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Anno VI Giugno 2013 mens<strong>il</strong>e - Associazione Culturale Orizzonti Via G. Di Vittorio, 25 - 51035 Lamporecchio (PT) -“POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB PISTOIA”


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EDITORIALEQuando Vincenzo Nibali si è affacciato al balcone del comune, insieme al sindaco Chiaramonte, indossandola maglia Rosa, qual vincitore assoluto del Giro d’Italia, edizione 2013, grande è stata l’emozioneche ha <strong>per</strong>vaso tutti i presenti. Un sussulto di orgoglio, di appartenenza ad un momento storico <strong>per</strong>lo sport delle due ruote. Questo campione lo abbiamo visto crescere e confermando in pieno, quanto dibuono veniva detto di lui, ha raggiunto la vetta più alta. Insieme a Nibali ha vinto tutta la Mastromarcosportiva, che da anni segue con passione le gesta del loro beniamino.Ma a Lamporecchio abita anche Giovanni Visconti, vincitorePARLIAMO DI...Il DirettoreMassimoMancinidi due tappe del Giro D’Italia. Un altro grande protagonista. Sarebbe bello esicuramente emozionante organizzare una festa, magari con la regia di AndreaTafi, dove possano essere presenti entrambi i campioni.Il sindaco, durante l’intervento effettuato nella festa <strong>per</strong>Nibali, ha dichiarato che Lamporecchio è la città europeadel ciclismo. Come non potergli dare ragione.Il giorno 29 giugno, con inizio alle ore 17, vi aspetto allaV<strong>il</strong>la Del Parco a San Baronto, dove la nostra Associazione culturale presenterà <strong>il</strong> lavoro di ungiovane autore di Lamporecchio emergente, Domenico Maietta. Una raccolta di poesie e raccontidavvero originale ed interessante. Un libro da leggere e collocare nella propria biblioteca.Con questo numero <strong>il</strong> nostro mens<strong>il</strong>e inizia una nuova rubrica. Una pagina, curata da ValentinaLuccioli, interamente dedicata al mondo dei bambini: Parlerà di storie di animali, scritte in modosemplice ma educativo. Crediamo che possa avere un ottimo successo tra i più piccoli.In co<strong>per</strong>tina Vincenzo Nibali, vincitore del 96° Giro d’Italia, saluta la folla davanti al palazzo comunale di Lamporecchio.Al suo fianco <strong>il</strong> sindaco Giuseppe Chiaramonte e l’ex campione di ciclismo Andrea Tafi, oggi assessore allo sport. FOTO NUCCI ©IN QUESTO NUMERO:Parliamo di:• pag. 2 - I<strong>per</strong>carne, carne taliana di qualità• pag. 3 - L’Editoriale del Direttore MassimoMancini *** Sommario• pag. 4/5 - “Il trionfo di Vincenzo Nibali visto congli occhi dei “CanNibali”: la sua gente!” -di Fausto Malucchi• pag. 6 - “Talvolta i sogni si avverano!” -di Catiuscia Mariotti *** “Ciao Bruno” - a curadella R.d.O.• pag. 7 - “Presentazione del libro “Biondo Cenere”- di Domenico Maietta• pag. 8/9 - L’Agenda di Orizzonti• pag. 10 - “Ciao Franca!”- di Maddalena Mirandi• pag. 11 - “Parliamo di associazioni”. Il fisco spiegatodal Dott. Spartaco Capaccioli• pag. 12 - Viaggiare che passione - Rubrica a curadi Stefania Tielli: “Buona estate a tutti”• pag. 13 - Rubrica: Uno spazio <strong>per</strong> i più piccoli.“..ciao e tu chi sei? <strong>Oggi</strong> conosciamo la gallina!” -a cura di Maria Valentina Luccioli• pag. 14 - “Ciak therapies, rubrica cinematograficaa cura di Melania Ferrali” - “The sword in thestone - 1963” (La spada nella roccia - W. Disney)• pag. 15 - I consigli dell’avvocato - Rubrica acura dello Studio Legale “Nicolin-Fagni”: “LaCassazione interviene sui tassi usurari di mutui efinanziamenti:una sentenza destinata a fare storia”• pag. 16 - Agraria Montalbano: “Tra acqua e sole,l’attenzione salva <strong>il</strong> raccolto” -a cura di Dario Bechini• pag. 17 - “La voce della luna. Lo stato delle crisi.L’economia attraverso l’occhio della cinepresa” - acura di Roberto Aureli, socio EcceBombo Cineclub• pag. 18 - Barco Reale Vinoteca-------------------------------------------------------Lamporecchio:• pag. 19 - PD Lamporecchio: “Festa Democratica2013”• pag. 20/21 - L’amministrazione comunaleinforma: “Dedicata una piazza a Gettulio Calugi<strong>il</strong> Sindaco di tutti” ** “Fiuto <strong>per</strong> <strong>il</strong> rifiuto. Tanticittadini coinvolti nella raccolta” ** “Di parco inparco”, iniziati gli incontri de “La Vers<strong>il</strong>iana” conLamporecchio” ** Comunicazione dell’Ufficiourbanistica.• pag. 22/23 - “CSL (Comunità Solidale di Lamporecchio)”- di Tommaso Rubino• pag. 24/25 - “Noi siamo quelli che dal ‘72al’76... Riscopriamo <strong>il</strong> paese dei ragazzi del ‘66,nelle loro storie”• pag. 26 - L’angolo della solidarietà: “Aiutaci adaiutare!” - a cura di Mara Fadanelli• pag. 26 - “Festa alla “R.S.A. Minghetti” di Spicchio”- di Massimo Mancini• pag. 27 - “Compagnia della Mezzanotte:un b<strong>il</strong>ancio molto positivo” - di Teresa Mattugi,Presidente della Compagnia• pag. 28/29 - “Storia locale. “Ditta Cav. Oreste Talini”,origine , vita e morte della più grossa fabbricache abbia mai avuto Lamporecchio” -di Ferruccio Ubaldi• pag. 30/31 - “Mani creative, idee o<strong>per</strong>oseIª Puntata: Elisabetta” - di Michela Camm<strong>il</strong>li• pag. 32 - “La Logograf di Lamporecchio compie10 anni” - di Maria Valentina Luccioli• pag. 32/33 - Comunicazioni Comune Lamporecchio:“Ringraziamento” - “Estate ragazzi”• pag. 33 - “Il ritorno di Marzio Venturini” - a curadi Massimo Mancini• pag. 34 - Associazione Il Rifugio: “Una passegiatain amicizia” *** “Porciano Estate 2013” - acura della Pro Loco di Porciano-------------------------------------------------------Larciano:• pag. 35 - L’amministrazione comunale informa:“La manutenzione civica del territorio”*** “I mezzi pesanti non attraverseranno più <strong>il</strong> centrodi San Rocco”• pag. 36/37 - “2 Giugno Festa della Repubblica conIvo Marchetti, partigiano della resistenza” -di Franca Capecchi• pag. 37 - “5° Concorso canoro “Poggetto Incanto” -a cura della Caffetteria Il Poggetto• pag. 38 - “Che bel progetto! Laboratorio ludico“La Tana di Baloo”- a cura dei genitori• pag. 39 - “La biciclettata dell’as<strong>il</strong>o S. Caterinadi Larciano”--------------------------------------------------Larciano & Sport:• pag. 40/41 - “Omaggio al Maestro Alifaris Esterasi,da parte dei suoi allievi” - di Martina Trivigno,con una poesia di Matteo Lollini--------------------------------------------------Sport & Salute:• pag. 42 - Sport giovan<strong>il</strong>e: pagina a cura della FABOnastri adesivi - “La scuola dell’Infanzia di Mastromarcopresenta: la XVIª edizione delle Miniolimpiadi”• pag. 43 - “Lasciati pizzare da quei grulli” - a curadella ProLoco di Larciano• pag. 44/45 - “Mangiar bene ad ogni età” - a curadi Ivana Gamenoni (psicologa) e Serena Gozzi(dietista)”• pag. 46 - “La Lampo si tinge di rosa. Le ragazze diMaruska Frigerio vincono <strong>il</strong> campionato regionale”- a cura della R.d.O. *** “Una festa <strong>per</strong> “Ciorci”,una festa del ciclismo” - a cura della R.d.O.• pag. 47 - Album fotografico: “Torneo dei RioniLamporecchio 2013” - in collaborazione con FotoNucci.Associazione Culturale Orizzonti: Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008Direttore Responsab<strong>il</strong>e: Massimo Mancini - Responsab<strong>il</strong>e Pubblicità: Fabrizio GheserFotografie: “Foto Nucci” - Lamporecchio / “Foto Immagini” - Lamporecchio / “Foto Alex” - LarcianoSede: Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel./Fax 0573/803029 -SITO WEB: http://www.associazioneculturaleorizzonti.come.ma<strong>il</strong> : mens<strong>il</strong>eorizzonti@alice.it ** mens<strong>il</strong>eorizzonti@gma<strong>il</strong>.comStampa e Grafica: Tipolito2000 srl - Via della Formica, 708/a - San Concordio - LUCCA -Tel. 0583/418783-550727 - Anno VI - Giugno 2013Orizzonti è visib<strong>il</strong>e anche sul sito:www.valdinievoleoggi.comGiugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 3


PARLIAMO DI...IL TRIONFO DI VINCENZO NIBALIvisto con gli occhi dei “CanNibali”: la sua gente!di Fausto MalucchiC’è una gara a tap<strong>per</strong>iservata alla categoriaJuniores cheè soprannominata “Il piccoloTour de France” <strong>per</strong><strong>il</strong> semplice motivo che acorrerlo ogni anno ci sonole più belle promesse delciclismo giovan<strong>il</strong>e mondiale.Nell’edizione del 2002vi prese parte anche <strong>il</strong> campioneitaliano in carica congrandi aspirazioni di vittoriaproprio in ragione dellamaglia tricolore che indossavae <strong>per</strong> gli importanti enumerosi successi che avevagià riportato nel corsodi quella stagione. Era uncaldo pomeriggio di fineestate ed un ragazzino di Mastromarco “condannato” fin dapiccolo a vivere le corse, ritagliò un vecchio oramai lisolenzuolo e con un barattolo di vernice avanzata ci scrissesopra “CanNibali”. Il giorno successivo, insieme ai soliti“fissati” del paese era sulle tortuose stradine della Lunigianaa fare <strong>il</strong> tifo <strong>per</strong> un altro ragazzo, poco più grande di lui,che con la maglia tricolore addosso, vinse ancora. E insiemesi fecero una foto, loro due, iragazzi e una decina di tifosiincalliti a cui bastava sentire<strong>il</strong> rumore dei raggi <strong>per</strong> sentirsibene ma che tutte le volteche vinceva un Maestromarcanosi sentivano ancora meglio.Davanti a loro in quellafoto datata campeggia <strong>il</strong>pezzo del lenzuolo in disusoche segnò la nascita del fanClub oggi definito con enfasi“<strong>il</strong> migliore del mondo”, certamentequello più in vogain questo momento. Ma “ICanNibali” non sono un FanClub, sono una specie di famigliaallargata nella qualeBrescia - 26 maggio 2013, i “CanNibali” invadono la cittàVincenzo ha <strong>il</strong> 96° Giro d’ItaliaVincenzo insieme ad alcuni “piccoli CanNibali”al collegamento primariorappresentato dalla comunepassione e dal tifo <strong>per</strong>Vincenzo si assomma spessoanche un vero e propriovincolo parentale e quasisempre anche un sentimentodi amicizia che travalica<strong>il</strong> momento di comunefrequentazione sportiva. Igrandi successi di Vincenzohanno costituito unosprone ed un incentivo aduna serie di iniziative semprepiù belle e spettacolarima anche quando esordì nelmondo del professionismoed era soltanto una giovanes<strong>per</strong>anza al servizio di campioniaffermati, <strong>il</strong> pullmandei CanNibali partì comunque da Mastromarco alla voltadi Laigueglia.Le spedizioni al seguito dello Squalo oggi non si contanopiù: dal Giro al Tour, alla Vuelta. Ma anche nelle corse inlinea, quelle meno adatte alle caratteristiche del beniamino,i CanNibali sono stati presenti, invadendo <strong>per</strong> esempioGenova e Conegliano Veneto quando a vincere fu <strong>il</strong> rivaledi sempre, quello con cui sidivide i tifosi di Lamporecchio,Giovanni Visconti. Lebandiere dello Squalo hannotroneggiato al Tour de France,portate anche con la seggioviasulle vette di Prato Nevoso afar festa con la Maglia Biancaleader dei giovani e poi aM<strong>il</strong>ano a rendere onore al vincitoredel Giro di quell’anno,l’ispanico Alberto Contadored ancora a Parigi, Montecarlo,Dolomiti, Mont Ventoux.Quante volte i CanNibali hannodormito nei sacchi a pelo,nelle tende o in macchina <strong>per</strong>prendere <strong>il</strong> posto <strong>per</strong> i loroi sottoli prodotti con l’energia solareenergia prodotta:340.000 Kw/annoNERI SRL - Via Cerbaia, 327Lamporecchio (PT)Tel. 0573 82918Fax 0573 82879e.ma<strong>il</strong>: neri@nerisottoli.com4 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


gazebo ed offrire salsiccee pastasciutta atutti quelli che passavanooppure ad offrirepalloncini coloratiai bambini del ciclismo.Nessuno ha maidimenticato la festaPARLIAMO DI...Spaghetti e brostinciane,gags e discorsi,canzoni e poesiee poi sorrisi, pianti epacche sulle spalle, inaltre parole vita.Anche oggi che Mastromarcoè vestito inRosa <strong>per</strong> <strong>il</strong> trionfo diVincenzo, le bandieresventolano ancora <strong>per</strong>celebrare l’impresa e<strong>per</strong> dare <strong>il</strong> loro ultimosaluto al Presidente.Il Fan Club “I Can-Nibali” ha sede aMastromarco e oltrea sostenere <strong>il</strong> propriobeniamino nelle varieAnche i “CanNibali” sono tutti in rosa!competizioni organizzandole trasferte conauto, cam<strong>per</strong>, pullmane qualche volta in aereo,celebra le grandi vittoriedi Vincenzo con spettacolarifeste. In genere organizzaanche una festa dia<strong>per</strong>tura dell’anno ciclisticoed una di chiusura.Ha indetto un premiogiornalistico “Il Pentolonedi Cristallo” <strong>per</strong> <strong>il</strong>miglior pezzo giornalisticodell’anno, ovviamentescritto si Vincenzo. Organizzagare ciclisticheed ha un gruppo sportivoche svolge attività nelsettore amatoriale. Ha assuntoiniziative benefiche1 giugno 2013: Vincenzo Nibali arriva in piazza del Comune aLamporecchio, la macchina è quella di Ciorci ... che la festa inizi! (concerto Povia, palio ciclisticodei rioni) e molteiniziative sono allo studio<strong>per</strong> i prossimi campionati mondiali di ciclismo. Il presidenteattuale è <strong>il</strong> Giudice di Pace di Pescia, Mauro Innocenti.sulla Marmolada,quando sulla stradatrionfavano i falsi fenomeni,ma i cannibalisi entusiasmavanosoltanto <strong>per</strong> <strong>il</strong> lorocampione vero.Poi sono venuti i granditrionfi e i canNibalisono stati effigiatisulla Bola del Mundoa fianco del lorobeniamino che stavacon<strong>qui</strong>stando la Spagnasulla piazza di Madrid.Che spettacolo i trepullman di tifosi che loprelevarono all’aeroportodi Peretola <strong>per</strong> scortarlofino alla sua casadi via dell’Apparita ed ècronaca di questi giorn<strong>il</strong>’epica impresa del Girod’Italia celebrato ancoradal balcone del Comunein una piazza Berni oramaidiventata <strong>per</strong> i Can-Nibali quello che è piazzaCibernes <strong>per</strong> i trionfidel Real Madrid.Quanta strada ha fattoNibali, quanta stradahanno fatto i CanNibali.Chissà che fine ha fattoinvece quel vecchio lenzuolo,oggi sarebbe <strong>il</strong> pezzo pregiato della collezione deicimeli che nella sede del Club, in piazza Rossa a Mastromarco,fanno bella mostra di loro in una specie di museo.Nella successiva pagina 6, troverete una poesia scritta da una nostra abbonata, Catiuscia Mariotti, una poesiache è stata letta durante la festa che <strong>il</strong> Fan Club “I CanNibali” hanno organizzato in onore di Vincenzo loscorso 1 giugno. Abbiamo voluto pubblicarla <strong>per</strong>ché ci sembra molto bella e piena di sentimento.Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 5


Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 7Quanta importanza diamo alle cose, oalle <strong>per</strong>sone che abbiamo intorno?Con quanta cura osserviamo tuttociò che ci circonda, assaporando veramentela nostra vita? Nella “semplice” raccolta dellibro “Biondo Cenere” ho deciso di metterediversi aspetti <strong>per</strong> me importanti.Cose che ho osservato con gli occhi dellamia età, nel corso degli anni, che ammontanoa ventiquattro, e molte altre che mi rappresentanoe riproducono l’essenza stessa diciò che ancora sono!Mentre scrivo, diffic<strong>il</strong>mente penso a rendere<strong>il</strong> tutto “teatrale” o come se volessi far notareun’eccessiva cultura, attraverso terminiche, spesso e volentieri, non si usano più daitempi dei tempi, ma anzi, direi, che amo valorizzarequel che la gente, o comunque <strong>il</strong>sistema tende a standardizzare, o dare <strong>per</strong>scontato, non facendo notare la profonditàche vi é nelle <strong>per</strong>sone!Spesso ci fermiamo all’apparenza di ciò cheabbiamo intorno, o di chi ci circonda, e questodelle volte ci porta a costruire la nostravita su basi decisamente frivole e dopo unpo’ prive di significato!In ogni pensiero che vi é in questo libro, eripeto “semplice” libro, non pretendo chetutto venga condiviso e capito, ma vorreimirare al fatto che dentro le pagine del medesimo,vi sono delle frasi, delle parole chehanno in parte strutturato e accompagnatola mia vita, cose <strong>per</strong> me, dal valore inestimab<strong>il</strong>e,ma che non voglio far soffermare solo su me, masu ognuno di noi.L’invito che rivolgo al lettore é semplicemente quello didire: “vieni, e vedi se trovi qualcosa di bello, in questa raccolta,in questa <strong>per</strong>sona; <strong>per</strong>ché in ognuno di noi c’è qualcosadi stupendo, di dolce, significativo che spesso andiamoa far arrugginire <strong>per</strong> cause di forza maggiore della vita”.Vorrei puntare a far capire alle <strong>per</strong>sone l’importanza dell’essereumano, come creazione. Vorrei rendere o smuovere lasensib<strong>il</strong>ità che ognuno di noi ha dentro di sé, <strong>per</strong> valorizzarequel che viene frequentemente svalorizzato, e far capirePARLIAMO DI...PRESENTAZIONE DEL LIBRO “BIONDO CENERE”di Domenico MaiettaEdizioni Orizzonti - Con <strong>il</strong> patrocinio del Comune di LamporecchioSabato 29 giugno 2013, ore 17:00 - V<strong>il</strong>la del Parco - San Barontoche possiamo arrivare a tanto, che si trattidi amare la propria metà o fare qualcosa<strong>per</strong> con<strong>qui</strong>starla, che si tratti di <strong>per</strong>donareun amico o semplicemente che si tratti divivere la vita.Penso che non si possa conoscere una <strong>per</strong>sonada alcune righe raccolte in un libro.Direi che scrivere può aiutare ognuno dinoi a conoscere se stessi, e a dare un po’ die<strong>qui</strong>librio al nostro essere.Usiamoli questi cinque sensi che ci sonostati donati, ma sopratutto usiamo <strong>il</strong> cervello<strong>per</strong> ottimizzare la nostra vita! Per quantoriguarda <strong>il</strong> libro non voglio aggiungere altro,sarà lui stesso a raccontare di me, e nonsolo, lo farà anche l’atmosfera che sto cercandodi creare <strong>per</strong> rendere <strong>il</strong> tutto semplicementestupendo! Il signor Vincenzo Longobardoé fra quelli che hanno contribuito arendere la serata incantevole, concedendomi<strong>il</strong> priv<strong>il</strong>egio di presentare <strong>il</strong> mio lavoroalla V<strong>il</strong>la del Parco, a San Baronto, che intutta la sua splendida eleganza mi aiuterà arendere la serata <strong>per</strong> me indimenticab<strong>il</strong>e e arealizzare così un mio sogno.L’impatto magnifico che dà la co<strong>per</strong>tina, lodevo a S<strong>il</strong>via Bianconi che ha cercato diriprodurre i miei pensieri e le sensazioni suun foglio, <strong>il</strong> che, é molto diffic<strong>il</strong>e. E direiche sono fiero anche di questo e di averlascelta <strong>per</strong> questo arduo incarico!La possib<strong>il</strong>ità di pubblicare questa raccoltala devo alla Redazione di Orizzonti cheringrazio di cuore <strong>per</strong> <strong>il</strong> prezioso contributo.Grazie anche a mia mamma che sicuramente vorrà farequalcosa <strong>per</strong> dare un tocco di sazietà alla serata, ai mieiamici che collaborano, a mia sorella che amo da morire, amio cognato che adoro, vi voglio molto bene! Saluto anchemio zio Gioacchino Massaro assiduo lettore di Orizzonti!Da conoscere!Vi aspetto tutti quanti <strong>il</strong> 29 giugno a questo evento! Graziem<strong>il</strong>le in anticipo.Domenico Maietta


