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Buone Feste - Azienda ULSS 8

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SALUTE E BENESSERE: UDITOALLA MAICO SIAMO A TUA DISPOSIZIONEIl Direttore Generale Maico Vi invita a Treviso e Coneglianoper fare la prova gratuita dell’uditoSentire bene nutre la mente,capire le cose che ci dicono mettein comunicazione con il mondo.Un udito difettoso porta allamancanza di comprensione,all’isolamento, alla solitudine.Oggi tutti hanno il diritto dimigliorare la qualità della propriavita garantendosi la possibilità disentire e capire. La tecnologiaè anche in questo campo unprezioso aiuto: microcircuiti digitaliriescono a ristabilire i correttiparametri acustici persi con iltempo o dovuti a fatti genetici.L’apparato uditivo umano èestremamente complesso etalmente personale che nonesistono due persone con lamedesima capacità uditiva. Nonsolo ma la stessa persona puòavere capacità uditive diversein età diverse: ecco perché ènecessario non solo misurareil proprio udito ma anche dimonitorarne i cambiamenti. Iltecnico specializzato che puòaiutarvi a valutare le vostrecapacità uditive è l’audioprotesistadella MAICO. MAICO è l’aziendaleader nella ricerca scientifica etecnologica dal 1937! I tecniciMAICO si aggiornano peressere in grado di approfondirele problematiche individuali diogni singola persona e indagarele cause di eventuali mutamenticon sofisticati e innovativi mezzitecnologici. E’ un’attività delicatae importante, che necessitadi un grande supporto tecnicoe di esperienza consolidata.La MAICO opera dal 1937 nelmondo dell’acustica, costruendostrumentazioni,progettando eapplicando protesi acustichesempre all’avanguardia. MAICOè quindi sempre vicina a chi haproblemi di udito.ALLA MAICO TI INVITIAMO PER FARE LA PROVA GRATUITADELL’UDITO ENTRO IL 27 DI QUESTO MESEMAICO a TrevisoViale Nino Bixio 23/b - Tel. 0422 424491dal lunedì al venerdì ore 8.30 - 12.30 / 14.00 - 18.00MAICO a ConeglianoVia Fenzi 6 - Tel. 0438 21709dal lunedì al venerdì ore 9.00 - 12.30 / 14.00 - 18.00I.P.


editorialeDICEMBRE 2008 · 3Un annoa dare il ritmoSi chiude il mio primo anno da direttore generaledell’Ulss 8. Pur avendo attraversato in lungo ein largo il territorio, incontrato persone, tecnici,professionisti, imparato a conoscere le diverse strutturedella nostra Ulss posso dire che resta ancora daapprofondire e da verificare. Così in questi mesi hotenuto contatti strettissimi con i primi cittadini del territorio, i sindaci, antennesensibilissime della reale condizione e necessità dei nostri utenti. Negli ultimidue appuntamenti in Conferenza dei sindaci ho tirato una linea, non un bilancioma il punto a cui siamo arrivati. Voglio in occasione dell’ultimo appuntamentoannuale per la nostra rivista aziendale ripetere quelle valutazioni a beneficio ditutti i cittadini. Accompagno come è doveroso, non in maniera rituale ma sentita,queste mie considerazioni all’augurio di Buon natale e Buon anno esteso a tutti,partendo dai miei primi collaboratori, i lavoratori dell’Ulss 8, per arrivare a tuttigli utenti della nostra <strong>Azienda</strong> sanitaria.Abbiamo, fra i primi in Italia, guidato l’entrata a regime del project financinga Castelfranco Veneto, un passaggio delicatissimo che ha riempito di uomini,strumenti e pazienti il nuovo monoblocco dell’Ospedaledi Castelfranco Veneto. Come è noto in cambio di investimentisulla struttura il concessionario, Asolo Hospital,ha ricevuto l’affidamento per venticinque anni di servizinon sanitari e il versamento di un canone. Ciò ha comportatodue conseguenze: la prima uno sbilancio un po’più consistente, circa 24 milioni di euro, e la secondala necessità per due aziende, una pubblica e l’altraprivata, con fini evidentemente diversi, di collaborarestrettamente per il pieno funzionamento del presidioospedaliero. Non è stato facile, ma già nel mese di marzoquasi tutte le unità operative erano trasferite nelle nuoveed efficienti strutture del monoblocco. Mi son sentito indovere, in qualche rara occasione, per la responsabilitàche sento, di puntare i piedi affinché tutto fosse a postoAvvio di nuovi reparti,ricostruzione diMontebelluna e dell’exGuicciardini,concretizzazione delPiano di Zona, maggioraccessibilità ai servizi peri cittadini.Renato Mason, direttore generale dell'Ulss 8.SALUTE<strong>ULSS</strong>8secondo il cronoprogramma previsto. Nonostantedodici lunghissimi incontri nel Nucleo di valutazione,organismo di controllo e verifica del project, restanoun paio di criticità: il rinvio dell’apertura della nuovafisioterapia a fine gennaio 2009 e il miglioramentodel funzionamento della cucina e della sterilizzazione.Nel Nucleo continueremo a trattare, ma se venissero poste questioni di principionon esiterei a difendere in tutte le sedi il diritto dei nostri cittadini a una sanitàpubblica di qualità.A gennaio a Castelfranco sarà smantellato il vecchio obitorio per realizzare uncentro diurno per i malati di Alzheimer. Prossima anche l’alienazione degli edificidi via Avenale. Con il ricavato sarà ristrutturato il vecchio nucleo del presidio,il padiglione K, ma soprattutto si avvierà la costruzione della tanto attesa Radioterapia.A Montebelluna, appena prima dell’estate, abbiamo dato il via al nuovo Ospedale:padiglione degenze, servizi e la nuova piastra. Sarà pronto nel 2013. L’abbattimentodell’avancorpo ha avuto quasi il sapore di una rinascita; è la prima voltache nel Veneto un ospedale viene abbattuto e ricostruitonell’identico sito, più moderno e innovativo di prima. Saràun ospedale dentro la città accanto ai cittadini. Per completarequesto sforzo abbiamo deciso, nel corso del 2008,il rinnovo per stralci successivi del Pronto soccorso, unastruttura strategica che raccoglie l’urgenza e l’emergenzadell’intera Pedemontana. Anche qui due difficoltà comeil ritrovamento nell’area di scavo delle fondamenta dialcuni reperti archeologici, che sono stati recuperati ecatalogati in un tempo contenuto, e la scoperta di unabolla di gasolio, conseguenza di una perdita avvenutaoltre trent’anni fa dalle caldaie dell’Ospedale. La bonificadella bolla comporta circa due mesi di ritardo nei lavori.Nell’anno passato abbiamo nominato sei primari. L’ultimanomina, quella del primario di Pediatria a Montebelluna è


4 · DICEMBRE 2008 editorialequella forse più sofferta, la difficoltà di trovare uno specialista qualificato ci avevafatto temere di dover accorpare temporaneamente le due pediatrie. Sul frontedel personale, comunque, la Regione ci ha consentito di rafforzare in qualchemisura la nostra dotazione.Nel mese di novembre l’Università di Padova ha celebrato a Castelfranco Venetol’inizio dell’anno accademico del Corso di Laurea di specializzazione in Scienzeinfermieristiche ed ostetriche e le sessioni di Laurea degli igienisti dentali. Gliaccordi raggiunti nel 2008 hanno rilanciato l’Università nell’Ulss 8 per la prosecuzionedel corso di Laurea di specializzazione infermieristica e in Igiene dentalee presto ci sarà la nomina del primario interaziendale di Pedodonzia. Mi auguroche la presenza dell’Università a Castelfranco si estenda, magari con un progettoche rivaluti Villa Bolasco di proprietà dell’università patavina.Fin dall’inizio del mandato ho insistito affinché sul territorio si desse finalmentecorso agli accordi di programma. Così è stato a Crespano, a Pederobba, ad Asolo,a Giavera. Quello di Valdobbiadene con l’Ipab San Gregorio è il più articolato.Nell’ex Guicciardini, a partire da marzo 2008, sono stati sistemati i poliambulatori,ed è stato dato il via libera alla nuova Casa di riposo con un investimento dell’Ulssdi circa 4,5 milioni di euro. Nel settore socio sanitario si è andato delineandonel concreto il Piano di Zona 2007 - 2009. Appare più forte il ruolo di controllosul territorio e di attivazione di risorse del privato sociale e del volontariato daparte dell’<strong>Azienda</strong> sanitaria. Gli ultimi provvedimenti hanno deciso la realizzazionea Monfumo di un centro per malati psichiatrici, si stanno prendendo accordicon una cooperativa per le gestione e per il finanziamento dell’opera assieme acomune e Regione. Il Ceod di Pederobba, gestito da Vita e Lavoro, sarà spostatoin una nuova sede ceduta dalle Opere Pie. Il Centro di lavoro guidato di via Lazzarettoa Vedelago, grazie alla Fondazione Crico, sarà spostato in un edificio alcentro di Fossalunga, una sede decisamente più dignitosa. Per quanto riguarda iCentri diurni per l’Alzheimer uno sarà realizzato a Castelfranco, con fondi regionalie comunali assieme al contributo della Casa di Riposo di Castelfranco, mentreper il distretto di Montebelluna-Valdobbiadene si stanno esaminando alcunecandidature. Secondo gli accordi, che si stanno prendendo, la cooperativa Vita eLavoro avrà in carico la gestione di due importanti strutture per il “dopo di noi”Il direttore generale al convegno promosso dalla Lega Italiana per la Lotta contro iTumori, il 14 novembre scorso a Castelfranco Veneto.coprendo adeguatamente questa esigenza sul lato est dell’Ulss 8. Si dovrà invecepensare all’hospice per malati terminali, una struttura sempre più richiesta dalterritorio e per la quale si deve provvedere presto.Salutando il 2008 non ho fatto dunque un bilancio, ma ho preferito indicare unaserie di “prime pietre” che abbiamo posato e che attendono i necessari sviluppi.Il tema della salute è troppo importante per non essere seguito costantemente,senza soluzione di continuità, passando continuamente dai progetti alle realizzazioni.Renato Masondirettore generaleSALUTE<strong>ULSS</strong>8


Quadrimestrale di informazione socio-sanitariadell’<strong>Azienda</strong> Ulss 8 - Asolo - TVsommarioAnno XI, n° 4, dicembre 2008Direttore editoriale:Renato MasonDirettore responsabile:Mariano Montagninmontagnin@ulssasolo.ven.itRedazione:Luigi Antoniol, Antonio D’Alba, Luciano Milani,Fulvia Salzani, Annamaria Brosolo,Sandro Sessi, Alessandro Vanzetto.Redazione tecnica:Paolo Barichello, Maurizia Bordin,Luca De Marchi, Mario Durigon, Paola Marchet,Massimo Melloni, Ester Susin,Simone Tasso.Coordinatori di redazione:Ortensio AntonelloBiancaRosa RosatoMonica MeninSede direzione e redazione:Ufficio Relazioni con il pubblicoauurp1@ulssasolo.ven.itvia Forestuzzo, 41 - 31011 Asolo (TV)Tel. 0423/526436 - Fax 0423/526053Fotografia:Enzo PasqualettoCollaborazione giornalistica:Martina BernoVideoimpaginazione e Stampa:Tipografia Battagin s.r.l. - S. Zenone degli Ezz. (TV)Concessionaria pubblicità:M&A (Meneghini & AssociatiViale Trento 56/F - 36100 - VicenzaTel. 0444/578815 Fax: 0444 320321www.meneghinieassociati.itAutorizz. Tribunale di Treviso:n. 1072 del 30/03/05Iscrizione al ROCRegistro degli Operatori di ComunicazionePubblica n.10626 del 14/02/2002.editoriale 3-4So m m a r i o 5primopianoBoom di referti online 7Clownterapia per i bambini 8Day Surgery 9Pediatra di libera scelta 10Termini bioetici 11LETTERESiad, esempio d’amore 12-13ATTUALITA’La telecardiologia 15Primari in pensione 16-17Dai repartiTrapianti di cornea 19L’uroflussometria 20Contributi da Veneto Banca 21approfondimentoVirus influenzale 22-23PREVENZIONERischio cardiovascolare 24Acido folico in gravidanza 25Sana alimentazione 27Latte crudo, che bontà 29distrettiAssegno di cura 31Assistenza domiciliare 33ASSOCIAZIONIComitato diritti del malato 35Cicloabilia 36Il tempo del lutto 37INFORMAL’uso degli antibiotici 38Buon Natale e Buon Anno,il direttore responsabile, la redazione, la redazione tecnica e i coordinatori di redazione di Salute Ulss 8inviano i loro auguri a tutti i lettori.Un altro anno è passato accanto ai lettori. Campagne di prevenzione, i nostri nuovi Presidi Ospedalieri, interventi nel sociale,vita dei distretti e delle associazioni di volontariato, tanti i temi che ci hanno accompagnato.Dalle lettere si conferma la fiducia nella rivista: l’impegno continua per non trascurare mai nulla della salute dei cittadini.La RedazioneSALUTE<strong>ULSS</strong>8


