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Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia - Anno 2007

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<strong>Relazione</strong> <strong>annu<strong>al</strong>e</strong> <strong>al</strong> <strong>Parlamento</strong> <strong>sulla</strong> <strong>celiachia</strong> - <strong>Anno</strong> <strong>2007</strong>PATOGENESILa m<strong>al</strong>attia si sviluppa quando i peptidi risultati d<strong>al</strong>la digestione gastro-intestin<strong>al</strong>e dellagliadina e delle corrispondenti proteine di orzo e seg<strong>al</strong>e vengono a contatto con i linfociti,le cellule effettrici della risposta immunitaria, a livello della mucosa intestin<strong>al</strong>e. Per l’attivazione deilinfociti, è necessario che i residui dell’amminoacido glutammina presenti in questi peptidi venganotrasformati ad opera di un enzima norm<strong>al</strong>mente presente nella mucosa stessa, la transglutaminasi, inacido glutammico, mediante un processo chiamato deamidazione. Infatti, solo così modificati, ipeptidi della gliadina sono in grado di legarsi <strong>al</strong> HLA <strong>al</strong>lele DQ2/8 <strong>sulla</strong> membrana delle cellulepresentanti l’antigene, che a loro volta portano i peptidi ad attivare i linfociti. I linfociti così attivatideterminano:- la distruzione del tessuto mucos<strong>al</strong>e attraverso la produzione di citochine infiammatorie;- la produzione di autoanticorpi, mediatori tra l’<strong>al</strong>tro dell’interessamento di organi ed apparatidiversi d<strong>al</strong> gastro-intestin<strong>al</strong>e, mediante il rilascio di citochine immunomodulatorie (4, 5).Gli eventi finora descritti avvengono nella lamina propria della mucosa intestin<strong>al</strong>e, una zona che incondizioni fisiologiche non è accessibile ai peptidi della gliadina, in quanto troppo grandi perattraversare la membrana enterocitaria, ovvero lo strato di cellule che delimita il lume del tubodigerente e che si trova <strong>al</strong> di sopra della lamina propria. Si suppone, anche se non esistono in t<strong>al</strong>senso evidenze definitive, che esistano dei fattori concomitanti che permettano il passaggio deipeptidi attraverso la membrana enterocitaria.Sono stati ipotizzati qu<strong>al</strong>i fattori scatenanti, un’infezione intestin<strong>al</strong>e batterica e/o vir<strong>al</strong>e e l’incompletamaturazione della barriera enterocitaria per il divezzamento precoce (12-14). E’ invece dimostratocon certezza che l’aumento di permeabilità intestin<strong>al</strong>e è mediato d<strong>al</strong>l’aumentata espressione eattività di una proteina, chiamata zonulina, la cui presenza determina l’apertura delle giunzioni traenterociti, fenomeno questo che permette il passaggio di molecole anche di grosse dimensioni fino<strong>al</strong>la lamina propria (15, 16).5

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