PARLIAMO DI...Ll’AaGgEeNnDdAa DdIi OoRrIiZzZzOoNnTtIiLe nozze d’Argentodi Ennio e GabriellaLamporecchio - Il prossimo4 giugno Ennio Tronci e GabriellaBurgassi festeggeranno 25 anni dimatrimonio ...ma stanno insiemeda ben 33 anni!! Tanti auguri daDaniele, Sandro, Francesca e datutta la Redazione di Orizzonti.La prima candelinadi Tommaso AmmannatiLamporecchio - Lo scorso 12 giugno<strong>il</strong> piccolo Tommaso Ammannatiha festeggiato <strong>il</strong> suo primocompleanno. Tanti auguri da mammaLetizia, dal babbo Davide e dainonni Claudio, Doria e Isabella eda tutta la Redazione di Orizzonti.8 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013Greta Alberticompie 10 anni!Larciano - Il 14 giugnoGreta Alberti festeggiadieci anni! Tantissimiauguri dalla nonna Mafaldae da tutta la famiglia! Buoncompleanno a Greta anchedalla nostra Redazione.Due candeline<strong>per</strong>Serena TofanelliLarciano - Auguri Serena<strong>per</strong> i tuoi 2 anni, compiut<strong>il</strong>o scorso 11 giugno, dallasorellina Lisa, la mamma,<strong>il</strong> babbo, <strong>il</strong> cugino Samuelegli zii, i nonni e da tutta laRedazione di Orizzonti.Buoncompleanno aLaura BonfantiLamporecchio -Il 21 giugno è statoun giorno speciale <strong>per</strong>Laura Bonfanti, cheha compiuto 80 anni...portati benissimo!Tanti auguri dalla figliaFatima, dal generoMassimo, dai nipotiMichela e Giacomo,da Dario e dai fratelli Giuliana e Nello. Tantissimiauguri anche dalla nostra Redazione!BiancamariaEnacheè maggiorenneLamporecchio - Il15 giugno scorsoBiancamaria Enache hacompiuto 18 anni!! Glifanno gli auguri Luciae Morello, i genitoriSandel e L<strong>il</strong>li, i tantiamici, i parenti e tutta laRedazione di Orizzonti.VittoriaVezzosi ha3 anni!Oramai sono grande,ho tre anni!!!Così quest’anno voglioche sia <strong>il</strong> mio cuoricinoa ringraziare tutti quelliche <strong>il</strong> 22 maggio, <strong>per</strong><strong>il</strong> mio compleanno, mihanno festeggiata.Grazie maestre della “Trottola”!! “E un altro anno se n’è andato <strong>per</strong> l’as<strong>il</strong>oLA TROTTOLA!! Care Maestre che dire? Noi mamme Vi siamo veramente grate <strong>per</strong> tuttoquello che avete fatto e fate quotidianamente <strong>per</strong> i nostri, e anche un po’ Vostri, cuccioli.Quando vediamo al mattino come i bimbi siano felici di venire a scuola, sentiamo unapace nel cuore che ci <strong>per</strong>mette di dedicarci al nostro lavoro senza pensieri, consapevoliche la dedizione con cui insegnate e crescete questi futuri uomini e donne, ci consente diavere meno preoccupazioni. E alla sera? La certezza che i nostri bimbi sono sì contentidi rivederci ma <strong>il</strong> modo in cui Vi salutano ci conforta: un altro giorno felice <strong>per</strong> loro (esicuramente stressante <strong>per</strong> Voi!!!!) e domani si ritorna sereni a scuola!! GRAZIE DITUTTO CUORE, CARE MAESTRE E ARRIVEDERCIALL’ANNO PROSSIMO! BUONE VACANZE”. - I genitori -Prima di tutti <strong>il</strong> mio babbo e la mia mamma; Marcoe Pamela. Dopo viene nonno Giovanni, nonnoGiulio, nonna Stefania e nonna Oneglia e anchela nonna Fiorella. Lo zio Cesare, la zia Katia, ziaDaniela e zio Riccardo. Un abbraccio anche almio cuginetto Lorenzo che io chiamo Lory e chegli voglio tanto, tanto bene.Un bacione a due mani <strong>per</strong> TUTTI!!!


Matteo Carliè maggiorenne!!Larciano/Castelmartini - Ilgiorno 27 giugno MatteoCarli compie 18 anni! Tanticari auguri dai tuoi cuginiManuel, Valentina, Marica,Paolo, Cristiano, Samuela eAurelia; dai piccoli Lorenzoe Gabriele, dagli zii e dallenonne. Tanti Auguri ancheda tutta la Redazione diOrizzonti.Auguri aCinzia Bianconi:50 anni!Lamporecchio - Il 16giugno 2013 CinziaBianconi ha festeggiatoi suoi prini 50 anni!Tantissimi augurida Gemma, Giada,Barbara, Rossano eda tutta la Redazionedi Orizzonti.PARLIAMO DI...Una splendida Laurea <strong>per</strong>Lavinia AntoniniLamporecchio - Il 21 Maggioscorso grande festa in casaAntonini!!Lavinia si è laureatadiventando Interior Designerall’Accademia Italiana a Firenze.Babbo Marco, mamma Itala,la sorella Eleonora, <strong>il</strong> cognatoMoreno i nipoti Leonardo eAurora, <strong>il</strong> fidanzato Alessio,insieme a tutti i nonni,sono felicissimi di questomeraviglioso e importantetraguardo raggiunto!Brava Lavinia continua così sei<strong>il</strong> nostro orgoglio!Tanti Auguri e congratulazionianche da tutta la Redazione diOrizzonti.Buon compleanno Alberto!Larciano - AlbertoMonti <strong>il</strong> 15 giugnoscorso ha compiuto22 anni. Tanti auguridal fratello David, daNatascia, Francesco,Alessia, Simone, Elisa,tutti gli zii ed i nonni.Auguri anche dallanostra Redazione.Nella foto sopra, Alberto insieme alla fidanzata NatasciaLorenzo Cei è maggiorenne!Lamporecchio - Il 14giugno scorso, LorenzoCei è diventato maggiorenne.Al festeggiato tanti augurida parte dei genitoriDaniele e Franca, la ragazzaFrancesca, i nonni,i parenti e gi amici. Unmessaggio da parte deigenitori: “Ti auguriamodi realizzare i tuoi sognie ti diciamo che sei unragazzo meraviglioso. Tivogliamo un mondo dibene”.Brava Roberta!Lamporecchio - Il giorno3 giugno Roberta Pieriha br<strong>il</strong>lantemente conseguito <strong>il</strong>diploma in Estetica Professionale.A Roberta giungano tantiauguri e congratulazioni daparte del marito Andrea,dal figlio Mattia, dai parenti,dagli amici e dalla nostra Redazione.Diventare soci di ORIZZONTI conviene!Vuoi ricevere a casa la rivista con soli 20 euro l’anno?Vieni a trovarci presso la nostra sede di Lamporecchio,in via G. Di Vittorio n. 25, tutti i pomeriggidalle 16.00 alle 19.00, <strong>il</strong> venerdì anche al mattino.Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 9


PARLIAMO DI...Il 29 maggio se n’è andata Franca Rame. Il sipario dellasua esistenza si è chiuso e la sua stella, come lei l’avevachiamata nell’ultima lettera scritta al suo Dario, si èspenta senza troppe tragedie. Se n’è andata così come havissuto, pensando fino all’ultimo giorno al teatro, a quelpalcoscenico che tante e tante volte ha calcato nella suavita insieme al suo inseparab<strong>il</strong>e compagno. I tiggì dellasera l’hanno ricordata con ster<strong>il</strong>i e convenzionali traf<strong>il</strong>etti,mentre qualche rete remota dell’ineccepib<strong>il</strong>e decoder - chemonopolizza le nostre vite con D-max e Real Time - si èpresa la briga di trasmettere in versione integrale qualcunodei suoi monologhi più br<strong>il</strong>lanti. Rai tre ha addirittura intervistatoun accorato Dario Fo <strong>per</strong> almeno venti secondi.Franca è sempre stata un <strong>per</strong>sonaggio culturalmente – <strong>per</strong>così dire – scomodo. Nel 1981 scrive un monologo sullostupro di cui è stata vittima, otto anni prima, a M<strong>il</strong>ano. Unmonologo a tinte forti, che raccontala sua es<strong>per</strong>ienza di donnastuprata da cinque uomini chela condannavano <strong>per</strong> le sue ideeprogressiste, un monologo diffic<strong>il</strong>eda ascoltare <strong>per</strong>ché raccontala verità della violenza senzaattenuarla ma, anzi, con tutta lasua crudezza e <strong>il</strong> suo orrore. Leiquest’orrore lo porta in scena, rivivendoloogni volta che lo narraal pubblico. E <strong>il</strong> pubblico le ètestimone ed è <strong>il</strong> testimone delsuo essere donna. Franca non èsolo un’artista ma è – soprattutto– una donna che scrive <strong>per</strong> ledonne, <strong>per</strong> la loro emancipazione, <strong>per</strong> la loro libertà. Siamonel sessantotto e la rivoluzione dei costumi preme sullasocietà, che da allora sarà in continuo mutamento. Temidi cui prima non si osava parlare – l’aborto, la contraccezione,la sessualità – diventano oggetto di discussione. Inun contesto <strong>per</strong>meato ancora da un apparente moralismo,Franca scrive di aver abortito <strong>per</strong> sua scelta, scrive che ledonne possono scegliere liberamente <strong>per</strong> se stesse e questoa molti forse non piace. Lei, che nella sua vita, ha amatoun unico uomo – Dario Fo – con <strong>il</strong> quale ha trascorso sessantannie con <strong>il</strong> quale ha costruito un sodalizio artistico eprofessionale. Lei, che – probab<strong>il</strong>mente – si sentiva liberama non libertina <strong>per</strong>ché la libertà comporta responsab<strong>il</strong>ità.Responsab<strong>il</strong>ità al femmin<strong>il</strong>e, di cui lei parla e scrive.CIAO FRANCA!di Maddalena MirandiFranca muore all’indomani della ratificadella Convenzione di Istanbul sul femminicidio,una legge che potrebbe segnareuna svolta epocale nel nostro sistema legislativo,legge che adesso è al vaglio delSenato e – s<strong>per</strong>iamo – sia approvata quanto prima. Certoè che <strong>il</strong> termine femminicidio in sé rappresenta appieno lanecessità di una legge che vada a tutelare le donne vittimedi violenza e vessazioni da parte dell’uomo ma anche dellacultura masch<strong>il</strong>ista e sessista che ancora oggi <strong>per</strong>vade la nostrasocietà. Punti di vista, certo, ma <strong>il</strong> termine femminicidioè indicativo del fatto che, purtroppo, le donne sono ancora<strong>il</strong> sesso debole, soggette alla violenza dell’uomo, all’indifferenzadella società e, talvolta, alla negligenza della leggeche non le protegge abbastanza. Non so se questa sia unavisione femminista o realista del problema “donna” di cui siparla tanto e del quale si speculaaltrettanto: a differenzadei dibattiti sulle quote rosee sulla donna-oggetto Francaportava in scena l’emozionedell’essere donna attraversol’arte. E così mentre le parolepassano corrose dall’usura edal tempo, le emozioni suscitateda monologhi come“Lo stupro” restano vive eindeleb<strong>il</strong>i, quasi fastidiose<strong>per</strong>ché diffic<strong>il</strong>i da ignorare.E <strong>il</strong> cambiamento – purtroppoo <strong>per</strong> fortuna? - avvienequando non si riesce più achiudere gli occhi e a fare finta che tutto vada bene <strong>per</strong>ché“ormai è così che va <strong>il</strong> mondo”. Questo Franca lo sapevaed è proprio <strong>per</strong> questo che si è battuta con l’arma della suaarte. Discutib<strong>il</strong>e, apprezzab<strong>il</strong>e, deprecab<strong>il</strong>e, interessante mache, sicuramente ha lasciato <strong>il</strong> segno.”<strong>Oggi</strong>, alla mia età, posso dire che sto cercando di terminarele cose della mia vita lasciate in sospeso, come unabiografia che sto scrivendo – diciamo – <strong>per</strong> non lasciareniente al vuoto. Ma quello che vorrei continuare a dire alledonne, anche dopo la mia morte, è di non <strong>per</strong>dere mai <strong>il</strong>rispetto di se stesse, di avere dignità. Sempre. Ripensandoalla mia vita non ho mai <strong>per</strong>messo che mi si mancasse dirispetto”.Ciao Franca.10 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


PARLIAMO DI...PARLIAMO DI ASSOCIAZIONIIl fisco spiegato dal Dott. Spartaco CapaccioliIl mondo dell’associazionismo è cresciuto negli ultimidecenni in maniera esponenziale soprattutto <strong>per</strong> sop<strong>per</strong>irealla diffusa necessità di attività sociali che <strong>il</strong> settorepubblico ha progressivamente abbandonato e delegato adiniziative privatistiche. Con <strong>il</strong> termine “NON PROFIT” cisi riferisce a quel vasto insieme di aggregazioni di <strong>per</strong>sonee risorse <strong>il</strong> cui scopo non è <strong>il</strong> guadagno, bensì <strong>il</strong> <strong>per</strong>seguimentodi obiettivi e la soddisfazione di esigenze di naturasolidaristica, ideale, culturale e sportiva. In quest’articolotratteremo delle associazioni non riconosciute, previste edisciplinate negli artt. 36 e seguenti del Codice Civ<strong>il</strong>e chesono la grandissima maggioranza di quelle oggi esistenti.Il termine “non riconosciuta” evidenzia che l’associazionenon ha <strong>per</strong>sonalità giuridica, non è un soggetto autonomoed indipendente bensì è connaturato con associati ed i suoiorgani. Tali Associazioni si costituiscono, di regola, a mezzodi un atto scritto (contratto di associazione), basato sudue principali componenti: l’atto costitutivo, che dà vitaall’associazione identificandone e fissandone gli elementidi avvio e di riferimento e lo Statuto Sociale, destinatoa regolare <strong>il</strong> funzionamento a regime dell’associazione. Ilcontratto associativo non richiede forme particolari. È sufficienteuna semplice scrittura privata;; se invece intendiamousufruire delle agevolazioni fiscali connesse ad eventualiattività commerciali dobbiamo redigere lo statuto conspecifici elementi e provvedere <strong>qui</strong>ndi alla registrazione.L’associazione esiste in quanto esistono gli associati checondividono gli obiettivi e partecipano alla vita associativa.L’assemblea degli associati è <strong>il</strong> massimo organo deliberativoin quanto rappresenta l’universalità dei soci e ha lafunzione di formare la volontà del sodalizio nelle materieriservate alla sua competenza dalla legge o dall’atto costitutivo.Ogni membro ha <strong>il</strong> diritto di intervenire all’assembleaed esprimere liberamente <strong>il</strong> proprio voto. La convocazioneassembleare deve avvenire in tempo ut<strong>il</strong>e e deve essere formulatain modo da <strong>per</strong>mettere al socio di prepararsi sugliargomenti oggetto di discussione. Le deliberazioni dell’assembleadei soci sono validamente prese se in prima convocazione,con la presenza di almeno metà degli associaticon maggioranza dei voti; se in seconda convocazione, amaggioranza assoluta, qualunque sia <strong>il</strong> numero dei partecipanti.Il Consiglio Direttivo provvede al funzionamentotecnico, amministrativo e organizzativo dell’associazione.Esso è eletto dall’assemblea ordinaria, si compone di unnumero di membri precisato nello statuto. Al proprio interno<strong>il</strong> Consiglio nomina <strong>il</strong> Presidente dell’Associazione alquale compete la rappresentanza dell’Associazione. Ulti-mo aspetto è la responsab<strong>il</strong>ità patrimoniale <strong>per</strong>sonale. I rappresentantidell’associazione o<strong>per</strong>ano sulla base di un rapportod’immedesimazione organica in modo tale che ogniatto da loro compiuto in nome e <strong>per</strong> conto dell’associazioneviene ad essa immediatamente imputato. D’altra parte, aisensi dell’articolo 38 del codice civ<strong>il</strong>e, delle obbligazioniassunte sono responsab<strong>il</strong>i solidalmente ed <strong>il</strong>limitatamentecon l’associazione anche le <strong>per</strong>sone che hanno agito innome e <strong>per</strong> conto dell’associazione stessa. Ma chi sono isoggetti che, facendo parte dell’associazione, sono con essaresponsab<strong>il</strong>i in solido e in modo <strong>il</strong>limitato <strong>per</strong> le obbligazioniassunte dall’ente? In linea generale la dottrina è dell’avvisoche la norma debba interpretarsi estensivamente nelsenso che sono responsab<strong>il</strong>i solidalmente e <strong>il</strong>limitatamentecon l’associazione coloro che hanno dichiarato la volontàdell’associazione nei confronti dei terzi con cui sono entratiin rapporto, qualunque carica essi ricoprano e ancorchésiano semplici associati. Di conseguenza non sono <strong>per</strong>sonalmenteresponsab<strong>il</strong>i coloro che si siano limitati a svolgereun’attività meramente interna relativa alla discussione,approvazione ed esecuzione dell’o<strong>per</strong>azione da cui è sortal’obbligazione dell’associazione.Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 11


PARLIAMO DI...12 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


UNO SPAZIO PER I PIÙ PICCOLIa cura di Maria Valentina Luccioli...ciao e tu chi sei?<strong>Oggi</strong> conosciamo la gallina!Ciao, io mi chiamo Clementina e sono una bambinapiccola e tu chi sei?Ciao Clementina, io sono una gallina...Piacere... sento parlare di te dalla mamma, se non sbagliosei tu che fai le uova che poi diventano delle ottimefrittatine <strong>per</strong> me! Ne devi fare proprio tante...Ne faccio un centinaio all’anno – soprattutto in primaveraed estate - <strong>per</strong>ché sono una gallina comune, <strong>per</strong>òci sono anche galline specializzate dette “ovaiole” chene possono deporre oltre trecento l’anno, quasi una ognigiorno!Ma è vero che dalle uova nascono i pulcini?Certo! I miei piccoli si formano e crescono dentro le uovache io tengo al calduccio sotto la mia pancia, <strong>per</strong> questomi chiamano anche “chioccia”! E dopo circa tre settimane,crescono così tanto che lo spazio non basta più e alloracon <strong>il</strong> loro piccolo becco rompono <strong>il</strong> guscio ed esconofuori!Allora quando eri piccola eri un pulcino?Sì, appena nati siamo pulcini, poi i maschi diventano“galletti” e le femmine “pollastrelle”, in età adulta siamorispettivamente galli e galline. Io sono orgogliosa diessere una gallina “ruspante” <strong>per</strong>ché posso scorrazzareliberamente nel prato alla ricerca di cibo e posso stareall’aria a<strong>per</strong>ta!E come posso riconoscere la differenza tra un gallo euna gallina?PARLIAMO DI...Sicuramente dal verso <strong>per</strong>ché noi galline gridiamo forte“coccodè” e facciamo uno speciale versetto basso detto“chiocciare” quando vogliamo chiamare i nostri pulcini;<strong>il</strong> gallo invece, oltre ad avere la cresta, fa “chicchirichì”<strong>per</strong> dire a tutti che è iniziato un nuovo giorno ma anche <strong>per</strong>far sa<strong>per</strong>e a tutti che è <strong>il</strong> re del suo pollaio e che è moltoorgoglioso delle sue galline! Il pollaio è la nostra casa.E cosa mangi?Quando sono nel prato i semi delle piante, l’erba, gli insetti,le chiocciole e i lombrichi. Il mio padrone mi fa trovareogni giorno nella mangiatoia chicchi di frumento e verdure,ma sono ghiotta di pane, riso e pasta!!!Ma se sei un uccello e hai le ali, <strong>per</strong>ché non voli?Purtroppo le mie ali sono un po’ troppo piccole <strong>per</strong> sostenere<strong>il</strong> peso del mio corpo, <strong>per</strong>ò ci sono delle galline piùleggere e più ag<strong>il</strong>i di me che riescono a volare sui ramidegli alberi.Quanti anni puoi vivere, quanto pesi e quanto sei alta?Posso vivere fino a dodici anni. Le razze più grandi possonoessere alte anche 80 centimetri e pesare più di cinquech<strong>il</strong>i, mentre le razze più piccole sono grandi quanto unpiccione!Adesso devo andare, grazie <strong>per</strong> questa bella chiacchieratae a presto!Ciao Clementina!questa sono io! questo è mio marito! questi sono i miei figli!Questa è <strong>il</strong> pollaio, la mia casaGiugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 13


