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THE<br />
Francesca<br />
Schiavone<br />
La storica Ne Newk<br />
degli anni ‘70<br />
Intervista I t i t con<br />
ITALIAN<br />
SPORT<br />
Joan Capdevila p<br />
<strong>Run</strong>, <strong>Run</strong>, <strong>baby</strong> <strong>baby</strong>y <strong>run</strong>! <strong>run</strong>!<br />
Correre, correre, correre, una febbre che ha già<br />
contagiato centinaia di migliaia di italiani<br />
MAG’<br />
spring/summer 2011 - I.P.
LOTTO HERITAGE GE<br />
Gli anni ‘70 e la storica Newk<br />
Dopo un 2010 che l’ha vista entrare nella leggenda<br />
4 di John Newcombe. 6del<br />
tennis italiano, Francesca è pronta a riprovarci.<br />
LOTTO TRENDS<br />
HP<br />
LOTTO PEOPLE<br />
<strong>Run</strong>,<br />
<strong>baby</strong> <strong>run</strong>!<br />
12<br />
Correre, correre, correre,<br />
una febbre che ha già contagiato<br />
centinaia di migliaia di italiani.<br />
Francesca<br />
Schiavone
LOTTO HEROES<br />
JOAN<br />
CAPDEVILA<br />
Joan Capdevila è una delle Furie Rosse che l’11 luglio 2010<br />
hanno alzato al cielo la Coppa del Mondo, per la prima volta<br />
16 nella storia del calcio iberico.<br />
LOTTO FASHION<br />
20<br />
Ivan Basso<br />
presenta L73<br />
Gli eroi dello sport, i week-end warriors,<br />
le ultime tendenze moda, le innovazioni<br />
tecnologiche… l’universo sportivo<br />
in una parola: <strong>Lotto</strong>.<br />
In questo numero:<br />
4<br />
6<br />
10<br />
12<br />
14<br />
16<br />
18<br />
20<br />
22<br />
<strong>Lotto</strong> Heritage / Erano gli anni ‘70<br />
<strong>Lotto</strong> People / Francesca Schiavone<br />
A Lot-to Look at! / Tennis SS 2011<br />
<strong>Lotto</strong> Trends / Fenomeno <strong>Run</strong>ning<br />
A Lot-to Look at! / <strong>Run</strong>ning SS 2011<br />
<strong>Lotto</strong> Heroes / Joan Capdevila<br />
<strong>Sport</strong> e Salute / Conici VS Lamellari<br />
<strong>Lotto</strong> Fashion / Ivan Basso per L73<br />
A Lot-to Look at! / Lifestyle SS 2011<br />
THE ITALIAN SPORT MAG’<br />
è un progetto di LOTTO SPORT ITALIA S.P.A.<br />
Concept:<br />
Photographers:<br />
Ray Giubilo (Tennis), AIC Service Srl (Calcio),<br />
Studio Gianni Baccega (Prodotto),<br />
Umberto Nicoletti (Ivan Basso per L73)
LOTTO HERITAGE<br />
Erano gli anni<br />
Gli anni del pacifi smo e dei giovani che he volevano cambiare il<br />
mondo. Gli anni dell’hard-rock, del reggae ggae e di “Questo piccolo<br />
grande amore”. Anni pieni di contraddizioni zioni e di colori nei quali<br />
la società e i costumi italiani cambiavano avano radicalmente…o<br />
almeno ci speravano.<br />
In quegli anni <strong>Lotto</strong> fa il suo debutto sulla scena della calzatura<br />
sportiva, realizzando prodotti sia per agonisti sia per<br />
appassionati e affermandosi velocemente mente come marchio<br />
leader in <strong>Italia</strong>.<br />
È anche sui campi da tennis che <strong>Lotto</strong> o <strong>Sport</strong> <strong>Italia</strong> scrive le<br />
prime leggendarie pagine della sua storia: quasi 40 anni<br />
trascorsi accanto ai nomi di grandi campioni. ampioni. Come John<br />
Newcombe, vincitore di 7 Grandi Slam, , tre volte dominatore<br />
di Wimbledon e n.1 al mondo.<br />
Alla genuina passione per lo sport del fuoriclasse australiano<br />
<strong>Lotto</strong> si è ispirata per creare un modello llo leggenda: Newk. Un<br />
prodotto culto, che testimonia gli albori ri della casa dalla doppia<br />
losanga e allo stesso tempo si è trasformato sformato interpretando<br />
i cambiamenti di gusto e mode per essere, anche nel 2011,<br />
assolutamente di tendenza.<br />
Un capo emblematico dell’identità <strong>Lotto</strong>: otto: un’azienda che ha<br />
saputo rinnovarsi ed evolversi incessantemente, antemente, ricercando<br />
continuamente innovazioni tecnologiche che rivoluzionarie, ma<br />
rimanendo sempre fedele a se stessa a e ai suoi valori. Stile<br />
italiano, design seducente e performance mance sportiva sono i<br />
