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Eleonora Gyurus Santilli - Osservatorio Letterario

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Verona, 30 novembre 2009Spettabile <strong>Osservatorio</strong> <strong>Letterario</strong>Gentilissima Professoressa Melinda Tamas Tarr,Casualmente ero alla ricerca in internet delle fiabeungheresi e la mia pazienza mi ha premiato.Complimenti sei veramente geniale!Ti scriverò con calma ma ad ogni modo desidero soloanticiparti alcuni argomenti:- in primo luogo sono nata a Budapest nel 1954 ma nel'56 i miei genitori mi hanno portato a Verona dai nonnimaterni, dove vivo da sempre;- ho diversi volumi molto vecchi in ungherese (eranodel papà di mia mamma), ma non so tradurli perchéconosco 100 vocaboli ungheresi;...- AMO LA LETTERATURA ANCHE SE NON SONOLAUREATA E I MIEI PILASTRI SONO: LO ZIBALDONEDI GIACOMO LEOPARDI, STORIA DELLA LETTERATURAUNGHERESE, STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANAE POESIE. Amo la storia ma purtroppo la storia è fattadi guerre e fame....ho un desiderio di poter leggere e scrivere inungherese.Ricordo ancora quando ero piccola quando mia mammami raccontava ogni sera le fiabe prima diaddormentarmi in ungherese, dato che non conoscevabene l'italiano.Ho scritto una silloge di poesie e sono stata premiata.Ovviamente ne ho scritto una per l'Ungheria.Spero che tu possa e abbia voglia di rispondermi, te nesarò veramente grata.Scusami se mi sono permessa di usare una formaconfidenziale, ma la nostra differenza d'età è minima eabbiamo in comune l'origine.Dimenticavo di presentarmi: <strong>Eleonora</strong> <strong>Gyurus</strong>*(mancano le dieresi sulle u).Un cordiale saluto,<strong>Eleonora</strong> <strong>Gyurus</strong> <strong>Santilli</strong>* N.d.R. <strong>Gyurus</strong> = GyűrűsFerrara, 02 dicembre 2009Cara <strong>Eleonora</strong>,ho trovato soltanto ora il tuo messaggio e la tualettera, ti ringrazio infinitamente. Grazie anche perl'attenzione e per i complimenti. È stata una bellasorpresa trovare le tue lettere, la tua presentazione.Percepisco dalle righe un'enorme entusiasmo. Lo sentobene? Mi dispiace che non sei riuscita a trovarmi.Dopo un anno molto brutto - accanto ai miei impegniredazionali non-profit - ho finalmente unacommissione di traduzione di un libro di poesie edito...ed una edizione di alcune copie di un quaderno disaggistica come supplemento - fuori commercio - alfascicolo recente della mia rivista letteraria e culturale.Quest'anno purtroppo non ho più allievi. Durante leore che ho dedicato all'insegnamento privato, se sono62OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove ANNO XIV – NN. 73/74 MARZ.-APR./MAGG.-GIU. 2010


