlo surrogato a seguito <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni da PCISfondrini AntonioPCITavarnesi AldoPCIParlanti GiovanniPCISalvatori PaolinoPCIBenedettini Minerva in BarbatoPCILaurenti PrimoPCILelli SirioPCIMassai GiulioPCIBacchi Terz<strong>il</strong>ioPCIZannerini Em<strong>il</strong>ioPSIPiccioli Primo deceduto e surrogatoPSIcon del. n. 182 del CC del 28.11.1953 daFior<strong>il</strong>li EgistoPSIMaggiotto AngeloPSIGualtieri RomanoPSICampana AlessandroPSILombardelli LombardoPSI51


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Nannini AmosMonticelli ReginaldoBarbetta S<strong>il</strong>vioGanelli Ernesto surrogato aseguito <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni daNiccolini LeopoldoMorelli MarioCellesi GinoStellini Carlo AlbertoCorsini EttoreMartinelli PietroMorante Marcello <strong>di</strong>messosi con del. n 236del CC del 29.12.52 ma non surrogatoCipriani FlorioBolognesi Alberto Tito deceduto <strong>il</strong> 19.06.55,surrogato con del .n. 116 del 18.07.55 daMarri GinoPugliese VitoPallini BenedettoDCDCDCDCDCDCMSIMSIMSIPRIPRIPRIPSLIPSLIPSLIPLIPer quanto riguarda la Cons<strong>il</strong>iatura 1951/1956 non sono staterinvenute alcune delibere dei CC riferite sia al 1951 sia al 1952.Per questo motivo non sempre sono state in<strong>di</strong>cate le delibere riguardant<strong>il</strong>e surroghe <strong>di</strong> consiglieri che si erano <strong>di</strong>messi.52


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Elezioni amministrative del 27 maggio 1956(convalida eletti con del. n. 1 del CC del 16.06.56 ).SindacoPollini Renato(eletto con del. n. 2 del CC del 16.06 .56)ConsiglieriBonifazi EmoPiani InigoDel Fà AldoAmarugi ValerioGrassi EroeTavarnesi AldoCipriani BrunelloMiserocchi AndreaChielli WalterLaurenti PrimoVitali AzzerioCrosetta SeverinoNencioni AnichiniBaricci Neva in ToccoFiorentini MameliZamperini NestoreMarconi Em<strong>il</strong>ioMonticelli ReginaldoMorelli MarioRestante PierinoAmati AgostinoPadovani MarioFior<strong>il</strong>li ClementePCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIDCDCDCDCDCDC53


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Picotti Em<strong>il</strong>ioScardaccione MarioNepi AntonioCampana AlessandroFerri MarioGualtieri RomanoMorante MarcelloDelfini LuigiLuzzetti Bras<strong>il</strong>doScotto LidoGimignani FrancoCellesi GinoCasalini Dan<strong>il</strong>oCutini StelioCancellieri Mario surrogato condel. n. 2 del CC del 16.06.56 daMarri GinoPallini Roberto surrogato con del. n. 2del CC del 16.06.56 daViaggi LuigiDCDCDCPSIPSIPSIPSIPRIPRIPRIMSIMSIMSIPSDIPSDIPSDIPLIPLINella prima seduta della nuova Cons<strong>il</strong>iatura Cancellieri Mario lascia<strong>il</strong> posto a Marri Gino e Pallini Roberto lascia <strong>il</strong> posto a ViaggiLuigi.54


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Elezioni amministrative del 6 novembre 1960(convalida eletti con del. n 157 del CC dell’8.12.60)SindacoPollini Renato(eletto con del. n. 158 del CC dell’8.12.60)ConsiglieriTognoni MauroDessì Fulgheri GiuseppeAmarugi RanieroChielli WalterPiani InigoTavarnesi AldoB<strong>il</strong>iotti OtelloAgnoletti IvanBani LuigiBaricci Neva in ToccoBosco WolfangoDel Fà Aldo Clemente deceduto <strong>il</strong> 5.01.64 esurrogato con del. n. 3 del CC del 22.02.64 daVer<strong>di</strong> PietroBanchi AristeoNencioni AnichiniFiorentini MameliGiorgetti EnzoMonticelli ReginaldoRestante PierinoMaccherini IldebrandoNiccolucci RaffaelloSfondrini AntonioFior<strong>il</strong>li ClementePCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIDCDCDCDCDCDC55


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Antonelli Ed<strong>il</strong>io surrogato condel. n. 230 del CC del 20.12.61 daScolari AnastasioPadovani MarioCostantini Luciano surrogato condel. n. 106 del 16.05.64 daUrbani DinoGoracci MarioFerri MarioCampana AlessandroCassola CarloElia Gian FrancoCavalletto VittorioGimignani FrancoCellesi GinoMattioli GiuseppeAmerini GiorgioScotto LidoLuzzetti Bras<strong>il</strong>do surrogato condel. n. 107 del 30.06.62 daBiagi PioCutini StelioCutini TeseoDCDCDCDCDCDCPSIPSIPSIPSIPSIMSIMSIMSIPRIPRIPRIPRIPSDIPSDIElezioni amministrative del 22 novembre 1964(convalida eletti con del. n. 2 del CC. Del 18.01.65 )SindacoPollini Renato(eletto con del. n. 3 del CC del 18.01.65)PCI56


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009ConsiglieriAmarugi RanieroFusi TorquatoChielli Walter surrogato condel. n. 193 del CC del 27.08.69 daMarcucci LuigiMor<strong>di</strong>ni MauroGiurelli MarioFaenzi IvoTavarnesi Aldo deceduto nel febbraio 1970,surrogato con del. n. 542 del CC del 13.03.70 daGraziani AristodemoPelletti EsuperanzioCogno Dan<strong>il</strong>oAgnolotti Ivan surrogato condel. n. 57 del CC del 7.02.68 daVergari MorbelloGiuggioli VelioGiorgetti EnzoB<strong>il</strong>iotti OtelloFranchi Em<strong>il</strong>ioBonsanti Roberto surrogato condel. n. 191 del CC del 27.08.69 daSerafini GiovanniNencini AnichiniBianchi VirioGulina UmbertoFior<strong>il</strong>li ClementeMaccherini IldebrandoGent<strong>il</strong>i FrancoMonticelli ReginaldoBerti MarioPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIDCDCDCDCDCDC57


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Migliorini LucianoFrati Mina in PetriFunghi ItaloBiagiarelli FrancescoFerri MarioElia Gian FrancoCavalletto VittorioCampana AlessandroGimignani FrancoMattioli GiuseppeCellesi Gino surrogato condel. n. 52 del CC del 09.04.69 daCapecchi GiancarloCutini StelioConti Guido surrogato condel. n. 2 del cc del 18.01.65 daBoccini Tullio surrogato condel. n. 240 del CC del 30.09.69 daFrosali GiorgioViaggi Luigi surrogato condel. n. 7 del CC del 24.02.65 daBin<strong>di</strong> AngeloBr<strong>il</strong>li PriscoFontana Antonelli RobertoDCDCDCDCPSIPSIPSIPSIMSIMSIMSIMSIPSDIPSDIPSDIPSDIPSDIPSDIPLIPRI58


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Elezioni amministrative del 7 giugno 1970(convalida eletti con del. n. 175 del CC del 20.07.70)SindacoFinetti Giovanni Battista(eletto con del. n. 176 del CC del 20.07.70)ConsiglieriPollini RenatoAmarugi RanieroFaenzi IvoGiurelli MarioGiuggioli VelioChelini UmbertoPelletti EsuperanzioMor<strong>di</strong>ni MauroLolini NellaMarfisi NedoOrlan<strong>di</strong>ni LucianoCogno Dan<strong>il</strong>oBartolini EmidoMaccherini S<strong>il</strong>vanoMigliorini PieroDondolini Africo surrogato condel. n. 128 del CC del 16.03.74 daPala<strong>di</strong>ni Ovi<strong>di</strong>oFranci Pier GiorgioFior<strong>il</strong>li ClementeAndrei AlessandroOttolini AndreaSbardellati AlessandroRestante AlessandroPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIDCDCDCDCDCDCDCDC59


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Migliorini LucianoGiulietti RenataCorsi Umberto detto HubertSignori S<strong>il</strong>vanoElia Gian FrancoPieri Luciano surrogato condel. n. 60 del CC del 10.03.75 daTonini AldoCavalletto VittorioCutini StelioTerrosi Ferruccio surrogato condel. n. 101 del CC del 7.05.73 daChelini Pier LuigiFrosali GiorgioFontana Antonelli RobertoLazzerini GrazianoGimignani Franco surrogato condel. n. 6 del CC del 5.02.72 daAntoni Fabio GiovanniCapecchi Giancarlo surrogato condel. n. 4 del CC del 5.02.72 daCiterni SenzioPalmieri CarloRossi Daniele surrogato condel. n. 236 del CC del 14.06.71 daBiagioni S<strong>il</strong>vanoDCDCDCPSIPSIPSIPSIPSIPSUPSUPSUPSUPRIPRIMSIMSIMSIMSIPLIPSIUPPSIUP60


