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Innovazioni varietali per l'albicocco nell'Italia ... - InfoKeeper

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SPECIALE ALBICOCCO<strong>Innovazioni</strong> <strong>varietali</strong> <strong>per</strong> l’albicocconell’Italia settentrionaleLORENZO BERRA - SILVIO PELLEGRINOConsorzio di Ricerca e S<strong>per</strong>imentazione <strong>per</strong> l’Ortofrutticoltura Piemontese (CReSO) - CuneoNuove varietà <strong>per</strong> individuaree sostenere <strong>per</strong>corsi produttividifferenziati, in gradodi ampliare l’offertadelle albicocche con prodottidi qualità. Il Piemonteall’avanguardia nellavalutazione dei nuovi materialigrazie alle estesecollaborazioniinterprofessionali del CReSO.è una delle drupaceedi maggior interesse <strong>per</strong> ilL’albicoccamercato europeo. La distribuzionedella produzione e del consumosi presta a interessanti risvoltievolutivi. La produzione è infatticoncentrata nei Paesi mediterranei:Italia, Francia e Spagna producono il78,8% delle albicocche europee(Faostat, 2005). I consumi, ancorchéattestati intorno a 600.000 t (Eurostat,2005), presentano consistentiprospettive di crescita nei Paesinord-europei, dove le indagini dimercato confermano l’apprezzamento<strong>per</strong> il frutto. Si tratta di arricchireil dessert dei consumatorinord-europei con un frutto accattivante<strong>per</strong> sapore e aspetto, o<strong>per</strong>azionefinora limitata da carenze logistichee deficit dello standard varietale.I progressi della logistica nelletecnologie di condizionamento etrasporto <strong>per</strong>mettono di far <strong>per</strong>venireRelazione presentata alle II Giornate Tecnichedell’Albicocco della SOI. Cuneo, 26 novembre 2004.Progetto finalizzato MiPAF – Regioni “Formulazionedi liste di orientamento varietale dei fruttiferi”. Pubblicazionen. 260Pinkcot ® Copty -16Perle Cot p -10Robada p -8Sweet Cot ® Toyuda p -7Mango Cot ® Rutsey p -6Flavor Cot ® Bayoto p -4San CastreseKyoto p 0Laycot p +1su mercati lontani frutti raccolti adun corretto stadio di maturazione.L’innovazione varietale, da partesua, mette a disposizione frutti conmaturazione rallentata, di sapore eccellenteanche dopo alcuni giorni diconservazione e “shelf-life”. Da ultimo,il calendario di offerta della speciesembra offrire opportunità di ampliamentosoprattutto verso il segmentotardivo, tanto da rendere concreta<strong>per</strong> i prossimi anni una offertadi cinque mesi, da maggio a tuttosettembre. L’innovazione varietalesta dunque modificando, ben piùche in altre specie, l’immagine, ladisponibilità e la stagionalità dell’albicocco.Il ruolodelle regioni settentrionaliHargrand +3L’albicocchicoltura dell’Italia settentrionaleriguarda l’Emilia Roma-Zebra ® Priboto p +15Fenogramma di maturazione di alcune nuove cv di albicocco al Nord.Jenny Cot ® Larclyd p +40gna e, in seconda battuta, il Piemontee il Veneto (37,4%; Istat, 2005). Laspecie si trova qui ai limiti della fasciadi coltivabilità; è diffusa infattisolo in microclimi idonei: sistemicollinari, areali pedemontani e valliviprotetti da un’orografia confacente.I limiti geografici hanno indottonel tempo a ricercare <strong>per</strong>corsi produttividiversi rispetto alle aree delSud e più in generale degli altri Paesimediterranei. L’albicocchicolturadelle regioni settentrionali non puòessere competitiva sotto il profilodella produttività e della costanzaproduttiva; le stesse varietà di riferimento<strong>per</strong> le regioni meridionali,senza il sole del Sud, esprimono profiligustativi mediocri nelle frescheestati continentali.L’esame delle varietà locali sorprende<strong>per</strong> le eccellenti qualità gustative:non solo tenore zuccherino,ma equilibrio dolcezza/acidità, aro-20FRUTTICOLTURA - n. 6 - 2005


