Dichiarazione Ambientale Ferrera Erbognone 2008 - Enipower
Dichiarazione Ambientale Ferrera Erbognone 2008 - Enipower
Dichiarazione Ambientale Ferrera Erbognone 2008 - Enipower
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<strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> EMAS<br />
Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />
Dati aggiornati al 31-12-<strong>2008</strong>
In questo aggiornamento della <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> sono riportate le variazioni che hanno apportato contributi relativa-<br />
mente alla gestione di sicurezza e ambiente rispetto a quanto illustrato nella <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> 2007.<br />
Si segnala come nel corso del <strong>2008</strong> non si siano registrate modifiche impiantistiche sostanziali che abbiano causato risvolti sulla<br />
valutazione degli aspetti ambientali.<br />
Inoltre viene illustrata la situazione al 31 dicembre <strong>2008</strong> per quanto riguarda:<br />
• Dati operativi e degli indicatori di prestazione ambientale e gestionali;<br />
Stato di avanzamento del Piano di Miglioramento.<br />
•<br />
Informazioni per il pubblico<br />
EniPower – Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> fornisce informazioni sugli aspetti ambientali e tecnici dello Stabilimento ai<br />
soggetti interessati e alla popolazione. La <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> viene divulgata all’esterno nel corso di incontri con la<br />
popolazione e spedita ogni anno alle funzioni pubbliche e associazioni attuando un progetto annuale di comunicazione; inoltre<br />
è sempre disponibile presso lo Stabilimento e sul sito internet della Società www.enipower.it<br />
Per informazioni rivolgersi a:<br />
Responsabile di Stabilimento<br />
Ing. Roberto Lavecchia<br />
Tel. 0382-993213 Fax 0382-993262<br />
Indirizzo e-mail: roberto.lavecchia@enipower.eni.it<br />
RSPP - Responsabile HSEQ e Rappresentante per la Direzione del SGAS<br />
Ing. Roberto Taurino<br />
Tel. 0382-993201 Fax 0382-993262<br />
Indirizzo e-mail: roberto.taurino@enipower.eni.it
Presentazione del Responsabile di Stabilimento<br />
Profilo della Società<br />
Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />
Gli aspetti ambientali<br />
Piano di Miglioramento (PdM)<br />
Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />
Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />
Glossario<br />
07<br />
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46<br />
46<br />
49<br />
53<br />
59<br />
62<br />
Profilo della Società Eni<br />
La Società EniPower<br />
Organizzazione della Società EniPower<br />
Politiche in ambito di salute, sicurezza e ambiente<br />
La politica di salute, sicurezza e ambiente EniPower<br />
La politica di salute, sicurezza e ambiente dello<br />
Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />
Il complesso industriale di <strong>Ferrera</strong><br />
<strong>Erbognone</strong> - Sannazzaro de’ Burgondi<br />
Lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />
I rapporti con il territorio<br />
Modifiche impiantistiche e gestionali significative<br />
dal punto di vista ambientale<br />
Sintesi degli accadimenti ed eventi significativi<br />
in campo ambientale<br />
Produzione<br />
Normative e prescrizioni ambientali<br />
Formazione<br />
Comunicazione<br />
Gestione del controllo operativo<br />
Controllo e registrazione della documentazione<br />
Audit ambientali<br />
Riesame del Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />
Struttura organizzativa<br />
L’identificazione degli aspetti ambientali<br />
Aspetti ambientali diretti<br />
Emissioni in atmosfera<br />
Qualità dell’aria<br />
Scarichi idrici<br />
Produzione dei rifiuti<br />
Consumo materie prime<br />
Qualità del suolo e della falda<br />
Risorse idriche<br />
Risorse naturali ed energetiche<br />
Rumore esterno<br />
Emissioni di odori<br />
Campi elettromagnetici<br />
Strutture e apparecchiature contenenti amianto<br />
Sostanze pericolose per l’ozono / PCB<br />
Impatto visivo<br />
Salute e sicurezza dei lavoratori operanti nel sito<br />
Rumore nei luoghi di lavoro<br />
Aspetti ambientali in condizioni di emergenza<br />
Aspetti ambientali indiretti<br />
La significatività degli aspetti ambientali<br />
Aspetti ambientali diretti<br />
Aspetti ambientali diretti in condizioni di emergenza<br />
Aspetti ambientali indiretti
Questa <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> è stata prodotta con il contributo delle seguenti persone:<br />
Stabilimento di FERRERA ERBOGNONE<br />
Roberto Taurino Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione<br />
Responsabile HSEQ<br />
Rappresentante della Direzione del Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />
Enrico Bonora Responsabile Produzione<br />
Giovanni Innocente Responsabile Servizi Tecnici<br />
Vincenzo Rottino Analisi Gestionali e Servizi Ausiliari<br />
e approvata da:<br />
Roberto Lavecchia Responsabile di Stabilimento
<strong>Dichiarazione</strong> di approvazione<br />
EniPower Centrale di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> - Strada della Corradina, snc – <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> (PV)<br />
Codice di attività:<br />
NACE E 35.11 (ex 40.10) Produzione di energia elettrica<br />
NACE E 35.30 (ex 40.30) Fornitura di vapore e aria condizionata<br />
Questo Stabilimento è dotato di un Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong> conforme alla Norma ISO 14001:2004. I risultati di<br />
gestione sono comunicati al pubblico secondo le modalità del Regolamento CE 761/2001 e relativo aggiornamento 2006.<br />
La verifica di sorveglianza annuale effettuata dal verificatore ambientale presso lo Stabilimento EniPower di<br />
<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> ha riscontrato il rispetto dei requisiti posti dal Regolamento CE 761/2001 di ecogestione e<br />
audit ambientale. Ha constatato inoltre che la <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> tratta tutti gli aspetti ambientali legati<br />
all’attività del sito, fornendo informazioni chiare e attendibili.<br />
Il verificatore accreditato Certiquality Srl IV-0001 Via G. Giardino, 4 ha verificato e convalidato questa<br />
<strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> in data 19/02/2009.<br />
Lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> si impegna a far convalidare e a trasmettere all’organismo<br />
competente sia i necessari aggiornamenti annuali sia la revisione della <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> completa<br />
entro tre anni dalla data della prima edizione, mettendoli a disposizione del pubblico secondo quanto<br />
previsto dal Regolamento CE 761/2001.
PRESENTAzIONE DEL RESPONSABILE DI STABILIMENTO<br />
Sala controllo<br />
6
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
L’aggiornamento <strong>2008</strong> della <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> dello Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> conferma l’impegno di<br />
EniPower e delle sue controllate per il raggiungimento e il mantenimento di standard di eccellenza nella gestione degli<br />
aspetti ambientali nonché dello sviluppo sostenibile della propria attività nei territori ospitanti.<br />
La rilevanza ambientale delle tecnologie adottate per la realizzazione dello Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> consiste<br />
nel coniugare, a livello delle migliori tecnologie attualmente disponibili, i più alti rendimenti e le minime emissioni;<br />
in questa ottica lo Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> si colloca tra gli impianti più compatibili a livello ambientale nel<br />
parco termoelettrico italiano.<br />
La “<strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong>” diventa uno strumento per aprire e mantenere, in piena trasparenza, un colloquio con i<br />
dipendenti, con la cittadinanza, con le Autorità Locali e Nazionali, con le società operanti nel complesso industriale di<br />
Sannazzaro de’ Burgondi-<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> e con tutti i portatori di interesse in generale, approfondendo la conoscenza<br />
degli aspetti ambientali connessi all’attività di Stabilimento.<br />
I risultati ambientali raggiunti testimoniano il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dello Stabilimento<br />
di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>.<br />
Presentazione del Responsabile di Stabilimento<br />
Il Responsabile di Stabilimento<br />
Roberto Lavecchia<br />
7
Veduta notturna ingresso Stabilimento<br />
Profilo della Società<br />
Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />
Gli aspetti ambientali<br />
Piano di Miglioramento (PdM)<br />
Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />
Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />
Glossario<br />
9
PROFILO DELLA SOCIETà<br />
10<br />
Profilo della Società<br />
Profilo della Società Eni<br />
Eni è un’impresa integrata nell’energia, impegnata a cre-<br />
scere nell’attività di ricerca, produzione, trasporto, trasfor-<br />
mazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale.<br />
Opera nelle attività del petrolio e del gas naturale, della generazione<br />
e commercializzazione di energia elettrica, della<br />
petrolchimica e dell’ingegneria e costruzioni, in cui vanta<br />
competenze di eccellenza e forti posizioni di mercato a livello<br />
internazionale. Tre i business fondamentali: Exploration<br />
& Production, Gas & Power e Refining & Marketing.<br />
Eni è presente in 70 Paesi con circa 76.000 dipendenti.<br />
Ogni azione di Eni è caratterizzata dal forte impegno per lo<br />
sviluppo sostenibile: valorizzare le persone, contribuire allo<br />
fig. 1 – Struttura Societaria Eni<br />
Exploration<br />
& Production<br />
RICERCA E PRODUZIONE IDROCARBURI<br />
E STOCCAGGIO DI GAS NATURALE<br />
Ingegneria<br />
& Costruzioni<br />
SERVIZI PER L’INDUSTRIA<br />
PETROLIFERA<br />
Divisioni<br />
Saipem<br />
(Eni 42,9%)<br />
Snamprogetti<br />
(Saipem 100%)<br />
Gas & Power<br />
APPROVVIGIONAMENTO, TRASPORTO,<br />
RIGASSIFICAZIONE, DISTRIBUZIONE E VENDITA<br />
DI GAS NATURALE E PRODUZIONE<br />
E VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA<br />
Snam Rete Gas<br />
(Eni 50,04%)<br />
TRASPORTO ITALIA<br />
Polimeri Europa<br />
(Eni 100%)<br />
Petrolchimica<br />
PRODUZIONE E VENDITA<br />
DI PRODOTTI PETROLCHIMICI<br />
sviluppo e al benessere delle comunità nelle quali opera,<br />
rispettare l’ambiente, investire nell’innovazione tecnica,<br />
perseguire l’efficienza energetica e mitigare i rischi del<br />
cambiamento climatico.<br />
Tutta la storia di Eni, fin dalla sua costituzione nel 1953,<br />
è segnata da grandi sfide vinte e dalla realizzazione di<br />
progetti apparentemente irrealizzabili.<br />
Ai traguardi operativi Eni ha affiancato un processo di<br />
radicale trasformazione dell’assetto societario tramite<br />
la fusione nella Corporate delle società caposettore e la<br />
conseguente creazione di divisioni operative per tutte le<br />
principali attività.<br />
In Figura 1 è riportata la Struttura Societaria di Eni:<br />
Refining<br />
& Marketing<br />
RAFFINAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE<br />
DI PRODOTTI PETROLIFERI<br />
Altre Attività<br />
CORPORATE, SOCIETÀ FINANZIARIE<br />
E DI SERVIZI
La Società EniPower<br />
EniPower (società controllata al 100% da Eni) è stata<br />
costituita nel novembre 1999. A EniPower sono state<br />
conferite centrali convenzionali (potenza installata di circa<br />
1 GW) da EniChem e Agip Petroli.<br />
EniPower ha in corso di completamento un piano di in-<br />
vestimenti che ha comportato la graduale fermata degli<br />
impianti tradizionali acquisiti e la loro sostituzione con<br />
impianti a Ciclo Combinato, alimentati a gas naturale, che<br />
utilizzano le migliori tecnologie disponibili garantendo<br />
standard elevati per la salute e sicurezza dei lavoratori e<br />
per la salvaguardia dell’ambiente.<br />
A oggi la Società e le sue controllate (EniPower Mantova e<br />
S.E.F., Società EniPower Ferrara) dispongono di 7 centrali<br />
elettriche nei siti di Brindisi, Ferrara, <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />
(PV), Mantova, Livorno, Ravenna, e Taranto, con una<br />
potenza installata di circa 4,5 GW che la pone fra i primi<br />
produttori nazionali di energia elettrica e al 1° posto come<br />
produttore di vapore tecnologico.<br />
Gli investimenti previsti nel Piano Quadriennale (2009-<br />
2012) porteranno la potenza installata a 5,5 GW (collocando<br />
EniPower al 3° posto come produttore a livello nazionale<br />
per capacità installata).<br />
fig. 2 – Centrali EniPower in italia<br />
* S.E.F. (Società EniPower Ferrara)<br />
** EniPower Mantova<br />
Mantova**<br />
836 MW<br />
<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> (PV)<br />
1.030 MW<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
Livorno<br />
199 MW<br />
In tal senso il Piano prevede:<br />
• l’avvio<br />
e la messa a regime della centrale di Ferrara (due<br />
nuovi cicli combinati da 390 MW ciascuno);<br />
• la costruzione di una nuova centrale da 240 MW a<br />
Taranto.<br />
Nel prossimo quadriennio sono inoltre previsti investimenti<br />
volti a incrementare la flessibilità degli impianti e migliorarne<br />
l’efficienza di generazione.<br />
È inoltre obiettivo della società investire nelle energie rinnovabili<br />
e nelle fonti alternative, ampliando e diversificando<br />
la capacità di produzione.<br />
Dal 1° giugno 2006 la società ha acquisito da EniTecnologie<br />
le attività fotovoltaiche, costituite dall’impianto di Nettuno<br />
(Roma) per la produzione di moduli con celle fotovoltaiche<br />
da silicio.<br />
Dal 1° gennaio 2007 EniPower SpA e la controllata EniPower<br />
Mantova SpA hanno stipulato con Eni SpA contratti di conto<br />
lavorazione in base ai quali EniPower SpA ed EniPower<br />
Mantova SpA svolgono le attività di generazione per conto<br />
Eni SpA che provvede alla commercializzazione dell’energia<br />
prodotta.<br />
In Figura 2 si riportano gli Stabilimenti EniPower presenti<br />
sul territorio nazionale.<br />
Nettuno (RM)<br />
fotovoltaico<br />
Ferrara*<br />
841 MW<br />
Ravenna<br />
972 MW<br />
Brindisi<br />
1.321 MW<br />
Taranto<br />
87 MW<br />
11
PROFILO DELLA SOCIETà<br />
La salvaguardia dell’ambiente, la tutela della salute e della<br />
sicurezza dei lavoratori, i rapporti con il territorio e con<br />
gli stakeholder sono elementi fondamentali delle logiche<br />
gestionali di EniPower.<br />
La Società ha da tempo in funzione un sistema formalizzato<br />
di controllo delle condizioni ambientali che coinvolge tutta<br />
la struttura aziendale e sistemi di auditing ambientale che<br />
garantiscono il continuo miglioramento dei processi e delle<br />
pratiche operative.<br />
Organizzazione della Società<br />
EniPower<br />
La sede di EniPower è situata a San Donato Milanese<br />
presso il Centro Direzionale Eni. EniPower possiede l’intero<br />
capitale sociale di EniPower Trasmissione SpA e di EniPower<br />
Iniziative Industriali SpA, il 51% del capitale sociale della<br />
Società EniPower Ferrara Srl (S.E.F.) e l’ 86,50% della Società<br />
EniPower Mantova SpA.<br />
In particolare:<br />
• EniPower Trasmissione SpA è la società proprietaria di<br />
cinque elettrodotti che, a decorrere dal 1° gennaio 2009,<br />
in virtù della cessione a Terna degli elettrodotti rientranti<br />
nella Rete di Trasmissione Nazionale, verrà incorporata in<br />
EniPower;<br />
fig. 3 – Schema Partecipazioni e Struttura organizzativa EniPower<br />
12<br />
EniPower<br />
Trasmissione SpA<br />
100%<br />
Termica Milazzo SpA<br />
40%<br />
EniPower<br />
Mantova SpA<br />
86,50%<br />
Ravenna Servizi<br />
Industriali Scpa<br />
25,593%<br />
EniPower SpA<br />
Pacific Solar Pty Ltd<br />
22,77%<br />
Società EniPower<br />
Ferrara Srl<br />
51%<br />
IFM Scarl<br />
10,70%<br />
Brindisi Servizi<br />
Generali Scarl<br />
8,90%<br />
•<br />
EniPower Iniziative Industriali SpA è la società priva<br />
di attività operativa che potrà essere utilizzata per<br />
realizzare investimenti in compartecipazione con terzi di<br />
minoranza;<br />
• EniPower Mantova: società che gestisce la centrale elettrica<br />
di Mantova partecipata con TEA SpA;<br />
• Società EniPower Ferrara: società che gestisce la centrale<br />
elettrica di Ferrara partecipata con il gruppo EGL.<br />
La Società è organizzata nel seguente modo.<br />
Dal Presidente dipende:<br />
• Collegamenti per le Relazioni Esterne.<br />
Dall’Amministratore Delegato dipendono:<br />
• Attività Fotovoltaiche;<br />
• Produzione;<br />
• Servizi Tecnici;<br />
• Sviluppo Tecnologico e nuove opportunità;<br />
• Pianificazione, Amministrazione e Controllo;<br />
• Personale e Organizzazione;<br />
Sicurezza, Ambiente e Assicurazione Qualità.<br />
•<br />
Da Produzione dipendono gli Stabilimenti produttivi di<br />
Brindisi, <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>, Livorno, Ravenna e Taranto.<br />
Alla medesima funzione è demandato anche il coordinamento<br />
dello Stabilimento di Ferrara della controllata S.E.F.<br />
e dello Stabilimento di Mantova della controllata EniPower<br />
Mantova.<br />
In Figura 3 si riporta l’Organizzazione della Società EniPower:<br />
Pianificazione,<br />
Amministrazione<br />
e Controllo<br />
Attività<br />
Fotovoltaiche<br />
Personale e<br />
Organizzazione<br />
Presidente<br />
F. Zofrea<br />
Amministratore Delegato<br />
G. Milani<br />
Sicurezza,<br />
Ambiente e<br />
Assicur. Qualità<br />
Collegamenti per le<br />
Relazioni Esterne<br />
Sviluppo<br />
Tecnologico e<br />
Nuove Opportunità<br />
Servizi Tecnici Produzione
Politiche in ambito di salute,<br />
sicurezza e ambiente<br />
Il processo di sviluppo del business di EniPower, fin<br />
dalla sua nascita, è stato guidato da una componente<br />
strategica, giudicata della massima importanza, relativa al<br />
contenimento e alla prevenzione degli impatti ambientali<br />
e dei rischi per la salute umana, oltre che alla tutela della<br />
sicurezza degli operatori e dei terzi.<br />
A questo scopo, in linea con la strategia di tutta la Società<br />
Eni, EniPower ha adottato la Procedura Gestionale “Principi<br />
e politiche in materia di salute, sicurezza, ambiente e<br />
incolumità pubblica”.<br />