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Elezioni amministrative del 15 giugno 1975.(convalida eletti con del. n. 239 del CC del 24.07.75).SindacoFinetti Giovanni Battista(eletto con del. n. 240 del CC del 24.07.75).ConsiglieriAmarugi RanieroRossi GiancarloChelini UmbertoPollini RenatoVellutini AndreaPeruzzi VannaBaricci RobertoBarzanti NedoAncona RobertoBarbetti RobertoBracalari NelloPelletti EsuperanzioFontana Antonelli RobertoFusi ValerioSbr<strong>il</strong>li AzzolinoMazzolai LeliaGulina UmbertoBrogi AlfonsoBellettini GabrieleFior<strong>il</strong>li ClementeAndrei AlessandroMigliorini LucianoZaccherotti LorenzoMartelli Eliseo surrogato condel. n. 511 del CC del 24.12.76 daPCIPCIPCIPCIPCIPCI ind.PCI ind.PCIPCIPCI ind.PCIPCIPCIPCI ind.PCIPCIPCI ind.DCDCDCDCDCDCDCDC61


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Querci LioMancini Maria PiaRestante AlessandroCorsi Umberto detto HubertSignori S<strong>il</strong>vano surrogato condel. n. 376 del CC del 30.07.76 daPisani Bal<strong>di</strong>noPecchioli Mario surrogato condel. n. 261 del CC del 10.07.78 daCastellani GiocondoGianninoni AlfioPapa DonatoGinanneschi RosarioTerrosi FerruccioPulci LuigiCiterni Senzio surrogato condel. n. 110 del CC del 27.03.79 daAntoni Fabio GiovanniAgresti AndreaAndreini MaurizioLazzerini GrazianoDCDCDCDCPSIPSIPSIPSIPSIPSIPSIPSDIPSDIMSIMSIMSIPRIPRIElezioni amministrative dell’8 giugno 1980(convalida eletti con del. n. 384 del CC del 13.08.80)SindacoFinetti Giovanni BattistaPCIeletto con del. n. 385 del CC del 13.08.80, si <strong>di</strong>mette nel febbraio’82.62


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Viene eletto al suo posto con del. n. 103 del CC del 15.02.82Tattarini Flavio. Finetti muore nel marzo 1983 e viene surrogatocome Consigliere con del. n. 150 del CC del 30.03.83 da Mari Rita.Tattarini Flavioeletto sindaco con del. n. 103 del CC del 15.02.82ConsiglieriAmarugi RanieroChelini Umberto surrogato a seguito <strong>di</strong> decessocon del. n. 19 del CC del 6.02.84 da Guerrieri BrunoTattarini Flavioeletto sindaco in sostituzione <strong>di</strong>Finetti Giovanni Battistache rimane consigliere e, a seguito <strong>di</strong> decesso, vienesurrogato con del. n. 150 del CC del 30.03.83 daMari RitaBonsanti RobertoVellutini AndreaBarbetti RobertoCapitani FabioTamburelli Vera in MattioliBracalari NelloScola MicheleAngelini MauroPii GiuseppeGucci RobertoMarfisi NedoSavelli Sonia in Monaci surrogato condel. n. 631 del 25.09.80 daTerrib<strong>il</strong>e Antonio DavideBrogi AlfonsoBellettini GabrielePCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIDCDC63


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Fior<strong>il</strong>li ClementeQuerci LioAndrei AlessandroMancini Maria PiaTonelli EnzoPicchi RaffaelloRestante AlessandroCarli GiulianoBerti Mario surrogato condel. n. 179 del CC del 30.03.82 daGiusti LuigiSignori LinoGinanneschi RosarioGiorgi LucianoPapa DonatoTonini AldoGianninoni AlfioParentini M<strong>il</strong>vioLazzerini Graziano surrogato condel. n. 413 del CC del 6.07.81 daGiunta FaustoAndreini Maurizio surrogato condel. n. 553 del CC del 5.10.81 daFalconi AldoCiterni Senzio surrogato condel. n. 114 del CC del 13.03.81 daAntoni Fabio GiovanniAgresti Andrea surrogato condel. n. 656 del CC del 16.11.81 daPalermo GerardoDCDCDCDCDCDCDCDCDCDCPSIPSIPSIPSIPSIPSIPSIPRIPRIPRIPRIMSI- DNMSI- DNMSI- DNMSI- DN64


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Pulci Luigi surrogato condel. n. 311 del CC del 28.04.81 daChelini Per LuigiTamburro Nicola MariaPSDIPSDIPSDIElezioni amministrative del 12 maggio 1985(convalida eletti con del. n. 300 del CC del 5.09.85).SindacoTattarini Flavioeletto con del. n. 301 del CC del 5.09.85ConsiglieriBonsanti RobertoFranceschelli LuigiAmarugi RanieroBracalari NelloValentini LorianoTamburelli Vera in MattioliGucci RobertoCapitani FabioPii GiuseppeBruschi M<strong>il</strong>via in FusiNanni MarioCasini RolandoParlanti GiovanniGherghi VincenzoMasetti AlfredoBellettini GabrieleAndrei AlessandroPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIDCDC65


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Carli GiulianoQuerci LioTonelli EnzoBellini AngeloGrechi MorandoDonati FrancescoGiusti LuigiSignori LinoGiorgi LucianoPapa DonatoGinanneschi RosarioTonini AldoGianninoni AlfioGiorgi Amina in BartolozziGiovannini EdoardoAntoni Fabio GiovanniAgresti AndreaMugnai FrancoTamburro Nicola MariaDani AndreaDCDCDCDCDCDCDCPSIPSIPSIPSIPSIPSIPSIPSIMSI - DNMSI - DNMSI - DNPSDIPLINel 1987 l’amministrazione comunale registra delle <strong>di</strong>fficoltànei rapporti politici e si arriva alle <strong>di</strong>missioni del Sindaco e degliAssessori.Infatti con del. n. 362 del 7.08.87 rassegnano le <strong>di</strong>missioni <strong>il</strong> SindacoFlavio Tattarini e gli Assessori Effettivi Bonsanti Roberto,Gucci Roberto, Pii Giuseppe e Papa Donato nonché gli AssessoriSupplenti Gianninoni Alfio e Giorgi Amina in Bartolozzi.In seguito vengono convocati e poi rinviati i successivi ConsigliComunali dell’11.11.87 e del 18.11.87 per mancanza del numerolegale.66


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Solo <strong>il</strong> Consiglio del 9.12.87 trova <strong>il</strong> numero <strong>di</strong> presenze ut<strong>il</strong>iper l’approvazione, ormai a fine anno, del B<strong>il</strong>ancio <strong>di</strong> Previsionedel 1987 e pluriennale 1987/89.Va invece deserta per mancanza del numero legale la seduta delConsiglio Comunale con all’or<strong>di</strong>ne del giorno l’elezione delSindaco.Questo evento determina lo scioglimento del Consiglio Comunalead opera del Prefetto che, con D.P. n. 2464/Gab. del30.12.87 nomina anche <strong>il</strong> Commissario Prefettizio nella personadel Dr. Palmiero Mario che dovrà condurre l’amministrazionefino alle nuove elezioni .Queste si terranno <strong>il</strong> 29 maggio 1988.Elezioni amministrative del 29 maggio 1988.(convalida eletti con del. n. 1 del 23.07.88).SindacoTattarini FlavioPCI(eletto con del. n. 2 del CC del 23.07.88).A seguito dell’elezione al Parlamento Tattarini si <strong>di</strong>mette da Sindaco<strong>il</strong> 23.01.92 e viene eletto come Sindaco con del. n. 2 delCC del 23.01.92Valentini LorianoPCIConsiglieriBonsanti RobertoArcioni GiulianoChielli MaurizioPettini PietroBartolucci EdoGucci RobertoGent<strong>il</strong>i SergioPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCI67


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Piccini LuigiCasini RolandoGiulietti RobertaNanni MarioPii GiuseppeMurineddu SalvatoreGiusti Ach<strong>il</strong>leCarli GiulianoBellettini Gabriele surrogato condel. n. 17 del CC dell’11.03.93 daDonati FrancescoPizzuti ValerioGrechi MorandoQuerci LioAndrei AlessandroBuonomo RaffaeleMagini Ilio AgostinoGulina UmbertoSignori LinoGiorgi LucianoToscano GiuseppeBarazzuoli AlbertoCarratelli MauroGiovannini EdoardoMarconi DanteParentini M<strong>il</strong>vioGiunta FaustoVenturi GiovanniFalconi AldoMugnai FrancoAgresti AndreaPCIPCIPCIPCIPCIPCIDCDCDCDCDCDCDCDCDCDCDCPSIPSIPSIPSIPSIPSIPSIPSIPRIPRIPRIMSI - DNMSI - DN68


