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Progetto di ricerca dott. Domenico Razzini

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Dottorato <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong> in Relazioni e processi interculturaliDottorando: <strong>Razzini</strong> <strong>Domenico</strong><strong>Progetto</strong> <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>:Poter(e) giocareDidattica lu<strong>di</strong>ca e integrazione interculturaleDisciplina: (Filosofia politica/Pedagogia-Pedagogia speciale).1) Il gioco del potere.Considerate le posizioni <strong>di</strong> alcuni autori (von Glasersfeld, Foucault, Fink, Huizinga,Caillois) rispetto al potere e al gioco, prima <strong>di</strong> affrontare il tema della funzionalitàdella <strong>di</strong>dattica lu<strong>di</strong>ca come modalità <strong>di</strong> integrazione, si proverà a verificare se: nell’ambito dei processi formativi, il gioco può essere pensato come una forma<strong>di</strong> potere da parte delle figure preposte a ricoprire il ruolo <strong>di</strong> docenza; il gioco può essere anche considerato uno strumento <strong>di</strong> potere a <strong>di</strong>sposizionedegli studenti; nel gioco si concretano relazioni nelle quali emergono microstrutture <strong>di</strong>potere negoziate.Se al termine <strong>di</strong> una prima fase <strong>di</strong> indagine il potere apparirà come elementoineliminabile dal gioco, si tratterà <strong>di</strong> provare ad analizzarne ulteriormente la naturae, in presenza <strong>di</strong> eventuali impasse al gioco come «possibilità [...] dell’esistenza1


sociale» 1 , <strong>di</strong> attuare strategie <strong>di</strong> de-costruzione sia a partire dal setting (contesto <strong>di</strong>gioco), sia a partire da quelle che sono le con<strong>di</strong>zioni dei possibili soggetti coinvolti(dai così detti abili e integrati ai cosiddetti <strong>di</strong>s-abili o ai <strong>di</strong>versi per etichettaturevarie: stranieri, socialmente svantaggiati, socialmente stigmatizzati). Finalità ultimasarà l’identificazione <strong>di</strong> attività lu<strong>di</strong>che adatte a neutralizzare l’impatto dei ‘giochi<strong>di</strong> potere’, qualora dovessero emergere <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong>scriminatorie.Si valuterà, inoltre, la possibilità <strong>di</strong> pensare un ‘or<strong>di</strong>ne anarchico’ del gioco ocomunque <strong>di</strong> valorizzarne gli elementi an-archici mettendo, per esempio, in<strong>di</strong>scussione le regole stesse del gioco per l’instaurazione <strong>di</strong> regole ‘altre’, perché seè vero che il gioco «non è totalmente libero da vincoli» 2 è pur vero che «la regoladel gioco non è una legge» 3 .2) Potere del gioco, potere nel gioco.a. Si tenterà <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare come il gioco possa essere non solo una validaopportunità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, ma soprattutto una possibilità <strong>di</strong> renderemanifeste le risorse <strong>di</strong> chi è ritenuto <strong>di</strong>versamente abile. È nostraconvinzione, infatti, che la così detta <strong>di</strong>s-abilità non appartengaglobalmente a una persona perché lo stesso soggetto «al variare dei contestidelle richieste può manifestare, <strong>di</strong> volta in volta, abilità o <strong>di</strong>sabilità» 4 ; lastessa persona non può, per le stesse ragioni, essere consideratahan<strong>di</strong>cappata «altrettanto superficialmente e globalmente [...]solo perché, in1 Fink F., Oasi del gioco, Milano, Raffaele Cortina E<strong>di</strong>tore 2008, p. 23.2 Ivi, p.23.3 Ivi, p.23.4 Soresi S., Psicologia della <strong>di</strong>sabilità, Bologna, il Mulino 2007, p.17.2


alcuni ambiti specifici, a causa <strong>di</strong> specifiche menomazioni e <strong>di</strong>sabilitàsperimenterebbe vissuti <strong>di</strong> svantaggio. Al variare delle situazioni, dellerichieste e delle aspettative (o al variare del ‘dove’, del ‘quando’ e del ‘conchi’ [...] varia la con<strong>di</strong>zione sperimentata dalla persona» 5 .b. Si cercherà, inoltre, <strong>di</strong> convalidare come attraverso opportune esperienze <strong>di</strong>appren<strong>di</strong>mento lu<strong>di</strong>co, nel gruppo classe si possano venire a crearecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> inter-azione e inter-relazione atte a promuovere – comepossibile azione <strong>di</strong> potere – non un potere manipolativo e competitivonell’ottica <strong>di</strong> prevaricazione sull’altro, ma una possibile prassi <strong>di</strong> potere nellaquale un soggetto manifesta inter-esse per l’Altro per quello che è e perquello che sa, in una prospettiva <strong>di</strong> crescita umana.Per concludere e sostenere il percorso teorico proveremo a realizzareattività lu<strong>di</strong>che ine<strong>di</strong>te destinate ai ‘fuori legge’ <strong>di</strong> ogni sistema ‘escludente’.5 Soresi S., Psicologia della <strong>di</strong>sabilità, cit., p.17.3


