12.07.2015 Views

Dimensionamento dei dissipatori di calore - ITI Omar

Dimensionamento dei dissipatori di calore - ITI Omar

Dimensionamento dei dissipatori di calore - ITI Omar

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaDissipazione <strong>di</strong> potenza e <strong>di</strong>mensionamento <strong>dei</strong> <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong>Con particolare riferimento ai <strong>di</strong>spositivi a semiconduttoreRelazione fra temperatura e potenzaNei componenti passivi (resistori) e a semiconduttore (sia<strong>di</strong>screti che integrati) il passaggio della corrente elettricaprovoca - per effetto Joule - un innalzamento dellatemperatura <strong>dei</strong> <strong>di</strong>spositivi, che può essere calcolatoattraverso la seguente relazione:(1) Tw - Ta = Pd · Rthdove Tw è la temperatura raggiunta dal <strong>di</strong>spositivo acausa della <strong>di</strong>ssipazione della potenza applicata Pd, Ta èla temperatura dell’ambiente circostante ed Rth è unacostante che viene chiamata “resistenza termica”, cherappresenta la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> smaltimento del <strong>calore</strong> versol’ambiente circostante ed è l’inverso della “conduttanzatermica” <strong>dei</strong> materiali e <strong>dei</strong> flui<strong>di</strong> che smaltiscono il <strong>calore</strong>prodotto. Dalla (1) si ricava che l’unità <strong>di</strong> misura della resistenza termica è il grado/Watt (°C/W).Poiché il costruttore del <strong>di</strong>spositivo in<strong>di</strong>ca nel foglio tecnico una temperatura massima <strong>di</strong>funzionamento Tmax, è possibile calcolare la massima potenza Pmax <strong>di</strong>ssipabile dal <strong>di</strong>spositivostesso ad una temperatura ambiente Tamax sfruttando la relazione (1), e riscrivendola nel modoseguente:(2) Tmax - Tamax = Pmax · RthLa relazione ora vista ci spiega inoltre perché, una volta raggiunta la massima temperaturaspecificata, un’ulteriore incremento della potenza applicata porterebbe ad un ulteriore aumento dellatemperatura, con conseguente possibile danneggiamento del <strong>di</strong>spositivo. Dovrebbe essere chiaro,quin<strong>di</strong>, che i limiti <strong>di</strong> potenza specificati per un certo <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong>pendono strettamente dai limiti <strong>di</strong>temperatura dello stesso.La “curva <strong>di</strong> derating”Nel foglio tecnico <strong>di</strong> un resistore viene riportato un grafico detto “curva <strong>di</strong> derating”, mostrato in Figura1:Fig. 1 - Curva <strong>di</strong>derating <strong>di</strong> un elementoresistivo da 1 Watt.Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 1


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaCome si vede dalla curva <strong>di</strong> derating, è possibile <strong>di</strong>ssipare la potenza nominale fino ad unatemperatura ambiente <strong>di</strong> 70 °C, superata la quale è necessario ridurre progressivamente la potenza<strong>di</strong>ssipata fino a che - raggiunta la temperatura massima <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> 170 °C - la potenza <strong>di</strong>ssipabile<strong>di</strong>viene nulla come già osservato a proposito della relazione (2).Vi è da notare però che la rappresentazione grafica della relazione (2) in un piano <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate Pd/Taè quella <strong>di</strong> una retta <strong>di</strong> coefficiente angolare -1/Rth, e non quello <strong>di</strong> una spezzata come quella riportatain Figura 1. Perché mai?La risposta è che il costruttore, per problemi legati alle caratteristiche <strong>dei</strong> materiali utilizzati nellacostruzione del <strong>di</strong>spositivo, in<strong>di</strong>ca una potenza massima <strong>di</strong>ssipabile “<strong>di</strong> sicurezza” fino ad unadeterminata temperatura ambiente, che nella figura riportata è ad esempio <strong>di</strong> 70 °C. Secondo larelazione (2) avremmo invece che a temperature inferiori allo zero potremmo in teoria <strong>di</strong>ssiparepotenze progressivamente crescenti, ciò che il costruttore ci sconsiglia <strong>di</strong> fare.I <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> e i meccanismi <strong>di</strong> propagazione del <strong>calore</strong>Visti i limiti <strong>di</strong> temperatura - e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> potenza - imposti dal costruttore (e utili alla corretta“sopravvivenza” del <strong>di</strong>spositivo!) come è possibile smaltire adeguatamente il <strong>calore</strong> prodotto oad<strong>di</strong>rittura estendere i limiti in<strong>di</strong>cati dalla curva <strong>di</strong> derating?Per i <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> potenza la risposta è semplice: l’impiego del “<strong>di</strong>ssipatore <strong>di</strong> <strong>calore</strong>”, ovvero <strong>di</strong> unelemento che sia un buon conduttore <strong>di</strong> <strong>calore</strong> (tipicamente un metallo o un materiale ceramico) che,posto a contatto con il nostro <strong>di</strong>spositivo (incollato o fissato a vite), permetta un migliore smaltimentodel <strong>calore</strong>.Come opera un <strong>di</strong>ssipatore? In pratica esso “estende” le <strong>di</strong>mensioni fisiche del <strong>di</strong>spositivo,permettendo quin<strong>di</strong> un miglior smaltimento del <strong>calore</strong>, in quanto “sottrae” il <strong>calore</strong> prodotto per effettoJoule e lo trasferisce all’ambiente circostante, e impe<strong>di</strong>sce il superamento della temperatura limite.Che cosa cambia nella formula (2)? Semplice: poiché la presenza del <strong>di</strong>ssipatore serve peraumentare la conduttanza termica fra il nostro <strong>di</strong>spositivo e l’ambiente, si può affermare che lapresenza del <strong>di</strong>ssipatore porta ad una riduzione della resistenza termica, che è appunto l’inverso dellaconduttanza termica. La riduzione della Rth nella formula (2) permette quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire latemperatura raggiunta dal <strong>di</strong>spositivo oppure - volendo sfruttare comunque la massima temperatura <strong>di</strong>lavoro - <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una potenza <strong>di</strong>ssipabile più elevata.Per meglio comprendere non solo il meccanismo <strong>di</strong> smaltimento del <strong>calore</strong> ma anche comeottimizzare i vantaggi derivabili dall’impiego <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ssipatore, analizziamo brevemente le tre modalità<strong>di</strong> propagazione del <strong>calore</strong>.- Conduzione: è quella che avviene all’interno <strong>di</strong> un corpo o fra due corpi in contatto fra <strong>di</strong> loro acausa dell’agitazione termica degli atomi, ed è il meccanismo più efficiente <strong>di</strong> trasmissione del<strong>calore</strong>. Per tale motivo il <strong>di</strong>spositivo che produce <strong>calore</strong> va fissato saldamente a contatto con il<strong>di</strong>ssipatore, che deve essere costituito da un materiale con una elevata conducibilità termica; ilmateriale più utilizzato grazie al costo contenuto e alla facilità <strong>di</strong> produrre profilati ottenuti perestrusione è l’alluminio.- Convezione: la convezione è il moto all’interno <strong>di</strong> un fluido, per cui si sfrutta questo fenomeno adesempio per asportare il <strong>calore</strong> del <strong>di</strong>ssipatore (o del componente stesso) attraverso ilmovimento dell’aria, che può essere naturale (dovuto al fenomeno <strong>di</strong> espansione termica)oppure forzato (tramite ventole). Per le elevate potenze, il fluido refrigerante può essere ancheun liquido, che scorre in un condotto all’interno del <strong>di</strong>ssipatore e viene poi raffreddato o persostituzione (acqua corrente) o tramite un opportuno ra<strong>di</strong>atore.- Irraggiamento: il <strong>di</strong>ssipatore e lo stesso componente irra<strong>di</strong>ano <strong>calore</strong> nell’ambiente circostante permezzo della ra<strong>di</strong>azione infrarossa, ed anche questo fenomeno contribuisce allo smaltimento del<strong>calore</strong>, anche se alle basse temperature rappresenta una frazione trascurabile del totale.Una esemplificazione visiva <strong>dei</strong> tre meccanismi è mostrata in Figura 2.Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 2


