brochure illustrativa - Politecnico di Milano

1ll’ingresso della mostra il percorsoA inizia con la proposta di unproblema: non necessariamente unaquestione di ambito matematico, manemmeno un indovinello: conterràqualcosa di caratteristico dellamatematica, che lasci intuire o capire cheessa può essere, può fornire lo strumentoper rispondere. Si vogliono destarecuriosità e stupore, ma soprattuttogenerare nel visitatore domande che lorendano disponibile ad inoltrarsi nelcammino successivo: che cosa muove lamatematica, nel corso della storia? Qualè il suo metodo nella ricerca del vero?Che rapporti ha con le scienzesperimentali? Perché l’infinito riemergecontinuamente nel discorso matematico,e che ruolo ha? Che cos’è ladimostrazione? C’è ancora qualcosa dascoprire oggi, in matematica?L’astrazione è nemica del rapporto colreale, o può essere uno strumentopotente di comprensione della realtà?daUNOaINFINITOAL CUORE DELLAMATEMATICARaffaella Manaradocente di Scuola SuperioreMarco BramantiPolitecnico di MilanoLuca BrandoliniUniversità di BergamoBenedetta CappellinidaUNOaINFINITOAL CUORE DELLAMATEMATICAIstituto Nazionale di Astrofisica, MilanoClaudio GiorgiUniversità di BresciaFrancesco Prestipinodocente di Scuola SuperioreGiovanni ZambonUniversità di Milano BicoccaLuca RonchiScuola Civica di Musica di Brugheriomostra curata daAssociazione Euresiswww.euresis.orgRimini, 22-28 agosto 201031° Meeting per l’Amicizia tra i PopoliFiera di Riminipadiglione B531° Meeting per l’Amicizia tra i PopoliRimini Fiera, 22-28 agosto 2010www.meetingrimini.org

daUNOaINFINITOAL CUORE DELLAMATEMATICAL’IDEA GUIDA DELLAMOSTRA È CREAREL’OCCASIONE DI UNINCONTRO CON LAMATEMATICA, ANCHEPER CHI DA TEMPO L’HALASCIATA DA PARTECOME “QUALCOSA CHE23i percorre quindi la galleria storica, che introduce iSvari temi della mostra illustrando come storicamentesono emersi: il metodo matematico dimostrativo, omeglio ipotetico-deduttivo; il tema dell'infinito; il temadel rapporto della matematica con le scienze sperimentali,e quindi con la realtà fisica.i entra poi nella piazza della matematica, il luogoScentrale della mostra, in cui l’incontro diventarapporto e iniziale conoscenza. La presenza fisica alcentro del grande albero della matematica è metaforadella matematica vista come organismo vivente, nonrigido e monolitico ma vivo e diramato. Sul contorno,sei corner offrono la possibilità di incontrare matematicheesemplari: qui, aiutati da visualizzazioni e pannellidi spiegazione, si sta di fronte a questioni matematichesignificative, cogliendo di volta in volta qualchecaratteristica della matematica o qualche nesso tra leteorie astratte e la realtà fisica.567ella stanza dell’infinito si tocca il problema deiNprocedimenti infiniti e degli insiemi infiniti,inestricabilmente legati al metodo matematico.ella stanza della matematizzazione della realtàNsi affronta il tema delicato e cruciale del rapportotra realtà fisica, teorie scientifiche e matematica,sottolineando lo stupore per quella misteriosa efficaciadella matematica, così spesso giustamente sottolineatada tanti pensatori.nfine, la stanza della matematica nell’arte e nellaImusica esemplifica i modi in cui la matematica èdiventata per molti artisti e musicisti linguaggioespressivo della bellezza, attraverso idee matematicheprofonde e ricche di nessi e suggestioni come quella disimmetria.NON FA PER ME”4alla piazza si accede a quattro sezioni o stanze, inDcui la visita continua, approfondendo il camminoin direzioni diverse.ella stanza dellaNdimostrazione,con un percorso sulteorema di Pitagora siillustra il metodocaratteristico dellamatematica:problemi, idee econgetture, dimostrazioni,generalizzazioni,teorie, assiomi…’ prevista, accanto alla mostra ma con ingressoEindipendente, un’aula didattica in cui ci si dà appuntamentoper approfondire a gruppi liberi i contenuti della mostra, perlezioni esemplari, per presentazioni di attività interessanti esignificative di insegnanti o scuole, per dibattiti sulla didatticadella matematica.utta la mostra accompagna il visitatore a seguireTquel filo intrecciato di verità e bellezza che da 2500anni percorre la matematica.chi entra nella mostra è proposto un germe diAesperienza della matematica, un piccolo seme dimeraviglia e identificazione nella sua struttura di“mirabili teoremi, stringenti dimostrazioni, formidabiliapplicazioni” attraverso cui si palesa una bellezza benconnotata dalle parole del filosofo e matematico PavelFlorenskij: “La bellezza non è una cosa nella quale sipossa penetrare immediatamente. O meglio, e piùprecisamente, ci si può penetrare anche subito, dopoesserci rimasti accanto per un po’, e dopo chenell’animo i vari elementi assimilati progressivamente sisono composti insieme in maniera organica.”