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Bilancio di Sostenibilità 2010


La Missione di Eni<br />

Siamo un’impresa integrata nell’energia,<br />

impegnata a crescere nell’attività di ricerca,<br />

produzione, trasporto, trasformazione<br />

e commercializzazione di petrolio e gas naturale.<br />

Tutti gli uomini e le donne di Eni hanno una passione<br />

per le sfide, il miglioramento continuo, l’eccellenza<br />

e attribuiscono un valore fondamentale alla persona,<br />

all’ambiente e all’integrità.<br />

La Missione di EniPower<br />

EniPower è la Società di Eni per le attività di generazione<br />

di energia elettrica, di vapore e per la produzione<br />

e commercializzazione di impianti fotovoltaici.<br />

La salvaguardia dell’ambiente, la tutela della salute<br />

e della sicurezza di lavoratori e comunità, i rapporti<br />

con il territorio e con gli stakeholder sono obiettivi<br />

fondamentali delle logiche gestionali di EniPower.


Bilancio di Sostenibilità 2010


messaggio agli stakeholder<br />

Alberto M. Alberti<br />

Presidente<br />

Giovanni Milani<br />

Amministratore Delegato<br />

EniPower ha festeggiato nel 2010 il proprio decennale: nel settore liberalizzato dell’energia elettrica, EniPower continua a offrire la propria energia<br />

attraverso Eni. La Società si conferma tra i primi operatori nazionali.<br />

Nel perdurante scenario di crisi economico-finanziaria, EniPower ha consolidato il proprio approccio vincente per mantenere elevata competitività:<br />

lo sforzo di tecnici e manager si è concentrato sull’aumento della flessibilità impiantistica, garantendo comunque elevata affidabilità. EniPower opera<br />

in tutti i mercati, compreso il Mercato dei Servizi di Dispacciamento, con la maggior parte dei suoi cicli combinati. L’investimento in tecnologia, come<br />

quello dei bruciatori a bassissime emissioni di NO x , si affianca al costante impegno nel garantire elevati standard di efficienza energetica attraverso il<br />

parco attuale in ciclo combinato, esercito in cogenerazione. L’impegno verso la sostenibilità del settore energetico è completato dall’attenzione sempre<br />

maggiore prestata allo studio di nuove tecnologie e alle fonti rinnovabili. EniPower è impegnata a fornire il proprio contributo al raggiungimento degli<br />

obiettivi del “Patto per l’Ambiente”, siglato da Eni e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in relazione al conseguimento<br />

dei target del pacchetto energetico europeo per l’utilizzo di fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas serra.<br />

I risultati 2010 di EniPower confermano le buone prestazioni degli scorsi anni: la produzione di energia elettrica è stata di 26,4 miliardi di kilowattora, in<br />

crescita con l’entrata in esercizio dei due nuovi cicli combinati a Ferrara e con l’ingresso della centrale di trigenerazione di San Donato Milanese, cui fa<br />

riscontro la notevole diminuzione degli indici di emissione in atmosfera di NO X e di SO 2 . Il calo è stato rispettivamente del 4% e del 13% rispetto al 2009.<br />

EniPower conferma l’impegno per il raggiungimento delle Certificazioni Ambientali e di salute e sicurezza delle proprie realtà industriali: nel corso del<br />

2010 lo stabilimento di Ravenna ha ottenuto la certificazione OHSAS 18001, primo obiettivo di un progetto che vedrà certificate, entro la fine del 2012,<br />

tutta EniPower e le sue Società controllate.<br />

In campo ambientale la Società intende proseguire nel raggiungimento della registrazione EMAS in tutti i suoi stabilimenti; a fianco di quelle di Ravenna,<br />

Mantova e Ferrera Erbognone e in attesa di quella di Brindisi, gli altri siti raggiungeranno l’obiettivo entro la fine del 2012.<br />

Il 2010 è stato un importante anno anche per i risultati nel campo della sicurezza sul lavoro: si è registrato un solo infortunio sul lavoro e di conseguenza<br />

gli indici infortunistici sono ulteriormente diminuiti rispetto ai precedenti esercizi: questo successo premia l’impegno che tutto il personale ha<br />

posto nel raggiungimento di questo importante obiettivo. La Società resta determinata nel proseguire il “piano di azioni” correttive e preventive, basato<br />

su attività ed eventi che coinvolgano e responsabilizzino sempre di più i dipendenti sulle tematiche della sicurezza. Su queste basi verrà consolidato<br />

un Sistema di Gestione integrato, volto a garantire il presidio di tutte le tematiche di tutela di salute, sicurezza, ambiente e incolumità pubblica.<br />

A descrizione di tutti questi impegni e risultati, EniPower pubblica il suo secondo Bilancio di Sostenibilità: esso rappresenta l’occasione per comunicare<br />

le scelte fatte per coniugare efficienza produttiva e sviluppo sostenibile e per presentarsi come azienda sorretta da una solida cultura d’impresa.<br />

Il Presidente (Alberto M. Alberti)<br />

L’Amministratore Delegato (Giovanni Milani)


messaggio agli stakeholder<br />

EniPower per lo sviluppo sostenibile – prefazione di Giovanni Milani<br />

il modello di business di EniPower<br />

l’attività termoelettrica<br />

l’attività fotovoltaica<br />

i risultati economico-finanziari<br />

impegni, risultati e obiettivi<br />

EniPower e le sfide dell’energia<br />

produrre energia in modo sostenibile ed efficiente 4<br />

le sfide delle compagnie energetiche e il ruolo di EniPower 4<br />

la salute e la sicurezza in EniPower 5<br />

garantire la flessibilità degli impianti termoelettrici 5<br />

consolidare il valore del settore elettrico in Eni 6<br />

realizzazioni e progetti nelle energie rinnovabili 7<br />

valorizzare le professionalità 8<br />

il mondo delle relazioni di EniPower<br />

il valore delle relazioni 12<br />

la presenza sul territorio 12<br />

il rapporto con i clienti, i consumatori e i fornitori 18<br />

valorizzare la sostenibilità per clienti e consumatori 18<br />

le utilities per i clienti di sito 18<br />

il settore fotovoltaico 18<br />

la catena di fornitura 22<br />

la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

governance e sostenibilità 26<br />

informazioni sul governo societario 26<br />

il Sistema di Gestione Integrato HSEQ e le strategie di certificazione 28<br />

l’etica del business 31<br />

la salute e la sicurezza 34<br />

la sicurezza in EniPower 34<br />

la salute in EniPower 35<br />

le persone 38<br />

il valore delle persone 38<br />

il Knowledge Management 42<br />

la formazione 43<br />

le politiche retributive 44<br />

le relazioni industriali 44<br />

l’ambiente 48<br />

le spese ambientali 48<br />

materie prime e prodotti: consumo e trasporto 48<br />

l’efficienza energetica 49<br />

le emissioni in atmosfera 50<br />

l’impegno contro il cambiamento climatico 52<br />

risparmio e tutela dell’acqua 53<br />

la bonifica dei siti contaminati 55<br />

la gestione dei rifiuti 57<br />

la mitigazione dell’inquinamento acustico 58<br />

effetti sull’ecosistema 58<br />

la tutela e la valorizzazione della biodiversità e degli ecosistemi 60<br />

appendici<br />

nota metodologica 62<br />

unità di misura e acronimi 64<br />

attestazione di conformità 65<br />

indagine di gradimento 67<br />

Indicatori di Sostenibilità (approfondimento separato)


[ IV ]<br />

EniPower per lo sviluppo sostenibile<br />

prefazione di Giovanni Milani<br />

Per EniPower sostenibilità significa un modo di lavorare in cui le attività e gli investimenti coniugano in ogni occasione i temi economici e di<br />

competitività con quelli ambientali e sociali: questo approccio si concretizza nella valorizzazione del potenziale umano, nell’innovazione tecnologica<br />

e nell’attenzione per l’ambiente. Le scelte strategiche dell’azienda sono indirizzate ad assicurare la sostenibilità dei risultati nel tempo,<br />

attraverso la gestione dei rischi di business, il miglioramento delle performance, il rafforzamento della reputazione e delle relazioni con gli<br />

stakeholder, secondo la sfera di influenza della Società all’interno della controllante Eni.<br />

L’ottimizzazione della performance economica del parco impianti termoelettrici di EniPower è basata su scelte tecniche e di esercizio che permettono<br />

di incrementarne la flessibilità operativa attraverso investimenti sulle macchine, l’aumento della disponibilità allo spegnimento nelle ore<br />

di bassa remunerazione di una parte importante delle unità di produzione e, in prospettiva, di cercare una ulteriore riduzione del minimo tecnico<br />

del parco: con queste leve, gli impianti possono seguire al meglio l’andamento del prezzo dell’energia elettrica tra giorno e notte, per garantire<br />

sostenibilità economica alle attività di generazione, produrre energia sempre più conveniente e al contempo ridurre le emissioni inquinanti.<br />

L’operatività di EniPower sul Mercato dei Servizi di Dispacciamento rappresenta un esempio concreto della sua sfida principale: coniugare gli<br />

obiettivi di natura economica propri del business con la continuità e affidabilità di fornitura di vapore e utilities ai siti in cui sono coinsediate.<br />

Ciò è determinante per le raffinerie e i petrolchimici, realtà a rischio di incidente rilevante in cui ogni interruzione di fornitura può provocare,<br />

oltre a danni economici, anche significativi impatti ambientali. EniPower soddisfa queste richieste attraverso un parco efficiente e moderno<br />

principalmente cogenerativo e quindi con la massima attenzione all’ambiente, all’efficienza energetica, alla sicurezza delle persone e degli<br />

asset, oltre che con la promozione degli standard di salute e sicurezza e lo sviluppo delle comunità.<br />

Le sfide presenti e future, nell’attuale mercato elettrico, riguardano sempre più il “migliorare” la capacità di produrre, ossia garantendo affidabilità,<br />

flessibilità e cogliendo nuove opportunità di sinergie all’interno di Eni. Si tratta di sfide tecniche e gestionali che coinvolgono e motivano<br />

il personale, perché solo con un lavoro di squadra, unendo le competenze di tecnici e manager alla collaborazione con i fornitori di tecnologia<br />

all’avanguardia, EniPower può continuare a vincere le sue sfide.<br />

La strategia di massimizzazione del valore di EniPower all’interno di Eni – per cui produce energia elettrica in conto lavorazione – è fondamentalmente<br />

assicurare la possibilità della massima integrazione fra il mondo power e quello gas, da un lato, e dall’altro assicurare competenze<br />

per consentire un vantaggio competitivo della presenza di Eni “nel mondo”: EniPower supporta le Divisioni di Eni, fornendo il proprio know-how<br />

nel power come fattore abilitante a rispondere alle esigenze dei Paesi produttori; l’incremento degli indici di elettrificazione è un parametro<br />

strettamente correlato alla qualità e all’aspettativa di vita nei Paesi produttori e contribuisce all’aumento di ricchezza degli stessi.<br />

Questo stesso approccio volto a coniugare temi ambientali e sociali si ritrova nel programma di realizzazione di impianti di produzione di energia<br />

fotovoltaica in Italia: si perseguono infatti progetti che prevedono la valorizzazione di aree industriali altrimenti non riutilizzabili, grazie di<br />

nuovo alle sinergie interne a Eni.<br />

L’importanza del miglioramento continuo e delle relazioni con gli stakeholder è testimoniata anche dall’impegno di EniPower nel campo delle<br />

certificazioni volontarie sulla gestione delle tematiche di ambiente, salute e sicurezza. Filo conduttore è la volontà di mantenere rapporti franchi<br />

e costruttivi, con l’obiettivo di affrontare immediatamente eventuali problemi che dovessero insorgere e quindi attraverso la gestione anticipata<br />

giungere sollecitamente alla soluzione in forma collaborativa.


stabilimento di Ferrara<br />

[ V ]


[ VI ]<br />

il modello di business di EniPower<br />

L’azienda<br />

Completato il decimo anno di attività, EniPower si conferma come il<br />

terzo operatore nazionale in termini di produzione di energia elettrica<br />

(il quarto in termini di capacità, fonte Autorità per l’Energia Elettrica<br />

e il Gas). Si colloca inoltre al primo posto come produttore di vapore<br />

“tecnologico”, fornendo calore a raffinerie e impianti petrolchimici<br />

interconnessi alle centrali (cui fornisce anche acque trattate per uso<br />

industriale e aria compressa), oltre che a reti di teleriscaldamento<br />

cittadino. Su questo fronte, EniPower ha ampliato il proprio impegno,<br />

esercendo dal 1° gennaio 2010 la centrale di trigenerazione e la<br />

connessa rete di teleriscaldamento del comune di San Donato Milanese,<br />

acquisite dalla Società – controllata da Eni – Eniservizi.<br />

Nel settore fotovoltaico, il 2010 ha visto un consolidamento della<br />

domanda di moduli e realizzazioni di sistemi fotovoltaici, anche grazie<br />

agli incentivi del “Conto Energia”. Tutta la produzione è a marchio<br />

Eurosolare. EniPower è impegnata nel potenziamento delle proprie<br />

infrastrutture di produzione nello stabilimento di Nettuno, progettando<br />

installazioni e fornendo ai propri clienti un prodotto di alta qualità,<br />

offrendo il proprio know-how e assistenza in tutte le fasi progettuali<br />

e realizzative.<br />

Secondo gli indirizzi strategici di Eni, EniPower è volta a valutare nuove<br />

opportunità di sviluppo e diversificazione del mix di fonti primarie,<br />

oltre a rendere disponibile a tutta Eni la propria esperienza nel settore<br />

della generazione termoelettrica.<br />

EniPower SpA è una Società controllata Eni al 100%: in particolare,<br />

le attività di EniPower sono coordinate da Eni Divisione Gas & Power.<br />

Le partecipazioni<br />

EniPower SpA possiede partecipazioni di controllo in due Società:<br />

- EniPower Mantova SpA, proprietario e gestore della centrale termoelettrica<br />

di Mantova, partecipata con TEA SpA, Società di Mantova<br />

di servizi energetici e ambientali;<br />

- Società EniPower Ferrara srl (S.E.F. srl), proprietario e gestore della<br />

centrale termoelettrica di Ferrara, in partecipazione con EGL Holding<br />

Luxembourg.<br />

EniPower SpA detiene inoltre una partecipazione non di controllo della<br />

Società Termica Milazzo srl, controllata da Edison SpA, che gestisce<br />

un impianto da 145 MW a Milazzo.<br />

EniPower SpA possiede ixnfine quote di minoranza nelle Società consortili<br />

di servizi industriali nei siti di Ravenna, Ferrara e Brindisi, oltre<br />

che nella Società Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia Scarl,<br />

che promuove lo sviluppo delle tecnologie delle fonti rinnovabili attraverso<br />

l’incontro tra università e aziende, e nella Società australiana<br />

Pacific Solar PTY Ltd, operante nel campo della ricerca di nuove tecnologie<br />

fotovoltaiche.


Il cambiamento organizzativo<br />

Nel corso del 2010 è stata avviata la fase operativa del progetto<br />

“Nuovo Sistema Normativo Eni”, finalizzato alla definizione di un<br />

sistema di norme orientato ai processi, più fruibile ed efficace, e in<br />

linea con l’evoluzione del modello organizzativo di Eni.<br />

Il Nuovo Sistema definisce principi e modalità di svolgimento delle<br />

attività aziendali attraverso un’architettura innovativa che riduce le<br />

tipologie di documento da sei a quattro (policy, management system<br />

guideline, procedure, operating instruction) e un linguaggio più<br />

semplice e immediato.<br />

I primi due livelli, policy e management system guideline, sono<br />

orientati alle attività di direzione e coordinamento, mentre i restanti<br />

due, procedure e operating instruction, sono focalizzati sulla gestione<br />

operativa.<br />

L’altra grande novità è la strutturazione per processi trasversali<br />

all’organizzazione e la nomina per ciascun processo di un process<br />

owner responsabile delle linee guida e garante della loro coerenza<br />

con il disegno generale e del loro aggiornamento.<br />

Su proposta dell’Amministratore Delegato Eni, sono state presentate<br />

le Linee Fondamentali del Nuovo Sistema Normativo al Consiglio<br />

di Amministrazione Eni SpA che le ha approvate. È stato inoltre<br />

formalmente istituito il ruolo di process owner per i processi e le<br />

tematiche di compliance/governance e sono state effettuate le nomine<br />

relative al MSG (management system guidelines) emesse nel<br />

corso dell’anno.<br />

Il Nuovo Sistema Normativo sarà ulteriormente sviluppato nel 2011<br />

e vedrà il recepimento, da parte delle Società controllate e quindi<br />

anche di EniPower, delle policy e delle management system guideline<br />

mentre le procedure costituiranno una best practice a cui fare riferimento<br />

per l’elaborazione delle proprie.<br />

I principali interventi organizzativi sulle strutture ed i processi effettuati<br />

in EniPower durante l’anno, disegnati in un’ottica di sempre maggiore<br />

allineamento di Eni a un modello di Società integrata nell’energia,<br />

hanno riguardato:<br />

• Il riassetto e l’accentramento delle attività amministrative nella Società<br />

Eni Adfin, nell’ambito del progetto Eni di riassetto dell’area<br />

finanziaria, con il trasferimento ad Eni Adfin delle residue attività<br />

amministrative e in particolare dei servizi di elaborazione dei bilanci<br />

e dell’informativa contabile periodica, di affidamento e gestione del<br />

credito commerciale, di controllo interno sull’informativa finanziaria<br />

e, in genere, di assistenza amministrativa al business e di supporto<br />

su temi specialistici (ed esempio fiscali, finanziari e contabili) nella<br />

piena osservanza dei principi normativi.<br />

• La riorganizzazione relativa all’unità “Risorse Umane”, con la creazione<br />

dell’unità “Gestione Personale”, alle dirette dipendenze<br />

dell’Amministratore Delegato di EniPower, e con la confluenza delle<br />

responsabilità in materia di organizzazione, sviluppo risorse umane<br />

e pianificazione e controllo dell’occupazione e del costo lavoro nelle<br />

competenti strutture dell’unità “Risorse Umane” di Eni Divisione<br />

Gas & Power.<br />

MSG sistema normativo<br />

policy MSG<br />

Le nostre persone Procurement<br />

I nostri partner della catena<br />

del valore<br />

Risorse umane<br />

La global compliance Commerciale<br />

La corporate governance Amministrazione e bilancio<br />

L’eccellenza operativa<br />

I nostri partner istituzionali<br />

L’information management<br />

Composizione degli organismi<br />

di vigilanza e svolgimento<br />

delle attività di competenza<br />

e supporto delle Società<br />

controllate da Eni SpA<br />

Operazioni con interessi degli<br />

amministratori e sindaci<br />

e operazioni con parti correlate<br />

MSG di processo<br />

MSG di compliance<br />

[ VII ]


[ VIII ]<br />

l’attività termoelettrica<br />

Gli impianti<br />

Tutti gli impianti termoelettrici di EniPower si trovano in Italia, in otto siti<br />

produttivi: a Bolgiano (Comune di San Donato Milanese, acquisita dal<br />

1° gennaio 2010 dalla Società - controllata da Eni - Eniservizi SpA), nei<br />

petrolchimici di Brindisi, Ferrara, Mantova e Ravenna e nelle raffinerie<br />

di Ferrera Erbognone (PV), Livorno e Taranto. La gestione dei siti di<br />

Ferrara e Mantova è in capo alle omonime Società controllate.<br />

L’87% della capacità è costituita da centrali a ciclo combinato ad alta<br />

efficienza: i gruppi sono soprattutto alimentati a gas naturale e possono<br />

produrre energia elettrica e vapore in cogenerazione.<br />

I contratti di tolling<br />

EniPower SpA ed EniPower Mantova SpA svolgono dal 2007 attività di<br />

generazione elettrica prevalentemente per Eni, secondo il modello di<br />

business del contratto di tolling. Le cinque centrali “storiche” di EniPower<br />

e la centrale di EniPower Mantova SpA (i cosiddetti tollee) lavorano in<br />

accordo al contratto decennale di conto lavorazione attivo dal 2007 con<br />

Eni SpA Divisione Gas & Power (il cosiddetto toller), cui si affianca<br />

dal 1° gennaio 2010 il contratto di tolling tra Eniservizi SpA (toller)<br />

ed EniPower SpA (tollee) per l’esercizio della centrale di trigenerazione<br />

di Bolgiano. Anche S.E.F. srl esercirà la propria centrale secondo un<br />

contratto di tolling per Eni a partire dalla seconda metà del 2011.<br />

La gestione industriale in tolling delle centrali termoelettriche prevede una<br />

relazione complessa e stretta tra toller e tollee. EniPower produce grazie<br />

a combustibili forniti da Eni: il prodotto (energia elettrica nel contratto con<br />

Eni Divisione Gas & Power ed energia termica nel contratto con Eniservizi)<br />

è così di proprietà del toller, che indica le strategie di carattere economicocommerciale,<br />

assumendosi il rischio di mercato dell’approvvigionamento<br />

del combustibile e della gestione tecnico-commerciale dei<br />

clienti. EniPower riceve quindi le direttive per la programmazione della<br />

produzione sul medio-lungo termine ed è responsabile della gestione tecnica<br />

e della programmazione di breve termine.<br />

EniPower sostiene quindi i rischi operativi derivanti dall’esercizio e manutenzione<br />

delle centrali, condotti secondo criteri di ottimizzazione dei<br />

costi di esercizio e di ricerca delle massime affidabilità ed efficienza<br />

degli impianti; la riduzione del numero delle accidentalità permette infatti<br />

alla Società di sfruttare al meglio i bonus del contratto di tolling,<br />

basato su un canone corrisposto dal toller al tollee per la copertura dei<br />

costi di produzione (con esclusione del combustibile) e la remunerazione<br />

del capitale investito.<br />

Le attività di vendita ai clienti di sito sono invece effettuate da<br />

EniPower SpA e S.E.F. srl.<br />

Gli investimenti<br />

Gli investimenti prevedono l’entrata in esercizio al 2013 della centrale di<br />

Bolgiano a valle delle attività di revamping (a regime nel 2014); il proseguimento<br />

delle attività connesse al progetto di un nuovo impianto da<br />

240 MW a Taranto e la partecipazione al progetto Eni di riqualificazione<br />

del petrolchimico di Porto Torres, con lo studio di fattibilità di un impianto<br />

a biomasse. Lo stato di avanzamento delle diverse autorizzazioni e attività<br />

è descritto nella sezione “EniPower e le sfide dell’energia - realizzazioni<br />

e progetti nelle energie rinnovabili”.<br />

Il Mercato dei Servizi di Dispacciamento<br />

Dal 2009, EniPower opera sul Mercato dei Servizi di Dispacciamento<br />

(MSD), su cui Terna si approvvigiona dell’energia necessaria a garantire,<br />

in tempo reale, l’equilibrio tra produzione e consumo: questo mercato richiede<br />

alle Società di Generazione Elettrica che vi partecipano di rendere<br />

disponibili i propri impianti a “modulare” entro una certa fascia di potenzialità,<br />

per seguire il carico richiesto dalla Rete di Trasmissione Nazionale.<br />

L’avanzamento del programma di installazione dei VeLoNO x sui cicli<br />

combinati (che prevede l’obiettivo di disporre di essi entro il 2011 su<br />

tutti i cicli combinati tecnologicamente adatti) ha permesso l’ingresso<br />

in MSD delle Centrali di Brindisi, Ferrara, Ferrera Erbognone, Mantova e<br />

Ravenna. Questo risultato è stato colto a partire dall’8 settembre 2009,<br />

in netto anticipo rispetto agli obiettivi inizialmente previsti al 2010. L’attività<br />

di programmazione, determinazione dei prezzi e offerta sul mercato<br />

è svolta dalla sala trading elettrico di Eni Divisione Gas & Power,<br />

responsabile dell’operatività sulle borse elettriche dal loro avvio nel<br />

2004. Per garantire la corretta operatività in tempo reale, EniPower<br />

dispone di un Centro di Dispacciamento, creato a Ferrara nel 2009 con<br />

risorse e competenze disponibili in Eni, che gestiscono l’operatività di<br />

programmazione e l’interfacciamento con Terna.<br />

ubicazione degli stabilimenti EniPower in italia


lo stabilimento di Bolgiano<br />

Lo stabilimento sito nella località Bolgiano del Comune di San Donato<br />

Milanese si differenzia dagli altri siti produttivi di EniPower per<br />

svariati motivi. In primo luogo è immerso nella città, connesso a<br />

reti di distribuzione di proprietà che alimentano utenze termiche<br />

ed elettriche, tra cui la sede direzionale Eni e strutture ospedaliere,<br />

scuole e asili. Come meglio descritto nell’appendice degli “Indicatori<br />

di Sostenibilità”, si tratta di una centrale di Cogenerazione caratterizzata<br />

dall’esercizio “a carico termico trainante”: ciò significa che,<br />

a differenza dell’esercizio delle altre centrali EniPower, l’acqua surriscaldata<br />

immessa nella rete di teleriscaldamento (di circa 56 km,<br />

priva di stazioni di pompaggio intermedie) rappresenta il principale<br />

prodotto, mentre l’energia elettrica è il prodotto cogenerato. L’energia<br />

termica prodotta dalla centrale è inoltre utilizzata nel periodo<br />

estivo per il raffrescamento, attraverso sistemi di “trigenerazione<br />

periferica” con frigoassorbitori: questi dispositivi sono posizionati a<br />

bordo palazzo, in corrispondenza delle varie utenze, e permettono di<br />

scambiare calore per produrre acqua refrigerata.<br />

La centrale di Bolgiano si colloca in Italia (fonte annuario AIRU<br />

2010, Associazione Italiana Riscaldamento Urbano) al sesto posto<br />

per energia termica erogata all’utenza e al quattordicesimo per<br />

volumetria riscaldata allacciata (circa 4 milioni di metri cubi), alle<br />

spalle delle principali Società municipalizzate. Il calore per il raffrescamento<br />

estivo è fornito a circa 960 mila metri cubi: Bolgiano<br />

è al primo posto in Italia per energia termica ai fini del raffrescamento<br />

erogata all’utenza e al terzo posto per volumetria raffrescata<br />

allacciata. L’energia termica totale venduta è pari a circa 194 GWh t<br />

annui; l’energia elettrica cogenerata può essere immessa nella Rete<br />

di Trasmissione Nazionale o distribuita attraverso una rete privata in<br />

media tensione di circa 10 km con 36 cabine di trasformazione da<br />

media tensione a bassa tensione: la produzione media annua è di<br />

oltre 126 GWh.<br />

L’importante intervento di revamping della centrale prevede la sostituzione<br />

progressiva degli impianti esistenti con una turbina di derivazione<br />

aeronautica (42 MW e ), due motori endotermici cogenerativi<br />

(circa 9 MW e ciascuno) e un sistema di stoccaggio dell’energia termica<br />

di circa 3.000 m 3 , a garanzia della massima flessibilità di esercizio<br />

tra energia termica ed energia elettrica. Il nuovo assetto produttivo<br />

permetterà l’incremento sensibile dell’efficienza energetica<br />

e, pur in presenza di un aumento di potenza installata, una sensibile<br />

riduzione degli impatti ambientali, in particolare delle emissioni inquinanti<br />

in atmosfera e del rumore.<br />

rete di distribuzione energia termica rete di distribuzione energia elettrica<br />

[ IX ]


[ X ]<br />

l’attività fotovoltaica<br />

EniPower opera nell’intero ciclo dell’attività fotovoltaica, dalla progettazione<br />

alla realizzazione di sistemi fotovoltaici, fino alla supervisione<br />

dell’installazione in Italia e all’estero.<br />

La produzione di celle fotovoltaiche<br />

Mentre Eni investe nella ricerca su nuove tecnologie per l’utilizzo<br />

dell’energia solare, EniPower investe nella valorizzazione della tecnologia<br />

al silicio, con il marchio Eurosolare. L’ultimo biennio ha visto un<br />

processo di potenziamento e adeguamento delle infrastrutture di produzione<br />

del sito di Nettuno all’evoluzione tecnologica: in particolare, le<br />

linee produttive dello stabilimento sono passate alla produzione di celle<br />

fotovoltaiche da wafer (“fette”) di silicio di maggiori dimensioni e minori<br />

spessori. Si è messa così a frutto la prima fase del 2008 di riqualificazione<br />

e automazione delle linee, volta a ottenere maggiore qualità<br />

del prodotto a fronte di minori consumi elettrici e dei prodotti chimici<br />

impiegati nei trattamenti (chemical): nel complesso, si ottiene un minor<br />

costo di produzione delle celle. Da due anni è disponibile una tecnologia<br />

adatta all’uso delle nuove paste serigrafiche. L’offerta prevede moduli<br />

monocristallini, multicristallini e sistemi fotovoltaici: a integrazione della<br />

capacità produttiva dello stabilimento, EniPower ha in essere un contratto<br />

triennale per la fornitura di semilavorati.<br />

Le realizzazioni di sistemi fotovoltaici<br />

Gli obiettivi di mercato sono perseguiti grazie al consolidarsi del ruolo<br />

di EniPower come operatore integrato nel campo fotovoltaico e grazie a<br />

interventi industriali e commerciali volti al riposizionamento sul mercato.<br />

Dal 2008 si affermano i risultati del piano di sviluppo commerciale dei<br />

prodotti a marchio Eurosolare: EniPower offre la realizzazione di impianti<br />

“chiavi in mano” con potenza maggiore di 10 kW p per le piccole-medie<br />

imprese, supportata dagli incentivi del “Conto Energia”, da finanziamenti<br />

in accordo con UniCredit Banca e da coperture assicurative convenzionate<br />

con Eni.<br />

Nelle attività commerciali si mantiene vivo un contratto d’agenzia con<br />

Eni SpA Divisione Gas & Power, volto a ottenere sinergie con la commercializzazione<br />

di gas ed elettricità e una copertura capillare del mercato,<br />

sono stati stipulati inoltre una serie di contratti di agenzia con agenti già<br />

operanti per Eni e le sue Divisioni per aumentare la copertura del territorio<br />

anche a settori non interessati ai rapporti di fornitura con Eni SpA<br />

Divisione Gas & Power; nel 2010 è stato ulteriormente esteso l’accordo<br />

con Unicredit Banca, finalizzato a un’offerta al pubblico per consentire il<br />

finanziamento di impianti fotovoltaici.<br />

EniPower ha in cantiere importanti progetti di costruzione di impianti<br />

di produzione di energia fotovoltaica, a supporto di differenti realtà<br />

industriali e di servizio, in siti di presenza Eni, di impianti fotovoltaici la<br />

cui capacità definita in via programmatica è pari a 20,2 MW p . Lo stato<br />

di avanzamento delle diverse autorizzazioni e attività è descritto nella<br />

sezione “EniPower e le sfide dell’energia - realizzazioni e progetti nelle<br />

energie rinnovabili”.<br />

EniPower fornisce inoltre servizi specialistici d’eccellenza, destinati<br />

all’elettrificazione di utenze isolate, all’illuminazione, alle telecomunicazioni<br />

e alla potabilizzazione delle acque, spesso in ambiti di cooperazione<br />

internazionale.


[ XI ]


[ XII ]<br />

i risultati economico-finanziari<br />

La performance economica del gruppo EniPower deriva dal contratto<br />

di tolling, dalla vendita delle acque industriali ai “clienti di<br />

sito” e dall’attività fotovoltaica. EniPower e la controllata EniPower<br />

Mantova hanno sottoscritto un contratto di tolling con Eni Divisione<br />

Gas & Power. Fa eccezione lo stabilimento di Bolgiano, la cui operatività<br />

è disciplinata da un contratto di tolling con Eniservizi (Società<br />

del gruppo Eni al 100%).<br />

Tali contratti di conto lavorazione attribuiscono il rischio di mercato<br />

al toller (Eni/Eniservizi) e i rischi operativi al tollee (gli stabilimenti<br />

produttivi di EniPower); in questa cornice, il contratto determina gli<br />

ambiti di responsabilità nella gestione industriale e nel conseguente<br />

raggiungimento dei risultati economici. In particolare, nella determinazione<br />

del MOL (margine operativo lordo) della Società tollee,<br />

i ricavi sono determinati dalla remunerazione degli investimenti da<br />

parte del toller, mentre il tollee può agire sull’efficienza operativa<br />

(costi fissi e componenti di bonus/malus). L’ottimizzazione della<br />

performance economica del parco impianti, basata sulla flessibilità,<br />

permette di cogliere le opportunità del mercato elettrico, con la<br />

partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento: l’efficienza<br />

di gestione è la chiave per la competitività, non solo nell’ambito<br />

del tolling. Viste le dinamiche post-crisi economica, la presenza sul<br />

mercato non è infatti più determinata dalla crescita in termini di potenza,<br />

ma dalla capacità di produrre nei momenti più remunerativi.<br />

Tra i mercati di diretta esposizione di EniPower, il mercato fotovoltaico<br />

(meglio descritto nella sezione dedicata) risente delle incentivazioni<br />

statali e dell’efficacia degli strumenti di finanziamento<br />

disponibili per i clienti, mentre i “clienti di sito” per le utilities sono<br />

un mercato captive con forniture sostanzialmente costanti: le vendite<br />

gestite direttamente da EniPower, EniPower Mantova e S.E.F.<br />

si riferiscono ai clienti in regime di “autoproduzione” coinsediati nei<br />

siti industriali di presenza EniPower (tra i principali clienti, Polimeri<br />

Europa SpA e una ventina di altre imprese) ed EGL (socio di minoranza<br />

in S.E.F. srl).<br />

i dati economici e operativi<br />

I dati economici e operativi al 31 dicembre 2010 si riferiscono a un<br />

assetto delle attività societarie confrontabile con il 2009: i valori,<br />

riportati nell’appendice degli indicatori di sostenibilità, si riferiscono<br />

all’aggregato di EniPower SpA e delle Società controllate e sono<br />

espressi in accordo ai principi contabili internazionali IFRS (approccio<br />

prudenziale). I risultati economico-finanziari di EniPower SpA e<br />

delle controllate EniPower Mantova SpA e S.E.F. srl sono esposti<br />

distintamente nel Bilancio di Esercizio delle singole Società: nel<br />

presente Bilancio di Sostenibilità la rappresentazione utilizzata è di<br />

consolidato EniPower in ottica consolidato gruppo Eni.<br />

A seguito del D.L.112/2008 collegato alla Manovra Finanziaria, agli<br />

utili delle Società del settore energetico viene applicata un’aliquota<br />

IRES comprensiva di un’addizionale: la cosiddetta Robin Hood Tax.<br />

Gli operatori del settore hanno l’obbligo di non traslare sui propri<br />

clienti tale maggiorazione di imposta attraverso le tariffe di vendita.<br />

EniPower SpA e le sue controllate rientrano in questo ambito di<br />

tassazione.<br />

L’utile di esercizio della situazione consolidata è pari a 91,9 milioni<br />

di euro e ha risentito della perdita di esercizio registrata dalla<br />

controllata S.E.F. srl di circa 3 milioni di euro; sempre in ottica<br />

consolidata, è stata deliberata la distribuzione di dividendi a favore<br />

di Eni SpA e di soci terzi per complessivi 69,4 milioni di euro, grazie<br />

anche alla distribuzione di parte delle riserve disponibili (utili portati<br />

a nuovo).<br />

L’incremento dei ricavi (+24,5% rispetto al 2009) si traduce in<br />

un miglioramento del margine operativo lordo del 9,3% rispetto<br />

all’esercizio precedente: l’EBITDA passa da 278 milioni di euro nel<br />

2009 a 304 milioni di euro nel 2010. I principali fenomeni che<br />

hanno impattato sul risultato operativo del periodo sono i seguenti:<br />

- la migliore efficienza nei contratti di tolling (componenti di bonus/<br />

malus, costi fissi e remunerazione del capitale investito) e i maggiori<br />

volumi scambiati sul Mercato dei Servizi di Dispacciamento<br />

(per tutto l’anno 2010 rispetto agli ultimi quattro mesi del 2009),<br />

che hanno contribuito al miglioramento del margine operativo<br />

per complessivi 14 milioni di euro;<br />

- l’incremento dei margini per effetto dell’avvio dei nuovi impianti<br />

a ciclo combinato a Ferrara – la cui produzione elettrica è stata<br />

venduta da S.E.F. sul mercato – solo in parte compensati dai<br />

maggiori costi del combustibile e dei costi fissi di centrale (complessivi<br />

37 milioni di euro);<br />

- lo storno di un accantonamento a fondo rischi – iscritto nel 2009<br />

– relativo all’assegnazione di quote di emissione di CO 2 per impianti<br />

Nuovi Entranti per il primo gruppo di Ferrara (avvenuto<br />

nell’aprile 2010) e il rimborso da parte del Ministero delle Finanze<br />

per la mancata assegnazione di quote gratuite al secondo impianto<br />

a ciclo combinato, con un effetto migliorativo nei confronti<br />

del precedente esercizio per complessivi 26 milioni di euro;<br />

- migliori margini realizzati dal comparto fotovoltaico per maggiori<br />

contratti di vendita di sistemi stipulati nel 2010, compensati<br />

dalla valutazione del materiale presente a magazzino con prezzi<br />

di mercato decrescenti (margine dell’attività complessivamente<br />

negativo per 5 milioni di euro);<br />

- gli accantonamenti ai fondi per rischi per gli oneri derivanti dall’obbligo<br />

di acquisto dei “Certificati Verdi” sono pari a 58,3 milioni di<br />

euro (50,8 milioni di euro nel 2009), di cui 44,6 milioni di euro<br />

riaddebitati ai sensi dei contratti di tolling con Eni Gas & Power e i<br />

restanti 13,7 milioni di euro in capo a S.E.F.; gli accantonamenti effettuati<br />

a fronte di rischi ambientali, destinati alle attività di bonifica,<br />

sono pari a circa 13 milioni di euro (1 milione di euro nel 2008);


- le sopravvenienze da esercizi precedenti, meno positive rispetto<br />

al 2009, spiegano la restante variazione del Margine Operativo<br />

Lordo del 2010;<br />

- differenti attività di manutenzione, differenti assetti produttivi dettati<br />

dal toller Eni Divisione Gas & Power e l’avvio dei due nuovi<br />

cicli combinati di S.E.F. hanno complessivamente incrementato<br />

la disponibilità di energia elettrica. La produzione complessiva<br />

annuale di energia elettrica è stata pari a 25,8 TWh, mentre la<br />

produzione di vapore è stata pari a 11 migliaia di tonnellate;<br />

- nel 2010 la produzione interna di celle è stata pari a 0,6 MW p<br />

e la trasformazione interna da celle a moduli fotovoltaici è stata<br />

pari a 4,7 MW p ; inoltre sono stati trasformati da celle a moduli<br />

in conto lavorazione presso terzi 2,0 MW p e acquistati moduli<br />

per 2,9 MW p . Infine sono stati presi in carico moduli dal sito di<br />

Brindisi per 6,3 MW p . I contratti per vendite di moduli fotovoltaici<br />

ammontano a 1,6 MW p , gli investimenti interni EniPower finalizzati<br />

nel corso dell’anno sono pari a 1,6 MW p e la potenza degli<br />

impianti chiavi in mano da realizzare presso clienti derivante da<br />

contratti sottoscritti nel 2010 ammonta a 13,8 MW p .<br />

EniPower ha la proprietà di tratti di linee di trasmissione ad alta e<br />

altissima tensione dell’energia prodotta dalle sezioni a ciclo combinato<br />

verso sottostazioni della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN)<br />

italiana: a Ferrera Erbognone, due linee aeree di 8,6 km su unica<br />

palificata, con tensione 380 kV, in esercizio dal 2003; a Mantova,<br />

una linea in parte in cavo (2,9 km) e in parte aerea (4,7 km), con<br />

tensione 380 kV, in esercizio dal 2004; a Brindisi, una linea in parte<br />

in cavo (1,1 km) e in parte aerea (10,6 km), con tensione 380 kV,<br />

in esercizio dal 2005. Nell’ambito del contratto di tolling con Eni<br />

Divisione Gas & Power, EniPower percepisce da Eni un canone anche<br />

per il transito dell’energia sui tre elettrodotti; per quanto riguarda<br />

l’elettrodotto di Mantova, EniPower SpA ha un accordo con EniPower<br />

Mantova SpA per la gestione dell’elettrodotto e, infine, EniPower ha<br />

stipulato e sono in corso di stipula i nuovi contratti di servizio con<br />

Terna per l’esercizio e la manutenzione dei tre elettrodotti.<br />

gli investimenti<br />

A oggi gli investimenti effettuati per la realizzazione delle Centrali<br />

Cogenerative a ciclo combinato, degli impianti accessori, degli elettrodotti<br />

e del comparto fotovoltaico hanno comportato un impegno<br />

finanziario complessivo pari a circa 2,6 miliardi di euro, approvato<br />

e monitorato da Eni. Al 31 dicembre 2010 sono in esercizio 12<br />

gruppi relativi alle centrali a ciclo combinato, cui si aggiungeranno<br />

nell’arco di piano 2011-2014 i nuovi interventi descritti nella sezione<br />

precedente sull’attività termoelettrica.<br />

Il saldo dei finanziamenti a medio/lungo termine ammonta a comples-<br />

sivi 829 milioni di euro. Tale indebitamento si riferisce a: (i) prestiti<br />

erogati da Eni a fronte di analoghi finanziamenti a lungo termine<br />

concessi dalla Banca Europea degli Investimenti a Eni stessa (per<br />

complessivi 620 milioni di euro di cui 183 milioni di euro relativamente<br />

agli investimenti presso la centrale di Mantova); (ii) prestito<br />

erogato da Eni originariamente a EniPower Trasmissione per 10 milioni<br />

di euro e acquisito da EniPower in occasione dell’operazione<br />

di fusione per incorporazione; (iii) prestiti erogati da Eni e da EGL<br />

Holding Luxembourg per complessivi 313 milioni di euro a copertura<br />

degli investimenti presso la centrale di Ferrara.<br />

Gli investimenti relativi all’automazione e al mantenimento delle<br />

linee di produzione di celle fotovoltaiche ammontano nel 2010 a<br />

5,4 milioni di euro.<br />

EniPower non riceve finanziamenti dalla Pubblica Amministrazione.<br />

Patrimonio Netto e Capitale Investito Netto rimangono in linea con<br />

il 2009, seguendo lo stato di completamento del processo di investimenti<br />

nei nuovi cicli combinati e l’avvio degli ammortamenti della<br />

nuova centrale a Ferrara. Gli indici di performance economica, ROI<br />

(Return On Investment) e ROS (Return On Sales) si attestano a 7,2%<br />

e 10,9%, registrando rispettivamente un incremento di +0,6% e un<br />

decremento di -1,5% rispetto al 2009.<br />

1.400<br />

1.200<br />

1.000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

[ XIII ]


[ XIV ]<br />

2.500<br />

2.000<br />

1.500<br />

1.000<br />

500<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

le spese HSE<br />

Le spese sostenute da EniPower nell’ambito delle attività HSE rappresentano<br />

una parte rilevante del totale delle spese della Società. Nel<br />

2010 il totale di investimenti e spese correnti è stato pari a 40,5 milioni<br />

di euro, in aumento rispetto al dato del 2009 (14,95 milioni di euro).<br />

La rendicontazione delle spese HSE è stata effettuata per il 2010<br />

analogamente a quanto avvenuto nel 2009, con il supporto diretto di<br />

strumenti di contabilità societari: per gli investimenti le spese sono<br />

state estratte dalla banca dati unica Eni (New Investment Control Eni),<br />

mentre per le spese correnti sono stati analizzati i centri di costo dei<br />

singoli stabilimenti, relativi ad ambiente, salute e sicurezza, oltre al<br />

sistema contabile di EniPower deputato ai cicli di pianificazione e<br />

alla relativa consuntivazione.<br />

Le spese correnti HSE così classificate sono state trasmesse alla funzione<br />

Pianificazione e Controllo deputata al caricamento nei sistemi amministrativi<br />

societari, garantendo pertanto, per queste voci di costo, coerenza<br />

tra i valori pubblicati nel Bilancio d’Esercizio e nel Bilancio di Sostenibilità.<br />

Si evidenzia invece la necessità di includere, tra gli investimenti<br />

HSE rendicontati nel Bilancio di Sostenibilità, anche quelle voci di<br />

costo che, pur facendo parte delle commesse di investimento dei<br />

cicli combinati, hanno comunque valenza ambientale (ad esempio,<br />

monitoraggi ambientali e operazioni di bonifica).<br />

Analoga integrazione era stata attuata da HSEQ anche in sede di<br />

consuntivo 2009.<br />

Il totale degli investimenti ambientali passa dai 6.381,1 k € del<br />

2009 a 31.850,7 k €: l’incremento è in gran parte dovuto agli<br />

interventi volti alla protezione dell’aria, all’efficienza energetica e<br />

all’impegno contro il cambiamento climatico.<br />

Il totale degli investimenti per la salute passa da 15 k € del 2009 a<br />

434,4 k € del 2010, per miglioramento della contabilizzazione delle<br />

spese, in particolare della voce impianti e attrezzature.<br />

Analoga considerazione vale per il totale degli investimenti per sicurezza,<br />

che passa da 411,39 k € del 2009 a 576 k € nel 2010.<br />

Il totale delle spese correnti salute, sicurezza, ambiente, HSE integrato<br />

2010 è pari a 7.639,9 k € ed è in linea con il dato globale<br />

2009 (8.098 k €). I totali per singole tipologie H, S ed E si riducono,<br />

in quanto alcune voci di spesa sono state quest’anno attribuite più<br />

propriamente alla categoria HSE integrato.<br />

Relativamente alle spese correnti per ambiente, si evidenzia il forte<br />

aumento delle spese legate a studi di fattibilità per progetti, ad<br />

esempio connessi al supporto specialistico nel settore elettrico fornito<br />

a Eni Divisione Exploration & Production. La gestione dei rifiuti,<br />

pur confermandosi un capitolo importante di spesa, vede un’ulteriore<br />

contrazione rispetto al 2009 (già in calo rispetto al 2008),<br />

grazie alla riduzione di eventi di smaltimento straordinario.<br />

Il calo delle spese correnti per la salute e la sicurezza rispetto al<br />

2009 è da ricondurre alle voci di gestione salute, igiene e di gestione<br />

sicurezza, più propriamente ricondotte nel 2010 alla voce di<br />

gestione personale di HSE integrato.<br />

Le spese salute e sicurezza e ambiente vengono riprese con maggior<br />

dettaglio nei capitoli dedicati.


