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Morane Saulnier A1 Parasol - Home page di Paolo Severin

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<strong>Morane</strong> <strong>Saulnier</strong> <strong>A1</strong> <strong>Parasol</strong>Pubblicato su Modellismo Luglio-Agosto 2000 e su Modell (Germania)Ho sempre amato gli aerei con l’alaa parasole. Un “parasole”, oltre apresentare buone caratteristiche <strong>di</strong>stabilità (ala alta), è quasi sempreprovvisto <strong>di</strong> montanti alari, che mipiacciono sia esteticamente che strutturalmente.In effetti, in un modellodove i montanti non sono solo perfi nta, ma “lavorano” come su un veroaereo, non servono longheroni alariesagerati e non occorre “imbullonare”l’ala alla fusoliera, il tutto a favoredella leggerezza e <strong>di</strong> una provatarobustezza. Del resto, quandoriproduco un aereo, faccio il possibileper realizzare le strutture funzionanticome sull’originale. Lo trovate maniacale?Per me è poesia.Il <strong>Morane</strong> mi ha sempre affascinato:quella fusoliera intelata a forma <strong>di</strong>sigaro, gli impennaggi semplici edessenziali, la robustezza del carrelloa “W” rovesciata, ma soprattuttoquell’ala con un po’ <strong>di</strong> freccia, il bordod’uscita “a pipistrello” e con quell’inconfon<strong>di</strong>bileimpalcatura <strong>di</strong> montanti ecavi che doveva funzionare così bene.Il trittico l’ho reperito da quella fonteinesauribile che è l’archivio <strong>di</strong> “ScaleModel Research”, consultabile al sitointernet http://imt.net/~ims/scale.html, da dove si può scaricare unarchivio in formato Acrobat.pdf conalcune migliaia <strong>di</strong> aerei, dei quali èpossibile acquistare i trittici con carta<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to per pochi dollari l’uno. Vi sitrovano anche documentazioni fotografiche <strong>di</strong> molti aerei... insomma, unvero tesoro per i riproduzionisti.Ho deciso per una corda alare <strong>di</strong> 54cm., e tutto il resto in proporzione.Ho fatto questa scelta in base allamassima <strong>di</strong>mensione lavorabile con ilmio pantografo CNC Step Four. Valela pena <strong>di</strong> spendere alcune parole suquesta meraviglia che ho acquistatoin scatola <strong>di</strong> montaggio tre anni fa.Con questa macchina è possibiletagliare e/o fresare compensato,balsa, vetronite, plexiglass, etc., <strong>di</strong>vari spessori, eseguendo lavorazioni<strong>di</strong> estrema precisione. Io <strong>di</strong>segno ipezzi su un Macintosh con il programmaIllustrator che conosco moltobene, poi converto i fi le in formato.dxf su un vecchio PC con Coreldraw,dopo<strong>di</strong>ché, sempre con il vecchio PC,lancio in ambiente DOS il programma<strong>di</strong> controllo del pantografo. Il tuttopuò sembrare complicato, ma in reltàsi risolve in pochissimo tempo, ecredetemi, è una grande sod<strong>di</strong>sfazio-


ne quella che si prova quando i varipezzi, che sarebbe stato impossibiletagliare a mano, sono talmente precisiche stanno insieme senza bisogno<strong>di</strong> colla... Vedere questa macchinatagliare centine, or<strong>di</strong>nate, cerniere,squadrette etc. è un vero spettacoloal quale spesso vengono ad assisteregli amici modellisti, che naturalmentehanno sempre bisogno <strong>di</strong> qualchepezzo o <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> centine per illoro prossimo aereo. La Step Four haun sito internet abbastanza esauriente:www.step-four.at.Ma torniamo al <strong>Morane</strong>, con 54 cm.<strong>di</strong> corda è venuta fuori una “bestia” <strong>di</strong>2,75 mt. <strong>di</strong> apertura!La fusoliera ha un <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 33 cm.ed è lunga 1,80 mt.L’ala è in due pezzi uniti al centro daspinotti ed elastici. Gli spinotti sonosolo per riferimento, la rigi<strong>di</strong>tà èaffi data ai montanti e alle capre. Lastruttura è bilongherone, le centinesono in compensato <strong>di</strong> pioppoalleggerito, il bordo d’uscita è, comenel vero aereo, in fi lo <strong>di</strong> acciaio e,una volta tesata la tela <strong>di</strong> copertura,le “on<strong>di</strong>ne” si formano da sole: unameraviglia! Il profi lo è un NACA 6409:non è certamente identico all’originale(che del resto è quasi impossibile reperire),comunque essendo un profi loconcavo convesso, somiglia certamenteal vero. Ho riprodotto ancheil sistema a barra <strong>di</strong> torsione deglialettoni mettendo un grosso servo infusoliera: se devo essere sincero erameglio mettere un servo per ala, larisposta sarebbe stata più precisa,comunque il sistema funziona. I montantie le controventature sono in tubo<strong>di</strong> alluminio da 8x1 (trovato in ferramenta)annegato nel balsa profi latoa goccia. Per gli attacchi sulle ali esulla fusoliera ho schiacciato e foratoil tubo ed ho usato ciato e forato iltubo ed ho usato delle viti da 3 mm.A sinistra: trittico dell’aereo, reperitoda Scale Model Research, sito internethttp://imt.net/~ims/scale.html.Sopra: in primo piano, il marchio <strong>di</strong> fabbricae le mitragliere.Sotto: nell’ampia naca trovano comodamenteposto, oltre al Saito 120S, il riduttoreByron, il serbatoio ed una batteriaCyclon per la candela.