mi e profumi. È così <strong>per</strong> Reale d’Imolain Emilia Romagna, Tonda diCostigliole in Piemonte, Valleggia inLiguria e Valvenosta in Sud Tirolo.Sono varietà strettamente legate alterritorio, alcune presenti in formaresiduale, altre oggetto di rinnovatointeresse, da valorizzare con specificiidonei strumenti quali, ad esempio,l’Indicazione Geografica Protettarichiesta <strong>per</strong> la cultivar piemontese(Mellano et al., 2004). Sono accomunateda una rapida evoluzionedella maturazione; la qualità organoletticaè eccellente <strong>per</strong> filiere“raccolta-consumo” di pochi giorni.Non sono certo adatte <strong>per</strong> conquistarenuovi mercati lontani. Allostesso modo, il ricorso alle varietà diceppo vesuviano, finora diffuse <strong>per</strong>l’affidabilità produttiva, crea probleminell’affrontare filiere lunghe, inducendoad anticipare la raccolta ascapito della qualità gustativa.Nell’ultimo decennio lo standardvarietale dell’albicocco (Pellegrinoet al., 2004) è stato rivisitato, affiancandoall’offerta convenzionale lineedi cultivar con polpa consistente,lenta maturazione, <strong>per</strong>sistenzadella qualità organolettica.Il caso PiemonteIl Piemonte ha da tempo cercato<strong>per</strong>corsi di differenziazione in questadirezione. A partire dalla metàdegli anni ’80 si sono diffuse in colturacultivar di origine canadese enord-americana caratterizzate, oltreche da buon sapore, polpa consistentee lenta evoluzione della maturazione,da colorazione intensa luminosaed estesa, che ha consentitodi differenziarne presentazione e immaginerispetto all’offerta convenzionaledelle altre regioni (Pellegrinoet al., 2003). Tale scelta ha comportatouna vera e propria innovazionedi prodotto che è stata premiatacon crescita della domanda, conquistadi nuovi mercati e apprezzabiliriscontri economici.Pinkcot ® Copty p , OrangeRed ® Barth P , Goldrich, Laycot p , Hargrand,ecc. hanno in pochi anni sostituitole varietà di ceppo vesuviano,rinnovando radicalmente l’offertapiemontese.Prospettivedi innovazione varietaleL’innovazione varietale prometteoggi un <strong>per</strong>corso di cui si è esploratopoco più che l’inizio. È notevole ilnumero di nuove cultivar introdotteogni anno nel circuito delle AziendeS<strong>per</strong>imentali che afferiscono al ProgettoMiPAF-Regioni “Liste di orientamentovarietale” (Fideghelli,2003). Il fatto di maggior rilievo èche il miglioramento genetico lavoraassiduamente sugli obiettivi che piùstanno a cuore alla albicocchicolturadel Nord, quali i seguenti.Eccellenza del profilo sensorialeÈ <strong>per</strong>seguita attraverso l’aumentodel tenore zuccherino, la succositàdella polpa, la intensità e l’equilibriodella composizione aromatica (Bassiet al., 2003). Accanto alle cultivarautoctone, sono da tenere in considerazionele nuove: SweetCot ® Toyuda p , Flavor Cot ® Bayoto p ,Mango Cot ® Rutsey p .Mantenimento della qualità gustativaTale obiettivo è <strong>per</strong>seguito attraversola lenta evoluzione della maturazione,l’uniformità di maturazionedel frutto, la consistenza dellapolpa, serbevolezza ed elevata“shelf-life”, tolleranza a cracking epatologie della conservazione (Lichouet al., 1998). Goldrich ha segnatouna svolta in tale direzione. Ilsuo modesto profilo gustativo è orarecu<strong>per</strong>ato dalle più recenti Pinkcot® Copty p , Robada p , SweetCot ® Toyuda p e Kyoto p .Presentazione attraenteVi contribuisce la colorazione luminosa,determinata da un colore difondo aranciato (assenza di verde),con sfaccettatura (“blush”) rossobrillante. La “bella presenza” nonpuò essere disgiunta dalla qualitàgustativa; sarebbe altrimenti <strong>per</strong>cepitacome fattore di disinganno e delusione(Pellegrino et al., 2004). Puòessere definita attraente la presentazionedi Pinkcot ® Copty p , Robada p ,Tom Cot ® Toyaco p , Kyoto p , Bergarouge® Avirine p , Harval p .Ampliamento del calendario di raccoltaSe la precocità non è di <strong>per</strong> sé importante<strong>per</strong> ambienti che subisconouno