benito mencucci / roberta mencucci - Master meeting

NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO
Intervista di Cristina Chiarotti
BENITO MENCUCCI
È al timone degli Atlante Hotels. Da ragazzo aveva deciso di
andare a lavorare in Canada, ma poiché non concedevano i
visti, e non avendo parenti in Nord America, rinuncia al suo
sogno d’oltreoceano. Di origini marchigiane, comincia a lavorare
a Roma con varie mansioni negli alberghi, fino al 1962
quando inizia la sua avventura alberghiera, con un’attività di
7 camere. Grazie a una grande tenacia e una grande passione
per il suo lavoro, oggi dirige l’Hotel Atlante Star di via Vitelleschi
e l’Hotel Atlante Garden di via Crescenzio insieme ai
suoi figli.
Benito
Mencucci
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Cancro
Proprietario degli Atlante Hotels
Ho uno splendido rapporto con tutti
e tre i miei figli, Roberta, Francesca e
il più giovane, Federico.
Nessuno in particolare, e tutti. Lavoriamo
molto insieme, ogni giorno.
Non ci sono cose non dette tra me e
Roberta, sappiamo leggerci negli occhi.
Roberta è una donna determinata, solare
e di grande energia, direi contagiosa.
Che non sa dire di no, il lavoro per lei
viene sempre prima di tutto. Io che
ho qualche anno in più le dico sempre
di guardare avanti.
Non posso dire che sia una qualità,
per me il lavoro è sempre stato una
priorità assoluta. In fondo, ognuno
porta il vestito che ha scelto.
Forse sono troppo diretto, mi piace
dire quello che penso quando lo penso,
in maniera chiara. E la sera dopo
pochi minuti addormentarmi sereno.
Ho cominciato giovanissimo, e ho
trovato in maniera naturale la mia
strada.
144 1-2 2012 | www.mastermeeting.it
Nome
Cognome
Anni
Segno zodiacale
Lavoro attuale
Che rapporto hai
con tua figlia/tuo padre?
Il ricordo più bello
con tua figlia/tuo padre?
La cosa che non gli hai mai
detto?
La migliore qualità
di tua figlia/tuo padre?
E il suo peggior difetto?
La tua migliore qualità?
E il tuo peggior difetto?
Mai pensato di fare
qualcos’altro?
ROBERTA MENCUCCI
È Direttore Marketing degli Atlante Hotels. Respira da subito
l’atmosfera della grande tradizione dell’hotellerie romana,
tanto che comincia da subito a lavorare negli alberghi di famiglia
insieme alla sorella Francesca, che si occupa dell’amministrazione,
e del fratello più giovane Federico. Solare e
piena di energia, non dimentica mai che il miglior biglietto da
visita di un albergo è il suo servizio e la sua atmosfera.
Roberta
Mencucci
43
Cancro, come mio padre!
Direttore Marketing degli Atlante Hotels.
Siamo legatissimi, passiamo molto
tempo insieme lavorando a stretto
contatto, ma non potrei fare diversamente...
Inevitabile pensare a quando ero
bambina...
Mio padre mi conosce molto bene, e
io non resisterei a non dirgli qualcosa.
Un grande lavoratore, ma anche un
visionario, uno che riesce a immaginare
le cose con un grande intuito.
È un gran testardo!
Ma, forse la mia energia, mi piace questo
lavoro e lo faccio con passione.
Mi ritaglio poco tempo libero!
Mi sarebbe piaciuto molto un lavoro
creativo, artistico, come la fotografia.
Un sogno che ho ancora nel cassetto.

Rubare con gli occhi è fondamentale.
Professionali tante, ma sono molto
contento, in particolare, che i miei figli
abbiamo seguito i miei passi, e in
armonia tra loro.
Errori se ne fanno sempre, non bisogna
avere paura di sbagliare.
La passione che mette nel suo lavoro.
Tanti anni fa, acquistai i lavatoi sopra
l’Hotel. Mi diedero dal pazzo, ma io
vedevo già una magnifica terrazza.
L’aver saputo valorizzare tutti i punti
di forza dei nostri alberghi.
Dietro un grande nome, deve esserci
un grande lusso.
Lavoro di squadra, senza dubbio. Occuparsi
in maniera diretta delle cose
dà al cliente una sensazione di essere
al centro dell’attenzione.
Sicuramente l’affabilità e perfezione
del servizio, che prima era quasi naturale.
Lo sa, delle volte penso che siano necessarie
le stesse cose del passato.
Modesto.
Elegante dentro.
Ebook? Scherziamo! Vuol mettere un
bel libro da stropicciare!?
Una sensazione che si respira, un’armonia
tra tanti elementi che rendono
un soggiorno davvero unico.
Be’ il cliente “vicino” può tornare, anche
se il cliente lontano porta con sé,
all’estero, un ricordo che conta.
Me lo chiedo spesso...
Di servizio, senza dubbio.
Molti anni fa, soggiornai in una nuovissimo
albergo giapponese a Berlino
Est. Mi sembrava di sognare. Ci tornai
anni dopo, ma quella magia non
c’era più.
Che sono molto orgoglioso di lei.
NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO
La prima cosa
che hai pensato entrando
in un albergo?
La soddisfazione
professionale più grande?
L’errore da cui hai
imparato di più?
La cosa che ti rende
più orgoglioso di tua
figlia/tuo padre?
La tua idea vincente?
E l’idea vincente di tua
figlia/tuo padre?
Grandi alberghi
o grande lusso?
Grandi direttori o ottimo
lavoro di squadra?
Cosa manterresti
della tradizione
alberghiera del passato?
Cosa ci vuole invece
per vincere la sfida con
il turismo di oggi?
Modesto/a o vanitoso/a?
Elegante o sportivo/a?
Libro stampato o ebook?
La tua definizione di
“lusso”?
Mercato italiano o
mercato internazionale?
La globalità aiuta?
Questione di servizio o
questione di prezzo?
Il tuo albergo preferito?
Una cosa che vuoi dire
adesso a tua figlia/tuo
padre?
Sono molto attenta alla prima sensazione,
all’atmosfera iniziale; nel bene
o nel male mi affido a quella.
Vivo nel presente, con un occhio al
futuro. Di soddisfazioni ne ho avute
molte, ma non smetto mai di impegnarmi.
Dagli errori si impara sempre!
Mi piace la sua forza e la sua tenacia,
per me è una sicurezza.
Direi che la sfida di oggi è esserci per
le proprie qualità, forse è questa la
vera strategia che definirei vincente.
Senz’altro aver immaginato il “Roof
Garden” quando ancora non esistevano!
Mio padre viaggiava molto e ogni
volta, al ritorno, portava idee nuove.
Imprescindibili l’uno dall’altro.
E me lo chiede? Ottimo lavoro di
squadra!
Direi il grande servizio e l’atmosfera
familiare.
Grande dinamicità, che non va confusa
con un eccesso di proposte.
Vorrei tanto essere vanitosa!
Un giusto equilibrio.
Ebook, ne sono affascinata!
Il lusso può essere un’idea astratta,
diventa realtà se si trova la giusta alchimia.
Il mercato internazionale, per la location
dei nostri alberghi, è fondamentale,
ma il vero investimento è il mercato
nazionale.
Non se ne può fare a meno...
Un ottimo servizio deve avere il suo
valore.
Il Plaza di New York, per me rimane
nel cuore.
Adesso? Be’, la giornata è lunga...
1-2 2012 | www.mastermeeting.it 145