PARLIAMO DI...CASTRegiaW. REITHERMANSceneggiaturaBILL PEETMontaggioDONALD HALLIDAYProduttoreWALT DISNEYMusicaGEORGE BRUNSAnimatoriFRANK THOMASMILT KAHLOLLIE JOHNSTONJOHN LOUNSBERYERIC LARSONDurata 76 minutiDOPPIATORISemola:MASSIMO GIULIANIMerlino:BRUNO PERSAAnacleto:LAURO GAZZOLOMaga Magò:LYDIA SIMONESCHICIAK THERAPIESRUBRICA CINEMATOGRAFICA a cura di Melania FerraliTHERAPY N°15 - “The sword in the stone” - 1963CONSIGLIATO A…Tutti, ma proprio tutti! Soprattutto ai bambini, <strong>per</strong>chéoggi sono abituati a vedere cartoni animati e f<strong>il</strong>m d’animazione totalmentedifferenti a questo, <strong>per</strong>lopiù totalmente digitalizzati e senz’altro con menosenso dell’humor, semplicità, chiarezza, senso e profondità di questo.DA VEDERE CON… In famiglia, con gli amici, da soli, ma preferib<strong>il</strong>mente in compagnia,<strong>per</strong> ridere insieme di tutte le es<strong>il</strong>aranti scene che in 76 minuti si ripetono ad oltranza!DOVE… Nella tran<strong>qui</strong>llità di casa propria, con pizza e birra! Per i più piccoli pizza e acqua osucco d’arancia (la Coca Cola fa male!).QUANDO… Una domenica pomeriggio, ma anche la sera a cena.LA TRAMA IN BREVE… Semola è un ragazzino um<strong>il</strong>e, tutto pelle e ossa. Vive nel castellodi Sir Ettore, nel quale lavora come sguattero. In una giornata di caccia, rincorso da un luponel bosco, incontra <strong>per</strong> caso uno strano mago di nome Merlino ed un gufo, Anacleto, i qual<strong>il</strong>o “adottano” come loro discepolo, andando a vivere con lui al castello. Merlino ha visto inSemola una bontà d’animo e una forza di carattere unici, <strong>per</strong> questo gli insegnerà tutto <strong>il</strong> suosa<strong>per</strong>e.CONSIDERAZIONI PERSONALISSIME… “The sword in the stone” da noi conosciutocome “La spada nella roccia”, è un f<strong>il</strong>m d’animazione prodotto dalla nota casa e diretto daWolfang Reitherman, che iniziò la sua carriera con “Biancaneve e i sette nani” e come registain “La bella addormentata nel bosco”, nonché su<strong>per</strong>visorefino a “Le avventure di Bianca e Bernie” e produttore,dopo la “morte” di Walt Disney. La storia di Semola, nonchéArtù (come scoprirete guardando <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m o come già sapetese, come penso, molti di voi lo hanno già visto) è una storia“moderna”: questo piccolo ragazzino sm<strong>il</strong>zo, al quale lagente comune non darebbe una lira (o dovrei dire un euro…)in realtà ha delle qualità che sono ben più importanti dellaforza fisica e come al solito nessuno se ne accorge, o quasi…I disegni, a mio avviso sono belli, non quanto quelli dellaBella Addormentata nel bosco, ma belli. La sceneggiatura, idialoghi, le battute, da manuale. Personalmente è uno dei f<strong>il</strong>m d’animazione che più mi hannofatto ridere in venticinque anni! Profondità, semplicità e ironia sono un mix <strong>per</strong>fetto: non avreiscrupoli a mettere mio figlio di fronte allo schermo se c’è “La spada nella roccia”, <strong>per</strong>ché quelloche ne coglierebbe sarebbero tutta una serie di piccole, semplici <strong>per</strong>le di saggezza.Perdincibacco!Merlino: “Questa faccendadell’Amore è una cosa potentissima.”Semola: “Più forte della gravità?”Merlino: “Beh… Sì figliolo, inun certo senso.Ehm io… Sì. Direi che è la forzapiù grande sulla Terra.”14 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


I CONSIGLI DELL’AVVOCATO - RUBRICA A CURADELLO STUDIO LEGALE “NICOLIN-FAGNI”La Cassazione interviene sui tassi usurari di mutui e finanziamenti:una sentenza destinata a fare storia a cura dell’Avvocato Alessandro FagniPARLIAMO DI...Come con l’anatocismo (ovvero la prassi bancaria dicalcolare gli interessi a debito su somme già comprensivedi interessi), la sentenza n. 350 del 9 gennaio2013 della Cassazione è probab<strong>il</strong>mente destinata aentrare nella storia del diritto bancario ed ancora una voltaa vantaggio di utenti e consumatori. La Prima Sezione, conuna pronuncia la cui motivazione è statadepositata solo qualche settimana fa, ha inrealtà ribadito alcuni concetti già noti allagiurisprudenza ma lo ha fatto con ancorapiù decisione, tanto che si annuncia unapioggia di contestazioni e ricorsi controgli istituti bancari. Ad entrare nel mirinodella Cassazione questa volta, sono statii tassi a debito praticati dalle banche<strong>per</strong> concedere mutui e finanziamenti e la soglia di usurache spesso viene oltrepassata. È noto, <strong>per</strong> coloro che hannocontratto un mutuo o un prestito non ipotecario con unistituto di credito, che le Banche fissano tassi di interessea debito molto alti ma stando sempre attenti a non oltrepassarela soglia che ogni anno viene fissata dal Governo,oltre la quale un tasso d’interesse viene definito usurario.L’AVVOCATOALESSANDRO FAGNIOrbene, la Cassazione, con due statuizionirischia di mettere in ginocchioquesto sistema: da un verso, ha infatti affermato che, <strong>per</strong>la determinazione del tasso usurario deve aversi riguardonon solo al cosiddetto TAG (tasso effettivo globale), maanche a tutte le somme addebitate dalla banca tra spese,commissioni e penali <strong>il</strong> cui costo è spessomolto consistente. Dall’altra parte, hastatuito che anche gli interessi moratori(quelli cioè che si applicano quando lerate sono pagate in ritardo e non pagate)concorrono alla determinazione del tassousuraio, anche quando sono solo previsti emai applicati. E se <strong>il</strong> tasso viene dichiaratousurario, la conseguenza è apocalittica<strong>per</strong> la banca: <strong>il</strong> consumatore potrà far annullare la clausoladel contratto di mutuo e non pagare più gli interessi <strong>per</strong>la restante parte del mutuo, oltre a ottenere <strong>il</strong> rimborso diquelli già pagati. Ovviamente, <strong>per</strong> determinare se <strong>il</strong> tassosu<strong>per</strong>a la soglia legale, <strong>il</strong> consumatore dovrà effettuare unpreciso calcolo matematico mediante ricorso ad un es<strong>per</strong>todel settore (contab<strong>il</strong>e o commercialista).Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 15


AGRARIA MONTALBANODOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE“Tra acqua e sole, l’attenzione salva <strong>il</strong> raccolto”Proprio mentre stiamo scrivendo queste righe, ha ricominciatoa piovere, in questa lunga, piovosa, fredda, primavera.Una stagione che ai tecnici agrari pone – comeagli agricoltori – problemi e sfide notevoli quanto interessanti.In particolare sulle colture di pregio come viti e olivi. Siamoarrivati a giugno inoltrato e gli olivi stanno appena sfiorendoquando normalmente in questo <strong>per</strong>iodo troviamo già le piccoledrupe. Dunque, negli oliveti rischiamo una tardiva quanto scarsaallegagione. (N.d.R. L’allegagione è la fase iniziale dello sv<strong>il</strong>uppodei frutti successiva alla fioritura. In agricoltura è unodei momenti più importanti dello sv<strong>il</strong>uppo del futuro raccolto –Wikipedia.) Cogliamo l’occasione <strong>per</strong> ricordare che all’AgrariaMontalbano stiamo comunque organizzando a partire dai primigiorni di luglio <strong>il</strong> servizio di controllo della mosca olearia. Perqualsiasi informazione, vi aspettiamo nel nostro punto vendita.Ricordiamo inoltre che a fine giugno è possib<strong>il</strong>e (e moltoimportante) fare la ramatura post fioritura, che è basata su unprodotto a base di rame (ut<strong>il</strong>e contro occhio di pavone e rogna),un concime fogliare (ut<strong>il</strong>e <strong>per</strong> aumentare la resa e ingrossare ladrupa) e l’aggiunta di boro (ut<strong>il</strong>e <strong>per</strong> una migliore allegagione).In questo <strong>per</strong>iodo nei vigneti, è in atto una fortissima pressionedella malattia principale della vite: plasmopara viticola (<strong>per</strong>onospora)accompagnata da attacchi virulenti di black rot. Perquanto riguarda i vigneti seguiti tecnicamente da noi attraverso iprogrammi di trattamenti fitosanitari da noi redatti in collaborazionecon le principali case di fitosanitari, non si segnalano particolaricasi di gravità dell’infezione; invece, andando su aziendenuove <strong>per</strong> <strong>il</strong> nostro servizio di assistenza tecnica, riscontriamoseri problemi, dovuti sia alla stagionalità che ad errori tecnicinell’ut<strong>il</strong>izzo errato di prodotti inadeguati e in momenti sbagliati.In anni come questo, l’agricoltore e <strong>il</strong> tecnico devono assolutamentebandire le consuetudini, collaborare <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e e alzare<strong>il</strong> livello di attenzione “in campo” e sui prodotti innovativi.Come sempre, invitiamo agricoltori – professionali e <strong>per</strong> hobby– a venirci a trovare anche solo <strong>per</strong> una consulenza.Dario Bechini- Perito Agrario -Una foglia colpita dallaPeronosporaAlcuni esempi di virulentiattacchi di Black Rot16 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013Da ricordare Giugno/Luglio 2013*Nell’ortoLUNA CALANTESI semina in pieno campo: bietole, carota, cavolfiore,cavoli verza, cavoli rapa, finocchio, indivia, lattughe,radicchio di Chioggia, porro, radicchio, sedano dacoste;SI TRAPIANTA in pieno campo: barbabietola, bietolada coste, bietola da taglio, cavolfiore, cavoli verza,cavoli rapa, finocchio, indivia, sedano da coste;;si cimano cocomeri e meloni, si rincalzano fagioli,melanzane, patate, pe<strong>per</strong>oni, piselli;si ombreggiano i semenzai;SI raccoglie in pieno campo e/o in serra: fragole,zucchine, cetrioli, rucola, lattughe, cavoli, bas<strong>il</strong>ico,cipolline fresche, ravanelli, asparagi, carciofi, radicchi,albicocche, pomodori, sedano.*In giardino: Si recidono alla base i getti deirampicanti invadenti;; si tagliano le foglie secche deibulbi che hanno terminato la fioritura;; si sfoltiscono eripiantano quelli delle specie rustiche e si conservanoquelli delle specie non rustiche. I bulb<strong>il</strong>li nuovi possonoessere messi a ingrossare in terreno adatto. Si potanoe si cimano i ricacci delle siepi <strong>per</strong> mantenerne legeometrie.*Nel frutteto: si potano drupacee e si spollona <strong>il</strong>castagno;; si diradano i grappoli della vite.*Nel prato: si taglia <strong>il</strong> prato tenendo la lamabassa, si tagliano le infestanti prima che fioriscano esi propaghino.LUNA CRESCENTE*Nell’ortoSI semina:in pieno campo: bas<strong>il</strong>ico, cavolfiore, fagiolo e fagiolino,prezzemolo, zucchine;SI TRAPIANTA in pieno campo: cavolo cappuccioautunnale, cardo, cetriolo, lattughe, melone, pomodoro,porro, sedano, zucca;si riproducono, <strong>per</strong> talea rosmarino e salvia e <strong>per</strong>stolone le fragole;;SI RACCOGLIE in pieno campo: asparagi, aglio,barbabietola, bietole da taglio e da costa, bas<strong>il</strong>ico, carote,cavoli cappuccio e rapa, cipolla, fagioli, fagiolini,finocchi, piselli, lattughe e indivie, porri, c<strong>il</strong>iegie, nespole,susine, fragole, pesche, albicocche;;*In giardino: si seminano all’a<strong>per</strong>to: garofani,primule, campanule, digitale, violacciocca;;si eseguono talee, margotte e propaggini di piantesem<strong>il</strong>egnose e legnose;;si cimano le siepi spoglianti;;si trapiantano gerani in piena terra, erbacee annuali e<strong>per</strong>enni a fioritura autunnale.*Nel frutteto: si trapianta l’actinidia (kiwi), si verificanole infestazioni di funghi e parassiti vegetali edanimali.*Nel prato: <strong>per</strong> i nuovi impianti, si trapianta <strong>il</strong>tappeto erboso in rotoli.IiLl PpRrOoVvEeRrBbIiOo DdEeLl MmEeSsEe:“Se giugno è tonante, <strong>il</strong> raccolto èabbondante”Naturalmente, <strong>per</strong> le esigenze di ognuno, siamoa disposizione <strong>per</strong>sopralluoghi in azienda e <strong>per</strong>consulenze <strong>per</strong>sonalizzatepresso la nostra sede invia P. Togliatti, n. 334 -Mastromarco,Lamporecchio (PT)


LA VOCE DELLA LUNALo stato delle crisi. L’economia attraverso l’occhio della cinepresa“È destino umano abitare un mondo è altrettanto destino sognarne un altro.”a cura di Roberto Aurelisocio EcceBombo CineclubPARLIAMO DI...12Che cos’è l’economia se non un’incessanteevoluzione capace dimutare continuamente le proprieforme passando dal baratto al lavoro subordinato,dalla borsa al cyber capitalecon alcune constanti che prevalgono sututto: la logica del profitto a tutti i costi ela sottomissione del più debole. Ad ognimutamento di forma corrisponde inevitab<strong>il</strong>menteuna crisi, un punto di rotturadegli e<strong>qui</strong>libri raggiunti, una sorta dipassaggio di stato della materia chevaria con <strong>il</strong> passare del tempo e dellecose. Solido, li<strong>qui</strong>do e gassoso sonoquesti gli stati della materia sovrapponib<strong>il</strong>ia quelli dell’economia capitalista.Il cinema riflette sulla realtàin movimento riuscendo a fornirciinfiniti spunti di riflessione sul propriotempo.Il genio visionario di Chaplin mettein scena uno dei suoi capolavori ModernTimes (Tempi moderni, 1936)- foto 1 - capace di scandagliare la vitaindividuale ed industriale dell’America di Roosevelt ponendoin essere una serie di in<strong>qui</strong>etanti interrogativi suifin troppo fac<strong>il</strong>i entusiasmi del sogno americano. Lo statosolido espresso dalla pesantezza degli oggetti e degli ingranaggidella celebre catena di montaggio immortalatanel f<strong>il</strong>m, rappresenta <strong>il</strong> primo grande mutamento di formadell’economia.Gli anni 80 delle bolle economiche e del benessere effimerotrovano adeguata rappresentazione attraverso <strong>il</strong>f<strong>il</strong>m di Oliver Stone Wall Street (1987) - foto 2 -. Qui adessere impietosamente analizzato è <strong>il</strong> mondo della speculazionefinanziaria ove i protagonisti, ben lontani dallasolidità rappresentata dall’industria reale, nuotano comepescecani nello stato li<strong>qui</strong>do del denaro immateriale dellafinanza.Gli scenari del capitale finanziario d’inizio m<strong>il</strong>lennio evaporanonello stato gassoso del cyber capitale ove l’economiamuta nuovamente forma diventando aleatoria e si assistealla completa e definitiva astrazionedel denaro che passa dalla banconota allacarta di credito. Questo mondo ormai deltutto immateriale, ove i luoghi fisici dellaspeculazione, come la sede della borsa egli uffici di brokeraggio cedono <strong>il</strong> passoad una realtà virtuale, rappresentata dalloscorrere ininterrotto di dati su grandimonitor, sono oggetto della narrazionef<strong>il</strong>mica di Davide Cronenberg che mettein scena l’omonimo romanzo di DonDe L<strong>il</strong>lo Cosmopolis (2012).Dal basso questi mutamenti di formaimpattano sulla vita dell’uomo medioim<strong>per</strong>sonata dall’o<strong>per</strong>aio Chaplincostretto a subire le angheriedel progresso tecnologico in TempiModerni (memorab<strong>il</strong>e la scenadel pranzo automatico e del vagareall’interno degli ingranaggi del mostrofamelico fatto di un’infinita seriedi ingranaggi). Oppure in TheyLive (Essi Vivono, 1988) di JohnCarpenter dove i cittadini di una Los Angeles colonizzatadagli alieni, sono costretti a subire <strong>il</strong> forte condizionamentodi messaggi subliminali che impongono <strong>il</strong> più sfrenatoconsumismo.Gli stati della materia solido, li<strong>qui</strong>do, gassoso metafore deicontinui mutamenti dell’economia, del tempo e delle coserappresentati dal cinema l’unico media ancora in gradodi problematizzare l’esistente ponendo questioni e riflessionialla ricerca costante di un senso <strong>per</strong> fermare, oalmeno tentare di farlo la rotta suicida verso la prossimae forse definitiva crisi.EcceBombo CineclubRoberto AureliGiugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 17


PARLIAMO DI... 18 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


LAMPORECCHIOVenerdì 05 Luglio Dalle ore 21:30Esibizione degli allievi della Scuola di Ballo “Dance Sport Project” di Francesco Calcò e S<strong>il</strong>via StivèSabato 06 Luglio Dalle ore 21:30 - Ballo Liscio con “Giuliano e i Fuggiaschi”Domenica 07 Luglio Dalle ore 21:30 - Direttamente dalla trasmissione televisiva“Avanti un altro!” - Stefano Martinelli in Dalla A alla...GNE“Graffiti” Serata Musicale a cura di CuccuredduVenerdì 12 Luglio Dalle ore 21:30 - Esibizione degli allievi della Scuola di Ballo “Magic Step”Sabato 13 Luglio Dalle ore 21:30 - Ballo Liscio con “Orchestra Patrizia”Domenica 14 Luglio Dalle ore 21:30Esibizione degli allievi della Scuola di Ballo “Sensazione di Movimento”Venerdì 19 LuglioDalle ore 19:30 - Gara Podistica con <strong>per</strong>corsi di 9 Km e di 4 KmDalle ore 21:30 - Esibizione degli allievi della Scuola di Ballo “Serena Dance Studio”Sabato 20 LuglioDalle ore 21:30 - SPAZIO DIBATTITI “Ri-generaazione PD” interviene lʼ’On. SIMONA BONAFEʼ’Dalle ore 21:30 - Ballo Liscio con “July e la Dolcevita”Domenica 21 LuglioDalle ore 21:30 - SPAZIO DIBATTITI “Lʼ’Italia con gli occhi del PD” interviene lʼ’On. DARIO PARRINIDalle ore 21:30 - “Miss Lamporecchio” <strong>per</strong> “Miss Italia”Nelle sere della Festa:le Specialità del Ristorante, i Bomboloni, la Birreria ed <strong>il</strong> Luna Park!!Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 19


LAMPORECCHIODEDICATA UNA PIAZZA A GETTULIO CALUGI<strong>il</strong> Sindaco di tuttiGettulio Calugi era un uomo imponente, era altodi statura ma non incuteva timore, quando lo incontravi,quando avevi l’opportunità di parlarci ...tisentivi rassicurato, avevi la sensazione di “essere in buone mani”...eri certo che ogni sua decisione sarebbe stata presa nell’interessedella comunità e <strong>qui</strong>ndi anche <strong>il</strong> tuo. Erano in tanti, sotto un sole cocente,lo scorso 15 luglio quando è stata dedicata a Gettulio la piazzadavanti le scuole elementari di Lamporecchio, sede anche deiseggi elettorali. Forse un segno del destino <strong>per</strong> un uomo che dellapolitica, della buona politica ...ha fatto lo scopo della sua vita. Unapolitica fatta di rapporti umani che <strong>il</strong> tempo passato non è riuscitoa scalfire (N.d.R. Gettulio Calugi è stato sindaco dal 1960 al 1980e ci ha lasciato nel 2002). La sua figura rimane scolpita nel cuoree nella testa di tutti i “suoi cittadini” e tante sono state le dimostrazionid’affetto che sono emerse negli interventi delle <strong>per</strong>sonalitàpresenti. Insieme alla figlia Daniela, inevitab<strong>il</strong>mente e giustamenteemozionata, hanno partecipato alla cerimonia l’ex vicepresidentedel Senato sen. Vannino Chiti, <strong>il</strong> sindaco di Lamporecchio GiuseppeChiaramonte insieme ad assessori e consiglieri, in rappresentanzadel Comune di Larciano era presente l’assessore SandroMagrini, l’ex sindaco di Lamporecchio ed oggi consigliere regionale Aldo Morelli.Molti erano anche gli amici di una volta, <strong>per</strong>sone che hanno condiviso con GettulioCalugi quegli anni d’impegno politico e sociale: l’ex sindaco di Larciano MazzinoMeacci, l’ex sindaco di Monsummano Terme Marcello Bonfanti, l’amico Ivo Sensie Luigi Benvenuti in rappresentanza dei brigidinai di Lamporecchio, una categoria<strong>per</strong> la quale Gettulio fece moltissimo. Negli interventi, e soprattutto in quello delsen. Vannino Chiti, tutti hanno sottolineato la figura del grande sindaco Calugi come<strong>per</strong>sona capace di coinvolgere e unire cittadini anche di idee politiche diverse, <strong>il</strong> tuttonella direzione del bene comune. Gettulio era un noto esponente del P.C.I., partito cheall’epoca dominava la scena in Toscana e a Lamporecchio in particolare, ma anche chinon votava comunista, mai avrebbe potuto vedere in lui un nemico ...Gettulio era determinatoe risoluto nelle sue scelte, ma era soprattutto un padre <strong>per</strong> tutta la comunità,una stima “meritata sul campo” viste le tante o<strong>per</strong>e realizzate, che magari oggi diamo<strong>per</strong> scontate, ma che in quel tempo certamente non lo erano ... una su tutte: l’acquanelle case! Commovente è stato l’intervento del sindaco Chiaramonte, quando ha ricordatocome Gettulio Calugi rimase turbato nei giorni dell’omicidio di Aldo Moro,struggente l’intervento dell’ex sindaco di Monsummano, Marcello Bonfanti, quandoha indicato nella figura di Gettulio un esempio <strong>per</strong> le generazioni future ricordandole battaglie politiche e sociali affrontate insieme. Anche la Banda “G. Puccini” havoluto essere presente all’evento con la sua musica, <strong>per</strong> celebrare degnamente una<strong>per</strong>sona speciale: Gettulio Calugi ... <strong>il</strong> sindaco di tutti! S.F.“Fiuto <strong>per</strong> <strong>il</strong> rifiuto”: Tanti cittadini coinvolti nella raccoltaUn vero successo l’iniziativa dello scorso 15 giugno, promossa dall’assessore all’ambiente S<strong>il</strong>via Torrigianie coordinata dal geom. Simone Innocenti. I dati sono molto significativi: sono stati raccolti oltre 30 q.lidi rifiuti inciv<strong>il</strong>mente abbandonati sul nostro territorio. A questo quantitativo vanno aggiunti oggetti ingombranticome televisori, armadi, cancelli, secchi in plastica ...! Molte sono state le zone battute dai volontari,tra cui: via Giugnano, via Matteotti (zona sottostantealla strada), via Beboli, Bufignano (zona della “fontedel Dolcino”), Varignano (vicino al “<strong>per</strong>corso dellasalute”), zona Fontanello, zona giardini pubblici indirezione COOP, Ceppeto (zona vicino al cimitero),via Orbignanese (zona del fontanino) e lungo la viaPorcianese. Grande entusiasmo tra i volontari (oltre30 <strong>per</strong>sone) che erano divisi in squadre composteanche da rappresentanti di importanti associazionicome la VAB e l’AVIS. Da sottolineare una consistenterappresentativa di cacciatori, spesso a tortoindicati come insensib<strong>il</strong>i alle tematiche dell’ambiente...che invece, essendo <strong>il</strong> loro “habitat naturale”, èdi fondamentale interesse <strong>per</strong> loro tener pulito ed insintonia con la natura! (nella foto accanto, una partedei volontari che hanno partecipato all’iniziativa)20 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013Grazie a tutti!


