programma - La Biennale di Venezia

11/10 ◷ 19.00 Teatro Piccolo ArsenaleTroubleyn / Jan Fabreprometheus landscape iidi Jan FabrePer Fabre il mito di Prometeo è un mondoricolmo di tracce, oggetti, strutture, rumori,musiche, sovrastato dall’eroe, che troverà laforza di parlare solo alla fine, in un flusso diconfessioni-allucinazioni che coinvolge tutti ipersonaggi.For Fabre the myth of Prometheus is a worldreplete with traces, objects, structures,noises, music, dominated by the hero, whowill not find the strength to speak until theend, in a stream of confessions-hallucinationsthat will involve all the characters.11/10 ◷ 21.00 Teatro alle TeseNeedcompanyisabella’s roomdi Jan Lauwers e NeedcompanyNel bellissimo “Isabella’s Room”, Lauwerssembra chiedersi «Siamo forse gli oggetti chepossediamo?». Una donna, Isabella Morandi,s’identifica con numerosi reperti d’archeologiaesotica: sono fossili, tracce di esistenzeumane, vite possibili e passate.In the wonderful “Isabella’s Room”, Lauwersseems to wonder: «Are we perhaps theobjects that we possess?». Isabella Morandiidentifies with her many exotic archaeologicalartifacts: they are fossils, traces of humanexistences, possible and past lives.12/10 ◷ 19.00 / 21.30 Teatro alle TeseSportivo Teatralel boxdi Ricardo BartísUn mondo di uomini in cui vive una donnaex pugile che festeggia il suo compleanno.Una storia privata, personale che ripercorrela grande e piccola storia di un mondo, di unPaese come l’Argentina, con le sue contraddizionie le sue violenze.This is a story in which boxing is female;a world of men with one woman, a formerboxer who celebrates her birthday. A private,personal story that reflects the major andminor history of a country like Argentina, withits contradictions and its violence.13/10 ◷ 19.00 Teatro Piccolo ArsenaleSocìetas Raffaello Sanziosul concetto di volto nel figlio di diodi Romeo CastellucciNel teatro di Romeo Castellucci l’immagineè un’arma, un flusso ininterrotto che deveesser colto dall’artista. In questo spettacoloil confronto è con l’immagine apicale, l’iconafondante: il volto di Cristo.In Romeo Castellucci’s theatre, the imageis a weapon, an uninterrupted flux that mustbe captured by the artist. In this play, theconfrontation is with the highest of images,the founding icon: the face of Christ.