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Camminiamo_Insieme-2008-04.pdf 4186KB May 28 ... - Cerveteri 1

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SCOso il lavoro. “Trenta secondi,quindici secondi”. Un ronzioelettronico riempì gli auricolari.Ferebee premette ilbottone e il ventre dell’EnolaGay si aprì per il suo partocrudele. Fedele agli ordini diOppenheimer, Fuchs, Fermi,alla quota esatta di 1.850 piedila carica esplosiva dentrol’acciaio bluastro di Little Boyfece partire un proiettile diuranio che andò a colpire lamassa radioattiva. “Vidi formarsiun globo di polvere, lacittà intera tremare come sescossa da un sisma, poi vidialzarsi il gambo del fungoverso di noi...”L’esplosione, e poi fu la luce,un lampo accecante che abbagliò300.000 persone e cancellòdalla città ogni ombra.Poi enormi gocce d’acqua colorpece riportarono a terrala polvere radioattiva dispersanell’atmosfera. Un vento infuocato rifluì versoil centro dell’esplosione a mano a mano chel’aria, al di sopra della città diventava più rovente.Dall’istante dell’esplosione erano passati solo ottominuti. 71.000 esseri umani erano già morti vaporizzatiall’istante, 20.000 sarebbero morti nellanotte, 50.000 sarebbero morti entro un annoconsumati dalle radiazioni, 200.000 entro il 1950e altri ancora, lentamente, dolorosamente, neglianni a seguire, per effetto delle radiazioni.Sul giornale di bordo, il co-pilota scarabocchiò:“Mio Dio! Che cosa abbiamo fatto?”.“Il nostro dovere, abbiamo fatto, niente di più”, glirisponderà molti anni dopo l’uomo che a soli 26anni aveva sganciato, su un mondo inerme, la piùpotente arma di distruzione di massa.Secondo Tibbets bisognava giudicare le armiche ritroviamo nella nostra Promessa e nella nostraLegge. Ma la nostra legge e la nostra promessaci richiamano al senso del dovere e dell’obbedienzarispetto a ben altri valori, molto diversi daquelli che mossero Tibbets a scatenare l’infernosu Hiroshima. Noi siamo fedeli al valore della fratellanza,del rispetto del prossimo e crediamo chela nostra felicità sia possibile, solo se siamo capacidi rendere felici gli altri.Non a caso il settimo articolo della nostra leggerecita La guida e lo scout sanno obbedire, perchéuno scout, all’occorrenza, sa anche dis-obbeddire!Se, quindi, è nostro dovere obbedire ai valoripropri del nostro “credo”, allo stesso modo è no-NO alle arminonviolenza edialogo tra i pomeno il rischiche meno a tuno la Giustizialzare il volumoccorre, lasciaA 63 anni di dterritorio italiate atomiche.Ma le cose potle <strong>2008</strong>, i funzvi della Cameto la verificadella Campag

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