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Modello dei dati e trattamento del dato sul GIS di scavo

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M. Valenti, A. Nar<strong>di</strong>nitore e producono ri<strong>sul</strong>tati ancora inconsueti nell’ambito <strong>dei</strong> processi interpretativisinora svolti sui <strong>dati</strong> <strong>di</strong> <strong>scavo</strong>.Una sperimentazione <strong>di</strong> questi sistemi, elaborata dal LIAAM, ha permesso<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are i contesti stratigrafici relativi a buche <strong>di</strong> palo ed alle strutture<strong>di</strong> capanna secondo criteri oggettivi, dettati dalla macchina in forma automaticaed ottenuti attraverso meto<strong>di</strong> matematici e geometrici. Valutando <strong>di</strong>mensionie profon<strong>di</strong>tà sono state selezionate le probabili buche portanti; applicandoalle buche la <strong>di</strong>stanza desunta dal calcolo operato <strong>sul</strong>le buche perimetrali<strong>del</strong>le strutture certe, ne sono state in<strong>di</strong>viduate altre probabili portanti.I ri<strong>sul</strong>tati sono stati sovrapposti e verificati. Dopo aver riportato su piantai <strong>dati</strong> metrici ottenuti è stato possibile in<strong>di</strong>viduare il perimetro <strong>di</strong> alcune struttureattraverso una valutazione degli allineamenti <strong>di</strong> buche; grazie alla verifica<strong>del</strong>la <strong>di</strong>stanza minima fra pali portanti, calcolare poi gli eventuali tagli nonconservati, ricostruendo così anche e<strong>di</strong>fici molto compromessi.L’analisi <strong>di</strong> tipo pre<strong>di</strong>ttivo è funzionale a una valutazione globale <strong>del</strong>contesto in cui si intende operare; corrisponde dunque ad una lettura verticale<strong>di</strong> tutti i <strong>dati</strong> catastati all’interno <strong>del</strong>la base, al fine <strong>di</strong> ottenere in<strong>di</strong>cazioniastratte da tradurre in un trend; l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>le tendenze aiuterà poia produrre ipotesi possibili (o probabili) riguardo all’interpretazione progressiva<strong>del</strong>l’inse<strong>di</strong>amento nel suo complesso, oppure all’orientamento <strong>dei</strong> nuovisettori <strong>di</strong> intervento.Tale processo <strong>di</strong> lettura comporta un alto grado <strong>di</strong> complessità. Richie<strong>dei</strong>nfatti una serie <strong>di</strong> operazioni e passaggi tutt’altro che imme<strong>di</strong>ati; per far sìche la macchina possa processare automaticamente il <strong>dato</strong> bisogna infattifornire strumenti corretti e tradotti in un linguaggio a lei comprensibile: dobbiamoin realtà co<strong>di</strong>ficare, spesso in forma numerica, i <strong>dati</strong> a nostra <strong>di</strong>sposizioneper rendere possibile una loro elaborazione matematica o spaziale.Come esempio, citiamo nuovamente una semplice elaborazione sviluppatadal LIAAM. Nella costruzione <strong>del</strong>la pianta ipotetica <strong>di</strong> una <strong>del</strong>le fasiinse<strong>di</strong>ative <strong>del</strong> villaggio <strong>di</strong> Poggio Bonizio, abbiamo integrato <strong>dati</strong> <strong>di</strong> <strong>scavo</strong>,emergenze <strong>di</strong> superficie, evidenze <strong>di</strong> <strong>scavo</strong> e crop marks, inserendoli dentrouna griglia definita dal calcolatore <strong>sul</strong>la base <strong>del</strong>la me<strong>di</strong>a <strong>del</strong>l’ingombro deglie<strong>di</strong>fici scavati. Abbiamo impostato macro <strong>di</strong> calcolo affinché la macchina assegnassecromatismi <strong>di</strong>versi a ciascuna <strong>del</strong>le celle definite dalla griglia nellospazio non ancora indagato a seconda <strong>del</strong> grado maggiore o minore <strong>di</strong> probabilità(in base alla concomitanza <strong>del</strong> tipo <strong>dei</strong> <strong>dati</strong>) <strong>del</strong>la presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficiancora nascosti.Per arrivare a produrre un’ipotesi <strong>di</strong> questo tipo è stato però necessarioimplementare preventivamente il <strong>dato</strong> grafico ed assegnare ai <strong>di</strong>versi elementiinteressati <strong>dei</strong> valori numerici (relativi per esempio al grado <strong>di</strong> affidabilità)in modo che l’integrazione <strong>del</strong> <strong>dato</strong> spaziale e matematico potesse avvenirecorrettamente.352© 2004 - All’Insegna <strong>del</strong> Giglio s.a.s. - www.e<strong>di</strong>giglio.it

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