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Dichiarazione Ambientale Ferrera Erbognone 2008 - Enipower

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<strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> EMAS<br />

Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />

Dati aggiornati al 31-12-<strong>2008</strong>


In questo aggiornamento della <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> sono riportate le variazioni che hanno apportato contributi relativa-<br />

mente alla gestione di sicurezza e ambiente rispetto a quanto illustrato nella <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> 2007.<br />

Si segnala come nel corso del <strong>2008</strong> non si siano registrate modifiche impiantistiche sostanziali che abbiano causato risvolti sulla<br />

valutazione degli aspetti ambientali.<br />

Inoltre viene illustrata la situazione al 31 dicembre <strong>2008</strong> per quanto riguarda:<br />

• Dati operativi e degli indicatori di prestazione ambientale e gestionali;<br />

Stato di avanzamento del Piano di Miglioramento.<br />

•<br />

Informazioni per il pubblico<br />

EniPower – Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> fornisce informazioni sugli aspetti ambientali e tecnici dello Stabilimento ai<br />

soggetti interessati e alla popolazione. La <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> viene divulgata all’esterno nel corso di incontri con la<br />

popolazione e spedita ogni anno alle funzioni pubbliche e associazioni attuando un progetto annuale di comunicazione; inoltre<br />

è sempre disponibile presso lo Stabilimento e sul sito internet della Società www.enipower.it<br />

Per informazioni rivolgersi a:<br />

Responsabile di Stabilimento<br />

Ing. Roberto Lavecchia<br />

Tel. 0382-993213 Fax 0382-993262<br />

Indirizzo e-mail: roberto.lavecchia@enipower.eni.it<br />

RSPP - Responsabile HSEQ e Rappresentante per la Direzione del SGAS<br />

Ing. Roberto Taurino<br />

Tel. 0382-993201 Fax 0382-993262<br />

Indirizzo e-mail: roberto.taurino@enipower.eni.it


Presentazione del Responsabile di Stabilimento<br />

Profilo della Società<br />

Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />

Gli aspetti ambientali<br />

Piano di Miglioramento (PdM)<br />

Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />

Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />

Glossario<br />

07<br />

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53<br />

59<br />

62<br />

Profilo della Società Eni<br />

La Società EniPower<br />

Organizzazione della Società EniPower<br />

Politiche in ambito di salute, sicurezza e ambiente<br />

La politica di salute, sicurezza e ambiente EniPower<br />

La politica di salute, sicurezza e ambiente dello<br />

Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />

Il complesso industriale di <strong>Ferrera</strong><br />

<strong>Erbognone</strong> - Sannazzaro de’ Burgondi<br />

Lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />

I rapporti con il territorio<br />

Modifiche impiantistiche e gestionali significative<br />

dal punto di vista ambientale<br />

Sintesi degli accadimenti ed eventi significativi<br />

in campo ambientale<br />

Produzione<br />

Normative e prescrizioni ambientali<br />

Formazione<br />

Comunicazione<br />

Gestione del controllo operativo<br />

Controllo e registrazione della documentazione<br />

Audit ambientali<br />

Riesame del Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />

Struttura organizzativa<br />

L’identificazione degli aspetti ambientali<br />

Aspetti ambientali diretti<br />

Emissioni in atmosfera<br />

Qualità dell’aria<br />

Scarichi idrici<br />

Produzione dei rifiuti<br />

Consumo materie prime<br />

Qualità del suolo e della falda<br />

Risorse idriche<br />

Risorse naturali ed energetiche<br />

Rumore esterno<br />

Emissioni di odori<br />

Campi elettromagnetici<br />

Strutture e apparecchiature contenenti amianto<br />

Sostanze pericolose per l’ozono / PCB<br />

Impatto visivo<br />

Salute e sicurezza dei lavoratori operanti nel sito<br />

Rumore nei luoghi di lavoro<br />

Aspetti ambientali in condizioni di emergenza<br />

Aspetti ambientali indiretti<br />

La significatività degli aspetti ambientali<br />

Aspetti ambientali diretti<br />

Aspetti ambientali diretti in condizioni di emergenza<br />

Aspetti ambientali indiretti


Questa <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> è stata prodotta con il contributo delle seguenti persone:<br />

Stabilimento di FERRERA ERBOGNONE<br />

Roberto Taurino Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione<br />

Responsabile HSEQ<br />

Rappresentante della Direzione del Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />

Enrico Bonora Responsabile Produzione<br />

Giovanni Innocente Responsabile Servizi Tecnici<br />

Vincenzo Rottino Analisi Gestionali e Servizi Ausiliari<br />

e approvata da:<br />

Roberto Lavecchia Responsabile di Stabilimento


<strong>Dichiarazione</strong> di approvazione<br />

EniPower Centrale di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> - Strada della Corradina, snc – <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> (PV)<br />

Codice di attività:<br />

NACE E 35.11 (ex 40.10) Produzione di energia elettrica<br />

NACE E 35.30 (ex 40.30) Fornitura di vapore e aria condizionata<br />

Questo Stabilimento è dotato di un Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong> conforme alla Norma ISO 14001:2004. I risultati di<br />

gestione sono comunicati al pubblico secondo le modalità del Regolamento CE 761/2001 e relativo aggiornamento 2006.<br />

La verifica di sorveglianza annuale effettuata dal verificatore ambientale presso lo Stabilimento EniPower di<br />

<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> ha riscontrato il rispetto dei requisiti posti dal Regolamento CE 761/2001 di ecogestione e<br />

audit ambientale. Ha constatato inoltre che la <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> tratta tutti gli aspetti ambientali legati<br />

all’attività del sito, fornendo informazioni chiare e attendibili.<br />

Il verificatore accreditato Certiquality Srl IV-0001 Via G. Giardino, 4 ha verificato e convalidato questa<br />

<strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> in data 19/02/2009.<br />

Lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> si impegna a far convalidare e a trasmettere all’organismo<br />

competente sia i necessari aggiornamenti annuali sia la revisione della <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> completa<br />

entro tre anni dalla data della prima edizione, mettendoli a disposizione del pubblico secondo quanto<br />

previsto dal Regolamento CE 761/2001.


PRESENTAzIONE DEL RESPONSABILE DI STABILIMENTO<br />

Sala controllo<br />

6


ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

L’aggiornamento <strong>2008</strong> della <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> dello Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> conferma l’impegno di<br />

EniPower e delle sue controllate per il raggiungimento e il mantenimento di standard di eccellenza nella gestione degli<br />

aspetti ambientali nonché dello sviluppo sostenibile della propria attività nei territori ospitanti.<br />

La rilevanza ambientale delle tecnologie adottate per la realizzazione dello Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> consiste<br />

nel coniugare, a livello delle migliori tecnologie attualmente disponibili, i più alti rendimenti e le minime emissioni;<br />

in questa ottica lo Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> si colloca tra gli impianti più compatibili a livello ambientale nel<br />

parco termoelettrico italiano.<br />

La “<strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong>” diventa uno strumento per aprire e mantenere, in piena trasparenza, un colloquio con i<br />

dipendenti, con la cittadinanza, con le Autorità Locali e Nazionali, con le società operanti nel complesso industriale di<br />

Sannazzaro de’ Burgondi-<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> e con tutti i portatori di interesse in generale, approfondendo la conoscenza<br />

degli aspetti ambientali connessi all’attività di Stabilimento.<br />

I risultati ambientali raggiunti testimoniano il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dello Stabilimento<br />

di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>.<br />

Presentazione del Responsabile di Stabilimento<br />

Il Responsabile di Stabilimento<br />

Roberto Lavecchia<br />

7


Veduta notturna ingresso Stabilimento<br />

Profilo della Società<br />

Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />

Gli aspetti ambientali<br />

Piano di Miglioramento (PdM)<br />

Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />

Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />

Glossario<br />

9


PROFILO DELLA SOCIETà<br />

10<br />

Profilo della Società<br />

Profilo della Società Eni<br />

Eni è un’impresa integrata nell’energia, impegnata a cre-<br />

scere nell’attività di ricerca, produzione, trasporto, trasfor-<br />

mazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale.<br />

Opera nelle attività del petrolio e del gas naturale, della generazione<br />

e commercializzazione di energia elettrica, della<br />

petrolchimica e dell’ingegneria e costruzioni, in cui vanta<br />

competenze di eccellenza e forti posizioni di mercato a livello<br />

internazionale. Tre i business fondamentali: Exploration<br />

& Production, Gas & Power e Refining & Marketing.<br />

Eni è presente in 70 Paesi con circa 76.000 dipendenti.<br />

Ogni azione di Eni è caratterizzata dal forte impegno per lo<br />

sviluppo sostenibile: valorizzare le persone, contribuire allo<br />

fig. 1 – Struttura Societaria Eni<br />

Exploration<br />

& Production<br />

RICERCA E PRODUZIONE IDROCARBURI<br />

E STOCCAGGIO DI GAS NATURALE<br />

Ingegneria<br />

& Costruzioni<br />

SERVIZI PER L’INDUSTRIA<br />

PETROLIFERA<br />

Divisioni<br />

Saipem<br />

(Eni 42,9%)<br />

Snamprogetti<br />

(Saipem 100%)<br />

Gas & Power<br />

APPROVVIGIONAMENTO, TRASPORTO,<br />

RIGASSIFICAZIONE, DISTRIBUZIONE E VENDITA<br />

DI GAS NATURALE E PRODUZIONE<br />

E VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA<br />

Snam Rete Gas<br />

(Eni 50,04%)<br />

TRASPORTO ITALIA<br />

Polimeri Europa<br />

(Eni 100%)<br />

Petrolchimica<br />

PRODUZIONE E VENDITA<br />

DI PRODOTTI PETROLCHIMICI<br />

sviluppo e al benessere delle comunità nelle quali opera,<br />

rispettare l’ambiente, investire nell’innovazione tecnica,<br />

perseguire l’efficienza energetica e mitigare i rischi del<br />

cambiamento climatico.<br />

Tutta la storia di Eni, fin dalla sua costituzione nel 1953,<br />

è segnata da grandi sfide vinte e dalla realizzazione di<br />

progetti apparentemente irrealizzabili.<br />

Ai traguardi operativi Eni ha affiancato un processo di<br />

radicale trasformazione dell’assetto societario tramite<br />

la fusione nella Corporate delle società caposettore e la<br />

conseguente creazione di divisioni operative per tutte le<br />

principali attività.<br />

In Figura 1 è riportata la Struttura Societaria di Eni:<br />

Refining<br />

& Marketing<br />

RAFFINAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE<br />

DI PRODOTTI PETROLIFERI<br />

Altre Attività<br />

CORPORATE, SOCIETÀ FINANZIARIE<br />

E DI SERVIZI


La Società EniPower<br />

EniPower (società controllata al 100% da Eni) è stata<br />

costituita nel novembre 1999. A EniPower sono state<br />

conferite centrali convenzionali (potenza installata di circa<br />

1 GW) da EniChem e Agip Petroli.<br />

EniPower ha in corso di completamento un piano di in-<br />

vestimenti che ha comportato la graduale fermata degli<br />

impianti tradizionali acquisiti e la loro sostituzione con<br />

impianti a Ciclo Combinato, alimentati a gas naturale, che<br />

utilizzano le migliori tecnologie disponibili garantendo<br />

standard elevati per la salute e sicurezza dei lavoratori e<br />

per la salvaguardia dell’ambiente.<br />

A oggi la Società e le sue controllate (EniPower Mantova e<br />

S.E.F., Società EniPower Ferrara) dispongono di 7 centrali<br />

elettriche nei siti di Brindisi, Ferrara, <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />

(PV), Mantova, Livorno, Ravenna, e Taranto, con una<br />

potenza installata di circa 4,5 GW che la pone fra i primi<br />

produttori nazionali di energia elettrica e al 1° posto come<br />

produttore di vapore tecnologico.<br />

Gli investimenti previsti nel Piano Quadriennale (2009-<br />

2012) porteranno la potenza installata a 5,5 GW (collocando<br />

EniPower al 3° posto come produttore a livello nazionale<br />

per capacità installata).<br />

fig. 2 – Centrali EniPower in italia<br />

* S.E.F. (Società EniPower Ferrara)<br />

** EniPower Mantova<br />

Mantova**<br />

836 MW<br />

<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> (PV)<br />

1.030 MW<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

Livorno<br />

199 MW<br />

In tal senso il Piano prevede:<br />

• l’avvio<br />

e la messa a regime della centrale di Ferrara (due<br />

nuovi cicli combinati da 390 MW ciascuno);<br />

• la costruzione di una nuova centrale da 240 MW a<br />

Taranto.<br />

Nel prossimo quadriennio sono inoltre previsti investimenti<br />

volti a incrementare la flessibilità degli impianti e migliorarne<br />

l’efficienza di generazione.<br />

È inoltre obiettivo della società investire nelle energie rinnovabili<br />

e nelle fonti alternative, ampliando e diversificando<br />

la capacità di produzione.<br />

Dal 1° giugno 2006 la società ha acquisito da EniTecnologie<br />

le attività fotovoltaiche, costituite dall’impianto di Nettuno<br />

(Roma) per la produzione di moduli con celle fotovoltaiche<br />

da silicio.<br />

Dal 1° gennaio 2007 EniPower SpA e la controllata EniPower<br />

Mantova SpA hanno stipulato con Eni SpA contratti di conto<br />

lavorazione in base ai quali EniPower SpA ed EniPower<br />

Mantova SpA svolgono le attività di generazione per conto<br />

Eni SpA che provvede alla commercializzazione dell’energia<br />

prodotta.<br />

In Figura 2 si riportano gli Stabilimenti EniPower presenti<br />

sul territorio nazionale.<br />

Nettuno (RM)<br />

fotovoltaico<br />

Ferrara*<br />

841 MW<br />

Ravenna<br />

972 MW<br />

Brindisi<br />

1.321 MW<br />

Taranto<br />

87 MW<br />

11


PROFILO DELLA SOCIETà<br />

La salvaguardia dell’ambiente, la tutela della salute e della<br />

sicurezza dei lavoratori, i rapporti con il territorio e con<br />

gli stakeholder sono elementi fondamentali delle logiche<br />

gestionali di EniPower.<br />

La Società ha da tempo in funzione un sistema formalizzato<br />

di controllo delle condizioni ambientali che coinvolge tutta<br />

la struttura aziendale e sistemi di auditing ambientale che<br />

garantiscono il continuo miglioramento dei processi e delle<br />

pratiche operative.<br />

Organizzazione della Società<br />

EniPower<br />

La sede di EniPower è situata a San Donato Milanese<br />

presso il Centro Direzionale Eni. EniPower possiede l’intero<br />

capitale sociale di EniPower Trasmissione SpA e di EniPower<br />

Iniziative Industriali SpA, il 51% del capitale sociale della<br />

Società EniPower Ferrara Srl (S.E.F.) e l’ 86,50% della Società<br />

EniPower Mantova SpA.<br />

In particolare:<br />

• EniPower Trasmissione SpA è la società proprietaria di<br />

cinque elettrodotti che, a decorrere dal 1° gennaio 2009,<br />

in virtù della cessione a Terna degli elettrodotti rientranti<br />

nella Rete di Trasmissione Nazionale, verrà incorporata in<br />

EniPower;<br />

fig. 3 – Schema Partecipazioni e Struttura organizzativa EniPower<br />

12<br />

EniPower<br />

Trasmissione SpA<br />

100%<br />

Termica Milazzo SpA<br />

40%<br />

EniPower<br />

Mantova SpA<br />

86,50%<br />

Ravenna Servizi<br />

Industriali Scpa<br />

25,593%<br />

EniPower SpA<br />

Pacific Solar Pty Ltd<br />

22,77%<br />

Società EniPower<br />

Ferrara Srl<br />

51%<br />

IFM Scarl<br />

10,70%<br />

Brindisi Servizi<br />

Generali Scarl<br />

8,90%<br />

•<br />

EniPower Iniziative Industriali SpA è la società priva<br />

di attività operativa che potrà essere utilizzata per<br />

realizzare investimenti in compartecipazione con terzi di<br />

minoranza;<br />

• EniPower Mantova: società che gestisce la centrale elettrica<br />

di Mantova partecipata con TEA SpA;<br />

• Società EniPower Ferrara: società che gestisce la centrale<br />

elettrica di Ferrara partecipata con il gruppo EGL.<br />

La Società è organizzata nel seguente modo.<br />

Dal Presidente dipende:<br />

• Collegamenti per le Relazioni Esterne.<br />

Dall’Amministratore Delegato dipendono:<br />

• Attività Fotovoltaiche;<br />

• Produzione;<br />

• Servizi Tecnici;<br />

• Sviluppo Tecnologico e nuove opportunità;<br />

• Pianificazione, Amministrazione e Controllo;<br />

• Personale e Organizzazione;<br />

Sicurezza, Ambiente e Assicurazione Qualità.<br />

•<br />

Da Produzione dipendono gli Stabilimenti produttivi di<br />

Brindisi, <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>, Livorno, Ravenna e Taranto.<br />