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primo piano n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 9Una nuovaorganizzazione delledegenze chirurgiche:la “day surgery”centralizzata.GUARIRE BENE in ospedalein un solo giornoospedalierasempre di più siL’organizzazionepreoccupa di personalizzarele cure che è chiamataad erogare per rispondere alladomanda di salute di ciascuncittadino, ridisegnando il mododi offrire assistenza. In questaprospettiva, se andiamo a considerarel’area chirurgica, abbiamoritenuto opportuno, neinostri due Presidi Ospedalieri,riorganizzare l’attività di ricoveroconcentrando nei repartispecialistici i pazienti a più elevatacomplessità ed identificandouna nuova area di degenza,chiamata “Day surgery (chirurgiadi un giorno) centralizzata”,nella quale i letti sono condivisidalle diverse specialità chirurgichesecondo calendari preordinati,ed in cui il paziente, sottopostoad intervento chirurgico,rimane ricoverato per un sologiorno.Questa nuova attività,che si svolge su cinque giornialla settimana dalle ore 6 alleore 20, è localizzata nel PresidioOspedalierio di Castelfrancoal 1° piano del monoblocco,dotata di 18 posti letto e vi afferisconotutte le specialità chirurgiche,mentre per il PresidioOspedalierio di Montebellunaè in via di sviluppo e si trovaal sesto piano, accogliendo inquesto momento tre specialità(chirurgia generale, otorinolaringoiatria,oculistica).L’ assistenza è garantita da unaequipe infermieristica dedicata;un medico ed un coordinatoreinfermieristico assicuranoin ciascuna sede l’attività diprogrammazione e gestione edi collegamenti con i rispettivireparti chirurgici a ricovero ordinario.Lo sviluppo di modernetecniche chirurgiche ed anestesiologicherendono sempre piùdiffusi gli interventi chirurgiciche possono essere programmatie che richiedono la degenzalimitata a poche ore, assicurandole stesse condizioni di sicurezzarispetto a quelle della chirurgiaordinaria, permettendoun minor distacco del pazientedal suo ambiente familiare elavorativo e riducendo la probabilitàdi contrarre infezione inambito ospedaliero. Dalla nuovaorganizzazione, che permetteuna separazione dei percorsi, ciaspettiamo inoltre di aumentarela soddisfazione dei nostricittadini attraverso una riduzionedei tempi di attesaper interventi chirurgici; infattiè possibile pianificare megliol’attività di day surgery inun’area di degenza dedicata esvincolata dalle urgenze o dallepatologie più importanti.A.B.Lauree nell’Ulss 8E’stato inaugurato loscorso novembre ilCorso di laurea magistralein scienze infermieristicheed ostetriche, giuntoquest’anno alla quinta edizione.Si tratta di uno dei tre corsiuniversitari attivi nell’Ulss8, assieme al corso di Igienedentale e a quello di Chirurgiamaxillo-facciale realizzati incollaborazione con l’Universi-tà di Padova.Alla cerimonia erano presentile autorità Accademiche, glistudenti del Corso, i professionisti,i responsabili delle varieunità operative dell’ospedalee del territorio, i coordinatoriinfermieristici e i collaboratoritutti dell’Ulss 8 che insiemehanno contribuito alla realizzazionedel percorso formativo.Sono 172 gli studenti finoraospitati dall’Ulss 8 dal 2004per frequentare il corso; 27sono gli iscritti di quest’anno.Grazie alla sinergia tra l’Ulss8 e l’Università di Padovaviene garantita la didattica daquest’ultima, mentre l’Ulss 8mette a disposizioneaule e sedidove svolgere lostage obbligatorioper gli studenti.Sempre a novembresi sono laureatialtri 34 studentidel corso dilaurea in Igienedentale dell’Uni-versità di Padova attivato pressole strutture dell’Ulss 8. Conquest’ultima sessione sono ormaioltre cento gli studenti adessersi laureati in Igiene dentaleall’interno dell’Ospedalecastellano.La proclamazione di un dottore nella Sala Convegni diCastelfranco Veneto.SALUTE<strong>ULSS</strong>8


10 · DICEMBRE 2008 primo piano n salute ulss 8Un pediatra di fiduciaper i nostri figlil’assistenza per le urgenze dodici ore algiorno dal lunedì al venerdì. Le urgenzesono garantite anche il mattino del sabatoe dei giorni prefestivi infrasettimanaligrazie al servizio di guardia dei pediatri dilibera scelta annessa ai Pronto soccorso diCastelfranco Veneto e Montebelluna.Quando una nuova vita viene allaluce oltre a mettere in campo tantoaffetto, a procurarsi biberon e pannolini,i genitori sono tenuti a una seriedi pratiche burocratiche indispensabili.Accanto alla dichiarazione di nascita e allarichiesta della tessera sanitaria i genitoriscelgono quale sarà il pediatra che seguiràil proprio figlio negli anni dell’infanzia.Il pediatra di fiducia (o pediatra di liberascelta) è lo specialista che cura i bambinidagli 0 ai 14 anni. Il pediatra è obbligatorioper i bambini fino ai 6 anni; dopo i 6anni è possibile optare anche per il medicodi famiglia. In casi particolari, quando adesempio si manifestano malattie croniche,o stati di salute particolari, il pediatra potràseguire il paziente fino ai 16 anni.La scelta del pediatra di fiducia vieneeffettuata consultando gli elenchi pressogli uffici dell’Anagrafe sanitaria dell’Ulss8. Nell’Ulss 8 sono presenti attualmenteventinove pediatri, suddivisi in otto gruppiper vicinanza territoriale. Ad esempio unafamiglia residente ad Altivole potrà sceglieretra i pediatri operativi nei comunidi Altivole, Riese Pio X, Loria e Castellodi Godego.La fiducia reciproca sta alla basedel rapporto pediatra-genitore, ilvenir meno di questo rapportogiustifica il cambiamento dellascelta.Nel primo anno sono vivamenteconsigliate almeno cinque visitepediatriche, rispettivamente al 1°,3°, 6°, 9° e 12° mese, per verificarelo stato di salute del piccoloe la sua crescita. Tra il 1° ed il 14°anno di vita, invece, la Regionedel Veneto ha definito in almenocinque il numero delle visite minime daeffettuare (al 2°, 3°, 6°, 11° e 13° anno).I pediatri dell’Ulss 8 sono organizzati inassociazione al cui interno operano distintiper gruppi. Grazie al triennale patto aziendaletra i pediatri di libera scelta e l’Ulss8 ciascun gruppo di pediatri garantiscePer i bambini controlli regolarie cure con i pediatri di fiducia.Nell'urgenza c'è la guardia pediatricanei Pronto Soccorso di CastelfrancoVeneto e Montebelluna.Fino ai 6 anni per i bimbi è obbligatorio il pediatra.E’ in progetto l’introduzione di un softwareper la gestione della cartella clinicapediatrica. Si tratta di una cartellainformatizzata aggiornata anche quandoil piccolo accede all’assistenza, per probleminon rinviabili al giorno successivo,attraverso il Pronto soccorso pediatrico,il Pronto soccorso generale o il reparto diPediatria. Il pediatra di libera scelta potràconsultarla e monitorare le richieste deipropri pazienti e potrà aiutare i genitori aricorrere alle strutture di Pronto soccorsosolo nei casi di emergenza o comunque perproblemi non rinviabili al proprio pediatranel giorno successivo.da noi puoi gustare lastorica birra PedavenaSi accettano prenotazioni per il Pranzo di NataleSALUTE<strong>ULSS</strong>8


primo piano n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 11FINE DELLA VITA:PRECISIAMO I TERMINITante parolevengono usate nelladiscussione sulle cureterminali, non semprea proposito. Un lessicoessenziale propostodal Comitato per labioetica.Itemi di bioetica occupanosempre di più stampa e televisione.I casi Eluana Englaro,Welby, sono sulla boccadi tutti e turbano la gente. Lastessa rivista della nostra Ulssha recentemente dibattuto taliquestioni presentando il Centrodi cure palliative e attraversoun articolo su accanimento, abbandono,accompagnamento.Ma non sempre è chiaro il significato deitermini.Il Comitato per la Bioetica dell'Ulss 8 hasentito il bisogno di riflettere sui temi piùdiscussi e sui termini più usati, cercando diraccogliere dai vari studiosi la definizionepiù precisa e più comprensibile. Ci è parsoimportante far conoscere i risultati cui siamopervenuti.ACCANIMENTO ed ECCESSO TERAPEUTICOIl Comitato per la Bioetica dell’ Ulss 8 ritieneindicato non utilizzare il termine “accanimentoterapeutico”, in quanto sembra supporreun comportamento scorretto estraneoalla deontologia delle professioni sanitarie,privilegiando il termine “eccesso diagnosticoterapeutico”, che consiste nell’uso ostinatodi trattamenti che cercanodi prolungare la vitadel malato senza garantirglialcun beneficio terapeutico,né migliorare la qualità divita. Quando si parla invecedi "trattamento futile" siintende un trattamento dimanifesta inutilità.ABBANDONOSi può definire così l'astensioneo rinuncia, da parte del personalesanitario, a prendersi cura di un pazienteattraverso trattamenti appropriati.ACCOMPAGNAMENTOConsiste nel riconoscere i limiti della medicinadecidendo di astenersi o interromperetrattamenti sproporzionati. Si spostano gliobiettivi terapeutici dal “guarire” al “prendersicura”, orientando gli interventi versoun attento ascolto dei desideri del paziente.Importante restare vicini al malato terminaledandogli la possibilità di esprimere i suoisentimenti e rispettando il tempo del morirefacendo fronte alla tentazione di affrettarneil decorso.CURE PALLIATIVESono cure attive e globali effettuate sullePREMIATA LA DOTTORESSASALVIATO DEL CENTRO TRAFUSIONALELo scorso novembre l’Aice, Associazione italianacentri emofilia, ha premiato con 10mila eurola dottoressa Roberta Salviato del Centrotrasfusionale e immunologia dell’Ospedale diCastelfranco Veneto diretto dal dottor GiuseppeTagariello per la migliore pubblicazionescientifica sull’emofilia nell’anno 2007.“F8 gene mutation profile and ITT responsein a cohort of Italian haemophilia A patientswith inhibitors. Haemophilia”, questo il titolodello studio che, secondo la commissionegiudicatrice, fornisce dati importanti, anche senon conclusivi, circa il rapporto fra mutazioni delgene del FVIII e risposta all’immunotolleranza.Il lavoro della Salviato è stato apprezzato ancheper essere “un non trascurabile contributoalla evoluzione della conoscenza dei fattoriprognostici di successo all’immunotolleranzae in tal senso risulta essere innovativo.Inoltre offre interessanti spunti di correlazionetra tipologia delle mutazioni, localizzazioneall’interno del gene, modificazione dellastruttura terziaria della proteina, esposizionedi nuovi epitopi e sviluppo d’inibitore. Altreinteressanti osservazioni sono relative allepossibili correlazioni tra la localizzazionedelle mutazioni, i meccanismi di trascrizionee le possibili influenze sulla fenomenologiaemorragica”.persone affette da un male inguaribile, in cuile cure specifiche per la malattia non hannoalcuna risposta. Il loro obiettivo è quello dinon prolungare la vita, ma di migliorarne laqualità alleviando le sofferenze.don Dionisio Rossi, parroco,Cusignana di Giavera del MontelloComitato per la bioetica dell’Ulss 8Da oltre trent’anniil Partner della Tua <strong>Azienda</strong>CarburantiCombustibiliRACCOLTA OLI USATICONCESSIONARIOCONSORZIO OBBLIGATORIO DEGLI OLI USATIs.p.a.ECOLOGIA s.r.l.+ -CONSORZIOOBBLIGATORIOBATTERIE ESAUSTEE RIFIUTI PIOMBOSIFIORESE BERNARDINO SPA - Via Castion, 70 - 36028 Rossano Veneto (TV) - Tel. 0424.540600 - Fax 0424.84304 - www.fioresebernardino.it - e-mail: info@fioresebernardino.itSALUTE<strong>ULSS</strong>8P8305_FIORESE_885.indd 1 20-11-2007 14:40:20


