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BORROMINI E SAN CARLO ALLE QUATTRO ... - BaroccaRoma

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abbia potuto ammirare queste architetture nei disegni del Montano allora in possessodi Cassiano Dal Pozzo. Questi disegni infatti riproducono una serie di monumenti odi particolari che corrispondono moltissimo a progetti generali o a particolari motiviusati dal Borromini. Troviamo ad esempio costruzioni le cui facciate sono un’unicacurva concava (come Sant’Agnese in Piazza Navona), o una combinazione di curveconcave e convesse, come nella facciata di San Carlo, anche se, nel rielaborare ilmodello, Borromini varia la forma delle curve e la disposizione delle colonne.Oltre a Michelangelo e agli antichi, egli si rifà nella progettazione a una terzaautorità: la natura 3 . L’idea che l’architettura si basasse sulla natura era un luogocomune nei secoli XV e XVI, anche se con significati diversi. Nel XVII secolo sidiffonde la convinzione secondo la quale l’armonia sottesa alla natura sarebbericonducibile alla matematica. L’identificazione della natura con la matematica erachiaramente espressa negli scritti di Galileo, scritti che Borromini sicuramenteconosceva. È da questo tipo di cultura che Borromini deriva la sua concezione dellanatura, e di riflesso dell’architettura, in termini matematici e geometrici. Troviamouna conferma di ciò in una lettera da lui scritta al cardinale Camillo Pamphili, inoccasione della progettazione della villa da lui commissionata. Ma è soprattutto nellapratica architettonica che Borromini ce lo dimostra: una caratteristica fondamentaledel suo metodo di lavoro infatti consiste nello sviluppare tutti i progetti (soprattutto ipiù complessi e apparentemente eccentrici) attraverso una serie di elaborazionigeometriche. La pianta di San Carlo, ad esempio, è stata elaborata a partire datriangoli e cerchi. È importante sottolineare però che non si tratta solo dellapossibilità di individuare una sequenza di figure geometriche sui progetti: il punto dipartenza è proprio la geometria, il profilo della pianta non è una premessa, ma unaconseguenza della costruzione geometrica basata sulla scelta di figure precise.1.2 . San Carlo: primo e ultimo attoSan Carlo alle Quattro Fontane ci appare come un’opera alquanto emblematicanell’ambito della carriera del suo eccezionale architetto. Si tratta infatti della primaopera realizzata in maniera autonoma dal Borromini, ma anche dell’ultima a cui misemano, prima di concludere tragicamente la sua tormentata esistenza. Troviamo così3 Sul rapporto Borromini-natura vedi ibid pp. 31-39.5

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