Alla medesima funzione è demandato anche il coordinamento<br />

dello Stabilimento di Ferrara della controllata S.E.F.<br />

e dello Stabilimento di Mantova della controllata EniPower<br />

Mantova.<br />

In Figura 3 si riporta l’Organizzazione della Società EniPower:<br />

Pianificazione,<br />

Amministrazione<br />

e Controllo<br />

Attività<br />

Fotovoltaiche<br />

Personale e<br />

Organizzazione<br />

Presidente<br />

F. Zofrea<br />

Amministratore Delegato<br />

G. Milani<br />

Sicurezza,<br />

Ambiente e<br />

Assicur. Qualità<br />

Collegamenti per le<br />

Relazioni Esterne<br />

Sviluppo<br />

Tecnologico e<br />

Nuove Opportunità<br />

Servizi Tecnici Produzione


Politiche in ambito di salute,<br />

sicurezza e ambiente<br />

Il processo di sviluppo del business di EniPower, fin<br />

dalla sua nascita, è stato guidato da una componente<br />

strategica, giudicata della massima importanza, relativa al<br />

contenimento e alla prevenzione degli impatti ambientali<br />

e dei rischi per la salute umana, oltre che alla tutela della<br />

sicurezza degli operatori e dei terzi.<br />

A questo scopo, in linea con la strategia di tutta la Società<br />

Eni, EniPower ha adottato la Procedura Gestionale “Principi<br />

e politiche in materia di salute, sicurezza, ambiente e<br />

incolumità pubblica”.<br />

In tale documento EniPower ha definito i principi strategico<br />

comportamentali, gli strumenti di pianificazione e<br />

controllo ed i criteri generali di gestione, che devono<br />

trovare applicazione presso la sede e presso i singoli<br />

Stabilimenti di produzione della Società per la salvaguardia<br />

dell’ambiente.<br />

Gli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente e della salute<br />

e sicurezza dei dipendenti e delle popolazioni interessate<br />

dalle attività di produzione, è basato sul rispetto della<br />

normativa vigente, sull’adozione delle “best practice” internazionali,<br />

sulla realizzazione di periodici audit di verifica<br />

delle condizioni operative, sulla formazione del personale,<br />

sulla comunicazione ed informazione alle “parti interessate”<br />

(dipendenti, fornitori, clienti, organizzazioni sindacali,<br />

autorità, pubblico).<br />

Tra gli strumenti di pianificazione e controllo, il Piano<br />

Industriale comprende una specifica sezione dedicata agli<br />

investimenti in tema di salute, sicurezza e ambiente, fra i<br />

quali rientrano:<br />

• gli interventi volti, ove possibile, al miglioramento dei<br />

livelli di efficienza energetica della produzione, alla<br />

riduzione dei consumi specifici di risorse naturali e alla<br />

diminuzione delle emissioni specifiche per unità di<br />

energia prodotta;<br />

• il monitoraggio delle emissioni in atmosfera, degli<br />

scarichi idrici e dei rifiuti industriali, con gli eventuali<br />

possibili miglioramenti tecnologici dei sistemi di misura;<br />

• il miglioramento delle condizioni e dell’ambiente di<br />

lavoro, attraverso il monitoraggio dei fattori di rischio;<br />

• severe politiche di prevenzione degli infortuni e degli<br />

incidenti.<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

La politica di salute, sicurezza<br />

e ambiente EniPower<br />

In data 16 maggio <strong>2008</strong> è stata emessa la procedura POL.<br />

HSE.PG-01 Rev. 01 del 16 maggio <strong>2008</strong> “Politica in materia<br />

di salute, sicurezza, ambiente e incolumità pubblica” di<br />

Società. EniPower, nel pieno rispetto della legislazione<br />

vigente e in coerenza con le politiche Eni, opera con tutte<br />

le proprie strutture perseguendo una gestione sostenibile<br />

dei temi sociali e ambientali correlati ai servizi e prodotti di<br />

tutte le proprie aree di business.<br />

EniPower adotta quindi un comportamento responsabile<br />

verso gli stakeholder, contribuendo a uno sviluppo economico<br />

che, nell’utilizzo delle risorse, soddisfi i fabbisogni<br />

delle presenti generazioni senza compromettere quelli<br />

delle generazioni future. In questa logica, EniPower integra<br />

nel proprio modello di business l’innovazione tecnologica<br />

con la tutela e la valorizzazione delle persone, dell’ambiente<br />

e della società nel suo complesso.<br />

EniPower svolge le proprie attività di produzione e<br />

commercializzazione secondo modalità che garantiscano,<br />

in ogni momento, la sicurezza e la salute di dipendenti,<br />

contrattisti e clienti, l’integrità degli asset, la salvaguardia<br />

dell’ambiente e la tutela dell’incolumità pubblica. In<br />

particolare, EniPower contribuisce da sempre con le proprie<br />

capacità tecnologiche e competenze professionali al<br />

benessere e al miglioramento della qualità della vita delle<br />

comunità in cui opera.<br />

I principi cardine per la conduzione delle attività EniPower<br />

sono i seguenti:<br />

• Gestione di tutte le attività nel rispetto della legislazione<br />

vigente, delle politiche e linee guida Eni in materia, della<br />

normativa volontaria sottoscritta, delle prescrizioni e<br />

delle disposizioni aziendali;<br />

• Presidio integrato di tutte le tematiche di salute,<br />

sicurezza e ambiente, volto alla definizione di obiettivi di<br />

miglioramento e all’adozione di strumenti di gestione e<br />

controllo mirati al coinvolgimento, a tutti i livelli, della<br />

Società, dei fornitori e delle imprese terze;<br />

• Utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e adozione<br />

delle best practice internazionali al fine del miglioramento<br />

continuo nella gestione operativa, nella promozione<br />

dell’efficienza energetica, nella prevenzione dell’inquinamento<br />

e nella riduzione dell’impatto climalterante connesso<br />

all’uso di combustibili fossili;<br />

13


PROFILO DELLA SOCIETà<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

14<br />

Miglioramento continuo delle condizioni di salute<br />

e di sicurezza degli ambienti di lavoro anche con il<br />

coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori;<br />

Formazione e addestramento del personale per il<br />

raggiungimento dei più elevati livelli di professionalità e<br />

qualità delle prestazioni, anche attraverso la creazione<br />

di strumenti per la condivisione delle esperienze e delle<br />

conoscenze;<br />

Prevenzione di eventi incidentali, infortuni e malattie<br />

professionali, attraverso misure tecnico-procedurali e tramite<br />

la partecipazione e responsabilizzazione dei dipendenti,<br />

nell’ambito delle proprie mansioni, al processo di<br />

salvaguardia della salute, della sicurezza, dell’ambiente e<br />

dell’incolumità pubblica, nei confronti di sé stessi, dei colleghi<br />

e della comunità;<br />

Utilizzo di fornitori e appaltatori qualificati, in grado di<br />

operare per il miglioramento continuo della salute, della<br />

sicurezza, dell’ambiente e dell’incolumità pubblica;<br />

Effettuazione di periodiche attività di reportistica,<br />

analisi degli esiti dei sistemi di controllo e revisioni delle<br />

procedure gestionali e operative, al fine di valutare le<br />

prestazioni e di riesaminare obiettivi e programmi;<br />

Informazione periodica ai dipendenti, alle organizzazioni<br />

sindacali, alle Autorità e al pubblico sui risultati conseguiti<br />

• audit,<br />

•<br />

Veduta dello Stabilimento<br />

dalla Società in materia di tutela ambientale, della salute,<br />

della sicurezza e dell’incolumità pubblica;<br />

• Collaborazione, quando richiesto, con le Autorità<br />

•<br />

competenti nell’elaborazione di norme tecniche e di linee<br />

guida in materia di salute, sicurezza, ambiente e incolumità<br />

pubblica;<br />

Promozione di sviluppi scientifici e tecnologici volti alla<br />

protezione ambientale, dell’incolumità pubblica e alla<br />

salvaguardia delle risorse.<br />

La Società verifica periodicamente l’adeguatezza, l’attualità e<br />

la corretta applicazione dei contenuti della presente politica in<br />

materia di salute, sicurezza, ambiente e incolumità pubblica.<br />

La politica di salute, sicurezza<br />

e ambiente dello Stabilimento<br />

di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />

La Direzione dello Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong><br />

<strong>Erbognone</strong> ha implementato la politica di salute, sicurezza<br />

e ambiente con riferimenti ai clienti e per quanto riguarda<br />

la comunicazione nei confronti del personale delle società<br />

terze che operano nello Stabilimento.


ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

15


PROFILO DELLA SOCIETà<br />

Il complesso industriale<br />

di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> - Sannazzaro<br />

de’ Burgondi<br />

Lo Stabilimento EniPower fa parte di un complesso industriale<br />

integrato (vedi Figura 4) che sorge sul territorio dei<br />

comuni di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> e Sannazzaro de’ Burgondi.<br />

Esso è composto da:<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

16<br />

Centrale Termoelettrica cogenerativa a Ciclo Combinato<br />

EniPower della potenzialità di circa 1.000 MWe;<br />

Raffineria Eni Refining & Marketing di Sannazzaro de’<br />

Burgondi;<br />

Deposito Eni R&M, che gestisce i serbatoi di stoccaggio<br />

di petrolio grezzo e gli oleodotti in entrata/uscita dalla<br />

Raffineria;<br />

Stabilimento GPL Eni R&M, in cui è stoccato GPL (in un<br />

serbatoio sferico, in serbatoi orizzontali e in bombole per<br />

l’uso domestico);<br />

Stabilimento Air Liquide per l’approvvigionamento<br />

di ossigeno per l’impianto di gassificazione del TAR<br />

VISBREAKER di Raffineria.<br />

Nel complesso industriale merita un cenno particolare<br />

la Raffineria Eni Refining & Marketing (ex Agip Petroli) di<br />

Sannazzaro situata a cavallo tra i comuni di Sannazzaro<br />

de’ Burgondi e di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>. La Raffineria è uno<br />

degli Stabilimenti più importanti di proprietà di Eni R&M:<br />

le produzioni attive in Raffineria sono Produzione GPL,<br />

fig. 4 – Complesso industriale integrato<br />

COMUNE<br />

SANNAZZARO<br />

Gas<br />

per la rete<br />

cittadina<br />

Vapore<br />

Reflui<br />

Energia Elettrica<br />

Syngas<br />

Stabilimento<br />

EniPower<br />

Vapore<br />

Acqua<br />

STABILIMENTO GPL<br />

Eni R&M<br />

Reflui<br />

Produzione Benzine, Produzione Jet FueL, Produzione Gasoli,<br />

Produzione Olii Combustibili e Bitume, desolforazione fumi<br />

del cracking (BELCO) e impianto di gassificazione TAR.<br />

L’impianto di gassificazione permette un utilizzo innovativo<br />

degli idrocarburi pesanti di distillazione del greggio,<br />

garantendo, mediante una tecnologia d’avanguardia, la<br />

segregazione degli inquinanti presenti (zolfo, ceneri e<br />

metalli) e la produzione del gas di sintesi che viene ceduto<br />

a EniPower come combustibile della turbina a gas gruppo 3<br />

a esso dedicato.<br />

Lo Stabilimento EniPower<br />

di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />

Lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>, ubicato<br />

nella zona agricola della Lomellina, sede di numerosi<br />

piccoli centri urbani, con forti tradizioni rurali, accanto<br />

alla Raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi, costituisce<br />

la prima centrale elettrica a livello nazionale realizzata<br />

dopo l’emanazione del decreto di liberalizzazione del<br />

mercato dell’energia elettrica del 1999. La nuova centrale<br />

termoelettrica è stata inaugurata nel maggio del 2004.<br />

La moderna concezione dell’impianto caratterizzata da un<br />

elevatissimo grado di innovazione tecnologica consente<br />

la produzione di energia elettrica ad alto rendimento.<br />

L’elevata efficienza, le tipologie di combustibile e<br />

GPL<br />

RAFFINERIA Eni R&M<br />

Energia<br />

elettrica<br />

Ossigeno<br />

Vapore<br />

Acqua<br />

Stabilimento<br />

Air Liquide<br />

Reflui<br />

Reflui<br />

Vapore<br />

Grezzo<br />

DEPOSITO<br />

Eni R&M


l’attenta progettazione dell’impianto comportano un<br />

bassissimo impatto ambientale che si attesta come<br />

minimo raggiungibile tra le varie tipologie del parco di<br />

produzione termoelettrico.<br />

Lo Stabilimento è composto da tre gruppi cogenerativi<br />

a Ciclo Combinato: due gruppi gemelli alimentati a gas<br />

naturale (isole di potenza 1 e 2), l’altro gruppo (isola di<br />

potenza 3) alimentabile sia a combustione mista con gas<br />

di sintesi che soltanto a gas naturale. La fornitura di gas<br />

naturale per alimentare le isole di potenza è assicurata<br />

da Eni Divisione Gas & Power, attraverso metanodotto di<br />

Snam Rete Gas, mentre il gas di sintesi o Syngas è prodotto,<br />

come sopra detto, nell’impianto di gassificazione presso<br />

la Raffineria Eni Refining & Marketing di Sannazzaro de’<br />

Burgondi. La potenza elettrica massima complessiva<br />

generabile dall’impianto ed esportabile sulla rete di<br />

trasmissione nazionale è pari a circa 1.000 MWe.<br />

Una caratteristica distintiva del nuovo impianto di<br />

<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> è relativa all’utilizzo di un sistema<br />

di raffreddamento mediante condensatori ad aria:<br />

il consumo d’acqua dell’impianto è così limitato al<br />

reintegro dell’acqua demineralizzata utilizzata per<br />

produrre vapore.<br />

La centrale è connessa alla Rete di Trasmissione Nazionale<br />

da un elettrodotto di 8,5 km a doppia terna su singola<br />

palificata.<br />

Il gas di raffineria, utilizzato a partire da marzo 2006, è<br />

prodotto da un impianto di gassificazione di idrocarburi<br />

pesanti gestito da Eni-Divisione R&M.<br />

L’impianto di gassificazione permette un utilizzo<br />

innovativo delle frazioni pesanti di distillazione del greggio<br />

(Tar Visbreaking), garantendo, mediante una tecnologia<br />

d’avanguardia, la produzione di un gas di raffineria (Syngas)<br />

che, essendo esente da inquinanti tipici quali zolfo, ceneri e<br />

metalli pesanti, può essere impiegato direttamente come<br />

combustibile in turbina a gas.<br />

In assenza del gassificatore, i medesimi idrocarburi pesanti,<br />

opportunamente miscelati con idrocarburi leggeri,<br />

sarebbero generalmente impiegati come combustibili<br />

tradizionali in forni e caldaie, rilasciando in atmosfera i<br />

contaminanti che invece sono trattenuti dai sistemi di<br />

abbattimento associati all’impianto di gassificazione.<br />

La trasformazione in gas e l’utilizzo quale combustibile<br />

nelle turbine a gas permette inoltre di evitare l’impatto<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

del trasporto dell’olio combustibile altrimenti prodotto<br />

e stimabile in almeno 20.000 autobotti l’anno e 4.000<br />

ferrocisterne l’anno.<br />

La maggior parte della produzione di energia elettrica è<br />

destinata al mercato elettrico (98%); il vapore prodotto è<br />

ceduto all’adiacente Raffineria Eni R&M.<br />

L’elevato livello di scolarità e di specializzazione delle<br />

risorse impiegate, unito all’applicazione sistematica di<br />

procedure relative alla salute e sicurezza dei lavoratori,<br />

ha contribuito all’assenza di infortuni nei quattro anni di<br />

esercizio.<br />

I valori di emissione in atmosfera testimoniano l’adozio-<br />

ne delle migliori tecnologie disponibili: l’ambizioso pro-<br />

gramma di miglioramento ambientale triennale prevede<br />

tuttavia ulteriori riduzioni delle concentrazioni di NOx attraverso l’ottimizzazione dell’esercizio delle turbine a<br />

gas.<br />

Nello Stabilimento EniPower trovano occupazione 43<br />

unità lavorative suddivise tra Quadri, Impiegati e Operai<br />

come indicato in Figura 5.<br />

fig. 5 – Qualifica dipendenti della Centrale EniPower<br />

di ferrera <strong>Erbognone</strong><br />

Ripartizione personale per qualifica<br />

5 Quadri<br />

23 Impiegati<br />

15 Operai<br />

12%<br />

35%<br />

I rapporti con il territorio<br />

53%<br />

Lo Stabilimento EniPower partecipa attivamente a una<br />

Commissione di Alta Sorveglianza, istituita dal Comune di<br />

<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>, il cui scopo è monitorare la performance<br />

ambientale dello Stabilimento. Periodicamente infatti la<br />

Commissione si riunisce con la Direzione dello Stabilimento<br />

verificando il rispetto delle prescrizioni di legge relative agli<br />

impatti ambientali.<br />

17


PROFILO DELLA SOCIETà<br />

Modifiche impiantistiche e<br />

gestionali significative dal punto di<br />

vista ambientale<br />

Nel corso del <strong>2008</strong>, a livello di modifiche impiantistiche<br />

con impatti significativi sulla gestione ambientale si<br />

segnala quanto segue:<br />

• Completato e messo in esercizio il cavidotto a 132 kV<br />

per il collegamento elettrico con l’adiacente Raffineria<br />

Eni R&M di Sannazzaro de’ Burgondi con l’avvio nello<br />

scorso novembre di due autotrasformatori installati<br />

presso la sottostazione elettrica.<br />

Si segnala che questa modifica impiantistica non ha<br />

variato la Valutazione degli Aspetti Ambientali <strong>2008</strong> in<br />

quanto l’attività di “Trasmissione e Trasformazione EE”<br />

è stata già contemplata (Rif.to Attività PROD 10 della<br />

valutazione aspetti ambientali <strong>2008</strong>) in precedenza;<br />

• La realizzazione di un nuovo Deposito per la gestione e<br />

lo stoccaggio dei chemicals con bacino di contenimento<br />

per eventuali sversamenti.<br />

Sintesi degli accadimenti ed eventi<br />

significativi in campo ambientale<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> si segnalano come eventi significativi in<br />

campo ambientale:<br />

fig. 6 – Produzione energia elettrica e vapore<br />

8.000.000 Produzioni annue<br />

7.000.000<br />

6.000.000<br />

5.000.000<br />

4.000.000<br />

3.000.000<br />

2.000.000<br />

1.000.000<br />

0<br />

18<br />

1. Le fermate di manutenzione del Gruppo 1 nel mese di<br />

aprile (circa 244 h di inattività) e nel mese di dicembre<br />

(circa 198 h di inattività);<br />

2. La fermata di manutenzione del Gruppo 2 nel mese di<br />

febbraio (circa 240 h di inattività);<br />

3. Le fermate di manutenzione del Gruppo 3 nel mese di<br />

aprile (circa 289 h di inattività) e nel mese di agosto<br />

(circa 124 h di inattività).<br />

Produzione<br />

In Figura 6 vengono riportate le produzioni di Energia Elettrica<br />

e Vapore dall’anno 2003 all’anno <strong>2008</strong>. Si riporta inoltre la<br />

produzione totale di Energia Elettrica equivalente ottenuta<br />

sommando l’Energia Elettrica netta all’energia equivalente<br />

ottenuta convertendo il Vapore ceduto a Eni R&M, utilizzando<br />

l’exergia1 posseduta dal Vapore.<br />

Dai grafici si evidenzia quanto segue:<br />

• L’aumento di produzione di Energia Elettrica rispetto al<br />

biennio 2006-2007 è legato all’esecuzione delle prime<br />

revisioni generali di manutenzione sul Gruppo 1 (anno<br />

2006) e sui Gruppi 2 e 3 (anno 2007) e al maggior<br />

numero di ore di marcia a massimo carico e minori<br />

accidentalità per CC1 e CC2;<br />

• L’aumento di Vapore MP ceduto è legato ad una<br />

maggiore richiesta di Eni R&M.<br />

Nelle Figure 7 e 8 si riportano i bilanci di massa dello<br />

Stabilimento per gli anni <strong>2008</strong> e 2007.<br />

2003 2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Vapore MP ceduto a Eni R&M (ton) 93.262 779.232 904.801 1.209.043 1.237.811 1.417.645<br />