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Terrosi FerruccioGent<strong>il</strong>i Angelo surrogato condel. n. 93 del CC del 28.02.90 daUrbani LucaPSDIVERDIVERDIElezioni amministrative del 5 giugno 1993 con ballottaggio<strong>il</strong> 20 giugno 1993(1 a elezione in cui si effettua l’elezione <strong>di</strong>retta del Sindaco).Convalida eletti con del. n. 57 del CC del 30.06.93.SindacoValentini Loriano eletto <strong>il</strong> 20.06.93 sostenuto da Alleanza per<strong>Grosseto</strong> (PDS, Etica 2000 e PRI)Presidente del CCGuidoni Annaeletta con del. n. 109 del CC del 23.11.94Fino a questa data presiede l’assemblea <strong>il</strong>Consigliere anziano Pizzuti ValerioConsiglieriPizzuti ValerioMartelli Clau<strong>di</strong>oFrascino Massim<strong>il</strong>ianoGoracci StefanoGiulietti RobertaVanni RobertoGent<strong>il</strong>i SergioPiccini LuigiFrosolini MaurizioMagini Ilio AgostinoAlleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>69


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Rossi MauroCipriani RossanoAndrei AntonioLucheroni Pier FerruccioCecchi StefaniaFerretti AldoMarcucci Massim<strong>il</strong>ianoSerboli LoredanaTamburelli LucaGuerri Rossana in ScheggiLotti AlessandroFrancini SimonaMinucci PaoloAlleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Alleanza per <strong>Grosseto</strong>Giunta Fausto sostenuto dalle liste DC e Rinnovamento vienesurrogato con del. n. 124 del 3.12.93 daMessina GiuseppeVanelli DanieleGiannoni RenzoMatrisciano FeliceRicci RomelioLecci PaoloBorghi LearcoCasini GiovanniCozzupoli DemetrioBellofiore PaoloRomual<strong>di</strong> Bulfardo GastoneAmarugi RanieroAllocca SalvatoreDCDCDCDCDCRinnovamentoRinnovamentoRinnovamentoRinnovamentoRinnovamentoTestimonianzaper la CittàPartito ComunistaPartito Comunista70


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Guidoni AlessandroAgresti AndreaCarotta StefanoMSI - DNMSI - DNLega NordToscanaCan<strong>di</strong>dati a Sindaco non eletti a tale carica:Giunta Fausto sostenuto da DC e RinnovamentoRomual<strong>di</strong> Bulfardo Gastone sostenuto da Testimonianza per laCittàAmarugi Raniero sostenuto dal Partito ComunistaGuidoni Alessandro sostenuto dal MSI – DNCarotta Stefano sostenuto dalla Lega Nord Toscana.Elezioni amministrative del 27 apr<strong>il</strong>e 1997Convalida eletti con del. n. 49 del CC del 19.06.97SindacoAntichi AlessandroFI(sostenuto da Riformatori per <strong>Grosseto</strong>, AN, MAT,Nuovo M<strong>il</strong>lennio, FI - Area <strong>di</strong> Centro). Eletto <strong>il</strong> 27.04.97Presidente del CCPulci Luigieletto con del. n. 50 del CC del 19.06.97ConsiglieriAgresti LucaVatteroni Fer<strong>di</strong>nando surrogato condel. n. 112 del CC del 5.11.98 daUlmi MauroCeccherini BrunoNuovo M<strong>il</strong>lennioANANANAN71


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Lolini MarioMontemaggi LucaGimignani CristinaMolinu MarioVasellini Amedeo AlbinoBuonfiglio Nicola surrogato condel. n.30 del CC del 29.04.98 daMicheli Marco surrogato condel. n. 47 del CC del 8.05.2000 daSchiaroli PietroBatignani FulvioRossi MarcoPaolini RiccardoColomba Luigi surrogato condel. n. 54 del CC del 30.06.97 daGinanneschi Rosario surrogato condel. n. 135 del CC del 21.12.98 daSanti MaurizioChelini GianfrancoLorenzet S<strong>il</strong>vanoCerboni GiacomoCasini GiovanniGiraudo AlessandroMeloni Michele surrogato condel. n. 10 del CC del 12.03.99 daRigoli RobertoANANANANANMATMATMATMATMATNuovo M<strong>il</strong>lennioNuovo M<strong>il</strong>lennioNuovo M<strong>il</strong>lennioNuovo M<strong>il</strong>lennioFI – Area CentroFI – Area CentroFI – Area CentroFI – Area CentroFI – Area CentroFI – Area CentroFI – Area CentroValentini Lorianocan<strong>di</strong>dato a Sindaco sostenuto da PDS, PPI, Rinnovamento Italiano,Partito Repubblicano - Socialisti, Ver<strong>di</strong> viene surrogato condel. n. 59 del CC del 14.06.2000 da Angelucci Clau<strong>di</strong>o Giuseppe.72


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Lecci PaoloPartito Repubblicano- SocialistiAngelucci Clau<strong>di</strong>o Giuseppe Partito Repubblicano- Socialistisubentrato a Valentini Loriano condel. n. 59 del CC del 14.06.2000Serra LucianoCiani LambertoGuidoni AnnaBorghi LearcoMassai RossanoTosi MicheleFrascino Massim<strong>il</strong>ianoGoracci StefanoLotti AlessandroLucheroni Pier FerruccioGiuliani MarcoRossi MauroLambar<strong>di</strong> RobertoCipriani RossanoBreggia MauroAllocca SalvatoreVellutini AndreaFinetti AlessioRinnovamento ItalianoPDSPDSPDSPDSPDSPDSPDSPDSPDSPDSPDSPDSPDSPPIPartito ComunistaPartito ComunistaPartito ComunistaCan<strong>di</strong>dati a Sindaco non eletti a tale carica:Valentini Loriano sostenuto da PDS, PPI, Rinnovamento Italiano,Partito Repubblicano Socialisti, Ver<strong>di</strong>.Allocca Salvatore sostenuto dal Partito ComunistaMaggi Francesco Massimo sostenuto dal Partito Socialista.È eletto consigliere anche Bellettini Gabriele che, nella 1 a seduta delCC, essendo stato nominato Assessore, viene surrogato da MeloniMichele.73


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Elezioni amministrative del 13 maggio 2001.Convalida degli eletti con del. n. 66 del CC del 06.06.01.SindacoAntichi AlessandroFIeletto <strong>il</strong> 13.05.01 sostenuto da FI, AN, Nuovo M<strong>il</strong>lennio, CCD- CDU, Nuovo PSI, MAT.Decade da sindaco <strong>di</strong>ventato Consigliere regionale <strong>il</strong> 16.06.05e lo sostituisce fino alle elezioni del 30.06.06 <strong>il</strong> VicesindacoBellettini GabrieleCCD-CDUPresidente del CCSignori Giorgioeletto con del. CC n. 67 del 06.06.01ConsiglieriVagaggini FabioCerboni GiacomoPisani PaoloSerra LucianoQuerci LioLorenzet S<strong>il</strong>vanoGiraudo AlessandroTonini DiegoCasagni Franca in VanelliAgresti LucaCeccherini Bruno surrogato condel. n. 2 del CC del 16.01.03 daVasellini Amedeo AlbinoLolini Mario surrogato condel. n. 63 del CC del 10.06.05 daMolinu MarioCCD-CDUFIFIFIFIFIFIFIFIFIANANANANAN74


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Buonavia CesareANBracciali AlessandroANRistori GuglielmoANUlmi Mauro deceduto <strong>il</strong> 16.03.05 eANsurrogato con del. n. 33 del 3.05.05 daGimignani CristinaANMontemaggi LucaANCasini RenzoNuovo M<strong>il</strong>lennioFestelli MarcoNuovo m<strong>il</strong>lennioPaolini RiccardoNuovo m<strong>il</strong>lennioAndreucci AndreaCCD-CDUChelini GianfrancoCCD-CDULecci PaoloNuovo PSIBreggia MauroMargheritaCan<strong>di</strong>dato a Sindaco non eletto sostenuto da Margherita, DS, Ver<strong>di</strong>,Comunisti Italiani, SDI.Capperucci DanieleMargheritaCambri MassimoMargheritaMarchetti SimoneMargheritaBorghi PaoloCanuti MorenoGuidoni AnnaDavid<strong>di</strong> Maria ChiaraFarnetani GiancarloMassai RossanoScheggi AlessioSiveri Patrizia in Nar<strong>di</strong>Malentacchi MarioSensi ChristianTamanti PaolaAllocca Salvatore can<strong>di</strong>dato a Sindaco non elettoDSDSDSDSDSDSDSDSDSDSVer<strong>di</strong>PRC75