In tale documento EniPower ha definito i principi strategico<br />
comportamentali, gli strumenti di pianificazione e<br />
controllo ed i criteri generali di gestione, che devono<br />
trovare applicazione presso la sede e presso i singoli<br />
Stabilimenti di produzione della Società per la salvaguardia<br />
dell’ambiente.<br />
Gli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente e della salute<br />
e sicurezza dei dipendenti e delle popolazioni interessate<br />
dalle attività di produzione, è basato sul rispetto della<br />
normativa vigente, sull’adozione delle “best practice” internazionali,<br />
sulla realizzazione di periodici audit di verifica<br />
delle condizioni operative, sulla formazione del personale,<br />
sulla comunicazione ed informazione alle “parti interessate”<br />
(dipendenti, fornitori, clienti, organizzazioni sindacali,<br />
autorità, pubblico).<br />
Tra gli strumenti di pianificazione e controllo, il Piano<br />
Industriale comprende una specifica sezione dedicata agli<br />
investimenti in tema di salute, sicurezza e ambiente, fra i<br />
quali rientrano:<br />
• gli interventi volti, ove possibile, al miglioramento dei<br />
livelli di efficienza energetica della produzione, alla<br />
riduzione dei consumi specifici di risorse naturali e alla<br />
diminuzione delle emissioni specifiche per unità di<br />
energia prodotta;<br />
• il monitoraggio delle emissioni in atmosfera, degli<br />
scarichi idrici e dei rifiuti industriali, con gli eventuali<br />
possibili miglioramenti tecnologici dei sistemi di misura;<br />
• il miglioramento delle condizioni e dell’ambiente di<br />
lavoro, attraverso il monitoraggio dei fattori di rischio;<br />
• severe politiche di prevenzione degli infortuni e degli<br />
incidenti.<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
La politica di salute, sicurezza<br />
e ambiente EniPower<br />
In data 16 maggio <strong>2008</strong> è stata emessa la procedura POL.<br />
HSE.PG-01 Rev. 01 del 16 maggio <strong>2008</strong> “Politica in materia<br />
di salute, sicurezza, ambiente e incolumità pubblica” di<br />
Società. EniPower, nel pieno rispetto della legislazione<br />
vigente e in coerenza con le politiche Eni, opera con tutte<br />
le proprie strutture perseguendo una gestione sostenibile<br />
dei temi sociali e ambientali correlati ai servizi e prodotti di<br />
tutte le proprie aree di business.<br />
EniPower adotta quindi un comportamento responsabile<br />
verso gli stakeholder, contribuendo a uno sviluppo economico<br />
che, nell’utilizzo delle risorse, soddisfi i fabbisogni<br />
delle presenti generazioni senza compromettere quelli<br />
delle generazioni future. In questa logica, EniPower integra<br />
nel proprio modello di business l’innovazione tecnologica<br />
con la tutela e la valorizzazione delle persone, dell’ambiente<br />
e della società nel suo complesso.<br />
EniPower svolge le proprie attività di produzione e<br />
commercializzazione secondo modalità che garantiscano,<br />
in ogni momento, la sicurezza e la salute di dipendenti,<br />
contrattisti e clienti, l’integrità degli asset, la salvaguardia<br />
dell’ambiente e la tutela dell’incolumità pubblica. In<br />
particolare, EniPower contribuisce da sempre con le proprie<br />
capacità tecnologiche e competenze professionali al<br />
benessere e al miglioramento della qualità della vita delle<br />
comunità in cui opera.<br />
I principi cardine per la conduzione delle attività EniPower<br />
sono i seguenti:<br />
• Gestione di tutte le attività nel rispetto della legislazione<br />
vigente, delle politiche e linee guida Eni in materia, della<br />
normativa volontaria sottoscritta, delle prescrizioni e<br />
delle disposizioni aziendali;<br />
• Presidio integrato di tutte le tematiche di salute,<br />
sicurezza e ambiente, volto alla definizione di obiettivi di<br />
miglioramento e all’adozione di strumenti di gestione e<br />
controllo mirati al coinvolgimento, a tutti i livelli, della<br />
Società, dei fornitori e delle imprese terze;<br />
• Utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e adozione<br />
delle best practice internazionali al fine del miglioramento<br />
continuo nella gestione operativa, nella promozione<br />
dell’efficienza energetica, nella prevenzione dell’inquinamento<br />
e nella riduzione dell’impatto climalterante connesso<br />
all’uso di combustibili fossili;<br />
13
PROFILO DELLA SOCIETà<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
14<br />
Miglioramento continuo delle condizioni di salute<br />
e di sicurezza degli ambienti di lavoro anche con il<br />
coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori;<br />
Formazione e addestramento del personale per il<br />
raggiungimento dei più elevati livelli di professionalità e<br />
qualità delle prestazioni, anche attraverso la creazione<br />
di strumenti per la condivisione delle esperienze e delle<br />
conoscenze;<br />
Prevenzione di eventi incidentali, infortuni e malattie<br />
professionali, attraverso misure tecnico-procedurali e tramite<br />
la partecipazione e responsabilizzazione dei dipendenti,<br />
nell’ambito delle proprie mansioni, al processo di<br />
salvaguardia della salute, della sicurezza, dell’ambiente e<br />
dell’incolumità pubblica, nei confronti di sé stessi, dei colleghi<br />
e della comunità;<br />
Utilizzo di fornitori e appaltatori qualificati, in grado di<br />
operare per il miglioramento continuo della salute, della<br />
sicurezza, dell’ambiente e dell’incolumità pubblica;<br />
Effettuazione di periodiche attività di reportistica,<br />
analisi degli esiti dei sistemi di controllo e revisioni delle<br />
procedure gestionali e operative, al fine di valutare le<br />
prestazioni e di riesaminare obiettivi e programmi;<br />
Informazione periodica ai dipendenti, alle organizzazioni<br />
sindacali, alle Autorità e al pubblico sui risultati conseguiti<br />
• audit,<br />
•<br />
Veduta dello Stabilimento<br />
dalla Società in materia di tutela ambientale, della salute,<br />
della sicurezza e dell’incolumità pubblica;<br />
• Collaborazione, quando richiesto, con le Autorità<br />
•<br />
competenti nell’elaborazione di norme tecniche e di linee<br />
guida in materia di salute, sicurezza, ambiente e incolumità<br />
pubblica;<br />
Promozione di sviluppi scientifici e tecnologici volti alla<br />
protezione ambientale, dell’incolumità pubblica e alla<br />
salvaguardia delle risorse.<br />
La Società verifica periodicamente l’adeguatezza, l’attualità e<br />
la corretta applicazione dei contenuti della presente politica in<br />
materia di salute, sicurezza, ambiente e incolumità pubblica.<br />
La politica di salute, sicurezza<br />
e ambiente dello Stabilimento<br />
di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />
La Direzione dello Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong><br />
<strong>Erbognone</strong> ha implementato la politica di salute, sicurezza<br />
e ambiente con riferimenti ai clienti e per quanto riguarda<br />
la comunicazione nei confronti del personale delle società<br />
terze che operano nello Stabilimento.
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
15
PROFILO DELLA SOCIETà<br />
Il complesso industriale<br />
di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> - Sannazzaro<br />
de’ Burgondi<br />
Lo Stabilimento EniPower fa parte di un complesso industriale<br />
integrato (vedi Figura 4) che sorge sul territorio dei<br />
comuni di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> e Sannazzaro de’ Burgondi.<br />
Esso è composto da:<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
16<br />
Centrale Termoelettrica cogenerativa a Ciclo Combinato<br />
EniPower della potenzialità di circa 1.000 MWe;<br />
Raffineria Eni Refining & Marketing di Sannazzaro de’<br />
Burgondi;<br />
Deposito Eni R&M, che gestisce i serbatoi di stoccaggio<br />
di petrolio grezzo e gli oleodotti in entrata/uscita dalla<br />
Raffineria;<br />
Stabilimento GPL Eni R&M, in cui è stoccato GPL (in un<br />
serbatoio sferico, in serbatoi orizzontali e in bombole per<br />
l’uso domestico);<br />
Stabilimento Air Liquide per l’approvvigionamento<br />
di ossigeno per l’impianto di gassificazione del TAR<br />
VISBREAKER di Raffineria.<br />
Nel complesso industriale merita un cenno particolare<br />
la Raffineria Eni Refining & Marketing (ex Agip Petroli) di<br />
Sannazzaro situata a cavallo tra i comuni di Sannazzaro<br />
de’ Burgondi e di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>. La Raffineria è uno<br />
degli Stabilimenti più importanti di proprietà di Eni R&M:<br />
le produzioni attive in Raffineria sono Produzione GPL,<br />
fig. 4 – Complesso industriale integrato<br />
COMUNE<br />
SANNAZZARO<br />
Gas<br />
per la rete<br />
cittadina<br />
Vapore<br />
Reflui<br />
Energia Elettrica<br />
Syngas<br />
Stabilimento<br />
EniPower<br />
Vapore<br />
Acqua<br />
STABILIMENTO GPL<br />
Eni R&M<br />
Reflui<br />
Produzione Benzine, Produzione Jet FueL, Produzione Gasoli,<br />
Produzione Olii Combustibili e Bitume, desolforazione fumi<br />
del cracking (BELCO) e impianto di gassificazione TAR.<br />
L’impianto di gassificazione permette un utilizzo innovativo<br />
degli idrocarburi pesanti di distillazione del greggio,<br />
garantendo, mediante una tecnologia d’avanguardia, la<br />
segregazione degli inquinanti presenti (zolfo, ceneri e<br />
metalli) e la produzione del gas di sintesi che viene ceduto<br />
a EniPower come combustibile della turbina a gas gruppo 3<br />
a esso dedicato.<br />
Lo Stabilimento EniPower<br />
di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />
Lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>, ubicato<br />
nella zona agricola della Lomellina, sede di numerosi<br />
piccoli centri urbani, con forti tradizioni rurali, accanto<br />
alla Raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi, costituisce<br />
la prima centrale elettrica a livello nazionale realizzata<br />
dopo l’emanazione del decreto di liberalizzazione del<br />
mercato dell’energia elettrica del 1999. La nuova centrale<br />
termoelettrica è stata inaugurata nel maggio del 2004.<br />
La moderna concezione dell’impianto caratterizzata da un<br />
elevatissimo grado di innovazione tecnologica consente<br />
la produzione di energia elettrica ad alto rendimento.<br />
L’elevata efficienza, le tipologie di combustibile e<br />
GPL<br />
RAFFINERIA Eni R&M<br />
Energia<br />
elettrica<br />
Ossigeno<br />
Vapore<br />
Acqua<br />
Stabilimento<br />
Air Liquide<br />
Reflui<br />
Reflui<br />
Vapore<br />
Grezzo<br />
DEPOSITO<br />
Eni R&M
l’attenta progettazione dell’impianto comportano un<br />
bassissimo impatto ambientale che si attesta come<br />
minimo raggiungibile tra le varie tipologie del parco di<br />
produzione termoelettrico.<br />
Lo Stabilimento è composto da tre gruppi cogenerativi<br />
a Ciclo Combinato: due gruppi gemelli alimentati a gas<br />
naturale (isole di potenza 1 e 2), l’altro gruppo (isola di<br />
potenza 3) alimentabile sia a combustione mista con gas<br />
di sintesi che soltanto a gas naturale. La fornitura di gas<br />
naturale per alimentare le isole di potenza è assicurata<br />
da Eni Divisione Gas & Power, attraverso metanodotto di<br />
Snam Rete Gas, mentre il gas di sintesi o Syngas è prodotto,<br />
come sopra detto, nell’impianto di gassificazione presso<br />
la Raffineria Eni Refining & Marketing di Sannazzaro de’<br />
Burgondi. La potenza elettrica massima complessiva<br />
generabile dall’impianto ed esportabile sulla rete di<br />
trasmissione nazionale è pari a circa 1.000 MWe.<br />
Una caratteristica distintiva del nuovo impianto di<br />
<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> è relativa all’utilizzo di un sistema<br />
di raffreddamento mediante condensatori ad aria:<br />
il consumo d’acqua dell’impianto è così limitato al<br />
reintegro dell’acqua demineralizzata utilizzata per<br />
produrre vapore.<br />
La centrale è connessa alla Rete di Trasmissione Nazionale<br />
da un elettrodotto di 8,5 km a doppia terna su singola<br />
palificata.<br />
Il gas di raffineria, utilizzato a partire da marzo 2006, è<br />
prodotto da un impianto di gassificazione di idrocarburi<br />
pesanti gestito da Eni-Divisione R&M.<br />
L’impianto di gassificazione permette un utilizzo<br />
innovativo delle frazioni pesanti di distillazione del greggio<br />
(Tar Visbreaking), garantendo, mediante una tecnologia<br />
d’avanguardia, la produzione di un gas di raffineria (Syngas)<br />
che, essendo esente da inquinanti tipici quali zolfo, ceneri e<br />
metalli pesanti, può essere impiegato direttamente come<br />
combustibile in turbina a gas.<br />
In assenza del gassificatore, i medesimi idrocarburi pesanti,<br />
opportunamente miscelati con idrocarburi leggeri,<br />
sarebbero generalmente impiegati come combustibili<br />
tradizionali in forni e caldaie, rilasciando in atmosfera i<br />
contaminanti che invece sono trattenuti dai sistemi di<br />
abbattimento associati all’impianto di gassificazione.<br />
La trasformazione in gas e l’utilizzo quale combustibile<br />
nelle turbine a gas permette inoltre di evitare l’impatto<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
del trasporto dell’olio combustibile altrimenti prodotto<br />
e stimabile in almeno 20.000 autobotti l’anno e 4.000<br />
ferrocisterne l’anno.<br />
La maggior parte della produzione di energia elettrica è<br />
destinata al mercato elettrico (98%); il vapore prodotto è<br />
ceduto all’adiacente Raffineria Eni R&M.<br />
L’elevato livello di scolarità e di specializzazione delle<br />
risorse impiegate, unito all’applicazione sistematica di<br />
procedure relative alla salute e sicurezza dei lavoratori,<br />
ha contribuito all’assenza di infortuni nei quattro anni di<br />
esercizio.<br />
I valori di emissione in atmosfera testimoniano l’adozio-<br />
ne delle migliori tecnologie disponibili: l’ambizioso pro-<br />
gramma di miglioramento ambientale triennale prevede<br />
tuttavia ulteriori riduzioni delle concentrazioni di NOx attraverso l’ottimizzazione dell’esercizio delle turbine a<br />
gas.<br />
Nello Stabilimento EniPower trovano occupazione 43<br />
unità lavorative suddivise tra Quadri, Impiegati e Operai<br />
come indicato in Figura 5.<br />
fig. 5 – Qualifica dipendenti della Centrale EniPower<br />
di ferrera <strong>Erbognone</strong><br />
Ripartizione personale per qualifica<br />
5 Quadri<br />
23 Impiegati<br />
15 Operai<br />
12%<br />
35%<br />
I rapporti con il territorio<br />
53%<br />
Lo Stabilimento EniPower partecipa attivamente a una<br />
Commissione di Alta Sorveglianza, istituita dal Comune di<br />
<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>, il cui scopo è monitorare la performance<br />
ambientale dello Stabilimento. Periodicamente infatti la<br />
Commissione si riunisce con la Direzione dello Stabilimento<br />
verificando il rispetto delle prescrizioni di legge relative agli<br />
impatti ambientali.<br />
17
PROFILO DELLA SOCIETà<br />
Modifiche impiantistiche e<br />
gestionali significative dal punto di<br />
vista ambientale<br />
Nel corso del <strong>2008</strong>, a livello di modifiche impiantistiche<br />
con impatti significativi sulla gestione ambientale si<br />
segnala quanto segue:<br />
• Completato e messo in esercizio il cavidotto a 132 kV<br />
per il collegamento elettrico con l’adiacente Raffineria<br />
Eni R&M di Sannazzaro de’ Burgondi con l’avvio nello<br />
scorso novembre di due autotrasformatori installati<br />
presso la sottostazione elettrica.<br />
Si segnala che questa modifica impiantistica non ha<br />
variato la Valutazione degli Aspetti Ambientali <strong>2008</strong> in<br />
quanto l’attività di “Trasmissione e Trasformazione EE”<br />
è stata già contemplata (Rif.to Attività PROD 10 della<br />
valutazione aspetti ambientali <strong>2008</strong>) in precedenza;<br />
• La realizzazione di un nuovo Deposito per la gestione e<br />
lo stoccaggio dei chemicals con bacino di contenimento<br />
per eventuali sversamenti.<br />
Sintesi degli accadimenti ed eventi<br />
significativi in campo ambientale<br />
Nel corso del <strong>2008</strong> si segnalano come eventi significativi in<br />
campo ambientale:<br />
fig. 6 – Produzione energia elettrica e vapore<br />
8.000.000 Produzioni annue<br />
7.000.000<br />
6.000.000<br />
5.000.000<br />
4.000.000<br />
3.000.000<br />
2.000.000<br />
1.000.000<br />
0<br />
18<br />
1. Le fermate di manutenzione del Gruppo 1 nel mese di<br />
aprile (circa 244 h di inattività) e nel mese di dicembre<br />
(circa 198 h di inattività);<br />
2. La fermata di manutenzione del Gruppo 2 nel mese di<br />
febbraio (circa 240 h di inattività);<br />
3. Le fermate di manutenzione del Gruppo 3 nel mese di<br />
aprile (circa 289 h di inattività) e nel mese di agosto<br />
(circa 124 h di inattività).<br />
Produzione<br />
In Figura 6 vengono riportate le produzioni di Energia Elettrica<br />
e Vapore dall’anno 2003 all’anno <strong>2008</strong>. Si riporta inoltre la<br />
produzione totale di Energia Elettrica equivalente ottenuta<br />
sommando l’Energia Elettrica netta all’energia equivalente<br />
ottenuta convertendo il Vapore ceduto a Eni R&M, utilizzando<br />
l’exergia1 posseduta dal Vapore.<br />
Dai grafici si evidenzia quanto segue:<br />
• L’aumento di produzione di Energia Elettrica rispetto al<br />
biennio 2006-2007 è legato all’esecuzione delle prime<br />
revisioni generali di manutenzione sul Gruppo 1 (anno<br />
2006) e sui Gruppi 2 e 3 (anno 2007) e al maggior<br />
numero di ore di marcia a massimo carico e minori<br />
accidentalità per CC1 e CC2;<br />
• L’aumento di Vapore MP ceduto è legato ad una<br />
maggiore richiesta di Eni R&M.<br />
Nelle Figure 7 e 8 si riportano i bilanci di massa dello<br />
Stabilimento per gli anni <strong>2008</strong> e 2007.<br />
2003 2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Vapore MP ceduto a Eni R&M (ton) 93.262 779.232 904.801 1.209.043 1.237.811 1.417.645<br />
Energia Elettrica netta (MWh) 623.994 5.471.407 6.699.007 6.346.000 6.259.136 6.844.595<br />
Energia Elettrica totale equivalente (MWheq) 646.377 5.658.423 6.916.159 6.636.170 6.556.210 7.184.830<br />
1 Si definisce exergia la quantità di energia elettrica che sarebbe prodotta qualora il vapore ceduto alla Raffineria Eni R&M fosse utilizzato<br />
completamente in turbina per produrre solamente energia elettrica.
