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Allegato pdf - La Voce del Popolo

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E-mail:valtrompiavocemedia.it<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> <strong>del</strong>la ValtrompiaNatale 200919EconomiaL'incontroAnnibale e Marco FaustiDall'Alta Valle a Sarezzo per vestire la genteNel tessuto di qualitàla storia di un marchioUna lunga tradizione di famiglia cominciata nel 1952Annibale e Marco Faustidi Andrea Alesci Incontriamo Annibale e MarcoFausti nell’elegante spazio che s’affacciasu via Repubblica a Sarezzo.Due giovani fratelli scesi dall’AltaValle e ormai da tanto tempo nelsettore <strong>del</strong>l’abbigliamento: quarantaquattroanni Annibale, sposato,un figlio, e quarantatré Marco, sposato,due figlie.Quando avete aperto il negozio?Siamo venuti a Sarezzo nel 1996,ma l’attività è stata avviata ancorada papà Lorenzo e mammaEleonora nel lontano 1952. Un’attivitàche inizialmente riguardavasoltanto la sartoria e un po’ allavolta si è trasformata in commerciale.Il negozio si chiamava giàFausti abbigliamento e si trovavaa Bovegno, nostro paese d’origine,potendo contare su una superficiecomplessiva di circa 220 metriquadrati. Lì i nostri genitori hannotenuto aperto sino al 2005, quandol’attività è stata ceduta in gestionea una ragazza.Una scelta dettata dal cuore.Abbiamo sempre aiutato il papànel negozio e la decisione di continuarel’attività di famiglia è statanaturale.Perché avete scelto proprio Sarezzo?Quando siamo arrivati nel 1996 lanostra era un po’ una scommessa.Certo, Sarezzo era nel cuore <strong>del</strong>laValtrompia, ma non era come oggi:ossia uno dei paesi <strong>del</strong>la valle chenegli ultimi anni è cresciuto di più,sia come numero degli abitanti siasotto il profilo commerciale.Siamo venuti a Sarezzo, perché vedevamoun paese in crescita, in viadi sviluppo e siamo stati fra i primia crederci. Inoltre, la zona è centrale,dista poco sia da Lumezzane siadalla città, è relativamente vicinaall’autostrada e si trova sulla stradaprovinciale Bs 345, unica via ditransito per risalire la valle, sullaquale si può chiaramente godere digrande visibilità.Una scommessa che alla fine siè rivelata strategica e proficuaper la vostra attività.Qui possiamo contare su uno spaziodi circa 1.000 metri quadratipiù altri settecento nel seminterratoadibiti a magazzino. Certo,un po’ di concorrenza con i centricommerciali si sente, ma il nostropunto di forza è sempre stato quellodi guardare al rapporto qualità/prezzo, tenendo come punto centralela figura <strong>del</strong> cliente.Qual è dunque il segreto di Faustiabbigliamento?<strong>La</strong>voriamo sempre tenendo benpresente che la gente che acquistada noi non deve sentirsi un consumatore.Noi vogliamo offrire unservizio, svolto con la massimaprofessionalità possibile. Un mestiereche portiamo avanti, potendofare affidamento su uno staff dicollaboratrici molto qualificato: seicommesse, di cui una già presentenell’attività di sartoria svolta danostro padre.Un legame con Bovegno che rimanetuttora nella gestione <strong>del</strong>negozio di Sarezzo.Mio fratello – afferma AnnibaleFausti – ha continuato gli studicon una laurea in ingegneria e unperiodo in Inghilterra, mentre iodopo la maturità in ragioneria misono subito appassionato all’attivitàdi famiglia.Ricordo che sin da piccolo aiutavomio padre, viaggiando con luisul furgone. Poi, non appena hocompiuto i diciotto anni e ho potutoprendere la patente di guida,ho iniziato ad andare in giro colfurgone, caricando e scaricandola merce tutti i giorni. Mi rimangonoancora impressi nella mentei comportamenti <strong>del</strong>le persone diuna volta: quando aprivo il portellone<strong>del</strong> furgone tutti facevano agara per i capi. E ricordo che salivosul furgone per schiacciare lamerce e farne stare di più. Certo,adesso le esigenze sono differentie i capi non possono minimamenteessere stropicciati per una forma dirispetto verso il cliente, che devepoter avere il massimo.Un’attività che si è rilanciatasulla coda <strong>del</strong> boom economico.Al negozio di Bovegno dovevamocentellinare gli ingressi e anchequando era ora di chiudere c’eranopersone che arrivavano per faredegli acquisti.Adesso il mondo commerciale ècambiato parecchio, non si puòcerto improvvisare e in ogni aspetto<strong>del</strong>l’attività ci vuole la massimaserietà e un impegno in terminiumani non indifferente.Com’è andato il commercio durantequesto ultimo anno diflessione economica?Nonostante il periodo <strong>del</strong>icato vissutoda tutti, riusciamo a difenderciabbastanza bene. <strong>La</strong>voriamomolto con la valle e allo stesso tempocon la città. Inoltre, abbiamotanti clienti che si sono mantenutinel tempo e risiedono in altre province:Milano, Bergamo, Verona,Vicenza, Belluno, Venezia. Un rapportodi fiducia che abbiamo creatoanche con la clientela locale e checi ha consentito di resistere agli effettinegativi <strong>del</strong>l’economia.A questo proposito, qual è laclientela che servite?Nel nostro negozio teniamo tantimarchi differenti rapportati a unbuon prezzo. Vestiamo giovani,uomini, signore, andando dalla jeanseriaal classico e al vestito dacerimonia. Inoltre, facciamo anchesartoria su misura per uomo, curandoil servizio al cliente dall’inizioalla fine: le misure vengonoprese qui in negozio, quindi vieneaffidato il confezionamento a dittespecializzate (ognuna per una partediversa <strong>del</strong> capo) e poi avvienela consegna.Un’attività che riesce a coniugarela classica sartoria al modernocommercio. Pensate dientrare anche nel mondo di Internet?Non abbiamo nessun sito web epersonalmente – dice AnnibaleFausti – io non ho molta confidenzacon il mondo <strong>del</strong>l’informatica.Anche quando mi hanno propostoi campionari telematici ho rifiutato,perché voglio toccare la merce,sentire com’è il tessuto, poterlo valutaredirettamente e muovere ognidecisione nell’ottica <strong>del</strong>la qualità.

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