Energia Elettrica netta (MWh) 623.994 5.471.407 6.699.007 6.346.000 6.259.136 6.844.595<br />

Energia Elettrica totale equivalente (MWheq) 646.377 5.658.423 6.916.159 6.636.170 6.556.210 7.184.830<br />

1 Si definisce exergia la quantità di energia elettrica che sarebbe prodotta qualora il vapore ceduto alla Raffineria Eni R&M fosse utilizzato<br />

completamente in turbina per produrre solamente energia elettrica.


fig. 7 – bilancio di massa Stabilimento di ferrera <strong>Erbognone</strong> - anno <strong>2008</strong><br />

ACQUA DEMINERALIZZATA<br />

2.262.870 ton<br />

ACQUA POTABILE DA ACQUEDOTTO<br />

3.471 ton<br />

ACQUA DI POZZO<br />

1.680 ton<br />

COMBUSTIBILI<br />

tep<br />

Gas Naturale 917.888 tep<br />

Gas di Sintesi 252.523 tep<br />

Additivi e chemicals<br />

125 ton<br />

EFFLUENTI LIQUIDI<br />

Acque Reflue a trattamento Eni R&M<br />

344.718 ton<br />

(Valore Stimato)<br />

ACQUA DEMINERALIZZATA<br />

1.940.094 ton<br />

ACQUA POTABILE DA ACQUEDOTTO<br />

3.215 ton<br />

ACQUA DI POZZO<br />

3.581 ton<br />

COMBUSTIBILI<br />

tep<br />

Gas Naturale 829.692 tep<br />

Gas di Sintesi 235.205 tep<br />

Additivi e chemicals<br />

76 ton<br />

EFFLUENTI LIQUIDI<br />

Acque Reflue a trattamento Eni R&M<br />

349.084 ton<br />

(Valore Stimato)<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

RIFIUTI<br />

Pericolosi 15,32 ton<br />

Non pericolosi 58,69 ton<br />

fig. 8 – bilancio di massa Stabilimento di ferrera <strong>Erbognone</strong> - anno 2007<br />

RIFIUTI<br />

Pericolosi 27 ton<br />

Non pericolosi 6.421 ton<br />

ACQUA GREZZA DI SUPERFICIE<br />

213.405 ton<br />

ENERGIA ELETTRICA NETTA<br />

6.844.595 MWh<br />

VAPORE MP CEDUTO A Eni R&M<br />

1.417.645 ton<br />

VAPORE DENOx Gruppo 3<br />

733.486 ton<br />

EMISSIONI IN ATMOSFERA<br />

CO 2 3.259.031 ton<br />

SO 2 25,79 ton<br />

NO X 1.525 ton<br />

CO 4 ton<br />

ACQUA GREZZA DI SUPERFICIE<br />

225.017 ton<br />

ENERGIA ELETTRICA NETTA<br />

6.259.136 MWh<br />

VAPORE MP CEDUTO A Eni R&M<br />

1.237.811 ton<br />

VAPORE DENO x Gruppo 3<br />

685.393 ton<br />

EMISSIONI IN ATMOSFERA<br />

CO 2 2.944.618 ton<br />

SO 2 17 ton<br />

NO X 1.226 ton<br />

CO 4 ton<br />

19


La campagna circostante<br />

Profilo della Società<br />

il Sistema di gestione <strong>Ambientale</strong><br />

Gli aspetti ambientali<br />

Piano di Miglioramento (PdM)<br />

Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />

Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />

Glossario<br />

21


IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE<br />

22<br />

Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />

Lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> nel corso<br />

del <strong>2008</strong> ha effettuato con esito positivo la sorveglianza<br />

annuale relativamente alla Certificazione ISO 14001 e alla<br />

Registrazione EMAS n. IT-000707.<br />

Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong> costituisce una parte del<br />

sistema di gestione aziendale e individua le responsabilità, le<br />

procedure e gli strumenti necessari al perseguimento dei programmi<br />

e al conseguimento degli obiettivi di miglioramento<br />

e per l’ottimizzazione delle prestazioni ambientali.<br />

Gli elementi principali del Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />

sono:<br />

1. Politica ambientale;<br />

2. Pianificazione;<br />

3. Attuazione e funzionamento;<br />

4. Controlli e azioni correttive;<br />

5. Riesame della direzione;<br />

che ciclicamente si ripetono permettendo il continuo<br />

miglioramento del sistema e delle prestazioni ambientali<br />

dello Stabilimento (vedi Figura 9).<br />

fig. 9 – Diagramma di Deming<br />

RIESAME DELLA<br />

DIREZIONE<br />

CONTROLLI E<br />

AZIONI CORRETTIVE<br />

POLITICA<br />

AMBIENTALE<br />

MIGLIORAMENTO<br />

CONTINUO<br />

PIANIFICAZIONE<br />

AUDIT<br />

ATTUAZIONE<br />

E FUNZIONAMENTO<br />

Di seguito è illustrata nel dettaglio l’applicazione del Sistema<br />

di Gestione <strong>Ambientale</strong> nelle sue principali caratteristiche.<br />

Normative e prescrizioni ambientali<br />

Durante l’anno <strong>2008</strong> sono state assicurate l’individuazione<br />

e la corretta gestione delle prescrizioni derivanti dalla<br />

normativa applicabile e dalle altre prescrizioni sottoscritte<br />

che sono risultate applicabili allo Stabilimento.<br />

In particolare si segnala che nel mese di agosto <strong>2008</strong> è<br />

stata presentata la Domanda di Autorizzazione Integrata<br />

<strong>Ambientale</strong> dello Stabilimento ai sensi del D.Lgs. 18 febbraio<br />

2005, n. 59.<br />

Formazione<br />

In Figura 10 sono indicate le ore di formazione erogate a<br />

partire dall’anno 2004.<br />

fig. 10 – formazione salute, sicurezza e ambiente<br />

1.200<br />

1.000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

0<br />

Ore erogate<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Ore erogate 530 1.048 445 855 1.000


ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

23


IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE<br />

Si precisa che la formazione ha riguardato in generale<br />

tematiche legate agli aspetti di salute, sicurezza e ambiente.<br />

In particolare si segnalano le seguenti attività di<br />

formazione:<br />

• La formazione del nuovo RLSA;<br />

• Formazione di tutto il personale sul nuovo D.Lgs. n. 81/08;<br />

• Formazione relativa ai valutatori di Sistema di Gestione<br />

<strong>Ambientale</strong>;<br />

• Formazione per il refresh antincendio per tutti gli<br />

incaricati alla lotta antincendio.<br />

Comunicazione<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> lo Stabilimento ha avuto modo di<br />

incontrare i propri dipendenti, la cittadinanza e le Autorità<br />

locali per illustrare la propria realtà produttiva nelle seguenti<br />

occasioni:<br />

• 22 febbraio <strong>2008</strong><br />

Visita guidata presso lo Stabilimento per l’ITIS di Pavia;<br />

• 17 aprile <strong>2008</strong><br />

Visita guidata presso lo Stabilimento per l’associazione<br />

Rotary di Vigevano;<br />

• 23 aprile <strong>2008</strong><br />

Giornata della Sicurezza, a cui hanno partecipato<br />

tutti i dipendenti dello Stabilimento, in cui sono stati<br />

illustrati i risultati raggiunti nell’ambito della sicurezza e<br />

dell’ambiente;<br />

• 4 ottobre <strong>2008</strong><br />

Lo Stabilimento ha aderito per la quarta volta alla manifestazione,<br />

organizzata da Assoelettrica, denominata<br />

Giornata Nazionale dell’Energia Elettrica che ha visto la<br />

partecipazione di circa 200 studenti nella mattinata e di<br />

oltre 200 cittadini nel pomeriggio;<br />

• 15 ottobre <strong>2008</strong><br />

Visita guidata presso lo Stabilimento in occasione della<br />

Users’ Conference Ansaldo Energia V94.2.<br />

Inoltre durante l’anno lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong><br />

<strong>Erbognone</strong> ha partecipato attivamente alla Commissione di<br />

Alta Sorveglianza istituita dal Comune di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />

con lo scopo di monitorare la performance ambientale dello<br />

Stabilimento.<br />

24<br />

Gestione del controllo operativo<br />

Al fine di ottemperare alle nuove prescrizioni del D.Lgs.<br />

n. 81/08 si segnalano le seguenti attività:<br />

• È stato aggiornato il Documento di Valutazione dei<br />

Rischi nel mese di luglio <strong>2008</strong>;<br />

• È stata revisionata la Procedura dei Permessi di Lavoro<br />

nel mese di dicembre.<br />

Inoltre nel corso dell’anno è stato elaborato un Documento<br />

Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI) al<br />

fine di promuovere la cooperazione e il coordinamento<br />

nella gestione delle interferenze indicando le misure<br />

adottate per eliminare (o ove ciò non fosse possibile,<br />

ridurre al minimo) i rischi derivanti da interferenze tra<br />

i lavori svolti dall’Impresa Esterna appaltatrice, dalla<br />

Committente e da eventuali altre Imprese Esterne<br />

appaltatrici o subappaltatrici presenti. In particolare è<br />

stata elaborata una Scheda Operativa da compilare per<br />

ogni permesso di lavoro con la quale gestire eventuali<br />

interferenze sul campo.<br />

Al fine di definire le modalità per la corretta gestione<br />

delle quantità di oli minerali e gasolio presenti all’interno<br />

dello Stabilimento, nel corso del <strong>2008</strong> è stata elaborata<br />

una nuova Procedura di Stabilimento ERBO.SAQU.PS-12<br />

“Approvvigionamento e gestione oli minerali”.<br />

Inoltre per vietare l’utilizzo di cellulari e dispositivi radio<br />

nelle zone non consentite è stata elaborata la nuova<br />

Procedura di Stabilimento ERBO.SAQU.PS-13 “Utilizzo di<br />

Cellulari e Dispositivi Radio”.<br />

La campagna circostante


Controllo e registrazione<br />

della documentazione<br />

La documentazione del sistema di gestione di ambiente<br />

e sicurezza viene gestita in modo da garantirne<br />

l’aggiornamento, la rintracciabilità nei luoghi di lavoro e la<br />

standardizzazione.<br />

Audit ambientali<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> si sono svolte attività di audit che hanno<br />

consentito di migliorare continuamente l’architettura del<br />

sistema di gestione di ambiente e sicurezza implementato.<br />

In particolare sono stati eseguiti i seguenti audit:<br />

gennaio <strong>2008</strong><br />

• Audit esterno per il mantenimento della certificazione<br />

ISO 14001 e per la convalida dell’aggiornamento annuale<br />

della <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> da parte dell’Ente di<br />

certificazione Certiquality.<br />

luglio <strong>2008</strong><br />

• Audit interno sul sistema di gestione di ambiente e<br />

sicurezza e sulla conformità legislativa da parte della<br />

funzione di sede SAQU.<br />

Novembre <strong>2008</strong><br />

• Audit interno GHG (Greenhouse Gases: gas a effetto serra)<br />

per verificare la conformità del sistema di assicurazione e<br />

controllo qualità relativo all’attuazione delle procedure<br />

necessarie per la partecipazione al Sistema di Emission<br />

Trading, rispetto al D.Lgs. 4 aprile 2006 n. 216 e alle linee<br />

guida per il monitoraggio delle emissioni di gas serra<br />

emesse a livello europeo, italiano e societario.<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

• Audit esterno per la certificazione delle emissioni di<br />

CO ai sensi del D.Lgs. n. 216/2006 da parte dell’Ente di<br />

2<br />

Certificazione DNV con rilascio dell’attestato di verifica<br />

della dichiarazione di CO per l’anno 2007.<br />

2<br />

Dicembre <strong>2008</strong><br />

• Audit interno ISO 14001 sul sistema di gestione di<br />

ambiente e sicurezza.<br />

Riesame del Sistema<br />

di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />

Nel mese di gennaio 2009 è stato eseguito il riesame annuale<br />

che ha evidenziato la validità del sistema di gestione di<br />

ambiente e sicurezza.<br />

Struttura organizzativa<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> si sono registrati i seguenti movimenti<br />

organizzativi. In particolare:<br />

• Dimissioni di 1 Specialista Area Elettrica;<br />

• Assunzione di 1 risorsa in area PROD.<br />

Inoltre si segnala che dal mese di settembre <strong>2008</strong>:<br />

• Il Responsabile di Stabilimento ha assunto altro incarico<br />

all’interno della Società lasciando il posto a un nuovo<br />

Responsabile proveniente da un altro Stabilimento della<br />

Società;<br />

• Il Responsabile di Produzione dello Stabilimento ha<br />

assunto altro incarico all’interno della Società lasciando<br />

il posto a un nuovo Responsabile nominato all’interno<br />

della Produzione.<br />

25


La campagna circostante<br />

Profilo della Società<br />

Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />

gli aspetti ambientali<br />

Piano di Miglioramento (PdM)<br />

Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />

Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />

Glossario<br />

27


GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />

28<br />

Gli aspetti ambientali<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong><br />

<strong>Erbognone</strong> non ha subito alcuna modifica impiantistica<br />

sostanziale tale da modificare la valutazione degli aspetti<br />

ambientali aggiornata nel corso del 2007.<br />

L’identificazione<br />

degli aspetti ambientali<br />

Gli aspetti ambientali diretti e indiretti sono stati identificati<br />

in funzione della specificità dei gruppi di produzione e<br />

degli impianti ausiliari.<br />

Aspetti ambientali diretti<br />

Si considerano aspetti ambientali diretti tutti gli aspetti che<br />

sono sotto il controllo dell’organizzazione come di seguito<br />

indicati:<br />

• Emissioni in atmosfera;<br />

• Qualità dell’aria;<br />

• Scarichi idrici;<br />

• Produzione rifiuti;<br />

• Qualità del suolo e della falda;<br />

• Risorse idriche;<br />

Risorse naturali ed energetiche;<br />

•<br />

tabella 1 – Sorgenti di emissione della Centrale termoelettrica EniPower<br />

Sorgente Portata secca<br />

Ciclo Combinato<br />

CC1<br />

Ciclo Combinato<br />

CC2<br />

Ciclo Combinato<br />

CC3<br />

(t/h)<br />

Altezza<br />

camino (m)<br />

Area Camino<br />

(m 2 )<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

Rumore esterno;<br />

Emissioni di odori;<br />

Campi elettromagnetici;<br />

Strutture e apparecchiature contenenti amianto;<br />

Sostanze pericolose per l’ozono / PCB;<br />

Impatto visivo.<br />

Le attività oggetto della valutazione sono state considerate<br />

nelle tre seguenti situazioni:<br />

1. Condizioni operative normali;<br />

2. Condizioni operative anomale (fermate e avviamenti<br />

programmati o no);<br />

3. Condizioni di emergenza (verificatesi o potenzialmente<br />

verificabili).<br />

Emissioni in atmosfera<br />

Relativamente ai Cicli Combinati 1 e 2 le emissioni in atmosfera<br />

sono generate dalla combustione del gas naturale nelle turbine<br />

a gas e sono costituite essenzialmente da ossidi di azoto (NO ), x<br />

monossido di carbonio (CO) e anidride carbonica (CO ). 2<br />

Relativamente al Ciclo Combinato 3 le emissioni in atmosfera<br />

provengono dalla combustione del gas naturale e del gas<br />

di sintesi e sono costituite essenzialmente da ossidi di azoto<br />

(NO ), monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo (SO ) e<br />

x 2<br />

anidride carbonica (CO ). 2<br />

temperatura<br />

fumi (°C)<br />

limiti di legge<br />

No X [mg/Nm 3 ]<br />

limiti di legge<br />

Co [mg/Nm 3 ]<br />

limiti di legge<br />

So 2 [mg/Nm 3 ]<br />

2.360 80 31,7 >100 50 30 n.a.<br />

2.360 80 31,7 >100 50 30 n.a.<br />

1.870 80 31,7 >100 50 40 10


Le caratteristiche delle 3 sorgenti sono riportate in<br />

Tabella 1, in cui sono riportati i valori limite prescritti con<br />

l’autorizzazione del Ministero delle Attività Produttive del 18<br />

luglio 2002 n. 011/2002. Inoltre il Protocollo di intesa dell’11<br />

agosto 2005 e il relativo Addendum del 28 ottobre 2005<br />

(vedere pagina 60) prevedono le modalità, concordate con<br />

ARPA, Provincia di Pavia e Regione Lombardia, per rilevare<br />

e segnalare gli eventuali superamenti dei valori autorizzati:<br />

ad oggi i valori medi orari di concentrazione delle emissioni<br />

non hanno mai superato i limiti autorizzati.<br />

Dall’anno 2006 sono presenti emissioni di SO dal Gruppo 3<br />

2<br />

in quanto il gas di sintesi ha una concentrazione di H S+COS<br />

2<br />

limitato per Decreto MAP a 10 mg/Nm3 .<br />

Relativamente all’anidride carbonica, l’impatto della<br />

combustione del gas naturale sull’effetto serra risulta<br />

molto contenuto: il gas naturale è la fonte fossile, la cui<br />

fig. 12 – Emissioni Co Ciclo Combinato CC1<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

fig. 11 – Emissioni No X Ciclo Combinato CC1<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