fig. 7 – bilancio di massa Stabilimento di ferrera <strong>Erbognone</strong> - anno <strong>2008</strong><br />
ACQUA DEMINERALIZZATA<br />
2.262.870 ton<br />
ACQUA POTABILE DA ACQUEDOTTO<br />
3.471 ton<br />
ACQUA DI POZZO<br />
1.680 ton<br />
COMBUSTIBILI<br />
tep<br />
Gas Naturale 917.888 tep<br />
Gas di Sintesi 252.523 tep<br />
Additivi e chemicals<br />
125 ton<br />
EFFLUENTI LIQUIDI<br />
Acque Reflue a trattamento Eni R&M<br />
344.718 ton<br />
(Valore Stimato)<br />
ACQUA DEMINERALIZZATA<br />
1.940.094 ton<br />
ACQUA POTABILE DA ACQUEDOTTO<br />
3.215 ton<br />
ACQUA DI POZZO<br />
3.581 ton<br />
COMBUSTIBILI<br />
tep<br />
Gas Naturale 829.692 tep<br />
Gas di Sintesi 235.205 tep<br />
Additivi e chemicals<br />
76 ton<br />
EFFLUENTI LIQUIDI<br />
Acque Reflue a trattamento Eni R&M<br />
349.084 ton<br />
(Valore Stimato)<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
RIFIUTI<br />
Pericolosi 15,32 ton<br />
Non pericolosi 58,69 ton<br />
fig. 8 – bilancio di massa Stabilimento di ferrera <strong>Erbognone</strong> - anno 2007<br />
RIFIUTI<br />
Pericolosi 27 ton<br />
Non pericolosi 6.421 ton<br />
ACQUA GREZZA DI SUPERFICIE<br />
213.405 ton<br />
ENERGIA ELETTRICA NETTA<br />
6.844.595 MWh<br />
VAPORE MP CEDUTO A Eni R&M<br />
1.417.645 ton<br />
VAPORE DENOx Gruppo 3<br />
733.486 ton<br />
EMISSIONI IN ATMOSFERA<br />
CO 2 3.259.031 ton<br />
SO 2 25,79 ton<br />
NO X 1.525 ton<br />
CO 4 ton<br />
ACQUA GREZZA DI SUPERFICIE<br />
225.017 ton<br />
ENERGIA ELETTRICA NETTA<br />
6.259.136 MWh<br />
VAPORE MP CEDUTO A Eni R&M<br />
1.237.811 ton<br />
VAPORE DENO x Gruppo 3<br />
685.393 ton<br />
EMISSIONI IN ATMOSFERA<br />
CO 2 2.944.618 ton<br />
SO 2 17 ton<br />
NO X 1.226 ton<br />
CO 4 ton<br />
19
La campagna circostante<br />
Profilo della Società<br />
il Sistema di gestione <strong>Ambientale</strong><br />
Gli aspetti ambientali<br />
Piano di Miglioramento (PdM)<br />
Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />
Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />
Glossario<br />
21
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE<br />
22<br />
Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />
Lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> nel corso<br />
del <strong>2008</strong> ha effettuato con esito positivo la sorveglianza<br />
annuale relativamente alla Certificazione ISO 14001 e alla<br />
Registrazione EMAS n. IT-000707.<br />
Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong> costituisce una parte del<br />
sistema di gestione aziendale e individua le responsabilità, le<br />
procedure e gli strumenti necessari al perseguimento dei programmi<br />
e al conseguimento degli obiettivi di miglioramento<br />
e per l’ottimizzazione delle prestazioni ambientali.<br />
Gli elementi principali del Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />
sono:<br />
1. Politica ambientale;<br />
2. Pianificazione;<br />
3. Attuazione e funzionamento;<br />
4. Controlli e azioni correttive;<br />
5. Riesame della direzione;<br />
che ciclicamente si ripetono permettendo il continuo<br />
miglioramento del sistema e delle prestazioni ambientali<br />
dello Stabilimento (vedi Figura 9).<br />
fig. 9 – Diagramma di Deming<br />
RIESAME DELLA<br />
DIREZIONE<br />
CONTROLLI E<br />
AZIONI CORRETTIVE<br />
POLITICA<br />
AMBIENTALE<br />
MIGLIORAMENTO<br />
CONTINUO<br />
PIANIFICAZIONE<br />
AUDIT<br />
ATTUAZIONE<br />
E FUNZIONAMENTO<br />
Di seguito è illustrata nel dettaglio l’applicazione del Sistema<br />
di Gestione <strong>Ambientale</strong> nelle sue principali caratteristiche.<br />
Normative e prescrizioni ambientali<br />
Durante l’anno <strong>2008</strong> sono state assicurate l’individuazione<br />
e la corretta gestione delle prescrizioni derivanti dalla<br />
normativa applicabile e dalle altre prescrizioni sottoscritte<br />
che sono risultate applicabili allo Stabilimento.<br />
In particolare si segnala che nel mese di agosto <strong>2008</strong> è<br />
stata presentata la Domanda di Autorizzazione Integrata<br />
<strong>Ambientale</strong> dello Stabilimento ai sensi del D.Lgs. 18 febbraio<br />
2005, n. 59.<br />
Formazione<br />
In Figura 10 sono indicate le ore di formazione erogate a<br />
partire dall’anno 2004.<br />
fig. 10 – formazione salute, sicurezza e ambiente<br />
1.200<br />
1.000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
0<br />
Ore erogate<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Ore erogate 530 1.048 445 855 1.000
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
23
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE<br />
Si precisa che la formazione ha riguardato in generale<br />
tematiche legate agli aspetti di salute, sicurezza e ambiente.<br />
In particolare si segnalano le seguenti attività di<br />
formazione:<br />
• La formazione del nuovo RLSA;<br />
• Formazione di tutto il personale sul nuovo D.Lgs. n. 81/08;<br />
• Formazione relativa ai valutatori di Sistema di Gestione<br />
<strong>Ambientale</strong>;<br />
• Formazione per il refresh antincendio per tutti gli<br />
incaricati alla lotta antincendio.<br />
Comunicazione<br />
Nel corso del <strong>2008</strong> lo Stabilimento ha avuto modo di<br />
incontrare i propri dipendenti, la cittadinanza e le Autorità<br />
locali per illustrare la propria realtà produttiva nelle seguenti<br />
occasioni:<br />
• 22 febbraio <strong>2008</strong><br />
Visita guidata presso lo Stabilimento per l’ITIS di Pavia;<br />
• 17 aprile <strong>2008</strong><br />
Visita guidata presso lo Stabilimento per l’associazione<br />
Rotary di Vigevano;<br />
• 23 aprile <strong>2008</strong><br />
Giornata della Sicurezza, a cui hanno partecipato<br />
tutti i dipendenti dello Stabilimento, in cui sono stati<br />
illustrati i risultati raggiunti nell’ambito della sicurezza e<br />
dell’ambiente;<br />
• 4 ottobre <strong>2008</strong><br />
Lo Stabilimento ha aderito per la quarta volta alla manifestazione,<br />
organizzata da Assoelettrica, denominata<br />
Giornata Nazionale dell’Energia Elettrica che ha visto la<br />
partecipazione di circa 200 studenti nella mattinata e di<br />
oltre 200 cittadini nel pomeriggio;<br />
• 15 ottobre <strong>2008</strong><br />
Visita guidata presso lo Stabilimento in occasione della<br />
Users’ Conference Ansaldo Energia V94.2.<br />
Inoltre durante l’anno lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong><br />
<strong>Erbognone</strong> ha partecipato attivamente alla Commissione di<br />
Alta Sorveglianza istituita dal Comune di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />
con lo scopo di monitorare la performance ambientale dello<br />
Stabilimento.<br />
24<br />
Gestione del controllo operativo<br />
Al fine di ottemperare alle nuove prescrizioni del D.Lgs.<br />
n. 81/08 si segnalano le seguenti attività:<br />
• È stato aggiornato il Documento di Valutazione dei<br />
Rischi nel mese di luglio <strong>2008</strong>;<br />
• È stata revisionata la Procedura dei Permessi di Lavoro<br />
nel mese di dicembre.<br />
Inoltre nel corso dell’anno è stato elaborato un Documento<br />
Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI) al<br />
fine di promuovere la cooperazione e il coordinamento<br />
nella gestione delle interferenze indicando le misure<br />
adottate per eliminare (o ove ciò non fosse possibile,<br />
ridurre al minimo) i rischi derivanti da interferenze tra<br />
i lavori svolti dall’Impresa Esterna appaltatrice, dalla<br />
Committente e da eventuali altre Imprese Esterne<br />
appaltatrici o subappaltatrici presenti. In particolare è<br />
stata elaborata una Scheda Operativa da compilare per<br />
ogni permesso di lavoro con la quale gestire eventuali<br />
interferenze sul campo.<br />
Al fine di definire le modalità per la corretta gestione<br />
delle quantità di oli minerali e gasolio presenti all’interno<br />
dello Stabilimento, nel corso del <strong>2008</strong> è stata elaborata<br />
una nuova Procedura di Stabilimento ERBO.SAQU.PS-12<br />
“Approvvigionamento e gestione oli minerali”.<br />
Inoltre per vietare l’utilizzo di cellulari e dispositivi radio<br />
nelle zone non consentite è stata elaborata la nuova<br />
Procedura di Stabilimento ERBO.SAQU.PS-13 “Utilizzo di<br />
Cellulari e Dispositivi Radio”.<br />
La campagna circostante
Controllo e registrazione<br />
della documentazione<br />
La documentazione del sistema di gestione di ambiente<br />
e sicurezza viene gestita in modo da garantirne<br />
l’aggiornamento, la rintracciabilità nei luoghi di lavoro e la<br />
standardizzazione.<br />
Audit ambientali<br />
Nel corso del <strong>2008</strong> si sono svolte attività di audit che hanno<br />
consentito di migliorare continuamente l’architettura del<br />
sistema di gestione di ambiente e sicurezza implementato.<br />
In particolare sono stati eseguiti i seguenti audit:<br />
gennaio <strong>2008</strong><br />
• Audit esterno per il mantenimento della certificazione<br />
ISO 14001 e per la convalida dell’aggiornamento annuale<br />
della <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> da parte dell’Ente di<br />
certificazione Certiquality.<br />
luglio <strong>2008</strong><br />
• Audit interno sul sistema di gestione di ambiente e<br />
sicurezza e sulla conformità legislativa da parte della<br />
funzione di sede SAQU.<br />
Novembre <strong>2008</strong><br />
• Audit interno GHG (Greenhouse Gases: gas a effetto serra)<br />
per verificare la conformità del sistema di assicurazione e<br />
controllo qualità relativo all’attuazione delle procedure<br />
necessarie per la partecipazione al Sistema di Emission<br />
Trading, rispetto al D.Lgs. 4 aprile 2006 n. 216 e alle linee<br />
guida per il monitoraggio delle emissioni di gas serra<br />
emesse a livello europeo, italiano e societario.<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
• Audit esterno per la certificazione delle emissioni di<br />
CO ai sensi del D.Lgs. n. 216/2006 da parte dell’Ente di<br />
2<br />
Certificazione DNV con rilascio dell’attestato di verifica<br />
della dichiarazione di CO per l’anno 2007.<br />
2<br />
Dicembre <strong>2008</strong><br />
• Audit interno ISO 14001 sul sistema di gestione di<br />
ambiente e sicurezza.<br />
Riesame del Sistema<br />
di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />
Nel mese di gennaio 2009 è stato eseguito il riesame annuale<br />
che ha evidenziato la validità del sistema di gestione di<br />
ambiente e sicurezza.<br />
Struttura organizzativa<br />
Nel corso del <strong>2008</strong> si sono registrati i seguenti movimenti<br />
organizzativi. In particolare:<br />
• Dimissioni di 1 Specialista Area Elettrica;<br />
• Assunzione di 1 risorsa in area PROD.<br />
Inoltre si segnala che dal mese di settembre <strong>2008</strong>:<br />
• Il Responsabile di Stabilimento ha assunto altro incarico<br />
all’interno della Società lasciando il posto a un nuovo<br />
Responsabile proveniente da un altro Stabilimento della<br />
Società;<br />
• Il Responsabile di Produzione dello Stabilimento ha<br />
assunto altro incarico all’interno della Società lasciando<br />
il posto a un nuovo Responsabile nominato all’interno<br />
della Produzione.<br />
25
La campagna circostante<br />
Profilo della Società<br />
Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />
gli aspetti ambientali<br />
Piano di Miglioramento (PdM)<br />
Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />
Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />
Glossario<br />
27
GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />
28<br />
Gli aspetti ambientali<br />
Nel corso del <strong>2008</strong> lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong><br />
<strong>Erbognone</strong> non ha subito alcuna modifica impiantistica<br />
sostanziale tale da modificare la valutazione degli aspetti<br />
ambientali aggiornata nel corso del 2007.<br />
L’identificazione<br />
degli aspetti ambientali<br />
Gli aspetti ambientali diretti e indiretti sono stati identificati<br />
in funzione della specificità dei gruppi di produzione e<br />
degli impianti ausiliari.<br />
Aspetti ambientali diretti<br />
Si considerano aspetti ambientali diretti tutti gli aspetti che<br />
sono sotto il controllo dell’organizzazione come di seguito<br />
indicati:<br />
• Emissioni in atmosfera;<br />
• Qualità dell’aria;<br />
• Scarichi idrici;<br />
• Produzione rifiuti;<br />
• Qualità del suolo e della falda;<br />
• Risorse idriche;<br />
Risorse naturali ed energetiche;<br />
•<br />
tabella 1 – Sorgenti di emissione della Centrale termoelettrica EniPower<br />
Sorgente Portata secca<br />
Ciclo Combinato<br />
CC1<br />
Ciclo Combinato<br />
CC2<br />
Ciclo Combinato<br />
CC3<br />
(t/h)<br />
Altezza<br />
camino (m)<br />
Area Camino<br />
(m 2 )<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
Rumore esterno;<br />
Emissioni di odori;<br />
Campi elettromagnetici;<br />
Strutture e apparecchiature contenenti amianto;<br />
Sostanze pericolose per l’ozono / PCB;<br />
Impatto visivo.<br />
Le attività oggetto della valutazione sono state considerate<br />
nelle tre seguenti situazioni:<br />
1. Condizioni operative normali;<br />
2. Condizioni operative anomale (fermate e avviamenti<br />
programmati o no);<br />
3. Condizioni di emergenza (verificatesi o potenzialmente<br />
verificabili).<br />
Emissioni in atmosfera<br />
Relativamente ai Cicli Combinati 1 e 2 le emissioni in atmosfera<br />
sono generate dalla combustione del gas naturale nelle turbine<br />
a gas e sono costituite essenzialmente da ossidi di azoto (NO ), x<br />
monossido di carbonio (CO) e anidride carbonica (CO ). 2<br />
Relativamente al Ciclo Combinato 3 le emissioni in atmosfera<br />
provengono dalla combustione del gas naturale e del gas<br />
di sintesi e sono costituite essenzialmente da ossidi di azoto<br />
(NO ), monossido di carbonio (CO), biossido di zolfo (SO ) e<br />
x 2<br />
anidride carbonica (CO ). 2<br />
temperatura<br />
fumi (°C)<br />
limiti di legge<br />
No X [mg/Nm 3 ]<br />
limiti di legge<br />
Co [mg/Nm 3 ]<br />
limiti di legge<br />
So 2 [mg/Nm 3 ]<br />
2.360 80 31,7 >100 50 30 n.a.<br />
2.360 80 31,7 >100 50 30 n.a.<br />
1.870 80 31,7 >100 50 40 10
Le caratteristiche delle 3 sorgenti sono riportate in<br />
Tabella 1, in cui sono riportati i valori limite prescritti con<br />
l’autorizzazione del Ministero delle Attività Produttive del 18<br />
luglio 2002 n. 011/2002. Inoltre il Protocollo di intesa dell’11<br />
agosto 2005 e il relativo Addendum del 28 ottobre 2005<br />
(vedere pagina 60) prevedono le modalità, concordate con<br />
ARPA, Provincia di Pavia e Regione Lombardia, per rilevare<br />
e segnalare gli eventuali superamenti dei valori autorizzati:<br />
ad oggi i valori medi orari di concentrazione delle emissioni<br />
non hanno mai superato i limiti autorizzati.<br />
Dall’anno 2006 sono presenti emissioni di SO dal Gruppo 3<br />
2<br />
in quanto il gas di sintesi ha una concentrazione di H S+COS<br />
2<br />
limitato per Decreto MAP a 10 mg/Nm3 .<br />
Relativamente all’anidride carbonica, l’impatto della<br />
combustione del gas naturale sull’effetto serra risulta<br />
molto contenuto: il gas naturale è la fonte fossile, la cui<br />
fig. 12 – Emissioni Co Ciclo Combinato CC1<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
fig. 11 – Emissioni No X Ciclo Combinato CC1<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
Concentrazioni<br />
Concentrazioni<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
combustione genera la minor quantità di anidride carbonica<br />
(il fattore di emissione è inferiore di circa il 26% di quello<br />
ottenuto dalla combustione dei derivati dal petrolio e di<br />
circa il 41% rispetto al carbone).<br />
Lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> a questo<br />
proposito è stato autorizzato dal Ministero dell’Ambiente,<br />
con DEC/RAS/2179/04 del 28 dicembre 2004, ad emettere<br />
gas a effetto serra ai sensi del D.L. 12 novembre 2004 n. 273<br />
(N° autorizzazione 222).<br />
La comunicazione delle emissioni di gas serra relativa<br />
all’anno 2007 è stata verificata in data 17 marzo <strong>2008</strong> da<br />
Auditor EU ETS accreditato (Attestato di Verifica N. 23379-<br />
<strong>2008</strong>-CCS-ITA-MATT).<br />
Nelle Figure da 11 a 17 sono riportati i valori medi annui<br />
delle emissioni a partire dal 2004.<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
NO x - media anno (mg/Nm 3 ) 37,7 41,6 34,2 30,2 34,6<br />
NO x - valore limite (mg/Nm 3 ) 50 50 50 50 50<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
CO - media anno (mg/Nm 3 ) 0,1 0,1 0,11 0,1 0,1<br />
CO - valore limite (mg/Nm 3 ) 30 30 30 30 30<br />
29
GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />
30<br />
fig. 13 – Emissioni No X Ciclo Combinato CC2<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
Concentrazioni<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
NO x - media anno (mg/Nm 3 ) 40,1 33,4 32,5 33,4 39,8<br />
NO x - valore limite (mg/Nm 3 ) 50 50 50 50 50<br />