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaFig. 2 - Ecco i tre meccanismi <strong>di</strong>propagazione del <strong>calore</strong> nel caso <strong>di</strong> un<strong>di</strong>spositivo elettronico fissato ad un<strong>di</strong>ssipatoreVa inoltre precisato che l’efficienza <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ssipatore <strong>di</strong>pende da parametri quali ad esempio ilmateriale utilizzato (conducibilità termica), le sue <strong>di</strong>mensioni (valore della resistenza termica), la forma(efficacia della convezione dell’aria), il colore (effetto “corpo nero” e quin<strong>di</strong> efficienzanell’irraggiamento), la finitura superficiale (resistenza <strong>di</strong> contatto con il componente elettronico evalore dell’irraggiamento), le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ventilazione (anche se interno o esternoall’apparecchiatura), la posizione <strong>di</strong> montaggio (verticale ad alette verticali per una miglioreconvezione dell’aria) e infine la posizione <strong>di</strong> montaggio del carico sul <strong>di</strong>ssipatore stesso (centraleoppure verso il bordo).Detto ciò, il parametro che caratterizza l’efficienza <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ssipatore e che riassume gli altri parametriora visti è la sua resistenza termica Rth(d-a), ovvero fra <strong>di</strong>ssipatore e ambiente, che vienespecificata dal costruttore sul relativo foglio tecnico, e che viene definita come l’incremento <strong>di</strong>temperatura subito a causa dell’applicazione <strong>di</strong> una potenza elettrica (attiva) <strong>di</strong> 1 Watt,concordemente con quanto si può dedurre dalla relazione (1).La scelta del <strong>di</strong>ssipatorePer scegliere un <strong>di</strong>ssipatore occorre conoscere i seguenti parametri:- Potenza massima <strong>di</strong>ssipata dal <strong>di</strong>spositivo- Temperatura massima consentita per il <strong>di</strong>spositivo e sua resistenzatermica- Massima temperatura ambiente- Tipo <strong>di</strong> flusso <strong>di</strong> aria in corrispondenza del <strong>di</strong>ssipatorePer tener conto <strong>di</strong> questi parametri, la formula (2) può essere riscrittanel modo seguente, facendo riferimento ad un <strong>di</strong>spositivo asemiconduttore:(3) Tjmax - Tamax = Pdmax · (Rthjc + Rthcd + Rthda)dove Tjmax è la massima temperatura <strong>di</strong> giunzione specificata dal costruttore, Tamax è la massimatemperatura ambiente raggiungibile, Pdmax è la potenza massima <strong>di</strong>ssipabile, Rthjc è la resistenzatermica fra giunzione e contenitore (in<strong>di</strong>cata dal costruttore sul foglio tecnico del <strong>di</strong>spositivo), Rthcd èla resistenza termica fra contenitore e <strong>di</strong>ssipatore (dovuta al tipo <strong>di</strong> contatto fra i due e alla eventualepresenza <strong>di</strong> fogli isolanti o <strong>di</strong> grasso) ed Rthda è la resistenza termica <strong>di</strong>ssipatore-ambiente ricavatadal catalogo <strong>dei</strong> <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong>. La localizzazione delle tre resistenze termiche è mostrata in Figura 3.Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 3


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaFig. 3 - Le treresistenze termichecorrispondono allasuccessione:semiconduttorecontenitore<strong>di</strong>ssipatore-ambientecon i relativi saltitermiciNel caso invece in cui si intenda utilizzare il componente senza <strong>di</strong>ssipatore, è necessario utilizzare laformula seguente, che rappresenta nient’altro che una riscrittura della (2):(4) Tjmax - Tamax = Pdmax · Rthjanella quale si utilizza la sola resistenza termica giunzione-ambiente Rthja fornita anch’essa nel fogliotecnico del componente.Nella Figura 4 sono riportati i valori <strong>di</strong> resistenza termica Rthjc ed Rthja per alcuni <strong>dei</strong> più comunicontenitori impiegati in elettronica per i <strong>di</strong>spositivi a semiconduttore.Un esempio numericoUn <strong>di</strong>spositivo a semiconduttore in grado <strong>di</strong> operare ad una temperatura massima <strong>di</strong> giunzione <strong>di</strong> 150°C ha la necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssipare una potenza <strong>di</strong> 5 Watt, ed è incapsulato in un contenitore TO3. Lamassima temperatura ambiente prevista è <strong>di</strong> 50 °C e si intende raffreddare il <strong>di</strong>ssipatore a convezionenaturale in aria libera. Supponendo <strong>di</strong> fissare il <strong>di</strong>spositivo in modo da sfruttare una resistenzacontenitore-<strong>di</strong>ssipatore pari a 0.3 °C/W.Dovendo scegliere il tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssipatore necessario, l’incognita è la Rthda, che può essere ricavatadalla (3) tramite la relazione:(5) Rthda = (Tjmax - Tamax) / Pdmax - Rthjc - Rthcddove, inserendo i valori numerici, si ottiene:Rthda = (150 - 50) / 5 - 0.7 - 0.3 = 19 °C/WEssendo questo il valore massimo ammesso, occorre scegliere sul catalogo un <strong>di</strong>ssipatore con unaresistenza termica inferiore ai 19 °C/W.Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 4