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Can<strong>di</strong>dati a Sindaco non eletti a tale carica:Breggia Mauro sostenuto da Margherita, DS, Ver<strong>di</strong>, ComunistiItaliani e SDI;Allocca Salvatore sostenuto da Partito Rifondazione Comunista;Banchi Clau<strong>di</strong>o sostenuto da Città Nuova.Nieri Marcello sostenuto dal Partito Repubblicano Italiano.Fusco Franco sostenuto da Fiamma TricoloreRomual<strong>di</strong> Bulfardo Gastone sostenuto da Democrazia Europea.Sono eletti Consiglieri anche Bellettini Gabriele, ColombaLuigi, Ginanneschi Rosario nominati assessori fin dall’inizio esurrogati nelle rispettive liste dai primi dei non eletti.È eletto consigliere per AN anche Renis Adriano che sceglierà<strong>il</strong> posto <strong>di</strong> Consigliere della Circoscrizione <strong>di</strong> Marina <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>venteràPresidente e sarà surrogato nel CC dal primo dei noneletti della lista <strong>di</strong> AN.Il Sindaco Alessandro Antichi can<strong>di</strong>dato alle elezioni del 3 e 4apr<strong>il</strong>e 2005 come Presidente della Giunta Regionale essendonelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> essere eletto a far parte del Consiglio Regionaledecade da Sindaco con del. n. 38 del 16.05.2005 (aisensi del comma 5 dell’art. 69 del D. Lgs. 267/2000) ed assume<strong>il</strong> ruolo <strong>di</strong> Capo dell’amministrazione <strong>il</strong> Vicesindaco GabrieleBellettini che guiderà l’amministrazione comunale fino alle elezionidel 30 maggio 2006.Elezioni amministrative del 30 maggio 2006Convalida eletti con del. n. 49 del CC del 19.06.2006.SindacoBonifazi Em<strong>il</strong>ioMargheritasostenuto da Margherita, DS, SDI, PdCI, PRC, Ver<strong>di</strong> - Di Pietro,UDEUR, Laici Socialisti e Repubblicani. Eletto <strong>il</strong> 30.05.06.76


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Presidente del CCStellini Giovannaeletta con del n. 50 del CC del 19.06.06Vice Presidente del CCLolini Marioeletto con del. n. 51 del CC del 19.06.06ConsiglieriPizzuti ValerioVagaggini FabioTinacci RiccardoMascagni LorenzoMarchetti SimoneMalentacchi MarioSensi ChristianScheggi AlessioPerrone MaurizioRossi UnicoLunar<strong>di</strong> WalterPanfi RobertoZanelli SandraSiveri Patrizia in Nar<strong>di</strong>Paolucci Massim<strong>il</strong>ianoZiviani Paola in BozziDavid<strong>di</strong> Maria ChiaraIacobucci Mario GiacomoTei GiancarloFalletti FrancescoLinicchi FiorenzoDSANMargheritaMargheritaMargheritaMargheritaMargheritaDSDSDSDSDSDSDSDSDSDSDSDSDSSDISDIPdCI77


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Amarugi TaniaPietrunti Marco surrogato condel. n. 89 del CC del 4.11.06 daZaccherotti MaurizioBellettini GabrieleSignori GiorgioChelini GianfrancoPaolini RiccardoAgresti LucaRistori GuglielmoMontemaggi LucaBuonavia CesareAntichi AlessandroCerboni GiacomoQuerci LioViggiani FabrizioDragoni StefanoCasagni Franca in VanelliColomba LuigiPRCPRCPRCUDC-Nuovo M<strong>il</strong>lennioUDC-Nuovo M<strong>il</strong>lennioUDC-Nuovo M<strong>il</strong>lennioUDC-Nuovo M<strong>il</strong>lennioANANANANFIFIFIFIFIFIBuongovernoPer<strong>il</strong>lo Fulvia è Consigliere per <strong>il</strong> Forum dei Moderati dal27.04.07 al 15.02.08 al posto <strong>di</strong> Casagni Franca in Vanelli.Can<strong>di</strong>dati a Sindaco non eletti a tale carica:Bellettini Gabriele sostenuto AN, FI, UDC Nuovo M<strong>il</strong>lennio,Centro Democratico.Colomba Luigi sostenuto da Buongoverno e MAT.Per<strong>il</strong>lo Fulvia sostenuta da Forum dei Moderati.Lecci Paolo sostenuto dal Nuovo PSICarotta Stefano sostenuto da Liste Civiche Federate.78


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Menconi Moreno sostenuto da Lega Nord Toscana.Sono eletti consiglieri anche Borghi Paolo, Canuti Moreno, FrosoliniMaurizio e Capperucci Daniele che, essendo stati nominatiassessori, vengono surrogati quali consiglieri dai primi deinon eletti.Entrano così nel 1° CC Iacobucci Mario Giacomo, David<strong>di</strong>Maria Chiara, Mascagni Lorenzo e Marchetti Simone.Nel 2° CC del 2.09.2006 la Consigliera Tania Amarugi <strong>di</strong>chiara<strong>di</strong> costituire un nuovo Gruppo staccandosi dal PRC e forma <strong>il</strong>Gruppo della Sinistra In<strong>di</strong>pendente.Successivamente la Consigliera Tania Amarugi comunica <strong>di</strong>non appartenere più alla Sinistra In<strong>di</strong>pendente ma costituisce <strong>il</strong>Gruppo del Movimento per <strong>il</strong> Bene <strong>Comune</strong>.Alla fine del 2007, dallo scioglimento a livello Nazionale deiPartiti della Margherita e dei DS, nasce <strong>il</strong> nuovo Partito Democratico(PD).Molti consiglieri costituiscono <strong>il</strong> gruppo del PD ma alcuni chenon vi aderiscono danno origine alla Sinistra Democratica(Unico Rossi) e al Gruppo Angius per <strong>il</strong> Socialismo Europeo(Massim<strong>il</strong>iano Paolucci e Maurizio Perrone).Nel frattempo la consigliera Fulvia Per<strong>il</strong>lo rimasta fuori dal CCcon <strong>il</strong> Movimento <strong>il</strong> Forum dei Moderati vince <strong>il</strong> ricorso controla lista <strong>di</strong> FI ed entra in Consiglio dal 27.04.07 (del. n. 57 delCC del 27.04.07) al CC del 15.02.08 (del. N. 7 del CC del15.02.08) al posto della Consigliera <strong>di</strong> FI Franca Castagni inVanelli che nel CC del 15.02.08 viene riammessa in Consiglioal posto della Consigliera Fulvia Per<strong>il</strong>lo che perde <strong>il</strong> ricorso inappello.I consiglieri del gruppo Laici, Socialisti e Repubblicani (FrancescoFalletti e Giancarlo Tei) insieme ai consiglieri del gruppo79


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Angius per <strong>il</strong> Socialismo Europeo (Massim<strong>il</strong>iano Paolucci eMaurizio Perrone) sciolgono i rispettivi gruppi e formano <strong>il</strong>Gruppo del Partito Socialista.Successivamente <strong>il</strong> 23.12.2008 i consiglieri Massim<strong>il</strong>iano Paolucci,Maurizio Perrone e Francesco Falletti escono dal gruppodel Partito Socialista in cui rimane Giancarlo Tei e costituiscono<strong>il</strong> gruppo Laici e Riformisti.Sul versante del Centro Destra a seguito della costituente delPopolo delle Libertà (PDL) ad opera principalmente <strong>di</strong> FI e ANi Gruppi cons<strong>il</strong>iari assumono la denominazione <strong>di</strong> FI verso <strong>il</strong>PDL e AN verso <strong>il</strong> PDL.Il Consigliere Gianfranco Chelini esce dal gruppo UDC - NuovoM<strong>il</strong>lennio e costituisce <strong>il</strong> gruppo denominato Rosa Bianca. IlConsigliere Giorgio Signori esce dal gruppo UDC-Nuovo M<strong>il</strong>lennioe costituisce <strong>il</strong> gruppo denominato Alleanza <strong>di</strong> Centro.Nel momento in cui la presente pubblicazione va in stampa (febbraio2009) la composizione del CC della nostra Città è così riportata<strong>di</strong> seguito.SindacoBonifazi Em<strong>il</strong>ioPresidente del CCGiovanna Stellini in RoghiVice PresidenteLolini MarioConsiglieriPizzuti ValerioPDPDAN-PDLPD80


