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il pesaro gennaio 2009

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Documento1.qxd 19/01/<strong>2009</strong> 13.21 Pagina 15ZE' ROBERTO:DAL BRASILE ALL'ITALIA, UN ALLENATORE D'OROCAPODANNO <strong>2009</strong>:FACCIAMO UN BEL TUFFO?PESARO - Nonostante i numerosi impegni con laScavolini Volley, vincente oltre che in campionatoanche martedì 13 <strong>gennaio</strong> nel quinto scontro dellaprima Fase della Indesit Cev Champions League controla ASPTT Mulhouse, Zè Roberto, due volte campioneolimpico bras<strong>il</strong>iano (con la formazione masch<strong>il</strong>eprima e con quella femmin<strong>il</strong>e dopo) ha trovato <strong>il</strong> tempodi dedicarsi a incontri con gli studenti universitari perrivelare in che modo costruisce i suoi successi. Il blasonatotecnico ha spiegato ai giovani che, dietro a questici sono degli accorgimenti che, in parte, esulanodalla palestra. Zè ha affermato, infatti, che prima degliallenamenti non è male assumere un atteggiamentocomprensivo con le atlete. A tale proposito ha detto:"Prima di tutto bisogna ascoltare le ragazze; ad esempiobisogna capire quando hanno <strong>il</strong> loro ciclo, che èmolto importante per l'equ<strong>il</strong>ibrio di una giocatrice. Latesta delle donne è molto diversa da quella degli uomini.Quando allenavo la squadra masch<strong>il</strong>e, durante gliallenamenti non volava una mosca. Le prime volte chemi sono ritrovato con una squadra femmin<strong>il</strong>e, le ragazzenel riscaldamento parlavano sempre ed io mi arrabbiavo.Poi, invece, nel corso del tempo ho capito cheuna donna, a differenza di un uomo, riesce a fare anche3 cose contemporaneamente, stirare, parlare al telefonoe guardare la tv. Nonostante questa efficienza è piùfac<strong>il</strong>e, però, che si perda in un bicchiere d'acqua, perchéè molto più meteropatica; ecco perché quest'announa mano importante l'ha data l'innesto di un psicologonel gruppo olimpico". A parte questo aspetto, lechiavi tecniche della vittoria sono sicuramente un'adeguatapreparazione fisica e atletica, con uno staff tecnicoallargato e specializzato, se le ragazze si trovanobene tra loro, lavorano meglio. Importante è anche lapreparazione delle gare, fatte dopo un ampio studiodelle avversarie, riportato poi fedelmente in palestra,con la simulazione di tattiche di gioco e di situazioniverificab<strong>il</strong>i, in molti casi, quando ci sono avversarieche schiacciano con la potenza di un maschio e con unpalla tipo anche sopra i 90 km orari. Per questo in allenamentosi usa un ragazzo, proprio per cercare di riproporreuna vera e propria partita, per poi soffermarsi suipropri errori e cercare di sistemare le cose che in primisnon funzionano nel proprio team. La vittoria, <strong>il</strong> piùdelle volte, si prepara in palestra e non in partita. Seinfatti durante la settimana si arriva a poter lavorarebene, diffic<strong>il</strong>mente si potrà poi avere un brutto approccioalle gare che contano molto. Un altro segreto è,sicuramente, sbagliare meno delle avversarie, condizioneche viene decisamente da una tranqu<strong>il</strong>lità e daun'armonia che si creano in allenamento. Inoltre èimportante fare gruppo anche fuori, finita la praticasportiva. Zè, in conclusione, ha sottolineato <strong>il</strong> fatto chespesso si ritrova a fare anche da baby sitter a qualchesua giocatrice, o spesso ad andare fuori a mangiare e aballare la samba, creando una amalgama psicologica etattica che si è r<strong>il</strong>evata fino ad ora vincente, sia con laNazionale che con <strong>il</strong> club della Scavolini volley. Al suoattivo la squadra pesarese ha già conquistato laSupercoppa Italiana, <strong>il</strong> primato solitario in Europa,quello in Italia in coabitazione con le aerobiche dellaFoppapedretti Bergamo, e non ha mai perso fino ad oranessuna gara.Testo di Rosalba AngiuliFoto Dan<strong>il</strong>o B<strong>il</strong>li,www.<strong>pesaro</strong>lick.comPESARO - Le cattive condizioni metereologichenon hanno fermato sette temerari chehanno sfidato <strong>il</strong> freddo, <strong>il</strong> vento ed <strong>il</strong> nevischioe alle 12,15 di Capodanno <strong>2009</strong>, sisono buttati in mare davanti al molo delCircolo Canottieri, applauditi da una piccolafolla di sostenitori e di curiosi.Questi i nomi dei novelli nettuni, dediti dadieci anni a rispettare la tradizione:Alessandro Bischi, Paolo Toscani, AlbertoSpinaci, in rappresentanza del padreGiuseppe Spinaci, Giancarlo Giancarli,Simone D'Angelo, Eugenio Balducci eMario Drera,L'acqua gelida, però, ha fatto desistere prestoi nostri eroi dal prematuro bagno di <strong>gennaio</strong>.La domanda nasce spontanea.....ma avrannopreso almeno un raffreddore?Testo di Rosalba AngiuliFoto Dan<strong>il</strong>o B<strong>il</strong>li, www.<strong>pesaro</strong>click.com15

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