LAMPORECCHIOL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE informa:“DI PARCO IN PARCO”, iniziati gli incontri de“La Vers<strong>il</strong>iana” con LamporecchioDavanti ad un folto pubblico, lo scorso 14 giugnoè avvenuto <strong>il</strong> primo incontro con “La Vers<strong>il</strong>iana”nello storico Parco Rospigliosi di Lamporecchio.La serata, condotta da Claudio Sott<strong>il</strong>i, alla presenzadel Sindaco di Lamporecchio Giuseppe Chiaramontee dell’Assessore alla cultura Chiara Francesconi, haavuto come protagonisti due o<strong>per</strong>atori di Emergency:Francesco Azzarà (che nel 2011 fu rapito in Darfure r<strong>il</strong>asciato dopo ben 124 giorni di prigionia) e PaoloBusoni, del consiglio direttivo dell’associazione fondatada Gino Strada. Nell’ambito dell’incontro si è parlatonon solo delle missioni all’estero a sostegno delle vittimedelle guerre, delle mine antiuomo e della povertà, maanche dell’attività che Emergency si trova costretta asvolgere anche in Italia dopo l’avvento della grave crisieconomica.Venerdì 28 giugno, sempre alle 18.30, si svolgerà <strong>il</strong>secondo incontro: ospite sarà David Sassoli, giornalistaRai e Eurodeputato che presenterà <strong>il</strong> suo ultimo libroscritto con Francesco Saverio Garofani , “Il Potere Frag<strong>il</strong>e– I consigli dei ministri durante <strong>il</strong> sequestro Moro“(edizioni Fandango). Sassoli racconterà, una delle paginepiù dolorose della Prima Repubblica, attraverso ledocumentazioni inedite contenute nel suo libro, <strong>il</strong> cuoredello Stato, quello che si pensava e cosa si diceva nellastanza dei bottoni nei giorni del sequestro.Gli incontri al Caffè de La Vers<strong>il</strong>iana a Lamporecchiosaranno tutti condotti, come <strong>per</strong> la passata edizione, daClaudio Sott<strong>il</strong>i. L’ingresso è libero.La rassegna estiva di Lamporecchio prevede anche dueconcerti in notturna e uno spettacolo teatrale in uno scenarioquest’anno impreziosito dalle bellissime o<strong>per</strong>e diHarry Marinsky. Si tratta della piccola “mostra gioiello”che già la Vers<strong>il</strong>iana aveva ospitato l’estate scorsa e cheri<strong>per</strong>corre la straordinaria carriera di uno dei maggioriartisti contemporanei, scomparso pochi anni fa all’età di99 anni. La mostra presenta una serie di sculture in bronzo,The Gossips, Summertime, La Danza, Meditation, IlPortabandiera. In omaggio ai Mondiali di ciclismo chequest’anno attraverseranno anche <strong>il</strong> territorio di Lamporecchioè prevista a Settembre una collezione sul temadella “bicicletta” .“The Gossips”“Medidation”L’UFFICIO URBANISTICARENDE NOTOche con delibera C.C. n° 21 del 29 Apr<strong>il</strong>e 2013, e stata ADOTTATA ai sensi dell’art. 16-17 della L.R. 3 gennaio 2005,n. 1, la “Variante n. 2 al Regolamento Urbanistico Comunale <strong>per</strong> modeste variazioni cartografiche e normative“- e contestualmente è stata ATTIVATA LA PROCEDURA di V.A.S. ai sensi dell’art. 8 e 22 comma 6 della L.R.12 febbraio 2010 n.10”Tutti gli elaborati costituenti la variante adottata, oltre ad essere scaricab<strong>il</strong>i dal sito del comune (www.comune.lamporecchio.pt.it),sono depositati presso la Segreteria Generale e l’Ufficio Urbanistica di questo Comune, <strong>per</strong> 60 giorniconsecutivi decorrenti dal 05/06/2013, ovvero fino al 04/08/2013, affinché chiunque possa prenderne visione.Entro e non oltre tale termine è possib<strong>il</strong>e presentare eventuali osservazioni alla variante adottata,che sarannoprese in esame dal Consiglio Comunale, al fine del loro eventuale accoglimento, in sede di approvazione definitivadella variante medesima.Le osservazioni dovranno essere indirizzate all’Ufficio Urbanistica e presentate al Protocollo Generale, con riferimentoal provvedimento adottato. E’ facoltà degli interessati corredare l’osservazione con documentazione grafica e/o fotograficaed eventuali estratti cartografici in scala adeguata, in modo da fac<strong>il</strong>itare l’attività istruttoria e la formulazionedelle controdeduzioni da parte dell’Amministrazione Comunale.IL RESPONSABILE UFFICIO URBANISTICADott. Pianificatore Territoriale Cinzia ChinniGiugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 21


LAMPORECCHIOCSL (Comunità Solidale di Lamporecchio)di Tommaso RubinoSecondo l’interpretazione della maggior parte delleSacre Scritture induiste, tra cui i Veda, <strong>il</strong> Kali Yuga èl’ultimo dei quattro Yuga: si tratta di un’era oscura,caratterizzata da numerosi conflitti e da una diffusa ignoranzaspirituale.Essa cominciò con la morte fisica di Krishna (avvenuta,secondo <strong>il</strong> Surya Siddhanta - <strong>il</strong> trattato astronomico checostituisce la base del calendario indù - allamezzanotte del 18 febbraio 3102 a. C …tale calendario pone la fine del mondo nel428.899 d.C. anno in cui Kalki, decimo eultimo avatara di Visnù, appariràa cavallo di un destriero bianco econ una spada fiammeggiante …dissi<strong>per</strong>à la malvagità. Alla finedel Kali Yuga <strong>il</strong> mondo ricomincerà con unnuovo Krita Yuga (Età dell’oro) ed <strong>il</strong> ritornodella Terra ad un paradiso terrestre. (N.d.R.da Wikipedia parzialmente modificato).Secondo altri <strong>il</strong> Kali-Yuga sarebbe cominciato25000 anni fa e si sarebbe conclusoalla mezzanotte del 12/12/2012 <strong>per</strong> dare inizio al nuovoYuga (detto appunto Krita-Yuga) che raggiungerà la pienamaturazione energetica nel 2025.Praticamente ricapitolando gli Yuga sono questi:KRITA-YUGA età dell’oro, TETRA-YUGA età dell’argento,DVAPARA-YUGA età del bronzo, KALI-YUGAetà del ferro.Ma si potrebbero anche chiamare Chiara, Maria,Francesco e Giovanni che <strong>per</strong> voi sarebbe lo stesso…Per fare ancora più casino nelle vostre menti devo poi specificare- <strong>per</strong> chi interessa - che 4 YUGA formano un Maha-Yuga…71 Maha-Yuga-formano un Manvantara, … 14Manvantara o 1000 Maha-Yuga formano un Kalpa e 100Kalpa formano un Maha-Kalpa. (i conti nontornano ma è così che lo insegnano…)Ebbene secondo la mia maestra di yoga…almeno così dice lei… si è da poco conclusacon <strong>il</strong> Kali-Yuga l’età del ferro o della guerrae si sta ritornando - dopo 25000 anni all’etàdell’oro (Krita-Yuga) - che ricomincerà…nel pieno della tutta la sua energia nel 2025(anno in cui dovrei andare in pensione… anchese s<strong>per</strong>o di andarci prima <strong>per</strong>ché proprionon vi sopporto più…) quando tutte leconflittualità sociali saranno composte e cisarà benessere e lavoro <strong>per</strong> tutti in virtù diun nuovo e diverso modo di pensare che sisarà instaurato nelle menti degli uomini.Penso che di questa spiegazione non ci abbiate capitouna mazza e che qualcuno, semmai questo scritto venissepubblicato, GIUSTAMENTE possachiamare i marescialli Mazzacuva e Petrellaproponendo <strong>il</strong> mio arresto… oppurechiamare <strong>il</strong> 118 <strong>per</strong> un ricovero coatto allaneuro-deliri…Tutto questo sprolo<strong>qui</strong>o <strong>per</strong>ò - alla fine - aqualcosa sarà servito cioè ad incuriosirvi e interessarvise non altro all’ultima parte del discorsoche preannuncia l’arrivo - fra qualcheanno nel 2025 secondo la f<strong>il</strong>osofia induista -di una nuova età in cui tutti i problemi e leconflittualità sociali saranno ri-composti …MA FINO AD ALLORA QUESTI PROBLEMI SARAN-NO ATTUALI E NON BISOGNA CERTO ASPETTAREQUELLA DATA DEL CALENDARIO INDÙ PER CER-CARE DI RISOLVERLI MA OCCORRE ALMENO A LI-VELLO LOCALE DARSI DA FARE PER RISOLVERLIQUEI PROBLEMI PERCHÉ I SOLDI DEL GOVERNOSTANNO PER FINIRE E COME HO ALTRE VOLTE RI-PETUTO… NON C’È PIÙ TRIPPA PER GATTI…Per questo è nata ormai da oltre un anno la CSL cioè laComunità Solidale di Lamporecchio, che riunisce tuttele associazioni (medici, commercianti, Caritas, CroceVerde ASL con i suoi Servizi Sociali, Società della Salute,Comune, AVIS, Diocesi e Parrocchia ecc. ecc.- tutte non me le ricordo e chi è rimasto fuori,mi <strong>per</strong>donerà…) <strong>per</strong> dare una mano alle <strong>per</strong>sonein difficoltà.Non sono gli ALTRI…. quelli che non riesconoad arrivare a fine mese, che necessitano diaiuti <strong>per</strong> pagare le bollette o del pacco viveri oche non sono auto sufficienti e devono essereaiutati - ad esempio - a fare la spesa o a gestirele cose di casa… SONO I NOSTRI STESSICONCITTADINI <strong>qui</strong>ndi non solo gli extracomunitariimmigrati, <strong>per</strong> i quali la situazione è22 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


grama al pari di noi autoctoni. (Dai Mancini… autoctoninon è parola diffic<strong>il</strong>e… anche se sono un po’ duri, la capiscono…non me la cancellare…).Ora a essere solidali a discorsi sono buoni tutti ed è moltofac<strong>il</strong>e - <strong>per</strong> levassi <strong>il</strong> problema… fruassi e tirar fuori quei10€ <strong>per</strong> dì che anche noi se fatto quaRcosa… <strong>il</strong> problemaè chiaramente molto più complesso…Per questo Vi scrivo… <strong>per</strong>ché se è vero che i vostri 10€ ciservono è altrettanto vero che ci serve <strong>il</strong> vostro tangib<strong>il</strong>eaiuto partecipativo (vedi rubrica a pag. 26), anche se loso <strong>per</strong>fettamente che <strong>il</strong> tempo e le risorse sono poche <strong>per</strong>ognuno di Voi… lo sono tuttavia anche <strong>per</strong> me e <strong>per</strong> tuttigli altri che in questa ARDUA impresa si sono buttati.ARDUA <strong>per</strong>ché non v’immaginate nemmeno quanta faticae tempo abbiamo dovuto impiegare… in un anno d<strong>il</strong>avoro spesso dopo cena … anche in riunioni burocratichesolo <strong>per</strong> poter avere una PERSONALITÀ GIURIDICA…SENZA LA QUALE NON È POSSIBILE AVERE NEAN-CHE UN CENTESIMO DI FINAZIAMENTO dall’ASL,COOP o quant’altro.Devo <strong>per</strong> questo ringraziare e sottolineare <strong>il</strong> grande lavorodella Mara, di Saverio, della Selma, di Daniele, di Dero, diEgle e del su’ omo che è tanto brutto, oppure di Andrea chedi mestiere fa <strong>il</strong> prete ma che capisce anche di computer…o di tutti quegli altri che hanno lavorato in s<strong>il</strong>enzio dedicandoa questa idea minuti sottratti a scappatempo alle loroattività quotidiane <strong>per</strong> la costituzione di un CENTRO DIASCOLTO o PER LA DISTRIBUZIO-NE DI VIVERI E VESTIARIO (e… <strong>per</strong><strong>il</strong> futuro… sarebbe previsto che venisserodistribuite anche le eccedenze di cibo chela Coop con la sua generosità ci dovrebbedare <strong>per</strong> chi ne avesse necessità - PRO-GETTO BUON FINE) o ancora <strong>il</strong> tempo ele discussioni spesi <strong>per</strong> la realizzazione delPROGETTO DOPO SCUOLA (… <strong>per</strong>chéla cultura è l’unica fonte di crescita <strong>per</strong> unasocietà civ<strong>il</strong>e e la Compagnia della Mezzanotte- con Mario regista - hanno devoluto<strong>per</strong> la realizzazione di questo progetto gliincassi del loro ultimo spettacolo …).Si sta pure cercando di realizzare <strong>il</strong> PRO-GETTO DI ACCOGLIENZA “CASASOLIDALE” <strong>per</strong> cercare di poter offrire untetto ad esempio a padri separati o a coloroche in un momento difficoltà hanno la solastrada come dimora e… solo <strong>per</strong> la realizzazionedi un tale progetto si è calcolato unprogetto di spesa di circa 1000€ mens<strong>il</strong>i.LAMPORECCHIOQualcuno - molto generoso - che non so se citare <strong>per</strong> motividi discrezione - ci ha offerto una somma abbastanza r<strong>il</strong>evante…finalizzata alla realizzazione di progetti specifici…altri invece - ormai pensionati - hanno offerto la loro manovalanza<strong>per</strong> poter mettere in pratica sul campo le cose chele nostre menti contorte progettavano e <strong>per</strong> questo cari Robertoed Ernesta vi ringrazio … <strong>per</strong> quanto avete fatto <strong>per</strong>la distribuzione dei pacchi alimentari ma anche soprattutto<strong>per</strong> la grossa mano che avete dato l’anno scorso alla CENASOLIDALE che abbiamo fatto durante la fiera d’Agosto alcampetto vicino all’as<strong>il</strong>o della Chiesa che un po’ di v<strong>il</strong>e pecuniaci ha fruttato e che quest’anno ripeteremo…. e che SENON CI VENITE NUMEROSI VI TAGLIO LE PALLEO LE CIUCCIE A TUTTI…Ora io parlo e Voi mi leggete <strong>per</strong>ché sono uno che scrivesanguigno, sono <strong>per</strong>ò tutti quegli altri che ho citato che lavoranoin s<strong>il</strong>enzio che veramente fanno le cose, anche sepochi di Voi conoscono o solo immaginano di che cosa sitratta e cosa sia veramente la CSL.Forse solo un tale SPROLOQUIO alla RUBINO, piuttostoche le belle compìte parole scritte su Orizzonti più voltedalla Mara (presidente Donna - scritto con la D maiuscolae… con le palle…) possono aprirvi le orecchie e la mente<strong>per</strong>ché - ne sono convinto - qualcuno pensa ancora che laCSL sia solo una società caritatevole fatta da pochi volenterosiche fanno un po’ di bene ma che se ne può fare anchea meno…Il nostro scopo è quello di coinvolgere tutti… non solo Voi che leggete… che qualcosapotrete sicuramente fare, ma anche gli stessiDESTINATARI DELL’AIUTO SOLIDALEche potranno - a loro volta… <strong>per</strong> usufruiredello stesso - essere direttamente coinvolti edattivamente impiegati nella realizzazione delleiniziative di aiuto sociale - PROGETTOPORTOBELLO.Solo così forse - scusate la presunzione - siriuscirà a su<strong>per</strong>are la contingenza delle attualidifficoltà… almeno fino al 2025 in cui dalKALI-YUGA (età del ferro e della guerra)non saremo definitivamente passati <strong>per</strong> iniziodi un nuovo ciclo all’età dell’oro del KRITA-YUGA…SONO DUNQUE PRONTO PER ILTRATTAMENTO SANITARIO OBBLI-GATORIO DI RICOVERO …. (T.S.O.)Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 23