slittamento della maturazioneverso l’epoca tardiva, è comunqueinteressante il miglioramento dellaqualità delle cultivar precoci. Se finoa non molti anni or sono, in mancanzadi alternative, si coltivava Tyrinthos<strong>per</strong> avviare il calendario diraccolta, danneggiando l’immaginedell’albicocca anche <strong>per</strong> le settimanea seguire, ora sono a disposizionecultivar precoci (Carmen Top ® Carmenp , Sylred p , ecc.) di sapore gradevole.Appare più promettente la possibilitàdi prolungamento della disponibilitànel corso della stagioneestiva, con raccolte che proseguononei mesi di luglio e agosto (Bassi etal., 2004). Si segnala la serie Augustap con i cloni 1, 2 e 3 che maturanotra l’inizio e la fine di agosto inEmilia Romagna (Fideghelli, 2003).Tra le neozelandesi, edite in Europada Cot International, appaiono interessantiZebra ® Priboto p , Larquen p eJenny Cot ® Larclyd p , che maturano da15 a 40 giorni dopo San Castrese.Proposte di miglioramento genetico<strong>per</strong> le regioni settentrionaliL’innovazione varietale ha seguitoprevalentemente obiettivi di naturamerceologica e qualitativa. Previauna accurata s<strong>per</strong>imentazione sulterritorio, sono state individuate cultivarinteressanti anche <strong>per</strong> gli ambientisettentrionali. Il punto deboleè costituito dalla insufficiente attenzioneposta agli aspetti agronomici,in particolare alla rusticità che la delicatabiologia della specie richiedein pedoclimi difficili. Gli aspetti sucui occorre lavorare ulteriormentesono la sensibilità ai ritorni di freddoprimaverili, che minano la costanzaproduttiva, l’autocompatibilità fioraleche si è <strong>per</strong>sa in gran parte dellecultivar di recente costituzione, latolleranza alla batteriosi da Pseudomonasspp. che ha assunto carattereepidemico.Il <strong>per</strong>seguimento di tali obiettivipotrebbe passare attraverso il recu<strong>per</strong>odei caratteri di rusticità presentiin parte delle cultivar autoctonedelle regioni settentrionali. Un programmadi “breeding” che si propongadi combinare i caratteri dellevarietà locali (Reale d’Imola, Tondadi Costigliole, Valleggia, Valvenosta)con quelli di nuove cultivar che soddisfanole esigenze dell’attuale distribuzione,potrebbe offrire ulterioriopportunità alla albicocchicolturadel Nord.Non solo è auspicabile la costituzionedi cultivar che combinino caratteridi eccellenza qualitativa conl’adattabilità ad ambienti di colturaimpegnativi. Appare ancora più inte-FRUTTICOLTURA - n. 6 - 2005 21


Profili di alcune varietà di albiRobada pEditore: Star Fruits ® .Epoca di maturazione: 8 giorni prima di San Castrese.Frutto: la presentazione è molto attraente. Il colore di fondo è arancio luminoso, con sfaccettatura(“blush”) rosso brillante sul 50-60% della su<strong>per</strong>ficie. La forma è rotonda, simmetrica,regolare. La pezzatura è media (50-60 g), molto uniforme. La buccia liscia, delicata, richiedemisure di precauzione nelle fasi di manipolazione, lavorazione e confezionamento. La polpa èmolto soda, succosa; la maturazione evolve lentamente. Il sapore è buono, con elevato tenorezuccherino in equilibrio con la componente acidula.In campo: l’albero è di medio vigore, con portamento semi-eretto. La basitonia consenteun rivestimento di rami misti su tutta la lunghezza delle branche. L’epoca di fioritura è medioprecoce.Sono risultati efficienti impollinatrici le cultivar Palummella, Vitillo e San Castrese.Si è rivelata tollerante alle infezioni di Pseudomonas spp.Sweet Cot ® Toyuda pEditore: Cot International.Epoca di maturazione: 7 giorni prima di San Castrese.Frutto: punti di forza sono l’eccellente qualità gustativa e la lenta evoluzione della maturazione.La polpa è soda, fine e fondente, molto dolce e di profilo gustativo eccellente. Notevolela tenuta di maturazione, sia sull’albero, sia nei processi post-raccolta. L’aspetto è medio, prossimoa Goldrich, senza <strong>per</strong>altro la sensibilità alla maculatura della buccia. La forma è ovale, ilcolore aranciato intenso. La buccia è resistente alle manipolazioni e ai trasporti.In campo: l’albero è vigoroso, di portamento a<strong>per</strong>to. Fruttifica abbondantemente sia sudardi sia su rami misti. Il potenziale produttivo è elevato, non soggetto ad alternanza. È autoincompatibilecon epoca di fioritura precoce. L’editore consiglia come cv impollinatrici TomCot ® Toyaco e Goldstrike ® . In Piemonte sono stati ottenuti buoni risultati preliminari con Vitillo ePalummella.Kyoto pEditore: Escande.Epoca di maturazione: come San Castrese.Frutto: la polpa è soda e la tenuta di maturazione particolarmente elevata; la raccolta può dunqueessere posizionata al momento corretto, senza timore che l’evoluzione della maturazione compromettai successivi processi in magazzino e in fase di distribuzione. L’aspetto del frutto è attraentee la forma rotondo-oblata con apice incavato. La colorazione è aranciata con sfaccettatura rosso luminososul 30-40% della buccia. La pezzatura è medio-elevata: il peso del frutto – uniforme – oscillaintorno a 60-70 g. La qualità gustativa è buona, con punti di forza nell’elevato contenuto zuccherinoe nell’aroma, mentre la buccia acidula può recare fastidio ad alcune tipologie di consumatori.In campo: presenta vigore medio; il sovraccarico produttivo può comprometterne il rinnovovegetativo. Richiede quindi una potatura severa, in grado di mantenere l’equilibrio vegeto-produttivo.L’entità di fioritura è intensa; l’epoca di fioritura medio-precoce. La cv è autocompatibile.Flavor Cot ® Bayoto pEditore: Cot International.Epoca di maturazione: 4 giorni prima di San Castrese.Frutto: si distingue <strong>per</strong> l’eccellente profilo sensoriale, completo sia dal punto di vista gustativo(polpa fondente, molto dolce), sia dell’intenso aroma. La forma è da oblunga a ovata; ilcolore aranciato, con scarso sovraccolore; la buccia è robusta, resistente alle manipolazioni.La consistenza della polpa è elevata e la maturazione evolve con gradualità.In campo: è un albero di facile gestione, di medio vigore, tendenzialmente espanso e predispostoad una abbondante e ben distribuita ramificazione. Fruttifica prevalentemente su rami misti.Il potenziale produttivo è elevato; è da segnalare l’elevata tolleranza alle brinate primaverili. Ilpunto debole è costituito dalla sensibilità a screpolature della cavità peduncolare in presenza diprecipitazioni in pre-raccolta. La fioritura è medio-tadiva e la cv è autocompatibile.ressante la combinazione della tipicitàdi forme, sapori e aromi presentinel germoplasma, con la qualitàmerceologica e tecnologica necessariaalle filiere “lunghe”. Una maggiorcaratterizzazione della albicocchicolturadelle regioni settentrionali,attraverso un più stretto legamecon il territorio e le sue varietà tipiche,consentirebbe di proiettare suimercati più ambiti frutti tipici e diqualità impeccabile <strong>per</strong> il dessertmitteleuropeo.Tali considerazioni provengonodai positivi risultati di combinazionidi incrocio effettuate dal CReSO, inpartnership con il CISA Mario Neri diImola, tra Tonda di Costigliole e cultivaridonee alle esigenze di una complessafiliera di distribuzione: Goldrich,Laycot p , Hargrand, Veecot. Tra alcunecentinaia di semenzali, sono stateindividuate selezioni giudicate interessantisotto il profilo merceologico,22FRUTTICOLTURA - n. 6 - 2005