Per superare alcune criticità emerse con il metodo di raccolta spese<br />

utilizzato negli ultimi due anni (mancanza di omogeneità nella classificazione<br />

delle spese da parte dei siti, utilizzo di codifiche delle<br />

voci di costo che le rendono difficilmente riconducibili ad una classe<br />

HSE “certa”) la funzione Pianificazione e Controllo ha realizzato una<br />

tabella di confluenza che mette in relazione la contabilità aziendale<br />

con le finalità della banca dati HSE.<br />

Con ciò ci si propone di avviare (dal 1° luglio 2011) un processo<br />

sistematizzato di raccolta dati relativi all’area HSE e alla sostenibilità,<br />

sia per i consuntivi, sia per i previsionali al fine di rendere più<br />

tracciabile e attendibile il processo di raccolta dati spese.<br />

gli stakeholder di EniPower – le relazioni con l’azionista e i soci terzi<br />

Stakeholder Ambito/Tema Attori/Azioni<br />

Azionista Eni / Eni<br />

Divisione Gas & Power<br />

Piano di investimenti, crescita del valore degli investimenti,<br />

riduzione dei costi/efficientamento e utile netto reinvestito<br />

Contratto di tolling: affidabilità degli impianti, incremento<br />

della flessibilità di esercizio degli impianti e fermate opportunistiche,<br />

remunerazione a copertura del capitale investito<br />

e dei costi di produzione a eccezione del combustibile<br />

Sviluppo fonti rinnovabili per “Patto per l’Ambiente” siglato<br />

da Eni e Ministero dell’Ambiente<br />

Conformità legislativa, alle norme volontarie e alle linee<br />

guida aziendali<br />

Sostenibilità della gestione finanziaria, integrità e attendibilità<br />

delle informazioni finanziarie<br />

Perseguimento degli obiettivi delle aree di miglioramento di<br />

sostenibilità<br />

Predisposizione del Piano Industriale sull’orizzonte quadriennale grazie alla collaborazione delle funzioni<br />

competenti Eni ed EniPower, con approvazione del piano di investimenti e monitoraggio delle<br />

iniziative rilevanti effettuati da Eni secondo i calendari dei cicli di pianificazione e consuntivazione<br />

Strategie di carattere economico-commerciale in capo a Eni Divisione Gas & Power, che fornisce le direttive<br />

per la programmazione delle produzione sul medio-lungo termine; EniPower responsabile della<br />

gestione tecnica e della programmazione di breve termine<br />

Collaborazione delle competenti funzioni Eni ed EniPower (relazione con le Istituzioni, gestione HSE...)<br />

Collaborazione delle competenti funzioni Eni ed EniPower sull’analisi dell’evoluzione normativa a livello europeo<br />

Attività di Internal Audit svolta da Eni e audit tecnici HSEQ svolti da EniPower, secondo programmazione<br />

condivisa dai vertici societari<br />

Collaborazione delle competenti funzioni Eni ed EniPower, secondo i calendari della chiusura di<br />

Bilancio di Esercizio<br />

Individuazione delle iniziative di Piano Industriale, con la collaborazione delle funzioni di pianificazione,<br />

HSEQ e tecniche di Eni ed EniPower<br />

Soci terzi (EGL e TEA) Redditività degli impianti Relazione gestita da funzioni competenti di EniPower, deputate ad esempio alle comunicazioni<br />

periodiche di contenuto economico<br />

Eni Divisione<br />

Exploration & Production<br />

Sinergie industriali per valorizzare il know-how elettrico Apporto di know-how specialistico termoelettrico come elemento di competitività nei Paesi produttori<br />

(contributo dei tecnici EniPower con analisi di dettaglio di remuneratività degli investimenti<br />

e sullo sviluppo della regolamentazione della distribuzione dell’energia elettrica in Congo, Angola,<br />

Kazakhstan e Venezuela)<br />

Eni Divisione Refining & Marketing Sinergie industriali per sviluppare fonti rinnovabili Realizzazione delle pensiline fotovoltaiche nelle stazioni di rifornimento<br />

il valore economico generato e distribuito da EniPower (milioni di euro)<br />

Il valore economico direttamente generato da EniPower nel 2010 ammonta a circa 1.358 milioni di euro: di questi, il 12,1% sono utili reinvestiti nel sistema impresa, mentre il resto è distribuito agli stakeholder<br />

secondo l’elenco seguente, sotto forma principalmente di costi operativi e pagamenti ai fornitori; seguono, per rilievo, gli oneri finanziari e i dividendi, tasse e contribuzioni e le remunerazioni ai dipendenti.<br />

Costi operativi 1.004<br />

Remunerazioni ai dipendenti 46<br />

Pagamenti ai finanziatori 85<br />

Pagamenti alla Pubblica Amministrazione 58<br />

Donazioni e altri investimenti nella comunità 1<br />

[ XV ]


[ XVI ]<br />

impegni, risultati e obiettivi<br />

impegni risultati 2010 obiettivi 2011-2014<br />

Governance e gestione HSE<br />

Mantenere e rafforzare un sistema di<br />

governance in grado di gestire la complessità<br />

dei contesti in cui EniPower si<br />

trova a operare e le sfide dello sviluppo<br />

sostenibile<br />

Migliorare l’efficacia dei Sistemi<br />

di Gestione, controllo e reporting<br />

Consolidare un Sistema di Gestione<br />

integrato di tutte le tematiche di tutela<br />

di salute, sicurezza, ambiente e<br />

Incolumità Pubblica<br />

- Adozione di un “Modello di Controllo Prezzi al Consumo”<br />

- Pubblicazione del web seminar sul Codice Etico sulla rete intranet aziendale<br />

- Formazione sul Modello 231 nei confronti di dirigenti e quadri con nomine in<br />

strumenti organizzativi, attraverso un corso in e-learning<br />

- Svolgimento di 2 verifiche di Internal Audit da parte di Eni<br />

- Svolgimento dell’attività di vigilanza presso la sede della Società, tutti gli stabilimenti<br />

e gli uffici di Roma<br />

- Elaborazione di una procedura societaria sulla gestione della comunicazione<br />

periodica all’Organismo di Vigilanza<br />

- Implementazione delle Linee Guida Eni Anti-Corruzione<br />

- Formazione, attraverso un corso in e-learning, sulle linee guida Anti-Corruzione<br />

- Progettazione dello strumento Focus Group come iniziativa di stakeholder<br />

engagement<br />

- Iscrizione dei siti produttivi al Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti<br />

(SISTRI)<br />

- Implementazione di una Banca Dati HSE centralizzata, estesa da Eni a Divisioni<br />

e Società, da interfacciare con gli altri sistemi informatici tematici<br />

- Ottenimento della certificazione BS OHSAS 18001 dello stabilimento di Ravenna<br />

- Definizione del programma di attività finalizzate al raggiungimento della certificazione<br />

OHSAS 18001<br />

- Mantenimento della Registrazione EMAS a Ravenna, Mantova e Ferrera Erbognone<br />

- Mantenimento della conformità alla Norma ISO 14001 in sette degli otto stabilimenti<br />

EniPower<br />

- Svolgimento di audit HSEQ interni e audit esterni<br />

- Aggiornamento della Politica HSE allo scopo di migliorare ed esplicitare i riferimenti<br />

all’attività (commercializzazione), i riferimenti alle norme ISO/OHSAS e alle<br />

norme Eni Divisione Gas & Power<br />

- Adeguamento al Regolamento EMAS III<br />

- Revisione del modello 231 EniPower<br />

- Prosecuzione della formazione sul Modello 231 attraverso un corso in e-learning<br />

- Implementazione delle Linee Guida Eni Anti-Corruzione<br />

- Consolidamento dei processi aziendali volti alla definizione di obiettivi e progetti<br />

di sostenibilità societari, oltre che di strategie di comunicazione interna<br />

ed esterna<br />

- Promozione di adeguate iniziative di stakeholder engagement<br />

- Recepimento da parte di EniPower della Policy e delle Management System<br />

Guideline emesse da Eni nel quadro del Nuovo Sistema Normativo<br />

- Sviluppo di un sistema informativo per la gestione dei rifiuti interoperabile con<br />

SISTRI<br />

- Implementazione del nuovo sistema di auditing interno HSE<br />

- Approvazione del Bilancio di Sostenibilità contestualmente al Bilancio di Esercizio<br />

- Certificazione ISO 14001 per il sito di Ferrara entro il 2011 e contestuale registrazione<br />

EMAS<br />

- Registrazione EMAS degli stabilimenti di Taranto, Nettuno, Livorno e Bolgiano<br />

- Completamento dell’emissione delle procedure per il Sistema di Gestione aziendale<br />

entro il 2011<br />

- Realizzazione di un Sistema di Gestione integrato per la salute e la sicurezza e<br />

l’ambiente conforme alle norme BS OHSAS 18001 e ISO 14001 di EniPower,<br />

EniPower Mantova e S.E.F.<br />

- Certificazione OHSAS 18001 di Società entro il 2012<br />

- Adeguamento alle nuove normative Eni in tema di audit entro il 2011<br />

- Emissione della procedura di Società su verifiche ispettive entro il 2011<br />

Persone<br />

Garantire la sicurezza di tutte le - Riduzione dell’indice di frequenza degli infortuni dei dipendenti (-53%) - Elaborazione di una Procedura di Società per la gestione del DUVRI<br />

persone di EniPower e delle comunità - Svolgimento delle “Giornate della sicurezza” in tutti i siti produttivi e in sede - Formazione del personale EniPower coinvolto nella gestione del DUVRI<br />

locali<br />

- Adesione alla campagna di comunicazione del Progetto Eni “Comunicare la - Promozione della cultura della sicurezza e di specifiche metodologie di forma-<br />

sicurezza”: effettuata la fornitura e posa in opera del materiale relativo alla varie zione per raggiungere l’obiettivo “infortuni zero”<br />

fasi del progetto in tutte le sedi di lavoro EniPower.<br />

- Inserimento del paramentro “Infortuni zero” in tutti gli accordi di produttività<br />

- Definizione del Modello di Società per il Documento Unico di Valutazione dei relativi al premio di partecipazione 2011 per tutte le sedi di EniPower e delle<br />

Rischi Interferenziali (DUVRI)<br />

Società controllate<br />

- Svolgimento delle “Giornate della sicurezza” in tutti i siti produttivi e la sede<br />

- Fornitura e posa in opera delle strutture (cartellonistica-indicazioni) per le fasi<br />

restanti del progetto Eni “Comunicare la sicurezza”<br />

- Realizzazione del Progetto di Società per il Documento di Valutazione dei<br />

Rischi (DVR)<br />

- Realizzazione del Progetto di Società per l’unificazione della gestione dei<br />

Permessi di Lavoro<br />

- Adesione al sistema informatico INDACO per la gestione degli infortuni e mancati<br />

incidenti<br />

Garantire e promuovere la salute<br />

delle persone di EniPower<br />

Creare un clima aziendale di collaborazione<br />

e partecipazione agli<br />

obiettivi dell’impresa, anche attraverso<br />

il miglioramento del benessere<br />

organizzativo<br />

- Abilitazione del personale e successivo caricamento dati nel sistema informativo<br />

societario Sistema di Medicina e Igiene del Lavoro<br />

- Partecipazione alle iniziative messe in campo da Eni<br />

- Avvio delle iniziative correlate al sito internet Eni di promozione della salute<br />

- Applicazione delle modalità indicate nella metodologia Eni per la valutazione del<br />

rischio stress lavoro correlato per tutte le sedi di lavoro EniPower<br />

- Nomina del Medico Coordinatore come previsto dal D. Lgs. 81/08 e s.m.i.<br />

- Prosecuzione del Programma Cascade, finalizzato al coinvolgimento di tutta la popolazione<br />

aziendale sugli obiettivi strategici di Società<br />

- Implementazione del Progetto Feedback con colloqui con dirigenti, quadri e giovani<br />

laureati; sviluppo e formazione sulla leadership; iniziative di comunicazione interna<br />

- Inserimento in tutti i sistemi di valutazione di un obiettivo comune relativo ai temi<br />

della sostenibilità con peso del 10%<br />

- Proseguimento del Piano d’Azione per il benessere delle persone<br />

- Realizzazione di iniziative aziendali per coinvolgere i dipendenti<br />

- Aggiornamento periodico del sistema informativo societario per la gestione<br />

della medicina e dell’igiene del lavoro<br />

- Proseguimento del Progetto “Eni in Forma” con azioni di formazione/informazione<br />

per i dipendenti relativamente a corretti stili di vita<br />

- Elaborazione di una Procedura di Società per la gestione della salute<br />

- Estensione delle iniziative “a cascata” di coinvolgimento di tutte le persone di<br />

EniPower, anche in relazione ai temi di sostenibilità<br />

- Progettazione e realizzazione di survey periodiche sul clima aziendale<br />

- Prosecuzione ed estensione del Progetto Feedback


impegni risultati 2010 obiettivi 2011-2014<br />

Attrarre, gestire e motivare le migliori - Avvio del sistema di Knowledge Management (KM) basato su 5 Comunità di - Revisione degli strumenti di valutazione, gestione e sviluppo con monitoraggio<br />

risorse a livello nazionale, realizzando Pratica<br />

della loro diffusione<br />

coerenti iter di crescita professionale, - Messa a punto di un piano di change management comprensivo di azioni di<br />

sviluppando il potenziale delle persone comunicazione, coinvolgimento, motivazione e formazione di tutte le risorse<br />

in azienda e valorizzando le diversità coinvolte nel processo KM<br />

- Prosecuzione della mappatura delle risorse aziendali attraverso lo strumento<br />

della Management Review<br />

Cambiamento climatico, efficienza energetica e fonti rinnovabili<br />

Contribuire agli obiettivi, impegni<br />

comunitari e internazionali e perseguire<br />

una politica di riduzione delle emissioni<br />

di CO 2 a livello globale<br />

Contribuire alla riduzione del<br />

cambiamento climatico investendo<br />

in impianti di produzione di energia<br />

elettrica da fonti rinnovabili<br />

Ambiente<br />

Ridurre l’impatto ambientale locale<br />

delle attività, migliorando le<br />

performance ambientali e attuando<br />

interventi di recupero e riutilizzo<br />

delle risorse<br />

Tutelare gli ecosistemi e conservare<br />

la biodiversità<br />

Territorio e comunità<br />

Definire un modello di cooperazione<br />

e sviluppo del territorio<br />

- Acquisizione della centrale di trigenerazione di Bolgiano (San Donato Milanese)<br />

- Entrata in esercizio della nuova centrale di Ferrara<br />

- Conseguimento del Decreto di Compatibilità Ambientale per il nuovo ciclo combinato<br />

da 240 MW nello stabilimento di Taranto<br />

- Emissione specifica di CO 2 inferiore di circa il 26% al dato medio italiano<br />

- Prodotti 26.648 Titoli di Efficienza Energetica, di cui 2.345 Certificati Bianchi di<br />

tipo II (riduzioni dei consumi finali di gas naturale) e 24.303 di tipo III (riduzioni<br />

dei consumi finali di altri combustibili)<br />

- Realizzazione di tre impianti fotovoltaici su tetti e pensiline in siti industriali Eni in<br />

Sicilia<br />

- Istruite le istanze di valutazione di impatto ambientale e di autorizzazione unica<br />

per un impianto fotovoltaico autorizzato nella messa in sicurezza definitiva della<br />

discarica fosfogessi di Gela<br />

- Proseguimento degli iter autorizzativi per gli impianti fotovoltaici presso i siti<br />

EniPower di Brindisi e Mantova e di Syndial di Ferrandina<br />

- Rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale allo stabilimento di Livorno e<br />

all’impianto esistente di Taranto<br />

- Installazione dei nuovi bruciatori VeLoNO x sui secondi cicli combinati di Ferrera<br />

Erbognone e Ravenna, con ulteriore riduzione delle emissioni specifiche in atmosfera<br />

di NO X del 3,5% rispetto al 2009<br />

- Gas naturale pari al 90,6% dell’energia primaria in ingresso<br />

- Riduzione delle emissioni di SO 2 del 6,5%<br />

- Accordo con Ministero dell’Ambiente per il futuro smaltimento dei terreni della<br />

fitodepurazione di Brindisi, in anticipo rispetto al progetto originario, a causa<br />

della raggiunta impossibilità di estrarre il mercurio residuo<br />

- Presentato il progetto EniPower di bonifica della falda alla Conferenza dei Servizi<br />

di Mantova dell’ottobre 2010<br />

- Revamping della centrale di trigenerazione di Bolgiano<br />

- Proseguimento delle attività connesse al progetto di un nuovo ciclo combinato<br />

da 240 MW nello stabilimento di Taranto<br />

- Mantenimento dell’indice di performance delle centrali termoelettriche inferiore<br />

a 415 g CO 2 /kWh eq<br />

- Partecipazione a studi di fattibilità Eni per il confinamento geologico della CO 2<br />

- Produzione di energia elettrica da fonti fotovoltaiche per una potenza complessiva<br />

(in via programmatica) di 20,2 MW in siti industriali EniPower ed Eni<br />

- Studio di fattibilità per la realizzazione di una centrale a biomasse (con individuazione<br />

della potenzialità)<br />

- Rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per tutti gli impianti termoelettrici<br />

e condivisione con ISPRA dei relativi Piani di Monitoraggio e Controllo<br />

- Completamento del programma di installazione dei nuovi bruciatori VeLoNO x<br />

su tutti i cicli combinati entro il 2011<br />

- Riconoscimento dell’efficienza energetica attraverso il rilascio di Certificati<br />

Bianchi<br />

- Conclusione delle bonifiche dei suoli<br />

- Condivisione con Ministero dell’Ambiente delle modalità di bonifica delle falde<br />

dei siti multisocietari<br />

- Conclusione dello smaltimento dell’amianto non incapsulato (secondo i piani<br />

regionali vigenti) e PCB<br />

- Realizzazione di interventi di bonifica sostenibile ove possibile e in accordo<br />

con le autorità<br />

- Prosecuzione dei piani di monitoraggio sulla biodiversità di contesti ambientali - Prosecuzione degli interventi di rimboschimento e creazione ex novo di fasce<br />

terrestri e marini particolarmente sensibili, in prossimità del sito produttivo di a verde con effetto di barriera visiva e acustica nel sito produttivo di Mantova<br />

Brindisi<br />

- Prosecuzione degli interventi di riqualificazione ambientale della sponda destra<br />

del Lago Inferiore di Mantova<br />

- Pubblicazione del libro “Dove vive EniPower” - Prosecuzione delle attività nell’ambito degli accordi di programma e protocolli<br />

di intesa volti alla registrazione EMAS di comparto per i poli industriali di<br />

Ferrara e Ravenna<br />

- Programmazione di iniziative autonome EniPower legate alle realtà territoriali<br />

Contribuire allo sviluppo locale - Gestione di accordi con Enti Locali, con forme di sostegno economico a opere - Affinamento della collaborazione con le Amministrazioni Locali in funzione di<br />

pubbliche e a iniziative culturali, sportive, sociali e di tutela del patrimonio artistico progetti di comune interesse<br />

[ XVII ]


Per EniPower la sfida<br />

principale è coniugare<br />

gli obiettivi di natura<br />

economica propri del<br />

business con la continuità<br />

di fornitura ai coinsediati<br />

e la massima attenzione<br />

all’ambiente e alla<br />

sicurezza delle persone e<br />

degli asset.<br />

Si tratta di sfide tecniche e<br />

gestionali che coinvolgono<br />

e motivano il personale,<br />

perché solo con un lavoro<br />

di squadra, unendo le<br />

competenze di tecnici e<br />

manager alla collaborazione<br />

con i fornitori di tecnologia<br />

all’avanguardia, EniPower<br />

può continuare a vincere le<br />

sfide presenti e future.


EniPower e le sfide dell’energia


[ 4 ]<br />

produrre energia<br />

in modo sostenibile ed efficiente<br />

le sfide delle compagnie energetiche e il ruolo di EniPower<br />

L’industria energetica si trova a operare in un contesto competitivo, politico e normativo sempre più articolato e in rapida evoluzione, affrontando<br />

sfide di non semplice e univoca soluzione: contribuire a far “ripartire” l’economia, garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento<br />

energetico e mitigando l’impatto locale e globale sull’ambiente dovuto a produzione e uso delle fonti fossili. Tutto ciò in uno scenario di forti<br />

modifiche nelle scelte tecnologiche, come per il nucleare, e negli equilibri geopolitici. Gli esiti della Conferenza delle Parti 2010 del Protocollo<br />

di Kyoto, svoltasi a Cancun, l’ambizioso pacchetto europeo di politica energetica, noto con lo slogan “20-20 by 2020” e la cosiddetta roadmap<br />

europea verso il 2050 spingono verso un’economia “a basso contenuto di carbonio” (se non addirittura carbon-free), efficienza energetica<br />

e fonti pulite, economiche e non esauribili: gli attuali obiettivi europei prevedono di ridurre del 20% sia il consumo di energia primaria, sia le<br />

emissioni di gas serra, oltre a raggiungere il 20% di “energia verde” nel mix complessivo, il tutto entro il 2020.<br />

I processi di rilascio e rinnovo periodico dell’Autorizzazione Integrale Ambientale (AIA) per le centrali termoelettriche rappresentano in particolare<br />

spunti di ulteriore miglioramento complessivo dell’impatto ambientale dei siti produttivi e della loro gestione e controllo. I gestori sono<br />

così chiamati a conformarsi all’evoluzione dei valori limite di emissioni di inquinanti delle Best Available Techniques (BAT, cioè le “Migliori<br />

Tecnologie Disponibili” su scala industriale) indicate in sede europea e nazionale, per la “prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento”<br />

del programma europeo IPPC.<br />

Dal punto di vista normativo, il settore energetico italiano è in attesa dell’emanazione dei decreti attuativi di definizione degli incentivi alla<br />

cogenerazione e alle fonti rinnovabili in generale.<br />

L’efficienza energetica e l’Autorizzazione Integrata Ambientale<br />

Nel breve-medio termine, il miglioramento dell’efficienza energetica è la principale azione volta alla sostenibilità di un qualsiasi sistema energetico:<br />

le tecnologie orientate a un uso “migliore” delle fonti fossili presentano un notevole potenziale tecnico-economico, che investe tutte<br />

le fasi, dalla produzione ai processi di trasformazione dell’energia, fino alla riduzione dei consumi finali. Un chiaro esempio è il ricorso alla<br />

cogenerazione ad alto rendimento, scelta tecnologica connaturata agli impianti di EniPower, che sfruttano l’elevata efficienza del gas naturale<br />

– di per sé la fonte fossile a minor intensità di carbonio – nei cicli combinati: si tratta della BAT per la produzione termoelettrica da fonti<br />

fossili. Questa produzione congiunta di elettricità e vapore assicura, senza alcun aggravio di costi, di ottimizzare il consumo di risorse naturali<br />

(sostanzialmente combustibili fossili e acqua): il vapore, prodotto grazie al calore dei gas combusti, è utilizzato dapprima per produrre ulteriore<br />

energia elettrica e poi come “veicolo” per la cessione di calore a impianti industriali e reti di teleriscaldamento cittadino.<br />

Si garantisce una valutazione coordinata dell’impatto – singolo e complessivo – il più possibile contenuto sulle varie matrici ambientali: i cicli<br />

combinati a gas naturale rappresentano il massimo contributo alla mitigazione dei rischi del cambiamento climatico causato dai combustibili<br />

fossili climalteranti, con un binomio tecnologia-combustibile che ne permette la minimizzazione durante la combustione; il dato di emissioni di<br />

CO 2 riferito a ciascun kWh prodotto da EniPower è uno dei più bassi in Italia, inferiore di circa il 26% al dato medio italiano (dal confronto tra<br />

il fattore specifico di EniPower e il dato desumibile dalle statistiche dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas). L’inquinamento atmosferico<br />

locale vede l’eliminazione delle emissioni di ossidi di zolfo e di polveri e la riduzione delle emissioni specifiche di ossidi di azoto grazie alle tecnologie<br />

all’avanguardia nella combustione (bruciatori a basse e bassissime emissioni di azoto, DryLowNO x e VeLoNO x ): in particolare, l’assenza<br />

di impianti di abbattimento delle emissioni assicura di non trasferire l’inquinamento da un comparto ambientale all’altro. A tutto ciò si aggiunge<br />

che i cicli combinati a gas assicurano una bassa produzione di rifiuti dall’esercizio e ottimizzano la gestione delle acque.<br />

Nel 2010, EniPower ha ottenuto il rilascio dell’AIA per i siti di Livorno e Taranto, che si aggiungono a Ferrara: sono in corso le istruttorie della<br />

Commissione Ministeriale AIA per l’autorizzazione degli altri impianti. Per Taranto, è stato anche avviato il processo di condivisione con Ministero<br />

dell’Ambiente e ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) delle procedure di monitoraggio dei dati ambientali. Oltre al<br />

necessario contributo degli Enti Locali, il processo autorizzativo richiede diverse fasi di confronto tra la Commissione e il gestore, in occasione<br />

di richieste di integrazione della documentazione predisposta e di specifiche audizioni: il parere tecnico finale della Commissione AIA contiene<br />

prescrizioni di natura tecnica e gestionale, volte a garantire un programma di miglioramento complessivo dell’impatto ambientale del sito.<br />

Le fonti rinnovabili<br />

Le fonti rinnovabili convenzionali contribuiscono oggi sempre di più agli obiettivi di sostenibilità energetica, ma determinano elevati costi di<br />

sistema, in relazione alle scelte di incentivazione, e presentano alcuni limiti tecnologici, come la scarsa densità di energia: nel complesso,


EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ EniPower e le sfide dell’energia<br />

quindi non incrementano in modo efficiente la competitività complessiva del sistema energetico. Nel medio-lungo termine, la ricerca – campo<br />

di forti investimenti per Eni – potrà produrre discontinuità tecnologiche significative, che permettano di sfruttare le fonti rinnovabili in modo<br />

economico ed efficace, rendendole veramente alternative – e non solo complementari – alle fonti fossili.<br />

Nel contesto attuale, EniPower prosegue il proprio impegno nel campo fotovoltaico, accanto all’analisi di nuove opportunità di sviluppo e<br />

diversificazione, in coerenza con gli indirizzi strategici di Eni, come avviene nel campo delle biomasse. Nel settore fotovoltaico, premiato dalle<br />

incentivazioni statali del “Conto Energia”, EniPower ha progressivamente spostato il proprio modello di business dalla produzione di celle e<br />

moduli fotovoltaici alla commercializzazione di moduli e sistemi fotovoltaici, portando nel frattempo a termine gli interventi industriali volti al<br />

potenziamento e miglioramento delle rese quali-quantitative della produzione con la tecnologia al silicio, nello stabilimento di Nettuno. Il fotovoltaico<br />

diffuso presenta vari aspetti di sostenibilità, non solo ambientale ed energetica, soprattutto se realizzato su tetti di edifici residenziali<br />

e industriali o pensiline a copertura di parcheggi, a parità complessiva di impatto sugli oneri del sistema elettrico. Gli impianti possono essere<br />

utilmente costruiti su aree già antropizzate e non destinabili a usi alternativi, come aree industriali e coperture di discariche, senza entrare in<br />

competizione con gli usi primari del suolo; gli impianti associati al consumo in sito, oltre a rappresentare una vera fonte di reddito per il futuro,<br />

sostengono il diffondersi di una cultura del risparmio energetico e del consumo consapevole ed efficiente dell’energia.<br />

la salute e la sicurezza in EniPower<br />

La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori è un elemento fondamentale delle logiche gestionali di EniPower fin dalla definizione della<br />

propria Politica in materia di salute, sicurezza, ambiente e Incolumità Pubblica.<br />

In particolare EniPower per quanto riguarda la salute e sicurezza sul lavoro da anni orienta le sue attività definendo specifici e puntuali traguardi<br />

per il conseguimento del fondamentale obiettivo di Infortuni Zero. Questo importante risultato è conseguibile attraverso la definizione<br />

ed il miglioramento dei livelli di sicurezza intermedi e progressivi, che coinvolgono tutte le persone (i dipendenti e terzi) che contribuiscono alle<br />

attività aziendali. Gli obiettivi di miglioramento della sicurezza vengono definiti a tutti i livelli dell’organizzazione e formalizzati nei Documenti<br />

di Valutazione dei Rischi.<br />

Anche per le attività che coinvolgono terzi vengono attuati meccanismi di coinvolgimento e partecipazione dei lavoratori attraverso azioni che<br />

disincentivano i comportamenti pericolosi ed incentivano i comportamenti virtuosi.<br />

Ed è proprio nella “persona/lavoratore” che EniPower pone la centralità del proprio sistema di prevenzione, perché la sicurezza è cultura ed<br />

è la cultura che determina i comportamenti, il coinvolgimento attivo e la responsabilità: sentirsi responsabili e non solo essere responsabili.<br />

Infatti, il punto di partenza della nostra organizzazione della sicurezza è la consapevolezza che la maggior parte degli incidenti è dovuta ai<br />

comportamenti insicuri delle persone: per questo motivo, andando oltre i disposti normativi (di informazione, formazione, addestramento, dotazione<br />

di Dispositivi di Protezione Individuale, etc.) siamo impegnati nella elaborazione di programmi e strumenti per influenzare e modificare<br />

i comportamenti dei lavoratori affinché pensino ed agiscano in sicurezza.<br />

garantire la flessibilità degli impianti termoelettrici<br />

Nello scenario post-crisi economico-finanziaria degli ultimi due anni, la presenza sul mercato elettrico è determinata dalla capacità di produrre<br />

nei momenti più convenienti, dato l’affermarsi di una marcata differenza tra i prezzi delle ore diurne e di quelle notturne, fascia in cui le Società<br />

possono non trovare remunerativo produrre; nel complesso, si presenta una forte pressione competitiva sui prezzi all’ingrosso dovuta a eccesso<br />

di offerta. In questo contesto, a garanzia della propria competitività, EniPower ha proseguito nel 2010 gli interventi di natura tecnologica<br />

e organizzativa, avviati l’anno prima, volti a esercire nel Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD) il numero maggiore possibile dei propri<br />

cicli combinati: ricercando la massima flessibilità nel loro esercizio, si “modula” il carico – e quindi la produzione – in funzione delle richieste<br />

e delle opportunità di mercato, sfruttando i differenziali di prezzo dell’energia elettrica tra giorno e notte, per garantire sostenibilità economica<br />

alle attività di generazione e produrre energia sempre più conveniente per tutti.<br />

Questa gestione industriale si basa su innovazioni tecnologiche, volte a ottimizzare i sistemi di combustione e, soprattutto, sulla valorizzazione<br />

della conoscenza tecnica degli impianti, con lo scopo di consolidare un know-how capace di coniugare le esigenze ambientali con una sempre<br />

maggiore competitività sul mercato, nella cornice del collaudato modello di business della gestione in tolling: con ciò si garantiscono sicurezza<br />

industriale, massima disponibilità e flessibilità impiantistica e migliori standard di efficienza produttiva. La trasformazione dei cicli combinati<br />

EniPower da impianti di baseload a impianti modulabili è infatti compiuta con la massima attenzione alla sicurezza degli asset e alla continuità<br />

di fornitura di vapore ai processi industriali continui coinsediati. Obiettivo di business è estrarre tutto il margine possibile, massimizzando la<br />

creazione di valore degli impianti, attraverso l’ottimizzazione continua e attenta delle modalità di esercizio sui vari mercati elettrici. A garanzia<br />

[ 5 ]


[ 6 ]<br />

di questo percorso, tra i principali fattori strategici di competitività vanno elencati il rafforzamento, in termini di organici e professionalità,<br />

dello staff di manutenzione, l’installazione dei VeLoNO x , l’ampliamento del range di carico disponibile sull’MSD e l’aumento delle fermate<br />

opportunistiche.<br />

EniPower ha in particolare contribuito negli anni alla sperimentazione della tecnologia dei VeLoNO x con Ansaldo sui propri cicli combinati:<br />

nel 2010, le attività si sono concentrate soprattutto su una macchina di Ravenna, che ha raggiunto la maggiore flessibilità. Questi bruciatori<br />

di ultima generazione per le camere di combustione dei turbogas, caratterizzati da bassissime emissioni specifiche di ossidi di azoto,<br />

sono funzionali all’esercizio “flessibile” dei cicli combinati; essi consentono, infatti, di mantenere sempre alta la temperatura nella camera<br />

di combustione – e di conseguenza i rendimenti – anche a carichi parziali: gli impianti possono quindi marciare entro i limiti emissivi anche<br />

a carichi molto più bassi, riducendo in tal modo la soglia del “minimo tecnico di marcia”. Questo risultato permette di minimizzare la<br />

potenza immessa nella Rete di Trasmissione Nazionale nelle ore a margine negativo, cui si affianca l’aumento della potenza di picco, che<br />

viene invece immessa in rete nelle ore a valore aggiunto: questo risultato è ottenuto, soprattutto negli impianti al nord Italia, anche grazie<br />

all’inserimento del fogging, nebulizzazione di acqua nelle camere di combustione che permette di aumentare la potenza, senza far crescere<br />

la temperatura di combustione e di conseguenza la formazione di NO X . Queste leve di ottimizzazione della performance di esercizio<br />

sono poi completate dall’aumento della disponibilità allo spegnimento dei cicli combinati.<br />

In relazione a queste modalità di esercizio, sono in fase di progettazione anche alcune nuove caldaie, in sostituzione di vecchi impianti, da<br />

gestire come riserva calda in grado di assicurare un rapido avviamento e quindi l’incremento di affidabilità della fornitura di vapore tecnologico<br />

ai siti coinsediati, oltre che del riutilizzo dei gas derivati in caso di transitori che modifichino improvvisamente gli assetti dei cicli combinati che<br />

li utilizzano, garantendo il rispetto delle best practice in termini emissivi.<br />

Per quanto riguarda le attività di manutenzione, a partire dal 2011, si intende sistematizzare in una banca dati la raccolta dei dati di manutenzione<br />

e fuori servizio, con un dettaglio a livello orario: ciò ottimizzerà l’approccio avviato negli anni precedenti con le cosiddette “schede<br />

evento”, ampliando il parco di infomazioni sulle cause dei disservizi, per attuare le migliori e più rapide azioni correttive nell’esercizio e manutenzione<br />

degli impianti.<br />

consolidare il valore del settore elettrico in Eni<br />

Nuovi progetti<br />

La competenza strategica sviluppata in EniPower nei settori termoelettrico e fotovoltaico è uno strumento utile a interventi di valorizzazione e<br />

ottimizzazione dei patrimoni aziendali Eni, sia industriali sia di know-how e di competenze di business. Non solo EniPower persegue opportunità<br />

di sviluppo e diversificazione delle attività nei propri siti, ma fornisce anche un patrimonio a supporto della presenza Eni nel mondo.<br />

In Italia, per la propria installazione di Taranto, EniPower ha ottenuto nell’aprile del 2010 il Decreto di Pronuncia di Compatibilità Ambientale,<br />

da parte dei Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dei Beni Culturali, relativo alla realizzazione, nell’orizzonte di Piano<br />

Industriale, di una nuova centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo da 240 MW. EniPower è impegnata nella ricerca del massimo<br />

consenso da parte dell’opinione pubblica locale e degli Enti Locali, condizione imprescindibile per l’avvio della realizzazione.<br />

Per la centrale di trigenerazione di Bolgiano, situata nel comune di San Donato Milanese ed esercita dal 1° gennaio 2010 da EniPower secondo<br />

un contratto di tolling con la Società – controllata da Eni – Eniservizi (toller), è previsto al 2013 un revamping, descritto nella sezione<br />

iniziale sull’attività termoelettrica.<br />

Cooperazione e diffusione del know-how<br />

Ai progetti gestiti direttamente da EniPower si affiancano le attività di apporto del know-how tecnologico e specialistico a progetti di Eni<br />

Divisione Exploration & Production, come la crescita delle infrastrutture energetiche di Congo, Angola, Kazakhstan e Venezuela, interessati<br />

a valorizzare il gas associato allo sviluppo di attività petrolifere. EniPower non si configurerà come operatore, ma supporta Eni nello sviluppo<br />

energetico a beneficio di comunità e industrie locali, consolidando i rapporti con Paesi in cui garantire l’energia è un elemento propulsivo<br />

verso il benessere. La Società svolge attività con contenuti prettamente tecnici, come studi di fattibilità per centrali a ciclo combinato, linee di<br />

trasmissione in alta tensione e sottostazioni di distribuzione, oltre ad analisi dei costi di investimento e di esercizio.<br />

Nel 2010 è proseguito l’impegno di EniPower nel progetto “Un ponte per l’innovazione”, definito con Protocollo di Intesa tra Ministero della<br />

Pubblica Istruzione, Università degli Studi dell’Aquila ed Eni del maggio 2009, dopo il drammatico terremoto dell’aprile 2009. Con questo progetto,<br />

Eni intende contribuire con risorse umane, finanziarie e strutturali alla ripresa e al rilancio delle attività di ricerca dell’Ateneo dell’Aquila,<br />

oltre che alla realizzazione di iniziative concrete per lo sviluppo dei territori in modo autonomo e sostenibile. EniPower ha completato nel luglio<br />

2010, in collaborazione con l’Ateneo abruzzese, lo studio di fattibilità di un impianto di teleriscaldamento urbano ad alta sostenibilità ambientale<br />

per la città dell’Aquila, sulla scorta dello studio preliminare in carico all’Università stessa sull’analisi dell’utenza attuale e del suo sviluppo


EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ EniPower e le sfide dell’energia<br />

futuro, oltre che della disponibilità locale di biomasse: obiettivo era condividere con il territorio la realizzazione di tecnologie sostenibili per<br />

energia ad alta efficienza e limitato impatto ambientale. Lo studio ha evidenziato la fattibilità tecnica e i potenziali benefici ambientali dell’iniziativa,<br />

ma anche la sua non compatibilità con gli standard di redditività richiesti da Eni per i propri investimenti e pure la notevole distanza rispetto<br />

agli usuali valori per iniziative industriali del settore. La discussione nell’ambito del Comitato Guida del progetto “Un ponte per l’innovazione”<br />

ha per ora congelato l’attività allo stadio attuale dello studio di fattibilità.<br />

realizzazioni e progetti nelle energie rinnovabili<br />

Nel contesto attuale delle fonti rinnovabili e dei suoi obiettivi – descritto in apertura tra le sfide delle compagnie energetiche – EniPower è<br />

impegnata su più fronti nel settore fotovoltaico, sia a supporto di realtà industriali e di servizio, inclusa Eni, sia verso il mercato: a ciò si affianca<br />

la valutazione di nuove opportunità di sviluppo e diversificazione, ad esempio nelle biomasse, in coerenza con gli indirizzi strategici di Eni.<br />

In particolare, EniPower prosegue nelle azioni connesse alla realizzazione degli obiettivi fissati nel “Patto per l’Ambiente”, siglato da Eni con<br />

il Ministero dell’Ambiente nel luglio 2009, per il perseguimento degli obiettivi del pacchetto europeo di politica energetica “20-20 by 2020”:<br />

il Patto prevede, in via programmatica, che EniPower metta in servizio entro il 2014 propri impianti fotovoltaici per 20,2 MW p di capacità<br />

produttiva elettrica e a biomasse per 25 MW.<br />

Fotovoltaico<br />

Gli impianti fotovoltaici correlati al “Patto per l’Ambiente” verranno realizzati e manutenuti da EniPower in siti industriali Eni italiani, valorizzando in<br />

termini economici e riqualificando ambientalmente aree industriali non altrimenti utilizzabili, come discariche poste in sicurezza permanente: il riutilizzo<br />

di questo tipo di superfici si colloca, fra l’altro, tra le scelte maggiormente premiate dalle linee guida nazionali per l’ubicazione degli impianti<br />

da fonte rinnovabile e dall’attuale meccanismo di incentivazione del fotovoltaico (“Conto Energia”). Con gli interventi previsti, si sfruttano le sinergie<br />

con la realtà produttiva esistente (come le reti elettriche di stabilimento, cui vengono connesse le cabine elettriche per la conversione in corrente<br />

alternata dell’energia generata dai moduli) e si assicura la totale integrazione dell’opera all’interno del sito senza alcun impatto paesaggistico: in<br />

particolare, la realizzazione dell’opera non prevede scavi che possano interferire e inficiare le opere di recupero ambientale pregresse sulla parte<br />

di terreno interessata, perché le “stringhe” di moduli fotovoltaici sono montate su apposite carpenterie metalliche in acciaio zincato che, con la loro<br />

struttura a cavalletto, sostengono i pannelli nell’inclinazione di progetto; queste strutture sono a loro volta ancorate a zavorre in cemento armato<br />

appoggiate sul terreno. Verranno utilizzati moduli fotovoltaici standard in monocristallino e multicristallino di produzione EniPower.<br />

In ognuno dei progetti, EniPower è impegnata nel confronto con gli Enti Pubblici competenti, sin dalle prime fasi di sviluppo, tramite le proprie<br />

interfacce locali e il supporto delle realtà societarie Eni presenti nel sito in oggetto. Il dialogo aperto con le Amministrazioni Pubbliche coinvolte<br />

è fondamentale per meglio comprendere le fasi procedurali dell’istruttoria e integrare le esigenze del territorio nella progettazione degli impianti.<br />

I tempi di realizzazione degli interventi sono influenzati dalle modifiche sugli incentivi previsti dal Conto Energia e da ritardi nei procedimenti<br />

autorizzativi in capo a Regioni o Province (Autorizzazione Unica ai sensi del D. Lgs. 387/03), anche in relazione alla restituzione agli usi industriali<br />

di tutti i terreni interessati da procedimenti di bonifica in Siti di Interesse Nazionale (SIN). Attualmente EniPower prevede attualmente a<br />

Piano Industriale l’installazione di 24,2 MW p (rispetto al già citato impegno programmatico del “Patto per l’Ambiente”) di capacità produttiva<br />

elettrica da fonte fotovoltaica, che garantiranno a regime un risparmio energetico annuo che sfiora i 5,9 ktep ed emissioni evitate di CO 2 pari<br />

a circa 17,6 kt CO 2 annue. Un impianto della taglia di 5 MW p evita anche l’immissione in atmosfera di circa 8,6 t/anno di SO 2 , 5 t/anno di NO X<br />

e 350 kg/anno di PM 10 , usando come riferimento le emissioni specifiche medie del parco termoelettrico italiano.<br />

I principali siti interessati dai progetti EniPower sono Gela, Mantova, Brindisi e Ferrandina (provincia di Matera), cui si aggiunge una serie di<br />

impianti su tetti e pensiline di copertura di parcheggi della taglia di circa 1 MW p l’uno. Nel caso di Gela, si tratta di una discarica fosfogessi<br />

ISAF (Società detenuta al 52% da Syndial e al 48% dalla Regione Sicilia), di cui il Ministero dell’Ambiente ha autorizzato la messa in sicurezza<br />

definitiva il 30 dicembre 2009, con la previsione di installazione di un impianto fotovoltaico sui piani sommitali: nella seconda metà del 2010,<br />

EniPower ha istruito le istanze di valutazione di impatto ambientale e di autorizzazione unica presso la Regione Sicilia, mentre proseguono<br />

i lavori di messa in sicurezza. A Mantova, il progetto è stato ritenuto definitivamente approvabile da una Conferenza di Servizi svoltasi nel<br />

2009 con gli Enti Locali, che hanno manifestato notevole interesse alla realizzazione, ma l’iter è in fase di stallo in attesa dell’approvazione<br />

del progetto di bonifica della falda. Nel petrolchimico di Brindisi, la centrale fotovoltaica proposta, con potenza di 6,5 MW p e un’estensione<br />

complessiva di circa 16 ettari, sarebbe articolata su tre lotti di terreno, prevalentemente parte integrante della copertura (capping) di una<br />

discarica della Società – controllata da Eni – Syndial, messa in sicurezza nei primi anni dello scorso decennio: l’iter autorizzativo dell’impianto<br />

fotovoltaico dipende dalla trasmissione a Syndial della “presa di atto” da parte della Provincia sulla messa in sicurezza della discarica. Nel caso<br />

di Ferrandina, si tratta di un sito industriale, ora Syndial, messo in sicurezza permanente circa venti anni or sono, di cui ora è stato pianificato<br />

ed è in attesa di autorizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente il rifacimento del capping, con la connessa installazione di un impianto<br />

[ 7 ]


[ 8 ]<br />

fotovoltaico; nel 2010, però, ogni attività autorizzativa nella Regione Basilicata è rimasta ferma, in attesa del recepimento delle linee guida<br />

nazionali sulle rinnovabili. Solo all’inizio del 2011 EniPower ha potuto presentare istanza di autorizzazione unica.<br />

A fianco dei precedenti progetti, EniPower sta quindi ampliando il numero dei progetti di impianti fotovoltaici su tetti di palazzine uffici e pensiline<br />

di copertura di parcheggi, di taglia inferiore a 1 MW p e con procedimenti autorizzativi semplificati. Nel corso del 2010 sono stati realizzati<br />

da EniPower due impianti all’interno di siti industriali Eni in Sicilia: EniPower ha ottenuto in concessione da Polimeri Europa e da EniMed l’uso<br />

delle superfici degli edifici e delle pensiline. Un ulteriore impianto è stato realizzato sempre in Sicilia per conto di Raffineria Milazzo: con una<br />

potenza di 965 kW p , pari al fabbisogno di 600 abitazioni, produrrà circa 1,37 GWh.<br />

A fianco delle iniziative descritte nei siti industriali di presenza Eni, l’impegno di EniPower nello sviluppo delle fonti rinnovabili si intensifica,<br />

inoltre, nella progettazione e realizzazione di sistemi fotovoltaici a marchio Eurosolare, con potenza maggiore di 10 kW p. I clienti principali nel<br />

2010 sono stati Eni e le sue Divisioni: tra i progetti conclusi, si trovano la copertura fotovoltaica del tetto della mensa della sede principale di<br />

Eni a Roma e del nuovo asilo nido aziendale Eni a San Donato Milanese, oltre alla copertura delle pensiline delle “eco-stazioni” di rifornimento<br />

multienergy di Eni Divisione Refining & Marketing. Altri progetti rilevanti riguardano parcheggi in aree industriali, teatri come il Piccolo Strehler<br />

di Milano, strutture fieristiche come la Fiera del Levante di Bari, impianti fotovoltaici di grandi dimensioni nel settore zootecnico/caseario e<br />

impianti fotovoltaici per Enti Pubblici.<br />

Biomasse<br />

Il contributo di EniPower allo sviluppo delle biomasse è legato al progetto Eni di riqualificazione del petrolchimico di Porto Torres: l’intervento,<br />

denominato “Polo Chimica Verde”, coinvolge la Società Polimeri Europa e una primaria azienda italiana nel settore delle bio-plastiche, nella<br />

cornice di un accordo di programma da siglare tra aziende ed Enti Pubblici centrali e locali. L’intervento sarebbe realizzato entro il 2015.<br />

In questo contesto, EniPower è incaricata dello studio di fattibilità tecnico/economica di un impianto integrato con il nuovo polo chimico, che<br />

utilizzi prioritariamente la biomassa solida locale residuale della filiera agricola di colture oleaginose, funzionale alla futura produzione di<br />

bio-plastiche: l’impianto a biomasse produrrebbe in assetto cogenerativo vapore ed energia elettrica destinati alle utenze chimiche.<br />

Le maggiori incertezze, allo stato attuale, si riferiscono al quadro regolatorio incentivante, in attesa dell’emanazione dei decreti attuativi della<br />

nuova legislazione sulle fonti rinnovabili.<br />

Finora, EniPower ha condotto e conclusa un’indagine esplorativa preliminare, concentrata sulla valutazione della sostenibilità complessiva del<br />

progetto: in primis, l’analisi sulla disponibilità di biomassa è stata compiuta in stretta relazione con i potenziali scenari di sviluppo equilibrato<br />

del territorio e con gli impatti della logistica dell’approvvigionamento del combustibile. Questo progetto rappresenta per EniPower – ma anche<br />

per tutta Eni – una nuova sfida di natura tecnologica e ambientale: la gestione delle biomasse solide richiede specifici metodi di movimentazione,<br />

mentre la combustione della paglia presenta problematiche di elevati contenuti di cloro e potassio, oltre che di corrosione. Sono poi<br />

necessari impianti di depolverazione dei fumi e la gestione di ceneri, che ad esempio possono essere impiegate come fertilizzanti. L’analisi<br />

delle configurazioni impiantistiche ottimali è compiuta sulla scorta di best practice di Paesi scandinavi.<br />

valorizzare le professionalità<br />

Nello scenario di recessione che ha colpito l’economia mondiale, Eni si caratterizza per il suo costante impegno a garantire forme di lavoro<br />

stabile e sicuro, senza incrementare il ricorso a forme contrattuali atipiche. La congiuntura richiede alle aziende di governare e guidare in<br />

maniera sostenibile il cambiamento in atto, senza compromettere la fiducia delle proprie persone, che è un bene fondamentale per l’azienda.<br />

L’obiettivo primario è promuovere una sempre maggiore efficienza, attraverso la ricerca di una migliore organizzazione del lavoro e di un<br />

migliore mix professionale, con la valorizzazione del contributo di chi fa già parte dell’azienda. EniPower è stata anche nel 2010 fortemente<br />

attrattiva nel cosiddetto processo di netting, cioè l’azione gestionale mirante all’ottimizzazione degli organici, che privilegia l’inserimento in<br />

Società di figure provenienti dall’ambito Eni: questo intervento ha interessato in modo trasversale tutte le funzioni di linea e di staff, sia di sede<br />

che di siti produttivi. Il processo determina un travaso di esperienze e professionalità, le quali arricchiscono l’organizzazione che accoglie le<br />

nuove risorse: si favoriscono nuovi percorsi di crescita professionale e si risponde a eventuali interessi alla mobilità geografica.<br />

Gli obiettivi di migliore organizzazione del lavoro e di valorizzazione professionale sono perseguiti anche con il supporto di strumenti di formazione<br />

e di coinvolgimento. Esiste un impegno specifico teso a salvaguardare e sviluppare il know-how aziendale a supporto delle strategie di<br />

business, che si attua attraverso la formazione manageriale e professionale da un lato e lo sviluppo del Knowledge Management dall’altro.<br />

Nel 2010 è stato avviato il sistema di KM EniPower, basato su 5 comunità di pratica, che è poi stato integrato nel sistema KM di Eni Divisione<br />

Gas & Power.<br />

Proseguono inoltre le iniziative finalizzate a sostenere il coinvolgimento delle persone, come la comunicazione interna sugli obiettivi aziendali<br />

e l’introduzione di strumenti di welfare complementare e di supporto alla conciliazione tra vita privata e vita lavorativa.


EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ EniPower e le sfide dell’energia<br />

Ferrera Erbognone - sala controllo<br />

[ 9 ]


Le scelte strategiche<br />

dell’azienda sono<br />

indirizzate ad assicurare<br />

la sostenibilità dei<br />

risultati nel tempo anche<br />

attraverso il rafforzamento<br />

della reputazione e<br />

delle relazioni con gli<br />

stakeholder.<br />

Filo conduttore è la volontà<br />

di mantenere rapporti<br />

franchi e costruttivi, con<br />

l’obiettivo di affrontare<br />

immediatamente<br />

eventuali problemi e<br />

giungere sollecitamente<br />

alla soluzione in forma<br />

collaborativa.


il mondo delle relazioni di EniPower


[ 12 ]<br />

il valore delle relazioni<br />

la presenza sul territorio<br />

La sostenibilità economico-sociale e ambientale<br />

caratterizza il comportamento responsabile<br />

di EniPower verso gli stakeholder.<br />

La presenza sul territorio è un valore sostenuto<br />

da EniPower, prima di tutto generando<br />

lavoro e gestendo gli impianti alla ricerca<br />

della massima efficienza e del minimo impatto<br />

ambientale: EniPower svolge le proprie<br />

attività di produzione e commercializzazione<br />

secondo modalità che garantiscano, in ogni<br />

momento, la sicurezza e la salute di dipendenti,<br />

contrattisti e clienti, l’integrità degli<br />

asset, la tutela dell’incolumità pubblica e il<br />

miglioramento della qualità della vita delle<br />

comunità in cui opera.<br />

EniPower ha sempre posto molta attenzione<br />

al rispetto del territorio ospitante: la Società<br />

considera gli investimenti a favore delle<br />

comunità come parte integrante del rapporto<br />

con il territorio e della conduzione del<br />

business a livello locale, nella convinzione<br />

che uno sviluppo equilibrato del contesto in<br />

cui opera sia elemento indispensabile per<br />

la sostenibilità stessa della sua presenza.<br />

Questi obiettivi sono perseguiti grazie al<br />

mantenimento del migliore rapporto con le<br />

amministrazioni e con le comunità dei territori<br />

di insediamento, oltre che contribuendo<br />

allo sviluppo sociale, tramite la promozione<br />

di eventi culturali e iniziative a sostegno di<br />

opere pubbliche.<br />

Nell’ambito delle proprie relazioni con gli<br />

stakeholder, EniPower non partecipa a iniziative<br />

volte a ottenere premi e riconoscimenti.<br />

gli stakeholder di EniPower – le relazioni con le Istituzioni, gli organismi non governativi e le associazioni<br />

Stakeholder Ambito/Tema Attori/Azioni<br />

Istituzioni Processi autorizzativi per la realiz- Collaborazione tra funzioni centrali EniPower (sviluppo nuovi proget-<br />

ed Enti di zazione e l’esercizio degli impianti ti, gestione industriale e gestione HSE), responsabili dei siti produt-<br />

Controllo termoelettrici - procedure di Valutivi EniPower e funzioni competenti Eni (relazione con le Istituzioni,<br />

centrali tazione di Impatto Ambientale e di con ruolo di supporto a garantire una visione di insieme sulle attività<br />

Autorizzazione Integrata Ambientale Eni) - EniPower adotta principi di trasparenza e fattiva collaborazio-<br />

(data la “taglia” degli impianti, si tratne nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, nel pieno rispetto<br />

ta di processi gestiti a livello statale, di leggi, regolamenti, Codice Etico e Modello 231, con particolare<br />

che coinvolgono tutti gli Enti, dai Mi- attenzione al rispetto delle procedure di comunicazione esterna<br />

nisteri dell’Ambiente e dello Sviluppo<br />

Economico fino ai Comuni interessati,<br />

con successive fasi di confronto tra<br />

la Commissione e il gestore, in occasione<br />

di richieste di integrazione<br />

della documentazione predisposta e<br />

di specifiche audizioni) - Enti italiani<br />

(tracciabilità, verifica, controllo)<br />

Istituzioni<br />

ed Enti<br />

di Controllo<br />

locali<br />

Processi di controllo delle Autorizzazioni<br />

Integrate Ambientali<br />

Sviluppo fonti rinnovabili per “Patto<br />

per l’Ambiente” siglato da Eni e Ministero<br />

dell’Ambiente<br />

Cooperazione internazionale e nazionale<br />

Processi autorizzativi per la realizzazione<br />

e l’esercizio dell’impianto<br />

termoelettrico di Bolgiano e degli<br />

impianti fotovoltaici (Conferenze di<br />

Servizi e procedure di Autorizzazione<br />

Unica secondo la normativa di promozione<br />

delle fonti rinnovabili) – Enti<br />

italiani ed esteri<br />

Collaborazione tra funzioni centrali EniPower e funzioni competenti<br />

Eni (relazione con le istituzioni tramite le proprie interfacce locali e il<br />

supporto delle realtà Eni presenti nei poli industriali)<br />

Partecipazione ai tavoli tecnici promossi dalle ARPA locali (gli Enti di<br />

controllo sui temi ambientali)<br />

Partecipazione alle attività connesse ad accordi volontari con le<br />

Società coinsediate nei siti produttivi multisocietari per la registrazione<br />

EMAS “di comparto” (Ferrara, Mantova e Ravenna), volta al<br />

miglioramento complessivo della compatibilità ambientale dei poli<br />

industriali e tecnologici<br />

le iniziative di ascolto<br />

e comunicazione<br />

EniPower ritiene che il coinvolgimento inclusivo<br />

degli stakeholder favorisca la costruzione<br />

del consenso e migliori i processi<br />

decisionali: l’ascolto delle esigenze di miglioramento<br />

permette di intervenire in tempi<br />

congrui con soluzioni utili.<br />

la comunicazione esterna<br />

EniPower si confronta con i propri stakeholder,<br />

sia a livello globale che locale, sui benefici e<br />

gli impatti delle proprie attività e si impegna<br />

a dar loro conto delle proprie performance,<br />

delle azioni intraprese e delle scelte industriali<br />

effettuate, nel breve e nel lungo periodo.<br />

Ciò avviene in primo luogo attraverso le<br />

pubblicazioni e il sito internet della Società<br />

(descritto più diffusamente nella sezione sul<br />

valore delle persone). Accanto al Bilancio di<br />

sostenibilità, la comunicazione verso il territorio<br />

di appartenenza è in particolare supportata<br />

dalle Dichiarazioni Ambientali delle<br />

centrali registrate EMAS: con gli aggiornamenti<br />

annuali, i siti descrivono le proprie<br />

performance ambientali e si impegnano in<br />

piani triennali di miglioramento.<br />

EniPower è inoltre da sempre impegnata<br />

nell’organizzazione e promozione di manifestazioni<br />

e incontri, che contribuiscono<br />

a diffondere una cultura più corretta sul<br />

mondo dell’energia e sulle proprie attività.<br />

Anche nel 2010, gli stabilimenti EniPower<br />

hanno accolto gruppi universitari, investitori,<br />

imprese estere del settore, delegazioni<br />

straniere e personale di altre Società Eni. In<br />

occasione del “Festivaletteratura” di Mantova<br />

del settembre 2010, Eni ha inaugurato la<br />

tappa della mostra itinerante “Il cane nero”,<br />

dedicata alla storia del marchio del Cane a<br />

Sei Zampe: vi è in particolare intervenuto<br />

il Presidente di EniPower Mantova, che ha<br />

parlato dell’approccio virtuoso volto alla valorizzazione<br />

del territorio di EniPower. Come<br />

esempio di questo tratto caratterizzante del<br />

modo di fare impresa sono stati illustrati i<br />

risultati della gestione del teleriscaldamento,<br />

ottenuti in collaborazione con TEA.


dieci anni di attività<br />

di EniPower<br />

Nel 2010 EniPower ha raggiunto il decennale<br />

di attività: l’anniversario è stata l’occasione<br />

per fare il punto con l’AEIT (Associazione<br />

Elettrotecnica ed Elettronica Italiana)<br />

e con la collaborazione dell’Università di<br />

Ferrara in un convegno sui primi dieci anni<br />

di produzione elettrica liberalizzata in Italia.<br />

L’incontro, trasmesso in diretta da una rete<br />

televisiva locale, ha avuto luogo nell’Aula<br />

Magna dell’Università di Ferrara il 20 aprile<br />

2010, con gli interventi del Rettore, del<br />

Sindaco di Ferrara e del Presidente della<br />

Provincia di Ferrara, oltre che con una nu-<br />

Mantova - lago con fiori di loto<br />

trita partecipazione di importanti esponenti<br />

del mondo elettrico e universitario. Gli interventi<br />

di Terna, AEIT e Università di Ferrara<br />

hanno delineato la liberalizzazione del settore<br />

elettrico in Italia come un caso di successo,<br />

nonostante le criticità che restano dal<br />

risolvere nel prossimo futuro: elementi dibattuti<br />

sono stati lo sviluppo delle infrastrutture,<br />

la previsione della domanda post-crisi<br />

e gli incentivi alle rinnovabili.<br />

Un collegamento audio-video ha consentito<br />

di presentare la nuova centrale di S.E.F.,<br />

con i due nuovi gruppi a ciclo combinato in<br />

fase finale di collaudo in vista della messa<br />

in esercizio definitiva: gli stakeholder del<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ il mondo delle relazioni di EniPower<br />

territorio hanno evidenziato come essa si<br />

colloca nel contesto del lavoro di rilancio del<br />

polo petrolchimico di Ferrara, svolto principalmente<br />

a livello locale, a partire dagli accordi<br />

di programma del 2001.<br />

L’occasione è stata anche utile per ricordare<br />

l’accordo volontario, sottoscritto da<br />

S.E.F. nel gennaio 2009 con il Comune e<br />

la Provincia di Ferrara e con la Regione<br />

Emilia Romagna, destinato alla riduzione<br />

delle emissioni, grazie all’installazione dei<br />

nuovi bruciatori VeLoNO x che permettono<br />

di rispettare un limite di concentrazione<br />

nei fumi di combustione non superiore a<br />

40 mg/Nm 3 di NO X . Infine, a valle del convegno,<br />

EniPower e la Facoltà di Ingegneria<br />

dell’Università di Ferrara hanno sottoscritto<br />

un contratto di ricerca, descritto nei prospetti<br />

sugli stakeholder di queste pagine.<br />

il volume “Dove vive<br />

EniPower”<br />

In sintonia con il principio di “presenza Sostenibile”<br />

delle attività della Società nelle<br />

comunità ospitanti, EniPower ha realizzato<br />

il volume “Dove vive EniPower”, un caleidoscopio<br />

di immagini e di vicende umane fra<br />

realtà e leggenda, strettamente legate al patrimonio<br />

culturale dei territori dove EniPower<br />

opera e alle persone che li abitano.<br />

Attraverso i racconti delle persone intervistate<br />

nei vari siti produttivi di EniPower, la<br />

giornalista Luigia Ierace esplora e trasmette,<br />

in modo inedito, un vero e proprio “puzzle” di<br />

dettagli di vita delle comunità e delle relazioni<br />

tra queste ultime e gli impianti produttivi.<br />

Un testo che risulta altresì abbellito da immagini<br />

ricavate da un concorso fotografico<br />

per i dipendenti, a testimonianza dell’impronta<br />

“partecipativa” che ha caratterizzato<br />

tale iniziativa. Il costo dell’opera è assommato<br />

a circa €44.000.<br />

A fianco di questa iniziativa, la relazione<br />

con il territorio è esemplificata anche dallo<br />

stabilimento di Ferrera Erbognone, che ha<br />

sostenuto con circa €5.000 la pubblicazione<br />

del libro “Le risaie in guerra”. La pubblicazione<br />

è stata promossa dal Comune di Ferrera<br />

Erbognone e dalla Biblioteca Comunale,<br />

oltre che patrocinato dalla Provincia di Pavia<br />

e dall’Ecomuseo del Paesaggio Lomellino.<br />

Il libro, presentato al pubblico il 18 dicem-<br />

[ 13 ]


[ 14 ]<br />

gli stakeholder di EniPower – le relazioni con le Istituzioni, gli organismi non governativi e le associazioni<br />

Autorità per<br />

l’Energia<br />

Elettrica e il<br />

Gas (AEEG)<br />

Procedure di consultazione e gruppi<br />

di lavoro<br />

Richieste periodiche di dati<br />

di produzione a fini statistici<br />

Comunicazioni periodiche relative<br />

alla Robin Hood Tax e vigilanza<br />

Terna Partecipazione al Mercato dei Servizi<br />

di Dispacciamento<br />

Gestore<br />

dei Servizi<br />

Energetici<br />

(GSE)<br />

Agenzia<br />

delle Dogane<br />

Associazioni<br />

di categoria a<br />

livello centrale<br />

Contratti di dispacciamento in immissione<br />

Partecipazione delle funzioni competenti di EniPower, in collaborazione<br />

con quelle di Eni, in relazione ai temi proposti<br />

Comunicazione da parte delle funzioni competenti centrali di EniPower<br />

Principale interlocutore a livello tecnico<br />

Vincolo alla funzionalità degli impianti<br />

Manutenzioni degli elettrodotti Partecipazione al convegno “Dieci anni di EniPower, dieci anni di<br />

produzione elettrica liberalizzata” nell’aprile 2010<br />

Sviluppo della Rete di Trasmissione<br />

Nazionale<br />

Riconoscimento della cogenerazione<br />

ad alto rendimento per gli impianti<br />

termolelettrici<br />

Riconoscimento delle incentivazioni<br />

secondo il “Conto Energia” per gli<br />

impianti fotovoltaici<br />

Dichiarazione di consumo per l’energia<br />

elettrica e il gas naturale<br />

Dichiarazioni funzionali alla tassazione<br />

sulle emissioni di anidride solforosa<br />

(SO 2 ) e di ossidi di azoto (NO X )<br />

Verifiche in sito<br />

Dichiarazioni predisposte e inviate da funzioni competenti di<br />

EniPower<br />

Inserimento dei dati degli impianti fotovoltaici di realizzazione<br />

EniPower nel portale del GSE<br />

Dichiarazioni predisposte e inviate da funzioni competenti di<br />

EniPower<br />

Dichiarazioni predisposte e inviate da funzioni competenti dei siti<br />

EniPower con impianti diversi da cicli combinati<br />

Assoelettrica Partecipazione di EniPower come socio: in particolare EniPower<br />

è socio fondatore di EPIA (SNAM lo era stata di AIRU) e ha una<br />

rappresentanza composita in Assoelettrica, con incarichi direttivi<br />

attribuiti al proprio top management, a fianco delle commissioni e<br />

dei tavoli tecnici<br />

Confindustria<br />

Assolombarda Contributo, con le funzioni competenti, ai processi di consultazione,<br />

ai gruppi di lavoro e ai tavoli tecnici di sviluppo delle normative tecniche<br />

inerenti semplificazione amministrativa, osservatorio normativo,<br />

sviluppo di infrastrutture energetiche e fonti rinnovabili, struttura del<br />

mercato elettrico, efficienza energetica e migliori tecnologie, promozione<br />

della cogenerazione, autorizzazioni ambientali e applicazione<br />

dell’Emission Trading<br />

AEIT (Federazione Italiana di Elettrotecnica,<br />

Elettronica, Automazione,<br />

Informatica e Telecomunicazioni)<br />

ATI (Associazione Termotecnica Italiana) Collaborazione con AEIT nella rivista “L’energia elettrica” e nel<br />

convegno “Dieci anni di EniPower, dieci anni di produzione elettrica<br />

liberalizzata” nell’aprile 2010 e in attività a favore della diffusione<br />

di esperienze tecniche operative sui sistemi di generazione a ciclo<br />

combinato<br />

FIRE (Federazione Italiana per l’uso<br />

Razionale dell’Energia)<br />

AIRU (Associazione Italiana Riscaldamento<br />

Urbano)<br />

GIFI (Gruppo Italiano Imprese Fotovoltaiche,<br />

aderente all’ANIE-Confindustria)<br />

ISES ITALIA (International Solar Energy<br />

Society)<br />

EPIA (European Photovoltaic industry<br />

Association)<br />

Comunicazioni annuali da parte degli energy manager di EniPower<br />

e controllate sui consumi di energia primaria dei siti produttivi<br />

bre 2010, descrive il più rilevante sciopero<br />

del maggio 1912, con l’episodio ricordato<br />

come “le mondine contro i carabinieri a cavallo”,<br />

simbolo delle lotte contadine nel più<br />

grande distretto risicolo d’Europa.<br />

i focus group<br />

Il modello di sostenibilità societario è fondato<br />

sulla sistematica integrazione delle<br />

esigenze di tutti gli stakeholder all’interno<br />

dei sistemi di governo dell’azienda, nella<br />

cornice dei principi fondanti della cultura<br />

aziendale. EniPower è, in particolare, al<br />

lavoro per la realizzazione di specifici interventi<br />

di stakeholder engagement, cioè di<br />

ascolto e coinvolgimento dei propri portatori<br />

di interesse.<br />

La scelta per il 2011 ricade sui cosiddetti<br />

focus group, tavoli multistakeholder, coordinati<br />

da specialisti esterni all’azienda:<br />

si tratta di strumenti di analisi qualitativa,<br />

basati sulla discussione libera tra un gruppo<br />

di persone, volta a indagare specifici<br />

argomenti e a fare emergere i pareri e i<br />

punti di vista spontanei. Il prodotto finale<br />

ne descrive le risultanze in relazione ai temi<br />

dibattuti. I focus group progettati sono due,<br />

in modo da costituire uno il controllo degli<br />

esiti dell’altro: un focus group con taglio locale<br />

(da svolgersi a Mantova) e un secondo<br />

(da svolgersi a Milano) con taglio societario<br />

“centrale”. I temi soggetti a indagine, attraverso<br />

la tecnica dello stimolo-risposta e<br />

con domande aperte, spaziano dalla rappresentazione<br />

di EniPower al suo rapporto<br />

con gli stakeholder, dall’approccio allo sviluppo<br />

sostenibile ai temi della trasparenza,<br />

fino all’efficacia della comunicazione.<br />

le iniziative<br />

sul territorio<br />

EniPower esamina inoltre di volta in volta<br />

proposte e richieste di comunicazione, sponsorizzazione<br />

e donazione, proposte dal territorio,<br />

che si inquadrino nella logica indicata<br />

da Eni e nel limite del budget disponibile per


ogni insediamento. I progetti vengono sottoposti<br />

ad approvazione di Eni, approccio che<br />

garantisce una gestione coordinata centralmente<br />

delle modalità di esposizione del marchio<br />

Eni tramite le sue Divisioni e Società.<br />

le sponsorizzazioni<br />

e le convenzioni<br />

I principali interventi infrastrutturali e culturali<br />

sono promossi da EniPower attraverso<br />

accordi di collaborazione con le istituzioni<br />

Comunali dei territori di insediamento dei<br />

siti produttivi.<br />

Nel luglio 2010, è stato ad esempio sottoscritto<br />

dall’Amministratore Delegato di<br />

EniPower e dal Sindaco di Ravenna un<br />

nuovo Accordo di Collaborazione triennale,<br />

per un importo complessivo di €675.000,<br />

a sostegno di numerose attività culturali<br />

realizzate dall’Amministrazione Ravennate.<br />

Tale iniziativa fa seguito a precedenti<br />

accordi stipulati sin dal 2001 e testimonia<br />

la continuità della fattiva collaborazione in<br />

essere tra le parti, soprattutto nell’attuale<br />

fase di contrazione della spesa pubblica, in<br />

cui diventa determinante il contributo delle<br />

aziende operanti sul territorio per mantenere<br />

vario e adeguato il livello qualitativo delle<br />

proposte culturali. EniPower “marcherà” la<br />

propria collaborazione attraverso il marchio<br />

“EniPower per Ravenna”, che contraddistinguerà<br />

le manifestazioni supportate: tra<br />

queste, si inseriscono iniziative culturali, di<br />

portata nazionale, ormai tradizionali per la<br />

città di Ravenna e per il coinvolgimento di<br />

EniPower. Tra queste, si ricordano le “Conversazioni<br />

Ravennati” (confronto ideale tra<br />

filosofi del passato e contemporanei), le<br />

mostre del Museo d’Arte di Ravenna e la<br />

manifestazione di rilevanza europea “Ravenna<br />

Jazz Festival”, tradizionale incontro<br />

annuale di esponenti importanti del panorama<br />

jazzistico odierno.<br />

Sempre in ambito culturale, si segnala inoltre<br />

l’intervento a favore della stagione di<br />

prosa del “Nuovo Teatro Verdi” di Brindisi, un<br />

attore importante nel panorama culturale di<br />

questa città (€10.000). Interventi di natura<br />

culturale sono stati inoltre posti in essere<br />

(direttamente da Eni) con i comuni di Ferrara<br />

e Mantova, dove si segnalano collaborazioni<br />

rispettivamente con il “Palazzo dei Diaman-<br />

ti”, nonché con l’annuale edizione del “Festivaletteratura”<br />

di Mantova.<br />

Accanto a queste importanti iniziative culturali,<br />

si evidenzia la presenza della convenzione<br />

socio-urbanistica stipulata nel<br />

2002 con il Comune di Ferrera Erbognone,<br />

che prevede, tra l’altro, l’erogazione annuale<br />

di contributi da dedicarsi alla costruzione<br />

di opere pubbliche (€258.000), oltre<br />

al mantenimento di una “Commissione di<br />

salvaguardia ambientale” (€25.800).<br />

EniPower supporta inoltre il gruppo di lavoro<br />

Energy & Strategy Group del Politecnico<br />

di Milano, che dal novembre 2007 ha avviato<br />

un’attività di analisi sulle dinamiche<br />

competitive della filiera delle energie rinnovabili<br />

in Italia. EniPower, con il suo settore<br />

fotovoltaico, ha dato la propria disponibilità<br />

a fornire al gruppo di lavoro il proprio contributo,<br />

offrendo preziosi spunti e linee guida<br />

per la redazione del Solar Energy Report<br />

Edizione 2010. Nel marzo 2010, EniPower<br />

ha partecipato, presso il Politecnico di Milano,<br />

alla presentazione dei risultati della<br />

ricerca 2009. Il Solar Energy Report, giunto<br />

alla sua seconda edizione, fotografa lo stato<br />

dell’industria del solare in Italia e offre<br />

una serie di risposte e spunti di riflessione<br />

sui temi tecnologici, normativi, di mercato<br />

e di filiera che hanno animato – e sono destinati<br />

ad animare nel prossimo futuro – il<br />

dibattito pubblico sulle reali potenzialità del<br />

fotovoltaico nel nostro Paese.<br />

le donazioni<br />

Nell’ambito delle donazioni, si segnalano<br />

contributi a favore del territorio di Brindisi, a<br />

beneficio delle celebrazioni dei “Santi Teodoro<br />

D’Amasea e Lorenzo da Brindisi” e della<br />

“Rassegna Internazionale del Presepe”.<br />

l’iniziativa “Orientagiovani<br />

Energia” di Assolombarda<br />

L’edizione 2010 dell’iniziativa “Orientagiovani”<br />

di Assolombarda ha riguardato il settore<br />

dell’energia: obiettivo è sensibilizzare i giovani<br />

sugli aspetti scientifici e tecnologici della<br />

produzione e distribuzione dell’energia, oltre<br />

che presentare il settore come ambito di studio<br />

e di sviluppo professionale post-diploma.<br />

In particolare, oltre a visite delle scolaresche,<br />

quattro Istituti Tecnici Superiori lombardi<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ il mondo delle relazioni di EniPower<br />

hanno presentato alcuni progetti sul tema<br />

della generazione energetica, commissionati<br />

loro dalle aziende del Gruppo Energia<br />

di Assolombarda. EniPower ha indetto un<br />

concorso pilota, che prevedeva in premio un<br />

impianto fotovoltaico da installare a servizio<br />

della scuola vincitrice.<br />

partnership<br />

per la formazione<br />

A Ravenna, è stato organizzato il corso ITFS<br />

per le figure di Tecnico Superiore per l’Ambiente,<br />

Energia e la Sicurazza in azienda.<br />

Si tratta di un’iniziativa della locale Associazione<br />

degli Industriali per formare profili<br />

altamente specializzati sulle tematiche HSE<br />

e di risparmio e produzione energetica, che<br />

possano rispondere al fabbisogno professionale<br />

espresso dal nostro sistema industriale.<br />

L’iniziativa si sviluppa in partnership<br />

con la rete di Istituti Tecnici Superiori della<br />

Provincia di Ravenna e con la Facoltà di<br />

Scienze Ambientali dell’Università.<br />

La collaborazione di EniPower consiste nella<br />

disponibilità per attività di docenza e per<br />

accogliere personale in stage. A valle del<br />

primo ciclo formativo chiuso a inizio 2009,<br />

nell’ultima parte del 2010 è stata rinnovata<br />

l’iniziativa ed è stato dato il via a un secondo<br />

ciclo.<br />

un nuovo modo<br />

di entrare nelle nostre case<br />

Eni è diventato protagonista della quarta<br />

serie della fiction televisiva incentrata sulla<br />

grande famiglia allargata dei “Cesaroni”:<br />

alcune puntate andate in onda nel mese di<br />

novembre 2010 hanno visto coinvolto anche<br />

il Cane a Sei Zampe e, in particolare,<br />

EniPower. Alcune scene della fiction sono<br />

state infatti girate nella nuova stazione di<br />

servizio Eni di Roma Fiumicino, ma la trama<br />

ha poi preso spunto dall’esperienza di un<br />

gruppo di liceali che realizzano una ricerca<br />

sulle energie pulite: il tema dell’ambiente e<br />

del risparmio energetico ha portato in premio<br />

ai ragazzi una visita allo stabilimento<br />

EniPower di Nettuno per la produzione di<br />

celle fotovoltaiche. Grazie a questo nuovo<br />

modo di fare pubblicità, Eni vuole comunicare<br />

la vicinanza e la familiarità del suo<br />

marchio.<br />

[ 15 ]


[ 16 ]<br />

gli stakeholder di EniPower – le relazioni con le comunità e istituti di formazione<br />

Stakeholder Ambito/Tema Attori/Azioni<br />

Collettività Dialogo e comunicazione Nascita dell’iniziativa “Il polo sulla Comunicazione Sostenibile - Industria e ambiente<br />

alla portata dei cittadini”, patrocinata dal settore ambiente del Comune di<br />

Ferrara e finanziata dalla Regione Emilia Romagna. Obiettivo è l’avvicinamento<br />

della cittadinanza al contesto produttivo ubicato nel polo petrolchimico: nello specifico,<br />

il progetto intende informare sugli impatti ambientali che possono essere<br />

generati dal Polo Industriale, ma anche su quali sono le politiche e le buone<br />

pratiche che vengono adottate dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione<br />

locale per ridurre e tenere sotto controllo tali impatti (costo totale progetto circa<br />

€ 30.000)<br />

Enti pubblici Interventi nei siti (ad<br />

esempio, aspetti urbanistici,<br />

demolizioni, pratiche<br />

per lavori indifferibili e<br />

urgenti, ...)<br />

Associazioni<br />

ambientaliste<br />

e di cittadini<br />

Associazioni<br />

di categoria<br />

a livello locale<br />

Manifestazioni con accesso<br />

agli impianti<br />

Sicurezza degli impianti,<br />

gestione delle emergenze,<br />

tutela della salute e<br />

incolumità pubblica<br />

Esami per conseguimento<br />

del patentino per<br />

conduttori di generatori<br />

di vapore<br />

Collettività Iniziative infrastrutturali<br />

e sociali<br />

Pratiche svolte dai siti produttivi EniPower con gli uffici tecnici dei Comuni<br />

Trasmissione del Bilancio di Sostenibilità EniPower e della Dichiarazione Ambientale<br />

degli stabilimenti registrati EMAS ai portatori di interesse, oltre che loro<br />

diffusione attraverso il sito web della Società, insieme alla Politica HSE<br />

Collaborazione tra funzioni centrali EniPower e responsabili dei siti produttivi<br />

EniPower<br />

Svolgimento periodico di esercitazioni comuni con le Società coinsediate nei siti<br />

produttivi e con gli Enti Esterni<br />

Stabilimento d Bolgiano sede dell’esame scritto, in collaborazione con Commissione<br />

ASL e Direzione Provinciale del Lavoro<br />

Partecipazione alle attività delle Associazioni Provinciali degli Industriali, anche in<br />

campo formativo a Ravenna<br />

Partecipazione alle attività ed erogazione di contributi (circa €30.000 annui) per<br />

la “Commissione per l’Alta Sorveglianza del Comune di Ferrera Erbognone” sugli<br />

aspetti ambientali, in cui sono presenti esponenti scientifici, politici e comitati<br />

delle realtà territoriali<br />

Mantenimento degli accordi e convenzioni pluriennali con i Comuni ospitanti,<br />

stipulati in fase di insediamento delle attività<br />

Enti Pubblici Prevista erogazione dell’ultimo contributo di €258.000, destinato a opere pubbliche,<br />

nell’ambito della convenzione socio-urbanistica con il Comune di Ferrera<br />

Erbognone, valida dal 2000 fino al termine del 2010<br />

Collettività Iniziative culturali, sponsorizzazioni,<br />

attività noprofit,<br />

donazioni<br />

ONLUS<br />

Associazioni<br />

di categoria a<br />

livello centrale<br />

Proposte da parte di EniPower, approvate da Eni secondo la gestione coordinata<br />

dell’esposizione del marchio Eni<br />

Assolombarda Iniziativa “Orientagiovani Energia” di Assolombarda, collegato al concorso pilota<br />

per istituti tecnici, con un impianto fotovoltaico in premio<br />

Università Sviluppo di infrastrutture<br />

e mercato elettrico<br />

Istituti tecnici<br />

superiori<br />

Organizzazione presso l’Aula Magna dell’Università di Ferrara del convegno<br />

“Dieci anni di EniPower, dieci anni di produzione elettrica liberalizzata” nell’aprile<br />

2010<br />

Sviluppo fonti rinnovabili Coinvolgimento da parte del Politecnico di Milano alla predisposizione del Solar<br />

Energy Report<br />

Ricerca Sottoscrizione nell’aprile 2010 di un contratto di ricerca con la Facoltà di Ingegneria<br />

dell’Università di Ferrara (durata prevista 12 mesi), per lo sviluppo di un<br />

modello tecnico/matematico di valutazione preventiva dell’affidabilità degli impianti,<br />

in grado di prevedere anomalie sulla base dei parametri di funzionamento<br />

delle turbine a gas e quindi di adeguare il programma di gestione operativa al<br />

reale stato di funzionamento delle macchine<br />

Formazione Apertura dello stabilimento di Ferrera Erbognone nel gennaio 2010 agli allievi<br />

del Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria della sicurezza del Politecnico<br />

di Milano, nuova realtà precursore nel panorama formativo universitario italiano<br />

sulla sicurezza degli impianti<br />

Prosecuzione del corso ITFS per le figure di Tecnico Superiore per l’Ambiente,<br />

l’Energia e la sicurezza in azienda a Ravenna


EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ il mondo delle relazioni di EniPower<br />

Mantova - centro storico<br />

[ 17 ]


[ 18 ]<br />

il rapporto con i clienti,<br />

i consumatori e i fornitori<br />

valorizzare la sostenibilità<br />

per clienti e consumatori<br />

Nell’odierna attività di EniPower, il rapporto<br />

con clienti e consumatori è tratto<br />

specifico del settore fotovoltaico: nell’attività<br />

elettrica, soggetta a tolling, rimane<br />

invece solo la gestione dei “clienti di<br />

sito”. Fondamentale per EniPower è in<br />

ogni caso il concetto di tutela ambientale,<br />

intesa come caratteristica peculiare<br />

dei prodotti e dei servizi offerti: oltre ai<br />

moduli fotovoltaici, questo impegno si ritrova<br />

nella fornitura di utilities per i poli<br />

industriali (vapore tecnologico, acque industriali<br />

e aria compressa).<br />

Per EniPower, la sostenibilità nelle attività<br />

commerciali non significa soltanto<br />

offerte “verdi”, ma anche e soprattutto<br />

qualità dei prodotti; tutela delle persone<br />

e del loro lavoro in azienda e lungo la catena<br />

della fornitura, in Italia e ovunque<br />

nel mondo; promozione del territorio e<br />

innovazione; tutto ciò che può rappresentare<br />

un valore per i clienti.<br />

le utilities per i clienti di sito<br />

I “clienti di sito” sono i clienti in regime<br />

di “autoproduzione” coinsediati nei poli<br />

industriali di presenza EniPower, che<br />

fornisce loro le cosiddette utilities. Si<br />

tratta di vapore per usi industriali (vapore<br />

“tecnologico”), acque trattate per uso industriale<br />

e aria compressa, la cui produzione<br />

integrata con la generazione elettrica<br />

ne ottimizza il complessivo ciclo di<br />

produzione e uso: ciò è vero sia per i siti<br />

industriali, che per le utenze cittadine,<br />

come avviene per la fornitura di vapore<br />

alla rete di teleriscaldamento di Mantova.<br />

Le acque sono utilizzate principalmente<br />

nei processi di produzione chimica, nelle<br />

raffinerie e nelle attività di produzione di<br />

fertilizzanti, sia di Società Eni, sia di terzi.<br />

La fornitura avviene direttamente o attraverso<br />

la cessione dell’acqua da EniPower alle<br />

Società consortili di servizi industriali,<br />

che a loro volta ridistribuiscono le acque<br />

ai diversi utenti. L’acqua demineralizzata<br />

è spesso fornita anche per la pulizia di<br />

piccoli impianti. L’aria compressa è fornita<br />

alla raffineria Eni di Taranto.<br />

il settore fotovoltaico<br />

EniPower opera nell’intero ciclo dell’attività<br />

fotovoltaica, dalla progettazione<br />

alla realizzazione di sistemi fotovoltaici a<br />

marchio Eurosolare, fino alla supervisione<br />

dell’installazione in Italia e all’estero.<br />

Numerosi impianti fotovoltaici sono stati<br />

commissionati a EniPower da Eni: sono a<br />

servizio di mense, parcheggi e soprattutto<br />

delle stazioni di rifornimento, le cui pensiline<br />

sono coperte da moduli fotovoltaici,<br />

in oltre 100 stazioni di servizio di Eni<br />

Divisione Refining & Marketing. A ciò si<br />

affianca l’azione di EniPower volta alla<br />

realizzazione di grandi impianti, in aree<br />

industriali Eni, destinati alla produzione di<br />

energia fotovoltaica.<br />

Il mercato di riferimento dei clienti finali di<br />

EniPower è quello degli impianti con potenza<br />

maggiore di 10 kW p , con un target<br />

costituito da condominii, artigiani, piccole-medie<br />

imprese, industria e terziario, cui<br />

sono offerti sistemi “chiavi in mano”.<br />

EniPower partecipa inoltre a gare per la<br />

realizzazione di impianti a soggetti pubblici<br />

e fornisce servizi specialistici di eccellenza,<br />

destinati all’elettrificazione di<br />

utenze isolate, all’illuminazione, alle telecomunicazioni<br />

e alla potabilizzazione delle<br />

acque, spesso in ambiti di cooperazione<br />

internazionale.<br />

il mercato del<br />

fotovoltaico<br />

<strong>lorem</strong> <strong>ipsum</strong> <strong>dolor</strong><br />

Lo sviluppo del mercato delle energie rinnovabili,<br />

in Italia come all’estero, è stato<br />

finora sostenuto da incentivi introdotti dal<br />

legislatore. In particolare, per la produzione<br />

di energia fotovoltaica è attivo in Italia<br />

dal settembre 2005 il Conto Energia,<br />

meccanismo poi revisionato nel febbraio<br />

2007 e nell’agosto 2010. Il Conto Energia<br />

garantisce al proprietario dell’impianto<br />

fotovoltaico vantaggi economici: essi derivano<br />

dall’accesso automatico per 20 anni<br />

a una tariffa incentivante, cui si aggiunge<br />

la remunerazione dalla cessione in rete<br />

dell’energia prodotta, con una convenzione<br />

con il Gestore dei Servizi Elettrici (GSE)<br />

o con il meccanismo di “scambio sul posto”<br />

disciplinato dall’Autorità per l’Energia<br />

Elettrica e il Gas (AEEG). Le tariffe sono<br />

state finora articolate con l’intento di favorire<br />

le installazioni di piccola taglia architettonicamente<br />

integrate in strutture<br />

o edifici, ma in realtà sono stati favoriti<br />

anche i grossi impianti a terra: il Decreto<br />

di revisione del Conto Energia emesso<br />

ai primi di agosto 2010 segna invece una<br />

svolta, tendendo a favorire i piccoli impianti<br />

realizzati a servizio di edifici rispetto ai<br />

grandi impianti a terra.<br />

In generale, nei Paesi europei più all’avanguardia<br />

nello sviluppo del fotovoltaico,<br />

come Germania e Spagna, sono programmati<br />

sostanziali tagli sulle tariffe, che verranno<br />

portate a zero nell’arco dei prossimi<br />

tre anni. Obiettivo è spingere l’industria<br />

del fotovoltaico a contrarre i propri costi,<br />

per accelerare il raggiungimento della grid<br />

parity entro il 2013, ovvero la parità fra il<br />

costo di produzione dell’energia da fonte<br />

rinnovabile e il costo di acquisto dell’energia<br />

dalla rete, in modo da garantirsi una<br />

reale competitività con le altre fonti di produzione<br />

di energia elettrica.


il posizionamento<br />

di EniPower<br />

La strategia commerciale di EniPower verso<br />

i clienti finali è supportata dall’azione di<br />

agenti commerciali e da finanziamenti e<br />

coperture assicurative, che si sommano alle<br />

incentivazioni del Conto Energia.<br />

In primo luogo, prosegue il contratto d’agenzia<br />

stipulato nel 2007 con Eni Divisione<br />

Gas & Power per creare sinergie con la<br />

commercializzazione di gas ed elettricità. Nel<br />

2010 è stata riconfermata la partnership<br />

con UniCredit Banca, nata nel 2007 con la<br />

convenzione riservata a sistemi fotovoltaici<br />

dai 10 ai 300 kW p .<br />

Nel 2010, le vendite hanno riguardato prevalentemente<br />

il settore privato, con oltre<br />

11 MW complessivi installati. In particolare<br />

presso Aziende di logistica, Società di ingegneria<br />

e costruzioni, realtà legate al turismo,<br />

strutture fieristiche, aziende agricole e<br />

luoghi di aggregazione culturale. Da rilevare<br />

anche i 3,8 MW totali installati presso i Comuni<br />

di Apecchio (PU), Roana (VI), Verano<br />

(BZ) e Malegno (BS). Infine si segnalano i<br />

2,8 MW installati presso siti Eni. I clienti del<br />

fotovoltaico EniPower sono nel complesso<br />

concentrati in Italia.<br />

il marketing<br />

La gestione delle attività di marketing, pubblicità,<br />

promozione e sponsorizzazione di<br />

tutti i prodotti Eni è gestita in modo centralizzato<br />

dalla funzione specialistica di Eni<br />

Corporate nel rispetto delle policy di Eni:<br />

questa scelta coinvolge anche i prodotti<br />

fotovoltaici di EniPower. La residua attività<br />

di marketing in Società è quindi prevalentemente<br />

un’attività di supporto al settore<br />

commerciale fotovoltaico, sotto il coordinamento<br />

e l’ausilio dell’unità di Eni.<br />

In particolare, EniPower individua le manifestazioni<br />

e le fiere di settore, per cui ritiene<br />

interessante la partecipazione, definisce i<br />

contenuti e immagini della brochure prodotti<br />

e del materiale di supporto alle attività<br />

commerciali e provvede a mantenere aggiornato<br />

il sito web di EniPower per la parte<br />

dedicata al fotovoltaico: il relativo budget<br />

è sottoposto ad approvazione di Eni. A sua<br />

volta, Eni coinvolge EniPower nella partecipazione<br />

a manifestazioni sulla politica<br />

energetica e ambientale a livello nazionale<br />

e locale.<br />

Nell’ambito delle attività di marketing vengono<br />

anche organizzate attività divulgative<br />

relative al settore, ospitando scolaresche<br />

e studenti di corsi professionali regionali<br />

nello stabilimento di Nettuno per una visita<br />

guidata alla linea di produzione e al campo<br />

dimostrativo fotovoltaico.<br />

In questo contesto, cui si aggiungono gli<br />

specifici requisiti del Sistema di Gestione<br />

conforme alla Norma ISO 9001, non si sono<br />

verificati casi di non conformità a regolamenti<br />

o codici volontari riferiti all’attività di<br />

marketing, pubblicità, promozione e sponsorizzazione.<br />

i prodotti EniPower e la<br />

certificazione di qualità<br />

Lo stabilimento di Nettuno produce celle e<br />

moduli fotovoltaici a base di silicio multicristallino,<br />

che sono commercializzati con il<br />

marchio Eurosolare, legato alla storia dell’attività<br />

produttiva del sito di Nettuno: Eurosolare<br />

era infatti la ragione sociale dal 1992<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ il mondo delle relazioni di EniPower<br />

al 2003, prima dell’acquisizione da parte<br />

di EniTecnologie, prima, e poi di EniPower<br />

nel 2006.<br />

Nel 2010, si è completato il montaggio<br />

della nuova linea di produzione di celle fotovoltaiche<br />

di maggiori dimensioni e minori<br />

spessori, come imposto dall’industria di<br />

produzione dei wafer (“fette”) di silicio, interessata<br />

alla riduzione dei costi: la scelta<br />

tecnologica permette anche al produttore<br />

di celle di ottenere maggiore qualità del<br />

prodotto a fronte di minori consumi elettrici<br />

e dei prodotti chimici impiegati nei trattamenti.<br />

In risposta alle esigenze di garanzia<br />

di qualità dei processi lavorativi, la produzione<br />

di celle e moduli fotovoltaici presso<br />

Nettuno è certificata ISO 9001:2008,<br />

mentre i moduli sono commercializzati con<br />

specifiche certificazioni di prodotto.<br />

Ogni modulo fotovoltaico è dotato di una<br />

matricola non cancellabile, che contiene informazioni<br />

richieste dalla Norma ISO 9001<br />

e dalle certificazioni di prodotto, oltre che<br />

dai requisiti del Conto Energia: l’etichettatura<br />

identifica univocamente l’anno di costruzione,<br />

lo stabilimento di provenienza, le<br />

caratteristiche corrente-tensione, oltre alle<br />

indicazioni di sicurezza. In più di 25 anni di<br />

attività nel settore, non si è mai verificato<br />

un caso di non conformità a regolamenti<br />

e codici volontari legati all’etichettatura di<br />

prodotto.<br />

In particolare, EniPower si occupa, nel<br />

proprio stabilimento di Nettuno, anche<br />

del test dei moduli assemblati in base alla<br />

normativa europea IEC 61215 ed.2, per<br />

determinarne le caratteristiche sia elettriche<br />

che meccaniche. I pannelli a marchio<br />

Eurosolare sono dotati anche della certificazione<br />

IEC 61730: essa ha sostituito, a<br />

livello Europeo, la TŰV Safety Class II, integrandola<br />

e ampliandola in molte sue parti.<br />

Le prestazioni nel tempo dei pannelli sono<br />

influenzate essenzialmente dall’opacizzarsi<br />

del vetro di copertura: tale riduzione<br />

è così limitata nel tempo che è possibile<br />

garantire, al temine del 25° anno, l’80%<br />

della potenza iniziale di targa del pannello.<br />

[ 19 ]


