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Idrosfera - Annuario dei dati ambientali - Ispra

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atori: conformità <strong>dei</strong> sistemi di depurazione delle acquereflue urbane; Programmi misure balneazione.Le risorse idriche nazionali sono soggette a molteplici ediversificate pressioni derivanti dalla massiccia antropizzazionedel territorio, dalle dimensioni del sistema produttivocomprendente i servizi, la piccola e media industria,la grande industria e il settore agricolo e zootecnico.Le aree fortemente antropizzate costituiscono un nodocritico per l’elevata domanda di acqua per usi civili, industriali,ricreativi e per la produzione di altrettanti volumidi reflui da sottoporre a trattamenti depurativi. I sistemidi collettamento e di depurazione, in alcuni casi,risultano inadeguati e non sufficientemente idonei (potenzialità,livelli di trattamento, assenza di vasche diprima pioggia) ad abbattere il carico inquinante <strong>dei</strong> volumidi acque reflue e industriali prodotti da vasti agglomerati.Si aggiungono, inoltre, la difficoltà del controllodegli scarichi puntuali nel settore industriale e lascarsa sensibilità verso tali problematiche da parte deglioperatori <strong>dei</strong> vari settori produttivi.La Direttiva comunitaria 91/271/CEE, concernente il trattamentodelle acque reflue urbane, ha fissato il31/12/2005 quale data ultima per l’adeguamento tecnologico<strong>dei</strong> depuratori delle acque reflue urbane e dellereti fognarie a servizio di agglomerati con oltre 2.000abitanti equivalenti (a.e.). Da tale data le infrastrutturedepurative e fognarie devono essere conformi agli standardprevisti dalla normativa. Per il 2006, pur non essendostato possibile completare il quadro nazionale diriferimento, le informazioni acquisite sono relative a 17regioni e province autonome di Trento e di Bolzano e ilgrado di conformità nazionale <strong>dei</strong> sistemi di depurazioneè pari al 77%, mentre quello relativo ai sistemi di fognaturaè pari al 93%.Il contesto del mare e delle coste è affrontato nell’<strong>Annuario</strong>attraverso la trattazione <strong>dei</strong> tre temi SINAnet Stato fisicodel mare, Laguna di Venezia e Coste.Il tema Stato fisico del mare comprende due indicatori chesviluppano una valutazione aggiornata dell’andamentodella temperatura superficiale del mare e dell’energia delmoto ondoso al largo delle nostre coste.Nel tema Laguna di Venezia sono stati popolati solo gli indicatori:Crescita del livello medio del mare a Venezia(ICLMM) e Numero <strong>dei</strong> casi di alte maree ≥ 80 centimetri.La misura della crescita del livello medio mare a Veneziarappresenta l’indicatore che meglio permette di monitorareil rischio di allagamenti del centro storico nel tempo.Infatti, la perdita relativa di altezza sul livello medio delmare nel tempo fa aumentare la frequenza di allagamentoa parità di quota raggiunta. Il secondo indicatore classificale frequenze assolute <strong>dei</strong> casi di acqua alta per diversealtezze di marea. Le classi di altezza rispondono aldiverso approccio di difesa dalle acque alte all’interno dellalaguna: per quote inferiori a + 110 cm valgono le cosiddettedifese locali (rialzo del piano di calpestio), per quotesuperiori ai +110 cm è previsto l’intervento delle difesemobili in corso di realizzazione alle tre bocche di porto(Lido, Malamocco, Chioggia).L’azione congiunta di fenomeni naturali e attività antropiche,nonché modalità inappropriate di utilizzo e gestionedel territorio, sono all’origine di un’amplificazione di alcunidissesti in atto tra cui il fenomeno dell’erosione costiera.Pertanto il tema Coste è descritto dai seguenti 5 indicatori:Dinamica litoranea, Urbanizzazione costiera nei 300m dalla riva, Costa artificializzata con opere marittime edi difesa, Opere di difesa costiera, Rischio costiero. Lascelta <strong>dei</strong> suddetti indicatori consente di valutare le azionisubìte dalla costa sia a opera del mare, quale principaleresponsabile della dinamica <strong>dei</strong> litorali, sia a opera di attivitàantropiche, quali pressioni determinate da fattori urbanistici,demografici e di sviluppo, l’artificializzazione dellacosta, le strategie e piani di protezione della zona costiera.Gli indicatori sono stati calcolati sulla base di <strong>dati</strong> territorialia scala nazionale. La loro revisione è quinquennale,secondo la disponibilità di nuovi rilievi aerofotogrammetricidel territorio nazionale e dalla successiva elaborazionecartografica delle informazioni di base, tuttavia è un intervallodi tempo sufficiente per monitorare nuovi assestamentidella linea di riva, eludendo tipiche modificazionistagionali, e per rideterminare le aree a rischio costiero,anche in conseguenza di nuove strutture marittime e diprotezione <strong>dei</strong> litorali da fenomeni erosivi.Trasferito nel capitolo “Strumenti per la pianificazione”l’indicatore Piani di gestione regionale, che sintetizza lostato della pianificazione della fascia costiera, evidenziandol’aumentata sensibilità sull’opportunità di predisporrestrumenti per la gestione del territorio litoraneoe di destinare risorse e interventi mirati alla prevenzione<strong>dei</strong> rischi, piuttosto che agli interventi eseguiti in situazionid’emergenza, spesso finalizzati alla sola protezionedi infrastrutture e abitazioni e incuranti degli effetti sull’ambientecostiero.586 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI

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