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009David<strong>di</strong> Maria ChiaraLunar<strong>di</strong> WalterMarchetti SimonePanfi RobertoSensi ChristianTinacci RiccardoZanelli SandraIacobucci Mario GiacomoMalentacchi MarioMascagni LorenzoScheggi AlessioSiveri Patrizia in Nar<strong>di</strong>Vagaggini FabioZiviani Paola in BozziPaolucci Massim<strong>il</strong>ianoPerrone MaurizioFalletti FrancescoTei GiancarloLinicchi FiorenzoZaccherotti MaurizioRossi UnicoAmarugi TaniaMontemaggi LucaAgresti LucaPDPDPDPDPDPDPDPDPDPDPDPDPDPDLaici e RiformistiLaici e RiformistiLaici e RiformistiPSPdCIPRC-SESD per <strong>il</strong> SEMovimento per<strong>il</strong> Bene <strong>Comune</strong>AN-PDLAN-PDL81


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Buonavia CesareRistori GuglielmoQuerci LioAntichi AlessandroDragoni StefanoViggiani FabrizioCasagni Franca in VanelliCeboni GiacomoAN-PDLAN-PDLFI-PDLFI-PDLFI-PDLFI-PDLFI-PDLFI-PDLBellettini Gabriele UDC -Nuovo M<strong>il</strong>lennioPaolini Riccardo UDC -Nuovo M<strong>il</strong>lennioSignori GiorgioAlleanza <strong>di</strong> CentroChelini GianfrancoRosa BiancaColomba Luigi Buongoverno -Socialdemocrazia -Giovane Italia82


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Sindaci Dalla Liberazione (1944) ad oggiLenzi Lio 1944-1951 PCIPollini Renato 1951-1970 PCIFinetti Giovanni Battista 1970-1982 PCITattarini Flavio 1982-1992 PCIValentini Loriano 1992-1997 PCI-PDSAntichi Alessandro 1997-2005 FIBonifazi Em<strong>il</strong>io 2006- Margherita-PDDal 20 apr<strong>il</strong>e 1949 al 24 maggio 1949 viene nominato durantel’amministrazione <strong>di</strong> Lenzi Lio <strong>il</strong> Commissario Prefettizio conDP n. 2644 <strong>di</strong> gabinetto nella persona del Dr. Guida Giacinto.Il Consiglio Comunale viene sciolto anticipatamente <strong>il</strong> 30 <strong>di</strong>cembre1987 e <strong>il</strong> Prefetto con DP n. 2464/Gab. nomina qualeCommissario Prefettizio <strong>il</strong> Dr. Palmiero Mario che rimarrà incarica fino alle elezioni del 29 maggio 1988.Dal 16.06.2005 al 30.05.2006, a seguito della decadenza da Sindaco<strong>di</strong> Antichi Alessandro eletto Consigliere Regionale, guideràl’amministrazione <strong>il</strong> Vicesindaco Bellettini Gabriele.83


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>GIUNTE MUNICIPALI1944-2009Per quanto riguarda le Giunte Municipali che si sono susseguiteed i Sindaci, va precisato che fino al 1993 <strong>il</strong> Consiglio Comunale,nel momento del suo inse<strong>di</strong>amento, procedeva ad eleggeretra i consiglieri sia <strong>il</strong> Sindaco sia gli Assessori.Questi ultimi venivano eletti per quanto riguarda <strong>il</strong> nostro <strong>Comune</strong>nel numero <strong>di</strong> 8 <strong>di</strong> cui 6 Effettivi e 2 Supplenti.Dalle elezioni del 1993, anno in cui <strong>il</strong> Sindaco viene eletto <strong>di</strong>rettamentedal corpo elettorale, gli assessori vengono nominatidal Sindaco con suo provve<strong>di</strong>mento che viene comunicato alConsiglio Comunale.Gli assessori possono essere scelti tra i consiglieri e in questocaso devono <strong>di</strong>mettersi dal consiglio o possono essere nominaticome esterni al Consiglio Comunale. Gli assessori non votanole decisioni del Consiglio.Questa norma vale per i Comuni che hanno un numero <strong>di</strong> abitantiresidenti censiti superiore a 15.000.Per i Comuni sotto i 15.000 abitanti le cariche <strong>di</strong> consigliere e<strong>di</strong> assessore non sono incompatib<strong>il</strong>i.Nella Provincia <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> superano attualmente i 15.000 abitantisolo i Comuni <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> e <strong>di</strong> Follonica.Giunte MunicipaliDi seguito alla data delle elezioni si riporta la composizionedella Giunta e le variazioni intervenute nel corso <strong>di</strong> ciascunmandato cons<strong>il</strong>iare.Dopo la Liberazione <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> avvenuta nel giugno 1944 <strong>il</strong>Comitato <strong>di</strong> Liberazione Nazionale (CLN) propone ed ottieneche <strong>il</strong> primo Sindaco sia <strong>il</strong> comunista Lio Lenzi supportato dairappresentanti <strong>di</strong> tutti i partiti che componevano <strong>il</strong> CLN.84


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Giunta Municipale nominata nel giugno del 1944SindacoLenzi LioAssessoriNesti NestoreBani LuigiCecconi MarianoFabbrini DelfioRovasio EttoreBarbetta S<strong>il</strong>vioNenci AngiolinoBernar<strong>di</strong>ni Pier MariaMaccherini CarloPCIPCIPCIPSIPSIPSIDCPRIPdAPLIGiunta Municipale nominata <strong>il</strong> 9 novembre 1944SindacoLenzi LioAssessori EffettiviCecconi MarianoBani LuigiMarini PalmieroBarbetta S<strong>il</strong>vioAssessori SupplentiBernar<strong>di</strong>ni Pier MariaBambagini AlbertoPCIPSIPCIPSIDCPdAPRIIl 10 marzo 1946 si tengono le prime elezioni amministrativesu base elettiva del dopoguerra in virtù del D. Luog. n. 1 del 7gennaio 1946.85


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Il primo Consiglio Comunale ha luogo <strong>il</strong> 27 marzo 1946 perprocedere alla convalida degli eletti e alla elezione del Sindaconella persona del Consigliere Comunale Lio Lenzi.Il 30 marzo 1946 <strong>il</strong> CC procede poi all’elezione anche <strong>di</strong> 6 assessorieffettivi e <strong>di</strong> 2 assessori supplenti con delibere n. 20706e 20707 del CC.Elezioni amministrative del 24 marzo 1946SindacoLenzi Lio(eletto con del. n .20705 del CC del 27 marzo 1946)GMeletta con delibere n. 20706 e 20707 del CCdel 30 marzo 1946Assessori EffettiviGorrieri Arturo Vicesindacosostituito con del. n. 102 del CC del 10.04.49 daGent<strong>il</strong>i CarloFranchi Luigi sostituito condel. n. 156 del CC del 7.11.48 daScandola AlfonsoBernar<strong>di</strong> DinoNesti Nestore sostituito condel. n. 122 del CC del 22.08.49 daBianchi ElioMarini Palmiero sostituito condel. n. 2 del CC del 12.01.47 daScopetani Bruno sostituito condel. n. 122 del CC del 22.08.49 daMazzoncini TullioPCIPCI-PSIPSIPCIPCIPSIPCIPCIPCIPCIPCIPCI86


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Cecconi Mariano sostituito condel. n. 117 del CC dell’ 8.06.47 daZannerini Em<strong>il</strong>io sostituito condel. n. 192 del CC del 19.12.48 daMagnani MarinoAssessori SupplentiRosi Licena in BoschiCiccioli Em<strong>il</strong>ioPSIPSIPCIPCIPSIElezioni amministrative del 10 giugno 1951SindacoPollini Renato(eletto con del. n. 2 del CC del 29.07.51)GMeletta dal CC con delibere n. 3 e 4 del 29.07.51Assessori EffettiviPiccioli Primo sostituito in quanto decedutocon del. n. 185 del CC del 28.11.53 daLombardelli LombardoGualtieri RomanoBenedettini Minerva in Barbatosostituita con del .n. 61 del CC del 2.04.55 daVitali AzzerioCampana AlessandroAmarugi ValerioTavarnesi Aldo sostituito nell’ottobre del 1951Piani InigoPCIPCI-PSIPSIPSIPSIPCIPCIPSIPCIPCIPCI87


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Assessori SupplentiCipriani BrunelloMassai GiulioPCIPCIElezioni amministrative del 27 maggio 1956SindacoPollini Renato(eletto con del. n. 2 del CC del 16.06.56)GMeletta con delibere n. 3 e 4 del CC del 16.06.56Assessori EffettiviCampana AlessandroPiani InigoGualtieri RomanoDel Fà AldoAmarugi ValerioVitali Azzerio sostituito condel. n. 33 del CC del 14.03.59 daChielli WalterAssessori SupplentiCipriani Brunello sostituito condel. n. 53 del CC del 28.05.60 daBonifazi EmoBaricci Neva in ToccoPCI(PCI-PSI)PSIPCIPSIPCIPCIPCIPCIPCIPCIPCIElezioni amministrative del 6 novembre del 1960SindacoPollini Renato(eletto con del. n. 158 del CC del 8.12.60)PCI88