tratti distintivi della doppia losanga, allora ra come ora. Materie<br />
prime di una trama di successo che parla arla italiano in più di<br />
110 paesi in tutto il mondo.<br />
4 The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’
John Newcombe testimonial <strong>Lotto</strong> dal 1975 al 1978 - Foto: archivio o storico storico <strong>Lotto</strong> Spor Spo <strong>Sport</strong> t t<strong>Italia</strong> It It <strong>Italia</strong> alia alia<br />
newk<br />
HP<br />
The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’ 5
LOTTO PEOPLE<br />
Francesca<br />
6<br />
The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’<br />
Schiavone
Mai nessuna come lei.<br />
Niente sembra irraggiungibile<br />
per Francesca Schiavone:<br />
prima donna italiana<br />
a vincere un Grande Slam<br />
e ad aver eguagliato<br />
Adriano Panatta<br />
conquistando il 4°posto<br />
nel ranking Wta,<br />
l’atleta milanese<br />
ha lasciato la sua fi rma<br />
nella storia<br />
del tennis azzurro.<br />
continua<br />
The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’ 7
Francesca<br />
8 The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’<br />
cosa pensava sulla terra rossa di Parigi mentre ribatteva colpo su colpo<br />
a Samantha Stosur nella sfi da che l’ha incoronata regina del Roland Garros. O quali<br />
pensieri le passavano per la testa ogni secondo delle 4 ore e 44 minuti durante le quali<br />
scalava la classifi ca mondiale fi no al 4° posto. Aveva realizzato che stava lasciando<br />
un segno nella storia del tennis azzurro? O aveva solo deciso di vincere?<br />
«Non sapevo del record (Francesca e la sua avversaria hanno stabilito un nuovo<br />
primato di durata di un incontro femminile dello Slam) – risponde - ho solo pensato<br />
“Brava Francesca, fi sicamente sei una roccia”. Un giorno spero di mostrare il Dvd<br />
di questa partita a mio fi glio».<br />
“Schiavo” è la prima italiana ad aver vinto un Grande Slam e la prima ad aver<br />
eguagliato Adriano Panatta conquistando la quarta posizione nella classifi ca Wta.<br />
«Davanti anche alle sorelle Williams - commenta - È una bellissima sensazione».<br />
Una donna dai primati tanto più esaltanti se si pensa che Francesca non è cresciuta<br />
SchiavoneChissà<br />
a pane e racchetta, come tante sue rivali “allevate” da campionesse. «Fino ai<br />
16, 17 anni ero una ragazza libera» ricorda l’atleta milanese, che si allenava<br />
con il padre nei campi del suo quartiere a Passerano. Poi, all’età in cui molti<br />
sono già professionisti, la decisione di osare il grande salto: «Mia madre ha<br />
sempre creduto che io potessi essere diversa, un’artista, una campionessa.<br />
Quindi a 17 anni ho deciso di cambiare e di giocare seriamente a tennis».<br />
Una svolta che l’ha portata passo dopo passo fi no a diventare un simbolo<br />
dello sport azzurro e la seconda più giovane campionessa a vincere un<br />
Grande Slam da quando è iniziata l’Open Era.<br />
«Tutti hanno un momento diverso, un’educazione diversa, si cresce, in<br />
modi diversi – rifl ette “la leonessa” - La società, il mondo, ti spingono<br />
ad avere tutto subito, mentre si è giovani. Ma secondo me non dovrebbe<br />
essere così, io penso che tutti noi possiamo cambiare la nostra vita, non<br />
dipende dall’età, dipende dalla persona che sei».<br />
Non è stato facile arrivare in vetta: un<br />
traguardo raggiunto superando continuamente<br />
i suoi limiti: dopo aver conquistato sette quarti<br />
di fi nale nel 2001, Francesca Schiavone è entrata<br />
nelle Top 50 e due anni dopo nelle Top 20. Nei<br />
successivi quattro anni ha continuato a lottare<br />
sulla soglia dell’élite, a un soffi o dall’affermazione<br />
defi nitiva. Poi, voluta e combattuta, a, la svolta:<br />
dalla vittoria in Fed Cup nel 2006 Francesca ancesca ha<br />
agguantato una serie di successi e titoli itoli fi no ad<br />
inaugurare il 2011 da evidente protagonista. tagonista.<br />
