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Esplora il tuo fiume - Provincia di Viterbo

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CARTA EUROPEA DELL’ACQUA* Non c'è vita senza acqua. L'acqua è un bene prezioso, in<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>e atutte le attività umane.* Le <strong>di</strong>sponb<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> acqua dolce non sono inesaurib<strong>il</strong>i. E’ in<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>epreservarle, controllarle e, se possib<strong>il</strong>e, accrescerle.* Alterare la qualità dell'acqua significa nuocere alla vita dell'uomo edegli altri esseri viventi che da essa <strong>di</strong>pendono.* La qualità dell'acqua deve essere tale da sod<strong>di</strong>sfare le esigenze delleut<strong>il</strong>izzazioni previste; ma, in particolare, deve sod<strong>di</strong>sfare le esigenzedella salute pubblica.* Quando l'acqua, dopo essere stata ut<strong>il</strong>izzata, viene restituita al suoambiente naturale, essa non deve compromettere i possib<strong>il</strong>i usi, tantopubblici che privati, che <strong>di</strong> questo ambiente potranno essere fatti.* La conservazione <strong>di</strong> un manto vegetale, <strong>di</strong> preferenza forestale, èessenziale per la salvaguar<strong>di</strong>a delle risorse idriche.* Le risorse idriche devono formare oggetto <strong>di</strong> un inventario.* La buona gestione dell'acqua deve formare oggetto <strong>di</strong> un piano stab<strong>il</strong>itodalle autorità competenti.* La salvaguar<strong>di</strong>a dell'acqua implica un notevole sforzo <strong>di</strong> ricerca scientifica,<strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> specialisti e <strong>di</strong> informazione del pubblico.* L'acqua è un patrimonio comune <strong>il</strong> cui valore deve essere riconosciutoda tutti. Ciascuno ha <strong>il</strong> dovere <strong>di</strong> economizzarla e <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzarla concura.* La gestione delle risorse idriche deve essere inquadrata nel bacinonaturale, piuttosto che entro frontiere amministrative e politiche.* L'acqua non ha frontiere. Essa è una risorsa comune che necessita <strong>di</strong>una cooperazione internazionale.CONSIGLIO D’EUROPA - Strasburgo 6 maggio 1968.


I corsi d’acqua rappresentano una straor<strong>di</strong>nariaricchezza per <strong>il</strong> nostro territorio sotto l’aspettonaturalistico e ambientale.Ben consapevoli dell’importanza che questi rivestono,in tutti questi anni abbiamo cercato <strong>di</strong> tutelare<strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e le nostre risorse fluviali puntandosoprattutto a perfezionare le conoscenzedei nostri operatori.Non solo, certi che <strong>il</strong> citta<strong>di</strong>no debba essere coinvolto a pieno titolonella politica <strong>di</strong> tutela e salvaguar<strong>di</strong>a del proprio territorio abbiamopuntato ad incentivare l’educazione ambientale a tutti i livelli evitandoche atteggiamenti irresponsab<strong>il</strong>i dell’uomo potessero contribuiread inquinare e degradare <strong>il</strong> paesaggio in ogni suo singolo aspetto.Questo volume, che abbiamo realizzato appositamente per le scuoledella <strong>Provincia</strong>, vuole educare e formare gli alunni, invitandoli a scoprire<strong>il</strong> <strong>fiume</strong> nelle sue molteplici peculiarità e sensib<strong>il</strong>izzarli sullanecessità <strong>di</strong> proteggere <strong>il</strong> loro habitat. Non solo, seguendo le in<strong>di</strong>cazioniin esso contenute sarà possib<strong>il</strong>e per tutti imparare a stu<strong>di</strong>are icorsi d’acqua e <strong>di</strong>ventare così i protagonisti <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>aambientale che deve coinvolgerci tutti nella prospettiva delraggiungimento <strong>di</strong> uno sv<strong>il</strong>uppo pienamente sostenib<strong>il</strong>e.Uno sv<strong>il</strong>uppo che non può prescindere in nessun modo dalla qualitàdell’ambiente, dobbiamo infatti risvegliare in ognuno <strong>di</strong> noi l’orgoglio<strong>di</strong> essere citta<strong>di</strong>ni attivi <strong>di</strong> questa <strong>Provincia</strong>, e riscoprire lavolontà <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere e salvaguardare tutto ciò che ci circonda.Questo volume è sicuramente un incentivo in più per avvicinare l’uomoal suo ambiente e preparare le future generazioni ad affrontarele principali problematiche del territorio con le conoscenze e gli strumentiappropriati.Giulio MariniPresidente della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Viterbo</strong>