Concentrazioni<br />

Concentrazioni<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

combustione genera la minor quantità di anidride carbonica<br />

(il fattore di emissione è inferiore di circa il 26% di quello<br />

ottenuto dalla combustione dei derivati dal petrolio e di<br />

circa il 41% rispetto al carbone).<br />

Lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> a questo<br />

proposito è stato autorizzato dal Ministero dell’Ambiente,<br />

con DEC/RAS/2179/04 del 28 dicembre 2004, ad emettere<br />

gas a effetto serra ai sensi del D.L. 12 novembre 2004 n. 273<br />

(N° autorizzazione 222).<br />

La comunicazione delle emissioni di gas serra relativa<br />

all’anno 2007 è stata verificata in data 17 marzo <strong>2008</strong> da<br />

Auditor EU ETS accreditato (Attestato di Verifica N. 23379-<br />

<strong>2008</strong>-CCS-ITA-MATT).<br />

Nelle Figure da 11 a 17 sono riportati i valori medi annui<br />

delle emissioni a partire dal 2004.<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

NO x - media anno (mg/Nm 3 ) 37,7 41,6 34,2 30,2 34,6<br />

NO x - valore limite (mg/Nm 3 ) 50 50 50 50 50<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

CO - media anno (mg/Nm 3 ) 0,1 0,1 0,11 0,1 0,1<br />

CO - valore limite (mg/Nm 3 ) 30 30 30 30 30<br />

29


GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />

30<br />

fig. 13 – Emissioni No X Ciclo Combinato CC2<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

Concentrazioni<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

NO x - media anno (mg/Nm 3 ) 40,1 33,4 32,5 33,4 39,8<br />

NO x - valore limite (mg/Nm 3 ) 50 50 50 50 50<br />

fig. 14 – Emissioni Co Ciclo Combinato CC2<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

Concentrazioni<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

CO - media anno (mg/Nm 3 ) 0,10 0,08 0,10 0,1 0,1<br />

CO - valore limite (mg/Nm 3 ) 30 30 30 30 30<br />

fig. 15 – Emissioni No X Ciclo Combinato CC3<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

Concentrazioni<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

NO x - media anno (mg/Nm 3 ) 37,7 41,6 42,5 41,6 41,9<br />

NO x - valore limite (mg/Nm 3 ) 50 50 50 50 50


fig. 16 – Emissioni Co Ciclo Combinato CC3<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

Concentrazioni<br />

In Figura 18 si riporta l’andamento storico delle emissioni dell’intero Stabilimento:<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

CO - media anno (mg/Nm 3 ) 0,10 0,25 0,10 0,10 0,1<br />

CO - valore limite (mg/Nm 3 ) 40 40 40 40 40<br />

fig. 17 – Emissioni So 2 Ciclo Combinato CC3<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

Concentrazioni<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

S0 2 - (mg/Nm 3 ) 0 0 5 2,31 3,28<br />

S0 2 - valore limte (mg/Nm 3 ) 10 10 10 10 10<br />

fig. 18 – Andamento storico emissioni<br />

3.500<br />

3.000<br />

2.500<br />

2.000<br />

1.500<br />

1.000<br />

500<br />

0<br />

Emissioni annue<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

NO x (ton/anno) 1.203 1.460 1.307 1.226 1.525<br />

SO 2 (ton/anno) n.a. n.a. 23 17 25,79<br />

CO (ton/anno) 3 5 4 4 4<br />

CO 2 (kton/anno) 2.112 2.590 2.784 2.945 3.259<br />

31


GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />

Per valutare le prestazioni ambientali è necessario riferirsi<br />

agli indici di emissione espressi come quantità di sostanze<br />

emesse in funzione dell’energia generata. L’andamento<br />

degli indici di emissione (g/kWh) è riportato in Figura 19.<br />

L’indice di emissione di NO x risulta maggiore rispetto<br />

all’anno precedente a causa dell’aumento della portata del<br />

“gas pilota”, necessario alla stabilità della combustione,<br />

al fine di migliorare l’affidabilità e la continuità di marcia<br />

degli impianti riducendo fuori servizi accidentali.<br />

L’indice di emissione di SO , correlato al solo CC3, risulta<br />

2<br />

maggiore rispetto all’anno precedente in virtù della<br />

diversa composizione del gas di sintesi.<br />

L’indice di emissione di CO risulta in linea con l’anno<br />

2<br />

precedente.<br />

32<br />

fig. 19 – Andamento degli indici di emissione<br />

0,50<br />

0,40<br />

0,30<br />

0,20<br />

0,10<br />

0,00<br />

Emissioni annue<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

NO x (g/kWh eq ) 0,212 0,211 0,197 0,187 0,212<br />

SO 2 (g/kWh eq ) 0 0 0,019 0,011 0,016<br />

CO (g/kWh eq ) 0,0002 0,0007 0,0006 0,0006 0,0006<br />

CO 2 (kg/kWh eq ) 0,373 0,374 0,420 0,449 0,454<br />

Un particolare dei condensatori<br />

Qualità dell’aria<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> la qualità dell’aria è stata monitorata<br />

dall’ARPA attraverso la centralina ambientale installata<br />

sul territorio di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>, nella quale vengono<br />

registrate le emissioni di NO e CO, espresse come medie<br />

x<br />

giornaliere. Non sono stati segnalati, nel corso dell’anno,<br />

malfunzionamenti della strumentazione.<br />

Scarichi idrici<br />

Tutti i reflui idrici della Centrale sono conferiti per la depurazione<br />

all’adiacente Raffineria Eni R&M. La Raffineria<br />

dispone di un impianto centralizzato di depurazione


fig. 20 – Schema a blocchi della raccolta di acque reflue<br />

UTILITIES<br />

Acque potenzialmente inquinabili per<br />

perdite di olio dai macchinari rotanti<br />

CICLO COMBINATO 1<br />

Acque potenzialmente inquinabili per<br />

perdite di olio dai macchinari rotanti<br />

CICLO COMBINATO 2<br />

Acque potenzialmente inquinabili per<br />

perdite di olio dai macchinari rotanti<br />

CICLO COMBINATO 3<br />

Acque potenzialmente inquinabili per<br />

perdite di olio dai macchinari rotanti<br />

PALAZZINA UFFICI CE1<br />

Servizi Igienici<br />

CABINA ELETTRICA CE2<br />

Servizi Igienici<br />

PORTINERIA<br />

Servizi Igienici<br />

ACQUE METEORICHE<br />

SU SUPERFICI NON DRENANTI<br />

SPURGHI GENERATORI<br />

DI VAPORE A RECUPERO<br />

CICLO COMBINATO 1 - 2 - 3<br />

SPURGHI TORRI EVAPORATIVE<br />

ACQUA INDUSTRIALE DI RIGENERAZIONE<br />

DEI FILTRI A SABBIA E GRAVITÀ<br />

LAVAGGI INDUSTRIALI<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

FOSSA<br />

SETTICA<br />

composto da una sezione primaria di separazione degli<br />

oli e dei solidi sospesi, una sezione di trattamento chimico-fisico<br />

e una sezione biologica. Lo scarico finale dei reflui<br />

è intestato esclusivamente alla Raffineria in quanto<br />

gestore del depuratore centralizzato.<br />

Tra Eni R&M ed EniPower è in vigore una convenzione che<br />

prevede il servizio di depurazione reflui da parte della<br />

Raffineria e dove sono definiti valori-limite (di riferimento)<br />

per il conferimento dei reflui al limite di Stabilimento.<br />

EniPower SpA Eni R&M<br />

ACQUE ACCIDENTALMENTE OLEOSE<br />

ACQUE SANITARIE<br />

VASCA<br />

DI RACCOLTA<br />

ACQUE METEORICHE<br />

E SPURGHI<br />

DI PROCESSO<br />

VASCA<br />

DI ACCUMULO<br />

VASCA<br />

DI ACCUMULO<br />

IMPIANTO<br />

DI TRATTAMENTO<br />

IMPIANTO<br />

DI TRATTAMENTO<br />

Le acque di scarico dello Stabilimento EniPower sono<br />

raccolte e convogliate agli impianti di trattamento acque<br />

reflue di Raffineria suddivise in tre tipologie:<br />

• Acque sanitarie;<br />

• Acque accidentalmente oleose;<br />

• Acque meteoriche e drenaggi di processo.<br />

In Figura 20 è riportato lo schema a blocchi della raccolta di<br />

acque reflue e relativo conferimento a Eni R&M.<br />

33


GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> sono state eseguite 4 analisi di<br />

laboratorio per determinare le concentrazioni di inquinanti<br />

nello scarico acque meteo e processo inviate alla Raffineria<br />

Eni R&M.<br />

In Tabella 2 sono riportati i valori minimo e massimo rilevati.<br />

34<br />

tabella 2 – Concentrazioni di riferimento degli scarichi idrici<br />

Sostanze Unità<br />

di misura<br />

Le quantità totali di acque inviate al trattamento<br />

dell’adiacente Raffineria Eni R&M da EniPower negli ultimi<br />

anni sono riportate in Figura 21.<br />

In Figura 22 è riportato quanto viene scaricato in funzione<br />

della produzione equivalente di energia elettrica.<br />

Valore minimo<br />

misurato<br />

Valore massimo<br />

misurato<br />

Valori di riferimento<br />

da convenzione<br />

con Eni r&m<br />

pH 7,2 8,2 5,5 - 9,5<br />

Solidi sospesi totali mg/l 4 16 ≤ 80<br />

COD (come O 2 ) mg/l < 15 34 ≤ 160<br />

Alluminio mg/l 0,04 0,56 ≤ 1<br />

Arsenico mg/l < 0,01 < 0,01 ≤ 0,5<br />

Cadmio mg/l < 0,01 < 0,01 ≤ 0,02<br />

Cromo VI mg/l < 0,05 < 0,05 ≤ 0,2<br />

Ferro mg/l 0,12 1,13 ≤ 2<br />

Manganese mg/l 0,03 0,20 ≤ 2<br />

Nichel mg/l < 0,01 0,10 ≤ 2<br />

Piombo mg/l < 0,01 < 0,01 ≤ 0,2<br />

Rame mg/l < 0,01 0,05 ≤ 0,1<br />

Stagno mg/l < 0,01 < 0,01 ≤ 10<br />

zinco mg/l < 0,01 0,22 ≤ 0,5<br />

Cianuri totali (come CN) mg/l < 0,01


fig. 21 – Scarichi idrici<br />

450.000<br />

400.000<br />

350.000<br />

300.000<br />

250.000<br />

200.000<br />

150.000<br />

100.000<br />

50.000<br />

0<br />

Quantità annue (m 3 )<br />

Dal grafico si nota che l’ultimo anno l’indice risulta minore<br />

rispetto all’anno precedente in conseguenza della maggiore<br />

produzione di energia elettrica con valore pressoché<br />

analogo degli scarichi idrici.<br />

Produzione dei rifiuti<br />

All’interno dello Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />

è stata adibita a deposito temporaneo una piazzola<br />

ecologica pavimentata e parzialmente coperta in cui sono<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Acque reflue a trattamento Eni R&M 429.725 382.831 387.917 349.084 344.718<br />

fig. 22 – indice scarichi idrici<br />

0,080<br />

0,070<br />

0,060<br />

0,050<br />

0,040<br />

0,030<br />

0,020<br />

0,010<br />

0,000<br />

Quantità annue (m 3 /MWh eq )<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Acque reflue 0,076 0,055 0,058 0,053 0,048<br />

stoccati temporaneamente i rifiuti suddivisi per tipologia, in<br />

appositi contenitori, opportunamente etichettati.<br />

È stata inoltre organizzata la raccolta differenziata di alcune<br />

tipologie di rifiuti quali: carta, pile, toner e nastri per stampanti.<br />

Le quantità di rifiuti prodotte non derivano direttamente<br />

dal processo di produzione di energia elettrica e vapore;<br />

piuttosto sono legate a interventi di bonifica, pulizia e<br />

manutenzione che sono di tipo episodico.<br />

Pertanto la quantità di rifiuti prodotti non è un dato costante<br />

negli anni. In Tabella 3 sono elencati, per tipologia e quantità<br />

i rifiuti prodotti dall’anno 2005 all’anno <strong>2008</strong>.<br />

35


GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />

36<br />

tabella 3 – tipologia e quantità dei rifiuti prodotti da EniPower negli anni 2005-2006-2007-<strong>2008</strong><br />

Codice CEr tipo<br />

rifiuto<br />

DENomiNAZioNE UffiCiAlE Quantità<br />

2005<br />

[ton]<br />

Quantità<br />

2006<br />

[ton]<br />

Quantità<br />

2007<br />

[ton]<br />

Quantità<br />

<strong>2008</strong><br />

[ton]<br />

060314 NP Sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle<br />

voci 060311 e 060313<br />

- - 0,23 0,13<br />

080111 P Pitture e vernici di scarto contenenti solventi<br />

organici o altre sostanze pericolose<br />

- 0,32 0,16 -<br />

080318 NP Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui<br />

alla voce 080317<br />

- - 0,05 0,05<br />

130205 P Scarti olio minerale per motori, ingranaggi,<br />

lubrificazione non clorurati<br />

- 4,59 1,19 5,43<br />

130802 P Altre emulsioni 0,90 - 8,72 1,88<br />

150101 NP Carta e Cartone - 0,68 - -<br />

150102 NP Imballaggi in plastica - - 0,13 0,03<br />

150103 NP Imballaggi in legno 7,74 6,09 13,19 9,77<br />

150104 NP Imballaggi metallici 14,18 15,20 29,92 21,38<br />

150106 NP Imballaggi in materiali misti 8,05 8,95 15,93 13,06<br />

150110 P Imballaggi contenenti residui di sostanze<br />

pericolose o contaminati da tali sostanze<br />

- 0,14 1,17 -<br />

150202 P Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri<br />

dell’olio non specificati altrimenti), stracci,<br />

indumenti protettivi, contaminati da sostanze<br />

pericolose<br />

11,35 11,44 5,48 4,46<br />

150203 NP Assorbenti, materiali filtranti, stracci e<br />

indumenti protettivi, diversi da 150202<br />

- - 2,05 1,48<br />

160107 P Filtri dell’olio - 0,04 - -<br />

160114 P Liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose - 0,11 - -<br />

160214 NP Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di<br />

cui alle voci da 160209 a 160213<br />

- - 0,32 0,05<br />

160303 P Rifiuti inorganici contenenti sostanze pericolose - - - 1,15<br />

160305 P Rifiuti organici contenenti sostanze pericolose - - 0,79 0,55<br />

160601 P Batterie al piombo - 0,20 - 0,13<br />

160602 P Batterie al nichel-cadmio - 0,05 - -<br />

160803 NP Catalizzatori esauriti, contenenti metalli di<br />

transizione o composti di metalli di transizione<br />

- - 0,44 -<br />

161106 NP Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da<br />

lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli<br />

di cui alla voce 161105<br />

- - 0,56 0,60<br />

170107 NP Miscugli o scorie di cemento, mattoni,<br />

mattonelle e ceramiche diverse da quelle di cui<br />

alla voce 170106<br />

- 21,22 - -<br />

170401 NP Rame, bronzo, ottone 3,56 - - -<br />

170405 NP Ferro e Acciaio 150,26 3,92 21,40 1,52<br />

170603 P Altri materiali isolanti contenenti o costituiti da<br />

sostanze pericolose<br />

- 3,58 9,19 1,36<br />

200121 P Tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti<br />

mercurio<br />

- 0,42 - 0,35<br />

200304 NP Fanghi delle fosse settiche 39,70 23,10 25,12 10,62


Nelle Figure 23 e 24 si evidenziano il rapporto tra rifiuti<br />

pericolosi e non pericolosi nonché quelli che sono stati<br />

recuperati o smaltiti in impianti autorizzati.<br />

La gestione del servizio viene eseguita, tramite apposito<br />

contratto, da una ditta terza che cura la completezza del<br />

ciclo a partire dal trasportatore fino allo smaltitore finale.<br />

Consumo materie prime<br />

In Tabella 4 sono riepilogati i consumi di chemicals, gasolio<br />

e olio di lubrificazione degli ultimi anni.<br />

Dalla tabella si evidenzia un aumento nel <strong>2008</strong> relativo<br />

all’acido solforico e all’ipoclorito di sodio in quanto<br />

i valori registrati nel 2007 sono conseguenza di una<br />

gestione annuale durante la quale sono stati effettuati<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

La diminuzione delle quantità di rifiuti prodotti nel <strong>2008</strong><br />

è conseguenza delle revisioni generali di manutenzione<br />

eseguite nel corso del 2007 per i Gruppi 2 e 3.<br />

L’aumento della quantità di rifiuti pericolosi recuperati è<br />

legata alle attività di manutenzione che hanno previsto<br />

la sostituzione dell’olio per i motori dei ventilatori sui<br />

condensatori dei tre Gruppi.<br />

fig. 23 – Suddivisione tra rifiuti pericolosi e non pericolosi negli anni 2005-2006-2007-<strong>2008</strong><br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

Quantità annue in tonnellate<br />

2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Non pericolosi 223,49 80,29 109,34 58,69<br />