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaFig. 4 - Valori <strong>di</strong>resistenza termicagiunzione-ambientee giunzionecontenitoreperalcuni <strong>dei</strong> contenitoripiù utilizzati per isemiconduttori. Sinotino i <strong>di</strong>fferentivalori <strong>di</strong> potenzamassima <strong>di</strong>ssipabilenei due casispecificati: con Ta(ambiente) = 25 °C econ Tc (contenitore)= 25 °C, ovvero con<strong>di</strong>ssipatore <strong>di</strong> areainfinita!Si tenga inoltre conto che il valore della resistenza termica ottenuta per il <strong>di</strong>ssipatore può essereridotta con un’opportuna ventilazione, che permette <strong>di</strong> ridurre il valore della Rthda come in Figura 5.Fig. 5 - La ventilazione forzatapermette <strong>di</strong> ridurre sensibilmente ilvalore della resistenza termica fra<strong>di</strong>ssipatore e ambiente, a tuttovantaggio della <strong>di</strong>ssipazione e dellatemperatura raggiuntaTab. 1 - A seconda delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> contatto, si vedano alcuniesempi <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> Rthcdsenza isolantecon isolantecontenitora secco con grasso a secco con grassoeunitàTO-220 1.2 1.0 3.4 1.6 °C/WTO-3 0.5 0.1 1.3 0.4 °C/WNel grafico a pagina seguente (Figura 6) vengono messi a confronto i valori <strong>di</strong> potenza massima<strong>di</strong>ssipabile con Tc = 25 °C e con Ta = 25 °C per i contenitori usati per i transistor, nonché le relativecorrenti massime ottenibili.Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 5


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaFig. 6 - Potenze ecorrenti ottenibiliper i transistorCome si è detto, la scelta deltipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssipatore va fatta inbase al valore della suaresistenza termica, che vienein<strong>di</strong>cata dal costruttoreassieme alle <strong>di</strong>mensioni. InFigura 7 è riportato unesempio <strong>di</strong> foglio tecnico <strong>di</strong>alcuni <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> <strong>di</strong> usocomune.Si noti il progressivo calo delvalore della resistenza termicaall’aumentare delle <strong>di</strong>mensioni,e inoltre l’andamento dellaresistenza termicaall’aumentare della lunghezzadel profilato, con unandamento pressochéiperbolico. Si noti infatti che, al<strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> una certalunghezza del <strong>di</strong>ssipatore (adesempio sopra i 20 centimetri)il valore <strong>di</strong> Rthda cala sololeggermente, in quanto l’eccessiva <strong>di</strong>stanza dal punto <strong>di</strong> fissaggio del componente che produce il<strong>calore</strong> provoca un calo della temperatura dell’elemento metallico al punto da rendere meno efficientelo scambio termico con l’ambiente.I fogli tecnici <strong>dei</strong> <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> precisano inoltre che il grado <strong>di</strong> finitura superficiale <strong>dei</strong> profilati si rivela ingrado <strong>di</strong> influenzare la <strong>di</strong>ssipazione per irraggiamento. I <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> sono normalmente in alluminioano<strong>di</strong>zzato nero opaco. Nel caso <strong>di</strong> superfici lucide o grezze l’efficienza del <strong>di</strong>ssipatore si riduce e laresistenza termica aumenta <strong>di</strong> circa il 10 %.Si tenga inoltre conto che i valori <strong>di</strong> Rthda vengono specificati per un montaggio verticale del<strong>di</strong>ssipatore ed alette anch’esse verticali. Ogni altro tipo <strong>di</strong> montaggio porta ad un peggioramento dellaresistenza termica. In particolare, per il montaggio orizzontale si deve considerare un aumento <strong>di</strong> R thpari al 20 %.Nel caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssipatore rettangolare è consigliabile il montaggio col lato minore in verticale, in modo daevitare un effetto <strong>di</strong> eccessivo riscaldamento della porzione <strong>di</strong> metallo sovrastante il punto <strong>di</strong> fissaggiodel componente che produce <strong>calore</strong>.Inoltre, nel caso <strong>di</strong> più <strong>di</strong>spositivi su <strong>di</strong> uno stesso <strong>di</strong>ssipatore è consigliabile <strong>di</strong>stribuire i <strong>di</strong>spositiviverso il basso e non in modo simmetrico.Infine, <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> con rapporto lunghezza/base maggiore <strong>di</strong> 4 vanno controllati praticamente perchépossono verificarsi fenomeni <strong>di</strong> turbolenza che possono alterare il normale scambio termico.Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 6


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaFig. 7 - Esempio <strong>di</strong> fogliotecnico <strong>di</strong> alcuni <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong>Spesso può capitare <strong>di</strong> dover commutare per brevi istanti correnti che richiedono il ricorso acontenitori in grado <strong>di</strong> ospitare chip <strong>di</strong> elevata area, e dover quin<strong>di</strong> utilizzare package TO-220, TO-247o TO-3 senza però dover <strong>di</strong>ssipare una potenza tale da richiedere necessariamente un <strong>di</strong>ssipatore. Intal caso è sufficiente utilizzare il contenitore <strong>di</strong>rettamente sul circuito stampato, senza aletta <strong>di</strong>raffreddamento. Oppure, può essere sufficiente fissare il package alla lamiera del contenitoredell’apparato in cui va inserito, caso per il quale si può utilizzare il grafico <strong>di</strong> figura 8 per calcolare laresistenza termica.Fig. 8 - Anche delle semplici superficimetalliche piane possono fungere da<strong><strong>di</strong>ssipatori</strong>Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 7