La Carta Europea dell’Acqua, redatta dal Consigliod’Europa nel 1968, ci detta ancora oggi, i principifondamentali per la tutela e l’uso ecosostenib<strong>il</strong>e <strong>di</strong>questo bene prezioso. La salvaguar<strong>di</strong>a delle acquedolci superficiali riveste quin<strong>di</strong> una delle sfide principaliche oggi dobbiamo affrontare.Il compito delle amministrazioni pubbliche è proprioquello <strong>di</strong> valorizzare questi ambienti per l’importanzache rivestono: i corsi d’acqua sono infatti l’elemento fondamentaledel nostro paesaggio. Grazie ai fiumi le comunità animali e vegetalipossono vivere e prosperare; l’uomo può svolgere le sue attivitàagricole, industriali e ricreative, essendo elemento compatib<strong>il</strong>e conl’ambiente fluviale, trovando <strong>il</strong> modo più opportuno per salvaguardarloe ridargli <strong>il</strong> ruolo centrale che gli spetta.È da quest’ottica che nasce questo volume: vogliamo offrire a voiragazzi una possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong>versa <strong>di</strong> scoprire <strong>il</strong> <strong>fiume</strong>, conoscerloprofondamente nei suoi segreti, e svolgere, perché no, un’azione <strong>di</strong>controllo degli ambienti che vi sono più fam<strong>il</strong>iari, magari iniziandoproprio con <strong>il</strong> corso d’acqua che avete sotto casa.Ci proponiamo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere la conoscenza scientifica dell’ecosistema<strong>fiume</strong> come strumento per avvicinarsi alle sue straor<strong>di</strong>narie<strong>di</strong>namiche e appassionarsi ai suoi particolari animali e vegetali.Nel volume che presentiamo troverete una breve introduzione all’ecologiafluviale e l’In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> valutazione della qualità del <strong>fiume</strong>; unostrumento nuovo, ag<strong>il</strong>e e semplificato che potrete usare <strong>di</strong>rettamentesul campo a stretto contatto col <strong>fiume</strong> e che vi permetterà <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventaregli attori principali <strong>di</strong> un’efficace azione <strong>di</strong> monitoraggio e controllodella qualità del <strong>fiume</strong>.Vogliamo darvi la possib<strong>il</strong>ità concreta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare gli attori principali<strong>di</strong> una delle SFIDE più importanti che ci attendono: valutare e controllarei nostri ambienti naturali, verificarne lo stato <strong>di</strong> salute edanalizzare in modo scientificamente corretto le cause <strong>di</strong> eventualidegra<strong>di</strong>.Francesco BattistoniAssessore all’Ambiente e PianificazioneTerritoriale


CIAO, MI CHIAMO STECCO.VIENI CON ME ALLA SCOPERTA DEL FIUME!


ESPLORA IL TUO FIUME!Un percorso per la scoperta e la <strong>di</strong>fesa dell’ecosistema fluvialeINDICEDove mi trovo ?Un’occhiata intorno al <strong>fiume</strong>Il territorio circostanteLa vegetazione delle riveL’opera dell’uomoIl letto del <strong>fiume</strong>Quanta acqua c’è?Guardando <strong>il</strong> fondo…E tra i sassi e le piante?223445667Attività <strong>di</strong> campoBreve descrizione delle caratteristiche deimacroinvertebratiPren<strong>di</strong> la lente!In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> valutazione della qualità del <strong>fiume</strong>91216


Dove mi trovo? (qualcuno mi può <strong>di</strong>re che posto è questo?)La prima domanda da porsi appena arrivati sulla riva <strong>di</strong> un <strong>fiume</strong> è:“dove mi trovo ?”. Ovviamente non stiamo facendo riferimento a comesi chiama <strong>il</strong> <strong>fiume</strong> e neppure a quale sia <strong>il</strong> più vicino centro abitato(questo presupponiamo che lo abbiate ben chiaro!).Quello che ci dobbiamo chiedere è piuttosto in quale tratto del corsod’acqua ci troviamo. Il corso <strong>di</strong> un <strong>fiume</strong> puòinfatti essere sud<strong>di</strong>viso in tre tratti:<strong>il</strong> tratto montano, <strong>il</strong> corsome<strong>di</strong>o e <strong>il</strong> tratto finale. Aveteuna carta della zona? Se no,potete scaricarla da internet...Nel tratto montano la larghezzadel corso d’acqua è limitatae la vegetazione circostante,detta riparia, fornisce gran parte delnutrimento (foglie, rami, ecc...) per gli animali che vivono in acqua;con la sua ombra inoltre impe<strong>di</strong>sce lo sv<strong>il</strong>uppo rigoglioso <strong>di</strong> pianteacquatiche. In questo tratto la corrente è rapida ed <strong>il</strong> flusso <strong>di</strong> acquaè reso assai turbolento da massi o grossi ciottoli presenti sul fondo,che sono spesso ricoperti <strong>di</strong> muschi ed alghe (periphyton).Nel tratto me<strong>di</strong>o <strong>il</strong> corso d’acqua aumenta <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni e <strong>di</strong> conseguenzal’ombreggiatura si riduce permettendo lo sv<strong>il</strong>uppo delle pianteacquatiche. In questo tratto <strong>di</strong>minuisce la turbolenza, l’acqua èancora trasparente e si arricchisce progressivamente <strong>di</strong> nutrienti,sia provenienti dall’esterno, che dal <strong>fiume</strong> a monte.Nel tratto finale del <strong>fiume</strong> la profon<strong>di</strong>tà e la torbi<strong>di</strong>tà aumentano epossono raggiungere livelli tali da impe<strong>di</strong>re alla luce <strong>di</strong> penetrare finoal fondo, limitando così lo sv<strong>il</strong>uppo delle piante acquatiche, osservab<strong>il</strong>iprincipalmente lungo le rive. Nei tratti con minor velocità <strong>di</strong> correntesi possono comunque trovare piante acquatiche che fluttuanolibere (le cui ra<strong>di</strong>ci non si ancorano sul terreno, ma rimangono sospesein acqua).Sul fondo si ritrovano ghiaia, sabbia o limo (fango fine).Un’occhiata intorno al <strong>fiume</strong> (ma dove devo guardare?)La qualità <strong>di</strong> un corso d’acqua è influenzata da una serie <strong>di</strong> fattori. Aquesto punto dobbiamo riconoscere quali sono quelli che principalmentene determinano lo stato <strong>di</strong> salute.Partendo dal fatto che tutte le attività che si svolgono nel bacino2