stanca e per distrarmi un po', vado alla ricerca diimpegni redditizi - finora senza risultato, anche a causadella mia età sempre più difficile (ma anche 26 anni faero già vecchia per farmi assegnarmi un impiego....) -.In 26 anni sento sulla mia pelle che qui non esistemeritocrazia, non contano le istruzioni precedenti ed icontinui studi e vari approfondimenti attestatidocumentati – tutti i corsi di aggiornamentiprofessionali, recenti corsi postuniversitari di master(editoriale ed universitario) fino ai giorni nostriconseguiti. Le complessive esperienze lavorative (10anni 354 giorni ungheresi nonché occasionalicollaborazioni italiane a partire dal 1983) effettuate indiversi settori non contano nulla perché non ho nessunaconoscenza, dato che in questo Belpaese cosìfunzionano le cose.... A causa del cambiamento dellalegge di pensionamento, non ho più diritto neanche allapensione minima in Ungheria, in Italia per il servizioprestato non ne avrò mai diritto, dato che ho semprelavorato occasionalmente (prestazione professionale dilavoro occasionale con cod. fisc.) quindi non sufficientiper ottenere la pensione italiana.Poi, col calar della sera, mi aspettano gli impegni difamiglia/casa come, del resto, come accade a tutte ledonne sposate... Quindi, come puoi dedurre, sonoveramente impegnata e proprio per questo non seiriuscita a trovarmi.Per una prima risposta penso che basti così, il resto lorimando a un'altra volta. Possiamo continuare - tempopermettendo -, mi farà davvero un gran piacere. Sevisiterai il sito della mia rivista, potrai avere un quadropiù ampio e complesso della mia vita italiana per nientefacile. Ora che mia figlia, il 2 gennaio 2010, compierà isuoi 24 anni sarà laureata in economia (anch'io aquest'età mi sono laureata) si ricomincerà la guerra,cioè la caccia al lavoro... - (le mancano 2 esami totalied un esame parziale e la tesi di laurea, quest'ultimadovrà discuterla nell'ottobre 2010, il prof. non haavuto un giorno più vicino). Spero che lei, la futuraneodottoressa, avrà più fortuna di me e non dovràrimpiangere nulla, come me... Mi consola soltanto quelfatto, se fossi rimasta in Ungheria e se non avessiabbandonato la cattedra, sicuramente i comunistiungheresi mi avrebbero rovinato l’esistenzaprofessionale e privata, dato che a quei tempi perlunghi anni hanno perseguitato la nostra famigliasoltanto perché eravamo dissidenti. La vita allora eracome nel ex DDR - due-tre giorni fa sulla Rai1 ho vistouno straordinario film a proposito – quindi forseleggermente meno dura. La Stasi era più crudele dellapolizia segreta e degli servizi segreti ungheresi... Miopapà, che ha goduto una grandissima stima nazionale,ha resistito a tutto questo, io, forse, non ci sareiriuscita. Avevo gravi problemi di salute a causa dellostress causato dalle molestie ufficializzate (storialunghissima: rischiavo di paralizzarmi) -: il papà, perfortuna, ancor oggi con i suoi 81 anni è attivo - era unfamoso magistrato nonostante che non appartenesse alpartito unico comunista. Poi, dopo il pensionamento haavuto alte funzioni ed ora, come magistrato pensionatoin due università - nella capitale e nella città diresidenza - insegna diritto oltre all’attività di ricerchescientifiche (ha tutti i massimi titoli scientifici nellagiurisprudenza)... Mia madre purtroppo il 23 gennaio diquest'anno è morta a 76 anni. Anche lei era inpensione, ma lei non ha avuto attività lavorativapregressa.Mi scuso per gli eventuali errori, purtroppo anchedopo 26 anni di permanenza e dopo i tanti studiancora, purtroppo inevitabilmente ne commetto, errori,nonostante cerchi di prestare molta attenzione nell'usodella mia lingua acquisita. Spesso,, quando comincio apensarci sopra, correggo le espressioni giuste, lelocuzioni usate correttamente d'istinto, in formaerrata...Attendo la tua prossima lettera e ti mando un carosaluto.Buonanotte,MelindaCara Melinda,Cypress, CA, U.S.A., 8 febbraio 2010Oggetto: Antologia¹sinceramente mi congratulo con Lei per questo lavoroeccellente! Il materiale, che sia italiano, latino oppurefrancese, quando si tratta di traduzione, il suo merito èindiscutibile! Però, gli argomenti delle teorie e validitàdella traduzione letteraria è una questione discussasenza fine.In ogni modo “considero la traduzione letteraria –come Babits² scrive – una cosa molto più grande e piùimportante di quello che sembra”. Chi s’impegna di talelavoro, secondo me, non deve comprenderechiaramente soltanto la mentalità o le visioni letterariedell’epoca in questione, ma, con le parole di JánosArany 3 : “Si deve conoscere anche la rivelazione vivadello spirito della lingua”. Dato che durante latraduzione di un’opera ci si trova fronte di immagini dipensieri enigmatici ed eccessivamente astratti. Sonoun buon esempio le terzine della Divina Commedia chesecondo Babits “come enigma sono ancora più perfettedi tutti gli altri enigmi che mai un’opera può porre altraduttore letterario”. Come ad es. quella misticatransustanziazione – come una personale esperienzatrascendente – a cui Dante in un Canto fa riferimento.In ogni caso, secondo me, criticare una traduzioneletteraria con pieno diritto, può farlo soltanto propriocolui che l’ha già fatto. Anzi, chi ha tradotto lemeraviglie della lirica ungherese in una lingua stranieraè esclusivamente e soltanto competente in questocompito.Signora con l’edizione di quest’antologia ha tirato lacoda al diavolo! Ad incaricarsi con successo dellapubblicazione di un lavoro così distinto, soltanto unletterato come lei può essere capace. Lei non è soloperfettamente preparata, non ha soltanto una lungaesperienza ed un’eccellente gusto letterario-artistico,ma anche conosce a fondo la lingua in cui la pubblica.Le auguro ulteriori successi: Imre 4(P.S. Intanto chi potrebbe pubblicamente discutere conun’eccellente traduttrice che usa la penna come ledonne di Eger 5 fecero con la spada?) **Traduzione di © Melinda B. Tamás-TarrOSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove ANNO XIV – NN. 73/74 MARZ.-APR./MAGG.-GIU. 2010 63


¹ Melinda Tamás-Tarr Bonani: Da anima ad anima (Antologiadi traduzioni con testi originali: Poesie ungheresi, francesi,spagnole, latine) Edizione <strong>Osservatorio</strong> <strong>Letterario</strong> Ferrara el’Altrove/ O.L.F.A., Ferrara, 2009, pp. 150.² Mihály Babits (1883-1941) dotto poeta ungherese, fu unimportante traduttore e uno dei poeti più rilevanti nellaletteratura ungherese della prima metà del Novecento.3 János Arany (1817-1882) eccellente poeta di grandi epopee,alcuni considerati capolavori della letteratura magiara, autoredi saggi letterari, di ballate formalmente perfette e di liriche.Tradusse in ungherese le opere di Aristofane, MikhailLermontov, Aleksandr Puškin, Molière e Shakespeare. Fupadre dello scrittore László Arany ed amico di Sándor Petőfi.4 Imre Oláh5 Donne di Eger: le donne eroiche combattenti contro i turchiinvasori che vollero assediare il castello di Eger, la battagliainiziata il 9 settembre 1552 e durò per 38 giorni senza esitopositivo da parte degli ottomani.64OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove ANNO XIV – NN. 73/74 MARZ.-APR./MAGG.-GIU. 2010

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