Come prima donna italiana a vincere e un Grande<br />
Slam e a diventare numero 4 al mondo, o, cosa resta<br />
da sognare? «Il mio obiettivo è di crescere escere ogni<br />
giorno. Non ho mai pensato di diventare tare n.1, n.6<br />
o nelle Top 10 del mondo. Preferisco sco essere<br />
libera di provare grandi emozioni quando ando gioco,<br />
di sognare di vincere Wimbledon, l’Australian<br />
Open…alla fi ne, ho lavorato per questo, sto, per far<br />
vedere chi sono».<br />
Chi è e cosa può ottenere lo ha dimostrato ostrato alla<br />
grande e ora sembra non volersi più iù fermare:<br />
«Quando hai un dollaro ne vuoi due, ue, quando<br />
ne hai due ne vuoi tre... Lo sport è così, è la<br />
passione che ti fa andare avanti e spostare in<br />
avanti gli obiettivi».
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The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’ 9
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e innovazione, scegliete l’autentico design italiano. Scegliete prodotti<br />
che vi offrono il massimo delle prestazioni, mentre si adattano al vostro corpo<br />
e al vostro gioco. Scegliete di non rinunciare alla comodità e allo stile<br />
mentre inseguite il prossimo traguardo.<br />
Francesca<br />
Schiavone<br />
10 The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’<br />
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Proprio come il campione svedese Robin Söderling che ha scalato la classifi ca mondiale<br />
fi no al 4° posto calzando le sue <strong>Lotto</strong> Raptor Ultra II.<br />
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Robin<br />
Söderling<br />
The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’ 11
LOTTO TRENDS<br />
<strong>Run</strong>,<br />
<strong>baby</strong> <strong>run</strong>!<br />
Una nazione in marcia.<br />
E’ l’<strong>Italia</strong>, che ha scoperto tra le ultime in Europa opa<br />
il fascino del <strong>run</strong>ning ma ne è diventata subito un’amante n’amante<br />
appassionata. Da un decennio ormai il movimento nto ppodi<br />
podistico<br />
nella penisola è in costante aumento: un fenomeno enommeno<br />
che accomuna centinaia di migliaia di persone ne di dii<br />
età,<br />
sesso, professioni e preferenze diversissime. Ragazzine, agazzzine,<br />
pensionati, manager e casalinghe, cittadini metropolitani litani llit<br />
i<br />
o di tranquilli paesini di provincia, ex pigri e fi ssati ti del<br />
fi tness…tutti accomunati dalla voglia di correre.<br />
S<br />
econdo l’ultima rilevazione Istat, nel 2006 erano oltre 600 mila gli italiani che praticavano ticavano<br />
la “corsa prolungata”. Scorrendo i dati statistici salta subito agli occhi quanto velocemente<br />
stiano aumentando i suoi adepti. Se nel 2002, infatti, l’atletica leggera, il podismo<br />
e più in generale il footing-jogging si collocavano solo agli ultimi posti tra le attività sportive<br />
più praticate dagli italiani, in 4 anni questo gruppo di discipline ha scalato vertiginosamente samente<br />
la classifi ca. Un boom sorprendente, in un paese innamorato del calcio. Ci si mette alla la prova<br />
con il <strong>run</strong>ning per mille motivi diversi: per bruciare calorie, per modellare il fondoschiena oschiena<br />
o per combattere lo stress.<br />
12 The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’
ITALIAN SPORT DESIGN<br />
Proprio<br />
come i<br />
tuoi<br />
piedi<br />
<strong>Lotto</strong> <strong>Run</strong>ning R Detroit II<br />
con Tecnolog Tecnologia ReactiveArch,<br />
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massima ammortizzazione, sta<br />
stabilità e reattività.<br />
The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’ 13
<strong>Run</strong>,<br />
<strong>baby</strong> <strong>run</strong>!<br />
Q<br />
ualcuno lo sceglie semplicemente<br />
perché è di moda o perché è un<br />
ottimo modo per socializzare<br />
(l’80% dei podisti italiani si allena in<br />
compagnia). Spesso perché correre<br />