idrografico (area che raccoglie l’acqua che va nel <strong>fiume</strong>), ne infuenzanola qualità, ricor<strong>di</strong>amoci che durante un’uscita <strong>di</strong> campo è importanteosservare tutti gli elementi circostanti <strong>il</strong> <strong>fiume</strong>, quali la vegetazionedella riva, la presenza <strong>di</strong> boschi, le attività umane che si svolgononel territorio limitrofo, ma anche <strong>il</strong> corso d’acqua stesso con <strong>il</strong>fondo, la quantità d’acqua presente, gli animali e le piante acquatiche).Il territorio circostante (ci sono case, strade, boschi o prati?)Un altro fattore che influenza la qualità <strong>di</strong> un <strong>fiume</strong> è l’uso che vienefatto del territorio circostante.Come già detto parlando della vegetazione riparia e della sua funzione,la presenza <strong>di</strong> estese aree naturali circostanti <strong>il</strong> <strong>fiume</strong>, attutiscel’impatto delle <strong>di</strong>verse fonti <strong>di</strong> inquinamento.I campi coltivati, ad esempio, vengono resi più produttivi con l’uso <strong>di</strong>fert<strong>il</strong>izzanti a base <strong>di</strong> nitrati e fosfati(nutrienti). Quando piove l’acquache scorre sui terreniporta via molte <strong>di</strong> questesostanze che, se le colturesono molto vicine al <strong>fiume</strong>,arrivano fin dentro <strong>il</strong> corsod’acqua. Si può avere così unaumento <strong>di</strong> concentrazione <strong>di</strong>nutrienti che alterano l’equ<strong>il</strong>ibriooriginario. Inoltre, se lepiogge sono molto intense ancheparte del terreno può essere trasportato nel<strong>fiume</strong>, erodendo <strong>il</strong> suolo fert<strong>il</strong>e e aumentando la torbi<strong>di</strong>tà dell’acqua.Le attività dell’uomo possono sversare nel <strong>fiume</strong> molte sostanzeinquinanti, alcune anche pericolose, che non sempre riescono ad essereassim<strong>il</strong>ate e smaltite dal <strong>fiume</strong> stesso.Anche le strade sono fonte <strong>di</strong> inquinamento. Pensiamo a quante voltedopo un temporale abbiamo visto una patina colorata sulla stradabagnata: sono sostanze come olii, carburanti e polveri che si depositanoe che la pioggia porta via, fino al <strong>fiume</strong>, se è lì vicino!È importante, quin<strong>di</strong>, che ci sia sempre una zona naturale lungo <strong>il</strong>corso del <strong>fiume</strong> e che sia, dove possib<strong>il</strong>e, molto ampia in modo chepossa intercettare queste sostanze prima che arrivino in acqua.3


La vegetazione delle rive (erbe, cespugli e alberi della sponda)La vegetazione riparia è <strong>di</strong> estrema importanza per <strong>il</strong> <strong>fiume</strong> in quantosvolge numerose e importantissime funzioni:- costituisce una sorta <strong>di</strong> “f<strong>il</strong>tro biologico” che assorbe l’azoto e <strong>il</strong>fosforo che la pioggia trascina nel <strong>fiume</strong> dalle zone coltivate vicineal corso d’acqua;- fornisce un habitat favorevole all’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> molte comunitàanimali aumentando <strong>di</strong> conseguenza la bio<strong>di</strong>versità (numero delle speciepresenti);- ombreggia <strong>il</strong> <strong>fiume</strong> impedendo un eccessivo riscaldamento dell’acquae una conseguente riduzione dell’ossigeno <strong>di</strong>sciolto nell’acqua;- consolida le sponde evitando che possano franare o essere erosedalla corrente.Per questo risulta evidente come un <strong>fiume</strong> in buono stato <strong>di</strong> conservazionesia sempre dotato <strong>di</strong> una fascia arborea e arbustiva che nesegue l’andamento, ampia e senza interruzioni e che ricopra interamentele sue rive.L’opera dell’uomo (cosa abbiamo cementificato oggi?)Le attività umane influenzano la qualità dei corsi d’acqua, ma l’osservazione<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> un corso d’acqua non può fornireun’idea precisa <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> inquinamentodal momento che per r<strong>il</strong>evarlo sonoin<strong>di</strong>spensab<strong>il</strong>i analisi <strong>di</strong> laboratorio specifiche.C’è però un altro tipo <strong>di</strong> impattoche può essere fac<strong>il</strong>mente r<strong>il</strong>evato consemplici osservazioni <strong>di</strong> campo. La qualità<strong>di</strong> un <strong>fiume</strong> è infatti fortementepenalizzata anche da tutte quelle operecostruite in cemento o in altri materiali,destinate a regolarne la portata, a contenernele piene, a prelevare le acque, a produrreenergia elettrica, ad ottenere ghiaie e sabbie. Di seguito elenchiamouna serie <strong>di</strong> manufatti la cui presenza può essere fac<strong>il</strong>mente r<strong>il</strong>evatalungo un corso d’acqua specificando gli effetti negativi che laloro presenza determina sul <strong>fiume</strong>.- Dighe o traverse: sono sbarramenti artificiali associati alla costruzione<strong>di</strong> invasi e realizzati per regolarizzare le portate (per produrreenergia elettrica, per captare l’acqua a scopo potab<strong>il</strong>e, industria-4