Pericolosi 12,25 20,90 26,70 15,32<br />

fig. 24 – Suddivisione tra rifiuti smaltiti e recuperati<br />

250 Quantità annue in tonnellate<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Non pericolosi recuperati 175,74 25,89 64,51 45,78<br />

Pericolosi recuperati 0 4,79 1,19 5,56<br />

Non pericolosi smaltiti 47,75 54,4 44,83 12,91<br />

Pericolosi smaltiti 12,25 16,11 25,51 9,76<br />

pochi reintegri per sufficiente giacenza dei prodotti<br />

alla fine del 2006. L’aumento dei fosfati, utilizzati nelle<br />

acque di caldaia come condizionante del pH, è legato<br />

alla maggiore produzione di energia elettrica e di<br />

esportazione del vapore registrata nel corso del <strong>2008</strong>.<br />

In generale le altre variazioni in positivo o in negativo<br />

sono legate a diverse strategie di approvvigionamento<br />

nel biennio 2007-<strong>2008</strong>.<br />

37


GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />

38<br />

tabella 4 – Elenco consumi chemicals, oli e gasolio<br />

DEttAglio<br />

CHEMICALS<br />

Deossigenante acque<br />

di caldaia<br />

U. m. frasi di rischio Simbolo<br />

pericolo<br />

kg R43 : può provocare sensibilizzazione per<br />

contatto con la pelle.<br />

R52/53 : nocivo per organismi acquatici.<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Xi 8.610 9.940 12.780 14.199 16.781<br />

Fosfati acque di caldaia kg R35 : provoca gravi ustioni. C 12.400 6.200 10.850 7.799 10.849<br />

Ammine acque di<br />

caldaia<br />

Detergenti per<br />

lavaggio compressori<br />

turbine a gas<br />

Ipoclorito di sodio<br />

per torri di raffreddamento<br />

kg R35 : provoca gravi ustioni.<br />

R21/R22 : nocivo a contatto con la pelle e<br />

per ingestione.<br />

R43 : può provocare sensibilizzazione per<br />

contatto con la pelle.<br />

kg R22 : nocivo in caso di ingestione.<br />

R35/38: irritante per inalazione e contatto<br />

con la pelle.<br />

R36/38: irritante per gli occhi e la pelle.<br />

R38 : irritante per la pelle.<br />

R41 : rischio di gravi lesioni oculari.<br />

kg R31 : a contatto con acidi libera gas<br />

tossici.<br />

R34 : provoca ustioni.<br />

C 15.180 13.800 20.700 22.081 25.320<br />

Xi 145 3.000 4.000 1.000 2.000<br />

C 24.710 31.380 30.460 12.020 25.327<br />

Acido solforico per<br />

torri di raffreddamento<br />

kg R35 : provoca gravi ustioni. C 0 36.880 35.720 13.240 34.720<br />

Disperdente torri di<br />

raffreddamento<br />

kg R41 : rischio di gravi lesioni oculari. Xi 0 1.480 0 790 1.480<br />

Antincrostante kg NESSUNA n.a. 6.607 6.320 6.400 4.800 8.000<br />

Gasolio kg R40 : pericolo di effetti irreversibili.<br />

R65 : nocivo può provocare danni ai<br />

polmoni in caso di ingestione.<br />

R51/53: tossico per gli organismi<br />

acquatici, può provocare a lungo termine<br />

effetti negativi per l’ambiente acquatico.<br />

Xn 241 241 241 241 241<br />

Olio di lubrificazione kg NESSUNA n.a. 14.464 14.920 9.730 17.900 13.603<br />

Simbolo di Pericolo ai sensi della Direttiva CEE 379/88:<br />

C = Corrosivo - Xi = Irritante - Xn = Nocivo - T = Tossico - F = Infiammabile - N = Pericoloso per l’Ambiente<br />

Qualità del suolo e della falda<br />

La centrale EniPower si è dotata di una rete di piezometri<br />

per monitorare eventuali effetti della propria attività.<br />

Le analisi effettuate da laboratorio qualificato sui<br />

campioni di acqua di falda prelevati dai suddetti<br />

piezometri nell’anno <strong>2008</strong> hanno confermato l’assenza<br />

di inquinanti provenienti dal processo.<br />

In Tabella 5 sono riportati i risultati delle analisi effettuate<br />

nel corso del <strong>2008</strong> (aprile e ottobre).


tabella 5 – risultati delle analisi sulle acque di falda effettuate nel 2007<br />

Parametri metodi<br />

preparativi<br />

impiegati<br />

Idrocarburi<br />

totali (espressi<br />

come nesano)<br />

Idrocarburi<br />

aromatici totali<br />

metodi<br />

analitici<br />

impiegati<br />

- APAT IRSA<br />

5160B2 Vol.<br />

2-2003<br />

EPA 5030 C<br />

2003<br />

Benzene EPA 5030 C<br />

2003<br />

Toluene EPA 5030 C<br />

2003<br />

Etilbenzene EPA 5030 C<br />

2003<br />

M+p+o-Xilene EPA 5030 C<br />

2003<br />

Idrocarburi<br />

policiclici<br />

aromatici<br />

cancerogeni<br />

totali<br />

EPA 3510 C<br />

1996<br />

Pirene EPA 3510 C<br />

1996<br />

Benzo<br />

(a) antracene<br />

EPA 3510 C<br />

1996<br />

Crisene EPA 3510 C<br />

1996<br />

Benzo<br />

(b) fluorantene<br />

Benzo<br />

(k) fluorantene<br />

Benzo<br />

(a) pirene<br />

Dibenzo<br />

(a,h) antracene<br />

Indeno<br />

(1,2,3-c,d)<br />

Benzo<br />

(g,h,i) perilene<br />

EPA 3510 C<br />

1996<br />

EPA 3510 C<br />

1996<br />

EPA 3510 C<br />

1996<br />

EPA 3510 C<br />

1996<br />

EPA 3510 C<br />

1996<br />

EPA 3510 C<br />

1996<br />

EPA 8260 C<br />

2006<br />

EPA 8260 C<br />

2006<br />

EPA 8260 C<br />

2006<br />

EPA 8260 C<br />

2006<br />

EPA 8260 C<br />

2006<br />

EPA 8270 D<br />

2006<br />

EPA 8270 D<br />

2006<br />

EPA 8270 D<br />

2006<br />

EPA 8270 D<br />

2006<br />

EPA 8270 D<br />

2006<br />

EPA 8270 D<br />

2006<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

U.m. limite C.S.C.<br />

D.lgs 152/06<br />

All. 5<br />

tab. 2 Acque<br />

sotterranee<br />

µg/l 350 <<br />

10<br />

µg/l - <<br />

5,0<br />

µg/l 1 <<br />

0,5<br />

µg/l 15 <<br />

0,5<br />

µg/l 50 <<br />

0,5<br />

µg/l 10 <<br />

0,5<br />

µg/l 0,10 <<br />

0,10<br />

µg/l 50 <<br />

0,010<br />

µg/l 0,1 <<br />

0,010<br />

µg/l 5 <<br />

0,010<br />

µg/l 0,1 <<br />

0,010<br />

µg/l 0,05 <<br />

0,010<br />

EPA 8270 D µg/l 0,01 <<br />

0,005<br />

EPA 8270 D<br />

2006<br />

EPA 8270 D<br />

2006<br />

EPA 8270 D<br />

2006<br />

µg/l 0,01 <<br />

0,005<br />

µg/l 0,1 <<br />

0,010<br />

µg/l 0,01 <<br />

0,005<br />

Valore<br />

Piezometro<br />

P1<br />

Valore<br />

Piezometro<br />

P2<br />

Valore<br />

Piezometro<br />

P3<br />

Valore<br />

Piezometro<br />

P4<br />

Apr Ott Apr Ott Apr Ott Apr Ott<br />

<<br />

10<br />

<<br />

5,0<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,10<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

10<br />

<<br />

5,0<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,10<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

10<br />

<<br />

5,0<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,10<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

10<br />

<<br />

5,0<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,10<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

10<br />

<<br />

5,0<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,10<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

10<br />

<<br />

5,0<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,10<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

10<br />

<<br />

5,0<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,5<br />

<<br />

0,10<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,005<br />

<<br />

0,010<br />

<<br />

0,005<br />

39


GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />

Risorse idriche<br />

La Centrale utilizza quantità limitate di acqua in<br />

quanto la condensazione del vapore è ottenuta tramite<br />

condensatori ad aria. Anche il raffreddamento dei<br />

macchinari è realizzato mediante torri evaporative in<br />

circuito chiuso per il quale è necessario soltanto un<br />

modesto reintegro dell’acqua evaporata.<br />

ACQUA<br />

La Centrale a Ciclo Combinato di cogenerazione EniPower<br />

utilizza, per il proprio ciclo produttivo, le seguenti<br />

tipologie di acque:<br />

• Acqua grezza di superficie a uso industriale per reintegro<br />

torri di raffreddamento macchinari, raffreddamento spurghi<br />

e lavaggi industriali fornita dalla Raffineria Eni R&M;<br />

40<br />

fig. 25 – Consumi acque a uso industriale<br />

3.000.000 Consumi annui in m 3<br />

2.500.000<br />

2.000.000<br />

1.500.000<br />

1.000.000<br />

500.000<br />

0<br />

•<br />

•<br />

•<br />

Acqua demineralizzata per reintegro del ciclo termico,<br />

lavaggio compressori TurboGas e sistema di umidificazione<br />

aria ingresso compressore TurboGas fornita dalla<br />

Raffineria Eni R&M;<br />

Acqua potabile da acquedotto pubblico per servizi<br />

igienici della Palazzina Uffici, della Portineria e della<br />

Cabina posta in Sottostazione Elettrica;<br />

Acqua impianto antincendio in circuito chiuso fornita<br />

dalla Raffineria Eni R&M.<br />

ACQUA A USO INDUSTRIALE<br />

In Figura 25 sono indicati i consumi di acqua a uso<br />

industriale.<br />

In Figura 26 si riportano gli Indici di consumo delle acque<br />

ad uso industriale.<br />

Dal grafico si evidenzia quanto segue:<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Acqua demineralizzata 1.159.922 1.620.302 1.895.186 1.940.094 2.262.870<br />

Acqua grezza di superficie 337.754 335.362 260.493 225.017 213.405<br />

fig. 26 – indice consumo acque a uso industriale<br />

0,350<br />

0,300<br />

0,250<br />

0,200<br />

0,150<br />

0,100<br />

0,050<br />

0,000<br />

Consumi annui in m 3 /MWh eq<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Acqua grezza di superficie 0,06 0,05 0,04 0,03 0,03<br />

Acqua demineralizzata 0,20 0,23 0,286 0,296 0,315


•<br />

•<br />

fig. 27 – Consumo acqua di pozzo e potabile da acquedotto<br />

7.000<br />

6.000<br />

5.000<br />

4.000<br />

3.000<br />

2.000<br />

1.000<br />

0<br />

Consumi annui in m 3<br />

Un assestamento dell’indice relativo all’acqua grezza di<br />

superficie;<br />

Un aumento dell’indice dell’acqua demineralizzata legato<br />

alla maggiore esportazione di vapore.<br />

ACQUA A USO CIVILE<br />

L’acqua a uso civile viene utilizzata essenzialmente per<br />

i servizi; non vi sono pertanto sostanziali variazioni da<br />

evidenziare nel periodo considerato.<br />

Da gennaio 2005 è attivo il collegamento con l’acquedotto<br />

comunale. In Figura 27 si riporta il consumo di acqua di<br />

pozzo e potabile da acquedotto a partire dal 2004.<br />

Dal grafico si evidenzia una riduzione dell’acqua di pozzo<br />

in quanto a partire dal mese di luglio la fornitura di tale<br />

fig. 28 – Acqua entrata e uscita Stabilimento di ferrera <strong>Erbognone</strong> - <strong>2008</strong><br />

ACQUA DEMINERALIZZATA<br />

2.262.870 ton<br />

ACQUA POTABILE DA ACQUEDOTTO<br />

3.471 ton<br />

ACQUA GREZZA DI SUPERFICIE<br />

213.405 ton<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Acqua di pozzo 5.847 3.041 3.919 3.581 1.680<br />

Acqua potabile da acquedotto 0 4.520 2.492 3.215 3.471<br />

ACQUE REFLUE A TRATTEMENTO Eni R&M<br />

344.718 ton<br />

(Valore Stimato)<br />

ACQUA DI POZZO<br />

1.680 ton<br />

acqua è stata interrotta e sostituita con quella potabile.<br />

In Figura 28 si riportano i totali delle acque nell’anno<br />

<strong>2008</strong> in entrata e in uscita.<br />

In Tabella 6 si riportano i totali delle acque nell’anno <strong>2008</strong><br />

in entrata e in uscita.<br />

Si segnala che il valore delle “acque reflue a trattamento<br />

Eni R&M (scarichi)” è stimato e non misurato, in quanto<br />

comporta anche il contributo dell’acqua meteorica,<br />

esclusa quella che cade su terreno libero.<br />

La differenza tra le entrate e le uscite è da attribuire<br />

all’acqua piovana che viene convogliata nella vasca di<br />

raccolta e mandata al trattamento con le acque reflue.<br />

VAPORE DENO X<br />

Gruppo 03<br />

733.486 ton<br />

VAPORE IMPORTATO<br />

da Eni R&M<br />

0 ton<br />

VAPORE MP<br />

a Eni R&M<br />

1.417.645 ton<br />

ACQUE SANITARIE A IMPIANTO<br />

DI TRATTAMENTO<br />

5.151 ton<br />

41


GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />

Risorse naturali ed energetiche<br />

Nel biennio 2004-2005 il solo combustibile utilizzato<br />

dai tre cicli combinati è stato il gas naturale. Nel 2006,<br />

2007 e <strong>2008</strong> oltre al gas naturale è stato utilizzato il gas<br />

di sintesi (Syngas) per il solo Ciclo Combinato 3.<br />

In Figura 29 viene riportato il dettaglio dei quantitativi<br />

annui di combustibile utilizzati nello Stabilimento.<br />

Dal grafico si evidenzia un assestamento dei consumi di<br />

gas naturale ed un aumento del gas di sintesi legato alle<br />

maggiori ore di marcia nell’anno <strong>2008</strong>.<br />

In Figura 30 viene illustrato il consumo specifico del<br />

combustibile dall’anno 2003 in tep.<br />

Dal grafico si evidenzia un assestamento costante legato<br />

agli assetti di esercizio ormai a regime.<br />

42<br />

tabella 6 – Quantità delle acque in entrata e uscita<br />

Entrate U.m. 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Uscite<br />

Acqua grezza di superficie ton 335.362 260.493 225.017 213.405<br />

Acqua demineralizzata ton 1.620.302 1.895.186 1.940.094 2.262.870<br />

Acqua potabile da acquedotto ton 4.520 2.492 3.215 3.471<br />

Acqua di pozzo ton 3.041 3.919 3.581 1.680<br />

Vapore importato da Eni R&M ton 0 0 0 0<br />

Acque reflue a trattamento Eni R&M (scarichi) ton 382.831 387.917 349.084 344.718<br />

Vapore MP ceduto a Eni R&M ton 904.801 1.209.043 1.237.811 1.417.645<br />

Vapore DeNO x Gruppo 03 ton 327.848 487.135 685.393 733.486<br />

Acque sanitarie a impianto di trattamento ton 7.561 6.411 6.796 5.151<br />

fig. 29 – Consumo combustibili<br />

1.200.000 Consumo annuo (tep)<br />

1.000.000<br />

800.000<br />

600.000<br />

400.000<br />

200.000<br />

0<br />

Elettrodotto<br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Gas naturale 896.400 1.104.109 929.144 829.692 917.888<br />

Gas di sintesi (Syngas) 0 0 150.354 235.205 252.523


fig. 30 – Consumo specifico<br />

0,200 Consumo specifico tep/MWh eq<br />

0,180<br />

0,160<br />

0,140<br />

0,120<br />

0,100<br />

Rumore esterno<br />

Nel mese di giugno <strong>2008</strong> è stata effettuata una campagna di<br />

rilievi fonometrici su sette postazioni esterne alla Centrale.<br />

Le risultanze del monitoraggio condotto permettono di<br />

confermare il soddisfacimento del livello finale dello stato<br />

di qualità ambientale in virtù del rispetto dei limiti di<br />

immissione.<br />

Emissioni di odori<br />

Le attività produttive del Sito EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />

non generano odori percepibili all’esterno né ricaduta di polveri.<br />

Campi elettromagnetici<br />

Viene confermata l’indagine conoscitiva sull’inquinamento<br />

elettromagnetico presente nei locali e impianti dello<br />

Stabilimento, compresa la sottostazione elettrica a 380 kV,<br />

eseguita nel 2006.<br />

Relativamente alle radiazioni ionizzanti, non esistono<br />

sorgenti radioattive, all’interno del Sito EniPower di <strong>Ferrera</strong><br />

<strong>Erbognone</strong>.<br />

Strutture e apparecchiature<br />

contenenti amianto<br />

Nel Sito EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> non sono presenti<br />

materiali contenenti amianto.<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />

Consumo specifico 0,158 0,160 0,163 0,162 0,163<br />

Sostanze pericolose<br />

per l’ozono / PCB<br />

CFC<br />

Il Sito EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> non utilizza clorofluorocarburi<br />

in quanto i suoi agenti estinguenti negli impianti<br />

fissi e mobili (estintori) antincendio sono a polvere, CO2 o Clean Agent-Argonite (argon + azoto). Inoltre i gas frigorigeni<br />

degli impianti di condizionamento sono stati sostituiti<br />

con gas a tutela dell’ozono stratosferico.<br />

PCB<br />

Nel Sito EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> non sono presenti<br />

apparecchiature contenenti policlorobifenili (PCB).<br />

Impatto visivo<br />

Durante l’anno <strong>2008</strong> dall’esterno non sono mai pervenute<br />

segnalazioni particolari sull’impatto visivo del sito.<br />

Salute e sicurezza dei lavoratori<br />

operanti nel sito<br />

Nel corso del <strong>2008</strong> sono stati consolidati gli strumenti di<br />

prevenzione in uso nello Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong><br />