è un metodo semplice e veloce per<br />
fare attività fi sica: non ci sono barriere<br />
d’entrata in questo sport e “l’investimento”<br />
necessario per cominciare è<br />
minimo. Con il consiglio di un negozio<br />
specializzato è facile scegliere le<br />
scarpe e l’abbigliamento più adatti<br />
alle proprie esigenze: poi serviranno<br />
solo una strada, un parco e la voglia<br />
di sudare. I benefi ci sono notevoli e<br />
arrivano velocemente: la corsa aiuta<br />
a dimagrire come pochi altri sport e<br />
a mantenersi in forma senza troppi<br />
sacrifi ci a tavola, grazie al fatto che<br />
fa bruciare un mix di carboidrati e di<br />
grassi. E poi correre fa bene al cuore,<br />
migliorando l’effi cienza cardiaca e<br />
circolatoria e ispessendo le pareti del<br />
cuore, e al buon umore perché aiuta a<br />
dominare lo stress e l’ansia e aumenta<br />
il senso di benessere e l’autostima.<br />
Per alcuni il <strong>run</strong>ning diventa senza<br />
preavviso una passione totalizzante:<br />
entra sotto pelle e riempie le giornate,<br />
guida le scelte nell’alimentazione e<br />
nell’organizzazione delle vacanze,<br />
spinge ad alzarsi quando è ancora<br />
notte e a uscire di casa sotto la pioggia<br />
e contro il vento. Ma la maggior parte<br />
dei corridori la vive in modo più rilassato:<br />
questo è un universo variegato e<br />
variopinto perché accessibile a tutti. È<br />
facile imparare: non servono corsi né<br />
allenatori. Volendo nemmeno compagni<br />
di squadra, anche se farlo in compagnia<br />
aiuta a migliorarsi, a sentire meno la<br />
fatica e a non mollare. Forse lo sport<br />
più democratico, la corsa è per tutti.<br />
14 The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’<br />
Detroit II<br />
<strong>Lotto</strong> <strong>Run</strong>ning Detroit II con Tecnologia ReactiveArch,<br />
la prima suola dinamica di forma concava,<br />
disegnata sulle forme del tuo piede per garantirti<br />
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La scelta giusta sia per chi si avvicina per la prima volta<br />
al <strong>run</strong>ning sia per chi chiede il massimo ai suoi piedi.<br />
Una scarpa che sostiene e asseconda i tuoi movimenti,<br />
garantendo il massimo comfort in appoggio e reattività<br />
nella fase di spinta, grazie a ReactiveArch: la suola<br />
dinamica che imita il comportamento del piede.<br />
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e per chi comincia a correre.<br />
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del comfort, leggerezza, traspirabilità<br />
e visibilità v notturna.
JOAN<br />
CAPDEVILA<br />
LOTTO HEROES<br />
Al titolo mondiale è arrivato con forza di volontà («ai<br />
giovani consiglio di essere forti quando arrivano brutti<br />
momenti e soprattutto non mollare mai»), modestia e<br />
generosità nei confronti dei compagni («Sono tutti tanto<br />
bravi che, pur avendo avuto diversi partner, con tutti<br />
ho lavorato in modo fantastico») e una fede incrollabile<br />
nelle potenzialità sue e della sua squadra: «La speranza<br />
non si perde mai, men che meno quando giochi con la<br />
nazionale». Joan Capdevila è una delle Furie Rosse<br />
che l’11 luglio 2010 hanno alzato al cielo la Coppa del<br />
Mondo, per la prima volta nella storia del calcio iberico.<br />
Puoi tradurre in parole le emozioni che hai provato in Sud Africa quando il<br />
fi schio fi nale vi ha consegnato il titolo di Campioni del Mondo?<br />
«E’ diffi cile spiegarlo, perché è talmente grande la felicità e tante cose ti<br />
passano per la testa in quel momento... è stato un momento unico e una delle<br />
emozioni più forti della mia vita».<br />
Le qualifi cazioni per gli europei 2012 sono già iniziate. E’ possibile per chi ha<br />
già vinto tutto mantenere la concentrazione e il desiderio di vincere?<br />
«La motivazione è ancora enorme e ora la pressione è massima. Ogni giorno è una sfi da e diventa più<br />
complicato ma questa competitività ti spinge a restare ai massimi livelli».<br />