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009GMeletta con del n. 159 del CC del 8.12.60Assessori EffettiviCavalletto VittorioElia Gian FrancoCampana AlessandroPiani InigoAmarugi RanieroChielli WalterAssessori SupplentiGiorgetti EnzoDel Fà Aldo Clementesostituito a seguito <strong>di</strong> decessocon del. n. 4 del CC del 22.02.64 daB<strong>il</strong>iotti Otello(PCI-PSI)PSIPSIPSIPCIPCIPCIPCIPCIPCIElezioni amministrative del 22 novembre 1964SindacoPollini Renato(eletto con del. n. 3 del CC del 18.01.65)GMeletta con del. n. 4 del 18.01.65.Assessori EffettiviAmarugi RanieroCampana AlessandroCavalletto VittorioChielli Walter sostituito condel. n. 194 del CC del 27.08.69 daSerafini GiovanniPCI(PCI-PSI)PCIPSIPSIPCIPCI89


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Elia Gian FrancoPelletti EsuperanzioAssessori SupplentiB<strong>il</strong>iotti OtelloGiorgetti EnzoPSIPCIPCIPCIElezioni amministrative del 22 novembre 1970SindacoFinetti Giovanni Battista(eletto con del. n. 176 del CC del 20.07.70)GMeletta con del. n. 177 del CC del 20.07.70.Assessori EffettiviAmarugi RanieroPelletti EsuperanzioSignori S<strong>il</strong>vanoElia Gian FrancoPieri LucianoRossi Daniele sostituito condel. n. 237 del CC del 14.06. 71 daBiagioni S<strong>il</strong>vanoAssessori SupplentiGiuggioli VelioChelini UmbertoPCI(PCI-PSI-PSIUP)PCIPCIPSIPSIPSIPSIUPPSIUPPCIPCI90


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Elezioni amministrative del 15 giugno del 1975SindacoFinetti Giovanni Battista(eletto con del. n. 240 del CC del 24.07.75)GMeletta con del. n. 241 del CC del 24.07.75Assessori EffettiviChelini UmbertoBarzanti NedoAncona Roberto GiuseppePecchioli Mario sostituito condel. n. 262 del CC del 19.07.78 daGinanneschi RosarioPapa DonatoGianninoni AlfioAssessori SupplentiVellutini AndreaGinanneschi Rosario sostituito condel. n. 263 del CC del 19.07.78 daPisani Bal<strong>di</strong>noPCI(PCI-PSI)PCIPCIPCIPSIPSIPSIPSIPCI ind.PSIPSIElezioni amministrative dell’8 giugno del 1980SindacoFinetti Giovanni Battistaeletto con del. n. 385 del CC del 13.08.80GMeletta con del. n. 386 e 387 del CC del 13.08.80PCI(PCI-PSI)91


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Assessori EffettiviChelini UmbertoBonsanti RobertoVellutini AndreaTonini AldoPapa DonatoGinanneschi RosarioAssessori SupplentiGianninoni AlfioPCIPCIPCI ind.PSIPSIPSIPSITamburelli Vera in MattioliPCIIl Sindaco Finetti Giovanni Battista si <strong>di</strong>mette con del. n. 102 delCC del 15.02.82 e al suo posto <strong>il</strong> Consiglio Comunale elegge condel. n. 103 del 15.02.82 Tattarini Flavio.Si <strong>di</strong>mette con del. n. 105 del 15 .02.82 anche l’Assessore EffettivoAndrea Vellutini che viene sostituito sempre con del. n. 105del CC del 15.02.82 da Pii Giuseppe.La nuova amministrazione è pertanto così composta.SindacoTattarini FlavioAssessori EffettiviChelini Umberto sostituito a seguito <strong>di</strong>decesso con del. n. 20 del CC del 6.02.84 daBonsanti RobertoPii Giuseppe succeduto a Vellutini AndreaTonini AldoPapa DonatoGinanneschi RosarioPCIPCIPCIPCIPSIPSIPSI92


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Assessori SupplentiGianninoni AlfioTamburelli Vera in MattioliPSIPCIElezioni amministrative del 12 maggio 1985SindacoTattarini Flavioeletto con del. n. 301 del CC del 5.09.85GMeletta con del. n. 302 del CC del 5.09.85Assessori EffettiviBonsanti RobertoGinanneschi RosarioGucci RobertoPapa DonatoPii GiuseppeTonini AldoAssessori supplentiGianninoni AlfioGiorgi Amina in BartolozziPCI(PCI-PSI)PCIPSIPCIPSIPCIPSIPSIPSINell’ottobre del 1987 con del. n. 362 del 7.10.87 si <strong>di</strong>mettono<strong>il</strong> sindaco Tattarini Flavio e tutti gli assessori.Il Consiglio Comunale, convocato a più riprese, non raggiunge<strong>il</strong> numero legale.Vengono così rinviati i Consigli comunali dell’11.11.877 e del18.11.87.93


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Viene invece approvato, come ultimo atto della cons<strong>il</strong>iatura, nelConsiglio Comunale del 9.12.87 <strong>il</strong> B<strong>il</strong>ancio <strong>di</strong> previsione 1987e Pluriennale 1987/89.Il 21.12.87 la seduta del Consiglio Comunale convocata perl’elezione del Sindaco non raggiunge <strong>il</strong> numero legale.La Prefettura scioglie <strong>il</strong> Consiglio Comunale e con D.P. n.°2464/Gab. del 30.12.87 viene nominato quale Commissario Prefettizio<strong>il</strong> Dr. Palmiero Mario che rimarrà in carica fino allenuove elezioni Amministrative anticipate del 29 maggio 1988.Elezioni amministrative del 29 maggio 1988SindacoTattarini Flavioeletto con del. n. 2 del CC del 23.07.88GMeletta con del. n. 3 del CC del 23.07.88Assessori EffettiviValentini LorianoToscano GiuseppeGiulietti RobertaTerrosi FerruccioGiovannini EdoardoParentini M<strong>il</strong>vioAssessori SupplentiChielli Maurizio sostituito condel. n. 76 del CC del 12.06.91 daFalconi AldoBarazzuoli AlbertoPCI(PCI-PSI-PSDI e dal1991 anche PRI)PCIPSIPCIPSDIPSIPSIPCIPRIPSI94


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Il 23 gennaio 1992 con del. n. 2 del CC si <strong>di</strong>mette Flavio Tattarinieletto Deputato al Parlamento e al suo posto viene elettoSindaco con del. n. 2 del 23.01.92 Valentini Loriano .La nuova amministrazione per quanto riguarda la GM non cambia.SindacoValentini Lorianoeletto con del. n. 2 del CC del 23.01.92GMeletta con del. n. 3 del 23.01.92.Assessori EffettiviToscano GiuseppeChielli MaurizioGiovannini EdoardoGiulietti RobertaParentini M<strong>il</strong>vioTerrosi FerruccioAssessori SupplentiBarazzuoli AlbertoFalconi AldoPCI(PCI-PSI-PSDI-PRI)PSIPCIPSIPCIPSIPSDIPSIPRIElezioni amministrative del 5 giugno/ 20 giugno1993Sono le prime elezioni in cui si elegge <strong>di</strong>rettamente <strong>il</strong> Sindaco.Il 20 giugno è <strong>il</strong> giorno del Ballottaggio.SindacoValentini Lorianosostenuto da Alleanza per <strong>Grosseto</strong> soggetto a cui PDS, Etica2000 e PRI hanno attribuito titolarità Politica <strong>di</strong> rappresentarli.95


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>GMnominata dal Sindaco con Provve<strong>di</strong>mento n. 1 del 23.06.93.AssessoriSpada Anna Maria VicesindacoPodestà ValentinoAlleanza per <strong>Grosseto</strong> Ind.Alleanza per <strong>Grosseto</strong> Ind.Area AmbientalistaCappagli Roberto Alleanza per <strong>Grosseto</strong> - Etica 2000Falconi AldoAlleanza per <strong>Grosseto</strong> - PRIScheggi LioAlleanza per <strong>Grosseto</strong> - PDSPieraccini Luigi Alleanza per <strong>Grosseto</strong> - PRIElezioni amministrative del 27 apr<strong>il</strong>e 1997SindacoAntichi AlessandroFIsostenuto da Riformatori per <strong>Grosseto</strong>, AN, MAT, FI – AreaCentro, Nuovo M<strong>il</strong>lennio.GMnominata dal Sindaco con Provve<strong>di</strong>mento n. 47 del 7.05.97.AssessoriAgresti Andrea VicesindacoMauri OttorinoBaccetti GabrieleBellettini GabrieleLudovico Antonio sostituto conprovve<strong>di</strong>mento sindacale n. 85 del 5.12.98 daTurbanti EnzoANFI - Area CentroInd. TecnicoFI - Area CentroInd. TecnicoAN96