Bari - Fiera del Levante


[ 22 ]<br />

la catena di fornitura<br />

EniPower si affida dal 2007 alla funzione<br />

centrale Eni di approvvigionamento di beni<br />

e servizi e ne mutua quindi i principi adottati<br />

riguardo all’intera catena di fornitura.<br />

Eni ha rafforzato negli ultimi anni la propria<br />

relazione con i fornitori di gruppo, con<br />

l’obiettivo di averne maggior conoscenza<br />

e controllo e di aumentare la qualità delle<br />

prestazioni.<br />

Eni ricerca presso i fornitori l’impegno al<br />

rispetto dei medesimi principi che sono<br />

alla base della sua condotta: l’accettazione<br />

del Codice Etico, delle Linee Guida per<br />

la Tutela e la Promozione dei Diritti Umani<br />

e dei Principi del Modello 231 sono prerequisito<br />

essenziale per l’avvio del processo<br />

di qualifica dei fornitori. In particolare, il<br />

rispetto delle Linee Guida Eni in materia<br />

di Diritti Umani (in termini, ad esempio,<br />

di abolizione del lavoro minorile e di prevenzione<br />

del lavoro forzato) viene inserito<br />

nei contratti e le non conformità, anche<br />

parziali, sono considerate sufficienti per la<br />

risoluzione dei contratti senza penali.<br />

I fornitori sono sottoposti a un iter di qualifica,<br />

basato sulla valutazione, da parte di<br />

un team multi-disciplinare, della capacità<br />

gli stakeholder di EniPower – le relazioni con fornitori e clienti<br />

Stakeholder Ambito/Tema Attori/Azioni<br />

Fornitori e<br />

contrattisti<br />

UniCredit<br />

Banca<br />

Eni Divisione<br />

Gas & Power<br />

Clienti di<br />

sito - Società<br />

coinsediate<br />

Clienti di<br />

sito - Società<br />

coinsediate<br />

economico-finanziaria, tecnica e organizzativa<br />

dei potenziali fornitori, ma anche<br />

del rispetto dei principi etici e di tutti gli<br />

standard contrattuali generali e specifici,<br />

come le Convenzioni Fondamentali<br />

dell’International Labor Organization (ILO)<br />

e i requisiti sui temi di salute, sicurezza e<br />

ambiente.<br />

Ottenuta la qualifica, i fornitori vengono<br />

monitorati mediante valutazione delle<br />

prestazioni, espresse dalle funzioni<br />

aziendali che interagiscono o che risultano<br />

interessate alle attività dei fornitori<br />

stessi. Eni svolge anche specifici iter di<br />

audit, visite di inspection & expediting,<br />

oltre a processi di verifica delle azioni<br />

correttive poste in atto. L’attività di monitoragggio<br />

non ha evidenziato non conformità<br />

e comportamenti illeciti da parte di<br />

fornitori di EniPower.<br />

Lo strumento informatico di acquisizione<br />

di beni e servizi a disposizione delle Società<br />

(SAP) ricalca l’aspetto organizzativo<br />

di deleghe e procure alla base del processo<br />

di approvvigionamento, le cui responsabilità<br />

di approvazione risiedono nella<br />

competente funzione di Eni.<br />

Qualifica, stipula contratti e audit Iter gestiti da funzione centrale Eni di approvvigionamenti secondo<br />

policy approvvigionamenti Eni, tra cui rispetto del Codice<br />

Etico e Modello 231: la Società Syndial controllata da Eni, segue<br />

in particolare gli approvvigionamenti di servizi di ingegneria e in<br />

ambito ambientale<br />

Prestazioni e adempimenti contrattuali Monitoraggio mediante valutazione da parte delle funzioni<br />

EniPower interessate alle attività<br />

Servizi “condominiali” delle Società<br />

consortili nei siti multisocietari<br />

Quota di partecipazione alla Società, che fornisce servizi di utilità<br />

a tutti i coinsediati (trattamento acque scarico, presidi di<br />

pronto soccorso, etc.)<br />

Sviluppo di tecnologia Collaborazione con Ansaldo sull’ottimizzazione dei bruciatori<br />

VeLoNo x<br />

Certificazioni Enti Esterni<br />

Finanziamenti fotovoltaico e assistenza<br />

in pratiche per Conto Energia<br />

Sinergie con la commercializzazione<br />

di gas ed elettricità<br />

Realizzazione di impianti a soggetti<br />

pubblici<br />

Promozione del prodotto e dei servizi<br />

Partnership con EniPower<br />

Contratto d’agenzia con EniPower<br />

Fornitura di vapore e utilities Continuità e affidabilità<br />

Partecipazione a gare<br />

Mantenimento da parte di EniPower di certificazioni di prodotto<br />

e di qualità e partecipazione in fiere di settore secondo policy Eni<br />

la relazione con fornitori<br />

e clienti del fotovoltaico<br />

Il settore fotovoltaico di EniPower è certificato<br />

ISO 9001:2008 per la produzione<br />

di celle fotovoltaiche, per la gestione della<br />

produzione dei moduli fotovoltaici, oltre<br />

che per la progettazione e realizzazione dei<br />

sistemi fotovoltaici: il verificatore è la Società<br />

DNV, che certifica anche il Sistema<br />

di Gestione Ambientale secondo la Norma<br />

ISO 14001:2006 dello stabilimento di Nettuno.<br />

i fornitori<br />

Il settore fotovoltaico di EniPower, come ogni<br />

altro ambito aziendale, si affida alla gestione<br />

centralizzata degli approvvigionamenti<br />

in Eni. In particolare, ciò permette di ottimizzare<br />

l’approvvigionamento di materiali<br />

comuni ad altri ambiti operativi; per quanto<br />

riguarda invece i fornitori caratteristici della<br />

tecnologia fotovoltaica (assemblaggio moduli<br />

e installazione impianti), vengono svolti<br />

procedimenti di gara tra soggetti qualificati<br />

Eni, distribuiti sul territorio nazionale.<br />

Gli installatori degli impianti fotovoltaici<br />

sono stati anch’essi selezionati tramite gara<br />

a livello nazionale, che ha coinvolto circa<br />

30 soggetti e che ha affidato 4 contratti a<br />

installatori già qualificati per il montaggio<br />

elettrostrumentale (gli impianti richiedono<br />

la messa in opera di carpenterie metalliche<br />

e il cablaggio degli inverter). Gli audit sui<br />

fornitori sono realizzati dalla linea operativa<br />

gestore del contratto.<br />

Rispetto agli anni scorsi, non sono stati<br />

invece modificati i contratti decennali per<br />

la fornitura dei wafer di silicio. La stipula è<br />

avvenuta soprattutto con fornitori tedeschi,<br />

negli anni 2006-2007 caratterizzati da una<br />

forte indisponibilità di silicio ai tempi dell’ingresso<br />

delle economie asiatiche nel mercato<br />

fotovoltaico. Obiettivo di questi contratti,<br />

stipulati dalla maggioranza degli operatori<br />

del fotovoltaico, era quello di integrare la<br />

disponibilità del silicio derivante dagli scarti<br />

dell’industria elettronica.<br />

EniPower ha inoltre in essere 3 contratti<br />

triennali per la fornitura di semilavorati


moduli fotovoltaici OM (prodotti a marchio<br />

EniPower), a integrazione della capacità<br />

produttiva interna. I contratti non prevedono<br />

obblighi a lungo termine: i ritiri si perfezionano<br />

solo a seguito di specifici ordini di<br />

consegna.<br />

Infine, EniPower intrattiene relazioni con<br />

Germania e Stati Uniti per i fornitori di macchinari<br />

e relativi contratti di service.<br />

la tutela della salute e della<br />

sicurezza dei consumatori<br />

Secondo la politica di qualità e ambiente<br />

del settore fotovoltaico, è impegno primario<br />

di EniPower fornire beni e servizi (l’installazione<br />

dei moduli) che soddisfino appieno le<br />

esigenze esplicite e implicite dei clienti.<br />

Ciò considera in particolare gli aspetti di<br />

salute e sicurezza dei consumatori. Come<br />

spiegato per l’etichettatura dei moduli, la<br />

certificazione di prodotto si riferisce al fatto<br />

che i moduli fotovoltaici non sono strutture<br />

veicolatrici di fulmini e che non causano<br />

scariche. I moduli sono sistemi intrinsecamente<br />

sicuri, che non presentano rischi per<br />

la salute e alcun rischio per l’incolumità fisica,<br />

se correttamente gestiti e maneggiati<br />

secondo le informazioni fornite. Per garantire<br />

questi risultati, nel caso di fornitura di<br />

singoli moduli fotovoltaici, il prodotto viene<br />

fornito al cliente unitamente a un semplice<br />

manuale di uso e installazione; nel caso di<br />

fornitura di un sistema fotovoltaico completo,<br />

l’installazione è compiuta da installatori<br />

già qualificati e formati e viene consegnato<br />

al cliente un manuale di “Uso e Manutenzione”<br />

dell’impianto stesso.<br />

In più di 25 anni di attività nel settore, non si<br />

è verificato alcun caso di non conformità a<br />

regolamenti e codici volontari riguardanti gli<br />

impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti/<br />

servizi durante il loro ciclo di vita. In particolare,<br />

nella fase di produzione delle celle,<br />

gli impatti sulla salute e sicurezza sono stati<br />

progressivamente ridotti, grazie alla riduzione<br />

dell’impatto dei metalli pesanti, sia nelle<br />

paste che nei processi di saldatura. L’impatto<br />

del prodotto è poi stabile nel tempo:<br />

l’unica variazione successiva è lo smaltimento;<br />

EniPower fornisce le indicazioni sulle<br />

modalità di smaltimento dei moduli, da<br />

conferire ad appositi centri di raccolta dei<br />

moduli dismessi da inviare a centri specializzati<br />

per il recupero dei materiali.<br />

Nel corso dell’anno, EniPower ha iniziato<br />

le pratiche per l’adesione all’associazione<br />

europea PV Cycle, che si occupa dello sviluppo<br />

delle attività di recupero e riciclaggio<br />

dei moduli fotovoltaici dismessi. Nel complesso,<br />

la totalità dei prodotti Eurosolare è<br />

corredata di informazioni sulla qualità e a<br />

garanzia di salute, sicurezza e ambiente.<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ il mondo delle relazioni di EniPower<br />

i rapporti con i clienti<br />

La gestione del cliente avviene attraverso<br />

il sistema SAP, che registra tutte le fasi<br />

dal ricevimento della richiesta di offerta<br />

all’emissione della stessa, la predisposizione<br />

del contratto e la gestione della commessa<br />

fino alla realizzazione dell’impianto<br />

e della relativa fatturazione. Ogni fase del<br />

processo è autorizzata da appropriati livelli<br />

di delega e procura.<br />

Annualmente viene inviato un questionario<br />

di soddisfazione al cliente, per monitorare<br />

e migliorare il servizio offerto.<br />

Il processo di gestione dei reclami prevede<br />

che il claim legato alle garanzie di prodotto,<br />

ricevuto dall’area commerciale, passi<br />

attraverso il competente ambito tecnico<br />

e/o amministrativo: una volta chiuso il reclamo<br />

dal responsabile dell’attività, il commerciale<br />

compie le dovute comunicazioni<br />

al cliente, il cui nominativo non è quindi<br />

trasparente agli ambiti tecnici/amministrativi.<br />

Il rispetto della privacy del cliente è<br />

garantito dall’attribuzione di responsabilità<br />

a norma di legge e di procedure aziendali.<br />

Non si rileva alcun reclamo su casi di<br />

violazione della privacy e perdite di dati di<br />

clienti. Nel complesso, non si registrano<br />

sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti<br />

riguardanti la fornitura e l’utilizzo<br />

di prodotti o servizi.<br />

[ 23 ]


La sostenibilità è intesa<br />

come principio cardine<br />

per la conduzione<br />

di tutte le attività<br />

e i processi aziendali:<br />

il modello di business<br />

non può prescindere<br />

da elementi basilari<br />

come la valorizzazione<br />

del potenziale umano,<br />

l’attenzione per<br />

l’ambiente, l’innovazione<br />

tecnologica,<br />

la promozione degli<br />

standard di salute<br />

e sicurezza e lo sviluppo<br />

delle comunità.


la sostenibilità nell’agire d’impresa


[ 26 ]<br />

governance e sostenibilità<br />

informazioni sul governo societario<br />

Gli organi di governo di EniPower e controllate<br />

Il sistema di direzione e controllo della Società ha l’obiettivo<br />

primario di massimizzare il valore per gli azionisti e di garantire<br />

nel tempo il valore del patrimonio che EniPower costituisce per<br />

i propri stakeholder.<br />

EniPower adotta modelli organizzativi e gestionali e sistemi di controllo<br />

interni in linea con le best practice, secondo il modello di<br />

Eni. Il contesto normativo nazionale e internazionale ha richiesto<br />

in questi anni alle aziende un notevole sforzo di strutturazione del<br />

proprio sistema di governance: sono stati così messi a regime<br />

nuovi modelli di controllo e nuovi organismi, con l’obiettivo di rispondere<br />

nel modo più efficace ed efficiente a normative come<br />

il D.Lgs. 231/2001 e lo statunitense Sarbanes-Oxley Act. Questi<br />

organismi affiancano e rafforzano la struttura di governance, che<br />

garantisce un sistema di management affidabile in armonia con il<br />

modello organizzativo di Eni.<br />

Sia per EniPower, sia per le singole Società controllate, il modello<br />

organizzativo affida la gestione aziendale in via esclusiva<br />

al Consiglio di Amministrazione e le funzioni di controllo interno<br />

al Collegio Sindacale, che vigila sull’osservanza della legge,<br />

dello Statuto e dei principi di corretta amministrazione. Inoltre,<br />

l’Assemblea dei Soci nomina la Società di Revisione, cui è affidato<br />

il controllo contabile: per EniPower l’azionista unico è Eni,<br />

mentre EniPower Mantova e S.E.F. hanno Soci terzi.<br />

In ogni caso, il Consiglio di Amministrazione compie le operazioni<br />

di ordinaria e straordinaria amministrazione, volte<br />

all’attuazione dell’oggetto sociale: in particolare, il Consiglio<br />

esamina e approva il budget annuale e il Piano Quadriennale<br />

della Società. Il Consiglio di Amministrazione può delegare le<br />

proprie attribuzioni a uno o più dei suoi membri, determinando<br />

contenuto e modalità di esercizio della delega, secondo le<br />

relative disposizioni del Codice Civile; inoltre, il Consiglio può<br />

attribuire poteri di rappresentanza, con relativa facoltà di firma<br />

per la sottoscrizione di atti, anche a dipendenti della Società<br />

e a terzi relativi a operazioni oggetto di deliberazione da parte<br />

dello stesso Consiglio. Gli organi delegati curano che l’assetto<br />

organizzativo, amministrativo e contabile sia adeguato alla natura<br />

e alle dimensioni dell’Impresa e riferiscono al Consiglio di<br />

Amministrazione e al Collegio Sindacale almeno ogni sei mesi<br />

sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile<br />

evoluzione e sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni<br />

o caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue<br />

controllate.<br />

Gli Amministratori sono scelti per ciascuna Società dalla propria<br />

Assemblea dei Soci, che, all’atto della nomina, ne determina<br />

numero e durata in carica. Come sancito dal Codice Etico per<br />

ogni selezione delle Risorse Umane, anche l’individuazione dei<br />

Consiglieri avviene senza discriminazione alcuna. Nel dettaglio,<br />

il Consiglio di Amministrazione di EniPower è composto da un<br />

numero di membri non inferiore a tre e non superiore a cinque:<br />

attualmente i Consiglieri sono cinque, di cui uno svolge il ruolo<br />

esecutivo di Amministratore Delegato; il Consiglio di Amministrazione<br />

di EniPower Mantova è composto da cinque membri<br />

nominati, mentre S.E.F. è amministrata da un Consiglio composto<br />

da sei membri. Le composizioni dei Consigli sono indicate<br />

anche nei Bilanci Civilistici di EniPower e controllate, disponibili<br />

sul sito internet www.enipower.it: per EniPower, oltre a<br />

Presidente e Amministratore Delegato, due degli altri consiglieri<br />

sono dipendenti di Eni che non ricoprono altri ruoli esecutivi in<br />

Società; per EniPower Mantova e S.E.F., ad eccezione dei due<br />

consiglieri nominati in ciascuna Società su proposta dei soci<br />

terzi, sia il Presidente che i consiglieri ricoprono ruoli operativi<br />

in Eni o EniPower.<br />

Il Consiglio di Amministrazione di ciascuna Società elegge a<br />

maggioranza tra i suoi membri il Presidente della Società: il<br />

Presidente di EniPower non ricopre un ruolo esecutivo, mentre<br />

ciò avviene per EniPower Mantova e S.E.F.: in ogni caso, il<br />

Presidente ha la rappresentanza della Società e presiede l’Assemblea,<br />

convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione,<br />

ne fissa l’ordine del giorno e ne coordina i lavori, provvedendo<br />

affinché gli Amministratori dispongano di adeguate informazioni<br />

sui temi all’ordine del giorno. Le deliberazioni del Consiglio<br />

di Amministrazione sono adottate a maggioranza dagli Amministratori<br />

presenti e, in caso di parità, prevale il voto di chi presiede.<br />

Il Presidente della Società esercita i poteri di amministrazione<br />

che possono essere delegati dal Consiglio ad uno dei suoi<br />

membri, ai sensi delle Previsioni Statuarie e del Codice Civile,<br />

fatta salva la necessità, per specifici atti, della preventiva autorizzazione<br />

consiliare a maggioranza qualificata. In particolare, il<br />

Presidente di S.E.F. ha la rappresentanza legale della Società.<br />

EniPower SpA ha conferito dalla Società di Revisione BDO SpA,<br />

l’incarico per la revisione contabile del bilancio e per il controllo<br />

della regolare tenuta della contabilità; invece S.E.F. ed EniPower<br />

Mantova hanno conferito entrambi gli incarichi a Reconta Ernst &<br />

Young.<br />

In coerenza con il modello organizzativo, la missione e i valori<br />

della Società, Eni ha avviato un progetto di razionalizzazione e<br />

ottimizzazione del sistema normativo in un’ottica di semplificazione<br />

e maggiore fruibilità dello stesso, già descritto nel paragrafo<br />

“Il cambiamento organizzativo”.


i valori aziendali: il Codice Etico<br />

Il Codice Etico Eni, adottato da EniPower nel marzo 2008, ribadisce<br />

valori e linee di condotta a guida dell’opera dell’azienda e di<br />

tutti coloro che ne fanno parte: rispetto delle leggi, trasparenza,<br />

onestà, correttezza e professionalità, in tutti i rapporti sindacali e di<br />

business, devono assicurare credibilità e reputazione dell’azienda.<br />

I processi di revisione del Codice, dal primo Codice di Comportamento<br />

a quello attuale, permettono di mantenere vivo il documento,<br />

che deve essere sempre al passo con i tempi. I temi attuali sono il<br />

perseguimento di obiettivi di sviluppo sostenibile, fra cui la responsabilità<br />

dell’Impresa nei confronti dei territori in cui opera, la salvaguardia<br />

dei diritti di terza generazione e la difesa e promozione<br />

dei Diritti Umani.<br />

Tutto ciò a integrare la tutela del lavoro e pari opportunità, il contrasto<br />

alla corruzione e ai comportamenti illeciti, l’approccio preventivo<br />

e responsabile nei confronti della salvaguardia dell’ambiente a<br />

tutela e promozione di salute e sicurezza. In particolare, le persone<br />

dell’azienda sono centrali perché svolgono un doppio ruolo. Sono<br />

coloro che danno attuazione, nella loro azione quotidiana, ai principi<br />

e ai comportamenti del Codice, ma sono anche portatori di diritti<br />

specifici di cui l’azienda si fa garante: quello a essere valorizzati<br />

nelle loro diversità, all’interno di un ambiente di lavoro sicuro, rispettoso<br />

e collaborativo. Ciò vale a ogni livello, perché tutte le persone<br />

di Eni sono impegnate a osservare e a fare osservare i principi<br />

nell’ambito delle proprie funzioni e responsabilità.<br />

In tema di conflitti di interesse, Il Codice Etico presenta una specifica<br />

sezione dedicata, identificandone a grandi linee le principali<br />

categorie, come il grado di parentela nei rapporti di lavoro o con<br />

fornitori. Queste situazioni devono essere prontamente dichiarate<br />

o segnalate da parte del dipendente coinvolto o da chi ne viene a<br />

conoscenza, al superiore gerarchico e al Garante del Codice Etico,<br />

al fine di individuare la soluzione per evitarli. Nel 2010 si è verificato<br />

in Società un solo caso. La possibilità del verificarsi di situazioni<br />

di conflitto di interessi è affrontata in particolare durante le riunioni<br />

del Consiglio di Amministrazione: i Consiglieri sono sempre invitati<br />

dal Presidente a dichiarare se sono portatori di interesse sui temi<br />

trattati, su cui eventualmente si astengono dal voto.<br />

Il Codice Etico proibisce espressamente contributi politici.<br />

In Eni il processo di condivisione e confronto sui principi del Codice<br />

prosegue, grazie al Team di Promozione del Codice Etico, che<br />

interagisce con stakehoder interni ed esterni e promuove specifica<br />

formazione. Tutti i dipendenti hanno accesso al nuovo Codice, nella<br />

lingua di interesse, tramite le bacheche e il portale intranet MyEni,<br />

oltre che tramite i siti internet www.eni.it e www.enipower.it. Questi<br />

ultimi rappresentano poi i canali principali di distribuzione del Codice<br />

Etico a tutti gli stakeholder. Il Codice Etico viene in particolare<br />

consegnato ai terzi che intrattengono rapporti di affari con Eni e<br />

Società controllate: essi si impegnano al pieno rispetto dei principi<br />

in esso contenuti. In caso di violazioni del Codice Etico, i contratti<br />

possono essere risolti.<br />

Il sistema di controllo interno e la gestione dei rischi<br />

Le attività di un’impresa sono intrinsecamente correlate a vari<br />

fattori di rischio, da quelli connessi alle attività operative a quelli<br />

finanziari. Il sistema di controllo interno è il processo, svolto da<br />

amministratori, management e staff della struttura aziendale, volto<br />

a migliorare la gestione del rischio, ad accrescere le performance<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

economico-ambientali e a garantire il raggiungimento degli obiettivi<br />

stabiliti: conformità alle leggi e alle regolamentazioni in vigore,<br />

efficacia ed efficienza dell’organizzazione e delle attività operative,<br />

sostenibilità della gestione finanziaria, integrità e attendibilità delle<br />

informazioni finanziarie, prestazioni HSE e conformità dei Sistemi<br />

di Gestione alle norme volontarie, oltre alla salvaguardia del patrimonio<br />

aziendale.<br />

Nel corso del 2010 non ci sono state sanzioni per non conformità<br />

a leggi o regolamenti.<br />

Una reputazione d’impresa solida, basata sulla concordanza fra<br />

l’immagine comunicata agli stakeholder e l’identità aziendale, è un<br />

contributo fondamentale alla gestione dei rischi. È quindi politica di<br />

Eni diffondere a tutti i livelli aziendali la consapevolezza dell’efficacia<br />

dei controlli interni e un metodo di lavoro orientato all’esercizio<br />

del controllo: tutti i dipendenti, nell’ambito delle funzioni svolte,<br />

sono quindi attori che operano in sinergia fra loro, ma con compiti<br />

specifici diversi.<br />

In particolare, a seconda degli ambiti, EniPower adotta propri sistemi<br />

di controllo oppure modelli e organismi Eni, con l’obiettivo di<br />

identificare, monitorare e gestire in modo attivo tutti gli aspetti di<br />

rischio. Lo strumento principale di verifica del rispetto delle regole<br />

è in generale l’audit, svolto da personale indipendente non coinvolto<br />

nelle attività sotto esame, con lo scopo di valutarne l’adeguatezza<br />

delle modalità di gestione dei rischi aziendali.<br />

Infine, EniPower ha adottato nel 2010 un “Modello di Controllo<br />

Prezzi al Consumo” per la prevenzione della traslazione sui prezzi<br />

finali dell’onere derivante dall’addizionale delle imposte sul reddito,<br />

introdotta dal D.L. 112/2008 collegato alla Manovra Finanziaria<br />

per le Società del Settore Energetico (cosiddetta Robin Hood Tax).<br />

Gli organismi di vigilanza<br />

EniPower ha adottato fin dal 2004 uno specifico “Modello di Organizzazione,<br />

Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001”, relativo alla “Responsabilità<br />

Amministrativa delle Società”: il “Modello 231” è allineato<br />

all’analogo Modello Eni ed è disponibile a tutti gli stakeholder attraverso<br />

il sito web di EniPower e la rete intranet aziendale. EniPower si<br />

è inoltre dotata di un Organismo di Vigilanza di tipo collegiale, costituito<br />

da due componenti interni e un Presidente esterno, operativo<br />

in forma monocratica per le Società controllate, con autonomi<br />

poteri di iniziativa e controllo su tutti gli ambiti attualmente coperti<br />

dal Modello 231.<br />

Il Modello disciplina comportamenti e controlli in relazione a una<br />

serie di reati commessi o tentati da parte di dipendenti e amministratori<br />

a vantaggio o nell’interesse della Società. Gli ambiti sono in<br />

continua estensione, come richiesto dalla legge: si passa dai delitti<br />

contro la Pubblica Amministrazione e contro la fede pubblica, ai<br />

reati legati all’eversione dell’ordine democratico e al finanziamento<br />

del terrorismo, dai delitti contro la personalità individuale al market<br />

abuse, fino ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose – gravi o<br />

gravissime – in violazione delle Norme di salute e sicurezza sul<br />

Lavoro. Inoltre, la revisione effettuata nel corso del 2009 ha esteso<br />

il Modello 231 ai reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di dana-<br />

[ 27 ]


[ 28 ]<br />

ro, beni o utilità di provenienza illecita, oltre che ai delitti informatici<br />

e al trattamento illecito di dati.<br />

Di prossimo inserimento nel Modello 231 le nuove fattispecie di<br />

reato introdotte dal legislatore nel 2009: delitti di criminalità organizzata,<br />

delitti contro l’industria e il commercio, delitti in materia di<br />

violazione del diritto d’autore, induzione a non rendere dichiarazioni<br />

o a rendere dichiarazioni mendaci all’Autorità Giudiziaria. Le revisioni<br />

del Modello 231 sono promosse da Eni che analizza gli effetti<br />

delle modifiche legislative sul proprio Modello predisponendone<br />

l’aggiornamento. L’Organismo di Vigilanza di EniPower segnala al<br />

vertice societario la necessità di aggiornamento del Modello e il<br />

conseguente Programma di recepimento viene avviato dall’Amministratore<br />

Delegato.<br />

Il Modello 231 è in linea con i più elevati standard internazionali,<br />

tra cui la Convenzione OCSE sulla lotta alla corruzione di<br />

pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali<br />

e il Business Principles for Countering Bribery promosso<br />

da Transparency International. Si prevedono standard e misure di<br />

controllo come la separazione dei ruoli di esecutore, controllore<br />

e approvatore, l’esistenza di disposizioni aziendali che guidano le<br />

attività, l’adeguata regolamentazione dei poteri di firma e dei poteri<br />

autorizzativi interni e la tracciabilità delle operazioni.<br />

Per favorire la diffusione del Codice Etico, nel 2009 è stato realizzato<br />

un web seminar che ha coinvolto tutti i dirigenti, i quadri in<br />

comunicazione organizzativa e i key-officer della Società e delle<br />

due controllate.<br />

Nel corso del 2010, così come previsto, il web seminar è stato<br />

pubblicato sulla rete intranet aziendale; ciò ha consentito di proseguire<br />

la diffusione della conoscenza dei contenuti del Codice Etico<br />

al resto della popolazione aziendale.<br />

Inoltre nel 2010, è iniziata la fruizione del web based training sul<br />

Modello 231 (WBT231) da parte dei dirigenti e dei responsabili nominati<br />

con strumenti organizzativi, attraverso un corso in modalità<br />

e-learning predisposto da Eni corporate university e da Eni. Alla<br />

formazione hanno partecipato 73 key-officer.<br />

L’Organismo di Vigilanza redige annualmente il Programma di Vigilanza,<br />

che coinvolge tutti i key-officer (figure responsabili di processi<br />

e attività sensibili e dei relativi meccanismi di controllo in essere)<br />

e consiste nella verifica dell’ambiente di controllo e nella verifica<br />

dei comportamenti. Le risultanze delle verifiche sono presentate<br />

al vertice aziendale (Presidente e Amministratore Delegato). Con<br />

frequenza semestrale l’Organismo di Vigilanza redige un Rapporto<br />

che viene trasmesso al Collegio Sindacale, al Presidente e all’Amministratore<br />

Delegato per successiva informazione al Consiglio di<br />

Amministrazione. Il Rapporto viene allegato agli atti del verbale della<br />

riunione del Consiglio di Amministrazione in cui è illustrato.<br />

I report semestrali possono contenere rilievi o osservazioni da cui<br />

scaturiscono azioni di miglioramento dell’ambiente di controllo, che<br />

vengono approvate dall’Amministratore Delegato: una volta implementate,<br />

le azioni vengono successivamente monitorate dall’Organismo<br />

di Vigilanza.<br />

Nel caso di gravi non conformità conseguenti ai comportamenti<br />

delle persone che possano comportare provvedimenti disciplinari,<br />

il Codice Etico e il Modello 231 prevedono che l’azione disciplinare<br />

sia successivamente comunicata all’Organismo di Vigilanza o che<br />

siano illustrate le motivazioni nel caso non venisse comminata.<br />

Nell’anno 2010 sono stati oggetto di vigilanza 77 key-officer, di<br />

cui 5 di EniPower Mantova e 5 di S.E.F., che rappresentano tutte<br />

le funzioni aziendali dipendenti dall’Amministratore Delegato. Gli<br />

interventi di vigilanza hanno considerato numerose tipologie di reato<br />

ipotizzato: Pubblica Amministrazione (connesso alla corruzione),<br />

societari e market abuse, terrorismo, riciclaggio, personalità<br />

individuale, transnazionali e salute e sicurezza sul Lavoro e delitti<br />

informatici.<br />

La Vigilanza ha interessato la sede della Società, tutti gli stabilimenti<br />

e gli uffici di Roma che ospitano le Attività Fotovoltaiche.<br />

L’Organismo di Vigilanza svolge anche il ruolo di “Garante del Codice<br />

Etico”. In particolare, il Garante verifica le possibili violazioni<br />

del Codice, esegue le dovute istruttorie e, nei casi in cui una violazione<br />

fosse riscontrata, comunica la segnalazione dell’infrazione<br />

alle strutture Eni competenti per l’adozione di adeguati provvedimenti<br />

o misure correttive. Al Garante possono accedere tutti gli<br />

stakeholder, tra cui i dipendenti e i terzi, per l’interpretazione del<br />

Codice e per la segnalazione di violazioni, tramite posta ordinaria<br />

o posta elettronica alla casella dedicata.<br />

Nel 2010 è stata predisposta un’apposita procedura per la gestione<br />

delle attività di comunicazione periodica all’Organismo di Vigilanza<br />

di dati ed indicatori in tema di salute e sicurezza, che descrive le<br />

modalità operative e le responsabilità delle funzioni aziendali coinvolte.<br />

La procedura sarà operativa a partire dal 2011.<br />

il Sistema di Gestione Integrato HSEQ<br />

e le strategie di certificazione<br />

Nel corso del 2010 sono state intraprese le attività che porteranno<br />

all’implementazione di un Sistema di Gestione Integrato per la salute<br />

e la sicurezza e l’ambiente conforme alle Norme BS OHSAS 18001 e<br />

ISO 14001 che andrà a recepire i principi e i requisiti del Sistema di<br />

Gestione salute, sicurezza e ambiente di Eni Divisione Gas & Power,<br />

sulla base delle Linee Guida Eni, del Modello di Sistema di Gestione<br />

Eni, delle normative, procedure e di altre disposizioni Eni.<br />

I principi del Sistema di Gestione Integrato<br />

Il Modello di Sistema di Gestione emanato nel gennaio 2010 costituisce<br />

il riferimento per la definizione dei Sistemi di Gestione HSE<br />

(SG) delle Unità di Business (BU), coerentemente con quanto stabilito<br />

nel Codice Etico e nel Modello Organizzativo 231 di Eni. Tali<br />

SG sono applicati dalle BU stesse e, in cascata, dai siti e dalle Unità<br />

Operative (tra cui EniPower).<br />

Il Modello di Sistema di Gestione si propone inoltre di promuovere<br />

il processo di miglioramento continuo degli SG delle BU e di uniformare<br />

il processo di identificazione, rilevamento e valutazione della<br />

performance HSE.


Il Modello di Sistema di Gestione si articola nelle fasi di Pianificazione,<br />

Attuazione e Funzionamento, Controllo e Azioni Correttive,<br />

Riesame della Direzione (Ciclo di Deming). Per ciascuna di esse<br />

sono individuate e descritte le aree di attenzione prevalenti, con le<br />

relative caratteristiche e le principali modalità operative.<br />

Ciascuna BU definisce il proprio SG e ne cura il funzionamento, in<br />

totale autonomia e responsabilità, tenendo conto delle caratteristiche<br />

ed esigenze delle proprie attività operative, ed assicurando la<br />

conformità al Modello.<br />

Obiettivo del Sistema di Gestione Integrato di EniPower sarà pertanto<br />

quello di garantire il presidio continuo e coordinato su tutte<br />

le tematiche di tutela di salute, sicurezza, ambiente e incolumità<br />

pubblica, coerentemente con quanto previsto dal Codice Etico Eni<br />

e con i requisiti del D. Lgs. 231/2001.<br />

Le attività per la realizzazione del Sistema di Gestione prevedono<br />

anche il completamento della revisione/emissione delle procedure<br />

di Sistema di Gestione Integrato HSE.<br />

Al Sistema di Gestione Integrato di Società e alle relative procedure<br />

faranno riferimento i Sistemi di Gestione di stabilimento.<br />

ciclo di Deming<br />

la norma UNI CEI EN 16001<br />

La Norma, nata dal coordinamento di diversi standard nazionali<br />

esistenti sul tema della gestione dell’energia, è stata emanata in<br />

Inghilterra dal British Standards Institution (BSI) nel luglio del 2009<br />

ed è stata recepita in Italia come UNI CEI EN 16001. Il Sistema<br />

di Gestione per l’Energia (SGE), proposto dalla norma UNI CEI EN<br />

16001:2009, consente alle organizzazioni di sviluppare e implementare<br />

politiche che prendano in considerazione la problematica<br />

relativa al consumo energetico. La Norma sollecita lo sviluppo di<br />

una politica energetica che consideri, tramite la comparazione e<br />

l’analisi dei consumi, informazioni utili per mettere in pratica piani<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

di monitoraggio dell’efficienza energetica.<br />

EN 16001 è uno standard europeo che si basa sulla metodologia<br />

Plan-Do-Check-Act.<br />

Il Sistema di Gestione secondo il formato Plan-Do-Check-Act assicura<br />

che la Norma possa essere utilizzata da tutte le organizzazioni<br />

di qualsiasi dimensione e tipologia che desiderino dichiarare la<br />

conformità della propria politica energetica ad altri mediante autovalutazione<br />

o mediante certificazione di parte terza del proprio<br />

Sistema di Gestione dell’Energia. I requisiti dello standard possono<br />

essere allineati con quelli di altre norme ampiamente utilizzate per<br />

altri Sistemi di Gestione, come ISO 9001 e ISO 14001, in quanto<br />

l’approccio sistemico è uniforme e coerente. In particolare, nasce<br />

e si sviluppa come “costola” della UNI EN ISO 14001 in quanto il<br />

consumo di risorse era già previsto come forma di indicatore da tenere<br />

sotto controllo per la valutazione delle performance ambientali.<br />

Entra naturalmente nel novero delle Norme sistemiche connesse<br />

al Regolamento EMAS III (Regolamento (CE) n. 1221/2009) che<br />

contiene esplicita e obbligatoria menzione al risparmio energetico.<br />

Le certificazioni<br />

Nel corso del 2010, oltre al mantenimento delle certificazioni<br />

ISO 14001 in essere presso tutti gli stabilimenti, ad eccezione<br />

di quello di Ferrara che raggiungerà la certificazione nel 2011,<br />

al mantenimento della certificazione di qualità secondo la Norma<br />

ISO 9001 per le attività fotovoltaiche e all’avvenuto aggiornamento<br />

della registrazione EMAS relativa ai siti di Ferrera Erbognone,<br />

Ravenna e Mantova, si evidenzia l’ottenimento dell’importante risultato<br />

della certificazione BS OHSAS 18001 per lo stabilimento<br />

di Ravenna. EniPower intende mantenere tale attestazione fino al<br />

2012, anno in cui è previsto l’ottenimento delle certificazioni secondo<br />

la Norma BS OHSAS 18001 per le tre Società (EniPower e le<br />

sue controllate EniPower Mantova e S.E.F.).<br />

Il completamento del programma di registrazioni EMAS per i siti di Taranto,<br />

Ferrara, Nettuno, Livorno e Bolgiano previsto finora per il 2012<br />

è in via di riprogrammazione in relazione ai prioritari impegni connessi<br />

all’ottenimento delle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA). Nel corso<br />

del 2011 verrà effettuata la riprogrammazione dell’attività.<br />

Infine per la conclusione dell’iter di registrazione EMAS dello stabilimento<br />

di Brindisi manca ancora la formalizzazione del parere di<br />

conformità legislativa da parte dell’ARPA-Puglia a seguito dell’esito<br />

positivo del sopralluogo effettuato dalla commissione tecnica nel<br />

2009.<br />

Sia relativamente all’EMAS, sia per quanto riguarda la Norma<br />

OHSAS 18001 EniPower ha intrapreso nel 2011 una campagna<br />

di formazione interna che proseguirà fino al raggiungimento di<br />

tutte le registrazioni/certificazioni.<br />

EniPower sta infine valutando la possibilità e l’opportunità dell’implementazione<br />

di un Sistema di Gestione per l’Energia (SGE) secondo<br />

la norma UNI CEI EN 16001:2009 e ciò anche alla luce del<br />

possibile impatto della Direttiva Europea sull’Efficienza Energetica<br />

di ormai prossima emanazione.<br />

[ 29 ]


Gli audit<br />

Relativamente all’attività di audit nell’ultima parte dell’anno si è proceduto<br />

all’elaborazione della procedura di Società, che verrà emanata<br />

entro il terzo trimestre 2011 e che prevede l’adeguamento alle normative<br />

Eni, entrate in vigore nei primi mesi del 2010.<br />

Nelle more dell’emanazione della suddetta procedura, nel corso del<br />

2010 sono proseguite le attività svolte presso i siti della Società e relativamente<br />

alle Attività Fotovoltaiche (ATFO) per verificare l’applicazione<br />

del Sistema di Gestione HSE in riferimento ai requisiti del Modello di<br />

Sistema di Gestione HSE Eni.<br />

HSEQ EniPower ha condotto nel 2010 complessivamente 7 technical<br />

audit negli stabilimenti certificati ISO 14001, in cui gli elementi verificati<br />

ai fini della suddetta norma sono stati integrati dagli elementi a<br />

copertura del MSG HSE Eni; inoltre per Ravenna, Mantova e Brindisi<br />

sono stati considerati gli ulteriori requisiti della registrazione EMAS.<br />

Sono stati inoltre effettuati due audit interni di sistema relativi alla<br />

conformità rispettivamente agli standard internazionali ISO 9001 per<br />

Attività Fotovoltaiche e OHSAS 18001 per Ravenna, in quanto previsto<br />

dalle relative certificazioni.<br />

Nel corso dei suddetti technical audit sono emersi 4 rilievi relativamente<br />

a controllo dei documenti, controllo operativo, audit interno e<br />

controllo delle registrazioni.<br />

Sono stati anche individuati alcuni punti di forza tra cui evidenziamo<br />

quelli relativi ai processi di verifica dell’efficacia della formazione, alla<br />

partecipazione del personale alle tematiche HSE, alla valutazione degli<br />

aspetti ambientali (comprendente anche gli aspetti positivi) e alla gestione<br />

delle comunicazioni provenienti dall’esterno.<br />

Le azioni correttive messe in atto risultano tutte chiuse.<br />

L’audit interno di sistema sulla Norma OHSAS 18001 svolto presso il<br />

sito di Ravenna ha evidenziato un solo rilievo relativo alla compilazione<br />

dei permessi di lavoro non coerente alla procedura di sito e due punti di<br />

forza relativi alla gestione delle attività di formazione e alla comunicazione<br />

riguardante gli aspetti di salute e sicurezza, ben strutturata attraverso<br />

la pianificazione ed esecuzione di riunioni periodiche a tutti I livelli.<br />

La chiusura dell’azione correttiva è prevista per la fine del I semestre<br />

2011.<br />

Nel 2010 sono state eseguite altresì verifiche di conformità legislativa<br />

e in particolare 4 su salute e sicurezza e 5 su ambiente (di cui 4 comprensive<br />

della verifica del sistema Emission Trading e 1 relativa esclusivamente<br />

a questo tipo di attività). Nel corso delle suddette verifiche<br />

sono emersi alcuni rilievi su salute e sicurezza e nessuno su ambiente.<br />

I rilievi su salute e sicurezza hanno riguardato gli elementi: prevenzione<br />

incendi, gestione dell’emergenza, pronto soccorso, contratti di appalto/contratti<br />

d’opera.<br />

Punti di forza per la parte salute e sicurezza sono stati individuati nella<br />

gestione del controllo della strumentazione a pressione e nello svolgimento<br />

di una prova di emergenza “straordinaria” con simulazione<br />

di soccorso a un collega colto da malore durante un giro di ispezione<br />

in campo.<br />

Punti di forza per la parte ambiente: la normativa interna relativa alla<br />

gestione degli eventi significativi e critici per gli aspetti HSE e di produzione<br />

in caso di supero limiti/emergenza sulle matrici ambientali,<br />

[ 30 ]<br />

la gestione del piano di monitoraggio e controllo del Decreto AIA dei<br />

vecchi impianti; la presenza nel Manuale SME di una procedura di<br />

gestione dei superamenti dei livelli di emissione.<br />

Infine, nel 2010 sono stati effettuati 2 audit da parte di Eni verso<br />

EniPower. Gli audit, effettuati dalla Direzione Internal Audit Eni hanno<br />

interessato le funzioni di Produzione e tolling management di<br />

EniPower (focalizzato sull’attività di programmazione della produzione,<br />

gestione e monitoraggio della produzione e compravendita utilities<br />

e servizi di sito) e le attività di Produzione, Manutenzione e Magazzino<br />

materiali tecnici dello stabilimento EniPower di Brindisi.<br />

Le verifiche condotte durante gli audit sono state finalizzate alla valutazione<br />

dell’adeguatezza e dell’efficacia del sistema di controllo interno<br />

delle attività rientranti nell’ambito dell’intervento. In particolare<br />

sono state considerate le categorie di rischio operational (si riferiscono<br />

all’efficacia e all’efficienza delle operazioni e al presidio dei rischi<br />

operativi e strategici) e compliance ( si riferiscono al rispetto di Norme,<br />

tra cui, in particolare, quelle connesse alla responsabilità degli Enti di<br />

cui al D. Lgs. 231/01 e le previsioni del Modello 231 della Società).<br />

Ad oggi tutte le osservazioni emerse durante gli audit risultano chiuse,<br />

e non sono state riscontrate rilevanti criticità.<br />

progetti per EMAS di comparto<br />

Il progetto di registrazione EMAS del comparto polo petrolchimico<br />

di Ravenna rappresenta la naturale confluenza di una serie<br />

di accordi volontari tra aziende ed Enti Locali, iniziati nel 1992<br />

con la “Convenzione tra la Società Enichem e il Comune di Ravenna<br />

in tema di ecologia” e proseguiti con il “Protocollo di Intesa<br />

fra Comune di Ravenna, Provincia di Ravenna e le Società<br />

operanti all’interno dell’area ex stabilimento Enichem al fine della<br />

limitazione dell’impatto ambientale proveniente dal complesso<br />

delle attività svolte nell’area”. All’inizio del 2005, è intervenuto il<br />

“Protocollo di Intesa per la certificazione ambientale delle Aziende<br />

dell’area chimica e industriale ravennate”, sottoscritto da Regione<br />

Emilia Romagna, Provincia di Ravenna, Comune di Ravenna, Organizzazioni<br />

Sindacali, Associazione degli Industriali, Associazione<br />

Piccola Industria e Camera di Commercio, con l’adesione di 16<br />

Società. Scopo iniziale di quest’ultimo protocollo è quello di diffondere<br />

le certificazioni ambientali (ISO 14001 ed EMAS) e ottenere<br />

la registrazione EMAS dell’Ambito Produttivo Omogeneo (APO)<br />

ravennate. A questo scopo, le Società sottoscrittrici dell’accordo<br />

hanno costituito un’associazione denominata “EMAS Ravenna”:<br />

nel 2010 era prevista la registrazione EMAS dell’Associazione, ma<br />

la rivisitazione del concetto di EMAS di comparto introdotta dal<br />

Regolamento “EMAS III”, contestualmente al rinnovo del Comitato<br />

EMAS nazionale, ne ha comportato lo slittamento al 2011. Nel<br />

frattempo sono proseguite le attività di raccolta dati (anni 2008<br />

e 2009) per la stesura della Dichiarazione Ambientale dell’APO e<br />

iniziative di informazione verso i portatori di interesse locali, anche<br />

tramite un forum sul sito web della Provincia di Ravenna.<br />

Il Protocollo per l’EMAS di Ambito Produttivo Omogeneo (APO),<br />

ispirato dal Comune di Ferrara alle aziende del polo petrolchimico,<br />

è stato siglato il 19 ottobre 2006: oltre alle Società coinsediate,<br />

come S.E.F., Polimeri Europa, Syndial, Basell Poliolefine Italia,<br />

Centro Energia Ferrara, Yara Italia e Sapio, sono coinvolti Comune


e Provincia di Ferrara, ARPA Emilia Romagna, Confindustria<br />

Ferrara e le organizzazioni sindacali di categoria<br />

(FILCEM, FEMCA, UILCEM). Nel dicembre 2007, è stata<br />

redatta l’Analisi Ambientale d’Area, in cui l’individuazione<br />

e conseguente valutazione di significatività degli aspetti<br />

ambientali del Polo Industriale ha seguito una metodologia<br />

predisposta ad hoc.<br />

Si è inoltre definito il Programma Ambientale del Comitato<br />

di Indirizzo, in cui i soggetti responsabili degli obiettivi<br />

di miglioramento ambientale hanno individuato le risorse<br />

economiche e tecniche per il loro raggiungimento.<br />

Nel luglio 2008, le Imprese del petrolchimico hanno<br />

costituito l’Associazione ECEF (EMAS per la Chimica e<br />

l’Energia a Ferrara), struttura preposta al coordinamento<br />

delle imprese fino al conseguimento dell’Attestato EMAS,<br />

come Soggetto Promotore: attualmente, si stanno valutando<br />

le condizioni per proseguire in questa attività. In<br />

una seconda fase, ECEF provvederà a richiedere la Registrazione<br />

EMAS d’Ambito Produttivo Omogeneo secondo<br />

le indicazioni del Comitato Nazionale per l’Ecolabel e per<br />

l’Ecoaudit.<br />

l’etica del business<br />

Il modello di sostenibilità<br />

Ogni processo aziendale è gestito in EniPower tramite un<br />

sistema di governance, che si ispira ai principi di etica e di<br />

sostenibilità d’Impresa condivisi da tutta Eni: gli obiettivi<br />

aziendali sono elaborati e perseguiti nella cornice di un Modello<br />

di sostenibilità Eni che coinvolge l’intera Società nella<br />

creazione di valore per tutti gli stakeholder. A sostegno di<br />

queste azioni, EniPower prosegue nella strutturazione del<br />

proprio modello di gestione di sostenibilità, al fine del consolidamento<br />

di un Sistema di Gestione Integrato in totale<br />

conformità al Modello di Sistema di Gestione Eni.<br />

EniPower adotta il modello di sostenibilità messo a regime da<br />

Eni: il diagramma in queste pagine rappresenta come esso sia<br />

fondato sulla sistematica integrazione delle esigenze di tutti<br />

gli stakeholder all’interno dei sistemi di governo dell’azienda,<br />

nella cornice dei principi fondanti della cultura aziendale.<br />

Nel corso del 2010 EniPower ha avvertito la necessità, peraltro<br />

evidenziata durante il processo di assurance del Bilancio<br />

di sostenibilità 2009, di un’azione più incisiva di coinvolgimento<br />

degli stakeholder al fine di raccogliere un riscontro<br />

utile per la programmazione e la gestione delle attività di<br />

comunicazione e di stakeholder engagement, in un’ottica di<br />

miglioramento continuo. A questo scopo EniPower ha individuato<br />

lo strumento dei focus group come primo approccio<br />

a forme di coinvolgimento più approfondite: nel corso del<br />

2011 ne saranno organizzati due, coinvolgendo i principali<br />

stakeholder: uno a San Donato Milanese che riguarderà la<br />

Società nel suo complesso, uno a Mantova con una visuale<br />

più concentrata sulla realtà di un sito operativo.<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

il modello di sostenibilità<br />

ll modello organizzativo<br />

salute e<br />

sicurezza<br />

fornitori e<br />

consumatori<br />

cultura d’impresa<br />

ambiente<br />

innovazione<br />

scenario energetico stakeholder<br />

ll modello organizzativo<br />

persone<br />

la certificazione dei siti produttivi EniPower<br />

l’informativa finanziaria<br />

territorio e<br />

comunità<br />

governance<br />

Assicurare un’informativa tempestiva e trasparenza contabile, fondata sulla verità, accuratezza e completezza delle<br />

registrazioni archiviate:<br />

• Uso di sistemi informativi per la gestione del processo di pianificazione, con lo scopo di ottimizzare le fasi di inserimento,<br />

analisi e approvazione dati<br />

• Applicazione di procedure gestionali specifiche per la redazione dei bilanci e per la gestione dei flussi informativi verso<br />

