AttualitàCOMMENTOLa politica, assurdamente bellaUna riflessione di consolazione per tutti i perdenti <strong>del</strong>le elezioni di Florian Kronbichler*Florian KronbichlerI sindacati avrebbero di che lamentarsi:le elezioni provinciali sono andatemale. Ma sono andate maleper davvero?Non si può negare: se sinistra èbene e destra è male, allora è andatamale: cinque consiglieri deiFreiheitlichen, due <strong>del</strong>la Freiheit fürSüdtirol, uno <strong>del</strong>la Union; in totalefa otto consiglieri che non si offendonose vengono definiti “didestra”. Nella passata legislaturaerano in quattro: ovvero la metà.Per quanto riguarda i consiglieriitaliani, tutto sommato, nulla dinuovo, e questo è già abbastanzagrave: otto consiglieri, dei qualicinque espressamente di destra.Nessuno vorrà affermare che ElenaArtioli e la sua Lega non siano didestra. Può cambiare come cambiail vento, la bella Elena, ma la suaforma mentis è di destra, almenoquanto lo è quella dei suoi tre colleghi<strong>del</strong> Popolo <strong>del</strong>la Libertà.E la SVP? Eh sì, la SVP ora vantauna gruppo consiliare collocato piùa destra rispetto a quello precedente,almeno così dicono. Pare illogico.Come può essere diventatopiù di destra, se i sudtirolesi di taleconvinzione politica hanno votato iFreiheitlichen e la Eva Klotz? Quelloche rimane <strong>del</strong>l’elettorato SVP dovrebbedi conseguenza essere piùdi sinistra.Ma non lo è. Il gruppo degli Arbeitnehmer,considerata l’ala sociale <strong>del</strong>partito, è stato dimezzato perdendotre consiglieri su sei. Otto Saurer,Julia Unterberger e Herbert Denicolòlasciano senza essere sostituiti.La SVP, che si definisce partitodi raccolta dei sudtirolesi di madrelinguatedesca e ladina, è riuscita aconservare la maggioranza, la piùrisicata possibile (18 consiglieri su35), grazie agli elettori di lingua italiana,perdendo elettori a destra espostandosi essa stessa a destra. IVerdi hanno perso uno dei tre seggiin Consiglio provinciale, e gli autonomistiitaliani <strong>del</strong> Partito Democraticomantengono i due miseri seggi.A questo punto, ci sarebbe da disperarsi.Ma io non lo farei. Se la situazioneè questa, tanto vale prenderla confilosofia, perché la politica è stranae assurda come la situazione attuale<strong>del</strong>l’economia. La situazionesarà grave, come non lo é stata piùda decenni, si dice. Le finanze? Giàperse. L’economia reale? Destinataa crollare. È già un miracolo se conserviamoil posto di lavoro. E cosa ciconsigliano di fare i politici e i saggi<strong>del</strong>l’economia? Non ci consiglianodi risparmiare e guardare il bilanciofamiliare, come sarebbe logico.Secondo loro dovremmo spendere;spendere e consumare. Coloro chenon si comprano un’auto nuova,agiscono irresponsabilmente. Il consumo,improvvisamente, è diventatoil primo dovere dei cittadini.Il mondo è proprio strano. E graziea Dio non lo è solo l’economia.Le elezioni sono andate come sonoandate, a consolazione va ricordatoche poche volte, anzi, a dire il veromai i governi di destra hanno mantenutole proprie promesse elettorali(che poi sono minacce elettorali).Per essere più precisi: quelli didestra hanno sempre paura di quellidi sinistra. Vogliono dimostrare allasinistra di essere in fondo più socialidi loro. O forse non è stato Berlusconi,politico di destra, a saccheggiareil bilancio pubblico, e non èstato Prodi, politico <strong>del</strong>la sinistra, adoverlo sanare. La politica è così,assurda appunto.* Florian Kronbichler, libero giornalista4
AttualitàELEZIONI PROVINCIALII fattori che hanno deciso il votoAbbiamo chiesto ai tre Segretari <strong>del</strong>le Unioni territoriali <strong>del</strong>la <strong>SGB</strong><strong>CISL</strong> di esprimere il loro pensierosull’esito <strong>del</strong>le elezioni provinciali.Bolzano/Bassa AtesinaAnche nella nostraprovincia, purtroppo,le ultimetornate elettoralievidenziano l’allontanamento<strong>del</strong>lapopolazione dallaDaniela Bernardipolitica e lo dimostrail continuo mainesorabile declinoIsarco/RienzaDal mio punto divista è significativoche parecchi iscritti<strong>del</strong>la <strong>SGB</strong><strong>CISL</strong> abbianodichiaratoper la prima voltain modo apertoe chiaro di esseredeterminati aEduard Wiesernon votare la SVP,ma i “Freiheitlichen”. La loro motivazioneprincipale è stata quella di cercarelimitare il potere <strong>del</strong> partito che daanni detiene la maggioranza assoluta.In campagna elettorale, per di più, iFreiheitlichen erano risusciti ad alimentaretra i lavoratori la promessa di condizionidi vita migliori, qualora si riducesserole prestazioni sociali a favore degliimmigrati.Nessuna