LAMPORECCHIONOI SIAMO QUELLI CHE DAL ‘72 AL ‘76...Riscopriamo <strong>il</strong> paese dei ragazzi del ‘66 nelle loro storieNoi siamo quelli che dal ‘72 al’76... si faceva laPrima A, la Seconda A, la Terza A, la Quarta A, ela Quinta A alle scuole elementari di Lamporecchioin Piazza IV Novembre. Siamo quelli che ci s’aveva la“Nostra Maestra” S<strong>il</strong>via Lupo, alla quale si manda unabbraccio grandissimo e un su<strong>per</strong> grazie dal profondo delcuore. I bidelli erano i nostri su<strong>per</strong>eroi: “Rina la bidella”e “Ardelio mascherato”. Ci s’aveva <strong>il</strong> foronel banco col calamaiodentro, anche ses’usava la st<strong>il</strong>ograficaa cartuccia. Con lapenna Bic ci si facevala cerbottana.Ci s’aveva <strong>il</strong> “grembio”nero <strong>per</strong> i maschie bianco <strong>per</strong> le femmine,<strong>il</strong> collettino biancofermato col bottone e <strong>il</strong>fiocco bianco a palliniblu, inamidato <strong>per</strong> farlostare un po’ più “inteccherito”.Ci s’avevala cartella a tracolla esi faceva a gara a ch<strong>il</strong>’aveva più pesa. A primaverasi disegnava lerondini, si ritagliavanoe s’attaccavano alle finestre.Noi siamo quelli chesono orgogliosi di esserei compagni di classe di Lorenzo. S’andava in gita amangiare <strong>il</strong> pollo arrosto da Fecchio alla Cisterna di Montefioree a volte a Casa di Monte un po’ più in là, e ci portavasempre Mauro col “bussino” giallo del comune. Inpiazza si mangiava: le paste di Pioppino, la pizza di Peppee <strong>il</strong> gelato di Modesto der Masetto. Da Walter der Masettoinvece si mangiava i sedanini. S’andava alla Casa delPopolo a comprare le “c<strong>il</strong>ingomme” dal Ringressi, a berela spuma bionda da Sandro Vero e <strong>il</strong> chinotto alla Perla daSchiocchino.Gli ami da pesca e altre m<strong>il</strong>le cose si prendevano da Dinad’Oscare. Le foto ce le faceva Fedele; i giornalini e lefigurine si compravano da Marino <strong>il</strong> giornalaio. Noi siamoquelli che si giocava a pallone al “campino delle suore”,“dietro le case”, in “via della balla”, ai “centocampi”,nella “bua der Cioli”, lungo <strong>il</strong> “rio di magnino” e poi in tuttii posti dove ci fosse un campo pari. S’andava al CinemaBerni e si beveva la gazzosa che gli portava Ermanno <strong>il</strong>gazzosaio. I dischi 45 giri e le cassette si compravano almercato, al “banco der Vorpi” quello sull’angolo.I quaderni, i libri e le foderine colorate si prendevano daPeppina e da Barincia. S’andava a dottrina daBruna e alla messa da Don Elino; prima <strong>per</strong>ò sigiocava a b<strong>il</strong>iardino.Per Natale si cantava“Tu scendi dallestelle” ma i regali ce liportava la Befana. Noisiamo quelli che, conla maestra, s’andavaa piedi all’Ospedaledi Spicchio a portarele caramelle aivecchietti... in cambiodi applausi sorrisie carezze. Quandoci si sentiva male sitelefonava al Martini,al Michelotti, alMagnani o al Porta.Quando ci si sentivapeggio si chiamavaIn alto da sinistra: Massimo Cioli, Alessio Michelotti, Stefano Desideri,Guido, Romoloe Giovacchinoche arrivavanocon “l’autombulanza”della Croce Verde.Quando invece c’era qualcuno che, purtroppo, non sentivapiù nulla si chiamava Cosetta e Oliviero. Il Primo Maggiosi faceva “la merenda” ne’ Giardinetti: conigliolo fritto eova sode. S’offriva qualcosa da mangiare a Andrea derCasato che ci ringraziava ridendo coll’immancab<strong>il</strong>e: “Bon<strong>per</strong> te che non capisci niente”. Il pane si prendeva da Arì,da Armido, e al Tesi da Contardo.Noi siamo quelli che s’andava alla Coop da Guido eV<strong>il</strong>ma. Per la fiera di notte, si comprava lo zucchero f<strong>il</strong>ato,la pistola a cappelletti e si montava sulla giostrina in piazzadel comune, accanto a quella a “carcinculo”.Per la fiera di giorno, s’andava a vedere le gare di tiro a’piattello nel bosco sul “poggio di meone”.Il latte si comprava da Fiammetta, e Aladino ce lo portavafino a casa.Giuseppe Cheli, Fabio Magnani, Donatello Gori, Leopoldo Venturini. F<strong>il</strong>a centraleda sinistra: Daniela Trinci, Roberta Carli, Anna Venturini, Marta Vescovi,Paola Romani, Marzia Pacini, Monica Pas<strong>qui</strong>nucci, Elisabetta Scarpini. F<strong>il</strong>a inbasso da sinistra: Lauretta Benvenuti, Paola Bartoli, Enrico Francesconi,Roberto Ringressi, Lorenzo Francesconi, Paolo Benvenuti .....la mitica IVª A24 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


Il “semelle” col prosciutto <strong>per</strong> merenda ce lo facevaMauro del ponte, la “simmenta” si prendeva da Perseo. ABorgano, da Rizieri si comprava i bomboloni, e “l’ortolina”da Cecchin di Ghiro.Il parmigiano ce lo vendeva Iacopino <strong>il</strong> formaggiaio e aSpicchio si comprava “le marie” da Anna da bottega.Le camiciole di lana ce le dava Nonziatina e i bottoni sicompravano dalla Tr<strong>il</strong>lora.Al Campo Sportivo si cantava “Olio, olio, olio minerale...<strong>per</strong> battere la Lampo ci vuol la nazionale..“Se s’aveva bisogno della “stoffa a metri” s’andava daBaffino. Le “bruse” ele sottane si trovavanoda Marisa di Baraccae, da Ca<strong>il</strong>lo i vestiti sumisura.Per le scarpe s’andavadal Cinelli.I ciottoli ce li vendevaRigoletto e, al Tesi,Gina la mamma diPierantonio.Se ci servivala varichina, passavada casa, Pipinocol furgone.I fiori si compravanoda Ricciotti,e Graziella ci facevala confezione.Noi siamo quelli chesi guardava la “tivùde’ ragazzi”.Per carnevale ci si metteva i denti finti di Dracula e si tiravale bombette puzzolenti.Se s’aveva bisogno delle bombole del gas si chiamavaLivia der Tesi che ce le portava a casa con la vespa.Per farsi gli occhiali s’andava dall’Ubaldi. Se ci servivauna lampadina, da Renato di Fellino o al Tesi da Pordoder Sensi. Per farsi i capelli, i maschi s’andava da Peppino,da Francesco, da Armando e da Mario di Ménio; lefemmine da Siberiana, da Maurizio, da Piera, e da Dianadi Pippo der Ginanni.La cera <strong>per</strong> le scarpe si comprava in piazza dal Meozzi.Noi siamo quelli che si prendeva le mele da Tricche, icesti d’insalata da Faure, gli odori e <strong>il</strong> ramerino al Tesi daDerfina. Gli orologi e le collane si compravano da Minader Citi e Paola der Giannoni.Per le braciole e <strong>per</strong> <strong>il</strong> lesso c’era tanta scelta e s’andava daUgo e Ilia, da Olmo e Ariella, da Dino e Piera, da Aldoe Liberina. Il sabato a scuola ci s’aveva l’ore di “lavoro”eLAMPORECCHIOal “tocco stecchito” s’era tutti davanti alla televisione avedere “<strong>Oggi</strong> le Comiche”.I nostri babbi facevano benzina da Gino, da Ermanno eda Berto di Gigio. Se ci si rompeva i raggi alla biciclettas’andava da Avino. Noi siamo quelli che si giocava a“Spazio 1999”: “A<strong>qui</strong>la1 a Base Alfa...rispondete...”.La televisione in bianco e nero si comprava da Giorgio derCioli. Se s’aveva bisogno di martelli e cacciaviti s’andavadal Cenci, “ir sindaco” di prima. I vestiti quelli boni siportavano a lavare da Strenna e da Sergio e Nella.Le mattonelle si sceglievano dal Meozzi e“i marmi” da Dante derCalugi.A comprare le tendes’andava dal Bianconi,e Dino di Puceci foderava le poltrone.Se le forbici avevan<strong>per</strong>so <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o s’andavada Gettulio l’arrotino.Se c’era da spedireun pacco, si portavaalle Poste da Mariadi Rando der Cheli.Quando ci servivale “cibargine” s’andavadal Petra in farmacia.In paese la “mob<strong>il</strong>ia” sicomprava dal Venturini,dal Giunti e dal Conti,ma di falegnami poi cen’era tanti e tutti bravi.Noi siamo quelli chequando s’andava a giro, i nostri biglietti da visita sonsempre stati tondi, gialli e profumati d’anice, erano in unsacchetto chiuso e c’era scritto “Brigidini”.Quelli, che in paese “contavan più di tutti” erano <strong>il</strong> sindacoCalugi, <strong>il</strong> maresciallo Venturi e Crino capo de’ vig<strong>il</strong>i.In alto da sinistra: Anna Venturini, Paola Bartoli, Marta Vescovi, Marzia Pacini,Paola Romani, Roberta Carli, Daniela Trinci, Roberto Ringressi, Leopoldo Venturini,Paolo Benvenuti. Seduti da sinistra: Giuseppe Cheli, Enrico Francesconi,Donatello Gori, Massimo Cioli, Fabio Magnani e Stefano DesideriNoi siamo quelli che tante cose e tante <strong>per</strong>sone ce le siamoanche scordate. Nessuno se la prenda a male, ma... abbiatepazienza... a que’ tempi s’era piccini !!!.... e poi non si puòscrivere tutto noi!!!E allora chiediamo, ai “ragazzi” della nostra età, diaggiungere emozioni e ricordi di que’ tempi, <strong>per</strong>ché, comediceva <strong>il</strong> poeta, “Il valore dei ricordi ci fa capire che nullaè mai passato“.Noi siamo quelli che Venerdì 24 Maggio 2013... siamoandati a cena tutti insieme e ci siamo accorti che, puressendo passato un po’ di tempo, la voglia di stare insiemea divertirsi è rimasta sempre la stessa.Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 25


LAMPORECCHIOL’ANGOLO DELLA SOLIDARIETÁRubrica a cura di Mara Fadanelli“AIUTACI AD AIUTARE!”Questo è l’appello dei volontari della distribuzione alimenti della Comunità Solidale di Lamporecchio chedanno un sostegno consegnando beni di prima necessità alle famiglie che si trovano in temporanea emergenzaeconomica.Puoi aiutare anche tu … basta poco,nell’ambiente della CROCE VERDE e presso la PARROCCHIA DI S. STEFANO potrai trovare <strong>il</strong> punto dellaraccolta <strong>per</strong> gli alimenti a lunga conservazione.Anche <strong>il</strong> tuo piccolo gesto è fondamentale nello sv<strong>il</strong>uppo di una società solidale, ti chiediamo alimenti di prima necessità(latte, pasta, riso, pomodoro, tonno, legumi) e <strong>per</strong> bambini (biscotti, fette biscottate, marmellata, pastina, formaggini,latte <strong>per</strong> la crescita dai 3 anni e pannolini maxi) da portare nei due centri di raccolta.TI COMUNICHIAMO INOLTRE CHE LA COMUNITÀ SOLIDALE STA CERCANDO VOLONTARIRingraziandovi anticipatamente <strong>per</strong> l’attenzione e <strong>per</strong> tutto quello che vorrete fare <strong>per</strong> sostenere questo ambiziosoprogetto, ti informiamo che Mara Fadanelli (cell.3351846877), Dott. Tommaso Rubino (cell. 3356357330),Don Andrea Mati (cell. 328060841199), Daniele Tronci (cell.3483367369), Marco Valentini (cell. 3881825107)sono a tua disposizione <strong>per</strong> fornirti qualsiasi chiarimento in merito.FESTA ALLA “R.S.A. MINGHETTI” DI SPICCHIOLo scopo degli organizzatori, che sono coloro che lavorano alla RSA di Spicchio, era quello di fare incontrare lacomunità di Lamporecchio con gli ospiti della Residenza SanitariaAssistita. Per questo motivo è stata organizzata una festa, conmerenda, musica, giochi e intrattenimenti vari. Alcuni bambini, dellaParrocchia di santo Stefano, hanno recitatodelle poesie che hanno emozionato ipresenti. Si è cantato, ballato e tutti sisono divertiti. Un bel pomeriggio di festa,che sicuramente ha fatto bene nell’animoa tutti. Alla festa era presente anche RitaBorchi, la nonna di Lamporecchio, che<strong>il</strong> 29 apr<strong>il</strong>e scorso ha festeggiato ben 107anni!! (N.d.R. nella foto a lato insiemeal piccolo Damiano Mancini di 7 anni...100 anni di differenza!)26 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


COMPAGNIA DELLA MEZZANOTTE:UN BILANCIO MOLTO POSITIVOdi Teresa Mattugi, Presidente della CompagniaLa Compagnia della Mezzanotte,con lo spettacolo “La Principessae i Latitanti” ha concluso <strong>per</strong> <strong>il</strong>quarto anno consecutivo la stagionedi prosa del Teatro Comunale diLamporecchio. Ai cinque appuntamentiproposti, tre al mattino <strong>per</strong> i bambini edi ragazzi degli Istituti Comprensivi diLamporecchio e Larciano, e due <strong>per</strong> unpubblico eterogeneo al sabato sera, <strong>il</strong> 4 el’11 maggio scorsi, hanno risposto circa1.300 <strong>per</strong>sone. Questo costituisce ungrosso motivo di soddisfazione, <strong>per</strong>chétestimonia l’attenzione e l’affetto che tante<strong>per</strong>sone nutrono nei confronti della nostraCompagnia, anno dopo anno. Attenzionee affetto che noi ricambiamo pienamente,cercando ogni volta di offrire spettacolipiacevoli e ben curati, <strong>per</strong> onorare almeglio questo bel rapporto di amicizia edi complicità creatosi fra noi e <strong>il</strong> “nostro”pubblico.Altro e non certo secondario motivo disoddisfazione deriva dal successo dellanostra iniziativa di beneficenza. Comemolti ormai sanno, di concerto con <strong>il</strong>Comune di Lamporecchio, avevamo sceltodi destinare gli ut<strong>il</strong>i dei nostri spettacolialla Comunità Solidale Lamporecchio,<strong>per</strong> la realizzazione di un nuovo progettodi dopo-scuola su base di volontariato.A conti fatti, siamo lieti di comunicare dipoter mettere a disposizione della CSLl’importo di 3.000 euro, con l’augurioche questa cifra possa dare impulsoalla ricostituzione di questo importanteservizio <strong>per</strong> la nostra comunità.A nome di tutta la Compagnia desideroringraziare tutti coloro che ci hannodato una mano in diversi modi aportare a termine <strong>il</strong> nostro progetto, osemplicemente ci hanno sostenuto conla propria partecipazione. Arrivederci aiprossimi spettacoli!LAMPORECCHIODue scene dello spettacolo “La Principessa e i Latitanti”(Foto Nucci ©)Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 27


LAMPORECCHIOSTORIA LOCALE“DITTA Cav. ORESTE TALINI”, origine , vitae morte della più grossa fabbricache abbia mai avuto LamporecchioNel 1856 nacque mio Nonno, Giulio Talini, da tutticonosciuto come Oreste, come spesso succedevanei paesi, <strong>il</strong> suo secondo nome fu preferito, io stessoche mi chiamo Francesco Ferruccio, sono conosciuto conquest’ultimo nome.Oreste era <strong>il</strong> primo di otto fratelli, <strong>il</strong> Padre era un barrocciaioche possedeva <strong>il</strong> cavallo, <strong>il</strong> barroccio, una casuccia cona pian terreno la rimessa con la stalla. Non era certo unafamiglia agiata, ma dati i tempi, non si poteva dire indigente.Purtroppo <strong>il</strong> Padre morì nel 1867 ed Oreste a soli undicianni si trovò sulle spalle tutta la famiglia. A quei giorni ifigli cominciavano prestissimo a lavorare e mio Nonno,dopo aver frequentato la seconda elementare ed ottenuto <strong>il</strong>“Foglio di proscioglimento”, che attestava che “L’alunnosa leggere, scrivere e far di conto”, aveva cominciato adandare col barroccio assieme al Padre, <strong>per</strong>ciò mantenne lafamiglia continuando <strong>il</strong> mestiere paterno.Non faceva solo trasporti locali, ma due e anche tre voltela settimana caricava “cicalino” (un grano duro con bellespighe <strong>per</strong> uso ornamentale) ed altre erbe al porto di Livorno<strong>per</strong> tale “Ditta Tosi”.Per qualche anno fece quella vita, poi informandosi sulcommercio e l’esportazione delle erbe ornamentali decisedi raccoglierle, commerciarle e spedirle in proprio. Prestoapprese che negli Usa fra le varie erbe ornamentali, eranorichieste soprattutto <strong>il</strong> pungitopo (ruskus aculeatus) el’agrifoglio (acer folius) che venivano tinte e con essevenivano confezionate corone natalizie e <strong>per</strong> tante altre feste.I guadagni su<strong>per</strong>arono le più rosee previsioni e a 16 anni smisedi fare <strong>il</strong> trasportatore e fondò la sua Ditta che in pochi annis’ingrandì notevolmente. Dopo aver adempiuto gli obblighim<strong>il</strong>itari, tornò al suo lavoro e prese moglie. Andando <strong>per</strong>boschi e prati, si accorse che spesso trovava rametti tagliatidi pungitopo completamente sbiancati e si mise in testa distudiare <strong>il</strong> fenomeno. Dopo molte osservazioni e tante provescoprì che lasciando sui prati i rametti di ruskus alla guazzadopo qualche notte <strong>il</strong> pungitopo diventava bianchissimo. Lasco<strong>per</strong>ta empirica era importante, <strong>per</strong>ché i clienti americanisolevano decolorare chimicamente le erbe prima di tingerlee le piantine sbiancate in modo naturale prendevano la tintacon risultati decisamente migliori. Un chimico interpellatoin materia affermò che <strong>il</strong> fenomeno avveniva all’alba <strong>per</strong> lanascita dalla guazza di ozono con conseguente svolgimentodi ossigeno nascente che decolorava la clorof<strong>il</strong>la.I rametti colti venivano sparsi nei prati ed ogni giornorigirati <strong>per</strong> evitare macchie e fermentazioni.Oreste Talini di anno in anno ampliò la gamma delle erbeornamentali, dall’ach<strong>il</strong>lea al biodo, dall’eliantum al “paiolo”e <strong>per</strong>fino con le pine più belle, che venivano fatte aprire alsole su grandi spiazzi di cemento, ma <strong>il</strong> grosso della suaesportazione rimase costituita dal pungitopo sbiancato.Passò <strong>il</strong> tempo e mio Nonno ebbe diversi figli, chedivenuti grandi lavorarono nella ditta, Mia Madre, che erala primogenita, si sposò ed anche mio Padre s’impiegònell’azienda.Tutto proseguiva nel migliore dei modi e Oreste Talini eraormai un nome importante in quel genere d’industria, quandole compagnie di navigazione decisero di non accettare piùmerci ingombranti con tariffa a peso, ma <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro <strong>il</strong> nolosarebbe stato stab<strong>il</strong>ito a volume.28 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013di Ferruccio UbaldiQuesta decisione poteva essere unacatastrofe <strong>per</strong> mio Nonno, dal momento che spediva unamerce povera e voluminosa in balloni di circa 2 metri cubi,<strong>qui</strong>ndi sul costo del prodotto incideva drammaticamente <strong>il</strong>trasporto e un rimedio <strong>per</strong>ciò s’imponeva.Fu ac<strong>qui</strong>stata una pressa a vapore e provarono a comprimerele erbe riducendole a meno di un terzo del volume, ma lefoglie secche si trituravano ed allora bagnarono un po’ <strong>il</strong>pungitopo prima di pressarlo, lo misero in balle e dopo unmese lo r<strong>il</strong>evarono in ottime condizioni. Purtroppo dopola prima spedizione in America successe un putiferio, lamerce dopo la <strong>per</strong>manenza di quasi un mese nelle stivedelle navi ammuffì macchiando irrimediab<strong>il</strong>mente lefoglioline. I clienti scrissero lettere imbestialite facendocapire di pensare che i “soliti Italiani” truffaldini avevanobagnato la merce <strong>per</strong> aumentarne <strong>il</strong> peso e dichiararono dicessare <strong>per</strong> sempre i rapporti con l’azienda.Mio Nonno rimase costernato, ma presto trovò <strong>il</strong> rimedio<strong>per</strong> la muffa, fece trattare le erbe inumidite con l’anidridesolforosa, bruciando dello zolfo in appositi stanzini e provòa tenere le balle pressate al chiuso e al buio e constatòche si mantenevano <strong>per</strong>fettamente. A questo punto pensòdi contattare direttamente i clienti in America e spiegaretutto, ma purtroppo da ragazzo aveva rischiato di affogaree gli era rimasta una vera e propria fobia <strong>per</strong> l’acqua e nonavrebbe mai messo piede su una nave.Si rivolse <strong>per</strong>ciò a mio Padre:- Cavaliere, lei ci andrebbe in America <strong>per</strong> la ditta?-Il mio Babbo: - Certamente Cavaliere, ma io parlo <strong>il</strong>Francese come l’Italiano, ma non conosco che qualcheparola d’inglese...-- Allora è un disastro, forse con un interprete...-- Ma quando intenderebbe inviarmi negli Stati Uniti?-- Fra sei mesi, prima della raccolta delle erbe.-- Allora non ci sono difficoltà, fra sei mesi parlerò l’Inglese. -Da notare che suocero e genero si davano del lei chiamandosireciprocamente Cavaliere...Mio Padre aveva una volontà di ferro e si mise tenacementea studiare l’inglese ogni giorno, da solo e con insegnanti eun paio di volte la settimana andava a Pistoia e passaval’intera giornata con un suo amico, tale Smith che aveva<strong>il</strong> Padre inglese e la Madre italiana, aveva soggiornato alungo in Ingh<strong>il</strong>terra ed era <strong>per</strong>fettamente b<strong>il</strong>ingue. In breve,dopo sei mesi Il mio Babbo parlava inglese correntemente,anche se non sempre correttamente e <strong>qui</strong>ndi partì con cartabianca su spese e modi <strong>per</strong> riac<strong>qui</strong>stare la clientela.Due mesi più tardi tornò trionfante pieno di ordini eaddirittura con qualche cliente nuovo. Non so come fece,ma tanti, tanti anni dopo, quando spicciai la soffitta <strong>per</strong>ristrutturare la casa, trovai un pacchetto di assegni di mioPadre, dato che le banche americane rispediscono gliassegni ai correntisti dopo averli pagati, ebbene uno diquesti assegni era di ben 1600 dollari d’allora a favore delWaldorf Astoria <strong>per</strong> una cena con tutti i clienti.Da quella volta mio Padre andò quasi tutti gli anni inAmerica <strong>per</strong>ché i maggiori clienti volevano assolutamentetrattare con lui, d’altra parte i viaggi erano diventati moltopiù rapidi con le grandi navi del Lloyd Tristino, come <strong>il</strong>Conte grande, <strong>il</strong> conte Biancamano, <strong>il</strong> Rex, che addiritturavinse <strong>il</strong> nastro azzurro come <strong>il</strong> transatlantico più veloce <strong>per</strong>