12 · DICEMBRE 2008 lettere n salute ulss 8Dedizione e professionalità:due ringraziamenti al SIADCon queste poche parole volevamo ringraziaretutto il gruppo del Servizio diassistenza domiciliare, per avere sostenutoLuca nei suoi ultimi mesi di vita.Siete un reparto speciale, avete una dedizionee una passione unica.Luca è stato un paziente difficile, conun carattere unico, ve lo dicevamo findall’inizio, ma non vi siete scoraggiati egrazie all’amore, alla comprensione, alladedizione di Nadia e del dottor Tagliapietra,siete riusciti a conquistare la suafiducia.Non avrò mai parole a sufficienza per ringraziarviper avermi insegnato a sostenerloe a farlo rimanere a casa fino all’ultimogiorno, come lui desiderava.E’ importante che malati terminali comeLuca abbiano la possibilità di concluderela loro esistenza tra le mura domestiche,cosa che senza un’adeguata assistenza nonsarebbe possibile. Fortunatamente abbiamoavuto voi.Luca, con voi, ha avuto dignità, rispetto,attenzione, autonomia, indipendenza, èstato accompagnato con umanità profondaa concludere la sua esperienza. Ancora ungrazie alla dottoressa Paiusco, al dottorAttanasio, a Caterina, a Piero, a Monica,a Fabio.Avrete sempre un posto speciale nei nostriricordi.Con la massima riconoscenzaLaura, Luisa, Maurizio, Nicola, Paolo.Pregiatissimo dottor Mason,volevo ringraziare il Siad tramite lei e il suo giornale“Salute Ulss 8” e far conoscere a tutti i suoi lettoril’importanza ed il valore del suddetto organismo cheproprio nel momento più tragico della vita umanasegue, assiste, cura e sostiene non solo chi sta perconcludere la sua esistenza terrena, ma anche ifamigliari tutti.Ne prendo atto io in prima persona, Ada Camillo,moglie di Favero Lino, assistito con costante professionalità,senso di responsabilità, correttezza moralee disponibilità totale nei suoi ultimi giorni vissuti econclusisi in casa propria, fra i suoi cari che tantol’hanno amato e che egli ha tanto amato. Credo cheil solo fatto di averci permesso di “godere di questoprivilegio” abbia procurato a noi famigliari quellaserenità necessaria per non precipitare nel baratropiù profondo e al mio adorato Lino pace ed armonianel momento della separazione definitiva. Ringrazio ladottoressa Negrin e il dottor Tagliapietra che pur nellatragicità del momento, con la loro deontologia, attenzionee sensibilità, ci sapevano, non dico rassicurare(non c’era più nulla in cui sperare se non in un miracolo),ma perlomeno preservare dalla disperazione.Ringrazio poi singolarmente gli infermieri, con cuiISTITUTO CAVANISSCUOLA ELEMENTARESCUOLA MEDIASCUOLA SUPERIORENUOVO!Ist. Professionaleper i Servizi SocialiCon i seguenti indirizzi:(I.P.S.S.)CLASSICO TECNICO COMMERCIALELINGUISTICO TECNICO INDUSTRIALESCIENTIFICO ISTITUTO PROFESSIONALETECNOLOGICO PER I SERVIZI SOCIALIAttività pomeridiane:CorsiIngleseSpagnoloTedescoRussoMusicaInformaticaECDLSostegnoindividualizzatoStudio assistitoScambiStagesAlternanza scuola lavoroCorsi serali per adulticofinanziati e/o liberoSabato 22 novembreOre 15,00 - 18,00Domenica 30 novembreOre 09,00 - 12,30SCUOLA APERTASabato 10 gennaioOre 15,00 - 18,00Domenica 11 gennaioOre 09,00 - 12,30SALUTE<strong>ULSS</strong>8


lettere n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 13abbiamo avuto più a che fare e che quindi ho potutoconoscere meglio e cioè Piero, Michela e Fabio:molto professionali ed umani, sempre pronti, attenti,preparati, ricchi di esperienza, corretti, col sorrisosulle labbra....: un sorso di incoraggiamento in unmare di dolore!Vorrei che quelli che stanno vivendo una situazionesimile alla nostra sapessero che esiste il Siad che dàveramente una grande mano e voglio anche che tuttisappiano che in un mondo tanto “malato” da ognipunto di vista esiste anche la buona sanità.Quindi grazie e anche grazie al Siad e a tutti i suoioperatori.Per sempre grata, Ada Camillo, vedova Favero LinoI lettori possono inviare lettere all'Ufficio Relazionicon il pubblico alla mail: auurp1@ulssasolo.ven.it oall'indirizzo: via Forestuzzo, 41 - 31011 Asolo (TV).Maxillo facciale esempio di eccellenza sanitariaIn data 14 ottobre ho fatto un intervento ditrapianto osseo alla mandibola superiore,presso il vostro Ospedale di Castelfranco ein specifico nel reparto di Chirurgia maxillofacciale diretto dal dottor Maurizio Franco.Al di là dei risultati che, spero ottimi, maal momento non sono in grado di valutare,desidero esprimere i miei complimenti aquesta Ulss, a questo Ospedale ed al Dipartimentodi Chirurgia maxillo facciale per laperfetta organizzazione.Essendo stato Assessore e consigliere comunaleper oltre dieci anni a Thiene, hodovuto occuparmi spesso di sanità; pursapendo che anche la nostra Ulss 14 ècertamente fra le “virtuose”, “preparate”e “risparmiose” del panorama nazionalee regionale, debbo tuttavia riconoscere alvostro Ospedale una perfetta organizzazione,personale qualificato, sempre gentile edisponibile, ottima attrezzatura ed ospitalitàalberghiera, sia nella fase di visita preopera-toria, di esami pre ospedalizzazione che nelricovero ed intervento.Non ho perso un minuto del mio tempoed ho potuto constatare come tutto funzioninel migliore dei modi e verificare lapreparazione dei medici e del personaleparamedico.Voglio esprimere i miei complimenti aldottor Franco ed a tutta la sua équipe, chefanno di questo reparto e di questo Ospedaleun punto di eccellenza della nostra sanità,paragonabile alla sanità delle nazioni piùavanzate (lo dico per esperienza diretta).Molte volte siamo critici verso le nostrestrutture, ma va invece riconosciuto quandoqueste eccellono e danno al cittadino un’ottimasanità.Nel ringraziare, vi prego di estendere aivostri collaboratori i miei giudizi e le mieimpressioni.Cordiali saluti. Rinaldo ZuccatoTonellaLorisPosa con decorazioniLucidatura e restauriPavimenti alla venezianaMarmi e palladianeDitta certificata euro-soaVia Gen. Giardino, 54Paderno del Grappa (TV)Tel. e Fax 0423.53486SALUTE<strong>ULSS</strong>8


CASA DI RIPOSO ED OPERE PIE RIUNITE - VIDORVia Ippolito Banfi 25 - 31020 Vidor (TV) Tel 0423 985153 Fax 0423 989524 e-mail: vecchiaiaserena@tiscalinet.itLa Casa di Riposo ed Opere Pie Riunite di Vidor, trae la sua origine dalla fusione di Opere Pie Locali varie. Leprime notizie risalgono al 1300. Situata a pochi metri dal centro del paese, nelle vicinanze della farmacia, dellachiesa parrocchiale e a pochi passi dal centro commerciale, è circondata da un paesaggio collinare.STRUTTURALa struttura è stata da pochi anni ristrutturata edampliata per rispondere agli standard regionali.E’ dotata di ascensore/ montalettighe, localicomuni per gli ospiti (sala “bar”, soggiorno,sala da pranzo, sala per attività ricreative/dianimazione, servizi igienici), camere, localiper l’infermeria/ambulatorio, palestra, localeper la cura ed igiene della persona, ufficiamministrativi, lavanderia/stireria, etc.Il complesso edilizio è circondato da ungiardino con gazebo, panche e tavoli, dove,soprattutto nel periodo primaverile ed estivo,gli ospiti escono per le varie attività educative eriabilitative e durante le visite dei familiari.CAPACITÀ RICETTIVA E SERVIZI EROGATIIl servizio offerto dalla Casa di Riposo ed Opere Pie Riunite di Vidor deve intendersi come intervento riabilitativoglobale, per migliorare e/o mantenere la qualità della vita dell’anziano e non autosufficiente.La Casa fonda la propria attività su alcuni principi basilari. Essi sono: la centralità dell’ospite anziano, la qualitàdella sua vita (in senso medico, psicologico ed esistenziale in senso lato), il suo ruolo sociale, anche seall’interno di una istituzione, il senso di appartenenza ad una comunità di persone. Il senso, inoltre, per glioperatori (ai vari livelli previsti) in essa operanti, di appartenere ad un gruppo con obiettivi e metodi terapeuticicomuni, in cui tutti possono esprimere la loro professionalità in modo creativo.Per informazioni più dettagliate ci si può rivolgere alla segreteriadell’Ente: tel. 0423.985153e-mail: vecchiaiaserena@tiscalinet.itLa Casa di Riposo ospita 43 persone, nonautosufficienti e autosufficienti.La struttura gestisce direttamente anche il serviziodi ristorazione, con menu studiati per le tipologie diospiti presenti, ed il servizio di lavanderia/stireria.Non mancano le figure a supporto del serviziomedico, infermieristico e di assistenza, tra le quali siricorda la presenza della psicologa, dell’educatrice/animatrice, della logopedista, della fisioterapista,del podologo e dell’assistente sociale.All’interno opera l’Associazione di Volontariato“Arcobaleno”, che ha la propria sede c/o la Casadi Riposo, presenza utile e preziosa a serviziodegli ospiti. Vengono organizzate feste mensili dicompleanno e feste annuali: anguriata, carnevale,ecc.. Ci sono poi le uscite, il gioco della tombola,momenti religiosi, etc.


attualità n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 15costante controllocon la telecardiologiaEssere controllati quotidianamentesenza bisogno di spostarsi da casa.Ora, per i pazienti con pacemakere defibrillatori è possibile. Da qualchetempo, grazie all’evoluzione tecnologicadelle apparecchiature, si sta superando ancheuno dei più grossi limiti legati all’usodei pacemaker e dei cardioverter-defibrillatoriimpiantabili,ovvero il fatto che ilpaziente deve farsi visitaredal medico per il controlloregolare del dispositivo ogni3-12 mesi! Una necessità nonpoco impegnativa per il medicoincaricato, ed onerosaper il paziente ed il Sistemasanitario nazionale.Alcune aziende costruttricidi pacemaker e defibrillatori offrono attualmenteuna tecnologia che consentedi inviare dati dal dispositivo impiantatodirettamente al centro di riferimento,quotidianamente e senza l’intervento delpaziente, in modo tale da superare i limitidi tempo e luogo nell’acquisizioneed aggiornamento delle informazioni (fig1). Tale tecnologia sta comportando unradicale cambiamento nella gestione deipazienti.Pacemaker o defibrillatori impiantabili,Migliora la qualitàe l'assistenzaper i pazienticon pacemaker edefibrillatorigrazie alle nuovetecnologiedi monitoraggioremoto.Il flusso dei dati trasmessi da pacemaker e defibrillatori.predisposti per la funzione di telemonitoraggio,sono dotati di un circuito ditrasmissione che consente l’invio dei datiacquisisti ed elaborati. Poiché la trasmissioneavviene in modo completamenteautomatico, non è richiesto alcun interventoda parte del paziente, con il notevolevantaggio che la trasmissioneè indipendente dalla collaborazioneo possibilità delpaziente.Un’unità esterna portatile riceveautomaticamente le informazionitrasmesse dal pacemakere dal defibrillatore ele inoltra, senza l’interventodel paziente, attraverso la retetelefonica cellulare gsm, alCentro servizi, nel quale i dativengono elaborati e messi a disposizioneesclusivamente del medico e del centrocurante attraverso la piattaforma internet.Il trasmettitore portatile non richiede alcunaparticolare azione da parte del pazienteche deve solamente collegare alla reteelettrica la sua base (che funge da caricabatteria) e collocarlo vicino al letto, in modotale che di notte, quando normalmenteviene impostata l’ora di trasferimentodei dati dal dispositivo impiantato, possacaptare le informazioni provenienti daUn esempio di impianto di pacemaker.quest’ultimo.In base alla nostra esperienza, la segnalazionedi eventi avversi in tempo realeavviene contemporaneamente via fax alreparto di cardiologia, via e-mail ai medicied infermieri coinvolti e via sms al medicoreferente. Numerosi sono stati i dati clinicidel paziente e le anomalie del pacemakertrasmessi. In qualche caso si è trattato diinformazioni inattese e sconosciute, chehanno richiesto un impegno assistenzialemaggiore, ma che hanno anche azzeratoil rischio clinico del paziente. Vi è statainoltre la possibilità di effettuare una continuaverifica dell’efficacia della terapiaantiaritmica, farmacologica o erogata daldispositivo, dei loro effetti collaterali edell’aderenza del paziente al trattamento,non di rado causa del deterioramento dellecondizioni dello stesso. Abbiamo inoltrepotuto supervisionare dispositivi impiantatia pazienti con mobilità limitata a causadi capacità fisiche ridotte o perché residentilontano dall’ospedale, con sollievonon indifferente anche per i familiari cheli accompagnavano.Il monitoraggio remoto dei pazienti portatoridi pacemaker e defibrillatori mostranotevoli potenzialità nella direzione diun incremento della qualità, sicurezza edaccuratezza delle cure erogate, e probabilmentediventerà lo standard di gestione diquesti pazienti.Gianfilippo Neri, Diego VaccariCardiologia, MontebellunaSALUTE<strong>ULSS</strong>8