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaIn Figura 9 sono riportati i dati <strong>di</strong> resistenza termica, potenza e corrente massima <strong>dei</strong> contenitoriutilizzati per incapsulare i semiconduttori <strong>di</strong> forte potenza quali ad esempio <strong>di</strong>o<strong>di</strong>, tiristori e moduliibri<strong>di</strong>. Per le elevate potenze è d’obbligo il ricorso alla ventilazione forzata o ad<strong>di</strong>rittura alraffreddamento a liquido.Fig. 9 - Valori <strong>di</strong>resistenza termica,potenza e correntemassime per alcunicontenitori <strong>di</strong>elevata potenza.Si tenga però conto che, nelfrequente caso in cui lapotenza applicata al<strong>di</strong>spositivo non è continuabensì a impulsi, il calcolo dellapotenza da <strong>di</strong>ssipare è<strong>di</strong>fferente, in quanto si devetener conto del fatto che, dopociascun impulso applicato, lagiunzione ha modo <strong>di</strong>raffreddarsi con un calo che<strong>di</strong>pende dalla durata delperiodo Toff nonché dal dutycycledella serie <strong>di</strong> impulsi.Come si può vederenell’esempio <strong>di</strong> Figura 10,infatti, se un impulso da 10 Watt viene applicato per 10 millisecon<strong>di</strong> produce un innalzamento termicoda 25 °C a 60 °C con un successivo raffreddamento, mentre se la durata supera i 50 msec latemperatura <strong>di</strong> giunzione sale oltre gli 80 °C.Fig.10 - Andamento della temperatura<strong>di</strong> un elemento sottoposto ad unimpulso della durata <strong>di</strong> 10 msecconfrontato con l’andamentoottenibile applicando un gra<strong>di</strong>no <strong>di</strong>potenzaProprio per tener conto <strong>di</strong> questo fenomeno, molticostruttori forniscono un grafico che evidenzia lavariazione della resistenza termica al variare delladurata degli impulsi applicati, in funzione <strong>di</strong> vari valori<strong>di</strong> duty-cycle, come si può vedere in Figura 11.Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 8


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaFig. 11 - Impedenza termicanormalizzata in funzionedella durata degli impulsi edel duty-cycle; si noti che,per durate degli impulsisuperiori a qualche decina <strong>di</strong>millisecon<strong>di</strong>, si tende alcaso statico. Questa sogliaè funzione della capacitàtermica del componente, checon<strong>di</strong>ziona la sua costante <strong>di</strong>tempo termica. Il grafico quiriportato si riferisce ad untransistor in package TO-220.Equivalenza <strong>dei</strong> modelli termico ed elettricoRagionando più a fondo su quanto finora detto si può affermare che il modello “termico” <strong>di</strong> elementoche <strong>di</strong>ssipa potenza per effetto Joule presenta strette analogie con l’equivalente elettrico, al punto chesi può fornire una descrizione in termini circuitali del fenomeno <strong>di</strong> scambio termico fra elemento cheproduce <strong>di</strong>ssipazione, le resistenze termiche, le varie temperature ed il flusso <strong>di</strong> <strong>calore</strong>. Tale modelloè rappresentato nello schema <strong>di</strong> Figura 12.Fig. 12 - Equivalenteelettrico del modellotermico relativo alla<strong>di</strong>ssipazione <strong>di</strong> potenzaNel caso <strong>di</strong> potenza continua applicata (figura 12, a sinistra) la “corrente” che fluisce nel circuito ècostituita dal flusso <strong>di</strong> <strong>calore</strong>, il quale provoca, ai capi delle “resistenze termiche” una “<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong>temperatura” (anziché <strong>di</strong> tensione); nella pratica, quin<strong>di</strong>, più elevata è la resistenza termica del<strong>di</strong>ssipatore, tanto più elevata sarà la temperatura del <strong>di</strong>ssipatore, che non permetterà un sufficienteraffreddamento del componente.Nel caso invece in cui la potenza applicata sia del tipo a impulsi (figura 12, a destra) entrano in giocoanche le “capacità termiche” (l’unità <strong>di</strong> misura è il Joule/°C) che sono connesse in parallelo allerispettive resistenze termiche. E’ quin<strong>di</strong> evidente il motivo per cui se la potenza applicata varia neltempo la “reattanza” delle capacità termiche essendo in parallelo alle resistenze termiche ne riduce ilvalore, in maniera proporzionale alla riduzione della durata degli impulsi, così come evidenziato nelgrafico <strong>di</strong> figura 11.Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 9