l’America.Da uno di quei viaggi riportò un’idea: visto come inAmerica facevano le corone con l’agrifoglio ed <strong>il</strong> ruskus,<strong>per</strong>ché non confezionarli in Italia? In Patria fece produrredei cerchietti di castagno, molto più economici di quellimetallici americani, e studiò <strong>il</strong> sistema <strong>per</strong> montarci col f<strong>il</strong>di ferro i rametti.Mandarono campioni ai clienti che ne furono entusiasti e daallora la Ditta Oreste Talini oltre alla materia prima, esportòle corone finite, ingrandendo la fabbrica ed assumendomoltissime o<strong>per</strong>aie, tanto che su<strong>per</strong>ò i trecento dipendenti.Purtroppo si avvicinavano venti di guerra e quando scoppiò,in principio gli USA rimasero neutrali tanto che l’ultimaspedizione di corone ed erbe ornamentali avvenne nel 1940,dopodiché naturalmente <strong>il</strong> commercio e conseguentementela lavorazione cessò.Passarono i tristi giorni della guerra e l’Italia iniziò lagrande o<strong>per</strong>a di ricostruzione, anche le fabbriche ripreseroa produrre ed anche la Ditta Cav. Oreste Talini riassunse idipendenti e riprese con successo <strong>il</strong> lavoro. Nel 1946, mioNonno morì e l’azienda passò ai figli maschi, i quali pocotempo dopo si divisero, a mio zio Astolfo e mio cuginoPoldo (erede di zio Dino), mentre lo zio Talino fondò unaLAMPORECCHIOnuova ditta che prosegue l’attività ancor oggi.L’Italia si risvegliò e grazie all’immane lavoro dei suoicittadini e <strong>il</strong> determinante aiuto del Piano Marshall nonsolo si risollevò, ma diede luogo a quello che fu definito <strong>il</strong>“ boom economico” che in pochi anni trasformò <strong>il</strong> Paese dapovero e basato sull’agricoltura ad una potenza industrialefra le prime del mondo.Tutto questo fu meraviglioso, ma <strong>per</strong> la Ditta invecevennero gli anni duri <strong>per</strong>ché una produzione basata infondo sulla manodo<strong>per</strong>a a basso prezzo, con gli aumentisindacali dei salari ed i contributi sociali moltiplicati <strong>per</strong>sedi competitività e dopo che fu tentato di tingere le erbein modo da esportare <strong>il</strong> prodotto finito, l’Azienda dovetteaffrontare una lenta agonia che la condusse alla dolorosacessazione.Così finì un’iniziativa che aveva portato lavoro e benesserenella zona e fornito all’Italia valuta pregiata esportandosottoprodotti del sottobosco che altrimenti non avrebberoavuto alcun valore.Lo spazio su Orizzonti è tiranno ed ho dovuto condensare indue pagine una storia di più di cento anni con una cronacastringata, ma quanti episodi e vicende avrebbero meritatodi essere narrati!In questa foto del 1930, fornitaci da Ilia Meozzi, possiamo vedere le o<strong>per</strong>aie e gli o<strong>per</strong>ai della dittadel “Cav. Oreste Talini”.Ilia ci ha detto che questa fabbrica era “..un bene di Dio <strong>per</strong>ché dava lavoro a tanta gente!”. Da notare iragazzini e le ragazzine in prima f<strong>il</strong>a (una di queste è proprio Ilia) e in piedi a sinistra in camicia bianca,Giuseppe Bonfanti, prozio del noto Marzio Venturini. Giuseppe era <strong>il</strong> “caporale”, dotato di grande umanità,sapeva leggere e scrivere ed era <strong>il</strong> marito della maestra Carmela che insegnava ed aveva insegnato a leggeree scrivere alla popolazione. L’o<strong>per</strong>aia indicata dalla freccia rosa è invece la mamma di Ilia, Giulia Martelli.Ringraziamo Ilia Meozzi <strong>per</strong> la concessione della foto, Marzio e Matteo Venturini <strong>per</strong> le notizie fornite.Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 29


LAMPORECCHIOMANI CREATIVE, IDEE OPEROSEIª PUNTATA: ELISABETTAdi Michela Camm<strong>il</strong>liCon l’articolo di questo mesevorrei introdurre una nuovaserie di interviste dedicata agiovani che hanno messo in gioco lapropria creatività e la propria inventiva,cercando di farne una professione,chi esclusiva, chi secondaria.Produrre oggetti di “artigianato creativo”significa recu<strong>per</strong>are quellecapacità pratiche e manuali degliartigiani di bottega di una volta, cheforse sono state un po’ sottovalutatenegli ultimi decenni.La prima ragazza che ho contattatoè un’amica e rappresenta, agli occhidi tutti coloro che la conoscono, unvero e proprio vulcano di idee.Lei è Elisabetta Desideri (foto sopra),cresciuta a Lamporecchio e che da qualcheanno abita a Montecatini Terme.Voglio iniziare le mie domande con unodegli ultimi importanti traguardi che haraggiunto, ovvero la collaborazione conun trimestrale di artigianato creativo incentratosul recu<strong>per</strong>o.Come è iniziata la tua collaborazione con“Riciclo e recu<strong>per</strong>o creativo”?È cominciata <strong>per</strong> caso nel settembre2012, grazie alla visib<strong>il</strong>ità del mio blog ealle creazioni che vi pubblico. Alla redazionedel giornale erano piaciuti molto imiei restauri e <strong>il</strong> mio modo di riciclare lecose <strong>per</strong> dare loro nuova vita. All’inizioho proposto un progetto inedito, la sedia“Toujours l’amour”(fig. 1) , che fu pubblicatosu “Casa Creativa”. In seguito,in occasione di questa nuova rivista tuttadedicata al riciclo e al restauro, hannoiniziato a richiedermi altre idee, dedicandomimolto spazio.1. La sedia “Toujours amour”2. “Il cassettone dell’amore”Tra le tue creazionidi sempre, a qualesei particolarmentelegata?Il progetto che amo di più è “Il cassettonedell’amore” (fig. 2), che horegalato al mio fidanzato, ora marito,in occasione della nostra decisionedi andare a vivere insieme. Lo avevocomprato da un rigattiere e poi, dopoaverlo “curato” e dipinto, l’avevodecorato con un grosso cuore e tantepoesie d’amore. Fu un regalo apprezzatissimo.Cosa ti ha spinta a lavorare con lemani?In casa mia, essendo figlia di artigiani esarte, l’ho sempre visto fare: mio nonnoera falegname, mio padre un costruttoredi carrozzerie <strong>per</strong> auto da corsa e maestrod’ascia, mio fratello un grande artigiano,le mie nonne e mia madre ab<strong>il</strong>i sarte ericamatrici. Sono cresciuta col profumodel legno e della stoffa; diciamo che unpo’ c’è l’ho nel sangue, dalla nascita!Da sempre ho cucito, ricamato, ma senzaparticolari preferenze. Un giorno, dopoessermi innamorata dei “CupCakes”, ifamosi dolcetti americani, ho provato as<strong>per</strong>imentarne alcuni fatti con la stoffa(fig. 3). Ah! Una vera e propria soddisfazione.Sono divertenti e colorati e mirispecchiano in pieno. Poi sono passataad altre cose, cambiando spesso genere etecniche <strong>per</strong>ché mi annoio velocemente edevo sempre cercare nuovi stimoli.Il riut<strong>il</strong>izzo di oggetti e mob<strong>il</strong>i come è arrivato?Il recu<strong>per</strong>o è nato un po’ <strong>per</strong> necessità, unpo’ <strong>per</strong> gioco: necessità di riut<strong>il</strong>izzare con30 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


un volto più bello i mob<strong>il</strong>i di casa,passione <strong>per</strong> le cose artistiche eamore <strong>per</strong> <strong>il</strong> riciclo rifuggendo lospreco.Come e dove “incontri” i pezzi chepoi andrai a recu<strong>per</strong>are? Dove litieni, come li porti a casa? So checi sono degli aneddoti a riguardo...Ormai gli amici lo sanno: io viaggiocon gli occhi puntati a ogni angolodi strada. Qualunque occasione èbuona <strong>per</strong> incontrare un mob<strong>il</strong>e oun pezzo d’antan al cassonetto. Sevedo un oggetto interessante, mi fermo,carico, e porto a casa. Li tengoin garage insieme alle lamentele dimio marito Riccardo. Possono passaregiorni, o anche mesi a volte, maprima o poi lo ripesco e da quel mob<strong>il</strong>efaccio nascere qualcosa di interessante.Come ad esempio <strong>il</strong> “Cielde lit” ricavato da una consolle d<strong>il</strong>egno, al quale “Riciclo e Recu<strong>per</strong>oCreativo” ha dedicato una bella co<strong>per</strong>tina(fig. 4). Ne sono fiera!Da dove è partita, invece, l’avventuradel blog “ecletticabetty”?Il blog è iniziato nel 2009, su suggerimentodi un amico speciale, Alberto.Lui ha subito capito che sonouna <strong>per</strong>sona che non sta con le maniin mano e che, soprattutto,sono una creativa alla qualepiace mostrare e condividerei propri pensieri ele proprie creazioni. Mi haaiutata con l’a<strong>per</strong>tura delblog che conta, da allora,più di 85000 visitatori.Credo che internet sia unvero e proprio trampolinodi lancio “fai da te”.Nonostante la famiglia, lasua bambina, <strong>il</strong> lavoro e3. I “Cupcakes” in stoffa e fimo4. Il “Ciel de lit” sulla co<strong>per</strong>tina di “Riciclo& Recu<strong>per</strong>o Creativo”LAMPORECCHIOtutte le attività che porta avanti,Elisabetta trova anche <strong>il</strong> tempo dadedicare al canto, al teatro e all’attivitàdi “clown di corsia” pressogli ospedali pediatrici. Conoscendola,sicuramente avrà in cantierequalcosa di nuovo...Ci sono novità nell’aria?Presto uscirà <strong>il</strong> mio secondo romanzo,che narra <strong>il</strong> seguito delleavventure di Sally, la mia beniamina*.Sarò poi protagonista di unospettacolo liberamente tratto dalf<strong>il</strong>m “Berlinguer ti voglio bene”, incui mi calerò nel ruolo della mammaai tempi interpretata dalla bravissimaAlida Valli.Invitiamo tutti i nostri lettori a visitare<strong>il</strong> vitaminico blog di Elisabetta,<strong>per</strong> essere aggiornati sulle sueavventure e approfittare della suacreatività. Ac<strong>qui</strong>stare e regalare oggettihome-made ha un significatoe un valore che va ben oltre quelloeconomico e di solito fa sorriderenoi, chi lo ha realizzato e chi lo riceve:tre buoni motivi <strong>per</strong> farlo!*Elisabetta ha pubblicato, nelsettembre 2011, <strong>il</strong> romanzo “Sallye le merde”, edito da PhotocityEdizioni, disponib<strong>il</strong>e onlinee presso le librerie.Contatti:-blog di Elisabetta:www.ecletticabetty.net-e-ma<strong>il</strong>:betty.desideri@virg<strong>il</strong>io.itGiugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 31


LAMPORECCHIOLA LOGOGRAF DI LAMPORECCHIO COMPIE 10 ANNIL’otto maggio del 2003, conmolte incertezze ed altrettanteaspettative, in via Martiri delPadule 21, subito dopo <strong>il</strong> forno Pacini,abbiamo tirato su la saracinescadi un’attività tutta nuova: la LOGO-GRAF. Nostra nonna quando le chiedevano:“ma cosa fanno i tuoi nipoti inquella bottega in paese?” rispondeva:“scrivono le maglie”...In realtà la sua risposta era ed è un po’riduttiva, visto che ci sforziamo di fareun po’ di più!Ci occupiamo di <strong>per</strong>sonalizzazioni,questo è vero, ma trattiamo anchetutto l’abbigliamento da lavoro (dalgrembiule da bar alla tuta dell’elettrauto,dalla giacca da cuoco ai guantiin nitr<strong>il</strong>e, dalle calzature di sicurezzaai camici ignifughi, dagli indumentiin TNT all’elmetto di protezione),l’abbigliamento promozionale (dallaclassica t-shirt stampata al giacconericamato), l’oggettistica pubblicitaria(che è vastissima, dalla penna all’ombrello,dal bracciale in s<strong>il</strong>icone al cappellino,dall’asciugamano <strong>per</strong> la piscina o la palestraalle shop<strong>per</strong>s), <strong>il</strong> materiale tipograficoe la realizzazione di loghi aziendali.In collaborazione con Tuttosport di Lamporecchioe Vescovi Sport di Pistoia, <strong>per</strong>sonalizziamoanche tutto l’abbigliamentosportivo e in più realizziamo bandiere, striscionie gagliardetti.La nostra prima macchina serigrafica eraantiquata se confrontata a quella che l’hasostituita pochi mesi dopo e che ci <strong>per</strong>mettedi <strong>per</strong>sonalizzare un po’ di tutto. Il ricamoè sicuramente un fiore all’occhiello: siamodi Maria Valentina LuccioliCome si ricamain grado di ricamaresia pochi pezzi chegrossi quantitativi.La realizzazione degliimpianti del ricamola cura nostropadre che da sempreci dà un grande, grandissimo aiuto!In questi anni ci sono stati momentidiffic<strong>il</strong>i, investimenti e scelte da fare,pensieri, sorrisi e tanti conti da riscuotere,<strong>per</strong>ò abbiamo stretto i dentie siamo andati avanti.Il primo ringraziamento va sicuramenteagli abitanti di Lamporecchioche <strong>per</strong> primi hanno creduto in noiaffidandoci i primi lavori e a tutti iclienti che sono venuti, se ne sonoandati e poi sono tornati riponendo innoi ancora una volta la loro fiducia.La pubblicità trasferita su un abitoo su un oggetto è molto importante<strong>per</strong>ché diventa <strong>il</strong> biglietto da visita diun’azienda.Quando entrate ad esempio in un bar ed <strong>il</strong><strong>per</strong>sonale ha una bella divisa con una <strong>per</strong>sonalizzazioneben fatta, si crea immediatamenteun clima di professionalità; cosìcome in una fabbrica: trovare un team concamici ben <strong>per</strong>sonalizzati è sicuramentepiù serio e decoroso!Sono passati dieci anni e sono stati positivi,s<strong>per</strong>iamo che tutti i sacrifici fatti ci portinoancora molte soddisfazioni e se ancora nonci conoscete, venite a trovarci!E ricordate... “chi smette di fare pubblicità<strong>per</strong> risparmiare denaro è come se fermassel’orologio <strong>per</strong> risparmiare tempo”!!!Come si stampaL’Amministrazione Comunale esprime <strong>il</strong> proprio ringraziamento alla Compagnia della Mezzanotte <strong>per</strong> i bei momenti che hafatto trascorrere a grandi e piccoli e <strong>per</strong> aver condiviso <strong>il</strong> progetto di destinare i proventi dell’iniziativa alla creazionedi un nuovo servizio di dopo-scuola prevalentemente su base di volontariato, che verrà realizzato attraverso la ComunitàSolidale Lamporecchio. Tale servizio andrà a coprire un’importante esigenza soddisfacendo i bisogni di tanti bambini e delleloro famiglie a partire, ci auguriamo, dal prossimo anno scolastico. L’ass. alla cultura Chiara Francesconi32 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


IL RITORNO DI MARZIO VENTURINICon Marzio c’eravamo salutati duranteuna fredda mattinata di dicembre.Mi aveva preannunciatoun paio di osservazioni su alcune vicendeche coinvolgono la nostra realtà territoriale,di quelle che di solito lui compie, acuteed ironiche. Poi la sera del 31 dicembre,<strong>per</strong> lui brutto ultimo dell’anno, ha avuto ungrave problema di salute, tanto da tenerlolontano, <strong>per</strong>ché ricoverato in ospedale, <strong>per</strong>diversi mesi. <strong>Oggi</strong> lo ritroviamo. Con unabreve chiacchierata, approfitto anche <strong>per</strong>salutarlo, augurandogli di trovare primapossib<strong>il</strong>e la giusta forma fisica. L’ironia,la presa in giro, l’intelligenza sono rimastequelle di sempre e fanno di lui un osservatoreacuto della nostra realtà.Lampo - “Mi dispiace molto che la Lampo sia retrocessa.Lo dico veramente dal profondo del mio cuore. L’attualepresidente Marco Giannoni, con cui in passato ho avutoalcune accese discussioni, è stato uno dei primi che mi èvenuto a salutare, quando sono tornato a casa dopo la malattia.Lui non è <strong>il</strong> colpevole della retrocessione della Lampo.Le responsab<strong>il</strong>ità vanno cercate altrove, in quel gruppodi <strong>per</strong>sone che hanno fatto di tutto <strong>per</strong> prendere la Lampoin mano e poi, con <strong>il</strong> passare del tempo l’hanno lasciatosolo. Sono curioso di sa<strong>per</strong>e, dove sono finiti quei <strong>per</strong>sonaggi,che avevano intrapreso quell’iniziativa, denominata“Piazza pulita”. Una retrocessione che pesa, ma è statol’inevitab<strong>il</strong>e risultato di alcune scelte tecniche sbagliate ea cura di Massimo ManciniLAMPORECCHIOdi avere insistito troppo su Andrea Petroni.Fossi stato presidente, lo avrei esoneratoassai prima”.Torneo dei Rioni - “Sono un tifoso del RioneTesi. Una manifestazione che sta avendoun successo straordinario. Quasi inspiegab<strong>il</strong>e.Un fenomeno sociale da studiare.Un momento di aggregazione <strong>per</strong> tantagente, soprattutto ragazzi, che si divertonoallo stadio, guardando ogni partita”.Ciclismo - “Orgoglioso di vivere in uncomune, dove abitano due campioni delcalibro di Vincenzo Nibali e GiovanniVisconti. Bellissima la festa fatta a Nibali.Ma sarebbe stato importante organizzareuna festa anche a Giovanni Visconti, vincitore di duetappe al Giro d’Italia. Sarebbe bello fare una serata, allaquale possano partecipare i due campioni”.Festa dell’Unità - “Visto l’insuccesso delle ultime edizioni,è arrivato <strong>il</strong> momento di fare profonde modifichealla struttura organizzativa della festa. Una durata dimeno giorni e idee nuove. Inoltre occorre puntare maggiormentesui dibattiti politici e sugli incontri culturali,senza chiaramente dimenticare appuntamenti ricreativi diqualità che possano richiamare numerosa gente. Secondome, è indispensab<strong>il</strong>e spostare la zona ristorante, dallaterrazza ai Giardini Pubblici. Un modo <strong>per</strong> avere menodis<strong>per</strong>sione, più coinvolgimento e maggior richiamo”.Il Comune di Lamporecchio - Commissione Pari OpportunitàOrganizza in collaborazione con Tir<strong>il</strong>lò col F<strong>il</strong>oe Orecchio Acerbol’Estate Ragazzi presso la fattoria didattica di OrbignanoDal 17 Giugno al 26 LuglioCosto a bambino a settimana Euro 65Sono compresi: Trasporto con <strong>il</strong> pulmino scolastico - Merenda a metà mattina - Pranzo - Merenda metà pomeriggioL’orario è dalle ore 9.00 alle ore 18.00 dal lunedì al venerdì, con possib<strong>il</strong>ità di entrata anticipata e uscita posticipata.Ogni bambino può essere iscritto ad una o più settimane.Per le iscrizioni rivolgersi a orecchioacerbopistoia@gma<strong>il</strong>.com 3667057587 ;; tir<strong>il</strong>locolf<strong>il</strong>o@gma<strong>il</strong>.com 3355806004-3200246983Sono previste, oltre ai compiti estivi, attività espressive, laboratori di arte, narrazione, cucina, teatro, pittura, cura dell’orto,giochi di gruppo dal calcio al basket, escursioni sul Montalbano alla sco<strong>per</strong>ta di luoghi e natura, e un giorno la settimanadi piscina!Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 33