fig. 14 – Emissioni Co Ciclo Combinato CC2<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
Concentrazioni<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
CO - media anno (mg/Nm 3 ) 0,10 0,08 0,10 0,1 0,1<br />
CO - valore limite (mg/Nm 3 ) 30 30 30 30 30<br />
fig. 15 – Emissioni No X Ciclo Combinato CC3<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
Concentrazioni<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
NO x - media anno (mg/Nm 3 ) 37,7 41,6 42,5 41,6 41,9<br />
NO x - valore limite (mg/Nm 3 ) 50 50 50 50 50
fig. 16 – Emissioni Co Ciclo Combinato CC3<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
Concentrazioni<br />
In Figura 18 si riporta l’andamento storico delle emissioni dell’intero Stabilimento:<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
CO - media anno (mg/Nm 3 ) 0,10 0,25 0,10 0,10 0,1<br />
CO - valore limite (mg/Nm 3 ) 40 40 40 40 40<br />
fig. 17 – Emissioni So 2 Ciclo Combinato CC3<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
Concentrazioni<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
S0 2 - (mg/Nm 3 ) 0 0 5 2,31 3,28<br />
S0 2 - valore limte (mg/Nm 3 ) 10 10 10 10 10<br />
fig. 18 – Andamento storico emissioni<br />
3.500<br />
3.000<br />
2.500<br />
2.000<br />
1.500<br />
1.000<br />
500<br />
0<br />
Emissioni annue<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
NO x (ton/anno) 1.203 1.460 1.307 1.226 1.525<br />
SO 2 (ton/anno) n.a. n.a. 23 17 25,79<br />
CO (ton/anno) 3 5 4 4 4<br />
CO 2 (kton/anno) 2.112 2.590 2.784 2.945 3.259<br />
31
GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />
Per valutare le prestazioni ambientali è necessario riferirsi<br />
agli indici di emissione espressi come quantità di sostanze<br />
emesse in funzione dell’energia generata. L’andamento<br />
degli indici di emissione (g/kWh) è riportato in Figura 19.<br />
L’indice di emissione di NO x risulta maggiore rispetto<br />
all’anno precedente a causa dell’aumento della portata del<br />
“gas pilota”, necessario alla stabilità della combustione,<br />
al fine di migliorare l’affidabilità e la continuità di marcia<br />
degli impianti riducendo fuori servizi accidentali.<br />
L’indice di emissione di SO , correlato al solo CC3, risulta<br />
2<br />
maggiore rispetto all’anno precedente in virtù della<br />
diversa composizione del gas di sintesi.<br />
L’indice di emissione di CO risulta in linea con l’anno<br />
2<br />
precedente.<br />
32<br />
fig. 19 – Andamento degli indici di emissione<br />
0,50<br />
0,40<br />
0,30<br />
0,20<br />
0,10<br />
0,00<br />
Emissioni annue<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
NO x (g/kWh eq ) 0,212 0,211 0,197 0,187 0,212<br />
SO 2 (g/kWh eq ) 0 0 0,019 0,011 0,016<br />
CO (g/kWh eq ) 0,0002 0,0007 0,0006 0,0006 0,0006<br />
CO 2 (kg/kWh eq ) 0,373 0,374 0,420 0,449 0,454<br />
Un particolare dei condensatori<br />
Qualità dell’aria<br />
Nel corso del <strong>2008</strong> la qualità dell’aria è stata monitorata<br />
dall’ARPA attraverso la centralina ambientale installata<br />
sul territorio di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>, nella quale vengono<br />
registrate le emissioni di NO e CO, espresse come medie<br />
x<br />
giornaliere. Non sono stati segnalati, nel corso dell’anno,<br />
malfunzionamenti della strumentazione.<br />
Scarichi idrici<br />
Tutti i reflui idrici della Centrale sono conferiti per la depurazione<br />
all’adiacente Raffineria Eni R&M. La Raffineria<br />
dispone di un impianto centralizzato di depurazione
fig. 20 – Schema a blocchi della raccolta di acque reflue<br />
UTILITIES<br />
Acque potenzialmente inquinabili per<br />
perdite di olio dai macchinari rotanti<br />
CICLO COMBINATO 1<br />
Acque potenzialmente inquinabili per<br />
perdite di olio dai macchinari rotanti<br />
CICLO COMBINATO 2<br />
Acque potenzialmente inquinabili per<br />
perdite di olio dai macchinari rotanti<br />
CICLO COMBINATO 3<br />
Acque potenzialmente inquinabili per<br />
perdite di olio dai macchinari rotanti<br />
PALAZZINA UFFICI CE1<br />
Servizi Igienici<br />
CABINA ELETTRICA CE2<br />
Servizi Igienici<br />
PORTINERIA<br />
Servizi Igienici<br />
ACQUE METEORICHE<br />
SU SUPERFICI NON DRENANTI<br />
SPURGHI GENERATORI<br />
DI VAPORE A RECUPERO<br />
CICLO COMBINATO 1 - 2 - 3<br />
SPURGHI TORRI EVAPORATIVE<br />
ACQUA INDUSTRIALE DI RIGENERAZIONE<br />
DEI FILTRI A SABBIA E GRAVITÀ<br />
LAVAGGI INDUSTRIALI<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
FOSSA<br />
SETTICA<br />
composto da una sezione primaria di separazione degli<br />
oli e dei solidi sospesi, una sezione di trattamento chimico-fisico<br />
e una sezione biologica. Lo scarico finale dei reflui<br />
è intestato esclusivamente alla Raffineria in quanto<br />
gestore del depuratore centralizzato.<br />
Tra Eni R&M ed EniPower è in vigore una convenzione che<br />
prevede il servizio di depurazione reflui da parte della<br />
Raffineria e dove sono definiti valori-limite (di riferimento)<br />
per il conferimento dei reflui al limite di Stabilimento.<br />
EniPower SpA Eni R&M<br />
ACQUE ACCIDENTALMENTE OLEOSE<br />
ACQUE SANITARIE<br />
VASCA<br />
DI RACCOLTA<br />
ACQUE METEORICHE<br />
E SPURGHI<br />
DI PROCESSO<br />
VASCA<br />
DI ACCUMULO<br />
VASCA<br />
DI ACCUMULO<br />
IMPIANTO<br />
DI TRATTAMENTO<br />
IMPIANTO<br />
DI TRATTAMENTO<br />
Le acque di scarico dello Stabilimento EniPower sono<br />
raccolte e convogliate agli impianti di trattamento acque<br />
reflue di Raffineria suddivise in tre tipologie:<br />
• Acque sanitarie;<br />
• Acque accidentalmente oleose;<br />
• Acque meteoriche e drenaggi di processo.<br />
In Figura 20 è riportato lo schema a blocchi della raccolta di<br />
acque reflue e relativo conferimento a Eni R&M.<br />
33
GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />
Nel corso del <strong>2008</strong> sono state eseguite 4 analisi di<br />
laboratorio per determinare le concentrazioni di inquinanti<br />
nello scarico acque meteo e processo inviate alla Raffineria<br />
Eni R&M.<br />
In Tabella 2 sono riportati i valori minimo e massimo rilevati.<br />
34<br />
tabella 2 – Concentrazioni di riferimento degli scarichi idrici<br />
Sostanze Unità<br />
di misura<br />
Le quantità totali di acque inviate al trattamento<br />
dell’adiacente Raffineria Eni R&M da EniPower negli ultimi<br />
anni sono riportate in Figura 21.<br />
In Figura 22 è riportato quanto viene scaricato in funzione<br />
della produzione equivalente di energia elettrica.<br />
Valore minimo<br />
misurato<br />
Valore massimo<br />
misurato<br />
Valori di riferimento<br />
da convenzione<br />
con Eni r&m<br />
pH 7,2 8,2 5,5 - 9,5<br />
Solidi sospesi totali mg/l 4 16 ≤ 80<br />
COD (come O 2 ) mg/l < 15 34 ≤ 160<br />
Alluminio mg/l 0,04 0,56 ≤ 1<br />
Arsenico mg/l < 0,01 < 0,01 ≤ 0,5<br />
Cadmio mg/l < 0,01 < 0,01 ≤ 0,02<br />
Cromo VI mg/l < 0,05 < 0,05 ≤ 0,2<br />
Ferro mg/l 0,12 1,13 ≤ 2<br />
Manganese mg/l 0,03 0,20 ≤ 2<br />
Nichel mg/l < 0,01 0,10 ≤ 2<br />
Piombo mg/l < 0,01 < 0,01 ≤ 0,2<br />
Rame mg/l < 0,01 0,05 ≤ 0,1<br />
Stagno mg/l < 0,01 < 0,01 ≤ 10<br />
zinco mg/l < 0,01 0,22 ≤ 0,5<br />
Cianuri totali (come CN) mg/l < 0,01
fig. 21 – Scarichi idrici<br />
450.000<br />
400.000<br />
350.000<br />
300.000<br />
250.000<br />
200.000<br />
150.000<br />
100.000<br />
50.000<br />
0<br />
Quantità annue (m 3 )<br />
Dal grafico si nota che l’ultimo anno l’indice risulta minore<br />
rispetto all’anno precedente in conseguenza della maggiore<br />
produzione di energia elettrica con valore pressoché<br />
analogo degli scarichi idrici.<br />
Produzione dei rifiuti<br />
All’interno dello Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />
è stata adibita a deposito temporaneo una piazzola<br />
ecologica pavimentata e parzialmente coperta in cui sono<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Acque reflue a trattamento Eni R&M 429.725 382.831 387.917 349.084 344.718<br />
fig. 22 – indice scarichi idrici<br />
0,080<br />
0,070<br />
0,060<br />
0,050<br />
0,040<br />
0,030<br />
0,020<br />
0,010<br />
0,000<br />
Quantità annue (m 3 /MWh eq )<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Acque reflue 0,076 0,055 0,058 0,053 0,048<br />
stoccati temporaneamente i rifiuti suddivisi per tipologia, in<br />
appositi contenitori, opportunamente etichettati.<br />
È stata inoltre organizzata la raccolta differenziata di alcune<br />
tipologie di rifiuti quali: carta, pile, toner e nastri per stampanti.<br />
Le quantità di rifiuti prodotte non derivano direttamente<br />
dal processo di produzione di energia elettrica e vapore;<br />
piuttosto sono legate a interventi di bonifica, pulizia e<br />
manutenzione che sono di tipo episodico.<br />
Pertanto la quantità di rifiuti prodotti non è un dato costante<br />
negli anni. In Tabella 3 sono elencati, per tipologia e quantità<br />
i rifiuti prodotti dall’anno 2005 all’anno <strong>2008</strong>.<br />
35
GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />
36<br />
tabella 3 – tipologia e quantità dei rifiuti prodotti da EniPower negli anni 2005-2006-2007-<strong>2008</strong><br />
Codice CEr tipo<br />
rifiuto<br />
DENomiNAZioNE UffiCiAlE Quantità<br />
2005<br />
[ton]<br />
Quantità<br />
2006<br />
[ton]<br />
Quantità<br />
2007<br />
[ton]<br />
Quantità<br />
<strong>2008</strong><br />
[ton]<br />
060314 NP Sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle<br />
voci 060311 e 060313<br />
- - 0,23 0,13<br />
080111 P Pitture e vernici di scarto contenenti solventi<br />
organici o altre sostanze pericolose<br />
- 0,32 0,16 -<br />
080318 NP Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui<br />
alla voce 080317<br />
- - 0,05 0,05<br />
130205 P Scarti olio minerale per motori, ingranaggi,<br />
lubrificazione non clorurati<br />
- 4,59 1,19 5,43<br />
130802 P Altre emulsioni 0,90 - 8,72 1,88<br />
150101 NP Carta e Cartone - 0,68 - -<br />
150102 NP Imballaggi in plastica - - 0,13 0,03<br />
150103 NP Imballaggi in legno 7,74 6,09 13,19 9,77<br />
150104 NP Imballaggi metallici 14,18 15,20 29,92 21,38<br />
150106 NP Imballaggi in materiali misti 8,05 8,95 15,93 13,06<br />
150110 P Imballaggi contenenti residui di sostanze<br />
pericolose o contaminati da tali sostanze<br />
- 0,14 1,17 -<br />
150202 P Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri<br />
dell’olio non specificati altrimenti), stracci,<br />
indumenti protettivi, contaminati da sostanze<br />
pericolose<br />
11,35 11,44 5,48 4,46<br />
150203 NP Assorbenti, materiali filtranti, stracci e<br />
indumenti protettivi, diversi da 150202<br />
- - 2,05 1,48<br />
160107 P Filtri dell’olio - 0,04 - -<br />
160114 P Liquidi antigelo contenenti sostanze pericolose - 0,11 - -<br />
160214 NP Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di<br />
cui alle voci da 160209 a 160213<br />
- - 0,32 0,05<br />
160303 P Rifiuti inorganici contenenti sostanze pericolose - - - 1,15<br />
160305 P Rifiuti organici contenenti sostanze pericolose - - 0,79 0,55<br />
160601 P Batterie al piombo - 0,20 - 0,13<br />
160602 P Batterie al nichel-cadmio - 0,05 - -<br />
160803 NP Catalizzatori esauriti, contenenti metalli di<br />
transizione o composti di metalli di transizione<br />
- - 0,44 -<br />
161106 NP Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da<br />
lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli<br />
di cui alla voce 161105<br />
- - 0,56 0,60<br />
170107 NP Miscugli o scorie di cemento, mattoni,<br />
mattonelle e ceramiche diverse da quelle di cui<br />
alla voce 170106<br />
- 21,22 - -<br />
170401 NP Rame, bronzo, ottone 3,56 - - -<br />
170405 NP Ferro e Acciaio 150,26 3,92 21,40 1,52<br />
170603 P Altri materiali isolanti contenenti o costituiti da<br />
sostanze pericolose<br />
- 3,58 9,19 1,36<br />
200121 P Tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti<br />
mercurio<br />
- 0,42 - 0,35<br />
200304 NP Fanghi delle fosse settiche 39,70 23,10 25,12 10,62
Nelle Figure 23 e 24 si evidenziano il rapporto tra rifiuti<br />
pericolosi e non pericolosi nonché quelli che sono stati<br />
recuperati o smaltiti in impianti autorizzati.<br />
La gestione del servizio viene eseguita, tramite apposito<br />
contratto, da una ditta terza che cura la completezza del<br />
ciclo a partire dal trasportatore fino allo smaltitore finale.<br />
Consumo materie prime<br />
In Tabella 4 sono riepilogati i consumi di chemicals, gasolio<br />
e olio di lubrificazione degli ultimi anni.<br />
Dalla tabella si evidenzia un aumento nel <strong>2008</strong> relativo<br />
all’acido solforico e all’ipoclorito di sodio in quanto<br />
i valori registrati nel 2007 sono conseguenza di una<br />
gestione annuale durante la quale sono stati effettuati<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
La diminuzione delle quantità di rifiuti prodotti nel <strong>2008</strong><br />
è conseguenza delle revisioni generali di manutenzione<br />
eseguite nel corso del 2007 per i Gruppi 2 e 3.<br />
L’aumento della quantità di rifiuti pericolosi recuperati è<br />
legata alle attività di manutenzione che hanno previsto<br />
la sostituzione dell’olio per i motori dei ventilatori sui<br />
condensatori dei tre Gruppi.<br />
fig. 23 – Suddivisione tra rifiuti pericolosi e non pericolosi negli anni 2005-2006-2007-<strong>2008</strong><br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
Quantità annue in tonnellate<br />
2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Non pericolosi 223,49 80,29 109,34 58,69<br />
Pericolosi 12,25 20,90 26,70 15,32<br />
fig. 24 – Suddivisione tra rifiuti smaltiti e recuperati<br />
250 Quantità annue in tonnellate<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Non pericolosi recuperati 175,74 25,89 64,51 45,78<br />
Pericolosi recuperati 0 4,79 1,19 5,56<br />
Non pericolosi smaltiti 47,75 54,4 44,83 12,91<br />
Pericolosi smaltiti 12,25 16,11 25,51 9,76<br />
pochi reintegri per sufficiente giacenza dei prodotti<br />
alla fine del 2006. L’aumento dei fosfati, utilizzati nelle<br />
acque di caldaia come condizionante del pH, è legato<br />
alla maggiore produzione di energia elettrica e di<br />
esportazione del vapore registrata nel corso del <strong>2008</strong>.<br />
In generale le altre variazioni in positivo o in negativo<br />
sono legate a diverse strategie di approvvigionamento<br />
nel biennio 2007-<strong>2008</strong>.<br />
37
GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />
38<br />
tabella 4 – Elenco consumi chemicals, oli e gasolio<br />
DEttAglio<br />
CHEMICALS<br />
Deossigenante acque<br />
di caldaia<br />
U. m. frasi di rischio Simbolo<br />
pericolo<br />
kg R43 : può provocare sensibilizzazione per<br />
contatto con la pelle.<br />
R52/53 : nocivo per organismi acquatici.<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Xi 8.610 9.940 12.780 14.199 16.781<br />
Fosfati acque di caldaia kg R35 : provoca gravi ustioni. C 12.400 6.200 10.850 7.799 10.849<br />
Ammine acque di<br />
caldaia<br />
Detergenti per<br />
lavaggio compressori<br />
turbine a gas<br />
Ipoclorito di sodio<br />
per torri di raffreddamento<br />
kg R35 : provoca gravi ustioni.<br />
R21/R22 : nocivo a contatto con la pelle e<br />
per ingestione.<br />
R43 : può provocare sensibilizzazione per<br />
contatto con la pelle.<br />
kg R22 : nocivo in caso di ingestione.<br />
R35/38: irritante per inalazione e contatto<br />
con la pelle.<br />
R36/38: irritante per gli occhi e la pelle.<br />
R38 : irritante per la pelle.<br />
R41 : rischio di gravi lesioni oculari.<br />
kg R31 : a contatto con acidi libera gas<br />
tossici.<br />
R34 : provoca ustioni.<br />
C 15.180 13.800 20.700 22.081 25.320<br />
Xi 145 3.000 4.000 1.000 2.000<br />
C 24.710 31.380 30.460 12.020 25.327<br />
Acido solforico per<br />
torri di raffreddamento<br />
kg R35 : provoca gravi ustioni. C 0 36.880 35.720 13.240 34.720<br />
Disperdente torri di<br />
raffreddamento<br />
kg R41 : rischio di gravi lesioni oculari. Xi 0 1.480 0 790 1.480<br />
Antincrostante kg NESSUNA n.a. 6.607 6.320 6.400 4.800 8.000<br />
Gasolio kg R40 : pericolo di effetti irreversibili.<br />
R65 : nocivo può provocare danni ai<br />
polmoni in caso di ingestione.<br />
R51/53: tossico per gli organismi<br />
acquatici, può provocare a lungo termine<br />
effetti negativi per l’ambiente acquatico.<br />
Xn 241 241 241 241 241<br />
Olio di lubrificazione kg NESSUNA n.a. 14.464 14.920 9.730 17.900 13.603<br />
Simbolo di Pericolo ai sensi della Direttiva CEE 379/88:<br />
C = Corrosivo - Xi = Irritante - Xn = Nocivo - T = Tossico - F = Infiammabile - N = Pericoloso per l’Ambiente<br />
Qualità del suolo e della falda<br />
La centrale EniPower si è dotata di una rete di piezometri<br />
per monitorare eventuali effetti della propria attività.<br />
Le analisi effettuate da laboratorio qualificato sui<br />
campioni di acqua di falda prelevati dai suddetti<br />
piezometri nell’anno <strong>2008</strong> hanno confermato l’assenza<br />
di inquinanti provenienti dal processo.<br />
In Tabella 5 sono riportati i risultati delle analisi effettuate<br />
nel corso del <strong>2008</strong> (aprile e ottobre).