cocco di recente introduzione (*)Perle Cot pEditore: Cot International.Epoca di maturazione: 10 giorni prima di San Castrese.Frutto: è tondeggiante, di elevata pezzatura. Il colore è particolarmente attraente: aranciatocon sovraccolore rosso luminoso <strong>per</strong> il oltre il 50% della su<strong>per</strong>ficie. La polpa è spicca, sodae con buona tenuta di maturazione. Il sapore è eccellente, con buon equilibrio dolce/acidulo,aromatico. Assenti le spaccature. Ha espresso un buon potenziale di conservazione.In campo: la produttività è apparsa finora elevata e costante. L’entità di fioritura è intensa;l’epoca di fioritura medio-tardiva. Sono in corso le verifiche dell’autocompatibilità, sia pressol’Editore, sia in Piemonte.Mango Cot ® Rutsey pEditore: Cot International.Epoca di maturazione: 6 giorni prima di San Castrese.Frutto: la forma è originale e ben distinguibile: oblunga con umbone molto pronunciato. Lapezzatura è medio-elevata. Il colore è aranciato intenso privo di sovraccolore. Il sapore è buono,molto aromatico, dolce con delicata componente acidula. La consistenza della polpa èsoddisfacente come pure la conservabilità. Non è stata evidenziata sensibilità a “cracking”.In campo: l’epoca di fioritura è precoce, di elevata entità; è parzialmente autocompatibile:si impollina bene con Tom Cot ® e con Zebra ® . La fruttificazione è ben distribuita e la produttivitàmolto elevata.Zebra ® Priboto pEditore: Innovar.Epoca di maturazione: 15 giorni dopo San Castrese.Frutto: l’aspetto è molto attraente: colore aranciato intenso, brillante; grossa pezzatura,molto uniforme; forma tendenzialmente oblunga, regolare. La polpa, di elevata consistenza esuccosità, ha buon sapore, dolce, l’acidità – elevata alla raccolta – ritorna in equilibrio con il tenorezuccherino con un passaggio di rifinitura in frigoconservazione. Elevata la tenuta di maturazionein pianta e post-raccolta. La tolleranza al “cracking” è molto buona.In campo: l’albero è di facile gestione. L’epoca di fioritura è precoce, di elevata entità.Buoni impollinatori sono stati segnalati dall’Editore in Tom Cot ® e Sweet Cot ® .Jenny Cot ® Larclyd pEditore: Cot International.Epoca di maturazione: 40 giorni dopo San Castrese.Frutto: la forma è rotonda, regolare, di media pezzatura. L’aspetto è attraente: colore difondo aranciato chiaro con sovraccolore luminoso, più o meno esteso in ragione degli ambientidi coltivazione. Il sapore è molto buono, con polpa dolce e succosa, di media consistenza. Hafinora dimostrato elevata tolleranza al “cracking”, particolare di non poco conto <strong>per</strong> una cultivarche in Piemonte si raccoglie a partire dall’ultima decade di agosto.In campo: la produttività è apparsa del tutto soddisfacente. L’epoca di fioritura è medio-tardiva,di buona entità. È autosterile: buoni risultati di compatibilità sono stati ottenuti con gli impollinatoriFlavor Cot ® , Tom Cot ® e Bergecot p .®marchio registrato; P = protezione brevettualeProfili elaborati su informazioni fornite dell’Editore, messe a confronto con le osservazioni poliennali effettuate dal CReSO in Piemonte.agronomico e della tipicità espressadalla cultivar locale.BIBLIOGRAFIABassi D. et al. (2003) - Liste <strong>varietali</strong> dei fruttiferi2003. Albicocco. Terra e Vita, XLIV, Suppl. al n.25: 4-8.Bassi D., Rizzo M. (2004) - Albicocco, si seleziona<strong>per</strong> il tardivo. Frutticoltura, LXVI, 6: 30-35.Eurostat (2005) - Website:http://epp.eurostat.cec.eu.int/.Faostat (2005) - Agriculture data. Online:http://apps.fao.org/.Fideghelli C. (2003) - La coltura delle drupacee nelmondo. L’Informatore Agrario, 19: 55-62.ISTAT (2005) - Website: http://www.istat.it.Lichou J. et al. (1998) - Abricot – Les variétés, moded’emploi. CTIFL, Paris: 1-254.Mellano M.G. et al.(2004) - Tonda di Costigliole: dalPiemonte l’albicocca più tardiva. Frutticoltura,LXVI, 9: 60-63.Pellegrino S., Berra L. (2003) - Innovazione varietaledell’albicocco. L’Informatore Agrario, 28: 43-46.Pellegrino S. et al. (2004) - Liste <strong>varietali</strong> dei fruttiferi2004. Albicocco. L’Informatore Agrario, LX, 24,Suppl. n. 1: 9-13.Pirazzini P. et al. (2002) - Orientamenti <strong>varietali</strong> <strong>per</strong> lacoltura dell’albicocco nell’Italia settentrionale.Frutticoltura, LXIV, 3: 56-59. FRUTTICOLTURA - n. 6 - 2005 23

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