16 · DICEMBRE 2008 attualità n salute ulss 8Vanno in pensione quattro primari dell’Ulss 8. Un breve profilo di ciascuno per ringraziarli ericordare le principali attività condotte nei presidi.L’ulss 8 saluta quattro primariIn questi mesi quattro primari dell’Ulss8 andranno in pensione: il dottor PaoloBrisotto, primario di Pediatria di Montebelluna,il dottor Antonino Caminiti, primariodi Chirurgia di Montebelluna, il dottorLeopoldo Celegon, primario di Cardiologiadi Castelfranco Veneto ed il dottor RiccardoKirn, primario di Otorinolaringoiatriadell’Ospedale di Montebelluna.Vogliamo tracciare un loro breve profilo ricordandoil loro prezioso contributo.PAOLO BRISOTTONato nel 1946 ad Oderzo (Tv), si laurea allaIl primario di Pediatria di MontebellunaPaolo Brisotto.Facoltà di Medicina e Chirurgia all’Universitàdi Padova nel 1971 dove, alcuni anni dopo,ottiene anche la specializzazione in Pediatriae in Neonatologia. Dopo la laurea lavora perun breve periodo presso l’Ospedale di Feltre,quindi in quello di Cittadella. Raggiungel’Ulss 8 nel 1980 come aiuto pediatra a Montebellunadove continua la sua attività finoad oggi. Da otto anni è primario dell’unitàoperativa montebellunese dove, assieme allasua équipe, ha intensificato l’aspetto dell’accoglienzadel bambino-paziente, puntandosull’umanizzazione delle cure. Questo anchegrazie ai volontari dell’Associazione bambinoin ospedale, Abio, di cui è presidente.Altro impegno è stato profuso nel rendere laPediatria di Montebelluna un importante equalificato centro specializzato nell’endocrinologiae nella diabetologia del bambino.ANTONINO CAMINITIil dottor Caminiti ha dedicato gran partedella sua vita professionale all’Ulss 8. Natonel 1948 a Reggio Calabria, si è laureato nel1972 in Medicina e chirurgia all’Universitàdi Padova, già l’anno successivo ha iniziatoa lavorare nel reparto di Chirurgia dell’Ulss8. Quindi ha ottenuto la specializzazione inChirurgia generale all’Università di Padovaed in chirurgia vascolare all’Università diIl primario di Chirurgia di MontebellunaAntonino Caminiti.Trieste. Nel 1999 ottiene il primariato dellaChirurgia montebellunese, dopo aver svoltoper quattro anni l’attività come incaricato.E’ in questo periodo che Caminiti si trova adover gestire anche l’eredità della fusione aMontebelluna dei reparti di Asolo e Valdobbiadene,dismessi.Grazie a Caminiti l’Ulss 8 ospita oggi unimportante centro per la chirurgia dell’obesità,tra i pochi così all’avanguardia in tuttaItalia.LEOPOLDO CELEGONHa percorso l’intera sua carriera a Castelfrancoche dopo la nomina ad aiuto nel 1980ha eletto a sua città di residenza. LeopoldoCelegon primario della Cardiologia di Ca-Augura<strong>Buone</strong> <strong>Feste</strong>Centro di Assistenza alle AziendeAgricole per pratiche Tecniche, Fiscali,Previdenziali e Corsi di FormazioneP.zza Serenissima 40 31033 Castelfranco Veneto (TV)Tel. 0423 420325 Fax. 0423 344900www .verdeservizi.it info@verdeservizi.netSALUTE<strong>ULSS</strong>8


attualità n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 17Il primario di Cardiologia di Castelfranco VenetoLeopoldo Celegon.stelfranco dal 1995 lascia a fine dicembre2008 l’incarico. Continuerà a mettere adisposizione la sua grande esperienza nellaRiabilitazione cardiologica. Specializzato inCardiologia a Padova e in Medicina internaa Verona, è arrivato nel 1975 come assistente.Non ha mai lasciato l’Ospedale San Giacomocontribuendo in maniera decisa allacrescita e allo sviluppo della Cardiologia.Negli anni ‘70 ha sviluppato il laboratoriodi Ecocardiografia, fu fra i primi ad usare gliultrasuoni per scrutare il cuore. Sua anchel’attivazione con un borsista dell’ambulatoriodello “Scompenso cardiaco” dedicatoa pazienti complessi. Nel 2000 l’ultimagrande conquista: l’apertura dell’ambulatoriodi coronarografia e angioplastica. Intensol’impegno nel mondo dell’associazionismo,sia con gli Amici del cuore raccogliendoingenti fondi per nuove strumentazioni, siacome delegato castellano della Lega lottacontro i tumori.RICCARDO KIRNNato nel 1942 a Mattuglie (Fiume) il dottorKirn operava nell’Ulss dal settembre 1995dopo un lungo percorso formativo e professionale.Si era laureato in medicina e chirurgiaall’Università di Genova nel 1966 ed ottenutola specializzazione in Orl nella stessaUniversità nel 1969.Quindi ha prestato servizio all’Ospedale diGenova “Nervi”, presso l’Ente OspedalieroPio Istituto Santa Corona in Pietra Ligure,Savona, fino al 1978 quando si trasferì nelcapoluogo della Marca per l’incarico di aiutoall’Ospedale di Treviso. In seguito, dopo unaparentesi di un anno presso l’Ospedale diAlbenga dall’85 all’86 ha prestato servizioIl primario di Orl di Montebelluna Riccardo Kirn.nuovamente presso l’Ospedale di Treviso e,come primario, presso l’Ospedale di Feltre.Nel corso dei 13 anni all’interno dell’Ulss8 il dottor Kirn si è distinto per il suoirreprensibile impegno professionale e laresponsabilità.Il dottor Pier Giorgio Pasquon, primario diOrtopedia e Traumatologia dell’Ospedale diMontebelluna lo ricorda come esempio diserietà: “Con il suo pensionamento l’Ulss8 viene a mancare di un chirurgo maturo. IlDottor Kirn è stato esponente di una certachirurgia ‘coraggiosa’ per la cura delle patologiecervico-facciali".SALUTE<strong>ULSS</strong>8


CASTELFRANCO - Viale ItaliaCurato appartamento al piano rialzato,composto da ingresso, soggiorno/pranzo,cucinino, 2 camere, bagno, taverna,garage ed ampio terrazzo. Bello!€ 188.000,00 tratt. - (Rif. AC/329)CASTELFRANCO - CentroBifamiliare totalmente indipendente congiardino privato e grandi spazi interni.Realizzate con tecnologie costruttive per ilrisparmio energetico. Finiture di lusso.Informazioni in agenzia. - (Rif. CC/146)CASTELFRANCO - CampigoVendesi due bellissime villette dalla ricercata lineaarchitettonica totalmente indipendenti sviluppate su2 livelli con vani ampi e luminosi distribuiti in modorazionale; travatura a vista e giardino privato. (Rif. CF/88)GODEGO Ottimo investimentoMansarda su piano unico in rusticoelegantemente ristrutturato con travatura a vista.No spese condominiali, rendita 4%.€ 170.000,00 - (Rif. AS/110)CASTELFRANCO – Ultimo pianoElegante appartamento con salone , cucina, 3 camere,2 bagni, garage singolo , terrazzi, caminetto e ariacondizionata finiture di lusso Bello!Trattative riservate - (Rif. AC/383)CASTELFRANCO – CentroEsclusivo attico su piano unico con salone,cucina, 3 camere, 2 bagni, terrazzo ampio vivibilee garage doppio. Finiture di alto pregio.Ottima posizione – (Rif. AC/388)CAPRILE - AllegheElegante mansarda di nuova costruzionecon 2 camere, doppi servizi e garage.Travatura a vista e finiture accurate.Ulteriori informazioni in agenzia. (Rif. AE/56)


dai reparti n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 19TRAPIANTO DI CORNEAMENO INVASIVONon più trapianti integrali della cornea:l’immediato futuro prospettasoluzioni molto meno impegnativeper il paziente ed altrettanto efficaci. Statrovando sempre maggiori conferme unatecnica innovativa, che consiste nel sostituirenon l’intera cornea, ma solo il sottile stratopiù interno, l’endotelio.Numerose sono le malattie della cornea cheriducono la visita, o per la sua opacizzazione(cicatrici causate da infezioni o traumi, malattiedegenerative) o per la sua distorsioneo deformazione geometrica (cheratocono,traumi). Queste malattie trovano l’unica soluzionenel trapianto, cioè nella sostituzionedella cornea malata opaca con una corneasana di donatore, trasparente, che consenteal paziente di recuperare la vista.La prima tecnica di trapianto di cornea equella ancora più diffusa è la “cheratoplasticaperforante”, che consiste nella sostituzionea tutto spessore della cornea danneggiatacon una cornea trasparente. La cornea deldonatore viene posizionata nell’occhio delricevente e fissata mediante punti di sutura.L’intervento si esegue in anestesia generale oIl team che al San Giacomo pratica l'innovativo trapianto di cornea.locale ed il recupero visivo è lento e richiedemesi di attesa: i risultati ottenuti, in terminidi acuità visiva, possono essere ottimi, conun completo recupero della vista. Tuttavianon sono rare le complicanze sia intraoperatorieche post-operatorie ed il rischiodi rigetto del trapianto è sempre presente.Per ridurre i rischi della cheratoplastica perforantenegli ultimi anni numerosi chirurghioculisti stanno sperimentando ed applicandonuove tecniche per rendere il trapianto dellacornea meno invasivo e più rapido il recuperodella funzione visiva.I progressi della scienza medica e lo sviluppodi nuove tecnologie rendono oggi possibilel’esecuzione di interventi più conservativi,cioè in cui è possibile trapiantare non tutta lacornea, ma solo la parte danneggiata e che neprovoca l’opacizzazione. In questo modo siconserva il più possibile il tessuto cornealesano originale del paziente e con esso l’integritàdell’occhio.Presso l’Ospedale di Castelfranco Veneto imedici della struttura semplice dipartimentaleDay surgery di Oculistica, diretti daldottor Tarcisio Sibilia, sono in prima lineanella ricerca e nell’applicazionedi queste nuove tecniche chirurgiche.Per la prima volta sonostati eseguiti due interventi conuna tecnica innovativa chiamata“endocheratoplastica” o “trapiantodi endotelio”, a tutt’oggi pocodiffusa.La cornea è formata da tre strati ilpiù esterno è l’epitelio, nel mezzoc’è lo stroma, all’interno l’endoteliouno strato di cellule da cui dipendela trasparenza dell’occhio.I VANTAGGI DELLA SOLASOSTITUZIONE DELL’ENDOTELIOI vantaggi rispetto al tradizionale trapiantodi cornea a tutto spessore sono molti: ilrecupero visivo è molto rapido, in generedopo uno-tre mesi dall’intervento il pazienteha recuperato una vista completa; in piùl’intervento necessita di pochi punti di sutura,limitando così tutte le complicanze legate adessi, tra le quali gli astigmatismi elevati e leerosioni o infezioni della superficie corneale.Il rischio di rigetto del lembo trapiantato èanche inferiore; inoltre, sia in caso di rigettoche di altre complicanze che ne causanoil fallimento, l’intervento si può ripetere,poiché la sostituzione dell’endotelio è piùrapida e più semplice della sostituzione diuna cornea intera.Le cellule funzionano infatti come una pompa,prosciugano il tessuto e lo mantengono inuno stato di disidratazione. Quando per unamalattia o per un trauma il meccanismo sialtera, la cornea opacizza ed è necessario sostituirla.Con questa tecnica non si trapiantatutta la cornea, ma soltanto l’endotelio.Gli interventi si sono svolti in sala operatoriaed in anestesia locale, addormentando solol’occhio. Servendosi di un microscopio operatorio,il chirurgo ha rimosso solo lo stratointerno malato della cornea del riceventee lo ha sostituito con un nuovo endoteliosano di donatore, fornito dalla Banca degliocchi del Veneto di Mestre. Gli interventisono stati eseguiti in maniera regolare, senzacomplicanze intra-operatorie e i pazienti sonostati dimessi in giornata. Il decorso postoperatorioè regolare ed il recupero visivoprogressivo.Oggi, grazie proprio al trapianto di endotelio,è possibile intervenire in uno stadioprecoce della malattia garantendo un elevatosuccesso terapeutico.Tarcisio Sibillaresponsabile di strutturasemplice dipartimentaleSALUTE<strong>ULSS</strong>8


