attività Grande Oriente d’Italiacoscrizionale di Piemonte-Valle d’Aosta Marco Jacobbi, il suopredecessore Piero Lojacono, gli ispettori circoscrizionali Gi<strong>org</strong>ioCarfagna ed Egardo Campane, i maestri venerabili delle“Stella d’Italia-Vita Nova” di Torino, Savino Bracco, e della “EnzoVillani” di Ivrea, Silvio De Giacomi.Il venerabile Rosson ha letto in apertura un caloroso messaggiodel Gran Segretario Giuseppe Abramo, in cui, oltre agli auguri dibuon lavoro, è stato espresso il rammarico del Gran MaestroGustavo Raffi di non poter partecipare perché impegnato all’estero.I lavori sono stati caratterizzati da una tavola (“Una vera lectiomagistralis”, l’ha definita il fratello Sannia) su Costantino Nigradel quale sono emersi gli aspetti di uomo, poeta, diplomatico e,soprattutto, massone. “Nigra – ha detto l’Oratore – sia pure perbreve tempo fu anche Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.La sua abnegazione per la causa dell’unità d’Italia e il suo impegnoper il bene della Massoneria, grandi quanto il suo sincerodisinteresse per le cariche, ci devono essere di esempio costante”.Prima della tornata i fratelli avevano visitato il cimitero di CastelnuovoNigra, comune canavesano un tempo chiamato VillaCastelnuovo, che ospita le spoglie dell’uomo politico. Accolti dalsindaco Matteo Sergio Bracco, hanno reso omaggio alla tombadi Costantino Nigra con la deposizione di una corona d’alloro.Significativa la presenza del sindaco alla cena di gala che hachiuso il convegno delle logge “Nigra” nel ristorante dell’HotelGardenia. I fratelli si sono impegnati di incontrarsi l’anno prossimoa Firenze.notizie dalla comunionenotizie dalla comunioneI lavori, tenutisi nel Castello Visconteo di Somma Lombardo, sonostati condotti dal maestro venerabile Shahrokh Farhanghi.Hanno partecipato: i garanti d’amicizia Alfonso Fusco e FaustinChiragarula, il consigliere dell’Ordine Bruno Sirigu, il presidentee il vicepresidente del Collegio circoscrizionale della LombardiaPaolo Gastaldi e Andrea Del Re e i maestri venerabili Ugo Maspero,Mauro B<strong>org</strong>ini, Carlo Cenerelli e Marcello Rossi, dellelogge “Carlo Cattaneo” (700) di Varese, “Rosa Commacina”(1201) di Cernobbio, “G. Bruno-P. Martini” (1017) di Milano e “DeAmicis-Toscano” (444) di Novara. Era presente anche l’IspettoreRegionale per il Piemonte e la Valle d’Aosta, Edgardo Campane.Il relatore ha descritto con profondità e arguzia lo scambio continuodi influssi tra Sufismo e Massoneria sottolineando come ledue Istituzioni hanno sempre costituito, nei loro ambiti, un “rifugiodegli spiriti liberi contro il fanatismo devastante dei dogmatici”.Di grande fascino è stata l’esecuzione al tar di musiche sufi daparte del Maestro Fakhraddin Gafarov, rifugiato politico per lesue posizioni in difesa del libero pensiero in Azerbaijan. Accompagnatigli ospiti all’uscita, la tornata si è chiusa ritualmente.La serata è proseguita con un’agape bianca.SOMMA LOMBARDO – Iniziata la tornata estaccati squadra e compasso, “Sufismo e Massoneria” è stato iltema affrontato il 18 ottobre dalla loggia “La Fenice” (1280) diCastiglione Olona in una tornata ricca di suggestioni per la presenzadi un relatore di altissimo profilo, il Khalyfa della ConfraternitaSufi Jerrahi-Halveti in Italia, Gabriele Mandel.