le o agricolo…). La presenza <strong>di</strong> tali sbarramenti interrompe la continuitàfluviale impedendo la risalita dei pescio la colonizzazione dei tratti a monte.- Gabbioni: sono opere murariecostruite allo scopo <strong>di</strong> consolidarele rive che provocano una fortealterazione della fascia <strong>di</strong> vegetazioneripariale e una riduzione deimicro-ambienti nei quali gli animalisi nutrono, si riproducono o sirifugiano.- Rettificazioni: mo<strong>di</strong>ficano lanaturale sinuosità <strong>di</strong> un corso d’acquae <strong>di</strong> conseguenza aumentano pendenzae velocità <strong>di</strong> corrente allo scopo <strong>di</strong>contenere le piene. Anche in questo caso laconseguenza è l’eliminazione dell’habitat ripario ed acquatico.- Cave: sono aree fluviali situate nell’alveo o in prossimità delle spondenelle quali avviene l’estrazione <strong>di</strong> ghiaie e sabbie. La conseguenza<strong>di</strong> tali attività è una maggiore erosione dell’alveo, un aumento dellatorbi<strong>di</strong>tà delle acque, e una riduzione della varietà dei micro-ambienti.Il letto del <strong>fiume</strong> (avevo giusto un po’ sonno..)Osservando <strong>il</strong> letto del <strong>fiume</strong> si può notare come esso sia compostoda una molteplicità <strong>di</strong> substrati (ghiaia, roccia, sabbia, ciottoli, pianteacquatiche). Questi variano a seconda del tratto <strong>di</strong> <strong>fiume</strong> che stiamoosservando. Ma quale è la loro funzione?Oltre ad influenzare <strong>il</strong> tipo <strong>di</strong> animali e piante che vi possono crescere,svolgono una importante funzione nel trattenere <strong>il</strong> materiale trasportatodalla corrente. Lo stesso si può <strong>di</strong>re <strong>di</strong> piante e tronchi chespesso ostruiscono <strong>il</strong> flusso dell’acqua. Tutto quello che rimane“intrappolato” può essere ut<strong>il</strong>izzato dagli animali come fonte <strong>di</strong> cibo,questo è molto importante nei tratti montani dove quasi tutto <strong>il</strong>nutrimento arriva principalmente dalle piante riparie.L’opera dell’uomo può giungere a mo<strong>di</strong>ficare anche <strong>il</strong> fondo del <strong>fiume</strong>che, nei casi più estremi, viene cementificato per aumentare la velocitàdell’acqua. Pochi sono gli organismi che riescono a crescere suqueste superfici liscie, le piante ad esempio, non possono ancorarsicon le ra<strong>di</strong>ci.5