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaAlcuni esempi praticiFacciamo ora un esempio pratico <strong>di</strong> calcolo utilizzandole formule ora viste. Il foglio tecnico del transistor2N1711 - che ha un contenitore TO-5 come quello dellapagina precedente - in<strong>di</strong>ca che può <strong>di</strong>ssipare unapotenza massima <strong>di</strong> 1 watt, che possiede una resistenzatermica Rt(j-a) <strong>di</strong> 220 °C/W ed ammette unatemperatura massima <strong>di</strong> giunzione <strong>di</strong> 195°C. Sesupponiamo ad esempio che in un certo circuito esso<strong>di</strong>ssipi una potenza <strong>di</strong> 0.8 W, la temperatura raggiuntadal chip <strong>di</strong> silicio potrà essere ricavata dalla formula (2),e sarà <strong>di</strong>:Tj - 25 = 0.8 · 220da cui si ricava una Tj <strong>di</strong> ben 151°C.E’ ovvio che nella (2) l’incognita non sarà necessariamente sempre e solo Tj, ma sarà possibile anchericavare la massima potenza <strong>di</strong>ssipabile conoscendo la temperatura massima e la resistenza termica,e viceversa.Ad esempio, se il nostro transistor si trova su <strong>di</strong> un circuito stampato collocato all’interno <strong>di</strong> uncontenitore in cui la temperatura a regime è <strong>di</strong> 75°C a causa degli altri componenti presenti, nellaformula (2) la “temperatura ambiente” per il transistor sarà <strong>di</strong> 75°C, e non <strong>di</strong> 25°C, e ciò limiterà lamassima potenza <strong>di</strong>ssipabile.E infatti in questo caso la formula (2) <strong>di</strong>verrà:2b) Tjmax - Tamb = Pdmax · Rt(j-a)e quin<strong>di</strong>, sostituendo i valori noti:200 - 75 = Pd · 220da cui si ricava una potenza massima <strong>di</strong>ssipabile <strong>di</strong> 570 mW, e non più <strong>di</strong> 1 watt! Per <strong>di</strong>ssipare unapotenza maggiore si impone quin<strong>di</strong> l’uso <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ssipatore.I componenti senza <strong>di</strong>ssipatore possono infatti <strong>di</strong>ssipare potenze modeste, tipicamente non più <strong>di</strong>qualche watt. Per potenze maggiori, sarà necessario fissarli a un <strong>di</strong>ssipatore, in grado <strong>di</strong> smaltire il<strong>calore</strong> in eccesso. Non tutti i componenti però permettono il fissaggio a un <strong>di</strong>ssipatore, per cui - perpotenze superiori al watt - è necessario utilizzare componenti appositi, provvisti <strong>di</strong> flange metallicheforate, come ad esempio quelli mostrati nella figura qui a lato, che riporta alcuni contenitori <strong>di</strong> potenzaquali ad esempio i comuni TO-220 e TO-3.Varie resistenze termicheVi è però da tener conto che, nel caso in cui il componente elettronico sia incapsulato in uncontenitore che consenta il fissaggio a un <strong>di</strong>ssipatore, la formula (2) va scritta in un modo piùcomplesso, in quanto dovrà tener conto delle <strong>di</strong>fferenti resistenze termiche che il flusso <strong>di</strong> <strong>calore</strong>incontra nel suo propagarsi dal chip <strong>di</strong> silicio al contenitore, da questo al <strong>di</strong>ssipatore, e da questoall’ambiente, proprio come illustrato in modo schematico in figura 3.In sostanza, nel caso in cui si usi il <strong>di</strong>ssipatore, la sequenza <strong>di</strong> ciò che il <strong>calore</strong> incontra nel suopropagarsi dal chip (dove esso si origina per effetto Joule) e l’ambiente (che si trova a più bassatemperatura e quin<strong>di</strong> in grado <strong>di</strong> “assorbire” il <strong>calore</strong>) può essere rappresentata come nella figura 3,dove sono appunto in<strong>di</strong>cate le tre resistenze termiche, e precisamente:Rt(j-c) [resistenza termica fra giunzione e contenitore] fornita dal costruttore e che <strong>di</strong>pende dallemodalità costruttiva del <strong>di</strong>spositivo e dai materiali utilizzati, Rt(c-d) [resistenza termica fra contenitoree <strong>di</strong>ssipatore] che <strong>di</strong>pende dal modo <strong>di</strong> fissaggio del componente al <strong>di</strong>ssipatore ed Rt(d-a) [resistenzatermica fra <strong>di</strong>ssipatore e ambiente detta anche semplicemente “resistenza termica del <strong>di</strong>ssipatore”]che <strong>di</strong>pende dalla forma, <strong>di</strong>mensione, posizione ed eventuale ventilazione del <strong>di</strong>ssipatore.Si tenga conto che, mentre la resistenza termica del <strong>di</strong>ssipatore Rth(d-a) può essere derivata daiDissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 10


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP Elettronicamanuali forniti dai costruttori <strong>dei</strong> <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> stessi, il valore della Rt(c-d) <strong>di</strong>pende dal tipo <strong>di</strong> fissaggiofra componente e <strong>di</strong>ssipatore. Il valore <strong>di</strong> questa resistenza può variare in maniera significativa, enegli esempi che seguono utilizzeremo valori me<strong>di</strong> per fissaggi senza isolante su <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> consuperfici lisce.A causa <strong>di</strong> quanto detto, la resistenza termica totale che il <strong>calore</strong> incontra nel suo propagarsi dallagiunzione all’ambiente è quin<strong>di</strong> costituita dalla somma delle tre resistenze suddette, ovvero:3) R(j-a) = Rt(j-c) + Rt(c-d) + Rt(d-a)quin<strong>di</strong> la (2), nel caso <strong>di</strong> impiego del <strong>di</strong>ssipatore, deve essere riscritta nel modo seguente:4) Tj - Tamb = Pd · [Rt(j-c) + Rt(c-d) + Rt(d-a)]e in essa andranno messi i relativi valori <strong>di</strong> RtQuale <strong>di</strong>ssipatore? (un esempio <strong>di</strong> calcolo)Facciamo un esempio. Supponiamo <strong>di</strong> utilizzare il transistor TIP131, ospitato nel contenitore TO-220,riportato qui a lato. Il costruttore <strong>di</strong>chiara sul foglio tecnico che esso può <strong>di</strong>ssipare una potenzamassima <strong>di</strong> 40W (a patto che il contenitore non superi i 25°C), ammette una Tj massima <strong>di</strong> 150°C ed ècaratterizzato da una Rt(j-c) paria a 3.1 °C/W.La precisazione “a patto che il contenitore non superi i 25°C” ci fa immaginare che, per poter garantiretale con<strong>di</strong>zione, dobbiamo raffreddare per bene il nostro transistor (il <strong>di</strong>ssipatore è quin<strong>di</strong>in<strong>di</strong>spensabile), altrimenti il contenitore si scalderà sicuramente e ad<strong>di</strong>o potenza <strong>di</strong> 40 watt!Supponiamo invece che il nostro transistor si trovi in un circuito in cui debba <strong>di</strong>ssipare una potenza <strong>di</strong>soli 5 W racchiuso in un contenitore (il suo “ambiente”) con una temperatura <strong>di</strong> 40°C. Ci vorrà il<strong>di</strong>ssipatore? Se si, come dovrà essere?Per scoprirlo è sufficiente utilizzare la (4), in cui supponiamo <strong>di</strong> fissare il contenitore al <strong>di</strong>ssipatore conuna Rt(c-d) <strong>di</strong> 0.9 °C/W e decidendo <strong>di</strong> sfruttare al massimo la giunzione <strong>di</strong> silicio, facendogliraggiungere i suoi 150 °C massimi. La formula <strong>di</strong>verrà quin<strong>di</strong>:5) 150 - 40 = 5 · [3.1 + 0.9 + Rt(d-a)]da cui si ricava una resistenza termica <strong>di</strong>ssipatore-ambiente <strong>di</strong> 18 °C/W. Dai fogli tecnici delcostruttore <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> si possono scegliere vari tipi <strong>di</strong> alette <strong>di</strong> raffreddamento, a secondadell’ingombro voluto.Immaginiamo <strong>di</strong> scegliere un semplice tipo a “C”, visibile qui a lato. Esso misura 2 x 2 x 3 cm, èsufficiente per il TO-220 e presenta una resistenza termica <strong>di</strong> 14 °C/W, quin<strong>di</strong> inferiore ai 18 richiesti.Si noti che è preferibile che sia inferiore, e non maggiore: in tal modo conduce il <strong>calore</strong> meglio deldovuto, altrimenti si rischia il surriscaldamento del transistor! Si parla in questo caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssipatore“sovra<strong>di</strong>mensionato”.Grazie ai 14 °C/W <strong>di</strong> resistenza termica, il <strong>di</strong>ssipatore scelto può permetterci <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssipare un po’ più <strong>dei</strong>5 watt suddetti; inserendo infatti questo valore nella (5) si ha:150 - 40 = Pd · [3.1 + 0.9 + 14]da cui si ottiene una potenza massima <strong>di</strong>ssipabile <strong>di</strong> 6.1 W, ciò che ci fa ritenere che i nostri 5 W siano<strong>di</strong>ssipabili in tutta sicurezza!Non solo, ma a ben pensarci, possiamo anche intuire che <strong>di</strong>ssipando solo 5 W anziché i 6.1ammissibili il transistor lavorerà ad una temperatura inferiore ai 150 °C massimi. Si, ma a quanto? Lopossiamo scoprire sempre usando opportunamente la (5), e utilizzando come incognita proprio Tj,nel modo seguente:Tj - 40 = 5 · [3.1 + 0.9 + 14]ricavando che, grazie al <strong>di</strong>ssipatore leggermente sovra<strong>di</strong>mensionato, la temperatura interna deltransistor raggiungerà i 130 °C anziché i 150 massimi, a tutto vantaggio della sicurezza <strong>di</strong>funzionamento e quin<strong>di</strong> della durata del componente.Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 11