20 · DICEMBRE 2008 dai reparti n salute ulss 8UROFLUSsOMETRIA, un esamesemplice ma poco notoè un esa-di facile esecuzioneL’uroflussometriache consente la registrazionecomputerizzata dell’attominzionale. Tramite la rappresentazionegrafica è possibilerilevare parametri riferiti al volumevuotato, al flusso massimo,flusso medio e tempo disvuotamento. Costituisce, per lospecialista urologo, l’esame dibase per valutare pazienti affettida distrurbi disurici da ipertrofiadella prostata, stenosi del collovescicale, stenosi uretrali cosìcome può fornire utili informazioninei casi di ostruzioni di naturafunzionale anche femminili.Nel tempo consente di valutarei risultati della terapia medica ochirurgica.E’ un esame facilmente ripetibileil cui unico limite è rappresentatodalle condizioni ambientaliche nell’esecuzione possono inficiarela regolarità della minzionespontanea, rendendo difficilel’interpretazione dell’esame daparte dello specialista urologo.Modalità di preparazioneIl paziente deve presentarsi alpoliambulatorio all’ora stabilitacon il desiderio di mingere (vescicapiena), così da riprodurrequanto più fedelmente possibileciò che avviene normalmentedurante la vita quotidiana.Al fine di facilitare questo puòessere utile mingere circa 2 oreprima dell’ora programmata persvuotare la vescica; quindi introdurrecirca 500 cc di liquidoe trattenere la minzione fino almomento dell’esame.Si esegue in poco tempo,non ha controindicazioni,non è doloroso,ma consente di valutaremolti disturbi urologici edoffre preziose indicazioniall'urologo.Modalità di esecuzioneDopo la registrazione dei datianagrafici il paziente viene invitatodal personale infermieristicoa recarsi nel bagno riservatoper l’esecuzione dell’esame.Qui il paziente dovrà mingerespontaneamente in un imbutoposto a circa 60 cm dal suoloe che convoglierà l’urina in uncontenitore collegato al sistemacomputerizzato.Il paziente sarà solo, in assoluta“privacy” e darà all’operatore,per la registrazione, un segnalevocale di inizio e fine minzione.Nel caso di pazienti di sessofemminile le signore potrannofare uso di un sedile specificoper l’esecuzione dell’esame.PrenotazioniL’esame può essere eseguitopresso i poliambulatori di Castelfrancoe Montebelluna previaprenotazione tramite Cupo recandosi direttamente allasegreteria del poliambulatorio.Inoltre, se il curante lo ritieneopportuno, il paziente potrà eseguirenella medesima giornatasia l’esame uroflussometrico chela successiva visita urologica.Vincenzo Gramegnadirettore unità operativadi UrologiaIndagini d’affari:• ricerche su clienti, soci,dipendenti;• accertamenti patrimoniali;• analisi dei concorrenti...www.fastinvestigazioni.comCastelfranco VenetoTel. 0423 420 045CittadellaTel. 049 5979592Indagini familiari:• infedeltà e accertamenti suconiugi separati;• controllo frequentazioniminori e familiari...e-mail: fast@fastinvestigazioni.comSALUTE<strong>ULSS</strong>8


dai reparti n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 21anche l’Ulss 8, tra i beneficiaridei contributi annuali dellaC’eraFondazione Veneto Banca cheha scelto di sostenere l’Unità di radiologiadel presidio ospedaliero di Montebellunaper l’acquisto di strumentazioni utili allostudio e alla diagnostica degli organiinterni. Alla cerimonia di consegna, oltreal dottor Franco Antiga, presidente dellaFondazione Veneto Banca, erano presentiil direttore sanitario dell’Ulss 8, PaolaCorziali, e il primario radiologo, FrancescoSpigariol.“Siamo coscienti che rispetto ad alcuni disagiche le persone vivono quotidianamentequesti contributi possono rappresentareuna piccola boccata di ossigeno - ha commentatoFranco Antiga - ma ci auguriamoche attraverso noi si accendano i riflettorinei confronti di problematiche troppo spessodimenticate nell’arco dell’anno. Nataleè soltanto un giorno ma la speranza e lacertezza che si possa avere una condizionedi vita migliore deve poter essere quotidiana”.Veneto Banca sostienela radiologia dell'Ulss 8“Il contributo della Fondazione di 30milaeuro - ha aggiunto il dottor Spigariol - ci dàla possibilità di continuare ad essere al verticesulla diagnostica per immagini, praticache richiede un costante aggiornamentotecnologico e professionale. Il contributosarà infatti utilizzato per permettere l’aggiornamentodel software della risonanzamagnetica garantendo una migliore acquisizionedelle immagini”.Altri due contributi sono stati consegnatiall’Associazione Fabrizio Viezzer Onlus diSoligo per l’acquisto di un pulmino a noveposti per il trasporto di persone disabili eall’Associazione Italiana Sclerosi multipladi Treviso per l’acquisto di un pulmino.Il direttore sanitario, Paola Corziali, ed il primariodi Radiologia di Montebelluna, Francesco Spigariolmostrano la donazione.Trattoria da “Mirka e Marcello”specialità allo spiedoMilies di Segusino (TV)via dei Narcisi 5 Tel. 0423 . 979120 Cell. 334 . 7653939SALUTE<strong>ULSS</strong>8


22 · DICEMBRE 2008 approfondimento n salute ulss 8Differenti sono i modi di presentarsi dell’influenza: alte temperature sono tipiche nei bambini;Per tutti il metodo migliore per prevenire l’influenza è l’igiene delle mani; efficace anche il vacctempo di virus INFLUENZAle: primaè una malattiainfettiva stagionale. SiL’influenzapresenta come infezionerespiratoria acuta, febbrile, caratterizzatadalla rapida comparsadel quadro sintomatologico sistemicoassociato a compromissionedell’apparato respiratorio.Dopo un’incubazione di alcunigiorni si ha un esordio bruscocon febbre (38°-39°C e oltre),cefalea, astenia intensa, doloriarticolari, seguiti da esteso interessamentodelle vie aeree.Diverse però sono le modalitàdi presentazione ed i trattamentia seconda dell’età del paziente.Bambino, adulto ed anziano reagisconoin modo differente alvirus pur non dimenticando checiascuna persona è organismo asé, con caratteristiche soggettivee predisposizioni differenti.La più elevata incidenza di influenzasi registra nei bambini inetà scolastica e negli adolescenti,mentre si riduce con il progrediredell’età. Il presentarsi dell’influenzaè circa quattro volte superiorenei giovani rispetto allepersone di età superiore a 60anni. Negli anziani l’influenzapuò avere caratteristiche diverserispetto a quelle dell’adulto.All’esordio, i sintomi possonoessere più subdoli (soprattuttodopo i 70 anni) con febbre cheraramente supera i 38°C, mentreprevalgono disturbi comportamentalie segni neurologici (statosoporoso, confusione mentale,vertigini, incontinenza urinaria efecale) che provocano anche unrischio di cadute accidentali. Itassi più elevati di ricovero ospedalierosi registrano nei bambinidi età inferiore a 5 anni o neglianziani di età superiore a 65anni, con 3-6 ricoveri ogni 1000persone nei periodi di epidemia.I bimbi rappresentano il serbatoio delvirus influenzale.BAMBINILa popolazione pediatrica, soprattuttoin età scolare, può essereconsiderata il serbatoio delvirus influenzale.La malattia nel bambino si presentacon la comparsa improvvisadi febbre, spesso con brivido,cefalea, malessere, dolorimuscolari diffusi e tosse secca.In seguito i segni respiratori dimal di gola, congestione nasalee tosse diventano predominanti.Si possono associare disturbia carico dell’apparato digerentecon dolori addominali, nausea evomito. Nei lattanti più piccoli simanifestano sintomi più generalicon quadri simili alla setticemia.Solo il 10% dei bambini chepresentano tosse, raffreddore efebbre però ha la vera influenza.Un atto sicuro per prevenire ilcontagio è quello di lavarsi frequentementele mani, specie dopoessersi soffiati il naso, dopoaver toccato cibi crudi ed in particolarecarne e pesce, dopo avercambiato il pannolino ai bambinoo essere andati in bagno.Altra precauzione è l’isolamentovolontario in casa delle personeammalate in fase febbrile (la presenzadel virus nelle secrezioninasali cessa generalmente entrosette giorni dall’inizio della malattia),l’attuazione di una buonaigiene respiratoria, coprendosi ilnaso e bocca quando si starnutiscee tossisce, trattando adeguatamentei fazzoletti e lavandosile mani. Il periodo di incubazionedell’influenza è generalmentedi 1-3 giorni.VACCINOAltro rimedio consiste nella vaccinazione.L’Ulss 8 rilascia ilvaccino antinfluenzale gratuitamenteper i soggetti di età pari osuperiore a 65 anni, i bambini dietà superiore ai 6 mesi, ragazzi eadulti affetti da malattie cronichea carico dell’apparato respiratorioe cardio-circolatorio, diabetemellito ed altre malattie metaboliche,insufficienza renale, malattiedegli organi emopoieticied emoglobinopatie, carenzeimmunitarie, malattie infiammatoriecroniche e malassorbimentointestinale, patologie per le qualisono programmati importanti interventichirurgici.L’efficacia del vaccino risultainferiore nelle persone anzianee malate. Tuttavia se il vaccinonon è molto efficace nell’evitarela malattia, è molto più efficacenel prevenire le complicanze e lamorte. Tra le persone anziane ilvaccino ha una efficacia del 50-60% nel prevenire l’ospedalizzazionee dell’80% nel prevenirnela morte. Risposte meno brillantial vaccino si possono avere nellepersone molto anziane e neisoggetti affetti da insufficienzaPer prevenire l’influenza è importantelavarsi le mani dopo essersi soffiati ilnaso.SALUTE<strong>ULSS</strong>8


approfondimento n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 23negli anziani è meno intensa anche se accompagnata spesso da problemi respiratori.ino anti-influenzale per le fasce considerate a rischio.regola, lavarsi le maniRaramente nelle persone anziane l’influenza raggiunge temperatureelevate come nei bambini.renale o da immunodepressione.Sebbene si tratti di un’infezionegeneralmente autolimitante, soprattuttoin soggetti con difeseimmunitarie compromesse puòdeterminare complicanze a volteanche fatali: la mortalità correlataall’influenza si osserva soprattuttonella fascia d’età superioreai 60 anni.LA FEBBRELa febbre è una caratteristicacostante, anche se la temperaturapuò non raggiungere negli anzianii valori osservati nei bambinie nei giovaniadulti. La temperatura,di solito,si alza entrole prime 12 oredel primo giornodi malattia,contemporaneamenteallacomparsa dellasintomatologiasistemica. Duranteil 2° e il3° giorno di malattia diventa piùevidente la sintomatologia respiratoria,specialmente la tosse.Può residuare un’intensa asteniaper un paio di settimane.Polmonite e bronchite grave accompagnanospesso l’influenzain età geriatrica. La polmonitein particolare può essere dovutaall’infezione influenzale primitivaoppure a un’infezione battericasovrapposta. Un’attenzioneparticolare meritano gli anzianiistituzionalizzati per la presenzadi un maggiore rischio di complicanzetra le quali la sovrapposizionebatterica. Tra le complicanzenon infettive ricordiamol’insufficienza respiratoria, gliscompensi cardiovascolare, renale,diabetico, idroelettrolitico edell’equilibrio acido-base.LA CURADalla molteplicità del quadro clinicoderiva la complessità terapeutica.La terapia sintomatica èfondamentale e deve avvalersi diun uso razionale degli antipiretici(raccomandato l’uso del paracetamolo)e dell’idratazione.La terapia dell’influenza noncomplicata è dunque sostanzialmentesintomatica. L’uso di farmaciantivirali è relativamenteefficace, ma essi vanno assuntimolto precocemente (solo dopoessersi accertati che si tratti divera influenza) e possono comunque,comportare effetti collaterali.In pratica è una terapiariservata a soggetti ad alto rischionon vaccinati e a quelli in cui lavaccinazione è controindicata.Gli antibiotici vanno somministratisolo se i sintomi sono severio persistenti o se si evidenziauna sovrapposizione batterica.I pazienti anziani senza patologieconcomitanti possono essere trattatia domicilio, perché la terapiadell’influenza fondamentalmenteè di supporto: abbassamento dellatemperatura corporea medianteantipiretici, adeguata idratazionee nutrizione. Tuttavia, gli anzianidebilitati e immobilizzati a lettodevono essere tenuti sotto strettocontrollo, per poter cogliereprecocemente la comparsa deisegni di una polmonite battericasovrapposta.Articolo redatto in collaborazionecon il dottor Fabiodell’Antonia, pediatra di liberascelta dell’Ulss 8, GiulioBerton, medico di medicinagenerale dell’Ulss 8 e MassimoZanardo, Lungodegenzariabilitativa di CastelfrancoVeneto.SALUTE<strong>ULSS</strong>8