Tuo compagno di squadra e di sponsor è Giuseppe Rossi che, come te, dopo essere stato corteggiato<br />
dalla Juventus ha scelto di restare tra i Sottomarini gialli. «Giochiamo insieme ormai da 4 anni, ho visto<br />
Giuseppe arrivare in squadra e diventare il goleador che più ha segnato nella storia del Villarreal.<br />
Nonostante sia molto giovane è un partner prezioso e parte importante del progetto del club ».<br />
Difensore un po’ per caso, con un istinto da attaccante, Joan Capdevila non è un calciatore star ma un atleta<br />
su cui si può contare: si è detto di lui che «è sempre al posto giusto nel momento giusto». Campione del<br />
Mondo e uomo dei record della Liga nello stesso anno, a 32 anni non pensa certo di smettere di giocare:<br />
«Non ho ancora realizzato di avere 32 anni». Forse perché vive ancora il calcio come un divertimento:<br />
«Cosa possiamo sperare per il Villarreal nel 2011? Che la gente si diverta».<br />
16 The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’
The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’ 17
SPORT E SALUTE<br />
Lamellari o non lamellari? Questo è il problema.<br />
Che sia affrontata da un professionista o da un<br />
amatore, la scelta della scarpa da calcio non è<br />
facile. E, tra i diversi aspetti da prendere in considerazione,<br />
uno dei primi è la scelta dei tacchetti<br />
giusti: lamellari, conici o una combinazione dei due?<br />
«Sicuramente conici! - non ha dubbi Mauro<br />
Testa, dottore in scienze motorie ed esperto<br />
di ergonomia biomeccanica - La pericolosità<br />
dei tacchetti lamellari è ovvia nei cambi di direzione,<br />
nei quali il piede compie movimenti di<br />
rotazione o torque». «Il lamellare – aggiunge il<br />
ricercatore - richiede più forza da parte dell’atleta<br />
per compiere questo movimento, senza peraltro<br />
offrire nessun vantaggio. I movimenti di torsione<br />
del piede sul terreno sono potenzialmente pericolosi<br />
per il ginocchio: se il piede resta bloccato<br />
al suolo grava prevalentemente sulle strutture<br />
legamentose che tendono ad impedire movimenti<br />
distorsivi del ginocchio stesso. E il calciatore<br />
rischia l’infortunio».<br />
Dunque un grip totale tra la suola della scarpa<br />
e il manto erboso si rivela a volte un nemico: la<br />
rapida accelerazione, decelerazione e i veloci<br />
cambi di direzione, che sono parte integrante<br />
al calcio, possono essere molto pericolosi se<br />
la gamba se ne va e la scarpa resta invece<br />
aggrappata al terreno.<br />
Meglio allora affi darsi al tacchetto conico: «Studi<br />
e prove sul campo rivelano – conferma Mauro<br />
Testa - che i tacchetti conici sono più sicuri e<br />
confortevoli per la corsa tipica del calcio, ovvero<br />
quella non in linea. Le mappature di pressione<br />
18 The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’<br />
CONICI<br />
V<br />
effettuate in corrispondenza della pianta del piede<br />
evidenziano che il punto cruciale per l’equilibrio<br />
e la spinta dell’atleta nel cambio di direzione<br />
si trova sotto la radice del primo metatarso. E’<br />
questo il punto pivot del piede».<br />
Ed è proprio in quel punto che Mauro Testa e <strong>Lotto</strong><br />
<strong>Sport</strong> <strong>Italia</strong> hanno deciso di intervenire puntando<br />
sull’innovazione. «Insieme - spiega l’esperto biomeccanico<br />
- abbiamo studiato la nuova tecnologia<br />
Twist n’Go: un tacchetto in grado di ruotare o di<br />
“pivottare” durante il movimento del cambio di<br />
direzione. Questa soluzione inserita alla radice<br />
del metatarso riduce le forze di attrito piedeterreno<br />
inutili e potenzialmente pericolose». Il<br />
tacchetto rotante penetra nel terreno e permette<br />
alla scarpa di ruotare attorno ad esso: un “cardine”<br />
attorno al quale l’atleta può sviluppare le azioni<br />
di gioco più imprevedibili potendo contare su una<br />
migliore stabilità e più sicurezza.