Bibliografia:1) Il gioco del potere.Bateson G., Questo è un gioco. Perché non si può mai <strong>di</strong>re a qualcuno «Gioca!», Milano, Raffaele Cortina e<strong>di</strong>tore1996.Caillois R., I giochi e gli uomini. La maschera e la vertigine, Milano, Bompiani 2010.Feyerabend P.K., Contro il metodo. Abbozzo <strong>di</strong> una teoria anarchica della conoscenza, Milano, Feltrinelli 2009.Fink E., Oasi del gioco, Milano, Raffaele Cortina e<strong>di</strong>tore 2008.Fink E., Il gioco come simbolo del mondo, e<strong>di</strong>zioni Hopefulmonster 1992.Foucault M., Il potere psichiatrico, Milano, Feltrinelli 2010.Foucault M., Gli anormali, Milano, Feltrinelli 2009.Foucault M., La volontà <strong>di</strong> sapere, Milano, Feltrinelli 2005.Foucault M., Sorvegliare e punire, Torino, Einau<strong>di</strong> 1993.Glasersfeld E., Ra<strong>di</strong>cal Constructivism A way of knowing and learning, London, RoutledgeFalmer 2002.Huizinga J., Homo ludens, Torino, Einau<strong>di</strong> 2002.Maturana H. e Varela F., L’albero della conoscenza, Milano, Garzanti 1999.Varela F., The Embo<strong>di</strong>ed Mind: Cognitive Science and Human Experience, Mit Pr, New e<strong>di</strong>tion 1992.Watzlawick P., La realtà inventata. Contributi al costruttivismo, Milano, Feltrinelli 2006.Wittgenstein L., Ricerche filosofiche, Torino, Einau<strong>di</strong> 2009.2) Potere del gioco, potere nel gioco.Antonello M., Eramo P. e Polacco M., Le voci dell’altro. Materiali per un’educazione alla <strong>di</strong>fferenza, Torino,Loescher 1996.Barilla G., Così giocano i bambini del mondo. 18 giochi da tanti paesi, Bologna, Emi 2001.Cecchini A. e Musci E., Differenti? È in<strong>di</strong>fferente. Capire l'importanza delle <strong>di</strong>fferenze culturali e fare in modo chenon ci importi, Molfetta, e<strong>di</strong>zioni la meri<strong>di</strong>ana 2008.D’Andretta P., Il gioco nella <strong>di</strong>dattica interculturale, Bologna, EMI 1999.Demetrio D. e Favaro G., Didattica interculturale. Nuovi sguar<strong>di</strong>, competenze percorsi, Milano, Franco Angeli2002.Di Pietro A., Staccioli G., Reffo riffo riffo reri. Giochi ritmici <strong>di</strong> mani, Roma, Carocci 2006.Favaro G. e Luatti L., L’intercultura dalla A alla Z, Milano, Franco Angeli 2004.Gadamer H.G., Verità e Metodo, Milano, Bompiani 2000.Gobbo F., Pedagogia interculturale. Il progetto educativo nelle società complesse, Roma, Carocci 2000.Lan<strong>di</strong> L., (a cura <strong>di</strong>) Di chi è questa storia? Proposte per le classi multiculturali, Roma, Carocci 2010.4


Nussbaum M., Coltivare l’umanità. I classici, il multiculturalismo, l’educazione contemporanea, Roma, Carocci1999.Omodeo M., La scuola multiculturale, Carocci, Roma, 2002.Orbetti D, Safina R e Staccioli G., Raccontarsi a scuola. Tecniche <strong>di</strong> narrazione autobiografica, Roma, Carocci2005.Ritscher P., Staccioli G., Vivere a scuola. Programmare per situazioni, Roma, Carocci 2005.Rovatti A. e Zoletto D., La scuola dei giochi, Milano, Bompiani 2005.Soresi S., Psicologia della <strong>di</strong>sabilità, Bologna, il Mulino 2007.Soresi S. (a cura <strong>di</strong>), Disabilità Trattamento Integrazione, Pordenone, Erip E<strong>di</strong>trice 2003.Staccioli G., Pescucci M., Itinerari nell'educazione. Temi emergenti nella pedagogia, Roma, Carocci 2001.Staccioli G. e Cambi F., Il gioco in occidente, storia, teorie, pratiche, Roma, Armando e<strong>di</strong>tore, 2007.Staccioli G., Culture in gioco. Attività lu<strong>di</strong>che per l'appren<strong>di</strong>mento, Roma, Carocci 2004.Staccioli G, Ludobiografia: raccontare e raccontarsi con il gioco, Roma, Carocci 2010.Staccioli G., Il gioco e il giocare. Elementi <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica lu<strong>di</strong>ca, Roma, Carocci 2008.Staccioli G., Immagini fatte ad arte. Idee ed esperienze per educare alla comunicazione visiva, Roma, Carocci 2000.Tassinari G., Lineamenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>dattica interculturale, Roma, Carocci 2002.Zoletto D., Il gioco duro dell’integrazione, Milano, Raffaele Cortina e<strong>di</strong>tore 2010.5

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