tabella 5 – risultati delle analisi sulle acque di falda effettuate nel 2007<br />
Parametri metodi<br />
preparativi<br />
impiegati<br />
Idrocarburi<br />
totali (espressi<br />
come nesano)<br />
Idrocarburi<br />
aromatici totali<br />
metodi<br />
analitici<br />
impiegati<br />
- APAT IRSA<br />
5160B2 Vol.<br />
2-2003<br />
EPA 5030 C<br />
2003<br />
Benzene EPA 5030 C<br />
2003<br />
Toluene EPA 5030 C<br />
2003<br />
Etilbenzene EPA 5030 C<br />
2003<br />
M+p+o-Xilene EPA 5030 C<br />
2003<br />
Idrocarburi<br />
policiclici<br />
aromatici<br />
cancerogeni<br />
totali<br />
EPA 3510 C<br />
1996<br />
Pirene EPA 3510 C<br />
1996<br />
Benzo<br />
(a) antracene<br />
EPA 3510 C<br />
1996<br />
Crisene EPA 3510 C<br />
1996<br />
Benzo<br />
(b) fluorantene<br />
Benzo<br />
(k) fluorantene<br />
Benzo<br />
(a) pirene<br />
Dibenzo<br />
(a,h) antracene<br />
Indeno<br />
(1,2,3-c,d)<br />
Benzo<br />
(g,h,i) perilene<br />
EPA 3510 C<br />
1996<br />
EPA 3510 C<br />
1996<br />
EPA 3510 C<br />
1996<br />
EPA 3510 C<br />
1996<br />
EPA 3510 C<br />
1996<br />
EPA 3510 C<br />
1996<br />
EPA 8260 C<br />
2006<br />
EPA 8260 C<br />
2006<br />
EPA 8260 C<br />
2006<br />
EPA 8260 C<br />
2006<br />
EPA 8260 C<br />
2006<br />
EPA 8270 D<br />
2006<br />
EPA 8270 D<br />
2006<br />
EPA 8270 D<br />
2006<br />
EPA 8270 D<br />
2006<br />
EPA 8270 D<br />
2006<br />
EPA 8270 D<br />
2006<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
U.m. limite C.S.C.<br />
D.lgs 152/06<br />
All. 5<br />
tab. 2 Acque<br />
sotterranee<br />
µg/l 350 <<br />
10<br />
µg/l - <<br />
5,0<br />
µg/l 1 <<br />
0,5<br />
µg/l 15 <<br />
0,5<br />
µg/l 50 <<br />
0,5<br />
µg/l 10 <<br />
0,5<br />
µg/l 0,10 <<br />
0,10<br />
µg/l 50 <<br />
0,010<br />
µg/l 0,1 <<br />
0,010<br />
µg/l 5 <<br />
0,010<br />
µg/l 0,1 <<br />
0,010<br />
µg/l 0,05 <<br />
0,010<br />
EPA 8270 D µg/l 0,01 <<br />
0,005<br />
EPA 8270 D<br />
2006<br />
EPA 8270 D<br />
2006<br />
EPA 8270 D<br />
2006<br />
µg/l 0,01 <<br />
0,005<br />
µg/l 0,1 <<br />
0,010<br />
µg/l 0,01 <<br />
0,005<br />
Valore<br />
Piezometro<br />
P1<br />
Valore<br />
Piezometro<br />
P2<br />
Valore<br />
Piezometro<br />
P3<br />
Valore<br />
Piezometro<br />
P4<br />
Apr Ott Apr Ott Apr Ott Apr Ott<br />
<<br />
10<br />
<<br />
5,0<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,10<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
10<br />
<<br />
5,0<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,10<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
10<br />
<<br />
5,0<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,10<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
10<br />
<<br />
5,0<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,10<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
10<br />
<<br />
5,0<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,10<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
10<br />
<<br />
5,0<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,10<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
10<br />
<<br />
5,0<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,5<br />
<<br />
0,10<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,005<br />
<<br />
0,010<br />
<<br />
0,005<br />
39
GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />
Risorse idriche<br />
La Centrale utilizza quantità limitate di acqua in<br />
quanto la condensazione del vapore è ottenuta tramite<br />
condensatori ad aria. Anche il raffreddamento dei<br />
macchinari è realizzato mediante torri evaporative in<br />
circuito chiuso per il quale è necessario soltanto un<br />
modesto reintegro dell’acqua evaporata.<br />
ACQUA<br />
La Centrale a Ciclo Combinato di cogenerazione EniPower<br />
utilizza, per il proprio ciclo produttivo, le seguenti<br />
tipologie di acque:<br />
• Acqua grezza di superficie a uso industriale per reintegro<br />
torri di raffreddamento macchinari, raffreddamento spurghi<br />
e lavaggi industriali fornita dalla Raffineria Eni R&M;<br />
40<br />
fig. 25 – Consumi acque a uso industriale<br />
3.000.000 Consumi annui in m 3<br />
2.500.000<br />
2.000.000<br />
1.500.000<br />
1.000.000<br />
500.000<br />
0<br />
•<br />
•<br />
•<br />
Acqua demineralizzata per reintegro del ciclo termico,<br />
lavaggio compressori TurboGas e sistema di umidificazione<br />
aria ingresso compressore TurboGas fornita dalla<br />
Raffineria Eni R&M;<br />
Acqua potabile da acquedotto pubblico per servizi<br />
igienici della Palazzina Uffici, della Portineria e della<br />
Cabina posta in Sottostazione Elettrica;<br />
Acqua impianto antincendio in circuito chiuso fornita<br />
dalla Raffineria Eni R&M.<br />
ACQUA A USO INDUSTRIALE<br />
In Figura 25 sono indicati i consumi di acqua a uso<br />
industriale.<br />
In Figura 26 si riportano gli Indici di consumo delle acque<br />
ad uso industriale.<br />
Dal grafico si evidenzia quanto segue:<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Acqua demineralizzata 1.159.922 1.620.302 1.895.186 1.940.094 2.262.870<br />
Acqua grezza di superficie 337.754 335.362 260.493 225.017 213.405<br />
fig. 26 – indice consumo acque a uso industriale<br />
0,350<br />
0,300<br />
0,250<br />
0,200<br />
0,150<br />
0,100<br />
0,050<br />
0,000<br />
Consumi annui in m 3 /MWh eq<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Acqua grezza di superficie 0,06 0,05 0,04 0,03 0,03<br />
Acqua demineralizzata 0,20 0,23 0,286 0,296 0,315
•<br />
•<br />
fig. 27 – Consumo acqua di pozzo e potabile da acquedotto<br />
7.000<br />
6.000<br />
5.000<br />
4.000<br />
3.000<br />
2.000<br />
1.000<br />
0<br />
Consumi annui in m 3<br />
Un assestamento dell’indice relativo all’acqua grezza di<br />
superficie;<br />
Un aumento dell’indice dell’acqua demineralizzata legato<br />
alla maggiore esportazione di vapore.<br />
ACQUA A USO CIVILE<br />
L’acqua a uso civile viene utilizzata essenzialmente per<br />
i servizi; non vi sono pertanto sostanziali variazioni da<br />
evidenziare nel periodo considerato.<br />
Da gennaio 2005 è attivo il collegamento con l’acquedotto<br />
comunale. In Figura 27 si riporta il consumo di acqua di<br />
pozzo e potabile da acquedotto a partire dal 2004.<br />
Dal grafico si evidenzia una riduzione dell’acqua di pozzo<br />
in quanto a partire dal mese di luglio la fornitura di tale<br />
fig. 28 – Acqua entrata e uscita Stabilimento di ferrera <strong>Erbognone</strong> - <strong>2008</strong><br />
ACQUA DEMINERALIZZATA<br />
2.262.870 ton<br />
ACQUA POTABILE DA ACQUEDOTTO<br />
3.471 ton<br />
ACQUA GREZZA DI SUPERFICIE<br />
213.405 ton<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Acqua di pozzo 5.847 3.041 3.919 3.581 1.680<br />
Acqua potabile da acquedotto 0 4.520 2.492 3.215 3.471<br />
ACQUE REFLUE A TRATTEMENTO Eni R&M<br />
344.718 ton<br />
(Valore Stimato)<br />
ACQUA DI POZZO<br />
1.680 ton<br />
acqua è stata interrotta e sostituita con quella potabile.<br />
In Figura 28 si riportano i totali delle acque nell’anno<br />
<strong>2008</strong> in entrata e in uscita.<br />
In Tabella 6 si riportano i totali delle acque nell’anno <strong>2008</strong><br />
in entrata e in uscita.<br />
Si segnala che il valore delle “acque reflue a trattamento<br />
Eni R&M (scarichi)” è stimato e non misurato, in quanto<br />
comporta anche il contributo dell’acqua meteorica,<br />
esclusa quella che cade su terreno libero.<br />
La differenza tra le entrate e le uscite è da attribuire<br />
all’acqua piovana che viene convogliata nella vasca di<br />
raccolta e mandata al trattamento con le acque reflue.<br />
VAPORE DENO X<br />
Gruppo 03<br />
733.486 ton<br />
VAPORE IMPORTATO<br />
da Eni R&M<br />
0 ton<br />
VAPORE MP<br />
a Eni R&M<br />
1.417.645 ton<br />
ACQUE SANITARIE A IMPIANTO<br />
DI TRATTAMENTO<br />
5.151 ton<br />
41
GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />
Risorse naturali ed energetiche<br />
Nel biennio 2004-2005 il solo combustibile utilizzato<br />
dai tre cicli combinati è stato il gas naturale. Nel 2006,<br />
2007 e <strong>2008</strong> oltre al gas naturale è stato utilizzato il gas<br />
di sintesi (Syngas) per il solo Ciclo Combinato 3.<br />
In Figura 29 viene riportato il dettaglio dei quantitativi<br />
annui di combustibile utilizzati nello Stabilimento.<br />
Dal grafico si evidenzia un assestamento dei consumi di<br />
gas naturale ed un aumento del gas di sintesi legato alle<br />
maggiori ore di marcia nell’anno <strong>2008</strong>.<br />
In Figura 30 viene illustrato il consumo specifico del<br />
combustibile dall’anno 2003 in tep.<br />
Dal grafico si evidenzia un assestamento costante legato<br />
agli assetti di esercizio ormai a regime.<br />
42<br />
tabella 6 – Quantità delle acque in entrata e uscita<br />
Entrate U.m. 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Uscite<br />
Acqua grezza di superficie ton 335.362 260.493 225.017 213.405<br />
Acqua demineralizzata ton 1.620.302 1.895.186 1.940.094 2.262.870<br />
Acqua potabile da acquedotto ton 4.520 2.492 3.215 3.471<br />
Acqua di pozzo ton 3.041 3.919 3.581 1.680<br />
Vapore importato da Eni R&M ton 0 0 0 0<br />
Acque reflue a trattamento Eni R&M (scarichi) ton 382.831 387.917 349.084 344.718<br />
Vapore MP ceduto a Eni R&M ton 904.801 1.209.043 1.237.811 1.417.645<br />
Vapore DeNO x Gruppo 03 ton 327.848 487.135 685.393 733.486<br />
Acque sanitarie a impianto di trattamento ton 7.561 6.411 6.796 5.151<br />
fig. 29 – Consumo combustibili<br />
1.200.000 Consumo annuo (tep)<br />
1.000.000<br />
800.000<br />
600.000<br />
400.000<br />
200.000<br />
0<br />
Elettrodotto<br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Gas naturale 896.400 1.104.109 929.144 829.692 917.888<br />
Gas di sintesi (Syngas) 0 0 150.354 235.205 252.523
fig. 30 – Consumo specifico<br />
0,200 Consumo specifico tep/MWh eq<br />
0,180<br />
0,160<br />
0,140<br />
0,120<br />
0,100<br />
Rumore esterno<br />
Nel mese di giugno <strong>2008</strong> è stata effettuata una campagna di<br />
rilievi fonometrici su sette postazioni esterne alla Centrale.<br />
Le risultanze del monitoraggio condotto permettono di<br />
confermare il soddisfacimento del livello finale dello stato<br />
di qualità ambientale in virtù del rispetto dei limiti di<br />
immissione.<br />
Emissioni di odori<br />
Le attività produttive del Sito EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />
non generano odori percepibili all’esterno né ricaduta di polveri.<br />
Campi elettromagnetici<br />
Viene confermata l’indagine conoscitiva sull’inquinamento<br />
elettromagnetico presente nei locali e impianti dello<br />
Stabilimento, compresa la sottostazione elettrica a 380 kV,<br />
eseguita nel 2006.<br />
Relativamente alle radiazioni ionizzanti, non esistono<br />
sorgenti radioattive, all’interno del Sito EniPower di <strong>Ferrera</strong><br />
<strong>Erbognone</strong>.<br />
Strutture e apparecchiature<br />
contenenti amianto<br />
Nel Sito EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> non sono presenti<br />
materiali contenenti amianto.<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
2004 2005 2006 2007 <strong>2008</strong><br />
Consumo specifico 0,158 0,160 0,163 0,162 0,163<br />
Sostanze pericolose<br />
per l’ozono / PCB<br />
CFC<br />
Il Sito EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> non utilizza clorofluorocarburi<br />
in quanto i suoi agenti estinguenti negli impianti<br />
fissi e mobili (estintori) antincendio sono a polvere, CO2 o Clean Agent-Argonite (argon + azoto). Inoltre i gas frigorigeni<br />
degli impianti di condizionamento sono stati sostituiti<br />
con gas a tutela dell’ozono stratosferico.<br />
PCB<br />
Nel Sito EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> non sono presenti<br />
apparecchiature contenenti policlorobifenili (PCB).<br />
Impatto visivo<br />
Durante l’anno <strong>2008</strong> dall’esterno non sono mai pervenute<br />
segnalazioni particolari sull’impatto visivo del sito.<br />
Salute e sicurezza dei lavoratori<br />
operanti nel sito<br />
Nel corso del <strong>2008</strong> sono stati consolidati gli strumenti di<br />
prevenzione in uso nello Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong><br />
<strong>Erbognone</strong>. In particolare sono state eseguite le attività di:<br />
• Formazione e informazione dei lavoratori circa i rischi<br />
evidenziati nel documento di valutazione del rischio;<br />
• Formazione di tutto il personale relativamente alle nuove<br />
43
GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
•<br />
44<br />
prescrizioni di legge derivanti dal D.Lgs. n. 81/08;<br />
Esecuzione delle prove di emergenza;<br />
Verifiche ispettive in campo;<br />
Riunioni di sicurezza;<br />
Applicazione delle Procedure del Sistema di Gestione di<br />
Ambiente e Sicurezza;<br />
Sopralluogo del medico competente;<br />
Ripristino dei dispositivi individuali di protezione;<br />
Ripristino dell’abbigliamento da lavoro.<br />
Rumore nei luoghi di lavoro<br />
I valori limite di esposizione ed i valori di azione, in relazione<br />
al livello di esposizione giornaliera al rumore ed alla<br />
pressione acustica di picco, sono fissati, secondo l’art. 189<br />
D.Lgs. 81/08, a:<br />
• Valori inferiori di azione;<br />
INFORTUNI<br />
L’impegno di EniPower nella prevenzione degli infortuni si<br />
estende anche alle attività delle ditte terze: l’utilizzo di fornitori<br />
qualificati, l’elaborazione di piani di coordinamento delle<br />
•<br />
•<br />
Valori superiori di azione;<br />
Valori limite di esposizione.<br />
All’interno dello Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> Erbo-<br />
gnone le zone superiori agli 85 dB(A) sono segnalate da<br />
apposita cartellonistica. Le figure professionali che operano<br />
nello Stabilimento sono esposte a valori variabili in<br />
funzione della tipologia del lavoro svolto, ma non esistono<br />
comunque situazioni di esposizione giornaliera superiore<br />
agli 87 dB(A).<br />
In ogni caso i lavoratori che svolgono la loro attività all’interno<br />
dei reparti produttivi sono dotati ed utilizzano cuffie<br />
antirumore come dispositivi di protezione individuale.<br />
In Figura 31 è indicato il numero, suddiviso per unità, delle<br />
persone esposte alle diverse soglie di rumore sulla base dei<br />
risultati dei rilievi effettuati.<br />
tabella 7 – Valori di azione inferiori e superiori e valore limite di esposizione (D.lgs. 195/06)<br />
livello di esposizione giornaliera<br />
lEX, 8h<br />
Pressione acustica di picco<br />
Valori inferiori di azione 80 dB(A) 112 Pa = 135 dB(C)<br />
Valori superiori di azione 85 dB(A) 140 Pa = 137 dB(C)<br />
Valori limite di esposizione 87 dB(A) 200 Pa = 140 dB(C)<br />
fig. 31 – Esposizione al rumore del personale<br />
40,00 Numero persone<br />
30,00<br />
20,00<br />
10,00<br />
0,0<br />
80 db(A) > 85 db(A) > 87 db(A)<br />
< 85 db(A) < 87 db(A)<br />
Produzione 6 21 0 0<br />
Servizi Tecnici 0 9 0 0<br />
Staff 7 0 0 0<br />
Ppeak<br />
fermate, l’effettuazione di riunioni di sicurezza con le imprese e<br />
le ispezioni in campo durante i lavori garantiscono alti livelli di<br />
sicurezza. Nel <strong>2008</strong> non si sono registrati infortuni sul luogo di<br />
lavoro presso lo Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong>.