Quanta acqua c’è? (si passa o si affonda?)Tutti saranno d’accordo nel <strong>di</strong>re che l’esistenza <strong>di</strong> un<strong>fiume</strong> <strong>di</strong>pende dalla presenza <strong>di</strong> acqua.La quantità <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>e varia notevolmentenel corso dell’anno, influenzata principalmentedalla piovosità della stagione e daiprelievi da parte dell’uomo. Anche in questocaso, comunque, questi prelievi possono danneggiarefortemente l’integrità del <strong>fiume</strong>riducendo l’acqua a <strong>di</strong>sposizione degli esseriviventi.L’acqua che beviamo, ad esempio, viene presa<strong>di</strong>rettamente dalle sorgenti, per produrre energia molti fiumi sonostati sbarrati con <strong>di</strong>ghe, per l’agricoltura intensiva, l’acqua viene sottrattaal <strong>fiume</strong> per l’irrigazione attraverso <strong>di</strong>ghe e canalizzazioni.La scarsa presenza <strong>di</strong> acqua può determinare la formazione <strong>di</strong> zoneasciutte, limitando le aree a <strong>di</strong>sposizione per gli animali acquatici;fac<strong>il</strong>ita <strong>il</strong> riscaldamento e <strong>il</strong> ristagno; porta ad aumentare la concentrazionedegli inquinanti.Inoltre spesso <strong>il</strong> flusso subisce forti variazioni, ad esempio quando siapre una <strong>di</strong>ga, viene danneggiato tutto l’ecosistema: <strong>il</strong> fondo del<strong>fiume</strong> viene smosso; la comunità è ridotta drasticamente dalla forteed improvvisa corrente; le rive del <strong>fiume</strong> vengono indebolite, lasciatenude quando c’è poca acqua ed erose quando ce ne è tanta.L’acqua che scorre nel <strong>fiume</strong> può arrivare ad essere, però, anche più<strong>di</strong> quella che <strong>il</strong> <strong>fiume</strong> può contenere. Si assiste così allo straripamento,che porta ad allagare le aree che costeggiano <strong>il</strong> corso d’acqua.Guardando <strong>il</strong> fondo... (immersione rapida!!! Portate la maschera)I sassi del <strong>fiume</strong> rappresentano <strong>il</strong> substrato duro sul quale possonovivere le comunità animali e vegetali, quin<strong>di</strong> osservandoli possiamoavere informazioni ut<strong>il</strong>i sullo stato <strong>di</strong> qualità delle acque.Infatti se un corso d’acqua ha subito degli scarichi ed è arricchito <strong>di</strong>sostanze nutrienti, gli organismi detti incrostanti (<strong>il</strong> periphyton)quali muschi, alghe e batteri, possono sv<strong>il</strong>upparsi rigogliosamente;quin<strong>di</strong> se troviamo un periphyton abbondante vuol <strong>di</strong>re che <strong>il</strong> <strong>fiume</strong> hasubito uno scarico <strong>di</strong> sostanze organiche, se <strong>il</strong> sasso è liscio vuol <strong>di</strong>reche presumib<strong>il</strong>mente l’acqua è pulita.Inoltre sotto i sassi vive una comunità batterica che varia a secondadelle con<strong>di</strong>zioni ambientali: in situazioni ottimali le specie batteriche6


presenti formano colonie <strong>di</strong> colore verdastro. Al contrario, quando siverificano fenomeni <strong>di</strong> anossia (mancanza <strong>di</strong> ossigeno) causati dainquinamento organico, le specie batteriche presenti formano dellecolonie nere (batteri anaerobici). Quin<strong>di</strong>, se rovesciando i sassi litroviamo macchiati <strong>di</strong> nero, vuol <strong>di</strong>re che <strong>il</strong> <strong>fiume</strong> ha subito un inquinamento<strong>di</strong> tipo organico.Anche <strong>il</strong> fondo sabbioso può dare in<strong>di</strong>cazioni sullo stato <strong>di</strong> salute del<strong>fiume</strong>: se la sabbia è ricoperta da uno strato verde <strong>di</strong> periphyton ovicino alle rive c’è del limo (fango fine) che, se smosso, emette bollicine,è <strong>di</strong> colore nero e odora <strong>di</strong> uovo sodo, vuol <strong>di</strong>re che nell’acquac’è la presenza eccessiva <strong>di</strong> sostanze inquinanti <strong>di</strong> natura organica(scarichi civ<strong>il</strong>i o <strong>di</strong> allevamenti) che si stanno putrefacendo.E sotto tra i sassi e le piante? (ma che strani animali ci sono!)Pensando agli animali che vivono in un <strong>fiume</strong>, i primi che ci vengono inmente sono naturalmente i pesci, siano essi tipici del tratto montano<strong>di</strong> un <strong>fiume</strong> (trota, cavedano, temolo, lampreda)o <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> pianura (tinca,carpa, barbo, angu<strong>il</strong>la).Se ci fermiamo a riflettere attentamente,possiamo arrivare ad immaginare,tra i flutti <strong>di</strong> un corso d’acqua,la presenza <strong>di</strong> crostacei (granchi,gamberi), o <strong>di</strong> molluschi (piccoliinvertebrati sim<strong>il</strong>i alle vongole oanche alle lumache <strong>di</strong> terra) ma probab<strong>il</strong>mentenulla <strong>di</strong> più.Basta però alzare qualche sasso <strong>di</strong> unacerta <strong>di</strong>mensione o prendere un ciuffo <strong>di</strong>piante del fondo, o della riva, o un po’ <strong>di</strong>foglie e rametti adagiate sul fondo, e strofinare, scuotere o sciacquareper bene all’interno <strong>di</strong> una vaschetta <strong>di</strong> plastica bianca contenentequalche centimetro d’acqua pulita, per vedervi cadere, assiemea frammenti vegetali, sabbia e sassolini, una vera e propria miriade <strong>di</strong>piccoli animaletti. All’interno <strong>di</strong> questo microcosmo brulicante <strong>di</strong> vitapossiamo riconoscere, oltre a crostacei e molluschi, tanti tipi <strong>di</strong>versi<strong>di</strong> insetti (fac<strong>il</strong>mente riconoscib<strong>il</strong>i poiché generalmente provvisti<strong>di</strong> 6 zampe), nonché vermi <strong>di</strong> vario tipo.Gli insetti sono presenti sia allo sta<strong>di</strong>o adulto che a quello larvale.7


