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Relazione tecnica - Autorità per l'energia elettrica e il gas

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servizi informatici, l’attività di servizi tecnici e le telecomunicazioni 17 . Tale quota dei costi comuniè stata attribuita considerando, <strong>per</strong> ogni singola attività, <strong>il</strong> criterio di attribuzione ut<strong>il</strong>izzato dalleimprese e, in mancanza di questo, la quota del capitale investito che ciascuna tipologia diinfrastrutture costituisce.La parte dei costi comuni inerente alla funzione amministrativa riguarda tutte le attività legateall’amministrazione della società, alla gestione del <strong>per</strong>sonale, ai servizi legali ed è stata attribuita inbase ai costi o<strong>per</strong>ativi di ciascuna tipologia di infrastrutture.A.3.2 Remunerazione sul capitale investito relativo alla gestione caratteristica: valore delcapitaleGeneralmente la valutazione del capitale investito di una impresa viene effettuata attraverso <strong>il</strong>calcolo del valore attuale dei flussi di cassa futuri. Questo approccio non può <strong>per</strong>altro essereut<strong>il</strong>izzato ai fini tariffari nel caso di una impresa soggetta a regolamentazione dei prezzi. Sigenererebbe infatti una circolarità in quanto le tariffe sarebbero determinate in base ad un valore delcapitale investito che dipenderebbe a sua volta dal sentiero temporale delle tariffe. Si notiincidentalmente che tale circolarità non sussiste in assenza di regolazione dei prezzi; in tal casoinfatti l’interazione tra le imprese ed i consumatori determina <strong>il</strong> sentiero dei prezzi che a sua voltadetermina <strong>il</strong> valore del capitale investito, ovvero <strong>il</strong> valore “di mercato” dell’impresa.Nella prassi regolatoria la circolarità tra tariffe e valore del capitale dell’impresa è interrottaattraverso <strong>il</strong> riferimento, <strong>per</strong> la determinazione del capitale investito, al costo di rimpiazzo delcapitale fisico dell’impresa, in luogo del valore attuale dei flussi di cassa futuri. Il riferimento alcosto di rimpiazzo trova giustificazione nella teoria economica. Il valore attuale dei flussi di cassafuturi di una impresa può essere infatti scomposto nella somma del costo di rimpiazzo del capitalefisico e di una rendita che, in un mercato <strong>per</strong>fettamente competitivo, sarebbe nulla. Il riferimento alcosto di rimpiazzo del capitale <strong>per</strong> determinare <strong>il</strong> valore dell’impresa è quindi appropriato nellamisura in cui la regolamentazione si propone di riprodurre l’esito che si otterrebbe in un mercatocompetitivo e di evitare qualsiasi rendita all’impresa regolata.Il capitale investito <strong>per</strong> la fornitura del servizio di vettoriamento è stato fissato ad un valore pari allasomma delle attività dell’impresa, immob<strong>il</strong>izzazioni e capitale circolante netto, al netto delle postepassive rettificative. Il valore del capitale investito relativo alle attività comuni è stato attribuito aciascuna tipologia di infrastrutture ut<strong>il</strong>izzate <strong>per</strong> <strong>il</strong> vettoriamento sulla base di criteri omogeneirispetto a quelli ut<strong>il</strong>izzati nell’attribuzione dei costi comuni. Nonostante i valori di riferimento <strong>per</strong> ladeterminazione del capitale investito della gestione caratteristica siano i valori contab<strong>il</strong>i del 1997,anche considerando che tutte le imprese prese in esame hanno effettuato delle rivalutazioni negliultimi anni, è ragionevole ritenere che da un lato le rivalutazioni e dall’altro <strong>il</strong> decremento delvalore dei cespiti <strong>per</strong> obsolescenza tecnologica risultino in valori di b<strong>il</strong>ancio dei cespiti che possonoconsiderati a tutti gli effetti come di rimpiazzo 18 .17Le attività sopra elencate sono state distinte come dichiarate dall’Enel, le altre impresetendono comunque a distinguere le strutture comuni tecniche rispetto alle altre strutture comuni.18Lo stesso criterio ut<strong>il</strong>izzato <strong>per</strong> la determinazione del valore del capitale investito <strong>per</strong> ladeterminazione dei corrispettivi di vettoriamento è stato impiegato nella delibera 25 marzo 1998, n.28/98 <strong>per</strong> la rideterminazione delle modificazioni tariffarie adottate con i provvedimenti delComitato interministeriale dei prezzi 14 dicembre 1993, n. 15 e 29 dicembre 1993, n. 17.31

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