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaSapendo sfruttare per bene la formula (4) si possono ottenere anche altre informazioni utili, come adesempio calcolare la temperatura assunta dal <strong>di</strong>ssipatore. Come si fa? E’ semplice, basta riscriverela formula relativamente al solo salto termico fra ambiente e <strong>di</strong>ssipatore, in modo da trasformarla nellaseguente:6) Td - Tamb = Pd · Rt(d-a)e sostituire i valori noti, con incognita proprio Td, e precisamente:Td - 40 = 5 · 14dalla quale si ricava che il <strong>di</strong>ssipatore raggiungerà i 110 °C, utile ad esempio se si intende minitorarela temperatura raggiunta dal <strong>di</strong>ssipatore tramite <strong>dei</strong> sensori termici, spesso impiegati al fine <strong>di</strong> limitarela potenza <strong>di</strong>ssipata (e quin<strong>di</strong> la temperatura raggiunta) ad esempio con <strong>dei</strong> contatti bimetallici o con<strong>dei</strong> termistori collegati a <strong>dei</strong> relè i quali, superata la soglia voluta, spengono il circuito.Si noti che lo stesso risultato può essere ottenuto anche effettuando il percorso inverso, ovveropartendo dalla temperatura del chip e dalla somma delle resistenze termiche per raggiungere il<strong>di</strong>ssipatore, ovvero:7) Tj - Td = Pd · [Rt(j-c) + Rt(c-d)]dove, sostituendo i valori, si ottiene:130 - Td = 5 · [3.1 + 0.9]ottenendo comunque i 110 °C <strong>di</strong> prima.Se il nostro transistor avesse dovuto invece <strong>di</strong>ssipare una potenza più elevata, avremmo dovutoutilizzare un <strong>di</strong>ssipatore più grande, il quale viene però caratterizzato non già tramite un valore <strong>di</strong>resistenza termica definito, bensì tramite un grafico, quale ad esempio quello sottostante. Il motivo èche <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> <strong>di</strong> questo tipo vengono venduti in barre estruse, che possono essere tagliate in mododa ottenere il valore <strong>di</strong> resistenza termica voluto.Per quello riportato in figura, ad esempio (un <strong>di</strong>ssipatore alettato estruso da 115 x 26 mm) laresistenza termica va dagli 1.2 ai 3.6 °C/W a seconda che la lunghezza scenda dai 25 ai 5 centimetri.E’ ovvio infatti che, più ridotte sono le <strong>di</strong>mensioni, più <strong>di</strong>fficoltoso sarà lo smaltimento del <strong>calore</strong>, equin<strong>di</strong> più elevata la resistenza termica.Domanda: se avessimo utilizzato questo <strong>di</strong>ssipatore a tutta lunghezza per il nostro transistordell’esempio precedente, che potenza avremmo potuto <strong>di</strong>ssipare? Semplice, inseriamo nella (4) ilvalore <strong>di</strong> Rt(d-a) pari a 1.2 °C/W, in modo da ottenere:150 - 40 = Pd · [3.1 + 0.9 + 1.2]dalla quale si ricava una potenza <strong>di</strong>ssipabile <strong>di</strong> 21.1 watt contro i 5 W consentiti dal <strong>di</strong>ssipatore a C.Ma allora quando si potranno raggiungere i 40 W massimi <strong>di</strong>chiarati?Osserviamo innanzitutto che nell’esempio scelto l’ipotesi <strong>di</strong> partenza era che il nostro transistor sitrovasse purtroppo ad operare in un contenitore a 40 °C e non in aria libera. In questo secondo casola (4) fornirebbe una potenza <strong>di</strong>ssipabile <strong>di</strong>:150 - 25 = Pd · [3.1 + 0.9 + 1.2]ovvero <strong>di</strong> 24 watt, ma ancora ben lontani dai 40 <strong>di</strong>chiarati. Come mai?La risposta va trovata proprio nella precisazione del foglio tecnico: “potenza massima solo se ilcontenitore si trova a 25 °C”. Certo, ma se ci pensiamo, quando mai il package sarà esattamente allatemperatura ambiente? In pratica mai, in quanto proprio la (4) ci spiega che, per garantire ciò,Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 12


