LA PRIVACY TRA I BANCHI DI SCUOLA
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VOTIED ESAMI.TEMI IN C<strong>LA</strong>SSE.Non commette violazione della privacyl’insegnante che assegna ai proprialunni lo svolgimento di temi in classeriguardanti il loro mondo personaleo familiare.Nel momento in cui gli elaborativengono letti in classe - specialmentese sono presenti argomenti delicati -è affidata alla sensibilità di ciascuninsegnante la capacità di trovareil giusto equilibrio tra le esigenzedidattiche e la tutela dei dati personali.Restano comunque validigli obblighi di riservatezzagià previsti per il corpo docenteriguardo al segreto d’ufficioe professionale, nonché quelli relativialla conservazione dei dati personalieventualmente contenutinei temi degli alunni..VOTI SCO<strong>LA</strong>STICI, SCRUTINI,..TABELLONI, ESAMI <strong>DI</strong> STATO.Non esiste alcun provvedimentodel Garante che imponga di teneresegreti i voti dei compiti in classee delle interrogazioni, gli esiti degliscrutini o degli esami di Stato, perchéle informazioni sul rendimentoscolastico sono soggette a un regimedi trasparenza. Il regime attualerelativo alla conoscibilità dei risultatidegli esami di maturità è stabilitodal Ministero dell’istruzione. Per ilprincipio di trasparenza a garanziadi ciascuno, i voti degli scrutini e degliesami devono essere pubblicatinell’albo degli istituti. È necessarioprestare attenzione, però, a non fornire– anche indirettamente – informazionisulle condizioni di salute deglistudenti, o altri dati personali nonpertinenti. Ad esempio, il riferimentoalle “prove differenziate” sostenutedagli studenti portatori di handicapnon va inserito nei tabelloni affissiall’albo dell’istituto, ma deve essereindicato solamente nell’attestazioneda rilasciare allo studente.11