Aspetti ambientali<br />
in condizioni di emergenza<br />
Anche nel <strong>2008</strong> viene confermato che le attività svolte nello<br />
Stabilimento EniPower di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> non rientrano<br />
nel campo di applicazione del D.Lgs. 334/99 “Attuazione<br />
della direttiva 96/82 CE relativa al controllo dei pericoli<br />
di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze<br />
pericolose”. Ciò nonostante, essendo lo Stabilimento<br />
confinante con altri soggetti alla suddetta normativa,<br />
sono adottate procedure di gestione delle emergenze,<br />
che tengono conto del Piano di Emergenza Esterno del<br />
complesso industriale.<br />
L’elenco degli incidenti ritenuti probabili che possono<br />
generare impatti sulla sicurezza e sull’ambiente è presente<br />
nella prima <strong>Dichiarazione</strong> <strong>Ambientale</strong> (Anno 2006) ed è<br />
rimasto invariato.<br />
Aspetti ambientali indiretti<br />
Gli aspetti ambientali indiretti sono quegli aspetti sui quali<br />
l’organizzazione non ha un controllo gestionale diretto, ma<br />
sui quali può esercitare un’influenza.<br />
L’elenco degli aspetti ambientali indiretti e la loro<br />
descrizione in dettaglio è presente nella prima <strong>Dichiarazione</strong><br />
<strong>Ambientale</strong> (Anno 2006) ed è rimasto invariato.<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
La significatività<br />
degli aspetti ambientali<br />
La valutazione degli aspetti ambientali permette di<br />
determinare la significatività degli impatti ambientali a<br />
essi connessi. Essa viene elaborata secondo la procedura<br />
aziendale RIS.HSE.PG-02.<br />
Aspetti ambientali diretti<br />
Nel corso del <strong>2008</strong>, il conseguimento di alcuni obiettivi del<br />
Piano di Miglioramento 2007-2009 ha portato alla modifica<br />
della valutazione degli aspetti ambientali diretti.<br />
In particolare il raggiungimento dell’obiettivo n. 10 (riduzione<br />
del consumo di acqua di superficie e dei reagenti chimici)<br />
e dell’obiettivo n. 11 (miglioramento monitoraggio acque<br />
reflue inviate alla Raffineria e monitoraggio acque e monitoraggio<br />
acque di falda) ha consentito di modificare rispettivamente<br />
la significatività degli aspetti ambientali risorse idriche<br />
e scarichi idrici, come mostrato in Figura 32a e 32b.<br />
Inoltre si precisa che la chiusura dell’obiettivo n. 6 (aumento<br />
dell’efficienza nell’utilizzo di risorse energetiche e naturali)<br />
non ha consentito di modificare la significatività dell’aspetto<br />
ambientale relativo alle risorse naturali ed energetiche<br />
in quanto quest’ultimo è legato anche all’obiettivo n. 8<br />
(massimizzazione degli indici di cogenerazione - IRE, LT - dei<br />
cicli combinati 1, 2 e 3) non ancora concluso.<br />
fig. 32a – Significatività degli aspetti ambientali diretti in condizioni normali e anormali - anno 2007<br />
Emissioni in atmosfera<br />
Scarichi idrici<br />
Produzione rifiuti<br />
Qualità del suolo e della falda<br />
Risorse idriche<br />
Risorse naturali ed energetiche<br />
Rumore<br />
Emissioni di odori<br />
Radiazioni elettromagnetiche<br />
Strutture e apparecchiature con amianto<br />
Sostanze pericolose per l’ozono/PCB<br />
Impatto visivo<br />
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20<br />
Aspetto ambientale attualmente trascurabile<br />
Sono sufficienti i controlli gestionali esistenti/impiantistica installata<br />
Sono necessari interventi impiantistici o procedurali da inserire nel Piano di Miglioramento<br />
45
GLI ASPETTI AMBIENTALI<br />
46<br />
fig. 32b – Significatività degli aspetti ambientali diretti in condizioni normali e anormali - anno <strong>2008</strong><br />
Emissioni in atmosfera<br />
Scarichi idrici<br />
Produzione rifiuti<br />
Qualità del suolo e della falda<br />
Risorse idriche<br />
Risorse naturali ed energetiche<br />
Rumore<br />
Emissioni di odori<br />
Radiazioni elettromagnetiche<br />
Strutture e apparecchiature con amianto<br />
Sostanze pericolose per l’ozono/PCB<br />
Impatto visivo<br />
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20<br />
Aspetto ambientale attualmente trascurabile<br />
Sono sufficienti i controlli gestionali esistenti/impiantistica installata<br />
Sono necessari interventi impiantistici o procedurali da inserire nel Piano di Miglioramento<br />
Aspetti ambientali diretti<br />
in condizioni di emergenza<br />
La mancanza di variazioni sostanziali impiantistiche e<br />
organizzative nel corso del <strong>2008</strong> consente di confermare la<br />
valutazione degli aspetti ambientali diretti in condizioni di<br />
emergenza riportata in Tabella 9.<br />
Aspetti ambientali indiretti<br />
La mancanza di variazioni sostanziali impiantistiche e<br />
organizzative nel corso del <strong>2008</strong> consente di confermare<br />
la valutazione degli aspetti ambientali indiretti riportata<br />
in Figura 33.<br />
Attività di controllo di un operatore EniPower<br />
tabella 8 – Valutazione della significatività degli aspetti ambientali in condizioni di emergenza<br />
Aspetto ambientale in condizioni di emergenza Valutazione Considerazioni a supporto della valutazione<br />
Rottura tubazione gas naturale/gas di sintesi NON SIGNIFICATIVO (a); (b); (c); (d); (e); (f)<br />
Contaminazione del terreno NON SIGNIFICATIVO (a); (b); (c); (d); (e); (f)<br />
Incendio dei trasformatori o di parti di impianto NON SIGNIFICATIVO (a); (b); (c); (d); (e); (f)<br />
Emissioni in atmosfera superiori ai limiti autorizzati NON SIGNIFICATIVO (a); (b); (c); (d); (f)<br />
Rottura tubazione vapore NON SIGNIFICATIVO (a); (b); (c); (d); (e); (f)
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
fig. 33 – Significatività degli aspetti ambientali diretti in condizioni normali e anormali - anno <strong>2008</strong><br />
Distribuzione prodotto - vapore<br />
Distribuzione prodotto - EE<br />
Smaltimento rifiuti<br />
Gestione scarichi idrici<br />
Approvvigionamento utilities<br />
Approvvigionamento combustibili<br />
Approvvigionamento chemicals<br />
Laboratori analisi fumi<br />
Laboratori analisi acque<br />
Prestazioni meccaniche<br />
Prestazioni elettrostrumentali<br />
Prestazioni edili<br />
Prestazioni controlli ND<br />
Controllo dispositivi antincendio<br />
Prestazioni pulizia/facchinaggi<br />
Prestazioni residuali<br />
0 1 2 3 4 5 6<br />
Aspetto ambientale attualmente trascurabile<br />
Aspetto pienamente sotto controllo dell’organizzazione. A oggi non sono necessari interventi<br />
Aspetto fuori controllo dell’organizzazione. Sono da prevedere degli interventi<br />
Elettrodotto<br />
7 8 9 10<br />
47
Gruppo 1<br />
Profilo della Società<br />
Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />
Gli aspetti ambientali<br />
Piano di miglioramento (Pdm)<br />
Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />
Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />
Glossario<br />
49
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PdM)<br />
50<br />
Piano di Miglioramento (PdM)<br />
La Direzione dello Stabilimento di <strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong> ha<br />
confermato il Piano di Miglioramento triennale 2007-2009 che<br />
è stato elaborato in maniera tale da rispondere adeguatamente<br />
agli aspetti ambientali risultati significativi nella valutazione<br />
degli aspetti ambientali.<br />
tabella 9 – riepilogo degli aspetti ambientali inseriti nel Piano di miglioramento<br />
Aspetti ambientali esaminati Valutazione<br />
della significatività<br />
La Tabella 9 illustra il prospetto riassuntivo in cui si riportano<br />
gli aspetti ambientali esaminati e quelli che sono stati inseriti<br />
nel Piano di Miglioramento, per ognuno dei quali è stata<br />
elaborata una scheda di attuazione con l’evidenza delle responsabilità,<br />
risorse, tempistiche e stato di avanzamento.<br />
Aspetti ambientali<br />
oggetto di miglioramento<br />
Emissioni in atmosfera SIGNIFICATIVO X<br />
Scarichi idrici SIGNIFICATIVO X<br />
Produzione rifiuti NON SIGNIFICATIVO<br />
Qualità del suolo e della falda NON SIGNIFICATIVO<br />
Risorse idriche SIGNIFICATIVO X<br />
Risorse naturali ed energetiche SIGNIFICATIVO X<br />
Rumore SIGNIFICATIVO X<br />
Emissioni di odori NON SIGNIFICATIVO<br />
Radiazioni elettromagnetiche NON SIGNIFICATIVO<br />
Strutture e apparecchiature<br />
contenenti amianto<br />
NON SIGNIFICATIVO<br />
Sostanze pericolose per l’ozono/PCB NON SIGNIFICATIVO<br />
Impatto visivo NON SIGNIFICATIVO X<br />
Veduta notturna dello Stabilimento
Particolare dello Stabilimento<br />
EniPower / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
51
Chiesa San Giovanni Battista-<strong>Ferrera</strong> <strong>Erbognone</strong><br />
Profilo della Società<br />
Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />
Gli aspetti ambientali<br />
Piano di Miglioramento (PdM)<br />
Avanzamento Piano di miglioramento 2007-2009<br />
Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />
Glossario<br />
53
AVANzAMENTO PIANO DI MIGLIORAMENTO 2007-2009<br />
Relativamente al Piano di Miglioramento 2007-2009 si<br />
segnala che, durante il <strong>2008</strong>, sono stati chiusi i seguenti<br />
obiettivi:<br />
Scheda n. 6<br />
•<br />
54<br />
Aumento della efficienza nell’utilizzo di risorse energeti-<br />
che e naturali.<br />
Scheda n. 10<br />
•<br />
•<br />
Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />
Ridurre consumo di acqua di superficie;<br />
Ridurre consumo dei reagenti chimici.<br />
Scheda 6 – Componente ambientale: risorse naturali ed energetiche<br />
Scheda n. 11<br />
•<br />
Miglioramento monitoraggio acque reflue inviate alla<br />
Raffineria e monitoraggio acque e monitoraggio acque<br />
di falda.<br />
Scheda n. 12<br />
• Riduzione del livello sonoro di esposizione.<br />
obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />
Stato di avanzamento % 100<br />
Aspetti Ambientali<br />
1 Aumento della efficienza nell’utilizzo di risorse<br />
energetiche e naturali<br />
traguardi<br />
Responsabile di<br />
Produzione<br />
Nelle pagine seguenti vengono riportate le Schede di<br />
Attuazione del Piano di Miglioramento aggiornate al 31<br />
dicembre <strong>2008</strong>.<br />
1 REGASP - Attività PROD 3<br />
2 Politica HSE<br />
importo € Scadenza<br />
15.000 31/12/<strong>2008</strong><br />
1 Aumento atteso dell’efficienza media di centrale di 0,1% mediante realizzazione piano di lavaggio condensatore per il mantenimento<br />
della pulizia dei condensatori e sostituzione filtri aria aspirazione dei Turbogas con nuovi filtri misti in fibra di vetro<br />
Programmi responsabilità<br />
Peso %<br />
Stato di<br />
avanzamento<br />
%<br />
OBIETTIVO RAGGIUNTO<br />
N° intervento (descrizione) realizzazione Verifica Scadenza<br />
1 10 Stesura piano di lavaggio condensatori 100 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />
Obiettivo raggiunto con successo: il valore<br />
Stabilimento<br />
calcolato dell’efficienza media di centrale per<br />
2 45 Installazione nuovi filtri su Turbogas<br />
100 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />
l’anno <strong>2008</strong> pari a 52,134% risulta aumentato<br />
Gruppo 1 - 2 - 3<br />
Stabilimento<br />
di 0,472% rispetto a quella registrata per il<br />
3 45 Attuazione piano lavaggi e verifica<br />
100 Responsabile 2006 pari a di 51,662%. Produzione Responsabile di<br />
miglioramento efficienza con nuovi filtri<br />
Stabilimento<br />
Eseguita<br />
V 31/12/2006<br />
V 31/12/2007<br />
V 31/12/<strong>2008</strong>
Scheda 8 – Componente ambientale: risorse naturali ed energetiche<br />
Scheda 10 – Componente ambientale: risorse idriche<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />
Stato di avanzamento % 70<br />
Aspetti Ambientali<br />
1 Massimizzazione degli indici di generazione<br />
(IRE, LT) dei cicli combinati 1, 2 e 3<br />
traguardi<br />
Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
1 Massimizzazione indici di cogenerazione Ciclo Combinato 1 (target: IRE 5 LT 15)<br />
2 Massimizzazione indici di cogenerazione Ciclo Combinato 2 (target: IRE 5 LT 15)<br />
3 Massimizzazione indici di cogenerazione Ciclo Combinato 3 (target: IRE 5 LT 15)<br />
Programmi responsabilità<br />
Peso %<br />
1 REGASP - Attività PROD 8<br />
2 Politica HSE<br />
obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />
Stato di avanzamento % 100<br />
Aspetti Ambientali<br />
1 Ridurre consumo di acqua di superficie<br />
2 Ridurre consumo dei reagenti chimici<br />
traguardi<br />
Stato di<br />
avanzamento<br />
%<br />
Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
1 REGASP - Attività PROD 27<br />
2 Politica HSE<br />
importo € Scadenza<br />
N.A. 31/12/2009<br />
N° intervento (descrizione) realizzazione Verifica Scadenza<br />
1 10 Monitoraggio in esercizio parametri di<br />
congelazione (IRE, LT)<br />
2 30 Gestione assetti degli impianti tale da<br />
massimizzare gli indici di congelazione<br />
(IRE, LT) e verifica dei risultati anno 2007<br />
3 30 Gestione assetti degli impianti tale da<br />
massimizzare gli indici di congelazione<br />
(IRE, LT) e verifica dei risultati anno 2007<br />
4 30 Gestione assetti degli impianti tale da<br />
massimizzare gli indici di congelazione<br />
(IRE, LT) e verifica dei risultati anno 2007<br />
100 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
100 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
100 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
0 Responsabile di Produzione Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
importo € Scadenza<br />
10.000 31/12/<strong>2008</strong><br />
1 Riduzione del consumo annuo di acqua di superficie di circa 4.000 m3 2 Riduzione del consumo annuo di ipoclorito del 15% circa, rispetto al consumo annuo del 2006, attraverso implementazione sistema TRASAR 3D per<br />
il controllo in continuo dei parametri chimici delle acque di torre, al fine di minimizzare il reintegro di acqua ed il consumo di reagenti chimici<br />
Programmi responsabilità<br />
Peso %<br />
Stato di<br />
avanzamento<br />
%<br />
OBIETTIVO RAGGIUNTO<br />
Eseguita<br />
V 31/12/2006<br />
V 31/12/2007<br />
V 31/12/<strong>2008</strong><br />
Eseguita<br />
31/12/2009<br />
N° intervento (descrizione)<br />
Obiettivo raggiunto con successo: il consumo annuo di<br />
acqua di superficie in torre per il <strong>2008</strong> risulta ridotto<br />
di 12.874,14 m<br />
realizzazione Verifica Scadenza<br />
1 20 Analisi di fattibilità 100 Responsabile di Produzione Resp. di Stabilimento V 31/03/2007<br />
2 20 Approvviggionamento materiali 100 Responsabile di Produzione Resp. di Stabilimento V 30/06/2007<br />
3 20 Realizzazione modifiche impiantistiche 100 Responsabile Servizi Tecnici Resp. di Stabilimento V 31/12/2007<br />
3 rispetto a quello registrato per il 2006<br />
(obiettivo prefissato 4.000 m3 ); il consumo annuo di<br />
ipoclorito per il <strong>2008</strong> pari a 25.327 kg risulta ridotto del<br />
16,85% rispetto a quello registrato per il 2006 pari a 30.460<br />
(obiettivo prefissato 15%).<br />
4 20 Attivazione del sistema 100 Responsabile di Produzione Resp. di Stabilimento V 30/03/<strong>2008</strong><br />
5 20 Monitoraggio dei risultati 100 Resp. di Stabilimento V 31/12/<strong>2008</strong><br />
55
AVANzAMENTO PIANO DI MIGLIORAMENTO 2007-2009<br />
56<br />
Scheda 11 – Componente ambientale: scarichi idrici<br />
obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />
Stato di avanzamento % 100<br />
Aspetti Ambientali<br />
1 Miglioramento monitoraggio acque reflue inviate<br />
alla Raffineria e monitoraggio acque di falda<br />
traguardi<br />
Scheda 12 – Componente ambientale: rumore e vibrazioni<br />
obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />
Stato di avanzamento % 100<br />
Aspetti Ambientali<br />
