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Annuario statistico italiano 2012: Ambiente e territorio - Conferenza ...

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<strong>Annuario</strong> <strong>statistico</strong> <strong>italiano</strong> <strong>2012</strong>Nella lettura dei dati per ettaro si deve tener conto che la superficie a cuisono rapportati i quantitativi di prodotti chimici distribuiti, è la superficiepotenzialmente trattabile, il che significa nella realtà che una parte di questapotrebbe non essere stata trattata, di conseguenza alcuni quantitativi per ettaropotrebbero rivelarsi superiori.EnergiaLa tavola 1.16 presenta alcuni dati prodotti da Eurostat relativi al sistemaenergetico di alcuni paesi dell’Unione europea a 27.Una delle caratteristiche strutturali dei Paesi appartenenti all’area Ue27 èla forte dipendenza energetica dall’estero. In particolare nel 2010 le importazioninette di energia (dipendenza energetica) nell’Ue27 coprono il 52,7 per centodel consumo interno lordo e in Italia raggiungono l’83,8 per cento. Nel 2001 talivalori erano rispettivamente pari al 47,4 per cento e all’ 83,3 per cento.Per quanto riguarda il contributo della produzione totale di energia al soddisfacimentodel fabbisogno complessivo, nel periodo 2001-2010, si osserva unvalore che cresce leggermente dal 15,3 per cento circa sino al 17,2 per centoin Italia e una diminuzione dal 53,4 per cento al 47,2 per cento nei paesidell’Ue27.Si discosta dalla situazione media europea il Regno Unito, la cui produzionenazionale, nel 2010, copre il 69,4 per cento del fabbisogno interno, in calorispetto al 2009 quando copriva il 75,7 per cento.Con riferimento ai consumi energetici finali si rileva, rispetto al 2001, unincremento del 4,1 per cento, nell’area Ue27, fino all’anno 2006 e una riduzionedel 6,7 dal 2006 al 2009 per poi aumentare nel 2010. Lo stesso andamento sirileva anche in Italia: il consumo finale aumenta del 5,0 per cento circa fino al2006 e diminuisce dell’8,7 per cento dal 2006 al 2009 per poi tornare a salire.L’intensità energetica primaria (cioè il rapporto tra l’offerta totale di energiaprimaria e il prodotto interno lordo, espresso in euro con anno base 2000)assume, nel periodo esaminato, un andamento decrescente in tutte le areeconsiderate.Controlli ambientaliPer saperne di più...✦ ISTAT. SIA: Sistema diIndagini sulle Acque.Roma. http://www.istat.it/it.✦ ISTAT. Sistema di indicatoriterritoriali. Roma.http://www.istat.it/it.✦ ISTAT. Statistiche ambientali:2010. Roma: 2011.http://www.istat.it/it.Il rispetto della normativa rappresenta un elemento determinante per la tuteladell’ambiente: in tale ambito la tavola 1.17 presenta i dati relativi ai controllieffettuati dal Comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente, postoalle dipendenze del Ministero dell’ambiente e della tutela del <strong>territorio</strong> e delmare, che svolge attività di vigilanza, prevenzione e repressione e di poliziagiudiziaria in materia ambientale in settori quali l’abusivismo edilizio, l’inquinamentoatmosferico, idrico, paesaggistico ambientale, acustico, del suoloed elettromagnetico, il rischio di incidente rilevante negli impianti industrialieccetera.Con riferimento alle violazioni di legge compiute in campo ambientale, latavola fornisce il valore degli importi delle contravvenzioni e dei sequestri, ilnumero dei controlli effettuati, i riscontri di non conformità alla normativaambientale e l’incidenza degli arresti sulle persone segnalate.Per il 2011 si rileva un valore di circa 3 milioni di euro di contravvenzionicomminate ai trasgressori di leggi ambientali, in aumento del 105,6 per centorispetto al 2010, anno in cui il valore delle contravvenzioni è di circa 1,4 milionidi euro.Gli importi dei sequestri, che incidono nel 2011 soprattutto nel settoredell’inquinamento del suolo (con oltre 526 milioni di euro), registrano complessivamenteun aumento del 57,7 per cento rispetto all’anno precedente.Sempre nel 2011, su 2.810 controlli effettuati dai carabinieri in tutto il<strong>territorio</strong> nazionale, nel 52,1 per cento dei casi è stata riscontrata una situazionedi non conformità alla normativa vigente; nel 2010, su 3.711 controlli, lastessa percentuale risultava lievemente superiore (52,3 per cento); il numerodei controlli è tuttavia in progressiva diminuzione negli ultimi anni (-59,6 percento dal 2007). Nel 2011 si segnala inoltre il 4,8 per cento di arresti su 2.127persone segnalate.12

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