Eni, nel rispetto delle normative e dei principi contabili di generale accettazione (approccio prudenziale)<br />

• Utilizzo della piattaforma di reporting unico integrato di Eni Management and Statutory Reporting Object (MASTRO)<br />

• Conformità del sistema di controllo interno sull’informativa societaria alle sezioni 302, 404 e 906 del Sarbanes-Oxley<br />

Act (SOA), applicabile a Eni SpA come emittente quotato al New York Stock Exchange; l’adesione di EniPower SpA,<br />

EniPower Mantova SpA e S.E.F. srl al Modello di gruppo Eni, in quanto classificate come “Altre Imprese”, è incentrata<br />

essenzialmente sugli elementi del sistema di controllo che operano trasversalmente al Gruppo/settore/singola entità<br />

(Company ed Entity Level Control).<br />

• Applicazione di controlli e procedure per il rispetto degli obblighi informativi sul Bilancio Consolidato e sul cosiddetto<br />

“Form 20-F “(“Disclosures controls and procedures”)<br />

[ 31 ]


[ 32 ]<br />

Anche nel 2010, sulla base delle esigenze degli stakeholder e<br />

dell’analisi della performance, sono state definite per Eni le Aree<br />

di Miglioramento sui temi della sostenibilità: in questa cornice,<br />

EniPower contribuisce alla definizione, attuazione e monitoraggio delle<br />

proprie linee di intervento. In particolare, i processi di pianificazione<br />

e reportistica sui temi della sostenibilità vedono in EniPower la definizione<br />

di responsabilità e l’uso di strumenti informativi omogenei con<br />

quelli delle Unità Aziendali deputate di Eni: l’individuazione di obiettivi<br />

e progetti di sostenibilità societari evidenzia un’attività trasversale alle<br />

varie aree aziendali, favorendo un’azione di promozione coordinata.<br />

Il contrasto alla corruzione<br />

Eni proibisce espressamente, nel Codice Etico, “pratiche di corruzione,<br />

favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette<br />

e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per<br />

altri”. Il Codice deve essere rispettato da tutte le persone di Eni e<br />

viene espressamente accettato da tutti i fornitori in sede di qualifica.<br />

In EniPower non si sono verificati nell’anno episodi di corruzione.<br />

Nel gennaio 2010, all’interno della Direzione Affari legali Eni, è stata costituita<br />

la funzione di Assistenza legale sull’anticorruzione e sul sistema<br />

di controllo interno che ha il compito di monitorare l’evoluzione della<br />

normativa e di fornire assistenza specialistica e supporto legale in tema<br />

anticorruzione, nonché di assicurare l’adozione di indirizzi e orientamenti<br />

al fine di garantire uniformità di comportamento all’interno di Eni.<br />

Nel 2010 la funzione di Assistenza legale sull’anticorruzione ha proseguito<br />

l’attività di redazione e diffusione delle Procedure Ancillari<br />

anti-corruzione. Le nuove procedure emesse disciplinano le iniziative<br />

non profit, i contratti di sponsorizzazione, le spese di attenzione verso<br />

terzi, le vendite di beni immobili e le acquisizioni e cessioni di beni/affitti<br />

di azienda. Inoltre sono state inserite disposizioni specifiche nelle<br />

procedure che disciplinano la selezione del personale. Le citate normative<br />

Eni, in osservanza alle previsioni in esse contenute, sono state<br />

adottate con delibera del Consiglio di Amministrazione di EniPower.<br />

Sono stati altresì adottati con Delibera del Consiglio di Amministrazione<br />

i nuovi standard delle clausole contrattuali di “Responsabilità Amministrativa”<br />

emessi da Eni che nelle nuove versioni fanno riferimento oltre<br />

che al D. Lgs. n. 231/2001 anche al Foreign Corrupt Practices Act statunitense<br />

(FCPA), alla Convenzione OCSE inerente la Lotta alla Corruzione<br />

dei Pubblici Ufficiali Stranieri nelle Operazioni Economiche Internazionali<br />

e alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione.<br />

EniPower nel 2010 ha proseguito la diffusione al suo interno sia delle<br />

Linee Guida Anti-Corruzione sia delle Procedure Ancillari, che sono<br />

state altresì recepite dai Consigli di Amministrazione delle controllate.<br />

Per garantire la concreta applicazione delle Linee Guida e delle<br />

Procedure Anti-Corruzione, peraltro già disponibili attraverso il<br />

portale intranet aziendale, è stata avviata e completata una iniziativa<br />

formativa rivolta al personale “a rischio” mediante un programma<br />

di training obbligatorio sviluppato in modalità e-learning da Eni. Alla<br />

formazione hanno partecipato 79 key-officer. Altre 5 persone hanno<br />

poi partecipato a workshop interattivi, tenuti da risorse della Direzione<br />

Legale Eni per approfondimenti su temi specifici. Il workshop è<br />

diretto a fornire, anzitutto al management più direttamente coinvolto<br />

nelle attività aziendali interessate, una panoramica dell’evoluzione del<br />

quadro normativo italiano e internazionale dedicato alla lotta contro la<br />

corruzione, con l’intervento di professionisti esterni.<br />

Il whistleblowing<br />

EniPower ha adottato dal 2006 la normativa interna Eni creata in applicazione<br />

di quanto previsto dal Sarbanes - Oxley Act, che prevede<br />

la definizione dei canali per la gestione delle segnalazioni dirette e<br />

indirette, anche in forma confidenziale o anonima (Whistleblowing),<br />

ricevute dall’azienda e dalle controllate. Viene cosi garantita la ricezione,<br />

l’analisi e il trattamento di segnalazioni relative a problematiche di<br />

controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa<br />

la gestione dei rischi di impresa<br />

Tipologia Descrizione Azioni<br />

Rischio mercato Rischio derivante dall’esposizione dei risultati operativi alle fluttuazioni dei tassi di interesse, EniPower ha stipulato con Eni un Interest Rate Swap, cioè un contratto a copertura del rischio<br />

che influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell’impresa e sul di interesse derivante da un finanziamento a medio/lungo termine concesso da Eni a tasso<br />

livello degli oneri finanziari netti<br />

variabile<br />

Rischio credito Rischio derivante da potenziali perdite dovute al mancato adempimento delle obbligazioni La massima esposizione per EniPower è rappresentata dal valore contabile delle attività<br />

assunte dalla controparte<br />

finanziarie rappresentate in bilancio. Questo aspetto è monitorato dalle Unità preposte sulla base<br />

di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. La Società non<br />

ha avuto casi significativi di mancato adempimento delle controparti<br />

Rischio liquidità Rischio derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari a Allo stato attuale, la Società ritiene, data l’ampia disponibilità di accedere a linee di credito, di<br />

breve termine, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato avere accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie<br />

gli strumenti di controllo interno<br />

Obiettivi<br />

Internal audit<br />

Azioni Risultati 2010<br />

Assicurare la conformità delle attività • Partecipazione al programma di audit annuale elaborato e condotto dalla • Nel 2010 in EniPower sono stati effettuati 2 audit comprendenti le attività dello<br />

societarie agli standard procedurali interni funzione Eni di internal audit, focalizzato sui processi e sulle aree aziendali a stabilimento di Brindisi e la funzione Produzione di sede per le attività che<br />

ed esterni, per valutare efficacia ed più alto rischio potenziale e maggiormente correlati agli obiettivi strategici, riguardano il tolling management<br />

efficienza delle operazioni e l’adeguatezza<br />

del sistema di controllo<br />

Gli audit tecnici HSE<br />

tra cui in particolare il Modello Organizzativo 231<br />

• Programmazione e svolgimento di cicli annuali di verifiche ispettive HSE • Nel corso del 2010, sono stati svolti in totale 45 audit HSE con auditor interni: in<br />

in sede e siti operativi, condotti sia da personale interno qualificato, sia da particolare, per quanto riguarda le attività di EniPower, sono state condotte 13<br />

Assicurare la conformità alle prescrizioni<br />

normative HSE e verificare l’applicazione<br />

del Sistema di Gestione HSE in riferimento<br />

ai requisiti del Modello di Sistema di<br />

Gestione HSE Eni<br />

organizzazioni terze indipendenti, destinati al rilascio e mantenimento delle<br />

certificazioni<br />

• Promozione del miglioramento continuo della gestione HSE, anche grazie<br />

alla formazione degli auditor e alla sensibilizzazione e responsabilizzazione<br />

del personale coinvolto, favorendo l’interscambio di esperienze professionali<br />

• Svolgimento di audit HSE, condotti da auditor interni, su sicurezza, cantieri<br />

verifiche ambientali, 10 di salute e 13 di sicurezza, 1 di qualità, 1 Integrato HS e 6<br />

Integrati HSE; sono stati interessati 8 siti produttivi e la sede, con il coinvolgimento<br />

di 12 auditor HSE interni<br />

• Le verifiche ispettive svolte da Enti Esterni su temi HSE (20 visite nel corso<br />

del 2010) riguardano il mantenimento delle certificazioni UNI EN ISO 14001 e<br />

ISO 9001, il processo di registrazione EMAS e la certificazione delle emissioni di<br />

a committenza EniPower e attività di fornitori di beni e servizi<br />

• Avvio della predisposizione della procedura di Società sugli audit con<br />

CO nell’ambito del Sistema di Emission Trading. Inoltre sono stati svolti 3 audit,<br />

2<br />

uno in sede e 2 presso gli stabilimenti di Ferrera Erbognone e Nettuno, per la<br />

adeguamento alle procedure Eni<br />

verifica dei contenuti del rapporto di sostenibilità EniPower 2009


la tutela dei diritti umani<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

Lavoro minorile Le attività EniPower si svolgono in Italia, il che garantisce la presenza di un sistema di norme e controlli difficilmente eludibili. La selezione del personale avviene in funzione delle<br />

caratteristiche professionali specifiche necessarie per le varie attività e viene svolta da una Società di Eni, Eni corporate university. Le stesse caratteristiche delle mansioni operative<br />

escludono il ricorso al lavoro minorile: nelle centrali termoelettriche si presentano anche manovre su valvole che richiedono forza fisica, mentre nel campo fotovoltaico il processo<br />

tecnologico alla base della produzione richiede competenze tecniche specifiche e approfondite; a ciò si aggiunge l’impegno fisico richiesto dalla movimentazione dei moduli<br />

Lavoro forzato Le attività EniPower si svolgono in Italia, il che garantisce la presenza di un sistema di norme e controlli difficilmente eludibili. Le politiche di Società sull’orario di lavoro e sul controllo delle<br />

presenze contribuiscono a eliminare il rischio di lavoro forzato. Nelle sedi direzionali, senza una preventiva autorizzazione del responsabile e il conseguente allertamento della Vigilanza,<br />

esterna alla Società, non è possibile essere presenti prima delle 7 del mattino e dopo le 12 di sera, oltre che nel fine settimana. Nei siti produttivi, i cicli di lavoro sono definiti in maniera<br />

tassativa, nel rispetto dei limiti di legge sui turni<br />

Lavoro nero Le modalità di gestione della retribuzione e delle presenze impediscono il ricorso al lavoro nero. Il processo di retribuzione è accentrato in Eni, mentre EniPower si occupa della regolarità<br />

della documentazione ai fini contributivi e fiscali. Il controllo degli ingressi prevede la tracciatura delle presenze, rilevate tramite tesserino aziendale, mentre ogni visitatore viene accolto da<br />

un referente interno chiaramente individuato<br />

della Società, frodi o altre materie in violazione del Codice Etico, inoltrate<br />

da persone dell’azienda, membri degli organi sociali o terzi. Gli<br />

esiti dell’istruttoria condotta dal Garante del Codice Etico o dall’internal<br />

audit di Eni sui casi segnalati sono portati a conoscenza del vertice<br />

aziendale e sottoposti agli organi di controllo e di vigilanza preposti. È<br />

assicurata la piena garanzia della tutela delle persone che effettuano<br />

le segnalazioni in buona fede.<br />

Nel 2010 è pervenuta una sola segnalazione che ha riguardato<br />

EniPower, relativa a una presunta violazione del Codice, a seguito della<br />

quale è stata effettuata un’opportuna istruttoria da parte del Garante<br />

successivamente trasmessa all’esame delle competenti unità Eni.<br />

Nessuna segnalazione è stata invece rilevata sui temi della violazione<br />

dei diritti delle comunità locali.<br />

Nel 2010 Eni ha avviato le attività per l’aggiornamento della procedura<br />

sulla gestione delle segnalazioni per allinearla alle nuove norme internazionali,<br />

rendere più efficienti le attività di istruttoria e l’implementazione<br />

delle correlate azioni di miglioramento, ottimizzare l’efficacia<br />

dei flussi informativi nei confronti degli organi di vigilanza e controllo.<br />

La tutela dei Diritti Umani<br />

L’espansione delle aree di attività, sia geografiche che in termini di<br />

business, rende sempre più importante per EniPower l’attenzione<br />

alla tutela e alla promozione dei Diritti Umani.<br />

La Società ha adottato dal 2007 le Linee Guida Eni sul tema, volte a<br />

dare concreta attuazione ai principi che discendono dal Codice Etico<br />

e dall’adesione ai principali standard internazionali: in primis, la<br />

“Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite”<br />

e le Convenzioni fondamentali dell’International Labor Organization<br />

(ILO). A oggi, l’obiettivo principale consiste nell’integrare il rispetto<br />

dei Diritti Umani in tutti gli ambiti di operatività, dalle strategie di<br />

lungo periodo alle prassi quotidiane.<br />

Il processo di approvvigionamento di beni e servizi è basato sul<br />

riferimento a fornitori qualificati Eni, i quali sottoscrivono il rispetto<br />

del Codice Etico e del Modello 231, che prevedono clausole di risoluzione<br />

dei contratti in caso di violazione dei Diritti Umani.<br />

Nel 2010 è proseguita l’estensione a tutti i contratti Eni di nuove<br />

clausole sul rispetto dei Diritti Umani e la realizzazione di attività di<br />

formazione.<br />

Inoltre è in corso di aggiornamento da parte di Eni la check list di<br />

qualifica dei fornitori con l’inserimento di requisiti sui Diritti Umani.<br />

Le attività di security sono un particolare ambito in cui Eni, impegnata<br />

in tutto il mondo, intende garantire un’elevata attenzione sulle<br />

eventuali criticità legate al rispetto dei Diritti Umani. È proseguita<br />

l’opera di sensibilizzazione nei confronti delle aree professionali più<br />

esposte (security manager) e delle forze di sicurezza.<br />

La tutela dei Diritti Umani era stata oggetto nel 2009 di specifica<br />

formazione nell’ambito del web seminar sul Codice Etico nei<br />

confronti di dirigenti e quadri di EniPower e Società controllate: la<br />

formazione è stata resa disponibile al resto della popolazione aziendale,<br />

grazie alla pubblicazione del web seminar sulla rete intranet<br />

aziendale.<br />

In EniPower nel corso del 2010 non si sono verificati episodi legati<br />

a pratiche o comportamenti discriminatori nei confronti di alcuno,<br />

né violazioni dei diritti delle comunità locali.<br />

I contenziosi<br />

EniPower è parte in procedimenti giudiziari e in azioni legali collegati<br />

all’ordinario svolgimento delle proprie attività. Per quanto di rilievo<br />

ai fini di questo documento, si segnalano i contenziosi in corso in<br />

materia ambientale, le indagini della Magistratura e gli interventi nei<br />

confronti delle autorità regolamentari. Informazioni più dettagliate<br />

sono reperibili nelle Note ai Bilanci di EniPower e controllate ed Eni.<br />

Infine, nel corso del 2010 non sono state aperte azioni legali riferite<br />

a concorrenza sleale, antitrust e pratiche monopolistiche.<br />

i principali contenziosi in corso nel 2010<br />

Contenzioso in ambito normativo<br />

EniPower ha nel tempo proposto ricorso dinanzi ai tribunali amministrativi competenti per territorio nei confronti di alcuni provvedimenti dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG), ritenuti lesivi degli<br />

interessi aziendali. I principali riguardano le impugnative della Delibera AEEG n. 42/2002 e successive modifiche e integrazioni, riguardante il riconoscimento della produzione combinata di energia elettrica e<br />

calore come cogenerazione. Il TAR Lombardia ha respinto due dei ricorsi citati e la Società ha proposto appello al Consiglio di Stato. Altri giudizi sono tuttora pendenti.<br />

Contenzioso ambientale<br />

Nel corso degli ultimi anni, EniPower ha proposto ricorso dinanzi ai tribunali amministrativi competenti per territorio contro alcuni provvedimenti amministrativi del Ministero dell’Ambiente in relazione alla bonifica<br />

dei “Siti di Interesse Nazionale” di Brindisi, Livorno e Mantova, in particolare nella misura in cui imponevano alla Società onerosi interventi di contenimento fisico della falda in aggiunta ai sistemi di sbarramento<br />

idraulico già posti in essere. La situazione è la seguente:<br />

Brindisi – Il TAR competente ha accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione degli atti impugnati e si è in attesa dell’udienza di discussione del merito.<br />

Livorno – Il TAR competente ha accolto il ricorso di EniPower.<br />

Mantova – Il TAR competente ha parzialmente accolto il ricorso ritenendo illegittima la richiesta di contenimento fisico. La Società ha proposto appello al Consiglio di Stato nella parte in cui si chiede una messa<br />

in sicurezza di emergenza, non ritenendo che ve ne siano le condizioni.<br />

Nel 2010 la Regione Puglia ha proposto ricorso al TAR Lazio contro il decreto emanato dai Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dei Beni Culturali recante il giudizio favorevole di<br />

compatibilità ambientale relativo al progetto EniPower di costruzione della nuova centrale termoelettrica di Taranto.<br />

Analogo ricorso è stato successivamente proposto anche dal Comune di Taranto.<br />

Altre indagini della Magistratura<br />

Nel luglio 2004 la Procura della Repubblica di Milano ha avviato un procedimento relativamente a illeciti pagamenti eseguiti da parte di taluni appaltatori in occasione della stipula di appalti EniPower per la<br />

costruzione delle nuove centrali. A seguito della conclusione delle indagini preliminari la Società non è risultata compresa tra i soggetti indagati ed è stato richiesto lo stralcio e la successiva archiviazione.<br />

Il procedimento prosegue a carico delle persone fisiche imputate, nei confronti delle quali EniPower si è costituita parte civile. È in corso il dibattimento di primo grado.<br />

Nell’aprile del 2010 è stato aperto da parte della Procura di Velletri un procedimento penale relativo ad un prelievo che ha evidenziato la presenza di zinco oltre i limiti consentiti in uno scarico dello stabilimento di Nettuno.<br />

La procura ha disposto il sequestro preventivo dello scarico, successivamente dissequestrato ed ha notificato avviso di garanzia all’Amministratore Delegato di EniPower e al responsabile dello stabilimento di Nettuno.<br />

[ 33 ]


[ 34 ]<br />

la salute e la sicurezza<br />

la sicurezza in EniPower<br />

EniPower pone la tutela della sicurezza del personale e degli ambienti<br />

di lavoro tra i principi fondamentali alla base delle decisioni<br />

strategiche aziendali, così come espresso nella propria Politica<br />

HSE. La ricerca sempre più attenta nei confronti della sicurezza<br />

si rivolge sia ai dipendenti, sia ai lavoratori di imprese esterne che<br />

operano all’interno dei siti produttivi. Numerose sono le attività finalizzate<br />

al miglioramento continuo nella prevenzione e riduzione<br />

degli infortuni per il personale: la formazione e addestramento del<br />

personale, le verifiche periodiche della conformità normativa e agli<br />

standard aziendali e l’analisi degli infortuni e dei mancati infortuni,<br />

i cui risultati vengono diffusi a tutte le unità produttive.<br />

Inoltre, EniPower continua a puntare fortemente su una politica di<br />

sensibilizzazione e attenzione sulla materia, tramite la partecipazione<br />

e responsabilizzazione del personale al processo di salvaguardia della<br />

sicurezza sui luoghi di lavoro. Tra le iniziative principali si segnala<br />

la Giornata della sicurezza, un appuntamento annuale, finalizzato a<br />

ribadire l’impegno di tutti verso quello che è sempre stato uno degli<br />

obiettivi prioritari della Società ovvero di “Zero Infortuni” e l’adesione<br />

al Progetto Eni “Comunicare la sicurezza” che si prefigge l’obiettivo<br />

di integrare e sostenere tutte le attività volte al miglioramento delle<br />

performance di sicurezza nelle realtà operative e di svolgere un’attività<br />

di sensibilizzazione nelle realtà direzionali.<br />

L’anno 2010 si è chiuso con un numero di infortuni totali pari a 2,<br />

di cui 1 “in itinere”. In particolare, tra le cause che hanno contribuito<br />

al verificarsi dell’infortunio sul lavoro, troviamo la distrazione del<br />

personale, mentre l’infortunio “in itinere” è stato conseguenza di un<br />

incidente stradale durante il percorso compiuto dal lavoratore per<br />

raggiungere il posto di lavoro. EniPower in caso di infortuni conduce<br />

direttamente le pratiche con INAIL, generalmente in forma on line.<br />

Al fine di poter confrontare oggettivamente i risultati relativi agli<br />

infortuni registrati, di seguito si riportano gli andamenti annuali<br />

dell’Indice di Frequenza calcolato come “(n° infortuni x 1.000.000)/<br />

ore lavorate” e dell’Indice di Gravità calcolato come “(n° giorni persi<br />

per infortuni x 1.000)/ore lavorate”.<br />

Dai grafici pubblicati in queste pagine, si evidenzia che la diminuzione<br />

degli Indici di Frequenza nel 2010 è legata al minor numero<br />

di infortuni registrati nel corso dell’anno e che la diminuzione degli<br />

indici di gravità è legata al minor numero di giorni persi per infortuni<br />

registrati nel corso dell’anno.<br />

Nella tabella successiva si riporta l’Indice degli Infortuni suddiviso<br />

per area geografica:<br />

indice di frequenza degli infortuni dei dipendenti per area geografica<br />

Nord Centro Sud<br />

1,80 0,00 0,00<br />

Relativamente alle spese correnti effettuate nel corso del 2010,<br />

per la gestione della sicurezza si registra un valore totale pari<br />

a 1.044 migliaia di euro, che conferma l’impegno da parte di<br />

EniPower nella gestione della prevenzione degli infortuni e delle<br />

malattie professionali nei luoghi di lavoro.<br />

Di seguito si riporta l’andamento degli ultimi tre anni relativo alle<br />

spese sostenute da EniPower per la gestione della sicurezza:<br />

spese per la gestione della sicurezza<br />

Descrizione 2008 2009 2010<br />

Spese gestione sicurezza [mln di €] 6,11 2,50 1,04<br />

La diminuzione registrata nel 2010 è da ricondurre principalmente<br />

a una riallocazione rispetto al 2009 di alcune spese di sicurezza<br />

assegnate ad alcune voci di spesa trasversali nell’ambito HSE.<br />

In grafico viene riportato il dettaglio del 2010 per le spese correnti<br />

nella gestione della sicurezza.<br />

In queste pagine viene riportato l’andamento dell’indice di spesa<br />

pro capite per la sicurezza.<br />

La sicurezza dei contrattisti<br />

L’impegno di EniPower per la tutela dei lavoratori si estende anche<br />

alle attività delle imprese esterne; l’utilizzo di fornitori qualificati,<br />

l’elaborazione di piani di coordinamento delle fermate per le manutenzioni,<br />

l’effettuazione di riunioni di sicurezza con le imprese,<br />

l’elaborazione di un modello unico di Società per quanto concerne<br />

il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza da allegare<br />

a tutti i contratti di Appalto e le ispezioni in campo durante i<br />

lavori sono tutti elementi volti a garantire i più alti livelli di sicurezza.<br />

Anche le attività dei cantieri secondo il Titolo IV del D. Lgs. 81/2008<br />

e smi sono oggetto di particolare attenzione di EniPower relativamente<br />

alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori.<br />

Tra le principali azioni si segnalano la qualifica iniziale delle imprese<br />

fornitrici, la verifica del sistema documentale del Responsabile<br />

dei Lavori e del Coordinatore per la sicurezza in fase di Esecuzione<br />

e le riunioni di coordinamento per la gestione delle interferenze.<br />

Inoltre EniPower è impegnata nel monitoraggio degli indici infortunistici<br />

dei contrattisti.<br />

A tal proposito si riporta l’andamento dell’Indice di Frequenza e di<br />

Gravità dei contrattisti negli ultimi tre anni:<br />

indici infortunistici dei contrattisti<br />

Descrizione 2008 2009 2010<br />

Indice di Frequenza 5,10 6,48 7,90<br />

Indice di Gravità 0,165 0,104 0,506


Dalla tabella si evidenzia l’aumento dell’Indice di Frequenza<br />

rispetto al 2009 (legato a un maggior numero di infortuni<br />

registrati nel corso del 2010) e l’aumento dell’Indice<br />

di Gravità (dovuto al maggior numero di giorni persi per<br />

infortuni registrati nel corso dell’anno).<br />

la salute in EniPower<br />

EniPower è impegnata nel creare ambienti di lavoro che<br />

promuovano il benessere dei lavoratori. Infatti per EniPower<br />

il raggiungimento del benessere lavorativo è non solo una<br />

condizione primaria per facilitare il lavoro e migliorare la<br />

produzione, ma anche una condizione indispensabile per<br />

influenzare e trasferire i comportamenti positivi degli individui<br />

lavoratori anche nell’ambiente di vita.<br />

Alla base del sistema per la tutela della salute del personale<br />

EniPower c’è la sorveglianza sanitaria basata sulle<br />

visite mediche periodiche, previste dai protocolli medici<br />

in funzione dei rischi cui i dipendenti sono esposti negli<br />

ambienti di lavoro. Tra le attività del 2010 si segnalano il<br />

caricamento dati nel sistema informativo societario Sistema<br />

di Medicina e Igiene del Lavoro, la nomina del Medico<br />

Coordinatore come previsto dal D. Lgs. 81/2008 e smi e<br />

l’elaborazione della valutazione del rischio stress lavoro<br />

correlato per tutte le sedi di lavoro EniPower.<br />

EniPower gestisce direttamente con le ASL la definizione<br />

delle visite mediche in caso di personale appartenente<br />

alle categorie protette. Inoltre EniPower è impegnata in<br />

campagne di promozione della salute, indirizzate alle persone<br />

in tutta la loro quotidianità, oltre che ai loro familiari.<br />

Relativamente alle spese correnti effettuate nel corso del<br />

2010, per la gestione della salute si registra un valore<br />

totale pari a 221 migliaia di euro, che conferma l’impegno<br />

da parte di EniPower nella gestione della prevenzione<br />

degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di<br />

lavoro.<br />

Di seguito si riporta l’andamento degli ultimi tre anni relativo<br />

alle spese sostenute da EniPower per la gestione<br />

della salute:<br />

spese per la gestione della salute<br />

Descrizione 2008 2009 2010<br />

Spese gestione salute [mln di €] 0,89 0,69 0,22<br />

La diminuzione registrata nel 2010 è da ricondurre principalmente<br />

a una riallocazione rispetto al 2009 di alcune<br />

spese di salute assegnate ad alcune voci di spesa trasversali<br />

nell’ambito HSE.<br />

In grafico viene riportato il dettaglio del 2010 per le spese<br />

correnti nella gestione della salute.<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

18<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

450<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

[ 35 ]


stabilimento di Ferrara<br />

[ 36 ]


La prevenzione sanitaria<br />

EniPower usufruisce di numerosi presidi sanitari, gestiti<br />

da Eni tramite Eniservizi, Eni R&M e Polimeri Europa,<br />

sia presso la Sede di San Donato Milanese, sia nei siti<br />

produttivi di Taranto, Livorno, Brindisi, Ferrara, Mantova,<br />

Ravenna. Le strutture svolgono attività di Medicina del<br />

Lavoro e sono a disposizione dei dipendenti per gli interventi<br />

di primo soccorso, sia in caso di emergenza che<br />

nella routine giornaliera. A tal proposito si riporta il dettaglio<br />

relativo alla gestione della sorveglianza sanitaria negli<br />

ultimi tre anni:<br />

la gestione della sorveglianza sanitaria<br />

Descrizione 2008 2009 2010<br />

N° visite sorveglianza<br />

sanitaria periodica<br />

594 496 563<br />

N° esami strumentali 749 1.151 1.256<br />

N° vaccinazioni dipendenti 80 89 79<br />

N° indagini ambientali 22 17 16<br />

N° giorni di assenza per malattia 4.005 3.946 3.335<br />

Dalla tabella si evince una variazione dei valori relativi al<br />

numero di visite di sorveglianza sanitaria periodica e di<br />

esami strumentali, legata alle visite mediche effettuate<br />

secondo i protocolli sanitari programmati presso le varie<br />

sedi di lavoro EniPower, e una modifica dei valori relativi<br />

al numero di indagini ambientali legata alle attività di monitoraggio<br />

ambientale eseguite presso le diverse sedi di<br />

lavoro EniPower secondo una programmazione dedicata.<br />

Le iniziative di prevenzione sanitaria proposte periodicamente<br />

da Eni ottengono da anni elevati tassi di adesione,<br />

che dimostrano non solo il gradimento nei loro confronti<br />

da parte dei dipendenti, ma anche la grande sensibilità di<br />

questi nei confronti della tutela della propria salute. I dipendenti<br />

possono aderire a numerose campagne sanitarie,<br />

come le donazioni di sangue ad AVIS e le vaccinazioni<br />

antinfluenzali condotte attraverso Eniservizi, Società controllata<br />

da Eni. EniPower aderisce poi al Piano di Diagnosi<br />

Precoce di prevenzione oncologica: ogni dipendente può<br />

usufruire gratuitamente, presso gli ambulatori gestiti dalla<br />

Lega Italiana per Lotta Italiana contro i Tumori e da altre<br />

strutture ospedaliere convenzionate, di una visita annuale<br />

per ogni tipologia di prestazione sanitaria prevista (dalla<br />

mammografia alla visita dermatologica).<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

[ 37 ]


[ 38 ]<br />

le persone<br />

il valore delle persone<br />

“Le persone sono l’elemento indispensabile e fondamentale per<br />

l’esistenza stessa dell’impresa e gli obiettivi aziendali si possono<br />

raggiungere solo con la loro dedizione e professionalità”. Su questo<br />

principio cardine si fonda la policy “Le nostre persone”, cui<br />

Eni ispira il proprio modus operandi, attraverso il riconoscimento,<br />

lo sviluppo e la salvaguardia di un patrimonio di risorse necessario<br />

per la creazione di valore sostenibile nel tempo.<br />

Anche per EniPower le risorse<br />

umane rappresentano<br />

il patrimonio più importante<br />

dell’azienda. La Società è da<br />

sempre orientata alla valorizzazione<br />

del capitale umano,<br />

avendo come obiettivi lo sviluppo<br />

delle capacità e delle<br />

competenze individuali e la<br />

realizzazione del potenziale<br />

dei singoli.<br />

L’uomo e la donna EniPower<br />

sono elementi centrali di<br />

un’azienda che si è data una<br />

struttura snella e calibrata sulle esigenze di business, favorendo<br />

allo stesso tempo un processo di responsabilizzazione diretta dei<br />

dipendenti.<br />

EniPower è impegnata nel consolidamento di un ambiente di<br />

lavoro sereno e dinamico, che offra a tutti le medesime opportunità<br />

sulla base di criteri di merito condivisi e senza discriminazioni.<br />

In particolare, tutela il personale diversamente abile e<br />

le altre categorie dello svantaggio sociale e promuove iniziative<br />

per favorirne l’accesso in azienda nel rispetto delle disposizioni<br />

di legge. Si procede pertanto con l’assunzione laddove le condizioni<br />

lo consentono, ovvero viene fatta richiesta di esonero se le<br />

caratteristiche della sede di lavoro o la tipologia di mansione da<br />

ricoprire non permettono l’inserimento di personale diversamente<br />

abile e non è altresì possibile ricorrere alla compensazione<br />

territoriale, ossia all’inserimento di tale personale in sedi di lavoro<br />

idonee site in altre province.<br />

Nel 2010 è proseguito il piano di azioni di miglioramento intrapreso<br />

a seguito delle rilevazioni effettuate con l’ultima analisi di<br />

clima “Eni secondo te 2008” che hanno confermato un buon livello<br />

di appartenenza della popolazione aziendale alla Società.<br />

Le azioni di miglioramento del 2010 sono descritte per tipologia<br />

di intervento a pag. 40.<br />

Lo sviluppo della leadership<br />

Lo sviluppo e la motivazione delle persone di Eni – leva cruciale per<br />

il raggiungimento dei risultati aziendali – è una delle responsabilità<br />

maggiori affidate a un manager. La professionalità e le capacità<br />

manageriali delle persone impiegate, oltre alla loro motivazione,<br />

sono infatti importanti fattori di successo nella gestione operativa.<br />

Sono state consolidate le attività di integrazione e revisione dei diversi<br />

strumenti di gestione e sviluppo utilizzati, che recepiscono il<br />

“modello di eccellenza Eni”, a supporto dei processi di valutazione<br />

e di feedback. In particolare, nel 2010 è stato implementato per la<br />

prima volta e applicato a tutta la popolazione manageriale, ai quadri<br />

e ai giovani laureati il feedback di valutazione performance. Tale<br />

momento istituzionale di ascolto e confronto capo-collaboratore, è<br />

stato supportato da adeguata e diversificata formazione oltre che<br />

da un minisito disponibile sul portale intranet MyEni. Il processo<br />

di feedback ha consentito la produzione di un output formale<br />

condiviso, di valutazione e di impegno di miglioramento, tracciato<br />

anche nel sistema informatico HR.<br />

Il processo di feedback, progettato nel 2009 e implementato nel<br />

2010, ha coinvolto nel corso dell’anno il 100% dei potenziali destinatari<br />

EniPower (20 dirigenti, 93 quadri e 26 giovani laureati).<br />

Il processo è stato supportato da attività di formazione dedicate<br />

alla sensibilizzazione e alla diffusione di strumenti sulla gestione<br />

del feedback capo-collaboratore.<br />

È proseguita nel 2010 la mappatura di tutte le risorse manageriali<br />

attraverso lo strumento della management review, che, sulla base<br />

dei livelli di performance espressi nel ruolo ricoperto e delle potenzialità<br />

di sviluppo, conduce alla segmentazione delle risorse. Per<br />

segmenti specifici della popolazione manageriale è stata approfondita<br />

la valutazione di capacità e competenze. I risultati hanno contribuito<br />

all’aggiornamento dei “succession plan”, per la sostituzione<br />

delle posizioni manageriali di primario interesse. È stato inoltre<br />

esteso il processo di mappatura e “segmentazione” alle persone<br />

appartenenti alle fasce non manageriali (quadri e giovani laureati).<br />

In ambito Eni Divisione Gas & Power è stato sviluppato un piano<br />

di formazione, esteso anche a EniPower, dedicato ai neoresponsabili,<br />

con l’obiettivo di fornire loro i principali strumenti gestionali<br />

necessari alla copertura del ruolo, accompagnandoli con spunti<br />

di riflessione sulle aspettative dell’azienda nei loro confronti.<br />

Sono proseguite le sessioni di workshop focalizzate sui temi<br />

fondamentali della gestione dei collaboratori: la valutazione e il<br />

feedback, proseguendo l’attività iniziata nel 2009.<br />

L’inserimento delle persone e lo sviluppo delle competenze<br />

I processi di selezione e orientamento del personale sono gestiti per<br />

EniPower, come per tutte le Società del mondo Eni, da Eni corporate


university (Ecu), che garantisce il rispetto dei principi di oggettività e<br />

trasparenza del processo, e di pari opportunità.<br />

Il personale è di norma assunto a tempo indeterminato. Nell’anno<br />

2010 si è altresì fatto ricorso a un ridotto numero di assunzioni con<br />

contratto a termine per far fronte a esigenze organizzative.<br />

La collaborazione tra Eni corporate university e la Società garantisce<br />

la più efficace combinazione di expertise, da un lato nella ricerca<br />

del personale, dall’altro nella conoscenza delle competenze tecniche<br />

richieste. I profili attesi sono predisposti sulla base di criteri e logiche<br />

organizzative condivise con i responsabili di linea e per alcune attività<br />

specialistiche confrontate anche con le strutture dei competitor. Nella<br />

ricerca di professionalità da impiegare per attività con prevalenza del<br />

carattere della “stanzialità” (ad esempio per attività in turno o con<br />

una forte connotazione specialistica riferita alla realtà impiantistica),<br />

si antepongono risorse provenienti dal territorio minimizzando quindi<br />

i disagi di un trasferimento. Sempre per la natura e l’organizzazione<br />

delle attività di stabilimento, è preferito in questo contesto l’impiego<br />

di personale maschile, mentre la popolazione femminile è prevalentemente<br />

rappresentata negli uffici di sede ed è per lo più impiegata<br />

nelle attività delle aree amministrazione o human resources, dove è<br />

meno richiesta la disponibilità a trasferte frequenti o di lungo periodo.<br />

Poiché i cambiamenti organizzativi intervenuti nel 2010 e descritti in<br />

premessa hanno causato lo spostamento di risorse di personale da<br />

queste due aree rispettivamente in Eni Adfin ed in Eni Divisione Gas<br />

& Power, il dato numerico complessivo dei dipendenti EniPower di<br />

sesso femminile evidenzia nel 2010 un apparente calo. In realtà molte<br />

delle figure appartenenti alle unità coinvolte nella riorganizzazione<br />

continuano a occuparsi dell’attività EniPower anche se all’interno di<br />

nuove organizzazioni.<br />

Per le altre posizioni viene privilegiata la disponibilità alla mobilità<br />

sul territorio in quanto caratteristica che favorisce la diffusione e il<br />

consolidamento del know-how, la diversificazione delle esperienze e<br />

la crescita professionale.<br />

In EniPower, prima di procedere a ricerche sul mercato, viene verificata<br />

la disponibilità in Eni e nelle Società Eni di professionalità<br />

coerenti con i profili di ricerca (netting). Questa modalità, che di<br />

fatto comporta l’attivazione di ricerche sul mercato solo per eccezione<br />

o per soddisfare obblighi di legge (come la legge 68/99),<br />

consente di inserire in tempi brevi risorse esperte e parallelamente<br />

di soddisfare esigenze individuali di diversificazione, di crescita<br />

professionale, di spostamento sul territorio e complessivamente<br />

di ottimale conciliazione fra vita privata e vita lavorativa. I risultati<br />

conseguiti nell’anno 2010: a fronte di 63 nuovi inserimenti, solo 9<br />

professionalità provengono dall’esterno Eni, a conferma della proficuità<br />

dell’attivazione di tale modalità.<br />

valutazione della performance: copertura % dei dipendenti<br />

Anno Dirigenti Quadri Giovani laureati Neolaureati<br />

2008 100% 95% 100% 100%<br />

2009 100% 89% 83% 100%<br />

2010 100% 90% 85% 100%<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

strumenti di valutazione del potenziale<br />

2008 2009 2010<br />

N° schede MBO aperte 13 15 2<br />

N° schede PERFORMANCE aperte 110 118 130<br />

Anche per la designazione dei senior manager sono privilegiati<br />

criteri di scelta diversi da quello geografico, infatti i percorsi di<br />

sviluppo specifici sono definiti in relazione alla professionalità<br />

ricercata/espressa, alla tipologia di risorsa (diplomato, neolaureato,<br />

esperto) e anche grazie a “modelli delle professionalità”,<br />

che coinvolgono trasversalmente tutte le figure con bagaglio professionale<br />

e compiti omogenei. Ad oggi in EniPower sono attive<br />

le “famiglie professionali” HSE, trasversale a Eni, e quella della<br />

“generazione elettrica”, specifica del business.<br />

A ogni livello aziendale, la politica di sviluppo delle professionalità<br />

dei dipendenti segue percorsi specifici improntati a criteri meritocratici,<br />

in un continuo confronto tra responsabili e collaboratori,<br />

sempre in coerenza con gli obiettivi dell’area di business di inserimento.<br />

Obiettivo primario è garantire alle persone approcci e<br />

trattamenti equi e differenziati sulla base delle loro caratteristiche,<br />

personali e professionali, motivazioni e aspettative, performance e<br />

potenzialità di sviluppo.<br />

Per tutte le modifiche di posizione all’interno delle strutture organizzative<br />

la Società garantisce il necessario preavviso. In particolare<br />

ogni qualvolta ci sia un trasferimento di sede viene rispettato<br />

il congruo preavviso previsto dal CCNL. Il periodo di trasferta propedeutico<br />

al trasferimento di sede di lavoro e le condizioni dello<br />

stesso vengono definiti prevalentemente con l’accordo del dipendente,<br />

nel rispetto della normativa vigente, sulla base di quanto<br />

definito dal CCNL e da Eni garantendo medesimi trattamenti nelle<br />

stesse situazioni senza alcuna discriminazione di genere.<br />

un’esperienza di stage<br />

Nell’ambito del progetto Eni “Ponte per l’Innovazione”, nato per<br />

sostenere e rilanciare le attività di ricerca dell’università abruzzese<br />

dopo il sisma, EniPower ha condotto lo studio di fattibilità di un sistema<br />

di teleriscaldamento per il comune dell’Aquila, come descritto<br />

nella sezione iniziale sulle sfide dell’energia. Lo studio si è concentrato<br />

sulla verifica della sostenibilità complessiva, ovvero economica,<br />

ambientale e sociale, di una nuova centrale di cogenerazione ad<br />

alta efficienza – anche nell’ipotesi di valorizzazione di risorse rinnovabili<br />

disponibili localmente – e della connessa rete di distribuzione<br />

del calore, sulla scorta del modello di San Donato Milanese. Per<br />

condurre tale studio, EniPower ha ospitato uno studente dell’ultimo<br />

anno della facoltà di Ingegneria per l’ambiente e il territorio, attivamente<br />

coinvolto nel team che ha visto anche il supporto dei tecnici<br />

della centrale di Bolgiano.<br />

[ 39 ]


