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Shulamit e la Samaritana

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che se è certa di averne sentito <strong>la</strong> voce, che ora e diventata inconfondibile. Leguardie, questa volta, <strong>la</strong> maltrattano e <strong>la</strong> spogliano (Ct 5,7; cfr 3,3). Disperata,allora, el<strong>la</strong> scongiura le giovani ragazze di Gerusalemme che sono esperte diAmore (cfr Ct 3,10); se dovessero trovare il suo Amato cosa gli diranno? Che ilsuo Amore e - ancora - ma<strong>la</strong>to (Ct 5,8; cfr 2,5).La ricerca dell'Amore, e dell'Amato, comporta una crisi checonduce al<strong>la</strong> scoperta del<strong>la</strong> «verità». Nel racconto del Cantico - eanche in Gv 4 -, quando con <strong>la</strong> ricerca <strong>la</strong> conoscenza ha raggiuntoun livello di profondità, si verifica una crisi che precede e avvial’apprendimento dell'Amore. Nel<strong>la</strong> storia del Cantico <strong>la</strong> crisi è espressadal<strong>la</strong> ricerca dell'Amato durante <strong>la</strong> notte e per le strade piene di pericoli del<strong>la</strong>città (Ct 5,7-8). Nei dialogo tra Gesù e <strong>la</strong> <strong>Samaritana</strong> <strong>la</strong> ricerca e l'approfondimentodelta conoscenza coincidono con una «crisi» innescata dal<strong>la</strong> domanda diGesù al<strong>la</strong> donna: “Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui” (Gv 4,16) 9 . Lamenzione dei mariti del<strong>la</strong> <strong>Samaritana</strong> (Gv 4,18) potrebbe far riferimento anchealle divinità dei popoli che si erano stabiliti nel<strong>la</strong> Samaria dopo <strong>la</strong> cadutadel Regno del Nord (cfr 2 Re 17,29-34) 10 .A un altro livello del significato del<strong>la</strong> narrazione, Gesù rive<strong>la</strong> e insegna al<strong>la</strong>donna che <strong>la</strong> “sete” non si spegne passando da unamore a un altro, e da un «marito» a un altro 11 . L'Amore di cui ha“sete” <strong>la</strong> donna non e soddisfatto dal<strong>la</strong> collezione di storie di amore- anche “religiose” -, ma dal<strong>la</strong> ricerca interiore, e dal compimento del<strong>la</strong> Paro<strong>la</strong>di Dio, che disseta anche l'Amore di Gesù (cfr Gv19,28; 21,15-19). Come nel Cantico dei Cantici, anche nel dialogo tra Gesùe <strong>la</strong> <strong>Samaritana</strong> <strong>la</strong> crisi e un momento fecondo e l'inizio del<strong>la</strong> scoperta di unanovità. La donna <strong>Samaritana</strong> ora chiama Gesù “un profeta” (Gv 4,19), esembra ritrarsi quando <strong>la</strong> conoscenza di Gesù ha raggiunto un livello di profonditàche coinvolge anche <strong>la</strong> sua identità (cfr Ct 5,3). Gesù è un profeta, e lei euna peccatrice.Con l'approfondimento del<strong>la</strong> ricerca e del<strong>la</strong> conoscenza dell'identità di Gesù <strong>la</strong><strong>Samaritana</strong> rive<strong>la</strong> di aver cominciato un processodi apprendimento e di essere diventata lei stessa una, “profetessa”.Par<strong>la</strong> infatti dei luoghi dell’adorazione (Gv 4,20), ed e questa <strong>la</strong> profezia e <strong>la</strong> novitàdi Gesù. Anche Shu<strong>la</strong>mìt, nel Cantico, ancora prima di essere istruita nell'artedell'Amore, e trasfigurata dal<strong>la</strong> presenza dell'Amato: «sorge come l'aurora»,e «bel<strong>la</strong> come <strong>la</strong> luna», «fulgida come il sole, terribile come un vessillo di guerra»(Ct 6,10).NovitàQuando Shu<strong>la</strong>mìt scopre dove e l'Amato, scopre qualcosa di sé9 La <strong>Samaritana</strong> non ha marito (Gv4,18) e nel<strong>la</strong> sua vita ci sono stati più mariti, per diversepossibili ragioni: è divorziata; i mariti sono morti; le sue re<strong>la</strong>zioni non sono rego<strong>la</strong>ri; oppure nonè sposata legalmente. Cfr H.L. STRACK – P. BILLERBECK, Kommentar zum Neuen Testamentaus Talmud und Midrash, vol. 2,Munich, Oskar Beck, 1922-1969, 437.10 In 2 Re 17,30-32 sono menzionate sette divinità.11 Il termine ebraico per marito (bàal, cfr Dt 21, 13; 24,1) è anche il nome di una divinità cananaica(cfr Gdc 6,25.28.30.31).

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