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Righini Franco sostituito conprovve<strong>di</strong>mento sindacale n. 17 del 9.03.99 daMeloni MicheleColomba Luigi nominato conprovve<strong>di</strong>mento sindacale n. 77 del 20.06.97Micheli Marco nominato con provve<strong>di</strong>mentosindacale n. 77 del 20.06.97e sostituito con provve<strong>di</strong>mentosindacale n. 32 del 21.04.98 daBuonfiglio Nicolasostituito con provve<strong>di</strong>mentosindacale n. 17 del 9.03.99 daFaenzi MonicaFI - Area CentroFI - Area CentroNuovo M<strong>il</strong>lennioMATMATMATGinanneschi Rosario nominato conprovve<strong>di</strong>mento sindacale n. 85 del 5.12.98Mancini Maria Pia nominata conprovve<strong>di</strong>mento sindacale n. 85 del 5.12.98Nuovo M<strong>il</strong>lennioFI – Area CentroIl Sindaco Antichi Alessandro nomina componenti della GM all’inizionel numero <strong>di</strong> 6 con provve<strong>di</strong>mento n. 47 del 7.05.97.Con provve<strong>di</strong>mento n. 77 del 20.06.97 ampia la GM ad 8 assessorie con provve<strong>di</strong>mento n. 85 del 5.12.98 la porta a 10 assessori.Con gli altri provve<strong>di</strong>menti citati nomina nuovi assessori al posto<strong>di</strong> coloro che hanno rassegnato volontariamente le <strong>di</strong>missioni.Elezioni amministrative del 13 maggio 2001SindacoAntichi AlessandroFIsostenuto da FI, AN, Nuovo M<strong>il</strong>lennio, CCD-CDU, Nuovo PSI.97


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>GMnominata con Provve<strong>di</strong>mento n. 41 del 24.05.01.AssessoriAgresti AndreaANsostituito quale vicesindaco con provve<strong>di</strong>mento n. 18 del 4.04.05da Bellettini Gabriele e come assessore con provve<strong>di</strong>mento del Vicesindacon. 46 del 1.06.05 daLolini MarioANBaccetti GabrieleInd. TecnicoBellettini GabrieleCCD - CDUColomba LuigiNuovo M<strong>il</strong>lennioDragoni StefanoFIGinanneschi RosarioNuovo M<strong>il</strong>lennioPer<strong>il</strong>lo FulviaFITurbanti EnzoANCeccherini Bruno nominato conANprovve<strong>di</strong>mento sindacale n. 2 del 9.01.03Scopelliti Francesca nominata conFIprovve<strong>di</strong>mento sindacale n. 2 del 0.01.03Il Sindaco Alessandro Antichi, con provve<strong>di</strong>mento n. 18 .04.05,considerato che <strong>il</strong> Vicesindaco Andrea Agresti si è can<strong>di</strong>datoalle consultazioni elettorali per l’elezione del Consiglio Regionalee del Presidente della Giunta Regionale del 3 e 4 apr<strong>il</strong>e2005 ed è nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> essere eletto a far parte del ConsiglioRegionale Toscano, attribuisce le funzioni <strong>di</strong> Vicesindacoall’assessore Gabriele Bellettini .Alessandro Antichi, anch’egli can<strong>di</strong>dato nelle elezioni del 3 e 4apr<strong>il</strong>e 2005 come Presidente della Giunta Regionale, essendo nellecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> essere eletto a far parte del Consiglio Regionale dellaToscana, decade dalla carica <strong>di</strong> Sindaco con del. n. 38 del CC del16.05.05 ai sensi del comma 5 dell’art. 69 del D. Lgs. 267/2000.98


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Assume pertanto la funzione <strong>di</strong> Capo dell’amministrazione Comunale<strong>il</strong> Vicesindaco Gabriele Bellettini che guiderà l’amministrazionecomunale fino alle elezioni del 30 maggio 2006.Gabriele Bellettini con provve<strong>di</strong>mento n. 36 dell’11.05.05 attribuiscele deleghe ai LL.PP. assegnate ad Andrea Agresti aEnzo Turbanti e, con provve<strong>di</strong>mento n. 46 del 1.06.05, nominaquale Assessore ai LL.PP <strong>il</strong> consigliere Mario Lolini.Elezioni amministrative del 30 maggio 2006SindacoBonifazi Em<strong>il</strong>ioMargheritasostenuto da Margherita, DS, SDI, PdCI, PRC, Ver<strong>di</strong> Di Pietro,UDEUR, Repubblicani Europei, Laici Socialisti e Repubblicani.GMnominata con Provve<strong>di</strong>mento n. 54 del 15.06.06AssessoriMatergi Lucia VicesindacoCheccacci PaolaGuidoni AnnaBorghi PaoloCanuti MorenoFrosolini MaurizioCapperucci DanieleMonaci GiuseppeBarzanti MarcoFerretti SimoneDSInd.DSDSDSMargheritaMargheritaSDIPdCIPRCA seguito della nascita del PD alla fine del 2007 <strong>il</strong> Sindaco egli assessori <strong>di</strong> Margherita e Ds aderiscono al PD.99


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Particolarità e curiositàNelle prime cons<strong>il</strong>iature del dopoguerra i consiglieri eletti peressere convalidati nella loro carica dovevano produrre <strong>di</strong>nanzial Segretario Generale del <strong>Comune</strong> la prova <strong>di</strong> alfabetismo.Nelle prime cons<strong>il</strong>iature le votazioni a scrutinio segreto avvenivanocol sistema delle Palle Bianche e Nere con l’intesa chevotando con la Palla Bianca si approvava la proposta e con laPalla Nera si respingeva.Successivamente i consiglieri votano a scrutinio segreto con leschede scrivendo su <strong>di</strong> esse “Sì” per approvare la proposta Noper respingerla.Nelle elezioni che si sono succedute dal 1946 (le prime dopo laliberazione) al 30 maggio 2006, le donne elette in Consiglio Comunalenon sono state molte e per lo più appartenenti a partitidella sinistra.In assoluto le donne che hanno ricoperto la carica <strong>di</strong> consiglierecomunale sono state:nel 1946: Rosi Licena in Boschi (PCI);nel 1951: Benedettini Minerva in Barbato (PCI):nel 1956 e nel 1960: Baricci Neva in Tocco (PCI);nel 1964: Frati Mina in Petri (DC);nel 1970: Lolini Nella (PCI) e Giulietti Renata (DC);nel 1975: Peruzzi Vanna (PCI Ind.),Mazzolai Lelia (PCI Ind.)e Mancini Maria Pia (DC);nel 1980: Tamburelli Vera in Mattioli (PCI), Savelli Sonia inMonaci (PCI), Mari Rita (PCI) e Mancini Maria Pia (DC);nel 1985: Tamburelli Vera in Mattioli (PCI), Bruschi M<strong>il</strong>via inFusi (PCI) e Giorgi Amina in Bartolozzi (PSI);nel 1988: Giulietti Roberta (PCI);100


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009nel 1993: Guidoni Anna, Cecchi Stefania, Serboli Loredana,Giulietti Roberta, Guerri Rosanna in Scheggi e Francini Simonatutte per Alleanza per <strong>Grosseto</strong>;nel 1997: Guidoni Anna (DS) e Gimignani Cristina (AN);nel 2001: Casagni Franca in Vanelli (FI), Gimignani Cristina(AN), Guidoni Anna (DS), David<strong>di</strong> Maria Chiara (DS); SiveriPatrizia in Nar<strong>di</strong> (DS) e Tamanti Paola (Ver<strong>di</strong>);nel 2006: Stellini Giovanna in Roghi (DS), Zanelli Sandra(DS), Siveri Patrizia in Nar<strong>di</strong> (DS), Ziviani Paola in Bozzi(DS), David<strong>di</strong> Maria Chiara (DS), Amarugi Tania (PRC - SI-Movimento per <strong>il</strong> Bene <strong>Comune</strong>), Casagni Franca in Vanelli(FI) e Per<strong>il</strong>lo Fulvia (Forum dei Moderati).Le donne nella Giunta Municipale sono state:nel 1951: Benedettini Minerva in Barbato (PCI);nel 1980: Tamburelli Vera in Mattioli (PCI);nel 1985: Giorgi Amina in Bartolozzi (PSI);nel 1988: Giulietti Roberta (PCI);nel 1993: Spada Anna Maria (Alleanza per <strong>Grosseto</strong> Ind.) nominatanella GM da Loriano Valentini, 1° Vicesindaco donna nellastoria del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>;nella cons<strong>il</strong>iatura 1997/2001: Mancini Maria Pia (FI - Area Centro)e Faenzi Monica (MAT);nella cons<strong>il</strong>iatura 2001/2006: Per<strong>il</strong>lo Fulvia (FI) e ScopellitiFrancesca (FI);nella cons<strong>il</strong>iatura che è iniziata <strong>il</strong> 30 maggio 2006: Matergi Lucia(DS e poi PD) Vicesindaco, Guidoni Anna ( DS e poi PD) e CheccacciPaola (Ind. e poi PD).101


