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Idrosfera - Annuario dei dati ambientali - Ispra

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INTRODUZIONEL’idrosfera occupa due terzidella superficie della Terra epermette lo scambio di sostanzeed energia tra tutti gliecosistemi, attraverso il ciclodell’acqua che si sviluppa tra laterra e gli strati bassi dell’atmosfera.L’acqua esercita una fondamentale azione dimodellamento del paesaggio e la presenza delle massed’acqua condiziona e caratterizza le situazioni dinamichelocali e regionali. Attraverso gli apporti meteorici, l’acquasi distribuisce in una varietà di corpi idrici che, nel complesso,possono essere raggruppati in alcune classi: icorsi d’acqua rappresentati da fiumi e torrenti; i laghie gli invasi; le acque di transizione rappresentate dallezone di foce <strong>dei</strong> fiumi, dai laghi, dalle lagune e daglistagni costieri in cui avviene un’interazione tra acquedolci e salate; le acque marine e le acque sotterranee.Ognuna di queste classi di corpi idrici sostiene la vitadi specie animali e vegetali e costituisce un sistemacomplesso ove hanno sede interscambi continui tra leacque stesse, i sedimenti, il suolo e l’aria, che consentonola funzionalità di un corpo idrico come fosse un “organismo”vivente secondo proprie specifiche leggi. Nelciclo delle acque, la risorsa idrica è soggetta a modificazionidi composizione per cause naturali e per effettodelle attività antropiche; queste ultime spesso determinanofenomeni di inquinamento sempre più rilevanti etalvolta irreversibili. La funzionalità intrinseca <strong>dei</strong> corpiidrici consente loro, in una certa misura, di tollerare apportidi sostanze chimiche naturali e sintetiche e modificazionidelle condizioni fisiche e morfologiche,quasi “metabolizzando” le alterazioni subite e ripristinandole condizioni che garantiscono un pieno recupero.Tuttavia, il superamento di certe soglie di alterazionecompromette queste capacità in modo irreversibile e determinauno scadere dello stato di qualità ambientaledel corpo idrico, che si traduce in minore capacità di autodepurazione,diminuzione o alterazione della biodiversitàlocale e generale, minore disponibilità della risorsaper la vita degli ecosistemi associati e per gli usi necessariall’uomo.La bassa qualità <strong>dei</strong> corpi idrici si può anche tradurrein una condizione di pericolosità per la salute dell’uomoe delle specie viventi, a causa della presenza di molecolee microrganismi con effetti tossici (nei confronti dell’uomo)ed ecotossici (nei confronti degli ecosistemi ingenerale). Le piogge intense e il conseguente dilavamentodi inquinanti dai suoli urbani, impattando trattidi corpi idrici (fiumi, laghi, mare) possono concorrere acausare effetti ecotossici acuti e irreversibili per le specieviventi. Inquinanti di origine sintetica un tempo non presentiin natura, a causa della loro persistenza e del loroaccumulo nei suoli, nei terreni e negli organismi, sonodiventati endemici e si rilevano anche in zone remote,quali i Poli e le alte montagne. Le politiche di tutela delleacque e gli strumenti organizzativi, gestionali e normativi,che mirano al raggiungimento degli obiettivi diqueste politiche, tengono ormai conto della complessità<strong>dei</strong> corpi idrici e si orientano alla protezione e al miglioramentodell’insieme degli elementi che li costituiscono,per tutelare o ripristinare uno stato qualitativo e quantitativotale da garantire una buona capacità di autodepurazionee di sostegno agli ecosistemi associati.Le risorse idriche superficiali si rinnovano continuamenteattraverso il ciclo naturale delle acque, ma non tutta ladisponibilità idrica è rinnovabile. L’acqua, quindi, non puòessere considerata solo una risorsa da utilizzare, ma unpatrimonio ereditario del pianeta da tutelare, ed è perquesto che le politiche messe in atto mirano a evitare,per quanto possibile, il suo deterioramento a breve e alungo termine, sia per gli aspetti qualitativi sia quantitativie di disponibilità. L’uso sostenibile della quota rinnovabiledella risorsa comporta, quindi, la restituzionedelle acque usate a un livello di qualità tale da consentireai corpi idrici il mantenimento delle loro specifichefunzionalità e la vita degli ecosistemi associati.In particolare l’attenzione deve essere rivolta a limitare:• l’eccessivo sfruttamento quantitativo delle risorse, che alterail ripristino naturale della quantità di acqua disponibilenelle diverse categorie di corpi idrici e tecnicamenteutilizzabile, e causa alterazioni della qualità;• l’immissione di inquinanti di origine antropica sia quellinon, o non totalmente, biodegradabili, in particolarenutrienti azotati (nitrati, nitriti e ammoniaca) e fosforici(fosfati), sia quelli degradabili quali ad esempio sostanzeorganiche, che, singolarmente o in associazione,alterano i cicli di sviluppo della biomassa (eccessivosviluppo algale, anossie);• l’immissione di microrganismi dannosi;• l’immissione di sostanze inquinanti pericolose, naturalie sintetiche.580ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI

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