1 Riduzione del livello sonoro di esposizione Responsabile di<br />
HSEQ<br />
traguardi<br />
1 REGASP - Attività PROD 06<br />
2 Politica HSE<br />
importo € Scadenza<br />
50.000 31/12/<strong>2008</strong><br />
1 Studio e realizzazione di barriere fonoassorbenti nelle aree critiche di impianto (area pompe alimento e pompe riciclo Eco Caldaia)<br />
Programmi responsabilità<br />
Peso %<br />
Responsabile di<br />
Produzione<br />
1 Elaborazione e attenuazione del piano di monitoraggio acque reflue e acque di falda<br />
Programmi responsabilità<br />
Peso %<br />
Stato di<br />
avanzamento<br />
%<br />
Stato di<br />
avanzamento<br />
%<br />
1 REGASP - Attività PROD 17<br />
2 Politica HSE<br />
OBIETTIVO RAGGIUNTO<br />
importo € Scadenza<br />
10.000 30/06/<strong>2008</strong><br />
N° intervento (descrizione)<br />
Obiettivo raggiunto con successo: attraverso<br />
l’elaborazione e l’attuazione del piano di<br />
realizzazione Verifica<br />
monitoraggio acque reflue e acque di falda è<br />
Scadenza<br />
1 30 Progettazione piano<br />
100 Responsabile stato possibile di produzione migliorare il monitoraggio Responsabile di delle V 01/03/2007<br />
di monitoraggio interno<br />
acque reflue inviate alla Raffineria Stabilimento e delle acque<br />
2 40 Realizzazione piano 100 Responsabile di falda. Non di Produzione si sono registrate Responsabile criticità. di V 01/03/<strong>2008</strong><br />
Tale metodica continuerà ad Stabilimento<br />
essere utilizzata al<br />
3 30 Valutazione risultati e archiviazione dati 100 fine di proseguire il monitoraggio.<br />
Responsabile di Produzione Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
V 30/06/<strong>2008</strong><br />
OBIETTIVO RAGGIUNTO<br />
N° intervento (descrizione)<br />
Obiettivo raggiunto con successo: attraverso<br />
l’installazione dei silenziatori sui degasatori dei<br />
tre gruppi viene ridotto l’impatto acustico relativo<br />
realizzazione all’apertura massima della Verifica valvola manuale Scadenza<br />
1 25 Rilievi fonometrici 100 Responsabile di sfiato, necessaria HSEQ per garantire Responsabile la massima di V<br />
efficienza del degasaggio come Stabilimento riportato nello<br />
30/06/2007<br />
2<br />
3<br />
25<br />
25<br />
Studio per progetto di realizzazione<br />
barriere fonoassorbenti<br />
Realizzazione progetto<br />
100<br />
100<br />
studio effettuato dal CESI - rif.to documentale<br />
Responsabile HSEQ Responsabile di V<br />
“Rapporto analisi chimica del ciclo acqua -<br />
Stabilimento<br />
vapore” eseguito dal CESI in data 29/12/2006<br />
Responsabile Servizi Tecnici Responsabile di V<br />
e 11/07/2007; ordine nr. 4100012195 del<br />
31/12/2007<br />
30/06/<strong>2008</strong><br />
Stabilimento<br />
06/08/2007 per l’installazione dei silenziatori;<br />
4 25 Verifica dei risultati 100<br />
relazione Geochem del 19/09/<strong>2008</strong>. Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
V 31/12/<strong>2008</strong><br />
Eseguita<br />
Eseguita
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
Scheda 14 – Componente ambientale: radiazioni elettromagnetiche / impatto visivo / emissioni in atmosfera<br />
obiettivi responsabilità riferimento al registro<br />
Stato di avanzamento % 91,25<br />
Aspetti Ambientali<br />
1 Riduzione di radiazioni elettromagnetiche<br />
2 Riduzione di Impatto visivo<br />
3 Riduzione di emissioni in atmosfera di raffineria<br />
(in caso di black-out)<br />
traguardi<br />
Responsabile<br />
Servizi Tecnici<br />
1 REGASP - Attività PROD 13<br />
2 Politica HSE<br />
importo € Scadenza<br />
14.800.000 30/06/2009<br />
1 Realizzazione di un cavidotto interrato a 130 kV per l’alimentazione elettrica della Raffineria in sostituzione di una linea aerea<br />
2 Abilitazione dei Gruppi 1 e 2 al funzionamento in Isola di Raffineria in caso di black-out<br />
Programmi responsabilità<br />
Peso %<br />
Stato di<br />
avanzamento<br />
%<br />
N° intervento (descrizione) realizzazione Verifica Scadenza<br />
1 5 Elaborazione proposta di investimento 100 Responsabile Servizi Tecnici Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
2 5 Elaborazione progetto di massima e<br />
bando di gara<br />
100 Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
3 5 Aggiudicazione contratti 100 Responsabile Servizi Tecnici Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
4 75 Realizzazione opera 100 Responsabile Servizi Tecnici Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
5 10 Esercizio dell’impianto nel nuovo assetto<br />
e verifica dei risultati<br />
12,5 Responsabile Servizi Tecnici Responsabile di<br />
Stabilimento<br />
Eseguita<br />
V 31/12/2005<br />
V 30/06/2006<br />
V 31/12/2006<br />
V 30/06/<strong>2008</strong><br />
30/06/2009<br />
57
Particolare ingresso palazzina uffici<br />
Profilo della Società<br />
Il Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong><br />
Gli aspetti ambientali<br />
Piano di Miglioramento (PdM)<br />
Avanzamento Piano di Miglioramento 2007-2009<br />
Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />
Glossario<br />
59
PROTOCOLLI AMBIENTALI, NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO<br />
Protocolli ambientali sottoscritti<br />
regione lombardia, Provincia di Pavia, ArPA<br />
Protocollo n. 8329 dell’11 agosto 2005 e relativo Addendum<br />
del 28 ottobre 2005 per la gestione dei superamenti dei<br />
limiti di emissione della Centrale.<br />
ArPA lombardia<br />
Convenzione per la gestione di una centralina di rilevamento<br />
della qualità dell’aria e di una centralina meteo del 18 luglio<br />
2006.<br />
Comune di ferrera <strong>Erbognone</strong><br />
Convenzione per l’istituzione di una Commissione di Alta<br />
Sorveglianza ambientale del 13 maggio 2002.<br />
Norme di riferimento<br />
Il Sistema di Gestione di Ambiente e Sicurezza descritto<br />
si riferisce ai requisiti ed ai principi indicati nelle seguenti<br />
normative:<br />
• Norma UNi iSo 14004:2004<br />
60<br />
Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento<br />
Sistemi di Gestione <strong>Ambientale</strong> – Linee guida generali su<br />
principi, sistemi e tecniche di supporto;<br />
• Norma UNi EN iSo 14001:2004<br />
Sistemi di Gestione <strong>Ambientale</strong> – Requisiti e guida per l’uso;<br />
• Norma UNi EN iSo 19011<br />
Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione per la<br />
qualità e/o di Gestione <strong>Ambientale</strong>;<br />
• regolamento (CE) n. 761/2001<br />
Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio<br />
del 19 marzo 2001 sull’adesione volontaria delle<br />
organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione<br />
e audit (EMAS);<br />
• regolamento (CE) n. 196/2006<br />
Regolamento della Commissione del 3 febbraio 2006<br />
che modifica l’allegato I del regolamento (CE) n. 761/2001<br />
del Parlamento europeo e del Consiglio per tener conto<br />
della norma europea EN ISO 14001:2004 e che abroga la<br />
decisione 97/265/CE;<br />
• Contratto Collettivo Nazionale di lavoro – Energia e<br />
Petrolio;<br />
• Codice di comportamento di Eni.<br />
Principali leggi applicabili<br />
EMISSIONI IN ATMOSFERA<br />
D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152<br />
Norme in materia ambientale.<br />
D.lgs. 18 febbraio 2005, n. 59 “Attuazione della direttiva<br />
96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate<br />
dell’inquinamento”.<br />
Decreto ministero delle Attività Produttive n. 11/2002<br />
del 18 luglio 2002 “Autorizzazione all’installazione e<br />
all’esercizio della centrale a Ciclo Combinato di <strong>Ferrera</strong><br />
<strong>Erbognone</strong>, della potenza elettrica di 1000 MW”.<br />
D.lgs. 4 aprile 2006, n. 216 “Attuazione delle Direttive<br />
2003/87 e 2004/101/CE in materia di scambio di quote<br />
di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, con<br />
riferimento ai meccanismi di progetto del protocollo di<br />
Kyoto”.<br />
Decreto ministero dell’Ambiente e della tutela del ter-<br />
ritorio del 28 dicembre 2004, DEC/rAS/2179/2004 e<br />
DEC/rAS/65/2006 “Autorizzazione ad emettere gas ad effetto<br />
serra ai sensi del D.Lgs. 12 Novembre 2004, n. 273 e
Ricognizione delle autorizzazioni ad emettere gas ad ef-<br />
fetto serra rilasciate con decreti DEC/RAS/2179/2004, DEC/<br />
RAS/013/2005 ai sensi del D.Lgs. 4 aprile 2006, n. 216”.<br />
DEC/rAS/074/2006 “Assegnazione e rilascio delle quote di<br />
CO per il periodo 2005-2007”.<br />
2<br />
SCARICHI IDRICI<br />
D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambien-<br />
tale”.<br />
D.m. 6 novembre 2003, n. 367 “Regolamento concernente<br />
la fissazione di standard di qualità nell’ambiente acquatico<br />
per le sostanze pericolose, ai sensi dell’articolo 3, comma 4,<br />
del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152”.<br />
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI<br />
D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambien-<br />
tale”.<br />
Decreto ministero dell’Ambiente e della tutela del<br />
territorio del 3 agosto 2005 “Definizione dei criteri di<br />
ammissibilità dei rifiuti in discarica”.<br />
RUMORE<br />
D.P.C.m. 1° marzo 1991 “Limiti massimi di esposizione al<br />
rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”.<br />
legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro sull’inquina-<br />
mento acustico”.<br />
D.P.C.m. 14 novembre 1997 “Determinazione dei valori<br />
limite delle sorgenti sonore.”<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
D.lgs. 09 aprile <strong>2008</strong>, n. 81 – titolo Vii Capo ii “Attuazione<br />
della direttiva 2003/10/CE relativa all’esposizione dei<br />
lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore)”.<br />
CONTAMINAzIONE DEL SUOLO E DELLA FALDA<br />
D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Regolamento recante criteri,<br />
procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica<br />
e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell’art.<br />
17 del D.Lgs. 5.2.97 n. 22 e successive modifiche ed integrazioni”.<br />
CAMPI ELETTROMAGNETICI<br />
D.P.C.m. 8 luglio 2003 n. 200 del 29 agosto 2003 “Limiti<br />
massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico<br />
generati alla frequenza industriale nominale (50 Hz) negli<br />
ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”.<br />
D.P.C.m. 8 luglio 2003 n. 200 del 29 agosto 2003 “Fissazione<br />
dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli<br />
obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle<br />
esposizioni a campi elettici e magnetici alla frequenza di<br />
rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”.<br />
SALUTE E SICUREzzA<br />
D.lgs. 09 aprile <strong>2008</strong>, n. 81 “Attuazione dell’articolo 1 della<br />
legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute<br />
e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.<br />
61
Glossario<br />
Unità di misura<br />
tabella 10 – Unità di misura e prefissi utilizzati nel testo<br />
Acronimi utilizzati nel testo<br />
AIA Autorizzazione Integrata <strong>Ambientale</strong><br />
CC Ciclo Combinato<br />
D.Lgs. Decreto Legislativo<br />
EMAS Environmental Management and Audit Scheme<br />
GHG Greenhouse Gases (gas a effetto serra)<br />
GRTN Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale<br />
HSEQ Health Safety and Evironment (Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità)<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
grandezza Unità Simbolo Sottomultipli multipli<br />
IPPC Integrated Pollution Prevention and Control (prevenzione e controllo integrato dell’inquinamento)<br />
ISO International Standard Organization<br />
PCB Policlorobifenili<br />
TEP Tonnellate Equivalenti Petrolio<br />
micro<br />
Corrente elettrica Ampere A mA<br />
Densità di flusso magnetico Tesla T µT mT<br />
Energia Joule J kJ MJ GJ TJ<br />
Energia Wattora Wh kWh MWh GWh TWh<br />
Lunghezza Metro m mm km<br />
Peso Grammi g µg mg kg<br />
Portata in peso Chilogrammi/ora kg/h t/h<br />
Portata in volume Metri cubi/ora m 3 /h l/h<br />
Potenza Watt W kW MW GW TW<br />
Potenziale elettrico Volt V µV mV kV<br />
10 -6<br />
milli<br />
Pressione Bar bar mbar<br />
Volume (1) Metri cubi m 3 l<br />
Nota (1): nel testo si cita anche volume in condizioni standard (volume di un gas riferito ad una temperatura di 15°C e una pressione atmosferica di 1 bar) e<br />
volume in condizioni normali (volume di un gas riferito a una temperatura di 0° C e una pressione atmosferica di 1 bar)<br />
10 -3<br />
kilo<br />
10 3<br />
mega<br />
10 6<br />
giga<br />
10 9<br />
tera<br />
10 12<br />
63
GLOSSARIO<br />
Glossario<br />
APAt<br />
L’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi<br />
Tecnici è stata istituita dal D.Lgs. n. 300 del 30 luglio 1999.<br />
ASPEtto AmbiENtAlE<br />
Elemento di un’attività, prodotto o servizio di un’organizza-<br />
zione che può interagire con l’ambiente.<br />
AUDit<br />
Verifica ispettiva condotta da personale indipendente<br />
secondo apposite procedure, volta alla valutazione sistematica,<br />
documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza<br />
dei metodi di gestione di un’organizzazione rispetto a<br />
norme di buona prassi di riferimento (a livello nazionale,<br />
continentale o internazionale), grazie alla verifica della<br />
corretta attuazione di politiche e procedure operative<br />
aziendali, del raggiungimento degli obiettivi fissati e<br />
dell’individuazione di eventuali azioni correttive.<br />
Gli audit sul Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong> e/o della<br />
sicurezza possono valutare la conformità rispetto alla<br />
Norma UNI EN ISO 14001/EMAS, coprendo le attività<br />
dell’azienda e dei suoi fornitori di beni e servizi; l’Internal<br />
audit si riferisce al sistema di controllo aziendale<br />
sull’informativa finanziaria.<br />
CErtifiCAZioNE<br />
Procedura con cui una terza parte dà assicurazione scritta<br />
che un prodotto, processo o servizio è conforme a requisiti<br />
specificati.<br />
CAlDAiA A rECUPEro<br />
Scambiatore di calore inserito negli impianti a Ciclo Combinato<br />
[cfr. CICLO COMBINATO] a valle del turbogas [cfr. TURBINA<br />
A GAS]: le tubazioni componenti sono percorse da acqua di<br />
processo che vaporizza assorbendo il calore dei gas di scarico<br />
della turbina che lambiscono le pareti esterne dei tubi.<br />
CAmErA Di CombUStioNE<br />
Parte di un impianto termico nella quale viene innescata<br />
la combustione tra combustibile e aria comburente<br />
compressa ad alta pressione, in modo da trasformare<br />
l’energia chimica contenuta nel combustibile in energia<br />
termica. I prodotti della combustione, chiamati “fumi”,<br />
sono immessi nell’atmosfera attraverso un camino dopo<br />
la loro espansione in turbina [cfr. TURBINA A VAPORE e cfr.<br />
CICLO COMBINATO].<br />
64<br />
CiClo CombiNAto<br />
Tecnologia impiantistica per la produzione di energia<br />
elettrica da combustibili in forma gassosa, che si basa<br />
sull’applicazione combinata di due cicli termodinamici<br />
che lavorano in due fasi successive, il ciclo Brayton [cfr.<br />
CICLO BRAYTON] e il ciclo Rankine [cfr. CICLO RANKINE],<br />
attraverso l’utilizzo di una o più turbine (generalmente<br />
a gas: turbogas [cfr. TURBINA A GAS]) associate a una<br />
turbina a vapore [cfr. TURBINA A VAPORE]. Nella prima<br />
fase, una miscela di aria compressa e gas naturale viene<br />
fatta bruciare in una camera di combustione [cfr. CAMERA<br />
DI COMBUSTIONE]: i gas di scarico della combustione ad<br />
alta pressione si espandono e mettono in rotazione le<br />
pale di una turbina a gas, collegata a un alternatore che<br />
trasforma l’energia meccanica in energia elettrica. Nella<br />
seconda fase (ciclo acqua-vapore), i gas di combustione<br />
allo scarico della turbina, ancora a elevata temperatura,<br />