<strong>Erbognone</strong>. In particolare sono state eseguite le attività di:<br />

• Formazione e informazione dei lavoratori circa i rischi<br />

evidenziati nel documento di valutazione del rischio;<br />

• Formazione di tutto il personale relativamente alle nuove<br />

43


GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

44<br />

prescrizioni di legge derivanti dal D.Lgs. n. 81/08;<br />

Esecuzione delle prove di emergenza;<br />

Verifiche ispettive in campo;<br />

Riunioni di sicurezza;<br />

Applicazione delle Procedure del Sistema di Gestione di<br />

Ambiente e Sicurezza;<br />

Sopralluogo del medico competente;<br />

Ripristino dei dispositivi individuali di protezione;<br />

Ripristino dell’abbigliamento da lavoro.<br />

Rumore nei luoghi di lavoro<br />

I valori limite di esposizione ed i valori di azione, in relazione<br />

al livello di esposizione giornaliera al rumore ed alla<br />

pressione acustica di picco, sono fissati, secondo l’art. 189<br />

D.Lgs. 81/08, a:<br />

• Valori inferiori di azione;<br />

INFORTUNI<br />

L’impegno di EniPower nella prevenzione degli infortuni si<br />

estende anche alle attività delle ditte terze: l’utilizzo di fornitori<br />

qualificati, l’elaborazione di piani di coordinamento delle<br />

•<br />

•<br />

Valori superiori di azione;<br />

Valori limite di esposizione.<br />

All’interno dello Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> Erbo-<br />

gnone le zone superiori agli 85 dB(A) sono segnalate da<br />

apposita cartellonistica. Le figure professionali che operano<br />

nello Stabilimento sono esposte a valori variabili in<br />

funzione della tipologia del lavoro svolto, ma non esistono<br />

comunque situazioni di esposizione giornaliera superiore<br />

agli 87 dB(A).<br />

In ogni caso i lavoratori che svolgono la loro attività all’interno<br />

dei reparti produttivi sono dotati ed utilizzano cuffie<br />

antirumore come dispositivi di protezione individuale.<br />

In Figura 31 è indicato il numero, suddiviso per unità, delle<br />

persone esposte alle diverse soglie di rumore sulla base dei<br />

risultati dei rilievi effettuati.<br />

tabella 7 – Valori di azione inferiori e superiori e valore limite di esposizione (D.lgs. 195/06)<br />

livello di esposizione giornaliera<br />

lEX, 8h<br />

Pressione acustica di picco<br />

Valori inferiori di azione 80 dB(A) 112 Pa = 135 dB(C)<br />

Valori superiori di azione 85 dB(A) 140 Pa = 137 dB(C)<br />

Valori limite di esposizione 87 dB(A) 200 Pa = 140 dB(C)<br />

fig. 31 – Esposizione al rumore del personale<br />

40,00 Numero persone<br />

30,00<br />

20,00<br />

10,00<br />

0,0<br />

80 db(A) > 85 db(A) > 87 db(A)<br />

< 85 db(A) < 87 db(A)<br />

Produzione 6 21 0 0<br />

Servizi Tecnici 0 9 0 0<br />

Staff 7 0 0 0<br />

Ppeak<br />

fermate, l’effettuazione di riunioni di sicurezza con le imprese e<br />

le ispezioni in campo durante i lavori garantiscono alti livelli di<br />

sicurezza. Nel <strong>2008</strong> non si sono registrati infortuni sul luogo di<br />

lavoro presso lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>.


Aspetti ambientali<br />

in condizioni di emergenza<br />

Anche nel <strong>2008</strong> viene confermato che le attività svolte nello<br />

Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> non rientrano<br />

nel campo di applicazione del D.Lgs. 334/99 “Attuazione<br />

della direttiva 96/82 CE relativa al controllo dei pericoli<br />

di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze<br />

pericolose”. Ciò nonostante, essendo lo Stabilimento<br />

confinante con altri soggetti alla suddetta normativa,<br />

sono adottate procedure di gestione delle emergenze,<br />

che tengono conto del Piano di Emergenza Esterno del<br />

complesso industriale.<br />

L’elenco degli incidenti ritenuti probabili che possono<br />

generare impatti sulla sicurezza e sull’ambiente è presente<br />

nella prima <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> (Anno 2006) ed è<br />

rimasto invariato.<br />

Aspetti ambientali indiretti<br />

Gli aspetti ambientali indiretti sono quegli aspetti sui quali<br />

l’organizzazione non ha un controllo gestionale diretto, ma<br />

sui quali può esercitare un’influenza.<br />

L’elenco degli aspetti ambientali indiretti e la loro<br />

descrizione in dettaglio è presente nella prima <strong>Dichiarazione</strong><br />

<strong>Ambientale</strong> (Anno 2006) ed è rimasto invariato.<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

La significatività<br />

degli aspetti ambientali<br />

La valutazione degli aspetti ambientali permette di<br />

determinare la significatività degli impatti ambientali a<br />

essi connessi. Essa viene elaborata secondo la procedura<br />

aziendale RIS.HSE.PG-02.<br />

Aspetti ambientali diretti<br />

Nel corso del <strong>2008</strong>, il conseguimento di alcuni obiettivi del<br />

Piano di Miglioramento 2007-2009 ha portato alla modifica<br />

della valutazione degli aspetti ambientali diretti.<br />

In particolare il raggiungimento dell’obiettivo n. 10 (riduzione<br />

del consumo di acqua di superficie e dei reagenti chimici)<br />

e dell’obiettivo n. 11 (miglioramento monitoraggio acque<br />

reflue inviate alla Raffineria e monitoraggio acque e monitoraggio<br />

acque di falda) ha consentito di modificare rispettivamente<br />

la significatività degli aspetti ambientali risorse idriche<br />

e scarichi idrici, come mostrato in Figura 32a e 32b.<br />

Inoltre si precisa che la chiusura dell’obiettivo n. 6 (aumento<br />

dell’efficienza nell’utilizzo di risorse energetiche e naturali)<br />

non ha consentito di modificare la significatività dell’aspetto<br />

ambientale relativo alle risorse naturali ed energetiche<br />

in quanto quest’ultimo è legato anche all’obiettivo n. 8<br />

(massimizzazione degli indici di cogenerazione - IRE, LT - dei<br />

cicli combinati 1, 2 e 3) non ancora concluso.<br />

fig. 32a – Significatività degli aspetti ambientali diretti in condizioni normali e anormali - anno 2007<br />

Emissioni in atmosfera<br />

Scarichi idrici<br />

Produzione rifiuti<br />

Qualità del suolo e della falda<br />

Risorse idriche<br />

Risorse naturali ed energetiche<br />

Rumore<br />

Emissioni di odori<br />

Radiazioni elettromagnetiche<br />

Strutture e apparecchiature con amianto<br />

Sostanze pericolose per l’ozono/PCB<br />

Impatto visivo<br />

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20<br />

Aspetto ambientale attualmente trascurabile<br />

Sono sufficienti i controlli gestionali esistenti/impiantistica installata<br />

Sono necessari interventi impiantistici o procedurali da inserire nel Piano di Miglioramento<br />

45


GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />

46<br />

fig. 32b – Significatività degli aspetti ambientali diretti in condizioni normali e anormali - anno <strong>2008</strong><br />

Emissioni in atmosfera<br />

Scarichi idrici<br />

Produzione rifiuti<br />

Qualità del suolo e della falda<br />

Risorse idriche<br />

Risorse naturali ed energetiche<br />

Rumore<br />

Emissioni di odori<br />

Radiazioni elettromagnetiche<br />

Strutture e apparecchiature con amianto<br />

Sostanze pericolose per l’ozono/PCB<br />

Impatto visivo<br />

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20<br />

Aspetto ambientale attualmente trascurabile<br />

Sono sufficienti i controlli gestionali esistenti/impiantistica installata<br />

Sono necessari interventi impiantistici o procedurali da inserire nel Piano di Miglioramento<br />

Aspetti ambientali diretti<br />

in condizioni di emergenza<br />

La mancanza di variazioni sostanziali impiantistiche e<br />

organizzative nel corso del <strong>2008</strong> consente di confermare la<br />

valutazione degli aspetti ambientali diretti in condizioni di<br />

emergenza riportata in Tabella 9.<br />

Aspetti ambientali indiretti<br />

La mancanza di variazioni sostanziali impiantistiche e<br />

organizzative nel corso del <strong>2008</strong> consente di confermare<br />

la valutazione degli aspetti ambientali indiretti riportata<br />

in Figura 33.<br />

Attività di controllo di un operatore EniPower<br />

tabella 8 – Valutazione della significatività degli aspetti ambientali in condizioni di emergenza<br />

Aspetto ambientale in condizioni di emergenza Valutazione Considerazioni a supporto della valutazione<br />

Rottura tubazione gas naturale/gas di sintesi NON SIGNIFICATIVO (a); (b); (c); (d); (e); (f)<br />

Contaminazione del terreno NON SIGNIFICATIVO (a); (b); (c); (d); (e); (f)<br />

Incendio dei trasformatori o di parti di impianto NON SIGNIFICATIVO (a); (b); (c); (d); (e); (f)<br />

Emissioni in atmosfera superiori ai limiti autorizzati NON SIGNIFICATIVO (a); (b); (c); (d); (f)<br />

Rottura tubazione vapore NON SIGNIFICATIVO (a); (b); (c); (d); (e); (f)


ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

fig. 33 – Significatività degli aspetti ambientali diretti in condizioni normali e anormali - anno <strong>2008</strong><br />

Distribuzione prodotto - vapore<br />

Distribuzione prodotto - EE<br />

Smaltimento rifiuti<br />

Gestione scarichi idrici<br />

Approvvigionamento utilities<br />

Approvvigionamento combustibili<br />

Approvvigionamento chemicals<br />

Laboratori analisi fumi<br />

Laboratori analisi acque<br />

Prestazioni meccaniche<br />

Prestazioni elettrostrumentali<br />

Prestazioni edili<br />

Prestazioni controlli ND<br />

Controllo dispositivi antincendio<br />

Prestazioni pulizia/facchinaggi<br />

Prestazioni residuali<br />

0 1 2 3 4 5 6<br />

Aspetto ambientale attualmente trascurabile<br />

Aspetto pienamente sotto controllo dell’organizzazione. A oggi non sono necessari interventi<br />

Aspetto fuori controllo dell’organizzazione. Sono da prevedere degli interventi<br />

Elettrodotto<br />

7 8 9 10<br />

47


Gruppo 1<br />

Profilo della Società<br />

Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />

Gli aspetti ambientali<br />

Piano di miglioramento (Pdm)<br />

Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />

Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />

Glossario<br />

49


PIANO DI MIGLIORAMENTO (PdM)<br />

50<br />

Piano di Miglioramento (PdM)<br />

La Direzione dello Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> ha<br />

confermato il Piano di Miglioramento triennale 2007-2009 che<br />

è stato elaborato in maniera tale da rispondere adeguatamente<br />

agli aspetti ambientali risultati significativi nella valutazione<br />

degli aspetti ambientali.<br />

tabella 9 – riepilogo degli aspetti ambientali inseriti nel Piano di miglioramento<br />

Aspetti ambientali esaminati Valutazione<br />

della significatività<br />

La Tabella 9 illustra il prospetto riassuntivo in cui si riportano<br />

gli aspetti ambientali esaminati e quelli che sono stati inseriti<br />

nel Piano di Miglioramento, per ognuno dei quali è stata<br />

elaborata una scheda di attuazione con l’evidenza delle responsabilità,<br />

risorse, tempistiche e stato di avanzamento.<br />

Aspetti ambientali<br />

oggetto di miglioramento<br />

Emissioni in atmosfera SIGNIFICATIVO X<br />

Scarichi idrici SIGNIFICATIVO X<br />

Produzione rifiuti NON SIGNIFICATIVO<br />

Qualità del suolo e della falda NON SIGNIFICATIVO<br />

Risorse idriche SIGNIFICATIVO X<br />

Risorse naturali ed energetiche SIGNIFICATIVO X<br />

Rumore SIGNIFICATIVO X<br />

Emissioni di odori NON SIGNIFICATIVO<br />

Radiazioni elettromagnetiche NON SIGNIFICATIVO<br />

Strutture e apparecchiature<br />

contenenti amianto<br />

NON SIGNIFICATIVO<br />

Sostanze pericolose per l’ozono/PCB NON SIGNIFICATIVO<br />

Impatto visivo NON SIGNIFICATIVO X<br />

Veduta notturna dello Stabilimento


Particolare dello Stabilimento<br />

EniPower / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

51


Chiesa San Giovanni Battista-<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />

Profilo della Società<br />

Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />

Gli aspetti ambientali<br />

Piano di Miglioramento (PdM)<br />

Avanzamento Piano di miglioramento 2007-2009<br />

Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />

Glossario<br />

53


AVANzAMENTO PIANO DI MIGLIORAMENTO 2007-2009<br />

Relativamente al Piano di Miglioramento 2007-2009 si<br />

segnala che, durante il <strong>2008</strong>, sono stati chiusi i seguenti<br />

obiettivi:<br />

Scheda n. 6<br />

•<br />

54<br />

Aumento della efficienza nell’utilizzo di risorse energeti-<br />

che e naturali.<br />

Scheda n. 10<br />

•<br />

•<br />

Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />

Ridurre consumo di acqua di superficie;<br />

Ridurre consumo dei reagenti chimici.<br />

Scheda 6 – Componente ambientale: risorse naturali ed energetiche<br />

Scheda n. 11<br />

•<br />

Miglioramento monitoraggio acque reflue inviate alla<br />

Raffineria e monitoraggio acque e monitoraggio acque<br />

di falda.<br />

Scheda n. 12<br />

• Riduzione del livello sonoro di esposizione.<br />

obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />

Stato di avanzamento % 100<br />

Aspetti Ambientali<br />

1 Aumento della efficienza nell’utilizzo di risorse<br />

energetiche e naturali<br />

traguardi<br />

Responsabile di<br />

Produzione<br />

Nelle pagine seguenti vengono riportate le Schede di<br />

Attuazione del Piano di Miglioramento aggiornate al 31<br />

dicembre <strong>2008</strong>.<br />

1 REGASP - Attività PROD 3<br />

2 Politica HSE<br />

importo € Scadenza<br />

15.000 31/12/<strong>2008</strong><br />

1 Aumento atteso dell’efficienza media di centrale di 0,1% mediante realizzazione piano di lavaggio condensatore per il mantenimento<br />

della pulizia dei condensatori e sostituzione filtri aria aspirazione dei Turbogas con nuovi filtri misti in fibra di vetro<br />

Programmi responsabilità<br />

Peso %<br />

Stato di<br />

avanzamento<br />

%<br />

OBIETTIVO RAGGIUNTO<br />

N° intervento (descrizione) realizzazione Verifica Scadenza<br />

1 10 Stesura piano di lavaggio condensatori 100 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />

Obiettivo raggiunto con successo: il valore<br />

Stabilimento<br />

calcolato dell’efficienza media di centrale per<br />

2 45 Installazione nuovi filtri su Turbogas<br />

100 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />

l’anno <strong>2008</strong> pari a 52,134% risulta aumentato<br />

Gruppo 1 - 2 - 3<br />

Stabilimento<br />

di 0,472% rispetto a quella registrata per il<br />

3 45 Attuazione piano lavaggi e verifica<br />

100 Responsabile 2006 pari a di 51,662%. Produzione Responsabile di<br />

miglioramento efficienza con nuovi filtri<br />

Stabilimento<br />

Eseguita<br />

V 31/12/2006<br />

V 31/12/2007<br />

V 31/12/<strong>2008</strong>


Scheda 8 – Componente ambientale: risorse naturali ed energetiche<br />

Scheda 10 – Componente ambientale: risorse idriche<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />

Stato di avanzamento % 70<br />

Aspetti Ambientali<br />

1 Massimizzazione degli indici di generazione<br />

(IRE, LT) dei cicli combinati 1, 2 e 3<br />

traguardi<br />

Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

1 Massimizzazione indici di cogenerazione Ciclo Combinato 1 (target: IRE 5 LT 15)<br />

2 Massimizzazione indici di cogenerazione Ciclo Combinato 2 (target: IRE 5 LT 15)<br />

3 Massimizzazione indici di cogenerazione Ciclo Combinato 3 (target: IRE 5 LT 15)<br />

Programmi responsabilità<br />

Peso %<br />

1 REGASP - Attività PROD 8<br />

2 Politica HSE<br />

obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />

Stato di avanzamento % 100<br />

Aspetti Ambientali<br />

1 Ridurre consumo di acqua di superficie<br />

2 Ridurre consumo dei reagenti chimici<br />

traguardi<br />

Stato di<br />

avanzamento<br />

%<br />

Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

1 REGASP - Attività PROD 27<br />

2 Politica HSE<br />

importo € Scadenza<br />

N.A. 31/12/2009<br />

N° intervento (descrizione) realizzazione Verifica Scadenza<br />

1 10 Monitoraggio in esercizio parametri di<br />

congelazione (IRE, LT)<br />

2 30 Gestione assetti degli impianti tale da<br />

massimizzare gli indici di congelazione<br />

(IRE, LT) e verifica dei risultati anno 2007<br />

3 30 Gestione assetti degli impianti tale da<br />

massimizzare gli indici di congelazione<br />

(IRE, LT) e verifica dei risultati anno 2007<br />

4 30 Gestione assetti degli impianti tale da<br />

massimizzare gli indici di congelazione<br />

(IRE, LT) e verifica dei risultati anno 2007<br />

100 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

100 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

100 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

0 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

importo € Scadenza<br />

10.000 31/12/<strong>2008</strong><br />

1 Riduzione del consumo annuo di acqua di superficie di circa 4.000 m3 2 Riduzione del consumo annuo di ipoclorito del 15% circa, rispetto al consumo annuo del 2006, attraverso implementazione sistema TRASAR 3D per<br />

il controllo in continuo dei parametri chimici delle acque di torre, al fine di minimizzare il reintegro di acqua ed il consumo di reagenti chimici<br />

