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DAL PRESENTE AL PASSATO - Ettore Majorana

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03_<strong>D<strong>AL</strong></strong>_<strong>PRESENTE</strong> 13-03-2006 18:39 Page 79<strong>D<strong>AL</strong></strong> <strong>PRESENTE</strong><strong>AL</strong> <strong>PASSATO</strong>La famigl i aL’ a n t e n ato della famiglia di <strong>Ettore</strong> è il nonno, Salvat o re <strong>Majorana</strong> Calat a b i a n o, nato a Militello Val di Catania la vigilia diN atale del 1825. Nato pre s s o ché dal nulla, nel 1865 è pro f e s s o re ordinario all’Unive rsità di Messina, poco dopo a Catania, el’anno successivo viene eletto dep u t ato al Pa rl a m e n t o. Nel primo ministero della Sinistra, Dep retis gli affida il portafo glio diA gricoltura, Industria e Commercio e dopo la crisi della fine del 1877, torna al suo posto di ministro nel terzo gove rn oD ep re t i s. Ci i può intere s s a re qui una citazione; convinto che le leggi economiche siano leggi naturali di indole mat e m at i c as c r i ve :«È lo spre z zo dei dettami scientifici – che in conclusione dov re bb e ro essere nel campo delle cose legislat i ve quello che nelleapplicazioni tecniche sono i teoremi della fisica e del calcolo - codesto spre z zo, codesto divorzio tra il pensiero e la pratica, trala scienza e l’arte sociale, la causa potente del disagio in cui la cosa pubblica si trova » .S p o s atosi in seconde noz ze con Rosa Campisi, Salvat re aveva avuti sette figli: Giusep p e, Angelo, Quirino, Dante, Fa b i oMassimo - il padre di <strong>Ettore</strong> - Elvira ed Emilia.Tre dei figli, Giusep p e, Angelo e Dante arr i vano a essere dep u t ati, nonché Rettori dell’Unive rsità di Catania. Di questi tre zii,quello che lascia più sconcertati è senza dubbio Angelo, giurista e sociologo. Egli brilla pre c o c i s s i m o, ma presto si spegne. E laparabola della sua vita lascia pensosi, quando la si paragoni, per quanto ne sappiamo, a quella di <strong>Ettore</strong>.Angelo nasce a Catania nel dicembre del 1865. Mat u ro a 12 anni, all’età di 16 è dottore in Legge a Roma. Tra i 18 e i 20 annidà alle stampe le sue prime opere. Ma, conseguita la libera docenza a 17 anni, già è «pro f e s s o re pare gg i ato» all’Unive rsità diC atania. Nel 1886 si presenta a tre concorsi per le cat t e d re di Diritto costituzionale di Catania, Messina e Pavia e, non ancoram a gg i o re n n e, li vince tutti e tre. Passa così titolare a Catania, ove dive rrà, a 29 anni, Magnifico Re t t o re. A 28 anni si aff a c c i aalla politica at t i va; di coloritura liberale, Giolitti gli affida nel 1904 il dicastero delle finanze. Due anni dopo è di nu ovo minist ro con Giolitti questa volta del Te s o ro. Ma presto il suo organismo si consuma, esausto per l’imponente attività sostenuta. Sispenge a soli 44 anni.Quirino si laurea a 19 anni in Ingegneria e a 21 in Scienze fisiche e mat e m at i che e diviene poi presidente della Società Italianadi Fisica.A n che Fa b i o, il padre di <strong>Ettore</strong>, nato a Catania nel 1875 e morto a Roma nel 1934, si laurea giova n i s s i m o, a 19 anni, inIngegneria e poi in Scienze fisiche e mat e m at i ch e. Sarà lui a educare culturalmente e scolasticamente il piccolo <strong>Ettore</strong> che fecele prime classi elementari in casa, fino agli 8 o 9 anni, quando <strong>Ettore</strong> passa all’Istituto Pa r i f i c ato M a s s i m o dei padri gesuiti diRoma, onde terminarvi le scuole elementari e fre q u e n t a re poi le medie superiori. <strong>Ettore</strong> resterà sempre molto at t a c c ato alp a d re e senz’altro ne sentirà pro fondamente la dipartita nel 1934.Fabio <strong>Majorana</strong> fonda a Catania la prima impresa telefonica, tanto che in città il suo nome diviene sinonimo di «società telefonica».Trasferitosi a Roma viene nominato Ispettore generale del Ministero delle comunicazioni. Si dedica pure all’ingegneriaedile: un recente testo sul L i b e r t y a Catania riproduce la casa di famiglia da lui costruita in Via Sei Ap r i l e.S c r i ve Edoardo Amaldi «Dal matrimonio dell’ingegner Fabio con la signora Dorina Corso (nata a Catania nel 1876, morta aRoma nel 1966), anch’essa di famiglia cat a n e s e, nacquero cinque figli: Rosina, sposata più tardi con We rner Sch u l t ze ;S a l vat o re, dottore in legge e studioso di filosofia; Luciano, ingegnere civile, specializzato in costruzioni aero n a u t i ch e, ma ch epoi si dedicò alla progettazione e costruzione di strumenti per l’astronomia ottica; <strong>Ettore</strong>, nato a Catania il 5 agosto 1906, equinta e ultima, Maria, mu s i c i s t a » .Maria che vive a Roma, ha un animo non comune; entusiasta per le cose raff i n at e, ha dedicato molti suoi anni all’arte, semprea p p o ggiandosi a una solida cultura, senza allontanarsi mai dal comune sentimento della vita. In un suo intervento pubbl i c ocosì ha ricord ato <strong>Ettore</strong> :«Era sch i vo e timido, di spirito arg u t o, con un vivosenso dell’umorismo e un’ e n o rme sensibilità umana[…] io ero la sua sorellina più piccola e mi vo l evamolto bene. Era così gentile che mi faceva anche icompiti di mat e m atica […] Ho molti ricordi d’infanzia.D’autunno andavamo in villegg i atura sull’Etna.Nelle notti senza luna, <strong>Ettore</strong> mi indicava il cielo, les t e l l e, i pianeti, tutte le volte era una piccola lezione dia s t ronomia. Le sue parole mi tornano in mente ancoraoggi, ogni volta che alzo lo sguardo ve rso il cielos t e l l ato […] Mi piace ricord a rlo così, mentre mi inv i t aa guard a re il cielo e mi insegna a ch i a m a re per nomele stelle».dida eventuale79aprile 2006

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