Tra i primi possiamo osservare i Coleotteri, sim<strong>il</strong>i a scarabei o gliEmitteri, sim<strong>il</strong>i alle cimici, mentre tra le larve possiamo sbizzarrircicon gruppi molto <strong>di</strong>versi fra loro, quali ad esempio i Ditteri (sim<strong>il</strong>i aibigattini che si usano per andare a pesca), i Tricotteri (che vivonoall’interno <strong>di</strong> un astuccio fatto <strong>di</strong> microscopici sassolini), gli Odonati(dotati <strong>di</strong> una sorta <strong>di</strong> man<strong>di</strong>bola allungab<strong>il</strong>e), i Plecotteri e gliEfemerotteri (provvisti rispettivamente <strong>di</strong> due otre lunghe appen<strong>di</strong>ci caudali sim<strong>il</strong>i ad antenne).Per quanto riguarda i vermi, ce nesono anche in questo caso <strong>di</strong> vario tipo:piatti o sim<strong>il</strong>i ai lombrichi <strong>di</strong> terra,quasi trasparenti o <strong>di</strong> colore rossovivo o muniti <strong>di</strong> grosse ventose comele sanguisughe.L’aspetto <strong>di</strong> tutti questi animalirispecchia <strong>il</strong> loro <strong>di</strong>verso adattamentoalla velocità <strong>di</strong> corrente, ai<strong>di</strong>versi substrati sui quali vivono (roccia,ghiaia, sabbia, piante acquatiche),al tipo <strong>di</strong> alimento <strong>di</strong> cui si nutrono (frammentivegetali <strong>di</strong> varia grandezza, microscopicheparticelle sospese, altri animaletti).Ad esempio gli animali che vivono infossati nel fondo molle, hannocorpi affusolati (Tubifici<strong>di</strong>, Chironomi<strong>di</strong>), quelli che rimangono suiciottoli hanno corpi appiattiti sul dorso e sul ventre per aderire <strong>il</strong> piùpossib<strong>il</strong>e alla superficie (molti Efemerotteri), altri presentano uncinio forti unghie per ancorarsi alle piante (alcune larve <strong>di</strong> Ditteri eColeotteri, alcuni Tricotteri). I predatori che si nutrono <strong>di</strong> altri animalisono dotati invece <strong>di</strong> forti man<strong>di</strong>bole per catturare la preda(Odonati, Coleotteri), o <strong>di</strong> ventose (Sanguisughe) e rostri appuntiti,sim<strong>il</strong>i a cannucce (Eterotteri) per succhiarne i liqui<strong>di</strong> interni.Tutti questi animali sono inoltre sensib<strong>il</strong>i in maniera <strong>di</strong>fferente all’inquinamento,per cui possiamo dare un <strong>di</strong>verso giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> qualità su uncorso d’acqua a seconda <strong>di</strong> quelli che vi troviamo. Alcuni gruppi <strong>di</strong>insetti sono infatti molto sensib<strong>il</strong>i ad ogni minima alterazione dell’ambientenel quale vivono, e <strong>di</strong> conseguenza ritrovarli in un <strong>fiume</strong> ciin<strong>di</strong>ca che questo si trova in un ottimo stato <strong>di</strong> qualità. In questecon<strong>di</strong>zioni, inoltre, gli animali raccolti sono <strong>di</strong> tanti tipi <strong>di</strong>versi (elevatabio<strong>di</strong>versità) e la comunità risulta piuttosto variegata.Viceversa in situazioni <strong>di</strong> forte inquinamento la comunità animale èspesso composta solo da pochissime tipologie <strong>di</strong> animali resistenti.8


Breve descrizione delle caratteristiche dei macroinvertebratiTra gli INSETTI acquatici sono presi in esame soprattutto gli stati<strong>di</strong> larva e <strong>di</strong> crisalide che vivono nel corso d’acqua, vicino alle pietre,nascosti nella fanghiglia o mescolati tra la vegetazione sommersa .Alcuni Coleotteri passano invece tutta la loro vita (anche lo sta<strong>di</strong>oadulto) nell’ acqua. Gli insetti acquatici più tipici appartengono aiseguenti or<strong>di</strong>ni:PLECOTTERI: vivono in acque correnti fredde e ben ossigenate, <strong>di</strong>conseguenza sono presenti in acque non inquinate.EFEMEROTTERI: vivono in acque correnti fredde e ben ossigenate,come le specie a forma appiattita, ma le specie più resistenti si trovanoanche in situazioni <strong>di</strong> un certo grado <strong>di</strong> inquinamento (quelle aforma c<strong>il</strong>indrica).TRICOTTERI: si rinvengono solo in acque pulite o leggermente inquinate,in prevalenza colonizzano i letti dei fiumi con sassi e ciottoli.COLEOTTERI: si trovano solo in acque limpide e molto ossigenate evivono tra le piante delle rive. Quelli più <strong>di</strong>ffusi sono gli Elmi<strong>di</strong>, chesi nutrono principalmente <strong>di</strong> alghe.ODONATI, sono le larve delle libellule. Si <strong>di</strong>vidono in zigotteri, quellia forma allungata e anisotteri, quelli aforma più tozza. Vivono nascosti tra ise<strong>di</strong>menti (gli anisotteri) o la vegetazione(gli zigotteri) dove catturano leprede grazie ad una mascella estensib<strong>il</strong>edotata <strong>di</strong> denti appuntiti.Riescono a vivere anche in acqueinquinate.DITTERI: <strong>il</strong> gruppo è rappresentatoda molte specie <strong>di</strong>verse. IChironomi<strong>di</strong> (vermi rossi con testolinasclerificata), riescono a colonizzareanche acque con grave inquinamento.ETEROTTERI: posseggono in genere lunghezampe sott<strong>il</strong>i, per pattinare sull’acqua (gerri<strong>di</strong>) oper nuotare velocemente. Sotto la testa hanno un lungo rostro c<strong>il</strong>indricoche usano per succhiare i flui<strong>di</strong> interni delle prede che catturano.Tra i CROSTACEI presenti nelle acque fluviali vi sono i Gammari<strong>di</strong>,gli Aselli<strong>di</strong>, gli Astaci<strong>di</strong>, i Paleomoni<strong>di</strong> (gamberi) e i Potami<strong>di</strong> (granchi).La presenza <strong>di</strong> Gammari<strong>di</strong> in<strong>di</strong>ca una presenza <strong>di</strong> sostanze orga-9


