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I cosacchi visti da due italiani del Cinquecento - Europaorientalis.it

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I <strong>cosacchi</strong> <strong>visti</strong> <strong>da</strong> <strong>due</strong> <strong><strong>it</strong>aliani</strong> <strong>del</strong> <strong>Cinquecento</strong> 69Aggiunge però che è gente di diverse nazional<strong>it</strong>à, dove non mancano disertori che hannocommesso qualcosa nella loro patria.Solo quando le imprese dei <strong>cosacchi</strong> entravano in confl<strong>it</strong>to con i piani di StefanoBàthory 24, oppure quando crebbe in maniera preoccupante il potere <strong>del</strong> loro capoS.Zborowski, membro di una antica e potente famiglia nobile polacca, il re, sentendosiminacciato, decide infine di intervenire. Ne testimoniano alcuni passi <strong>del</strong>le lettere <strong>del</strong>Bolognetti; per es. il 23.7.1583 egli scrive: 'il Re...non mi toccò nulla di quello che qui vaattorno et si afferma per vero, cioè che il Sr Samuel Sboroski fratello <strong>del</strong> maresciallo<strong>del</strong>la corte sia chiamato <strong>da</strong> essi <strong>cosacchi</strong>, i quali promettono quando voglia farsi capoloro a tal impresa, metterlo in possesso di Mol<strong>da</strong>via et scacciarne questo Pietro, etch'esso Sr Samuel ha accettato il part<strong>it</strong>o non ostante che S.Maestà gl'habbia scr<strong>it</strong>tolettere caldissime, minacciandolo se fa questo di procedere contro di lui alla privazione<strong>del</strong>l'honore et d'altre pene'. Il 6.8.1583 Bolognetti r<strong>it</strong>orna sull'argomento, segno <strong>del</strong>lapreoccupazione che lo tormentava: 'Quanto al motivo <strong>del</strong> Sr Samuel Sboroski il qualehavea accettato l'offerta fattagli <strong>da</strong>i <strong>cosacchi</strong>, come scrissi, di metterlo in possesso diMol<strong>da</strong>via, cacciandone questo Pietro se voleva esser capo loro, se ben si diceva ch'eragià an<strong>da</strong>to con buon numero di genti come anco tuttavia si conferma, nondimeno il Srcancelliere 25 dice mi che i fratelli d'esso Sr Samuele, quando hanno sent<strong>it</strong>o toccare iltasto <strong>del</strong>la confiscatione de beni, hanno detto d'haver avviso contrario a quello di prima,cioè che egli non era part<strong>it</strong>o ancora. Come si sia, di qua s'è <strong>da</strong>to ordine ad alcunegenti in Russia che in ogni caso si spingano innanzi et s'opponghino ad esso Sr Sboroskiin aiuto <strong>del</strong> Mol<strong>da</strong>vo; il che verrà a giustificare S.Maestà presso al Turco qual ècredibile che altrimenti ne havrebbe preso molto sdegno'.Anche Possevino nella lettera quasi contemporanea (<strong>del</strong> 24.7.1583) indirizzataal segretario di Stato parla <strong>del</strong>la confisca dei beni e <strong>del</strong>la punizione 26 .Stegano Bàthory si sente minacciato anche personalmente; infatti Bolognettiriferisce nella lettera <strong>del</strong> 22.8.: 'Intendo <strong>da</strong> persona grave et confidente come il Re èvenuto in cogn<strong>it</strong>ione che il Sr. Samuele Sboroski era risoluto d'ammazzarlo, et questoè stato scoperto <strong>da</strong> un giovane serv<strong>it</strong>ore d'esso Sr Samuele il quale è venuto a rivelarloa S.Maestà, affermando di sapere che il suo padrone è risoluto di levarlo di v<strong>it</strong>a se potràa tutti i part<strong>it</strong>i <strong>del</strong> mondo et va<strong>da</strong> che sene voglia'. Zborowski rimane protagonista divarie lettere fino al 16.5.1584, giorno in cui il Bolognetti parla già <strong>del</strong> 'successo <strong>del</strong>lapresa <strong>del</strong> Sr Samuel Sboroski', descrivendone dettagliatamente l'avvenuta cattura e iltrasferimento in una prigione di Cracovia. Poi si dilunga sulla possibil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>l'esecuzio-24 Cf. la lettera <strong>del</strong>l'11.4.1582: "Scrivono in oltre, esser venuto al Re un ambasciatore de' Tartaria lamentarsi <strong>del</strong>l'ingiurie et <strong>da</strong>nni fatti a quei confini <strong>da</strong>gl'huomini che vi tiene S.Maestà ai presidii,chiamati <strong>cosacchi</strong>, i quali, per trovarsi lontani in quelle sol<strong>it</strong>udini, si prendono talvolta sicurtàdi pre<strong>da</strong>re, benchè contra i patti, et assaltar gl'inimici nell'occasioni che spesso loro si porgono,tenendo essi l'isoli, et l'una et l'altra ripa <strong>del</strong> Boristene. Però detto ambasciatore doman<strong>da</strong>va chefussero rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i alcuni bottini fatti <strong>da</strong> essi <strong>cosacchi</strong>, et pun<strong>it</strong>i i trasgressori, altrimenti minacciavaa nome <strong>del</strong> Suo Signore di farsi la ragione con l'armi"; e la lettera <strong>del</strong> Bolognetti <strong>da</strong>tata il 20.5.1582:"la Maestà <strong>del</strong> Re s'aspettava di giorno in giorno in Vilna per passare a Grodno, et che di là forsesarebbe passato in Russia per essere più commodo a rimediare a certo pericolo, qual parech'hora soprastia <strong>da</strong>' Tartari, atteso ch'essi Tartari hanno man<strong>da</strong>to ambasc<strong>it</strong>ore al Re a dolersid'alcune scorrerie et <strong>da</strong>nni fatti <strong>da</strong> i sol<strong>da</strong>ti detti <strong>cosacchi</strong>, che stanno a quei confini per S.Maestàminacciando di farsi la ragion con l'armi, quando non sia fatta loro in altro modo".25 Jan Zamoyski.26„ ...Si aggiunge che Samuele Sboroscki nobile di questo Regno, havendo congregato <strong>da</strong> <strong>due</strong>milahuomini, an<strong>da</strong>va alla volta di Mol<strong>da</strong>via per turbare quel paese, et essendo egli sband<strong>it</strong>o fina tempo <strong>del</strong> Re Enrico ma tolerato <strong>da</strong> questo Re in alcun modo, nè volendo egli per via di beneficiodesistere <strong>da</strong> varie sue nov<strong>it</strong>à, si pensa che habbia fomento <strong>da</strong> vicini di questo Regno verso Germaniaper intorbi<strong>da</strong>re le cose di là. ll Re però, havendo comman<strong>da</strong>to che de suoi Ungari an<strong>da</strong>sseroin aiuto al Mol<strong>da</strong>vo, ha trattato in questa c<strong>it</strong>tà non hieri l'altro in privato consiglio di confiscarglii beni et come contra turbatore <strong>del</strong>la Republica procedere per via di giust<strong>it</strong>ia".

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