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>Hanno ricoperto la carica <strong>di</strong> Presidente del CC dalle elezionidel 1993:cons<strong>il</strong>iatura 1993/1997 Guidoni Anna;cons<strong>il</strong>iatura 1997/2001 Pulci Luigi;cons<strong>il</strong>iatura 2001/2006 Signori Giorgio;cons<strong>il</strong>iatura iniziata nel 2006 Stellini Giovanna in Roghi.Per proseguire nella nostra breve storia con altre curiosità <strong>di</strong>versiconsiglieri hanno ricoperto nel tempo la carica <strong>di</strong> Presidente dell’AmministrazioneProvinciale: Mario Ferri (PSI), Giorgi Luciano(PSI), Ciani Lamberto (PSI) e Scheggi Lio (DS).Hanno ricoperto poi la carica <strong>di</strong> Consigliere Regionale: Pollini Renatoche è stato anche Assessore Regionale (PCI), Bonifazi Emoche è stato anche Assessore Regionale (PCI), Dondolini Africo(DC), Franci Pier Giorgio (DC), Bellettini Gabriele (DC), ValentiniLoriano (DS), Antichi Alessandro (FI), Agresti Andrea (AN),Tei Giancarlo (SDI).Sono stati eletti in Parlamento:Magnani Marino (PCI);Di Giulio Fer<strong>di</strong>nando (PCI);Pollini Renato (PCI);Monticelli Reginaldo (DC);Zannerini Em<strong>il</strong>io (PSI);Tognoni Mauro (PCI);Bonifazi Emo (PCI);Chielli Walter (PCI);Ferri Mario (PSI);Fusi Torquato (PCI);Faenzi Ivo (PCI);Signori S<strong>il</strong>vano che ha ricoperto anche la carica <strong>di</strong> Sottosegretarioalla Difesa (PSI);102


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009Corsi Umberto detto Hubert (DC);Barzanti Nedo (PCI e poi PRC);Tattarini Flavio (PCI);Giorgi Luciano (PSI);Mugnai Franco ( MSI e poi AN);Allocca Salvatore (PRC);Faenzi Monica, (assessore esterno per <strong>il</strong> MAT nella legislatura1997-2001) eletta per FI nel 2008;Scopelliti Francesca, assessore esterno (FI).Il Sindaco più giovane al momento dell’elezione è stato RenatoPollini (PCI) eletto all’età <strong>di</strong> 25 anni che ha anche governatopiù a lungo come Sindaco: ben 19 anni consecutivi. Inoltre èstato in CC fino al 1980 per ben 6 cons<strong>il</strong>iature, 4 da Sindaco e2 da Consigliere.Il Consigliere Comunale più giovane al momento dell’elezioneè stato Roberto Baricci che non aveva compiuto ancora 20 anni.Nella Cons<strong>il</strong>iatura 1960/1964 siede nei banchi del CC CarloCassola famoso scrittore del ‘900, nato a Roma nel 1917 e vissutovari anni a <strong>Grosseto</strong> dove ha svolto la professione <strong>di</strong> Insegnante<strong>di</strong> Scuola Superiore.103


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>LO SVILUPPO DEMOGRAFICO DI GROSSETODATO UFFICIALE ISTATPopolazione residenteAnno <strong>Comune</strong> ProvinciaPeso %comune su provincia2003 73759 215834 34,22004 75072 218159 34,42005 76330 219496 34,82006 77424 220742 35,12007 78823 223429 35,3104


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009RESIDENTI PER CITTADINANZAAnnoResidenti2001 72.7722002 73.0042003 73.7582004 75.0752005 76.3332006 77.4232007 78.8222008 79.946Di cuiResidenti concitta<strong>di</strong>nanzaitalianacon citta<strong>di</strong>nanzastraniera71.393 1.37971.431 1.57371.762 1.99672.508 2.25773.262 3.07173.867 3.55674.295 4.52774.554 5.392Fonte: archivio elettronico dell’anagrafe che conteggia i citta<strong>di</strong>nicon pratica definita entro la data <strong>di</strong> riferimento (residenti). I datiforniti possono presentare <strong>di</strong>fformità dal dato ufficiale Istat perpratiche e situazioni in corso <strong>di</strong> definizione o revisione.105


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>RIPARTIZIONE POPOLAZIONE SULLE LOCALITÀ -ANAGRAFE DEFINITAData <strong>di</strong> riferimento 31/12/2008Data <strong>di</strong> estrazione 07/01/2009ANAGRAFE VALIDATILOCALITÀ Maschi Femmine TotaleACQUISTI 47 47 94ALBERESE 579 592 1.171BARBARUTA 156 182 338BATIGNANO 352 369 721BOTTEGONE 3 2 5BRACCAGNI 689 719 1.408CAS. PESCATORI 157 158 315CASALECCI 229 246 475CERNAIA 24 29 53COMMENDONE 113 116 229FAMIGLIA 1 0 1GORARELLA 24 10 34GROSSETO 29.311 33.201 62.512IL CRISTO 16 14 30IL TERZO 1 2 3ISTIA D’OMBRONE 915 1.000 1.915LA TRAPPOLA 51 60 111MARINA DI GROSSETO 1.534 1.472 3.006MARRUCHETO 89 85 174MONTEPESCALI 131 155 286OTTAVA ZONA 328 321 649P.TO RAC. QUAD. 30 27 57PIANETTO 59 51 110POGGETTI NUOVI 3 2 5106


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009LOCALITÀ Maschi Femmine TotalePOGGIALE 62 39 101POLLINO 41 39 80PRINCIPINA 334 340 674PRINCIPINA MARE 147 140 287PRINCIPINA TERRA 4 11 15QUERCIOLO 26 23 49RISPESCIA 568 564 1.132ROSELLE 1.486 1.462 2.948RUGGINOSA 125 125 250RUGGINOSA NUOVA 39 37 76SAN LORENZO 25 28 53SAN MARTINO 45 41 86SPERGOLAIA 6 2 8SQUADRE BASSE 1 2 3SQUARTAPAGLIA 49 52 101STERPETO 39 34 73VALLEROTANA 85 71 156RIPARTIZIONE POPOLAZIONE SULLE LOCALITÀ -ANAGRAFE DEFINITAData <strong>di</strong> riferimento 31.12.2008Data <strong>di</strong> estrazione 07.01.2009LOCALITÀ Maschi Femmine TotaleVERSEGGE 82 70 152SUM 38.006 41.940 79.946107


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>POPOLAZIONE RESIDENTE CALCOLATA AL 31 DICEMBREAnno108


<strong>Grosseto</strong> e i suoi Amministratori dal 1944 al 2009* in questo anno è stato fatto <strong>il</strong> Censimento generale della popolazionee delle abitazioni. La popolazione viene ricalcolataa partire da quella risultante al Censimento** negli anni subito successivi ai Censimenti viene effettuato <strong>il</strong>confronto tra anagrafe e censimento, nel conteggio <strong>di</strong> iscrittie cancellati sono comprese le pratiche relative a questa operazione.In particolare <strong>il</strong> confronto tra anagrafe e censimento,successivo al Censimento Generale della Popolazione del2001, è stato ultimato nel 2003.109


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong>BIBLIOGRAFIAAtti del CC dal 1946 al 2009.Atti della GM dal 1944 al 2009.Provve<strong>di</strong>menti Sindacali dal 1993 al 2009.Follonica ed i suoi amministratori: 1923/2002, E<strong>di</strong>trice LeopoldoII, 2002, Em<strong>il</strong>io Bonifazi.Sindaci e Miti, Il Mulino 1997, Luciano Vandelli.La Toscana nel Secondo dopoguerra, a cura <strong>di</strong> Pier LuigiBallini, Luigi Lotti, Marzio G. Rossi, M<strong>il</strong>ano, Franco Angeli,1991, pp. 761 – 797.<strong>Grosseto</strong> dal 25 luglio 1943 al 15 giugno 1944, <strong>di</strong> Nicla CapitiniMaccabruni, dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana,scritto per <strong>il</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> in occasione del 50°Anniversario della Resistenza e della Liberazione in Toscana.Società locale e sv<strong>il</strong>uppo locale, <strong>Grosseto</strong> e <strong>il</strong> suo territorio,a cura <strong>di</strong> Simone Serneri e Luciana Rocchi, 2003, Caroccie<strong>di</strong>tore.110


“Ho combattuto la buona battaglia,ho terminato la mia corsa,ho conservato la fede”(Seconda lettera a Timoteo 4,7)


Finito <strong>di</strong> stampare nel mese <strong>di</strong> febbraio 2009

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