[ 40 ]<br />

dipendenti per genere e categoria professionale<br />

Uomini Donne<br />

Dirigenti 17 0<br />

Quadri 87 7<br />

Impiegati 269 29<br />

Operai 181 4<br />

TOTALE 554 40<br />

Il personale è in aumento rispetto al 2009 (584 dipendenti). Il dato<br />

2010 comprende 25 dipendenti in distacco da altre Società Eni.<br />

dipendenti per area geografica<br />

Uomini Donne<br />

Nord 329 24<br />

Centro 79 15<br />

Sud 146 1<br />

TOTALE 594<br />

Il personale è in aumento al nord, a seguito dell’acquisizione<br />

dello stabilimento di Bolgiano (21 nuove risorse). Si evidenzia nel<br />

2010 la nomina di 2 dipendenti donne a Responsabile di unità<br />

organizzativa di cui una nell’area tecnica.<br />

dipendenti per fascia di età e categoria professionale<br />

Dirigenti Quadri Impiegati Operai<br />

under 30 anni 0 0 24 34<br />

31-40 anni 3 35 101 72<br />

41-50 anni 11 36 142 60<br />

51-60 anni 3 23 31 19<br />

over 60 anni 0 0 0 0<br />

TOTALE 17 94 298 185<br />

Il 45,3% della popolazione EniPower è di età inferiore ai 40 anni<br />

e nell’ambito delle Società di Eni, EniPower ha il primato dell’età<br />

media più bassa. Il rapporto tra dirigenti-quadri e impiegati-operai<br />

è di 1 a 4,4. Il livello di scolarità presenta le seguenti percentuali:<br />

20,4% di laureati, 60,2% di diplomati, 19,4% in possesso di un<br />

titolo inferiore al diploma.<br />

dipendenti in entrata/uscita per genere<br />

Uomini Donne<br />

Entrate 63 3<br />

Uscite 45 11<br />

Il tasso di sostituzione, ovvero il rapporto tra entrate e uscite, per<br />

gli uomini risulta pari a 1,40, mentre per le donne è pari a 0,27.<br />

tasso di ore malattia per area geografica<br />

Nord Centro Sud<br />

Ore malattia / ore lavorate 2,380 3,297 3,271<br />

Il tasso di malattia è in calo rispetto al 2009 per tutte e tre le aree<br />

geografiche. Non considera il dato dei dirigenti.<br />

tasso di ore lavorative perse per area geografica<br />

Nord Centro Sud<br />

Ore lavorative perse / ore lavorate 0,111 0,296 0,194<br />

tasso di ore assenteismo per area geografica<br />

Nord Centro Sud<br />

Ore assenteismo / ore lavorate 2,578 3,613 3,585<br />

Gli ultimi due indicatori non considerano il dato dei dirigenti in<br />

quanto non applicabile ad essi.<br />

le azioni di miglioramento intraprese<br />

Tipologia di intervento Azione<br />

Iniziative<br />

a sostegno<br />

della leadership<br />

Iniziative<br />

di comunicazione<br />

interna<br />

Iniziative per l’inserimento<br />

e la valorizzazione<br />

delle persone<br />

Iniziative<br />

per coinvolgere le persone<br />

• Progetto feedback<br />

• Corsi di formazione per la<br />

leadership<br />

• Miglior cura della comunicazione al<br />

personale di stabilimento<br />

• MyEni news cartacea<br />

• Progetto Knowledge Management<br />

• Progetto knowledge owner<br />

• Progetto box<br />

• Concorso KM<br />

• EniPower<br />

Gli strumenti per comunicare e coinvolgere<br />

Gli strumenti di comunicazione interna disponibili in EniPower<br />

continuano ad ampliarsi negli anni, con l’obiettivo di promuovere<br />

una comune identità aziendale, e ad aumentare il coinvolgimento<br />

delle persone nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.<br />

Tutti i programmi di comunicazione interna hanno nel portale<br />

intranet MyEni una piattaforma unitaria di condivisione delle<br />

informazioni, cui ha accesso, direttamente o tramite postazioni<br />

dedicate, tutto il personale EniPower.<br />

La funzione Sviluppo Risorse Umane di EniPower promuove la<br />

redazione di articoli da parte dei propri dipendenti per alimentare<br />

le newsletter Eni (MyEni news), pubblicate sul portale, nell’apposita<br />

sezione dedicata “news EniPower”.<br />

Nel 2010 si è svolta la quarta edizione del Programma Cascade<br />

che ha coinvolto nel 2010 il 94% della popolazione di EniPower,<br />

con incontri in tutte le sedi della Società: il management condivide<br />

in incontri con Eni le strategie complessive ed esplicita al resto<br />

dell’azienda i collegamenti tra gli obiettivi aziendali e quelli<br />

delle varie strutture organizzative; in EniPower il personale è<br />

stato particolarmente coinvolto in quanto direttamente invitato<br />

a segnalare tematiche di interesse o domande, che hanno poi<br />

ricevuto risposta da parte delll’Amministratore Delegato (vedi<br />

approfondimenti).<br />

Tra le iniziative particolari di EniPower, promosse sempre dalla<br />

funzione Sviluppo Risorse Umane, ricordiamo anche il Concorso


KM riservato ai dipendenti e ai loro figli e la realizzazione, a cura<br />

di alcuni dipendenti, di un video amatoriale che è stato divulgato<br />

a titolo di omaggio durante l’incontro annuale societario per lo<br />

scambio di auguri natalizi (vedi approfondimenti).<br />

Infine si rammenta che il sito www.enipower.eni.it, avviato nel<br />

2009 dopo il completamento della revisione, ha ricevuto nel primo<br />

Cascade EniPower: una comunicazione rivolta a tutti<br />

Mai come per il 2010 il Cascade EniPower ha posto l’accento<br />

su una comunicazione degli obiettivi chiara e utile diretta a tutti<br />

i dipendenti, in particolare a coloro che lavorano sugli impianti.<br />

La giornata di apertura del Cascade, tenutasi a fine aprile, si è<br />

infatti contraddistinta oltre che per gli interventi: del Presidente e<br />

dell’Amministratore Delegato, anche per le presentazioni di coloro<br />

che hanno direttamente lavorato sui progetti. Giovani ed esperti,<br />

hanno illustrato complessità e risultati con grande entusiasmo e,<br />

per rendere il linguaggio tecnico semplice e comprensibile, i non<br />

“addetti ai lavori” sono stati supportati da un breve glossario. È<br />

seguita l’intervista doppia (una video-intervista, tra il serio e il faceto,<br />

al responsabile produzione e al responsabile servizi tecnici) e la<br />

presentazione del nuovo sistema di Knowledge Management, per<br />

la gestione e condivisione della conoscenza. L’incontro ha visto la<br />

partecipazione di tutti e 9 gli stabilimenti collegati in videoconferenza,<br />

per un totale di 233 “presenze”. La novità del Programma<br />

Cascade è stato il progetto box. L’Amministratore Delegato ha<br />

invitato tutti i dipendenti a inviargli delle domande in un apposito<br />

box posizionato presso le varie sedi. Il progetto, realizzato internamente,<br />

ha ricevuto riscontri positivi; le domande ricevute sono<br />

state molte e l’Amministratore Delegato ha risposto a ciascuna di<br />

esse in un video di cui è stato proiettato un estratto durante gli<br />

incontri Cascade, perchè, come egli stesso ha sottolineato, “durante<br />

il Cascade di quest’anno ritengo importante poter dare dei<br />

messaggi chiari che giudichiate utili per il vostro lavoro, per le<br />

vostre problematiche quotidiane e che inquadrino le vostre attività<br />

operative in un panorama più ampio, in generale poter illustrare le<br />

ricadute che più sentite vicine a voi”.<br />

concorso KM<br />

Lo scopo del concorso, aperto a dipendenti e figli, era quello di<br />

cercare di spiegare il “Sistema di Gestione della Conoscenza”,<br />

ossia il Knowledge Management, con parole semplici (attraverso<br />

la creazione di uno slogan) e/o illustrazioni (realizzando disegni<br />

che potessero diventare simboli di ciascuna comunità di pratica).<br />

Entrambi i concorsi non sono stati divisi per fasce d’età, perché la<br />

fantasia dei giovani spesso batte la conoscenza e l’esperienza dei<br />

meno giovani. E’ stata premiata la creatività di tre dipendenti e di<br />

una bimba di otto anni che hanno ricevuto i complimenti dell’Amministratore<br />

Delegato durante l’incontro natalizio. I loro elaborati<br />

hanno trovato una diversa collocazione all’interno del sistema e<br />

senza dubbio contribuiscono ad “abbellire” e a rendere più efficace<br />

il progetto.<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

semestre del 2010 19.154 accessi, in notevole aumento rispetto<br />

al dato dell’intero anno 2009 (3.365 visite) a testimonianza della<br />

crescente importanza quale strumento di comunicazione esterna.<br />

Il benessere delle persone<br />

Nel 2010 sono proseguite le iniziative finalizzate a sostenere il<br />

coinvolgimento delle persone, sia promovendo attività che prevedono<br />

la partecipazione “diretta” del dipendente, sia attraverso<br />

l’introduzione di strumenti di welfare complementare e di supporto<br />

alla conciliazione tra vita privata e vita lavorativa.<br />

L’impegno per la conciliazione fra sfera privata del dipendente e<br />

vita lavorativa è importante in un’azienda in cui aumenta e viene<br />

sempre più valorizzata la popolazione di giovani appartenenti a<br />

entrambi i generi.<br />

Dal punto di vista delle iniziative aziendali che hanno coinvolto i<br />

dipendenti, ricordiamo l’incontro natalizio, momento organizzato<br />

annualmente dall’Amministratore Delegato per lo scambio di<br />

auguri, in cui è stato proiettato il video “EniPower si racconta”<br />

e, sotto gli sguardi di tutti i colleghi di sede e degli stabilimenti,<br />

collegati in videoconferenza, sono stati annunciati i nominativi dei<br />

vincitori del concorso KM.<br />

EniPower promuove la diffusione del Progetto Welfare Eni tra i suoi<br />

dipendenti cui dirama direttamente vai email la comunicazione delle<br />

iniziative, contestualmente alla pubblicazione su MyEni.<br />

Tra le iniziative di maggior rilievo citiamo il “Programma Benessere”,<br />

che offre l’opportunità di praticare attività fisica presso<br />

centri sportivi selezionati e convenzionati nelle immediate vicinanze<br />

dei palazzi uffici, proponendo abbonamenti a condizioni<br />

economicamente vantaggiose, e l’apertura del “nido scuola Eni”,<br />

una struttura pedagogica di eccellenza realizzata a San Donato<br />

Milanese. L’immobile, costruito ponendo la massima attenzione<br />

al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, copre<br />

un’area di circa 2.000 mq più un’ampia parte esterna destinata<br />

a verde, arrivando a quasi 5000 mq di superficie. Il servizio ha<br />

aperto con la presenza di 114 bambini di età compresa tra i 3<br />

mesi e i 6 anni ma è destinato ad ospitarne, dal 2011, circa 170.<br />

Grazie alla collaborazione tra il nido scuola ed EniPower è nato un<br />

progetto educativo volto alla formazione di una cultura dell’energia<br />

che coinvolge i bambini della scuola dell’infanzia: la baby<br />

bike. Si tratta di una bicicletta speciale che permette ai bambini<br />

di accendere luci e lavagne luminose e di misurare in tempo reale<br />

la potenza generata dalle loro pedalate attraverso un apposito<br />

cruscotto. L’iniziativa, nata da un’idea del gruppo di lavoro del<br />

nido scuola e di alcuni genitori, ha coinvolto la creatività, la passione<br />

e le competenze dei tecnici della centrale di Bolgiano che<br />

hanno realizzato, nel loro tempo libero, un vero e proprio gioco<br />

tecnologico e didattico.<br />

Infine, a conferma dell’impegno a mantenere un proprio sistema<br />

di benefit, i dipendenti vengono incentivati a richiedere la carta di<br />

credito aziendale, possibilità aperta a tutti i dipendenti, in tutti i siti<br />

EniPower e senza distinzione di genere; la carta di credito viene<br />

utilizzata sia per le spese di trasferta (con rimborsi a cedolino sti-<br />

[ 41 ]


[ 42 ]<br />

pendi), sia per le spese personali.<br />

Con prevalente scopo di retention, Eni assicura inoltre alle proprie<br />

persone un’ampia offerta di benefit i cui principali elementi sono:<br />

i piani di previdenza e assistenza sanitaria, integrativi rispetto a<br />

quelli forniti dai sistemi di sicurezza sociale del singolo paese, le<br />

coperture assicurative e, per le risorse manageriali, l’autovettura<br />

aziendale.<br />

EniPower si racconta<br />

Il video, realizzato nelle sedi EniPower, ritrae “spaccati della vita<br />

lavorativa”, ma anche “gag, aneddoti, slogan o semplici saluti”. I<br />

colleghi, attraverso una simpatica panoramica, raccontano gli impianti<br />

e la “vita di stabilimento”, diventando quindi artefici delle riprese<br />

(la videocamera era a diposizione di tutti) e allo stesso tempo<br />

protagonisti e creando un prodotto per sé, ma anche per la propria<br />

famiglia, per i figli che non possono entrare nelle sedi lavorative, per<br />

gli amici. Un simpatico microfono a forma di lampadina ha registrato<br />

le interviste.<br />

baby bike<br />

il Knowledge Management<br />

Continua l’impegno per la valorizzazione dell’esperienza e per il mantenimento<br />

del know-how aziendale, che si concretizza nel proseguimento<br />

delle azioni di valorizzazione dei knowledge owner, i quadri con<br />

competenze ed esperienze significative, per i quali al riconoscimento<br />

formale del titolo (nel 2008) è proseguito, nel 2010, lo sviluppo di un<br />

percorso formativo dedicato e di iniziative specifiche finalizzate alla<br />

diffusione del know-how.<br />

Il Knowledge Management (KM), letteralmente “gestione della<br />

conoscenza”, rappresenta un elemento chiave nella gestione del<br />

capitale intangibile dell’azienda e permette un uso efficace delle<br />

conoscenze presenti in un’azienda e per la crescita professionale<br />

delle persone coinvolte.<br />

Il Knowledge Management ha il duplice obiettivo di sistematizzare la<br />

conoscenza esplicita presente e diffusa nelle organizzazioni, per consentirne<br />

un più efficace “riutilizzo”, e di fare emergere la conoscenza<br />

tacita detenuta dalle persone, affinché diventi un patrimonio condiviso<br />

all’interno dell’azienda. Le iniziative di Knowledge Management sono<br />

basate sullo sviluppo di Comunità di Pratica, l’utilizzo di strumenti di<br />

collaboration e di portali e, in una logica di sistema, trovano integrazione<br />

con i modelli professionali e i processi di gestione e sviluppo.<br />

Le Comunità di Pratica (CoP) costituiscono l’ambiente in cui i partecipanti<br />

condividono le proprie conoscenze ed esperienze relative<br />

a un tema, una disciplina o un processo per un proprio interesse<br />

e a supporto dell’organizzazione cui appartengono. In EniPower nel<br />

2010 è stato avviato il sistema di KM dell’area, basato su 5 comunità<br />

di pratica: Meccanica (38 componenti), Elettrica (39 componenti),<br />

Strumentale (21 componenti), Esercizio (73 componenti) e HSEQ (18<br />

componenti), che operano in maniera integrata. L’attività ha coinvolto<br />

il gruppo di progetto composto dai referenti delle CoP, dai rappresentanti<br />

del management aziendale delle funzioni interessate e della<br />

funzione Human Resources, con il supporto delle aree Ecu/KM e Eni/<br />

ICT. Parallelamente alla creazione e all’avvio del sistema è stato approntato<br />

un piano di change management, comprensivo di azioni di<br />

comunicazione (aggiornamenti sul portale intranet MyEni e organizzazione<br />

di un concorso interno per trovare uno slogan e un’immagine<br />

rappresentativa per il sistema), coinvolgimento, motivazione e formazione<br />

per tutte le risorse coinvolte.<br />

Il sistema KM EniPower è stato poi integrato nel sistema KM di Eni<br />

Divisione Gas & Power. Il portale KM della Divisione è stato così popolato<br />

di contenuti di conoscenza provenienti sia dall’ambito gas sia<br />

da quello della generazione elettrica. EniPower ha contribuito all’arricchimento<br />

del sistema KM Eni Divisione Gas & Power, pubblicando<br />

nell’area dedicata report e atti di convegni relativi al settore della<br />

generazione elettrica. Nell’ambito del KM EniPower, la funzionalità<br />

maggiormente utilizzata è stata quella della “Discussione”: all’interno<br />

dell’area dedicata alle singole comunità di pratica si sono avviati<br />

diversi forum dove sono stati dibattuti argomenti tecnici di interesse.<br />

EniPower infine è impegnata con i suoi tecnici nella comunità di<br />

pratica eniMaterials: in questo ambito, in collaborazione con la<br />

struttura interdivisionale “Segreteria Eni per la corrosione”, nata


nel 2010, sono stati organizzati nell’anno due workshop “trasversali”;<br />

vi partecipa personale delle varie divisioni e Società Eni,<br />

oltre a esperti del settore e rappresentanti di aziende fornitrici di<br />

apparecchiature e servizi. Nel secondo incontro, l’analisi di casi<br />

reali di corrosione e l’approfondimento di best practice hanno<br />

riguardato gli scambiatori con acqua di mare.<br />

la formazione<br />

La formazione è lo strumento fondamentale volto alla crescita professionale<br />

delle persone, attraverso lo sviluppo di competenze e responsabilità<br />

e la diffusione della cultura e dei valori della Società.<br />

Le modalità di erogazione della formazione spaziano dai tradizionali corsi<br />

in aula, gestiti da Eni corporate university (Ecu) e da docenze esterne,<br />

alla formazione on the job, fino a nuove scelte, quali l’e-learning.<br />

La formazione on the job rappresenta un aspetto della formazione<br />

tecnica/operativa. A questo proposito nel 2010 è proseguito il<br />

progetto formativo ad hoc per i capi turno, iniziato lo scorso anno<br />

presso lo stabilimento di Mantova. L’intervento formativo ha un taglio<br />

funzionale-operativo ed è volto essenzialmente a fornire ai partecipanti<br />

le conoscenze dei vari sistemi di impianto, le procedure per il<br />

corretto esercizio dell’impianto di generazione e le conoscenze legate<br />

alle problematiche operative dell’impianto stesso. La metodologia<br />

applicata è quella dell’apprendimento direttamente sul campo ed è<br />

previsto l’esame degli schemi funzionali e di marcia direttamente sui<br />

sistemi/sottosistemi di impianto, il rilievo in campo dei parametri di<br />

processo, la descrizione delle logiche di regolazione e di blocco, la<br />

descrizione e la simulazione delle procedure di esercizio e l’osservazione<br />

diretta, con successiva discussione delle attività eseguite dagli<br />

operatori sui sistemi/sottosistemi di impianto.<br />

Nel 2010 è stata effettuata l’erogazione in modalità e-learning sia<br />

del corso sul nuovo Modello 231 (che ha coinvolto 73 persone in<br />

EniPower, ossia il 100% dei potenziali destinatari), sia del corso Lotta<br />

alla corruzione (79 key-officer, con copertura del 92%).<br />

La formazione svolta in EniPower è gestita principalmente tramite un<br />

applicativo informatico, cui il personale accede per l´iscrizione online<br />

alle iniziative formative (coerentemente con il budget formativo della<br />

propria unità); tale sistema contabilizza i corsi svolti da ECU, la formazione<br />

esterna, ma solo parzialmente quella interna in quanto una<br />

consistente parte di corsi organizzati direttamente dagli stabilimenti<br />

per approfondire tematiche “operative” non sono attualmente inseriti<br />

a sistema. Le registrazioni a sistema evidenziano che il totale di ore<br />

di formazione Ecu nel 2010 in EniPower è stato pari a 12.199 ore;<br />

se a questo si aggiungono le ore di formazione esterna (1.200 ore)<br />

e le ore di formazione relative ai corsi effettuati all’interno degli stabilimenti<br />

dal personale HSEQ (3.812 ore) il totale complessivo sale a<br />

17.211 ore, in aumento rispetto all’analogo dato 2009 (10.725 ore).<br />

La torta pubblicata in queste pagine riporta la suddivisione del totale<br />

delle ore nelle diverse tipologie. Si evidenzia, rispetto al 2009, che<br />

aumentano notevolmente le ore di formazione nel filone trasversale<br />

(prevalentemente da ricondurre ai corsi “Modello 231” e “anticorruzio-<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

ne”), nel filone comportamenti e comunicazione (per lo più a seguito<br />

del percorso formativo “gereractions” vedi approfondimento) e HSEQ.<br />

La formazione nel campo HSEQ (che nel 2010 rappresenta il 50,9%<br />

del totale delle ore di formazione) è indirizzata verso temi ritenuti strategici,<br />

quali la sostenibilità delle attività operative, la prevenzione di<br />

incidenti e infortuni e la comunicazione con il territorio. Questi temi<br />

vengono affrontati a tutti i livelli della Società, sia in sede che nei siti<br />

produttivi, consolidando le responsabilità di tutte le strutture aziendali<br />

in tema di salute, sicurezza, ambiente e tutela dell’incolumità pubblica.<br />

Nel 2010 evidenziamo in particolare l’effettuazione di corsi di approfondimento<br />

su tematiche di sicurezza che hanno coinvolto gli specialisti<br />

HSE di tutta la Società; di corsi di aggiornamento sulle tematiche di<br />

Emission Trading e per l’utilizzo di un sistema gestionale dei rifiuti. Queste<br />

attività hanno coinvolto consulenti esterni o docenti interni Eni (ICT).<br />

Per quanto riguarda le attività formative organizzate da HSE Eni si segnala<br />

l’avvio dell’addestramento del personale che utilizzerà la Banca<br />

Dati HSE, attività che proseguirà nel 2011 e lo svolgimento di alcuni<br />

corsi per specialisti di pianificazione e monitoraggio HSE (Principi di<br />

Economia per l’area HSE e Pianificazione controllo dell’attività HSE).<br />

Si è infine svolta attività di formazione in ambito salute e sicurezza<br />

prevista dal D. Lgs. 81/2008 per le figure individuate dal decreto<br />

stesso (dirigenti, preposti, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza<br />

e l’Ambiente - RSLA, Responsabile Servizio di Prevenzione<br />

e Protezione - RSPP), mentre la parte sui sistemi di gestione ha<br />

riguardato le norme ISO 14001 ed EMAS (con particolare riguardo<br />

al nuovo Regolamento “EMAS III”).<br />

Il dato medio di ore di formazione HSEQ 2010 per dipendente è pari<br />

a 14,7 ore, contro le 8,5 ore del 2009.<br />

Infine, EniPower dà molta importanza all’informazione di carattere “operativo”<br />

che si svolge soprattutto mediante riunioni. Nell’ambito produttivo,<br />

ad esempio, hanno un notevole ruolo le riunioni periodiche organizzate<br />

all’interno dei reparti produttivi di stabilimento: in queste occasioni,<br />

vengono esaminate e discusse le problematiche connesse alle attività<br />

di lavoro, per accrescere le conoscenze e la sensibilità del personale<br />

operativo sui temi della sicurezza e della protezione ambientale.<br />

[ 43 ]


[ 44 ]<br />

500<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

Generactions!<br />

Il 3 novembre 2010 ha preso<br />

avvio Generactions!: 75 giovani<br />

di Eni Divisione Gas & Power<br />

e delle sue consociate (15 di<br />

EniPower) sono stati coinvolti<br />

in un percorso formativo – organizzato<br />

in collaborazione con<br />

Eni corporate university – che<br />

ha come filo conduttore la generazione<br />

di nuove idee per il<br />

business. Con la facilitazione di<br />

formatori esperti, i partecipanti –<br />

divisi in sottogruppi – sono stati<br />

guidati nell’acquisizione e nell’allenamento delle più efficaci metodologie<br />

di stimolo all’innovazione, e accompagnati nella trasformazione<br />

di un’idea in un progetto concreto che è stato presentato<br />

al top management di Eni Divisione Gas & Power in occasione<br />

dell’incontro finale del 2 dicembre 2010.<br />

collaborazione: l’energia pulita di un team<br />

A maggio 2010 Eni corporate university ha progettato ed erogato<br />

il corso di 5 giorni “L’energia pulita di un team” che ha coinvolto<br />

17 tra operatori di linea e relativi capi turno dello stabilimento<br />

Fotovoltaico di Nettuno. Gli obiettivi principali del corso sono stati<br />

quelli di far conoscere gli strumenti/metodi utili al lavoro di gruppo<br />

e di sviluppare le competenze relazionali e di comunicazione<br />

necessarie al raggiungimento degli obiettivi di lavoro.<br />

le politiche retributive<br />

Per la determinazione della retribuzione individuale i criteri di applicazione<br />

escludono ogni tipo di discriminazione. Nello specifico, eventuali<br />

differenze retributive tra uomini e donne sono riconducibili esclusivamente<br />

al ruolo ricoperto in azienda e alla responsabilità attribuita.<br />

A tutti i dipendenti è applicata la retribuzione contrattuale e le variazioni<br />

individuali della stessa quando non traggono origine da disposizioni<br />

di legge o di contratto sono strettamente correlate alla<br />

professionalità espressa e alle variazioni di ruolo e/o responsabilità:<br />

viene garantita una remunerazione coerente con le prassi e gli<br />

standard di mercato.<br />

Le valutazioni di merito sono applicate secondo criteri uniformi alla<br />

totalità dei dipendenti differenziandoli per ruolo, responsabilità e<br />

categoria.<br />

Per assicurare l’articolazione retributiva all’interno della categoria<br />

viene utilizzato un sistema di valutazione della professionalità basato<br />

sulla combinazione tra l’inquadramento nelle singole categorie e<br />

l’apporto professionale all’interno delle categorie stesse, descritto<br />

nel dettaglio nella tabella pubblicata in questa pagine sulla valutazione<br />

delle professionalità.<br />

Il cosiddetto sistema di compensation ha lo scopo di assicurare il<br />

riconoscimento dei risultati conseguiti e delle potenzialità di sviluppo<br />

delle persone, garantendo la definizione di una remunerazione<br />

coerente con le prassi e gli standard di mercato. Anche per la popolazione<br />

dei giovani laureati, sono stati avviati studi volti a definire<br />

politiche di compensation differenziate in relazione alle performance<br />

e alle capacità professionali e manageriali, al fine di supportare la<br />

motivazione e la retention dei giovani di maggior interesse.<br />

le relazioni industriali<br />

EniPower applica quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale<br />

di Lavoro Energia-Petrolio (di seguito CCNL), con particolare attenzione<br />

agli aspetti relativi a formazione, informazione, e ai temi di<br />

sicurezza, salute e ambiente.<br />

Le parti firmatarie del CCNL convengono nel determinare una più<br />

diffusa cultura della prevenzione del rischio nei luoghi di lavoro e<br />

delle condizioni necessarie allo sviluppo sostenibile e quindi su un<br />

modello di relazioni industriali per valorizzare le relazioni tra azienda<br />

e lavoratori in materia di tutela della salute, della sicurezza e<br />

dell’ambiente. Tale sistema relazionale si articola a livello nazionale<br />

nella Commissione salute-sicurezza-ambiente dell’Osservatorio<br />

nazionale di settore e, a livello aziendale, nei rapporti informativi<br />

e partecipativi tra Direzioni aziendali, RSPP e RLSA/R.S.U., in cui<br />

EniPower è rappresentata da Eni.<br />

Come affermato dal Codice Etico, EniPower rispetta i principi della<br />

Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite e i<br />

canoni del diritto del lavoro delle Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione<br />

Internazionale del Lavoro (ILO). EniPower garantisce<br />

quindi la libertà di associazione sindacale e il diritto di contrattazione<br />

collettiva, ripudia ogni forma di lavoro forzato, lavoro minorile e<br />

discriminazione nell’occupazione e prevede forme di monitoraggio<br />

e intervento sulle condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.<br />

Nel corso del 2010 non ci sono state attività in cui la libertà<br />

di associazione e contrattazione collettiva sia stata esposta a rischi


significativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti.<br />

Nel 2010 la copertura della contrattazione collettiva è stata pari<br />

al 100%.<br />

Nel corso del 2010 l’attività di relazioni industriali ha continuato a<br />

supportare e favorire la realizzazione dei processi di efficienza e<br />

cambiamento organizzativo che hanno interessato Eni e le sue Società.<br />

Nel mese di novembre 2010 con la sottoscrizione di specifici<br />

accordi sindacali, è stato avviato un programma di collocamento in<br />

mobilità, che si concluderà nel 2011 (nell’ambito del programma<br />

di Eni SpA siglato nel mese di luglio 2010 per il collocamento in<br />

mobilità di massimo 1.510 risorse), nel rispetto delle esigenze tecnico-organizzative<br />

aziendali e per un numero massimo di 10 posti,<br />

del personale che raggiungerà i requisiti pensionistici nel periodo<br />

di 7 anni dalla risoluzione del rapporto di lavoro.<br />

EniPower, in armonia con l’approccio di Eni, persegue da sempre<br />

un modello di relazioni industriali improntato al continuo dialogo<br />

e alla fattiva collaborazione con le organizzazioni sindacali, sia a<br />

livello di settore che a livello locale. I comportamenti aziendali sono<br />

volti a minimizzare il contenzioso tra le parti a tutti i livelli, definire<br />

accordi contrattuali chiari e funzionali e ricercare un adeguato livello<br />

di consenso sulle strategie aziendali. In particolare, la Società<br />

garantisce il coinvolgimento del sindacato firmatario dei CCNL nel<br />

caso di significativi cambiamenti organizzativi.<br />

Nel corso del 2010 sono stati attivati alcuni procedimenti disciplinari<br />

generati dall’assenza delle risorse alla visita di controllo<br />

durante il periodo di malattia; che non hanno però dato luogo a<br />

contenziosi.<br />

Diversamente nel corso dello stesso anno è stato attivato un procedimento<br />

disciplinare scaturito da un diverbio che ha portato al<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

licenziamento di un dipendente, causando anche un contenzioso<br />

tuttora in corso.<br />

Per i lavoratori il cui rapporto di lavoro è regolato dal CCNL è stato<br />

costituito il “Fondo Pensione FONDOENERGIA” (di seguito Fondo) con<br />

lo scopo di costruire una pensione complementare (“rendita”) che<br />

si aggiunge alle prestazioni del sistema pensionistico obbligatorio:<br />

il Fondo raccoglie le somme versate (contributi) e reinveste in strumenti<br />

finanziari ricorrendo a gestori professionali. Possono associarsi<br />

al Fondo i lavoratori dipendenti con rapporto di lavoro regolato dal<br />

CCNL: l’adesione al Fondo dà diritto a beneficiare di un contributo da<br />

parte del datore di lavoro. Il finanziamento del Fondo avviene pertanto<br />

mediante il conferimento del TFR (trattamento di fine rapporto) e<br />

anche mediante il versamento di contributi a carico del dipendente e<br />

del datore di lavoro, in caso di lavoratori che hanno aderito al Fondo.<br />

Pur in assenza di un vero e proprio “piano pensionistico”, inteso<br />

come strumento per la stima del valore futuro della pensione, accedendo<br />

al sito www.fondenergia.it il lavoratore iscritto al Fondo<br />

può costruire il proprio “progetto esemplificativo”, che fornisce indicazioni<br />

sulla possibile evoluzione della posizione individuale nel<br />

tempo e sull’importo delle prestazioni che si potrebbero ottenere<br />

al momento del pensionamento (si tratta di mere proiezioni, basate<br />

su ipotesi e dati stimati).<br />

Volendo infine fornire una stima della percentuale di dipendenti in<br />

possesso dei requisiti per il pensionamento nei prossimi 5-10 anni,<br />

sono stati considerati tutti i maschi di età compresa tra i 55 e i 60<br />

anni di età e tutte le donne di età compresa tra i 50 e i 55 anni, ossia<br />

coloro che nella situazione attuale sono in possesso dei requisiti<br />

per accedere alla pensione di vecchiaia: si tratta di 39 risorse.<br />

il sistema di incentivazione: MBO e valutazione delle performance<br />

I piani collettivi di incentivazione sono estesi a tutto il personale in accordo al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Energia-Petrolio e sono elaborati sulla base di parametri e obiettivi di andamento<br />

economico dell’azienda preventivamente concordati con il sindacato di categoria<br />

I premi una tantum sono assegnati per la realizzazione di determinati progetti o il raggiungimento di performance eccellenti<br />

Lo strumento di Management By Objectives (MBO) prevede incentivi prevalentemente rivolti a manager di linea in funzione del raggiungimento di obiettivi precedentemente assegnati<br />

La valutazione delle performance è rivolta prevalentemente ai manager in posizioni di staff e applicata anche ad alcune tipologie di risorse come giovani laureati e quadri<br />

In tutti i sistemi di valutazione è inserito un obiettivo qualitativo comune relativo ai temi della sostenibilità con peso del 10%<br />

I piani di incentivazione di lungo termine monetari e azionari favoriscono la partecipazione del management al rischio d’impresa e quindi alla creazione del valore<br />

la valutazione della professionalità<br />

Inquadramento<br />

L’inquadramento avviene sulla base delle declaratorie contrattuali e con riferimento ai ruoli professionali individuati per ciascuna categoria<br />

Apprezzamento<br />

L’apprezzamento dei singoli apporti professionali avviene attraverso la valutazione analitica e complessiva inscindibile dei seguenti quattro fattori oggettivi e soggettivi: Complessità, Responsabilità,<br />

Esperienza, Autonomia (C.R.E.A.)<br />

Il C.R.E.A. misura l’apporto della professionalità specifica del lavoratore nell’ambito delle caratteristiche e dei requisiti della categoria<br />

La verifica dell’apprezzamento dell’apporto professionale avviene in caso di assegnazione ad altro ruolo all’interno della stessa categoria, in caso di significativi cambiamenti organizzativi, tecnologici o<br />

dell’apporto professionale e in assenza dei precedenti due casi ogni due anni<br />

Il sistema si prefigge di apprezzare dinamicamente le professionalità individuali e superare il principio di crescita professionale rigidamente connessa al profilo<br />

Coinvolge sia il supervisore, sia il lavoratore che ha l’opportunità di avere una visione analitica e complessiva dell’apprezzamento professionale<br />

La consegna della scheda al lavoratore è l’occasione per individuare azioni per il miglioramento della professionalità e rafforzare la trasparenza del sistema<br />

[ 45 ]


[ 46 ]<br />

gli stakeholder di EniPower – la salute e la sicurezza e le persone<br />

Stakeholder interni a EniPower/Eni Ambito/Tema Attori/Azioni<br />

Risorse umane Organizzazione, sviluppo risorse umane e pianificazione e controllo dell’occupazione e<br />

del costo lavoro<br />

Confluenza delle responsabilità nelle competenti strutture<br />

dell’unità Risorse Umane di Eni Divisione Gas & Power<br />

Adempimenti contrattuali, retribuzione e benefit Contrattazione gestita a livello Eni<br />

Orario di lavoro, straordinari, gestione dei turni nei siti produttivi, assenteismo Contrattazione gestita a livello Eni<br />

Valori del Codice Etico, rispetto dei Diritti Umani, Pari opportunità, gestione delle diversità Eni garante dell’attività di formazione sul Codice Etico, svolta<br />

attraverso web seminar per dirigenti e quadri con nomine in<br />

strumenti organizzativi e key-officer<br />

Dialogo e comunicazione Azioni di condivisione degli obiettivi aziendali, tramite il processo<br />

annuale Cascade, da parte di Eni ed EniPower<br />

Benessere ed equilibrio tra vita privata e vita lavorativa Iniziative di coinvolgimento promosse dalle funzioni deputate alla<br />

comunicazione interna di Eni ed EniPower (newsletter e concorsi)<br />

e iniziative di welfare promosse da Eni<br />

Eni / Eni Divisione Gas & Power Netting Priorità alla verifica della disponibilità in Eni e nelle Società Eni di<br />

professionalità coerenti con i profili di ricerca, prima di procedere<br />

a ricerche sul mercato, per inserire in tempi brevi risorse esperte<br />

e soddisfare esigenze di diversificazione e crescita professionale<br />

Eni corporate university Amministrazione del personale, contenzioso lavoro<br />

Stakeholder esterni a Eni<br />

Associazioni sindacali firmatarie del<br />

CCNL Petrolio ed Energia<br />

Selezione e orientamento del personale<br />

Contrattazione decentrata (orario di lavoro, premio partecipazione, modalità di sciopero<br />

dei turnisti definito in termini di riduzione di carico della produzione)<br />

Gestione da parte delle funzioni competenti di Eni<br />

Collaborazione tra EniPower (definizione del profilo richiesto) ed<br />

Eni corporate university (expertise nella ricerca del personale),<br />

che garantisce il rispetto dei principi di oggettività e trasparenza<br />

del processo, e di pari opportunità<br />

Relazione gestita dalle funzioni centrali competenti di EniPower<br />

Fondi assistenza sanitaria/sociale Relazione gestita dalle funzioni centrali competenti di EniPower<br />

Fondi integrativi contribuzione Relazione gestita dalle funzioni centrali competenti di EniPower<br />

Istituti previdenziali (INPS) Adempimenti di legge Relazione gestita dalle funzioni centrali competenti di EniPower,<br />

ad esempio per il DURC<br />

Enti pubblici di tutela dei lavoratori<br />

(INAIL)<br />

Adempimenti di legge Le funzioni centrali preposte di EniPower si occupano della comunicazione<br />

di eventuali infortuni<br />

Uffici provinciali del Ministero del Lavoro Adempimenti di legge Le funzioni centrali preposte di EniPower gestiscono le pratiche<br />

legate all’inserimento delle categorie protette<br />

CONFINDUSTRIA / Associazioni datoriali<br />

(Confindustria Energia – Assolombarda)<br />

Enti assistenza / vigilanza sanitaria (ASL) Adempimenti di legge e di contratto<br />

Adempimenti di legge e di contratto EniPower<br />

Giornate della sicurezza<br />

Relazione gestita dalle funzioni competenti di EniPower,<br />

ad esempio per visite mediche e formazione<br />

Fondimpresa Finanziamento di corsi di formazione Relazione gestita dalle funzioni centrali competenti di Eni<br />

Vigili del Fuoco Formazione e addestramento per la gestione delle emergenze Lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi<br />

e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso<br />

di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso


EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

[ 47 ]


[ 48 ]<br />

l’ambiente<br />

I dati operativi di EniPower al 2010 sono descritti nell’appendice<br />

degli Indicatori di Sostenibilità, nelle sezioni dedicate al settore<br />

termoelettrico e a quello fotovoltaico, e sono il riferimento per la<br />

comprensione delle analisi dei paragrafi seguenti.<br />

Gli strumenti a supporto della gestione e analisi delle informazioni<br />

HSE in EniPower proseguono la propria evoluzione, avviata negli<br />

scorsi anni: accanto a un sistema informativo per la gestione dei<br />

rifiuti interoperabile con il “Sistema di controllo della Tracciabilità dei<br />

Rifiuti” (SISTRI), al termine del 2010 EniPower ha adottato una Banca<br />

Dati HSE centralizzata, estesa da Eni alle Divisioni e Società, che sarà<br />

sempre più interfacciata con gli altri sistemi informatici tematici.<br />

le spese ambientali<br />

Le spese e gli investimenti ambientali descrivono i principali ambiti<br />

di intervento della Società nel corso dell’anno, individuati in funzione<br />

delle principali necessità tecnologiche e di gestione, oltre che<br />

dei progetti in corso. Le spese ambientali totali (comprendenti sia il<br />

settore termoelettrico, sia quello fotovoltaico) nel 2010 sono stimabili<br />

pari a 36.067,04 migliaia di euro, in netto aumento rispetto alle<br />

12.176 migliaia di euro del 2009 (dato comprensivo di investimenti<br />

e spese correnti). Si segnala, in particolare, la notevole crescita degli<br />

investimenti legati a interventi distintivi della politica ambientale<br />

di EniPower; si tratta in primo luogo dell’installazione dei bruciatori<br />

VeLoNO x a Ferrera Erbognone e a Ravenna e delle migliorie apportate<br />

a quelli di Mantova; la protezione dell’aria pesa per circa il<br />

63,6% degli investimenti ambientali, comprendendo anche interventi<br />

di incremento dell’affidabilità delle reti di media tensione a<br />

Brindisi e Mantova. Questi ultimi servono a garantire la minimizzazione<br />

delle emissioni inquinanti in caso di emergenza dai processi<br />

dei petrolchimici, siti a rischio di incidente rilevante. Secondi per<br />

rilevanza si trovano gli investimenti per l’efficienza energetica e<br />

sulle rinnovabili contro il cambiamento climatico, che pesano per il<br />

31% del totale; un’altra importante voce di investimento riguarda<br />

l’impianto di bonifica con fitodepurazione di Brindisi.<br />

Le spese di gestione sono in parte riferite ad attività sostanzialmente<br />

routinarie, come lo smaltimento dei rifiuti e le analisi di<br />

emissioni e acque di scarico (la spesa sui rifiuti conferma la contrazione<br />

rispetto al 2008, grazie alla riduzione di eventi di smaltimento<br />

straordinario); altre sono legate ad attività insorte per specifiche<br />

esigenze, come ad esempio le attività di prosecuzione della bonifica<br />

di suoli a Mantova. Sempre a questo livello di responsabilità e<br />

gestione di sito produttivo, alcune spese sono relative a programmi<br />

di miglioramento, come bonifiche di serbatoi dai residui di olio<br />

combustibile e di amianto dagli impianti.<br />

La spesa sostenuta da EniPower nel 2010 per le tasse ambientali è stata<br />

pari a 196,23 migliaia di euro, comprensiva di tasse relative alle emissioni<br />

in atmosfera, oltre che di tasse relative allo smaltimento dei rifiuti.<br />

La Società non ha ricevuto sanzioni amministrative relative a infrazioni<br />

inerenti regolamenti e leggi in materia ambientale.<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

4,0<br />

3,5<br />

3,0<br />

2,5<br />

2,0<br />

1,5<br />

1,0<br />

0,5<br />

materie prime e prodotti: consumo e trasporto<br />

Le centrali termoelettriche<br />

La generazione termoelettrica richiede principalmente combustibili<br />

fossili, cui si aggiungono vari chemical e catalizzatori di combustione<br />

nel caso delle caldaie tradizionali. I dati di consumo di combustibili


del 2010 sono presentati e commentati nell’appendice degli Indicatori<br />

di Sostenibilità; la quasi totalità dei combustibili viene fornita a<br />

EniPower mediante pipeline dedicate: il gas naturale ha raggiunto il<br />

90,6% del mix, mentre l’olio combustibile (fornito direttamente dalle<br />

raffinerie agli stabilimenti di Livorno e di Taranto) diminuisce ulteriormente<br />

in relazione al minor uso a Taranto. Si conferma l’uso di gas<br />

derivati da processi degli impianti coinsediati nelle raffinerie e nei<br />

petrolchimici oltre che di gas di sintesi: ciò garantisce il recupero<br />

energetico di sostanze che altrimenti sarebbero eliminate mediante<br />

altri processi inquinanti con evidente impatto ambientale.<br />

Il gasolio, che incide solo per lo 0,01% dei tep bruciati in EniPower, è<br />

fornito in massima parte direttamente dalla raffineria Eni alla centrale<br />

di Taranto, che ne fa uso regolare nelle caldaie tradizionali.<br />

Nelle centrali a ciclo combinato, si ha un consumo residuo di gasolio<br />

legato alle prove di accensione dei gruppi elettrogeni: in questi<br />

stabilimenti, il gasolio è fornito via autobotte con un bassissimo<br />

numero annuo dei trasporti, dato il consumo minimale.<br />

Il trasporto di materie prime su gomma ha interessato nel 2010<br />

essenzialmente additivi e chemical, per una quantità complessiva<br />

di 11.354 tonnellate. Negli anni di esercizio non si sono registrati<br />

incidenti.<br />

I chemical usati per l’acqua di caldaia sono agenti passivanti, disperdenti,<br />

inibitori di corrosione, soluzioni alcaline e deossigenanti;<br />

per l’acqua di raffreddamento si tratta di antincrostanti. Sono anche<br />

necessari prodotti per la pulizia dei compressori dell’aria delle turbine<br />

a gas e di olio di lubrificazione. La tipologia di materie prime<br />

necessarie al processo non prevede il ricorso a materiali riciclati.<br />

L’utilizzo di queste sostanze è significativamente diminuito dal<br />

2009 al 2010 (-8,2% escludendo Bolgiano, -8,7% comprendendo<br />

invece le sue performance nel perimetro), grazie al revamping di<br />

alcuni impianti di trattamento acque e alla modifica dei programmi<br />

di trattamento chimico delle caldaie. A Livorno, la diminuzione di<br />

circa il 34% si riferisce ad acido cloridrico e soda caustica, grazie<br />

all’entrata in esercizio nell’ottobre 2009 del nuovo sistema di additivazione<br />

dei chemical sui chiarificatori, che ha portato a un migliore<br />

dosaggio degli stessi; a Bolgiano, nell’aprile 2010 è entrato<br />

in funzione un nuovo impianto a osmosi inversa per la produzione<br />

di acqua demineralizzata, in sostituzione del precedente sistema<br />

a scambio ionico: ciò ha comportato una riduzione dei chemical<br />

di circa il 61%. A Ferrera Erbognone e a Mantova, è stato ridotto<br />

l’uso del deossigenante (carboidrazide) nella pulizia delle caldaie,<br />

compensato da quello delle meno pericolose ammine.<br />

I prodotti di una centrale elettrica cogenerativa e degli impianti<br />

collegati (elettricità, vapore tecnologico e acque industriali) sono<br />

trasportati mediante elettrodotti o pipeline dedicate.<br />

Il settore fotovoltaico<br />

Le materie prime necessarie al processo di realizzazione delle celle<br />

fotovoltaiche sono wafer di silicio, sostanze chimiche necessarie ai<br />

trattamenti superficiali del silicio e paste serigrafiche per i contatti<br />

elettrici; per la realizzazione dei moduli servono vetro temperato,<br />

materiale polimerico isolante con scarsa dilatazione termica per la<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

superficie posteriore e acetato di vinile (EVA) che, sottoposto a un<br />

procedimento di pressofusione, diventa un collante inerte che copre<br />

la matrice di celle preconnesse. La cornice è di alluminio.<br />

La tipologia di materie prime necessarie al processo delle celle<br />

fotovoltaiche non prevede il ricorso a materiali riciclati.<br />

Il trasporto delle materie prime riguarda soprattutto il silicio e i<br />

chemical, cui si aggiungono moduli semilavorati. Si cerca di massimizzare<br />

l’importazione di materiali italiani ed europei, per ridurre<br />

i costi di trasporto rispetto a fornitori precedenti. In particolare, le<br />

“fette” di silicio pervengono allo stabilimento di Nettuno dalla Germania,<br />

mentre le paste serigrafiche e le relative consulenze di processo<br />

derivano da Germania, Francia e Russia, oltre che da Taiwan.<br />

Tra i materiali destinati alla realizzazione dei moduli fotovoltaici, il<br />

vetro è ora acquistato in Turchia: rimangono a maggiore distanza<br />

i fornitori dei nastri metallici di connessione delle celle (ribbon), in<br />

Argentina, e di EVA negli Stati Uniti.<br />

Lo stabilimento di Nettuno produce le celle fotovoltaiche, che vengono<br />

poi inviate ad assemblatori che realizzano i moduli secondo<br />

istruzioni di lavoro: si tratta di Società in Lazio e Calabria individuate<br />

con gara a livello nazionale. Essi ricevono direttamente dai fornitori le<br />

materie prime non soggette a criteri di accettazione particolari (come<br />

l’alluminio e i ribbon), e gestiscono direttamente le spedizioni dei<br />

moduli finiti, che avvengono con il mezzo più appropriato alla singola<br />

destinazione, dato che i pannelli prodotti a marchio Eurosolare sono<br />

venduti in tutto il mondo. Con queste Società, EniPower crea un indotto<br />

che coinvolge 40-50 persone.<br />

I moduli vengono imballati con angolari di plastica, riciclabili, che<br />

permettono di impilarli, al posto delle classiche scatole di cartone.<br />

In questo modo, si riesce a ottimizzare il numero dei trasporti, in<br />

quanto lo stesso volume di carico può contenere ora fino al doppio<br />

dei moduli.<br />

Nel 2010, EniPower ha fatto richiesta di iscrizione all’Associazione<br />

PV Cycle, volta a garantire il riciclo della maggior parte dei materiali<br />

costitutivi dei moduli fotovoltaici.<br />

l’efficienza energetica<br />

Le centrali termoelettriche e i Titoli di Efficienza Energetica<br />

Negli impianti termoelettrici EniPower, la promozione dell’efficienza<br />

energetica è connaturata alla scelta di impianti ad alto<br />

rendimento e alla cogenerazione: i dati di rendimento sono presentati<br />

nell’appendice degli Indicatori di Sostenibilità. La cogenerazione<br />

e, dove presente, il teleriscaldamento assicurano di<br />

riutilizzare il calore altrimenti perso nell’ambiente.<br />

EniPower non è distributore finale di energia e non è quindi<br />

soggetta all’obbligo di produrre e/o acquistare Certificati Bianchi,<br />

ma è impegnata nel valorizzare il risparmio energetico associato<br />

ai propri progetti attraverso la ESCO (Energy Service<br />

Company) Eni Divisione Gas & Power: la scelta è volta a garantire<br />

efficacia nella gestione del processo, dato che Eni opera<br />

sul tema anche per terzi, anche se EniPower potrebbe essere<br />

[ 49 ]