LAMPORECCHIOASSOCIAZIONE IL RIFUGIOUna passegiata “in amicizia”Un pomeriggio di festa. L’Associazione Il Rifugio ha organizzato una passeggiata, alla quale hanno partecipatotante <strong>per</strong>sone, insieme ai propri cani. Tutti insieme, nei pressi del Lago della piscina intercomunale e poi a piedi,attraverso <strong>il</strong> “Percorso salute”, si è arrivati fino all’azienda agrituristica Le Baccane di Angela Salvucci.Qui, ospitati nell’accogliente struttura, si è tenuta una ricca e gustosa merenda, offerta proprio da Angela Salvucci,titolare dell’Agriturismo. Luana Ferradini, dell’Associazione Il Rifugio, desidera ringraziare tutti coloro che hannopartecipato e contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa ed Angela <strong>per</strong> l’ospitalità offerta.34 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE informa:LA MANUTENZIONE CIVICA DEL TERRITORIOLARCIANOLa Medaglia d’Oro scarsa o inadeguata manutenzione dei terreni che si trovano lungo le strade pubbliche corrential Merito Civ<strong>il</strong>e nel territorio comunale, e spesso anche lungo quelle private, e le condizioni meteorologiche avverse,hanno determinato vari disagi alla circolazione stradale, <strong>per</strong> la presenza sulle sedi stradalidi terra, fango, detriti, rami e fenomeni più o meno importanti di allagamento.Al fine di o<strong>per</strong>are una corretta manutenzione dei terreni confinanti con le sedi stradali pubbliche è stato modificato <strong>il</strong>Regolamento Comunale di Polizia Rurale al fine di migliorare l’efficacia dell’intervento del Comune in presenza ditali situazioni.Le condizioni meteorologiche avverse di questo inverno con abbondanti piogge, hanno provocato e stanno provocandoeventi franosi e caduta di rami sulle sedi stradali e sugli spazi pubblici, con disagi e possib<strong>il</strong>i <strong>per</strong>icoli <strong>per</strong> pedoni eautomob<strong>il</strong>isti.Con questa modifica viene ribadito l’obbligo da parte dei proprietari e conduttori di aree e fondi privati confinanticon strade pubbliche di adempiere agli obblighi, previsti <strong>per</strong>altro anche dal Codice della Strada, che stab<strong>il</strong>iscono ditagliare i rami delle piante e siepi che si protendono oltre la proprietà invadendo strade o marciapiedi, anche <strong>per</strong> evitareche le piante nascondano o compromettano la leggib<strong>il</strong>ità della segnaletica stradale verticale e siano d’intralcioalla mob<strong>il</strong>ità.Inoltre sulla base di quanto prescritto dalle normative tutti i proprietari di terreni e/o aree confinanti con strade comunalie vicinali ad uso pubblico, situati nel territorio del comune di Larciano, devono provvedere a potare regolarmentele siepi, tagliare i rami delle piante, rimuovere piante <strong>per</strong>icolanti e alberi, ramaglie e terriccio affinchénon cadano sulla strada pubblica e mantenere le ripe/versanti confinanti con le strade oltrealla ricavatura dei fossi.Questi interventi di messa in sicurezza, adeguamento e corretta tenuta dei fondi posti lungo lestrade dovranno essere eseguiti costantemente durante tutto l’arco dell’anno.L’inottem<strong>per</strong>anza alle suddette disposizioni regolamentari comporterà controlli e sanzioni da partedella Polizia Municipale e da tutti gli altri soggetti ab<strong>il</strong>itati all’espletamento dei servizi di PoliziaStradale.Il Sindaco Antonio PappalardoI MEZZI PESANTI NON ATTRAVERSERANNO PIÙIL CENTRO DI SAN ROCCO“Si comunica ai soggetti in indirizzo, <strong>per</strong> quanto di Loro Competenza, che da oggi sono stati montati e a<strong>per</strong>titutti i segnali relativi al divieto del transito mezzi pesanti;; <strong>per</strong>tanto l’ordinanza n° 233/2012 diventa efficace”.Con questo laconico messaggio l’ufficio tecnico lavori pubblici ha concluso <strong>il</strong> lavoro di installazione dellasegnaletica verticale avviato alcuni mesi fa al fine di vietare <strong>il</strong> passaggio dei mezzi pesanti dal centro di SanRocco.Si tratta di un provvedimento lungamente atteso se nonstorico che vedeva Larciano tra i pochissimi comuni cheancora <strong>per</strong>mettevano <strong>il</strong> transito dei Tir del proprio centro.Grazie al lavoro congiunto di polizia municipale e ufficiotecnico da oggi i mezzi pesanti non potranno più attraversarele piazze Vittorio Veneto e 4 Martiri se non <strong>per</strong>carico e scarico nelle imprese localizzate nellazona interdetta. Affinché questo potesse essere realizzatosi è reso necessario installare i cartelli di divieto, concordatianche con la Provincia di Pistoia, su un’ampia areache consentisse ai mezzi pesanti di seguire comunque<strong>per</strong>corsi alternativi.Questo provvedimento e’ propedeutico al prossimo cheriguarderà la riorganizzazione di Piazza Vittorio Venetoe 4 Martiri.Il Sindaco Antonio PappalardoGiugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 35


LARCIANO2 GIUGNO FESTA DELLA REPUBBLICAcon Ivo Marchettipartigiano della resistenzadi Franca CapecchiIvo Marchetti, i partigiani e la festadella Repubblica. Un nome e un cognomefirmato con la grafia incertadi un uomo che aveva 20 anni durante laResistenza. Per molto tempo la storia diIvo Marchetti, nato nel giugno del 1921,non è andata oltre i ricordi vissuti in famiglia.Adesso a più di 90 anni la sua vitariemerge dalla storia dimenticata e conessa viene restituito un frammento eroicodella sua esistenza in occasione delle celebrazioni<strong>per</strong> la nascita della Repubblicache Ivo, forse più di tanti altri, ha contribuitoa “FARE”. Le stragi compiute dainazifascisti nel Padule di Fucecchio, maidimenticate, nell’agosto del ‘44 lo costrinserocon ogni probab<strong>il</strong>ità alla clandestinità,così come fecero numerosi partigianiimpegnati nella Resistenza inToscana. In ogni caso in quell’annocruciale <strong>il</strong> destino di Ivo s’incrociòcon quello delle bande partigiane,impegnate nella lotta al nazifascismoe artefici della Liberazione edella successiva nascita della Repubblicacelebrata <strong>il</strong> 2 giugno.La mattina del 2 giugno, invecedi partecipare alla sf<strong>il</strong>ata mi sonoavviata verso la casa di LeonardoMarchetti, uno dei figli di Ivo, inprossimità del monte che sovrastaLarciano. Come d’accordo Leonardomi ha accompagnato a Stabbiadai suoi genitori <strong>per</strong> raccogliere i ricordi di Ivo, unodegli ultimi partigiani della Repubblica. Nonostantel’età avanzata <strong>il</strong> signor Ivo, pluridecorato con medagliadi bronzo al valore m<strong>il</strong>itare e riconoscimenti al merito,mi ha ricevuto con vivacità e buon umore insieme allamoglie, nel giardino della casa. Così, senza enfasi, consemplicità, come se raccontasse una storia qualunque,ha ri<strong>per</strong>corso i giorni diffic<strong>il</strong>i della sua gioventù ... sottol’ombra di un bel fior.Ivo Marchettiin una foto recenteRiconoscimento del Comune di Vincial “partigiano” Ivo Marchetti«Nel ‘43 ancora lavoravo alla Piaggio di Pontedera. Insiemead altrigiovani assemblavamostrumenti di precisione su quadrimotoriche dovevano servire all’esercito italianoin guerra. Il malumore serpeggiavafra noi o<strong>per</strong>ai <strong>per</strong> tanti e vari motivi, sidiscuteva di politica e della situazionein cui <strong>il</strong> nostro paese si trovava. Le notizieche giungevano erano frammentariee discontinue, ma una cosa ci univa tutti:<strong>il</strong> sentimento antifascista. Io ero statoesonerato dal servizio m<strong>il</strong>itare <strong>per</strong> undisturbo al cuore, appena mi si presentòl’occasione mi licenziai e <strong>per</strong> questo fuidenunciato dai capi dello stab<strong>il</strong>imento.Contemporaneamente entrai in contattocon alcuni partigiani che o<strong>per</strong>avano in<strong>Valdinievole</strong> sotto la guida di AristideBenedetti. Sapevamo che i nazistiavevano messo una taglia di dieciitaliani <strong>per</strong> ogni tedesco e stavamoattenti a non provocare incidentimortali con gli invasori, limitandociad azioni di disturbo. Ci nascondevamonei boschi intorno aCerreto Guidi, fu così che moltidi noi si salvarono dalla strageche avvenne nell’agosto del ‘44dove furono falciate centinaia di<strong>per</strong>sone dalla furia nazifascista».I ricordi di quella strage offuscano<strong>per</strong> un momento la lucidità diIvo, che sembra <strong>per</strong>dersi dietro aquei tragici fatti. Ma si riprendee racconta l’episodio all’origine della decorazione piùalta ricevuta dal presidente della Repubblica. «Venimmoa sa<strong>per</strong>e che Firenze stava <strong>per</strong> essere liberata daipartigiani da un giovane appartenente alla brigata diManrico Ducceschi conosciuto con <strong>il</strong> nome di battagliaPippo. Questo giovane si mise in contatto con noi chiedendodi essere accompagnato a Firenze, attraverso iboschi, <strong>per</strong> conferire con <strong>il</strong> comando alleato di stanzaalla Fortezza. Io e un altro ragazzino di 15 anni aderim-36 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


mo subito alla richiesta, ignorando<strong>il</strong> <strong>per</strong>icolo rappresentatodalle guarnigioni dei tedeschinella zona. Purtroppo la serastessa arrivarono i tedeschi alnostro nascondiglio, forse allertatida qualcuno. Io e <strong>il</strong> ragazzonon avemmo esitazioni nel decideredi nascondere <strong>il</strong> partigianosotto <strong>il</strong> letto, facendoci arrestareal suo posto». In seguito i ricordisi fanno più confusi, Ivo si fermacerca di riannodare frammenti diun passato che ritorna prepotentecon <strong>il</strong> suo carico di dolore. Capiscola lotta interiore dell’uomoe mi rivolgo alla moglie, attentae partecipe, di tanti anni piùgiovane del marito . «Più volteha raccontato - ci dice la moglie- di aver passato nove orenelle fogne con questo partigiano.Riuscirono a raggiungere LaFortezza a Firenze, solo lui e <strong>il</strong>partigiano di Pippo. Dopodichéa mio marito venne dato <strong>il</strong> compitodi fare da accompagnatoreai feriti nei vari ospedali d’Italia.Venne ferito ad una gambada un cecchino subito dopo laLiberazione».Ivo Marchettiin una foto d’epocaLARCIANORiconoscimento del Comune di Empolial “partigiano” Ivo MarchettiGiugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 37


LARCIANOCHE BEL PROGETTO!LABORATORIO LUDICO “LA TANA DI BALOO”Comune di Larciano – Coo<strong>per</strong>ativa Sociale Onlus Eskimopresso Spazio Bambini della Biblioteca Comunale di Larciano1) Foto di gruppo Cantiamo insieme2) Foto di gruppo festa di Carnevale3) Foto di gruppo spettacolo Il mago di Oz123Ègià finita?! No.....! Comevola <strong>il</strong> tempo quando si stabene...!! Questo è quello cheabbiamo esclamato noi genitoriquando alla fine del mese di maggioci siamo resi conto della conclusionedell’edizione 2013 della“Tana di Baloo”.Con un po’ di nostalgia ricordiamoquando nella prima settimanadi febbraio sono iniziati gli incontri:tra noi genitori alcuni giàconoscevano l’iniziativa, avendopartecipato anche lo scorso anno,altri invece ne erano venuti a conoscenzatramite la lettera speditadal Comune di Larciano, altriancora tramite <strong>il</strong> passaparola.Ci ritroviamo tutti alle 16:30presso la biblioteca comunale diLarciano e cominciamo con i nostribambini quest’avventura <strong>per</strong>tre pomeriggi ogni settimana.Da subito l’ambiente che si è creatoè stato amichevole e stimolante<strong>per</strong> grandi e piccini: accompagnatidalla presenza di noi genitori eguidati dall’insegnante Francescadella Coo<strong>per</strong>ativa Eskimo, i bambinihanno trovato uno spazio pensatoa loro misura, dove divertirsiimparando i giochi e le canzoncinedi gruppo, oltre che a cimentarsiin piccoli laboratori di pittura, disegnoe manipolazione di pasta disale.Senza dimenticare di essere in unabiblioteca e tenendo ben a menteche i bambini imparano giocando,<strong>il</strong> progetto didattico di quest’annoha avuto come f<strong>il</strong>o conduttorel’ascolto della lettura del libro “IlTopolino Federico”. Inoltre, i bambinisi sono incantati ascoltando e guardando i libri chiamati“Pop uP”, ovvero quei testicon le pagine con immagini coloratee tridimensionali. E la letturadi ogni libro è stata l’occasione<strong>per</strong> un’attività grafica o manipolativapresentata sempre sotto formadi gioco! E giocando i bambiniimparano <strong>il</strong> rispetto degli altri edelle cose.E noi genitori cosa abbiamo imparato?La verità è che questa iniziativaci ha offerto la possib<strong>il</strong>ità diosservare e conoscere meglio i nostrifigli, semplicemente giocandociinsieme. Infatti, oggi come oggistare con i propri figli è diventatoun lusso cui <strong>per</strong>ò non dobbiamorinunciare! E allora rallentiamoun po’ i ritmi della quotidianità eprendiamoci <strong>il</strong> tempo <strong>per</strong> stare incompagnia dei figli e degli altri!Alla “Tana di Baloo” tutto questoè possib<strong>il</strong>e!Inoltre ci siamo tanto divertiti adorganizzare e mettere in scena lospettacolo teatrale “Il Mago diOz” del 22 maggio scorso che – adetta di parenti e amici – ha riscossotanto successo!! Anche questaè stata l’occasione soprattutto <strong>per</strong>noi adulti di conoscerci, confrontarcie crescere insieme... giocando!Perciò ringraziamo <strong>il</strong> Comune diLarciano che ha ideato questo progettoe allo stesso tempo rivolgiamoun appello affinché le prossimeedizioni della “Tana di Baloo”abbiano una durata più ampia, magaridall’autunno alla primaverasuccessiva, <strong>per</strong>ché... è proprio unbel progetto!!I genitori della “Tana di Baloo 2013”38 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


LARCIANOLA BICICLETTATA DELL’ASILO S. CATERINADI LARCIANODomenica 12 maggio si è svolta a Larciano laprima biciclettata organizzata dai rappresentantidei genitori e dalle maestre dell’As<strong>il</strong>oSanta Caterina di Larciano, l’iniziativa ha visto unbel numero di partecipanti tra bambini e genitori.Le famiglie si sono ritrovate verso le 10.00 presso lachiesa di Castelmartini e da lì hanno proseguito verso<strong>il</strong> porto delle Morette e poi all’osservatorio faunisticodel Padule di Fucecchio, dove è stato possib<strong>il</strong>e osservarela splendida fauna locale della riserva.“Lo scopo di questa prima biciclettata - spiegaGabriele Bonfanti, rappresentante dei genitori - è difar star insieme genitori e bambini in una giornataeco-ambientale, facendo così riscoprire le bellezzedell’ambiente che ci circonda e l’ut<strong>il</strong>ità dei mezziecologici, come la bicicletta, <strong>per</strong> visitare luoghivicino casa”.Il “Porto de Le Morette” da httpwww.tourismintuscany.itTutti in bici!!Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 39


LARCIANO & SPORTOMAGGIO AL MAESTRO ALIFARIS ESTERASIDA PARTE DEI SUOI ALLIEVIdi Martina Trivigno“La gente muore soltanto quando viene dimenticata”,scrive Isabelle Allende, autrice che amo particolarmente,nel romanzo “Eva Luna”.In questi ultimi due mesi ho avuto modo di riflettere sulsignificato profondo di questa frase, poiché <strong>il</strong> 22 apr<strong>il</strong>escorso è venuto a mancare <strong>il</strong> mio Maestro di Karate, AlifarisEsterasi. Scrivo non soltanto <strong>per</strong> mio conto, ma anome di tutti coloro i quali egli chiamava “i miei ragazzi”,ovvero gli allievi del Karate monsummanese e ShotokanLarciano.La Sua improvvisa scomparsa, di cui ancora adesso nonriusciamo a farcene una ragione, ci halasciati attoniti e sconvolti, provocandociun enorme dolore. Ma nonostantetutta questa sofferenza, vogliamoricordarlo in tutta la Sua grandezza eforza d’animo. Chiunque abbia avutol’onore di conoscerlo e di poter trascorreredel tempo con Lui, concorderàcon me quando affermo che erauna <strong>per</strong>sona speciale, unica, rara.Dietro all’apparente severità che mostravaquando ricopriva <strong>il</strong> Suo ruolodi Maestro, celava in realtà un animonob<strong>il</strong>e e soprattutto un’infinita bontà,che traspariva chiaramente attraversoi Suoi occhi. Sempre disponib<strong>il</strong>e eprodigo nei nostri confronti, <strong>il</strong> MaestroAlifaris è stato <strong>per</strong> noi una guida fondamentale eun punto di riferimento insostituib<strong>il</strong>e. Tutti ricordiamo laprima volta in cui Lo abbiamo conosciuto. Nonostantequesto incontro sia avvenuto <strong>per</strong> ciascuno di noi in tempie modi diversi, appena entrati nel Suo Dojo, siamo rimastiprofondamente colpiti dal Suo carisma, dal Suo caratteresolare, dai Suoi atteggiamenti esuberanti e dai Suoi modidiretti. Egli certamente è stato un grande Maestro di Karate,disciplina alla quale ha dedicato interamente la Suavita e che ha contribuito a promuovere e a diffondere, conla coo<strong>per</strong>azione dei Maestri Fabiani, Giacomelli, Ginannie Panicacci, in tutto <strong>il</strong> territorio della <strong>Valdinievole</strong>.A beneficiare dei Suoi insegnamenti siamo stati soprattuttonoi, i Suoi allievi, i Suoi ragazzi, che ha sempre seguitocon grande pazienza, amore, impegno e dedizione.Ma affermare che Alifaris sia stato soltanto <strong>il</strong> nostro Maestrodi Karate sarebbe riduttivo. Egli,infatti, oltre ad essere stato una guidasul piano sportivo, lo è stato soprattuttosul piano umano. Ci ha fornito, dunque,degli insegnamenti che conserveremogelosamente nel nostro cuore. Ci ha trasmesso,insomma, dei principi e dei valori bas<strong>il</strong>ari, checi accompagneranno <strong>per</strong> <strong>il</strong> resto della nostra esistenza.Valori come la disciplina, <strong>il</strong> rispetto, l’educazione e soprattuttol’um<strong>il</strong>tà, che egli incarnava pienamente nellavita di tutti i giorni ma anche nel Dojo dove, nonostante<strong>il</strong> Suo grado e la Sua enorme es<strong>per</strong>ienza, era Lui, proprioLui, <strong>il</strong> primo a fare le flessioniinsieme a noi, <strong>il</strong> primo a mettersi inf<strong>il</strong>a e ad allenarsi, <strong>il</strong> primo a caderea terra <strong>per</strong> mostrarci l’applicazione diuna tecnica. Uomo di grande staturamorale, <strong>il</strong> Maestro Alifaris ha lasciatonelle nostre esistenze un’improntasostanziale, meritando pienamentel’appellativo onorifico di “Maestrodi Vita”.Ma <strong>il</strong> Sensei Alifaris non è stato soltantoun grande uomo, ma anche unguerriero, un grande guerriero. Hacombattuto fino alla fine, fino all’ultimo,la Sua battaglia, anche se <strong>il</strong> male,purtroppo, ha avuto la meglio su diLui. Ma la malattia ha avuto la megliosoltanto sul Suo corpo, che è sempre più debole evulnerab<strong>il</strong>e, ma mai sulla Sua mente. La Sua forza d’animoè impressa e scolpita in ciascuno di noi: anche quandole gambe gli cedevano e stavano <strong>per</strong> abbandonarlo, Luisi fermava, prendeva un attimo fiato e cominciava a camminaredi nuovo, forse <strong>per</strong>ché si accorgeva, nonostantefacessimo di tutto <strong>per</strong> nasconderlo, che i nostri occhi sistavano riempiendo di lacrime.Nonostante ciò, vogliamo ricordarlo con <strong>il</strong> Suo sorrisomigliore stampato sul volto, con la Sua allegria travolgentee le sue battute di spirito es<strong>il</strong>aranti. Personalmenteconservo dei ricordi molto belli di momenti trascorsi econdivisi con Lui. Primo fra tutti, <strong>il</strong> giorno in cui mi haconsegnato la cintura nera, obiettivo <strong>per</strong> me molto importanteed ambito: sono molto orgogliosa di aver raggiun-40 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


to questo traguardo sotto la guida attentaed es<strong>per</strong>ta del Maestro Alifaris. Ma ricordocon affetto anche le piccolezze, comead esempio le Sue brontolate scherzosequando chiacchieravo troppo con le amichee mi mancherà sentirgli dire “Martina,ma stai sempre a chiacchierare? Qui nonsiamo mica a Larciano… fai dieci flessioni!”.Tutti noi sentiremo la mancanza dellaSua preziosa presenza e senza di Lui nientesarà più lo stesso. Ma ciò che ci ha dato laforza <strong>per</strong> andare avanti è stato pensare che<strong>il</strong> Maestro Alifaris non avrebbe mai volutovederci tristi a causa Sua.Per questa ragione, con <strong>il</strong> sostegno el’approvazione dei Maestri Enrico ePatrizia Esterasi, abbiamo ripreso ad allenarciquasi fin da subito, con ancor piùimpegno e determinazione rispetto a prima. Tutti siamoconcordi quando affermiamo che <strong>il</strong> momento in cui avvertiamomaggiormente la Sua vicinanza e la Sua presenza èproprio quando indossiamo <strong>il</strong> karategi e ci troviamo sultatami. Continuare ad allenarci è <strong>il</strong> nostro modo <strong>per</strong> mantenerein vita <strong>il</strong> Suo ricordo.Quante volte, dopo una gara, anche se non salivamo suigradini più alti del podio, ci veniva incontro, ci abbracciavae ci diceva: “Restate sempre i migliori!”. Noi adessolo diciamo a Te, Maestro Alifaris “Sei tu, <strong>il</strong> migliore!”,<strong>per</strong>ché se oggi siamo le <strong>per</strong>sone che siamo, lo dobbiamoanche a Te che hai dato un grande contributo al nostro <strong>per</strong>corsodi crescita. Ti saremo sempre grati <strong>per</strong> questo.Abbiamo sempre creduto che non ti sarebbe mai successoniente di brutto o di spiacevole e che niente ti avrebbemai scalfito.Abbiamo sempre creduto che Tu fossi immortale. <strong>Oggi</strong>abbiamo capito che è realmente così. La vera eternità èproprio questa. Le <strong>per</strong>sone come Te, Maestro Alifaris,che lasciano un segno così profondo in noi e negli altrinon moriranno mai <strong>per</strong>ché vivranno sempre nei nostricuori e attraverso i nostri ricordi.Chi, come Te, ha fatto del bene e ha amato <strong>il</strong> prossimosenza riserve, godrà del beneficio più bello e importantesulla Terra: <strong>il</strong> ricordo <strong>per</strong>enne delle <strong>per</strong>sone.Non ti dimenticheremo mai. Riposa in pace, Sensei.I tuoi ragazzi al completo, dalla più giovaneLARCIANO & SPORTcintura bianca alla cintura nerapiù anziana.------------------------------------------------Vorrei concludere questa riflessione sulMaestro Alifaris con una bellissimapoesia scritta da Matteo Lollini (fotosotto), 12 anni, anch’egli allievo del Maestroe a Lui dedicata. La poesia di Matteo,intitolata “Gocce di memoria”, alConcorso letterario “Ex tempore” è statascelta come testo più rappresentativo <strong>per</strong>quanto riguarda la commemorazione diun <strong>per</strong>sonaggio legato al territorio. Daquesto componimento, oltre alle indubbiecapacità poetiche dell’autore, emergonouna profondità e sensib<strong>il</strong>ità senzaeguali.“Gocce di memoria”Gocce di memoria,fatemi ballarefatemi cullaresulle dolci notefatemi tuffarein una lacrimadi felice malinconiaove possa sempreprendere confortoove possa piangereuna lacrima di gioiaCadi, oh gocciae accendi la tua lucedove sempre ricorderòla <strong>per</strong>sona che hosempre rispettato.La sera lì vadoe con lui mi alleno.Le critiche, i complimenti, i richiamicome tasselli di un puzzlegiunto troppo presto al suo compimento.Ora non sono più con tema tu sempre con mesarai sempre una fiamma viva nei miei ricordi.Insegna <strong>il</strong> karate agli angeli.Non spegnerti, oh goccia di memoriae sempre fammi ascoltare la tua storia.Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 41


