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ACCORDI REGIONALI DPC - Federfarma Servizi

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Con il ringraziamento ed il contributo di:AREA DELLA CONTINUITà TERAPEUTICA - Accordi Regionali <strong>DPC</strong> Giancarlo Esperti - Mila De IureAREA DELLA CONTINUITà TERAPEUTICAAccordi Regionali <strong>DPC</strong>Giancarlo Esperti Mila De Iure


PREFAZIONEIn occasione dell’Assemblea annuale del 2002, la <strong>Federfarma</strong> <strong>Servizi</strong> presentavauno studio di settore in cui si iniziava a ragionare intorno all’impatto dellalegge 405/2001 ed in particolare dell’art. 8 nella duplice ipotesi della distribuzionediretta (senza farmacie) e della distribuzione tramite le farmacie sullabase di accordi regionali.Quel provvedimento fu una rivoluzione copernicana (Avv. Nicoloso) per la farmaciaterritoriale introducendo la prima deroga generalizzata alla riserva dilegge della dispensazione del farmaco in farmacia e realizzò una vera e propriamodalità alternativa di distribuzione sul territorio.È passato molto tempo da allora. E le nostre previsioni sono state confermate.La legge 405 era un provvedimento strutturale e non congiunturale.La concezione e la struttura dei servizi assistenziali si è radicalmente modificatain questi anni; in particolare è cambiata l’organizzazione dell’ospedale,concepito come area della terapia intensiva e della criticità, mentre alla medicinaterritoriale viene affidata la gestione della cronicità.L’area della continuità terapeutica, tuttavia, viene gestita in modo diverso daRegione a Regione, e spesso da ASL ad ASL nell’abito della medesima Regione.Una situazione a macchia di leopardo che crea disparità di trattamento tra icittadini pazienti.Solo qualche esempio:• i farmaci a base del principio attivo Bicalutamide, per la cura del carcinomaalla prostata, vengono distribuiti per la quasi totalità in farmacia nelLazio, in Puglia, in Lombardia e in Basilicata, passano quasi totalmenteper le ASL in Abruzzo e Molise;• i farmaci a base di Aripiprazolo, per il trattamento della schizofrenia,sono disponibili in farmacia per la quasi totalità in Liguria, Lazio, Abruzzoe Molise, mentre in Campania per oltre il 50% sono erogati dalle ASL;• le epoietine, farmaci per la cura di anemie gravi, sono distribuite quasi5


totalmente in farmacia in Friuli - Venezia Giulia, ma passano nelle ASL al90% in Emilia -Romagna, Campania, Piemonte e Val d’Aosta• i malati di Alzheimer, o piuttosto i loro familiari, trovano quasi tutti imedicinali per il trattamento di questa grave patologia in farmacia in Puglia,mentre in Emilia-Romagna e Campania, la metà di questi medicinaliè erogato dalle ASL• i pazienti affetti da sindrome coronarica, una patologia cardiovascolarein forte diffusione, possono curarsi quasi completamente in farmacia inPiemonte, Val d’Aosta e Basilicata, mentre in Abruzzo e Molise devonorecarsi alla ASL, dove vengono distribuiti l’80% dei farmaci per il trattamentodi questa malattia;• le persone che hanno subito un trapianto di organo (tab 2) nella RegioneLombardia trovano praticamente tutti i farmaci immuno-soppressori infarmacia, mentre in Piemonte devono andare, nel 93% dei casi, alla ASL.(tab. 2)(tab.1)Quali saranno gli scenari futuri? La distribuzione intermedia e finale, nonostantela progressiva perdita di redditività, resistono ai contraccolpi economici continuandoa garantire un servizio di eccellenza universalmente riconosciuto.Si tratta tuttavia di fare i conti con una necessità di riorganizzazione del sistemasanitario a garanzia della sua sostenibilità in un quadro di profonde modifichedel contesto demografico, economico e socio-politico del paese e soprattuttonel passaggio da un sistema a risorse infinite ad uno a risorse semprepiù limitate.Le farmacie pubbliche e private, presidi del servizio sanitario, sono chiamateal raggiungimento degli obiettivi di salute pubblica operando in rete con glialtri professionisti sanitari.Rafforziamo la nostra convinzione che si debba fare ancora molto per garantireun accesso uniforme e capillare ai farmaci da parte dei cittadini su tuttoil territorio nazionale, superando l’attuale frammentazione del sistema distributivo.6 7


Questa raccolta non ha alcuna pretesa di essere esaustiva di un argomentotanto complesso e suscettibile di continue modifiche, quale quello delle formedi integrazione ospedale–territorio nel quadro della sussidiarietà regionale incampo sanitario.Vuol essere solo un’occasione ed un mezzo di consultazione rapido in cui, perscelta, non abbiamo voluto inserire valutazioni e considerazioni di parte masolo documenti ufficiali tratti da fonti autorevoli.Mentre scriviamo è stata recentemente pubblicata la determinazione AIFA cheriduce i prezzi di riferimento per i farmaci a brevetto scaduto compresi all’internodelle liste di trasparenza.L’obiettivo dichiarato già nella manovra estiva (legge 122/2010 art. 11 comma9) è quello di incentivare il mercato italiano dei generici allineandone i prezzia quelli europei.Anche in questo caso si è creduto di dover ricorrere alla leva dei prezzi senzaconsiderare gli altri fattori che rendono il mercato italiano dei equivalenti nonmaturo.Po l i t i c h e in Mat e r i a Sa n i ta r i a – As s i s t e n z a Fa r m a c e u t i c aMa ci eravamo promessi di non esprimere valutazioni…………….Giancarlo EspertiMila De Iure8 9

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