vengono inviati in un generatore di vapore a recupero<br />
[cfr. CALDAIA A RECUPERO], che scambia il calore residuo<br />
dei fumi con l’acqua di processo che corre all’interno di<br />
tubazioni, per produrre vapore: i fumi così raffreddati<br />
sono immessi nell’atmosfera attraverso un camino [cfr.<br />
CAMINO] a una temperatura minore, mentre il vapore è<br />
utilizzato come vettore energetico per l’azionamento<br />
delle turbine a vapore, che trasformano l’energia termica<br />
in energia meccanica (poi trasformata in energia elettrica<br />
dai generatori collegati alle turbine), senza richiedere la<br />
combustione di ulteriori combustibili. Il vapore “esausto”<br />
viene infine incanalato in un condensatore [cfr. CIRCUITO<br />
DI RAFFREDDAMENTO] destinato a ritrasformare il<br />
vapore in acqua, che viene reimmessa nel ciclo. Le<br />
centrali a Ciclo Combinato permettono quindi un uso<br />
particolarmente efficiente del combustibile, la cui energia<br />
è sfruttata a cascata in due diverse parti dell’impianto<br />
entrambe destinate alla generazione di energia elettrica, e<br />
consentono un limitato impatto ambientale in termini di<br />
inquinamento termico e di emissioni inquinanti, ridotte dal<br />
minor consumo specifico di combustibili e dalle condizioni<br />
ottimali di combustione in termini di temperatura. Qualora<br />
il calore in uscita dal Ciclo Combinato venga ulteriormente<br />
impiegato in un processo industriale sotto forma di vapore<br />
tecnologico, si ha cogenerazione [cfr. COGENERAzIONE].<br />
CogENErAZioNE<br />
Produzione congiunta di energia elettrica e di calore – sotto<br />
forma di vapore destinato a insediamenti industriali o a<br />
reti di teleriscaldamento, realizzata in uno stesso impianto:<br />
rispetto alle produzioni separate delle stesse quantità di
energia in impianti convenzionali, che richiedono due flussi<br />
distinti di combustibili, la generazione in cascata di energia<br />
elettrica e di vapore permette di utilizzare in modo più<br />
efficiente l’energia contenuta nel combustibile immesso,<br />
realizzando un significativo risparmio energetico e correlati<br />
vantaggi economici e ambientali.<br />
DECrEto bErSANi<br />
Il D.Lgs. 16 marzo 1999 n. 79 (“Attuazione della direttiva<br />
96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno<br />
dell’energia elettrica”) è la prima legge in materia di<br />
liberalizzazione del settore dell’energia elettrica in<br />
Italia, stabilendo da un lato la separazione delle attività<br />
di trasmissione dell’energia ed esercizio della Rete<br />
di Trasmissione Nazionale, fino ad allora in capo al<br />
monopolista ENEL, dall’altro l’apertura progressiva del<br />
mercato elettrico ai cosiddetti clienti idonei.<br />
DiSPoSitiVi Di ProtEZioNE iNDiViDUAlE (DPi)<br />
Qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta<br />
dal lavoratore allo scopo di proteggerlo nei confronti di<br />
uno o più pericoli (riducendo i rischi) che potrebbero<br />
comprometterne la salute e la sicurezza durante il lavoro,<br />
nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale<br />
scopo.<br />
gAS A EffEtto SErrA o gAS SErrA (grEENHoUSE gASES)<br />
Sostanze gassose “trasparenti” allo spettro delle<br />
radiazioni solari e “opache” allo spettro delle radiazioni<br />
infrarosse proprie della Terra: questa loro duplice azione,<br />
favorendo l’accumulo di calore negli strati atmosferici<br />
a contatto con la superficie terrestre, è responsabile<br />
del cosiddetto “effetto serra” [cfr. EFFETTO SERRA], che<br />
consente un riscaldamento adatto allo sviluppo delle<br />
specie animali e vegetali sulla Terra. L’elenco dei gas<br />
serra è molto ampio, ma le sostanze che contribuiscono<br />
in maniera significativa all’effetto serra sono: il vapor<br />
d’acqua, l’anidride carbonica (CO ), il metano (CH ), il<br />
2 4<br />
protossido di azoto (N O), gli idrofluorocarburi (HFC), i<br />
2<br />
perfluorocarburi (PFC) e l’esafluoro di zolfo (SF6). Tali gas<br />
incidono in modo diverso sull’effetto serra e pertanto sono<br />
introdotti appositi “potenziali di riscaldamento globali”<br />
(GWP, Global Warming Potential), che riportano l’effetto<br />
di ciascuno di essi a quello di una massa equivalente di<br />
CO (il gas serra con la maggiore concentrazione nella<br />
2<br />
stratosfera) occorrente per creare lo stesso effetto nello<br />
stesso periodo di tempo: ad esempio, 1 tonnellata di CH4 equivale a 21 tonnellate di CO . 2<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
gAS NAtUrAlE<br />
Da un punto di vista geologico il gas naturale è la fase<br />
gassosa del petrolio. Esso è costituito in massima parte<br />
da metano (dall’88% al 98%) e per il resto da quantità<br />
variabile, a seconda dei giacimenti, di idrocarburi paraffinici<br />
superiori quali etano, propano, butano, pentano, etc. Trova<br />
larghissime applicazioni nell’uso domestico, nell’industria e,<br />
come materia prima, nell’industria petrolchimica.<br />
migliori tECNologiE DiSPoNibili<br />
Le “Best Available Technology” (BAT), definite dalla Direttiva<br />
96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento<br />
(Integrated Pollution Prevention and Control –<br />
IPPC) come la più efficiente e avanzata fase di sviluppo di<br />
una tecnologia – nonché delle relative modalità di progettazione,<br />
costruzione, manutenzione, esercizio e dismissione di<br />
un impianto – industrialmente disponibile in quel momento<br />
sul mercato e sviluppata su scala tale da renderla applicabile<br />
in condizioni economicamente e tecnicamente valide<br />
nell’ambito del pertinente comparto industriale (prendendo<br />
in considerazione i costi e i vantaggi), in grado di ottenere<br />
un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo<br />
complesso. Le BAT sono individuate e aggiornate attraverso<br />
un processo di valutazione condotto a livello comunitario,<br />
e rappresentano in linea di massima il riferimento per<br />
la definizione dei valori limite di emissione di inquinanti e<br />
rifiuti degli impianti cui si applica la Direttiva IPPC, tenendo<br />
presente le caratteristiche tecniche dei singoli impianti, la<br />
posizione geografica e le condizioni ambientali locali.<br />
iDroCArbUri PoliCiCliCi AromAtiCi (iPA)<br />
Idrocarburi aromatici con più anelli benzenici, alcuni dei<br />
quali sono classificati cancerogeni per l’uomo. Già presenti<br />
nel greggio, nella benzina si trovano solo in tracce.<br />
imPAtto AmbiENtAlE<br />
Qualunque modificazione dell’ambiente, negativa o<br />
benefica, causata totalmente o parzialmente dagli aspetti<br />
ambientali di un’organizzazione (UNI ISO 14001:2004).<br />
imPiANto tErmoElEttriCo “trADiZioNAlE”<br />
Gli impianti di produzione di energia elettrica tradizionali<br />
applicano il cosiddetto “ciclo Rankine” (o ciclo a vapore<br />
convenzionale), ciclo termodinamico in cui l’energia chimica<br />
del combustibile è trasformata dapprima in energia termica<br />
(calore) nella caldaia, poi in energia meccanica nella turbina<br />
a vapore e infine in energia elettrica nel generatore elettrico.<br />
La caldaia è l’unità centrale costituita da bruciatore e scam-<br />
65
GLOSSARIO<br />
biatore termico, in cui viene innescata la combustione tra<br />
combustibile e aria comburente compressa ad alta pressione:<br />
l’energia chimica contenuta nel combustibile è così trasformata<br />
nell’energia termica posseduta dai gas prodotti dalla<br />
combustione: questo calore viene a sua volta ceduto all’acqua<br />
“di processo” e la trasforma in vapore.<br />
La turbina a vapore è una macchina destinata alla<br />
generazione di energia elettrica mediante conversione<br />
in energia meccanica dell’energia termica posseduta<br />
dal vapore generato in caldaia, grazie all’impatto del<br />
vapore ad alta pressione su pale montate su un asse: un<br />
generatore collegato all’asse della turbina trasforma il suo<br />
moto rotatorio in energia elettrica. I gas prodotti dalla<br />
combustione, chiamati “fumi”, sono immessi nell’atmosfera<br />
ad altezza opportuna attraverso una tubazione verticale<br />
chiamata camino, mentre il vapore “esausto” in uscita<br />
dalla turbina viene inviato in un condensatore destinato a<br />
ritrasformare il vapore in acqua, che viene reimmessa nel<br />
ciclo senza sprechi.<br />
iNDiCE (iNDiCAtorE)<br />
Un indice (indicatore) è un qualsiasi parametro qualitativo o<br />
quantitativo destinato alla rappresentazione sintetica di un<br />
fenomeno complesso: in genere deriva dalla combinazione<br />
(anche in termini matematici) di più informazioni, in modo<br />
da prestarsi a valutazioni di efficienza: ad esempio, gli<br />
indici di performance ambientale e di efficienza energetica<br />
descrivono l’efficienza di uso delle risorse ambientali<br />
combinando osservazioni o misurazioni di emissioni o<br />
scarichi con dati gestionali o economici. Sono poi utilizzati<br />
indici di sicurezza, di spesa, economici e finanziari.<br />
mEtAlli PESANti<br />
Elementi chimici caratterizzati da una densità superiore a<br />
5 grammi/cm ; dalla tendenza a dare vita a legami chimici<br />
3<br />
complessi e a formare idrati con bassa solubilità in acqua.<br />
A eccezione di ferro e alluminio, i metalli pesanti<br />
appartengono ai cosiddetti “elementi in traccia”, presenti<br />
nei più comuni suoli e rocce della crosta terrestre in<br />
concentrazioni inferiori allo 0,1%; le loro concentrazioni nei<br />
suoli, nei sedimenti e nelle rocce, sono solitamente di parti<br />
per milione o per miliardo.<br />
PErformANCE AmbiENtAlE<br />
Risultati misurabili del Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong>,<br />
conseguenti al controllo esercitato dall’organizzazione<br />
sui propri impatti ambientali, sulla base della sua politica<br />
ambientale, dei suoi obiettivi e dei suoi traguardi.<br />
66<br />
ProDUZioNE lorDA Di ENErgiA ElEttriCA<br />
Somma delle quantità di energia elettrica prodotte,<br />
misurate ai morsetti dei generatori elettrici.<br />
ProDUZioNE NEttA Di ENErgiA ElEttriCA<br />
Somma delle quantità di energia elettrica prodotte,<br />
misurate in uscita dalle centrali di generazione elettrica,<br />
deducendo cioè la quantità di energia elettrica destinata<br />
ai servizi ausiliari della produzione (servizi ausiliari di<br />
centrale e perdite nei trasformatori di centrale).<br />
rEtE Di trASmiSSioNE NAZioNAlE<br />
Il complesso delle stazioni di trasformazione e delle linee<br />
elettriche di trasmissione ad alta tensione sul territorio<br />
nazionale.<br />
rEti ENErgEtiCHE Di trASPorto E DiStribUZioNE<br />
Insieme di condotte, di cavi, di impianti e di altre<br />
installazioni – anche tra di loro interconnesse – per<br />
trasmettere e distribuire agli utenti diversi tipi di energia<br />
o di vettori energetici (elettricità [cfr. ELETTRODOTTO],<br />
acqua calda per il teleriscaldamento, greggio e prodotti<br />
petroliferi, gas naturale).<br />
rEti E StAZioNi Di moNitorAggio<br />
DEllA QUAlitÀ DEll’AriA<br />
Le reti di monitoraggio sono strutture costituite da stazioni<br />
automatiche di monitoraggio dotate di strumentazione<br />
per la rilevazione e la misura delle concentrazioni degli<br />
inquinanti in atmosfera, da sistemi manuali o automatizzati<br />
di rilevamento dati e da una centrale operativa.<br />
L’organizzazione di più punti di misura permette di fornire<br />
informazioni sui livelli di qualità dell’aria di un’intera area,<br />
grazie all’integrazione delle misure.<br />
SErViZio Di PrEVENZioNE E ProtEZioNE<br />
Il Servizio di Prevenzione e Protezione ha i compiti allo<br />
stesso attribuiti dal Decreto Legislativo 626/94, e succ.<br />
modifiche; tra questi compiti vi sono l’assistenza al datore<br />
di lavoro nella individuazione e valutazione dei rischi per<br />
la salute e la sicurezza dei lavoratori, l’elaborazione delle<br />
necessarie procedure di sicurezza e l’effettuazione di<br />
sopralluoghi con il medico competente aziendale.<br />
Sistema di gestione <strong>Ambientale</strong><br />
La parte del sistema di gestione aziendale che comprende<br />
la struttura organizzativa, le attività di pianificazione,<br />
le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi,
le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire,<br />
riesaminare e mantenere attiva la politica ambientale.<br />
La documentazione che descrive complessivamente il<br />
Sistema di Gestione <strong>Ambientale</strong> e i mezzi per raggiungere<br />
gli obiettivi stabiliti è costituita dalla politica ambientale,<br />
dal manuale di gestione ambientale e dal piano di gestione<br />
ambientale. I moderni sistemi di gestione integrano quasi<br />
sempre la tutela della salute, la sicurezza sul lavoro e la<br />
protezione ambientale e spesso associano a queste tre<br />
variabili anche la gestione della qualità.<br />
SottoStAZioNE ElEttriCA<br />
Impianto di trasformazione o smistamento della rete<br />
elettrica di trasmissione.<br />
StAKEHolDEr<br />
Insieme dei soggetti – individui, comunità, organizzazioni –<br />
che hanno un interesse nei confronti di un’organizzazione<br />
e che possono influenzarne l’attività con il loro comportamento,<br />
o ne possono subire conseguenze dirette o indirette.<br />
I portatori di interesse sono distinti in “interni” – Dirigenza,<br />
Personale – ed esterni – Fornitori, Clienti, Investitori,<br />
Azionisti, Comunità locali, Pubblica Amministrazione.<br />
tAr ViSbrEAKEr<br />
Residuo pesante di idrocarburi proveniente dal processo di<br />
VISBREAKING. Tale processo è finalizzato alla conversione<br />
termica di residui da vacuum in distillati leggeri (gas, benzina,<br />
gasolio) e pesanti rompendo termicamente le molecole<br />
pesanti della carica, per ottenere molecole più leggere.<br />
tEP<br />
Tonnellata equivalente di petrolio. Unità convenzionale,<br />
pari a 10 milioni di kcal, con cui può essere espressa la<br />
quantità di una qualsiasi fonte energetica, confrontando la<br />
sua potenzialità energetica con quella del petrolio greggio.<br />
trASformAtorE<br />
Macchina collegata all’alternatore, che eleva la tensione<br />
dell’energia elettrica prodotta dallo Stabilimento<br />
ai valori richiesti dal più vicino elettrodotto, per<br />
convogliare l’energia elettrica sulla rete di trasporto ad<br />
alta tensione [cfr. RETI ENERGETICHE DI TRASPORTO E<br />
DISTRIBUzIONE].<br />
tUrbiNA A gAS<br />
Macchina destinata alla generazione di energia elettrica<br />
mediante conversione dell’energia chimica contenuta<br />
ENiPowEr StAbilimENto fErrErA ErbogNoNE / DICHIARAzIONE AMBIENTALE EMAS <strong>2008</strong><br />
nei gas combusti direttamente all’interno della macchina<br />
stessa: essa è composta da un compressore che aspira<br />
l’aria ambiente e la porta ad alta pressione, da una camera<br />
di combustione [cfr. CAMERA DI COMBUSTIONE] in cui<br />
questa aria comburente si mescola con il combustibile<br />
iniettato, e da una numerosa serie di palette montate<br />
su file successive attorno a un asse rotante, messo in<br />
rotazione dall’espansione contro le palette dei prodotti<br />
di combustione allo stato gassoso ad alta temperatura e<br />
pressione. Il moto viene poi trasmesso all’alternatore, che<br />
trasforma l’energia meccanica in energia elettrica.<br />
tUrbiNA A VAPorE<br />
Macchina destinata alla generazione di energia elettrica<br />
mediante conversione dell’energia termica posseduta dal<br />
vapore generato in una caldaia [cfr. CALDAIA e cfr. CALDAIA<br />
A RECUPERO] in energia meccanica, a seguito dell’impatto<br />
del vapore ad alta pressione sulle pale montate su un asse:<br />
un generatore collegato all’asse della turbina trasforma il<br />
moto rotatorio in energia elettrica.<br />
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