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP Elettronicasarebbe necessario usare un <strong>di</strong>ssipatore <strong>di</strong> resistenza termica nulla, ovvero <strong>di</strong> area infinita, per cuipossiamo dedurre che i 40 W rappresentano un limite teorico.Non solo, ma per azzerare la somma [Rt(c-d) + R(d-a)] occorre anche che la resistenza termicacontenitore-<strong>di</strong>ssipatore sia nulla, contro i nostri 0.9 °C/W, che <strong>di</strong> fatto ci “mangiano”, a conti fatti, ben5W! Infatti, se poniamo a zero la Rt(c-d) otteniamo una Pd <strong>di</strong> 29 W, ovvero 5 W in più.Per ottenere i 40 W teorici, dobbiamo quin<strong>di</strong> azzerare sia la resistenza termica del <strong>di</strong>ssipatore siaquella del contatto fra contenitore e <strong>di</strong>ssipatore, in modo che la relazione <strong>di</strong>venga:150 °C - 25 °C = 40 W · 3.1 °C/Wdove ci accorgiamo che i valori sono stati leggermente arrotondati.Non vuol <strong>di</strong>re però che ciò non sia possibile raggiungere lapotenza nominale, e che i 40 W siano solo ipotetici. Nellapratica, infatti, è possibile - sempre riflettendo sulla formula (2)- aumentare la potenza <strong>di</strong>ssipabile a patto <strong>di</strong> aumentare anchela <strong>di</strong>fferenza Tj - Tamb; ad esempio ricorrendo ad un<strong>di</strong>ssipatore raffreddato ad acqua, in modo da ridurre la “sua”Tamb <strong>di</strong> riferimento dai 25°C (in realtà all’interno <strong>dei</strong>contenitori si hanno dai 40 ai 60°C) fino ai 15°C o anche menodell’acqua nelle condutture. Ciò significa poter <strong>di</strong>ssipare ancheil 25% della potenza in più!Un dubbioConsultando meglio il foglio tecnico <strong>dei</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> potenza incapsulati in contenitori da fissare al<strong>di</strong>ssipatore, ci accorgiamo che spesso il costruttore in<strong>di</strong>ca non solo la resistenza termica giunzionecontenitore,ma anche quella giunzione-ambiente. Perché mai?Il motivo non è <strong>di</strong>fficile da intuire, se pensiamo che la Rt(j-a) l’abbiamo utilizzata nel primo esempioproprio per il transistor incapsulato in TO-5. Vuol <strong>di</strong>re allora che ci può servire per calcolare qualepotrà essere la <strong>di</strong>ssipazione del nostro transistor <strong>di</strong> potenza se verrà saldato sul circuito stampatosenza alcun <strong>di</strong>ssipatore!Ma quando mai si usa un <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> potenza senza <strong>di</strong>ssipatore? Non è un controsenso?No. Supponiamo ad esempio <strong>di</strong> aver bisogno <strong>di</strong> far erogare al nostro transistor la sua massimacorrente ma mantenendolo in saturazione (ad esempio per pilotare un motore in continua), quin<strong>di</strong> conbassa tensione ai suoi capi. In questo caso la potenza <strong>di</strong>ssipata sarà bassa, e sarà sufficientesfruttare la massa metallica del contenitore stesso, per <strong>di</strong>ssipare qualche watt. Il TIP31 del nostroesempio può <strong>di</strong>ssipare 2 W senza <strong>di</strong>ssipatore, con una Rt(j-a) <strong>di</strong> 62.5 °C/W. Per verificare tali valori,basta inserirli nella (2) per ottenere:150 °C - 25 °C = 2 W · 62.5 °C/We verificare perfettamente l’uguaglianza!Guardando i dati del nostro transistor, si legge che la corrente massima <strong>di</strong> collettore è <strong>di</strong> 3A, e che latensione <strong>di</strong> saturazione a 3A è <strong>di</strong> 1.2 V; se però operiamo con una Ic <strong>di</strong> 2A, la Vce(sat) è <strong>di</strong> soli 0.8V,quin<strong>di</strong> la <strong>di</strong>ssipazione è inferiore ai 2W che il TIP31 può <strong>di</strong>ssipare anche senza alcun <strong>di</strong>ssipatore.Conoscere meglio i <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong>Oltre alla forma e alle <strong>di</strong>mensioni, un altro importante parametro che influisce sulla trasmissione del<strong>calore</strong> in un <strong>di</strong>ssipatore è la conducibilità termica del materiale <strong>di</strong> cui è costituito. Tenendo conto delrapporto prestazioni-prezzo il materiale più conveniente è l’alluminio.Più in generale, le prestazioni termiche <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ssipatore <strong>di</strong>pendono dai seguenti parametri:materiale, <strong>di</strong>mensioni, forma, colore, finitura superficiale (Irraggiamento), con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ventilazione(ve<strong>di</strong> figura qui a lato), posizione <strong>di</strong> montaggio, posizione <strong>di</strong> fissaggio <strong>dei</strong> componenti elettroniciLa resistenza termica con cui viene caratterizzato un <strong>di</strong>ssipatore rappresenta, in base alla formula (1),l’incremento <strong>di</strong> temperatura causato dall’applicazione della potenza <strong>di</strong> un Watt. Poiché non esistononorme specifiche per la determinazione della Rt , i valori riportati a catalogo derivano da prove <strong>di</strong>Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 13