Macroinvertebrati10


niche. Gli Aselli<strong>di</strong>, invece, sono rinvenib<strong>il</strong>ianche in acque molto inquinate, gli Astaci<strong>di</strong>e i Potami<strong>di</strong> (gamberi e granchi <strong>di</strong> <strong>fiume</strong>)si trovano solo in acque molto pulite.I TRICLADI (le Planarie), sono in<strong>di</strong>catori<strong>di</strong> acque molto pulite poiché popolanocorsi d’acqua limpi<strong>di</strong>, con forte corrente,quin<strong>di</strong> ricche d’ossigeno.Gli OLIGOCHETI, a forma <strong>di</strong> lombrico,vivono tra i se<strong>di</strong>menti del fondo e si nutrono<strong>di</strong> detrito. Sono rossi poiché posseggono unamolecola sim<strong>il</strong>e all’emoglobina che permette loro <strong>di</strong> sopravvivereanche in ambienti molto inquinati con scarso ossigeno.Gli IRUDINEI (le sanguisughe) Sono predatori che succhiano i flui<strong>di</strong>interni <strong>di</strong> pesci, insetti e molluschi. Riescono a colonizzare ancheacque inquinate. Si muovono nuotando o ut<strong>il</strong>izzando le ventose chehanno alle estremità come fossero pie<strong>di</strong>.Tra i MOLLUSCHI che si nutrono <strong>di</strong> piante, vi sono i gasteropo<strong>di</strong> (aforma <strong>di</strong> lumaca) che riescono a vivere anche in ambienti inquinati,mentre i bivalvi (a forma <strong>di</strong> vongola) hanno bisogno per vivere <strong>di</strong>acque relativamente pulite.11


Pren<strong>di</strong> la lente!Pren<strong>di</strong> una lente <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento, osserva gli animaletti che hai raccoltonella vaschetta, segui la chiave e prova a riconoscerli…… Mi raccomando,non considerare la grandezza ed <strong>il</strong> colore, tieni conto solodella forma!!!Chiave per <strong>il</strong> riconoscimento.Con <strong>il</strong> <strong>tuo</strong> animaletto sott’occhio,parti dal numero 1), segu<strong>il</strong>e descrizioni, rispon<strong>di</strong> alledomande, arriva a riconoscerloe confrontalo con i <strong>di</strong>segnidelle varie specie. Annotasulla tua scheda quanti tipi dei<strong>di</strong>versi animali trovi nel <strong>tuo</strong><strong>fiume</strong>(vuoi un consiglio?Allenaticon quelli che trovi in questolibro).12


