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BORROMINI E SAN CARLO ALLE QUATTRO ... - BaroccaRoma

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pennacchi con medaglioni, altri lemmi di un lessico volto a potenziare lo slancioverticale della chiesa. Su di essi si regge la purissima cupola ellittica, traforata da uncassettonato convergente, animato dai motivi dell’esagono, dell’ottagono e dellacroce, che ne alleggeriscono la struttura. Ma l’effetto di smaterializzazione èraggiunto soprattutto grazie all’intervento della luce che, penetrando attraverso il«tempietto 12 » della lanterna, investe la calotta e l’aula per plasmarne la struttura. Lospazio sembra fluttuare, vibrante e coinvolgente, sotto gli effetti di una luce chediscioglie ogni superstite rigidità nella fluida continuità plastica delle membraturearchitettoniche. L’occhio del fruitore si inebria, cerca punti di riferimento semprenuovi nella materia così trasfigurata, e subito li perde a favore di altri; avvertel’ineffabilità dell’edificio, eppure non ne viene sovrastato, e anzi è coinvolto nel suomoto ascensionale, poiché lo spazio rimane a misura d’uomo, e la sua indefinitezza sipuò controllare, nella consapevolezza del suo essere realtà mobile e dinamica.Borromini raggiunge i suoi effetti con mezzi puramente architettonici ed ènell’ideazione di questi che dispiega la sua massima capacità inventiva. I suoi spazifluiscono l’uno nell’altro, le pareti sono curve o articolate in profondità da colonne eda nicchie; usa archi di forma nuova, inventa strutture inedite per le sue cupole, i suoicampanili, le sue lanterne. Nelle sue architetture la connotazione principale delBarocco, il movimento, trova la sua espressione più brillante.Se le costruzioni scenografiche del Bernini vengono viste con gli occhi, quelle delBorromini vengono sentite con tutto il corpo.2.4. La criptaSotto la chiesa vi è una cripta, che ha quasi esattamente le stesse dimensioni e formadell’alzato, ma che è più semplice perché le pareti sono articolate solamente da file dipilastri molto piatti che sostengono una volta bassa attraversata da spicchi di volta acrocera su lunette. Malgrado l’estrema semplicità, l’effetto è di una armonia spazialeperfettamente controllata. Sul lato est vi sono due cappelle, delle quali, la più piccolapotrebbe essere stata pensata da Borromini come proprio luogo di sepoltura. Inpianta, questa cappela ha la forma di un ottagono che a prima vista sembra regolare,mentre di fatto i quattro lati sull’asse principale sono leggermente più grandi di quelli12 Così Borromini amava definire la lanterna. Cit. ivi.13

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