Programmi responsabilità<br />

Peso %<br />

Stato di<br />

avanzamento<br />

%<br />

OBIETTIVO RAGGIUNTO<br />

Eseguita<br />

V 31/12/2006<br />

V 31/12/2007<br />

V 31/12/<strong>2008</strong><br />

Eseguita<br />

31/12/2009<br />

N° intervento (descrizione)<br />

Obiettivo raggiunto con successo: il consumo annuo di<br />

acqua di superficie in torre per il <strong>2008</strong> risulta ridotto<br />

di 12.874,14 m<br />

realizzazione Verifica Scadenza<br />

1 20 Analisi di fattibilità 100 Responsabile di Produzione Resp. di Stabilimento V 31/03/2007<br />

2 20 Approvviggionamento materiali 100 Responsabile di Produzione Resp. di Stabilimento V 30/06/2007<br />

3 20 Realizzazione modifiche impiantistiche 100 Responsabile Servizi Tecnici Resp. di Stabilimento V 31/12/2007<br />

3 rispetto a quello registrato per il 2006<br />

(obiettivo prefissato 4.000 m3 ); il consumo annuo di<br />

ipoclorito per il <strong>2008</strong> pari a 25.327 kg risulta ridotto del<br />

16,85% rispetto a quello registrato per il 2006 pari a 30.460<br />

(obiettivo prefissato 15%).<br />

4 20 Attivazione del sistema 100 Responsabile di Produzione Resp. di Stabilimento V 30/03/<strong>2008</strong><br />

5 20 Monitoraggio dei risultati 100 Resp. di Stabilimento V 31/12/<strong>2008</strong><br />

55


AVANzAMENTO PIANO DI MIGLIORAMENTO 2007-2009<br />

56<br />

Scheda 11 – Componente ambientale: scarichi idrici<br />

obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />

Stato di avanzamento % 100<br />

Aspetti Ambientali<br />

1 Miglioramento monitoraggio acque reflue inviate<br />

alla Raffineria e monitoraggio acque di falda<br />

traguardi<br />

Scheda 12 – Componente ambientale: rumore e vibrazioni<br />

obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />

Stato di avanzamento % 100<br />

Aspetti Ambientali<br />

1 Riduzione del livello sonoro di esposizione Responsabile di<br />

HSEQ<br />

traguardi<br />

1 REGASP - Attività PROD 06<br />

2 Politica HSE<br />

importo € Scadenza<br />

50.000 31/12/<strong>2008</strong><br />

1 Studio e realizzazione di barriere fonoassorbenti nelle aree critiche di impianto (area pompe alimento e pompe riciclo Eco Caldaia)<br />

Programmi responsabilità<br />

Peso %<br />

Responsabile di<br />

Produzione<br />

1 Elaborazione e attenuazione del piano di monitoraggio acque reflue e acque di falda<br />

Programmi responsabilità<br />

Peso %<br />

Stato di<br />

avanzamento<br />

%<br />

Stato di<br />

avanzamento<br />

%<br />

1 REGASP - Attività PROD 17<br />

2 Politica HSE<br />

OBIETTIVO RAGGIUNTO<br />

importo € Scadenza<br />

10.000 30/06/<strong>2008</strong><br />

N° intervento (descrizione)<br />

Obiettivo raggiunto con successo: attraverso<br />

l’elaborazione e l’attuazione del piano di<br />

realizzazione Verifica<br />

monitoraggio acque reflue e acque di falda è<br />

Scadenza<br />

1 30 Progettazione piano<br />

100 Responsabile stato possibile di produzione migliorare il monitoraggio Responsabile di delle V 01/03/2007<br />

di monitoraggio interno<br />

acque reflue inviate alla Raffineria Stabilimento e delle acque<br />

2 40 Realizzazione piano 100 Responsabile di falda. Non di Produzione si sono registrate Responsabile criticità. di V 01/03/<strong>2008</strong><br />

Tale metodica continuerà ad Stabilimento<br />

essere utilizzata al<br />

3 30 Valutazione risultati e archiviazione dati 100 fine di proseguire il monitoraggio.<br />

Responsabile di Produzione Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

V 30/06/<strong>2008</strong><br />

OBIETTIVO RAGGIUNTO<br />

N° intervento (descrizione)<br />

Obiettivo raggiunto con successo: attraverso<br />

l’installazione dei silenziatori sui degasatori dei<br />

tre gruppi viene ridotto l’impatto acustico relativo<br />

realizzazione all’apertura massima della Verifica valvola manuale Scadenza<br />

1 25 Rilievi fonometrici 100 Responsabile di sfiato, necessaria HSEQ per garantire Responsabile la massima di V<br />

efficienza del degasaggio come Stabilimento riportato nello<br />

30/06/2007<br />

2<br />

3<br />

25<br />

25<br />

Studio per progetto di realizzazione<br />

barriere fonoassorbenti<br />

Realizzazione progetto<br />

100<br />

100<br />

studio effettuato dal CESI - rif.to documentale<br />

Responsabile HSEQ Responsabile di V<br />

“Rapporto analisi chimica del ciclo acqua -<br />

Stabilimento<br />

vapore” eseguito dal CESI in data 29/12/2006<br />

Responsabile Servizi Tecnici Responsabile di V<br />

e 11/07/2007; ordine nr. 4100012195 del<br />

31/12/2007<br />

30/06/<strong>2008</strong><br />

Stabilimento<br />

06/08/2007 per l’installazione dei silenziatori;<br />

4 25 Verifica dei risultati 100<br />

relazione Geochem del 19/09/<strong>2008</strong>. Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

V 31/12/<strong>2008</strong><br />

Eseguita<br />

Eseguita


ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

Scheda 14 – Componente ambientale: radiazioni elettromagnetiche / impatto visivo / emissioni in atmosfera<br />

obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />

Stato di avanzamento % 91,25<br />

Aspetti Ambientali<br />

1 Riduzione di radiazioni elettromagnetiche<br />

2 Riduzione di Impatto visivo<br />

3 Riduzione di emissioni in atmosfera di raffineria<br />

(in caso di black-out)<br />

traguardi<br />

Responsabile<br />

Servizi Tecnici<br />

1 REGASP - Attività PROD 13<br />

2 Politica HSE<br />

importo € Scadenza<br />

14.800.000 30/06/2009<br />

1 Realizzazione di un cavidotto interrato a 130 kV per l’alimentazione elettrica della Raffineria in sostituzione di una linea aerea<br />

2 Abilitazione dei Gruppi 1 e 2 al funzionamento in Isola di Raffineria in caso di black-out<br />

Programmi responsabilità<br />

Peso %<br />

Stato di<br />

avanzamento<br />

%<br />

N° intervento (descrizione) realizzazione Verifica Scadenza<br />

1 5 Elaborazione proposta di investimento 100 Responsabile Servizi Tecnici Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

2 5 Elaborazione progetto di massima e<br />

bando di gara<br />

100 Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

3 5 Aggiudicazione contratti 100 Responsabile Servizi Tecnici Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

4 75 Realizzazione opera 100 Responsabile Servizi Tecnici Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

5 10 Esercizio dell’impianto nel nuovo assetto<br />

e verifica dei risultati<br />

12,5 Responsabile Servizi Tecnici Responsabile di<br />

Stabilimento<br />

Eseguita<br />

V 31/12/2005<br />

V 30/06/2006<br />

V 31/12/2006<br />

V 30/06/<strong>2008</strong><br />

30/06/2009<br />

57


Particolare ingresso palazzina uffici<br />

Profilo della Società<br />

Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />

Gli aspetti ambientali<br />

Piano di Miglioramento (PdM)<br />

Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />

Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />

Glossario<br />

59


PROTOCOLLI AMBIENTALI, NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO<br />

Protocolli ambientali sottoscritti<br />

regione lombardia, Provincia di Pavia, ArPA<br />

Protocollo n. 8329 dell’11 agosto 2005 e relativo Addendum<br />

del 28 ottobre 2005 per la gestione dei superamenti dei<br />

limiti di emissione della Centrale.<br />

ArPA lombardia<br />

Convenzione per la gestione di una centralina di rilevamento<br />

della qualità dell’aria e di una centralina meteo del 18 luglio<br />

2006.<br />

Comune di ferrera <strong>Erbognone</strong><br />

Convenzione per l’istituzione di una Commissione di Alta<br />

Sorveglianza ambientale del 13 maggio 2002.<br />

Norme di riferimento<br />

Il Sistema di Gestione di Ambiente e Sicurezza descritto<br />

si riferisce ai requisiti ed ai principi indicati nelle seguenti<br />

normative:<br />

• Norma UNi iSo 14004:2004<br />

60<br />

Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />

Sistemi di Gestione <strong>Ambientale</strong> – Linee guida generali su<br />

principi, sistemi e tecniche di supporto;<br />

• Norma UNi EN iSo 14001:2004<br />

Sistemi di Gestione <strong>Ambientale</strong> – Requisiti e guida per l’uso;<br />

• Norma UNi EN iSo 19011<br />

Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la<br />

qualità e/o di Gestione <strong>Ambientale</strong>;<br />

• regolamento (CE) n. 761/2001<br />

Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />

del 19 marzo 2001 sull’adesione volontaria delle<br />

organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione<br />

e audit (EMAS);<br />

• regolamento (CE) n. 196/2006<br />

Regolamento della Commissione del 3 febbraio 2006<br />

che modifica l’allegato I del regolamento (CE) n. 761/2001<br />

del Parlamento europeo e del Consiglio per tener conto<br />

della norma europea EN ISO 14001:2004 e che abroga la<br />

decisione 97/265/CE;<br />

• Contratto Collettivo Nazionale di lavoro – Energia e<br />

Petrolio;<br />

• Codice di comportamento di Eni.<br />

Principali leggi applicabili<br />

EMISSIONI IN ATMOSFERA<br />

D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152<br />

Norme in materia ambientale.<br />

D.lgs. 18 febbraio 2005, n. 59 “Attuazione della direttiva<br />

96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate<br />

dell’inquinamento”.<br />

Decreto ministero delle Attività Produttive n. 11/2002<br />

del 18 luglio 2002 “Autorizzazione all’installazione e<br />

all’esercizio della centrale a Ciclo Combinato di <strong>Ferrera</strong><br />

<strong>Erbognone</strong>, della potenza elettrica di 1000 MW”.<br />

D.lgs. 4 aprile 2006, n. 216 “Attuazione delle Direttive<br />

2003/87 e 2004/101/CE in materia di scambio di quote<br />

di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, con<br />

riferimento ai meccanismi di progetto del protocollo di<br />

Kyoto”.<br />

Decreto ministero dell’Ambiente e della tutela del ter-<br />

ritorio del 28 dicembre 2004, DEC/rAS/2179/2004 e<br />

DEC/rAS/65/2006 “Autorizzazione ad emettere gas ad effetto<br />

serra ai sensi del D.Lgs. 12 Novembre 2004, n. 273 e


Ricognizione delle autorizzazioni ad emettere gas ad ef-<br />

fetto serra rilasciate con decreti DEC/RAS/2179/2004, DEC/<br />

RAS/013/2005 ai sensi del D.Lgs. 4 aprile 2006, n. 216”.<br />

DEC/rAS/074/2006 “Assegnazione e rilascio delle quote di<br />

CO per il periodo 2005-2007”.<br />

2<br />

SCARICHI IDRICI<br />

D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambien-<br />

tale”.<br />

D.m. 6 novembre 2003, n. 367 “Regolamento concernente<br />

la fissazione di standard di qualità nell’ambiente acquatico<br />

per le sostanze pericolose, ai sensi dell’articolo 3, comma 4,<br />

del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152”.<br />

SMALTIMENTO DEI RIFIUTI<br />

D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambien-<br />

tale”.<br />

Decreto ministero dell’Ambiente e della tutela del<br />

territorio del 3 agosto 2005 “Definizione dei criteri di<br />

ammissibilità dei rifiuti in discarica”.<br />

RUMORE<br />

D.P.C.m. 1° marzo 1991 “Limiti massimi di esposizione al<br />

rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”.<br />

legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro sull’inquina-<br />

mento acustico”.<br />

D.P.C.m. 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori<br />

limite delle sorgenti sonore.”<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

D.lgs. 09 aprile <strong>2008</strong>, n. 81 – titolo Vii Capo ii “Attuazione<br />

della direttiva 2003/10/CE relativa all’esposizione dei<br />

lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore)”.<br />

CONTAMINAzIONE DEL SUOLO E DELLA FALDA<br />

D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Regolamento recante criteri,<br />

procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica<br />

e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell’art.<br />

17 del D.Lgs. 5.2.97 n. 22 e successive modifiche ed integrazioni”.<br />

CAMPI ELETTROMAGNETICI<br />

D.P.C.m. 8 luglio 2003 n. 200 del 29 agosto 2003 “Limiti<br />

massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico<br />

generati alla frequenza industriale nominale (50 Hz) negli<br />

ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”.<br />

D.P.C.m. 8 luglio 2003 n. 200 del 29 agosto 2003 “Fissazione<br />

dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli<br />

obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle<br />

esposizioni a campi elettici e magnetici alla frequenza di<br />

rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”.<br />

SALUTE E SICUREzzA<br />

D.lgs. 09 aprile <strong>2008</strong>, n. 81 “Attuazione dell’articolo 1 della<br />

legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute<br />

e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.<br />

61


Glossario<br />

Unità di misura<br />

tabella 10 – Unità di misura e prefissi utilizzati nel testo<br />

Acronimi utilizzati nel testo<br />

AIA Autorizzazione Integrata <strong>Ambientale</strong><br />

CC Ciclo Combinato<br />

D.Lgs. Decreto Legislativo<br />

EMAS Environmental Management and Audit Scheme<br />

GHG Greenhouse Gases (gas a effetto serra)<br />

GRTN Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale<br />

HSEQ Health Safety and Evironment (Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità)<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

grandezza Unità Simbolo Sottomultipli multipli<br />

IPPC Integrated Pollution Prevention and Control (prevenzione e controllo integrato dell’inquinamento)<br />

ISO International Standard Organization<br />

PCB Policlorobifenili<br />

TEP Tonnellate Equivalenti Petrolio<br />

micro<br />

Corrente elettrica Ampere A mA<br />

Densità di flusso magnetico Tesla T µT mT<br />

Energia Joule J kJ MJ GJ TJ<br />

Energia Wattora Wh kWh MWh GWh TWh<br />

Lunghezza Metro m mm km<br />

Peso Grammi g µg mg kg<br />

Portata in peso Chilogrammi/ora kg/h t/h<br />

Portata in volume Metri cubi/ora m 3 /h l/h<br />

Potenza Watt W kW MW GW TW<br />

Potenziale elettrico Volt V µV mV kV<br />

10 -6<br />

milli<br />

Pressione Bar bar mbar<br />

Volume (1) Metri cubi m 3 l<br />

Nota (1): nel testo si cita anche volume in condizioni standard (volume di un gas riferito ad una temperatura di 15°C e una pressione atmosferica di 1 bar) e<br />

volume in condizioni normali (volume di un gas riferito a una temperatura di 0° C e una pressione atmosferica di 1 bar)<br />