<strong>rassegna</strong> stampaIn Calabria overdose di Massoneria per 48 orePalmi, sera del 26 ottobretornata speciale della loggia “Pitagora-Ventinove Agosto”(1168) con il Gran Maestro Onorario Franco Rasi e il Gran SegretarioAggiunto Antonio Calderisi, relatore della serataCrotone, sera del 27 ottobretornata rituale musicale<strong>rassegna</strong> stampaIniziative delle logge “I Pitagorici” (387),“Lacinia” (1088), Mediterraneo (1195)Cosenza, mattina del 27 ottobreconvegno pubblico della loggia Giordano Bruno” (1145) “Ilpensiero di Giordano Bruno tra scienza e magia: eresia dellascelta o scelta dell’eresia?”Crotone, mattina del 28 ottobreconvegno pubblico“Crotone, Porta sul mediterraneo. Culture a confronto”22numero 19-20 / 2007
assegna stampa 29 ottobre 2007CROTONEAll’appuntamento promosso dal Grande Oriente d’Italia univoco il parere degliesperti che sono intervenuti sulla necessità di instaurare un dialogo tra le civiltàIl confine come luogo di incontrotra cultureIl gran maestro Gustavo Raffi ha ricordato la tragedia di Sarajevoprovocata dalla follia degli uominiIl Gran Maestro del Grande Oriente d’Italiadi Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, ha promossoil convegno di studi, che si è svolto,ieri, al Teatro Apollo sul tema: “Crotone, Portasul mediterraneo. Culture a confronto”.Il presidente della Provincia Sergio Iritale,p<strong>org</strong>endo i suoi saluti, ha auspicato la ripresadel dialogo tra i popoli che si affaccianosul Mediterraneo. “Questo è untema fascinoso una scommessa da affrontaree da vincere”, ha sostenuto Iritale, ponendoe ponendosi innumerevoli interrogativi:“Di quale Mediterraneo vogliamoparlare? Del Mediterraneo dei miti? Delmediterraneo, Sud dell’Europa? Di un mareunico su cui si affacciano tre fedi diverse?Del Mediterraneo degli scontri? DelMediterraneo dei migranti?”.Sergio Iritale ha affermato che i problemivanno affrontati in un’ottica di pace, riscoprendol’arma del dialogo e passandoattraverso una dimensione valoriale ed etica.Ha poi detto che tutti noi abbiamo ildovere di ricordare la malattia, la povertà,i bisogni dei paesi che stanno peggio dinoi e dobbiamo dare una mano.Anche il sindaco della città, Peppino Valloneha dato il suo benvenuto e ha ribaditoche Crotone può diventare un punto di incontrotra Oriente e Occidente, riappropriandosidel ruolo di centralità che il mediterraneole offre. Ha poi aggiunto: “Si possonorispettare gli altri, rispettando il principiopitagorico, secondo cui tutto è armonia,musica, cosmo”. Anche l’intervento diFilippo Bagnato, presidente circoscrizionaledella Calabria, ha posto l’attenzione suconcetti quali la tolleranza, la libertà, la solidarietàtra popoli differenti. “Bisogna averegli occhi aperti al mondo”, ha concluso.Il moderatore Giuseppe Lombardo dell’Universitàdi Messina ha fatto notare che gliscontri attuali si svolgono sulle linee di fagliache idealmente limitano le civiltà diverse.“Ma – ha sottolineato – che non esistonociviltà superiori o inferiori, bensì comunitàche detengono il potere e comunitàche ne sono prive”. Claudio Bonvecchio,dell’Università dell’Insubria, ha ricordatoquello che c’era scritto sulle porte di alcunibar del Nord (“Ingresso vietato ai cani eai meridionali”) e ha poi fatto notare comeanche il trend che ha portato a considerarel’asse di sviluppo portante quello delnumero 19-20 / 2007Il Quotidiano della Calabria del 29 ottobre<strong>rassegna</strong> stampa23