[ 50 ]<br />

nominata ESCO, in quanto dotata di un energy manager.<br />

L’accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi è stato possibile<br />

secondo i tempi previsti dalla normativa, per la fornitura di vapore<br />

ai clienti di sito dell’ultimo ciclo combinato entrato in esercizio nel<br />

2007 a Brindisi. Nel 2010, EniPower ha così prodotto 26.648 Titoli<br />

di Efficienza Energetica: di questi, 2.345 sono Certificati di tipo II,<br />

attestanti riduzioni dei consumi finali di gas naturale, e 24.303 di<br />

tipo III, attestanti riduzioni dei consumi finali di altri combustibili (in<br />

questo caso olio combustibile).<br />

Nel 2010, EniPower ha anche presentato un progetto, in attesa di<br />

approvazione, per l’ottenimento di Titoli di Efficienza Energetica in<br />

relazione agli usi finali di energia termica nel sito di Ferrara.<br />

Eni Divisione Gas & Power ha la titolarità dei Certificati, per cui<br />

riconosce un corrispettivo a EniPower all’interno del contratto di<br />

tolling. La relazione tecnica iniziale predisposta da EniPower contiene<br />

i parametri per determinare l’efficienza energetica sulla base<br />

della produzione di vapore ed è la scheda di calcolo approvata<br />

dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas: in seguito, di anno in<br />

anno, EniPower fornisce il dato di produzione di vapore di interesse<br />

e l’AEEG, sulla base della comunicazione così effettuata da Eni<br />

Divisione Gas & Power (all’AEEG stessa e all’ENEA), riconosce il<br />

corrispondente numero di titoli.<br />

Gli impianti fotovoltaici<br />

Nel settore fotovoltaico, il risparmio energetico è perseguito sia<br />

nelle fasi del processo produttivo delle celle fotovoltaiche, sia<br />

nell’esercizio degli impianti.<br />

Nello stabilimento di Nettuno, nel 2010 è iniziato l’esercizio delle<br />

nuove apparecchiature energy saving installate nel 2009 (come il<br />

forno per la diffusione del fosforo basato su lampade infrarosse,<br />

che si attivano solo con l’effettivo utilizzo): per l’anno non sono però<br />

disponibili statistiche significative in relazione alla ridotta operatività<br />

dello stabilimento, dovuta agli eventi descritti nell’appendice<br />

degli Indicatori di Sostenibilità.<br />

Inoltre, il campo fotovoltaico prototipo nel sito di Nettuno ha prodotto<br />

151,4 kWh di energia elettrica usata ai fini di autoconsumo,<br />

a servizio sia di uffici che della produzione.<br />

Per quanto riguarda gli impianti di produzione di energia elettrica<br />

da fonte fotovoltaica previsti in via programmatica nel “Patto per<br />

l’ambiente”, in vigore tra Eni e il Ministero dell’Ambiente, il risparmio<br />

energetico annuo previsto è stimato in circa 4,9 ktep, dato che<br />

sarà influenzato dalle effettive realizzazioni.<br />

le emissioni in atmosfera<br />

Le centrali termoelettriche<br />

La performance 2010 del settore termoelettrico di EniPower nel<br />

campo delle emissioni in atmosfera è il risultato delle modifiche<br />

tecnologiche e di esercizio degli impianti, in evoluzione nell’ultimo<br />

triennio. Gli elementi fondamentali in tal senso sono l’ulteriore riduzione<br />

dell’olio combustibile BTZ e l’incremento della flessibilità<br />

nell’esercizio dei cicli combinati: nel 2010 sono stati installati i<br />

bruciatori VeLoNO x anche sui secondi cicli combinati di Ferrera<br />

Erbognone e di Ravenna.<br />

L’ingresso della centrale di trigenerazione di Bolgiano, alimentata<br />

a solo gas naturale, determina un contributo piuttosto limitato sulle<br />

emissioni complessive di NO X (circa 4,5% sul totale) e CO (circa<br />

1,6% sul totale).<br />

I dati sono descritti per i vari inquinanti nei paragrafi successivi e<br />

nei commenti ai grafici.<br />

Nel complesso, si conferma la politica di EniPower: un’opportuna<br />

scelta dei combustibili e delle tecnologie di combustione permette<br />

di ridurre all’origine la produzione di sostanze nocive per l’atmosfera;<br />

l’assenza di impianti di abbattimento delle emissioni assicura di<br />

non trasferire l’inquinamento da un comparto ambientale all’altro.<br />

I VeLoNO x e la flessibilità dei cicli combinati<br />

Gli ossidi di azoto (NO X ) sono gli inquinanti locali più rilevanti<br />

emessi nell’attività di produzione di energia elettrica svolta presso<br />

i siti EniPower. Le emissioni di NO X crescono dell’8,2% rispetto<br />

al 2009 in linea con l’incremento complessivo di produzione<br />

(+7,9%); si inverte quindi il trend precedente di diminuzione dei<br />

valori assoluti di NO X : l’efficacia dei bruciatori VeLoNO x è viceversa<br />

dimostrata dal dato di emissione specifica riferita a ciascun<br />

kilowattora prodotto, che diminuisce ulteriormente del 3,5%,<br />

confrontando il parco dei gruppi di produzione “storico” esclusa<br />

Bolgiano (confermando il trend avviato negli anni precedenti, che<br />

ad esempio aveva visto una riduzione dal 2008 al 2009 dell’indice<br />

di emissione degli NO X pari al 12,5%). Di particolare interesse<br />

è la performance delle centrali interessate dall’installazione nel<br />

2010 dei VeLoNO x sui propri secondi cicli combinati e che hanno<br />

visto consolidarsi i risultati già raggiunti sui primi gruppi di produzione:<br />

l’emissione specifica si contrae del 23% rispetto al 2009 a<br />

Ferrera Erbognone e del 16% a Ravenna. Analogamente, Ferrara<br />

ha ulteriormente ridotto del 21% la propria emissione specifica,<br />

nella cornice dell’accordo volontario siglato nel gennaio 2009<br />

con Comune e Provincia di Ferrara e con Regione Emilia Romagna,<br />

per il contenimento delle emissioni di NO X sul territorio.<br />

Nel 2010 è iniziato il monitoraggio delle emissioni di NO X relative<br />

alle fasi di avviamento e fermata: per ora solo con riferimento<br />

all’ultimo trimestre per il sito di Ferrara, per cui era valida la<br />

richiesta di monitoraggio dei transitori derivante dall’Autorizzazione<br />

Integrata Ambientale relativa ai cicli combinati. L’impatto è<br />

contenuto al solo 0,11% del totale.<br />

I VeLoNO x sono presenti a oggi su 8 cicli combinati dei 9 tecnologicamente<br />

adatti all’installazione: per i gruppi alimentati<br />

anche da gas petrolchimico e syngas, non è disponibile a oggi<br />

una tecnologia adatta. Questi bruciatori permettono di mantenere<br />

sempre alta la temperatura nella camera di combustione – e di<br />

conseguenza i rendimenti – anche a carichi parziali: a carichi<br />

bassissimi si aggiunge il contributo della “fiamma pilota”, che<br />

stabilizza la combustione con la premiscelazione del gas naturale<br />

con l’aria. In questo modo, garantiscono in particolare che la


concentrazione degli NO X nei fumi combusti si mantenga<br />

sostanzialmente costante in tutte le condizioni di transitorio<br />

da bassi ad alti carichi e viceversa, situazione sempre<br />

più frequente in relazione alle fermate opportunistiche. Si<br />

supera in questo modo il problema presente nei classici<br />

gruppi di produzione, che vedevano crescere le emissioni<br />

ai carichi parziali: ciò permette di rispettare i limiti emissivi<br />

al di sopra del minimo tecnico di marcia, in relazione a<br />

carichi molto più bassi rispetto agli anni precedenti. Questi<br />

risultati evidenziano come le varie unità tecniche di<br />

EniPower forniscano contributi di innovazione tecnologica<br />

che rispondono sia agli obiettivi di business, sia a quelli<br />

ambientali, come evidenziato dal grafico sulle emissioni<br />

“evitate” pubblicato in queste pagine.<br />

A Brindisi (+41% di emissioni di NO X rispetto al 2009),<br />

i bruciatori VeLoNO x saranno installati nel maggio 2011<br />

sull’unico ciclo combinato tecnologicamente adatto, a<br />

conclusione del programma previsto di installazione,<br />

nell’ottica del Miglioramento ambientale dei siti previsto<br />

dalle Autorizzazioni Integrate Ambientali. Nel grafico in<br />

queste pagine, si evidenzia il trend di contenimento delle<br />

emissioni di NO X : l’installazione dei bruciatori del 2010 ha<br />

permesso un ulteriore contenimento degli NO X rispetto al<br />

2009 stimabile in circa 300 t.<br />

A complemento degli interventi sulle emissioni di NO X , va<br />

ricordato il continuo contributo dei bruciatori DryLowNO x<br />

di generazione precedente, in dotazione ai gruppi di generazione<br />

più vecchi.<br />

Gli assetti impiantistici più variabili e con minimo tecnico<br />

ridotto hanno un impatto sulle emissioni di CO che<br />

crescono ai bassissimi carichi, in prossimità del minimo<br />

tecnico: ciò è dovuto alle modalità di regolazione dell’afflusso<br />

d’aria necessario per i VeLoNO x . Ad alti carichi, il<br />

CO non è praticamente presente nei fumi di combustione<br />

e si presentano valori effettivi inferiori di ordini di grandezza<br />

ai limiti autorizzati: le emissioni di CO di EniPower<br />

relative alle fasi al di sopra del minimo tecnico crescono<br />

del 23% rispetto al 2009.<br />

Nel 2010 è iniziato il monitoraggio delle emissioni di CO<br />

relative alle fasi di avviamento e fermata: per ora solo con<br />

riferimento all’ultimo trimestre per il sito di Ferrara, per<br />

cui era valida la richiesta di monitoraggio dei transitori<br />

derivante dall’Autorizzazione Integrata Ambientale relativa<br />

ai cicli combinati. Il dato è più rilevante rispetto al caso<br />

degli NO X , con un valore che è pari al 42,6% del totale.<br />

In linea con la riduzione dell’olio combustibile a basso tenore<br />

di zolfo BTZ usato a Taranto e del gasolio (-14,21%<br />

rispetto al 2009 nel complesso), si riducono sostanzialmente<br />

le emissioni di SO 2 (-6,5%), pur a fronte dell’incremento<br />

di produzione equivalente di energia elettrica e<br />

vapore (+7,9% rispetto al 2009). Le emissioni di SO 2 pre-<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

3,0<br />

2,5<br />

2,0<br />

1,5<br />

1,0<br />

0,5<br />

2,1<br />

1,8<br />

1,5<br />

1,2<br />

0,9<br />

0,6<br />

0,3<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

7,0<br />

6,0<br />

5,0<br />

4,0<br />

3,0<br />

2,0<br />

1,0<br />

[ 51 ]


[ 52 ]<br />

senti oggi nei siti EniPower sono quindi dovute soprattutto all’uso<br />

di gas derivati di raffineria e petrolchimico e di gas di sintesi, oltre<br />

che dai residui quantitativi di olio combustibile bruciati in alcune<br />

delle caldaie ancora esistenti: in queste pagine è pubblicato il<br />

grafico sulle emissioni “evitate”, che confronta le emissioni di<br />

SO 2 tipiche delle caldaie tradizionali a olio combustibile e le emissioni<br />

effettivamente emesse.<br />

Le polveri si riducono del 10% rispetto al 2009 a Taranto, in<br />

relazione al minor consumo di olio combustibile, ma crescono del<br />

66% a Livorno, che ha visto un grande incremento di produzione<br />

(circa il 43% rispetto al 2009): nel complesso, le polveri crescono<br />

di circa il 21%.<br />

Lo stabilimento di Nettuno<br />

I valori delle emissioni in atmosfera nel 2010 rispecchiano la ridotta<br />

operatività dello stabilimento (-66% rispetto al 2009), in<br />

relazione agli eventi descritti nell’appendice degli Indicatori di<br />

Sostenibilità. I dati 2010 non possono quindi essere confrontati<br />

nel merito con i risultati ottenuti in precedenza, per questa ragione<br />

e per il rinnovo della linea di produzione in alcune sue<br />

apparecchiature chiave. Vengono infatti modificate alcune fasi<br />

di produzione delle celle fotovoltaiche, in cui intervengono processi<br />

chimici che rilasciano alcune sostanze gassose. Si tratta<br />

soprattutto di emissioni legate alle cappe di trattamento chimico:<br />

queste apparecchiature sono a ciclo chiuso e sono dotate di sistemi<br />

aspirazione con relativi impianti di abbattimento dei fumi<br />

prima dell’immissione in atmosfera. I quantitativi emessi sono<br />

monitorati mediante prelievi e misurazioni effettuate da laboratori<br />

esterni certificati: i dati del 2010 sono pubblicati nell’appendice<br />

degli Indicatori di Sostenibilità.<br />

l’impegno contro il cambiamento climatico<br />

Le emissioni complessive di gas serra di EniPower<br />

Le emissioni di gas serra di EniPower sono dovute essenzialmente<br />

alle emissioni dirette di CO 2 derivanti dalla combustione negli<br />

impianti termoelettrici, che determinano l’inclusione dei relativi siti<br />

produttivi nel Sistema Europeo di Emission Trading. I trattamenti superficiali<br />

per la produzione delle celle fotovoltaiche non rilasciano<br />

invece gas a effetto serra e lo stabilimento di Nettuno non è soggetto<br />

a Emission Trading.<br />

Accanto a questo dato di principale interesse in termini di impatto<br />

ambientale e di effettivo controllo, nell’appendice degli Indicatori di<br />

Sostenibilità vengono presentate le emissioni dirette totali di CO 2<br />

e le emissioni di CO 2 equivalenti: le prime vedono aggiungersi il<br />

contributo minimale delle emissioni di CO 2 dei motori a combustione<br />

interna delle automobili (stimate con fattori di letteratura) e quelle<br />

trascurabili da sfiati; le seconde sono determinate aggiungendo alla<br />

CO 2 le emissioni di CH 4 (metano) e N 2 O (protossido d’azoto) dovute<br />

a fenomeni di combustione incompleta e anch’esse stimate sulla<br />

base di fattori di letteratura adottati a livello Eni sulla base di meto-<br />

dologie internazionali. Il CH 4 deriva anche dalle perdite dalle tubazioni<br />

di adduzione del gas naturale, dato però irrilevante per EniPower.<br />

Sempre a seguito di eventuali perdite da apparecchiature, possono<br />

verificarsi emissioni di gas fluorurati come HFC (idrofluorocarburi) e<br />

SF 6 (esafluoruro di zolfo): i PFC (perfluorocarburi) non sono presenti<br />

nei siti EniPower. Questi gas (totalmente privi di cloro e quindi innocui<br />

per lo strato di ozono) sono regolamentati in modo stringente a<br />

livello internazionale su contenimento, uso, etichettatura, recupero<br />

e smaltimento: obiettivi sono limitarne drasticamente l’uso e prevenirne<br />

il rilascio in atmosfera. Le eventuali emissioni sono valutate in<br />

relazione ai reintegri delle sostanze effettuati nell’arco dell’anno nelle<br />

apparecchiature contenenti questi gas, come trattato nel seguito.<br />

Infine, le emissioni indirette di CO 2 e CH 4 sono stimate sulla base di<br />

fattori di letteratura adottati a livello Eni sulla base di metodologie<br />

internazionali: esse rappresentano un impatto associato all’importazione<br />

di energia elettrica e di vapore prodotti all’esterno del sito<br />

in oggetto. Per EniPower, i flussi più rilevanti sotto questo punto<br />

di vista sono l’acquisto di energia elettrica effettuato da S.E.F. dal<br />

cliente grossista EGL per la rivendita e l’acquisto di vapore di Brindisi<br />

dall’impianto di cracking di Polimeri Europa per la produzione di<br />

energia elettrica in una propria turbina.<br />

Tutte le determinazioni delle emissioni sono compiute da personale<br />

opportunamente formato secondo la normativa Emission Trading,<br />

che garantisce un’elevata accuratezza dei dati, e certificata da Ente<br />

indipendente per ciascun sito produttivo. In particolare, i dati previsti<br />

di emissione sono essenziali sia nelle valutazioni di posizionamento<br />

in termini di surplus o deficit di quote di emissione, sia in quelle di<br />

possibili progetti di abbattimento.<br />

La performance sulla CO 2 del settore termoelettrico<br />

EniPower è da sempre impegnata nei confronti delle emissioni di<br />

gas a effetto serra, fattore importante per l’evoluzione del settore<br />

energetico e, di conseguenza, per le scelte strategiche di impresa.<br />

La Società ha visto nel 2010 aumentare del 6,8% le proprie emissioni<br />

di CO 2 rispetto all’anno precedente, in relazione al maggior<br />

consumo in termini di tep (+7,9%), temperato dal maggiore uso di<br />

gas naturale. Il valore assoluto di emissioni di CO 2 è quindi funzione<br />

degli obiettivi produttivi, mentre l’effettiva performance ambientale<br />

è descritta dal fattore di emissione specifica, che nel settore termoelettrico<br />

diminuisce di mezzo punto percentuale rispetto al 2009,<br />

portandosi a 0,407 t CO 2 /MWh eq . Il risultato è in accordo con il<br />

target di mantenimento, nell’orizzonte 2011-2014, di un indice di<br />

performance della generazione elettrica su livelli inferiori a 0,415 t<br />

CO 2 /MWh eq , garantito dall’uso del gas naturale in impianti ad alto<br />

rendimento energetico cogenerativi: il metano è la fonte fossile la<br />

cui combustione genera la minor quantità di anidride carbonica a<br />

parità di energia fornita (2,35 t CO 2 /tep), che va a combinarsi con<br />

il rendimento medio dei cicli combinati cogenerativi. Il coefficiente<br />

emissivo EniPower è inferiore di circa il 26% al dato medio italiano<br />

di “sistema” (medio del parco termoelettrico italiano, pari a circa<br />

551 g CO 2 /kWh, dato desumibile dalle statistiche dell’Autorità per<br />

l’Energia Elettrica e il Gas); a completamento, si considerano an-


che le emissioni “evitate” di CO 2 relative alla produzione di energia<br />

termica (sotto forma di acqua surriscaldata) a Bolgiano valutate rispetto<br />

all’emissione specifica media delle caldaie domestiche (pari<br />

a 252 g CO 2 /kWh t se considerate a gas naturale, fonte Associazione<br />

Italiana Riscaldamento Urbano). Nel complesso, le emissioni<br />

“evitate” di CO 2 di EniPower superano i 4,17 milioni di tonnellate.<br />

Questa quantità corrisponde a circa il 3,4% delle emissioni di CO 2<br />

dell’intero settore termoelettrico italiano nel 2010 e rappresenta<br />

l’effettivo contributo all’abbattimento delle emissioni di gas serra<br />

resa possibile dagli impianti EniPower nell’ambito del Sistema<br />

Europeo di Emission Trading. Nel panorama di sostanziale stabilità<br />

delle produzioni rispetto al 2009, il contributo di EniPower in termini<br />

emissivi cresce dal 9,1% al 9,8% sul settore termoelettrico italiano,<br />

in relazione alla contrazione delle produzioni da carbone e da prodotti<br />

petroliferi.<br />

La strategia di carbon management e l’Emission Trading<br />

In prospettiva, la strategia di carbon management di EniPower continuerà<br />

a essere basata sull’ottimizzazione del bilancio tra protezione<br />

ambientale e competitività industriale, soprattutto nella cornice<br />

del Sistema Europeo di Emission Trading. Nel 2010 (raggiunta la<br />

conformità per il 2009), accanto al rilascio annuale delle quote<br />

gratuite previste per gli impianti esistenti dalla “Decisione di Assegnazione<br />

2008-2012”, EniPower si è vista fortemente interessata<br />

dalla risoluzione dello stallo nel rilascio delle quote a nuovi impianti<br />

e operatori, verificatosi nel 2009: l’installazione di S.E.F. ha beneficiato<br />

del rilascio di quote gratuite al primo ciclo combinato e ha<br />

ricevuto garanzia dell’applicazione al secondo gruppo del meccanismo<br />

di rimborso dei crediti Emission Trading; essi saranno disponibili<br />

a partire dalle prime aste di quote di emissione che saranno<br />

svolte per la cosiddetta “III fase” dell’Emission Trading a partire dal<br />

2013. Nel frattempo, S.E.F. beneficerà, se necessario, dell’acquisto<br />

di quote da altre installazioni EniPower. Nel complesso, nel 2010<br />

EniPower ha garantito la conformità annuale.<br />

Per gli anni a venire, sarà sempre più importante per EniPower<br />

monitorare, in collaborazione con Eni, le performance complessive<br />

dell’azienda, al fine di individuare le opportunità di riduzione<br />

delle emissioni, operare per valorizzare le quote a disposizione e<br />

contabilizzare il valore della CO 2 nella valutazione degli investimenti.<br />

Nel frattempo, EniPower segue le evoluzioni normative relative<br />

all’avvento delle aste per l’acquisto delle quote di emissione relative<br />

alla produzione di energia elettrica, con i propri tecnici e in stretta<br />

collaborazione con le unità Eni di regolamentazione.<br />

Gli obiettivi di contenimento delle emissioni di gas serra sono perseguiti<br />

anche con gli investimenti sulle fonti rinnovabili, che concorrono<br />

alla realizzazione degli obiettivi fissati nel “Patto per l’Ambiente”,<br />

siglato da Eni con il Ministero dell’Ambiente nel luglio 2009 per<br />

il perseguimento degli obiettivi della cosiddetta Direttiva europea<br />

“20-20 by 2020”: la realizzazione degli impianti per la produzione<br />

di energia fotovoltaica, previsti in via programmatica, porterà un<br />

ulteriore contributo in termini di emissioni evitate di CO 2 , di poco<br />

superiore a 14,7 kt CO 2 annue, dato che sarà influenzato dalle ef-<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

fettive realizzazioni; a questo si sommerà il contributo dell’impianto<br />

a biomasse, in funzione della potenzialità effettivamente realizzata.<br />

A fianco di questi interventi industriali, EniPower mantiene i contatti<br />

con le unità di Eni deputate a specifiche attività di carbon<br />

management, di interesse di tutto il gruppo: si tratta ad esempio<br />

della gestione di crediti di emissione (CER ed ERU), derivanti dai<br />

progetti di riduzione delle emissioni nei Paesi in via di sviluppo,<br />

cioè i “meccanismi flessibili” previsti dal Protocollo di Kyoto, Clean<br />

Development Mechanism, CDM, e Joint Implementation, JI) e della<br />

sequestrazione geologica della CO 2 (Carbon Capture & Storage,<br />

CCS), oggetto nell’ottobre 2008 di un “Accordo strategico” firmato<br />

da Eni ed Enel. Infine, EniPower condivide con Eni la promozione<br />

di comportamenti volti al risparmio energetico, come l’uso di green<br />

server, videoconferenze e il ricorso alla tecnologia Voice over IP (VoIP,<br />

Voce tramite protocollo internet), che permette di effettuare conversazioni<br />

telefoniche tramite reti aziendali di connessione internet.<br />

I gas fluorurati<br />

Nelle centrali termoelettriche EniPower, l’SF 6 è utilizzato come isolante<br />

elettrico nei montanti e nelle sbarre delle sottostazioni, nei<br />

trasformatori di tensione e corrente, negli interruttori di alta tensione<br />

e negli interruttori degli alternatori delle turbine. I censimenti dei<br />

quantitativi di sostanza indicano la presenza di circa 13,78 t di SF 6 ,<br />

concentrati soprattutto a Ravenna e Mantova: rispetto al 2009, l’incremento<br />

dell’8,8% è legato all’ingresso di Bolgiano (75,9 kg) e alla<br />

messa in servizio di nuovi stalli del secondo trasformatore di stabilimento<br />

realizzato a Mantova (1.040 kg). Il sistema di misurazione<br />

dei rabbocchi gas di Ravenna ha evidenziato nel 2010 la necessità<br />

di un reintegro di 34,25 kg. Negli altri siti, nell’ambito del controllo<br />

operativo, il personale deputato di stabilimento effettua periodici<br />

controlli sull’eventuale necessità di reintegro dei gas e quindi della<br />

corretta conservazione delle apparecchiature.<br />

Gli idrofluorocarburi (HFC) sono utilizzati nelle apparecchiature di<br />

condizionamento degli ambienti di lavoro e negli impianti di refrigerazione<br />

a servizio di cabine elettriche: si tratta di circa 3,6 t distribuite<br />

soprattutto nelle centrali a ciclo combinato. A Ferrara, ad<br />

esempio, sono stati aggiunti 595 kg negli impianti a servizio dei fabbricati<br />

dei nuovi cicli combinati. A Bolgiano, sono presenti solo circa<br />

62 kg. Nel 2010 sono stati reintegrati complessivamente 235 kg<br />

di gas, in prevalenza R134a (82%) e R407c (18%): le emissioni di<br />

CO 2 equivalenti relative alle perdite sono quindi relative al gas con il<br />

minore fattore di riscaldamento globale.<br />

Negli stabilimenti EniPower non sono presenti perfluorocarburi<br />

(PFC). Nello stabilimento di Nettuno non sono presenti gas fluorurati.<br />

risparmio e tutela dell’acqua<br />

Le centrali termoelettriche<br />

Nelle centrali termoelettriche cogenerative EniPower, l’acqua è<br />

impiegata principalmente per scambio termico, con il 90,1%:<br />

a Brindisi e a Taranto, il raffreddamento degli impianti è effettuato<br />

[ 53 ]


[ 54 ]<br />

con acqua mare (circuito aperto sull’ultimo ciclo combinato e torri<br />

di raffreddamento con circuiti chiusi per gli altri gruppi), mentre<br />

a Ravenna è in uso un sistema misto funzionante principalmente<br />

con acqua dolce in ciclo chiuso. Il resto dell’acqua è destinato a<br />

produzione di vapore (2,8%) e alla produzione di acque a uso industriale<br />

(2,4%, acqua demineralizzata destinata ai consumi dei terzi<br />

coinsediati). Dal 2010, va considerata anche l’acqua surriscaldata<br />

inviata dalla centrale di trigenerazione Bolgiano nella rete di teleriscaldamento<br />

di San Donato Milanese: questa quantità conta per<br />

oltre il 2,2%, variando i pesi relativi degli altri contributi. Il resto<br />

(2,5%) si riferisce agli spurghi ed evaporazione.<br />

Le acque di raffreddamento derivano da prelievi diretti da corpi<br />

idrici naturali: l’impatto complessivo di EniPower è minimizzato,<br />

grazie alla realizzazione di sistemi di raffreddamento a ventilazione<br />

forzata modulabile dell’aria ambiente, nei siti lontani da corpi<br />

idrici; questo caso si presenta a Ferrera Erbognone e a Mantova,<br />

per circa il 37% della produzione equivalente di tutti i cicli combinati.<br />

Nei casi di raffreddamento ad acqua, questa è destinata al<br />

reintegro dei circuiti chiusi delle torri di raffreddamento dei macchinari<br />

e ai condensatori del vapore non esportato che viene così<br />

reimmesso nella caldaia a recupero.<br />

L’acqua di processo è acqua demineralizzata, acquistata oppure<br />

prodotta da impianto EniPower a partire da acqua prelevata,<br />

ottimizzando il complessivo ciclo di produzione e uso (a Brindisi,<br />

Ferrara, Livorno e Taranto). I volumi di acqua demineralizzata usati<br />

sono quindi correlati alle quantità di vapore esportato ai processi<br />

delle aziende coinsediate.<br />

Nel complessivo bilancio delle acque in ingresso per le attività<br />

termoelettriche, l’acqua mare pesa per l’89,6% del totale e l’acqua<br />

dolce per il 5%; le acque “industriali” (acqua demineralizzata<br />

prodotta da terzi coinsediati destinata alla produzione di vapore)<br />

pesano per il 2,3%, l’acqua sotto forma di vapore condensato di<br />

ritorno o di vapore acquistato da terzi coinsediati è pari allo 0,9%<br />

del totale, l’acqua fredda di ritorno dalla rete di teleriscaldamento<br />

della città di San Donato Milanese alla centrale di Bolgiano è pari al<br />

2,2% delle acque in ingresso.<br />

L’ingresso di Bolgiano non contribuisce in modo significativo ai<br />

prelievi (0,22% sul totale delle acque dolci prelevate), che complessivamente<br />

diminuiscono di circa il 6,5% rispetto al 2009, a<br />

causa della diminuzione dell’acqua mare (-7,1% rispetto al 2009),<br />

che va a mascherare l’incremento dell’acqua dolce (+6,7%). Taranto<br />

ha ridotto del 42,7% l’acqua mare prelevata in relazione alla<br />

minor produzione di energia elettrica da impianti turbogas a condensazione;<br />

l’acqua mare è stata meno utilizzata anche a Ravenna<br />

a seguito di un prolungato fermo macchina delle turbine a gas nella<br />

centrale tradizionale; Mantova ha maggiormente utilizzato le condense<br />

di ritorno e Livorno ha ridotto l’acqua dolce prelevata, grazie<br />

all’entrata in servizio del nuovo impianto di osmosi inversa, che ha<br />

una resa in acqua osmotizzata più alta rispetto a quella del vecchio<br />

impianto di elettrodialisi (EDR).<br />

L’acqua riutilizzata ammonta allo 0,55% del totale prelevato: si<br />

tratta di acqua, destinata alle torri di raffreddamento di Livorno, che<br />

proviene dal circuito di trattamento chimico-biologico dell’adiacente<br />

raffineria Eni Divisione Refining & Marketing, che altrimenti sarebbe<br />

scaricata all’esterno.<br />

Rispetto ai prelievi descritti, i consumi effettivi di acqua negli impianti<br />

termoelettrici di EniPower si riferiscono alla produzione di<br />

acqua demineralizzata, acqua degasata e vapore destinati alla nostra<br />

produzione di vapore e ai processi dei coinsediati, oltre che<br />

a spurghi ed evaporazione. I consumi di acqua dolce ammontano<br />

quindi a 14,7 Mm 3 e rappresentano il 75,6% del prelievo totale;<br />

l’acqua mare ammonta a 2,25 Mm 3 e rappresenta lo 0,64% del<br />

prelievo totale.<br />

Le acque depurate confermano il trend di diminuzione degli anni<br />

precedenti, da 18,46 Mm 3 nel 2009 a 13,03 Mm 3 nel 2010, ripartiti<br />

tra poco più di 4 Mm 3 di acqua dolce e circa 9 Mm 3 di acqua di<br />

mare (che variano in diretta relazione ai minori scarichi depurati di<br />

Taranto, che ha prodotto meno e quindi utilizzato una minor quantità<br />

di acqua). Nel complesso di EniPower, a fronte di un analogo<br />

consumo idrico totale, la diminuzione delle acque depurate è compensata<br />

dall’aumento percentuale dell’acqua in uscita sotto forma<br />

di vapore.<br />

La tutela dell’acqua è garantita dai trattamenti degli scarichi dei<br />

siti produttivi: le acque meteoriche di dilavamento delle aree di<br />

stabilimento, le acque di risulta ottenute dalla produzione di acqua<br />

demineralizzata e altre acque potenzialmente inquinate sono<br />

trattate da depuratori gestiti da altre Società coinsediate negli stabilimenti<br />

multisocietari, secondo regolamenti che caratterizzano la<br />

qualità delle acque accettate in ingresso, per poter rispettare i limiti<br />

negli scarichi. In generale, il rispetto dei valori limite di emissione<br />

di temperature e sostanze organiche e inorganiche negli scarichi<br />

è assicurato, oltre al loro controllo routinario, dai limiti operativi<br />

assai ristretti, imposti dalle autorizzazioni e dalla normativa tecnica<br />

del settore alle caratteristiche dell’acqua utilizzata nei generatori<br />

di vapore.<br />

EniPower ha avviato nel 2010 e proseguirà negli anni a venire la<br />

collaborazione con Eni in uno studio relativo alla gestione della risorsa<br />

acqua: in particolare, l’attività prevede la mappatura degli<br />

impianti ricadenti in aree a elevato stress idrico per la valutazione<br />

del rischio legato alla risorsa acqua e per definire eventuali iniziative<br />

di gestione ottimizzata, come riciclo e riutilizzo.<br />

Lo stabilimento di Nettuno<br />

I valori dei prelievi e degli scarichi di acqua nel 2010 rispecchiano<br />

la ridotta operatività dello stabilimento, in relazione agli eventi descritti<br />

nell’appendice degli Indicatori di Sostenibilità.<br />

L’approvvigionamento dell’acqua dolce è compiuto da tre pozzi attingenti<br />

alla falda locale e le quantità emunte nel 2010 sono state<br />

pari a circa 22.500 m 3 (-11,8% rispetto al 2009, in linea con i<br />

tempi di fermata). I dati 2010 non possono quindi essere confrontati<br />

nel merito con i risultati ottenuti in precedenza, per la ragione<br />

esposta e per il rinnovo della linea di produzione in alcune sue apparecchiature<br />

chiave. Nella produzione di celle fotovoltaiche di Nettuno,<br />

il prelievo di acqua dolce da falda costituisce ad ogni modo il


dato ambientale più significativo, oggetto negli ultimi anni<br />

di un’ottimizzazione del trattamento delle acque industriali<br />

volto a renderle iperpure: nel processo deve essere infatti<br />

usata acqua con le stesse caratteristiche di quella impiegata<br />

dall’industria elettronica, contenente il minor numero<br />

possibile di impurezze quali ioni, particelle in sospensione<br />

e carica batterica, per compiere i necessari processi<br />

successivi di risciacquo dei wafer di silicio, durante la loro<br />

trasformazione in celle dotate di effetto fotovoltaico (che<br />

avviene con reazioni chimiche ottenute mediante immersione<br />

del materiale in bagni di trattamento, che rilasciano<br />

sostanze come cloruri, fluoruri, fosforo e composti azotati).<br />

L’acqua di falda è quindi sottoposta, in sequenza, a osmosi<br />

inversa, a un processo di deionizzazione cationico/anionico<br />

e a un ulteriore trattamento in grado di fornire acqua chimicamente<br />

pura a una resistività di circa 18 MΩ cm.<br />

Rispetto ai prelievi descritti, i consumi effettivi di acqua<br />

nello stabilimento di Nettuno si riferiscono a perdite degli<br />

impianti, usi in sito per irrigazione, oltre che a evaporazione,<br />

per un valore complessivo di 4.628 m 3 : i due primi<br />

contributi conducono alla re-immissione in falda di circa<br />

il 10-15% dell’acqua prelevata dalla falda stessa, senza<br />

nessun trattamento o inquinamento aggiuntivo.<br />

Tutti gli effluenti dei processi chimici sono trattati in un sistema<br />

di depurazione chimico-fisico, il cui scarico avviene<br />

in corpo idrico superficiale; le quantità di sostanze inquinanti<br />

presenti nei reflui nel 2010 sono state:<br />

• BOD: 155,1 kg;<br />

• COD: 593,0 kg;<br />

• Solidi sospesi: 261,6 kg;<br />

• Cloruri: 1.511 kg;<br />

• Fluoruri: 20,4 kg;<br />

• Fosforo: 20,6 kg;<br />

• Composti Azotati: 41,5 kg.<br />

la bonifica dei siti contaminati<br />

Le attività di esercizio delle centrali termoelettriche e dello<br />

stabilimento di produzione di celle fotovoltaiche di EniPower<br />

non comportano impatti sul suolo: tutte le zone di stabilimento<br />

sono pavimentate e i serbatoi di stoccaggio fissi<br />

e mobili sono dotati di bacini di contenimento. Anche nel<br />

2010 non si sono verificati sversamenti di sostanze inquinanti.<br />

Condividendo con Eni l’attenzione al recupero dei siti industriali<br />

e alla loro salubrità, EniPower è impegnata nella<br />

caratterizzazione e nella bonifica dei terreni di proprietà<br />

(scegliendo di considerare potenzialmente contaminate<br />

tutte le superfici coperte dalle aree industriali), che in<br />

alcune porzioni sono risultate contaminate da metalli pe-<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

[ 55 ]


[ 56 ]<br />

santi, PCB e idrocarburi aromatici, a causa di attività svolte da<br />

terzi in tempi pregressi all’acquisizione dei terreni da parte di<br />

EniPower stessa. Nei paragrafi seguenti, si descrivono le attività in<br />

corso, dopo la conclusione delle attività connesse alle realizzazioni<br />

dei cicli combinati; per il sito di Livorno, il progetto operativo di<br />

bonifica dei terreni è tuttora in attesa di approvazione da parte<br />

del Ministero per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare.<br />

Gli stabilimenti di Bolgiano, Ferrera Erbognone, Ravenna, Taranto e<br />

Nettuno non presentano a oggi criticità relative allo stato di contaminazione<br />

dei suoli.<br />

Inoltre, EniPower partecipa con le Società coinsediate, ove necessario,<br />

alle attività di caratterizzazione, monitoraggio e messa in sicurezza<br />

delle falde acquifere, in alcuni casi inquinate da fonti esterne<br />

al perimetro industriale. A Nettuno, sono effettuali annualmente<br />

controlli sulla qualità e la quantità delle acque di falda mediante<br />

l’utilizzo di piezometri.<br />

Nel 2010, EniPower si è interfacciata in varie occasioni con il Ministero<br />

dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, la<br />

Segreteria Tecnica Bonifiche e con ISPRA: le attività sono state<br />

condotte in stretta collaborazione con Eni e con le altre Società<br />

controllate da Eni coinsediate. Obiettivo dei lavori era il rilancio di<br />

varie attività di bonifica di suolo e falda nei “siti contaminati di Interesse<br />

Nazionale” (SIN) in cui ricadono gli stabilimenti EniPower di<br />

Brindisi e Mantova.<br />

Non si sono invece verificati aggiornamenti sui ricorsi pendenti,<br />

presentati negli anni precedenti da EniPower dinanzi ai Tribunali<br />

Amministrativi Competenti per Territorio, in relazione alla richiesta<br />

del Ministero di realizzare il contenimento fisico dell’acqua di falda<br />

attraverso la costruzione di un barrieramento nei SIN di Brindisi,<br />

Livorno e Mantova.<br />

Le attività a Brindisi<br />

Nel 2010 è proseguita l’attività di fitodepurazione, dove la bonifica<br />

dei terreni contaminati da metalli pesanti avviene tramite il<br />

loro assorbimento radicale in piante utili allo scopo e il successivo<br />

trasferimento nel tessuto vegetale con l’ausilio di sostanze mobilizzanti.<br />

Le rotazioni e i cicli colturali sono stati definiti in maniera da<br />

lasciare l’impianto di phytoremediation il minor tempo possibile libero<br />

da colture. I risultati raggiunti hanno evidenziato l’efficacia del<br />

trattamento su tutti gli inquinanti (rame, piombo, zinco, idrocarburi),<br />

a eccezione del mercurio residuo, la cui trasferibilità ai tessuti delle<br />

diverse specie vegetali non è più risultata tecnicamente possibile a<br />

causa del legame con la matrice terreno. Nel febbraio 2010, in un<br />

incontro con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e<br />

del Mare, EniPower ha perciò concordato che nel 2011 chiederà di<br />

anticipare lo smaltimento dei terreni rispetto ai quattro anni previsti<br />

nel progetto originario.<br />

Accanto a questa attività, è in fase di assegnazione l’attività<br />

di esecuzione dell’analisi di rischio specifica ai sensi del<br />

D. Lgs. 152/2006 sui terreni acquisiti con gli impianti di produzione<br />

dell’acqua demineralizzata, a valle della caratterizzazione<br />

svolta da Polimeri Europa, al fine di individuare le eventuali criti-<br />

cità e definire in seguito le modalità d’intervento.<br />

Nel sito di Brindisi prosegue inoltre l’attività di messa in sicurezza<br />

della falda acquifera in coordinamento con le Società coinsediate.<br />

L’impianto è costituito da 63 pozzi di emungimento e da altrettanti<br />

piezometri di controllo dislocati sul perimetro dello stabilimento:<br />

l’acqua emunta viene inviata in un impianto di trattamento e, dopo<br />

depurazione, viene utilizzata all’interno dello stabilimento a scopi<br />

industriali, riducendo in tal modo il prelievo di acqua da altre fonti.<br />

Nel 2010, EniPower ha partecipato alla presentazione (da parte di<br />

Polimeri Europa per tutto il sito multisocietario) di una nuova analisi<br />

di rischio della falda, per la definizione degli obiettivi di bonifica.<br />

Le attività a Mantova<br />

Le attività di bonifica dei terreni nel sito di Mantova proseguono<br />

in due aree: gli ulteriori scavi richiesti dal Ministero dell’Ambiente<br />

(secondo le indicazioni tecniche di ISPRA e ARPA Mantova sulla<br />

verifica dello stato di contaminazione) hanno permesso di circoscrivere<br />

l’inquinamento in una delle due zone inquinate, mentre<br />

per l’altra sono stati raggiunti gli obiettivi di bonifica. La proposta di<br />

prosecuzione delle attività sulla prima area è confluita, secondo indicazioni<br />

del Ministero dell’Ambiente, in una variante al precedente<br />

progetto di bonifica dei terreni, attualmente al vaglio dell’Ente. Per<br />

quanto concerne invece l’area bonificata, si è in attesa di validazione<br />

da parte dell’Ente di controllo locale al fine di poter considerare<br />

positivo il collaudo degli interventi posti in atto.<br />

A fianco di queste attività, proseguono le consuete campagne coordinate<br />

annuali di monitoraggio dell’acqua di falda dell’intero sito multisocietario<br />

– giunte alla decima nel settembre 2010 – : si conferma<br />

la contaminazione della falda da idrocarburi totali, benzene e composti<br />

organici clorurati e si evidenzia che gli unici superi registrati<br />

sui piezometri di EniPower Mantova sono dovuti a effetti drenanti<br />

sulla falda, che provocano la migrazione di sostanze contaminanti<br />

provenienti da altre aree; non si verifica apporto inquinante da parte<br />

di EniPower Mantova, che non usa alcuna di queste sostanze<br />

nei propri processi produttivi. Nel corso dell’anno, in ottemperanza<br />

a quanto richiesto dal Ministero dell’Ambiente, EniPower Mantova<br />

ha presentato il progetto di bonifica della falda sottostante le aree<br />

di sua competenza: il progetto, basato su un’innovativa tecnologia<br />

di trattamento delle acque e ricircolazione in falda denominata<br />

Groundwater Circulation Well, consente il trattamento e la purificazione<br />

della falda praticamente azzerando la produzione di rifiuti da<br />

smaltire e non modificando il profilo piezometrico della falda stessa.<br />

La tecnologia ha riscontrato un parere positivo presso il Ministero<br />

durante la Conferenza di Servizi Istruttoria dell’ottobre 2010:<br />

allo stato attuale si è in attesa dell’approvazione, che consentirebbe<br />

anche lo svincolo delle aree di proprietà. Infine, nell’ambito della<br />

stessa Conferenza di Servizi, il Ministero dell’Ambiente ha ribadito<br />

a EniPower Mantova la richiesta di messa in sicurezza della falda<br />

sottostante, già effettuata nella precedente Conferenza dei Servizi<br />

decisoria del 2009 e impugnata dalla Società tramite ricorso<br />

presso il competente Tribunale Amministrativo. A sostegno della<br />

non necessità di tale istanza, EniPower Mantova ha depositato una


nota tecnica presso lo stesso Tribunale e ha presentato al Ministero<br />

dell’Ambiente il citato progetto di bonifica. Nel novembre 2010, il<br />

TAR di Brescia ha emesso la sentenza che ha accolto alcuni motivi<br />

e respinto o dichiarato inammissibili altri: EniPower Mantova,<br />

ritenendo di aver diritto, ha impugnato il procedimento, che è così<br />

passato al Consiglio di Stato.<br />

la gestione dei rifiuti<br />

La politica di sostenibilità di EniPower prevede l’impegno alla minimizzazione<br />

delle quantità di rifiuti prodotti dalle proprie attività,<br />

oltre che a massimizzarne il recupero e il riciclo. La produzione di<br />

rifiuti derivanti dal processo ha un rilievo limitato rispetto ai rifiuti<br />

derivanti dalle attività di manutenzione, sia nel termoelettrico che<br />

nel fotovoltaico: è quindi difficile stabilire obiettivi connessi alle<br />

performance di produzione pianificate.<br />

Nel 2010, EniPower ha compiuto le pratiche di iscrizione al SISTRI,<br />

secondo le novità e responsabilità introdotte dalla normativa sulla<br />

tracciabilità dei rifiuti. In parallelo, in stretta collaborazione con Eni,<br />