PRIMA DI INIZIARE LA TUA ESPLORAZIONE, RICOR-DA ALCUNE REGOLE DI BASE:1. NON ANDARE SUL FIUME DA SOLO, FATTI ACCOMPAGNARE DA UNADULTO;2. FAI ENTRARE IN ACQUA UN ADULTO (COSÌ SE SCIVOLA……);3. QUANDO SI ENTRA IN ACQUA, BISOGNA PROCURARSI DEGLI STI-VALI, LEGARSI AD UNA CORDA E FARE ATTENZIONE, SUI SASSI SISCIVOLA FACILMENTE;4. RICORDA: STAI ENTRANDO IN UN’AMBIENTE PIENO DI VITA.RISPETTA GLI ANIMALI E LE PIANTE DEL FIUME;5. ATTENZIONE: BISOGNA ENTRARE IN ACQUA SOLO PER RACCOGLIE-RE QUALCHE SASSO E RIMANERE VICINO ALLA RIVA, NON SERVEATTRAVERSARE IL FIUME;6. SI DEVE ENTRARE IN ACQUA SOLO SE QUESTA È LIMPIDA E SI PUÒVEDERE CHIARAMENTE DOVE SI METTONO I PIEDI, NEL FIUME CI POS-SONO ESSERE DELLE BUCHE…;7. NON SI DEVE ENTRARE NEL FIUME SE LA CORRENTE È TROPPOFORTE, SE C’È TROPPA ACQUA O SE LA SPONDA È TROPPO ALTA O SCO-SCESA (POI È DIFFICILE RISALIRE);8. PER METTERE LE MANI IN ACQUA USA DEI GUANTI DI GOMMA(QUELLI PER LA CASA VANNO BENISSIMO) NON PUOI SAPERE SE ÈPULITA;9. PORTA UNA MACCHINA FOTOGRAFICA;10. RICORDA IL TUO TACCUINO PER COMPILARE LA SCHEDA E PRENDE-RE APPUNTI;11. RICORDATI LA LENTE DI INGRANDIMENTO, UN PAIO DI PINZETTE(PRENDILE IN PRESTITO DALLA MAMMA) E UNA PICCOLA VASCHETTA;12. PORTA CON TE MATITA, COLORI E GOMMA DA CANCELLARE;13. PORTATI QUALCHE BUSTINA DI PLASTICA PER RACCOGLIERE CAM-PIONI (PRENDI QUALCOSA SOLO SE TI SERVE VERAMENTE. ES. ERBA-RIO, COLLEZIONE NATURALISTICA, ECC...).14


PRENDIAMO QUALCHE APPUNTO...................15


INDICE DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DEL FIUME16


Alle domande successive è possib<strong>il</strong>e rispondere in modo <strong>di</strong>fferenziato tra la sponda destra e sinistra,se queste presentano con<strong>di</strong>zioni ambientali <strong>di</strong>fferenti. Mettiti con le spalle alla corrente: lasponda destra è alla tua destra, la sinistra è alla tua sinistra.Per capire da che parte sta la sorgente, butta un ramoscello o una foglia in acqua e ve<strong>di</strong> in che<strong>di</strong>rezione và. La foglia sta andando verso la foce, dalla parte opposta c’è la sorgente!Fai una crocetta ad ogni risposta scelta (ricorda che puoi farne una sola per ogni sponda).17


Alle domande successive è possib<strong>il</strong>e rispondere in modo <strong>di</strong>fferenziato tra la sponda destra e sinistra,se queste presentano con<strong>di</strong>zioni ambientali <strong>di</strong>fferenti. Mettiti con le spalle alla corrente: lasponda destra è alla tua destra, la sinistra è alla tua sinistra.Per capire da che parte sta la sorgente, butta un ramoscello o una foglia in acqua e ve<strong>di</strong> in che<strong>di</strong>rezione và. La foglia sta andando verso la foce, dalla parte opposta c’è la sorgente!Fai una crocetta ad ogni risposta scelta (ricorda che puoi farne una sola per ogni sponda).19


Alle domande successive è possib<strong>il</strong>e rispondere in modo <strong>di</strong>fferenziato tra la sponda destra e sinistra,se queste presentano con<strong>di</strong>zioni ambientali <strong>di</strong>fferenti. Mettiti con le spalle alla corrente: lasponda destra è alla tua destra, la sinistra è alla tua sinistra.Per capire da che parte sta la sorgente, butta un ramoscello o una foglia in acqua e ve<strong>di</strong> in che<strong>di</strong>rezione và. La foglia sta andando verso la foce, dalla parte opposta c’è la sorgente!Fai una crocetta ad ogni risposta scelta (ricorda che puoi farne una sola per ogni sponda).21


Alle domande successive è possib<strong>il</strong>e rispondere in modo <strong>di</strong>fferenziato tra la sponda destra e sinistra,se queste presentano con<strong>di</strong>zioni ambientali <strong>di</strong>fferenti. Mettiti con le spalle alla corrente: lasponda destra è alla tua destra, la sinistra è alla tua sinistra.Per capire da che parte sta la sorgente, butta un ramoscello o una foglia in acqua e ve<strong>di</strong> in che<strong>di</strong>rezione và. La foglia sta andando verso la foce, dalla parte opposta c’è la sorgente!Fai una crocetta ad ogni risposta scelta (ricorda che puoi farne una sola per ogni sponda).23


Alle domande successive è possib<strong>il</strong>e rispondere in modo <strong>di</strong>fferenziato tra la sponda destra e sinistra,se queste presentano con<strong>di</strong>zioni ambientali <strong>di</strong>fferenti. Mettiti con le spalle alla corrente: lasponda destra è alla tua destra, la sinistra è alla tua sinistra.Per capire da che parte sta la sorgente, butta un ramoscello o una foglia in acqua e ve<strong>di</strong> in che<strong>di</strong>rezione và. La foglia sta andando verso la foce, dalla parte opposta c’è la sorgente!Fai una crocetta ad ogni risposta scelta (ricorda che puoi farne una sola per ogni sponda).25


CIAO E BUONA ESPLORAZIONE...........27


RINGRAZIAMENTISi ringraziano Paolo Dello Vicario, Francesca Ferri, Morena Mannuccie Livia Tancioniper la revisione critica del testo.28

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