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IL CORTILE - Università Popolare di Trieste

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Quegli anni non li <strong>di</strong>menticherò mai, perchè furono i miei primi vent’anni e perchè tutto cambiò<br />

quando ce ne andammo dalla casa sul cortile, dove, estate o inverno che fosse, c’era sempre un<br />

motivo per <strong>di</strong>vertirsi, per litigare, a volte per partecipare con vera commozione ai lutti o per gioire<br />

<strong>di</strong> avvenimenti felici come le nozze o le nascite.<br />

Anche la Prima Comunione dei bambini del cortile era un grande evento.<br />

In una delle prime domeniche <strong>di</strong> maggio bambine e bambini sfilavano con i loro bei vestiti, in una<br />

piccola processione, per raggiungere la vicina chiesa dei frati, mentre madri e padri orgogliosi ed<br />

eleganti li accompagnavano commossi.<br />

Perfino i più scapestrati sembravano bravi , puliti e tirati a lucido nel corpo e anche nell’anima.<br />

Il pomeriggio precedente infatti avevano fatto la loro prima confessione, preceduta fino all’ultimo<br />

da pedate, mentre in fila ai confessionali, aspettavano il loro turno.<br />

Era volata anche qualche parola non proprio adeguata al luogo, ma poi c'era stata la confessione che<br />

aveva ripulito tutto.<br />

Anche i più poveri, quelli che <strong>di</strong> solito andavano in giro infangati, con i buchi nei calzini e gli<br />

eterni moccoli al naso, che ripulivano con i polsi o con l'orlo delle maglie, quel giorno sembravano<br />

nuovi <strong>di</strong> zecca, lustrati e pettinati.<br />

Le loro famiglie potevano permettersi qualche piccolo lusso grazie alla solidarietà <strong>di</strong>screta dei<br />

vicini.<br />

Chi prestava un vestito, chi regalava confetti e dolci per fare una piccola festa, chi aveva cucito,<br />

quasi gratuitamente, il classico tailleur blu per la mamma o rivoltato una giacca per il papà. Quel<br />

giorno tutti dovevano essere felici...<br />

Io, dalla finestra della stanza da letto <strong>di</strong> mia madre, che dava sul convento dei frati, seguivo<br />

ammirata la processione delle bambine che si avviavano su per la scalinata verso la chiesa.<br />

Sembravano piccole spose. I bambini con i vestiti blu o grigi da ometto e con la loro fascia biancodorata<br />

al braccio andavano orgogliosi come se si trattasse <strong>di</strong> una onorificienza...<br />

E non c'è altro da <strong>di</strong>re.<br />

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