LAMELLARI<br />
Giuseppe Rossi<br />
Villarreal C.F.<br />
PIÙ P SICUREZZA, ANCHE<br />
PER P I GIOVANISSIMI<br />
U<br />
n campo da gioco che sembra minato: nel<br />
calcio gli infortuni sono sempre in agguato,<br />
soprattutto per i più giovani. Secondo un’indagine<br />
da sull’infortunistica in età evolutiva, condotta<br />
dal da Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, solo<br />
il<br />
23% dei giocatori tra gli 8 e i 17 anni non ha mai<br />
su subito infortuni gravi o mediamente gravi. L’analisi<br />
vo voluta dalla FIGC evidenzia inoltre che le regioni più<br />
a<br />
rischio per i giovani calciatori sono ginocchia e<br />
ca caviglie: la caviglia come la più frequentemente<br />
in interessata da lesioni e il ginocchio come il più<br />
co colpito dalle lesioni più gravi.<br />
« «I bambini – commenta Mauro Testa, esperto di<br />
er ergonomia biomeccanica - sono fi sicamente più<br />
“d “deboli” e più facilmente a rischio perché ancora<br />
in in evoluzione dal punto di vista motorio. Condizioni<br />
“s “soggettive” che si sommano a condizioni oggettive<br />
es esterne: i ragazzini spesso giocano su disparati tipi<br />
di di superfi ci, terra battuta, naturale “spelacchiato”,<br />
na naturale, sintetico, campi compattati, campi duri<br />
e<br />
molte situazioni diffi cilmente predicibili. Questi<br />
so sono ulteriori fattori di rischio».<br />
Pe Per questo <strong>Lotto</strong> propone i tacchetti conici su tutti<br />
i i modelli m della collezione junior di calzature da<br />
ca calcio. Una scelta precisa e consapevole, per offrire<br />
pe performance in assoluta sicurezza a chi vive il calcio<br />
con tutto l’entusiasmo della giovinezza.<br />
The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’ 19
LOTTO FASHION<br />
20 The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’<br />
Il campione di ciclismo<br />
Ivan Basso è testimonial<br />
della nuova collezione L73,<br />
puro stile italiano di<br />
ispirazione metropolitana.
L come <strong>Lotto</strong>,<br />
‘73 come l’anno di nascita del marchio:<br />
L73 racchiude ed evoca l’autentico Dna <strong>Lotto</strong>.<br />
Una nuova proposta per il tempo libero che reinterpreta l’identità di<br />
<strong>Lotto</strong> <strong>Sport</strong> <strong>Italia</strong> portandone l’inconfondibile qualità, l’esperienza e la<br />
continua ricerca d’innovazione al di fuori del campo da gioco, nella vita di<br />
tutti i giorni. Della doppia losanga L73 mantiene il carattere, l’originale<br />
stile italiano, l’ispirazione nel design e l’attenzione alla tecnologia.<br />
Ma rivendica anche una forte personalità tutta sua, che esprime un<br />
gusto sport-casual raffi nato, che strizza l’occhio al vintage e che parla<br />
di comfort e benessere in tutta la fase della camminata. Una linea per<br />
uomini moderni e dinamici. Proprio come Ivan Basso, dominatore del<br />
Giro d’<strong>Italia</strong> e testimonial di L73: «Apprezzo lo stile casual, tutto italiano,<br />
di questa linea, in grado di esprimere forte personalità e dinamismo».<br />
«Mi piace molto l’idea alla base di L73 – conferma il campione - È un<br />
prodotto nuovo, pensato per il tempo libero e per essere fortemente<br />
distintivo, che nasce con il preciso scopo di essere icona di tendenza».<br />
The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’ 21
LIFESTYLE: A LOT-TO LOOK AT!<br />
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mixato con sapori e ispirazioni del III millennio,<br />
nei modelli delle collezioni primavera-estate 2011.<br />
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del fashion e quello dello sport per uomini e donne<br />
dalle personalità sfaccettate.<br />
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Dai trionfi di Francesca Schiavone nel tennis,<br />
di Ivan Basso nel ciclismo fi no alla vittoria dei Mondiali<br />
di Calcio di Joan Capdevila, <strong>Lotto</strong> supporta i suoi campioni<br />
con la continua innovazione tecnologica, garantendo loro le<br />
migliori performance, sia in gara che in allenamento.<br />
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<strong>Run</strong>ning · Detroit II Calcetto · Futsal Pro IV