12.07.2015 Views

1 Paolo Orefice, Antonia Curti (a cura di) , Multieda ... - Univirtual.eu

1 Paolo Orefice, Antonia Curti (a cura di) , Multieda ... - Univirtual.eu

1 Paolo Orefice, Antonia Curti (a cura di) , Multieda ... - Univirtual.eu

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

operatori socio-sanitari. Insegnare ad imparare a star bene significa aiutare gliin<strong>di</strong>vidui a sviluppare il proprio empowerment, ad “imparare ad imparare a starbene”. In base al concetto <strong>di</strong> “salute” inteso nel suo significato omnicomprensivo <strong>di</strong>“benessere” socio-psico-fisico, cambia il modo <strong>di</strong> intendere l’educazione sanitaria:infatti, è più opportuno parlare <strong>di</strong> “educazione alla salute”, a sottolinearel’evoluzione da una cultura della “malattia” verso una della “salute e benessere”dell’in<strong>di</strong>viduo e della società. Questa forma <strong>di</strong> educazione dovrà essere permanentee finalizzata a favorire lo sviluppo <strong>di</strong> capacità <strong>di</strong> tutela autonoma della propriasalute e del proprio territorio. In questo nuovo scenario l’operatore sanitarioassumerà anche un ruolo <strong>di</strong> facilitatore dell’appren<strong>di</strong>mento. Giacomo Vaccaro stu<strong>di</strong>ai paradossi dell’attuale società della globalizzazione nell’ambito della salute e<strong>di</strong>n<strong>di</strong>vidua come principali <strong>di</strong>stonie le cosiddette “morti evitabili”, cioè quelle le cuicause potrebbero essere rimosse se le istituzioni intervenissero in modo adeguato.Le cause principali <strong>di</strong> questa categoria <strong>di</strong> decessi sono: incidenti stradali o sul lavoroo casalinghi; inquinamento dell’aria; fumo <strong>di</strong> tabacco; errata alimentazione; stress.Il migliore intervento per evitare tali decessi è la prevenzione <strong>di</strong> cui l’autoredescrive possibili modalità <strong>di</strong> attuazione basate sulla concertazione tra entiistituzionali e non. A riguardo porta come esempio il Sistema integrato <strong>di</strong>Prevenzione, tracciato dal PSN, all’interno del quale può essere inserita l’educazionedegli adulti. Stefano Beccastrini punta l’attenzione sul ruolo dell’EDA per larealizzazione <strong>di</strong> uno sviluppo sostenibile. In questo contesto l’EDA assume comefinalità primaria lo sviluppo dell’empowerment sociale per consentire alle comunità<strong>di</strong> gestire autonomamente e democraticamente lo sviluppo sostenibile del proprioterritorio. L’autore passa brevemente i rassegna i documenti più significativi redattisul concetto <strong>di</strong> sviluppo sostenibile e <strong>di</strong> EDA. Si sofferma in particolar modo adanalizzare il Memorandum dell’Unione Europea sul lifelong learning cercando <strong>di</strong>interpretarne la valenza dal punto <strong>di</strong> vista dell’educazione <strong>di</strong> comunità per losviluppo sostenibile. L’autore propone la costituzione <strong>di</strong> un sistema articolato <strong>di</strong>“educazione <strong>di</strong> comunità per lo sviluppo sostenibile” costituito, per libera scelta, davari soggetti tra loro interagenti e impegnati alla progettazione <strong>di</strong> percorsi <strong>di</strong>educazione permanente allo sviluppo sostenibile. Loredana Aurelio Calegatopropone alcune riflessioni sul Memorandum sull’Istruzione e la FormazioneProfessionale offrendone una lettura <strong>di</strong> più ampio respiro, che non si esaurisce sulpiano della formazione professionale, ma che è in grado <strong>di</strong> cogliere quei messaggisignificativi che auspicano e sostengono lo sviluppo <strong>di</strong> un citta<strong>di</strong>no che <strong>di</strong>ventasoggetto centrale ed attivo della società. Per poter realizzare tale obiettivo risultafondamentale la formazione permanente che dovrà prevedere l’integrazione <strong>di</strong> tuttele risorse presenti nel territorio. Secondo l’autrice possono assolvere efficacementequesto compito i Comuni e riporta, a riguardo,alcuni esempi <strong>di</strong> esperienze positive.Ubaldo Ra<strong>di</strong>cioni invita a rivolgere l’attenzione sul cambiamento indotto dalconcetto <strong>di</strong> “appren<strong>di</strong>mento permanente” nello scenario teorico e politico dellaformazione, poiché esso fa riferimento ad un processo che si svolge anche al <strong>di</strong>fuori delle se<strong>di</strong> istituzionali ed è centrato sulla libera scelta del soggetto. I principalifattori che hanno determinato tale importante cambiamento sono l’affermarsi della“società della conoscenza” e la “rivoluzione demografica” che hanno messo in<strong>di</strong>scussione il “ciclo for<strong>di</strong>sta” della vita nel quale c’è un’età per stu<strong>di</strong>are, perlavorare, per andare in pensione. Anche le finalità della formazione cambiano inun’ottica <strong>di</strong> lifelong learning, poiché obiettivo primario <strong>di</strong>venta lo sviluppo dellecapacità <strong>di</strong> apprendere in tutte le sue <strong>di</strong>mensioni. L’autore, infine, si augura cheanche in Italia si riesca a concepire la formazione nelle sue quattro componenti,come si auspica nei documenti <strong>eu</strong>ropei della conferenza <strong>di</strong> Lisbona. GiancarloRinal<strong>di</strong> sottolinea, con una punta <strong>di</strong> amarezza, come nell’epoca della promozionedell’EDA, in Italia non si faccia tesoro e non si valorizzi l’esperienza maturata in più<strong>di</strong> un secolo dalle Università Popolari. Nei rapporti sull’EDA del Cede tali esperienzenon vengono menzionate e spesso sono confuse con le più recenti Università della5