SPORT & SALUTESPORT: ATLETICA GIOVANILEPAGINA REALIZZATA DALLA DITTA FABO - Via Cecinese, 84 - Larciano - PT -Nastri adesivi e biadesiviLa scuola dell’Infanzia di Mastromarco presenta:la XVIª edizione delle MINIOLIMPIADISiamo giunti alla XVIª edizione delle Miniolimpiadidi Atletica <strong>per</strong> i bambini della Scuola dell’Infanziadi Mastromarco che si sono svolte nella mattina didomenica 9 giugno, presso <strong>il</strong> Campo Sportivo di Lamporecchio.Come ogni anno, e ormai da sedici, al termine delProgetto “Lo Sport alla con<strong>qui</strong>sta della scuola”, le insegnantiorganizzano questa manifestazione come lezionea<strong>per</strong>ta ai genitori. I bambini si sono esibiti in semplici disciplinedi atletica: corsa campestre, corsa veloce, corsaa ostacoli, <strong>per</strong>corso in bicicletta e <strong>per</strong>corso misto.I bambini partecipanti sono stati i seguenti:GRUPPO di 3 ANNI: Bacci Daniele, Cascio Lorenzo, DeLuca Marta, Genovese Manuel, Grasso Luca, Iori Luca,Lucherini Lorenzo, Mariani Claudia, Pardini Carlotta,Spinelli Tommaso, Bassetti Gianluca, Bernardini Andrea,Folinea Gabriele, Macarra Viola, Meacci Leonardo,Mh<strong>il</strong>laj Ledion, Mirti Andrea, Sensi Cristiano, BautistaPolanco Bryan, Bochicchio Vittoria, Calugi Jacopo,Cecchi Mario, Gennaro Katia, Mariotti Matteo, MasiMattia, Tanganelli Giulia.GRUPPO di 4 ANNI: Amorusi Riccardo, AntoniniBenedetta, A<strong>qui</strong>lini Gioele, Baldi Margherita, BugelliAlessandro, Cicardo Miriam, Corbo Jacopo, CullhajLeonardo, Cullhaj Mirko, De Luca Mattia, Fanti Federico,Fondi Lapo, Gixari Alessandro, Lisi Domit<strong>il</strong>la, Lisi Gaia,Magrini Martina, Marini Raffaele, PorràLucrezia, Rig<strong>il</strong>lo Mat<strong>il</strong>de, S<strong>per</strong>anza Rachele,Talini Samuel Alassane, Tafa Kevin, TarabusiCarolina, Telesca Gaia, Telesca Sabrina,Telesca Samantha, Zugli Matteo.GRUPPO di 5 ANNI: Albanese Yuri, AntelaGonzales Giulio, Antela Gonzales Pietro,Bautista Polanco Gregory, Bernardini Sara, BianchiniGiulia Elettra, Borgioli Gemma, Cullhaj Alessia, DanesiLuca, Enache Petrica Daniel, Fini Christian, FrancescaMatteo, Hasanllari Eglantina, Landini Celeste, LeporattiDario, Leporatti Samuele, Lupi F<strong>il</strong>ippo, Marini Samantha,Mariotti Asia, Meacci Aurora, Mela Giulia, Melani Mattia,M<strong>il</strong>eto Vittoria, Mirti Eva, Niccolai Gabriel, Noka Daniel,Quolantoni Elena, Santini Federico, Tafa Daniel, TafaGledys, Vaglini Riccardo, Vivarelli Asia.La prima volta che un tedoforo aprì i giochi, fu nell’anno2000 alla terza edizione, e le Miniolimpiadi si svolsero nelCampo Sportivo di Lamporecchio appena ristrutturato (leprime 2 edizioni furono a Larciano nel vecchio campo).Fu un <strong>per</strong>sonaggio sportivo del nostro Comune che si prestòa svolgere questo ruolo: <strong>il</strong> ciclista Federico Colonnache a quel tempo aveva i suoi due bambini che frequentavanola scuola di Mastromarco: Niko di 5 anni e Yuri di 3.Sono passati tanti anni e Federico, adesso ex ciclista, haa<strong>per</strong>to nuovamente la manifestazione.Le insegnanti che hanno organizzato <strong>il</strong> progetto:Carfora Elvira, Massaro Rosa, Da Gragnano Daniela,Donnadio Adelina, Simone Concetta, Sorrentino Rita,Fagni Stefania e Bartolini Laura, ringraziano l’IstitutoComprensivo F. Berni di Lamporecchio, l’AmministrazioneComunale che ha messo a disposizione i suoi dipendenti<strong>per</strong> collaborare con loro, gli sponsor SENSI eNERI e tutti i genitori che, in modi diversi, lehanno sostenute ed aiutate <strong>per</strong> la buona riuscitadell’iniziativa.Ringraziano inoltre la ditta Anc<strong>il</strong>lotti Trasportiche ha finanziato le uscite al campo sportivo.Il “giuramento” dei bambini insieme a Federico ColonnaLe insegnanti insieme al sindaco Giuseppe Chiaramonte42 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


SPORT & SALUTEGiugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 43


SPORT & SALUTEMANGIAR BENE AD OGNI ETÀa cura di Ivana Gamenoni (psicologa) e Serena Gozzi (dietista)Secondo le stimedell’OrganizzazioneMondiale della Sanità(OMS) la sovralimentazione haraggiunto proporzioni epidemiche,con più di 1,6 m<strong>il</strong>iardidi individui sovrappeso, di cuicirca 400 m<strong>il</strong>ioni clinicamenteobesi.I livelli di obesità in Italia nonIvanasono così allarmanti comequelli registrati in alcuni paesicome gli Stati Uniti, tuttavia più di un terzo della popolazioneadulta risulta in sovrappeso e quasi un italiano sudieci è obeso.Il sovrappeso rappresenta uno dei principali fattori dirischio che contribuiscono allo sv<strong>il</strong>uppo di malattiecroniche e di gravi disab<strong>il</strong>ità, in particolare predisponeall’insorgenza di patologie cardiovascolari (i<strong>per</strong>tensione,ictus, infarto), del diabete, di complicanze osteoarticolari.La causa principale dell’eccesso di peso è lo s<strong>qui</strong>librioenergetico tra le calorie assunte giornalmente attraversol’alimentazione e le calorie bruciate attraverso <strong>il</strong> metabolismoe l’attività fisica. Le scorrette abitudini alimentarie uno st<strong>il</strong>e di vita sedentario rappresentano le principalicause determinanti tale s<strong>qui</strong>librio. Il recu<strong>per</strong>o di un comportamentoalimentare corretto è <strong>qui</strong>ndi indispensab<strong>il</strong>e<strong>per</strong> ridurre i rischi <strong>per</strong> la salute, seguendo una dieta e<strong>qui</strong>librataed impegnandosi con regolarità nell’attività motoria.Tuttavia la maggior parte delle <strong>per</strong>sone non riescead osservare un regime alimentare corretto ed e<strong>qui</strong>librato,senza cedere alle tentazioni e mantenersi attivi e motivati.Entrano in gioco, infatti, fattori cognitivi ed emotivi, convinzionidisfunzionali sempre più radicate, che possonocompromettere un programma alimentare adeguato.Nelle <strong>per</strong>sone anziane, inoltre, possono coesistere scarseconoscenze sui principi nutritivi, errate convinzioni inmerito alle principali combinazioni alimentari, scorretteabitudini consolidate nel tempo o legate alla gestione dialcune patologie croniche, <strong>per</strong> cui l’alimentazione nellaterza età rappresenta un’importante tema di r<strong>il</strong>evanzaclinica con significative ricadute sociali (famiglia, caregiver)che dovrebbe sollecitare la ricerca di soluzioni estrategie d’intervento <strong>per</strong> garantire maggior benessere edefficienza fisica e mentale.Il progetto di Legambiente“Mangiar bene non ha età..”(finanziato dalla FondazioneCassa di Risparmio di Pistoia ePescia e rivolto a <strong>per</strong>sone soprai 65 anni di età), condotto dalleDt.sse Gamenoni e Gozzi, ha<strong>per</strong>messo di realizzare importantiobiettivi formativi e di raggiungererisultati apprezzab<strong>il</strong>iSerenadagli stessi partecipanti, in terminidi <strong>per</strong>dita di peso ed ac<strong>qui</strong>sizionedi corrette abitudini alimentari.Il corso ha previsto interventi sia sugli aspetti psicologici emotivazionali del sovrappeso, che sugli aspetti qualitativie quantitativi di una corretta alimentazione.Nei primi incontri sono state analizzate le motivazioni deipartecipanti a modificare <strong>il</strong> proprio st<strong>il</strong>e di vita e ad ac<strong>qui</strong>sireadeguate abitudini alimentari, nonché a valutare ivantaggi e gli svantaggi di tale cambiamento. Tale considerazioneè risultata essenziale in quanto i comportamentialimentari sono mantenuti da un sistema di rinforzi (vantaggi)e all’evitamento di piccole punizioni (es. rinunce).La <strong>per</strong>sona che intende <strong>per</strong>dere peso ed apprendere nuoveabitudini alimentari deve ac<strong>qui</strong>sire consapevolezza dellepossib<strong>il</strong>i difficoltà e riuscire a mantenere un comportamentoadeguato nonostante l’assenza di vantaggi immediati.I partecipanti hanno avuto la possib<strong>il</strong>ità di rifletteresugli aspetti emotivi e sui significati del cibo;; all’inizio delprogramma sono stati pesati singolarmente, è stato calcolato<strong>il</strong> loro BMI (Indice di Massa Corporea) e sono statiinvitati a comp<strong>il</strong>are individualmente (<strong>per</strong> tutta la duratadel programma) un diario alimentare. L’ut<strong>il</strong>izzo di talestrumento ha <strong>per</strong>messo di r<strong>il</strong>evare le principali abitudinie gli errori nutrizionali più comuni, aiutare a far ac<strong>qui</strong>sirealle <strong>per</strong>sone maggiore consapevolezza rispetto al cibo introdotto,ridurre i rischi della fame nervosa, individuandole principali emozioni legate alla fame emotiva e le situazionimaggiormente a rischio. Negli incontri successivisono stati presentati i principi nutritivi contenuti negli alimenti,le tecniche di cottura da preferire, le indicazioni <strong>per</strong>un’alimentazione più sana e alcune strategie comportamentali<strong>per</strong> controllare gli stimoli che portano a mangiarein eccesso. Sono stati dedicati, inoltre, alcuni incontri formativivolti a sensib<strong>il</strong>izzare i partecipanti verso una mag-44 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


giore attenzione alla lettura delle etichette dei prodottialimentari e ad orientarsi nel mercato pubblicitario.Numerose evidenze sottolineano come la presenza diobiettivi non realistici di <strong>per</strong>dita di peso e la difficoltà acontrollare a lungo termine <strong>il</strong> peso corporeo rappresentinouno dei fattori più importanti nel favorire dapprimal’abbandono del tentativo di dimagrire e in seguito <strong>il</strong>mantenimento del peso corporeo <strong>per</strong>duto.È stato <strong>per</strong> cui necessario includere nel programmatecniche cognitive e comportamentali finalizzateall’accettazione di una ragionevole <strong>per</strong>dita di peso corporeoed al contrasto dei fattori che favoriscono <strong>il</strong> recu<strong>per</strong>oponderale: l’automonitoraggio (dell’alimentazione,dell’attività fisica, del peso corporeo), <strong>il</strong> controllo deglistimoli, <strong>il</strong> riconoscimento di situazioni ad alto rischio(che possono favorire le ricadute), la ristrutturazionecognitiva <strong>per</strong> discutere e modificare <strong>il</strong> senso di fallimentoeventualmente presente in seguito ad una ricaduta,<strong>il</strong> seguire un’alimentazione e<strong>qui</strong>librata e l’adottare unost<strong>il</strong>e di vita attivo.Nel corso del progetto sono state, inoltre, effettuate dueuscite sul territorio: la prima presso la Coop di Lamporecchio,che ha gent<strong>il</strong>mente messo a disposizione i propriSPORT & SALUTElocali <strong>per</strong> effettuare la simulazione di una spesa, e unavisita guidata presso l’azienda agricola Forra’Pruno, incui i partecipanti hanno avuto la possib<strong>il</strong>ità di consumareuna salutare colazione, osservare e conoscere i prodottidel territorio.I partecipanti al programma hanno accolto con positivitàle indicazioni proposte e hanno gradualmente modificatoalcune loro abitudini alimentari; nel complesso sonostate r<strong>il</strong>evate <strong>per</strong>dite di peso corporeo che sono osc<strong>il</strong>latetra i 2,5 kg e i 7,3 kg. Tali risultati appaiono pienamentesoddisfacenti considerando che sono stati ottenuti in pienaautonomia dalle <strong>per</strong>sone, senza l’apporto di una dietaspecifica individuale, ma semplicemente offrendo aipartecipanti informazioni, strategie ed indicazioni sulleloro abitudini alimentari e sul loro st<strong>il</strong>e di pensiero.Il setting di gruppo, inoltre, ha favorito la socializzazione,la condivisione di es<strong>per</strong>ienze e strategie di problemsolving, ha <strong>per</strong>messo di d<strong>il</strong>uire la paura e <strong>il</strong> pregiudiziodella patologia, incoraggiato l’uscita dall’isolamento sociale,la motivazione e lo scambio relazionale.Si ringrazia <strong>per</strong> la collaborazione e la disponib<strong>il</strong>itàl’A.P.A. Croce Verde di Lamporecchio e i medici di basedei Comuni di Lamporecchio e Larciano.Nella foto sopra <strong>il</strong> gruppo dei partecipanti al corso “Mangiar bene non ha età”Giugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 45


SPORT & SALUTELA LAMPO SI TINGE DI ROSALe ragazze di Maruska Frigerio vincono <strong>il</strong> campionato regionaleUna formazione imbattib<strong>il</strong>e. Per <strong>il</strong> <strong>qui</strong>nto anno consecutivola Lampo 1919 si aggiudica <strong>il</strong> campionatoregionale femmin<strong>il</strong>e. Un cammino straordinario cheha visto le ragazze azzurre, allenate da Maruska Frigerio,accedere alla finalissima dopo quattro vittorie consecutive ebattere, con <strong>il</strong> punteggio di 4 a 3, la formazione del “Firenze2008” nella finalissima.Nella fase eliminatoria la Lampo ha sconfitto <strong>per</strong> otto a uno<strong>il</strong> Quinto Alto. A seguire Lampo contro la squadra Smutandissime3-1;; Lampo – Gs. Firenze 1-0. Nella semifinale habattuto la squadra Le Mistiche <strong>per</strong> una rete a zero. Il campionatosi è svolto a Marina di Massa. Capocannonieredel torneo è stato Sara Baroni. Questaè la formazione che ha partecipato al campionatoregionale:Chiara Romiti (portiere), Clara Sbrocchi,Sara Baroni, Elisa Pasquali, Simona Marino,Ilaria Bartolini, Giovanna Innocenti,Denise Lolini (capitano), Francesca Lucente,Elisabetta Garzelli, D<strong>il</strong>etta Benes<strong>per</strong>i eFrancesca Sabato, che purtroppo ha subito uninfortunio all’inizio della competizione.La Lampo 1919 è la squadra femmin<strong>il</strong>e piùpremiata della regione, ha terminato la stagioneregolare al 4° posto, ma quando le ragazze di MaruskaFrigerio sentono l’odore delle finali ...non ce n’è <strong>per</strong> nessuno!Il segreto? Lo possiamo trovare sul prof<strong>il</strong>o Facebook dellasquadra: “Credi in quello che fai e nella tua squadra, mettitutto, cuore, anima e sudore.....” A settembre si attendononotizie <strong>per</strong> i campionati nazionali ...in bocca al lupo!3121: Le ragazze della Lampo 1919 dopo la finalissima2: Pronte <strong>per</strong> la premiazione3: L’ambita Coppa RegionaleUNA FESTA PER “CIORCI”, UNA FESTA DEL CICLISMOIprossimo 27 giugno, proprio quando Orizzonti sarà in procinto di essere distribuito, a SanBaronto si terrà un’importante iniziativa denominata “Lamporecchio Iridata”. Sarà l’occasione<strong>per</strong> inaugurare la targa commemorativa dedicata al caro Piero Anc<strong>il</strong>lotti (più conosciuto comeCiorci), proprio davanti al monumento al protettore del ciclismo posto in cima al San Baronto.Tanti ospiti saranno presenti <strong>per</strong> onorare <strong>il</strong> ricordo di un uomo che ha amato tanto questo sport. Nericordiamo alcuni: A. Martini, A.Tafi, G.Visconti, A. Bartali (figlio del grande Gino), R. Poggiali,F. Bitossi, P. Coppi, S. Benvenuti, L. Levati, F. Colonna, A. Giannelli, D. Caruso, L. Scinto, A.Citracca, G. Di Grande e Gian Carlo Ceruti, ex Presidente nazionale F.C.I. che presenterà <strong>il</strong>suo libro “Il ciclismo dalla Sic<strong>il</strong>ia alla Toscana”. La cerimonia prevede anche una benedizionedi tutti i ciclisti ed una cena GRATUITA che sarà preparata nello spazio verde della fraschetta.Orizzonti darà ampio spazio a questa bella iniziativa nel prossimo numero.46 - Orizzonti - n. 52 - Giugno 2013


SPORT & SALUTEALBUM FOTOGRAFICOTORNEO DEI RIONI LAMPORECCHIO 2013Montalbano - Centro : <strong>il</strong> tifoStretta dimano tra i capitanidi Cerbaia e Mastromarco/Poggio ArgentaleLe ragazzedel RioneCerbaiaLa formazionedel Rione TesiLe foto del Torneo dei Rioni sono disponib<strong>il</strong>i daFoto Nucci via Verdi n. 29 a Lamporecchio (PT)Piccoli tifosi del Rione Levante durantela cena sociale (da Facebook)Mastromarco/Poggio Argentale - Cerbaia : <strong>il</strong> tifoLa panchina del MontalbanoGiugno 2013 - n. 52 - Orizzonti - 47

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