10 -3<br />

kilo<br />

10 3<br />

mega<br />

10 6<br />

giga<br />

10 9<br />

tera<br />

10 12<br />

63


GLOSSARIO<br />

Glossario<br />

APAt<br />

L’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi<br />

Tecnici è stata istituita dal D.Lgs. n. 300 del 30 luglio 1999.<br />

ASPEtto AmbiENtAlE<br />

Elemento di un’attività, prodotto o servizio di un’organizza-<br />

zione che può interagire con l’ambiente.<br />

AUDit<br />

Verifica ispettiva condotta da personale indipendente<br />

secondo apposite procedure, volta alla valutazione sistematica,<br />

documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza<br />

dei metodi di gestione di un’organizzazione rispetto a<br />

norme di buona prassi di riferimento (a livello nazionale,<br />

continentale o internazionale), grazie alla verifica della<br />

corretta attuazione di politiche e procedure operative<br />

aziendali, del raggiungimento degli obiettivi fissati e<br />

dell’individuazione di eventuali azioni correttive.<br />

Gli audit sul Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong> e/o della<br />

sicurezza possono valutare la conformità rispetto alla<br />

Norma UNI EN ISO 14001/EMAS, coprendo le attività<br />

dell’azienda e dei suoi fornitori di beni e servizi; l’Internal<br />

audit si riferisce al sistema di controllo aziendale<br />

sull’informativa finanziaria.<br />

CErtifiCAZioNE<br />

Procedura con cui una terza parte dà assicurazione scritta<br />

che un prodotto, processo o servizio è conforme a requisiti<br />

specificati.<br />

CAlDAiA A rECUPEro<br />

Scambiatore di calore inserito negli impianti a Ciclo Combinato<br />

[cfr. CICLO COMBINATO] a valle del turbogas [cfr. TURBINA<br />

A GAS]: le tubazioni componenti sono percorse da acqua di<br />

processo che vaporizza assorbendo il calore dei gas di scarico<br />

della turbina che lambiscono le pareti esterne dei tubi.<br />

CAmErA Di CombUStioNE<br />

Parte di un impianto termico nella quale viene innescata<br />

la combustione tra combustibile e aria comburente<br />

compressa ad alta pressione, in modo da trasformare<br />

l’energia chimica contenuta nel combustibile in energia<br />

termica. I prodotti della combustione, chiamati “fumi”,<br />

sono immessi nell’atmosfera attraverso un camino dopo<br />

la loro espansione in turbina [cfr. TURBINA A VAPORE e cfr.<br />

CICLO COMBINATO].<br />

64<br />

CiClo CombiNAto<br />

Tecnologia impiantistica per la produzione di energia<br />

elettrica da combustibili in forma gassosa, che si basa<br />

sull’applicazione combinata di due cicli termodinamici<br />

che lavorano in due fasi successive, il ciclo Brayton [cfr.<br />

CICLO BRAYTON] e il ciclo Rankine [cfr. CICLO RANKINE],<br />

attraverso l’utilizzo di una o più turbine (generalmente<br />

a gas: turbogas [cfr. TURBINA A GAS]) associate a una<br />

turbina a vapore [cfr. TURBINA A VAPORE]. Nella prima<br />

fase, una miscela di aria compressa e gas naturale viene<br />

fatta bruciare in una camera di combustione [cfr. CAMERA<br />

DI COMBUSTIONE]: i gas di scarico della combustione ad<br />

alta pressione si espandono e mettono in rotazione le<br />

pale di una turbina a gas, collegata a un alternatore che<br />

trasforma l’energia meccanica in energia elettrica. Nella<br />

seconda fase (ciclo acqua-vapore), i gas di combustione<br />

allo scarico della turbina, ancora a elevata temperatura,<br />

vengono inviati in un generatore di vapore a recupero<br />

[cfr. CALDAIA A RECUPERO], che scambia il calore residuo<br />

dei fumi con l’acqua di processo che corre all’interno di<br />

tubazioni, per produrre vapore: i fumi così raffreddati<br />

sono immessi nell’atmosfera attraverso un camino [cfr.<br />

CAMINO] a una temperatura minore, mentre il vapore è<br />

utilizzato come vettore energetico per l’azionamento<br />

delle turbine a vapore, che trasformano l’energia termica<br />

in energia meccanica (poi trasformata in energia elettrica<br />

dai generatori collegati alle turbine), senza richiedere la<br />

combustione di ulteriori combustibili. Il vapore “esausto”<br />

viene infine incanalato in un condensatore [cfr. CIRCUITO<br />

DI RAFFREDDAMENTO] destinato a ritrasformare il<br />

vapore in acqua, che viene reimmessa nel ciclo. Le<br />

centrali a Ciclo Combinato permettono quindi un uso<br />

particolarmente efficiente del combustibile, la cui energia<br />

è sfruttata a cascata in due diverse parti dell’impianto<br />

entrambe destinate alla generazione di energia elettrica, e<br />

consentono un limitato impatto ambientale in termini di<br />

inquinamento termico e di emissioni inquinanti, ridotte dal<br />

minor consumo specifico di combustibili e dalle condizioni<br />

ottimali di combustione in termini di temperatura. Qualora<br />

il calore in uscita dal Ciclo Combinato venga ulteriormente<br />

impiegato in un processo industriale sotto forma di vapore<br />

tecnologico, si ha cogenerazione [cfr. COGENERAzIONE].<br />

CogENErAZioNE<br />

Produzione congiunta di energia elettrica e di calore – sotto<br />

forma di vapore destinato a insediamenti industriali o a<br />

reti di teleriscaldamento, realizzata in uno stesso impianto:<br />

rispetto alle produzioni separate delle stesse quantità di


energia in impianti convenzionali, che richiedono due flussi<br />

distinti di combustibili, la generazione in cascata di energia<br />

elettrica e di vapore permette di utilizzare in modo più<br />

efficiente l’energia contenuta nel combustibile immesso,<br />

realizzando un significativo risparmio energetico e correlati<br />

vantaggi economici e ambientali.<br />

DECrEto bErSANi<br />

Il D.Lgs. 16 marzo 1999 n. 79 (“Attuazione della direttiva<br />

96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno<br />

dell’energia elettrica”) è la prima legge in materia di<br />

liberalizzazione del settore dell’energia elettrica in<br />

Italia, stabilendo da un lato la separazione delle attività<br />

di trasmissione dell’energia ed esercizio della Rete<br />

di Trasmissione Nazionale, fino ad allora in capo al<br />

monopolista ENEL, dall’altro l’apertura progressiva del<br />

mercato elettrico ai cosiddetti clienti idonei.<br />

DiSPoSitiVi Di ProtEZioNE iNDiViDUAlE (DPi)<br />

Qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta<br />

dal lavoratore allo scopo di proteggerlo nei confronti di<br />

uno o più pericoli (riducendo i rischi) che potrebbero<br />

comprometterne la salute e la sicurezza durante il lavoro,<br />

nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale<br />

scopo.<br />

gAS A EffEtto SErrA o gAS SErrA (grEENHoUSE gASES)<br />

Sostanze gassose “trasparenti” allo spettro delle<br />

radiazioni solari e “opache” allo spettro delle radiazioni<br />

infrarosse proprie della Terra: questa loro duplice azione,<br />

favorendo l’accumulo di calore negli strati atmosferici<br />

a contatto con la superficie terrestre, è responsabile<br />

del cosiddetto “effetto serra” [cfr. EFFETTO SERRA], che<br />

consente un riscaldamento adatto allo sviluppo delle<br />

specie animali e vegetali sulla Terra. L’elenco dei gas<br />

serra è molto ampio, ma le sostanze che contribuiscono<br />

in maniera significativa all’effetto serra sono: il vapor<br />

d’acqua, l’anidride carbonica (CO ), il metano (CH ), il<br />

2 4<br />

protossido di azoto (N O), gli idrofluorocarburi (HFC), i<br />

2<br />

perfluorocarburi (PFC) e l’esafluoro di zolfo (SF6). Tali gas<br />

incidono in modo diverso sull’effetto serra e pertanto sono<br />

introdotti appositi “potenziali di riscaldamento globali”<br />

(GWP, Global Warming Potential), che riportano l’effetto<br />

di ciascuno di essi a quello di una massa equivalente di<br />

CO (il gas serra con la maggiore concentrazione nella<br />

2<br />

stratosfera) occorrente per creare lo stesso effetto nello<br />

stesso periodo di tempo: ad esempio, 1 tonnellata di CH4 equivale a 21 tonnellate di CO . 2<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

gAS NAtUrAlE<br />

Da un punto di vista geologico il gas naturale è la fase<br />

gassosa del petrolio. Esso è costituito in massima parte<br />

da metano (dall’88% al 98%) e per il resto da quantità<br />

variabile, a seconda dei giacimenti, di idrocarburi paraffinici<br />

superiori quali etano, propano, butano, pentano, etc. Trova<br />

larghissime applicazioni nell’uso domestico, nell’industria e,<br />

come materia prima, nell’industria petrolchimica.<br />

migliori tECNologiE DiSPoNibili<br />

Le “Best Available Technology” (BAT), definite dalla Direttiva<br />

96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento<br />

(Integrated Pollution Prevention and Control –<br />

IPPC) come la più efficiente e avanzata fase di sviluppo di<br />

una tecnologia – nonché delle relative modalità di progettazione,<br />

costruzione, manutenzione, esercizio e dismissione di<br />

un impianto – industrialmente disponibile in quel momento<br />

sul mercato e sviluppata su scala tale da renderla applicabile<br />

in condizioni economicamente e tecnicamente valide<br />

nell’ambito del pertinente comparto industriale (prendendo<br />

in considerazione i costi e i vantaggi), in grado di ottenere<br />

un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo<br />

complesso. Le BAT sono individuate e aggiornate attraverso<br />

un processo di valutazione condotto a livello comunitario,<br />

e rappresentano in linea di massima il riferimento per<br />

la definizione dei valori limite di emissione di inquinanti e<br />

rifiuti degli impianti cui si applica la Direttiva IPPC, tenendo<br />

presente le caratteristiche tecniche dei singoli impianti, la<br />

posizione geografica e le condizioni ambientali locali.<br />

iDroCArbUri PoliCiCliCi AromAtiCi (iPA)<br />

Idrocarburi aromatici con più anelli benzenici, alcuni dei<br />

quali sono classificati cancerogeni per l’uomo. Già presenti<br />

nel greggio, nella benzina si trovano solo in tracce.<br />

imPAtto AmbiENtAlE<br />

Qualunque modificazione dell’ambiente, negativa o<br />

benefica, causata totalmente o parzialmente dagli aspetti<br />

ambientali di un’organizzazione (UNI ISO 14001:2004).<br />

imPiANto tErmoElEttriCo “trADiZioNAlE”<br />

Gli impianti di produzione di energia elettrica tradizionali<br />

applicano il cosiddetto “ciclo Rankine” (o ciclo a vapore<br />

convenzionale), ciclo termodinamico in cui l’energia chimica<br />

del combustibile è trasformata dapprima in energia termica<br />

(calore) nella caldaia, poi in energia meccanica nella turbina<br />

a vapore e infine in energia elettrica nel generatore elettrico.<br />

La caldaia è l’unità centrale costituita da bruciatore e scam-<br />

65


GLOSSARIO<br />

biatore termico, in cui viene innescata la combustione tra<br />

combustibile e aria comburente compressa ad alta pressione:<br />

l’energia chimica contenuta nel combustibile è così trasformata<br />

nell’energia termica posseduta dai gas prodotti dalla<br />

combustione: questo calore viene a sua volta ceduto all’acqua<br />

“di processo” e la trasforma in vapore.<br />

La turbina a vapore è una macchina destinata alla<br />

generazione di energia elettrica mediante conversione<br />

in energia meccanica dell’energia termica posseduta<br />

dal vapore generato in caldaia, grazie all’impatto del<br />

vapore ad alta pressione su pale montate su un asse: un<br />

generatore collegato all’asse della turbina trasforma il suo<br />

moto rotatorio in energia elettrica. I gas prodotti dalla<br />

combustione, chiamati “fumi”, sono immessi nell’atmosfera<br />

ad altezza opportuna attraverso una tubazione verticale<br />

chiamata camino, mentre il vapore “esausto” in uscita<br />

dalla turbina viene inviato in un condensatore destinato a<br />

ritrasformare il vapore in acqua, che viene reimmessa nel<br />

ciclo senza sprechi.<br />

iNDiCE (iNDiCAtorE)<br />

Un indice (indicatore) è un qualsiasi parametro qualitativo o<br />

quantitativo destinato alla rappresentazione sintetica di un<br />

fenomeno complesso: in genere deriva dalla combinazione<br />

(anche in termini matematici) di più informazioni, in modo<br />

da prestarsi a valutazioni di efficienza: ad esempio, gli<br />

indici di performance ambientale e di efficienza energetica<br />

descrivono l’efficienza di uso delle risorse ambientali<br />

combinando osservazioni o misurazioni di emissioni o<br />

scarichi con dati gestionali o economici. Sono poi utilizzati<br />

indici di sicurezza, di spesa, economici e finanziari.<br />

mEtAlli PESANti<br />

Elementi chimici caratterizzati da una densità superiore a<br />

5 grammi/cm ; dalla tendenza a dare vita a legami chimici<br />

3<br />

complessi e a formare idrati con bassa solubilità in acqua.<br />

A eccezione di ferro e alluminio, i metalli pesanti<br />

appartengono ai cosiddetti “elementi in traccia”, presenti<br />

nei più comuni suoli e rocce della crosta terrestre in<br />

concentrazioni inferiori allo 0,1%; le loro concentrazioni nei<br />

suoli, nei sedimenti e nelle rocce, sono solitamente di parti<br />

per milione o per miliardo.<br />

PErformANCE AmbiENtAlE<br />

Risultati misurabili del Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong>,<br />

conseguenti al controllo esercitato dall’organizzazione<br />

sui propri impatti ambientali, sulla base della sua politica<br />

ambientale, dei suoi obiettivi e dei suoi traguardi.<br />

66<br />

ProDUZioNE lorDA Di ENErgiA ElEttriCA<br />

Somma delle quantità di energia elettrica prodotte,<br />

misurate ai morsetti dei generatori elettrici.<br />

ProDUZioNE NEttA Di ENErgiA ElEttriCA<br />

Somma delle quantità di energia elettrica prodotte,<br />

misurate in uscita dalle centrali di generazione elettrica,<br />

deducendo cioè la quantità di energia elettrica destinata<br />

ai servizi ausiliari della produzione (servizi ausiliari di<br />

centrale e perdite nei trasformatori di centrale).<br />

rEtE Di trASmiSSioNE NAZioNAlE<br />

Il complesso delle stazioni di trasformazione e delle linee<br />

elettriche di trasmissione ad alta tensione sul territorio<br />

nazionale.<br />

rEti ENErgEtiCHE Di trASPorto E DiStribUZioNE<br />

Insieme di condotte, di cavi, di impianti e di altre<br />

installazioni – anche tra di loro interconnesse – per<br />

trasmettere e distribuire agli utenti diversi tipi di energia<br />

o di vettori energetici (elettricità [cfr. ELETTRODOTTO],<br />

acqua calda per il teleriscaldamento, greggio e prodotti<br />

petroliferi, gas naturale).<br />

rEti E StAZioNi Di moNitorAggio<br />

DEllA QUAlitÀ DEll’AriA<br />

Le reti di monitoraggio sono strutture costituite da stazioni<br />

automatiche di monitoraggio dotate di strumentazione<br />

per la rilevazione e la misura delle concentrazioni degli<br />

inquinanti in atmosfera, da sistemi manuali o automatizzati<br />

di rilevamento dati e da una centrale operativa.<br />

L’organizzazione di più punti di misura permette di fornire<br />

informazioni sui livelli di qualità dell’aria di un’intera area,<br />

grazie all’integrazione delle misure.<br />

SErViZio Di PrEVENZioNE E ProtEZioNE<br />

Il Servizio di Prevenzione e Protezione ha i compiti allo<br />

stesso attribuiti dal Decreto Legislativo 626/94, e succ.<br />

modifiche; tra questi compiti vi sono l’assistenza al datore<br />

di lavoro nella individuazione e valutazione dei rischi per<br />

la salute e la sicurezza dei lavoratori, l’elaborazione delle<br />

necessarie procedure di sicurezza e l’effettuazione di<br />

sopralluoghi con il medico competente aziendale.<br />

Sistema di gestione <strong>Ambientale</strong><br />

La parte del sistema di gestione aziendale che comprende<br />

la struttura organizzativa, le attività di pianificazione,<br />

le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi,


le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire,<br />

riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale.<br />

La documentazione che descrive complessivamente il<br />

Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong> e i mezzi per raggiungere<br />

gli obiettivi stabiliti è costituita dalla politica ambientale,<br />

dal manuale di gestione ambientale e dal piano di gestione<br />

ambientale. I moderni sistemi di gestione integrano quasi<br />

sempre la tutela della salute, la sicurezza sul lavoro e la<br />

protezione ambientale e spesso associano a queste tre<br />

variabili anche la gestione della qualità.<br />

SottoStAZioNE ElEttriCA<br />

Impianto di trasformazione o smistamento della rete<br />

elettrica di trasmissione.<br />

StAKEHolDEr<br />

Insieme dei soggetti – individui, comunità, organizzazioni –<br />

che hanno un interesse nei confronti di un’organizzazione<br />

e che possono influenzarne l’attività con il loro comportamento,<br />

o ne possono subire conseguenze dirette o indirette.<br />

I portatori di interesse sono distinti in “interni” – Dirigenza,<br />

Personale – ed esterni – Fornitori, Clienti, Investitori,<br />

Azionisti, Comunità locali, Pubblica Amministrazione.<br />

tAr ViSbrEAKEr<br />

Residuo pesante di idrocarburi proveniente dal processo di<br />

VISBREAKING. Tale processo è finalizzato alla conversione<br />

termica di residui da vacuum in distillati leggeri (gas, benzina,<br />

gasolio) e pesanti rompendo termicamente le molecole<br />

pesanti della carica, per ottenere molecole più leggere.<br />

tEP<br />

Tonnellata equivalente di petrolio. Unità convenzionale,<br />

pari a 10 milioni di kcal, con cui può essere espressa la<br />

quantità di una qualsiasi fonte energetica, confrontando la<br />

sua potenzialità energetica con quella del petrolio greggio.<br />

trASformAtorE<br />

Macchina collegata all’alternatore, che eleva la tensione<br />

dell’energia elettrica prodotta dallo Stabilimento<br />

ai valori richiesti dal più vicino elettrodotto, per<br />

convogliare l’energia elettrica sulla rete di trasporto ad<br />

alta tensione [cfr. RETI ENERGETICHE DI TRASPORTO E<br />

DISTRIBUzIONE].<br />

tUrbiNA A gAS<br />

Macchina destinata alla generazione di energia elettrica<br />

mediante conversione dell’energia chimica contenuta<br />

ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />

nei gas combusti direttamente all’interno della macchina<br />

stessa: essa è composta da un compressore che aspira<br />

l’aria ambiente e la porta ad alta pressione, da una camera<br />

di combustione [cfr. CAMERA DI COMBUSTIONE] in cui<br />

questa aria comburente si mescola con il combustibile<br />

iniettato, e da una numerosa serie di palette montate<br />

su file successive attorno a un asse rotante, messo in<br />

rotazione dall’espansione contro le palette dei prodotti<br />

di combustione allo stato gassoso ad alta temperatura e<br />

pressione. Il moto viene poi trasmesso all’alternatore, che<br />

trasforma l’energia meccanica in energia elettrica.<br />

tUrbiNA A VAPorE<br />

Macchina destinata alla generazione di energia elettrica<br />

mediante conversione dell’energia termica posseduta dal<br />

vapore generato in una caldaia [cfr. CALDAIA e cfr. CALDAIA<br />

A RECUPERO] in energia meccanica, a seguito dell’impatto<br />

del vapore ad alta pressione sulle pale montate su un asse:<br />

un generatore collegato all’asse della turbina trasforma il<br />

moto rotatorio in energia elettrica.<br />

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