24 · DICEMBRE 2008 dai reparti n salute ulss 8Grazie al progetto"P.A.S.S.I." monitoratoil rischio cardiovascolarenella popolazionedell'Ulss 8.rischio cardiovascolaree colesterolemia8, in collaborazione con laRegione del Veneto e con l’IstitutoL’UlssSuperiore di Sanità, partecipa al“sistema di sorveglianza P.A.S.S.I.”: Progressidelle Aziende Sanitarie per la Salutein Italia, con l’obiettivo di monitorare lostato di salute della popolazione adulta,attraverso la rilevazione telefonica sistematicae continua delle abitudini e deglistili di vita.Il Rischio cardiovascolare nella popolazionedell’<strong>ULSS</strong> n. 8La prima causa di morte nel mondo occidentaleè rappresentata dalle patologiecardiovascolari; dislipidemia, ipertensionearteriosa, diabete, fumo ed obesità sono iprincipali fattori di rischio positivamentecorrelati allo sviluppo di tali patologie.Valutare le caratteristiche di diffusionedi queste patologie consente di effettuareinterventi di sanità pubblica mirati neiconfronti di determinati gruppi di popolazione,con l’obiettivo di indurre modificazioninegli stili di vita delle persone arischio e favorire la loro salute.1. Ipertensione arteriosaL’ipertensione arteriosa è un fattore di rischiocardiovascolare importante e moltodiffuso, implicato nella genesi di moltemalattie, in particolare ictus, infarto delmiocardio, scompenso cardiaco, con uneccezionale costo sia in termini di salutesia dal punto di vista strettamente economico.Il costo delle complicanze si stimaessere, infatti, 2-3 volte più grande di quellonecessario per trattare tutti gli ipertesinello stesso periodo di tempo.L’attenzione al consumo di sale, la perditadi peso nelle persone con eccessoponderale e l’attività fisica costituisconomisure efficaci per ridurre i valori pressori,sebbene molte persone con ipertensionenecessitino anche di un trattamento farmacologico.Criterio Fascia % IpertesiIpertesi Tutta la popolazione 20,1%ETA' 18-34 7,5%35-49 8,5%50-69 43%SESSO MASCHIO 21,4%FEMMINA 18,8%L’identificazione precoce delle personeipertese costituisce un intervento efficacedi prevenzione individuale e di comunità.Nell’azienda Ulss 8 si stima che sia ipertesocirca il 20% della popolazione tra 18 e69 anni, la percentuale di persone ipertesecresce proporzionalmente con l’età: nelgruppo 50 - 69 anni più di due persone sucinque riferisce di essere iperteso (43%),circa l’8,5% dei soggetti tra i 35 e 49 anni,e circa il 7,5% dei giovani con menodi 35 anni. Emergono differenze anche aseconda del sesso e del grado di istruzione:le donne sembrano soffrire meno diipertensione (18,8%) rispetto agli uomini(21,4%). In molti casi si può riuscire aridurre l’ipertensione arteriosa attraversoSALUTE<strong>ULSS</strong>8Una persona su cinque dell'Ulss8 è ipertesa. Il 20% non ha maimisurato il livello di colesterolo.Questi dati rilevati grazie alprogetto "P.a.s.s.i." impongonola prevenzione.un’attività fisica regolare, una dieta iposodicaed il controllo del peso corporeo; inaltri, per avere un controllo adeguato dellapressione e per prevenire complicazioni, ènecessaria la terapia farmacologia, anchese questa non può essere considerata sostitutivadi stili di vita corretti.2. ColesterolemiaL’ipercolesterolemia, come l’ipertensione,rappresenta uno dei principali fattori dirischio per cardiopatia ischemica, sui qualiè possibile intervenire efficacemente.L’eccesso di rischio dovuto all’ipercolesterolemiaaumenta in presenza di altri fattoridi rischio, quali fumo e ipertensione.Si stima che al 23 % della popolazione di18-69 anni dell’Ulss 8 non sia stato maimisurato il livello di colesterolo. Tra coloroche si sono sottoposti ad almeno unesame per il colesterolo, il 32% dichiaradi avere una condizione di ipercolesterolemia;questa quota sale al 46,7% tra lepersone di 50-69 anni.Una rigida attenzione alla dieta e all’attivitàfisica può abbassare il colesteroloper alcune persone, tanto da rendere nonnecessario il trattamento farmacologico.F.to dr. Gianluigi LustroDirettore Servizio Igiene e Sanità Pubblica


prevenzione n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 25“Genitori più”, campagnadi prevenzione per i genitori,lo raccomanda frale sette azioni base per lasalute dei figli.acido folico, la primaprevenzione della vitaLa Regione Veneto nel 2006 ha lanciatouna campagna per coinvolgere le famiglienella promozione della salute deibambini denominata “Genitori Più”. Successivamenteil Ministero della Salute ha decisodi estendere su tutto il territorio nazionalequesta importante iniziativa che ha lo scopodi valorizzare le capacità dei genitori di rendersiprotagonisti nel promuovere la salutedei propri figli, rispetto alla quale hanno unruolo insostituibile.Come possono i genitori essere protagonistidella salute dei loro bambini? Attraversosemplici azioni che possono aiutare a preveniregravi rischi di diverso tipo come malformazionicongenite, basso peso alla nascita,morte in culla, infezioni, traumi stradali.La prima di queste 7 azioni – prendere pertempo l’acido folico – è importantissima perla prevenzione delle malformazioni congenite.Le malformazioni congenite colpiscono1 su 30-50 nati: in particolare i difetti deltubo neurale (dtn) e le cardiopatie congenite,da soli sono responsabili di circa metà dellemorti infantili da malformazione congenita.I difetti deltubo neurale(DTN)sono malformazionicongenitedovute aduna difettosachiusuradel tuboneurale cioèla strutturaembrionaleda cui La prevenzione in gravidanza.Prima e durante lagravidanza per ledonne è raccomandatoassumere una certaquantità di acidofolico per preveniremalformazionicongenite o difetti nelnascituro.SALUTE<strong>ULSS</strong>8originano ilcervello e lacolonna vertebrale.Questocomporta patologiemoltogravi ed invalidanti,qualila spina bifidae l’anencefalia.CHE COS’E’ L’ACIDO FOLICO?L’acido folico è una vitamina del gruppo Bessenziale durante le prime fasi della gravidanzaper il normale sviluppo del cervello,colonna vertebrale, scheletro, cuore ed altriorgani del nascituro. E’ presente in un’ampiavarietà di alimenti: spinaci, cime di rapa, lattuga,cavoli, fagioli, agrumi, succhi freschidi agrumi, fegato, tuorlo d’uovo. Solo circala metà dei folati naturali viene assorbitae la maggior parte di quelli presenti neglialimenti è instabile: perdite considerevoli siverificano per diluizione nell’acqua di cotturae per esposizione al calore.Perché è raccomandato?Le malformazioni congenite si possono svilupparedurante il periodo di formazionedegli organi (periodo dell’organogenesi checomprende le prime otto settimane di sviluppoembrionale, calcolate dal giorno delconcepimento, ovvero le prime 10 settimanedi gestazione, calcolate dalla data dell’ultimamestruazione).Numerosi studi hanno dimostrato che l’assunzioneregolare di acido folico, iniziataprima del concepimento e durante i primitre mesi di gravidanza, riduce il rischio didifetti del tubo neurale ed anche, seppur inSETTE AZIONI RACCOMANDATE1) Prendere per tempo l’acido folico.2) Non fumare in gravidanza o davanti albambino.3) Allattarlo al seno.4) Metterlo a dormire a pancia in su.5) Proteggerlo in auto con il seggiolino.6) Fare tutte le vaccinazioni consigliate.7) Leggergli un libro.minor misura, di altri difetti congeniti qualicardiomiopatie e le labiopalatoschisi.Per questo è indispensabile che un maggiorapporto di acido folico sia disponibileall’embrione sin dal momento del concepimentoe fino alla fine del primo trimestre digravidanza.Si raccomanda alle donne che programmanouna gravidanza, o che non ne escludonoattivamente la possibilità, di assumereregolarmente almeno 0,4 mg al giorno di acidofolico per ridurre il rischio di difetti congeniti.E’ fondamentale che l’assunzione inizi almenoun mese prima del concepimento e continuiper tutto il primo trimestre di gravidanza.La quantità di acido folico ottimale che ognidonna deve assumere ogni giorno nel periodoperi-concezionale è di 0,4 mg al giorno(a parte alcune eccezioni che abbisognanodi un dosaggio superiore). Poiché tale dosenon può essere ottenuta con regolarità attraversola normale alimentazione, che apportain media 0,2 mg al giorno di acido folico, ènecessario assumere un supplemento vitaminicogiornaliero di acido folico.Orsola Bertipagliaservizio Igiene e Sanità pubblica


prevenzione n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 27stili di vita ed alimentazione sana,uno stimolo fin da piccoliMercatino allestito per la settimana dell'ambiente.E’molto importante mettersiinsieme per condivideree stimolare adultie bambini a conoscere ed organizzarei propri comportamenti estili di vita per migliorare la propriasalute. Ottima è stata quindila collaborazione tra il ServizioEducazione e promozione dellaSalute (Seps) dell’Ulss 8, il TV3,l'Amministrazione e l’IstitutoComprensivo di Trevignano peril coordinamento di azioni per losviluppo di una consapevolezzada parte dei singoli cittadini edelle collettività, su stili di vitae comportamenti sani in meritoall’alimentazione, all’attività fisicae su scelte ecosostenibili.Durante la Settimana per l’ambientesvoltasi dal 22 al 28 settembre,presso Villa Onigo, leDietiste Ester Susin e Anna Veronesehanno tenuto un incontrodal titolo “Dalla piramide alimentareal concetto di stile di vita”.E’ stata una serata interessantesoprattutto per il coinvolgimentodel pubblico in un'attività dilaboratorio e l’esposizione delleconoscenze inerenti la cultura el’educazione alimentare. Nellastessa settimana presso alcunisupermercati sono stati attivatidei punti informativi dove ledietiste erano a disposizione perfornire informazionisulle abitudinialimentari.Domenica 28settembre, infine,i laboratoriorganizzatidall’Ulss 8“Mangiare bene?...un giocoUna serie di iniziativeha coinvolto Enti locali,scuole, consorzi assiemeal Seps dell'Ulss 8nella promozione di unacultura dell'alimentazione.da ragazzi” sono stati presid’assalto dai ragazzi, così comequelli del TV3 “Leggiamole etichette per una spesa ecocompatibile”e “Ricicreiamo”con giochi sugli stili di vita. Ibambini si sono divertiti con il"Cantiere in Movimento" e ilgioco del "Paracadute Colorato"nel cortile della scuola Primariadi Falzè. In questa scuola inoltreè stato attivato il progetto “Nelcortile della scuola mi diverto,esploro, imparo....” con l’obiettivodi giungere alla riqualificazionedel cortile per migliorarela qualità degli spazi affinchédimensione ludica e dimensionedidattica possano costituire fattorisinergici per aiutare bambinie insegnanti a stare bene a scuolae lavorare meglio.Si è concluso venerdì 31 ottobreun corso di formazione perdocenti, di quattro incontri ditre ore ciascuno, presso la ScuolaPrimaria di Falzè dal titolo“Seminare buon cibo. Culturadella salute e stili di vita sani”tenuto dalla dietista Ester Susine dall’Agronomo Mauro Flora.Ora gli insegnanti si stannoorganizzando per avviare iniziativedi laboratorio in classe,sia inerenti al seminare buoncibo, sia in merito alla culturadella salute con il supporto degliesperti proposti dal Seps.La collaborazione con gli Entiterritoriali continuerà nellescuole durante l’intero anno scolasticoin corso.Franca Venturatodocente scuola primariadi TrevignanoMariagiovanna Faveroassessore alla culturadi TrevignanoTENDAGGIZ LCON POSA IN OPERAE ASSISTENZASPECIALISTICA31033 CASTELFRANCO VENETO (TV)Via S. Pio X, 142 Tel. e Fax 0423 493526SALUTE<strong>ULSS</strong>8


Certificazione di qualità: UNI EN ISO 9001:2000SCUOLA dELL’INFANZIA e PRIMARIAa Villa Fietta- laboratorio giornaliero di lingua inglese- attività motoria con corso di nuoto- mensa con cucina internaSCUOLA SECONDARIA I° GRADO- settimana di 5 giorni- studio guidato pomeridiano- settimana biancaSCUOLA SECONDARIA II° GRADO- liceo classico e liceo scientifi co- liceo europeo giuridico-economico- semestre all’estero- settimana di 5 giorniCONVITTO e SEMICONVITTO- maschile e femminile- studio pomeridiano guidato e assistitoCENTRO SPORTIVO- aperto al pubblico- palazzetto dello sport e campi esterni- piscine e palestra di fi tnessPer informazioni:Istituti FilippinVia San Giacomo, 4 - 31010 Paderno del Grappa (TV)tel. 0423 932000 - info@filippin.itvuoi vivere in un contestointernazionale?....al Filippin puoi farlo!