forza politica però è stata ingrado di indicare soluzioni valide controla perdita <strong>del</strong> potere d’acquisto, controil caro-casa ed il caro-affitto e per postidi lavoro sicuri. Inoltre, la burocrazia inutile,le spese esagerate per opere pubblichequali l’aeroporto e strutture perla cultura non hanno riscontrato alcunconsenso tra la popolazione. Ha trovatopoco spazio in campagna elettoralequanto di buono era stato fatto, come<strong>del</strong>la percentuale dei votanti. Il clima diconfusione politica soprattutto da parteitaliana, non aiuta. Partiti che si dividonoe si riuniscono, partiti che si associano,partiti che appoggiano, partiti che rinascono,ed in questa bagarre, volti noti,che di volta in volta ritroviamo in questao quella lista. Le ultime votazioni provinciali,sono state fortemente influenzateda un clima di incertezza e paura determinatadalla crisi economica globale,dall’aumento dei prezzi dei beni di largoconsumo che impoveriscono progressivamentei ceti medio – bassi, una precarietàpiù marcata <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> lavoro.A livello nazionale poi, la massiccia campagnasulla sicurezza ha posto l’accentosulla minaccia chiamata straniero, che<strong>del</strong>inque, che degrada, che approfitta.L’atteggiamento di fronte a tali rischi einsicurezze unitamente ad un sentimentodi impotenza, può essere quello discegliere il partito che fa la voce grossa,promettendo battaglia contro questecomplesse problematiche; illudendosiche la linea dura sia l’unica strada possibile.Tali premesse, hanno fortementeinfluenzato lo spostamento a destra dimolta parte <strong>del</strong>l’elettorato, che ha interessatotrasversalmente entrambi i gruppietnici. Questo è un dato sul quale misento di dover porre l’attenzione, il problema<strong>del</strong>l’immigrazione va affrontatocome tema sociale e non come “problemasicurezza”. La società che chiedebraccia deve saper accettare persone conil diritto/dovere ad una vita dignitosa.la legge sulla non autosufficienza, lanuova ferrovia in Val Pusteria o gli altriinterventi a favore <strong>del</strong> trasporto pubblicolocale.Gli Arbeitnehmer, l’ala sociale in senoalla SVP, non sono stati riconosciuticome gruppo in grado di portare avantiprogetti condivisi. Il sindacalista GeorgPar<strong>del</strong>ler, nonostante la voce grossa,non è stato capace di sollecitare la politicaaffinché – attraverso la riduzione<strong>del</strong>l’Irap o vincoli per contributi pubblici– inducesse i datori di lavoro a rafforzarela contrattazione di secondo livello.Non è stato sufficiente gridare menotasse, gli imprenditori riescono meglioanche in questo. Anche le scelte di votoeffettuate dalle donne mi sembrano assurde.Infatti, nel nuovo Consiglio provincialecontinuano ad essere sottorappresentate.Julia Unterberger, che si èimpegnata molto per le tematiche cheinteressano le donne, addirittura non èstata rieletta.È rattristante che il voto in Provincia diBolzano è prevalentemente etnico eche la politica interetnica non ha alcunachance. In Val Pusteria si è sentito fortementeche i cittadini vogliono far sentirela loro voce e in questa ottica è moltopositivo che siano andati a votare.Nicola CalanducciMerano/Val VenostaIo penso che ildato più significativodi questeelezioni provincialisiano i circa13.000 voti dilavoratori dipendentie pensionatipassati dallaSVP ai Freiheitlichen. Questo trendha interessato, con qualche distinguo,anche il Meranese e la Val Venosta.Credo che il “popolo” deinon privilegiati non si sia più sentitoadeguatamente rappresentato e tutelatodalla SVP, e che abbiano trovatonei Freiheitlichen la loro collocazionedi protesta.14.057 euro, 21.085 euro, 23.897euro, 26.708 euro di stipendio lordo:sembrano gli stipendi annui di coloroi quali rappresentiamo, ma sonoi compensi mensili rispettivamentedei consiglieri provinciali, <strong>del</strong> Presidente<strong>del</strong> Consiglio provinciale, degliassessori provinciali e <strong>del</strong> Presidente<strong>del</strong>la Giunta provinciale. Guadagnanoin un mese quello che noi guadagniamoin un anno! Soprattutto ilsindacalista Georg Par<strong>del</strong>ler ha fattouna pessima figura. Ha difeso i suoiprivilegi di politico e in cinque anninon ha portato a casa nulla per lepersone che avrebbe dovuto rappresentare.Da “uno di noi”, lo sloganche accompagnava la sua foto intutte le sedi A<strong>SGB</strong>, e diventato “unodi loro”. Se i Freiheitlichen abbandonerannole loro posizioni più nazionalisticheassumendo posizioni più“sociali”, e se la SVP continuerà conla sua politica di dare tanto a pochie poco a tanti, questi voti persi nontorneranno più indietro.5