Sicuramente sul vero <strong>Morane</strong> non eracosì, ma non esageriamo! La fusolieraè semplicissima: su un traliccio asezione quadrata, (il quadrato è quelloinscritto nelle varie sezioni circolaridella fusoliera), <strong>di</strong> listelli <strong>di</strong> obeche10x10 fi ssato alla parafi amma e chetermina a punta, ho applicato unaserie <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nate a forma <strong>di</strong> arco, sullequali ho inserito i listelli <strong>di</strong> forma inbalsa da 10x5. Per facilitare stivaggioe trasporto, ho reso asportabile lametà del cono <strong>di</strong> coda compresa laderiva verticale, anche il piano orizzontaleè removibile.Il rivestimento è in Solartex tranne laparte anteriore che è rivestita in compensatoda 0,6. Il carrello è in tubo <strong>di</strong>acciaio inox da 8x1 e da 6x1 saldatoad autogeno e ammortizzato conelastici. Le ruote sono in compensato<strong>di</strong> betulla da 1,5, i pneumatici in cordolo<strong>di</strong> neoprene da 20 mm. tagliatosghembo e incollato con ciano. Lanaca è in vetroresina realizzata con ilsistema del polistirolo a perdere, nelsuo interno sono comodamente alloggiatiil Saito 120S, il riduttore Byron2,5:1 e il serbatoio da 500 cc., l’elicaè una 24x10 che gira a 4.000 rpm.Ho dovuto costruirmi un riduttore perl’avviatore, che altrimenti non ce lafaceva a muovere l’elica ridotta.Il modello pesa 9,5 kg. in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>volo con un carico alare <strong>di</strong> circa 65g/dmq., l’ho fatto volare un paio <strong>di</strong>volte nel nostro campo <strong>di</strong> Monticelli:il volo è lento e maestoso, moltoreal stico. Penso che quest’estatelo riporterò in volo. Attualmente èappeso nel mio uffi cio ed è lì da più<strong>di</strong> un anno, dove svolge l’importanteruolo <strong>di</strong> stupire tutti quelli che entrano.E’ lì anche perché da solo mioccupava metà laboratorio, ogni tanto


terminali incompensato<strong>di</strong> betulla da1 mm(2 per ogni centina)balsa6x1,5 mmcentina in compensato <strong>di</strong> pioppo da 3 mmlongheroni in tubo <strong>di</strong> carboniolo spolvero, ma non mi decido mai astaccarlo dal soffi tto. Come al solitoi modelli più belli (e impegnativi)sono quelli che volano meno! A mesuccede così: quando progetto unmodello non resisto alla tentazione<strong>di</strong> farlo grande, “maxi è bello” recitaun luogo comune a molti modellisti.Poi, quando mi accorgo che hoimpiegato un’eternità per costruirlo;che per farlo entrare nel bagagliaiodevo impazzire; per montarlo incampo mi ci vuole un’oretta (e altrettantoper smontarlo); che quandovola lui devono fermarsi tutti per non“<strong>di</strong>sturbarlo”; che se lo rompo è unatrage<strong>di</strong>a; ecc., va a fi nire che voloquasi sempre con il modelletto delladomenica tutto rappezzato (chetanto, anche se lo rompo, non mene frega niente). Nonostante ciò, ciricasco tutte le volte! Quest’anno hogià collaudato uno Junker 52 trimotore<strong>di</strong> oltre tre metri <strong>di</strong> apertura chepresenterò in un prossimo numerodella rivista. Comunque, anche la“Tante Ju” è in attesa <strong>di</strong> ulteriori volie collau<strong>di</strong>.Del resto, come avretecapito, a me i modelli piace piùcostruirli che farli volare, e quandoho visto che volano, sto già“macinando” il prossimo.foro peril passaggiodel filo <strong>di</strong> acciaioda 0,5 mm.longheroncinoin balsa duro o tiglioda 2x5 mmPgina a fronte: “scheletro” prima dellacopertura e sotto, il <strong>Morane</strong> nel campodel Club Aeromodellistico Monticelli.In questa pagina in alto: elaborazionetri<strong>di</strong>mensionale del sistema <strong>di</strong> costruzionedell’ala, notare il bordo <strong>di</strong> uscita in fi lo<strong>di</strong> acciaio come sul vero aereo; la tela<strong>di</strong> copertura, una volta tesa, formerà lecaratteristiche “on<strong>di</strong>ne”. Sopra e a fi anco:sezioni dell’ala e della fusoliera (nel progettooriginale erano previsti longheroni incarbonio, sostituiti con pino 12x5). Sotto:particolare delle mitragliere realizzatecon tubi <strong>di</strong> plastica rivestiti da cartonemicroonda.ALA - SEZIONE TIPOattacchi per i montantiin lamierino <strong>di</strong> acciaio da 0,5 mm(la centina che supporta gli attacchideve essere in betulla da 2 o 3 mm.)obeche 10x10 mmcompensato<strong>di</strong> pioppoda 4 mmbalsa 5x10 mmFUSOLIERA - SEZIONE TIPO<strong>Paolo</strong> <strong>Severin</strong>e-mail: paolo.severin@pallino.it

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