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Fabio Concato, il cantautore dal tocco gentile - Viveur

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musicaNostraSignoraCanzoneReading, estemporanee, dibattiti e<strong>il</strong> concerto finale della Moody Orchestracon Ellade Bandini, Paolo Pallante eValerio Zelli. IncontrArti 2010 èdedicata alla canzone d’autore italianadi Luigi de MartinoELLADE BANDINI (PH: FIORENZO CAPUANO)FOGGIA Noi ce l’abbiamo. Una canzone. Con tutta una sua storiaevolutiva, con i suoi m<strong>il</strong>le e uno linguaggi, st<strong>il</strong>i, facce e personaggi.Che in Grecia, per esempio, non hanno ma noi ce l’abbiamo. Unacanzone. Una tradizione cantautoriale nazionale, che con la musicapopolare non c’entra poi molto, ma che da essa trae le sue origini,che con essa a volte si contamina, o si allontana clamorosamente.Che anche in America, per fare un altro esempio, non hanno; lorovantano i cosiddetti “standard”, ma quella è un’altra storia. InItalia, invece, hai l’imbarazzo della scelta.C’è la canzone “sanremese”, strada battuta da due generazionidi conservatori neoromantici, ingabbiati tra le sbarre dello schemastrofa-ritornello-strofa, uno special quando si vuole osare e melodie“da-giro-di-do”. Roba che ha venduto m<strong>il</strong>ioni e m<strong>il</strong>ioni di dischi.Perché a noi piace così. Il ritornello che devi cantare dopo unPAOLO PALLANTEnumero già esagerato di due ascolti. Poi c’è la canzone chechiamano “d’autore”, con tante di quelle sfumature che non sicapisce dove inizia e dove finisce. Poeti-musicisti, musicisti chesi credono poeti, cantastorie irraggiungib<strong>il</strong>i o incompresi, o tuttee due le cose. De André fischiato da vivo ed eroe no global dopola sua morte. La canzone italiana è anche questo. Certe volte, lacanzone ha addirittura incrociato <strong>il</strong> rock quando <strong>il</strong> rock sembravala logica via di epurazione verso <strong>il</strong> Paradiso. Chissà in quantisanno che Le Orme lo capirono prima dei Genesis.I dinosauri di una volta, invece, credono che sia <strong>il</strong> jazz la vera eunica via di salvezza. Reimpastano polpettoni, portano <strong>il</strong> temposchioccando pollice e dito medio, si fanno belli con vestiti che,fino a vent’anni fa, puzzavano a loro dire. Ma a noi italiani piacecosì. Tutto e <strong>il</strong> contrario di tutto. Vende, eccome se vende. Comela canzone “da reality”, l’ultima invenzione di un’altra invenzione:i “maestri” televisivi, le commissioni del tubo catodico, le professoresseurlatrici. Ma l’elisir dell’eterna giovinezza della canzoneitaliana risiede anche e soprattutto in questo: nella sua varietà,nella sua trama evolutiva fittissima. E allora conserviamola, anzi,celebriamola in grande st<strong>il</strong>e, innamoriamocene un’altra volta. AFoggia e in due giorni. L’instancab<strong>il</strong>e Nino Antonacci, gestore delMoody Jazz Café, lancia l’idea, gli operatori culturali della cittàrispondono. Prende forma, così, l’edizione 2010 di IncontrArti, laseconda dopo quella dedicata M<strong>il</strong>es Davis, l’icona di un altroBANDINI E MONTANESI SVELERANNOSEGRETI E RETROSCENA DI 40 ANNIDI GRANDE MUSICA ITALIANA8

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