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP Elettronicalaboratorio effettuate in con<strong>di</strong>zioni simili a quelle che si presentano nell’uso pratico.Si tenga inoltre conto che i valori della resistenza termica <strong>dei</strong> <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> in<strong>di</strong>cati dal costruttore sonoricavati attraverso prove <strong>di</strong> laboratorio effettuate nelle seguenti con<strong>di</strong>zioni:1- <strong>di</strong>ssipatore ano<strong>di</strong>zzato nero opaco2- montaggio verticale in aria libera con convezione naturale3- componente da raffreddare posizionato in un’area centrale del <strong>di</strong>ssipatore4- contatto <strong>di</strong>retto tra componente e <strong>di</strong>ssipatore, con interposizione <strong>di</strong> grasso termicoTeniamo conto che queste sono le con<strong>di</strong>zioni migliori per il corretto impiego del <strong>di</strong>ssipatore, per cuisarebbe consigliabile rispettare i medesimi criteri anche per l’impiego reale degli stessi nelleapparecchiature elettroniche. Proprio al fine <strong>di</strong> comprendere meglio l’importanza <strong>di</strong> tali con<strong>di</strong>zioni,analizziamo più in dettaglio i parametri sopra in<strong>di</strong>cati.1- La finitura superficiale del <strong>di</strong>ssipatore influenza principalmente la <strong>di</strong>ssipazione per irraggiamento. Idati riportati dai costruttori si riferiscono - ove non <strong>di</strong>versamente specificato - a <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> ossidati neriopachi. Nel caso <strong>di</strong> superfici lucide o grezze l’efficienza del <strong>di</strong>ssipatore si riduce e la resistenzatermica aumenta anche del 10 %. Importante è anche il colore: più è scuro e più elevata è l’efficienza<strong>di</strong> scambio del <strong>calore</strong> (proprietà del “corpo nero”).2- Il montaggio del <strong>di</strong>ssipatore è molto importante, in quanto i moti convettivi dell’aria sonodeterminanti per l’asportazione del <strong>calore</strong>. Per tale motivo il <strong>di</strong>ssipatore deve essere montato inposizione verticale e con le alette verticali, proprio come si montano i termosifoni! In caso contrario laresistenza termica fra <strong>di</strong>ssipatore e ambiente cresce sensibilmente. In particolare, per il montaggioorizzontale si deve considerare un aumento <strong>di</strong> Rt del 20%.Si è misurato che la resistenza termica del <strong>di</strong>ssipatore cala con l’aumentare della sopraelevazione <strong>di</strong>temperatura rispetto all’ambiente esterno. Durante i test <strong>di</strong> laboratorio si considerano sopraelevazioni<strong>di</strong> 60 °C con una temperatura ambiente <strong>di</strong> 25 °C. Poiché però la variabilità <strong>di</strong> Rt con lasopraelevazione <strong>di</strong> temperatura varia da un profilo all’altro, non è possibile dare in<strong>di</strong>cazioni precisecirca l’influenza <strong>di</strong> questo parametro.Nel caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssipazioni elevate si puòricorrere alla ventilazione forzata la quale,asportando più rapidamente il <strong>calore</strong> dal<strong>di</strong>ssipatore, <strong>di</strong> fatto riduce la suaresistenza termica, come si può vederedal grafico qui a lato.3- La collocazione del componente sul<strong>di</strong>ssipatore è altrettanto importante, inquanto esso va posizionato al centro del<strong>di</strong>ssipatore, e non ad un estremo, proprioper sfruttare al massimo la conducibilitàtermica del metallo e rendere piùuniforme possibile la sua temperatura inmodo da garantire una <strong>di</strong>ssipazione ottimale.4- Al fine <strong>di</strong> garantire la minima resistenza termica fra componente e <strong>di</strong>ssipatore si deve garantire lamassima superficie <strong>di</strong> contatto possibile, e ciò significa che occorre far sì che la superficie <strong>di</strong> contattosia la più levigata possibile, onde massimizzarne l’area effettiva. Poiché però non è possibilegarantire la totale assenza <strong>di</strong> aria interposta (la quale aumenta la resistenza termica) si può usare delgrasso al silicone (a bassa resistenza termica) meglio se riempito con ossido <strong>di</strong> zinco.Nel caso del montaggio <strong>di</strong> più <strong>di</strong>spositivi sullo stesso <strong>di</strong>ssipatore, se essi non sono in parallelo sorge ilproblema dell’isolamento elettrico reciproco, ciò che impone il ricorso a fogli <strong>di</strong> isolamento (in mica, inpoliestere o similari) e rondelle isolanti per le viti <strong>di</strong> fissaggio, ciò che aumenta considerevolmente laresistenza <strong>di</strong> contatto.Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 14


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaResistenza e resistività termicaSu alcuni libri tecnici non compaiono le resistenze termiche <strong>dei</strong> materiali, bensì le loro resistivitàtermiche (si veda tabella a pagina seguente), e quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendentemente dalle loro <strong>di</strong>mensioni.Tabella 1: Resistività termica <strong>di</strong> alcuni materiali:materialeResistività(°C·cm/W)Rame 0.25Alluminio 0.48Nitruro <strong>di</strong> alluminio 0.64Ossido <strong>di</strong> Berillio 1.0Silicio 1.2Ossido <strong>di</strong> Alluminio 6.0Grasso siliconico con ZnO 130Mica 150Grasso siliconico 520Mylar 635Aria ferma 3050Per ottenere la resistenza termica partendo dallaresistività termica occorre utilizzare una formulaanaloga alla seconda legge <strong>di</strong> Ohm, ovvero:R = r · l / Sdove r è la resistività termica, l la lunghezza delmateriale ed S la sezione.Ad esempio, <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> un foglio <strong>di</strong> Mica conun’area <strong>di</strong> 5 cm 2 (TO-3) e spesso 50 µm, si ottiene:Rt = 150 · 0.005 / 5 = 0.15 °C/WAnalogamente, un <strong>di</strong>ssipatore in Alluminio da 6 x 4cm e spesso 3 mm avrà una resistenza termicapari a:Rt = 0.48 · 24 / 0.3 = 38.4 °C/WDissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 15


<strong>ITI</strong>S OMAR NOVARATDP ElettronicaIn<strong>di</strong>ce degli argomentiargomento pagina--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Relazione fra temperatura e potenza ……………………………………………………. 1La “curva <strong>di</strong> derating” ………………………………………………………………..…….. 1I <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> e i meccanismi <strong>di</strong> propagazione del <strong>calore</strong> …………...…………………… 2La scelta del <strong>di</strong>ssipatore …………………………………………………………………… 3Un esempio numerico ……………………………………………………………………… 4I parametri <strong>dei</strong> package utilizzati per i semiconduttori ………….…….……………….. 5Potenze <strong>di</strong>ssipabili con i contenitori più comuni ……………………………………….. 6Il foglio tecnico <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ssipatore …………………………………………………..……. 7I parametri <strong>dei</strong> package <strong>di</strong> forte potenza ……………………………………………….. 8Impedenza e resistenza termica ………………………………………………………… 9Equivalenza <strong>dei</strong> modelli termico ed elettrico …………………………………………… 9Alcuni esempi pratici ……………………………………………………………………… 10Varie resistenze termiche ………………………………………………………..………. 10Quale <strong>di</strong>ssipatore? (un esempio <strong>di</strong> calcolo) ………………….………………………… 11Un dubbio …………………………………………………………………………………. 13Conoscere meglio i <strong><strong>di</strong>ssipatori</strong> …………………………………………………….……. 14Resistenza e resistività termica …………………………………………………………. 15Dissipazione <strong>di</strong> potenza pag. 16

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!