è stato avviato un progetto per dotarsi di un sistema informativo<br />

per la gestione dei rifiuti interoperabile con SISTRI.<br />

L’attuazione e il rispetto di quanto previsto dalla normativa sui rifiuti<br />

è affidato alla gestione dei singoli stabilimenti: ogni tipologia di<br />

rifiuto prodotto, pericoloso o no, è sottoposto ad analisi periodiche<br />

volte a garantirne una puntuale caratterizzazione e l’individuazione<br />

della migliore destinazione finale. In particolare, sono fondamentali<br />

i ruoli operativi di stabilimento, coinvolti nelle attività necessarie<br />

all’allontanamento del rifiuto dal sito. Un caso particolare si riferisce<br />

allo smaltimento di olii contenenti PCB (policlorobifenili, come<br />

descritto nella successiva corrispondente sezione): per le sostanze<br />

inquinanti organiche persistenti esistono vincoli allo stoccaggio nei<br />

depositi temporanei aziendali e devono quindi essere smaltiti immediatamente,<br />

secondo la normativa ADR.<br />

Le centrali termoelettriche<br />

La produzione totale di rifiuti nelle attività termoelettriche del 2010,<br />

pari a 16.824 t, è in calo rispetto al 2009 (22.375 t). La produzione<br />

di rifiuti da attività produttive ha inciso per circa il 60,3% di rifiuti<br />

totali prodotti: la produzione di rifiuti da bonifica riguarda l’invio a<br />

smaltimento di circa 6.634 t di acque provenienti dalla fitodepurazione<br />

di Brindisi (si tratta dell’eccesso dello stoccaggio delle acque<br />

di natura meteorica, destinate all’irrigazione delle colture), 53,43 t<br />

di terre e rocce derivanti da attività di messa in sicurezza e bonifica<br />

del suolo (di cui 53,25 t di rifiuti pericolosi e 0,18 t di rifiuti non<br />

pericolosi smaltiti per termodistruzione a Mantova), oltre a 0,88 t<br />

di acque di falda classificate come rifiuto a Ferrara. Va sottolineato<br />

che i rifiuti provenienti da attività di bonifica si riferiscono ad attività<br />

straordinarie condotte sui siti e non possono essere correlati a<br />

parametri di operatività degli impianti di produzione termoelettrica:<br />

l’entità dei rifiuti di bonifica così generati e smaltiti di anno in anno<br />

dipende dai procedimenti di bonifica eventualmente in essere.<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

Nell’ambito della fitodepurazione, la raccolta della biomassa avviene<br />

attraverso lo sfalcio e la rimozione e raccolta degli apparati<br />

radicali: tutta la biomassa raccolta, stoccata in appositi cassoni,<br />

viene caratterizzata e smaltita come rifiuto.<br />

La produzione di rifiuti nelle attività termoelettriche EniPower è<br />

legata solo in minima parte alla produzione di energia elettrica,<br />

che non genera scarti di lavorazione visto che, date le caratteristiche<br />

tecnologiche degli impianti della Società, non sono utilizzati<br />

impianti di abbattimento delle emissioni che genererebbero<br />

materiali di scarto. L’andamento dei rifiuti da attività produttive è<br />

quindi influenzato dal rilievo che presentano, anno per anno, le<br />

attività – ordinarie e straordinarie – di pulizia e manutenzione periodica<br />

degli impianti, oltre alle attività straordinarie di cantiere e<br />

demolizione. Oltre ai rifiuti assimilabili agli urbani, i principali rifiuti<br />

dei siti EniPower sono materiali ferrosi, cavi elettrici, olii per circuiti<br />

idraulici, imballaggi in legno e fanghi acquosi derivanti dalle pulizie<br />

delle caldaie.<br />

I rifiuti pericolosi, complessivamente in aumento, derivano soprattutto<br />

dalle attività di manutenzione destinate all’installazione dei<br />

VeLoNO x , come ad esempio a Ravenna, mentre sono in forte contrazione<br />

i rifiuti non pericolosi.<br />

A Mantova, i rifiuti non pericolosi nel 2010 includono terreni,<br />

calcestruzzi e asfalti derivanti dalla realizzazione del raddoppio<br />

dell’alimentazione elettrica di media tensione al sito petrolchimico<br />

(1.523 t), terreni e calcestruzzi derivanti dal rimodellamento del<br />

terreno propedeutico all’intervento di piantumazione per mitigazione<br />

visiva (504 t) e terreni derivanti dai lavori sulla fascia cavi<br />

del collegamento delle cabine elettriche primarie di stabilimento<br />

(416 t); residui dell’attività di bonifica di due serbatoi di olio combustibile<br />

della vecchia centrale termoelettrica, avviata nel 2009,<br />

hanno determinato rifiuti pericolosi e non per complessive 168 t.<br />

A Ferrara, 329,75 t di terre da scavo sono derivate dal barrieramento<br />

del nuovo trasformatore. A Taranto, sono stati prodotti rifiuti<br />

pericolosi e non dalla demolizione di un camino, per un quantitativo<br />

complessivo di 76,73 t. A Livorno, sono stati smaltiti nel 2010 anche<br />

circa 500 t di “torbida” (rifiuti non pericolosi) proveniente dagli<br />

impianti di chiarificazione delle acque, che l’anno precedente erano<br />

rimaste stoccate sull’impianto in attesa di essere riprocessate.<br />

Il materiale non pericoloso a recupero è formato da rottami ferrosi<br />

legati a demolizioni, mentre il materiale pericoloso a recupero<br />

proviene da svuotamenti di olii da macchine ormai dismesse e da<br />

sostituzioni di batterie da sistemi di continuità. Nel 2010, la percentuale<br />

dei rifiuti recuperati rispetto a quelli prodotti dall’esercizio<br />

è pari al 21%, in relazione all’impatto di rifiuti non recuperabili<br />

prodotti da cantieri e bonifiche.<br />

Il settore fotovoltaico<br />

Le attività di revamping e test delle nuove apparecchiature, descritte<br />

nell’appendice degli Indicatori di Sostenibilità, hanno avuto<br />

un peso straordinario nella produzione di rifiuti pericolosi e non pericolosi<br />

(materiali di risulta, apparecchiature dismesse, etc.) molto<br />

più ampia dell’usuale. In generale, anche per le attività del settore<br />

[ 57 ]


[ 58 ]<br />

fotovoltaico, la produzione di rifiuti nello stabilimento di Nettuno<br />

è legata solo in minima parte al processo produttivo: la quantità<br />

annuale di rifiuti prodotta è determinata soprattutto dalla gestione<br />

degli impianti di trattamento delle acque, degli imballaggi delle materie<br />

prime e delle materie prime esauste, oltre che dalle attività di<br />

manutenzione. I rifiuti non pericolosi di Nettuno sono, in ordine di<br />

rilevanza: imballaggi, ferro, acciaio, soluzioni saline contenenti cloruri<br />

e fluoruri e fanghi da trattamento acque (270.490 kg del 2010<br />

rispetto ai 206.820 kg del 2009). Tra i rifiuti pericolosi (42.716 kg<br />

nel 2010 contro i 18.780 kg del 2009), vanno ricordati acido fluoridrico<br />

esausto e imballi inquinati. Il revamping ha determinato<br />

l’84% dei rifiuti non pericolosi e il 47% di quelli pericolosi.<br />

Nella gestione dei rifiuti legata all’imballaggio dei moduli fotovoltaici,<br />

dal 2009 è stato introdotto l’uso di angolari di plastica che<br />

permettono di impilarli, al posto delle classiche scatole di cartone;<br />

in questo modo, si riduce al minimo il materiale da smaltire,<br />

garantendone sempre la completa riciclabilità. Infine, EniPower<br />

ha presentato nel 2010 la candidatura come membro a PV Cycle<br />

(l’iscrizione è stata confermata nella primavera 2011), per la raccolta<br />

dei moduli fotovoltaici giunti al termine del loro ciclo di vita e<br />

il riciclaggio della maggior parte dei materiali costitutivi.<br />

rifiuti prodotti<br />

kt<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

53<br />

0,2 3 0,0<br />

2008 2009 2010<br />

Preparazione cantiere Bonifiche Esercizio<br />

La produzione di rifiuti da attività produttive è in calo rispetto al 2009, considerando<br />

sia l’esercizio che i cantieri: il contributo delle bonifiche è sostanzialmente stabile.<br />

Il trend triennale risente dello straordinario dato 2008, che comprendeva un’elevato<br />

quantitativo di terreno smaltito in discarica dallo stabilimento di EniPower Mantova<br />

(38.638 t), originariamente destinato a un progetto di mitigazione acustica.<br />

la mitigazione dell’inquinamento acustico<br />

La mitigazione degli impatti acustici sulle aree limitrofe ai siti produttivi<br />

in cui è inserita EniPower non è solo elemento centrale<br />

della progettazione degli impianti, ma anche oggetto di intervento<br />

e di controllo negli anni. Le principali fonti di rumorosità di un impianto<br />

a ciclo combinato sono: il sistema di aspirazione e filtraggio<br />

dell’aria in ingresso alle turbine a gas, le turbine a gas e a vapore<br />

6<br />

16<br />

3,3<br />

7 7<br />

e il relativo generatore elettrico, il corpo delle caldaie a recupero,<br />

le pompe, i camini e le torri di raffreddamento. La costruzione delle<br />

apparecchiature e l’installazione in cabinati di insonorizzazione di<br />

quelle più impattanti come sorgenti sonore (turbine e alternatori)<br />

abbattono significativamente la trasmissione di rumore all’esterno.<br />

Gli impianti si collocano all’interno del perimetro di insediamenti industriali,<br />

per cui risultano circondati dell’attività delle sorgenti sonore<br />

degli impianti limitrofi di altre Società. Tenendo conto di queste interazioni,<br />

le periodiche campagne di rilievi sonori ai confini dei siti multisocietari<br />

confermano il rispetto dei limiti di legge nazionali e locali.<br />

effetti sull’ecosistema<br />

Inquinamento elettromagnetico<br />

Gli elettrodotti della Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN)<br />

italiana di proprietà e gestione di Terna SpA ammontano a oltre<br />

62.000 km, con livelli di tensione che variano da 132 a 380 kV:<br />

in questa cornice, EniPower ha la proprietà di 27,9 km di linee<br />

di trasmissione dell’energia elettrica verso sottostazioni della RTN,<br />

tutte al livello di tensione di 380 kV. Come descritto nella sezione<br />

economico-finanziaria in merito ai dati operativi, le linee aeree<br />

di EniPower risultano di una lunghezza complessiva di 23,9 km,<br />

mentre gli altri 4 km si riferiscono ai collegamenti elettrici situati<br />

all’interno degli stabilimenti realizzati con cavi interrati (“cavidotti”).<br />

Le linee di trasmissione presenti negli stabilimenti EniPower sono<br />

progettate e costruite con le migliori tecnologie disponibili (oltre<br />

alla scelta dei cavidotti, i tratti aerei presentano fasi in doppia terna<br />

ottimizzata), per garantire valori del campo magnetico inferiori a<br />

0,5/0,2 μT (microtesla) sui recettori esistenti: obiettivo è sempre<br />

stata la minimizzazione dei rischi per la salute di lavoratori e popolazioni,<br />

soprattutto tenendo conto dell’incertezza scientifica sui<br />

reali effetti dell’esposizione ai campi elettromagnetici a bassa frequenza<br />

generati dagli elettrodotti e dalle sottostazioni elettriche.<br />

Nei perimetri degli stabilimenti, è attuata la segregazione dei punti<br />

in cui l’esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici supera<br />

i valori di azione indicati dalla normativa europea: nelle vicinanze,<br />

l’intensità del campo magnetico diminuisce rapidamente man<br />

mano che ci si allontana, con una riduzione di circa dieci volte già<br />

alla distanza di un metro. La manutenzione effettuata da Terna garantisce<br />

l’assenza di connessioni illegali agli elettrodotti.<br />

Policlorobifenili (PCB)<br />

Gli impianti a ciclo combinato e le relative strutture di servizio non<br />

prevedono apparecchiature contenenti olii isolanti a base di miscele<br />

di PCB: queste sostanze si trovano però in alcuni trasformatori<br />

delle vecchie centrali ancora presenti nei siti EniPower, oltre a una<br />

stazione elettrica di Ferrara, acquisita nel 2009 da Terna. Nello stabilimento<br />

di Nettuno non sono invece presenti PCB.<br />

EniPower non possiede apparecchiature con concentrazione di<br />

PCB superiore a 500 mg/kg: a Mantova sono ancora attivi 5 trasformatori<br />

nelle vecchie sezioni della centrale, per un quantitativo


complessivo di 58,5 t di olio, suddiviso in apparecchiature con<br />

concentrazione di PCB tra 50 e 500 mg/kg. Per quanto riguarda<br />

la fascia con contenuto di PCB inferiore ai 50 ppm, si tratta di due<br />

apparecchiature a Mantova e una apparecchiatura di Ferrara, il<br />

cui censimento è stato aggiornato rispetto a quello del 2009, dichiarando<br />

solo le concentrazioni superiori al limite di rilevabilità del<br />

metodo analitico; Brindisi ha effettuato un censimento che ha evidenziato<br />

13,6 t di PCB in otto apparecchiature. Taranto ha smaltito<br />

le proprie apparecchiature con concentrazione inferiore a 25 ppm,<br />

per 87,5 t: nel complesso, il quantitativo di olio presente passa da<br />

264,6 t nel 2009 a 159,1 t nel 2010.<br />

Su tutte le apparecchiature è effettuato, come da normativa, un<br />

controllo ogni due anni di integrità e analisi del contenuto degli olii,<br />

sino a fine della loro vita operativa: i policlorobifenili sono classificati<br />

come sostanze pericolose persistenti, la cui tossicità si avvicina<br />

in alcuni casi a quella della diossina, e la loro produzione è stata<br />

quindi messa al bando.<br />

Amianto<br />

L’amianto oggi presente presso gli stabilimenti termoelettrici di<br />

EniPower è contenuto in cavità confinate situate nelle coibentazioni<br />

delle vecchie caldaie e di alcune pipeline (linee di trasferimento)<br />

esistenti. I censimenti delle quantità vengono periodicamente aggiornati,<br />

con eventuali nuovi rilevamenti di materiale non noto in<br />

precedenza: nel 2010, a Livorno, la presenza di 350 kg di amianto<br />

è stata segnalata all’interno degli interruttori di una cabina elettrica,<br />

durante le fasi preliminari alla loro manutenzione, che verrà<br />

quindi svolta in accordo con l’ASL; a Mantova, sono stati trovati<br />

3 m 3 di materiale friabile non censito prima in apparecchiature<br />

di cabine elettriche. Nel complesso, a fine 2010 risultano ancora<br />

presenti negli stabilimenti EniPower 844 t di amianto: il 60,4%<br />

circa del totale si trova a Mantova, il 19,3% a Bolgiano, l’11,2%<br />

a Brindisi, il 9,1% a Ferrara, a fronte di piccole quantità a Taranto.<br />

Nel 2010, sono stati smaltiti 6.660 kg a Ferrara, 3.500 kg a Bolgiano,<br />

1.400 kg a Brindisi e 90 kg a Mantova. Negli stabilimenti di<br />

Ferrera Erbognone, Ravenna e Nettuno non è attualmente rilevata<br />

la presenza di amianto.<br />

A oggi i programmi di smaltimento prevedono di eliminare la totalità<br />

dell’amianto non incapsulato, secondo i piani regionali vigenti.<br />

Come avvenuto a Ravenna, in molti casi, l’eliminazione totale<br />

dell’amianto residuo sarà contestuale alla demolizione delle vecchie<br />

caldaie, in cui è attualmente incapsulato: la gestione prevede<br />

quindi periodici controlli sullo stato di conservazione e analisi<br />

ambientali.<br />

Sostanze lesive per l’ozono (ODS)<br />

Negli ultimi anni, la quasi totalità dei siti EniPower ha introdotto<br />

negli impianti di condizionamento gas frigorigeni a tutela dell’ozono<br />

stratosferico, in sostituzione dei fluidi precedenti. Ad esempio, nel<br />

2010 Ferrara e Taranto hanno smaltito tutti i loro 48 kg di “freon<br />

R22” (nome commerciale del difluoro-cloro-metano, CHF 2 Cl), pari<br />

al 25% del totale presente nel 2009.<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

Allo stato attuale, presso gli stabilimenti EniPower non sono presenti<br />

clorofluorocarburi (CFC). I quantitativi di HCFC ancora presenti sono<br />

aggiornati con appositi censimenti: a fine 2010, si rilevano 350 kg<br />

distribuiti tra Bolgiano, Brindisi e Livorno, cui si aggiungono 370 kg<br />

di R22 dei gruppi di refrigerazione dello stabilimento di Nettuno,<br />

per cui è in corso il processo di eliminazione entro la fine del 2011.<br />

I clorofluorocarburi (CFC) e gli idroclorofluorocarburi (HCFC) sono<br />

gas lesivi dello strato di ozono dell’alta atmosfera (Ozone Depleting<br />

Substances, ODS), la cui produzione e consumo sono controllati<br />

dal Protocollo di Montreal: la radiazione ultravioletta provoca il<br />

rilascio di radicali cloro, che catalizzano la distruzione dell’ozono.<br />

Impatto visivo e utilizzo del suolo<br />

Gli impianti EniPower sono integrati in contesti industriali di grandi<br />

dimensioni, come petrolchimici e raffinerie: ciò è vero non solo per<br />

i cicli combinati, ma in futuro anche per i campi di produzione di<br />

energia fotovoltaica. Essi saranno infatti realizzati su aree industriali<br />

non riutilizzabili altrimenti, come vecchie discariche, senza<br />

provocare ulteriori impatti paesaggistici. In alcuni casi, i poli industriali<br />

di presenza Eni si trovano a pochi chilometri da centri<br />

cittadini (esempi di Ferrara, Mantova e Ravenna): le realizzazioni<br />

EniPower hanno quindi privilegiato soluzioni di integrazione visiva,<br />

sia tecniche, sia legate a interventi di installazione di fasce a verde<br />

di mascheramento.<br />

I cicli combinati si presentano con i cabinati delle turbine e con<br />

le caldaie a recupero, cui si aggiunge il camino e la struttura<br />

delle torri evaporative o dei ventilatori per il raffreddamento ad<br />

aria. I cabinati hanno un’altezza di circa 40 metri, mentre i camini<br />

sono in genere alti 80 metri, tranne quelli di S.E.F. alti 60 metri<br />

grazie agli esiti degli studi sulle ricadute dei fumi: l’impatto visivo<br />

è ridotto attraverso la scelta di combinazioni cromatiche poco impattanti;<br />

in particolare, la colorazione dei camini riprende il colore<br />

del fondo del cielo, fermo restando l’obbligo di dotare di strisce<br />

bianco-rosse la loro sommità, in conformità alla regolamentazione<br />

del traffico aereo. Le torri di raffreddamento delle macchine sono<br />

realizzate con la tecnologia Wet Dry, per minimizzare il pennacchio<br />

di vapore che si forma quando sono in funzione.<br />

I collegamenti elettrici realizzati all’interno degli stabilimenti come<br />

cavidotti permettono di non incrementare la presenza visiva di manufatti.<br />

A Mantova è in corso il principale intervento di mascheramento<br />

visivo e acustico della centrale termoelettrica, a favore delle aree<br />

residenziali prospicienti il petrolchimico e dei fruitori delle strade<br />

interne all’area industriale. Si tratta del potenziamento del patrimonio<br />

di fasce di prato, macchie di arbusti e filari di carpini, sia all’interno<br />

del petrolchimico lungo la linea ferroviaria, sia all’esterno del<br />

polo industriale tra una strada provinciale e lo scalo ferroviario, con<br />

particolare attenzione alla scelta delle essenze autoctone, in base<br />

alle attitudini di adattamento alla situazione particolare. Dopo l’avvio<br />

della gara d’appalto nel 2009, per la realizzazione del’intervento<br />

approvato dall’Ente autorizzante Parco del Mincio, EniPower ha speso<br />

€50.000 nel 2010 e prevede di investire €50.000 per il 2011.<br />

[ 59 ]


[ 60 ]<br />

L’attecchimento delle piante e il raggiungimento delle dimensioni<br />

adeguate a garantire sufficiente copertura visiva dei manufatti della<br />

centrale è previsto entro otto anni.<br />

la tutela e la valorizzazione della biodiversità<br />

e degli ecosistemi<br />

EniPower promuove e sostiene il valore degli ecosistemi e della<br />

biodiversità nei territori ove è presente. Già nella fase di progettazione<br />

dei propri nuovi impianti, con gli studi di impatto ambientale,<br />

si effettua l’analisi degli ecosistemi influenzati: ciò costituisce la<br />

base per i successivi interventi di conservazione e ripristino degli<br />

habitat; le istruttorie delle Autorizzazioni Integrate Ambientali confermano<br />

che i siti produttivi EniPower non hanno impatto diretto<br />

su aree sensibili in loro prossimità.<br />

Secondo i Decreti di Compatibilità Ambientale, EniPower è inoltre<br />

impegnata in alcuni progetti, che riguardano la valutazione,<br />

il monitoraggio della diversità biologica – strumento per valutare<br />

il corretto funzionamento e l’integrità degli ecosistemi – e la mitigazione<br />

degli impatti dei cicli combinati su contesti ambientali,<br />

terrestri e marini particolarmente sensibili (le linee di trasmissione<br />

di proprietà EniPower interessano principalmente aree industriali<br />

e immediatamente adiacenti). I progetti sono svolti con il supporto<br />

tecnico-scientifico di Saipem, Società di ingegneria Eni, sulla<br />

base di obiettivi e criteri concordati con le agenzie di protezione<br />

dell’ambiente (ARPA) locali. A Brindisi proseguono le campagne di<br />

indagine con cadenza semestrale, descritte nella scorsa edizione<br />

del Bilancio di Sostenibilità: riguardano il monitoraggio della salinizzazione<br />

dei suoli legata alle emissioni delle torri di raffreddamento<br />

alimentate ad acqua mare, il monitoraggio sulla biodiversità<br />

della zona umida di Salina Vecchia e il monitoraggio della qualità<br />

delle acque marine costiere, del fondale e dell’ecosistema marino<br />

nel suo complesso, nelle zone degli scarichi del petrolchimico.<br />

L’attività di riqualificazione della sponda destra del Lago Inferiore<br />

di Mantova, all’interno del Parco del Mincio, era stata descritta<br />

nel precedente Bilancio come in una fase di stand-by, dopo che<br />

il Comune di Mantova aveva bloccato l’iter per problemi di carattere<br />

demaniale: nell’ottobre 2010, si è svolto un incontro tra la<br />

delegazione Eni e la nuova Giunta Comunale insediatasi a Mantova<br />

ed è stata rinnovata la richiesta di sblocco delle attività. Allo<br />

stato attuale EniPower prevede di investire €110.000 per il 2011<br />

e €340.000 per il 2012, per gli interventi sulla rete ecologica,<br />

il percorso ciclo-pedonale e le barriere di mitigazione visiva con<br />

piante autoctone, nell’area tra Porto Catena e Diga Masetti.<br />

A Ravenna, EniPower ha sviluppato un’attività a partire da una<br />

delle prescrizioni del Decreto di Compatibilità Ambientale della<br />

centrale termoelettrica: la richiesta dell’installazione di una<br />

centralina per il rilievo di portata e qualità dell’acqua sul Canale<br />

Cupa è stata inquadrata in un obiettivo più ampio di monitoraggio<br />

delle acque confluenti nell’area Piallassa Baiona, laguna costiera<br />

salmastra di riconosciuto pregio naturalistico. L’acqua oggetto di<br />

analisi non è infatti solamente “di pertinenza” EniPower (che invia<br />

in tale area solo l’acqua mare di raffreddamento), ma nel Canale<br />

Cupa vengono raccolte le acque di scarico di un vasto comprensorio<br />

pubblico. Negli anni, gli incontri con ARPA hanno definito il<br />

sistema di monitoraggio in continuo di alcuni parametri fisici e un<br />

sistema di campionamento in continuo delle acque su cui condurre,<br />

fuori linea, le analisi che ARPA ritiene significative. Nel 2010<br />

sono stati attivati i contratti per l’esecuzione dell’opera, prevista<br />

entro la fine del 2011: le apparecchiature saranno installate su<br />

suolo pubblico, a qualche chilometro di distanza dal sito EniPower.<br />

A Ferrara, in ottemperanza alla prescrizione indicata nel Decreto<br />

di Compatibilità Ambientale della centrale S.E.F., è previsto entro<br />

la fine del 2011 il post-operam (da collocarsi a un anno dall’entrata<br />

a regime della centrale) del monitoraggio biologico, mediante<br />

l’uso di licheni e muschi spontanei, la cui fase ante-operam è<br />

stata eseguita nel luglio 2008 della centrale stessa. Scopo del<br />

lavoro è definire una base di dati e di indicatori ambientali per valutare<br />

effetti prolungati nel tempo: l’esecuzione del monitoraggio,<br />

così come l’esecuzione delle analisi, l’elaborazione dei dati e delle<br />

relazioni interpretative sono state affidate al Consorzio Ferrara Ricerche.<br />

In un’ottica più strategica, EniPower ha avviato nel 2010 e proseguirà<br />

negli anni a venire la collaborazione con le strutture competenti<br />

di Eni ed Eni Divisione Gas & Power sui temi dei servizi<br />

che gli ecosistemi forniscono alle comunità: si spazia dal ciclo<br />

idrogeologico alla mitigazione climatica, dal ciclo dei nutrienti al<br />

valore paesaggistico e ricreativo. L’applicazione della metodologia<br />

ESR (Ecosystem Services Review) è volta all’individuazione qualitativa<br />

dei servizi ecosistemici (ES) maggiormente interessati dalle<br />

attività produttive. In seguito, EniPower adotterà la metodologia –<br />

in via di sviluppo da parte di Eni sulla base della metodologia CEV<br />

(Corporate Ecosystem Valuation) – per mappare gli impianti rispetto<br />

alla copresenza di aree ricche di biodiversità e per effettuare<br />

la valutazione quantitativa dell’impatto/dipendenza delle attività<br />

operative sui servizi ecosistemici. Obiettivi principali sono l’individuazione<br />

dei rischi industriali connessi all’influenza/dipendenza dai<br />

servizi ecosistemici, oltre all’individuazione e promozione di attività<br />

di mitigazione e di opportunità volte allo sviluppo socio-economico<br />

dei territori, in connessione ai servizi eco sistemici presenti.


gli stakeholder di EniPower – l’ambiente<br />

Stakeholder Ambito/Tema Attori/Azioni<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

Azionista Eni / Eni Divisione Gas & Power Ruolo di ESCO (Energy Service Company) nel meccanismo dei Certificati Bianchi Presentazione da parte di Eni all’Autorità per l’Energia Elettrica<br />

e il Gas dei risparmi energetici conseguiti da parte di EniPower<br />

Istituzioni ed Enti di controllo centrali Processi di controllo delle Autorizzazioni Integrate Ambientali di competenza statale Collaborazione tra funzioni EniPower, centrali e di sito,<br />

e funzioni competenti Eni (relazione con le Istituzioni, tramite le<br />

proprie interfacce locali e il supporto delle realtà Eni presenti<br />

nei Poli Industriali)<br />

Istituzioni ed Enti di controllo locali<br />

Università<br />

Procedimenti di bonifica di suolo e falde in Siti di Interesse Nazionale (SIN) Partecipazione a Conferenze dei Servizi istruttorie e decisorie<br />

relative ai SIN<br />

Sviluppo fonti rinnovabili per “Patto per l’Ambiente” siglato da Eni e Ministero dell’Ambiente<br />

Processi di controllo delle Autorizzazioni Integrate Ambientali di competenza regionale Collaborazione tra funzioni EniPower, centrali e di sito<br />

Monitoraggio degli impatti ambientali (piani di risanamento della qualità dell’aria,<br />

inquinamento falde, etc.) e tutela della biodiversità<br />

Stipula di convenzioni da parte di EniPower per la gestione delle<br />

reti di centraline di monitoraggio della qualità dell’aria<br />

Accordo volontario per riduzione emissioni Collaborazione tra funzioni EniPower, centrali e di sito, ARPA<br />

locali (gli Enti di controllo sui temi ambientali)<br />

Rimozione amianto Ripristini ambientali<br />

Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas Richiesta di verifica e certificazione di risparmi energetici ai fini del Riconoscimento dei<br />

Titoli di Efficienza Energetica<br />

ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove<br />

Tecnlogie, l’Energia e lo Sviluppo Economico<br />

Sostenibile)<br />

Richiesta di verifica e certificazione di risparmi energetici ai fini del riconoscimento dei<br />

Titoli di Efficienza Energetica<br />

Collaborazione tra funzioni EniPower, centrali e di sito di Taranto, e<br />

ARPA Puglia Dipartimento di Taranto, per concordare (nell’ambito<br />

del Piano di Monitoraggio e Controllo dell’AIA) le modalità di un monitoraggio<br />

in continuo sperimentale, a fini conoscitivi, delle polveri<br />

sottili PM 2,5 e PM 10 : il protocollo d’intesa sarà concluso nel 2011<br />

Partecipazione ai tavoli tecnici promossi dalle ARPA locali<br />

Collaborazione tra funzioni EniPower, centrali e di sito,<br />

e Comune di Ferrara<br />

Procedimento di legge condotto da funzioni EniPower di sito con<br />

ASL competente<br />

Predisposizione dei progetti e delle relative schede di valutazione<br />

dei risparmi, da parte di EniPower, per la presentazione da<br />

parte della ESCO Eni Divisione Gas & Power, titolare dei Titoli di<br />

Efficienza Energetica<br />

Collaborazione con la ESCO Eni Divisione Gas & Power, responsabile<br />

della comunicazione<br />

Associazioni di categoria a livello centrale PV Cycle (associazione di produttori e distributori di pannelli fotovoltaici) Candidatura come membro a PV Cycle (l’iscrizione è stata confermata<br />

nella primavera 2011), per la raccolta dei moduli fotovoltaici<br />

giunti al termine del loro ciclo di vita e il riciclaggio della<br />

maggior parte dei materiali costitutivi<br />

[ 61 ]


[ 62 ]<br />

nota metodologica<br />

EniPower pubblica il secondo “Bilancio di Sostenibilità”, relativo<br />

all’anno 2010 (ultimo Bilancio pubblicato nel giugno 2010), redatto<br />

secondo la metodologia delle Linee Guida del Global Reporting<br />

Initiative (GRI) versione G3 comprensiva dell’Electric Utility Sector<br />

Supplement. Il documento descrive strategie e modalità di gestione,<br />

performance aziendali nei risultati di business e in tutte le aree<br />

di sostenibilità: governance, persone, salute e sicurezza, relazioni<br />

con le comunità e Istituzioni, ambiente.<br />

L’informazione è veicolata sia attraverso il documento cartaceo,<br />

sia attraverso il sito web aziendale www.enipower.it, combinandosi<br />

utilmente con la pubblicazione delle Dichiarazioni Ambientali delle<br />

Centrali registrate EMAS. Sul sito web è pubblicato in particolare il<br />

prospetto dei contenuti previsti dal GRI.<br />

valutazione della materialità<br />

La redazione del Bilancio di Sostenibilità avviene grazie a un’attività<br />

di progettazione, trasversale alla Società, che ne individua i contenuti<br />

e le modalità di comunicazione. L’analisi di obiettivi e risultati si<br />

innesta nei processi aziendali di pianificazione e consuntivazione:<br />

la rilevanza degli argomenti e la strategia aziendale sono valutate<br />

in relazione agli obiettivi di business e alle Aree di Miglioramento<br />

strategiche di Eni, oltre che sulla scorta dell’evoluzione normativa,<br />

industriale e HSE tipica del settore energetico. La valutazione è<br />

compiuta tenendo conto delle aspettative e delle relazioni instaurate<br />

con gli stakeholder istituzionali a livello nazionale e locale: la gestione<br />

di questi punti di vista sarà compiuta nel 2011 anche grazie<br />

allo svolgimento, durante la fase redazionale di questo documento,<br />

di due focus group, descritti nella sezione “Il valore delle relazioni”.<br />

Oltre che dalle Linee Guida del Global Reporting Iniziative, indicazioni<br />

derivano anche dai requisiti per l’ingresso negli indici di<br />

sostenibilità in cui è quotata Eni (Dow Jones Sustainability Index,<br />

FTSE4Good e Carbon Disclosure Project) e più in generale dagli<br />

analisti finanziari. Altre importanti fonti sono il benchmarking con<br />

le altre aziende elettriche, le attività delle associazioni di categoria,<br />

oltre alle evidenze derivanti dai processi di audit interno.<br />

perimetro di consolidamento<br />

Il perimetro di consolidamento del Bilancio di Sostenibilità contiene<br />

EniPower SpA e le controllate EniPower Mantova SpA e S.E.F. srl.<br />

Tranne quando diversamente specificato nel testo, il criterio per la<br />

definizione del dominio di riferimento per i dati salute, sicurezza,<br />

ambiente e Personale è quello basato sul “controllo delle operazioni”<br />

(operational). Secondo tale approccio, ad esempio, le emissioni<br />

o il numero delle persone in servizio di una Società controllata<br />

rientrano nella rendicontazione EniPower nella loro totalità e non<br />

con riferimento solo alla quota parte detenuta da EniPower stessa<br />

(equity share applicato nei Bilanci consolidati). In questo modo, si<br />

descrive con efficacia l’ambito in cui la Società può influire direttamente<br />

sulle performance ambientali e sociali delle proprie attività.<br />

La contabilità 2010 ha coperto per la prima volta anche i consumi<br />

energetici e di acqua della sede direzionale di San Donato Milanese.<br />

I risultati economico-finanziari di EniPower e controllate sono<br />

forniti al pubblico con tre distinti Bilanci di Esercizio: nel Bilancio di<br />

Sostenibilità vengono forniti dati operativi relativi a un ‘consolidato’<br />

EniPower, elaborato con gli strumenti contabili societari ad uso del<br />

consolidato Eni.<br />

Il Bilancio di Sostenibilità 2010 pubblica dati riferiti agli anni<br />

2008-2010, tranne che per quegli indicatori la cui analisi è meglio<br />

evidenziata da un confronto su più anni.<br />

principi di garanzia di qualità del Bilancio di<br />

Sostenibilità<br />

Per quanto riguarda la qualità del report si è fatto riferimento ai<br />

principi definiti in tale ambito dal Global Reporting Iniziative. I dati<br />

riportati sono stati rilevati con l’obiettivo di rappresentare un quadro<br />

completo ed equilibrato delle azioni e delle caratteristiche<br />

dell’azienda: la comunicazione comprende sia gli aspetti positivi,<br />

sia le criticità e le prospettive di miglioramento, distingue tra dati<br />

reali e interpretazioni, e copre tutte le attività in relazione all’orizzonte<br />

temporale del loro impatto. Si garantisce così anche la consistenza<br />

e la trasparenza: l’informazione è specifica e ben rappresentativa<br />

degli aspetti di sostenibilità dell’Impresa, mentre i dati<br />

sono presentati con il livello di aggregazione e presentazione che<br />

li rende comprensibili e utili agli stakeholder e le metodologie di<br />

calcolo degli indicatori sono evidenti o vengono esplicitate. La pubblicazione<br />

regolare del Bilancio di Sostenibilità e la dinamicità del<br />

sito web assicurano tempestività dell’informazione: il processo<br />

di rilevazione delle informazioni e dei dati quantitativi è strutturato<br />

in modo da garantire la confrontabilità dei dati su più anni;<br />

la predisposizione di un allegato contenente gli indicatori e i dati<br />

dei settori di business di EniPower permette inoltre di effettuare<br />

un’analisi comparativa con altre organizzazioni. L’accuratezza<br />

degli indicatori deriva così da un processo di contabilizzazione che<br />

consente di fornire dati affidabili, con un margine di errore minimo<br />

e quantificabile. Questo processo si basa sul coinvolgimento di tutte<br />

le funzioni aziendali di Sede e di stabilimento: ciascun referente<br />

delle varie unità organizzative elabora le informazioni per i temi e i<br />

siti di propria competenza, coerenti con le banche dati di Società,<br />

e li trasferisce, validandoli, all’unità centrale preposta alla stesura<br />

del Bilancio di Sostenibilità EniPower (funzione “salute, sicurezza,


ambiente e qualità”). Infine, il Bilancio di Sostenibilità è sottoposto<br />

all’attività di audit da parte di una Società indipendente,<br />

PricewaterhouseCoopers Advisory SpA, che ha seguito, nello svolgimento<br />

del suo incarico, i principi di revisione internazionale ISAE 3000.<br />

La metodologia utilizzata nella redazione del Bilancio è suscettibile<br />

di perfezionamenti e i dati pubblicati in questa edizione potranno<br />

essere soggetti a revisioni future per tener conto di criteri di classificazione<br />

più approfonditi.<br />

metodologia di calcolo<br />

Le metodologie di rilievo e di calcolo delle principali grandezze<br />

descritte nel Bilancio di Sostenibilità sono illustrate nell’appendice<br />

degli Indicatori di Sostenibilità. Esse sono allineate alle indicazioni<br />

metodologiche di Eni e dei protocolli internazionali e nazionali.<br />

Anche per il 2010 si conferma la modalità di determinazione del<br />

valore economico generato e distribuito da EniPower a beneficio<br />

dei propri stakeholder, calcolato secondo il GRI.<br />

Per quanto riguarda i dati operativi del settore termoelettrico, il<br />

Optional Mandatory<br />

Self<br />

Declared<br />

GRI<br />

Checked<br />

2002<br />

In Accordance C C+ B B+ A A+<br />

Report Externally Assured<br />

√<br />

Report Externally Assured<br />

EniPower Bilancio di Sostenibilità 2010 [ la sostenibilità nell’agire d’impresa<br />

vapore tecnologico prodotto può essere espresso in Megawattora<br />

equivalenti, cioè come “energia elettrica equivalente associata<br />

al vapore prodotto”, indicata con il suffisso “eq”. L’energia termica<br />

posseduta dal vapore prodotto non è infatti completamente sfruttabile<br />

come lavoro utile: allora l’energia termica viene “trasformata”<br />

nell’energia elettrica che sarebbe potenzialmente ottenibile dal<br />

vapore stesso (che è in realtà utilizzato in altri processi produttivi)<br />

e può così essere “sommata” all’energia elettrica prodotta. Nella<br />

valutazione del dato complessivo di energia generata, utilizzato<br />

per la valutazione di indicatori di performance ambientale, non<br />

è invece inserita l’acqua surriscaldata prodotta dalla centrale di<br />

Cogenerazione di Bolgiano, che non può essere sfruttata in alcun<br />

modo per produrre energia elettrica: in questo modo, si assicura di<br />

presentare indici paragonabili ai competitor termoelettrici.<br />

La rendicontazione delle spese HSE è stata effettuata con il supporto<br />

diretto di strumenti di contabilità societari, che permetteranno<br />

dal 2010 una gestione più efficiente della pianificazione e del successivo<br />

controllo delle spese HSE. Variazioni nel trend delle varie<br />

tipologie di spesa devono quindi essere anche lette in relazione alla<br />

diversa analisi compiuta e alle diverse fonti del dato.<br />

Report Externally Assured<br />

[ 63 ]


[ 64 ]<br />

unità di misura e acronimi<br />

unità di misura e prefissi utilizzati nel testo<br />

Nella seguente tabella sono evidenziate, tra le possibili combinazioni dei fattori di moltiplicazione di ciascuna unità di misura, solo quelle utilizzate<br />

nel testo.<br />

quantità unità simbolo sottomultipli multipli<br />

Micro 10-6 Milli 10-3 Kilo 103 Mega 106 Giga 109 Tera 1012 Densità di flusso<br />

magnetico<br />

Tesla T μT mT kT MT GT<br />

Frequenza Hertz Hz kHz MHz GHz<br />

Energia Joule J kJ MJ GJ TJ<br />

Energia Wattora Wh kWh MWh GWh TWh<br />

Peso Grammi g μg mg kg Mg - t Gg - kt Tg<br />

Potenza Watt W mW kW MW GW TW<br />

Potenziale elettrico Volt V μV mV kV MV GV TV<br />

acronimi<br />

acronimi<br />

AEEG Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas INAIL Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro<br />

AIA Autorizzazione Integrata Ambientale IPPC Integrated Pollution Prevention and Control (Prevenzione e Controllo Integrato dell’Inquinamento)<br />

ARPA Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ISES International Solar Energy Society<br />

BAT Best Available Techniques (Migliori Tecniche Disponibili) ISO International Standard Organization<br />

BOD Biochemical Oxygen Demand (Domanda Biochimica di Ossigeno) ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale<br />

BS British Standard JI Joint Implementation (Attuazione Congiunta)<br />

BTZ Basso Tenore di Zolfo MBO Management By Objectives<br />

CCS Carbon Capture & Storage (Sequestrazione Geologica della CO 2 ) MSD Mercato dei Servizi di Dispacciamento<br />

CDM Clean Development Mechanism (Meccanismo di Sviluppo Pulito) OCSE Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico<br />

CFC CloroFluoroCarburi ODS Ozone Depleting Substances (sostanze che distruggono l’ozono)<br />

COD Chemical Oxygen Demand (Richiesta Chimica di Ossigeno) OHSAS Occupational Health and Safety Assessment Series<br />

DURC Documento Unico di Regolarità Contributiva PCB PoliCloroBifenili<br />

EMAS<br />

Environmental Management and Audit Scheme (Sistema Comunitario di<br />

Ecogestione e Audit)<br />

PRTR<br />

Pollutant Release and Transfer Register (Registro Europeo delle Emissioni e dei Trasferimenti<br />

di Sostanze Inquinanti)<br />

ESCO Energy Service Company RLSA Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e l’Ambiente<br />

GHG GreenHouse Gases (gas a effetto serra) ROI Return On Investment (indice di redditività del capitale investito o ritorno degli investimenti)<br />

GRI Global Reporting Initiative ROS Return On Sales (ritorno sulle vendite)<br />

GSE Gestore dei Servizi Elettrici RSPP Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione<br />

HCFC IdroCloroFluoroCarburi SIN Sito contaminato di Interesse Nazionale<br />

HFC IdroFluoroCarburi SISTRI Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti<br />

HSEQ<br />

Health, Safety, Environment and Quality (salute, sicurezza,<br />

ambiente e qualità)<br />

SOA Sarbanes-Oxley Act<br />

ILO International Labour Organization VIA Valutazione di Impatto Ambientale


attestazione di conformità<br />

[ 65 ]


[ 66 ]


indagine di gradimento<br />

Gentili lettori,<br />

trovate qui un modello di valutazione del nostro Bilancio di Sostenibilità. Le Vostre risposte, i Vostri suggerimenti e osservazioni ci saranno utili<br />

per rendere sempre più leggibile, interessante e completa la nostra pubblicazione.<br />

Potrete ritagliare la pagina e inviarla a EniPower – Ufficio salute, sicurezza, ambiente e qualità – Piazza Ezio Vanoni 1 – 20097 San Donato<br />

Milanese (MI).<br />

Vi ringraziamo per la Vostra gentile e preziosa collaborazione.<br />

1 2 3 4 5<br />

1. Facilità di lettura<br />

In particolare quale parte del testo ha trovato poco comprensibile?<br />

In particolare quale parte di testo ha trovato maggiormente comprensibile?<br />

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _<br />

1 2 3 4 5<br />

2. Completezza delle informazioni<br />

In particolare quale argomento desidererebbe vedere maggiormente sviluppato?<br />

In particolare quale argomento ritiene essere eccessivamente dettagliato?<br />

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _<br />

1 2 3 4 5<br />

3. Immagini e grafica<br />

In particolare quali immagini e/o grafici ritiene poco significativi o interessanti?<br />

In particolare quali immagini e/o grafici ritiene molto significativi o interessanti?<br />

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _<br />

1 2 3 4 5<br />

4. Reperibilità e diffusione del Bilancio<br />

In particolare ritiene debba essere data maggiore diffusione e pubblicità al Bilancio?<br />

Se ha risposto sì, dove?<br />

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _<br />

1 2 3 4 5<br />

5. Giudizio complessivo<br />

Ha ulteriori suggerimenti da sottoporci?<br />

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _<br />

Legenda: 1 = scarso, 2 = sufficiente, 3 = discreto, 4 = buono, 5 = ottimo<br />

Indirizzo del mittente (facoltativo)<br />

Cognome, Nome Via, Piazza<br />

C.A.P. Città<br />

Provincia Stato<br />

Ai sensi del D. Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003, la Società dichiara che i dati non saranno né memorizzati, né trasmessi, né conservati, né<br />

utilizzati per altro scopo.<br />

[ 67 ]


Sede Legale<br />

Piazza Vanoni, 1<br />

20097 San Donato Milanese (MI)<br />

Tel. centralino: +39.02.520.1<br />

e-mail: info@enipower.it<br />

Capitale Sociale euro 944.947.849 i.v.<br />

Registro Imprese di Milano<br />

R.E.A. Milano n. 1600596<br />

Codice Fiscale e Partita IVA n. 12958270154<br />

Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento<br />

di Eni SpA / Società con unico socio<br />

EniPower SpA – Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità<br />

Cristina Malingher<br />

Piazza Vanoni, 1 - 20097 San Donato Milanese (MI)<br />

Tel. +39.02.520.64231 - Fax +39.02.520.64115<br />

e-mail: cristina.malingher@enipower.eni.it<br />

Emanuela Roi<br />

Piazza Vanoni, 1 - 20097 San Donato Milanese (MI)<br />

Tel. +39.02.520.41569 - Fax +39.02.520.64115<br />

e-mail: emanuela.roi@enipower.eni.it<br />

Hanno collaborato:<br />

A. Alberti, F. Arciuolo, S. Ballista, D. Barlini, M.G. Barone, V. Bellini, E. Bini,<br />

R. Bizzarri, D. Boniello, R. Bordogna, P.G. Bottini, M. Brunetti, F. Bruni,<br />

F. Campione, C. Canobbio, F. Capoccia, S. Cardinali, M. Cassi, F. Chiavacci,<br />

P. Cota, L. Cuccaro, M. Cucchi, F.R. Cucinella, M. Dalmazzone, C. De Carlonis,<br />

A. De Roma, E. Dell’Orti, D. Di Donato, O. Di Leo, M. Dessì, M. Dragoni,<br />

F. Fedele, S. Ferrari, S. Floreani, E. Furegato, D. Galante, E. Gallo,<br />

F. Garlanda, S. Gattucci, D. Gazzotti, F. Ghio, G. Giannotti, G. Gini,<br />

P. Giuffredi, I. Ieraci, M. Laurenti, R. Lavecchia, M. Lodi, L. Lontani, M. Luca,<br />

C. Malingher, R. Mantovani, G. Marasco, I. Mele, C. Menghini, G. Milani,<br />

M.C. Montegano, M. Moretti, A. Mosca, G. Motta, G. Natali, R. Nai, B. Noyer,<br />

P. Painelli, A. Palestini, F. Palmisani, C. Parisi, G. Pazzagli, M. Penazzi,<br />

R. Peruzzi, C. Piovene, E. Roi, V. Rottino, G. Santucci, T. Saturnino,<br />

G. Scala, C. Simoni, F. Sinigallia, V. Sossi, V. Tambini, F. Tarroni, R. Taurino,<br />

L. Tavacca, M. Tesolin, G. Turchi, G. Zaniboni, F. Zofrea.<br />

Ottobre 2011<br />

Sito Internet: www.enipower.it<br />

Centralino: +39.02.520.1<br />

Casella e-mail: info@enipower.it<br />

Impaginazione e supervisione: Korus - Roma<br />

Stampa: Ugo Quintily SpA - Roma<br />

Stampato su carta ecologica: Gardapat 13 Kiara - Cantiere del Garda


enipower.it

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