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Run, baby run! - Lotto Sport Italia

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Francesca<br />

8 The <strong>Italia</strong>n <strong>Sport</strong> Mag’<br />

cosa pensava sulla terra rossa di Parigi mentre ribatteva colpo su colpo<br />

a Samantha Stosur nella sfi da che l’ha incoronata regina del Roland Garros. O quali<br />

pensieri le passavano per la testa ogni secondo delle 4 ore e 44 minuti durante le quali<br />

scalava la classifi ca mondiale fi no al 4° posto. Aveva realizzato che stava lasciando<br />

un segno nella storia del tennis azzurro? O aveva solo deciso di vincere?<br />

«Non sapevo del record (Francesca e la sua avversaria hanno stabilito un nuovo<br />

primato di durata di un incontro femminile dello Slam) – risponde - ho solo pensato<br />

“Brava Francesca, fi sicamente sei una roccia”. Un giorno spero di mostrare il Dvd<br />

di questa partita a mio fi glio».<br />

“Schiavo” è la prima italiana ad aver vinto un Grande Slam e la prima ad aver<br />

eguagliato Adriano Panatta conquistando la quarta posizione nella classifi ca Wta.<br />

«Davanti anche alle sorelle Williams - commenta - È una bellissima sensazione».<br />

Una donna dai primati tanto più esaltanti se si pensa che Francesca non è cresciuta<br />

SchiavoneChissà<br />

a pane e racchetta, come tante sue rivali “allevate” da campionesse. «Fino ai<br />

16, 17 anni ero una ragazza libera» ricorda l’atleta milanese, che si allenava<br />

con il padre nei campi del suo quartiere a Passerano. Poi, all’età in cui molti<br />

sono già professionisti, la decisione di osare il grande salto: «Mia madre ha<br />

sempre creduto che io potessi essere diversa, un’artista, una campionessa.<br />

Quindi a 17 anni ho deciso di cambiare e di giocare seriamente a tennis».<br />

Una svolta che l’ha portata passo dopo passo fi no a diventare un simbolo<br />

dello sport azzurro e la seconda più giovane campionessa a vincere un<br />

Grande Slam da quando è iniziata l’Open Era.<br />

«Tutti hanno un momento diverso, un’educazione diversa, si cresce, in<br />

modi diversi – rifl ette “la leonessa” - La società, il mondo, ti spingono<br />

ad avere tutto subito, mentre si è giovani. Ma secondo me non dovrebbe<br />

essere così, io penso che tutti noi possiamo cambiare la nostra vita, non<br />

dipende dall’età, dipende dalla persona che sei».<br />

Non è stato facile arrivare in vetta: un<br />

traguardo raggiunto superando continuamente<br />

i suoi limiti: dopo aver conquistato sette quarti<br />

di fi nale nel 2001, Francesca Schiavone è entrata<br />

nelle Top 50 e due anni dopo nelle Top 20. Nei<br />

successivi quattro anni ha continuato a lottare<br />

sulla soglia dell’élite, a un soffi o dall’affermazione<br />

defi nitiva. Poi, voluta e combattuta, a, la svolta:<br />

dalla vittoria in Fed Cup nel 2006 Francesca ancesca ha<br />

agguantato una serie di successi e titoli itoli fi no ad<br />

inaugurare il 2011 da evidente protagonista. tagonista.<br />

Come prima donna italiana a vincere e un Grande<br />

Slam e a diventare numero 4 al mondo, o, cosa resta<br />

da sognare? «Il mio obiettivo è di crescere escere ogni<br />

giorno. Non ho mai pensato di diventare tare n.1, n.6<br />

o nelle Top 10 del mondo. Preferisco sco essere<br />

libera di provare grandi emozioni quando ando gioco,<br />

di sognare di vincere Wimbledon, l’Australian<br />

Open…alla fi ne, ho lavorato per questo, sto, per far<br />

vedere chi sono».<br />

Chi è e cosa può ottenere lo ha dimostrato ostrato alla<br />

grande e ora sembra non volersi più iù fermare:<br />

«Quando hai un dollaro ne vuoi due, ue, quando<br />

ne hai due ne vuoi tre... Lo sport è così, è la<br />

passione che ti fa andare avanti e spostare in<br />

avanti gli obiettivi».

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