prevenzione n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 29latte crudo: direttamentedal produttore al consumatoreDi recente il consumatoreha dovuto prendere attodei continui rincari che,sull’onda dell’aumento dei costienergetici, hanno riguardatoi generi alimentari. Tra le motivazionialla base di questofenomeno va senz’altro consideratal’incidenza delle spesedi trasporto. In ragione di ciòl’opinione pubblica, disorientataanche dai noti scandaliche hanno riguardato prodottialimentari importati, si è indirizzataverso la riscoperta delleproduzioni agroalimentari locali,ricercando nel rapportodiretto con il produttore la garanziasulle caratteristiche digenuinità e salubrità dell’alimentoacquistato. La RegioneVeneto ha in tal senso normatole piccole produzioni locali,riguardanti gli insaccati tradizionalie le carni avicunicole, ela vendita diretta di latte crudodal produttore al consumatorefinale. Nel territorio dell’UlssUno dei distributori di latte crudo sparsi nel nostro territorioe controllati periodicamente dall'Ulss 8.8 ad oggi si contano 19 distributoriautomatici di latte crudo.Subito dopo la mungiturail latte viene raffreddato aduna temperatura non superiorea +4°C e così conservatosino all’erogazione dal distributoreautomatico, che deveavvenire entro le 24 ore. I produttorieffettuano mensilmentedei controlli per individuarel’eventuale presenza nel lattedi germi patogeni, e così pureil Servizio Veterinario concampionamentisvoltipresso ivari distributoripiùvolte l’anno.Cionono s t a n t enon va dimenticatoche si trattadi unp r o d o t t oaltamentedeperibilee moltod e l i c a t oin quan-Conservato a 4° C,va consumato entro24 ore dall’acquisto.Preferibile scaldarload almeno 70° peri bambini. Offre ilvantaggio di provenireda allevamenti locali.to non hasubito alcuntrattamento termico per ilcontrollo della carica batterica.Pertanto essendo suscettibiledi alterazione si raccomanda:di utilizzare contenitori (preferibilmentemonouso) perfettamentepuliti; di scaldare il lattead almeno 70° per i bambiniin età prescolare, donne gravide,persone malate e anziani;di mantenere scrupolosamentela temperatura tra 0 e +4°C;di consumarlo preferibilmenteentro le 24 ore dall'acquisto.Gianluca Diquattroservizio Igiene degli alimenti diorigine animaleSALUTE<strong>ULSS</strong>8


Prenotacon un clickcollegati awww.ulssasolo.ven.itCOMUNICAZIONE ISTITUZIONALE DA PARTE DELL’<strong>ULSS</strong> 8


distretti n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 31Utili informazioni sul contributo economico regionaleerogato a favore delle persone non autosufficienti.L'ASSEGNO DI CURACHE COS’E’?È un contributo economico regionale.A CHI È DESTINATO?Alle persone non autosufficienti che vivonoa casa propria, indipendentemente dallaloro età.A COSA SERVE?A sostenere la famiglia nel proprio caricodi cura della persona non autonoma.QUANDO FARE DOMANDA?La domanda può essere presentata in qualsiasimomento ed è valida anche per glianni successivi.Alcune informazionivanno ag-bisogna sapereTutto quello chegiornate periodicamenteoppure dalle finalità, aisull'assegno di cura,ogni volta che si requisiti di accesso,verifichino dei alle modalitàc a m b i a m e n t i per formulare la(ad esempio assunzionedi una calcolo, alla durata.domanda, ai criteri dibadante).DOVE FARE LA DOMANDA?Per ogni informazione, per avere il modulodi domanda, per presentare domanda,per comunicare ogni variazione e per consegnareannualmente l’Isee, rivolgersi aiServizi sociali del Comune di residenza.COME VIENE CALCOLATO?L’entità dell’assegno di cura varia in relazionea:- entità dell’ISEE;- bisogno assistenziale della persona nonautosufficiente;- presenza di demenza, di tipo Alzheimero di altro tipo, accompagnata da gravidisturbi comportamentali;- presenza di una o più assistenti familiari(“badanti”) di cui la famiglia si avvale atitolo oneroso.L’“assegno Alzheimer” e la “maggiorazionebadante” non sono cumulabili. L’entitàdell’assegno di cura viene calcolata automaticamenteda una procedura informaticaregionale.DA CHI VIENE PAGATO L’ASSEGNO?I 30 Comuni dell’Ulss 8 hanno incaricatol’<strong>Azienda</strong> Ulss di incassare dalla Regionei fondi destinati all’assegno di cura e dipagarli quindi direttamente ai beneficiari.La Regione trasferisce i fondi e comunicagli elenchi nominativi dei beneficiari edegli importi ad essi spettanti con cadenzasemestrale (in autunno per il 1° semestredell’anno e nella tarda primavera successivaper il 2° semestre dell’anno).L’ASSEGNO DI CURA SPETTA PER TUTTALA VITA?No. Periodicamente viene verificato il permaneredei requisiti di accesso:- ogni anno deve essere aggiornato l’Isee,in quanto legato alla dichiarazione deiredditi;- ogni quattro anni l’assistente socialecomunale e il medico di medicinagenerale rifanno la valutazione di base,per verificare l’eventuale aggravamentodella non autosufficienza e quindil’incremento del bisogno assistenziale;- per chi ha l’assegno Alzheimer, ognianno viene rifatta la valutazionespecialistica da parte dell’Ulss perverificare se permangono i gravidisturbi comportamentali.Teresa Spalivieroresponsabile direzione amministrativadei distrettiREQUISITI DI ACCESSO1) che la persona sia non autosufficientee sia adeguatamente assistita (ciò verràverificato dal medico curante e dall’assistentesociale, tramite l’apposita schedaregionale);2) che la situazione economica della famigliasia contenuta entro certi limiti (finoa giugno 2009 il valore dell’indicatoredella situazione economica equivalente,Isee, non deve superare € 14.992,07;tale limite massimo viene aggiornatoannualmente in base all’indicatore Istat).Borgo Treviso, 169/BCastelfranco Veneto (TV)Nuovo trattamento per cellulite e adiposita’Cavitazione ed elettroporazione...Combinazione vincente!Sistema che riduce, spiana e rende omogenei i tessuti adiposilocalizzati e cellulite su addome, fianchi, cosce.Sarò lieta di darti consulenza gratuita.‘Telefona allo 0423.720980 .... e chiedi della Sig.ra Lucia’SALUTE<strong>ULSS</strong>8


distretti n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 33Aumenta l'età media della popolazione e i servizi necessari per l'assistenza degli anziani.Ecco come l'Ulss 8 sul territorio si prende cura delle persone malate e più deboli.l'assistenza domiciliare nell'ulss 8Dal 1998, anno in cuil’Assistenza domiciliareintegrata (Adi) vienedeliberata a livello regionale,fino ad oggi, il percorso svoltodai Servizi territoriali di curedomiciliari, i cosiddetti Siad,è stato lungo e denso di nuovesfide e cambiamenti. Durantequesto lasso temporale, infatti,si sono verificati cambiamentisostanziali del nostro sistemasanitario che hanno portato auna progressiva riduzione deiposti letto ospedalieri e anchealla chiusura, almeno in RegioneVeneto, di diversi piccoliAssistente domiciliare interviene a casa di un paziente.ospedali. La riorganizzazionedegli ospedali ha quindi determinatol’esigenza di rivederel’assetto della medicina territoriale.Contemporaneamente si èverificato un sensibile aumentodella popolazione anziana edi conseguenza delle patologiecronico-degenerative. A titoloesemplificativo, si è passatidall’assistere 3025 pazienti nel2000 ai 5498 nel 2007.Per questi motivi si è determinatoun importante cambiamento:il medico di medicinagenerale si è trovato ad affrontaresituazioni cliniche che finoa pochi anni faerano deputatealle struttureospedaliere. Permeglio risponderea questi velocimutamenti,per ridurre il caricoassistenzialeimposto allefamiglie e pergarantire l’accessoalle curedomiciliari, èstato necessariorivedere l’approccioal pazientee al suonucleo familiarein un’otticadi valutazionemultidimensio-In sette anni èraddoppiata la domandadi intervento a domicilioda parte del personalesanitario dell'Ulss 8.Fondamentale ilcoordinamento deglioperatori sul territorio.nale e multiprofessionale. Nellanostra Ulss questo processoè stato favorito dal fatto chefin dagli anni ’80 si era giàiniziato a svolgere un’attivitàinfermieristica domiciliare rivoltaalla popolazione anziana.Questo tipo di attività è statasuccessivamente arricchita dafigure medico-specialisticheper meglio rispondere alle nuoveesigenze e per coadiuvare ilmedico di base. Alla fine deglianni ’90 infatti erano presentinel nostro territorio due Servizidi assistenza domiciliare,uno a Castelfranco e uno aMontebelluna, coordinati finoal 2005 dalle Lungodegenze esuccessivamente dai distrettisocio-sanitari. Il forte collegamentotra ospedale e territorioera stato già arricchito daun’efficace integrazione con iservizi sociali comunali.Nel corso di questi anni,inoltre la complessità degliinterventi effettuati è sicuramenteaumentata. Si è passatidall’assistere 324 pazienti nel2000 (forma assistenziale cheprevede accessi periodici delmedico di base, infermiere,medico geriatra, operatore deiservizi sociali) ai 760 nel 2007che aggiunti ai pazienti chehanno usufruito dell’ospedalizzazionedomiciliare (formaassistenziale che prevede accessimedico-specialistici-infermieristicianche quotidiani)ha portato a 1014 il numero dicasi complessi seguiti dai servizinel 2007. I casi complessicomprendono pazienti affettida gravi patologie neurologiche,cardiologiche, respiratoriee neoplastiche, per i quali il ricorsoalla degenza in ospedalenon porterebbe ad alcunmiglioramento. Quindi l’Adiè passata nel giro di pochianni da un’ottica prestazionalea quella della identificazionee soddisfazione dei bisognicon la totale presa in caricodell’utente. Perché questamodalità assistenziale funzioniè necessario che tutti gliattori della rete sanitaria e socialecollaborino per evitareinutili sovrapposizioni di intervento.Paola Paiuscoresponsabile servizioassistenza domiciliareSALUTE<strong>ULSS</strong>8


associazioni n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 35Attivo dal 1983 si dedica all’informazione sulle questioni sanitarie del territorio,quotidianamente raccoglie segnalazioni e reclami e le inoltra alla direzione dell’Ulss 8.COmitato diritti del malatoDa 25 anni a Castelfranco Veneto opera ilComitato per i diritti del malato. Nato nel1983 è formato da persone interessate alproblema e dai gruppi: Acli, Aido, Avis, Amicidel cuore, Cgil, Cisl, Ceis, Centro di carità esolidarietà, Act, Malati di sclerosi multipla, Legacontro i tumori, Lagev, Fnp-Cisl (pensionati).Come le centinaia di “Tribunali dei diritti delmalato” sparsi in tutte le regioni italiane, nonè un sindacato, né un’associazione di protesta,è piuttosto un’iniziativa a disposizione ditutti coloro che vogliono partecipare al buonandamento della struttura sanitaria “che è cosapubblica” che agisce dalla base.In sintesi, è un’espressione di democrazia diretta, cioè un mododi partecipare attivamente alla vita politica, stando dalla partedel malato, dell’anziano e dell’handicappato, non però con ilcompito di sostituzione o di rappresentanza, ma con l’impegnodi formazione e coscientizzazione.Alcune attività svolte dal Comitato. Ha organizzato corsidi formazione e quattro convegni sulla droga. Nel 2001 ilconvegno “Quale futuro per la Sanità veneta ed in particolare perl’Ulss 8?”.Nel 2002 “Il consenso informato nella sanità: un diritto perl’utente e un dovere per i medici”. Nel 2003 “Il dolore eventoutile o inutile?”. Altre due assemblee pubbliche sono state fatteper evitare la chiusura della Geriatria e il trasferimento dellaLungodegenza a Crespano: nonostante il mancato risultato,Disponibile per i malatie i familiari ogni giornodal lunedì al venerdìpresso il San Giacomodi Castelfranco Venetodalle 9,30 alle 11.Si può anche telefonareal numero 0423/732755.tuttavia, le assemblee sono servite a sensibilizzaresul problema degli anziani che sta diventandosempre più grave, specie per i non autosufficienti.In seguito ha continuato ad occuparsi del ritornodella Lungodegenza che è stata di nuovo riportataa Castelfranco Veneto.Ha elaborato, in collaborazione con l’Ulss 8, unquestionario per i ricoverati in ospedale.Ha prodotto due edizioni della Carta dei Diritti delmalato: l’ultima è stata distribuita capillarmentea tutte le famiglie del territorio.Il Comitato è regolarmente presente in ospedale,dal lunedì al venerdì, per raccogliere reclami,segnalazioni di disservizi, eventuali denunce di malasanitàche vengono inoltrate alla Direzione Sanitaria e vengono poiseguite nell’iter burocratico.Un gruppo di lavoro si incontra periodicamente con iresponsabili dell’Ulss 8, per segnalazioni, proposte e richieste,che scaturiscono dalle assemblee mensili di tutti i membri delComitato, nello sforzo di migliorare al massimo il serviziosanitario.Per informazioni rivolgersi al Comitato per i diritti del malato,presso il presidio ospedaliro di Castelfranco Veneto, dal lunedìal venerdì dalle 09.30 alle 11. Tel. e fax 0423/732755, mail:cudima@ulssasolo.ven.itRosa Maria Saladinopresidente Comitato per i diritti del malatodi Castelfranco VenetoSALUTE<strong>ULSS</strong>8