l'Ente Regione (Adriana Buffar<strong>di</strong> e Pierluigi Lo Presti); Le attività della Sezione <strong>di</strong>Educazione Permanente dell'IRRE Campania (Adele Diodato); L'educazione degliadulti e l'azione del Comitato del Comune <strong>di</strong> Napoli (Domenico Jervolino).Approfon<strong>di</strong>menti. Sui sentieri dell'eda: una riflessione sulla normativa e suidocumenti nazionali ed internazionali (1990-2004) (Fausta Sabotano)BibliografiaAutori<strong>Paolo</strong> <strong>Orefice</strong>, professore <strong>di</strong> Pedagogia Sociale, è Prorettore per l’Innovazione e laQualità della Formazione dell’Università <strong>di</strong> Firenze, dove <strong>di</strong>rige la Scuola <strong>di</strong>Dottorato <strong>di</strong> Scienze della Formazione. Il suo principale filone <strong>di</strong> ricerca, teorica esperimentale, è la teoria locale dei processi <strong>di</strong> conoscenza e <strong>di</strong> formazione.<strong>Antonia</strong> Cunti è associato <strong>di</strong> Pedagogia generale e sociale presso l’Università degliStu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Napoli “Parthenope”. I suoi principali interessi <strong>di</strong> ricerca si collocanonell’ambito della <strong>di</strong>dattica costruttivistica e della formazione dei formatori.Bibliografia essenziale degli autoriA. Cunti, La formazione in età adulta. Prospettive <strong>di</strong> sviluppo, Liguori, Napoli, 2003A. Cunti, Formare e formarsi in età adulta, in P. Di Nicola, F. Comunello (a <strong>cura</strong> <strong>di</strong>)Una guida alla formazione nella net economy, Guerini, Milano, 2003A. Cunti, Imparare a insegnare tra riflessività e formazione, in E. Nigris (a <strong>cura</strong> <strong>di</strong>),Didattica generale, Guerini, Milano, 2003A. Cunti, Corporeità ed educazione nel gruppo sportivo, in AA.VV., Pedagogia ededucazione motoria, Guerini, Milano, 2004.P. <strong>Orefice</strong>, I domini conoscitivi. Origini, natura e sviluppo dei saperi dell’Homosapiens sapiens, Carrocci, Roma, 2001P. <strong>Orefice</strong>, La formazione <strong>di</strong> specie, Guerini e Associati , Milano, 2003P. <strong>Orefice</strong>, V. Saracino, Nuove questioni <strong>di</strong> pedagogia sociale, Franco Angeli, Milano,2004P. <strong>Orefice</strong>, La Ricerca Azione Partecipativa, vol. I, Liguori, Napoli, 2006.P. <strong>Orefice</strong>, La Ricerca Azione Partecipativa, vol.2. I, Liguori, Napoli, 2006.P. <strong>Orefice</strong>, Pedagogia. Introduzione a una scienza del processo formativo, E<strong>di</strong>toriRiuniti, Roma, 2006Linkshttp://www.convegniateneo.unifi.it/CMpro-v-p-88.htmlhttp://www.formare.erickson.it/archivio/settembre_05/1_CUNTI.html[Costruttivismo e <strong>di</strong>dattica on-line - <strong>Antonia</strong> Cunti]7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!