36 · DICEMBRE 2008 associazioni n salute ulss 8in bici con i diversamente abili,alla scoperta del territorioParte con il 2009 un’altra iniziativapromossa dal Centro Atlantisdi Castelfranco Veneto all’insegnadello sport e della natura.“Cicloabilia”, questo il nome del progettoche ha una vivace tonalità ambientale:si lega infattial rispettodella naturaed esorta aconiugarebicicletta eambiente,quest’ultimoda tutelarein ognimodo, inPrende il via l'iniziativa"Cicloabilia"promossa dal CentroAtlantis e rivoltaalle persone condifficoltà motorie. Gliappuntamentiin programmaper il 2009.particolarecon un mezzoche non inquina: la bici, appunto.Spostarsi in bici (cicloturismo) non richiededoti fisiche particolari o abilitàtecniche specifiche. Si impara rapidamentee può essere praticato da chiunque e aqualsiasi età, dal bambino, dall’anziano,e dalle persone diversamente abili (perquesti ultimi, con alcuni accorgimentitecnici sulla bici).Tanti i vantaggi funzionali. Il gesto atleticoin bicicletta consente di svilupparein maniera adeguata e coordinata tutti igrandi apparati tipici degli sport di fondo:apparato respiratorio, cardiocircolatorioe muscolare. Questa attività incidepositivamente sul cuore, sulla capacitàpolmonare, sul sistema metabolico, nonchésul sistema ormonale.In ambito motorio la bici consente disviluppare potenza, fiato, e resistenza,senza costringerel’apparato articolareo muscolare a subirealcun trauma.Quando si va in bici,il bacino è fermo sullasella, i movimentiindotti dalla pedalatanon producononessun logorio aglielementi articolari(ginocchia, anchee caviglie) e quindirappresentano l’idealedal punto di vistaUna delle uscite organizzate dal Centro Atlantis di Castelfranco Veneto.biomeccanico.Ci sono anche vantaggi motivazionali, da fare per ridurre le ragioni di emarginazionee disagio.infatti con la bici si percorrono distanzenotevoli e questo ha un fascino particolare.Durante il giro in bicicletta, cam-istruttore attivitàPierluigi Perinbiano i paesaggi, cambiano le situazionimotoria Centro Atlantise i fondi stradali,elementi importantiGLI APPUNTAMENTI FUTURI DI CICLOABILIAper favorire la caricamotivazionale.Di fronte a questeiniziative e al coraggiodi mettersiin gioco nessuno sistupisce più. L’intraprenderestradee percorsi mai neppureimmaginati(“altri mondi possibili”)non è fantasia,ma l’espressioneconcreta che inambito sociale c’èancora tanto lavoro- Circuito ciclopedonale Città di Asolo: alcune uscite per provare lebici all’interno di una struttura protetta.- Tomba monumentale Brion: percorso ciclopedonale con partenza dalCentro Atlantis e arrivo a San Vito di Altivole.Anno2010:- Percorso lungo il torrente Muson: circuito ciclopedonale conpartenza da Castelfranco Veneto e arrivo a Camposampiero (PD).- Ciclopista della Valsugana (primo tratto) con partenza da Caldonazzo(TN) e arrivo a Borgo Valsugana (TN), 25 km.Anno 2011:- Percorso stradone del bosco: ciclopedonale con partenza da Vidore arrivo a Montebelluna.- Ciclopista della Valsugana (secondo tratto): partenza da BorgoValsugana (TN) e arrivo a Piovega di Sotto (Cornale), 28 km.SALUTE<strong>ULSS</strong>8


associazioni n salute ulss 8DICEMBRE 2008 · 37continuare a vivereNEL TEMPO DEL LUTTOAttivo dal giugno 2007 presso il Consultoriodi Castelfranco, il progetto“Sostegno alla Vita nel Tempo delLutto” di Advar Rimanere Insieme, intendeoffrire una risposta concreta alle personein lutto, garantendo accoglienza e sostegnogratuiti attraverso colloqui individuali/famigliarie gruppo di mutuo-aiuto.Sino ad oggi si sono rivolte al servizio 43persone/famiglie per un totale di 122 colloqui.Il gruppo di mutuo-aiuto, composto dacirca 8 persone e 2/3 facilitatori, si ritrovasettimanalmente nei locali del Consultorioe vede succedersi e permanere le personesecondo il bisogno di supporto individuale.Il gruppo di mutuo-aiuto offre la risposta di“cura” che si protrae nel tempo per quantisono in difficoltà ad elaborare il propriolutto nella cerchia familiare/amicale di riferimento.Rita, partecipante al gruppo, scrive: “All’inizioero molto restia a credere in questoprogetto che, invece, col passare del tempo,s’è rivelato non solo utile ma addiritturaindispensabile. Infatti al martedì sapevo diportare il mio vissuto doloroso senza alcunavergogna di piangere. In questo luogo hocominciato a trovare sollievo; solo il fatto diIl servizio diessere libera di elaborazione del luttosfogare la mia Advar “Rimaneretristezza, mi Insieme” ad un annofaceva sentirepiù serena. il Consultorio Familiaredall’attivazione pressoCosì come il di Castelfranco, fasostegno degliun bilancio positivooperatori prepostia “diri-e moltiplica le sueattività nel territoriogere” il doloredell’Ulss 8.dei partecipantial gruppo e sentire parole di conforto perciascuno di noi perché potessimo accettare efarci una ragione delle nostre dolorose storiedi morte.”In seguito alla frequenza di un seminariodi formazione Advar realizzato con lacollaborazione del Consultorio Familiaree del Coordinamento delle Associazioni diVolontariato della Castellana, si è costituitoun gruppo di insegnanti che mensilmente siincontra insieme a un operatore Advar percondividere esperienze personali e professionaliconnesse al tema della perdita e delrelativo processo elaborativo. In continuitàcon questo lavoro di sensibilizzazione promossocon gli insegnanti su progetto dell’I.P.“Rosselli” di Castelfranco, nel corrente annonei locali della scuola si è riunito un gruppodi mutuo-aiuto, composto da 6 ragazzi inlutto e due facilitatori-educatori adulti (unadocente della scuola e un operatore RimanereInsieme Advar) con l’obiettivo di offrireuno spazio di condivisione e ascolto tra pariche hanno subito una perdita, con garanziadi protezione e contenimento emotivo. Ilrisultato appare molto positivo. Ed è allostudio la proposta di un corso di formazioneper insegnanti/educatori nel 2009.UN PROGETTO ADVAR COINVOLGE SCUOLE,INSEGNANTI ED EDUCATORI ED INSEGNANTIIn seguito alla frequenza di un seminario di formazioneAdvar, realizzato con la collaborazionedel Consultorio Familiare e del Coordinamentodelle Associazioni di volontariato della Castellana,si è costituito un gruppo di insegnanti chemensilmente si incontra insieme a un operatoreAdvar per condividere esperienze personali eprofessionali connesse al tema della perdita edel relativo processo elaborativo. In continuitàcon questo lavoro di sensibilizzazione promossocon gli insegnanti su progetto dell’Istitutoprofessionale “Rosselli” di Castelfranco, nelcorrente anno nei locali della scuola si èriunito a cadenza quindicinale un gruppo dimutuo-aiuto, composto da sei ragazzi in luttoe due facilitatori-educatori adulti (una docentedella scuola e un operatore Rimanere InsiemeAdvar) con l’obiettivo di offrire uno spaziodi condivisione e ascolto tra pari che hannosubito una perdita, con garanzia di protezione econtenimento emotivo. Il risultato appare moltopositivo. E' allo studio la proposta di un corso diformazione per insegnanti/educatori nel 2009.Per appuntamenti: dottoressa Paola FornasierRimanere Insieme c/o Consultorio Familiare,tel. 0423/732734-731833 - Cell. 346/0962485.SALUTE<strong>ULSS</strong>8


38 · DICEMBRE 2008 informa n salute ulss 8ANTIBIOTICI: PREZIOSISE BEN UTILIZZATIIndispensabili contro i batteri.Per evitare rischi al paziente gliantibiotici vanno usati solo seprescritti. Il loro abuso può renderliprogressivamente inefficaci.Il 18 novembre scorso si è svolta la“Giornata europea per gli antibiotici”che ha messo in luce le criticitànell’uso di un gruppo di farmaci tra i piùutilizzati. La terapia antibiotica è infattitra quelle più impiegate a domicilio delpaziente e l’uso scorretto di questi farmaciha portato allo sviluppo di una resistenzada parte di alcuni germi patogeni importanti,tanto che qualcuno teme di non poterdisporre più in futuro di alcun farmaco percombattere le infezioni.Quale può essere allora la soluzione?Usare gli antibiotici solo quando è necessario,seguendo le indicazioni del medicocurante, e non decidere di propria iniziativadi assumere una terapia antibiotica.Rispettare la dose di antibiotico prescrittadal medico: una riduzione del dosaggio potrebbeprovocare un periodo di scoperturadella terapia con pericolo di insorgenza diresistenze batteriche, mentre un aumentodel dosaggio può esporre ad inutili rischidi effetti collaterali.Rispettare gli intervalli di somministrazioneprescritti: un intervallo troppo lungopotrebbe lasciare scoperto un periododi terapia e un intervallo troppo brevepotrebbe portare ad un accumulo di farmacoesponendo il paziente ai rischi vistiprima.Molte infezioni respiratorie (raffreddore,influenze, laringite, faringite) sono dovutea virus e non a batteri. Di solito miglioranoentro 4-5 giorni, ma alcune possonorichiedere più tempo per una completaguarigione. In questi casi una terapia antibioticaè inutile.La febbre non è una malattia, ma il segnodi eventuale infezione.E’ un meccanismo di difesadell’organismo neiconfronti dell’infezione eaiuta a combatterla. Possonoessere usati farmaciper ridurre la temperatura,ma non deve essereutilizzata una terapia antibioticase non si rilevanosintomi di infezionebatterica. E’ opportunocomunque consultare ilmedico e non iniziareuna terapia di propriainiziativa.Anche per gli antibioticivalgono le stesseprecauzioni di conservazioneutilizzate pergli altri farmaci, cioèconservarli in luoghiasciutti (non in bagnoo in cucina) al riparodalla luce e da fonti dicalore. Non utilizzareun farmaco conservatofuori dall’involucro concui è confezionato (adesempio il blister in alluminio)perchè potrebbeessersi alterato conconseguente ridotta efficaciao trasformazionein composti inattivi opericolosi.Michele Ragazzidirettore Serviziofarmaceutico territorialeGli antibiotici alleati preziosi contro i batteri, inutili contro i virus.IL DECALOGO DEL CORRETTO USO DEI FARMACI1. Segui le indicazioni del medico, del farmacista, del foglio illustrativo.2. Segnala al medico e al farmacista gli eventuali effetti collaterali.3. Chiedi sempre al medico o al farmacista se puoi assumere contemporaneamentepiù farmaci e verifica con loro se devi adattare la posologiain particolari situazioni fisiche o ambientali.4. Non prendere farmaci di altri e non accettare consigli da chi non èmedico o farmacista.5. Non sprecare i farmaci, acquistane sempre la giusta quantità, inrelazione alle tue reali esigenze.6. Non cambiare le dosi, non interrompere né prolungare la cura di tuainiziativa.7. Conserva sempre il foglietto illustrativo e controlla la data di scadenzadi ogni farmaco quando lo usi.8. Non riporre i farmaci in contenitori diversi dall’originale o a portata deibambini.9. Molti farmaci risentono delle alte temperature; conservali in luogofresco, lontano da fonti di calore o, se specificato sulla confezione, infrigorifero.10. In caso di viaggi in paesi esotici controlla di avere una quantitàadeguata dei prodotti che usi quotidianamente e chiedi al farmacistase devi usare particolari cautele per il trasporto e la conservazionedei diversi farmaci.SALUTE<strong>ULSS</strong>8


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